Academic literature on the topic 'Diritto di famiglia'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Diritto di famiglia.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Diritto di famiglia"

1

Campobello, Francesco. "Il diritto di famiglia." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (September 2014): 187–94. http://dx.doi.org/10.3280/qg2014-002015.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Rossato, Alessia. "Quale famiglia per i bambini con disabilità?" MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (July 2022): 32–40. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-004004.

Full text
Abstract:
Come riconosciuto nel Preambolo della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia, la famiglia è l'unità fondamentale della società e l'ambiente naturale per la crescita ed il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei bambini, delle bambine e degli adolescenti. Tutti i minori hanno diritto a vivere in una famiglia, prioritariamente nella propria. Qualora questa non sia in grado di provvedere alla loro crescita, cura ed educazione si applicano gli istituti dell'affidamento familiare e, in caso di abbandono morale e materiale, dell'adozione. Nel godimento del diritto a una famiglia non sono ammesse distinzioni secondo le condizioni sanitarie in cui i bambini si trovano: il diritto ri-guarda dunque anche coloro che hanno malattie gravi o disabilità fisiche o cognitive e disturbi dello sviluppo. Anche con riferimento alla propria esperienza personale di madre affidataria di due bambine disabili e, più in generale, alle attività della Comunità Papa Giovanni XXIII, l'Autrice esamina in questo contributo le grandi potenzialità dell'accoglienza familiare per bambini con disa-bilità che non possano crescere con la famiglia di origine. Perché l'accoglienza dei minori con disabilità è possibile, attuabile e praticabile.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Albano, Filomena. "I bambini e i ragazzi fuori famiglia e il sistema della tutela minorile." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2020): 39–47. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001004.

Full text
Abstract:
L'articolo prende in considerazione il diritto dei bambini e dei ragazzi a crescere nella propria famiglia correlandolo con gli altri diritti riconosciuti dalla Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia al fine di evidenziare le possibili antinomie e le necessità di bilanciamento. Esamina quindi alcuni aspetti del sistema della tutela minorile che necessitano di cambiamenti e di riforme.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Paonessa, Costantino. "Il diritto di famiglia in Egitto." Cultura International Journal of Philosophy of Culture and Axiology 5, no. 2 (2008): 14–28. http://dx.doi.org/10.5840/cultura2008522.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Repetto, Giorgio. "LA CIVILIZZAZIONE. L’ESPANSIONE DEI DIRITTI NEGLI ANNI ‘60 E ‘70." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 52–76. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.236.

Full text
Abstract:
Sia nell'attività legislativa che nelle decisioni giudiziarie relative alla valorizzazione dei diritti fondamentali, gli anni 1960-1979 coincidono con una fase di grandi innovazioni. Nonostante le fragili maggioranze parlamentari, in quel periodo vengono emanate una lunga serie di disposizioni legislative di ampio respiro nel campo delle libertà civili e dei diritti sociali: lavoratori, donne, malati mentali e altre minoranze trascurate godono di diritti individuali e beneficiano dell'istituzione di un assetto istituzionale più coerente dei servizi pubblici in molti settori. Il saggio indaga queste evoluzioni muovendo dall'analisi di cinque diversi cluster di diritti (lavoratori, famiglia, procedura penale, diritto alla salute e riforme settoriali) e cerca di evidenziare sia le luci che le ombre di tale processo di riforma.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Alpa, Guido. "L'ingresso della donna nelle professioni legali." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2011): 7–25. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-001001.

Full text
Abstract:
La generositŕ maschile sull'ingresso delle donne nel mondo del diritto č sempre stata assai rara: la donna divienesoltanto con l'abolizione della tutela maritale, in Italia nel 1919, e con una applicazione molto limitata delle nuove regole. Č questo iltra lo status giuridico della donna come persona, come membro della famiglia, come componente della societŕ, e della donna come esercente la professione forense. Per le altre professioni, il notariato e la magistratura, cosě come per la rappresentanza politica, occorrerŕ attendere altri decenni, non solo perché l'ingresso nel mondo del diritto era ancora circondato da ostilitŕ, opposizioni, ritardi culturali e meschine limitazioni, ma anche perché esercitare le funzioni notarili o le funzioni magistratuali significava svolgere un ruolo di natura pubblicistica; e le cariche che implicavano una funzione pubblica o l'esercizio di un pubblico servizio si addicevano solo agli uomini. E alle soglie del nuovo codice civile Anna Maria Mozzoni, una delle grandi icone della battaglia per la paritŕ dei diritti, con il suo saggio del 1864,, tenta, con una accurata analisi della posizione della donna nell'opinione pubblica, nella religione, nella famiglia, nella societŕ e nella scienza, di costruire le basi per una riforma delle regole di diritto privato che ne migliori la posizione e ne garantisca l'emancipazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Romano, Elida, and Didier Destal. "La famiglia entra in ospedale: suicidi in adolescenza." TERAPIA FAMILIARE, no. 94 (February 2011): 156–72. http://dx.doi.org/10.3280/tf2010-094011.

Full text
Abstract:
Il bambino cresce in seno alla famiglia, che č il suo sociotipo principale. Nel corso della crescita, metterŕ questo sociotipo a confronto, se non in competizione, con gli altri spazi nei quali costruisce la sua differenziazione e la sua autonomia. La scuola ed il gruppo dei pari sono i principali. Nelle famiglie che incontriamo, spesso caratterizzate da una nuclearizzazione forte e disfunzionale, lo spazio familiare č danneggiato con violenza a causa di un'integrazione impossibile dell'adolescente nei suoi sociotipi esteriori. Questo danneggiamento č comune e reciproco tra l'adolescente ed il resto della famiglia. Quando il ricovero si rende necessario, deve rispettare delle modalitŕ che designano questo spazio esteriore "patologico" come un luogo in cui le competenze di ognuno, le paure, le speranze, ritrovano diritto di espressione; la prima condizione č allora che il luogo del ricovero sia un teatro di mediazione realmente aperto nella vita quotidiana a tutti i membri della famiglia senza eccezione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Chiappetta, Giovanna. "Allontanamento del minore dalla famiglia d'origine alla luce dell'art. 8 della CEDU." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (December 2022): 71–83. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2022-002003.

Full text
Abstract:
La materia dell'allontanamento del minore dalla famiglia di origine è complessa e delicata anche perché disciplinata da fonti eterogenee frutto della integrazione di almeno tre sistemi giuridici: nazionale, dell'Unione Europea e del più largo Consiglio d'Europa. La riflessione mira a cogliere l'evoluzione dell'istituto dell'adozione dei minori mediante l'interpretazione del diritto alla vita familiare ex art. 8 della Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell'uomo e delle Libertà fondamentali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Grazioli, Marco, and Gian Cristoforo Turri. "Diritto di passaggio e diritto del passaggio fuori della famiglia." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (June 2011): 15–22. http://dx.doi.org/10.3280/mg2011-002002.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Micotti, Sara. "Un setting tra diritto ed emozioni: la consulenza tecnica nelle separazioni giudiziali." INTERAZIONI, no. 2 (February 2013): 73–83. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-002007.

Full text
Abstract:
In questo articolo l'autrice s'interroga sul lavoro dello psicoterapeuta psicoanalitico della famiglia, quando č chiamato dal giudice a svolgere una consulenza tecnica nelle separazioni giudiziali. Le sedute non si limitano alla registrazione puntuale dei fatti (quale testimonianza), ma diventano un ascolto teso alla ricerca e alla comprensione del significato relazionale degli stessi, nella prospettiva di una mentalizzazione conoscitiva e al tempo stesso trasformativa, obiettivo richiesto dal quesito del Giudice. Viene evidenziato come l'intervento possa aiutare i figli a manifestare i propri bisogni emotivi e i genitori a leggerli. Se il lavoro si svolge sia a livello conoscitivo, sia a livello fantasmatico - anche attraverso i test carta e matita e la tecnica del "disegno congiunto della famiglia" - esso puň attivare nei protagonisti la "capacitŕ di sorprendersi" (Winnicott, 1968; Schacht, 2001; Bolognini, 2001). Le vignette cliniche dell'autrice cercano di mostrare come siano possibili aperture di senso e movimenti verso la consapevolezza delle emozioni in famiglie con figli bambini, preadolescenti, adolescenti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Dissertations / Theses on the topic "Diritto di famiglia"

1

Mattioni, Matteo. "Diritto di famiglia e minoranze culturali." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3423970.

Full text
Abstract:
The thesis aims to analyze the issue of the effectiveness in the Italian legal system of foreign legal devices concerning family law – in particular, those pertaining to the most represented cultural minorities in Italy, which our courts have mostly dealt with. After a concise historical reconstruction of the legal protection of minorities in national and international systems, the analysis goes into the ground of private law. The research is divided into the two sectors corresponding to the traditional division of family law: that of the relationship between spouses and that of the relationship between parents and children. The relationship between the family core individuals is considered first. The analysis is primarily devoted to the problem – emerging from the conflict between the principle of free will and the cases of planned or forced weddings. Secondly, the issue of polygamous marriages is examined, especially for the purpose of family reunification. Finally, the thesis deals with the Islamic repudiation, which can deploy certain limited effects in Italian law. The second part of the work is devoted to the status of children belonging to cultural minorities. The survey is first conducted with reference to “extra-conventional” forms of adoption and custody, like the kafalah of Islamic law. Second, instruction and education of children are considered, with particular reference to the issues of religious freedom. The work highlights the absolute centrality of public order, in which it is identified the real core of the cultural minorities legal issue: every political approach in this field is ultimately based on different modulations of this concept, which represents the outer limit a legal system opposes to the effectiveness of “alien” legal devices.
Il presente lavoro mira a indagare il tema dell’efficacia nell’ordinamento italiano di istituti “alieni” in materia familiare e, in particolare, di quelli proprî delle minoranze culturali più rappresentate sul territorio nazionale, di cui la nostra giurisprudenza si è maggiormente occupata. Premessa una sintetica ricostruzione in chiave storica della tutela giuridica delle minoranze in ambito nazionale e sovranazionale, l’indagine si articola sul terreno del diritto privato. L’ambito della ricerca è suddiviso nei due settori corrispondenti alla tradizionale partizione del diritto di famiglia: quello dei rapporti tra coniugi e quello rapporti tra genitori e figli. Vengono quindi in considerazione, anzitutto, i rapporti tra gli individui costituenti il nucleo fondamentale della famiglia. In primo luogo, l’analisi è dedicata al problema della libertà matrimoniale, emergente dal contrasto tra il principio della libera volontà nuziale e la realtà delle unioni programmate o forzate. Si passa quindi all’esame del fenomeno delle unioni poligamiche, venuto all’attenzione della giurisprudenza soprattutto ai fini del ricongiungimento familiare. Infine, viene analizzato l’istituto del ripudio, suscettibile di dispiegare taluni limitati effetti nell’ordinamento italiano. La seconda parte della tesi è dedicata allo status dei minori appartenenti alle minoranze culturali. L’indagine è condotta, prima, con riferimento alle forme “extraconvenzionali” di adozione e affidamento: in particolare, viene presa in considerazione la giurisprudenza riguardante la kafalah di diritto islamico. In secondo luogo, sono analizzati i profili di disciplina in tema di istruzione ed educazione dei minori, specialmente a proposito del problema della libertà religiosa. Il lavoro pone in luce l’assoluta centralità del concetto di ordine pubblico, nel quale si identifica il vero fulcro del problema giuridico delle minoranze culturali: ogni possibile approccio politico alla questione si traduce, in definitiva, in differenti modulazioni di tale concetto, il quale rappresenta il limite opposto dall’ordinamento al dispiegamento al proprio interno di effetti giuridici da parte di fattispecie connotate da elementi di estraneità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Candiotto, Chiara. "La nozione di famiglia in diritto penale." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423842.

Full text
Abstract:
Amongst the sources of law in force in Italy today, the only positive definition of family can be found in art. 29 of the Constitution, while the ordinary legislator, whether criminal or civil, has never felt the necessity to clearly define the limits of such a value, only referring to and regulating individual family relationships from case to case. The attempt to identify the contents of a really updated definition of family as to what, today, is effectively a family on a social level, led us to take into consideration what the new widespread models of alternative “families” are, first and foremost the so-called common law marriage, whether hetero- or homosexual. We analysed, in particular, how this updated concept of family is recognized in criminal law, in order to extend criminal protection to informally living families. Another problematic aspect of great interest and worth investigation we analysed is the influence of the ever more poignant cultural pluralism which characterises our society in structure and composition of family: we suggested in particular to discover the effects of new cultural family models, often very different from the typical western one, on the notion of family today,. These models encourage the emersion of family structures that are sometimes inconsistent with the fundamental principles of our family law and with the criminal sanctions protecting the family. We also analysed the offenses provided for by Italian legislation on medically assisted procreation (Law no. 40 of 19 February 2004). This is a topic of particular relevance, given the ever increasing use of techniques of artificial reproduction by couples who, unable to reproduce naturally, in some cases even decide to go abroad to undergo reproductive practices prohibited in Italy and sometimes rise to criminal sanctions (the so-called “procreative tourism”). The choices made by the Italian legislator have proved very controversial and gave rise to a heated debate amongst scholars and Courts, with the intervention of the ECHR, the Italian Constitutional Court and the Italian Supreme Court, which recently has covered, for example, the ban on use of preoperative diagnosis system and the heterologous fertilization.
L’unica definizione di famiglia presente tra le fonti oggi vigenti è rintracciabile all’art. 29 della Costituzione. Il Legislatore ordinario, sia civile che penale, non ha invece mai ritenuto di esplicitare chiaramente il perimetro di tale bene, limitandosi a far riferimento e a disciplinare di volta in volta i singoli rapporti familiari. Abbiamo allora voluto cercare di appurare se esista una nozione di famiglia da applicarsi ogniqualvolta il bene famiglia assuma rilevanza penale ed eventualmente quali ne siano i tratti caratterizzanti. Si è affrontato, in particolare, il problema del riconoscimento e della tutela penale delle coppie di fatto omo- ed etero- sessuali, alla luce delle recenti evoluzioni legislative e della copiosa giurisprudenza formatasi negli ultimi anni. La ricerca si è inoltre allargata ad ulteriori realtà familiari, come le famiglie multietniche e multiculturali, sempre più diffuse per effetto dei massicci flussi migratori. In quest’ambito, nella tesi è affrontato il tema dei cd. reati familiari culturalmente orientati, perché integrati da condotte percepite dai soggetti attivi come lecite e normali secondo le usanze delle loro terre d’origine, ma penalmente sanzionate nel nostro ordinamento perché lesive di beni familiari. Sono poi stati approfonditi i temi legati all’evoluzione scientifica e tecnologica, che ha portato oggi al diffondersi di tecniche riproduttive che inducono a un radicale ripensamento delle stesse modalità di genesi della famiglia ed a un sovvertimento dei tradizionali ruoli familiari, comportando la necessità di una ridefinizione dei concetti di filiazione, maternità e paternità. La ricerca si è così rivolta ai reati previsti dalla Legge n. 40 del 19 febbraio 2004 in materia di procreazione medicalmente assistita, con una particolare attenzione al reato di realizzazione, organizzazione e pubblicizzazione della maternità surrogata, ma anche ai profili di penale responsabilità ipotizzabili in capo a chi ricorre al cd. turismo procreativo per sottoporsi all’estero a tecniche vietate in Italia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

CENTINARO, VALERIA. "PROSPETTIVE DI MODERNIZZAZIONE DEL DIRITTO DI FAMIGLIA NELL'ISLAM. IL CASO PAKISTANO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1083.

Full text
Abstract:
Questo lavoro intende analizzare il processo di evoluzione giuridica e sociale che ha operato nel mondo musulmano, con particolare riguardo alla condizione femminile e al diritto di famiglia nell’Islam. Date le connotazioni di specificità della giuridicità in ambito islamico, l’analisi delle modalità e degli strumenti con cui sono state portate avanti di volta in volta riforme e istituzionalizzazione di determinati ambiti giuridici consente di leggere l’Oggi con interessanti prospettive. Dopo una parte generale dedicata allo studio del diritto islamico e, in particolare, del diritto di famiglia, si è inteso analizzare il caso della Repubblica Islamica del Pakistan. Un caso oltremodo significativo nell’alternare Tradizione e Modernità e nelle peculiari evoluzioni istituzionali, sociali e politiche. È nella sua storia che si rintraccia sempre questa oscillazione, ma è soprattutto nella produzione normativa e nelle dinamiche sociali che si scopre quanto operino al suo interno meccanismi e movimenti di riforma che non esulano dai riferimenti islamici. Attraverso il periodo di fieldwork in loco, emerge l’immagine di un Paese non solo oggetto di un recente e contemporaneo processo di riforme legislative in materia penale e di diritto di famiglia, ma anche luogo di interessanti evoluzioni interpretative della giurisprudenza e di una società civile attiva e determinata verso l’affermazione di una “via musulmana alla modernità”.
This research aims to highlight the perspectives of reform within Islamic Family Law and in the field of women’s rights, focusing especially on the case of Pakistan. The study is structured in two main parts in the attempt to underline the dialectic between Tradition and Modernity. The first part is an analysis of the sources of Islamic Law, aimed to delineate, on one hand, the instruments of classical and reformist interpretation and the legal procedures which make possible an evolution of the Islamic law and, on the other hand, the influences of the customary practices, with special reference to Islamic Family Law. The second part focuses on the case of Pakistan. The purposes of this section are to analyze the reforms in the field of family law and women’s rights and to examine the significant trends and the debate addressing family law and the related eventual challenges and opportunities. As emerged during my fieldwork I spent in Pakistan, Islam per se cannot be considered the obstacle to modernization since many factors are affecting this process as patriarchal customary practices, poverty, lack of education and awareness, bureaucratic and judiciary inefficiencies. In this view, an effective reformation process could be started from social reforms, especially in the field of education, even the religious one, in order to produce an “attitudinal modernization” and a change in people’s mindset towards a culture of gender equity and respect.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Najafi, Gholam <1990&gt. "le due rivoluzioni e diritto di famiglia in Iran." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11778.

Full text
Abstract:
«In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso» Questa tesi è nata dal mio continuo interrogarmi sulle mie origini e sul mondo che per alcuni anni mi ha circondato. Crescendo e studiando ho potuto fare una sintesi tra i valori che mi erano stati insegnati da bambino e quelli che oggi ho ritrovato nella società in cui vivo. Ogni cultura infatti pretende di definire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, dunque una morale che ci permette di vivere senza scontrarci gli uni con gli altri. Ciò che è interessante notare, è come questa serie di regole si sia introdotta nelle nostre società e a quali sviluppi culturali abbia portato, influenzando perciò non solo la vita quotidiana, ma anche il campo politico e religioso. Ciò che mi ha sempre colpito è come la religione, spesso e volentieri abbia influenzato la politica, soprattutto nel Medioriente, dove questo fenomeno è molto più visibile rispetto al caso europeo. Lo scopo di questa tesi è analizzare i punti salienti della prima e della seconda rivoluzione Iraniana, mettendoli in relazione con il diritto di famiglia musulmano sciita. Essa perciò contiene nozioni di diritto classico musulmano e diritto contemporaneo, collegati ai vari cambiamenti sociali avuti negli ultimi secoli. Inoltre vi sono riferimenti al mondo occidentale. Cerchiamo dunque di capire se le figure politico- religiose che si sono susseguite hanno chiarito le questioni centrali e più problematiche del diritto e se loro studi hanno favorito lo sviluppo della famiglia musulmana, la quale è sempre stata oggetto di dibattito nello scambio / scontro tra religione e politica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Caliendo, Biagio <1977&gt. "Patto di famiglia e tutela dei legittimari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3502/1/CALIENDO_BIAGIO_TESI.pdf.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Caliendo, Biagio <1977&gt. "Patto di famiglia e tutela dei legittimari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3502/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Lassi, Chiara <1994&gt. "Il diritto di famiglia giapponese: myōgi, koseki e affidamento dei minori." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19943.

Full text
Abstract:
L’elaborato che presento tratterà del diritto di famiglia giapponese. Inizierà con qualche cenno storico dalla nascita del diritto in Giappone, fino ad arrivare ai giorni nostri. Verranno affrontate alcune problematiche come il mukoseki. Inoltre, facendo dei confronti con l’Italia, si analizzeranno le modalità di divorzio e le eventuali procedure per l’affidamento nel caso di figli minori, spiegando anche la problematica sulla sottrazione di minori tra coniugi di nazionalità mista. Infine rappresenterò con dei grafici un sondaggio che ho sottoposto ad alcuni studenti universitari giapponesi, per comprendere la loro percezione sul diritto di famiglia: lo trovano giusto oppure un po’ antiquato e disparitario in confronto a quello italiano?
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

di, Napoli Ester. "I criteri di collegamento personali nel diritto internazionale privato europeo della famiglia." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423051.

Full text
Abstract:
Recently, European private international law in family matters has deeply developed. The structure of conflict-of-laws rules reflects the needs of mobility of the “post-modern” family. Presently, families move, benefiting from the “constitutional” freedom of movement within the Union, establishing a fragmented and unstable relationship with the territory. In the era of the retour des sentiments, the “post-modern” man “suffers” from a pluralism of identities: he is linked to the traditions of his ancestors, he is integrated within the social context of the different country where he is established, he takes part to the community of those who believe in the religion that he has embraced. In Europe, the conflict-of-laws rules which regulate family matters – allocated on three “levels” (national, conventional, supranational) – respond to complex schemes, and undergo a wider tension to specialization, flexibilitation and materialization of private international law. The use of the personal connecting factors of nationality, domicile and habitual residence, demonstrates that private international law changes following the political, social and economic changes. The European legislator and the interpreter, when elaborating and applying the relevant conflict-of-law rule, need to satisfy multiple needs. On one side, the European policies, such as, among others, the social integration of the individual in the legal order of the requested State; on the other side, the protection of the “moving” person’s cultural identity. Such “axiological” tension (translated, in the macro-context, in the search for a balance between the “right to an international mobility”, and the respect of one’s own “roots”) reveals itself, in the micro-context, through the use of some personal connecting factors by the supranational conflict-of-laws rules which apply in family matters. It is mostly the habitual residence that appears to satisfy such balances. The European legislator has taken the expression from the language of “the Hague”, and has shaped it according to the needs of the European legal order. Habitual residence raises delicate issues concerning its definition: such problems show that this concept is of a complex and composite nature, which goes beyond the mere fact (as it was originally conceived in the “law of the Hague”). The questions surrounding the habitual residence, and its widespread use (as the principal connecting factor, but also the principle head of jurisdiction in EU regulations regulating family matters) reflect the development that undergoes European private international law. Such evolution, together with its present dynamics, seen from the internal perspective of the personal connecting factors used by conflict-of-laws rules in family matters, leads one to think – with renovated interest – about the European competences in the field of private international law, and on the nature of European private international law
Negli ultimi anni il diritto internazionale privato dell’Unione ha conosciuto uno sviluppo significativo, anche nel settore familiare. Le esigenze della “famiglia postmoderna” si riverberano sulla struttura della norma di conflitto, che si appresta a seguirla nel suo dinamismo. La famiglia odierna partecipa del fenomeno di mobilità attraverso le frontiere, “costituzionalmente” garantito dai Trattati, intrattiene col territorio un rapporto frammentato, precario: la famiglia si stabilisce nel tessuto sociale dello Stato d’accoglienza, vi si integra, riparte. Così, nell’epoca del retour des sentiments, l’uomo postmoderno è eclettico, “soffre” di un pluralismo identitario: è ancorato alle tradizioni dei propri avi, si inserisce nel tessuto sociale del diverso paese in cui è stabilito, si riconosce nella comunità di quanti credono nella religione che ha abbracciato. Le norme di conflitto che disciplinano la materia familiare in Europa – distribuite su più “livelli” (interno, convenzionale, sovranazionale) – rispondono così a schemi articolati, attraversate dalla più ampia tendenza alla specializzazione, alla flessibilizzazione ed alla materializzazione del diritto internazionale privato, che interessa ogni settore. L’evoluzione dell’impiego nel tempo dei criteri di collegamento personali della cittadinanza, del domicilio e della residenza abituale mostra come il diritto internazionale privato non resti insensibile agli sviluppi politici, sociali ed economici della società. Il legislatore dell’Unione, nella fase genetica, e l’interprete, nella fase applicativa della norma di conflitto, devono soddisfare multiple esigenze. Da una parte, le politiche dell’Unione (di cui la libertà di circolazione costituisce lo “scheletro”), l’integrazione sociale della persona nell’ordinamento dello Stato d’arrivo; dall’altra, la tutela dell’identità culturale dell’individuo “mobile”. Questa tensione assiologica, che nel macro-contesto si traduce nella ricerca di un equilibrio tra il “diritto alla mobilità internazionale” ed il valore del rispetto delle proprie origini, si manifesta nel micro-contesto nell’impiego di alcuni criteri di collegamento personali da parte delle norme di conflitto preposte alla disciplina dei rapporti e delle situazioni familiari, nel contesto sovranazionale. È soprattutto il criterio di collegamento basato sulla residenza abituale che parafrasa questo gioco di equilibri. Il legislatore dell’Unione ha trasposto “a Bruxelles” questa espressione, tratta dal linguaggio “dell’Aja”, plasmandolo in parte su “bisogni” propri dell’ordinamento europeo: il criterio di collegamento della residenza abituale dimostra di soddisfare, più dei criteri del domicilio e della cittadinanza, gli obiettivi cui è informato il diritto internazionale privato dell’Unione, strumentale, a sua volta, al raggiungimento delle politiche dell’Unione. La residenza abituale solleva delicate problematiche ricostruttive, che ne lasciano intendere una natura complessa, composita, che va oltre al mero fatto (come originariamente intesa nel “diritto dell’Aja”). Le questioni che circondano questo concetto e l’impiego diffuso che ne fanno le norme dell’Unione (che lo elevano a criterio di collegamento, nonché a titolo di giurisdizione principale anche nei regolamenti in corso di adozione in materia familiare), rispecchiano in parte lo sviluppo che fronteggia il diritto internazionale privato dell’Unione nel suo insieme. Questa evoluzione, con le sue dinamiche attuali, osservata dal micro-contesto, dalla prospettiva dei criteri di collegamento personali impiegati dalle norme di conflitto in materia familiare, ci inducono riflettere con rinnovato interesse sulle competenze dell’Unione nella disciplina internazionalprivatistica, sulla natura del diritto internazionale privato dell’Unione
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Serrano, Canas José Manuel <1977&gt. "La governance della società di capitale a base familiare: "Protocolo Familiar" e Patti di Famiglia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1913/1/jose_serranocanas_tesi.pdf.

Full text
Abstract:
Family businesses have acquired a very specific gravity in the economy of occidental countries, generating most of the employment and the richness for the last ages. In Spain Family Businesses represent the 65% about the total of enterprises with 1,5 million companies. They give employment to 8 million people, the 80% of the private employment and develop the 65% of the Spanish GNP (Gross National Product). Otherwise, the family business needs a complete law regulation that gives satisfaction to their own necessities and challenges. These companies have to deal with national or international economic scene to assure their permanency and competitiveness. In fact, the statistics about family companies have a medium life of 35 years. European family businesses success their successor process between a 10 and 25%. It’s said: first generation makes, second generation stays, third generation distributes. In that sense, the Recommendation of the European Commission of December 7º 1994 about the succession of the small and medium companies has reformed European internal orders according to make easier successor process and to introduce practices of family companies’ good government. So, the Italian law, under the 14th Law, February 2006, has reformed its Covil Code, appearing a new concept, called “Patto di famiglia”, wich abolish the prohibition as laid dwon in the 458 article about successors’ agreements, admitting the possibility that testator guarantees the continuity of the company or of the family society, giving it, totally or in part, to one or various of its descendents. On other hand, Spain has promulgated the 17th Royal Decree (9th February 2007), that governs the publicity of family agreements (Protocolos familiars). These “protocolo familiar” (Family Agreement) are known as accord of wills, consented and accepted unanimously of all the family members and the company, taking into account recommendations and practices of family company’s good government.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Serrano, Canas José Manuel <1977&gt. "La governance della società di capitale a base familiare: "Protocolo Familiar" e Patti di Famiglia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1913/.

Full text
Abstract:
Family businesses have acquired a very specific gravity in the economy of occidental countries, generating most of the employment and the richness for the last ages. In Spain Family Businesses represent the 65% about the total of enterprises with 1,5 million companies. They give employment to 8 million people, the 80% of the private employment and develop the 65% of the Spanish GNP (Gross National Product). Otherwise, the family business needs a complete law regulation that gives satisfaction to their own necessities and challenges. These companies have to deal with national or international economic scene to assure their permanency and competitiveness. In fact, the statistics about family companies have a medium life of 35 years. European family businesses success their successor process between a 10 and 25%. It’s said: first generation makes, second generation stays, third generation distributes. In that sense, the Recommendation of the European Commission of December 7º 1994 about the succession of the small and medium companies has reformed European internal orders according to make easier successor process and to introduce practices of family companies’ good government. So, the Italian law, under the 14th Law, February 2006, has reformed its Covil Code, appearing a new concept, called “Patto di famiglia”, wich abolish the prohibition as laid dwon in the 458 article about successors’ agreements, admitting the possibility that testator guarantees the continuity of the company or of the family society, giving it, totally or in part, to one or various of its descendents. On other hand, Spain has promulgated the 17th Royal Decree (9th February 2007), that governs the publicity of family agreements (Protocolos familiars). These “protocolo familiar” (Family Agreement) are known as accord of wills, consented and accepted unanimously of all the family members and the company, taking into account recommendations and practices of family company’s good government.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Books on the topic "Diritto di famiglia"

1

Sergio, Cotta, and D'Agostino Francesco 1946-, eds. Famiglia, diritto e diritto di famiglia. Milano: Jaca Book, 1985.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Sesta, Michele. Diritto di famiglia. 2nd ed. Padova: CEDAM, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Pino, Augusto. Diritto di famiglia. 3rd ed. Padova: CEDAM, 1998.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Sesta, Michele. Diritto di famiglia. Padova: CEDAM, 2003.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Bonilini, Giovanni. Manuale di diritto di famiglia. 3rd ed. Torino: UTET giuridica, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Ferrando, G. Manuale di diritto di famiglia. Roma: Laterza, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Sesta, Michele. Manuale di diritto di famiglia. Padova: CEDAM, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Ruscello, Francesco. Lineamenti di diritto di famiglia. Milano: Giuffrè, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Bonilini, Giovanni. Manuale di diritto di famiglia. 2nd ed. Torino: UTET, 2002.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Cupis, Adriano De. Il diritto di famiglia. Padova: CEDAM, 1988.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Book chapters on the topic "Diritto di famiglia"

1

D’Attoma, Sara. "2 • Divorzio e mediazione." In Sinica venetiana. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-602-2/002.

Full text
Abstract:
La libertà di divorzio, più di ogni altro diritto nell’ambito della disciplina giuridica sulla famiglia, è l’espressione di una volontà individuale. Essa può essere interpretata come complementare alla libertà di matrimonio, con la differenza che quest’ultima è stata riconosciuta dallo Stato come elemento primario e fondante della famiglia in largo anticipo rispetto alla libertà di divorzio. Nella storia del diritto di famiglia il nucleo famigliare è sempre stato considerato quale bene giuridico primario, da tutelare anche a scapito dell’esercizio dei diritti dei suoi singoli componenti. Il divorzio è stato relegato per molto tempo fra i fattori sociali destabilizzanti, per la sua espressione spiccatamente individualistica, e perciò non ammesso.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

D’Attoma, Sara. "1 • Famiglia e diritto nella Repubblica Popolare Cinese." In Sinica venetiana. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-602-2/001.

Full text
Abstract:
La sociologia riconosce nella famiglia un sistema normativo autonomo, un insieme di regole endogene al nucleo famigliare. A questo sistema di norme si oppone quello esogeno di produzione politica. Il rapporto esistente tra queste due normative si regge su una continua tensione che, a fasi alterne, propende per l’una o per l’altra.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography