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Dissertations / Theses on the topic 'Didattica delle lingue'

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1

Scattolin, Marta <1992&gt. "Il ruolo delle emozioni dell'insegnante nella didattica delle lingue." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9271.

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Abstract:
Questo lavoro tratta il ruolo delle emozioni dell'insegnante di lingua e l'influenza che queste possono avere sull'identità professionale del docente stesso, sulla sua motivazione e sul rapporto con gli studenti. La prima parte della tesi è bibliografica: nel primo capitolo, scritto in tedesco, viene data una definizione filosofica e una psicologica di emozione presentando le principali teorie che tentano di spiegarla, con particolare attenzione a quella dell'appraisal. Nel secondo capitolo ci si occupa nello specifico della presenza delle esperienze emozionali nella classe di lingua, accennando l'influenza di queste nell'apprendimento e approfondendo invece il ruolo dell'esperienza emotiva del docente. Infine, vengono descritti i risultati di una ricerca sperimentale svolta attraverso la somministrazione di un questionario rivolto agli insegnanti di lingua con l'obiettivo di capire quali siano le principali esperienze emotive vissute dai docenti e quanto queste influenzino la loro motivazione, la loro capacità cognitiva, la motivazione degli studenti e l'atmosfera che si viene a creare in classe. I risultati dimostrano che la maggior parte degli insegnanti è convinta che le emozioni che provano abbiano un effetto sulla loro motivazione, su quella degli studenti e sull'atmosfera in classe, mentre solo la metà ritiene che le esperienze emotive possano influenzare le loro capacità cognitive.
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2

Torresan, Paolo <1971&gt. "Intelligenze multiple e didattica delle lingue: riflessioni pratiche." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2006. http://hdl.handle.net/10579/776.

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3

Baldan, Luna Elisa Gaia <1992&gt. "Dalla didattica a distanza alla didattica digitale integrata: Implicazioni glottodidattiche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20050.

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Abstract:
Il lavoro svolto in questo elaborato mira a definire ed indagare le caratteristiche della didattica a distanza (DAD) e della didattica digitale integrata (DDI) come metodologie alternative e/o complementari alla didattica in presenza. Con esse, l’insegnamento viene veicolato attraverso un diverso mezzo di comunicazione, che consente all’insegnante e agli studenti di accedere alla lezione pur trovandosi in luoghi differenti. L’esigenza dell’utilizzo della didattica a distanza e della didattica digitale integrata è nata all’inizio dell’anno 2020 a causa della pandemia globale di Covid19 e ad una conseguente necessità di distanziamento sociale. Ciò sembra spianare la strada ad un maggior uso della didattica digitale sia nel prossimo futuro ma anche nel lungo termine, con lo stabilizzarsi e l’affievolirsi dell’emergenza sanitaria. Lo studio analizza la variazione del mezzo attraverso cui gli insegnamenti vengono erogati e si sofferma sui principali strumenti della didattica digitale, le piattaforme attraverso le quali essa viene fornita e le metodologie d’insegnamento più consone a questa tipologia di formazione. Nonostante sia un fenomeno molto recente, lo studio considera, alla luce di fonti critiche, l’efficacia effettiva di questo tipo di didattica in termini di vantaggi e criticità, valutate anche nel piano dell’inclusione. Una particolare attenzione viene posta sull’utilizzo della didattica a distanza nella didattica delle lingue (glottodidattica) riguardo l’impatto della stessa nell’approccio all’insegnamento ed all’apprendimento di una lingua e di conseguenza guarda alla sua incidenza sulla riuscita del processo.
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4

D'Annunzio, Barbara <1969&gt. "La didattica tra lingue tipologicamente distanti: un caso: la didattica del cinese LS per italofoni." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/432.

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5

Zanin, Serena <1988&gt. "Il translanguaging in classe: un'esperienza didattica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21397.

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Abstract:
L’eterogeneità linguistica e culturale è una realtà sempre più comune nella scuola italiana e necessita il rinnovamento della tradizionale didattica monolingue. L’obiettivo di questo elaborato è quello di presentare un’esperienza didattica che tiene in considerazione la pluralità linguistica e culturale degli studenti portando il translanguaging in classe. Dopo una panoramica relativa al contesto storico in cui viviamo, la prima parte di questo lavoro è dedicata alla presentazione delle indicazioni fornite dal Consiglio d’Europa e dal MIUR relativamente alla gestione del plurilinguismo e del pluriculturalismo nella scuola. Successivamente, viene illustrato il concetto di translanguaging come pratica linguistica per promuovere una didattica linguistica inclusiva. Particolare attenzione viene posta sul ruolo del docente come mediatore e promotore di opportunità d’uso della lingua e sui vantaggi che il translanguaging porta con sé, quali lo sviluppo di un atteggiamento positivo nei confronti della diversità linguistico-culturale. Infine, il translanguaging è applicato nella realizzazione di un’esperienza didattica in una classe terza di una scuola secondaria di primo grado con l’obiettivo mostrare la sua praticità nella valorizzazione della varietà linguistica e culturale degli studenti.
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6

Cucinotta, Giacomo <1983&gt. "Strategie motivazionali per la didattica della lingua italiana." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/22063.

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Abstract:
La motivazione rappresenta un elemento cruciale dell’apprendimento e pertanto risulta di particolare interesse per chi insegna una lingua. Negli ultimi dieci anni, sempre più studi si sono concentrati su come motivare l’apprendente e le strategie motivazionali (MotS) si sono rivelate una risorsa utile, sebbene le ricerca si concentrino principalmente sullo studio dell’inglese, trascurando le altre lingue. Questa ricerca esami la percezione delle MotS da parte di un gruppo di apprendenti d’italiano L2 ed LS composto da studenti universitari (19~30 anni). I dati quantitativi sono stati raccolti attraverso un questionario che indagava l’importanza attribuita a 54 MotS, selezionate partendo dalla letteratura e dai dati qualitativi raccolti nel corso di interviste semistrutturate con docenti d’italiano a stranieri. I risultati confermano come alcune strategie abbiano rilevanza interculturale—in particolare quelle relative all’atteggiamento del docente e alla creazione di un clima positivo—mentre altre siano più legate al contesto d’apprendimento. In questo, il punto di vista dell’apprendente si rivela un’importante risorsa per valutare la pratica didattica e pertanto merita di essere maggiormente indagato nella futura ricerca sulla motivazione L2. Inoltre i risultati confermano quelli trovati in letteratura e ribadiscono la centralità dell’insegnante nel determinare il clima dell’aula e quindi l’importanza d’includere le strategie motivazionali nel suo percorso di formazione.
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7

VAGO, VALERIA. "Il punto di vista degli insegnanti. Il ruolo di belief e barriere nell'integrazione delle tecnologie nella didattica delle lingue." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1009377.

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Abstract:
Fissando quali obiettivi di ricerca lo scarso utilizzo di tecnologia nella didattica delle lingue straniere nella scuola secondaria di secondo grado e la possibilità che la Dirigenza Scolastica possa esserne la causa, è stato selezionato un campione di docenti di due scuole al quale è stato proposto un questionario riguardante belief (l’insieme delle convinzioni, dei pensieri e delle opinioni) e barriere (tutto ciò che comporta la presenza di ostacoli all’introduzione delle tecnologie nella didattica) che ha esplorato il punto di vista dei professori in merito all’introduzione, all’uso e all’utilità delle tecnologie nella didattica delle lingue. I risultati hanno portato ad eliminare la Dirigenza dai possibili fattori che limiterebbero l’uso di TIC nella didattica spostando l’attenzione sulle scelte personali dei docenti circa le loro convinzioni ed esperienze professionali personali.
With two research questions in mind, namely the low use of technology in language teaching in secondary school and if School Management could be considered as its cause, a group of foreign languages teachers has been questioned about belief and barriers to explore teachers’ point of view about the introduction, use and usefulness of ICT. Findings support School Management’s irrelevance in the matter, focusing on teachers’ personal beliefs and professional experiences.
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8

Formenton, Ambra <1994&gt. "Studio sull’apprendimento informale delle lingue straniere di una studentessa universitaria." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14223.

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Abstract:
Pochi studi sono stati effettuati sull’apprendimento informale delle lingue straniere poiché gran parte delle ricerche si sono focalizzate su ciò che avviene all’interno dell’ambiente scolastico, in un contesto formale e strutturato. In questi ultimi anni sono stati condotti studi su come le lingue sono apprese a livello informale sia nell’ambiente della lingua di studio e, in un contesto diverso, sia dove essa è studiata come lingua straniera. L’obiettivo di questo studio è quello di aggiungere ulteriori prospettive nel campo dell’OCLL (out of class language learning) attraverso l’analisi di un diario tenuto per 4 mesi da una studentessa universitaria di lingue sulle opportunità che coglie al di fuori della class. Nel diario, inoltre, annota e riflette sul suo processo di apprendimento. I dati mostrano che la maggior parte delle attività sono collegate ad abilità ricettive (lettura e ascolto), ma svolge anche attività che implicano l’uso di abilità produttive come il contatto faccia a faccia o la scrittura, grazie al lavoro e agli amici. Sembra che queste attività siano utili per migliorare le sue competenze linguistiche e riflettono i suoi interessi. Le considera inoltre una fonte di piacere. Oltre a ciò, si può notare che le reazioni alle attività sono allo stesso tempo positive e negative in base al suo stato d’animo, la conoscenza della lingua, la situazione e come considera il lavoro svolto. Infine, è importante osservare che vi sono fattori che influiscono sulle sue esperienze linguistiche come l’assenza di connessione internet, i rumori esterni, la stanchezza ecc.
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Cavaliere, Salvatore <1985&gt. "L’italiano nei Balcani occidentali : tra comunicazione interculturale e didattica." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/10302.

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Abstract:
L’obiettivo della presente ricerca di dottorato è indagare, in riferimento a un’ampia area dell’ex Jugoslavia composta dagli stati nazionali della Bosnia ed Erzegovina, della Croazia, del Montenegro e della Serbia, aspetti di natura didattica legati al processo di insegnamento-apprendimento dell’italiano come lingua straniera e le principali problematiche di natura comunicativa interculturale in grado di emergere nelle interazioni tra italiani da una parte e bosniaci, croati, montenegrini e serbi dall’altra. Riguardo a quest’ultimo aspetto, è stata condotta un’indagine, che si è giovata della collaborazione di 19 informant, finalizzata a far luce sui principali aspetti di natura culturale, legati nello specifico ai valori di fondo che influenzano la comunicazione, all’uso dei linguaggi verbali e non verbali e alla gestione di determinati eventi comunicativi, che, se non tenuti adeguatamente in considerazione dagli interlocutori, potrebbero creare problemi di comunicazione interculturale anche di notevole entità tra italiani e slavi del sud. Inoltre, la progressiva messa a fuoco nel corso degli anni di ricerca dottorale di uno specifico focus di indagine più classicamente legato alla realizzazione di interventi didattici nella classe di italiano come lingua seconda o straniera ha portato alla progettazione e alla realizzazione di un’indagine focalizzata sul trattamento dell’errore orale, condotta, nel caso specifico della presente ricerca, con apprendenti di madrelingua serba dell’università di Banja Luka (Bosnia ed Erzegovina). In particolare, la finalità di tale studio era quella verificare l’impatto sull’apprendimento linguistico del modo congiuntivo di due diverse mosse correttive: il feedback metalinguistico e la correzione esplicita unita alla presentazione di un’informazione metalinguistica.
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Canuto, Luisa <1961&gt. "Service Learning per l’apprendimento delle lingue straniere: impatto sulla motivazione, competenze comunicative e metacognitive dello studente." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8834.

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Abstract:
Service Learning, una strategia didattica esperienziale che combina l’impegno degli studenti per una comunità locale con la riflessione su cosa e come stanno imparando, consente di far mettere in pratica e rafforzare l’apprendimento dei contenuti del corso di cui quest’esperienza è parte, oltre che il loro senso di responsabilità civica e politica. Nel contesto di un corso di lingua straniera lo studente può con il service learning sviluppare anche le sue competenze linguistiche ed interculturali. Muovendo dalle più accreditate teorie di glottodidattica questo studio illustra le ragioni e le pratiche del service learning nella classe di lingua, i diversi possibili modelli e quindi l’impatto che può avere sulla motivazione ad imparare e a comunicare, sulla competenza linguistica e sullo sviluppo personale dello studente. Basata sull’esperienza dei nostri corsi intermedi di lingua alla University of British Columbia (Vancouver, Canada) e su un considerevole numero di studenti e relativo gruppo di controllo e nell’arco di sei semestri, la nostra ricerca si è servita di molteplici strumenti di misurazione quantitativi e qualitativi e farci arrivare alla conclusione di ritenere service learning una strategia di grande efficacia per promuovere lo sviluppo delle competenze dello studente di lingua straniera e del cittadino del futuro.
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Lukic, Srdjan <1992&gt. "Valutazione come (de)motivazione all’apprendimento di lingue straniere." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12194.

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Abstract:
La motivazione dello studente svolge un ruolo fondamentale nell’apprendimento di una lingua straniera, in quanto rappresenta uno dei principali fattori che portano al successo o al fallimento nel tentativo di imparare una determinata lingua. Diversi fattori possono influenzare la motivazione dell’apprendente, uno di questi è la valutazione. L’obiettivo di questo studio è quello di capire che relazione c’è tra motivazione e valutazione quando si tratta di apprendimenti linguistici. A tal proposito la domanda della ricerca è la seguente: in che modo la valutazione durante la verifica dell’apprendimento di una lingua straniera può influenzare la motivazione di uno studente verso quest’ultima? Un voto può spingere lo studente a impegnarsi sempre di più, come può portarlo ad abbattersi, a demotivarsi e a non voler più impegnarsi e studiare. Per rispondere alla domanda della ricerca agli alunni e ai docenti di lingua di un istituto superiore sono stati sottoposti dei questionari. Con questi, oltre al punto di vista degli allievi, si è cercato di capire anche il punto di vista degli insegnanti, in particolare di come questi ultimi considerino il voto quando lo si associa al tema della motivazione dei propri alunni.
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Popovic, Milica <1993&gt. "La didattica dell'italiano a stranieri attraverso le Intelligenze Multiple." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14679.

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Abstract:
La tesi affronta il tema delle Intelligenze Multiple, introdotto da Howard Gardner. La teoria delle Intelligenze Multiple è un fattore importante nella Classe ad Abilità Differenziate e può essere utilizzata per differenziare le attività nell’apprendimento delle lingue, venendo incontro alle diverse esigenze degli studenti. Il primo capitolo della tesi tratterà della definizione del concetto di intelligenza. Diversi autori hanno tentato di definire un costrutto così complesso utilizzando numerosi approcci, adottati in diversi ambiti. Verranno, inoltre, illustrate le principali metafore di alcuni approcci, che sono alla base della moderna ricerca sull’ intelligenza, soffermandosi sulla metafora sistemica e, in particolare, sulla teoria di Gardner delle Intelligenze Multiple. Il secondo capitolo affronterà il concetto di Classe ad Abilità Differenziate, evidenziando il riconoscimento e l’analisi delle differenze in classe, le strategie per la valorizzazione e la gestione di tali differenze. Nel terzo capitolo verranno declinate per una classe di stranieri alcune attività di italiano LS, di un’unità didattica di livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, differenziandole secondo le Intelligenze Multiple.
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DELL'ARIA, Carmela. "MULTIMEDIALITÀ WEB E DIDATTICA DELLA PROSODIA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/90993.

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Abstract:
La presenza del Web e l’introduzione di tecnologie informatiche di tipo immersivo e collaborativo nella didattica delle lingue straniere servono a ricreare un ambiente cognitivo tipico di un contesto extra-scolastico, nel tentativo di superare quel gap esistente tra apprendimento formale e apprendimento spontaneo. E’ importante prestare attenzione alle ‘modalità’ con cui le tecnologie contribuiscono a creare un ambiente di apprendimento, in cui gli aspetti cognitivi e sociali dell’interazione uomo-macchina si intrecciano formando un unico contesto operativo. In questa prospettiva la multimedialità avvolgente del Web opera una sensibilizzazione diversa delle varie parti della macchina cerebrale modificandone lentamente procedure di percezione e strategie cognitive, quasi fosse lo stimolo costante da parte di un habitat naturaliter multimediale. Alla base di questa prospettiva c’è una relazione stretta tra grammatiche dei media, funzionamento delle sensorialità umane e schemi cognitivi che le influenzano. L’obiettivo del progetto di ricerca è quello di sperimentarne la ricaduta nella didattica della lingua seconda/straniera (L2/LS) ad adulti, in particolare dell’italiano come lingua straniera, limitatamente all’aspetto dialogico e prosodico/intonativo attraverso il training nella capacità di ascolto-produzione dei suoni e dei pattern intonativi con il supporto degli speech analysis tool e della multimedialità Web. L’ipotesi principale su cui è basata la ricerca è che questa tecnologia, spesso di tipo individuale, nelle classi di lingua ottimizzi le occasioni di apprendimento immersivo e di gruppo, recuperando ed estendendo modalità di conoscenza linguistica della L1 nella didattica della L2 e rispettando le indicazioni del natural approach. I risultati, raccolti durante la sperimentazione, usando materiali autentici con studenti principianti della National University of Ireland - Galway, indicano che l’uso di un feedback audio-visivo aiuta gli studenti a migliorare la loro produzione in LS e ad avvicinarsi alla frase obiettivo, grazie all’azione immediata di un’immagine delle differenze tra L1 e LS. Il campo di ricerca è interdisciplinare sia all’interno della linguistica sia del Computer Assisted Language Learning.
Il settore della sperimentazione riguarda l’insegnamento dell’italiano LS in modalità blended learning, a metà tra la formazione in presenza e quella a distanza, attraverso l’utilizzo integrato del metodo percettivo e di quello strumentale nell’acquisizione dell’intonazione.
The presence of the Web and the introduction of immersive and collaborative computer technology in the teaching of foreign languages can help to re-create a relaxed cognitive environment and overcome the gap between formal and spontaneous learning. However, it is important to consider the 'mode' in which technologies help to create a learning environment in which the cognitive and social aspects of the human - machine interaction are intertwined to form a single operating environment. In this perspective the enveloping multimediality of the Web stimulates different types of awareness in the various parts of the brain slowly modifying processes of perception and cognitive strategies, and submitting them to constant stimuli from a multimedial habitat naturaliter. In this perspective, there is a close relationship between the grammars of the media, the functioning of the human sensory systems and the cognitive schemata that influence them. The aim of this research study is to apply collaborative computer technology and multimedial environments to adult Foreign Language (FL) and Second Language (SL) teaching (in particular Italian as a foreign language), in order to develop and enhance dialogical and prosodic/intonational awareness through training in listening/production of sounds and intonation patterns with the support of speech analysis tools. The main hypothesis on which the research is based, is that technology, normally used in individual training, can in fact maximize opportunities for immersive group learning, by recovering and extending modes of L1 language knowledge into SL teaching and learning, in accordance with Krashen’s theory of natural approach. The data collected during the trial, which used authentic oral texts with ab initio students from the National University of Ireland - Galway, indicate that the implementation of audio-visual feedback helps learn¬ers to improve their FL production and to get closer to the target utterance. This is done through the support of an immediate and easy-to-read visual image of the differences between L1 and FL. The field of research of this paper is interdisciplinary and involves both Linguistics and Computer Assisted Language Learning. The field of the experiment concerns the teaching of Italian as FL in blended learning, therefore halfway between face-to-face and distance learning, through the integrated use of the perceptive and the instrumental method in the acquisition of intonation.
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Paglialunga, Ilaria <1992&gt. "Facilitare il plurilinguismo in classe: il translanguaging come proposta didattica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14552.

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Abstract:
Il presente elaborato analizza il caso del plurilinguismo, sempre più diffuso nelle scuole, chiedendosi quali possano essere le modalità per facilitarlo, attraverso la proposta didattica del translanguaging. Nella prima parte si riportano le indicazioni fornite dal Consiglio d’Europa e dal Ministero dell’istruzione italiano riguardanti l’integrazione degli alunni stranieri in aula e la progettazione di un curriculum plurilingue e interculturale. Successivamente si approfondisce la proposta americana sviluppata da Ofelia García attraverso il translanguaging, presentando cosa dice a riguardo la letteratura recente. Nella seconda parte, l’intento è di mettere in pratica l’approccio teorico del translanguaging attraverso alcune attività didattiche.
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Caon, Fabio <1972&gt. "Didattica della lingua materna, seconda, straniera e classica nelle classi ad abilità differenziate." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2007. http://hdl.handle.net/10579/191.

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Abstract:
Il nostro studio ha come obiettivo generale quello di indagare la questione della differenziazione nelle classi di lingua (L1, L2, LS, LC). Per farlo, abbiamo elaborato il concetto di Classe ad Abilità Differenziate (CAD) che è da intendersi non tanto come la realtà delle classi (cosa ovvia) ma piuttosto come un modo di osservare la realtà delle classi. Partendo da questa definizione di base della CAD, il nostro lavoro si articola in 3 parti. Nella prima, si presenta una classificazione delle caratteristiche significative per l apprendimento linguistico. Nella seconda parte si presenta un indagine sul campo da noi svolta attraverso dei questionari rivolti a insegnanti di lingue. La terza parte del nostro lavoro è focalizzata sulla natura multietnica e plurilingue delle CAD. Conclude questo nostro lavoro un prodotto multimediale (DVD) che sintetizza un esperienza da noi condotta e che coniuga l apprendimento della lingua italiana e il potenziamento delle competenze scolastico-discplinari con l attività sportiva.
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Bertoldo, Laura <1992&gt. "L'uso del video per un approccio interculturale alla didattica dell'italiano LS." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12279.

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Abstract:
La tesi si propone di descrivere come il mezzo audiovisivo possa essere un valido strumento nello spazio di azione didattica, sia per il docente che per il discente. In particolare, si vuole dimostrare come esso possa essere funzionale allo sviluppo della competenza interculturale nell'apprendimento dell'italiano come lingua straniera. Nella prima parte dell'elaborato viene fornita una cornice teorica in cui vengono considerati gli studi esistenti di glottodidattica e di neuroscienze a supporto del suo utilizzo. In seguito, a partire dal modello di competenza comunicativa interculturale, viene illustrato sotto quali aspetti il video possa essere efficace nella comprensione di valori, comunicazione verbale ed extraverbale e delle abilità relazionali. Infine, viene analizzato come la piattaforma di video sharing, YouTube, possa, per le proprie caratteristiche, essere destinato a questo fine. Nella seconda parte, vengono presentante delle proposte operative basate su video selezionati da YouTube in rapporto al Quadro Comune Europeo di Riferimento per la lingua italiana.
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Spaliviero, Camilla <1987&gt. "Educazione letteraria e didattica della letteratura in Italia: stato dell'arte e implicazioni glottodidattiche." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/17812.

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Abstract:
La tesi si divide in due parti. Nella prima parte investighiamo lo stato dell’arte sull’educazione letteraria e sulla didattica della letteratura in Italia, in relazione all’educazione linguistica, all’educazione interculturale e alla comunicazione interculturale. Inoltre, elaboriamo un modello di competenza comunicativa, letteraria e interculturale e un metodo ermeneutico e interculturale per la didattica della letteratura. Nella seconda parte riportiamo i risultati di uno studio di caso mirato a esplorare come i docenti insegnano la letteratura italiana e straniera, cosa pensano gli studenti a riguardo e come vorrebbero che fosse insegnata la letteratura. Raccogliamo i dati in 5 scuole secondarie di secondo grado della regione Veneto attraverso le interviste a 24 docenti di letteratura italiana e straniera e i questionari a 278 studenti. Successivamente, realizziamo l’analisi del contenuto (Creswell 2014) dei dati qualitativi con il software Nvivo. Dai risultati dei docenti emergono il persistere degli approcci tradizionali, la mancata applicazione dell’approccio ermeneutico e lo scarso utilizzo di metodologie a mediazione sociale. Dai risultati degli studenti rileviamo l’apprezzamento del coinvolgimento nella ricerca dei significati letterari e il desiderio di aumentare lo spazio dell’interazione e dell’interpretazione. L’obiettivo è verificare la validità delle proposte di modello e di metodo e suggerire dei miglioramenti per l’insegnamento della letteratura.
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Chinellato, Marta <1996&gt. "Didattica dell'italiano L2 e microlingua della sicurezza: aspetti teorici e implicazioni glottodidattiche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19229.

Full text
Abstract:
Il mio elaborato ha lo scopo di analizzare a fondo la microlingua della sicurezza e le sue implicazioni glottodidattiche per lo studio di questa materia nell'ambito dell'insegnamento dell'italiano L2. La sicurezza rappresenta un aspetto importante nella vita quotidiana e l'insegnamento della sua microlingua a studenti stranieri è, a mio avviso, un'operazione indispensabile per l'integrazione e l'interazione nella società e in un ambiente lavorativo per una persona straniera. Nella mia tesi consta di aspetti teorici riguardo la microlingua e la didattica L2, di implicazioni pratiche per la comprensione della microlingua attraverso la tecnica della facilitazione linguistica e, infine, lo sviluppo di una serie di unità didattiche rivolte a studenti stranieri per l'ambito lavorativo.
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MACAGNO, CLAUDIO GABRIELE. "L'USO DELLE RISORSE ONLINE E DEL BLENDED LEARNING NELLA DIDATTICA DEL RUSSO (CON DUE PROPOSTE DIDATTICHE)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/58365.

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Abstract:
Considerato, in generale, l’impatto sempre più massiccio e pervasivo che le tecnologie hanno sulla vita di tutti i giorni e partendo dal presupposto del valore aggiunto derivante dall’impiego delle tecnologie per l’educazione linguistica, in questo lavoro dapprima abbiamo fatto alcune considerazioni in merito a tecnologie e apprendimento/insegnamento linguistico, soffermandoci su Internet e sui media digitali (Capitolo 1), quindi abbiamo selezionato, analizzato e organizzato, in forma di repertorio, diverse risorse online, gratuite, per l’apprendimento/insegnamento del russo (Capitolo 7). L’idea di realizzare un repertorio dei siti Internet e delle risorse è nata dall’intento di creare uno strumento utile, sia ai discenti, sia ai docenti. In particolare, nella prima parte di questo studio abbiamo proposto l’uso di alcune risorse online per presentare l’alfabeto russo (Capitolo 2) e per lo sviluppo della competenza fonologica (Capitolo 3), lessicale (Capitolo 4), morfosintattica (Capitolo 5) e testuale (Capitolo 6). Nella seconda parte, invece, una volta analizzate le caratteristiche di alcune modalità di apprendimento, in presenza, a distanza e in rete (FaD, e-learning, blended learning, didattica 2.0) e delineati i nuovi scenari di apprendimento, tra formale e informale (Capitolo 8), abbiamo realizzato due proposte didattiche, una in ambito universitario (Capitolo 9) e una in ambito scolastico (Capitolo 10), che prevedono sia esperienze di apprendimento collaborativo in rete, sia l’utilizzo di tecnologie e risorse online.
The influence of technologies on everyday life, as it emerges clearly, is increasingly pervasive. Assuming that the use of technologies adds a certain value to language education, in this dissertation we first considered some connections between technologies and learning and teaching languages, in particular dwelling upon Internet and media education (Chapter 1). Then we selected and analysed several websites and free online resources dealing with the Russian language. The result of this work is the inventory of websites and online resources, which we conceived as a useful tool for students and teachers of Russian as a foreign language (Chapter 7). In detail, in the first part of this research work we suggested some online resources to teach absolute beginners the Russian alphabet (Chapter 2) and to develop different competences and skills: phonological (Chapter 3), lexical (Chapter 4), morphological and syntactical (Chapter 5), and textual (Chapter 6). Whereas, in the second part, we dealt with the main characteristics of various types of learning (face-to-face, distance and online learning, blended learning, formal and informal learning etc.) (Chapter 8). In addition we developed two different proposals, the first for University level (Chapter 9), the second conceived for the school classroom (Chapter 10). Our proposals are based on both experiences of collaborative learning and on the use of technologies and online resources.
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MACAGNO, CLAUDIO GABRIELE. "L'USO DELLE RISORSE ONLINE E DEL BLENDED LEARNING NELLA DIDATTICA DEL RUSSO (CON DUE PROPOSTE DIDATTICHE)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/58365.

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Abstract:
Considerato, in generale, l’impatto sempre più massiccio e pervasivo che le tecnologie hanno sulla vita di tutti i giorni e partendo dal presupposto del valore aggiunto derivante dall’impiego delle tecnologie per l’educazione linguistica, in questo lavoro dapprima abbiamo fatto alcune considerazioni in merito a tecnologie e apprendimento/insegnamento linguistico, soffermandoci su Internet e sui media digitali (Capitolo 1), quindi abbiamo selezionato, analizzato e organizzato, in forma di repertorio, diverse risorse online, gratuite, per l’apprendimento/insegnamento del russo (Capitolo 7). L’idea di realizzare un repertorio dei siti Internet e delle risorse è nata dall’intento di creare uno strumento utile, sia ai discenti, sia ai docenti. In particolare, nella prima parte di questo studio abbiamo proposto l’uso di alcune risorse online per presentare l’alfabeto russo (Capitolo 2) e per lo sviluppo della competenza fonologica (Capitolo 3), lessicale (Capitolo 4), morfosintattica (Capitolo 5) e testuale (Capitolo 6). Nella seconda parte, invece, una volta analizzate le caratteristiche di alcune modalità di apprendimento, in presenza, a distanza e in rete (FaD, e-learning, blended learning, didattica 2.0) e delineati i nuovi scenari di apprendimento, tra formale e informale (Capitolo 8), abbiamo realizzato due proposte didattiche, una in ambito universitario (Capitolo 9) e una in ambito scolastico (Capitolo 10), che prevedono sia esperienze di apprendimento collaborativo in rete, sia l’utilizzo di tecnologie e risorse online.
The influence of technologies on everyday life, as it emerges clearly, is increasingly pervasive. Assuming that the use of technologies adds a certain value to language education, in this dissertation we first considered some connections between technologies and learning and teaching languages, in particular dwelling upon Internet and media education (Chapter 1). Then we selected and analysed several websites and free online resources dealing with the Russian language. The result of this work is the inventory of websites and online resources, which we conceived as a useful tool for students and teachers of Russian as a foreign language (Chapter 7). In detail, in the first part of this research work we suggested some online resources to teach absolute beginners the Russian alphabet (Chapter 2) and to develop different competences and skills: phonological (Chapter 3), lexical (Chapter 4), morphological and syntactical (Chapter 5), and textual (Chapter 6). Whereas, in the second part, we dealt with the main characteristics of various types of learning (face-to-face, distance and online learning, blended learning, formal and informal learning etc.) (Chapter 8). In addition we developed two different proposals, the first for University level (Chapter 9), the second conceived for the school classroom (Chapter 10). Our proposals are based on both experiences of collaborative learning and on the use of technologies and online resources.
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Diotalevi, Margherita <1992&gt. "La Motivazione in Glottodidattica. Un'indagine empirica tra gli studenti italiani di lingue." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18710.

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Abstract:
Quando si tratta di apprendere una lingua, che sia seconda o straniera, molteplici sono i fattori che influiscono sulla buona riuscita di tale processo. Tra questi, la motivazione è considerata la forza motrice per l'acquisizione di una lingua, nonché elemento di un' importanza tale da poter sopperire a eventuali mancanze personali e/o contestuali. Dalla metà del secolo scorso, lo studio degli aspetti affettivi dell'apprendimento delle lingue ha acquisito un rilievo non indifferente. In particolare, la motivazione è diventata uno degli elementi più analizzati, in termini di influenza sul processo di apprendimento. Premesso ciò, la seguente ricerca empirica vuole indagare la percezione degli studenti italiani di lingue rispetto alla Motivazione e alle strategie motivazionali, tenendo in considerazione anche l'unicità del periodo storico attualmente in corso. Lo strumento usato per tale indagine è un questionario pensato appositamente per questo scopo. I risultati della ricerca dimostrano che, sulla base dell’importanza che gli studenti italiani di lingue attribuiscono ad esse, strategie motivazionali afferenti a precisi ambiti giocano un ruolo nettamente superiore rispetto ad altre. Inoltre, benché emerga una certa linearità nella frequenza con cui le stesse vengono percepite in classe, i due risultati non possono essere equiparati in termini numerici, né statistici. In altre parole, è chiaro che esiste ancora un divario tra necessità e pratica in ambito motivazionale. In virtù di questi risultati vengono fatte opportune riflessioni, messi in luce i limiti dell’indagine e forniti spunti per ricerche future.
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Menegale, Marcella <1977&gt. "Dall'autonomia nell'apprendimento delle lingue straniere allo sviluppo della competenza plurilingue : una ricerca nella scuola secondaria." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1086.

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Abstract:
Nonostante l’enorme quantità di scritti esistenti sull’educazione plurilingue e sull’autonomia nell’apprendimento linguistico, sono pochi gli studi ad essersi focalizzati sulla relazione tra questi due campi e discenti giovani. Scopo della presente investigazione è di ricercare possibili corrispondenze tra un maggiore sviluppo dell’autonomia di apprendimento linguistico e l’acquisizione di una competenza plurilingue negli studenti della scuola secondaria italiana di I e II grado. L’analisi quantitativa e qualitativa dei dati raccolti attraverso questionari a studenti e insegnanti ha investigato il livello di autonomia nell’apprendimento linguistico dei discenti, il loro uso di ambienti formali e informali per l’apprendimento delle lingue e la possibilità di identificare variabili connesse allo sviluppo dell’autonomia di apprendimento linguistico che potessero accrescere la competenza plurilingue. I risultati hanno dimostrato che l’influenza dell’autonomia sullo sviluppo della competenza plurilingue è da ricercarsi nei fattori affettivi quali le attribuzioni dei discenti e la loro motivazione verso il plurilinguismo e l’autonomia; un aspetto problematico riguarda la mancanza di abilità metacognitive, poiché è stato visto che condizioni di potenziale plurilinguismo non portano allo sviluppo della competenza plurilingue se non sono supportate dalla consapevolezza dell’apprendimento.
Notwithstanding the numerous existing works on plurilingual education and on language learner autonomy, very few studies have focused on the connection between these two fields and young students. The aim of this investigation is to research possible correspondences between the greater development of language learner autonomy and acquisition of plurilingual competence in middle and upper secondary school Italian pupils. The quantitative and qualitative analysis of the data collected through pupil and teacher questionnaires has investigated the level of the pupils’ language learning autonomy, their use of formal and informal settings for language learning and whether it was possible to highlight any variable connected with the development of language learner autonomy which could improve the plurilingual competence. Findings have shown that the influence of autonomy on the development of plurilingual competence is to be found in affective factors like pupils’ attributions and motivation towards plurilingualism and autonomy; a problematic issue concerns the lack of metacognitive skills as it has been seen that conditions of potential plurilingualism do not lead to the development of plurilingual competence if not supported by learning awareness.
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Ventinelli, Anna <1958&gt. "L'utilizzo dell'audiovisivo nella didattica della lingua italiana : lingua italiana e microlingua del turismo: prospettive per la didattica dell'italiano L2 -LS in un'ottica linguistica e interculturale." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3079.

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Abstract:
La lingua italiana del turismo: microlingua e lingua di cultura. Didattica della microlingua italiana del turismo L2-Ls con l’utilizzo di audiovisivi. Lo scopo di questo studio è indagare se esista una relazione fra la didattica della microlingua italiana del turismo supportata dall’utilizzo di audiovisivi e la didattica in generale della lingua italiana come LS o L2 e di quale natura essa sia. Lo studente adolescente e/o universitario, al quale viene proposta la lingua italiana del turismo tramite audiovisivi sarà maggiormente interessato e indotto a studiare e lavorare in Italia? Se si come si traduce in concreto l’immagine del paesaggio nel cinema italiano in “costruzione” di conoscenze di turismo culturale e in specifiche competenze microlinguistiche? Alcuni gruppi di apprendenti adolescenti e universitari In Italia e all’Estero costituiscono il focus selezionato per questa studio; la parte di carattere più pratico comprende infatti la ricerca condotta tramite lo strumento del questionario rispettivamente in Istituto Superiore per il Turismo in Italia e in Austria e presso Università in Slovenia, in Germania e in Olanda. Si è pensato di selezionare questi gruppi per restringere il focus ad un campione già noto per precedenti esperienze di ricerca e di insegnamento in Italia e all’Estero in percorsi finalizzati allo studio della microlingua italiana del diritto e del turismo. Lo studio che parte da riflessioni legate all’educazione microlinguistica nell’ambito dell’istruzione superiore e universitaria prende in esame dapprima alcune riflessioni sulle microlingue in generale per approfondire poi il settore della microlingua del turismo nello specifico, così come oggi viene interpretato anche alla luce di un nuovo fenomeno-evento il “cineturismo”. Le domande che hanno orientato nello specifico la ricerca sono le seguenti: a) Quale funzione glottodidattica e interculturale assume l'utilizzo di sequenze cinematografiche che propongono immagini di luoghi e ambienti rappresentativi della lingua oggetto di studio del Paese Italia? 233 b) Nell'ambito della didattica della microlingua del turismo l'utilizzo di sequenze in lingua originale di film italiani che "raccontano" frammenti di viaggi che descrivono l'Italia o esperienze di vita in Italia contribuiscono effettivamente a formare nell'apprendente all'estero un'immagine autentica evocata-interiorizzata del nostro Paese? Se si, come?Attraverso quali processi e percorsi culturali l'apprendente interiorizza l'ambientazione, il paesaggio rappresentato dalla fotografia o evocato dalle immagini, costruendosi così un'idea del Paese straniero? c) Quali ripercussioni ha questa immagine costruita, evocata, interiorizzata nella scelta dell’Italia quale meta di studio e di esperienze professionali future? Sul piano strettamente linguistico: - Quali percorsi legati alla lingua guidano l'apprendente al riconoscimento della varietà diatopica, diafasica, diastratica del sonoro-parlato-simulato filmico? - "Come interagìsce la forma linguistica la traduzione del sottotitolo nell'apprendimento del parlato-simulato filmico?" (Diadori, 2010); "come parla il cinema tradotto in Italia?" (Diadori, 2010).
The Italian Language of Tourism: language for specific purposes and language of culture. Teaching of Italian SP for Tourism as a foreign or second language through audiovisual education. The main purpose of this study is to establish whether there is a relationship between teaching Italian SP for Tourism supported by audiovisual aids and teaching Italian as a foreign or second language and thus, to establish what its nature is. Will young pupils from high school or university be more interested in working or studying in Italy once they have studied Italian SP for Tourism? If the answer is yes, how can one “translate” an Italian landscape in films, into the process of constructing cultural knowledge and developing specific language skills? Some groups of young learners from universities, in Italy and abroad, are the object of the study. In fact, a characterizing feature of this study, implies submitting a questionnaire to students from an Institute of Higher Education for Tourism in Italy, Austria and from some Universities in Slovenia, Germany and the Netherlands. These groups were selected as they were considered a well-known sample, because they had been included into previous experiences of research and teaching in Italy and abroad, aimed at researching Italian SP for law and tourism. The study, which starts by reflecting on specific language education in the academic world, on the one hand considers the general teaching of language for specific purposes and on the other hand, analyses the specific language for tourism and the new phenomenon of tourism in films. The questions emerged from these case studies are the following: a) How can the use of film sequences, which illustrate typical places and situations related to the Italian language, affect language teaching and intercultural education? b) While teaching the Italian SP for tourism can the use of these sequences which refer to fragments of journeys across Italy evoke and help internalize an authentic image of our country? if the answer is yes, how 235 does it happen? How can students internalize landscapes and consequently, form a picture of a foreign country in their mind? c) Why should a student subsequently choose that foreign country as a destination for future learning experiences or consider it a future working place? Strictly from a linguistic point of view: - What kind of language courses tend to recognize the geographical, contextual and multi-factorial variety of sounds, simulated in films? - How do linguistic forms interact with learning through simulated speech in films or the translation of subtitles in films? (Diadori, 2010) How does a translated version of a film “speak” in Italy? (Diadori, 2010).
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Hernández, Muñoz Paola Esmeralda <1978&gt. "La dimensione interculturale dell’italiano come lingua straniera in Messico." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20604.

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Abstract:
L’insegnamento delle lingue straniere è attualmente dominato dall’approccio comunicativo e l’obiettivo quindi di concentrarsi solo sull’insegnamento degli elementi grammaticali non può più essere considerato efficiente. Risulta ad oggi necessaria l’integrazione della cultura poiché la lingua è lo strumento che rispecchia il bagaglio di valori sottostanti che condizionano il comportamento, il modo in cui si esprimono le idee ed il significato attribuito agli oggetti. La cultura d’appartenenza determina poi variazioni significative. Studi dimostrano che gli insegnanti di lingue straniere non hanno la piena consapevolezza di quanto e di come gli elementi culturali debbano essere inclusi nei corsi di lingua. Per tal motivo ritengono che sia sufficiente focalizzarsi sugli aspetti puramente linguistici in quanto la cultura stessa è inerente alla lingua (Byram & Wagner, 2018; Corti, 2019; Díaz, 2013; Fantini, 2019; Sercu, 2005). Nel contesto messicano, l’italiano viene insegnato come lingua straniera a livello universitario e negli istituti privati quali la Società Dante Alighieri, l’Istituto Italiano di Cultura e le scuole di lingue, posizionandolo come la terza lingua più richiesta dagli studenti. Per questo si ritiene importante che gli insegnanti d’italiano in Messico, madrelingua o meno, abbiano una cornice referenziale descrittiva sulle questioni attuali delle problematiche comunicative emerse dal contatto tra messicani e italiani. Il nostro studio ha quindi lo scopo di dare evidenza ai punti cruciali causa di fraintendimenti comunicativi tra italiani e messicani derivanti dalla cultura d’appartenenza. Il fenomeno comunicativo interculturale è stato affrontato dal paradigma costruttivista di tipo qualitativo ideale per rilevare i dati dalla prospettiva dei partecipanti, i quali hanno sviluppato un intreccio di significati in base alle proprie esperienze derivate dall’interazione sociale in un ambiente culturale straniero. Per raggiungere l’obiettivo della ricerca sono state somministrate 20 interviste semi-strutturate a profondità rivolte ad italiani e messicani con una vasta esperienza interculturale nei confronti di entrambe le culture oggetto di studio. La struttura delle interviste parte dal modello di comunicazione interculturale di Balboni e Caon (2015) che ci fornisce uno schema indirizzato all’osservazione degli argomenti comunicativi causa di incomprensioni legate ai valori di fondo, agli aspetti linguistici, al linguaggio non verbale ed agli eventi comunicativi. I dati ottenuti sono stati analizzati in maniera qualitativa ponendo l’attenzione sugli argomenti culturali che innalzano una barriera comunicativa. Dai risultati delle interviste si evince che esistono punti critici nella comunicazione interculturale tra messicani e italiani e che gli stessi debbano essere presi in considerazione in un incontro interculturale quale la differenziazione dei valori culturali, la percezione sull’uso degli aspetti linguistici, la divergenza nella lettura nella comunicazione non verbale e del comportamento considerato appropriato negli eventi comunicativi.
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Sperandio, Elisa <1983&gt. "Glottodidattica e Didattica Breve una proposta per gli istituti di recupero anni scolastici." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10535.

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Abstract:
Il presente lavoro si propone di individuare una possibile metodologia didattica adeguata alla realtà degli istituti di recupero anni scolastici. Gli studenti iscritti a queste scuole hanno solitamente notevoli lacune sia per quanto riguarda la loro preparazione scolastica, sia per quanto concerne la loro crescita personale. Conseguentemente, è indispensabile per i docenti pensare a delle strategie specifiche che permettano loro di insegnare in modo rapido e funzionale, senza tralasciare l’aspetto umano del loro mestiere. La seguente proposta ha utilizzato i principi fondamentali della Glottodidattica e della Didattica Breve per formulare un metodo in grado di organizzare la disciplina presa in considerazione in modo logico e immediato. Il primo capitolo si occuperà della definizione e dell’analisi della Didattica Breve, spiegandone i passaggi e gli strumenti metodologici che la compongono. Il secondo capitolo affronterà un tema di fondamentale importanza, spesso sottovalutato: la motivazione. Il docente di un istituto di recupero anni deve prestare attenzione a questo aspetto in quanto basilare e non accessorio alla riuscita scolastica dei suoi studenti. Il terzo capitolo proporrà delle applicazioni pratiche alla didattica dell’inglese sulla base delle considerazioni fatte. Nelle conclusioni verranno presentate le considerazioni riguardo l’adattamento di questa proposta alla realtà di un istituto di recupero anni.
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Silvano, Chiara <1993&gt. "Apprendimento multimediale del francese e dell’italiano LS: teorie di riferimento e didattica online." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14120.

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Abstract:
In questo lavoro ci siamo posti l’obiettivo di studiare l’utilizzo delle tecnologie per l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue LS. Dopo aver presentato i diversi strumenti che possono essere utilizzati dagli studenti che vogliono studiare una lingua online, esamineremo i vantaggi e gli svantaggi portati dalla tecnologia nel processo di apprendimento. In particolare, studieremo l’organizzazione della didattica online, cercando di comprendere quali sono gli elementi da inserire e da eliminare per ottimizzare l’insegnamento e l’apprendimento di una lingua LS attraverso le tecnologie. I Principi dell’Apprendimento Multimediale saranno il punto di partenza della nostra analisi: dopo averli enunciati e spiegati, li utilizzeremo come parametri per la valutazione di dieci siti web per l’apprendimento della lingua italiana e della lingua francese. Per uniformare il nostro lavoro, prenderemo in considerazione solo i corsi di livello elementare: in tal modo, sarà possibile valutare le modalità con cui gli alunni hanno un primo contatto con la lingua straniera. Per ogni corso analizzeremo nel dettaglio una sola lezione: da una parte ci immedesimeremo in un alunno principiante di italiano o di francese e cercheremo di comprendere la natura degli esercizi proposti e di completarli; dall’altra, valuteremo invece l’organizzazione e la presentazione dei materiali, facendo riferimento ai Principi dell’Apprendimento Multimediale che erano stati spiegati precedentemente, Per concludere il nostro studio, trasformeremo i dati raccolti in percentuali e, in seguito, li rappresenteremo attraverso dei grafici per identificare quali sono i principi più utilizzati e i meno utilizzati all’interno dei corsi online presi in considerazione. In tal modo, presenteremo delle analisi dettagliate e commentate, che potranno essere seguite dai professori che vogliono organizzare la loro didattica online e rendere il loro insegnamento più efficace.
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Tiozzo, Alessandro <1998&gt. "Lo studio di più lingue favorisce l'intercomprensione? Uno studio di caso su preadolescenti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21955.

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Abstract:
Studi e progetti europei degli ultimi anni suggeriscono e spiegano come l’Intercomprensione sia da intendere come la nuova frontiera dell’educazione linguistica. Molti di questi studi sottolineano la necessità di spostare il focus delle lezioni scolastiche di lingua straniera dall’insegnamento di una sola LS all’insegnamento di più LS, con il conseguente sviluppo nei giovani di nuove strategie e abilità di comprensione e di apprendimento. Il presente studio di caso si prefigge come obiettivo quello di confrontare i risultati di un primo gruppo (G1) di studenti di terza media (n=52) che studia una sola LS (inglese), con quelli di un secondo gruppo (G2) di studenti di terza media (n= 52) che studia due LS (inglese e spagnolo), ottenuti attraverso un test di Intercomprensione basato su un breve articolo in lingua tedesca, ovvero una lingua a loro sconosciuta e appartenente ad una famiglia linguistica diversa da quella della loro lingua madre (italiana, cioè romanza). Dopo la somministrazione del test di Intercomprensione a tutti gli studenti e dopo un colloquio individuale con alcuni dei partecipanti allo studio di caso, i risultati hanno dimostrato che il G2 sembrerebbe saper utilizzare in modo più efficace le strategie di comprensione del testo attraverso associazioni linguistiche originali.
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Ghetti, Alessandro Elias <1989&gt. "Strategie per l’apprendimento della lingua inglese per studenti Sordi: un’esperienza." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16247.

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Abstract:
Nel momento in cui una persona Sorda si appresta ad imparare o approfondire, come nel caso specifico che riporterò nella mia tesi, una lingua vocale straniera è importare tenere in considerazione vari fattori: la storia personale e scolastica del discente, il suo livello di competenza nella propria L1, la motivazione che lo porta ad imparare la lingua straniera, le sue abilità linguistiche. Proprio per tutti i motivi sopra elencati, può risultare complesso lavorare sull’apprendimento di quella che può essere la seconda lingua straniera dello studente (la prima risulta essere l’italiano). Di tutti questi aspetti ho dovuto tenere conto nel momento in cui, nell’estate 2019 ho accompagnato una studentessa Sorda di 17 anni a Londra per un’esperienza di viaggio – studio della durata di quindici giorni.
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Melero, Rodríguez Carlos Alberto <1975&gt. "Mezzi informatici per la didattica e apprendimento/acquisizione delle LS a studenti DSA : il caso dello spagnolo a studenti italofoni." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4641.

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Abstract:
La tesis se pone como objetivo identificar los medios compensatorios informáticos más idóneos para la enseñanza de lenguas extranjeras a estudiantes con dislexia. Para conseguir este objetivo, ha sido necesario, en primer lugar, dar una definición de dislexia interna a la glotodidáctica y, en segundo lugar, identificar los parámetros sobre los que basar la elección del medio compensativo. En lo referente a la definición, y basándonos en el esquema cuadripolar de Balboni (2011), se han esquematizado las distintas teorías y hipótesis de las dislexia, ajustándolas al esquema propuesto por Utah Frith (1999). En lo referente a los medios informáticos, antes de identificar los parámetros, ha sido necesario clasificar y categorizar los medios en función de la enseñanza de lenguas, para en un segundo lugar, poder identificar los parámetros para cada uno de ellos. Propuesta la definición de dislexia e identificados los parámetros para la elección, se ha procedido a realizar la elección tomando come referencia el español para italófonos DSA. Para ello, ha sido necesario identificar, en primer lugar, las dificultades que los DSA pueden encontrar (según la definición propuesta) en el estudio de una lengua extranjera, y en secundo lugar, las dificultades que pueden encontrar los italófonos DSA en el estudio del español, que siendo lenguas afines, presentan particularidades. Por último, se ha propuesto una ampliación del modello de acción didáctica de Balboni (2012) en el que se incluyen el entorno y los medios informáticos, dando como resultado un concepto de iLearning o didáctica integrada e integradora, que engloba y, de alguna manera, domina la elección de los medios compensatorios.
La presente tesi ha come obbiettivo identificare i mezzi compensativi informatici più idonei per l’insegnamento e apprendimento/acquisizione delle Lingue Straniere a studenti DSA. Per raggiungere questo obbiettivo, è stato necessario, in primo luogo, proporre una definizione di dislessia interna alla glottodidattica e, in secondo luogo, identificare i parametri sui quali basare la scelta del mezzo compensativo. Per quanto concerne la definizione, e basandoci sullo schema quadripolare di Balboni (2011), le diverse teorie e ipotesi sulla dislessia sono state schematizzate e aggiustate allo schema proposto da Utah Frith (1999). Per quanto concerne i mezzi informatici, prima di individuare i parametri per la scelta, è stato necessario classificare e categorizzare questi mezzi in modo funzionale alla glottodidattica per, in un secondo momento, poter individuare i parametri per ciascuno di loro. Avendo proposto una definizione di dislessia e avendo identificato i parametri, si è proceduto alla scelta prendendo come punto di riferimento lo spagnolo lingua straniera per studenti italofoni DSA. Per fare questo, è stato necessario identificare, prima, le difficoltà che i DSA possono trovare (seguendo la definizione proposta) nello studio di una LS e, dopo, le difficoltà che possono trovare gli studenti italofoni DSA nello studio dello spagnolo che, essendo – italiano e spagnolo – lingue affini, presentano delle particolarità. In fine, è stata proposta un’integrazione al modello di azione didattica di Balboni (2012) nella quale sono stati inclusi il contesto e i mezzi informatici, avendo come risultato un concetto di iLearning o didattica integrata e integratrice che serve di sfondo e, in un certo senso, domina la scelta dei mezzi compensativi.
The thesis aim is identifying the most suitable ICT (Information and Communication Technologies) devices and software for teaching foreign languages ​​to students with dyslexia. To achieve this goal, it was necessary , first, to give a definition of dyslexia internal to the Language Education and, secondly, to identify the parameters on which to base the choice of the ICT . With regard to the definition, and based on the Balboni’s scheme (2011), we have outlined the various theories and hypotheses of dyslexia, adjusting them to the scheme proposed by Utah Frith (1999). With regard to the ICT, before identifying the choice parameters it has been necessary to classify and categorize the ICT according to Language Education. After this, it has been possible to identify the parameters for each ICT device or software. Once we have proposed definition of dyslexia and identified the parameters for the choice, we proceeded to make the choice in a particular case: Spanish as a Foreign Language to italian mother language dyslexics. It has therefore been necessary to identify two issues. First, the difficulties that the dyslexics come across (using our definition) when studying a foreign language. And secondly, the specific difficulties that italian dyslexics may find when studying Spanish as a foreign language, due to italian and spanish are related languages and they have specific peculiarities. Finally, we have proposed an extension of the Didactic Action model proposed by Balboni (2012) where we include the context and ICT. This results in a concept that we have named iLearning, where the “i-” means integrated and inclusive, which encompasses and somehow, overlooks the general ICT choice.
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Zanoni, Greta <1977&gt. "Le tecnologie web 2.0 per l'apprendimento della lingua italiana: il ruolo della community nello sviluppo della competenza pragmatica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8218/1/Zanoni_Greta_tesi.pdf.

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Abstract:
La tesi si inserisce nel filone di ricerche che si occupa dell’insegnamento/apprendimento delle lingue attraverso le nuove tecnologie Web 2.0 e ha come obiettivo principale osservare in che modo i forum, che favoriscono la nascita di community on line, possano essere utilizzati per incentivare una riflessione di tipo pragmatico e, di conseguenza, incidere sullo sviluppo della competenza pragmatica in italiano L2. Il nucleo centrale della ricerca si incentra sul progetto LIRA (Lingua/Cultura Italiana in Rete per l’Apprendimento), una piattaforma e-learning pensata non per offrire un tradizionale corso di lingua italiana, bensì per essere un ambiente in cui approfondire in autonomia le competenze legate all’uso dell’italiano, con particolare attenzione alla variazione linguistica legata al contesto e ai modi in cui i fenomeni socio-culturali si riflettono nelle pratiche comunicative. In altre parole, LIRA è stata progettata per essere uno strumento per sviluppare e/o affinare la competenza pragmatica e culturale in italiano L2. A latere di questo percorso principale incentrato su LIRA, sulla sua community e sull’analisi dei commenti presenti nei suoi forum, si presenta il progetto Oggi facciamo pragmatica, indirizzato ai bambini della scuola elementare, il cui scopo è costruire percorsi didattici per lo sviluppo della competenza pragmatica in italiano L1. La sperimentazione condotta è un tentativo di creare in aula un ambiente che permetta di mettere in atto dinamiche interazionali simili a quelle osservate all’interno della community di LIRA; di far diventare, cioè, la classe una community reale in cui il processo di apprendimento sia il risultato di una co-costruzione, negoziazione e condivisione di saperi. Pur nella diversità di contesto situazionale, i progetti sono pensati per sviluppare un approccio didattico incentrato sull’interazione. L’obiettivo è verificare se il confronto tra pari possono incentivare una riflessione di tipo pragmatico sulla lingua e incidere sullo sviluppo della competenza pragmatica in italiano L2 e L1.
This thesis is part of the line of research on language teaching/learning through web 2.0 technologies. The purpose is to observe the way forums and e-learning platforms, which promote the creation of on line communities, can be promote users pragmatic reflection and, consequently, develop the pragmatic competence in Italian as second language. The research focuses on LIRA project (Lingua/Cultura Italiana in Rete per l’Apprendimento), an e-learning platform designed not to provide a traditional Italian language course, but to represent an environment where the competences related to the use of Italian could be improved autonomously, paying special attention to the linguistic variation linked to the context and the ways the social and cultural phenomena affect the communicative practices. LIRA was designed as a tool to develop and/or refine pragmatic and cultural competences in Italian as second language. Besides the main focus on LIRA, on the community and on the analysis of the comments in its forums, an exploratory project entitled Oggi facciamo pragmatica is presented. This project is addressed to children at primary school and it aims at creating teaching units to develop/refine the pragmatic competence in Italian as first language. In particular, it is an attempt to create an environment in the classroom that will enable interactional behaviours similar to those observed within the LIRA community, i.e. the class becomes a real community where the learning process is (also) the result of building, negotiating, and sharing knowledge. Notwithstanding the different contexts, both projects are designed to develop a teaching approach focused on interaction. The purpose is to verify whether participation and discussion among peers can stimulate a pragmatic reflection on language use and, accordingly, affect the development of pragmatic competence and awareness in Italian as first and second language.
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Beraldo, Rossella <1980&gt. "Nuove prospettive e nuovi strumenti per la formazione dei docenti di lingue: i social software per la glottodidattica." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/612.

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Stacchini, Manuela <1976&gt. "Lo stereotipo e i suoi contorni didattici in un contesto di italiano L2." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12932.

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Abstract:
La ricerca è volta ad indagare la funzione didattica dello stereotipo nelle fasi iniziali dell'apprendimento della lingua seconda. Da facile generalizzazione, lo stereotipo assurge a rudimentale dispositivo euristico e motivante in ambito interculturale
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Gataveckaite, Ausra <1983&gt. "L'italiano di apprendenti lituani: elementi acquisizionali e implicazioni didattiche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6123/1/Gataveckaite_Ausra_tesi.pdf.pdf.

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Abstract:
La ricerca, che ha per oggetto lo studio dell’apprendimento guidato dell’italiano come lingua seconda da parte di apprendenti lituani, si articola in quattro capitoli. I primi due costituiscono il quadro teorico della ricerca, dedicando il primo ai fondamenti teorici e ricerche empiriche in generale e il secondo alle ricerche sull’apprendimento dell’italiano come L2. Nel terzo capitolo viene presentata la metodologia della ricerca, mentre nel quarto capitolo vengono presentati i risultati, concentrandosi in particolare sull’ortografia, sulla morfologia del nome, sulla categoria del verbo e sugli aspetti sintattici.In base ai risultati conseguiti, che in parte confermano i percorsi acquisizionali rilevati in contesto di apprendimento spontaneo, vengono all’ultimo suggerite alcune proposte applicative.
The research, focused on instructed Italian second language acquisition by Lithuanian learners, is divided in four chapters. The first chapter is dedicated to the theoretical foundations of the discipline and the second to the research on Italian acquisition as second language. The third chapter is concerned with methodological issues whereas in the forth chapter the results of the research are presented by focusing particularly on the orthography, noun morphology, verb category and syntactic aspects. On the bases of the results, which partially correspond to the acquisitional sequences obtained in naturalistic acquisition context, some pedagogical implications are suggested.
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Gataveckaite, Ausra <1983&gt. "L'italiano di apprendenti lituani: elementi acquisizionali e implicazioni didattiche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6123/.

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Abstract:
La ricerca, che ha per oggetto lo studio dell’apprendimento guidato dell’italiano come lingua seconda da parte di apprendenti lituani, si articola in quattro capitoli. I primi due costituiscono il quadro teorico della ricerca, dedicando il primo ai fondamenti teorici e ricerche empiriche in generale e il secondo alle ricerche sull’apprendimento dell’italiano come L2. Nel terzo capitolo viene presentata la metodologia della ricerca, mentre nel quarto capitolo vengono presentati i risultati, concentrandosi in particolare sull’ortografia, sulla morfologia del nome, sulla categoria del verbo e sugli aspetti sintattici.In base ai risultati conseguiti, che in parte confermano i percorsi acquisizionali rilevati in contesto di apprendimento spontaneo, vengono all’ultimo suggerite alcune proposte applicative.
The research, focused on instructed Italian second language acquisition by Lithuanian learners, is divided in four chapters. The first chapter is dedicated to the theoretical foundations of the discipline and the second to the research on Italian acquisition as second language. The third chapter is concerned with methodological issues whereas in the forth chapter the results of the research are presented by focusing particularly on the orthography, noun morphology, verb category and syntactic aspects. On the bases of the results, which partially correspond to the acquisitional sequences obtained in naturalistic acquisition context, some pedagogical implications are suggested.
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Miuli, Francesca <1989&gt. "L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO COME LINGUA STRANIERA A DISCENTI DI LINGUA RUSSA PRESSO LA SCUOLA 1251 – CHARLES DE GAULLE DI MOSCA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15066.

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Abstract:
L’insegnamento dell’italiano come lingua straniera (o italiano LS) è un fenomeno che si sta diffondendo in tutto il mondo. Indagare sugli interessi degli studenti di italiano è utile per comprendere da un lato le motivazioni relative all'apprendimento della lingua italiana, e dall'altro per conoscere i metodi, le metodologie e le tecniche didattiche utilizzate sia all'estero, sia nella Federazione Russa per l’insegnamento dell’italiano. Pertanto nel primo capitolo si ricerca il livello generale di diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo. Nel secondo ci si concentra sull'insegnamento dell’italiano nella Federazione Russa e, in modo particolare, nella città di Mosca. Infine, nel terzo ed ultimo capitolo, ci si sofferma sull'analisi di un caso di studio sulla base di un questionario somministrato sia a docenti di italiano, sia a discenti di lingua russa presso la scuola 1251 – Charles de Gaulle di Mosca. Gli obiettivi principali riguardano l’analisi sulle maggiori difficoltà riscontrate dai discenti di lingua russa durante l’apprendimento dell’italiano LS (ad esempio: aspetti lessicali, grammaticali, morfo-sintattici) e sulla motivazione di tali studenti in relazione alle strategie didattiche ritenute maggiormente utili. Il caso di studio si occupa di esaminare gli aspetti dell’insegnamento e dell’apprendimento dell’italiano per mezzo delle risposte fornite dagli insegnanti e dai docenti della scuola. Il fine di tale studio consiste nel proporre metodologie e strategie che consentano di facilitare l’apprendimento dell’italiano a studenti stranieri.
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Ligabue, Leonardo <1996&gt. "Partecipazione, autonomia e democrazia nella didattica della lingua giapponese: due progetti online come casi studio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21747.

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Abstract:
Durante la pandemia le lezioni universitarie in Italia sono state svolte quasi totalmente online. Tuttavia, la didattica a distanza, specialmente se emergenziale, potrebbe non aver favorito l'insegnamento delle lingue straniere, in quanto l’interazione degli studenti con docenti e propri pari parrebbe essere diminuita. In questo contesto, all’Università Ca’ Foscari di Venezia si sono sviluppati due progetti, “Virtual Ryuugaku for real interactions and job-hunting: supporting Covid online teaching of Japanese language oral and written production skills” e la sua seconda edizione, svolti nel 2021 per far interagire studenti di Ca’ Foscari con studenti di diverse università giapponesi. In questo elaborato ne studio le dinamiche di potere in gioco, utilizzando i dati raccolti attraverso sondaggi e la cronologia delle conversazioni fra i partecipanti, raccolti previo consenso degli stessi. In particolare, analizzo il processo settimanale che ha portato alla stesura di elaborati scritti, soffermandomi su come e da chi è stata portata avanti la discussione. Svolgo poi un’analisi del ruolo degli studenti per comprendere i valori politici che hanno guidato i capigruppo nelle scelte collettive e in generale nelle azioni del gruppo per individuare i processi democratici in atto in questi progetti. Infine, contestualizzo i progetti nell’ambito della Welfare linguistics, prendendo la prospettiva dei gruppi linguisticamente dominati, ipotizzando che i risultati così ottenuti possano essere di stimolo a un’eventuale ridefinizione del campo.
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Rescio, Selene <1984&gt. "Dealing with Dyslexia in Foreign Language Learning. English Textbook Evaluation." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2299.

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Abstract:
Developmental dyslexia is largely spread throughout the world, although the impact on the school population considerably change from country to country ( Italy 3-4%, Usa 10-15% according to DRI Dyslexia Research Institute). It is widely believed that the teaching of a foreign language can create additional difficulties for the dyslexic student. The purpose of this essay is to highlight the opportunity of teaching a foreign language to dyslexic students, but with the activation of specific strategies. In the first part a comprehensive framework about dyslexia is outlined, while in the second, it is possible to see how existing literature can provide more effective teaching programmes.
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Marogna, Veronica <1988&gt. "Dyslexia and Foreign Language Teaching." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2346.

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Abstract:
The study investigates the use of teaching accommodations towards pupils with dyslexia. The aim of the study is to verify whether there are accommodations in teaching, testing and assessment practice that ease foreing language learning for dyslexics. Secondly, whether foreign language teachers use these accommodations in their classroom. Partipiants of the study were asked to fill in an online questionnaire.
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Casagrande, Valeria <1988&gt. "Learning Languages in Social Networks: deaf people's perception of Facebook as a linguistic environment." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4561.

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Abstract:
Starting from some considerations about the potential of social networks for the process of language learning, we have investigated the benefits that these tools bring to the process, especially in the case of deaf people. The main aim of this thesis therefore is to evaluate, through a questionnaire, the perception that deaf people have about Facebook as a linguistic environment. The results show the importance that technological tools, especially Social Networks, have in deaf people’s life as they support their socialization, integration and autonomy, confirming the awareness of deaf users of Facebook on the opportunity that such systems offer in relation to the process of language learning.
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Bego, Alessia <1986&gt. "Songs for learning, songs for remembering: linguistic and (inter)cultural education through songs." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4698.

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Abstract:
Music and songs are excellent instruments for linguistic education: they help the memorization of lexis and grammatical structures thanks to melody, rhyme, repetition and redundancy and to their multisensory characteristics. Furthermore music avoids the production of steroid, the stress hormone, creating so the best conditions for learning processes and increasing students’ motivation. Music represents, in fact, one of the first communicative channel used by young people. We can also use music for intercultural education considering that music was one the first communicative channel used by prehistoric hominids representing so a sort of universal language. It is possible, then, to develop cultural and intercultural paths thanks to the fact described in songs and, through the memory of the event or situation described, to lay the bases for a better future.
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De, Costa Giulia <1993&gt. "Communication needs of Italian as Second Language students for social integration. A study of Italian L2 courses in Belluno." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13025.

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Abstract:
L'elaborato ha l'intendo di investigare i bisogni linguistici e non solo degli studenti di italiano come lingua straniera nella provincia di Belluno. Per fare questo vengono analizzati i concetti di integrazione linguistica, sociale e lavorativa. Il secondo capitolo si addentra nel campo dell'insegnamento e dell'organizzazione di corsi di italiano L2, specificamente pensati per apprendenti adulti. A quest'ultimi è dedicato il terzo capitolo, con dati e informazioni in merito alle tipologie e alla portata dell'immigrazione in Italia e nella provincia di Belluno. L'ultima parte della tesi è invece dedicata all'analisi dei dati ricavati da un questionario precedentemente somministrato agli studenti. Da quì si potranno determinare i bisogni, oggetto del lavoro.
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Della, Bona Elisa Maria <1993&gt. "The acquisition of L2 Italian in migratory contexts: experimental testing of a learning unit with illiterate and low-educated adult learners." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13600.

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Abstract:
Immigration has recently become a global phenomenon. In an intercultural view, complete integration in a host country requires a migrant’s approach to language, which is a second language in such contexts. The null or low level of education of such learners worsens this difficult and sometimes traumatic process. This is one of the main reasons why low language levels require the design and use of specific didactic material. Therefore, the present paper aims at placing illiteracy and low education in a theoretical context; as regards Italy, illustrating rights and duties concerning migrants and analysing the attitude of Italian law towards immigration; outlining illiterate and low-educated learners’ profiles, based both on international and national research in the field; inserting such learners’ profiles in CAD (mixed abilities classes) contexts, where the use of ad hoc didactic material acquires utmost importance. The heterogeneity of adult migrant learners approaching a second language makes the creation of diversified didactic materials necessary. Indeed, the last chapter of the paper is focused on the analysis of an experimental learning unit, structured with stratified tasks and tested with migrant women with pre-A1 and A1 level in two courses within Educittà project. The aim of the paper is that of providing cause for reflection for future research in the field, given the remarkable diffusion of immigration and illiteracy at global levels.
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Giordano, Valentina <1992&gt. "CREATIVITY AND MOVEMENT AS ENABLERS IN LANGUAGE LEARNING An operational proposal through the use of Creative Dance." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14427.

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Abstract:
Questa tesi si propone di evidenziare le potenzialità del processo creativo e della dimensione corporea all’interno di percorsi di insegnamento e apprendimento di una lingua straniera o seconda. Creatività e apprendimento hanno una matrice comune: si realizzano pienamente in presenza di curiosità, impegno, sperimentazione e assenza di giudizio. Durante la mia formazione artistica come Danza Movimento Terapeuta, che si è svolta parallelamente a quella accademica, ho avuto modo di notare numerosi possibili punti di incontro tra la Glottodidattica e la Danza Creativa e di individuare in quest’ultima la perfetta unione tra creatività e corporeità, ingredienti che, a mio avviso, si sposano indiscutibilmente con il processo di apprendimento. Quello che distingue la Danza creativa da qualsiasi altro tipo di attività fisica o artistica è la presenza di un setting strutturato, in grado di contenere l’utente e creare un ambiente protetto, in cui la persona si senta libera di esprimersi, senza paura del giudizio. Ritengo quindi che un percorso di Danza Creativa finalizzato all’apprendimento linguistico possa essere particolarmente adatto per accompagnare didatticamente ed emotivamente gli studenti, accendendo la loro motivazione e stimolando la loro curiosità attraverso un approccio creativo e motorio. Nonostante le lezioni frontali rappresentino ancora il metodo di insegnamento più comune nelle scuole da diversi anni vengono portati avanti degli studi che propongono metodi alternativi a quelli tradizionali, in modo da facilitare e migliorare la qualità dell’apprendimento linguistico, e non. In particolare, sono state sviluppate diverse teorie (in campo neurologico, psicologico, didattico, ecc.) secondo le quali l’apprendimento linguistico è facilitato e più efficace se associato a delle attività che comprendano il movimento del corpo degli studenti, protagonisti del processo di apprendimento linguistico. Scopo della prima parte della ricerca è quello di supportare l’apprendimento attraverso l’esperienza, i sensi e la corporeità, prendendo in esame diversi contributi teorici che inducono a guardare tutti i processi cognitivi come profondamente radicati nella corporeità dell’individuo e ad individuare nel sistema sensorio-motorio i presupposti dei meccanismi di astrazione e rappresentazione concettuale. Nella seconda parte della tesi si parlerà invece del fondamentale ruolo della creatività, della motivazione e delle emozioni nell’apprendimento linguistico. La terza parte si concentrerà sulla Danza creativa, spiegandone caratteristiche e struttura del setting, il suo ruolo in ambito educativo, infine proponendo un possibile percorso operativo di apprendimento linguistico attraverso questa attività.
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De, Santis Edoardo <1989&gt. "Playful didactics through hypermedia technologies." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17105.

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Abstract:
E' possibile apprendere le funzioni della comunicazione attraverso i videogiochi anche in età adulta? Qual è il valore educativo del gioco? Può uno studente raggiungere gli obiettivi dell'educazione linguistica giocando? Quali sono i principi teorici a favore del gioco? Attraverso alcune riflessioni sull'insegnamento ludico, sulle caratteristiche dei discenti adulti e sui dati raccolti, questa tesi cerca di rispondere a queste domande. Ho creato un breve percorso didattico ipermediale che, sfruttando le tecnologie, cerca di rendere piacevole ed efficace l'apprendimento della lingua italiana. A questo scopo ho costruito un'unità didattica online basata sulla gamification. Utilizzando alcuni videogiochi che ho progettato e realizzato girando e montando video di Venezia, ho raccolto dati per verificare l'efficacia del materiale didattico proposto. Lo studente simula l'esplorazione della città in prima persona attraverso il ruolo di un turista appena arrivato a Venezia che deve raggiungere un certo albergo chiedendo indicazioni stradali. Lo studente deve guidare il turista nel videogioco ascoltando le indicazioni dei passanti e scegliendo dove andare ad ogni punto di diramazione. Questa attività offre allo studente l'opportunità di praticare la comprensione orale a differenza dell'attività successiva in cui lo studente pratica la conversazione nella lingua obiettivo, infatti lo studente assume ora il ruolo di un passante che dà indicazioni al turista.
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Manfroi, Martina <1996&gt. "Evaluation in Foreign Language Teaching: strategies for students with specific learning disabilities (SLD)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18130.

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Abstract:
La valutazione è un processo complesso che spesso crea discrepanze della scuola di tutti i giorni. Le difficoltà aumentano quando gli insegnanti si trovano a dover valutare studenti con disturbi specifici del linguaggio (DSA). Nel seguente elaborato, andrò inizialmente ad esplorale come viene attuato il processo valutativo, analizzando le tecniche impiegate dagli insegnanti e focalizzandoci su come queste vengono declinate nei confronti di uno studente con DSA. Oltre alla parte teorica, nella seconda parte verrà presentato uno studio di caso realizzato in collaborazione con la scuola superiore "M. Alberini" di Lancenigo di Villorba. Verranno analizzati i dati ottenuti dai questionari somministrati agli insegnanti di lingua straniera (inglese, francese, tedesco) per verificare quali metodi e strategie utilizzano e come queste vengono modificate nella pratica quotidiana. Il font utilizzato nella seguente tesi è EasyReading, un font ad alta leggibilità molto efficace per gli studenti con DSA.
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Feng, Yingzhe <1995&gt. "A year in Italy and Italian as L2." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18918.

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Abstract:
La glottodidattica di oggi è fortemente caratterizzata dall’influenza di globalizzazione. Tale caratteristica rende possibile la mobilità internazionale degli studenti di lingua da diversi background culturali e formativi. Sebbene sia facile associare l’idea di studiare una lingua straniera all’estero con il sucesso dell’acquisizione linguistica, la verità potrebbe essere più complicata di quanto pensassimo: si tratta delle numerose variabili sia estrinsiche che intrinsiche. L’autore porta avanti la discussione sull’efficace dei progetti di lingua all’estero già presente nella letterattura di SLA indagando lo studio dell’italiano come L2 degli studenti cinesi durante la loro prima esperienza in Italia e cerca di fornire un quadro più completo possibile della loro difficoltà di impare l’italiano come L2 in italia.
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Raniolo, Maria Chiara <1995&gt. "How FL motivation influences the child's learning process: the case of a preschool in Venice." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20269.

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Abstract:
The focus of my thesis is the encounter between the child and the motivation to learn new languages. Through a general overview of the brain functions, in particular those of the children, I studied in depth their huge learning capabilities since infancy and their constant evolutionary window opened to the world. They can encounter some obstacles and one of the most important is the affective filter which has been discussed in several theories that proved how this system operates in our brain since childhood. One of the main characters is motivation which can be weak and less constant in adult age, but if it is created and stimulated from infancy it can be a great and strong driving force in language learning. My case study examines and analyses a group of 5 children attending a private preschool which offers English teaching. So, I studied their different behaviours and reactions to the activities proposed to measure their motivational involvement. What I discovered is the importance of the family and teachers in a child’s life because the creation of a stimulating environment is productive and, in this case, motivational. My research can contribute to reflect about creating more preschools like this not only private schools but also public ones because they represent a great opportunity to help children discover themselves, supporting their potential. In addition, it can aid people who want to better exploit children’s potential through innovative approaches and methods.
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Vitturi, Francesco <1997&gt. "Ready, Player, Learner." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20455.

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Abstract:
La popolarità dei videogiochi è aumentata nel corso degli anni. Tuttavia questa forma di tecnologia è ancora incompresa e spesso considerata solo come una mera forma di intrattenimento. Questo lavoro prova a offrire un’alternativa a tale diffusa mentalità mostrando come i videogiochi possano essere parte del mondo dell’apprendimento, in particolare dell’apprendimento delle lingue. Dopo aver inquadrato le tecnologie educative in generale, il primo capitolo offre una panoramica delle principali tecnologie digitali e del ruolo che hanno ricoperto in alcuni campi: le teorie dell’apprendimento, dal comportamentismo al connettivismo, e le moderne modalità di comunicazione ed espressione. In questo contesto vengono situati e definiti i videogiochi. Il secondo capitolo analizza questa tecnologia più da vicino. Offre una tassonomia dei diversi generi videoludici considerando le loro meccaniche e tematiche. In seguito, illustra i vari effetti che i videogiochi possono avere sugli utenti: prima sono presentati i benefici cognitivi, affettivi e sociali; successivamente, i potenziali effetti negativi quali aumento dell’aggressività, deficit attentivo, possibilità di insorgenza di dipendenza o di problemi fisici. Il terzo capitolo presenta una descrizione accurata di uno studio di caso condotto su cinque adolescenti con il videogioco Persona 5 Royal. Lo scopo è verificare gli effetti che il gioco ha sulla competenza in inglese dei partecipanti. Attraverso una discussione dei risultati, il quarto capitolo supporta l’idea che i videogiochi commerciali possono essere un’utile risorsa per sostenere l’apprendimento dell’inglese. Sono suggerite, infine, future linee di ricerca e di pratica, con varie idee per aiutare i docenti a comprendere meglio i videogiochi e a realizzare il loro potenziale in quanto materiale educativo per l’apprendimento di questa lingua straniera.
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Rossi, Marta <1989&gt. "Investigating Anxiety in High School Students Attending a Non-Beginner Course of Italian in Melbourne: A Case Study." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20785.

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Abstract:
Questa ricerca indaga la presenza d'ansia nel processo di apprendimento delle lingue straniere esaminando un gruppo di studenti di scuola superiore che frequentano un corso avanzato di lingua italiana a Melbourne. Lo scopo di questa ricerca è di fornire uno studio di caso che possa contribuire ad accrescere la conoscenza di questo problema. La maggior parte delle ricerche disponibili sembra concentrarsi sulla presenza d'ansia ed i suoi effetti in studenti principianti, e di considerare lingue straniere diverse dall’italiano. I pochi casi in cui la lingua italiana viene considerata ed associata all’ansia, riguardano paesi diversi dall’Australia. Tuttavia, un gran numero di italiani e di australiani con origini italiane risiede in Australia. L’Australian Bureau of Statistics riporta che nello Stato del Victoria risiede il maggior numero di italiani residenti in Australia. Questo studio ha selezionato 56 studenti di scuola superiore che frequentano l’ultimo anno di un corso di italiano a Melbourne. Lo scopo è di valutare se l’ansia sia presente nonostante il livello avanzato del corso e se la presenza dell’ansia sia significativa. Le variabili considerate sono: ansia da lingua straniera, ansia di tratto, e frequenza di utilizzo della lingua. La ricerca di tipo qualitativo è stata effettuata somministrando un questionario agli studenti. Lo strumento consiste in una selezione di affermazioni della Foreign Language Anxiety Scale di Horwitz, dello State Trait Anxiety Inventory di Spielberger, ed ulteriori domande sono state create ad hoc per questa ricerca. I risultati rivelano che molti degli studenti hanno familiarità con la lingua straniera anche grazie alle origini italiane delle loro famiglie che forniscono numerose opportunità di praticare la lingua. Nonostante questo, il 71% degli studenti afferma di sentirsi nervoso quando parla con parlanti nativi. Il 34% afferma di dimenticare a causa dell’ansia ciò che normalmente conosce durante la lezione di lingua, e il 18% afferma di sentirsi più teso durante un corso di lingua rispetto ad altri corsi. L’ansia rimane una realtà nell’ambito dell’apprendimento delle lingue straniere. Fortunatamente, la ricerca continua ad indagare, decostruendo questo fenomeno dalle numerose sfaccettature, con lo scopo di risolvere, prevenire, limitare il suo propagarsi ed offrire soluzioni per superare questo ostacolo ed ottenere la competenza linguistica desiderata.
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Boschiero, Veronica <1996&gt. "Emozioni, motivazione e analfabetismo: un’ intervista ad apprendenti di Italiano L2 analfabete o bassamente scolarizzate." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21101.

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Abstract:
Nowadays the influence of emotion on language learning is still an interesting topic in language teaching research, given the difficulty in the definition of concepts such as Emotion or Motivation. The aim of this thesis is to explore motivation in adult illiterate students of Italian as a Second Language by means of qualitative research. In Chapter 1 the word “emotion” is defined, with regard to the contributions of James (1884), Cannon & Bard (1927), Fridja (1986), and Damasio (2003), and draws particular attention to the distinction between primary and secondary emotions (Ekman, 1971). Furthermore, the influence of emotions on the brain, cognitive processes, and learning is described. Chapter 2 illustrates the concept of Motivation, starting from the research made by Gardner & Lambert (1959; 1985; 2010), in order to explain how this construct had changed over the decades. According to the studies of Clément (1985), Schumann (1986), Ushioda (1993), and Ellis (2008), the main models of motivation are portrayed. Furthermore, the years of the Motivational Renaissance are described through the examination of the Affective Filter Hypothesis (Krashen, 1985), the Self-Determination Theory (Deci & Ryan, 1985; 2000), and the Ten Commandments for Motivating Language Learners (Dörnyei,1996). Finally, dynamic motivation is depicted with reference to the studies of Dörnyei (2009) and Ushioda (2009). Chapter 3 focuses on the adult learner and its characteristics. A description of andragogy (Knowles, 1980) and lifelong learning leads to the analysis of the cognitive, psychological, and socio-cultural factors which define the adult learner, and a practical guide with the suggestions of Sudati (2014), Caon & Brichese (2019), Serragiotto (2020) is offered. Moreover, the chapter defines the profile of the “illiterate student”, aiming attention at neurosciences and the influence of the cognitive processes implied in reading and writing on the brain. The last paragraph of the Chapter proposes some operational instructions, developed by Bigelow & Schwarz (2010), Casi (2015), Brichese (2018), and Raspollini (2019), which were proved to be useful during Second Language teaching to illiterate students. The last Chapter presents a qualitative research done on immigrant women who are studying Italian as a second language, to detect their motivation and anxiety level during Italian lessons. The study was conducted by following the method of framework analysis, elaborated by Ritchie & Spencer (1994). The research consists of an interview delivered to immigrant students of Italian as a second language, which produced qualitative results about their integrative/instrumental and extrinsic/intrinsic motivation. The final section of the interview examines their state of anxiety and the influence of that emotion on motivation. According to the stages typical of framework analysis, the data are indexed, tabled, and then interpreted in the final discussion.
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