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Dissertations / Theses on the topic 'Disuguaglianza'

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1

Mainetti, Nicola. "Disuguaglianza di Harnack." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13486/.

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Abstract:
Oggetto di studio di questa tesi sono le funzioni armoniche. Inizialmente abbiamo introdotto le nozioni principali (definizione di funzione armonica e calcolo esplicito delle funzioni radiali armoniche). Dopo aver enunciato e dimostrato il teorema della divergenza e la prima e seconda identità di Green ci siamo ricavati le formule di rappresentazione di Green. Successivamente, dopo aver calcolato il volume e l'area di bordo di una palla euclidea, abbiamo introdotto le formule di media del Laplaciano. Una loro diretta conseguenza è la Disuguaglianza di Harnack, che abbiamo enunciato e dimostrato inizialmente per una palla e poi generalizzato a un compatto. Abbiamo poi visto un'applicazione di questa disuguaglianza: il teorema di Liouville. Infine abbiamo illustrato il principio del massimo (minimo) forte e del massimo (minimo) debole.
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2

Michielon, Serena <1989&gt. "la disuguaglianza mondiale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8812.

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Abstract:
esposizione dei metodi di misurazione della disuguaglianza ed elaborazione personale sul cambiamento negli anni della disuguaglianza a livello mondiale, fino ai giorni d'oggi. Analizzo l'evoluzione dell'indice di Gini,Theil,Atkinson e Dalton e considero nella mia analisi ogni stato come una singola persona, quindi dai dati sui diversi Pil pro capite ricavo i diversi indici e commento l'evoluzione della disuguaglianza.
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3

Lazzerini, Daniela. "Disuguaglianza puntuale di Doob." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6549/.

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4

Giannerini, Davide. "La disuguaglianza di Brunn-Minkowski." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23711/.

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Abstract:
Questa tesi ha come argomento la disuguaglianza di Brunn-Minkowski, risultato fondamentale nella teoria della geometria convessa. Essa riguarda la relazione esistente tra i volumi di due corpi convessi (insiemi compatti, convessi e non vuoti) e il volume del corpo convesso ottenuto come "combinazione convessa" dei due. Nella tesi presentiamo una delle dimostrazioni che poggia sulla disuguaglianza di Prèkopa-Leindler. I primi capitoli della tesi sono rivolti alla presentazione, il più possibile dettagliata, dei prerequisiti. La parte più impegnativa e più tecnica della tesi è costituita dalla preparazione della dimostrazione della disuguaglianza di Prèkopa-Leindler. Essa si basa su importanti risultati della teoria della misura, la cui trattazione viene sviluppata nei primi capitoli, riguardanti le funzioni monotone, le funzioni a variazione limitata e le funzioni assolutamente continue. Infatti necessitiamo del teorema di derivabilità q.o. delle funzioni monotone, che viene qui dimostrato facendo uso del famoso lemma di Vitali, del Teorema fondamentale del calcolo integrale di Lebesgue, della formula di derivazione di funzioni composte per funzioni non regolari, di un risultato di validità della formula della catena e di una opportuna formulazione di integrazione per sostituzione per l'integrale di Lebesgue. Altro risultato utile è la disuguaglianza tra la media aritmetica e la media geometrica. Nel capitolo finale, forniamo un'applicazione rilevante, quanto naturale, della disuguaglianza di Brunn-Minkowski: la disuguaglianza isoperimetrica per i corpi convessi. Essa viene dimostrata utilizzando la cosiddetta formula di Steiner e la prima disuguaglianza di Minkowski per i corpi convessi. Mostriamo inoltre che dalla caratterizzazione degli insiemi che danno l'uguaglianza per la disuguaglianza di Brunn-Minkowski, è possibile dimostrare che i corpi convessi che danno l'uguaglianza per la disuguaglianza isoperimetrica sono tutte e sole le palle euclidee.
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5

Mestriner, Enrico <1994&gt. "Robotaxation una risposta alle disuguaglianza." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15243.

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6

De, Girolami Anna. "Simmetrizzazione di Steiner e disuguaglianza isodiametrica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19468/.

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Abstract:
Utilizzando la simmetrizzazione di Steiner dimostriamo la disuguaglianza isodiametrica. Come applicazione, mostriamo l'equivalenza tra la misura di Lebesgue e la misura di Hausdorff n-dimensionali di un insieme di R^n. Infine, dimostriamo che la palla è l'unico sottoinsieme di R^n che verifica l'uguaglianza nella disuguaglianza isodiametrica.
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7

Hu, Xiao Wei <1992&gt. "La disuguaglianza tra stranieri e italiani." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17154.

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Abstract:
La popolazione immigrata ormai diventa la componente strutturale nella società italiana. È interessante di scoprire come si sono integrati. Il nostro obiettivo del lavoro è di analizzare la disuguaglianza tra gli immigrati e i nativi e si svolge in questo modo: Il primo capitolo si introduce i concetti di base: la disuguaglianza, la povertà, la relazione tra la povertà e la disuguaglianza e la definizione di straniero. Il secondo capitolo è dedicato alla presentazione i due indici più noti per misurare la disuguaglianza, ovvero sono l'indice di Gini e l'indice di Theil. Grazie alla loro scomposizione è possibile capire i contribuiti delle differenze intra-gruppi e tra gruppi. ll terzo capitolo è la nostra parte cruciale, per capire la situazione degli immigrati come si sono messi, è fondamentale rivolgersi al mercato di lavoro. Quindi andiamo a analizzate la disuguaglianza nel mercato di lavoro tra gli stranieri e i nativi. Come definito nel primo capitolo, la disuguaglianza consiste nella disuguaglianza di opportunità e la disuguaglianza di risultato. Per quanto riguarda il mercato di lavoro, la disuguaglianza di opportunità intende la disparità di possibilità di accedere al mercato di lavoro e la scarsa mobilità di carriera, invece la disuguaglianza risultato si dimostra con la differenza sul reddito e l'elevata incidenza della popolazione vivono in condizione di povertà. Infatti, confrontando con le stesse caratteristiche, gli stranieri hanno meno possibilità di accedere al mercato di lavoro rispetto ai nativi. La mobilità di carriera tra gli stranieri è bassa, sono principalmente concentrati nei lavori bassi qualifichi, subiscono il blocco dello sviluppo professionale, la mobilità si dimostra a forma "L". Di conseguenza, gli immigrati percepiscono i redditi più bassi e l’incidenza sulla povertà è alta. Conclude la tesi il capitolo 4, di proporre alcuni suggerimenti per avere una migliore integrazione.
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8

Collinelli, Lucia. "Equazioni stocastiche lineari e disuguaglianza di Harnack." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10085/.

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Abstract:
In questo elaborato si presentano alcuni risultati relativi alle equazioni differenziali stocastiche (SDE) lineari. La soluzione di un'equazione differenziale stocastica lineare è un processo stocastico con distribuzione multinormale in generale degenere. Al contrario, nel caso in cui la matrice di covarianza è definita positiva, la soluzione ha densità gaussiana Γ. La Γ è inoltre la soluzione fondamentale dell'operatore di Kolmogorov associato alla SDE. Nel primo capitolo vengono presentate alcune condizioni necessarie e sufficienti che assicurano che la matrice di covarianza sia definita positiva nel caso, più semplice, in cui i coefficienti della SDE sono costanti, e nel caso in cui questi sono dipendenti dal tempo. A questo scopo gioca un ruolo fondamentale la teoria del controllo. In particolare la condizione di Kalman fornisce un criterio operativo per controllare se la matrice di covarianza è definita positiva. Nel secondo capitolo viene presentata una dimostrazione diretta della disuguaglianza di Harnack utilizzando una stima del gradiente dovuta a Li e Yau. Le disuguaglianze di Harnack sono strumenti fondamentali nella teoria delle equazioni differenziali a derivate parziali. Nel terzo capitolo viene proposto un esempio di applicazione della disuguaglianza di Harnack in finanza. In particolare si osserva che la disuguaglianza di Harnack fornisce un limite superiore a priori del valore futuro di un portafoglio autofinanziante in funzione del capitale iniziale.
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9

Tugnoli, Riccardo. "Disuguaglianza di Doob e traiettorie di martingale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7705/.

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Abstract:
In questa tesi abbiamo dimostrato la Disuguaglianza di Doob in L^p per sub-martingale discrete, utilizzando un metodo moderno, che consiste nel ricavarla come conseguenza dell'elementare controparte deterministica applicata a traiettorie di martingale. Abbiamo inoltre fornito un'interpretazione finanziaria in termini di super-replicazione indipendente dal modello per un'opzione esotica.
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10

Candoli, Davide. "Il paradosso EPR e la disuguaglianza di Bell." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16925/.

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Abstract:
In questa tesi viene affrontato il problema dell'interpretazione della meccanica quantistica a partire dall'analisi del paradosso Einstein-Podolsky-Rosen, che impone la rinuncia ad uno dei due seguenti principi: la completezza della meccanica quantistica o la località. Questa scoperta portò allo sviluppo di una nuova classe di teorie dette "a variabili nascoste" con l'obiettivo di completare la meccanica quantistica. J. S. Bell, confrontando la teoria quantistica e le teorie proposte che intendevano completarla, realizzò che esiste un metodo sperimentale in grado di determinare quale delle due alternative sia quella giusta. Il cosiddetto teorema di Bell diede il via ad una serie di esperimenti con lo scopo di verificare se la località è violata nei processi microscopici, e con questo risolvere il conflitto tra le due possibili interpretazioni della meccanica quantistica.
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11

Corrente, Cenedese Pietro <1993&gt. "Disuguaglianza economica e sviluppo: un’analisi sulle regioni d’Europa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12694.

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Abstract:
Gli squilibri e i divari della crescita economica nelle diverse regioni d’Europa sono in costante crescita. Lo scopo della tesi è quello di analizzare i diversi fenomeni che stanno alla base della divergenza regionale europea come ad esempio la polarizzazione dello sviluppo, la ridistribuzione geografica del lavoro ed il progresso tecnologico, soffermandosi sull’importanza delle politiche di coesione e cooperazione economica incentrate su innovazione e crescita regionale al fine di ridurre le disuguaglianze tra i diversi Stati membri.
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12

SALARDI, PAOLA. "Saggio su povertà. disuguaglianza e benessere in Brasile." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/229.

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Abstract:
La seguente tesi raccoglie tre saggi su povertà, disuguaglianza e benessere in brasile. il primo capitolo si concentra sull'esplorazione delle principali determinanti della disuguaglianza brasiliana. tale capitolo prima traccia un'analisi della povertà e della disuguaglianza brasiliana. successivamente si concentra sull'analisi delle principali determinanti della disuguaglianza, in particolare le differenze etniche e geografiche, applicando alcune tecniche di scomposizione del reddito. il secondo capitolo studia la povertà brasiliana focalizzandosi sulle disparità geografiche per testare se l'approccio standard di studio della povertà è sufficientemente informativo quando si analizzano popolazioni chiaramente non omogenee. i primi due capitoli applicano metodologie di misurazione e scomposizione della povertà e della disuguaglianza nell'ambito dell'approccio standard monetario . lo scopo dell'ultimo capitolo è invece proprio quello di allargare la prospettiva della nostra analisi abbracciando l'approccio delle capacità. INFATTI, il terzo capitolo si focalizza sulla costruzione del modello e sulla stima econometrica della cosiddetta functioning production function che è una relazione in grado di spiegare in che misura gli individui sono in grado di convertire le loro risorse private e pubbliche nel raggiungimento del funzionamento specifico essere in buona salute .
This thesis is a collection of three essays on poverty, inequality and well-being for Brazil. The first chapter aims at understanding the key determinants of the Brazilian inequality. this chapter firstly sketches a poverty and inequality analysis for Brazil and then investigates the main determinants of inequality, particularly racial and geographical differences, by applying several decomposition techniques. the second chapter investigates Brazilian poverty by exploiting geographical differences and questions whether the standard approach in measuring poverty is informative enough taking into consideration that the population is clearly heterogeneous. The first two chapters of this work apply techniques able to measure and decompose both poverty and inequality within the context of the standard monetary approach. The purpose of the last chapter is to enlarge the perspective of our analysis by adopting the capability approach. hence the third chapter aims to model and estimate the health functioning production function as a relation that conveys to what extent people are able to convert private and public resources into the achievement of the specific functioning being healthy .
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SALARDI, PAOLA. "Saggio su povertà. disuguaglianza e benessere in Brasile." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/229.

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Abstract:
La seguente tesi raccoglie tre saggi su povertà, disuguaglianza e benessere in brasile. il primo capitolo si concentra sull'esplorazione delle principali determinanti della disuguaglianza brasiliana. tale capitolo prima traccia un'analisi della povertà e della disuguaglianza brasiliana. successivamente si concentra sull'analisi delle principali determinanti della disuguaglianza, in particolare le differenze etniche e geografiche, applicando alcune tecniche di scomposizione del reddito. il secondo capitolo studia la povertà brasiliana focalizzandosi sulle disparità geografiche per testare se l'approccio standard di studio della povertà è sufficientemente informativo quando si analizzano popolazioni chiaramente non omogenee. i primi due capitoli applicano metodologie di misurazione e scomposizione della povertà e della disuguaglianza nell'ambito dell'approccio standard monetario . lo scopo dell'ultimo capitolo è invece proprio quello di allargare la prospettiva della nostra analisi abbracciando l'approccio delle capacità. INFATTI, il terzo capitolo si focalizza sulla costruzione del modello e sulla stima econometrica della cosiddetta functioning production function che è una relazione in grado di spiegare in che misura gli individui sono in grado di convertire le loro risorse private e pubbliche nel raggiungimento del funzionamento specifico essere in buona salute .
This thesis is a collection of three essays on poverty, inequality and well-being for Brazil. The first chapter aims at understanding the key determinants of the Brazilian inequality. this chapter firstly sketches a poverty and inequality analysis for Brazil and then investigates the main determinants of inequality, particularly racial and geographical differences, by applying several decomposition techniques. the second chapter investigates Brazilian poverty by exploiting geographical differences and questions whether the standard approach in measuring poverty is informative enough taking into consideration that the population is clearly heterogeneous. The first two chapters of this work apply techniques able to measure and decompose both poverty and inequality within the context of the standard monetary approach. The purpose of the last chapter is to enlarge the perspective of our analysis by adopting the capability approach. hence the third chapter aims to model and estimate the health functioning production function as a relation that conveys to what extent people are able to convert private and public resources into the achievement of the specific functioning being healthy .
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Berarducci, Martina. "E91: un protocollo crittografico basato sulla Disuguaglianza di Bell." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18220/.

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Abstract:
L'elaborato si propone di analizzare nel dettaglio il protocollo di crittografia quantistica E91 ideato da Artur Ekert. Esso consiste in un protocollo di distribuzione delle chiavi (QKD) che permette di arrivare alla condivisione della chiave segreta, poi utilizzata per comunicare grazie a sistemi crittografici a chiave privata, come il noto cifrario di Vernam. Nella prima parte sono introdotte le nozioni di crittografia classica e i concetti di sicurezza necessari per comprendere il funzionamento del cifrario di Vernam, l'unico cifrario a sicurezza perfetta dimostrabile matematicamente. A seguire viene introdotta la meccanica quantistica, a partire dall'esperimento di Stern e Gerlach, in grado di mettere in evidenza alcuni degli aspetti chiave della teoria. Dopo un breve cenno alla notazione bra-ket di Dirac, vengono enunciati i postulati alla base della teoria quantistica. In seguito si affronta l'analisi delle due esperienze a cui Ekert fa riferimento nel suo articolo, la versione di Bohm del paradosso EPR e la derivazione della disuguaglianza di Bell proposta dagli studiosi Clauser, Horne, Shimony e Holt. Infine si procede alla descrizione del protocollo di Ekert, analizzandone il funzionamento sia da un punto di vista teorico sia pratico, mettendo in luce i riferimenti alla teoria quantistica e in particolare alla disuguaglianza di Bell. Viene posta attenzione al caso della presenza di Eva, facendo notare come in questo caso la disuguaglianza di Bell sia soddisfatta. Inoltre viene analizzato un secondo protocollo basato su EPR e vengono chiarite le differenze rispetto al primo. In conclusione, vengono descritti i pro e i contro dell'utilizzo di tale protocollo, la possibilità di implementazioni pratiche e l'importanza della crittografia quantistica in generale.
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Naso, Giovanni Paolo <1989&gt. "Analisi della disuguaglianza nella distribuzione del reddito in Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13845.

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16

Massini, Luca. "Disuguaglianze di Riarrangiamento." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19498/.

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Abstract:
L'utilità delle Disuguaglianze di Riarrangiamento è trasversale in molti ambiti della matematica. Nel Capitolo 1 vengono mostrati i risultati più notevoli che riguardano insiemi finiti di elementi reali non negativi. Nel Capitolo 2 si estende il concetto di riarrangiamento alle funzioni a valori reali non negativi. In particolare si caratterizzano due tipologie di riarrangiamenti: il Riarrangiamento simmetricamente decrescente e la Polarizzazione. In entrambi i casi si enunciano e dimostrano il Teorema di Hardy-Littlewood e una versione più semplice del Teorema di Riesz. Inoltre si mostra che il riarrangiamento simmetricamente decrescente di una funzione si può approssimare tramite una sequenza di polarizzazioni successive della medesima.
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17

Luzi, Arianna. "Disuguaglianza di Poincaré e Hölderianità delle soluzioni deboli di PDE." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24429/.

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Abstract:
Lo scopo della tesi è studiare l'Hölderianità delle soluzioni deboli di equazioni alle derivate parziali. Il punto di partenza sarà la disuguaglianza di Poincaré, successivamente si parlerà della disuguaglianza di Morrey e John-Nirenmberg per arrivare poi alla disuguaglianza di Harnack. Quest'ultima verrà utilizzata per trovare stime Hölderiane delle soluzioni deboli di equazioni alle derivate parziali uniformemente ellittiche.
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18

Forcillo, Nicolo'. "Funzioni BV e disuguaglianze isoperimetriche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11461/.

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Abstract:
All'interno della mia tesi verrà introdotta la teoria delle funzioni in R^{n} a variazione limitata (BV), seguendo le presentazioni di Lawrence C.Evans e Ronald F.Gariepy nel libro Measure Theory and Fine Properties of Functions e di Enrico Giusti nell'opera Minimal Surfaces and Functions of Bounded Variation. Le funzioni BV sono funzioni le cui derivate prime deboli sono misure di Radon, ossia misure di Borel regolari finite sui compatti. In particolare verranno anche analizzati gli insiemi E che hanno perimetro finito, ossia tali che la funzione indicatrice dell’insieme E sia una funzione BV. Nello specifico, nel primo capitolo verranno date le definizioni di funzioni BV e insiemi di perimetro finito, sia in una versione globale che in una locale, verrà enunciato un primo importante teorema per le funzioni BV e verrà analizzata la relazione tra funzioni di Sobolev e funzioni BV. Nel secondo capitolo, invece, verranno analizzate la semicontinuità inferiore, l'approssimazione con funzioni lisce e la compattezza di funzioni BV, mentre nel terzo capitolo verranno elencati alcuni risultati sulle funzioni BV riguardanti la Traccia, l'Estensione e la formula di Coarea. Infine, nel quarto ed ultimo capitolo, verranno studiate le disuguaglianze di Sobolev e Poincaré e le disuguaglianze isoperimetriche per funzioni BV.
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19

Reverberi, Pierre Maurice <1983&gt. "Sviluppo economico e qualità istituzionale: il ruolo di disuguaglianza e corruzione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6049/1/reverberi_pierremaurice_tesi.pdf.

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Abstract:
Nell'ambito delle teorie dello sviluppo, un filone di studi, originato dai lavori di North (1973) e consolidatosi negli ultimi anni, individua nelle istituzioni, definite come le regole del gioco o i vincoli disegnati dagli uomini per disciplinare i loro rapporti, i fattori fondamentali dello sviluppo economico. Le istituzioni, nel modello elaborato da Acemoglu, Johnson e Robinson (2004), sono il frutto di interazioni dinamiche tra potere politico de jure, determinato dalle istituzioni politiche, e potere politico de facto, determinato dalla distribuzione delle risorse economiche. Sulla base di questa prospettiva teorica, questa tesi propone uno studio di carattere quantitativo sulla qualità istituzionale, la traduzione operativa del concetto di istituzioni, composta dalle tre fondamentali dimensioni di democrazia, efficienza ed efficacia del governo e assenza di corruzione. La prima parte, che analizza sistematicamente pro e contro di ciascuna tipologia di indicatori, è dedicata alla revisione delle misure quantitative di qualità istituzionale, e individua nei Worldwide Governance Indicators la misura più solida e consistente. Questi indici sono quindi utilizzati nella seconda parte, dove si propone un'analisi empirica sulle determinanti della qualità istituzionale. Le stime del modello di regressione cross-country evidenziano che la qualità istituzionale è influenzata da alcuni fattori prevalentemente esogeni come la geografia, la disponibilità di risorse naturali e altre caratteristiche storiche e culturali, insieme ad altri fattori di carattere più endogeno. In quest'ultima categoria, i risultati evidenziano un effetto positivo del livello di sviluppo economico, mentre la disuguaglianza economica mostra un impatto negativo su ciascuna delle tre dimensioni di qualità istituzionale, in particolare sulla corruzione. Questi risultati supportano la prospettiva teorica e suggeriscono che azioni di policy orientate alla riduzione delle disparità sono capaci di generare sviluppo rafforzando la democrazia, migliorando l'efficienza complessiva del sistema economico e riducendo i livelli di corruzione.
Amongst development theories, following the work of D. North (1973), a branch of studies has recently developed which sees institutions, defined as the rules of the game or humanly devised constraints that shape human interaction, as the fundamental cause of long-run growth. The model constructed by Acemoglu, Johnson and Robinson (2004) emphasizes the interaction between de jure political power, influenced by political institutions, and de facto political power, shaped by distribution of resources, in the evolution of institutional paths. Based on this theoretical framework, this thesis adopts a quantitative perspective to investigate institutional quality, which is composed by three main dimensions: democracy, government efficiency and effectiveness and corruption. A survey of available measures of institutional quality is conducted in order to evaluate pro and cons of each kind of indicators. The analysis finds the World Bank's Worldwide Governance Indicators as the most reliable measures of institutional quality, both in terms of internal and external consistency. These indexes are then used for an empirical analysis over the determinants of institutional quality. The estimates of the cross-country regression model show that institutional quality is affected by some exogenous factors, like geography, natural resources endowments and other historic and cultural traits, and more endogenous factors. Amongst the latter, economic development exerts a positive effect on institutional quality, while a negative association, particularly on the corruption side, is shown by economic inequality. Results confirm our hypothesis and suggest that policies aiming at reducing inequality can foster development by strengthening democracy, by improving the overall efficiency of the economic system and by reducing corruption levels.
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Reverberi, Pierre Maurice <1983&gt. "Sviluppo economico e qualità istituzionale: il ruolo di disuguaglianza e corruzione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6049/.

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Abstract:
Nell'ambito delle teorie dello sviluppo, un filone di studi, originato dai lavori di North (1973) e consolidatosi negli ultimi anni, individua nelle istituzioni, definite come le regole del gioco o i vincoli disegnati dagli uomini per disciplinare i loro rapporti, i fattori fondamentali dello sviluppo economico. Le istituzioni, nel modello elaborato da Acemoglu, Johnson e Robinson (2004), sono il frutto di interazioni dinamiche tra potere politico de jure, determinato dalle istituzioni politiche, e potere politico de facto, determinato dalla distribuzione delle risorse economiche. Sulla base di questa prospettiva teorica, questa tesi propone uno studio di carattere quantitativo sulla qualità istituzionale, la traduzione operativa del concetto di istituzioni, composta dalle tre fondamentali dimensioni di democrazia, efficienza ed efficacia del governo e assenza di corruzione. La prima parte, che analizza sistematicamente pro e contro di ciascuna tipologia di indicatori, è dedicata alla revisione delle misure quantitative di qualità istituzionale, e individua nei Worldwide Governance Indicators la misura più solida e consistente. Questi indici sono quindi utilizzati nella seconda parte, dove si propone un'analisi empirica sulle determinanti della qualità istituzionale. Le stime del modello di regressione cross-country evidenziano che la qualità istituzionale è influenzata da alcuni fattori prevalentemente esogeni come la geografia, la disponibilità di risorse naturali e altre caratteristiche storiche e culturali, insieme ad altri fattori di carattere più endogeno. In quest'ultima categoria, i risultati evidenziano un effetto positivo del livello di sviluppo economico, mentre la disuguaglianza economica mostra un impatto negativo su ciascuna delle tre dimensioni di qualità istituzionale, in particolare sulla corruzione. Questi risultati supportano la prospettiva teorica e suggeriscono che azioni di policy orientate alla riduzione delle disparità sono capaci di generare sviluppo rafforzando la democrazia, migliorando l'efficienza complessiva del sistema economico e riducendo i livelli di corruzione.
Amongst development theories, following the work of D. North (1973), a branch of studies has recently developed which sees institutions, defined as the rules of the game or humanly devised constraints that shape human interaction, as the fundamental cause of long-run growth. The model constructed by Acemoglu, Johnson and Robinson (2004) emphasizes the interaction between de jure political power, influenced by political institutions, and de facto political power, shaped by distribution of resources, in the evolution of institutional paths. Based on this theoretical framework, this thesis adopts a quantitative perspective to investigate institutional quality, which is composed by three main dimensions: democracy, government efficiency and effectiveness and corruption. A survey of available measures of institutional quality is conducted in order to evaluate pro and cons of each kind of indicators. The analysis finds the World Bank's Worldwide Governance Indicators as the most reliable measures of institutional quality, both in terms of internal and external consistency. These indexes are then used for an empirical analysis over the determinants of institutional quality. The estimates of the cross-country regression model show that institutional quality is affected by some exogenous factors, like geography, natural resources endowments and other historic and cultural traits, and more endogenous factors. Amongst the latter, economic development exerts a positive effect on institutional quality, while a negative association, particularly on the corruption side, is shown by economic inequality. Results confirm our hypothesis and suggest that policies aiming at reducing inequality can foster development by strengthening democracy, by improving the overall efficiency of the economic system and by reducing corruption levels.
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Viola, Rossella <1990&gt. "Il rapporto tra sviluppo e disuguaglianza. Il Brasile sta cambiando rotta?" Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5962.

Full text
Abstract:
La letteratura sul rapporto tra sviluppo e disuguaglianza, che si è sviluppata nell’arco degli ultimi cento anni, considera tre tipi di disuguaglianza. I primi studi si focalizzano sulla relazione tra la crescita economica e la disuguaglianza nazionale. In seguito, parallelamente ai processi di globalizzazione, sono state analizzate anche la disuguaglianza internazionale e globale. L’aumento della disuguaglianza nazionale, registrato in maniera diffusa negli ultimi decenni, rappresenta uno dei principali ostacoli alla crescita economica di Brasile, Russia, India e Cina, i cosiddetti paesi BRIC. La disparità economica e sociale è stata una delle caratteristiche principali della società brasiliana e lo è tuttora, nonostante stia diminuendo grazie alle politiche redistributive dei governi Lula e Rousseff. Le politiche redistributive sono state affiancate dalla continuazione delle riforme del sistema economico iniziate dai governi Cardoso e improntate alla stabilizzazione macroeconomica e alla liberalizzazione commerciale e finanziaria. L’integrazione del Brasile nell’economia internazionale è alla base delle crescenti interazioni con l’economia italiana, illustrata attraverso l’analisi di un caso.
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Scapinello, Alessandro <1992&gt. "Il reddito minimo: strumento contro la povertà e la disuguaglianza sociale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10769.

Full text
Abstract:
L’elaborato si addentra nel complesso sistema del Welfare State e analizza alcune misure idonee a combattere la povertà e la disuguaglianza sociale. In particolare lo stesso viene suddiviso in tre parti principali. Nella prima viene trattato il tema del Welfare State, la sua nascita ed evoluzione nel corso degli anni. Viene percepito come i programmi e le politiche di Welfare mutino nel tempo per poter rispondere al meglio ai nuovi “rischi sociali” dell’uomo moderno. Ad ogni individuo devono essere garantite almeno dignitose condizioni di vita che permettano di non ricadere in situazioni di emergenza sociale. Per questo viene fornita ampia definizione dei termini povertà e disuguaglianza, in modo tale da capire le connessioni e i limiti imposti da questi due concetti ed individuare senza dubbio quali persone ricadano in queste fattispecie. In tale ottica viene fornita rappresentazione della situazione italiana ed europea. Il Welfare odierno dovrà quindi rispondere principalmente a queste esigenze tramite strumenti appositamente studiati, tra i quali misure a sostegno di reddito e salario. La seconda parte dell’elaborato infatti descrive i principali strumenti per contrastare la povertà e la disuguaglianza come il reddito di cittadinanza e il reddito minimo. Infine, nella parte conclusiva, viene ampiamente discusso e studiato lo strumento del reddito minimo, focus della tesi.
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Tuzzato, Gabriele <1990&gt. "La disuguaglianza dei redditi in Italia: un approccio di scomposizione "regression-based"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7812.

Full text
Abstract:
La tesi si propone l'obbiettivo di stimare la disuguaglianza dei redditi delle famiglie italiane dal 1998 al 2012 per mezzo dei metodi e delle tecniche maggiormente usati dalla letteratura sul tema. Successivamente viene svolta una scomposizione degli indici di disuguaglianza per mezzo di due metodi basati sulla regressione (il metodo di Fields e quello di Shapley), in modo da poter osservare i fattori sociali e demografici (numero di percettori di reddito maschi e femmine nelle famiglie, percentuale di percettori per ciascun livello di istruzione, percentuale di percettori per ciascuna tipologia di occupazione lavorativa, area di residenza del nucleo familiare) che influiscono in maniera maggiore nel determinare il livello della disuguaglianza del benessere economico fra le famiglie.
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Trenta, Gianluca <1974&gt. "LA DISUGUAGLIANZA, LA POVERTA’ E LE POLITICHE DI SOSTEGNO AL REDDITO IN TURCHIA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8995.

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Abstract:
ABSTRACT DELLA TESI L’oggetto della tesi si vuole concentrare sulla disuguaglianza e sulla povertà in Turchia, analizzando se ed in che modo ed in che misura siano presenti ed influiscano sulla vita dei cittadini turchi e quali strumenti lo stato turco metta in atto per contrastarli. Nel primo capitolo si affronta lo studio dei concetti di carattere generale definendo innanzitutto cosa si intende per distribuzione del reddito, quale ripartizione dello stesso tra gli individui da attuarsi aderendo al concetto di equità distributiva, in modo da diminuire il verificarsi della diseguaglianza e della povertà. Si analizza altresì il metodo di rilevazione della povertà e l’indice di misurazione della disuguaglianza, fornendo una panoramica generale sugli strumenti che gli stati possono utilizzare per contrastarle o, in altre parole, come l’intervento pubblico possa agire per la modifica della distribuzione del reddito operata dal mercato al fine di renderla più equa. Nel secondo capitolo della tesi i concetti di carattere generale studiati nel primo capitolo vengono circoscritti riferendosi alla situazione del paese turco, uno dei pochi Paesi OCSE dove la disparità del reddito disponibile è diminuita negli anni 2000, anche se parte del progresso raggiunto è stato ribaltato a seguito dell’avvento della crisi globale. Tra la metà degli anni 90 e il 2011, la disparità reddituale è scesa con maggior rapidità in Turchia che in qualsiasi altro Paese OCSE e la “povertà diretta” ha evidenziato un declino. Questi risultati vengono messi in relazione alla forte crescita economica della Turchia degli ultimi 20 anni, per tale motivo nel secondo capitolo si è, altresì, esaminato il quadro economico, per capire la correlazione tra distribuzione del reddito, disuguaglianza e povertà. Ulteriore obiettivo della tesi è quello di analizzare come la povertà e la disuguaglianza siano distribuite nelle diverse regioni turche e tra le diverse classi sociali. Successivamente si tenta di ampliare l’oggetto di indagine confrontando il quadro generale della Turchia nel suo complesso con i dati riferiti agli altri Paesi dell’aera OCSE. Infine nel terzo capitolo si va a studiare in concreto quali politiche di sostegno al reddito lo stato turco mette in atto al fine di contrastare la disuguaglianza e la povertà, esaminando gli specifici strumenti quali: -il Fondo di Solidarietà Sociale per aiutare i bambini delle famiglie a basso reddito; -la lotta alla disoccupazione, alla discriminazione di genere e incentivi all’alfabetizzazione; -le aliquote progressive delle imposte sul reddito delle persone fisiche, differenziate per scaglioni di reddito. In conclusione nell’elaborato si vuole sottolineare come la Turchia, seppur ormai da considerarsi una potenza economica, deve fare i conti con il problema della disuguaglianza e della povertà e deve per questo adottare quelle politiche di governo atte a limitare tali problemi, non solo per un generale principio di giustizia sociale ma perchè le Costituzioni turche del 1961 e del 1982 sono fondate sui principi di "giustizia sociale" e "stato sociale" in modo da garantire una distribuzione equa del reddito.
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Campagnolo, Eleonora <1991&gt. "La rappresentazione del suicidio femminile in epoca Qing come risposta alla disuguaglianza di genere." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6904.

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Abstract:
Nella presente tesi affronterò la traduzione di un articolo scritto da Zhang Tao 张涛, in cui vengono analizzate le condizioni di vita delle donne cinesi in epoca Qing attraverso la rappresentazione del fenomeno del suicidio. Nel testo vengono trattati degli esempi specifici, ripresi dall’opera Qīngshǐ gǎo•liè nǚ chuán-清史稿·列女传(Accenni di storia della Dinastia Qing – Biografie di donne esemplari) con cui l’autore cerca di risalire alle cause dirette e indirette di tale fenomeno, proponendo un’analisi approfondita degli standard morali e dei tabù di quel tempo. Nell’introduzione affronterò il tema del suicidio attraverso l’analisi di fonti primarie e secondarie cercando di delineare le cause e gli sviluppi di questo fenomeno. A seguire riporterò la traduzione dell’articolo di Zhang Tao. Infine concluderò con il commento traduttologico in cui affronterò i problemi traduttivi riscontrati e legati in particolar modo alla presenza all’interno dell’articolo di idiomi, citazioni classiche e editti imperiali.
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Bragato, Sara <1993&gt. "Disuguaglianza di genere e empowerment femminile, riflessioni a partire dall'esperienza di tirocinio in Tanzania." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17325.

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Abstract:
L’eliminazione della disuguaglianza di genere è una questione talmente importante e attuale da essere stata inserita dalle Nazioni Unite al quinto posto tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nell’Agenda 2030. Per comprendere quali sono le possibili strade da percorrere in questo senso è innanzitutto necessario comprendere al meglio come funzionano le disuguaglianze, qual è la loro portata ed estensione così da riuscire ad organizzare dei modi efficaci per sconfiggerle, questo non sarebbe infatti possibile senza comprendere i motivi che portano alla creazione e perpetrazione delle disuguaglianze. Quando si studia la disuguaglianza di genere inoltre, si entra in un mondo ancora più complesso perché riguarda l’identità dei singoli individui. Per lungo tempo si è ritenuto che una differenza biologica determinasse l’identità e i comportamenti degli individui, questo ha creato un sistema sociale improntato sulla disuguaglianza in cui le capacità, le aspirazioni e le possibilità dei singoli vengono basate sull’appartenenza a uno o all’altro genere. Questo tema è attuale in tutte le parti del mondo e assume declinazioni diverse, ma con la stessa concezione alla base. I modi per combattere il sistema di pensiero patriarcale ci sono e vengono intrapresi nei paesi in via di sviluppo come nei paesi sviluppati. In particolare, l’empowerment femminile ha la potenzialità di rivelarsi un buono strumento per ridare alle donne consapevolezza di sé e del proprio ruolo. A dimostrazione di ciò viene proposto l’esempio di un progetto di empowerment attuato in Tanzania dall’ong Cope, in cui attraverso il lavoro sartoriale si aiutano le donne di un piccolo villaggio a recuperare la fiducia nelle proprie capacità e a raggiungere l’indipendenza economica aiutandole così a riprendersi in mano le proprie vite.
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Migliorini, Alberto <1993&gt. "Imposta sul reddito delle persone fisiche e "Flat Tax" a confronto: analisi della disuguaglianza economica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13595.

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Abstract:
La tesi tratta le differenti tipologie di disuguaglianza economica, e le varie tipologie teoriche di redditi, andando ad operare un confronto tra Irpef e Flat Tax sia a livello teorico sia tramite l'implemetazione di un modello statistico
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Spazzarini, Cecilia <1994&gt. "Matrimoni in calo tra disuguaglianza e ruoli di genere in mutamento Analisi del declino dei matrimoni in Giappone dal punto di vista della disuguaglianza di genere e della ridefinizione dei ruoli di genere in famiglia e in società." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15706.

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Abstract:
Dopo aver analizzato le cause dell’abbassamento del tasso di fecondità e aver studiato le motivazioni alla base della tendenza delle donne a non volersi sposare o non avere figli, la mia ricerca si pone l’obiettivo di studiare la disuguaglianza di genere e la divisione dei compiti a seconda del genere sessuale all’interno della famiglia e nella società e cercare di capire quanto questi fattori impediscano alle donne di dedicarsi serenamente sia al proprio lavoro sia alla propria famiglia. Questa disparità ancora oggi molto evidente sottopone le donne alla delicata decisione di dover lasciare il proprio lavoro per il bene dei propri figli. In particolare, ostacola le donne che vorrebbero mantenere il proprio lavoro, che finiscono per posticipare o accantonare il matrimonio. L’impossibilità o comunque la grande difficoltà nel riuscire ad armonizzare carriera e famiglia, work life balance, è un tema molto sentito dalle donne che aspirano a costruirsi una carriera che le soddisfi. I ruoli di genere, in passato molto chiari, oggi appaiono dai contorni più sfumati, malgrado sia ancora molto radicata all’interno della società, una concezione legata al binomio “il lavoro all’uomo e la casa alla donna”. Non solo, alla luce dei cambiamenti avvenuti rispetto al passato e all’inasprirsi della crisi economica, mi pongo l’obiettivo di mostrare la mancanza di opportunità per i giovani e l’enorme differenza di benessere rispetto alle generazioni precedenti.
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Curto, Donato. "Due possibili cause di inefficienza allocativa. Analisi ed evidenza empirica." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://hdl.handle.net/10556/2478.

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Abstract:
2014 - 2015
Il lavoro analizza empiricamente due possibili cause di inefficienza allocativa: l'asimmetria informativa (capitolo 1) e la disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza (capitolo 2). Il primo capitolo ha l’obiettivo di valutare la presenza di problemi di azzardo morale nel mercato delle assicurazioni sulla salute. Utilizzando dati “National Longitudinal Survey” (NLSY79), il lavoro considera un campione di individui nati tra il 1957 e il 1964 che vivevano negli Stati Uniti nel momento in cui l'indagine è cominciata (1979). Sono state raccolte circa 13.000 osservazioni, tra uomini e donne di molteplici fasce d'età, con un range temporale che si estende fino al 2012. La disponibilità dei dati tende però a ridursi a seguito della selezione delle variabili rilevanti per l'analisi, raggiungendo una disponibilità media di 8.000 osservazioni. Le variabili selezionate, infatti, riflettendo informazioni sensibili (stato di salute, storia familiare, ecc.) sono maggiormente esposte ai problemi di "mancata risposta". L’ipotesi che viene sottoposta a verifica è che, non sostenendo, o sostenendo solo in parte, spese mediche e diagnostiche, gli individui assicurati tendano a sottoporsi con maggiore frequenza rispetto ai non assicurati a visite mediche specialistiche, configurando in tal modo un comportamento opportunistico. Utilizzando un modello difference-in-difference, il lavoro dimostra che, rispetto ai non assicurati, gli individui assicurati tendono a comportarsi in maniera poco coerente rispetto al proprio stato di salute e rispetto alla propria storia medica passata, sottoponendosi a frequenti visite specialistiche, anche le più disparate. Tale comportamento non risulta giustificato dallo stato di salute o da un aggravamento dello stesso. Gli individui non assicurati, invece, tendono a mantenere un comportamento coerente con il proprio stato di salute. La presenza di azzardo morale risulta evidente confrontando il comportamento degli individui assicurati con il rispettivo controfattuale, costruito ad hocattraverso il modello difference-in-difference. Tale confronto permette inoltre di scindere il problema dell'azzardo morale da quello della selezione avversa. Quest’ultima, infatti, viene registrata separatamente, Due Possibili Cause di Inefficienza Allocativa. Analisi ed Evidenza Empirica 3 confrontando il controfattuale con il comportamento degli individui non assicurati. I risultati sono stati sottoposti a una serie di analisi di robustezza, utilizzando il metodo delle variabili strumentali (IV model) e i metodi ordered probit e tobit model. Tali ultime due analisi risultano opportune e appropriate, considerata la conformazione della variabile dipendente, che si presenta come una variabile multinomiale ordinata, con un massa di osservazioni in zero. I risultati confermano che al variare dello status degli individui, da non assicurato ad assicurato, le visite mediche specialistiche tendono ad aumentare e tende a comprimersi in maniera considerevole la probabilità di non sottoporsi ad alcuna visita medica. Tale comportamento, ancora una volta, risulta svincolato dai problemi di salute degli individui, escludendo quindi che i risultati configurino uno scenario di selezione avversa. Il secondo capitolo analizza il rapporto tra diseguaglianza e crescita attraverso un’analisi panel. Nello specifico è stato utilizzato un fixed effects model con l’obiettivo di valutare la direzionalità tra le due variabili. L’idea del lavoro è che una distribuzione ineguale della ricchezza possa condurre a un inasprimento delle condizioni economiche, e quindi a una minore crescita. A differenza di gran parte della letteratura in materia, il campione su cui sono state condotte le stime è composto di paesi relativamente omogenei tra loro in termini di istituzioni e cultura, quali quelli del Sudamerica e dell'America Centrale. Ciò allo scopo di evitare che l'eterogeneità tra paesi possa inficiare i risultati empirici. I dati utilizzati, principalmente fonte Banca Mondiale, riguardano 10 paesi per un periodo temporale che va dal 1970 al 2013. I risultati ottenuti mostrano che la disuguaglianza costituisce effettivamente un freno alla crescita economica, e ciò sia a causa dell'instabilità politica e sociale, sia a causa della riduzione della domanda interna. Inoltre, attraverso un modello di scomposizione degli effetti fissi (fevd model), si è visto che le variabili geografiche rivestono un ruolo marginale nella relazione tra disuguaglianza e crescita. Ciò può essere ascritto all'omogeneità dei paesi che si è scelto di includere nel campione. I risultati risultano infine Due Possibili Cause di Inefficienza Allocativa. Analisi ed Evidenza Empirica 4 robusti al variare della metodologia applicata: il modello delle variabili strumentali e il modello random effects, implementato a seguito della lettura del test di Hausman, confermano l'esistenza della relazione negativa tra le variabili in esame. [a cura dell'editore]
XIV n.s.
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BRAMBILLA, MARCO GIOVANNI. "Qualità della Vita, Disuguaglianza e Segregazione Residenziale a Milano: un’ Analisi nell’Ambito della Teoria della Nuova Economia Urbana." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/808.

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Abstract:
La tesi modifica l’indice di qualità della vita urbana introdotto da Roback (1982) in letteratura. L’obiettivo è quello di misurare il livello di accessibilità per particolari beni distribuiti all’interno di una singola città, sfruttando un indice di disugliaglianza alla Atkinson-Kolm-Sen, disaggragabile in funzione delle diverse caratteristiche considerate. Il modello teorico è stato provato su dati per il Comune di Milano, che hanno permesso di calcolare indici di prezzo edonico per le caratteristiche introdotte nell’intervallo 2004-2008. L’analisi della segregazione residenziale all’interno del comune è stata valutata nell’intervallo 1991-2007 e da questa è stata sviluppata un’analisi dell’indice di segregazione di Atkinson coerente con le misure di uguaglianza e segregazione esistenti nella letteratura dei pianificatori e dei sociologi.
The thesis modifies the urban Quality of Life index introduced in the literature by Roback (1982). The aim if the work is to measure the level of accessibility to particular goods distributed within a single city, exploiting the inequality index à la Atkinson-Kolm-Sen, which can be disentangled depending on the characteristics considered. The theoretical model has been tested on data about the Municipality of Milan, at carring out as well hedonic price indices over the characteristics introduced in the time span 2004-2008. The analysis of the residential segregation has been referred to the time span 1991-2007 and it has yielded a residential segregation index consistent with measures of both fairness and segregation, already available in the literature of planners and sociologists.
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BRAMBILLA, MARCO GIOVANNI. "Qualità della Vita, Disuguaglianza e Segregazione Residenziale a Milano: un’ Analisi nell’Ambito della Teoria della Nuova Economia Urbana." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/808.

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Abstract:
La tesi modifica l’indice di qualità della vita urbana introdotto da Roback (1982) in letteratura. L’obiettivo è quello di misurare il livello di accessibilità per particolari beni distribuiti all’interno di una singola città, sfruttando un indice di disugliaglianza alla Atkinson-Kolm-Sen, disaggragabile in funzione delle diverse caratteristiche considerate. Il modello teorico è stato provato su dati per il Comune di Milano, che hanno permesso di calcolare indici di prezzo edonico per le caratteristiche introdotte nell’intervallo 2004-2008. L’analisi della segregazione residenziale all’interno del comune è stata valutata nell’intervallo 1991-2007 e da questa è stata sviluppata un’analisi dell’indice di segregazione di Atkinson coerente con le misure di uguaglianza e segregazione esistenti nella letteratura dei pianificatori e dei sociologi.
The thesis modifies the urban Quality of Life index introduced in the literature by Roback (1982). The aim if the work is to measure the level of accessibility to particular goods distributed within a single city, exploiting the inequality index à la Atkinson-Kolm-Sen, which can be disentangled depending on the characteristics considered. The theoretical model has been tested on data about the Municipality of Milan, at carring out as well hedonic price indices over the characteristics introduced in the time span 2004-2008. The analysis of the residential segregation has been referred to the time span 1991-2007 and it has yielded a residential segregation index consistent with measures of both fairness and segregation, already available in the literature of planners and sociologists.
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Mele, Gianluca. "Equal Opportunities to Prosper: A Statistical Analysis of Macro- and Microeconomic Factors." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2018. http://hdl.handle.net/10556/3009.

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Abstract:
2016 - 2017
Societies strive to achieve socio-economic systems that provide equal and broadbased opportunities to their people. The concept of “equal opportunities” is a very complex one, and encompasses many definitions and several different areas of life. ‘Equal opportunities’ does not only mean to be able to access basic services and ideally with the same quality standards; it may also mean to find a decent job and lead fulfilling professional lives, or also to thrive personally, without facing discriminations or – essentially – moving from the expectation that – if all people are indeed equal – conditions should be such that (while people cannot systematically have the same starting points in life) the resources available and the sociopoliticaleconomic principles that govern life may help level off the playing field, and provide a fair chance for success to all, without distinctions. Analyzing equality of opportunities has typically translated into the utilization of complex statistics, ranging from concentration indexes (e.g. the Gini coefficient) to sophisticated modeling of growth patterns, poverty outcomes, human behavior and social justice principles. The three papers presented in this monograph intend to discuss this question from selected and very distinct perspectives: 1) how (and if) financial access benefits peoples’ wellbeing; to do this we applied an econometric framework to a case-study based on Mauritania; 2) how natural resource endowment is correlated with economic growth and inequality indicators; in this case we adopted a global perspective and utilized a dataset covering over 40 countries; and 3) if tax incentives can be an effective tool in achieving economic growth in an way that does not distort competition among enterprises; also in this case we utilized a case-study approach, focusing on the experience of the Dominican Republic, to try and determine policy lessons... [edited by Author]
XXX ciclo
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MICHELI, MARINA. "Distinzioni digitali. L'appropriazione di internet tra gli adolescenti e le disuguaglianze sociali." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/46085.

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Abstract:
The research explores how teenagers from different social classes use and give meaning to the internet in their everyday life. The most common representations of youth’s relationship with information and communication technologies focus on the generational distinctiveness (for instance the expression “digital native”) and hide the relevance of social stratification. On the contrary socio-economic and cultural conditions contribute to differentiate teenagers’ relationship with internet and digital media. For such a reason the present work investigates how social background shapes teenagers’ internet use, attitudes and meaning-making practices. It also explores in which circumstances it is possible to identify digital inequalities. The first chapter presents a review of the literature on digital inequalities among teenagers. A particular emphasis is placed on research using qualitative approaches and investigating how dispositions and meanings are constructed within particular socio-cultural contexts. The second chapter illustrates the theoretical perspective. Given that parents’ key role is mostly overlooked in digital inequalities research, this chapter discusses the relevance of the theory of socialization and parental mediation. The third chapter describes the main references used for developing the methodology of the thesis. It presents a brief overview of the methodological underpinnings of audiences studies, domestication theory and science and technology studies in order to outline the notion of “appropriation”: the latter concept proved to be a helpful tool in order to overcome a solely descriptive analysis and to produce a contextualized account of digital inequalities. The fourth chapter gives an account of the research design, methods, samples and procedure of the analysis. The chapters that go from fifth to nine discuss the outcomes of the analysis. The fifth chapter illustrates the analysis of a survey administrated in spring 2012 to a representative sample of Lombardy second year secondary students (n. 2327) designed and implemented with other colleagues at the Department of Sociology and Social Research with the support of Lombardy Region and the Lombardy Office of Education. Chapters six to nine are dedicated to the qualitative results. They give an account of the four patterns of internet appropriation obtained through the analysis of 53 semi-structures interviews conducted with teenagers of different social classes (organized by parents’ professional occupation in: upper middle class, lower middle class, working class). Even if extremely diverse, the patterns present a coherent logic according to parents role as social agents. Teenagers from upper class families draw heavily from their parents discourses and examples to define their relationship with digital media. On the other side, adolescents with a working class background draw only but vastly on their peers. Overall the results show that socio-economic status and cultural background contribute to define teenagers’ internet appropriation through parental socialization. However, there is not a linear causality between social inequalities and internet use. Processes of reproduction, based on the possession of cultural capital coexist with tendencies of “disalignment” in the expected relationship between social status and media use. The relevance of these findings for the debate on digital inequalities among youth is discussed in the final chapter.
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Bergonzoni, Matteo. "Teoremi di no-go per teorie delle variabili nascoste." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23891/.

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Abstract:
Le teorie delle variabili nascoste si basano sull’introduzione di un nuovo insieme di variabili per riprodurre tutti i risultati e le predizioni della meccanica quantistica eliminando però l’indeterminazione degli osservabili quantistici. I teoremi di no-go sono una serie di risultati teorici che impongono vincoli alle ipotesi e assunzioni su cui questi teoremi possono fondarsi. In particolare in questo elaborato esamineremo il teorema di Bell e il teorema del Libero Arbitrio che impongono alle teorie di variabili nascoste la non località e il teorema Kochen-Specker che impone a questo genere di teorie la contestualità. Si tratta di risultati solidi che sono stati confermati da una lunga serie di verifiche sperimentali e che benché non giungano ad escludere la possibilità di formulare una teoria delle variabili nascoste mostrano come non si possa ricondurre la teoria quantistica alla logica classica senza rinunciare a principi cardine come quello di località e non contestualità.
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Socionovo, Alessandro. "Spazi di Sobolev e funzioni BV in gruppi di Carnot." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14131/.

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Abstract:
In questa tesi presentiamo i primi risultati sugli spazi di Sobolev e BV in gruppi di Carnot, che estendono alcuni importanti risultati di analisi funzionale visti in ambito euclideo. Un gruppo di Carnot è un gruppo di Lie nilpotente, connesso e semplicemente connesso, la cui algebra di Lie ammette una stratificazione di sottospazi vettoriali compatibile con la parentesi di Lie del gruppo, tale che il sottospazio del primo strato generi tutta l'algebra. Il punto cruciale nello studio dei gruppi di Carnot sta nel fatto che essi presentano delle analogie fortissime con gli spazi euclidei in cui siamo normalmente abituati a lavorare (infatti gli spazi euclidei sono dei particolari gruppi di Carnot). Sfruttando dunque queste analogie, riprenderemo una parte della teoria sugli spazi di Sobolev e BV già vista in ambito euclideo, estendendola nel caso gruppi di Carnot. Per quanto riguarda gli spazi di Sobolev, arriveremo a dimostrare importanti risultati come il Teorema di Meyers-Serrin ed il Teorema di immersione compatta, per il quale sarà necessario riscrivere le disuguaglianze di tipo Sobolev-Poincaré. Per quanto riguarda invece gli spazi BV, lo scopo sarà quello di arrivare al Teorema di Anzellotti-Giaquinta, per poi concludere con la disuguaglianza isoperimetrica.
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Galeotti, Francesco Maria. "Misura di Lebesgue e Misura di Hausdorff n-dimensionale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Asta, Martina. "Laplaciano vs Laplaciano Frazionario." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Questa trattazione ha lo scopo di confrontare alcune proprietà di due operatori ellittici di particolare rilievo nell'analisi matematica: il Laplaciano e il Laplaciano Frazionario. In particolare ci occuperemo della risoluzione del problema di Poisson-Dirichlet, che andremo ad enunciare sul dominio standard dato dalla palla di centro l'origine e raggio R>0 per entrambi gli operatori. Andremo successivamente a mostrare, sempre confrontando entrambi i casi, un risultato importantissimo: la Disuguaglianza di Harnack. Procedendo in questo modo, noteremo che vi sono numerose analogie fra le soluzioni del problema di Poisson-Dirichlet per il Laplaciano e di quello per il Laplaciano Frazionario, ma anche differenze notevoli: infatti di fondamentale importanza è ricordare che mentre il Laplaciano è un operatore locale e dunque nel problema considerato abbiamo delle condizioni sulla palla e sulla sua frontiera, il Laplaciano Frazionario è un operatore non locale. In questo secondo caso, la soluzione del problema è influenzata da ciò che succede in tutto lo spazio R^n, non solo sulla palla, e a causa di questa sua proprietà il problema esaminato richiede l'assegnazione dei dati sulla palla e sul suo complementare.
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Cortesi, Sonia Virginia Elena. "Funzioni a variazione limitata." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24475/.

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Abstract:
La seguente tesi di laurea triennale in Matematica inizia da argomenti visti durante il corso universitario, in particolare la teoria della misura, per approfondirli in modo da trarne gli strumenti volti ad essere punto di partenza per lo studio delle funzioni a variazione limitata o funzioni BV (Bounded Variation). Nella sezione iniziale sono dettagliate le nozioni di misura per insiemi con relative proprietà e approssimazioni, aggiungendo alcuni esempi di misure particolari, come quella di Hausdorff. La sezione successiva, il corpo della tesi, si occupa di analizzare le funzioni a variazione limitata, e consiste di teoremi necessari al loro studio, come il teorema di Struttura e di Semicontinuità Inferiore, ed alcuni esempi. Si sono poi descritti risultati di approssimazione di funzioni BV tramite funzioni regolari (Teorema di Anzellotti-Giaquinta, analogo al Teorema di Meyers-Serrin per gli spazi di Sobolev), si è studiata la compattezza, la nozione di perimetro e le sue proprietà. Il lavoro è proseguito con lo studio delle disuguaglianze isoperimetriche, per giungere infine alla verifica dell’esistenza della minimizzazione del perimetro stesso sotto opportune condizioni al bordo. Data la vastità dell’argomento trattato, si è aggiunta un’appendice per meglio dimostrare risultati strumentali utilizzati per lo studio delle funzioni BV, come il teorema di Rappresentazione di Riesz, necessario per il teorema di Struttura. In particolare si sono poi volute sottolineare le somiglianze, e le differenze, tra i risultati di compattezza per funzioni BV e quelli per spazi di Sobolev, sfruttando la disuguaglianza di Gagliardo-Nirenberg-Sobolev.
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Pidala, Michela. "Il teorema di Chebyshev." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7693/.

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Abstract:
Dopo aver introdotto alcune nozioni della teoria della probabilità, ho esposto il teorema di Chebyshev ed alcuni teoremi ad esso collegati. Ho infine analizzato un'applicazione legata alle strategie d'investimento.
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Guizzardi, Anna. "Analiticità delle funzioni armoniche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
In questa tesi analizzo le funzioni armoniche e le loro fondamentali proprietà. Partendo dal teorema della divergenza, introduco le formule di rappresentazione di Green, da cui deduco le formule di media di superficie e di volume. Utilizzo poi queste ultime per ricavare importanti risultati come: la disuguaglianza di Harnack sui dischi, il teorema di Liouville, il principio del massimo e minimo (forte e debole) e altre importanti proprietà. Le più significative sono la regolarità delle funzioni armoniche, un teorema che stima le derivate e infine l'analiticità.
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Gurioli, Laura. "Equazione del calore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21266/.

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Abstract:
L'obiettivo di questa tesi è lo studio dell'equazione del calore. Come accade per molti fenomeni fisici, anche per la diffusione del calore risulta utile trovare un modello matematico che lo descriva in modo fedele e che ne riassuma le principali caratteristiche. Questo modello, nel caso della diffusione del calore assume la forma di un'equazione alle derivate parziali del secondo ordine, chiamata equazione del calore. Nel primo capitolo di questa tesi vedremo come nasce il modello per la diffusione del calore. Nel capitolo 2 definiremo l'equazione del calore e la soluzione fondamentale, che utilizzeremo poi per ricavare la soluzione del problema di Cauchy omogeneo e non omogeneo. Successivamente ci occuperemo di individuare le formule di media per le funzioni caloriche. Nel capitolo 3 vedremo il principio di massimo debole e l'unicità della soluzione, che ne è una diretta conseguenza. Inoltre proveremo un risultato più preciso, il principio di massimo forte. Nell'ultimo capitolo torneranno utili le formule di media viste nel capitolo 2, grazie a esse enunceremo e dimostreremo la disuguaglianza di Harnack. Infine, servendoci di quest'ultima, proveremo il Teorema di Liouville per le funzioni caloriche.
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NEGASI, MENGESHA YAYO. "Dynamics of Inequality, and Impact of Social Protection Program on Wellbeing of Children In Ethiopia." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241281.

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Abstract:
Questa tesi include due capitoli. Il primo capitolo riguarda le disuguaglianze di denutrizione infantile in Etiopia usando la prospettiva longitudinale. In tutti gli approcci di calcolo dell'indice di concentrazione e le variabili di posizionamento dello status socioeconomico (SES), gli indici di concentrazione sono significativi con valore negativo. Ciò implica che in entrambe le stime di disuguaglianza di breve o di lungo periodo, l'onere della distribuzione iniqua della sottonutrizione rimane sui poveri con una differenza significativa tra le regioni. Per quanto riguarda la dinamica delle disuguaglianze, i risultati sugli indici di mobilità sono calcolati sulla base di Allanson et al. L'approccio (2010) mostra che la disuguaglianza rimane stabile (persistenza della disuguaglianza) nel punteggio Z di altezza, e la riduzione della disuguaglianza nel punteggio Z di peso in età, mentre nel caso del punteggio Z di peso per altezza, non c'è una chiara tendenza sulle successive ondate. Mentre il secondo capitolo indaga l'impatto diretto del programma di protezione sociale sulle misure antropometriche a lungo termine dello stato nutrizionale e gli effetti indiretti sul rendimento scolastico. Il nostro progetto di ricerca combina le differenze di intensità del programma tra le regioni con le differenze tra le coorti indotte dai tempi del programma. Le stime relative alla differenza nella differenza suggeriscono che l'esposizione della prima infanzia al programma porta ad un migliore stato nutrizionale e quindi ad un maggiore accumulo di capitale umano. I risultati sono solidi per diverse misure di intensità del programma, campioni di stima, modelli empirici e alcuni test di placebo.
This thesis includes two chapters. The first chapter deals with child undernutrition inequalities in Ethiopia using longitudinal perspective. In all concentration index computing approaches and Socioeconomic Status (SES) ranking variables, the concentration indices are significant with negative value. This implies that in either of short-run or long-run inequality estimates, the burden of unequal distribution of undernutrition remains on the poor with significant difference across regions. With respect to dynamics of inequalities, results on mobility indices computed based on Allanson et al. (2010) approach show that inequality remain stable (persistence of inequality) in Height-for- age Z-score, and reduction of inequality in Weight-for- age Z-score while in case of Weight-for- height Z-score, there is no clear trend over subsequent waves. While the second chapter investigates the direct impact of social protection program on long-term anthropometric measures of nutritional status and the indirect effects on educational attainment. Our research design combines differences in program intensity across regions with differences across cohorts induced by the timing of the program. Difference-in-difference estimates suggest that early childhood exposure to the program leads to better nutritional status and hence higher human capital accumulation. Results are robust to different measures of program intensity, estimation samples, empirical models and some placebo tests.
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Boudou, Anne-Séverine. "Disuguaglianze funzionali per sistemi di particelle." Toulouse 3, 2005. http://www.theses.fr/2005TOU30262.

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Abstract:
L'une des questions intéressante pour l'étude des systèmes de particules, est la vitesse avec laquelle de tels systèmes convergent à l'équilibre. Dans cette optique, nous nous sommes intéressés à l'inégalité de Poincaré, de laquelle dérive la définition du Gap spectrale, et à l'inégalité logarithmique de Sobolev modifiée, qui permet de définir la constante de l'Entropie. Ces deux constantes sont justement utiles pour caractériser, dans un certain sens, la vitesse de convergence à l'équilibre du système considéré. Afin d'étudier ces deux inégalités, nous avons adapté l'approche de Bakry-Emery, qui avait été utilisée pour des processus dont les trajectoires sont continues, au cas de certains processus de Markov dont les trajectoires sont discontinues. Nous avons ainsi obtenu des minorations du Gap spectrale pour des Systèmes de Particules Interactives, aussi bien conservatifs que non conservatifs. Nous avons alors appliqué cette technique à certains modèles, comme par exemple les systèmes discret de spins illimités et le modèle de Kawasaki. Puis, toujours en utilisant la même approche, nous avons estimé la constante de l'Entropie de systèmes de naissances et de morts
One of the interesting questions in the study of particle systems, is the velocity with whom such systems converge to equilibrium. For this purpose, we were interested in the Poincaré inequality, from which it derives the definition of Spectral gap, and in the modified logarithmic-Sobolev inequality, which allows to define the Entropy constant. These two constants are used to characterize, in a suitable sense, the velocity of convergence to equilibrium of the considered system. In order to study these inequalities, we have adapted the so-called "Bakry-Emery approach", which was used for processes with continuous trajectories, to the case of some Markov processes whose trajectories are discontinuous. We thus obtained lower bounds for the Spectral Gap of some interacting particle systems, both conservative and non-conservative ones. We then applied this technique to some models, for instance certain unbounded spin systems or the Kawasaki model. Moreover, using the same approach, we were able to estimate the Entropy constant of certain birth and death processes
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ESPOSTO, ELISABETTA. "Disuguaglianze di salute nel percorso ictus." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2013. http://hdl.handle.net/11566/242564.

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Abstract:
BACKGROUND: Il livello di salute e le aspettative di vita, sono strettamente correlate alla posizione sociale occupata dall’individuo. OBIETTIVI Il progetto di ricerca si pone come obiettivo generale quello di descrivere ed analizzare sia le caratteristiche e dimensioni dell’evento ictus acuto nella Regione Marche per gli anni 2010 e 2011 ed in particolare per i residenti dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale Area Vasta 2, che delle disuguaglianze sociali di salute presso un campione di popolazione colpita da Ictus, nel tentativo di fornire un contributo all’avanzamento delle evidenze scientifiche disponibili in questo ambito. METODI: La fonte di informazioni utilizzata per soddisfare il primo obiettivo è costituita dai dati delle Schede di dimissione ospedaliera (SDO) della Regione Marche per gli anni 2010 e 2011. Nella seconda parte della tesi, è stato analizzato un campione di popolazione di pazienti con ictus acuto selezionato attraverso il codice patologia riscontrata C0404, corrispondente all’ictus, dai dati dei Dispatch della Centrale Operativa 118 di Ancona in un periodo di sei mesi: dal 15 novembre 2010 al 15 maggio 2011. Il data base è stato integrato con i dati relativi al reddito individuale. RISULTATI: Gli ictus acuti nella Regione Marche sono stati nel 2011 n. 3.895 (depurando dei pazienti residenti fuori regione). Stante una popolazione nella Regione Marche nel 2011 (censimento) di 1.565.335 abitanti, si ha un’incidenza di ictus pari a 2.49 x 1000 abitanti (3.895/1.565.335). L’Area vasta 2 si attesta ad un tasso di 2,53 x 1000 abitanti (1.251/494.522). Il campione selezionato per l’analisi del percorso ictus è costituito da 195 unità. Il decesso è più frequente tra le femmine (48,2% vs 30,1%) e aumenta con l’aumentare dell’età ed è correlato al reddito individuale e all’ospedale di arrivo. Il modello di regressione logistica conferma tali dati. In particolare ad ogni aumento di anno di età si ha un aumento del 5% della probabilità di decesso (OR=1,05; [CI: 1,00 – 1,09]; p=0,032) e le donne hanno un rischio maggiore (OR=2,39; [CI: 1,14 – 4,99]; p=0,021). Per quanto riguarda il reddito individuale, risulta che percepire un reddito maggiore di 7.534 euro è un fattore protettivo rispetto all’exitus, nello specifico gli individui che appartengono alla seconda e terza fascia sono significativamente a minor rischio di decesso, rispettivamente (OR=0,26; [CI: 0,12 – 0,59]; p=0,001) e (OR=0,30; [CI: 0,10 – 0,94]; p=0,039). Per quanto riguarda l’ospedale di arrivo, rispetto all’AOU Ospedali Riuniti di Ancona, gli altri ospedali presentano tutti un rischio maggiore di decesso, ma tale risultato è significativo solo per l’INRCA e Senigallia rispettivamente (OR=4,65; [CI: 1,08 – 20,11]; p=0,004) e (OR=9,01; [CI: 1,68 – 48,22]; p=0,010), nel primo caso spiegato in parte dalla età media più elevata. CONCLUSIONE: I dati dimostrano una relazione tra l’appartenenza ad una fascia di reddito più povera e la maggior probabilità di esito nefasto nella cura dell’Ictus. L’importanza di rafforzare il Percorso Ictus al fine di garantire cure efficaci. Infine, gli sforzi dei policy maker dovranno essere rivolti principalmente a politiche integrate con l’ambito sociale e di supporto alle famiglie, cercando di compensare le differenze distributive e rafforzando il tessuto sociale.
BACKGROUND: Level of health and life expectancy are closely related to the social position of patients. AIM: this doctoral work want to describe and analyze both characteristics and size of acute stroke event in the Marches during 2010 and 2011 and in particular for the Azienda Sanitaria Unica Regionale Area Vasta 2, and the social health inequalities in a sample of the population affected by stroke to make a positive contribution to scientific evidence available in this field. METHODS: for the first aim were used all data of Hospital Discharge Data (SDO) of Marches Region for the years 2010 and 2011. In the second part of the thesis was analyzed a sample of population affected by acute stroke selected through a disease code C0404, corresponding to stroke, from data collected from Dispatch of the Centrale Operativa 118 Ancona during a period of six months: from 15 November 2010 to 15 May 2011. To the database were added data related to individual income. RESULTS: in the 2011 the total number of acute stroke in the Marches was n. 3.895 (excluding outside region patients). Due to population in the Marches in the 2011 (census) of 1.565.335 inhabitants, there is a stroke incidence of 2.49 x 1000 inhabitants (3.895/1.565.335). The Area Vasta 2 has an incidence of 2,53 x 1000 inhabitants (1.251/494.522). The sample selected for the analysis of the Stroke Care Pathways consists of 195 units. Cases of death are more frequent among women (48,2% vs 30,1%) and they increase with age of patient. They are also related to individual income and to time of arrival in hospital. The logistic regression model confirms these data. In particular the risk of death increase of 5% for every more year of age (OR=1,05; [CI: 1,00 – 1,09]; p=0,032) and women are more at risk(OR=2,39; [CI: 1,14 – 4,99]; p=0,021). As for individual income, having an income greater than 7.534 euro is a protective factor according to the exitus, in particular people of second and third group are significantly less at risk of death, respectively (OR=0,26; [CI: 0,12 – 0,59]; p=0,001) e (OR=0,30; [CI: 0,10 – 0,94]; p=0,039). As for the arrival hospital, compared to AOU Ospedali Riuniti di Ancona, the other hospitals have a greater risk of death, although this result is significant only for the INRCA and Senigallia respectively (OR=4,65; [CI: 1,08 – 20,11]; p=0,004) and (OR=9,01; [CI: 1,68 – 48,22]; p=0,010), in the first case it was explained by the average old age of patients. CONCLUSION: all data show a strict relation between a low income bracket and death in the stroke care. The importance of strengthen the Stroke Care Pathways guarantee more effective care. All efforts of policy maker should aim to the integrated policies with social field and support to families, trying to compensate distributive differences and strengthen social tissue.
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Parin, Marco <1990&gt. "DISUGUAGLIANZE ECONOMICHE: mercato, società e ambiente." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7063.

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Abstract:
Lo scopo dell’elaborato è quello di esaminare le distanze che separano tra loro i gruppi di individui che compongono una società. Interrogarsi sull'uguaglianza significa innanzitutto interrogarsi su quali siano gli aspetti della vita umana che devono essere resi eguali. L’obiettivo deve essere quello di ridurre le differenze economiche esistenti tra le varie popolazioni della Terra. Verranno analizzati ed approfonditi alcuni dei fattori riconosciuti che influiscono sulla disuguaglianza economica e sociale: - Globalizzazione - Differenze nella capacità degli individui di creare ricchezza (istruzione e mercato del lavoro) - Innovazione tecnologica - Povertà - Consumismo - Cultura - Differenze legate alle preferenze e scelte individuali - Concentrazione della ricchezza Una parte è dedicata agli effetti negativi provocati dalla disuguaglianza sulla salute e sull’ambiente, tenendo in considerazione gli aspetti legati al concetto di sviluppo sostenibile ed economia di filiera. Andrò inoltre a spiegare alcuni indici utilizzati per misurare la disuguaglianza economica parlando della curva di Lorenz, dell’indice di Gini e della curva di Kuznets. Verrà posta particolare attenzione per quel che riguarda la disuguaglianza economica e le sue tendenze nel nostro paese.
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Turchetto, Lisa <1995&gt. "POLITICHE SOCIALI E DISUGUAGLIANZE DI GENERE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17427.

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Abstract:
Nella presente ricerca verrà approfondito il tema delle disuguaglianze di genere, in particolare la relazione tra le disparità e i sistemi di welfare di diversi Paesi europei. Nella prima parte dell'elaborato verranno descritte le principali tappe storiche con le diverse traiettorie che hanno portato allo sviluppo dello stato di benessere, a cui seguirà la classificazione in modelli di welfare elaborati dal sociologo Esping-Andersen. Una particolare attenzione viene posta sulla relazione tra le politiche sociali e la famiglia, in base a questa si possono definire infatti sistemi "familizzati" o "de-familizzati". Nella seconda parte invece verranno presi in considerazione alcuni Paesi europei appartenenti a diversi sistemi di welfare (e con diversi gradi di familizzazione e de-familizzazione) per analizzare come e in che misura le politiche sociali incidono sulle disuguaglianze di genere, l’analisi partirà quindi dalla situazione nel mondo del lavoro retribuito, attraverso un confronto dei dati sull’occupazione maschile e femminile, integrata da quelli sul lavoro part-time e sulla composizione familiare. Seguirà l'analisi sulle politiche di conciliazione (con un focus sulle politiche per l'infanzia) e la parità di genere, anche in questo caso per verificare come le politiche emanate in diversi Paesi, e quindi sistemi di welfare, incidono sui rapporti di genere. Tra i dati considerati vi sono quelli relativi al tempo impiegato da uomini e donne per la cura, approfondendo anche quelli relativi al lavoro domestico. Infine, sulla base di quanto descritto, i modelli analizzati e le esperienze degli altri stati, verranno formulate delle possibili proposte per l'Italia al fine di ridurre le ancora persistenti disuguaglianze di genere, soprattutto per quel che riguarda le responsabilità nella cura e domestiche.
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TANTUCCI, LUANA. "Le disuguaglianze nel percorso nascita in Italia." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2012. http://hdl.handle.net/11566/242238.

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Abstract:
Le indagini sul modello delle National Health Survey Interview (NHIS), quali la Multiscopo Istat “Condizioni di Salute e Ricorso ai Servizi Sanitari”, potenzialmente possono costituire un valido strumento per valutare lo stato di salute della popolazione ed i pattern di utilizzo del servizio sanitario. Tramite i dati dell’indagine Multiscopo condotta nel 2005, il progetto di ricerca si pone l’obiettivo di studiare caratteristiche e dimensioni delle disuguaglianze nel percorso nascita in Italia. Nel nostro Paese, infatti, l’assistenza in gravidanza è caratterizzata da un elevato livello di medicalizzazione come è dimostrato dal frequente ricorso al parto cesareo. Il tasso di cesareizzazione, infatti, nel 2008 è risultato pari al 38%, ben al di sopra del 20% raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’analisi ha riguardato un campione di 2.474 donne primipare partecipanti all’indagine Multiscopo. Tramite modelli di regressione logistica e multilevel sono state analizzate alcune variabili cliniche e sociodemografiche potenzialmente correlate con questa modalità di parto. La Regione di residenza, utilizzata nel modello di regressione multilevel quale parametro random, risulta una importante variabile esplicativa per il parto cesareo elettivo. Gli Odds Ratio riferiti ai singoli contesti regionali evidenziano che le donne che vivono nelle Regioni del Sud hanno un rischio più alto di parto cesareo. Ciò fa presupporre che la variabilità nella gestione della gravidanza sia riconducibile a fattori organizzativi e loco‐regionali piuttosto che a fattori clinici ed individuali.
This doctoral work aims at investigating the socio‐economic inequalities in maternal and perinatal health in Italy using data from the “Health and Health Care use” survey carried out by the Italian Institute of Statistics (Istat) in 2005. In Italy, the experience of pregnancy shows high levels of medicalization. Caesarean Section rate in 2008 was 38%, well above the 20% threshold recommended by the World Health Organization. To investigates the determinants of Caesarean Section deliveries in Italy, we analyzed a sample of 2,474 primiparous women surveyed between December 2004 and September 2005. The mode of delivery was used as dependent variable. Using logistic and multilevel regression models, several well‐known determinants of Caesarean Section such as maternal age, gestational hypertension and private health care use have been identified. However, the strongest predictor of Caesarean Section resulted living in the Southern Regions, where elective Caesarean Section births even outnumbered maternal preferences for this delivery type. Results from our analysis suggested that the variation of medical practice during delivery is explained by organizational and locoregional rather than individual level factors.
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Cappelli, Federico. "Il problema di Dirichlet per le funzioni armoniche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14115/.

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Abstract:
Questa tesi ha come argomento principale le funzioni olomorfe e le funzioni armoniche. Obbiettivo: quello di mostrare i collegamenti tra queste due classi di funzioni e le loro principali proprietà. Grande importanza verrà data al Problema di Dirichlet per il Laplaciano, e alla ricerca di una soluzione su un disco qualsiasi del piano reale. In questo modo potremo arrivare ad alcuni dei risultati più importanti sulle funzioni armoniche: formule di media, disuguaglianza di Harnack, teorema di massimo e minimo forte; che hanno un equivalente per le funzioni olomorfe.
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BONACINI, LUCA. "La pietra miliare dello sviluppo delle persone: ripensare l’educazione dopo la pandemia COVID-19." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1239415.

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Abstract:
Nelle società contemporanee, la scolarizzazione è una risorsa fondamentale per consentire alle persone di raggiungere la piena opportunità di sviluppo delle proprie abilità. Alla luce di ciò, l'equità e la qualità del sistema educativo sono tra i pilastri fondamentali dei paesi sviluppati. La presente ricerca evidenzia la necessità di costruire un sistema educativo più inclusivo. In particolare, si concentra sull'analisi degli effetti diretti e indiretti che la pandemia COVID-19 ha avuto sulle disuguaglianze educative, suggerendo alcune proposte di policy per superare queste disparità. Il primo capitolo tratta l’importanza di incentivare l’educazione post-obbligatoria. Esso si concentra sulla recente diffusione dello smart working, che permette di lavorare limitando il rischio di diffusione dell'infezione. Applicando un metodo di influence function regression all'indagine INAPP-PLUS, si analizza in che modo un potenziale aumento dello smart working possa influire sulla distribuzione dei redditi da lavoro. I risultati mostrano che i potenziali benefici derivanti dalla diffusione dello smart working potrebbero essere distribuiti in modo diseguale tra i lavoratori. Pertanto, questa pratica rischia di aggravare le disuguaglianze preesistenti nel mercato del lavoro, soprattutto se non adeguatamente regolamentate. Il secondo capitolo si concentra sugli effetti che il ciclo economico potrebbe produrre sulle decisioni d’investimento nell'istruzione post-obbligatoria. I risultati possono essere particolarmente importanti alla luce del trend economico negativo conseguente allo scoppio del COVID-19. Attraverso un modello a effetti fissi implementato sui dati panel EU-SILC, si nota che la relazione tra ciclo economico e le scelte d’investimento in educazione è differente tra la popolazione: questa è negativa per le famiglie più povere, mentre quelle più ricche sembrano essere a-cicliche. Pertanto, quando il ciclo economico migliora può causare un aumento della disuguaglianza nell'accesso all'istruzione. Il terzo capitolo si basa su una procedura di machine learning che identifica l'efficacia delle tre misure di lockdown in Italia sulla limitazione dell’epidemia. I risultati rivelano che la chiusura delle scuole è stata la misura più efficace, mentre la chiusura delle attività “non essenziali” appare essere stata poco rilevante. Inoltre emerge una forte eterogeneità in termini di caratteristiche sociali, sanitarie ed economiche di queste misure tra le province italiane. L'ultimo capitolo studia le disuguaglianze educative derivanti dalla chiusura delle scuole durante la pandemia. Utilizzando i dati di PISA 2018, esso indaga le conseguenze a breve e lungo termine che la mancanza degli strumenti ICT può produrre sugli studenti incapaci di apprendere a distanza. I risultati mostrano che, a parità di altre condizioni, questi studenti subiscono significativamente perdite cognitive ed è più probabile che essi rivedano al ribasso la propria carriera scolastica. In sintesi, questa tesi illustra come i cambiamenti nel mercato del lavoro aumentano la necessità di attuare interventi volti a promuovere il tasso di partecipazione nell’educazione, in particolare per i giovani provenienti da famiglie più povere. Il peggioramento delle condizioni economiche conseguente all'avvento del COVID-19 può aiutare in tal senso. Essa inoltre suggerisce che la chiusura delle scuole come misura per contrastare la pandemia potrebbe avere effetti controversi quando non è accompagnata con ulteriori misure di allontanamento sociale. Infine, l'apprendimento a distanza potrebbe aggravare le disuguaglianze educative. Pertanto, il sistema scolastico dovrebbe fornire agli studenti gli strumenti ICT e le relative competenze al fine di ridurre le disuguaglianze di apprendimento.
In contemporary societies, schooling is a fundamental resource in enabling persons to achieve the fullest opportunity to develop their abilities. In light of this, equity and quality of the education system are among the fundamental pillars of developed countries. The present research points out the need to build a more inclusive education system. In particular, it focuses on analysing the direct and indirect effects that the COVID-19 pandemic has been having on education inequalities, by addressing some policy proposals to overcome to these disparities. The first chapter is an introduction that explains about the importance that societies must attach to the increase in school enrolment rates. It focuses on the recent diffusion of smart working as a mean that allows to keep on working while limiting the risk of infection diffusion. By applying an influence function regression method to the INAPP-PLUS survey, it analyses how a potential increase in the use of smart working may impact the distribution of labour income. Results show that the potential benefits deriving from a positive shift in smart working would be unequally distributed among employees. Thus, smart working risks to exacerbate pre-existing inequalities in the labour market, especially when it is not adequately regulated. The second chapter focuses on the effects that the economic cycle could produce on decisions by people to invest in post-compulsory education. Results may be particularly important in light of the negative economic trend consequent to the outbreak. I adopt a fixed effect model on panel data from EU-SILC. Findings exhibit a negative relation between the economic trend and the decision to invest in education for the poorer population, while the wealthier people seems to be a-cyclical. Therefore, the economic cycle has a different impact on educational choices along the income distribution, hence it may produce inequality in the access to education when it improves. The third chapter relies on a machine learning procedure to identify the effectiveness of lockdown measures in Italy, by using time series of COVID-19 cases. Results reveal that among the restrictive measures taken by the Italian government, the closure of schools is the most effective one, while the shutdown of “non-essential” activities appears to be hardly relevant. Moreover, a strong heterogeneity in terms of the social, health and economic features, of these measures across Italian provinces emerges. The last chapter studies the current education inequalities arising from school closures during the pandemic. By using PISA 2018 data, it investigates the short and long run consequences that a lack of ICT facilities may produce on students unable to learn remotely. Findings show that, everything else equal, these students experience significant cognitive losses. Furthermore, they are more likely to revise downwards their plans on future education. To sum up, the present thesis starts by showing that changes in the labour market exacerbate the need to implement long-term interventions aimed at promoting the enrolment rate in non-compulsory education in particular for youths coming from poorer households. The worsening of the economic conditions consequent to the advent of the COVID-19 may be used as a driver in this sense. At the same time, it suggests that the closure of the schools as a measure to contrast the pandemic, might have controversial effects when it is not associated with further social distancing measures, since teenagers get infected during their spare time. Finally, distance learning could exacerbate learning inequalities. Therefore, the school system should provide ICT facilities and the relative skills to students in order to reduce learning inequalities effects.
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OLIVADOTI, SIMONA. "Disuguaglianze di salute e cancro: nuovi modelli assistenziali." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/241952.

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Abstract:
Un’ampia letteratura ha ormai dimostrato come la salute sia largamente influenzata da fattori esterni alla medicina e al sistema sanitario, quali appunto i determinanti sociali, ambientali, economici e comportamentali. Il tema delle disuguaglianze di salute si colloca nell’intersezione di molteplici sfere e discipline, dalle scienze sociali a quelle mediche, dall’economia alla politica, fino agli aspetti morali e di etica dei diritti umani. Differenze nella mortalità e nella morbilità tra i gruppi socioeconomici sono state documentate fin dall’inizio del secolo. Sono sempre meno le persone che muoiono per malattie infettive e sempre più quelle che sviluppano malattie croniche. L’aumento di fattori di rischio come stili di vita insalubri, alimentazione scorretta, inattività fisica, consumo di tabacco ed uso di alcool ha portato ad uno sviluppo più precoce di malattie croniche negli ambienti sempre più urbanizzati, e i sistemi sanitari non sono ancora, totalmente, preparati per gestire la richiesta di cure e trattamenti. Spesso sono i più poveri che si trovano, insieme alle loro famiglie, a lottare contro i danni economici e sociali che una lunga malattia può provocare. In particolare, attualmente, il cancro resta la seconda principale causa di morte, senza tener conto dei costi economici per la società. Alla luce di tutto ciò, ci è sembrato utile ragionare e indagare sulla situazione attuale dell’incidenza e della mortalità per tumore, e l’associazione tra l’incidenza della malattia e le condizioni socio – economiche. Nella prima parte dell’elaborato ci si è focalizzati sugli approcci teorici alle disuguaglianze di salute e sui determinanti di salute, integrando l’approccio epidemiologico con quello sociologico. Per comprendere la portata del fenomeno in oggetto, si è data un’ampia descrizione e analisi dal punto di vista numerico. Le analisi fatte hanno evidenziato grosse disparità, soprattutto, a livello geografico. Infine, ci si è concentrati sui nuovi modelli assistenziali per i malati cronici, in particolare il Chronic Care Model, i cui principi generali sono ormai riconosciuti come fondamentali. Questo modello è rappresentativo del nuovo paradigma medico, volto all’empowerment del paziente, e della comunità e alla qualificazione del team assistenziale.
A large portion of the published literature has now clearly shown that health is largely determined by factors other than medicine and health care, such as the social, environmental, economic and behavioural contexts. The issue of health inequalities lies at the intersection of several disciplines, from social sciences to medical ones, from economic to politics, to the moral and ethical aspects of human rights. Differences in mortality and morbidity between socioeconomic groups have been documented since the beginning of the century. Fewer and fewer people are dying from infectious diseases, with a corresponding raise in those who develop chronic illnesses. The increase in risk factors such as unhealthy lifestyles, unhealthy diet, physical inactivity, tobacco and alcohol use has led to the development of chronic diseases earlier in the increasingly urbanized environment, and health systems are not yet totally prepared to handle the request for care and treatment. Often the poorest are, together with their families, in a constant fight against economic and social damage that can result from a long illness. In particular, at present, cancer remains the second leading cause of death, without taking into account the economic costs to society. In the light of this, we thought useful to analyse and investigate the current situation of the incidence and mortality from cancer, and the association between the incidence of the disease and the socioeconomic conditions. In the first part, we focus on the elaborate theoretical approaches to inequalities in health and determinants of health, integrating the epidemiological and sociological approach. To understand the significance of this issue, we have given a comprehensive description and analysis from the numerical point of view. The analysis showed large differences, especially in terms of geographical distribution. Finally, we have focused on new models of care for chronically ill patients, particularly the Chronic Care Model, whose general principles are now recognized as fundamental. This model is representative of the new medical paradigm, which aims to empowerment of the patient, and community and qualification of the care team.
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