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1

Bersier, Ladavac Nicoletta. "Diritto e pace in Hans Kelsen." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2012): 79–96. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-001004.

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Abstract:
Hans Kelsen ha dedicato una parte importante della sua produzione giuridica al diritto internazionale. La sua riflessione internazionalistica iniziň negli Anni Venti e si protrasse fino alla fine della sua vita. Le tematiche affrontate da Kelsen a partire dagli Anni Trenta, soprattutto durante il suo insegnamento a Ginevra, sono dedicate alla pace in rapporto al diritto e alla politica nel contesto delle istituzioni internazionali. A Ginevra elaborň vaste critiche rivolte soprattutto alla Societŕ delle Nazioni e un proprio progetto per assicurare la pace che raccolse in diversi scritti poco conosciuti. Particolarmente interessante appare il progetto per la pace che Kelsen mise a confronto con la scienza giuridica e collocň nel contesto politico. In tale documento il giurista viennese si sofferma per la parte teorica sulla giustizia internazionale e per la parte pratica traccia le linee per un Tribunale Internazionale, teorizzando al contempo il postulato della obbligatorietŕ della giustizia internazionale. Inoltre nella sua elaborazione del diritto internazionale, Kelsen dedica molto spazio alla civitas maxima, tema che rappresenta indubbiamente il nocciolo ideale della sua riflessione internazionalistica e rivela la sua concezione globale e federale tra utopia e Realpolitik
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2

Cataldi, Giuseppe. "R. Pisillo Mazzeschi. Diritto internazionale dei diritti umani. Teoria e prassi." CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 13, no. 1 (March 8, 2021): 1153. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2021.6025.

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3

Mattei, Alberto. "Il ruolo del diritto internazionale privato nella mobilitŕ transnazionale del lavoro." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (February 2012): 100–104. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-003008.

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Abstract:
Nel mercato transnazionale del lavoro, con il distacco della manodopera previsto dalla direttiva 96/71/CE, il diritto internazionale privato, a partire dalla Convenzione di Roma ora trasfusa nel Regolamento Roma I, puň incidere seriamente sulla disciplina del rapporto di lavoro con elementi di transnazionalitŕ. In tal senso, nella prospettiva del conflitto di leggi, č possibile dare rilievo agli strumenti internazional-privatistici per garantire i diritti sociali dei lavoratori "mobili". Si puň cosě rendere piů uniforme la disciplina dei rapporti di lavoro nell'ambito delle imprese "senza confine", che per loro natura sfuggono alla sottoposizione ad un unico ordinamento giuridico, al fine di dare preminenza al principio di concretezza degli effetti del lavoro transnazionale.
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4

Catanzariti, Mariavittoria. "I diritti su misura: la Corte Europea di Strasburgo e i minori." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2012): 97–121. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-001005.

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Abstract:
Questo saggio esamina l'approccio della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo alla tutela dei diritti dei minori. Piů specificamente, esso pone la questione dello statuto di tali diritti come diritti fondamentali alla luce della compatibilitŕ normativa tra diritto internazionale e diritto interno. La giurisprudenza della Corte Europea č dunque analizzata al fine di mettere in rilievo alcuni principi dalla stessa elaborati, con particolare riguardo al rispetto della vita familiare. Il saggio si concentra infine sui principi della child-friendly justice adottati dal Consiglio d'Europa nel novembre 2010 al fine di evidenziare il rapporto tra modelli culturali e prassi giurisprudenziale.
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5

Germanò, Alberto. "Il cibo nel diritto internazionale del mercato dei prodotti agricoli: disciplina e controversie." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (December 2010): 85–113. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-001008.

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Abstract:
L'Autore, dopo aver illustrato il significato dei termini food security e food safety, analizza il mercato internazionale dei prodotti alimentari, con particolare attenzione alle regole tecniche e alle regole sanitarie e fitosanitarie e, quindi, all'Accordo Tbt e Sps, nonché al criterio di equivalenza, quale strumento per la tutela della diversità e nel contempo di conferma della sovranità degli Stati. L'Autore esamina, inoltre, alcune delle più significative controversie internazionali relative agli alimenti (la c.d. guerra delle banane e le controversie relative alla carne agli ormoni), l'Accordo Tbt e le regole tecniche a tutela dell'ambiente, nonché l'Accordo Trips e il rapporto tra indicazioni geografiche e marchi geografici di prodotti alimentari. Infine, viene affrontato il problema dei cambiamenti nell'allocazione della terra e nelle pratiche agricole utilizzate: per ottenere la riduzione delle emissioni climalteranti si sta alterando l'uso razionale della terra, agendo in modo scorretto sui "conflitti" tra le produzioni a fini mercantili e le produzioni a fini alimentari. In conclusione l'A. evidenzia la necessità , per i cultori del diritto dell'agricoltura, di uscire dagli angusti confini del diritto domestico e di affrontare, passando per il diritto comunitario, i problemi che il diritto internazionale prospetta, con conseguenti ricadute sulla comprensione ed interpretazione del diritto nazionale.
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Ribeiro, Luiz Gustavo Gonçalves, and Romeu Thomé. "LA PROTEZIONE PENALE DELL’AMBIENTE COME DIRITTO UMANO COSTITUZIONALE." Veredas do Direito: Direito Ambiental e Desenvolvimento Sustentável 14, no. 28 (June 7, 2017): 33–71. http://dx.doi.org/10.18623/rvd.v14i28.1014.

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Abstract:
L’ambiente, oggi consacrato dottrinalmente come diritto umano di terza generazione e contemplato con disposizioni costituzionali che lo innalzano alla condizione di diritto fondamentale nell’ambito di diversi Paesi, è bene giuridico atto a essere effettivamente tutelato dal diritto penale che, tuttavia, richiede modificazioni nella sua dogmatica individualista secolare per la difesa di un diritto che è, allo stesso tempo, individuale e diffuso. Il testo contempla, sotto il ragionamento logico-deduttivo e con ricerca bibliografica, la garanzia dell’ambiente dal diritto penale e presenta proposte per la migliore tutela ambientale, esse corrispondendo, oltre alla predisposizione di norme penali più adeguate, alla creazione di un Tribunale Internazionale competente per le richieste penali legate all’ambiente e all’ammissione della responsabilità penale delle persone giuridiche. Si riconosce, nell’ambiente, una reale garanzia di tipo costituzionale, non soltanto diffusa, ma anche individuale, giacché direttamente legata alla qualità di vita dei singoli esseri e che ha avviato, negli ultimi decenni, la consacrazione di documenti internazionali e costituzionali di effettiva tutela.
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Touzenis, Kristina. "Lo Status legale di Gerusalemme. Proposta per una soluzione." FUTURIBILI, no. 3 (September 2012): 221–43. http://dx.doi.org/10.3280/fu2011-003015.

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Abstract:
L'Autore affronta il problema di Gerusalemme e propone soluzioni basate sul diritto internazionale. Gerusalemme gode di grande importanza su diversi livelli: il livello locale/municipale e quindi funzionale per gli abitanti, il livello nazionale dove la questione della sovranitŕ č importante, e infine il livello internazionale legato ai luoghi santi per le tre religioni. L'Autore analizza perciň i reclami storici delle due parti, il prima del 1947, l'idea (ideale) di Gerusalemme cittŕ internazionale del 1949 e la prima occupazione, la seconda occupazione del 1967, la dichiarazione dei principi del 1993 (accordo di Oslo), la Road Map, l'accordo di Ginevra. Ed infine considera come risolutiva della sovranitŕ una "divisione" non fisica (e cioč senza confini) di Gerusalemme, soprattutto dal punto di vista del diritto internazionale.
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Gorle, F. "Istituto internazionale di diritto umanitario." Military Law and the Law of War Review 24, no. 1-2 (December 1985): 191–92. http://dx.doi.org/10.4337/mllwr.1985.1-2.10.

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Travan, Federico. "Il non acquisto dello status di «locali della missione»: note a margine della sentenza della Corte Internazionale di Giustizia nel caso Guinea Equatoriale c. Francia." Revista da Faculdade de Direito, Universidade de São Paulo 116, no. 2 (December 30, 2021): 329–68. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2318-8235.v116p329-368.

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Abstract:
Questo lavoro è un commento alla sentenza della CIG, di merito, nel caso Immunités et procédures pénales (Guinée Équatoriale c. France), e, allo stesso tempo, uno studio del problema – inedito nella giurisprudenza internazionale – emergente dalla sentenza, quello del momento in cui e delle modalità attraverso le quali un determinato immobile acquista, nel diritto internazionale, lo status di «premises of the mission». La sentenza della Corte, che ha ritenuto necessario il consenso dello Stato accreditatario, è criticata. Lo studio e l’analisi della prassi degli Stati, della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, della storia dell’istituto dell’inviolabilità dei locali diplomatici e della (poca) letteratura che ha trattato il problema, dimostrano che esiste una norma del diritto internazionale che determina che l’acquisto dello status di «premises of the mission» avvenga attraverso il (e nel momento del) solo inizio d’uso effettivo dei locali per l’esercizio delle funzioni diplomatiche. La sentenza della CIG «crea» quindi un requisito – il consenso dello Stato accreditatario – che non esiste nel diritto internazionale, e ciò comporta gravi potenziali problemi di contrasto e coesistenza tra situazioni di fatto (reali) e situazioni puramente giuridico-formali.
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Perulli, Adalberto. "Giustizia sociale, commercio internazionale ed extraterritorialità "atipica". Il caso USMCA." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 170 (August 2021): 215–34. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170003.

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Abstract:
L'articolo analizza alcune delle principali novità del Trattato USMCA, collocandolo nel contesto della globalizzazione economica e delle tecniche di regolazione sociale che impiegano i la-bour standards dell'OIL e le clausole sociali nei Trattati commerciali internazionali, realizzando forme "atipiche" di extraterritorialità. Il Trattato USMCA si caratterizza per alcune impor-tanti innovazioni in materia: l'impegno delle parti a rispettare gli international core labour standards, il riconoscimento del diritto di sciopero, la possibilità di sanzionare direttamente le imprese responsabili delle violazioni dei diritti del lavoro, una procedura veloce di risoluzione delle controversie. Nel complesso il Trattato rilancia la capacità della clausola sociale come principale fattore di tutela dei diritti del lavoro in un contesto di globalizzazione economica.
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Di Cerbo, Antonella. "La tutela dell’identità nell’ambiente digitale alla luce delle norme europee." European Journal of Privacy Law & Technologies, no. 2 (2024): 252–64. http://dx.doi.org/10.57230/ejplt232adc.

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Abstract:
L’evoluzione tecnologica ed i riflessi che ha avuto sulla società hanno dato luogo al sorgere di nuove istanze di tutela, che con il tempo hanno trovato posto nelle carte sovranazionali e domestiche e che tutt’oggi sono al centro dell’attività parlamentare europea ed internazionale. Dopo un excursus sull’affermazione di nuovi diritti attraverso il processo d’integrazione europea, il presente contributo analizza l’impatto dei regolamenti in materia di protezione dei dati personali e dei servizi digitali sul diritto all’identità digitale.
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Rubino, Francesco. "Marxismo, ecologia e costituzione." DESC - Direito, Economia e Sociedade Contemporânea 2, no. 2 (February 21, 2020): 146–68. http://dx.doi.org/10.33389/desc.v2n2.2019.p146-168.

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Abstract:
Questo saggio analizza le origini del consolidamento progressivo della sensibilità ecologica negli ultimi cento anni, le rapporti tra l’ecologia e la costituzione e l’ampiezza teorica dei concetti di diritti fondamentali, diritti umani, democrazia, socialismo per evitare la catastrofe, non dimenticando che il discorso ecologico è nato nelle tradizione socialisti sovietici. Analizza anche dalla guerra come fonte di diritto e la legittima difesa ambientale nel diritto internazionale al ‘ambiguo’ ma necessario corollario del principio internazionale di solidarietà come uscita possibile alla crisi. La costruzione di altre nozioni come “beni pubblici globali” sembra, da molti, un’altra conseguenza di questa opposizione tra la protezione ambientale e gli interventi umanitari, entrambi su scala globale e planetaria. Salvare l’ambiente e salvare l’economia è il secondo grande problema: che cos’è la produzione ambientale e come funziona al di là delle tante assunzioni di responsabilità e dei tanti committments che non hanno séguito? Esiste un “capitale naturale del mondo”? è l’ultima questione del saggio, come da una decina d’anni si è legittimato un modo di vedere che punta alla valorizzazione del “capitale naturale del mondo”. Dinanzi una somma di argomenti critici e historici a tutti questi concetti, l’articolo tende a concludere che l’atteggiamento politico è proprio invece quello di un “evasionismo” dal Pianeta, di un abbandono cioè nei confronti di un pianeta ormai in crisi irreversibile.
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Mialhe, Jorge Luís. "Corso di diritto internazionale: parte II." Prisma Juridico 6 (July 31, 2008): 377–80. http://dx.doi.org/10.5585/prismaj.v6i0.1152.

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Mialhe, Jorge Luís. "Corso di diritto internazionale: parte II." Prisma Juridico 6 (July 31, 2008): 377–80. http://dx.doi.org/10.5585/prismaj.v6n0.1152.

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d’Agostino, Francesco. "Rivista internazionale di filosofia del diritto." Revue interdisciplinaire d'études juridiques 21, no. 2 (1988): 57. http://dx.doi.org/10.3917/riej.021.0057.

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Schwietzke, Joachim. "Carlo Focarelli, Lezioni di Storia del Diritto Internazionale Carlo Focarelli, Lezioni di Storia del Diritto Internazionale." Journal of the History of International Law / Revue d'histoire du droit international 7, no. 1 (2005): 103–6. http://dx.doi.org/10.1163/1571805054545109.

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Carrascosa González, Javier. "P. FRANZINA. Introduzione al diritto internazionale privato." CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 14, no. 1 (March 9, 2022): 1261–64. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2022.6761.

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Cantarutti, Luca Azzano. "L'autodeterminazione del popolo veneto tra diritto internazionale e diritto interno." Rivista Italiana di Antropologia Applicata, no. 1 (June 29, 2016): 7–21. http://dx.doi.org/10.32054/2499-1848-2016-1-1.

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Odello, M. "Immigrazione irregolare via mare: diritto internazionale e diritto dell'Unione Europea." International Journal of Refugee Law 25, no. 3 (October 1, 2013): 640–42. http://dx.doi.org/10.1093/ijrl/eet040.

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Perra, Livio. "Il Diritto Internazionale Può Scongiurare Le Guerre?" Revista Opinião Jurídica (Fortaleza) 16, no. 23 (July 1, 2018): 222. http://dx.doi.org/10.12662/2447-6641oj.v16i23.p222-240.2018.

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Abstract:
Nel presente articolo l’autore muove la sua analisi partendo dall’interrogativo se il diritto internazionale possa scongiurare le guerre. Il diritto internazionale ha sempre ricercato l’obiettivo di dirimere le controversie tra gli Stati in maniera pacifica. La spinta verso questo fine si avverte in misura maggiore dopo i grandi conflitti bellici. La Lega delle Nazioni vede la propria nascita in funzione di questo intento pacificatore. Anche se viene definita come una impresa fallimentare, l’autore ritiene che abbia posto le basi per i successivi progressi. Importanti passi vengono compiuti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, la quale cerca di salvaguardare la pace attraverso l’utilizzo di misure che contemplano l’uso della forza e misure che non prevedono l’utilizzo della forza. In particolare, l’autore esamina entrambe le tipologie di strumenti e giunge alla conclusione che anche questo approccio sembra non essere del tutto efficace. Egli esamina il concetto di pace giusta ed il diritto dei popoli alla pace. Infine, l’attenzione si concentra sulla tendenza più recente alla promozione dell’educazione alla cultura della pace.
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Carrascosa González, Javier. "FABRIZIO MARRELLA. Manuale di Diritto del commercio internazionale." CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 14, no. 1 (March 9, 2022): 1265–66. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2022.6762.

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Kamińska, Renata. "TREDICESIMO SEMINARIO INTERNAZIONALE ‘DIRITTO ROMANO E ATTUALITÀ’ IN TEMA DI ‘ASSEMBLEE POPOLARI’, 28 IV – 3 V 2017 SUCHA BESKIDZKA." Zeszyty Prawnicze 17, no. 4 (May 26, 2018): 253–57. http://dx.doi.org/10.21697/zp.2017.17.4.13.

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Vassallo, Paleologo Fulvio. "Il caso Cap Anamur. Assolto l'intervento umanitario." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 87–102. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002005.

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Abstract:
Sommario:1. Un caso internazionale montato dai fautori della politica dei respingimenti2. Un processo al soccorso umanitario3. Il soccorso umanitario non č reato4. I principi di diritto internazionale del mare sono vincolanti5. Il caso del processo ai pescatori tunisini. La giustizia č uguale per tutti?6. Le nuove pratiche di respingimento collettivo tra media e processi
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Pugiotto, Andrea. "I meccanismi di allontanamento dello straniero, tra politica del diritto e diritti violati." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (April 2010): 42–57. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-001003.

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Abstract:
La titolaritŕ formale del diritto alla tutela giurisdizionale da parte dello straniero extracomunitario (irregolare o clandestino) č oggi un dato acquisito per il nostro ordinamento. Non altrettanto il suo effettivo godimento, assente o carente per scelta legislativa o in ragione delle concrete modalitŕ di esecuzione dei provvedimenti di allontanamento dello straniero dallo Stato italiano. Il saggio - che riproduce la comunicazione orale svolta al Convegno annuale dell'Associazione Italiana Costituzionalisti (Cagliari, 16-17.10.2009), di cui l'Autore č stato relatore - analizza criticamente le ragioni di politica del diritto e le incompatibilitŕ costituzionali dell'attuale ordinamento espulsivo degli stranieri, anche alla luce delle frequenti censure ad esso mosse in ambito europeo e internazionale.
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Scarpa, S. "Il diritto dei rifugiati: Elementi di diritto internazionale, europeo e italiano." International Journal of Refugee Law 25, no. 3 (October 1, 2013): 643–44. http://dx.doi.org/10.1093/ijrl/eet041.

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Mancini, Elena. "Diritto alla salute, equità e governance delle malattie neglette e della povertà / Right to health, equity and governance of neglected diseases and poverty." Medicina e Morale 65, no. 4 (October 6, 2016): 477–93. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2016.444.

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Abstract:
L’articolo esamina la salute quale diritto umano fondamentale nelle principali Carte internazionali. Sarà in particolare ricostruito il percorso storico-concettuale che ha portato al riconoscimento della natura complessa e inclusiva del diritto alla salute. Il fallimento delle politiche sanitarie mirate a sconfiggere singole malattie - come avvenuto nel caso della malaria - ha imposto una maggiore attenzione verso i determinanti sociali della salute, dando origine ad un processo che ha portato a concepire la salute quale problema di equità internazionale la cui soluzione richiede la realizzazione di condizioni sociali, economiche e ambientali e la promozione di libertà umane fondamentali. Il diritto a godere del più alto livello di salute ricomprende oltre al diritto all’accesso a cure mediche e a farmaci di qualità, anche la disponibilità di misure igieniche, di corrette informazioni sanitarie e la protezione di libertà fondamentali quali la libertà dall’esclusione sociale e il possesso di titoli per l’accesso concreto alle cure essenziali primarie. Viene proposta una interpretazione dei diversi modelli di giustizia sanitaria elaborati per l’individuazione delle priorità nella utilizzazione delle risorse sanitarie, nella pianificazione degli interventi anche a livello internazionale e per la valutazione dei risultati da questi conseguiti in termini di equità e di protezione dei diritti umani. Sono esaminati gli indicatori e i parametri utilizzati per monitorare la progressiva realizzazione del diritto alla salute e l’efficacia degli interventi internazionali nel promuovere l’accesso universale alle cure con particolare attenzione alle strategie di contrasto delle malattie neglette e della povertà. In particolare viene illustrato il modello delle libertà sostanziali quali “capacitazioni” teorizzato da Amartya Sen e sviluppato da Martha Nussbaum nelle sue possibili applicazioni nell’ambito dell’accesso universale alle cure e delle possibili linee di azione della solidarietà internazionale.----------The aim of this article is to study health as a fundamental right in the main International Charters. We want to underline the historical and conceptual way that led to the recognition of the complex and inclusive nature of right to health. The failure of some sanitary policies supposed to defeat some illnesses – as it happened for malaria fever – obliged to give a better attention towards the social and economic determinants of health and consider the process that led to a new meaning of health: health as a problem of international equity. To realize this goal, is necessary, first of all, to understand social, economic and environmental conditions and to promote fundamental human freedoms. The right to enjoy a good level of health means not only to have the right to access to medical treatments or to high qualities medicines, but also to have a high level of sanitary measures and a correct sanitary information and to enjoy the right of freedom in order to avoid social exclusion and to obtain the access to primaries health treatment. In this article there is a proposal to help a better interpretation of the different models of justice in health care which are supposed to define equity in allocating main resources that are necessary to the international planning of the interventions. The results reached by international health policies are evaluated with regard to equity and protection of human rights. This proposal analyses the indicators and the parameters used to realize and control the progressive realization of the right to health and the impact of the international interventions used in order to promote a universal access to treatments; in particular it examines the strategies used against the neglected tropical diseases. In details it explains the model of substantial freedoms as capabilities, as it has been theorized by Amartya Sen and developed by Martha Nussbaum, used in their possible applications with regards to universal access to treatments and also to feasible international solidarity actions.
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Acierno, Maria. "Misure di protezione internazionale, permessi umanitari ed unicitŕ della giurisdizione del giudice ordinario nella piů recente giurisprudenza di legittimitŕ." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (April 2010): 99–108. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-001006.

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Abstract:
1. Il quadro normativo delle misure di protezione internazionale alla luce della giurisprudenza di legittimitŕ;a) Il doppio binario: giurisdizione del giudice ordinario sul rifugio politico e la giurisdizione del giudice amministrativo sui permessi umanitari;b) Pluralitŕ delle misure di protezione internazionale ed unicitŕ della giurisdizione: la giurisdizione del giudice ordinario sui permessi umanitari2. L'ampiezza del diritto alla luce della sentenza n. 26253 del 2009
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Scarpari, Giancarlo. "Obiettivo. Tra fede e politica: giuristi e magistrati nel passaggio dal fascismo alla Repubblica." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (July 2010): 89–133. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-003007.

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Abstract:
L'espressione «responsabilitŕ di proteggere» (responsibility to protect) fa la sua comparsa nel rapporto 30 settembre 2001 dell'International Commission on Intervention and State Sovereignty. Da allora essa costituisce la cornice politica entro cui si collocano le varie forme di ingerenza della Comunitŕ internazionale o di singoli Stati nelle questioni interne di altri Paesi. Di piů essa si trasforma gradualmente in una sorta di istituto giuridico diretto a inserire un vero e proprio «diritto di ingerenza» nel diritto internazionale. La teoria della «responsabilitŕ di proteggere», come i piů efficaci strumenti ideologici, č connessa da un lato alla presenza di problemi veri, dall'altro alla facile propaganda di soluzioni immaginarie. Per questo č compito del giurista analizzarne le sfaccettature e non perdere di vista la realtŕ.
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Corazza, Luisa. "Verso un nuovo diritto internazionale del lavoro?" GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 163 (September 2019): 487–98. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2019-163003.

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Univ. di Modena e Reggio Emilia. "Osservatorio di diritto internazionale e dell'Unione europea." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 16 (September 2017): 57–61. http://dx.doi.org/10.3280/dt2016-016006.

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Bevilacqua, Stefania Adriana. "Osservatorio di diritto internazionale e dell'Unione europea." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 33 (June 2021): 159–65. http://dx.doi.org/10.3280/dt2021-033008.

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von Overbeck, A. E., T. Rossi, and Edoardo Vitta. "Corso di Diritto Internazionale Privato e Processuale." American Journal of Comparative Law 33, no. 3 (1985): 549. http://dx.doi.org/10.2307/840248.

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Schwietzke, Joachim. "Introduzione storica al diritto internazionale, Carlo Focarelli." Journal of the History of International Law 15, no. 2 (2013): 290–94. http://dx.doi.org/10.1163/15718050-12340015.

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Sossai, M. "Andrea Carcano. L'occupazione dell'Iraq nel diritto internazionale." European Journal of International Law 22, no. 1 (February 1, 2011): 288–90. http://dx.doi.org/10.1093/ejil/chr012.

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Pinelli, Cesare. "Il costituzionalismo di fronte ai nuovi poteri privati." ECONOMIA PUBBLICA, no. 1 (May 2023): 115–22. http://dx.doi.org/10.3280/ep2023-001006.

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Abstract:
Questo scritto intende costituire uno spunto di riflessione per tentare di spostare l'approccio vigente del diritto costituzionale da un oggetto di conoscenza scienti- fica tradizionalmente ristretto alla disciplina del rapporto dei cittadini col potere pubblico ad una visione più ampia, che abbia specifico riguardo anche all'azione dei poteri privati allorché questi ultimi (ad esempio le oligarchie finanziarie e i dominatori delle piattaforme informatiche) dispiegando tutta la loro capacità di violare le leggi, si impongono anche ai poteri pubblici e - soprattutto - influenzano in maniera determinante la vita dei cittadini. Per tale via, infatti, il predominio del denaro e/o la capacità di manipolare il pensiero delle "vittime" delle piattaforme informatiche pone le majors internazionali nella condizione di presentarsi esse stesse come detentrici di un'ampia quota di potere, in difetto di quei condizionamenti e di quei limiti che il costituzionalismo è riuscito, in un confronto secolare, ad imporre alle istituzioni politiche. Invece, di fronte all'irrompere dei poteri privati sulla scena globale si è manifestata una scarsa reazione dei giuristi, alimentata e riflessa da decisioni politiche poco coraggiose sul piano internazionale e da scarso coordinamento tra le organizza- zioni operanti nei settori interessati. Per questa ragione - si propugna - sarebbe da attendersi dai cultori della disciplina del diritto costituzionale uno sforzo teorico non indifferente, tale da porsi all'altezza della trasformazione attinta dai poteri privati, onde trar fuori il costituzionalismo dalla confortante, ma superata, visione che la tutela dei diritti fondamentali debba attuarsi esclusivamente nei confronti del potere politico.
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Carrascosa González, Javier. "Franco Mosconi / Cristina Campiglio. Diritto internazionale privato e processuale, vol. 1, Parte generale e obbligazioni." CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 15, no. 1 (March 3, 2023): 1145–47. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2023.7597.

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Abstract:
Este artículo reseña: Franco Mosconi / Cristina Campiglio. Diritto internazionale privato e processuale, vol. 1, Parte generale e obbligazioni, 10ª ed., Utet Giuridica, Manuali universitari, Milano, 2022, 608 pp. ISBN: 8859824923
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Gałkowski, Tomasz. "Prawo kanoniczne a środowisko naturalne i środowisko ludzkie." Prawo Kanoniczne 41, no. 1-2 (June 15, 1998): 201–21. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1998.41.1-2.08.

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Abstract:
Nei giorni 4-5 dicembre è stato celebrato a Varsavia il Simposio Internazionale intitolato: Emergenza Ambiente — Emergenza Vita. Diritto all'ambiente e diritto alla vita. L'autore della relazione soprappresentata si è soffermato sul tema dell'apporto del diritto canonico alla odierna discussione sulla tutela giuridica dell'ambiente naturale e della vita. Egli procede nella relazione esponendo e unificando il diritto all'ambiente e alla vita sotto lo stesso titolo del diritto considerato in un modo più ampio, ma fondamentale, come diritto all'ambiente umano. Il diritto alla vita riguarda la vita nel suo valore che è proprio la vita e concerne tutto ciò che è ad essa legato e la condiziona. Esponendo le cause della situazione odierna si sofferma su quelle indirette legate alla consapevolezza dell'uomo, della sua responsabilità per l'ambiente in cui vive. Procede nell'ambito metagiuridico postulando che il problema della discussione intorno al diritto deve precedere le formulazioni positive del diritto e le diverse prove della soluzione. In seguito presenta il diritto canonico come diritto che offre agli ordinamenti moderni un esempio della tutela dell'uomo stesso mostrando il senso del diritto che deriva dalla sua realtà.
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Bonfanti, Angelica. "Accesso alla giustizia per violazioni dei diritti umani sul lavoro lungo la catena globale del valore: recenti sviluppi nella prospettiva del diritto internazionale privato." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 171 (December 2021): 369–90. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-171001.

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Abstract:
Il presente contributo esamina gli aspetti di diritto internazionale privato relativi all'accesso alla giustizia da parte delle vittime di violazioni dei diritti umani sul lavoro nell'ambito delle catene globali del valore di imprese multinazionali con società madri europee. In questa pro-spettiva, dopo avere analizzato la disciplina prevista dai Regolamenti europei Bruxelles I-bis, Roma I e Roma II, il contributo si focalizza sulle soluzioni offerte da due strumenti normativi oggi allo studio rispettivamente delle Nazioni Unite e dell'Unione europea: il progetto di trat-tato sulla regolamentazione delle attività di impresa e i diritti umani e la proposta di direttiva in materia di dovuta diligenza e responsabilità delle imprese, la cui adozione è stata richiesta dal Parlamento europeo nel marzo 2021.
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Mazzone, Leonard. "Per un diritto internazionale alla fuga. Diritto d'asilo e dovere di ospitalità." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 61 (May 2018): 31–46. http://dx.doi.org/10.3280/las2018-061004.

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Bompiani, Adriano. "La clonazione: considerazioni sulle normative internazionali." Medicina e Morale 47, no. 3 (June 30, 1998): 581–600. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.837.

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Abstract:
L’Autore analizza i vari Documenti internazionali che - di recente - sono stati elaborati a riguardo della clonazione dell’essere umano. Vi è una sostanziale uniformità nella condanna del processo di creazione a fini di riproduzione di un essere umano che abbia - per clonazione - lo stesso patrimonio genetico nucleare di altra persona vivente o morta. La riprovazione di questa finalità trova motivazione etica nell’offesa alla dignità umana e ai diritti fondamentali dell’uomo che tale modello di clonazione esprimerebbe. Rimangono al di fuori della normativa internazionale sin qui proposta (Consiglio d’Europa, UNESCO) le attività di clonazione a significato “terapeutico”, atte a prevenire la trasmissione di malattie mitocondriali. Mentre l’UNESCO ha adottato un testo piuttosto ambiguo, il Consiglio d’Europa ha vietato, espressamente, la clonazione dell’essere umano per trasferimento nucleare. Affiorano peraltro nuove preoccupazioni sul significato da dare all’espressione “essere umano”, che si vuole riservata al diritto interno di ogni singolo Stato europeo. Se nell’interpretazione statuale venisse attribuita la denominazione di “essere umano” all’embrione impiantato, la fase pre-impianto (da taluni considerata “pre-embrionale”) sarebbe di fatto non coperta dal divieto di clonazione a finalità sperimentali, o per la realizzazione di possibili presidi terapeutici.
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Pretelli, Ilaria. "Fabrizio Marrella / Nicola Soldati (eds.). Arbitration, Contracts and International Trade Law / Arbitrato, contratti e diritto del commercio internazionale. Essays in honor of Giorgio Bernini/ Studi in onore di Giorgio Bernini." CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 14, no. 1 (March 9, 2022): 1290–91. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2022.6769.

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Abstract:
This article reviews: Fabrizio Marrella / Nicola Soldati (Eds.). Arbitration, Contracts and International Trade Law / Arbitrato, contratti e diritto del commercio internazionale. Essays in honor of Giorgio Bernini/ Studi in onore di Giorgio Bernini. Milan, Giuffré-Francis Lefebvre, 2021, 683 pp.
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Gramlich, Ludwig. "Problemi e tendenze del diritto internazionale de'l economica." Archiv des Völkerrechts 50, no. 2 (2012): 252. http://dx.doi.org/10.1628/000389212803432302.

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Rivello, Roberto. "L'interesse del minore fra diritto internazionale e multiculturalitŕ." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (October 2011): 15–27. http://dx.doi.org/10.3280/mg2011-003002.

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Berghmans, Th. "L’obbedienza militare edi divieti del diritto internazionale pubblico." Military Law and the Law of War Review 27, no. 1 (December 1988): 137–41. http://dx.doi.org/10.4337/mllwr.1988.01.18.

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Fernández Sánchez, Pablo Antonio. "Ziccardi Capaldo, G., Diritto Globale. Il nuevo diritto internazionale, Giuffré Editore, Milán, 2010." Anuario Español de Derecho Internacional 27 (March 3, 2016): 670. http://dx.doi.org/10.15581/010.27.4209.

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Nuzzo, Luigi. "«Un piccolo settlement». Diplomatici, capitalisti e militari italiani a Tianjin (1900-1904)." Italian Review of Legal History, no. 9 (December 18, 2023): 157–203. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/21914.

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Abstract:
Nel 1900 la rivolta nazionalista e anti-occidentale dei Boxer offrì all’Italia l’occasione per soddisfare le proprie ambizioni coloniali anche in Estremo Oriente e per aprire nuovi spazi commerciali. L’articolo ricostruisce le origini della concessione italiana di Tianjin, analizzando il processo di formazione dell’accordo con cui, nel 1902, il Celeste impero cedette all’Italia, «in perpetuità e come concessione», i terreni che aveva precedentemente occupato. Nonostante il recente interesse manifestato dagli studiosi di diritto internazionale e storia globale verso i trattati ineguali, la giurisdizione consolare e più in generale le relazioni giuridiche con la Cina, le concessioni occidentali nei treaty ports cinesi e i relativi lease agreements non hanno ancora ricevuto una particolare attenzione. Al contrario, si trattava di straordinari strumenti di governance che mostravano la continua sovrapposizione tra piano privatistico e piano pubblicistico, spingendo i giuristi a riflettere sui limiti del diritto internazionale e ad immaginare nuove categorie giuridiche per leggere inedite spazialità che non potevano essere ricondotte all’interno di quelle già conosciute di stato, nazione, città.
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Spoto, Giuseppe. "Luci e ombre del sistema multilaterale degli accordi internazionali sul commercio dei prodotti agricoli." Przegląd Prawa Rolnego, no. 2(29) (December 30, 2021): 423–60. http://dx.doi.org/10.14746/ppr.2021.29.2.22.

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Abstract:
Anche se le regolazioni sul commercio dei prodotti agricoli si sono evoluti dagli obiettivi di piena liberalizzazione perseguiti per il commercio dei prodotti industriali, le regole del GATT sono state applicate fin dall’inizio. L’autore dell’articolo ricostruisce il quadro normativo delle fonti internazionali, con particolare attenzione all’Accordo SPS (sulle misure sanitarie e fitosanitarie), all’Accordo TBT (sulle barriere tecniche al commercio), e all’Accordo TRIPs (Trade Related Intellectual Property Rights; Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale). La seconda parte dello studio approfondisce il tema del commercio e dell’informazione a garanzia del diritto internazionale umanitario, partendo da un esame del caso del vino israeliano e dalla motivazione della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea (C-368/18). Da quando l’OMC è stata istituita sono avvenuti molti cambiamenti, ma soprattutto c’è stata un’inversione di rotta da parte dei Paesi industrializzati che hanno scelto di stimolare accordi commerciali bilaterali rispetto al sistema multilaterale, minando così l’importanza delle regole dell’OMC. La novità più significativa di questa evoluzione è che tali accordi bilaterali non sono più da considerare come ulteriori sviluppi nella costruzione del sistema multilaterale, ma sono spesso diventati dei veri e propri ostacoli alla ricostruzione. Per l’autore, sono proprio le regole del commercio internazionale stabilite con l’OMC a offrire le migliori garanzie di fronte alla crescita degli scambi e alla conquista sempre più crescente di quote significative del mercato mondiale da parte dei Paesi più aggressivi. Le crisi economiche degli ultimi anni e, soprattutto, i recenti sconvolgimenti dei mercati internazionali a seguito della pandemia hanno mostrato la necessità di rinnovare l’agenda globale, legando indissolubilmente la circolazione delle merci (soprattutto agricole) ad ulteriori obiettivi che non possono prescindere dal cambiamento climatico, dalla lotta all’inquinamento e dalla soluzione dei problemi ambientali che sono diventati temi da considerare come tasselli di un unico grande mosaico. Questi obiettivi richiederebbero un rilancio del multilateralismo e confermerebbero l’importanza di trovare un anello comune all’interno dell’OMC.
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Franzina, Pietro. "La disciplina internazionalprivatistica italiana della protezione degli adulti alla luce di una recente pronuncia = A recent decision involving the Italian rules of private international law on the protection of adults." CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 12, no. 1 (March 5, 2020): 219. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2020.5186.

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Abstract:
Riassunto: Una recente pronuncia del Tribunale di Belluno offre l’occasione per discutere le difficoltà che circondano l’applicazione delle norme italiane di diritto internazionale privato relative alla protezione delle persone maggiorenni che, a causa di un un’infermità o di menomazioni psichiche o fisiche, non sono in grado di provvedere ai propri interessi. Investito di un’istanza per la nomina di un amministratore di sostegno, il Tribunale ha affermato la sussistenza della giurisdizione italiana in ragione del fatto che la beneficiaria della misura di protezione –una cittadina macedone– aveva la propria residenza in Italia; circostanza rilevante, si legge nel provvedimento, tanto ai sensi dell’art. 3 quanto ai sensi dell’art. 9 della legge italiana di diritto internazionale privato (legge n. 218/1995), le norme generali riguardanti, rispettivamente, la giurisdizione contenziosa e quella volontaria. Quanto alla legge applicabile, il Tribunale ha innanzitutto rilevato che l’art. 43 della legge italiana di diritto internazio-nale privato richiama la legge nazionale della persona di cui trattasi, cioè, nella specie, la legge macedone. Si è dunque preoccupato di accertare se le norme macedoni sui conflitti di leggi richiamassero una legge diversa, ed è giunto alla conclusione che queste rinviassero nel caso di specie alla legge italiana. Anche il diritto internazionale privato macedone assoggetta in via ordinaria la protezione degli adulti alla legge del paese di cittadinanza dell’interessato, ma esiste nel sistema macedone una clausola di eccezione di carattere generale che, in un caso come quello considerato, interamente collegato con l’Italia (a parte la cittadinanza della beneficiaria) corregge il richiamo predetto e riconduce la fattispecie sotto il diritto italiano. Da qui, in forza dell’art. 13 della legge italiana di diritto internazionale privato, in tema di rinvio, l’applicabilità del diritto italiano. L’articolata argomentazione che sorregge la pronuncia, in sé convincente, mette in luce le ragioni per le quali l’assetto normativo attuale appare inadeguato a soddisfare gli interessi che oggi dominano la materia, quali risultano in particolare dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 2006 sui diritti delle persone con disabilità. La ratifica italiana della Convenzione dell’Aja del 2000 sulla protezione internazionale degli adulti comporterebbe, si sostiene nell’articolo, vantaggi significativi. Parole chiave: disabilità; capacità; supporto nella assunzione di decisioni; competenza giurisdizionale; procedimenti contenziosi e volontari; legge applicabile; rinvio; clausola di eccezione. Abstract: A recent decision by the Tribunal of Belluno provides the opportunity to discuss the difficulties that surround the application of the Italian rules of private international law concerning the protection of adults who, by reason of an impairment or insufficiency of their personal faculties, are not in a position to protect their interests. Seised of a request for the appointment of an “amministratore di sostegno” (a person charged with assisting the adult concerned in the taking of particular decisions), the Tribunal found it had jurisdiction on the ground that the person for whom the protection was sought – a national of Macedonia – resided in Italy. As noted by the Tribunal, this provided a sufficient basis for jurisdiction under both Article 3 and Article 9 of the Italian Statute on Private International (Law No 218 of 1995), concerning jurisdiction over contentious and non-contentious proceedings, respectively. As regards the applicable law, the Tribunal observed at the outset that, pursuant to Article 43 of the Italian Statute, the protection of adults is governed by the law of the State of nationality of the adult concerned, that is, in the circumstances, the law of Macedonia. The Tribunal went on to assess whether the conflictof-laws rules in force in Macedonia refer, in turn, to the law of the different country, and found that they refer the matter back to Italian law. Like the Italian Statute, the Macedonian Statute of Private International Law provides that the protection of adults be governed by the law of nationality of the adult in question. However, the Macedo-nian Statute includes a general exception clause pursuant to which, in the Tribunal’s view, the case must rather be considered to be governed by Italian law, given that the case is con-nected with Italy in all respects, apart from the nationality of the person concerned. Hence, according to Article 13 of the Italian Statute, on renvoi, the application of Italian law. The Tribunal’s complex reasoning, while persuasive in itself, illustrates the reasons why the cur-rent legal landscape hardly suits the interests underlying this area of law, in particular as they result from the United Nations Convention on the rights of persons with disabilities of 2006. The paper argues that the picture would significantly improve if Italy ratified the Hague Convention of 2000 on the international protection of adults. Keywords: disability; capacity; assisted decision-making; jurisdiction; contentious and non-contentious proceedings; applicable law; renvoi; exception clause.
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Hollanders, V. "M. Frigo, La circolazione internazionale dei beni culturali, diritto internazionale, diritto comunitario e diritto interno, Giuffre Editore, Milano, 2001, pp. xiv + 341, ISBN 88-14-08844 6." Uniform Law Review - Revue de droit uniforme 6, no. 3 (December 1, 2001): 707–8. http://dx.doi.org/10.1093/ulr/6.3.707.

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Aitala, Rosario Salvatore. "Obiettivo: La magistratura italiana e il futuro della comunitŕ internazionale." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (July 2009): 106–15. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-003010.

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Abstract:
- 1. Introduzione2. Le politiche esterne dell'Unione europea fra politiche criminali, istanze di sicurezza e prospettive geopolitiche. Il caso dell'Albania3. L'impegno italiano nella stabilizzazione dell'Afghanistan. In particolare la costruzione dello Stato di diritto e della funzione giudiziaria.
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