Academic literature on the topic 'Distanza percorsa'

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Journal articles on the topic "Distanza percorsa"

1

Galdieri, Michela. "Flessibilità e adattamento al cambiamento nella trasposizione didattica a distanza." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 477–503. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9936.

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Abstract:
Il lavoro presenta una lettura in chiave semplessa del processo di insegnamento-apprendimento nell'ambito della didattica a distanza e una riflessione sulle dinamiche educative ridefinite dalle tecnologie digitali. I mutati scenari sociali, politici ed economici correlati al sopraggiungere dell'inaspettata emergenza sanitaria, hanno sollecitato, anche in ambito educativo, la ricerca di pratiche didattiche flessibili ed innovative, la rivisitazione dei tempi e dei luoghi della didattica e la rimodulazione del modus operandi del docente la cui professionalità si esplica nel suo ruolo proattivo, trasformativo e nella sua capacità, talvolta, inconsapevole, di destrutturare itinerari conoscitivi ed esperienziali generando nuove ed originali forme di agire didattico. L'esperienza svolta presso l'Università degli Studi del Sannio di Benevento nel percorso formativo dei 24 CFU attraverso la somministrazione di un questionario a centottantatré studenti, ed estesa anche a cinquantadue docenti campani, disciplinaristi e non di sostegno, propone una riflessione sul tema della trasposizione didattica in modalità e-learning a partire da una progettualità educativo-didattica in linea con il bisogno del discente di autodeterminazione dei propri apprendiment
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Antonini, Erica. "Percorsi di riforma nella Pubblica Amministrazione: un'analisi comparata." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 3 (November 2010): 73–99. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-003010.

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Abstract:
A partire dagli anni '80 del XX secolo le burocrazie delle democrazie occidentali sono state oggetto di profondi mutamenti, con la sostituzione, in primo luogo, dei principi della gerarchia e dell'accentramento con quelli della delega e del trasferimento di competenze, anche se in misura variabile nei diversi contesti. Tra le innovazioni piů rilevanti figurano: l'istituzione delle agenzie esecutive, come unitŕ funzionalmente autonome e separate rispetto ai Ministeri, che ha permesso di ridisegnare gli organismi ministeriali secondo criteri di tipo reticolare; il considerevole incremento dell'autonomia organizzativa e finanziaria dei dirigenti; l'estensione, in materia di gestione del personale, dei margini di applicazione della contrattazione collettiva e l'introduzione di numerose deroghe al principio della stabilitŕ del posto di lavoro; il potenziamento degli strumenti per il controllo dell'efficacia e dell'economicitŕ della prestazione amministrativa, per la valutazione dei risultati e per il miglioramento della qualitŕ dei servizi erogati. Dall'analisi di queste ed altre innovazioni emerge il tentativo di ridurre le distanze fra settore pubblico e settore privato, sulla base della convinzione secondo cui da quest'ultimo si possano trarre insegnamenti validi per incrementare l'efficienza del primo. In ogni caso, seppur in presenza di obiettivi e finalitŕ convergenti, il processo di modernizzazione č stato declinato nei vari paesi in forme differenziate, che dipendono in larga misura dai contesti politico-istituzionali nazionali e dalle caratteristiche organizzative consolidatesi nel corso del tempo. In queste note verranno messe a confronto le esperienze di riforma di quattro paesi dell'Europa Occidentale (Francia, Spagna, Germania e Regno Unito) e degli Stati Uniti, avviatesi a partire dalla prima metŕ degli anni '80. Per ciascuno dei paesi considerati si analizzeranno modelli di organizzazione, politiche del personale, processi di riforma, avviati e tuttora in corso. Alcune osservazioni conclusive tenteranno di evidenziare linee di continuitŕ e di differenziazione tra le diverse esperienze.
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Ales, Edoardo, and Sabina Brevaglieri. "Il lavoro in età moderna: un percorso di lettura." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 168 (January 2021): 767–97. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2020-168006.

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Abstract:
Il saggio si propone di offrire un percorso di lettura del volume della Storia del lavoro in Italia dedicato all'Età moderna e curato da Renata Ago. L'obiettivo è di sollecitare l'attenzione del giurista positivo verso una storia lontana e distante come quella dell'antico regime, al di là della pura curiosità e dell'interesse occasionale. La conclusione del percorso è aperta e ha l'ambizione di provare a promuovere una ripartenza, evidenziando chiavi di lettura interdisci-plinari per ripensare gli interrogativi del diritto del lavoro e della sicurezza sociale e per contra-stare efficacemente quelle teorie che leggono nella fine del lavoro novecentesco (dipendente, locale, accentrato, stabile, continuo) il venir meno del senso stesso della protezione sociale. L'auspicio è che per lo storico l'incontro con il giurista positivo possa stimolare la possibilità di elaborare nuovi terreni condivisi di ricerca applicata, arricchendo così il bagaglio di strumen-ti interpretativi dell'attività posta in essere dai regolatori del passato, senza che essi diventino lenti deformanti e performative di realtà e contesti completamente diversi.
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Favaro, Francesca. "Dalla sapienza antica alla Vita Nova: “omnia mea mecum sunt”." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, no. 3 (June 12, 2019): 609–16. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819854049.

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Abstract:
Il contributo si propone di illustrare la singolare affinità che si può cogliere (pur nella consapevolezza della distanza culturale e della differente genesi del motivo ispiratore) fra la ricerca di autosufficienza interiore, propria di movimenti filosofici del mondo classico, riassunta nel motto latino omnia mea mecum sunt, e l’autosufficienza dell’amore verso Beatrice che – e Dante scopre questa realtà in modo graduale, nel percorso d’illimpidimento intellettuale narrato nel libello della giovinezza – è un amore che vive di sé, di sé si nutre, a sé deve e non può che bastare.
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Bianchi, Soledad. "Paisajes (ciudad presente/ciudad distante)." Aletria: Revista de Estudos de Literatura 15, no. 1 (June 30, 2007): 58–70. http://dx.doi.org/10.17851/2317-2096.15.1.58-70.

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Abstract:
Resumen: Este artículo se plantea como un recorrido por algunos textos que aluden e incorporan la ciudad, de muy diversos modos. A pesar de centrarse en la poesía chilena publicada en la década del 1990, no se omiten referencias a escritos previos ni a otros géneros (novela, crónica, canciones, cine), marcados por la preocupación urbana.Palabras-clave: ciudad; poesía chilena; década del 1990.Resumo: Este artigo percorre alguns textos que aludem à cidade e incorporam-na de modos muito diversos. Apesar de focar a poesia chilena da década de 1990, não se omitem referências a escritos prévios nem a outros gêneros (romance, crônica, canções, cinema), marcados pela preocupação urbana.Palavras-chave: cidade; poesia chilena; década de 1990.
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Boldrini, Elena, and Luca Bausch. "Transizioni dopo la scuola dell’obbligo: le scelte dei giovani in Ticino." Swiss Journal of Educational Research 31, no. 2 (September 1, 2009): 287–316. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.31.2.5096.

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Abstract:
Nel contesto ticinese la propensione per la scelta di un percorso formativo con tirocinio in azienda è inferiore rispetto alla media nazionale, dove l’apprendistato duale risulta essere la via maggiormente praticata dai giovani in uscita dalle scuole dell’obbligo. Il presente contributo intende riferire di una ricerca pilota condotta nel Cantone Ticino in merito al passaggio dei giovani dal secondario I al secondario II, mirata alla comprensione delle modalità con cui questa transizione avviene e delle possibili problematicità insite in essa, relative soprattutto alla scelta di un percorso di formazione professionale con tirocinio in azienda.Sono state rilevate le scelte, le ragioni, i criteri e le difficoltà (per mezzo del Career Decision Difficulties Questionnaire) nel processo di scelta al termine della quarta media di circa 170 allievi del Cantone, allargando il rilevamento dei dati anche ai loro stessi genitori, agli orientatori scolastico-professionali, ai coordinatori di sede delle scuole coinvolte e ai docenti di classe. Dai due rilevamenti di dati condotti (a distanza di sei mesi) emergono alcune piste di intervento per quanto concerne l’educazione alla scelta dei giovani, sia nelle sue specificità di sistema (organizzativo-istituzionali), sia nelle sue declinazioni contenutistico-didattiche.
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7

Alpa, Guido. "Gli obblighi informativi precontrattuali nei contratti di investimento finanziario. Per l'armonizzazione dei modelli regolatori e per l'uniformazione delle regole di diritto comune." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 3 (June 2010): 395–421. http://dx.doi.org/10.3280/ed2009-003001.

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Abstract:
A proposito della violazione di obblighi informativi precontrattuali l'interrogativo che si pongono gli interpreti, nella nostra esperienza ed in altre, ad essa simili o da essa distanti, č se sia possibile qualificare la fattispecie mediante le regole generali del contratto, e far sopravvivere l'orientamento interpretativo che distingue le regole di validitŕ dalle regole di comportamento, essendo le prime dirette - primieramente - ad incidere il vincolo contrattuale, e le seconde - primieramente - a salvare il vincolo comportando perň una responsabilitŕ (precontrattuale, contrattuale, extracontrattuale) a carico della parte inadempiente, oppure se non convenga distinguere fattispecie da fattispecie e, adottando un'ottica funzionale volta alla protezione dell'interesse pubblico e alla protezione dell'interesse del contraente piů debole, scegliere il rimedio piů confacente alla bisogna. Per rispondere all'interrogativo si possono seguire vie diverse. Operare una ricognizione delle disposizioni contenute nei codici e nei repertori della giurisprudenza, nei progetti di legge di riforma dei codici, nei progetti di uniformazione del diritto contrattuale, e poi nelle leggi speciali, sempre in correlazione con le fonti del diritto comunitario. Operare una tripartizione per modelli contrattuali, tenendo conto del ruolo e dello status delle parti, e quindi distinguendo i contratti conclusi tra privati e contratti conclusi tra professionisti (C2C e B2B), i contratti conclusi tra professionisti e consumatori (B2C), i contratti conclusi tra professionisti con maggior potere contrattuale e professionisti piů deboli, esposti dunque all'abuso di dipendenza economica o comunque all' esercizio del un potere preponderante della controparte (B2b). Operare una valutazione degli scopi perseguiti sulla base dell'analisi economica del diritto e delle esigenze del mercato. Nell'ampia letteratura che si č venuta raccogliendo in questi ultimi anni si rinvengono contributi che esplorano una o piů di queste prospettive, che si possono separare per mere esigenze espositive, dal momento che esse sono per lo piů intrecciate tra loro. La linea seguita in queste pagine corrisponde al primo percorso, ma per prospettare uno scenario piů compiuto della problematica anche gli altri due percorsi dovrebbero essere sviluppati, o comunque esser tenuti in considerazione, almeno sullo sfondo.
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Carulli, Stefania. "Nuovi percorsi di genitorialitŕ. Il web come spazio d'incontro per le nuove famiglie." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 41 (May 2012): 104–14. http://dx.doi.org/10.3280/sc2011-041009.

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Abstract:
La diffusione di nuovi modelli familiari e la crescita delle associazioni, specialmente quelle legate alla sfera della famiglia, sono diventate negli ultimi anni strumenti efficaci per dare voce a istanze diverse della societŕ civile. Entrambi questi fattori, insieme alla capacitŕ del web di trasmettere contenuti e creare reti sociali producono una sinergia che offre spazio al contatto tra realtŕ apparentemente distanti. Questo articolo illustra le attivitŕ on-line di alcune organizzazioni che si occupano di famiglia, in particolare di quelle associazioni che si occupano di genitorialitŕ, e intende mettere in evidenza la loro vita tra online e offline.
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Campesi, Giuseppe. "Stato, diritto e mercato nella societŕ globale. A proposito della sociologia della globalizzazione di Saskia Sassen." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (November 2010): 177–93. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-002009.

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Abstract:
A distanza di un anno l'uno dall'altro sono stati resi disponibili al lettore italiano gli ultimi lavori di Saskia Sassen: "Una sociologia della globalizzazione" (2008) e "Territorio, autoritŕ, diritti" (2009). Il presente contributo intende ricostruire criticamente il percorso di ricerca seguito dalla sociologa olandese e, in particolare, il suo apporto teorico al vasto dibattito in corso nelle scienze politico-sociali sull'impatto che i processi di globalizzazione hanno avuto sulle strutture giuridico-politiche moderne. Diversamente dalla letteratura dominate, Saskia Sassen propone di considerare il ruolo dello Stato quale referente fondamentale per la produzione delle condizioni politicoistituzionali che rendono possibile la globalizzazione. A tal fine enuclea la categoria teorica di de-nazionalizzazione, utilizzata per descrivere l'avviarsi di un processo di ridefinizione della topologia politico-giuridica moderna in cui lo Stato non svolge il ruolo della pura vittima sacrificale.
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Boccagni, Paolo. "Come fare le madri da lontano? Percorsi, aspettative e pratiche della "maternitŕ transnazionale" dall'Italia." MONDI MIGRANTI, no. 1 (June 2009): 45–66. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-001003.

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Abstract:
- Abstract Transnational caregiving, i.e. the ongoing affectional and material care relationships between migrant parents and children left behind, has gained increas-ing salience in international literature. The paper builds on the results of one of the first empirical investigations on the topic in Italy. The biographical experience of transnational mothers is approached within a local immigration context (the prov-ince of Trento). Relevant insights are thus provided on four areas of concern: the origin and the development of migration processes; the relationships with the motherland and the forms of transnational caregiving; the relationships with local communities, and the networks migrants rely on, in the context of settlement; the personal experiences of transnational motherhood and the future life expectations. Besides making sense of the differences in transnational parenthood stemming from national origins, and from the structuration of migration systems, the paper copes with a key question: to what extent, and under which conditions, can rela-tionships of "proximity at distance" be fungible with those drawing on physical proximity? What is lost and what is retained in the bond between dear ones - in terms of exchanging information, affections and material resources - once it cannot rely on physical co-presence?Keywords Female migration - Migrant mothers - Transnational caregiving - Transnational family life - Care work.
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Dissertations / Theses on the topic "Distanza percorsa"

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Cacchi, Alberto. "Valutazione dell'attività fisica tramite l'uso del Global Positioning System." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Questo elaborato è stato strutturato in 3 diversi capitoli, nel capitolo 1 sono presentate informazioni generali su: che cosa sia un sistema GPS, come funzioni, i suoi principali errori e alcune implementazioni. Il capitolo 2 riguarda i sistemi GPS indoor di nuova tecnologia e le loro applicazioni. Mentre il capitolo 3 racchiude una analisi di alcuni studi, che riguarda l'utilità della raccolta dati, tramite sistemi GPS nell'ambito sportivo. In particolare nella prima parte si studia la validità e l'affidabilità delle misure GPS considerando l'evoluzione delle unità GPS stesse con l'aumento di frequenza di campionamento. Una volta verificati questi parametri, sono stati presi in considerazione nella seconda parte la raccolta di alcuni studi, riguardanti il monitoraggio dell'attività fisica di individui comuni in relazione all'ambiente in cui si trovano. Verificandone la qualità dei dati tramite lo studio della quantità dei dati persi. Infine nell'ultima parte viene focalizzata la ricerca sulle diverse variabili misurabili con il GPS: distanza totale, distanza relativa, velocità e carico sul corpo degli atleti, e come esse cambiano in relazione ai ruoli, alla competitività e all'età. Quest'ultima analisi è sviluppata nel contesto di vari sport di squadra.
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2

Poliziani, Cristian. "Analisi dei percorsi ciclabili registrati tramite smartphone sulla rete stradale di Bologna nell'ultimo triennio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11247/.

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Abstract:
La diffusione di smartphone con GPS si è rilevata utile per lo studio di modelli di scelta del percorso da parte di utenti che si muovono in bicicletta. Nel 2012 è stata ideata la ‘European Cyclinq Challenge’ (ECC), che consiste in una “gara” europea tra città: vince quella nella quale i rispettivi abitanti registrano il maggior numero di chilometri effettuati in bicicletta. In questo modo è possibile conoscere in forma anonima i percorsi realmente seguiti dai partecipanti alla gara: nel caso in esame, sono state fornite le tracce GPS registrate a Bologna sotto forma di punti catalogati ogni 10-15 secondi, a cui sono associate informazioni di coordinate, codice identificativo e istante di registrazione. Una fase di map-matching associa tali punti alla rete stradale di Bologna, descritta nel caso in esame dalla rete di Open Street Maps (OSM). Un elemento che garantisce al meglio la comprensione relativa alle scelte dei ciclisti, è quello di confrontarle con l’alternativa più breve, per capire quanto un utente sia disposto a discostarsi da essa per privilegiare ad esempio la sicurezza personale, il fatto di evitare pendenze elevate o incroci pericolosi. A partire dai punti GPS, che rappresentano l’origine e la destinazione di ogni viaggio, è possibile individuare sulla rete il percorso più corto che li congiunge, eseguendo sulla stessa rete tramite l’algoritmo di Dijkstra, considerando come unico attributo di costo la lunghezza. È stato possibile, mediante questi dati, effettuare un confronto nei tre anni di studio, relativamente alla distribuzione statistica delle lunghezze dei viaggi percorsi dagli utenti, a quanto questi si discostino dal percorso più breve ed infine come varia la percentuale dei viaggi effettuati nelle diverse tipologie stradali. Un’ultima analisi evidenzia la possibile tendenza degli utenti che si spostano in bicicletta nella città di Bologna, a utilizzare percorsi caratterizzati dalla presenza di numerosi incroci semaforizzati.
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