Dissertations / Theses on the topic 'Disturbo spettro autistico'
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Benedetti, Riccardo. "Neuroimaging e disturbo dello spettro autistico: classificazione con approccio explainable AI." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textMazzone, Federica <1997>. "La valutazione linguistica nel disturbo dello spettro autistico: un caso studio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19887.
Full textDONNO, FEDERICA. "Caratterizzazione Neuropsicologica del Disturbo dello Spettro Autistico senza Disabilità Intellettiva (CNeSA)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2019. http://hdl.handle.net/11584/272026.
Full textNasca, Carla. "Determinanti molecolari dei Disordini dello Spettro Autistico e del Disturbo Depressivo Maggiore." Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1325.
Full textMOLTENI, STEFANIA. "Creatività e comprensione delle emozioni. Studi empirici con bambini a sviluppo tipico e con disturbo dello spettro autistico." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/77220.
Full textCreativity is a multidimensional construct, not easy to define (Antonietti, Colombo & Pizzingrilli, 2011a, 2011b; Runco, 2008). It represents a psychological potential that each individual owns in different measures and a fundamental Life Skill for the well-being and the adaptation to the environment. Creativity and emotional competence - like the ability to understand, express and regulate emotions (Denham, 2006) - seem to be related to each other: especially fluidity (generating a great number of ideas) and flexibility (generating original ideas, different from each other) are linked to emotional competence and to self-esteem (Sanchez-Ruiz, Hernandez-Torrano, Pérez-González, Batey & Petrides, 2011; Hoffman & Russ, 2012) in children with typical development. Studies with children with atypical development highlight that children with autism spectrum disorder seem to show high creativity but they find some difficulties in using emotional competence. In particular, some specific traits of the autism disorder – like tendency toward perfection, focus on details and good memory (Happé & Vital, 2009) – seem to be particularly favorable for the development of creativity. However, research often focuses only on their deficit, not considering the potentialities that these children may have. With the aim to investigate the link between creativity and emotion comprehension in children with typical development and with autism spectrum disorder, two empirical studies have been carried out, assessing fluid intelligence, creativity and emotion comprehension. The first one involved about 400 children aged between 5 and 11, considering also the direct effect that some socio-demographic variables might have on the variation of creativity scores. Afterwards, attention was focused on a group of about 40 children with high-functioning autism and 40 children with typical development paired for gender and age. The first Study shows that, differently from fluid intelligence and emotion comprehension, creativity does not grow with age. Creativity and emotion comprehension show interesting correlations (fluidity and mental component: p<.05; flexibility and external component: p<.05; flexibility and mental component: p<.01; elaboration and mental/reflexive component: p<.05). An interesting interaction effect among the variables emerges, particularly in relation to fluidity and flexibility. The data suggest that the development of the two aspects is, in some way, related. The second study shows that children with autism produce elaborate and original ideas, but show a more rigid way of thinking (Fluidity: p<.05; Flexibility: p<.001) and significant difficulties in emotion comprehension. Among the three investigated aspects, interesting correlations emerged: emotion comprehension appears to be linked to fluidity (External component: p<.05, Mental component: p<.01, Reflexive component: p<.001), flexibility (External component: p<.05; Reflexive component: p<.05) and elaboration (Mental component: p<.01). In relation to these interesting findings, we propose an educational training for small groups of autistic children, focused on fluidity and flexibility, with the aim to increase emotion comprehension.
Dall'Aglio, Giulia. "Progettazione e implementazione di una applicazione per dispositivi mobili basata su piattaforma android (linguaggio java) a supporto di soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6815/.
Full textPasini, Margherita. "Deficit dell'integrazione multisensoriale nei soggetti autistici e schizofrenici: studio di dati comportamentali e modellistici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textCardillo, Ramona. "Local-global visuospatial processing in Autism Spectrum Disorders and Nonverbal Learning Disabilities: A cross-task and cross-disorder comparison." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3427280.
Full textLe abilità visuospaziali sono un insieme di abilità considerate essenziali nell’interazione con l’ambiente e sono coinvolte in numerose attività quotidiane (Hegarty & Waller, 2005; Jansen, Wiedenbauer, & Hahn, 2010). Il paradigma di elaborazione globale-locale (Navon, 1977) costituisce un utile approccio per studiare questo dominio neuropsicologico. Secondo tale paradigma le persone possono percepire un evento usando uno stile di elaborazione globale, per cui considerano la gestalt di un insieme di stimoli, o uno stile di elaborazione locale, per cui si focalizzano sui dettagli (Förster & Dannenberg, 2010; Navon, 1977; Schooler, 2002). Numerose ricerche sull’elaborazione globale-locale hanno rivelato l’uso preferenziale di uno stile di elaborazione (con un bias globale o locale) in specifici disturbi del neurosviluppo, in particolare riguardo al disturbo dello spettro dell’autismo (ASD) (Caron, Mottron, Dawson, Bertiaume, & Dawson, 2006; Kuschner, Bodner, & Minshew, 2009). Tuttavia, risultati conflittuali sono spesso emersi in letteratura (vedi Van der Hallen, Evers, Brewaeys, Van den Noortgate, & Wagemans, 2015) e mostrano come i partecipanti con differenti disturbi dello sviluppo possono elaborare sia informazioni locali che globali, a seconda delle richieste del compito e del dominio cognitivo coinvolto, ma in modi differenti e atipici (Dukette & Stiles, 2001). Questi risultati prevengono possibili generalizzazioni e necessitano di essere ulteriormente esplorati. Al contrario, gli stili di elaborazione globale-locale non sono mai stati studiati in bambini con altri disturbi del neurosviluppo, come il disturbo dell’apprendimento nonverbale (NLD), nonostante evidenze abbiano suggerito che questi aspetti possano essere rilevanti anche nell’NLD (Chow & Skuy, 1999). Per tale ragione, confronti tra differenti disturbi del neurosviluppo e attraverso l’uso di diversi compiti vengono suggeriti come il metodo migliore per analizzare queste abilità ed evidenziare similitudini o differenze nell’uso degli stili di elaborazione (D’Souza, Booth, Connolly, Happé, & Karmiloff-Smith, 2016). L'obiettivo principale della presente tesi di Dottorato è quello di migliorare la nostra comprensione del ruolo dell’elaborazione visuospaziale globale-locale nel profilo neuropsicologico di specifici disturbi del neurosviluppo, attraverso la comparazione di diversi disturbi e l’uso di prove differenti. Sono state indagate le prestazioni di partecipanti con ASD senza disabilità intellettiva (ID) o NLD in diversi domini di abilità visuospaziali, confrontandoli tra loro e con bambini aventi altri disturbi del neurosviluppo, come la dislessia o il deficit di attenzione/iperattività (ADHD). L’assessment si è concentrato sull’indagine della velocità di elaborazione visuospaziale, delle abilità visuo-percettive, visuo-costruttive e di memoria di lavoro visuospaziale (VSWM). È stata inoltre indagata l’interazione tra le performance in questi domini e l'elaborazione globale-locale. Sulla base del paradigma modificato di disegno con cubi (BDT) (Caron et al., 2006), sono stati elaborati nuovi compiti e stimoli per valutare le abilità visuospaziali menzionate. In particolare, sono stati condotti quattro studi. Lo Studio I ha indagato gli stili di elaborazione visuospaziale globale-locale in due gruppi di partecipanti con ASD senza ID - con e senza un picco visuospaziale (-P e -NP) - confrontandoli con individui a sviluppo tipico (TD). I risultati hanno permesso di chiarire il profilo visuospaziale dei due gruppi di partecipanti con ASD, dimostrando l’importanza di tenere in considerazione fattori specifici (come i domini di abilità visuospaziali esaminati e le abilità di ragionamento percettivo dei partecipanti). I partecipanti con ASD-NP hanno ottenuto scarsi risultati in tutti i domini, mostrando inferiori capacità di integrazione spaziale nel dominio visuo-percettivo e una ridotta sensibilità alla coerenza percettiva nella VSWM, mentre il gruppo ASD-P ha utilizzato entrambe le strategie di elaborazione globale e locale in modo efficace in base al compito e un bias locale è emerso solo nel compito visuo-costruttivo. In accordo con D'Souza et al. (2016), i nostri risultati sostengono la convinzione che etichettare gli individui con ASD come "local processors" sia restrittivo. Infatti, essi possono utilizzare entrambi gli stili di elaborazione locale e globale a seconda delle richieste del compito, del dominio visuospaziale coinvolto e del loro funzionamento cognitivo di tipo visuospaziale. Lo studio II (Capitolo 3) ha indagato l'elaborazione visuospaziale globale-locale nei bambini con sintomi di NLD confrontandoli con bambini con sintomi di dislessia e con TD. I risultati hanno mostrato un’accuratezza inferiore per i bambini con sintomi di NLD nel compito visuo-costruttivo, mentre i bambini con sintomi di dislessia hanno mostrato lievi difficoltà nel compito visuo-costruttivo e una chiara lentezza in quello viuso-percettivo. Inoltre, i bambini con sintomi di NLD si sono mostrati meno in grado di beneficiare dei diversi livelli di coerenza degli stimoli, probabilmente come conseguenza dei loro processi visuospaziali meno flessibili ed efficienti (Mammarella & Cornoldi, 2005). In particolare, il meccanismo di dominanza globale (Navon, 1977) ha reso più complicato per il gruppo con sintomi di NLD il passaggio dall’elaborazione globale a quella locale, necessario per completare correttamente il compito visuo-costruttivo. Dopo aver esaminato l’elaborazione visuospaziale globale-locale separatamente per ASD senza ID e NLD, lo scopo dello Studio III (Capitolo 4) era quello di effettuare un confronto tra disturbi, evidenziando somiglianze e differenze tra tre profili clinici - ASD senza ID, NLD e ADHD - rispetto ai TD. I nostri risultati hanno rivelato diversi profili visuospaziali per i gruppi considerati e suggerito l'utilità di manipolare la coerenza degli stimoli per l’indagine di tali abilità. Per il gruppo con NLD è emerso un deficit marcato in tutti i domini visuospaziali, a conferma che le difficoltà in tale dominio costituiscono sintomi fondamentali e distintivi di questo disturbo (Cornoldi, Mammarella & Fine, 2016, Semrud-Clikeman, Walkowiak, Wilkinson e Christopher, 2010). Inoltre, per il dominio visuo-percettivo è emersa la difficoltà di integrare le configurazioni locali in un insieme coerente. Per il gruppo con ADHD si è evidenziato un profilo eterogeneo, i partecipanti con tale diagnosi hanno mostrato, in linea con gli studi precedenti, un deficit nel dominio di velocità di elaborazione visuospaziale e nella VSWM (Martinussen, Hayden, Hogg-Johnson & Tannock, 2005, Weigard & Huang-Pollock, 2017). Inoltre, questi partecipanti hanno presentato alcune difficoltà nelle abilità viso-costruttive quando dovevano ricostruire configurazioni globali, mentre sono emerse abilità visuo-percettive in norma. Diversamente, i partecipanti con ASD hanno mostrato prestazioni in norma in tutti i domini esaminati, utilizzando efficacemente processi visuospaziali globali e locali, con l'unica eccezione del compito visuo-costruttivo in cui questo gruppo ha mostrato tempi di risposta più lenti e una sensibilità ridotta alla coerenza percettiva (Caron et al., 2006; Shah & Frith, 1993). Infine, considerato che i profili di individui con NLD e con autismo ad alto funzionamento o sindrome di Asperger (DSM-IV TR, American Psychiatric Association [APA], 2000) sono spesso confusi, nello Studio IV (Capitolo 5) è stato proposto un ulteriore confronto tra ASD e NLD. Le abilità visuo-costruttive e la VSWM sono state studiate in un sottogruppo di partecipanti con ASD senza ID e senza picco visuospaziale (ASD-NP) e in partecipanti con NLD. Lo scopo era quello di analizzare se il gruppo con ASD-NP - sebbene non rappresentativo dell'intera popolazione con ASD senza ID – condividesse o meno caratteristiche con il gruppo NLD. Ancora una volta, i nostri risultati hanno permesso di differenziare il profilo visuospaziale dei bambini con NLD da quello dei bambini con ASD. Il primo gruppo ha mostrato prestazioni deficitarie in tutti i domini esaminati sia per il livello di elaborazione locale sia per quello globale. Il gruppo con ASD ha mostrato invece un profilo più eterogeneo, con prestazioni in norma nella VSWM e nel disegno di una figura complessa, tempi di risposta più lenti nella condizione segmentata della prova visuo-costruttiva e uno stile di disegno locale e frammentato nel disegno a memoria di una figura complessa. Anche qui, il bias locale ha influenzato le prestazioni dei partecipanti con ASD in compiti che richiedevano competenze visuo-costruttive e nello specifico di combinare le parti per formare un unico insieme (Simic, Khan, & Rovet, 2013). Infine, le conclusioni generali derivate dai principali risultati dei quattro studi e le loro implicazioni cliniche ed educative sono state evidenziate nel capitolo conclusivo della presente tesi. Per concludere, l'analisi delle capacità visuospaziali e l'elaborazione globale-locale in individui con disturbi del neurosviluppo offrono una visione cruciale per l'analisi dei punti di forza e di debolezza dei profili clinici esaminati e per la loro diagnosi differenziale. C'è ancora molto spazio per ulteriori ricerche sulle capacità visuospaziali e sul funzionamento neuropsicologico generale dei bambini con diversi disturbi del neurosviluppo. La presente tesi ha avuto l’obiettivo di sollevare e chiarire alcuni punti, ma altre domande restano aperte e richiederanno ulteriori studi.
Olivari, B. "STUDIO DEI DISTURBI GASTROINTESTINALI NEI BAMBINI AFFETTI DA DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/217718.
Full textAutism is a cognitive and behavioral disorder, generally occurring within the first three years of life and is characterized by severe and pervasive impairment in several areas of development: socialization, communication, imagination and presence of restricted and repetitive behaviors. It represents a very complex and controversial disease, especially in terms of etiopathogenesis, and recognizes a multifactorial origin with a significant genetic and environmental component, but its pathogenesis is not yet sufficiently known. The presence of gastrointestinal symptoms (DGI) in autistic children – although not inserted between diagnostic criteria – has elicited in the recent literature many reports indicating a prevalence that varies, according to the different statistics, from a near-normal frequency to almost all patients. The present study has three main objectives: identification and systematic classification of the presence of the DGI in children diagnosed in our clinic and those followed from rehabilitation and therapeutic service; assessing possible correlation between clinical data (presence of symptoms gastroenterology) and degree of impairment testing laboratory (fecal calprotectin test, lactulose/mannitol intestinal permeability test); identify, on the basis of the findings, possible models for specific and early treatment. The study will present the results related to the definition of a specific diagnostic protocol, the incidence and type of DGI in our sample and the data of laboratory tests and of undertaken treatments.
Muratori, Luca. "Tecniche di neuroimaging strutturale avanzato nei disturbi dello spettro autistico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textDi, Gangi Valentina. "From Social Brain to Action and Perception Neural correlates of the early social abilities and their behavioural forerunners in typical and atypical development." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423429.
Full textIl presente progetto di ricerca è rivolto allo studio dello sviluppo del “cervello sociale”, una rete di regioni cerebrali specializzate per l’elaborazione degli stimoli sociali. Questo sistema è specializzato in senso evolutivo per l’interazione sociale e gioca un ruolo cruciale nello sviluppo sociale. Gli esseri umani sono “sintonizzati” socialmente, ma le origini di questo processi di specializzazione, ad oggi, sono in parte sconosciuti. Questa ricerca è focalizzata sulla comparsa dei precursori delle abilità sociali, e sull’elaborazione delle informazioni socialmente rilevanti nel primo anno di vita, nello sviluppo tipico quanto in quello atipico. In particolare sono state investigate le seguenti aree: i correlati neurali dell’elaborazione di azioni umane alla nascita; l’abilità di comprendere azioni dirette ad uno scopo nel primo anno di vita; gli endofenotipi neurocognitivi precoci del Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) connessi ai precursori della cognizione sociale (es. pattern attentivi durante l’elaborazione dello sguardo e del volto; la percezione di azioni). Le popolazioni indagate sono infanti e neonati aventi diversi gradi di rischio familiare di sviluppare autismo. Gli scopi principale del progetto sono a) approfondire quando e come alcune abilità sociali vengono acquisite durante il corso dello sviluppo tipico; b) studiare - per mezzo di popolazioni a rischio- il ruolo di disarmonie precoci nella crescita sulle traiettorie evolutive atipiche; c) identificare possibili indicatori neurali e comportamentali precoci, i quali possano prevedere la futura comparsa di Disturbi dello Spetro Autistico (DSA). Al fine di studiare questi aspetti, la tecnica di neuroimmagine funzionale è stata integrata con il quadro teorico e alle tecniche classiche delle neuroscienze cognitive in ambito evolutivo. Questi metodi complementari di ricerca permettono di studiare allo stesso tempo sia meccanismi comportamentali, sia le strutture funzionali del cervello sottostanti a tali sistemi. Quattro principali studi sono stati condotti con lo scopo di gettare luce sui meccanismi precocissimi dell’orientamento sociale e dell’elaborazione dell’azione e come si specializzano. Nel primo studio sono state adoperate procedure comportamentali neurocognitive assieme alla tecnica non invasiva di neuroimaging della spettroscopia del vicino infrarosso (fNirs) su un campione di neonati, al fine ti raccogliere dati diretti ed indiretti (comportamento visivo e cambiamenti di ossigenazione corticale) durante l’osservazione passiva di stimoli dinamici biologici, socialmente comunicativi (es. interazione faccia-a-faccia) o non comunicativi (azione goal-directed), in contrapposizione a stimoli dinamici non sociali e non biologici. Il secondo e terzo studio, rivolto a infanti (tra i 6 e i 9 mesi di vita) è centrato sul ruolo di indizi comportamentali (relativi agli stati mentali dell’agente) e ambientali (relativi al contesto in cui o al modo in cui l’azione è eseguita) nei processi di attribuzione di scopo. Tre diversi paradigmi sono stati impiegati per valutare quali siano le caratteristiche più efficaci nel modulare la comprensione delle azioni altrui nel primo anno di vita. Il quarto studio consiste nel sottoporre a due paradigmi comportamentali consolidati nel campo dell’attenzione visiva un campione di bambini ad alto rischio di DSA (perché fratelli minori di un probando). Un compito aggiuntivo originale è stato proposto al campione a rischio, per valutare la preferenza spontanea per il movimento biologico su quello non biologico in scene realistiche di azioni dirette ad uno scopo. I dati dei fratelli di bambini affetti sono stati confrontati con le performance (agli stessi compiti) di un gruppo di pari con rischio di DSA non specificato (popolazione generale), per evidenziare la presenza di un ipotetico fenotipo attentivo peculiare nei parenti non affetti di bambini con autismo (fenotipo autistico diffuso) The infant siblings’ data were compared to the performances of peers (undergone to the same tasks) with unspecified risk for autism (i.e. general population) to highlight the presence of a hypothetical peculiar attentional phenotype in unaffected relatives of children with autism (Broader Autism Phenotype)
Fabbri, Vanessa. "Evidenze di connettività e integrazione multisensoriale compromesse nei disturbi dello spettro autistico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18979/.
Full textCabri, Enrico. "Analisi neurocomputazionale dell'integrazione multisensoriale in soggetti neurotipici e sofferenti di disturbi dello spettro autistico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11534/.
Full textAntonello, Irene <1991>. "Teoria della mente e Disturbi dello Spettro Autistico: una possibile spiegazione del deficit sociale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11479.
Full textSaviotti, Agnese. "Analisi neurocomputazionale dell'integrazione multisensoriale in soggetti neurotipici e soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15540/.
Full textCiano, Sanjita <1995>. "L'integrazione lavorativa di persone con Disturbi dello Spettro Autistico. Il caso del S.I.L. di Mestre." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18389.
Full textCapra, Matilde. "Sistema mirror e autismo: confronto tra l’attivazione neurale in individui affetti da disturbi dello spettro autistico e soggetti neurotipici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17473/.
Full textAloi, Pietro. "Intelligenza Artificiale e salute mentale: nuovi strumenti per la diagnosi ed il trattamento dei disturbi dello spettro autistico e della schizofrenia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23770/.
Full textMonti, Melissa. "Meccanismi neurali sottesi allo sviluppo della causal inference nei bambini neurotipici e in quelli affetti da Disturbi dello Spettro Autistico. Un approccio neurocomputazionale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textFAMA', FRANCESCA ISABELLA. "MOTIVAZIONE SOCIALE E PREFERENZA PER STIMOLI SOCIALI: ALTERAZIONI NEI SOGGETTI CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11570/3105159.
Full textCARROZZA, CRISTINA. "Un contributo alla comprensione dell'eziologia del deficit di attenzione nei soggetti con Disturbo dello Spettro Autistico." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11570/3117506.
Full textFATTA, LAURA MARIA. "PEERS®, intervento sulle competenze sociali per adolescenti con disturbo dello spettro autistico (ASD): il primo studio pilota RCT italiano." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/11573/1640374.
Full textCUCINOTTA, Francesca. "ARRAY-CGH nei Disturbi di Spettro Autistico: ricaduta diagnostica e impatto sulla pratica clinica." Doctoral thesis, 2021. https://hdl.handle.net/11570/3221420.
Full textFONTANI, SAVERIO. "Sistemi di comunicazione aumentativa alternativa nell'intervento educativo per i disturbi dello spettro autistico. Uno studio di training." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/2158/1080021.
Full textPORRO, LIVIA. "Strutture per le persone con disturbi dello spettro autistico. Indirizzi per la progettazione e la valutazione della qualità edilizia." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1156637.
Full textCONTENA, BASTIANINA. "Il funzionamento cognitivo nei disturbi di spettro autistico e da deficit di attenzione/iperattività: il contributo della teoria PASS." Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/855121.
Full textBellini, Elena. "DSA: architecturAbility. Ambienti sensoriali "terapeutici" per rendere Abili. Un progetto di vita integrato rivolto alle persone con Disturbi dello Spettro Autistico." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1127416.
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