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Dissertations / Theses on the topic 'Diritto processuale civile'

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MOSCHELLA, CONSUELO. "LA GARANZIA IMPROPRIA: PROFILI DI DIRITTO PROCESSUALE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/719368.

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Abstract:
ABSTRACT Consuelo Moschella Phd dissertation (Matr. R10699-R31) The improper warranty: procedural law aspects. The dissertation deals with the theme of the so called improper warranty. Traditionally distinguished and opposed to the proper warranty, the improper warranty has always been considered a minus compared to the first one. The differentiation between the two figures, mainly based on the supposed autonomy of the questions in the hypothesis of call on an improper warranty, has seen for a long time the disapplication for all the cases included in this category of the procedural law provisions, usually applied in case of call on an improper warranty, ie articles 32, 108, 331 c.p.c. With the innovative sentence of the United Sections of the Court of Cassation, n. 24707 of December the 4th, 2015, this historical differentiation of the procedural regime between the two categories of guarantee, unknown to the other jurisdictions, has definitely vanished, remaining only as a distinction with merely descriptive character. Despite the fact that the intervention by the Court of Cassation has definitively declared as outdated the previous applicative distinction, some doubts about the appropriateness and juridical correctness of the definitive abandonment of the said distinction still remains for part of the doctrine. This study it intended to deal with the figure of improper warranty from its origins to its current regulation, without failing to examine the aspects still controversial today.
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Polidoro, Stefania <1975&gt. "La tutela cautelare del diritto d'autore." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2948/1/Polidoro_Stefania_Tesi.pdf.

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Abstract:
La ricerca è dedicata all’individuazione e all’analisi delle misure cautelari poste a presidio del diritto d’autore. La materia della proprietà intellettuale è fra quelle nelle quali il tempo occorrente per far valere il diritto in via ordinaria comporta un pregiudizio irreparabile. Scopo dell’indagine è dunque quello di evidenziare come l’esperienza del contenzioso in materia di diritto d’autore abbia dato linfa sempre crescente al procedimento cautelare. In quest’ottica si deve considerare che la tendenziale stabilità delle misure cautelari anticipatorie rappresenta un primo passo, sia pure ancora insufficiente, verso uno svolgimento del processo connotato da celerità e speditezza, tale da garantire un’effettiva tutela giurisdizionale. La tutela cautelare diventa, dunque, la pietra milare per dare attuazione al principio di matrice chiovendiana per cui la durata del processo non deve andare a danno della parte che ha ragione, precludendo e vanificando l’attuazione del diritto. Nel corso dell’indagine si dà conto di come il legislatore non abbia individuato quali siano i provvedimenti anticipatori dotati di stabilità e abbia lasciato questo compito all’interprete. Il presente lavoro si impone anche di offrire qualche riflessione per individuare, nell’ambito della tutela cautelare del diritto d’autore, quali siano i provvedimenti cautelari idonei ad anticipare gli effetti della sentenza di merito.
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Polidoro, Stefania <1975&gt. "La tutela cautelare del diritto d'autore." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2948/.

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Abstract:
La ricerca è dedicata all’individuazione e all’analisi delle misure cautelari poste a presidio del diritto d’autore. La materia della proprietà intellettuale è fra quelle nelle quali il tempo occorrente per far valere il diritto in via ordinaria comporta un pregiudizio irreparabile. Scopo dell’indagine è dunque quello di evidenziare come l’esperienza del contenzioso in materia di diritto d’autore abbia dato linfa sempre crescente al procedimento cautelare. In quest’ottica si deve considerare che la tendenziale stabilità delle misure cautelari anticipatorie rappresenta un primo passo, sia pure ancora insufficiente, verso uno svolgimento del processo connotato da celerità e speditezza, tale da garantire un’effettiva tutela giurisdizionale. La tutela cautelare diventa, dunque, la pietra milare per dare attuazione al principio di matrice chiovendiana per cui la durata del processo non deve andare a danno della parte che ha ragione, precludendo e vanificando l’attuazione del diritto. Nel corso dell’indagine si dà conto di come il legislatore non abbia individuato quali siano i provvedimenti anticipatori dotati di stabilità e abbia lasciato questo compito all’interprete. Il presente lavoro si impone anche di offrire qualche riflessione per individuare, nell’ambito della tutela cautelare del diritto d’autore, quali siano i provvedimenti cautelari idonei ad anticipare gli effetti della sentenza di merito.
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IMBROSCIANO, CHIARA. "Il dovere di sinteticità e chiarezza nel sistema del diritto processuale civile." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/329267.

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Abstract:
Lo scritto si propone di affrontare, da visuali differenti, le tecniche di redazione degli atti di parte e dei provvedimenti del giudice, alla luce dell'esigenza, avvertita in tempi recentissimi dagli operatori del diritto, che gli atti processuali siano sintetici, redatti con stile asciutto e sobrio. Il trend interpretativo segnalato ha di recente trovato riscontro nel diritto positivo. Il riferimento va, in particolare, all’art. 4, comma 1-bis, d.m. n. 55/2014 parametri forensi (che permette al giudice di liquidare un compenso maggiore del 30% al difensore che redige i propri atti difensivi con tecniche informatiche idonee ad agevolarne la consultazione o la fruizione con modalità telematiche) e l’art. 16-bis, comma 9-octies, d.l. n. 179/2012 (che introduce il principio di sinteticità nel corpus normativo che regola il Processo Civile Telematico). L'introduzione del dovere di sinteticità deve, tuttavia, fare i conti sia con le norme che, imbrigliando il processo in un articolato sistema di preclusioni e decadenze, spingono il difensore a cautelarsi, con inevitabili ricadute sulla voluminosità degli atti difensivi (il riferimento va, ad esempio, alla novella dell’art. 342 c.p.c. e alla codificazione del principio di autosufficienza del ricorso per cassazione) sia con le potenzialità insite nello sviluppo tecnologico che impone di cambiare metodo e quindi sostituire alla riproduzione in digitale della forma tradizionale l’adozione di un nuovo e interattivo modello di interazione.
The code of civil procedure does not establish a binding legal principle of clarity and concision in written pleadings. Nevertheless, the duties of clarity and conciseness have a constitutional basis. They are related to the principles of reasonable duration and procedural economy. The research examines the different possible points of view that, whit regard to the principles of clarity and simplicity, the judge and the lawyer might have.
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Vestrucci, Maria Teresa <1984&gt. "Profili di sommarizzazione del processo civile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6013/1/Vestrucci_MariaTeresa_tesi.pdf.

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Abstract:
La tesi intende offrire una panoramica approfondita dello strumento sommario, ed in particolare di come il legislatore ne abbia fatto uso nel nostro ordinamento, soprattutto nelle recenti riforme del codice di procedura civile. La candidata si sofferma, dapprima, in un’analisi generale circa la definizione del concetto stesso di sommarizzazione, anche attraverso la disamina delle varie posizioni dottrinali e giurisprudenziali emerse, sul punto, negli ultimi anni.
This thesis wants to provide an examination of the instrumento of summarisation, and in particular how the legislature has used it in our system, especially in the recent reforms of the Code of Civil Procedure. The candidate focuses, at first, in a general analysis on the definition of the concept of summarization, also through the examination of the various positions of doctrine and jurisprudence, emerged on this point in recent years.
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Vestrucci, Maria Teresa <1984&gt. "Profili di sommarizzazione del processo civile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6013/.

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Abstract:
La tesi intende offrire una panoramica approfondita dello strumento sommario, ed in particolare di come il legislatore ne abbia fatto uso nel nostro ordinamento, soprattutto nelle recenti riforme del codice di procedura civile. La candidata si sofferma, dapprima, in un’analisi generale circa la definizione del concetto stesso di sommarizzazione, anche attraverso la disamina delle varie posizioni dottrinali e giurisprudenziali emerse, sul punto, negli ultimi anni.
This thesis wants to provide an examination of the instrumento of summarisation, and in particular how the legislature has used it in our system, especially in the recent reforms of the Code of Civil Procedure. The candidate focuses, at first, in a general analysis on the definition of the concept of summarization, also through the examination of the various positions of doctrine and jurisprudence, emerged on this point in recent years.
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Vianello, Alessandro <1978&gt. "La contumacia nel processo civile - recenti sviluppi in tema di contumacia nel processo civile di primo grado." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1503/1/vianello_alessandro_tesi.pdf.

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Vianello, Alessandro <1978&gt. "La contumacia nel processo civile - recenti sviluppi in tema di contumacia nel processo civile di primo grado." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1503/.

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Baroncini, Valentina. "I profili processuali dell'automatic stay nel diritto fallimentare statunitense." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2015. https://hdl.handle.net/11572/369083.

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Abstract:
La locuzione automatic stay è oramai entrata a far parte del comune lessico dello studioso di diritto fallimentare italiano, a ragione delle più recenti riforme che, nell’ambito delle cd. procedure negoziali di composizione della crisi, hanno introdotto meccanismi volti a produrre in via automatica una protezione anticipata a favore del debitore, in evidente recezione del sunnominato istituto statunitense. Il presente studio si prefigge dunque l’obiettivo di analizzare in profondità, e per la prima volta nella letteratura giuridica italiana, l’automatic stay nel diritto fallimentare statunitense, al fine di verificare se ed entro quali confini l’odierna equiparazione possa dirsi giustificata. Lo studio procederà, dunque, dall’analisi storica dell’istituto, al fine di individuarne l’esatta scaturigine e la reale natura giuridica – la quale avrà diverse ricadute sul piano della disciplina operativa della protezione, specie con riguardo all’ipotesi di sua violazione -, per poi trascorrere alla disamina dei profili funzionali ed applicativi del medesimo, con speciale riguardo alle ripercussioni che la sua operatività esplica sul piano processuale. L’analisi condotta consentirà alfine di verificare che, a discapito dell’impressione che si possa maturare prima facie, di un meccanismo di protezione assai più rigido e garantistico rispetto a quello predisposto dall’ordinamento italiano, l’automatic stay presenti, viceversa, aspetti di flessibilità – e con essa di derogabilità alle regole del concorso -, del tutto inediti e sconosciuti nella realtà domestica.
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TURRINI, MARYAM. "IL PRINCIPIO DI DIRITTO NELL'INTERESSE DELLA LEGGE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/813867.

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Abstract:
This paper addresses the principle of law in the interest of law, pursuant to Article 363 of the Italian Code of Civil Procedure which is a clear expression of the nomophylactic function of the Court of Cassation. In Section first, this paper addresses the origins and historical evolution of the principle of law in the interest of the law with particular reference to the Law Decree of February 2nd, 2006, n° 40 through which the legislator has intended to strengthen the nomophylactic function of the Court of Cassation. In Section second, with the aim at pointing out the peculiarities of the art. 363 of the Italian Code of Civil Procedure, this paper addresses the enunciation of the principle of law in the interest of the law and other cases of principles of law stated by the Court of Cassation. The Section third of this paper deals with the general characters and function of the principle of law in the interest of the law. By the Law Decree of February 2nd, 2006, n° 40, the scope of the legality review performed by the Court of Cassation has been broadened. In the Italian legal system, protective measures – lacking the features of decision-making and being final – were not reviewed by the Court of Cassation. The latest widening of the legality review to these acts not covered by the Court of Cassation, pursuant to Article 111 of the Italian Constitution, is a telling aspect of the 2006 reform. In the Section fourth, this paper addresses the procedural rules applicable in case of enunciation of the principle of law in the interest of the law pursuant to art. 363 of the Italian Code of Civil Procedure. Finally, in the Section fifth, this paper addresses a comparative assessment on the principle of law in the interest of the law with particular reference to French and Belgian legal systems.
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TRIPODI, BRUNO. "L’arbitrato e la successione nel diritto controverso." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2017. http://hdl.handle.net/11385/201138.

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Abstract:
La disciplina processuale della successione a titolo particolare nel diritto controverso ha trovato la propria “chiave di accesso” in materia arbitrale grazie alla previsione di cui al terzo comma dell’articolo 816-quinquies c.p.c. L’essenzialità del rinvio operato da quest’ultima disposizione, che si limita a dichiarare l’applicabilità dell’articolo 111 c.p.c. nel giudizio devoluto alla cognizione degli arbitri, ed avente ad oggetto il diritto trasferito per atto tra vivi ovvero a causa di morte, impone uno sforzo dell’interprete, al fine di contemperare gli effetti della disciplina dettata in tema di alienazione della res litigiosa con il necessario rispetto dei principi fondamentali dell’istituto arbitrale. Non v’è dubbio, infatti, che l’efficacia del lodo, equiparata a quella della sentenza, nei confronti di un soggetto che potrebbe essere estraneo sia al giudizio, sia alla stessa convenzione, costituisce il superamento di quella visione per cui la giustizia privata è un quid minus rispetto a quella statale. Ad ogni modo, la presente ricerca si propone altresì di coordinare la premessa per cui il trasferimento del diritto controverso non comporta l’ingresso automatico del successore nella convenzione arbitrale, con l’operatività dell’intera disciplina di cui all’articolo 111 c.p.c. e con gli effetti sostanziali che da questa derivano. Ciò in quanto, tale norma potrebbe ormai assurgere al rango di principio generale dell’ordine pubblico processuale, così da auspicarne non solo l’applicazione nell’arbitrato irrituale, ma financo assumerla quale presupposto per il riconoscimento dei lodi stranieri.
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Mancuso, Carolina <1991&gt. "L'efficacia normativa delle buone prassi nel processo civile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9781/1/mancuso_carolina_tesi.pdf.

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Abstract:
Il presente lavoro di ricerca analizza il fenomeno delle buone prassi processuali, ossia regole pratiche sorte dal confronto ragionato e dalla negoziazione collettiva, formalizzate all’interno di accordi, denominati protocolli d’intesa, e ne individua la natura giuridica e la collocazione sistematica. In particolare, attraverso un’analisi empirica si giunge ad una serie di conclusioni teoriche, finora raramente affrontate dalla dottrina processualcivilistica, volte a dimostrare l’attuale complessità del sistema di disciplina del processo civile italiano. Il processo civile, infatti, non risulta regolato solamente dalla legge processuale (ossia dal codice di procedura civile, dalle sue leggi modificative e dalle norme extra-codicistiche), ma anche da fonti atipiche, ad efficacia non vincolante e meramente persuasiva che, nondimeno, presentano una certa rilevanza giuridica, influenzando di fatto l’esercizio dell’attività giurisdizionale ed occupando una posizione intermedia tra la legge e la sua applicazione pratica. Affrontate le problematiche inerenti alla compatibilità di un sistema così ricostruito con le garanzie costituzionali e, in particolare, con il principio di legalità, si giunge a ritenere che il sistema processuale sia attualmente in una fase evolutiva, sulla scia di un modello derivante dal mondo del common law e ripreso nel campo del diritto europeo.
This research analyzes the role and the effect of the so called best practices (i.e. practical rules formalized in procedural agreements) in the Italian procedural system and identifies their legal nature. Through an empirical analysis, it comes to a series of theoretical conclusions, so far rarely discussed in literature, aimed at demonstrating the current complexity of the Italian civil procedural system. Civil litigation, in fact, is not only regulated by hard procedural law (i.e. code of civil procedure, it’s amendments, and extra-codicem rules), but also by atypical sources, not binding and merely persuasive, which, however, have a certain legal relevance, influencing the exercise of judicial decisions and occupying an intermediary position between the law and its practical application. The research then addresses the issues related to the compatibility of a system thus reconstructed with the constitutional guarantees and, in particular, with the principle of legality, coming to believe that the procedural system is currently in an evolutionary phase, resulting from a model derived from common law systems as well as from European Union law.
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ADOBATI, ERICA. "LE DOMANDE ALTERNATIVE NEL PROCESSO CIVILE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2022. http://hdl.handle.net/2434/905418.

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Abstract:
Lo scopo della presente ricerca è quello di analizzare il cumulo alternativo di domande – che si verifica quando sono proposte più domande affinché sia accolta o l’una o l’altra, senza che l’attore esprima alcuna preferenza per l’accoglimento di una piuttosto che dell’altra – nella prospettiva di delineare la struttura del processo alternativamente cumulato, definendo in particolare la natura della decisione sulla domanda non accolta, e di tracciarne i limiti di ammissibilità. In assenza di conferme legislative si rende necessario verificare la compatibilità del fenomeno con il principio dispositivo e con la prospettata indeterminatezza dell’oggetto del giudizio in cui le domande sono formulate. Il primo capitolo ha ad oggetto i profili generali delle domande alternative nel quadro della problematica del cumulo condizionale di domande. L’oggetto dell’indagine ricomprende anche il cumulo alternativo litisconsortile. Al contrario, esulano dallo studio, poiché erroneamente ricondotte al fenomeno delle domande alternative, la domanda di condanna a prestazioni alternative e la domanda di accertamento alternativo nel titolo o nell’oggetto. Così come si esclude, per ragioni di ordine sostanziale, che il concorso elettivo possa configurare un cumulo alternativo. Nel secondo capitolo sono ricercate le fattispecie tipiche in cui si manifesta l’interesse della parte alla proposizione di domande in via alternativa, giungendo a distinguere tra le ipotesi di azioni incompatibili, complanari, concorrenti e «impropriamente» connesse. Nel terzo capitolo sono analizzati i limiti di ammissibilità del cumulo alternativo muovendo dalla tesi della condizionalità processuale e della natura processuale dell’assorbimento e mettendola a confronto con altre ricostruzioni dell’oggetto dell’assorbimento, nonché con soluzioni che fanno capo alle definizioni di carenza di interesse ad agire e di cessazione della materia del contendere. Particolare attenzione è riservata alla problematica della reiterazione dei giudizi, che porta ad approfondire la posizione del convenuto e il suo potere di rendere incondizionato il cumulo. Nella seconda parte del terzo capitolo è indagato il tema dell’incertezza del thema decidendum del giudizio alternativamente cumulato, parallelamente alla questione sulla violazione del principio dispositivo, alla luce del criterio della ragione più liquida come unica guida per il giudice, cioè escludendo che si tratti di un sindacato di meritevolezza della tutela.
The purpose of this research is to analyze the alternative combination of claims – which occurs when more than one claim is proposed in order to accept one or the other, without the plaintiff expressing any preference for the acceptance of one rather than the other – with a view to outlining the structure of the alternatively combined process, defining in particular the nature of the decision on the unsuccessful claim, and to outline the limits of admissibility. In the absence of legislative confirmation, it is necessary to verify the compatibility of the phenomenon with the principle of party disposition and with the prospected indeterminacy of the object of the judgment in which the claims are formulated. The first chapter explores the general profiles of alternative claims within the framework of the problem of the conditional cumulation of claims. The object of the investigation also includes the subjective alternative cumulation of claims. On the contrary, the study is not concerned with the request for condemnation to alternative services and the request for alternative assessment in the title or object, since they are erroneously attributed to the phenomenon of alternative claims. In the same way, for reasons of substantial order, it is excluded that the elective competition can configure an alternative cumulation. In the second chapter, the typical cases in which the interest of the party in proposing alternative claims is manifested are researched, distinguishing between the hypotheses of claims being either incompatible, «coplanar», competing, and «improperly» connected. In the third chapter are analyzed the limits of admissibility of the alternative cumulation, starting from the thesis of the procedural conditionality and the procedural nature of the absorption and comparing it with other reconstructions of the object of the absorption, as well as with solutions that refer to the definitions of lack of interest in bringing proceedings and termination of the matter in dispute. Particular attention is paid to the problem of the reiteration of judgments, which leads to an in-depth examination of the position of the defendant and his power to make the cumulation unconditional. In the second part of the third chapter is investigated the issue of uncertainty of the thema decidendum of the judgment alternatively cumulated, in parallel with the question of the violation of the principle of dispositive, in the light of the criterion of the most liquid reason as the only guide for the judge, that is, excluding that it is a syndicate of merits of protection.
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MARTINOLI, RICCARDO. "Il riscatto agrario tra diritto sostanziale e processo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/96571.

Full text
Abstract:
L’elaborato ha inteso analizzare agli aspetti processuali del riscatto agrario. La tesi affronta in prima istanza la questione attinente all’inquadramento dogmatico del riscatto, quale figura generalmente ricondotta alla categoria dei diritti potestativi, ovvero fra i meri poteri, secondo la tradizionale distinzione cara tanto agli studiosi del processo civile, quanto a quelli del diritto civile sostanziale. Identificato il riscatto quale potere, la riflessione si è concentrata sulla natura sostanziale o processuale del proprio esercizio (in parallelo con lo studio della doppia qualificazione dei diritti potestativi ad esercizio giudiziale o stragiudiziale) ed ha portato ad avvallare la prima ipotesi, sulla base di una precisa scelta discrezionale del legislatore che ha inteso tutelare in maniera peculiare il soggetto coltivatore, senza imporgli la necessità di istaurare un giudizio costitutivo al fine di ottenere la realizzazione dell’effetto traslativo del diritto di proprietà, bensì ritenendo allo scopo sufficiente la mera dichiarazione unilaterale e recettizia. La conclusione della trattazione è dedicata agli aspetti operativi del riscatto agrario, con particolare attenzione alla prassi e ai problemi applicativi che la disciplina speciale della materia pone all’interprete, specialmente riguardo alle modalità per il pagamento del prezzo c.d. di riscatto.
The paper intended to analyze the procedural aspects of agrarian rent. The thesis addresses in the first instance the question relating to the dogmatic framework of redemption, as a figure generally traced back to the category of potestative rights, or among mere powers, according to the traditional distinction dear to both civil law and civil law scholars substantial. Having identified redemption as a power, the reflection focused on the substantive or procedural nature of its exercise (in parallel with the study of the dual qualification of potestative rights for judicial or extrajudicial exercise) and led to endorse the first hypothesis, on the basis of a precise discretionary choice of the legislator who intended to protect the farmer in a particular way, without imposing on him the need to establish a constitutive judgment in order to obtain the translation effect of the property right, but considering the mere unilateral declaration. The conclusion of the discussion is dedicated to the operational aspects of agrarian rent, with particular attention to the special discipline of the subject poses to the interpreter, especially with regard to the methods for paying the so-called price of ransom.
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MARTINOLI, RICCARDO. "Il riscatto agrario tra diritto sostanziale e processo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/96571.

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Abstract:
L’elaborato ha inteso analizzare agli aspetti processuali del riscatto agrario. La tesi affronta in prima istanza la questione attinente all’inquadramento dogmatico del riscatto, quale figura generalmente ricondotta alla categoria dei diritti potestativi, ovvero fra i meri poteri, secondo la tradizionale distinzione cara tanto agli studiosi del processo civile, quanto a quelli del diritto civile sostanziale. Identificato il riscatto quale potere, la riflessione si è concentrata sulla natura sostanziale o processuale del proprio esercizio (in parallelo con lo studio della doppia qualificazione dei diritti potestativi ad esercizio giudiziale o stragiudiziale) ed ha portato ad avvallare la prima ipotesi, sulla base di una precisa scelta discrezionale del legislatore che ha inteso tutelare in maniera peculiare il soggetto coltivatore, senza imporgli la necessità di istaurare un giudizio costitutivo al fine di ottenere la realizzazione dell’effetto traslativo del diritto di proprietà, bensì ritenendo allo scopo sufficiente la mera dichiarazione unilaterale e recettizia. La conclusione della trattazione è dedicata agli aspetti operativi del riscatto agrario, con particolare attenzione alla prassi e ai problemi applicativi che la disciplina speciale della materia pone all’interprete, specialmente riguardo alle modalità per il pagamento del prezzo c.d. di riscatto.
The paper intended to analyze the procedural aspects of agrarian rent. The thesis addresses in the first instance the question relating to the dogmatic framework of redemption, as a figure generally traced back to the category of potestative rights, or among mere powers, according to the traditional distinction dear to both civil law and civil law scholars substantial. Having identified redemption as a power, the reflection focused on the substantive or procedural nature of its exercise (in parallel with the study of the dual qualification of potestative rights for judicial or extrajudicial exercise) and led to endorse the first hypothesis, on the basis of a precise discretionary choice of the legislator who intended to protect the farmer in a particular way, without imposing on him the need to establish a constitutive judgment in order to obtain the translation effect of the property right, but considering the mere unilateral declaration. The conclusion of the discussion is dedicated to the operational aspects of agrarian rent, with particular attention to the special discipline of the subject poses to the interpreter, especially with regard to the methods for paying the so-called price of ransom.
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IUORIO, MARIA ASSUNTA. "L’esecuzione indiretta nel sistema processuale e in arbitrato." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2017. http://hdl.handle.net/11385/201136.

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Abstract:
L’effettività della tutela esecutiva e l’evoluzione delle misure coercitive nell'ordinamento interno. Strumenti di esecuzione indiretta, l'esperienza straniera e quella nostrana. Profili ricostruttivi dell'art. 614 bis c.p.c. I provvedimenti idonei a contenere la comminatoria dell’astreinte. La misura coercitiva in arbitrato.
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Bertolino, Giulia <1975&gt. "Giusto processo civile e giusta decisione. Riflessioni sul concetto di giustizia procedurale in relazione al valore della accuratezza delle decisioni giudiziarie nel processo civile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/119/1/TESI_DI_DOTTORATO_Giusto_processo_civile_e_giusta_decisione.pdf.

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Bertolino, Giulia <1975&gt. "Giusto processo civile e giusta decisione. Riflessioni sul concetto di giustizia procedurale in relazione al valore della accuratezza delle decisioni giudiziarie nel processo civile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/119/.

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Segatti, Marco <1982&gt. "Perchè si litiga? Ragioni, scelte e conflitti nella giustizia civile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4136/1/Marco_Segatti_Tesi.pdf.

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Segatti, Marco <1982&gt. "Perchè si litiga? Ragioni, scelte e conflitti nella giustizia civile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4136/.

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Pelle, Lorenzo. "Le nullità degli atti processuali civili." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2015. https://hdl.handle.net/11572/368221.

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Abstract:
Il presente studio ha a oggetto il sistema giuridico che regola il fenomeno della divergenza di ogni attività processuale dall’archetipo legale di riferimento. L'argomento investe la questione pregiudiziale di metodo del processo, ne svela l’ossatura portante nel suo movimento serialmente dinamico, anticipa e prelude al problema contenutistico della fondatezza degli atti e della giusta composizione della lite. Se il processo è l’ordinamento mediante il quale lo Stato attua la concreta volontà di legge e i soggetti di diritto ricevono la tutela giurisdizionale delle situazioni giuridiche lese, la disciplina delle nullità non è niente di più che lo strumento col quale sindacare l’irritualità di questo fenomeno e, se possibile, ricondurlo entro i binari delle “regole del gioco†.
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Polinari, Jacopo. "Profili sistematici dell'arbitrato nel diritto amministrativo." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2009. http://hdl.handle.net/11385/200738.

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Abstract:
Arbitrato e altre forme di prevenzione e risoluzione delle controversie con la Pubblica Amministrazione. Transigibilità e compromettibilità per arbitri nel diritto amministrativo – la compromettibilità per arbitrato irrituale. La disciplina dell’«arbitrato nel diritto amministrativo», l’impugnazione del lodo e la fase esecutiva.
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FINOCCHIARO, ALBERTO. "Arbitrato e diritto della concorrenza." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2016. http://hdl.handle.net/11385/201087.

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Abstract:
L’arbitrabilità delle controversie in materia di concorrenza. Il ruolo degli arbitri: individuazione ed applicazione del diritto della concorrenza rilevante. Il ruolo del giudice nazionale in sede di controllo successivo del lodo. Il rapporto tra l’arbitrato in materia di concorrenza e le Autorità pubbliche di garanzia. il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia dell’Unione europea. L’arbitrato in materia di impegni assunti in sede di controllo delle concentrazioni da parte della Commissione UE.
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Pancaldi, Annalisa <1982&gt. "La privatizzazione del processo civile: esperienza italiana e francese a confronto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4143/1/pancaldi_annalisa_tesi.pdf.

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Abstract:
La tesi di dottorato affronta uno dei temi più delicati e attuali relativi al processo civile, vale a dire quello della sua privatizzazione, offrendo una comparazione tra la situazione italiana e quella francese, ed analizzando in particolare gli istituti del calendario del processo e dei protocolli d'udienza.
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Pancaldi, Annalisa <1982&gt. "La privatizzazione del processo civile: esperienza italiana e francese a confronto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4143/.

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Abstract:
La tesi di dottorato affronta uno dei temi più delicati e attuali relativi al processo civile, vale a dire quello della sua privatizzazione, offrendo una comparazione tra la situazione italiana e quella francese, ed analizzando in particolare gli istituti del calendario del processo e dei protocolli d'udienza.
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Ottobre, Giorgia <1989&gt. "Invalidità degli atti processuali e processo telematico." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8665/1/Tesi%20Phd%20Legal%20Studies_%20Giorgia%20Ottobre%20_.pdf.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di indagare l’impatto che il processo telematico ha avuto sui principi ordinatori delle invalidità degli atti processuali civili, nonché sulle categorie classiche del diritto processuale, evidenziandone una continuità o discontinuità interpretativa. Al contempo l’analisi consente di prendere posizione anche sul concetto stesso invalidità e sulla sua funzione all’interno del processo, per stigmatizzarne le logiche e le modalità applicative.
This phd thesis analyzes the relationship between the categories of the civil procedural law, and in particular with the legal regulation of the invalidity of civil procedural acts, with the rules of technology introduced in the civil trial after d.l. 179/2012.
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ARMELI, BEATRICE. "La liquidazione coatta bancaria: aspetti procedurali tra diritto interno e comunitario." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2013. https://hdl.handle.net/11565/4054340.

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Boem, Chiara <1985&gt. "IL DIRITTO DI VOTO COME FORMA DI TUTELA DEI CREDITORI NEL NUOVO CONCORDATO PREVENTIVO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2118.

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Abstract:
Nell'ambito del complesso disegno riformatore della legge fallimentare del 2005, rivisitato e corretto con l'entrata in vigore del D.Lgs. 169/2007, è maturata la volontà del legislatore di incentivare un differente approccio alle discipline concorsuali.
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Buttazzi, Barbara <1973&gt. "Aspetti processuali del Regolamento n. 1/2003/Ce." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/770/1/Tesi_Buttazzi_Barbara.pdf.

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Abstract:
The recent reform in European antitrust enforcement is embodied in Regolation n. 1/2003/ Ce and related Communications. Since 2004 when it came into force, some crytical assessments can already be made. The work starts from some technical analysis of the reform, under a procedural perspective, to assess the proceedings’ real impact on parties’ rights and to criticize its limits. Decentralisation has brought about more complicacies, since community procedural systems are not harmonized, neither in their administrative rules, nor in their civil proceedings, which are all involved in the European antitrust network. Therefore, antitrust proceedings end un as being more jurisdictional in their effects than in their guarentees, which is a flaw to be mended by legislators. National laws shoud be harmonized, community law should be clarified and the system should turn more honestly towards a rationalized jurisdiction-cented mechanism. Otherwise, parties defense rights and the overall efficiency are put into doubt. Italy is a good exemple of how many colmlicacies can outburst from national procedures and national decentralised application. An uncertain pattern of judicial control, together with unclear relationships among the institutions to cooperate in the antitrust network can produce more problems than they aim to solve. As to the private enforcement, Regulation n.1 does not even attempt to give precise regulation to this underdeveloped sector. A continual comparison with U.S. system has brought the Commission to become aware both of the risks and of the advanteges of an increased civil antitrust litigation in fronto of national judges. In order to substain a larger development of this parallel and, presently, difficult way of judicial compensation, it is presently ongoing a consultation among states to find suitable incentives to make private enforcement more appealing and effective. The solution to this lack of private litigation is not to be sought in Regulation n. 1 which calls into action national legislators and proceedures to implement further improvements. As a conclusion, Regulation n. 1 is the outpost of an ambitious community design to create an efficient control mechanism over antitrust violations. It focuses on Commission proceedings, powers and sanctions in order to establish deterrence, then it highlights civil litigation perspectives and it involves directly states into antitrust application. It seems that more could be done to technically shape administrative proceedings in a more jurisdictionally oriented form, then to clarify respective roles and coordination mecanisms in order to prevent difficulties easy to forsee. Some of jurisprudential suggestions have been accepted, but much more is left to be done in the future to improve european antitrust enforcement system.
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Buttazzi, Barbara <1973&gt. "Aspetti processuali del Regolamento n. 1/2003/Ce." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/770/.

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Abstract:
The recent reform in European antitrust enforcement is embodied in Regolation n. 1/2003/ Ce and related Communications. Since 2004 when it came into force, some crytical assessments can already be made. The work starts from some technical analysis of the reform, under a procedural perspective, to assess the proceedings’ real impact on parties’ rights and to criticize its limits. Decentralisation has brought about more complicacies, since community procedural systems are not harmonized, neither in their administrative rules, nor in their civil proceedings, which are all involved in the European antitrust network. Therefore, antitrust proceedings end un as being more jurisdictional in their effects than in their guarentees, which is a flaw to be mended by legislators. National laws shoud be harmonized, community law should be clarified and the system should turn more honestly towards a rationalized jurisdiction-cented mechanism. Otherwise, parties defense rights and the overall efficiency are put into doubt. Italy is a good exemple of how many colmlicacies can outburst from national procedures and national decentralised application. An uncertain pattern of judicial control, together with unclear relationships among the institutions to cooperate in the antitrust network can produce more problems than they aim to solve. As to the private enforcement, Regulation n.1 does not even attempt to give precise regulation to this underdeveloped sector. A continual comparison with U.S. system has brought the Commission to become aware both of the risks and of the advanteges of an increased civil antitrust litigation in fronto of national judges. In order to substain a larger development of this parallel and, presently, difficult way of judicial compensation, it is presently ongoing a consultation among states to find suitable incentives to make private enforcement more appealing and effective. The solution to this lack of private litigation is not to be sought in Regulation n. 1 which calls into action national legislators and proceedures to implement further improvements. As a conclusion, Regulation n. 1 is the outpost of an ambitious community design to create an efficient control mechanism over antitrust violations. It focuses on Commission proceedings, powers and sanctions in order to establish deterrence, then it highlights civil litigation perspectives and it involves directly states into antitrust application. It seems that more could be done to technically shape administrative proceedings in a more jurisdictionally oriented form, then to clarify respective roles and coordination mecanisms in order to prevent difficulties easy to forsee. Some of jurisprudential suggestions have been accepted, but much more is left to be done in the future to improve european antitrust enforcement system.
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BERETTA, DAVIDE. "LA SUCCESSIONE NEL DIRITTO CONTROVERSO. PREMESSE PER UNO STUDIO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/625849.

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Abstract:
The thesis concerns the transfer of interest pending action regulated by Article 111 of the Italian Code of civil procedure. The study, after a brief historical introduction, aims to explain the purpose of the mentioned rule, moving from the «ideal» perspective of its inexistence. The identification of the consequences which the process would have to face with, if its regulamentation hypothetically would have been entrused to the general principles, represents the premise to identify the affected interests if the Article 111 c.p.c. would not have been contemplated. The research unfolds to a digression about legitimatio ad causam with the attempt to explain the reason why the prevaling doctrine and jurisprudence states that the rule is provided to prevent the occurred lack of legitimatio. By distinguishing the cases of transfer by the claimant and by the defendant, the analysis leads to identify the function of the rule in the protection of the counterparty and the safeguard of procedural economy. The analysis focuses then on the way in which the protection of those interests is concretely realized, in toher words, it is focudes on the technique used in order to prevent that the interests of the counterparty were affected by the rejection of the claim. This theme is interwined with the problem of the object of the process after the transfer of the interest. On this respect the Relavanz and Irrelevanztheorie are examinated in order to establish which of the two possible alternatives better ensures the ratio of the rule. The last part of the thesis is dedicated to the analysis of one of the most controversial aspects, that is the breadth of assignor’s powers after the transfer. The attempt to offer a solution to the problem leads to distinguish according to the (less or more) dispositive attitude of each type of act (e.g. settlement, conciliation, confession, request of ex aequo et bono judgement), in compliance with the ratio and the position covered by the part called by the law «to continue» the process.
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Sassani, Francesca. "La cessazione della materia del contendere: profili di diritto interno e comparato." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2015. https://hdl.handle.net/11572/367978.

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Abstract:
Sotto il nome di cessazione della materia del contendere è nota quella particolare tipologia di pronuncia, di origine pretoria, cui si fa ricorso quando sopravvenga, pendente il giudizio, un accadimento dotato dell’attitudine a eliminare la ragione del contrasto insorto tra le parti. Nel presente lavoro, si è inteso calare la locuzione “cessazione della materia del contendere†nel più ampio contesto relativo allo studio della problematica riconducibile al fatto sopravvenuto. La formula, infatti, non rappresenta che la sintesi della soluzione congegnata dalla giurisprudenza civile per fronteggiare simile eventualità. Tale più ampia prospettiva d’indagine ha consentito di ravvisare dinamiche e questioni comuni anche in altre branche processuali (quali il sistema processuale amministrativo e tributario) o in altri ordinamenti giuridici (in particolare l’ordinamento tedesco, austriaco e francese); ciò ha reso fecondo, e allo stesso tempo familiare, lo studio del fatto sopravvenuto al di fuori del processo civile italiano. L’analisi ha consentito di mettere in luce alcuni profili di grande rilievo: anzitutto, quanto all’ambito applicativo della formula, si è inteso operare una bipartizione fondamentale tra le ipotesi in cui il sopraggiungere del fatto determini la sopravvenuta estinzione della situazione giuridica dedotta a titolo della domanda (comportandone così la sopravvenuta infondatezza o inammissibilità) e quelle in cui l’evento non rappresenti altro che la concreta manifestazione dell’avvenuta autocomposizione della lite. L’indagine ha messo in luce come il ricorso alla formula di cessata materia del contendere sia avvenuto sulla base di esigenze diverse: ragioni di schietta giustizia per il primo gruppo di ipotesi (la giurisprudenza non reputava, semplicemente, giusto che la parte sostanzialmente vincitrice risultasse soccombente dal punto di vista processuale) e ragioni di opportunità per l’altra categoria di fattispecie (il ricorso alla formula de qua è stato suggerito dalla volontà di arginare il potere dispositivo delle parti, al fine di salvaguardare la libertà di apprezzamento e giudizio del giudice). Una volta ricostruito il perimetro applicativo si sono indagati i caratteri dell’istituto: la soluzione congegnata dalla giurisprudenza civile risulta essere completamente imperniata sul requisito dell’accordo. Più precisamente, all’incontro delle volontà delle parti viene riconosciuta una duplice valenza e una duplice sfera di efficacia: l’accordo relativo al sopraggiungere dell’evento può determinare, in alcuni casi, la sopravvenuta carenza di interesse ad agire e, in altri casi, l’estinzione radicale del processo. In quest’ultima eventualità, l’accordo va inteso quale esercizio congiunto del potere dispositivo riconosciuto alle parti, al quale la giurisprudenza ricollega la conseguenza di porre nel nulla il giudizio e la pregressa attività processuale, ad eccezione delle sentenze già passate in giudicato. In definitiva, la soluzione predisposta dalla giurisprudenza civile relativamente alla problematica del fatto sopravvenuto consiste nell’attribuire una particolare efficacia – dispositiva del processo oppure modificativa dei caratteri propri del fatto – all’accordo tra le parti, il che potrà avvenire solamente allorquando il fatto sopravvenuto possegga la qualità di elemento risolutore della controversia dedotta in giudizio. Non sempre, però, l’avvento del fatto sortisce l’effetto di acquietare le parti: può darsi che l’accordo non si formi perché il convenuto non concordi sulle conseguenze giuridiche riconducibili all’evento oppure perché l’attore ambisca a ottenere una pronuncia di merito quanto alla domanda spiegata. Il permanere del dissenso tra le parti preclude una terminazione anzitempo del processo per avvenuta cessazione della materia del contendere. Preso atto dei limiti della soluzione giurisprudenziale, ci si è soffermati sull’ipotesi di mancato accordo, analizzando l’efficacia e l’incidenza, sul processo in corso, dei diversi fatti sopravvenuti. La soluzione proposta si presenta diversificata a seconda della tipologia di fatto sopravvenuto: per le ipotesi di autocomposizione della lite si ritiene che la soluzione auspicabile sia quella in grado di preservare l’autonomia e la libertà decisionale dell’organo giudicante, mentre, per le ipotesi di sopravvenuta estinzione della situazione giuridica dedotta a titolo della domanda, la soluzione potrebbe essere nel senso di onerare l’attore di porre in essere una riduzione della propria domanda. Pertanto, qualora il fatto sopravvenuto non comporti la riappacificazione tra gli originari contendenti, oppure, semplicemente, la parte ambisca a ottenere una pronuncia di merito idonea al giudicato, si ritiene che l’attore possa adeguare la situazione processuale alla mutata realtà sostanziale mediante una riduzione della domanda al substrato di mero accertamento (proprio di tutte le tipologie di domanda giudiziale). Così facendo, la domanda – ridotta – conserverebbe la propria efficacia propulsiva, in grado di condurre il processo sino a una sentenza di merito favorevole all’attore.
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VANIN, OMAR. "Il trattamento processuale delle norme sui conflitti di leggi dell'Unione europea." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3427274.

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Abstract:
The enquiry focuses on the issues that arise when applying the rules on the conflict of laws adopted by the EU in the context of Italian civil procedure. Initially, we describe, on one hand, which peculiarities characterize civil procedure as a context in which rules are applied. On the other hand, we examine how EU law guides the interpretation of Member States’ domestic rules and, among them, of procedural rules. Thus, we set the existence of a duty to apply the rules of civil procedure in light of the effet utile assigned to EU conflict-of-laws rules whenever the latter are evoked in the judicial context. Moving on, the research focuses on the legal instruments adopted by the EU in the filed of private international law, inferring the common legal principles that are therein enshrined and with which we are able to elaborate a general system of EU’s private international law. The focus, then, shifts on the core of the research, retracing the dynamics which govern the application the conflict-of-laws rule in the context of the Italian civil procedure, beginning with its introduction in the procedural debate and ending with the extension of the power of the Supreme Court of Cassation to review the interpretation of the conflict-of-laws provision adopted by the inferior judge. Here, we provide a solution to each of the issues described when the conflict-of-laws rules applied by the judge belong to the EU legal system. Lastly, we elaborate a method in order to identify a solution, in the interpretation of the afore-mentioned rules, that reduces the friction between EU private international law and domestic procedural law, distinguishing on whether or not the domestic procedural rule allows for at least an interpretation that is consistent with EU private international law.
L’indagine intende interrogarsi sui problemi che sorgono in sede di applicazione delle norme sui conflitti di leggi di matrice dell’Unione europea nel processo civile italiano. Dapprima, da un lato, si prende atto di quali siano le peculiarità di quel particolare contesto applicativo di una norma che è il processo civile. Dall’altro lato, si esamina come il diritto dell’Unione europea orienti l’interpretazione delle norme dell’ordinamento interno e, in particolare, le norme processuali. Si accerta quindi l’esistenza di un obbligo di interpretare le norme processuali anche alla luce dell’effetto utile assegnato alle norme di diritto internazionale privato dell’Unione europea. Successivamente l’analisi si focalizza sui diversi strumenti di diritto internazionale privato dell’Unione europea, tentando di enuclearne i principi ricorrenti idonei a comporre un sistema di diritto internazionale privato. L’attenzione, poi, si sposta al merito dell’indagine, ripercorrendo le dinamiche che presiedono all’applicazione della norma di conflitto nel processo civile italiano, dalla introduzione della questione da essa regolata nel dibattito processuale sino alla sindacabilità, in sede di impugnazione, della sua applicazione. In questa sede, in particolare, si offre una possibile soluzione a ciascuno dei problemi laddove la norma di conflitto che il giudice civile debba applicare appartenga all’ordinamento dell’Unione europea. Infine, si tenta di elaborare un metodo che permetta di pervenire, nell’interpretazione delle norme considerate, a un esito che riduca al minimo le frizioni tra i due sistemi normativi, distinguendo a seconda che la disposizione processuale interna si presti ad almeno un’interpretazione coerente con il diritto internazionale privato dell’Unione europea o che la norma non offra alcun significato conforme allo stesso.
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Cipriani, Franco. "Giuseppe CHiovenda en Parma (de la "Procedura Civile" al "Diritto Processuale") Mayo 1900- Diciembre 1902." THĒMIS-Revista de Derecho, 2015. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/109926.

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Abstract:
El presente artículo reproduce una conferencia del profesor Franco Cipriani, quien relata las vicisitudes de la cátedra de Chiovenda en la Universidad de Parma y su posterior traslado a la Universidad de Bolonia. Entre otras notas de interés, esta narración describe cómo es que Chiovenda realmente no fundó la escuela en 1903 y que, antes de tal fecha, los estudios procesales no eran pre-científicos.
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Lopez, Pico Ruben <1992&gt. "La subasta judicial electrónica en el proceso civil español." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8988/1/Dottorato%20di%20Ricerca%20in%20Scienze%20Giuridiche.%20Universit%C3%A0%20di%20Bologna.%20Rub%C3%A9n%20L%C3%B3pez%20Pic%C3%B3..pdf.

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Abstract:
Las reformas legislativas efectuadas a lo largo de estos años, y especialmente durante el año 2015 mediante la aprobación de las Leyes 19/2015, de 13 de Julio, de medidas de reforma administrativa en el ámbito de la Administración de Justicia y de Registro Civil y 42/2015, de 5 de Octubre, de reforma de la Ley 1/2000, de 7 de Enero, de Enjuiciamiento Civil, han desembocado en un cambio radical con respecto a la institución procesal de la subasta judicial. La aprobación de estas leyes y las reformas implícitas en las mismas, ha motivado la plena sustitución del modelo anterior de la subasta judicial de carácter presencial por un nuevo modelo de subasta judicial electrónica, en el que todas y cada una de las diferentes actuaciones y operaciones que la componen tienen lugar de forma electrónica, telemáticamente. Exigiéndose, como resultado, la adaptación de todos y cada uno de los diferentes operadores jurídicos que en ella intervienen.
The traditional judicial auction procedure has undertaken a massive process of modernization due to the legislative reforms carried out in 2015. The main change this judicial procedure has experienced is set by both the Law 19/2015, July 13th, on administratives reforms regarding theAdministration of Justice, and theLaw 42/2015, October 5th, on the Civil Procedure Law’s reform. As a consequence, the previous model of judicial auction has been totally replaced by a new one where the electronic system is introduced. The novelty lies on the fact that the judicial procedure is provided with a mechanism that allows every agent to carried out electronically their actions and operations in the judicial auctions.
Le riforme legislative avviate nel corso di questi anni e soprattutto durante l'anno 2015 attraverso l'approvazione della “Ley 19/2015”, del 13 luglio, sulle misure di riforma amministrativa nel settore dell'Amministrazione della giustizia e del registro civile e della “Ley 42/2015”, del 5 ottobre, della riforma della legge 1/2000 del 7 gennaio, di procedura civile hanno portato a un cambiamento radicale rispetto alla figura dell'asta giudiziaria. Come risultato dell'approvazione di queste leggi e delle riforme implicite in esse, il precedente modello di asta giudiziaria di natura presenziale è stato completamente sostituito dal nuovo modello di asta giudiziaria elettronica, in cui ciascuna delle azioni e le operazioni eseguite avvengono elettronicamente. Esigendo l'adattamento di tutti gli operatori legali.
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MUZIO, ROSALINA. "Tutela dell'inadempimento e strumenti processuali anticipatori." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2010. http://hdl.handle.net/11695/66348.

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Abstract:
La situazione attuale in cui versa la giustizia italiana risente dei tempi molto lunghi di definizione delle controversie. Il risvolto di una tale situazione è il sempre minore grado di effettività della tutela. Con il lavoro svolto si è cercato di tracciare un percorso relativo all’individuazione degli strumenti rinvenibili nell’ordinamento attuale tramite i quali dare una risposta più celere a chi ricorra all’Autorità Giudiziaria per la tutela di un proprio diritto. Si è analizzato, allora, nelle linee generali, il concetto di tutela anticipatoria per poi, nello specifico, occuparsi dei problemi relativi all’inadempimento delle obbligazioni e degli istituti cui il creditore insoddisfatto possa ricorrere per ottenere l’adempimento coatto di essa. Si è trattato, così, delle ordinanze anticipatorie, del rito monitorio nonché dei provvedimenti cautelari anticipatori. Oggetto di studio è stato anche il nuovo art. 614 bis c.p.c relativamente all’introduzione delle misure coercitive per obblighi non coercibili. Nel corso del lavoro è stato, poi, introdotto il nuovo rito sommario di cognizione a cui si è volta l’attenzione quale strumento generale di anticipazione della tutela. Lo studio del procedimento è stato affiancato all’indagine sui risvolti applicativi di un istituto in parte similare, utilizzato nella procedura civile statunitense: il c.d. summary judgments, di cui alla Rule 56 delle Federal Law of Civil Procedure. Se ne è dedotta la necessità di promuovere l’utilizzo di procedimenti volti a disincentivare il ricorso al giudizio ordinario in favore di forme di tutela accelerate, in grado di conferire un più alto grado di effettività alla tutela giurisdizionale.
The current situation about the Italian justice suffers of a very long time to define a trial. The implications of this situation is an always lower degree of effectiveness of protection. With the work we have tried to draw a path on the identification tools into current detectable by which to respond faster to whom recourse to the judiciary to protect its own right. It is analyzed then, in general, the concept of anticipatory protection then, specifically studied all the questions about the problems for the dissatisfied creditor. The interest was about the anticipatory processual instruments that he can use for him protection. So, the research was about the italian “ordinanze anticipatorie” , “rito monitorio” and “misure cautelari”. After another institute was analyzed: it was the “art. 614 bis c.p.c.” about the possibility to obtain, with the coercion, the utility that the creditor has to have to protect its own right. While the investigation was carried out another instruments was governed by italian law: the new italian summary judgment, a general tool for a speedy trial. The study of this procedure was done with the investigation about a similar USA insitute: the american summary judgment, in the Rule 56 of Federal Law of Civil Procedure. It was concluded the need to promote the use of a procedure to discourage the use of the ordinary proceedings in favor of accelerated of protection, which give a higer degree of effective judicial protection.
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Pozzi, Vittorio <1978&gt. "Titoli esecutivi europei: problemi e prospettive." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/118/1/Tesi_Vittorio_Pozzi.pdf.

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Pozzi, Vittorio <1978&gt. "Titoli esecutivi europei: problemi e prospettive." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/118/.

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Romualdi, Giuliana <1972&gt. "L'oggetto del giudizio di opposizione all'esecuzione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/499/1/TesiGiulianaRomualdi.pdf.

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Romualdi, Giuliana <1972&gt. "L'oggetto del giudizio di opposizione all'esecuzione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/499/.

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Ricci, Romy <1977&gt. "La fase della vendita nell'espropriazione immobiliare alla luce delle garanzie costituzionali ex art. 111 cost." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/601/1/ricci_tesi.pdf.

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Ricci, Romy <1977&gt. "La fase della vendita nell'espropriazione immobiliare alla luce delle garanzie costituzionali ex art. 111 cost." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/601/.

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Rasia, Carlo <1977&gt. "La legge applicabile all'arbitrato." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/769/1/Tesi_Rasia_Carlo.pdf.

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Rasia, Carlo <1977&gt. "La legge applicabile all'arbitrato." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/769/.

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Camardi, Giuseppe <1977&gt. "Le sentenze non definitive su questioni preliminari di merito." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/771/1/Tesi_Camardi_Giuseppe.pdf.

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Camardi, Giuseppe <1977&gt. "Le sentenze non definitive su questioni preliminari di merito." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/771/.

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Benincasa, Ilaria <1976&gt. "Premesse ad uno studio sui limiti soggettivi del giudicato nelle azioni collettive." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1140/1/Tesi_Benincasa_Ilaria.pdf.

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Benincasa, Ilaria <1976&gt. "Premesse ad uno studio sui limiti soggettivi del giudicato nelle azioni collettive." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1140/.

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Arrigoni, Caterina <1980&gt. "L'arbitrato irrituale dopo l'ultima riforma." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1860/1/Tesi_Arrigoni_Caterina.pdf.

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Arrigoni, Caterina <1980&gt. "L'arbitrato irrituale dopo l'ultima riforma." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1860/.

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