To see the other types of publications on this topic, follow the link: Didattica della matematica.

Dissertations / Theses on the topic 'Didattica della matematica'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 dissertations / theses for your research on the topic 'Didattica della matematica.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse dissertations / theses on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Tovazzi, Alice <1992&gt. "Didattica della matematica alla scuola primaria : il possibile contributo della scienza 'mente, cervello e didattica'." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/19515.

Full text
Abstract:
Didattica della Matematica e prassi didattica hanno subito nel corso degli ultimi due secoli uno scollamento a detrimento della seconda. Questa tesi è un tentativo nella direzione di fare luce su una delle possibili spiegazioni di questa frattura. Con uno sguardo pedagogico, e non matematico, è stato quindi osservato il processo di insegnamento-apprendimento all’interno di sei diverse classi afferenti a due scuole primarie, allo scopo di verificare come differenti tecniche didattiche possano o meno coniugarsi con l’orientamento pedagogico e didattico dei docenti e con i bisogni educativi espressi dagli alunni. In particolare è stato adottato l'approccio della scienza Mente, cervello e didattica, che offre strumenti e metodologie capaci di estendere le conoscenze finora raggiunte. I risultati ottenuti costituiscono un primo riferimento riguardo alla relazione tra l'applicazione di tecniche didattiche elaborate in contesti accademici e il loro grado di accoglimento nella prassi scolastica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Licari, Francesca. "Il metodo MERLO per la didattica della matematica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18217/.

Full text
Abstract:
L'elaborato vuole esplorare le potenzialità del metodo MERLO nella didattica della matematica. Il metodo MERLO (Meaning Equivalence Reusable Learning Object) nasce negli anni novanta in Canada e solo da qualche anno è stato portato nel contesto italiano, principalmente grazie al Dipartimento di Matematica dell'Università di Torino. Questo metodo per incentivare l'apprendimento concettuale si basa sull'uso di schede con rappresentazioni multisemiotiche con lo scopo di evidenziare un Boundary Of Meaning (BOM) ossia un confine di significato. L'affermazione di cui si vuole indagare la conoscenza e le sue diverse rappresentazioni semiotiche rientrano nel BOM mentre rappresentazioni semiotiche simili ma con un significato diverso ne sono esclusi. Nell'elaborato sono stati analizzati quelli che sono i principali fattori che intervengono nell'apprendimento di un concetto. È stato poi esposto in cosa consiste il metodo MERLO e come è stato trasposto in Italia, per meglio capire le potenzialità e criticità nella sua applicazione è stata riportata una sperimentazione didattica in una classe terza di una scuola secondaria di primo grado. Per avere una visione completa dell'introduzione del MERLO nel contesto della didattica della matematica sono state intervistate alcune docenti che ne fanno uso nella propria didattica e è stato intervistato anche il Professor Kennet che ha collaborato con i creatori del metodo. Al termine dell'elaborato sono state indicate le criticità del metodo MERLO e le sue potenzialità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

D'Amico, Chiara. "I Disturbi Specifici dell'Apprendimento nella didattica della matematica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

Find full text
Abstract:
L'argomento di questa tesi sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento e nel dettaglio come si possano utilizzare metodi opportuni nella didattica della matematica per favorire l'apprendimento di studenti con tali disturbi. La scuola riveste un ruolo fondamentale per gli studenti con DSA, i quali hanno il diritto di avere un piano didattico personalizzato che però nella maggior parte dei casi osservati durante la mia esperienza di tirocinio non basta ad aiutare pienamente i ragazzi. Soprattutto durante le verifiche a questi studenti viene solamente concesso del tempo in più o un ridotto numero di esercizi da svolgere rispetto ai compagni, il che potrebbe non bastare quando è la formulazione stessa dell'esercizio ad essere di ostacolo alla comprensione. Ciò perché purtroppo gli insegnanti non sempre sono “sufficientemente preparati” a gestire un disturbo dell’apprendimento. Da qui nasce l’idea della mia tesi, ovvero cercare di capire quali siano i principali ostacoli di fronte ad un problema matematico e come questi possano essere superati. Proverò a trovare strategie per modificare la forma del testo e presentarla in maniera differente dall’originale, semplificandolo e/o aggiungendo delle figure, senza modificare però il contenuto matematico del quesito. Tale sperimentazione è presentata ed analizzata nel quarto capitolo di questa tesi mentre nei primi tre capitoli viene esposta la parte teorica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Scinicarelli, Flavia. "Il ruolo delle misconcezioni in didattica della matematica: una sperimentazione in classe." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20639/.

Full text
Abstract:
La presente tesi si propone l'obiettivo di effettuare uno studio sul ruolo delle misconcezioni nel processo di insegnamento-apprendimento della matematica. Nella prima parte si affronta l'argomento dal punto di vista teorico analizzando la letteratura di ricerca in Didattica della Matematica: viene spiegato ciò che è alla base delle misconcezioni e si affronta il problema di come riconoscere e, di conseguenza, catalogare le misconcezioni stesse. Nella seconda parte si descrivono ed analizzano alcuni dati sperimentali: i risultati di un questionario somministrato a studenti di quarta liceo scientifico e le risposte di un'intervista rivolta ai loro docenti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Petrini, Noemi. "Programmazione Lineare e software per la didattica della matematica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20935/.

Full text
Abstract:
La Programmazione Lineare è una branca della Ricerca Operativa nata negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale con lo scopo di risolvere problemi militari. Attualmente gli ambiti di applicazione di questa disciplina sono molteplici e in particolare sono numerosi quelli strettamente legati ad esigenze di carattere economico. Parliamo di Programmazione Lineare quando l’oggetto di studio è la ricerca delle soluzioni ottimali di un problema descritto da una funzione obiettivo lineare che deve essere minimizzata o massimizzata e i cui vincoli sono anch'essi lineari. Negli istituiti tecnici ad indirizzo economico le Indicazioni Nazionali prevedono lo svolgimento della Programmazione Lineare; lo studente può impostare e risolvere problemi reali sfruttando e consolidando le conoscenze acquisite nello studio dell’algebra e della geometria analitica, quindi imparerà a costruire modelli matematici che risolverà anche attraverso l’ausilio di strumenti informatici. Pertanto mi sono focalizzata sulla presentazione di alcuni software didattici, Geogebra, Excel e Matlab, e ho evidenzianto le loro specifiche potenzialità risolvendo problemi di Programmazione Lineare. Geogebra è un software indirizzato all'insegnamento e all'apprendimento della matematica e pertanto è semplice e intuitivo. Consente di risolvere graficamente un problema di Programmazione Lineare in due o tre variabili. Questa sua peculiarità gli conferisce una grande valenza didattica poiché permette di visualizzare la regione ammissibile e di determinare quindi in maniera immediata la soluzione. Se le variabili sono maggiori di tre posso risolvere il problema di programmazione lineare con Excel o Matlab. Excel è un software dedicato alla creazione e gestione di fogli elettronici e, mediante il componente Risolutore, riesce a determinare la soluzione ottimale del problema. Matlab invece consente di risolvere un problema di Programmazione Lineare mediante l’utilizzo della funzione linprog.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Ciotti, Emanuela. "MateBologna: uno studio di caso in didattica della matematica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5211/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Degli, Angeli Giulia. "L'insegnamento dell'analisi matematica nella scuola secondaria superiore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7056/.

Full text
Abstract:
L’oggetto dell'elaborato riguarda l’insegnamento attuale dell’analisi matematica nella scuola secondaria superiore. Si sono esaminate le difficoltà incontrate dagli studenti ed elaborate riflessioni di carattere didattico per operare un insegnamento efficace. Nel primo capitolo sono state messe a punto alcune riflessioni sui fini dell’educazione. Il secondo capitolo si è concentrato sulle difficoltà legate all'insegnamento dell’analisi matematica, esaminando diverse situazioni didattiche verificatesi nel corso del tirocinio svolto nei mesi di Ottobre e Novembre 2013 presso l'Istituto Tecnico Tecnologico di Cesena. Il terzo capitolo opera un confronto fra i diversi approcci all'insegnamento della matematica in generale e dell'analisi in particolare che si presentano nelle diverse scuole secondarie, in particolare nei Licei e negli Istituti Tecnici. Nel quarto capitolo ci si è occupati del livello scolastico successivo, analizzando le differenze che intercorrono tra la scuola secondaria superiore e l’università per quanto riguarda gli stadi dello sviluppo mentale degli studenti, le materie, i metodi di studio e gli obiettivi di apprendimento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Cecchi, Filippo. "Didattica della matematica con studenti che presentano disturbi specifici dell'apprendimento." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15921/.

Full text
Abstract:
Nel mio lavoro di tesi si documentano dapprima le peculiarità dei disturbi specifici dell'apprendimento, in seguito l'esperienza di insegnamento frontale con studenti con questi disturbi, acquisita presso un centro specializzato. La tesi documenta le difficoltà incontrate da questi ragazzi nella disciplina matematica e come i disturbi accompagnino questi ragazzi durante tutto il percorso scolastico. Nello scontro quotidiano con queste difficoltà all'interno della tesi si è cercato di interrogarsi per trovare i metodi efficaci per intervenire didatticamente, limitando in parte gli effetti negativi del disturbo. E' stato interessante notare come spesso questi studenti imparino procedure per la risoluzione di esercizi senza però comprendere la teoria che sta alla base della risoluzione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Delsoldato, Rossella. "Didattica della Ricerca Operativa nelle scuole superiori." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9436/.

Full text
Abstract:
La Ricerca Operativa è considerata una disciplina universitaria il cui insegnamento è previsto nei corsi di laurea di Ingegneria, Matematica e Informatica. Da qualche anno si è verificata una tendenza ad anticipare l'insegnamento della Ricerca Operativa ad un grado scolastico inferiore. In Gran Bretagna e negli Stati Uniti sono presenti organizzazioni molto attive nell'ambito della sua divulgazione e sono nati progetti importanti a livello didattico: corsi di formazione per i docenti, condivisione in rete di materiali e report delle esperienze effettuate. A partire dal 2012 anche nelle indagini internazionali OCSE-PISA si sono aggiunte due aree i cui obiettivi e contenuti si avvicinano alla Ricerca Operativa: financial literacy e problem solving. In Italia, dopo la riforma governativa Gelmini del 2008, sono presenti elementi di Ricerca Operativa solo nei programmi di matematica del quinto anno degli istituti tecnici commerciali e industriali. Tuttavia la Ricerca Operativa può svolgere un ruolo fondamentale nella formazione scientifica, innanzitutto per il suo ruolo di "ponte" tra la matematica e l'informatica, poi per l'importanza dello sviluppo della modellizzazione e per l'interdisciplinarietà della materia e lo stretto contatto con il mondo del lavoro. Inoltre, le esperienze documentate di didattica della Ricerca Operativa hanno potuto verificare l'importante ruolo motivazionale che possiede nei confronti degli studenti meno amanti della matematica. In questo lavoro di tesi si è interrogata la fattibilità di un percorso di Ricerca Operativa per una classe seconda liceo scientifico (anno in cui vengono svolte le indagini internazionali). Viene poi presentata la costruzione di una lezione di Programmazione Lineare che prevede una prima fase di modellizzazione del problema e una seconda fase di soluzione tramite il solutore di excel in laboratorio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Natale, Antonella. "I sistemi di numerazione: dalla didattica ai frattali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8753/.

Full text
Abstract:
Questa tesi è incentrata sullo studio dei sistemi di numerazione. Dopo un'analisi storica dei vari contributi apportati dai diversi popoli, si mostrano alcune applicazioni didattiche elementari e alcuni giochi ricreativi. Per mostrare l'interesse di questi sistemi anche per la ricerca contemporanea, si passa a una trattazione più generale fino a giungere alla geometria frattale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

SINATRA, GIUSEPPE. "Dal fare al sapere: il ponte della matematica." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/71625.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Baruzzi, Sara. "Cambiamenti climatici e prospettiva epistemologica della complessità: risultati di una sperimentazione didattica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5587/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Scarfo, Lucia. "Errori nelle dimostrazioni: tra logica ed esperienza didattica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8757/.

Full text
Abstract:
Il lavoro nasce dall'esigenza di comprendere quali sono gli ostacoli concettuali e metodologici che gli studenti della scuola secondaria di secondo grado incontrano nello studio delle dimostrazioni. Tale lavoro è in parte dedicato alla descrizione, mediante la proposizione di ragionamenti scorretti, delle tipologie più diffuse di errori commessi nel condurre una dimostrazione, partendo dall'esplicitazione dei requisiti necessari della stessa in contesto logico. La realizzazione di un’esperienza didattica rivolta a studenti delle classi seconde, ha permesso di concretizzare le ipotesi avanzate durante la fase descrittiva. In particolare ha favorito l’individuazione di ulteriori spunti di riflessione su come condurre lo studio delle dimostrazioni e ha messo in evidenza come un’analisi che prescinde dal piano epistemologico risulta fuorviante e inappropriata.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Console, Sarah. "Disturbi Specifici di Apprendimento: come la didattica a distanza influenza l'apprendimento della matematica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20893/.

Full text
Abstract:
Questo elaborato vuole approfondire i Disturbi Specifici dell'Apprendimento e le ricadute nell'acquisizione di competenze matematiche, anche in rapporto alla didattica a distanza, risultata fondamentale in questa situazione emergenziale dovuta al virus Sars-Cov-2. Nel primo capitolo si analizzano i DSA e la loro classificazione con riferimenti a modalità diagnostiche e interventi in ambito riabilitativo e didattico: particolare attenzione viene posta alla discalculia evolutiva. Viene inoltre ripreso il percorso legislativo che ha portato al riconoscimento del diritto all'istruzione delle persone con DSA. Il secondo capitolo entra nel merito della didattica della matematica, evidenziando gli stili di apprendimento e le tipologie di apprendimento della matematica, aspetti fondamentali per adattare l'insegnamento alle caratteristiche degli studenti. Viene poi presentata la teoria delle situazioni di Brousseau per introdurre le situazioni a-didattiche, grazie alle quali è possibile rompere il contratto didattico e costruire un apprendimento stabile. Si conclude con alcuni accorgimenti per gli studenti con DSA. Il terzo capitolo apre alla discussione sulle potenzialità e problematicità della didattica a distanza e approfondisce l'apprendimento della matematica attraverso questa nuova modalità presentando opportunità e limiti che possono essere emersi per gli studenti con DSA. Infine, nell'ultimo capitolo della tesi, viene proposto un confronto tra percorsi didattici sull'argomento delle frazioni per una classe prima di una scuola secondaria di primo grado. Dopo un'introduzione sulle interpretazioni e misconcezioni delle frazioni, vengono esposte due unità didattiche per la didattica in presenza e le stesse vengono rivisitate in ottica della didattica a distanza. In entrambi i casi, si pone una particolare attenzione agli accorgimenti e alle modifiche che si possono apportare per aiutare l'apprendimento di questi concetti per studenti con DSA.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

LAZZARI, Elena. "L’INFLUENZA DEL FLIPPED LEARNING SULLA MOTIVAZIONE NELL’INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2019. http://hdl.handle.net/11392/2488250.

Full text
Abstract:
Il metodo d’insegnamento applicato nella maggior parte delle realtà scolastiche è, ancora oggi, l’approccio per contenuti mediato dalla lezione frontale, che costituisce però un ostacolo al cambiamento tanto auspicato dai recenti atti normativi: oltre a non favorire l’acquisizione di competenze, genera anche una crescente estraniazione e un sempre maggior rifiuto negli studenti. Per tale ragione nel corso dell’ultimo decennio è emerso un metodo innovativo di apprendimento-insegnamento: il flipped learning. La metodologia ha destato da subito il nostro interesse per le sue particolari caratteristiche che ci sembra possano adattarsi bene all’insegnamento-apprendimento della matematica. In questa tesi, attraverso uno studio bibliografico, siamo riusciti a determinare diversi benefici a cui il flipped learning può portare, quello su cui ci siamo focalizzati è il passaggio da una motivazione estrinseca a una intrinseca, con particolare attenzione anche alle emozioni (positive o negative) e al locus of control (interno o esterno), tenendo presente l’influenza positiva che tali fattori possono avere sull’apprendimento in matematica. Un analisi teorica ci ha permesso di definire il quadro teorico più adatto all’interno del quale inserirsi e condurre la parte sperimentale del presente elaborato: la teoria dell’autodeterminazione di Deci e Ryan (1985). Gli autori sostengono che l’ambiente in cui il soggetto si trova può ostacolare o promuovere comportamenti autodeterminati (associati alla motivazione intrinseca) e ciò dipende dalla soddisfazione dei tre bisogni psicologici fondamentali di competenza, autonomia e relazionalità. La nostra analisi ci ha permesso di concludere che il flipped learning sembra essere un ambiente adatto al sostegno dei tre bisogni psicologici. Per verificare alcune delle ipotesi è stata organizzata una sperimentazione della durata indicativa di 18 ore su un totale di 356 studenti suddivisi tra licei scientifici, licei ad altro indirizzo, istituti tecnici e istituti professionali in cui è stata proposta un’unità di apprendimento, appositamente creata secondo le modalità flipped con argomento principale le sezioni coniche. Per ottenere informazioni sulla motivazione in matematica dagli studenti che hanno partecipato si sono sfruttati due strumenti self-report: un questionario in scala Likert, per poter svolgere un’analisi statistica, e un tema strutturato, per poter attuare un’analisi narrativa. Dall’analisi statistica non è emerso nessun aumento significativo di motivazione intrinseca ed emozioni positive, come non si è evidenziata una maggior internalizzazione del locus of control a seguito dell’utilizzo del flipped learning. Si è però notata una diminuzione altamente significativa del livello di motivazione estrinseca e di emozioni negative. Con l’analisi narrativa sui temi strutturati raccolti al termine del progetto abbiamo cercato di comprendere se, come e perché il flipped learning ha influito su determinati aspetti motivazionali e più in generale affettivi. Dai racconti dell’esperienza pare che gli studenti abbiamo provato molto più spesso una motivazione di tipo intrinseco rispetto a una di tipo estrinseco e ciò sembra dipendere da alcune delle caratteristiche del flipped learning. Sono seguite alcune considerazioni finali con l’obiettivo di trarre una conclusione comune ai risultati ottenuti dalle due modalità di analisi dei dati, ipotizzando che un utilizzo del flipped learning, con particolari caratteristiche, potrebbe (continuando a favorire la soddisfazione dei bisogni psicologici fondamentali) sviluppare negli studenti una motivazione di stato intrinseca in matematica che, se iterata per lunghi periodi, potrebbe trasformarsi in motivazione di tratto, entrando a far parte delle caratteristiche stabili del soggetto.
Still today the teaching method adopted in the most part of the schools is the approach to contents mediated by classroom-taught lesson, which is an obstacle to the wished change from actual legislative acts: other than not supporting the gain of competence, it also creates an increasing estrangement and refusal in the student. For this reason in the last ten years a new innovative instructional strategy has emerged in this direction: the flipped learning method. Our interest was immediately picked by this methodology because of its characteristics that, in our opinion, seem to fit well with the pedagogical approach to mathematics education. In this thesis, through a bibliographic study, we managed to define some different advantages that the use of the flipped learning can give thanks to its characteristics. What we focused on is the transition from extrinsic motivation to intrinsic motivation, with particular attention to emotions (positive or negative) and the locus of control (internal or external), considering the positive influence that these factors can have on mathematics learning for as indisputable. A theoretical analysis allowed us to define the most suitable theoretical framework in which inserting our research: the self-determination theory by Deci and Ryan (1985). The authors assert that the environment in which the individual lives can hinder or promote self-determined behaviors (associated with intrinsic motivation) and this depends on the satisfaction of the three psychological fundamental needs of competence, autonomy and relatedness. Our analysis allowed us to conclude that the flipped learning appears to be a suitable environment for the satisfaction of the three basic psychological needs. In order to verify some of the hipothesis presented, an experimentation with the duration of 18 hours was organized for a total of 356 students belonging to different types of schools (Scientific High School, Classical High School, Fine Arts High School, Technical Institutes and Professional Institutes). Here it was proposed a learning unit, specifically created according to the flipped method, wich had as its main point the conic sections. Two self-report instruments were employed to get the information on the motivation in mathematics of the students who took part in the experimentation: a Likert scale questionnaire to conduct a statistical analysis, and a structured essay to conduct a narrative analysis. From the statistical analysis, no significant increase of intrinsic motivation and positive emotions was registered, neither a greater internalization of the locus of control due to the use of the flipped learning was observed. However, a highly significant decrease of the level of extrinsic motivation and negative emotions was noticed. With the narrative analysis of the structured essays, that were collected at the end of the experimentation, we tried to understand how and why the flipped learning method influenced some specific motivational and more generally affective aspects. From the reading of the students' essays about the experience, it seems that they felt a lot more frequently a motivation of the intrinsic type compared to the extrinsic one, and this seems to depend on some characteristics of flipped learning. Some final considerations are followed with the goal of drawing a common conclusion to the results obtained by the two methods of analysis. The use of the flipped learning method, with particular characteristics, could (continuing to facilitate the satisfaction of the basic psychological needs) develop an intrinsic state motivation which, if iterated for long periods of time, could be transformed into trait motivation, becoming a stable characteristic of the individual.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Veronesi, Federica. "Arricchire l'apprendimento della matematica attraverso la programmazione: proposte di integrazione del curricolo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15925/.

Full text
Abstract:
Dalla pubblicazione dell’opera seminale di Seymour Papert, Mindstorms, ad oggi abbiamo assistito a un aumento esponenziale della tecnologia che, sempre di più, è presente in ogni aspetto della nostra vita. È Jeannette Wing che, nel 2006, pubblica l'articolo Computational Thinking e rimarca l'attenzione sull'importanza dello sviluppo del pensiero computazionale e segna l'inizio di un percorso che porterà molti paesi ad apportare modifiche ai propri programmi scolastici in modo che tutti gli studenti diventino cittadini attivi di una società sempre più tecnologica. Il rinnovato interesse per l'informatica e in particolare per la programmazione porta a riflettere sulle potenzialità che esse possono avere nell'insegnamento e nell'apprendimento. La programmazione permette di rendere la matematica più concreta ed accessibile agli studenti, per questo motivo la tesi propone alcune unità didattiche per la costruzione di un curricolo integrato di matematica e programmazione per la scuola secondaria di secondo grado, essa vuole essere solo un punto di partenza per usare la programmazione come rinforzo per l'apprendimento della matematica. Dopo aver analizzato nel primo capitolo il contributo di Seymour Papert e altri ricercatori che, come lui, volevano studiare gli effetti dell'uso del computer nell'apprendimento, nel secondo capitolo abbiamo descritto le principali teorie dello sviluppo al fine di contestualizzare la teoria Costruzionista dell'apprendimento sviluppata dallo stesso Papert. Nel terzo capitolo entriamo nel vivo della tesi descrivendo le nostre proposte di unità didattiche per l'apprendimento dell'aritmetica modulare, del principio di induzione e della probabilità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Fiore, Daniele. "Società della conoscenza e nuove tecnologie: innovazione didattica nella scuola secondaria di secondo grado." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11446/.

Full text
Abstract:
All'interno di questo elaborato vengono analizzati gli effetti positivi e negativi dell'introduzione delle nuove tecnologie nel sistema scolastico all'interno della società odierna, definita società della conoscenza; vengono descritte la lavagna interattiva multimediale e successivamente due software didattici, proponendo al termine una proposta di innovazione attuabile nella scuola secondaria di secondo grado, basata su un mio intervento riguardante l'unità didattica della "Retta nel piano cartesiano" e della "Parabola". Il filo conduttore è quello dell'analisi critica nei confronti delle potenzialità che la rivoluzione digitale porta con sé, cercando di riflettere su quello che potrebbe essere il giusto compromesso tra la nostra scuola e i tempi odierni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Cinti, Fabiana. "Storia e sviluppo del concetto di limite: fra matematica, filosofia e didattica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6325/.

Full text
Abstract:
La letteratura mostra come siano innumerevoli le difficoltà e gli ostacoli nell'apprendimento del concetto di limite: la ricerca è volta ad ipotizzare un possibile aiuto e supporto alla didattica con l'utilizzo della storia della matematica relativa al concetto di limite.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Solmi, Maria Laura. "Alla scoperta di Pi greco: introdurre la storia della matematica nella pratica d'aula." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25932/.

Full text
Abstract:
In questa tesi si vuole indagare la possibilità e l'efficacia dell'introduzione della storia della matematica nella pratica d'aula come possibile risposta al justification problem e come aiuto all'apprendimento della materia. Inserire la storia nella didattica serve a rendere meno astratti i contenuti matematici, a sottolinearne l'evoluzione per superare la visione a-temporale ed a-storica, che spesso gli studenti hanno, e ad umanizzare questa materia spesso percepita distante ed inospitale. Per farlo si è scelto di utilizzare la storia di Pi Greco. Le teorie a supporto dell'introduzione della storia verranno descritte nel primo capitolo della tesi. Nel secondo capitolo è esposta la storia di questo numero nelle civiltà arcaiche mondiali. Oltre alle scoperte riguardanti la costante sono state inserite informazioni storiche generali per permettere, anche al lettore, di inquadrare la storia della costante nella storia dell'umanità. Si è quindi strutturato un progetto, descritto nel terzo e quarto capitolo, in cui si è scelto Pi Greco e la sua storia come filo condutture. Il progetto è pensato per il primo biennio della scuola secondaria di secondo grado ed è stato sperimentato nel Liceo classico Galvani di Bologna. Nel progetto, Alla scoperta di Pi Greco, si è deciso, oltre che introdurre semplicemente la storia, di lavorare sui documenti storici riguardanti questa costante. Lavorare su documenti storici permette una maggiore immedesimazione nel contesto culturale e consente agli studenti di toccare con mano la materia facendo matematica in un modo insolito migliorando le proprie conoscenze. Nel quinto capitolo sono stati analizzati i questionari sottoposti agli studenti e l'intervista alla docente della classe, traendo conclusioni qualitative sul progetto. È stato poi scritto un sesto capitolo in cui vengono esposti i possibili sviluppi del progetto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Rinaldi, Silvia. "Una proposta didattica sulla teoria della relativita ristretta: un approccio geometrico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15922/.

Full text
Abstract:
All’interno di questa tesi di laurea magistrale viene elaborata una proposta didattica sulla teoria della relatività ristretta a partire da un approccio geometrico. Si vedrà che i motivi che giustificano questo tipo di approccio, più precisamente storico-geometrico, sono da ricercarsi nel legame epistemologico esistente tra matematica e fisica. Si osserverà poi come la storia possa fungere da ponte tra le due discipline e si individueranno i temi chiave dell’integrazione della storia nell’insegnamento della matematica e della fisica. Si proporrà quindi una breve contestualizzazione storica del periodo per poi elaborare la proposta didattica vera e propria. Essa si propone come un’alternativa all’usuale approccio fisico che parte dalle trasformazioni di Lorentz (1904) e dai due postulati della relatività ristretta di Einstein (1905), approfondendo il punto di vista dei matematici dei primi anni del 1900. Prendendo spunto da una rivisitazione in chiave didattica dei lavori di H.A. Lorentz, J.H. Poincaré e H. Minkowski si partirà dalla struttura di gruppo delle trasformazioni tra sistemi inerziali (J.H. Poincaré 1904) per arrivare al concetto di spazio-tempo e alle trasformazioni che lasciano invariato il cono di luce (H. Minkowski 1908). In conclusione vengono osservati gli effetti relativistici sui diagrammi di Minkowski.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Botteri, Valentina. "'Sensate esperienze' e 'necessarie dimostrazioni': Una proposta di insegnamento della cinematica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7962/.

Full text
Abstract:
La matematica è un’attività umana che sembra non lasciare indifferente quasi nessuno: alcuni rimangono affascinati dalla sua ‘magia’, molti altri provano paura e rifiutano categoricamente persino di sentirla nominare. Spesso, non solo a scuola, si percepisce la matematica come un’attività distaccata, fredda, lontana dalle esigenze del mondo reale. Bisognerebbe, invece, fare in modo che gli studenti la sentano come una risorsa culturale importante, da costruire personalmente con tempo, fatica e soddisfazione. Gli studenti dovrebbero avere l’opportunità di riflettere sul senso di fare matematica e sulle sue potenzialità, attraverso attività che diano spazio alla costruzione autonoma, alle loro ipotesi e alla condivisione delle idee. Nel primo capitolo, a partire dalle difficoltà degli studenti, sono analizzati alcuni studi sulla straordinaria capacità della matematica di organizzare le nostre rappresentazioni del mondo che ci circonda e sull’importanza di costruire percorsi didattici incentrati sulla modellizzazione matematica. Dalla considerazione di questi studi, è stato elaborato un progetto didattico, presentato nel secondo capitolo, che potesse rappresentare un’occasione inconsueta ma significativa per cercare di chiarire l’intreccio profondo tra matematica e fisica. Si tratta di una proposta rivolta a studenti all’inizio del secondo biennio in cui è prevista una revisione dei problemi della cinematica attraverso le parole di Galileo. L’analisi di documenti storici permette di approfondire le relazioni tra grandezze cinematiche e di mettere in evidenza la struttura matematica di tali relazioni. Le scelte che abbiamo fatto nella nostra proposta sono state messe in discussione da alcuni insegnanti all’inizio della formazione per avere un primo riscontro sulla sua validità e sulle sue potenzialità. Le riflessioni raccolte sono state lo spunto per trarre delle considerazioni finali. Nelle appendici, è presente materiale di lavoro utilizzato per la progettazione e discussione del percorso: alcuni testi originali di Aristotele e di Galileo, le diapositive con cui la proposta è stata presentata agli studenti universitari e un esempio di protocollo di costruzione di Geogebra sul moto parabolico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Bartolini, Gloria. "Una sperimentazione in un liceo scientifico: le tassellazioni del piano con l'uso di un software di geometria didattica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2292/.

Full text
Abstract:
La tesi riporta la sperimentazione in un liceo scientifico di un software di geometria didattica applicato alle isometrie del piano. L'argomento è stato introdotto partendo dalle tassellazioni del piano mostrando immagini relative all'Alhambra in Spagna e dipinti di Escher.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

D’Astore, Laura Michela. "Introduzione alla teoria dei giochi. Riflessioni didattiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4154/.

Full text
Abstract:
In questo elaborato si vuole introdurre la teoria dei giochi da un punto di vista matematico attraverso la trattazione di alcuni argomenti di base: i giochi in forma estesa e a somma zero, l'equilibrio di Nash e i giochi cooperativi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Berardone, Stefania. "Matematica e Disturbi Specifici dell'Apprendimento: strategie e metodologie didattiche per un apprendimento efficace." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12301/.

Full text
Abstract:
Il mio intento in questo lavoro di tesi è quello di analizzare gli aspetti che caratterizzano i Disturbi Specifici dell'Apprendimento, in particolare la Discalculia, per poi entrare nello specifico degli interventi didattici proposti per far sì che gli studenti che ne sono affetti possano raggiungere un discreto livello di autonomia nello studio. Lo scopo è quello di mostrare come strategie didattiche mirate, messe in atto dall'insegnante dopo un'attenta osservazione dei diversi stili di apprendimento degli alunni, possano realmente mettere tutti nelle condizioni di poter raggiungere gli obiettivi. Nei primi due capitoli vengono definiti i Disturbi Specifici dell'Apprendimento, l'iter normativo che ha condotto al riconoscimento di tali disturbi, con un approfondimento sulla legge 170 del 2010, vengono introdotti i concetti di didattica individualizzata e personalizzata, strumenti compensativi e misure dispensative pensate per questi studenti, vengono descritti poi gli stili di apprendimento e stili cognitivi, con alcune considerazioni circa le strategie metodologiche e didattiche ipotizzate partendo dagli stili 'preferiti' dagli studenti con DSA. Il terzo capitolo è dedicato al disturbo specifico del calcolo, la Discalculia, vengono descritti i due profili individuati in letteratura, vengono analizzati gli errori e proposte strategie didattiche mirate a partire dalle caratteristiche di questi studenti. Nell'ultimo capitolo, infine, propongo un'Unità didattica in cui utilizzare le strategie didattiche presentate nei paragrafi precedenti, riportando, in conclusione, considerazioni personali circa il ruolo dei docenti all'interno della scuola e l'importanza di una didattica che risponda alle esigenze e ai bisogni di tutti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Dimauro, Giuliana. "Il calcolo delle Probabilità: storia, didattica ed applicazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

Find full text
Abstract:
Nella seguente tesi viene fornita un’analisi dello sviluppo del calcolo delle probabilità. Ne primo capitolo è presente un excursus storico che ripercorre l’evoluzione di questa disciplina attraverso i secoli. Segue un capitolo dedicato alla didattica della probabilità con l’analisi di alcune indagini sulla valutazione degli studenti che vengono fatte a livello internazionale e nazionale. Inoltre, è stata condotta un’indagine locale in un Istituto Secondario Superiore. Nel terzo ed ultimo capitolo, si propone un’applicazione concreta del calcolo delle probabilità analizzando alcuni giochi d’azzardo con l’ausilio di software quali Mathematica e Matlab per mettere in luce l’iniquità di tali giochi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Valmorra, Camilla. "Insegnare matematica nell'era digitale: dall’ardesia al silicio in cinquant’anni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10890/.

Full text
Abstract:
La prima parte dell’elaborato ripercorre la storia dell’introduzione delle tecnologie all’interno delle istituzioni scolastiche, sia dal punto di vista pratico, sia dal punto di vista legislativo, che ha accompagnato questo ingresso tutt’altro che lineare, a partire dagli anni ’80 fino ai giorni nostri grazie alle ultime introduzioni avvenute con la messa in atto del Piano Nazionale Scuola Digitale. Vengono poi descritti alcuni software utilizzati nelle scuole sia in passato che in tempi più recenti per arrivare agli ultimi sviluppi e agli applicativi online per lo studio della matematica. Infine nell’ultimo capitolo è descritta un’unità didattica riguardante lo studio della probabilità, ideata per gli allievi di una scuola secondaria di secondo grado che utilizza la LIM e alcuni software adeguati all’argomento proposto. Quello che emerge, però, è la difficoltà sia nella diffusione delle tecnologie nella scuola, sia nel loro utilizzo da parte dei docenti. Spesso gli insegnanti non hanno un livello adeguato di formazione in ambito tecnologico e quindi non sono in grado di sfruttare pienamente le potenzialità offerte. Il cammino per arrivare ad una completa formazione del personale docente e per la completa digitalizzazione delle scuole è ancora lungo e tortuoso. Tuttavia è importante ricordare che le tecnologie non possono essere la risposta a tutto, bensì un efficace mezzo per attirare l’attenzione e soprattutto stimolare la fantasia di alunni e docenti. Inoltre non si può pensare alcuna tecnologizzazione senza prima aver posto e consolidato le basi di un qualsivoglia argomento da proporre in classe con l’ausilio di software e hardware.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Bravaccini, Elena. "Il concetto di infinito tra storia, scienza e comunicazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21254/.

Full text
Abstract:
La prima parte del lavoro che ho affrontato in questa tesi consiste nell'esplorare il tema dell'infinito nella sua componente storica; infatti, nella formazione di uno studente, didattica, storia ed epistemologia devono costituire un "circolo" nel quale ognuna di esse giustifica e rafforza le altre. Abbiamo poi proseguito con un'analisi di un argomento specifico inerente all'infinito, nella sua declinazione più fine, ovvero il Teorema di Cantor-Schröder-Bernstein, oggetto del capitolo 2. L'ultima parte dell'elaborato si dedica in particolare a progetti didattici riguardanti l'infinito matematico. Per questo abbiamo suddiviso il terzo e quarto capitolo in modo tale da procedere con un percorso adatto allo sviluppo di tali attività. Innanzitutto, conoscendo gli ostacoli che si possono presentare in questo itinerario, ho voluto affrontare le difficoltà epistemologiche legate all'argomento dell'infinito, per renderlo più familiare e comprensibile agli studenti di diversi gradi di scuola. In particolare, in accordo con le indicazioni provenienti dalla Ricerca in Didattica, di cui diamo parzialmente conto nel capitolo 3, abbiamo seguito un percorso a spirale, ovvero la presentazione di attività con gradi di astrazione diversi e compatibili con le età degli studenti coinvolti. Per poter strutturare le attività, il terzo capitolo affronta infatti le difficoltà epistemologiche dell'insegnamento-apprendimento della matematica, così come evidenziate dalle ricerche della didattica della disciplina (Didattica della Matematica). Le attività presentate nel capitolo 4 si propongono di affrontare e auspicabilmente superare alcune delle complicazioni emerse nella didattica sia generalista che disciplinare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Ribisi, Jessica. "Nuove tecnologie per una didattica inclusiva - Analisi di un'esperienza all'interno di una scuola secondaria di primo grado." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14129/.

Full text
Abstract:
Il seguente elaborato ha lo scopo di mostrare in che modo gli strumenti tecnologici possono essere messi al servizio di una didattica inclusiva, in ambito matematico, pronta a rispondere alle richieste della società contemporanea. Il testo parte con un'analisi generale della situazione attuale nel mondo dell'educazione approfondendo la normativa scolastica in vigore e giunge all'elaborazione di un'unità didattica sui solidi di rotazione, passando attraverso la testimonianza di un'esperienza svolta in una scuola secondaria di primo grado.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Grillini, Matteo. "Il peer tutoring come strumento per lo sviluppo del problem solving in matematica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18531/.

Full text
Abstract:
L’educazione fra pari o peer education è una delle modalità di insegnamento che meglio si sposa con la didattica inclusiva. Nella tesi si vuole elaborare un’attività di peer tutoring rivolta allo sviluppo del problem solving in matematica. Nel mondo di oggi la capacità di sfruttare le proprie conoscenze per affrontare problemi nuovi e situazioni non standard si rivela fondamentale, perciò proporre un’attività agli studenti che sviluppi il problem solving è molto utile e usare la modalità dell’educazione fra pari permette di coinvolgere gli studenti. La tesi si articola su quattro capitoli: nel primo si propone una breve panoramica storica sull’educazione fra pari, segue un’analisi di questa modalità di insegnamento con un focus sul peer tutoring e sulla matematica. Nel secondo capitolo viene presentata l’Alternanza scuola-lavoro: dopo una breve panoramica storica si mostra come la sua nuova accezione permetta una stretta collaborazione fra università e scuole secondarie di secondo grado; si evidenzia ciò tramite la presentazione di un progetto dell’università di Bologna finalizzato a ottimizzare i propri rapporti con le scuole secondarie. Nel terzo capitolo si analizzano, sfruttando le lenti teoriche presentate nel primo capitolo, le attività disciplinari in essere nei licei scientifici statali di Bologna e si presenta una iniziativa di natura non disciplinare focalizzata alla prevenzione sanitaria. Nel quarto capitolo vengono proposti gli studi di Kohler e Polya sul problem solving e si propone, alla luce di quanto emerso nei capitoli precedenti, un’attività di peer tutoring incentrata sullo sviluppo della competenza di problem solving in matematica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Cavrini, Guido. "L'apprendimento della probabilità: un'indagine su un gruppo di studenti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13646/.

Full text
Abstract:
La prima parte della mia tesi contiene una breve rassegna storica dell'evoluzione del Calcolo delle probabilità. Dopo aver inserito un riferimento alle attuali Indicazioni Nazionali, che stabiliscono i contenuti essenziali delle diverse discipline nei diversi corsi di studio della Scuola Secondaria nel nostro Paese, ho esaminato un libro di testo, ampiamente adottato nelle scuole italiane, per vedere come l'argomento viene trattato. Successivamente ho consultato diversi lavori di ricerca in Didattica della Matematica attinenti alla probabilità riportandoli poi nella mia tesi. La parte principale del mio lavoro di tesi riguarda però un'indagine condotta su un gruppo di studenti di scuola secondaria e sugli studenti frequentanti il primo anno del Corso di Laurea in matematica a Bologna. A questi ragazzi è stato sottoposto un test anonimo (che avevo preparato in precedenza), uguale per tutti, contenente sette problemi di probabilità. Alcuni degli studenti liceali non avevano ancora affrontato l'argomento; di ciò ero consapevole, e su di loro lo scopo era mettere alla prova la loro intuizione, vedere come il loro buon senso poteva aiutarli (oppure ingannarli) nel rispondere a ciascun quesito. Alcune delle risposte più interessanti sono state poi riportate e analizzate in questo mio lavoro di tesi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Brezzi, Corinna. "L'interazione nelle pratiche di apprendimento tra pari nello studio delle funzioni quadratiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13523/.

Full text
Abstract:
Questo lavoro di tesi si inserisce in un progetto di ricerca più ampio pensato dal Dott. Alessandro Spagnuolo, dottorando dell'Università degli Studi di Ferrara, inerente all'apprendimento delle funzioni quadratiche tramite l'applicazione di metodologie di apprendimento tra pari. L'intento di questa ricerca è quello di comparare tre metodologie cooperative (Peer Collaboration, Cooperative Learning e Peer Tutoring) lungo tre direzioni. In primo luogo, analizzando l'interazione tenutasi tra gli studenti durante i lavori di gruppo. Nel secondo caso, analizzando i risultati delle verifiche sommative al termine dell'esperienza e, per concludere, analizzando le possibili implicazioni delle conoscenze in entrata degli studenti e della qualità dei loro scambi comunicativi sul rendimento finale. Per rispondere a questi questiti sono state analizzate le riprese audio-video inerenti al lavoro di gruppo svolto in una precedente ricerca realizzata dal Dott.Spagnuolo in tre classi terze di una scuola secondaria di secondo grado di Ferrara. Tali riprese documentano l'interazione tenutasi tra gli studenti nel corso di tre sperimentazioni impostate secondo l'utilizzo delle tre modalità sopra citate. All'interno della tesi, dopo una prima introduzione ai metodi di apprendimento tra pari e una spiegazione circa le specificità di ciuscuno degli approcci adottati, vengono delineati il contesto in esame, gli obiettivi disciplinari e le relative attività didattiche. Seguono l'analisi degli strumenti utilizzati per rispondere alle domande di ricerca e l'analisi statistica sul quantitativo dei dati raccolti. In conclusione sono esposti gli esiti ottenuti e una loro comparazione con quelli emersi da indagini simili. I risultati emersi, seppur circoscritti ad un ristretto campione, vorrebbero rappresentare un ulteriore tassello nell'analisi degli aspetti socio-relazionali e dei risvolti nell'apprendimento dei contenuti matematici a seguito dell'applicazione di metodologie cooperative.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Calandrini, Sara. "I motori di ricerca: algoritmi a confronto e sperimentazione in una classe di scuola superiore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5585/.

Full text
Abstract:
Tesi interdisciplinare che coniuga due importanti ambiti della Matematica: il Calcolo Numerico e la Didattica della Matematica. Alcuni algoritmi utilizzati per il web information retrieval sono stati introdotti all'interno di due classi di scuola superiore avvalendosi del programma di calcolo Matlab.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Balboni, Chiara. "Vedere oltre le figure. Un'esperienza didattica di geometria dinamica in una scuola secondaria di primo grado." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15903/.

Full text
Abstract:
A metà del '900 Emma Castelnuovo rovescia le consuetudini di insegnamento fino ad allora diffuse, proponendo una matematica che parte dall'osservazione e dalla manipolazione di oggetti reali per poi arrivare alla formalizzazione e all'astrazione proprie della matematica. Dal concreto per arrivare all'astratto in quattro parole: “Vedere oltre le figure". Il metodo da lei proposto è ben lontano da un sistema trasmissivo della conoscenza, ma pone le sue fondamenta sulla costruzione, sulla discussione e sulla scoperta. Lo studente è al centro di questo processo e viene guidato a costruire il proprio sapere dandogli un senso. La Castelnuovo anticipa così, di una cinquantina d'anni, le nuove tendenze didattiche e le richieste attuali del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel tentativo di proporre una matematica di tipo non procedurale e libera da tecnicismi, è stato realizzato un laboratorio di geometria con due classi di una scuola secondaria di primo grado che si ispira fortemente alle idee di Emma Castelnuovo. In questa tesi, dopo un inquadramento storico-culturale, viene riportato un resoconto dell'attività svolta e delle motivazioni che hanno portato a certe scelte didattiche. Al progetto è stato dato il nome laboratorio proprio ad indicare una metodologia didattica in cui il mettersi alla prova, l'osservare, il costruire, l'esercitare lo spirito critico erano elementi fondamentali. Si è cercato di creare un clima di ascolto e dialogo in cui ci fosse spazio per l'errore e per soluzioni alternative, in modo da creare coesione nella classe e coinvolgere tutti gli alunni, seppur di livelli differenti. Durante il progetto sono state trattate le proprietà dei quadrilateri e le aree di figure piane attraverso l'uso di modellini dinamici costruiti dagli studenti e l'utilizzo del geopiano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Leprai, Quinto. "I giochi di strategia nell'educazione matematica - il caso del bridge." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9078/.

Full text
Abstract:
La tesi evidenzia quanto importante sia l'uso dei giochi di strategia per la didattica della Matematica con particolare attenzione per il gioco del Bridge. Fornisce qualche strumento in più per appassionare lo studente alla matematica. I temi affrontati sono i seguenti: La probabilità con l'uso delle carte, la Matematica che occorre ad un giocatore di bridge per migliorare le proprie prestazioni, i problemi di bridge che offrono stimoli per lo studio della matematica e il Bridge come sport della mente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Casadei, Lorenzo. "Apprendimento della probabilità: un approccio per livelli." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10876/.

Full text
Abstract:
In questa tesi si presenta uno studio sull'apprendimento della probabilità e la relativa sperimentazione fatta su 4 classi, due terze alla fine del primo ciclo d'istruzione, una prima e una seconda di liceo scientifico. Utilizzando le proprietà elaborate dai coniugi Van Hiele per costruire dei livelli di apprendimento della geometria, sono stati stilati dei livelli di apprendimento della probabilità e l'obiettivo del progetto è di confermarli ed eventualmente correggerli. Gli studenti sono stati sottoposti ad un breve test ed in seguito a delle interviste in coppia, per cercare nel loro dialogo alcuni ''indicatori'' che permettessero di inquadrare ogni studente in un livello di apprendimento. Dalle interviste sono state estrapolate prima le strategie risolutive, ovvero i procedimenti che gli studenti usano per risolvere un problema, poi delle ''categorie di pensiero'', il modo in cui gli studenti pensano a situazioni in ambito probabilistico ed, infine, i livelli di apprendimento, corretti e rielaborati secondo i risultati ottenuti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Miani, Lorenzo. "La comprensione dei nodi concettuali della cinematica di base: uno studio con studenti del corso di laurea in scienze biologiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18732/.

Full text
Abstract:
Questo lavoro si pone l’obiettivo di confrontare le conoscenze e le competenze di un gruppo di studenti universitari riguardo le funzioni lineari nella cinematica unidimensionale [x(t)] e nella matematica [y(x)] con quelle di una classe belga di studenti di 14-15 anni. Dapprima si presenta una panoramica sui principali argomenti della cinematica e sulle difficoltà riscontrate nella ricerca in Didattica della Fisica. Si procede quindi con la presentazione dell’articolo di Ceuppens, Bollen, Deprez, Dehaene e De Cock “9th grade students’ understanding and strategies when solving x(t) problems in 1D kinematics and y(x) problems in mathematics” (2019), da cui è stato tratto lo strumento di indagine. Questo riguarda un questionario composto da 24 domande, 12 di matematica e 12 di cinematica, costruite in forte analogia formale. Si passa in seguito a descrivere il campione di studenti considerato nel nostro studio, ovvero 28 studenti del primo anno del corso di Scienze Biologiche dell’Università di Bologna, e il contesto dell’indagine, ovvero il modulo di Laboratorio del corso di Fisica. I risultati dello studio sono riportati nel terzo capitolo. Dato il ristretto numero del campione e i metodi di selezione, i dati non sono stati analizzati seguendo metodi statistici ma utilizzando un approccio fenomenologico. Nonostante la differenza di età e di contesto, il principale risultato riguarda una concordanza coi risultati dell’indagine belga: le domande che presentano maggiori difficoltà riguardano la cinematica. Gli studenti mostrano di padroneggiare i concetti di pendenza e di intercetta in matematica ma non sanno riconoscerne il significato fisico in rappresentazioni formali di moti. Particolari difficoltà sono quindi emerse nel concetto di pendenza negativa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Recchiuti, Federica. "L'irrazionalità. Un caso di studio sull'uso della storia nella trasmissione del sapere matematico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9032/.

Full text
Abstract:
L’impiego della storia della matematica è auspicato oggi più di ieri dalle attuali Indicazioni nazionali per i Licei ed è supportato da numerosi quadri teorici,che traghettano la storia della matematica dalle rive dell’essere artefatto all’essere conoscenza. In particolare nel secondo paragrafo del primo capitolo di questa tesi vengono presentati gli ostacoli epistemologici di Guy Brousseau, l’approccio socio-culturale di Louis Radford, l’approccio ”voci ed echi” di Paolo Boero ed infine lo spaesamento di Barbin. Nel terzo paragrafo vengono analizzati quei contributi che mirano a rendere più operativo l’entusiasmo suscitato dall’uso della storia nell’insegnamento della matematica. Quindi il primo capitolo ha l’obiettivo di porre le basi teoriche all’uso della storia nella trasmissione del sapere matematico; pertanto ho deciso di mettere a punto una sperimentazione da condurre in una classe seconda di Liceo Scientifico avente come oggetto una fonte storica. Come argomento è stato scelto l’irrazionalità, introdotto in tale trattazione nel secondo capitolo: nel primo paragrafo viene trattato il problema della nascita dell’incommensurabilità, mentre nel secondo vengono analizzate le numerose dimostrazioni che sono state proposte nel corso dei secoli in merito all’incommensurabilità di lato e diagonale di un quadrato partendo da Aristotele ed Euclide, passando per Alessandro d’Aforisia e Platone, attraversando le dimostrazioni geometriche e quelle che sfruttano il metodo dell’anthyphairesis, per giungere ad una dimostrazione moderna che non presta il fianco alle critiche aristoteliche proposte da Salomon Ofman. Nel terzo capitolo viene presentata la sperimentazione che ho condotto, anteponendo a ciò i criteri adottati per la scelta del brano, ossia le lezione di Geometria tratta dal Menone di Platone ed un breve tributo alla figura di Platone e alla sua opera da cui è tratto il brano scelto come fonte storica. Tale capitolo è articolato in tre paragrafi: nel terzo vengono descritte dettagliatamente tutte le attività condotte in classe e vengono presentati i lavori e le risposte degli studenti. Infine, nel quarto capitolo, vengono esaminati dettagliatamente i risultati dei ragazzi alla luce dei quadri teorici precedentemente introdotti e vengono messe in luce le peculiarità dell’attività dell’argomentare e le doti e mancanze relative a ciò degli studenti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

Giampieretti, Linda. "La penna 3D e l'insegnamento della geometria: un'esperienza sul campo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9729/.

Full text
Abstract:
In questa tesi si presenta l’attività didattica "Fascinating World of Geometric Forms", la relativa sperimentazione fatta su un campione di 175 studenti al quarto anno di scuola secondaria di secondo grado e i risultati ottenuti. In questo progetto, grazie alla penna 3D, è stato possibile fare matematica costruttiva in classe. Gli studenti hanno potuto disegnare e costruire nello spazio 3D, senza più essere costretti a disegnare in prospettiva sul foglio. La ricerca principalmente tenta di sviluppare l'intuito geometrico, pertanto è facilmente adattabile a studenti di varie età. Si propongono una serie di attività volte a rispondere alla domanda "Come uscire dal piano?" e, a tal proposito, si suggeriscono vari metodi: aggiungere la profondità agli elementi del piano; comporre sviluppi piani di poliedri; ruotare figure geometriche piane limitate attorno a un asse contenuto nel piano della figura; comporre nello spazio sezioni piane di quadriche. Questo progetto di ricerca, sviluppato sotto la supervisione del professor Alberto Parmeggiani del Dipartimento di Matematica di Bologna e in collaborazione con il professor Gianni Brighetti del Dipartimento di Psicologia di Bologna, si pone come obiettivo quello di avvicinare gli studenti allo studio della geometria dello spazio e, soprattutto, di sviluppare in loro la capacità di creare immagini mentali e concetti figurali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Giovannelli, Ilaria. "Il modello degli epistemic game per la progettazione di strumenti di analisi di problemi: uno studio sull’induzione elettromagnetica nella scuola secondaria." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15753/.

Full text
Abstract:
Questo lavoro di tesi si colloca nelle linee di ricerca in Didattica della Fisica dell’Università di Bologna e, in particolare, nel contesto dello studio delle criticità nell’insegnamento e apprendimento dell’elettromagnetismo, intrecciato al tema dell’interdisciplinarità tra matematica e fisica nell’ambito del problem solving. L’obiettivo principale del lavoro è la progettazione di uno strumento (una griglia di meta-riflessione) finalizzato a guidare studenti di scuola secondaria ad analizzare criticamente il testo di un problema e favorire la formazione di competenze sempre più raffinate di problem solving. La griglia è stata costruita prendendo come riferimento teorico il concetto di "epistemic game" elaborato da Tuminaro e Redish (2007) ed è stata utilizzata con studenti di una classe V di liceo scientifico. È stato scelto di introdurre lo strumento nell’ambito dell’induzione elettromagnetica per il ruolo che sta svolgendo nel dibattito italiano circa la seconda prova di fisica. I risultati mostrano quanto la griglia si sia rivelata efficace per innescare, da una parte, riflessioni collettive vivaci sui processi di modellizzazione e sulle strategie messe in atto dagli studenti nella soluzione dei problemi e, dall’altra, per favorire lo sviluppo di ragionamenti individuali orientati a problematizzare ed arricchire le proprie strategie di problem solving. La versatilità dello strumento progettato lo rende adatto per un suo utilizzo in contesti molto diversi tra di loro (per temi di fisica, livelli e contesti scolastici) e questo rende la griglia un promettente e concreto veicolo di innovazione didattica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

D'Alterio, Candida. "Federigo Enriques a Bologna (1894-1921) tra ricerca e didattica: le Lezioni di Geometria Proiettiva." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

Find full text
Abstract:
Federigo Enriques (1871-1946) è stato protagonista della cultura matematica di inizio Novecento. Il suo spirito critico, curioso, vivace ha contribuito a renderlo responsabile e attento alle sue ricerche e al suo insegnamento. L’obiettivo della tesi è quello di ricostruire gli avvenimenti del periodo vissuto a Bologna (1894-1921): quali circostanze lo hanno portato in città, chi sono stati i suoi colleghi, di quali insegnamenti si è occupato. Sono trascorsi quasi cento anni dalla partenza di Enriques da Bologna verso Roma, ma il suo pensiero e le sue attività non possono essere dimenticati, essendo ancora attuali. Nel primo capitolo viene presentata una breve biografia di Enriques, comprensiva del periodo di formazione scolastica e accademica (presso Livorno e Pisa, rispettivamente), dei ventotto anni bolognesi e del trasferimento a Roma, dove, nonostante le persecuzioni razziali, non si è mai fermato. Il secondo capitolo è tutto dedicato al periodo trascorso a Bologna: dopo un breve excursus riguardante la situazione matematica in Italia a fine Ottocento e la normativa vigente presso l’Università di Bologna, si ripercorrono dettagliatamente gli anni da incaricato e da straordinario, nonché gli eventi che portano all’ordinariato. Sono inoltre presenti cenni agli interessi di Enriques, alle sue ricerche sulla geometria algebrica e alle sue idee di insegnamento, senza tralasciare di ricordare i più importanti rapporti che Enriques ha intrattenuto anche fuori dall’Italia e le pubblicazioni di questi anni. Il terzo capitolo presenta l’analisi di uno dei manuali preparato da Enriques per un suo corso universitario, le Lezioni di geometria proiettiva. In un primo momento fa riferimento all’approccio sintetico, presentando un confronto con quello analitico, per poi passare a un’analisi più approfondita di alcuni temi affrontati e al raffronto del lavoro enriquesiano con quelli di altri autori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

MONTAGNOLI, Laura. "La didattica della geometria e le rilevazioni nazionali." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30726.

Full text
Abstract:
Italy has been involved in international surveys made by IEA (International Association for the Evaluation of Educational Assessment) for about 20 years and by OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) for about 15 years. From 2007 national assessments are made regurarly by INVALSI (National Institute for the Evaluation of the Educational System) too. International researches have never presented a brilliant picture of the Italian educational situation. This thesis focuses on the teaching of geometry and analyses the concept of geometry that all these surveys suggest. In the first part of this work the principal steps of the evolution of geometry are summarized in order to reflect on the educational importance of this science. In the second part the aims and the characteristics of the international IEA and OECD surveys are described. Then the methodology and the idea of geometry, which are presented in the INVALSI National test for pupils at the end of the lower secondary school, are discussed. Moreover some tests are shown according to the observations done before. In the last two chapters conclusions and purposes of this thesis are shown and geometry tests from competitive examinations held by Italian national commissions to select candidates for the teaching profession are analysed briefly. In conclusion we can say that geometry (euclidean bi- and tri-dimensional), introduced from primary school, should be shown as a training skill for reasoning, as a source for abstract problems whose solutions clarify the meaning of the same knowledges and as a way to interpret real situations and to solve everyday problems. Through the analysis of the National tests prepared by INVALSI and to the observation of Italian geometry course books for students of lower secondary school it is possible to explain the relation between geometrical entity and its representation; sometimes these two concepts can be confused or misunderstood by students.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Tramontin, Alvise. "Contratto Didattico ed Effetti Correlati." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13550/.

Full text
Abstract:
Questa tesi contiene uno studio di alcuni effetti del contratto didattico fatto su una classe prima della scuola primaria di primo grado. Contiene inoltre interessanti risultati su come si legano le clausole del contratto didattico al lavoro di gruppo
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Ferretti, Federica <1985&gt. "L’effetto “età della Terra”. Contratto didattico e principi regolativi dell’azione degli studenti in matematica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7213/4/Ferretti_Federica_Tesi.pdf.

Full text
Abstract:
L’oggetto di questa tesi è un fenomeno didattico osservato in due valutazioni standardizzate nazionali INVALSI, legato all’atteggiamento degli studenti mentre svolgono task di matematica. L’effetto, che abbiamo denotato effetto “età della Terra”, è stato interpretato in questa ricerca attraverso l’interazione e il confronto di diversi costrutti teorici che spiegano come questo effetto, che può essere considerato come una tipica situazione di contratto didattico, è generato dalla relazione studente-insegnante ma può diventare più strettamente legato al rapporto che hanno gli studenti con la matematica. Inizialmente abbiamo condotto uno studio dei risultati statistici delle valutazioni standardizzate nazionali (Rash Analysis). Il primo step della sperimentazione è consistito nella preparazione, validazione e somministrazione di 612 questionari a studenti di diversi livelli scolastici e basandoci sui risultati dei questionari abbiamo condotto interviste di gruppo. L’analisi quantitativa e qualitativa dei risultati ha confermato la presenza dell’effetto “età della Terra” e ha mostrato che questo effetto è indipendente dal livello scolastico e dall’età degli studenti, dal contenuto matematico e dal contesto dei task proposti. La seconda parte della ricerca è stata volta ad indagare la cause di questo effetto. Abbiamo infatti individuato un principio regolativo che condizione l’azione degli studenti mentre fanno attività matematica e abbiamo condotto molte interviste individuali per indagarlo. Il comportamento degli studenti intervistati è stato così studiato e classificato con i costrutti del quadro teorico.
The object of this thesis is a didactic phenomenon observed firstly in two national standardized assessments, related to students' behaviour in performing a mathematical task. The effect, that we denote “The age of the Earth effect” is interpreted in this research throught the comparison and the interactions of different theoretical constructs, which explain how an effect, which stems in the teacher-student relation and can be described as a typical didactic contract situation, may become something affecting the relationship between the student and mathematics. We firstly conducted a study of the statistical results of the national assessment (Rasch Analysis). Then, the first step of our experimental design consisted of the preparation, the testing and the administration of 612 questionnaires to students of different school grades. Based on the results of these questionnaires, we conducted group interviews. This qualitative and quantitative experimentation confirmed the presence of the effect and showed that this effect is independent from the age of the students, the school level, the context of the task and the mathematical content. A second part of the research was devoted to investigate a possible cause of this effect. We individuated a regulative principle conditionating the action of the pupils and we conducted many individual interviews in order to study it. We classified the behaviuors of the students with the theoretical constructs of our framework.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Ferretti, Federica <1985&gt. "L’effetto “età della Terra”. Contratto didattico e principi regolativi dell’azione degli studenti in matematica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7213/.

Full text
Abstract:
L’oggetto di questa tesi è un fenomeno didattico osservato in due valutazioni standardizzate nazionali INVALSI, legato all’atteggiamento degli studenti mentre svolgono task di matematica. L’effetto, che abbiamo denotato effetto “età della Terra”, è stato interpretato in questa ricerca attraverso l’interazione e il confronto di diversi costrutti teorici che spiegano come questo effetto, che può essere considerato come una tipica situazione di contratto didattico, è generato dalla relazione studente-insegnante ma può diventare più strettamente legato al rapporto che hanno gli studenti con la matematica. Inizialmente abbiamo condotto uno studio dei risultati statistici delle valutazioni standardizzate nazionali (Rash Analysis). Il primo step della sperimentazione è consistito nella preparazione, validazione e somministrazione di 612 questionari a studenti di diversi livelli scolastici e basandoci sui risultati dei questionari abbiamo condotto interviste di gruppo. L’analisi quantitativa e qualitativa dei risultati ha confermato la presenza dell’effetto “età della Terra” e ha mostrato che questo effetto è indipendente dal livello scolastico e dall’età degli studenti, dal contenuto matematico e dal contesto dei task proposti. La seconda parte della ricerca è stata volta ad indagare la cause di questo effetto. Abbiamo infatti individuato un principio regolativo che condizione l’azione degli studenti mentre fanno attività matematica e abbiamo condotto molte interviste individuali per indagarlo. Il comportamento degli studenti intervistati è stato così studiato e classificato con i costrutti del quadro teorico.
The object of this thesis is a didactic phenomenon observed firstly in two national standardized assessments, related to students' behaviour in performing a mathematical task. The effect, that we denote “The age of the Earth effect” is interpreted in this research throught the comparison and the interactions of different theoretical constructs, which explain how an effect, which stems in the teacher-student relation and can be described as a typical didactic contract situation, may become something affecting the relationship between the student and mathematics. We firstly conducted a study of the statistical results of the national assessment (Rasch Analysis). Then, the first step of our experimental design consisted of the preparation, the testing and the administration of 612 questionnaires to students of different school grades. Based on the results of these questionnaires, we conducted group interviews. This qualitative and quantitative experimentation confirmed the presence of the effect and showed that this effect is independent from the age of the students, the school level, the context of the task and the mathematical content. A second part of the research was devoted to investigate a possible cause of this effect. We individuated a regulative principle conditionating the action of the pupils and we conducted many individual interviews in order to study it. We classified the behaviuors of the students with the theoretical constructs of our framework.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Bassi, Chiara. "Matematica e DSA: analisi delle consegne per una formulazione adeguata." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10882/.

Full text
Abstract:
Scopo di questa tesi è verificare se, testi di matematica modificati da un punto di vista grafico e senza variazioni a livello di competenze matematiche richieste, possano facilitare i ragazzi con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Aspetti non legati alla matematica, come la difficoltà a leggere il testo troppo lungo, a ricordare o sapere il significato di alcune parole, a non avere una immagine di riferimento, bloccano il ragazzo impedendo all’insegnante una corretta valutazione. Viene presentata dapprima una parte teorica sui disturbi e sulle leggi che tutelano i ragazzi, in seguito viene analizzata nel dettaglio la parte sperimentale, riportando un’analisi di quanto emerso da interviste semi-strutturate e questionari posti a ragazzi DSA di diverse associazioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Cerrato, Ioan. "Analisi storica e didattica sulla teoria delle equazioni algebriche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16398/.

Full text
Abstract:
Il focus dell’elaborato consiste nello studiare (parzialmente) il tema delle equazioni algebriche, ponendo una particolare attenzione su quelle di terzo e quarto grado. L’argomento è stato analizzato sia da un punto vista algebrico che storico. Durante la stesura del manoscritto sono stati citati svariati importanti matematici, tra cui Girolamo Cardano, Niccolò Tartaglia, Ludovico Ferrari e Raphael Bombelli. In particolare è stato esaurientemente descritto il percorso storico che ha portato alla pubblicazione della formula risolutiva cardanica per le equazioni cubiche. La formula risolutiva è stata interpretata con un linguaggio ed un approccio algebrico moderno. È stata inoltre analizzata l’opera di Ferrari inerente la risoluzione per radicali delle equazioni di quarto grado e si è accennato al relativo lavoro di Bombelli sul cosiddetto “caso irriducibile”, connesso alla nozione del campo dei numeri complessi. Successivamente sono stati presentati particolari metodi risolutivi per le equazioni di terzo e quarto grado: alcuni di tipo grafico e geometrico, altri di tipo algebrico.Si sono analizzati in seguito gli sviluppi successivi, ricordando i principali tentativi nel determinare una formula risolutiva per equazioni di grado superiore al quarto, fino alla definitiva sistemazione ad opera di Evariste Galois, di cui si fa un breve ma esauriente accenno. Il manoscritto si conclude con un’analisi del tema da un punto di vista didattico: si è riflettuto sulla possibilità di inserire l’argomento all’interno di un eventuale percorso scolastico. Essendo positivi su quest’ultimo punto, si è presentato un metodo grafico e geometrico per la risoluzione delle equazioni di terzo grado, ritenendolo efficace e funzionale se introdotto in un eventuale unità didattica, comprensiva di alcune delle nozioni storiche precedentemente citate.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Averna, Guido. "SIRENE un linguaggio di programmazione visuale per la didattica della programmazione." Doctoral thesis, Università di Catania, 2018. http://hdl.handle.net/10761/4180.

Full text
Abstract:
Dalla metà del ventesimo secolo vi è stato un aumento della diffusione dei personal computer dovuto ad una crescente domanda nel mercato di questo elaboratore grazie alla sua riduzione sia di prezzo e sia di dimensioni. Questo ha permesso, a molte persone, di poter utilizzare i computer per le più svariate finalità e non soltanto per attività di tipo strettamente scientifico o accademico. La facilità di utilizzo, dovuta alle interfacce Uomo-Macchina, e le potenzialità di utilizzo dei personal computer hanno portato le comunità scolastiche ed accademiche, nazionali ed internazionali, a sviluppare corsi di programmazione a ogni livello. In questi anni, dunque, sono stati sviluppati molti strumenti utili all implementazione di programmi: molti di questi usano un paradigma text-based mentre solo pochi strumenti usano un paradigma visuale, o iconico. Questo lavoro propone un framework iconico di programmazione utile all insegnamento ed all apprendimento dell arte della programmazione, a livello sia concettuale e sia implementativo, in un contesto collaborativo e distribuito in rete sfruttando le più recenti tecnologie per una condivisione, in tempo reale, dell ambiente di lavoro e degli algoritmi e programmi sviluppati tra il docente, o l esperto , e gli studenti, o i principianti . Si discuterà delle difficoltà comuni che hanno gli studenti dei corsi di programmazione e lo stato dell arte attuale degli strumenti iconici di sviluppo utili all insegnamento e all apprendimento della programmazione. Dunque, si presenterà un framework iconico, SIRENE, che possiede caratteristiche real-time, è cooperativo, usabile in ogni dispositivo ed in internet ed è progettato per l insegnamento e l apprendimento della programmazione. Si discuterà della sua implementazione, argomentando anche delle varie difficoltà implementative riscontrate e le loro soluzioni. Si perverrà, infine, alla conclusione analizzando una sperimentazione ed i suoi risultati e la realizzazione del framework visuale, dei suoi possibili usi pratici, delle sue potenzialità e delle sue possibili estensioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Loizzo, Mariligia. "Insegnamento e apprendimento dell'analisi matematica nella scuola secondaria." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13482/.

Full text
Abstract:
L'oggetto dell'elaborato riguarda l'insegnamento dell'Analisi Matematica nella scuola secondaria superiore. Si sono analizzate alcune delle difficoltà che gli studenti potrebbero incontrare nello studio di questa disciplina e si sono elaborate delle riflessioni didattiche per un insegnamento efficace. Nel primo capitolo vengono fatte alcune riflessioni sulle problematiche connesse all'insegnamento della matematica, focalizzando l'attenzione sugli ultimi risultati della ricerca in Didattica della Matematica, il cui obiettivo è quello di migliorare le tecniche di insegnamento, concentrandosi sul problema dell'apprendimento. Nel secondo capitolo si richiamano alcuni argomenti di Analisi Matematica che si insegnano nella scuola secondaria superiore; inoltre, si tenta di operare un confronto tra i diversi approcci all'insegnamento di tale disciplina che si presentano nelle diverse scuole secondarie superiori; in particolare, nei Licei Scientifici e negli Istituti Tecnici. Nel terzo capitolo si analizzano i risultati del test che è stato sottoposto ad un campione di studenti di due differenti scuole (Liceo Scientifico e Istituto Tecnico) per valutare la loro padronanza degli argomenti affrontati e per appurare se effettivamente da diversi atteggiamenti di insegnamento scaturiscono diverse modalità di apprendimento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Ascione, Cristina. "Comprensione delle frazioni, dei numeri decimali e loro rappresentazione sulla retta: caso studio in studenti con Disturbi Specifici dell'Apprendimento." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13440/.

Full text
Abstract:
Argomento della tesi è la comprensione delle frazioni, dei decimali e la loro rappresentazione sulla retta da parte di studenti con discalculia.La discalculia rientra nei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) ed è caratterizzata da deficit nell'apprendimento dei numeri e del calcolo. In particolar modo per questi studenti l'argomento dei numeri razionali risulta di difficile comprensione in quanto richiede un maggiore sforzo concettuale. L'apprendimento di questo argomento inoltre è di cruciale importanza per il miglioramento della comprensione di nozioni matematiche future. Si è scelto di descrivere due casi studio in cui a ciascuna discente è stata proposta un'unità didattica strutturata in quattro lezioni che mira a potenziare l'apprendimento delle frazioni, dei decimali e la loro rappresentazione sulla retta. Le due studentesse frequentano una la classe prima e l'altra la classe terza della scuola secondaria di primo grado. Entrambe presentano un DSA, precisamente discalculia e frequentano la Cooperativa Anastasis. La Cooperativa Anastasis è una software house e un centro di formazione che lavora con persone con bisogni educativi speciali (BES) e disabilità (www.anastasis.it). L'unità didattica è stata progettata in collaborazione con la Dott.ssa Galletti, psicologa dei Laboratori Anastasis e la Dott.ssa del Zozzo, ricercatrice presso tale centro. Essa può essere rivolta a tutti i discenti ma può risultare particolarmente utile a quelli con DSA. Nei casi studio verrà valutata l'effettiva efficacia di tale unità didattica nel miglioramento dell'apprendimento delle nozioni relative ai numeri razionali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Cavalli, Bertolucci Cristina. "Lo sviluppo delle competenze di modellizzazione matematica nella scuola secondaria di secondo grado. Concezioni iniziali e processi di intervento didattico." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424286.

Full text
Abstract:
The present work investigates both the mathematical modelling competencies that high school students develop and the instructional design that teachers consider suitable to promote competencies. The research relies on the constructivist paradigm; the specific version elaborated at UC Berkeley from the group of work directed by A. di Sessa is used. In the dissertation, mathematical modelling is seen as a competence, in this way the link between “constructivism” and “competence“ is show. The investigation is exploratory and divided in two paths: In stage 1, through the use of Clinical Interviewing the modelling competency of the students is investigated. Particularly the basic elements of knowledge are investigated (phenomenological primitives or p-prims) of mathematical modelling in real phenomena and the complex shapes of the competence, are investigated through three different activities: the Taxi, the Statue and the Travel. The phenomenological primitives are the basis elements of knowledge, on which the more complex mathematical competence are constructed. In the analysis the p-prims that the students had presented during the activities are identified; in order to understand which points mathematical competence gets stuck. The students were mainly analyzed by interview about real situations, proving to counteract their representations and their behavior in everyday life. Furthermore, students were asked to express their conceptions about learning mathematics, their motivation to learn and their perception of their self-efficacy. In stage 2 of the research some semi-structured interviews with high school mathematical teachers are conducted. Through an initial reflection on scraps from the first stage, each interview inquires what are the obstacles faced by the students in the modeling processes and which are the possible ways to overcome such obstacles in the classroom, in order to develop in class, modelling as a competence. The qualitative analysis of content has generated nine categories for interpreting the modelling competence. The teachers’ participation gives us the chance to understand how they manage and discover students’ modelling competencies, what they think about the national framework for the curriculum, if it could help them in class and which elements could be worth considering in such a document. The teachers’ suggestions for fitting the modelling in daily practice were significant and should not be underestimated. From the constructivism point of view, the presence of the primitive conception is considered a fundamental aspect of learning and requires the implementation of effective teaching strategies to promote the development of mathematical competence.
Questa ricerca ha lo scopo di indagare le competenze di modellizzazione matematica degli studenti della scuola superiore di secondo grado e il modo in cui insegnanti pensano di adattare le loro metodologie in classe per far fronte agli ostacoli riscontrati. La ricerca si inscrive nel paradigma epistemologico costruttivista; si utilizza la versione elaborata a UC Berkeley da gruppo di lavoro di A. diSessa. Nella tesi la modellizzazione viene trattata come forma di competenza, sottolineando l’interazione fra “costruttivismo” e “competenze”. L’indagine è di tipo esplorativo e è divisa in due percorsi: Nella FASE 1, attraverso l’utilizzo dell’intervista clinica si indaga sulla competenza modellistica degli studenti, cercando di individuare i maggiori ostacoli da essi affrontati. In particolare si esplorano gli elementi di base della conoscenza (i primitivi fenomenologici o p-prims) della modellizzazione matematica di fenomeni reali e le forme più articolate della competenza attraverso lo svolgimento di tre attività di modellizzazione: il Taxi, la Statua e il Viaggio. I primitivi fenomenologici sono gli elementi di base della competenza, su cui si costruisce la competenza matematica più avanzata. Nell’analisi abbiamo identificato i p-prims presentati dagli studenti durante lo svolgimento delle attività; lo scopo di tale identificazione è capire quali sono i punti che ostacolano lo sviluppo della competenza di modellizzazione. Si è cercato di analizzare lo studente nelle situazioni concrete, provando a contrastare le sue rappresentazioni e il suo comportamento nella pratica. Inoltre, si presenta uno studio realizzato con gli studenti coinvolti in cui si presentano le loro motivazioni a imparare, la percezione della propria competenza, l’autoefficacia, quale sono le loro concezioni sull’apprendimento della matematica e le possibili connessioni dei contenuti imparati a scuola nel loro quotidiano. Nella FASE 2 della ricerca si svolge un’intervista semi strutturata a insegnanti di matematica della scuola superiore di secondo grado. Attraverso una riflessione iniziale sui frammenti riscontrati nella prima fase della ricerca, l’intervista ha indagato quali sono gli ostacoli del processo modellistico affrontato dagli studenti e quali sono le possibili vie di intervento da adattare in classe per sviluppare la modellizzazione come una competenza. L’analisi qualitativa del contenuto ha generato nove categorie per interpretare la competenza modellistica da un altro punto di vista. L’intervento con gli insegnanti ci ha permesso di conoscere come essi comprendono le competenze modellistiche degli studenti, come pensano che le Indicazioni nazionali per il curriculo possano aiutarli in classe e quali sarebbero gli elementi da considerare in tale documento. I suggerimenti per adattare la modellizzazione nella pratica didattica sono stati significativi e da non sottovalutare. Da una prospettiva costruttivista, la presenza di concezioni primitive è considerata un aspetto fondamentale e inevitabile dell’apprendimento ed esige la messa in atto di strategie didattiche efficaci per promuovere lo sviluppo della competenza indagata.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography