To see the other types of publications on this topic, follow the link: Divergenza.
Journal articles on the topic 'Divergenza'
Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles
Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'Divergenza.'
Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.
You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.
Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.
1
Ricciuti, Roberto, and Elena Zardo. "Hispaniola e la divergenza economica." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 3 (September 2013): 161–84. http://dx.doi.org/10.3280/qu2013-003005.
Full text
2
Celi, Giuseppe. "Mezzogiorno, flussi migratori e divario produttivo." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 2 (July 2012): 75–92. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-002003.
Full textAbstract:
Mezzogiorno, flussi migratori e divario produttivo Recentemente i flussi migratori interni dal Mezzogiorno al Centro Nord hanno ripreso a crescere. L'idea interpretativa che viene proposta in questo articolo č che la ripresa della mobilitŕ interna puň essere associata ad una doppia dinamica: la sostanziale convergenza verso l'alto tra Centro Nord e Mezzogiorno nei livelli di istruzione e la progressiva divergenza tra le due aree nelle rispettive strutture produttive. Come dimostra il contenuto fattoriale dei flussi di commercio estero, tale divergenza č stata favorita dai recenti processi di internazionalizzazione che hanno avuto un impatto asimmetrico sulle regioni italiane
3
Peri, Vittorio. "Il «Filioque» divergenza dogmatica? Origine e peripezie conciliari di una formulazione teológica." Anuario de Historia de la Iglesia 8 (May 4, 2018): 159–79. http://dx.doi.org/10.15581/007.8.24525.
Full text
4
Carrasco de Paula, Ignacio. "Il problema filosofico ed epistemologico della morte cerebrale." Medicina e Morale 42, no. 5 (October 31, 1993): 889–902. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1993.1039.
Full textAbstract:
Lo studio muove dalla constatazione della divergenza fra due modi di intendere la "morte cerebrale": da una parte chi la considera una nuova definizione - più accurata e scientificamente migliore - della morte della persona; dall'altra un metodo per stabilire lo stato di morte di un individuo. L'Autore analizza, perciò, le due prospettive della morte: quella metafisica e quella biologica. Vengono poi definiti l'oggetto ed i limiti della problematica inerente la diagnosi di morte, concludendo con un tentativo di chiarimento di alcuni equivoci insorgenti nella delicata questione.
5
Ladini, Riccardo. "Tra convergenza e divergenza: orientamento politico e fiducia degli italiani verso le istituzioni." Quaderni di Sociologia, no. 87- XLV (December 1, 2021): 65–88. http://dx.doi.org/10.4000/qds.4755.
Full text
6
Sampognaro, Giuseppe. "Il caso di Simona da una prospettiva psicoanalitica." QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (March 2010): 87–91. http://dx.doi.org/10.3280/gest2009-002007.
Full textAbstract:
Questo articolo rappresenta un commento di una esponente della scuola psicoanalitica ortodossa all'esposizione di un caso centrato su un disturbo da attacchi di panico, seguito con approccio gestaltico. Risaltano quattro elementi di divergenza metodologica tra i due modelli: la diagnosi, il tempo del percorso, l'azione nel setting terapeutico, la conclusione del lavoro clinico. Pur nella diversitŕ degli approcci, e nel rispetto delle rispettive peculiaritŕ, č evidente la possibilitŕ di un confronto e l'opportunitŕ di una reciproca "legittimazione" tra due scuole di pensiero e di prassi terapeutica che godono entrambe di dignitŕ scientifica ed epistemologica.
7
Clark, Jeff R., and Dwight R. Lee. "A Note on Public Choice and Cognitive Dissonance*." Journal of Public Finance and Public Choice 11, no. 2 (October 1, 1993): 123–28. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539716.
Full textAbstract:
Abstract La teoria della dissonanza cognitiva costituisce uno strumento per analizzare lo sconforto in cui cade chi fa una scelta non conforme ai suoi valori.In molti casi l’attività economica può essere spiegata come un tentativo di ridurre la divergenza tra i valori degli individui e le scelte da essi compiute.Lo stesso studio della Public Choice può, almeno in parte, essere motivato dal desiderio di ridurre la dissonanza cognitiva dovuta a preoccupazioni circa le scelte pubbliche. La Public Choice, infatti, dimostra che spesso l’effetto complessivo dell’intervento pubblico diretto a risolvere un problema è quello della creazione di ulteriori, più gravi problemi.
8
Bottaro, Gianfranco, and Pirro Oppezzi. "Equazioni ellittiche in forma di divergenza con 2∘ membro misura su domini non limitati." Annali di Matematica Pura ed Applicata 163, no. 1 (December 1993): 223–46. http://dx.doi.org/10.1007/bf01759023.
Full text
9
Bravi, Marina, Sergio Giaccaria, and Antonio Talarico. "Affitto o proprietŕ? Un modello di scelta residenziale urbana." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (July 2010): 47–70. http://dx.doi.org/10.3280/scre2010-002003.
Full textAbstract:
Numerosi studi evidenziano la correlazione tra scelte di tenure - affitto o proprietŕ - e i fenomeni di mobilitŕ residenziale. L'articolo illustra i risultati di un'analisi alla scala urbana su un campione di affittuari e proprietari. Il livello di attrattivitŕ della proprietŕ residenziale e l'effetto dell'housing affordability vengono esaminati attraverso un modello ad utilitŕ stocastica, confermando una riduzione delle possibilitŕ di accesso alla proprietŕ, anche in relazione al canone di locazione originario dei movers. Vengono inoltre simulati dei canoni teorici di accesso ottimale al mercato della proprietŕ. La divergenza tra i valori simulati e i canoni effettivamente rilevati nello stesso contesto, viene presentata come indicatore di disagio abitativo.
10
Frey, Bruno S. "The Role of Direct Referenda in Institutional Reform*." Journal of Public Finance and Public Choice 10, no. 2 (October 1, 1992): 103–18. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539464.
Full textAbstract:
Abstract Questo lavoro esamina criticamente il ruolo che i referendum popolari potrebbero ricoprire in una prospettiva di riforma istituzionale. L’autore si sofferma su quattro questioni fondamentali: la notevole divergenza esistente tra i desideri della classe politica e quelli della popolazione in una democrazia rappresentativa; il referendum visto come unico mezzo per rompere il cartello della classe politica contro i cittadini; la considerazione del referendum stesso come processo decisionale di cui il dibattito che precede e gli aggiustamenti politici che seguono costituiscono una parte fondamentale; il legame esistente tra l’istituzione del referendum ed il federalismo.È su questi punti che l’autore costituisce la rivalutazione di tale istituto.
11
Sobel, Russell S., and Robert A. Lawson. "Intrastate Differences in Representative and Senator Behavior: The Relative Impact of District Elections, Ideology, and Shirking*." Journal of Public Finance and Public Choice 13, no. 1 (April 1, 1995): 3–17. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540011.
Full textAbstract:
Abstract Varie sono le teorie utilizzabili per spiegare le differenze comportamentali tra deputati e senatori rappresentanti di uno stesso stato. Le elezioni distrettuali possono portare ad una divergenza nelle preferenze degli elettori decisivi nelle elezioni del Senato e della Camera dei rappresentanti. Anche differenze ideologiche o differenze nel peso che il legislatore attribuisce ai propri interessi personali possono determinare comportamenti diversi.Questo lavoro svolge un’analisi empirica che utilizza i dati relativi ai prowedimenti di spesa presentati al 103° Congresso al fine di verificare la rilevanza esplicativa di queste teorie. Esso giunge alia conclusione che lo shirking legislativo ha un ruolo predominante nella spiegazione delle differenze nei prowedimenti di spesa avanzati, le elezioni distrettuali, nei prowedimenti di entrate, mentre le differenze ideologiche non risultano significative.
12
Thornton, Tim. "Valutazionismo o oggettivismo: nell'analisi della malattia mentale abbiamo a che fare con una questione di fatti o di valori?" RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (May 2012): 115–26. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-001007.
Full textAbstract:
Il livello di comprensione della natura della malattia mentale che le neuroscienze sono in grado di offrire dipende dalla natura della stessa malattia mentale: si tratta, cioč, di un'essenza oggettiva intrinseca oppure di qualcosa di valoriale e socialmente determinato? Il dissenso a questo riguardo č di lunga data. Al fine di gettare qualche luce sul dibattito, l'Autore utilizza, rielaborandolo, lo schema suggerito da Zachar e Kendler per riflettere sulla tassonomia psichiatrica. Secondo Thornton, un approccio radicalmente esternalista della malattia mentale (un esternalismo costitutivo valutazionista) invalida il ruolo svolto dalle neuroscienze. Tuttavia, la divergenza tra una tale posizione valutazionista e il suo opposto oggettivista puň riguardare non solo la natura della malattia mentale, ma altresě i termini del dibattito medesimo. Il valutazionista puň, infatti, asserire che lo stesso dissenso non č una questione fattuale, ma al contrario valoriale.
13
Giuliani, Carla Maria. "Sulla normativa antiriciclaggio e nozione di titolare effettivo: spunti di riflessione alla luce delle nuove proposte della Commissione UE." Trusts, no. 4 (August 4, 2022): 767–73. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.163.
Full textAbstract:
Sunto L’identificazione dei titolari effettivi è, sin dal 2005, un tema centrale nell’ambito della disciplina antiriciclaggio ed antiterrorismo. Nonostante la definizione di titolare effettivo sia contenuta a livello di direttiva e, nel tempo, non abbia subito modifiche significative, l’assenza di indicazioni sulle concrete modalità di implementazione dei criteri di ricerca dei titolari effettivi ha portato progressivamente i singoli Stati membri ad una divergenza di approccio tale da compromettere, di fatto, la trasparenza della titolarità effettiva. Nell’ambito del nuovo pacchetto normativo presentato dalla Commissione Europea ai fini dell’emanazione della cd. VI Direttiva antiriciclaggio, sono pertanto previste norme più dettagliate per individuare il titolare effettivo di società e altri soggetti giuridici ed è introdotto un approccio armonizzato per procedere all'identificazione della titolarità effettiva. Le novità non riguardano tanto la definizione di titolare effettivo, che rimane pressoché la stessa, quanto piuttosto l’applicazione dei criteri di identificazione dei titolari effettivi.
14
Conca, Messina Silvia A. "Crescita e trasformazioni tra etÀ moderna e rivoluzione industriale. Nuove prospettive di storia economica dell'Europa." SOCIETÀ E STORIA, no. 133 (October 2011): 551–608. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-133006.
Full textAbstract:
L'articolo presenta una rassegna del dibattito internazionale sui fattori della crescita economica nell'Europa moderna e durante la rivoluzione industriale, soffermandosi in particolare sui risultati delle ricerche relative alla tecnologia, le istituzioni, il modello malthusiano, l'energia, le stime di crescita del PIL, mostrando che secondo la gran parte della piů recente storiografia - sebbene non tutta - la rivoluzione industriale non fu un fenomeno improvviso, ma l'accelerazione di dinamiche preesistenti sin dall'etÀ moderna. Tale orientamento č stato contestato dalla California school, che ha enfatizzato le "sorprendenti somiglianze" tra le aree piů avanzate dell'Europa e dell'Asia e sostenuto che la "grande divergenza" in termini di ricchezza e di potenzialitÀ non si manifesta prima dell'ottocento, sospingendo gli studi verso una prospettiva piů comparativa e globale. Le ricerche degli ultimi anni, perň, hanno nel complesso confermato che il divario tra oriente e occidente trova le sue radici nell'espansione europea dell'etÀ moderna, nelle sue istituzioni, nella sua cultura scientifica e tecnica, e nella crescente specializzazione della sua economia.
15
Luciano, Adriana, and Roberto Di Monaco. "Prevedere la domanda di lavoro e di formazione. Il caso delle professioni sociali." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 120 (February 2011): 105–38. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-120006.
Full textAbstract:
L'analisi dei fabbisogni di competenze degli occupati ha attratto grandi investimenti per realizzare ad hoc ricerche professionali a livello e professionale, cosě come sono carenti modelli condivisi a livello nazionale. Al fine di contribuire a definire modelli standardizzati, gli autori suggeriscono l'uso di dati amministrativi, per quanto possibile in modo da rendere le analisi piů affidabili e meno costose. Inoltre, essi forniscono un modello di analisi per misurare il divario di competenze professionali sulla base del quadro europeo delle qualifiche. Il modello č stato sperimentato sui lavoratori sociali della regione Piemonte, sottoponendo un questionario ad un campione di circa 500 professionisti e manager impiegati nel settore dei servizi sociali locali. Č emersa una rappresentazione delle professioni e delle esigenze di formazione che mette in evidenza la divergenza tra l'attuale orientamento delle politiche sociali verso una maggiore integrazione e cooperazione locale e le competenze professionali principalmente focalizzate sul rapporto con gli utenti. I predetti risultati sottolineano la necessitŕ di realizzare processi di training on the job di concerto con le modifiche organizzative che risultano piů coerenti con le attuali politiche.
16
Cantoni, Lorenzo. "Su alcune dimensioni del suicidio. Il caso dell'Emilia-Romagna." Medicina e Morale 43, no. 6 (December 31, 1994): 1143–60. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.1002.
Full textAbstract:
Nell'articolo si affronta il problema del suicidio muovendo dal caso specifico dell'Emilia-Romagna, la regione italiana con il maggior numero di suicidi. La differenza tra i dati nazionali e quelli emiliani denotano, inoltre, una divergenza che conosce nell'ultimo periodo il suo picco massimo: non solo in Emilia-Romagna ci si suicida percentualmente di più, ma con un incremento maggiore rispetto a quello medio del Paese. Per l'analisi del fenomeno, l'Autore indica due percosi: l'exitus e il reditus. Il primo propone alcune interpretazioni di carattere socio logico, psicologico e filosofico. Riprendendo il frame durkheimiano, si nota come il suicidio si accompagni a fenomeni di disgregazione, o di indebolimento, a livello di tutte le diverse comunità in cui la persona vive: familiare, religiosa, sociale, economica, politica. L'analisi della dimensione psicologica rivela l'esistenza di una sindrome presuicidale, caratterizzata da tre aspetti: chiusura esistenziale, autoaggressività repressa, fantasie suicide. La dimensione filosofica favorevole al suicidio è indicata come quella mentalità che attribuisce all'uomo ogni potere sulla propria vita. Il secondo cammino, di reditus, intende disegnare un percorso di uscita, di allontanamento dal suicidio, riandando ai tre livelli- sociale, psicologico e filosofico/religioso - che la prima analisi ha mostrato importanti per la comprensione del fenomeno.
17
Ward-Perkins, Bryan. "Continuitists, catastrophists, and the towns of post-Roman northern Italy." Papers of the British School at Rome 65 (November 1997): 157–76. http://dx.doi.org/10.1017/s006824620001062x.
Full textAbstract:
‘CONTINUISTI’, CATASTROFISTI E LA CITTÀ DELL'ITALIA SETTENTRIONALE POST-ROMANANegli ultimi quindici anni si è sviluppato un vivace dibattito sulla natura delle città nell'Italia settentrionale post-Romana. Tale discussione ha avuto luogo poichè resti di questo periodo rinvenuti in recenti scavi urbani si sono rivelati sistematicamente poco appariscenti. In questo articolo l'autore discute i principali articoli e libri — elencati e brevemente descritti in bibliografia — che hanno contribuito al dibattito. In particolare viene evidenziato che, sebbene gli studiosi tendono a giungere a conclusioni molto diverse su quanto ‘urbanizzate’ le città post-romane fossero, di fatto hanno molto in comune per quanto riguarda i dati specifici in discussione. L'autore ipotizza che la differenza nelle conclusioni raggiunte dagli studiosi è dovuta in gran parte alle diverse aspettative su cosa una ‘città’ dovrebbe essere. Tale divergenza è stata incoraggiata dalla natura molto diversa dell'evidenza materiale e dei testi scritti e dalle differenze in aspettativa tra romanisti e medievisti, tra autori italiani e britannici e tra storici ed archeologi. Le città dell'Italia post-romana si sono rivelate un vivace campo di battaglia nel più ampio dibattito sulla natura della ‘Dark Age’.
18
NOSIL, PATRIK, DANIEL J. FUNK, and DANIEL ORTIZ-BARRIENTOS. "Divergent selection and heterogeneous genomic divergence." Molecular Ecology 18, no. 3 (February 2009): 375–402. http://dx.doi.org/10.1111/j.1365-294x.2008.03946.x.
Full text
19
Wang, Shao-Chung, Lin-Ya Yu, Li-An Her, Yuan-Shin Hwang, and Jenq-Kuen Lee. "Pointer-Based Divergence Analysis for OpenCL 2.0 Programs." ACM Transactions on Parallel Computing 8, no. 4 (December 31, 2021): 1–23. http://dx.doi.org/10.1145/3470644.
Full textAbstract:
A modern GPU is designed with many large thread groups to achieve a high throughput and performance. Within these groups, the threads are grouped into fixed-size SIMD batches in which the same instruction is applied to vectors of data in a lockstep. This GPU architecture is suitable for applications with a high degree of data parallelism, but its performance degrades seriously when divergence occurs. Many optimizations for divergence have been proposed, and they vary with the divergence information about variables and branches. A previous analysis scheme viewed pointers and return values from functions as divergence directly, and only focused on OpenCL 1.x. In this article, we present a novel scheme that reports the divergence information for pointer-intensive OpenCL programs. The approach is based on extended static single assignment (SSA) and adds some special functions and annotations from memory SSA and gated SSA. The proposed scheme first constructs extended SSA, which is then used to build a divergence relation graph that includes all of the possible points-to relationships of the pointers and initialized divergence states. The divergence state of the pointers can be determined by propagating the divergence state of the divergence relation graph. The scheme is further extended for interprocedural cases by considering function-related statements. The proposed scheme was implemented in an LLVM compiler and can be applied to OpenCL programs. We analyzed 10 programs with 24 kernels, with a total analyzed program size of 1,306 instructions in an LLVM intermediate representation, with 885 variables, 108 branches, and 313 pointer-related statements. The total number of divergent pointers detected was 146 for the proposed scheme, 200 for the scheme in which the pointer was always divergent, and 155 for the current LLVM default scheme; the total numbers of divergent variables detected were 458, 519, and 482, respectively, with 31, 34, and 32 divergent branches. These experimental results indicate that the proposed scheme is more precise than both a scheme in which a pointer is always divergent and the current LLVM default scheme.
20
Via, Sara. "Divergence hitchhiking and the spread of genomic isolation during ecological speciation-with-gene-flow." Philosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences 367, no. 1587 (February 5, 2012): 451–60. http://dx.doi.org/10.1098/rstb.2011.0260.
Full textAbstract:
In allopatric populations, geographical separation simultaneously isolates the entire genome, allowing genetic divergence to accumulate virtually anywhere in the genome. In sympatric populations, however, the strong divergent selection required to overcome migration produces a genetic mosaic of divergent and non-divergent genomic regions. In some recent genome scans, each divergent genomic region has been interpreted as an independent incidence of migration/selection balance, such that the reduction of gene exchange is restricted to a few kilobases around each divergently selected gene. I propose an alternative mechanism, ‘divergence hitchhiking’ (DH), in which divergent selection can reduce gene exchange for several megabases around a gene under strong divergent selection. Not all genes/markers within a DH region are divergently selected, yet the entire region is protected to some degree from gene exchange, permitting genetic divergence from mechanisms other than divergent selection to accumulate secondarily. After contrasting DH and multilocus migration/selection balance (MM/SB), I outline a model in which genomic isolation at a given genomic location is jointly determined by DH and genome-wide effects of the progressive reduction in realized migration, then illustrate DH using data from several pairs of incipient species in the wild.
21
KULKARNI, P. L., D. R. TALWALKAR, SATHY NAIR, S. G. NARKHEDKAR, and S. RAJAMANI. "On the use of outgoing longwave radiation data in incorporating divergent part of the wind in analysis." MAUSAM 43, no. 1 (December 30, 2021): 21–28. http://dx.doi.org/10.54302/mausam.v43i1.3313.
Full textAbstract:
In the present study, kinematic divergence computed using ECMWF grid point data at 850 hPa is enhanced by using the relationship between OLR and divergence. This new enhanced divergence is used to compute the velocity potential and then, the divergence part of the wind is obtained from velocity potetial. To obtain the rotational part of wind, we computed the vorticity from wind data, and subsequently stream function and obtained and the rotational part of the wind from the stream function. The total wind is the combination of divergent part obtained from modified velocity potential (using OLR data) and rotational part from unmodified stream function. This total wind field is used as initial guess for univariate objective analysis by optimum interpolation scheme so that Initial Guess field contained the more realistic divergent part of the wind. Consequently, the analysed field also will contain the divergent part of the wind.
22
Ferla, Alcindo Antônio, Maria Augusta Nicoli, Mirian Ribeiro Conceição, Vanessa Vivoli, Brigida Lilia Marta, Francesco Sintoni, Gabriel Calazans Baptista, Ardigò Martino, and Ricardo Burg Ceccim. "Un laboratorio come il rizoma: conoscenza della salute e del fare in connessioni italo-brasiliane." Saúde em Redes 5, no. 1Suplem (July 15, 2020): 12–22. http://dx.doi.org/10.18310/2446-4813.2019v5n1suplemp12-22.
Full textAbstract:
La cooperazione internazionale è spesso presentata come un'area di conoscenza in cui alcuni approcci metodologici misurano i flussi e le relazioni di potere per classificarli in tipologie che li descrivono e generano modelli di analisi. Diventa così parte di un'istituzionalità dove la conoscenza e le pratiche delle relazioni internazionali sono predominanti e ad esse subordinate. Si lasciano attraversare da interessi che fissano i confini dei paesi e assegnano valori gerarchici ai cittadini, secondo il loro inserimento nei sistemi produttivi di ogni paese e nella gerarchia dei paesi. In questa pubblicazione e nell'esperienza che ne deriva, questo approccio non è efficace. Al centro della riflessione non vi è assolutamente la divergenza con le conoscenze accumulate nel campo delle relazioni internazionali. Il focus è piuttosto di tipo metodologico. Invece di flussi geografici ed emisferici (nord-sud, sud-sud), abbiamo qui flussi mossi dalla solidarietà, dal lavoro collaborativo e da un concetto di globalità dove le persone (il popolo, ci ha detto Paulo Freire) sono centraliii. I flussi di cooperazione, in questa modalità di esperienze, hanno molteplici direzioni e si muovono continuamente. Non c'è uno schema di direzione fisso. Quando parliamo di questo lavoro e della collaborazione stessa, parliamo del Laboratorio italo-brasiliano di formazione, ricerca e pratiche in materia di salute collettiva. Il nome inizia con "laboratorio" per evidenziare il modo di produrre, che è alchemico, mescolando i componenti di qui, di là e “tra”. I nostri incontri devono essere inventati ogni anno, in quanto ciò che è stato fatto l'anno precedente non risponde più nello stesso modo e si perseguono altre modalità. Così, incorporiamo l’altro in noi.
23
Gallorano, Vincenzo. "Il De incarnatione contra Apollinarium, libri duo. La teologia del De incarnatione Christi contra Apollinarium e del De salutari epiphania contra Apollinarium. Elementi di contatto e di divergenza." Augustinianum 61, no. 2 (2021): 381–433. http://dx.doi.org/10.5840/agstm202161226.
Full textAbstract:
Researchers agree on ascribing the De incarnatione Christi contra Apollinarium and the De salutari epiphania contra Apollinarium to two different authors, who probably shared the same theological education. The latter not only uses a mature theological style but shows a better knowledge of Apollinarius of Laodicea and his disciples’ writings. Even though the two authors try to demonstrate the presence of a perfect humanity in Christ, against Apollinarian thought, we can find some important differences in their works concerning the topic of the impeccabilitas of Christ and the relationship between sin and freedom. They explain in a different way the theory of salvation according to Apollinarius: while according to the author of De incarnatione Christi contra Apollinarium the man can save himself through the imitation of Christ, for the other writer salvation has been accomplished only because Christ is devoid of any trace of sin.
24
Hagos, Samson, and L. Ruby Leung. "On the Relationship between Uncertainties in Tropical Divergence and the Hydrological Cycle in Global Models." Journal of Climate 25, no. 1 (January 1, 2012): 381–91. http://dx.doi.org/10.1175/jcli-d-11-00058.1.
Full textAbstract:
Abstract A survey of tropical divergence from three GCMs, three global reanalyses, and four in situ soundings from field campaigns shows the existence of large uncertainties in the ubiquity of shallow divergent circulation as well as the depth and strength of the deep divergent circulation. More specifically, only two out of the three GCMs and three global reanalyses show significant shallow divergent circulation, which is present in all in situ soundings, and of the three GCMs and three global reanalyses, only two global reanalyses have deep divergence profiles that lie within the range of uncertainty of the soundings. The relationships of uncertainties in the shallow and deep divergent circulation to uncertainties in present-day and projected strength of the hydrological cycle from the GCMs are assessed. In the tropics and subtropics, deep divergent circulation is the largest contributor to moisture convergence that balances the net precipitation (precipitation minus evaporation), and intermodel differences in the present-day simulations carry over onto the future projections. In comparison to the soundings and reanalyses, the GCMs are found to have deeper and stronger divergent circulation. While these two characteristics of GCM divergence affect the strength of the hydrological cycle, they tend to compensate for each other so that their combined effect is relatively modest.
25
Zurita-Gotor, Pablo. "The Impact of Divergence Tilt and Meridional Flow for Cross-Equatorial Eddy Momentum Transport in Gill-Like Settings." Journal of the Atmospheric Sciences 77, no. 6 (May 15, 2020): 1933–53. http://dx.doi.org/10.1175/jas-d-19-0158.1.
Full textAbstract:
Abstract This work investigates the sensitivity of the cross-equatorial eddy momentum flux and its rotational and divergent components to Hadley cell strength in simple variants of the Gill problem. An expression is derived linking the divergent momentum flux to the mean meridional wavenumber weighted by the spectrum of divergent eddy kinetic energy, supporting the relation between divergence phase tilt and momentum flux suggested by a previous study. Newtonian cooling makes the divergence tilt eastward moving away from the equator as observed, but this tilt is also sensitive to the Hadley cell. As the divergence tilt is enhanced in the downstream direction of the flow, wave propagation increases along that direction when the Hadley cell strengthens. The meridional flow also plays a second, important role for cross-equatorial propagation. With no Hadley cell, inviscid Sverdrup balance requires perfect compensation between the divergent and rotational momentum fluxes at the equator. The model can only produce cross-equatorial propagation when Sverdrup balance is violated, which in the linear, nearly inviscid limit requires vorticity advection by the mean flow. As the Hadley cell attenuates the geopotential tilt imparted by the divergent forcing, the compensation by the rotational momentum flux is reduced. The linear model can reproduce reasonably well previous nonlinear results by Kraucunas and Hartmann when linearized about their zonal-mean climatologies. The sensitivity of the cross-equatorial momentum fluxes to Hadley cell strength in these solutions is dominated by changes in the divergent flux and consistent with diagnosed changes in the divergence tilt.
26
Head, Megan L., Emily A. Price, and Janette W. Boughman. "Body size differences do not arise from divergent mate preferences in a species pair of threespine stickleback." Biology Letters 5, no. 4 (May 27, 2009): 517–20. http://dx.doi.org/10.1098/rsbl.2009.0216.
Full textAbstract:
Ecological speciation can be driven by divergent natural and/or sexual selection. The relative contribution of these processes to species divergence, however, is unknown. Here, we investigate how sexual selection in the form of male and female mate preferences contributes to divergence of body size. This trait is known be under divergent natural selection and also contributes to sexual isolation in species pairs of threespine sticklebacks ( Gasterosteus aculeatus ). We show that neither female nor male size preferences contribute to body size divergence in this species pair, suggesting that size-based sexual isolation arises primarily through natural selection.
27
Egan, Scott P., Glen R. Hood, Jeff L. Feder, and James R. Ott. "Divergent host-plant use promotes reproductive isolation among cynipid gall wasp populations." Biology Letters 8, no. 4 (February 15, 2012): 605–8. http://dx.doi.org/10.1098/rsbl.2011.1205.
Full textAbstract:
Ecological speciation occurs when reproductive isolation evolves as a consequence of divergent natural selection among environments. A direct prediction of this process is that ecologically divergent pairs of populations will exhibit greater reproductive isolation than ecologically similar pairs of populations. By comparing allopatric populations of the cynipid gall wasp Belonocnema treatae infesting Quercus virginiana and Quercus geminata , we tested the role that divergent host use plays in generating ecological divergence and sexual isolation. We found differences in body size and gall structure associated with divergent host use, but no difference in neutral genetic divergence between populations on the same or different host plant. We observed significant assortative mating between populations from alternative host plants but not between allopatric populations on the same host plant. Thus, we provide evidence that divergent host use promotes speciation among gall wasp populations.
28
Man, Na, Kechao Wang, and Lin Liu. "Using Computer Cognitive Atlas to Improve Students' Divergent Thinking Ability." Journal of Organizational and End User Computing 33, no. 6 (November 2021): 1–16. http://dx.doi.org/10.4018/joeuc.20211101.oa25.
Full textAbstract:
Human society has entered the era of intelligence. Social development in the era of intelligence has spawned a large number of intelligent applications. Intelligent applications have put forward unprecedented requirements on the level of cognitive intelligence of machines, and the realization of machine cognitive intelligence depends on knowledge map technology. Divergent thinking is an important part of thinking and an important indicator for measuring innovative thinking. The research in this article found that after the experiment, the associated probabilities of the F values of fluency, flexibility, uniqueness, semantic divergence, graphical divergence, and problem divergence were 0.389, 0.442, 0.594, 0.267, 0.319, and 0.478, which were all greater than the significance level of 0.05, That is, the divergent thinking ability of the experimental group has been significantly improved. The results of this study show that the use of computer cognitive maps can improve students' divergent thinking ability.
29
Cera, Rosa. "Un'indagine comparativa: formazione degli insegnanti in Svezia e Italia, STEM education, TIC, ruolo e funzioni delle universit&." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 2 (December 2021): 5–22. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13015.
Full textAbstract:
La finalità della ricerca comparativa è di individuare gli aspetti peculiari dei percorsi formativi degli insegnanti delle scuole secondarie in due diversi Paesi: Svezia e Italia. Per la formazione iniziale, sono stati posti a confronto i due differenti percorsi necessari al conseguimento del titolo utile all'insegnamento e le relative riforme attuate. Per la formazione continua sono state, invece, comparate le attività di coaching (Talis, 2018), in quanto in grado di promuovere il senso di auto-efficacia e l'identità dell'insegnante, oltre ad agevolare l'integrazione della teoria e delle attività di pratica nei percorsi formativi. Due sono gli obiettivi specifici: investigare le competenze degli studenti nelle discipline STEM, al fine di comprendere l'abilità dei relativi insegnanti e rilevare le competenze di questi ultimi nell'utilizzo delle TIC; il secondo indagare le attività svolte dalle università svedesi e italiane nella formazione degli insegnanti, individuandone le rispettive aree critiche. Attraverso i dati PISA 2018 è stato possibile confrontare le abilità degli studenti nelle discipline STEM, in particolare nella matematica e nelle scienze. In questo caso, si è preferito utilizzare i dati riguardanti gli studenti, in quanto considerati più attendibili, al fine di comprendere la preparazione degli insegnanti. Per comparare le abilità dei docenti nell'utilizzo delle TIC in classe sono stati, invece, utilizzati i dati Talis 2018. Attraverso la revisione scientifica della letteratura internazionale è stato, infine, possibile individuare le attività svolte dalle università svedesi e italiane nella formazione degli insegnanti. I risultati dell'indagine hanno evidenziato marcate differenze nel ruolo che gli universitari svedesi e italiani svolgono nel formare gli insegnanti, oltre ad una divergenza nelle competenze degli insegnanti nella STEM education e nell'utilizzo delle TIC.
30
Djurčić, D., Lj D. R. Kočinac, and M. R. Žižović. "A few remarks on divergent sequences: Rates of divergence." Journal of Mathematical Analysis and Applications 360, no. 2 (December 2009): 588–98. http://dx.doi.org/10.1016/j.jmaa.2009.07.003.
Full text
31
Zurita-Gotor, Pablo. "The Interannual Variability of the Tropical Divergence Tilt and Its Connection with the Extratropical Circulation." Journal of Climate 34, no. 1 (January 2021): 259–75. http://dx.doi.org/10.1175/jcli-d-20-0373.1.
Full textAbstract:
AbstractPrevious theoretical work has suggested that the strength of the divergent eddy momentum flux in the deep tropics, due to correlations between rotational zonal velocities and divergent meridional velocities, increases with the meridional tilt of the large-scale divergence field. To test that idea, this work investigates the interannual variability of the divergent eddy momentum flux in reanalysis data. Consistent with the theory, it is found that the eddy momentum flux variability is driven by two main parameters: the amplitude of the tropical stationary wave and the tilt of the divergence field. Together, these two parameters account for 80% (90%) of the interannual eddy momentum flux variance during boreal (austral) winter. The interannual variability of these parameters is governed by the internal atmospheric dynamics. During boreal winter, interannual changes in MJO variability explain nearly half of the interannual variance in the stationary wave amplitude, depending on whether on average MJO anomalies interfere constructively or destructively with the stationary wave. The interannual variability of the divergence phase tilt is modulated by tropical–extratropical interactions in the Pacific. The tilt increases during the negative phase of the west Pacific Oscillation associated with a dipole of upper-level divergence (convergence) on the northern (southern) side of the Pacific jet exit region.
32
Oneal, Elen, and L. Lacey Knowles. "Ecological selection as the cause and sexual differentiation as the consequence of species divergence?" Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences 280, no. 1750 (January 7, 2013): 20122236. http://dx.doi.org/10.1098/rspb.2012.2236.
Full textAbstract:
Key conceptual issues about speciation go unanswered without consideration of non-mutually exclusive factors. With tests based on speciation theory, we exploit the island distribution and habitat differences exhibited by the Caribbean cricket Amphiacusta sanctaecrucis , and with an analysis of divergent ecological selection, sexually selected differentiation and geographical isolation, address how these different factors interact. After testing for divergent selection by comparing neutral genetic and morphological divergence in one ecological (mandible shape) and one sexual (male genitalia shape) trait, we examine whether ecological or sexual selection is the primary mechanism driving population divergence. We find that all three factors—isolation, ecological and sexual selection—contribute to divergence, and that their interaction determines the stage of completeness achieved during the speciation process, as measured by patterns of genetic differentiation. Moreover, despite the striking diversity in genitalic shapes across the genus Amphiacusta , which suggests that sexual selection drives speciation, the significant differences in genitalia shape between forest habitats revealed here implies that ecological divergence may be the primary axis of divergence. Our work highlights critical unstudied aspects in speciation—differentiating the cause from the consequence of divergence—and suggests avenues for further disentangling the roles of natural and sexual selection in driving divergence in Amphiacusta .
33
Zurita-Gotor, Pablo. "The Role of the Divergent Circulation for Large-Scale Eddy Momentum Transport in the Tropics. Part II: Dynamical Determinants of the Momentum Flux." Journal of the Atmospheric Sciences 76, no. 4 (April 1, 2019): 1145–61. http://dx.doi.org/10.1175/jas-d-18-0304.1.
Full textAbstract:
Abstract This paper investigates the coupling between the rotational and divergent circulations aiming to explain the observations that show that the tropical eddy momentum flux is due to correlations between divergent eddy meridional velocities and rotational eddy zonal velocities. A simple linear model in which the observed eddy divergence field is used to force the vorticity equation can reproduce quite well the observed tropical eddy momentum flux. The eddy momentum flux in the model shows little sensitivity to the basic-state winds and is mainly determined by the characteristics of the divergent forcing. Vortex stretching and divergent advection of planetary vorticity produce eddy momentum flux contributions with the same sign but the former forcing dominates. It is shown that the main factor affecting the direction of the eddy momentum flux response to both forcings is the meridional tilt of the divergence phase lines, albeit with an opposite sign to the classical relation between rotational momentum flux and streamfunction phase tilt. How this divergent structure is determined remains an open question.
34
Lu, Chungu, and John P. Boyd. "Rossby Wave Ray Tracing in a Barotropic Divergent Atmosphere." Journal of the Atmospheric Sciences 65, no. 5 (May 1, 2008): 1679–91. http://dx.doi.org/10.1175/2007jas2537.1.
Full textAbstract:
Abstract The effects of divergence on low-frequency Rossby wave propagation are examined by using the two-dimensional Wentzel–Kramers–Brillouin (WKB) method and ray tracing in the framework of a linear barotropic dynamic system. The WKB analysis shows that the divergent wind decreases Rossby wave frequency (for wave propagation northward in the Northern Hemisphere). Ray tracing shows that the divergent wind increases the zonal group velocity and thus accelerates the zonal propagation of Rossby waves. It also appears that divergence tends to feed energy into relatively high wavenumber waves, so that these waves can propagate farther downstream. The present theory also provides an estimate of a phase angle between the vorticity and divergence centers. In a fully developed Rossby wave, vorticity and divergence display a π/2 phase difference, which is consistent with the observed upper-level structure of a mature extratropical cyclone. It is shown that these theoretical results compare well with observations.
35
Aghamagidi, Roozbeh, Dariush Firooznia, and Mostafa Vaezi. "Effects of Divergence Shape on the Characteristics of Hydraulic Jump in Stilling Basins Using Numerical Simulation and Neural Networks." Journal of Civil Engineering and Urbanism 12, no. 6 (November 25, 2021): 65–73. http://dx.doi.org/10.54203/jceu.2021.9.
Full textAbstract:
Measures such as sudden cross-sectional divergence is among the factors affecting the characteristics of hydraulic jump. If for any reason it is not possible or cost-effective to provide the depth required for the hydraulic jump, then gradual or sudden flow cross-sectional divergence can be a good way to reduce the depth required for the jump. In this research, using the neural network and FLOW-3D numerical model, a three-dimensional (3D) model for fluid simulation, the effect of sudden divergence stilling basin on characteristics was simulated. The results of the neural network are very close to the physical model. The study revealed that 3D simulation using Flow-3D software could simulate a hydraulic jump with an average error of 2.41%. The efficiency of stilling basins divergent was calculated to be 71%, which is higher than the classic stilling basins with an efficiency of 53.3%. Depth after jumping in divergent stilling basins modeled at 27.8 and 41.4 l/s was found to be 12 and 25% less than classic basins, respectively. Compared to the classical mode in the divergent stilling basins parabolic, gradual, and sudden, the decrease in jump length was found to be 25.9%, 27.5%, and 31.8%, respectively. The results showed that the sudden divergent stilling basin has the best performance in terms of hydraulic parameters.
36
Ma, Tao, Kun Wang, Quanjun Hu, Zhenxiang Xi, Dongshi Wan, Qian Wang, Jianju Feng, et al. "Ancient polymorphisms and divergence hitchhiking contribute to genomic islands of divergence within a poplar species complex." Proceedings of the National Academy of Sciences 115, no. 2 (December 26, 2017): E236—E243. http://dx.doi.org/10.1073/pnas.1713288114.
Full textAbstract:
How genome divergence eventually leads to speciation is a topic of prime evolutionary interest. Genomic islands of elevated divergence are frequently reported between diverging lineages, and their size is expected to increase with time and gene flow under the speciation-with-gene-flow model. However, such islands can also result from divergent sorting of ancient polymorphisms, recent ecological selection regardless of gene flow, and/or recurrent background selection and selective sweeps in low-recombination regions. It is challenging to disentangle these nonexclusive alternatives, but here we attempt to do this in an analysis of what drove genomic divergence between four lineages comprising a species complex of desert poplar trees. Within this complex we found that two morphologically delimited species, Populus euphratica and Populus pruinosa, were paraphyletic while the four lineages exhibited contrasting levels of gene flow and divergence times, providing a good system for testing hypotheses on the origin of divergence islands. We show that the size and number of genomic islands that distinguish lineages are not associated with either rate of recent gene flow or time of divergence. Instead, they are most likely derived from divergent sorting of ancient polymorphisms and divergence hitchhiking. We found that highly diverged genes under lineage-specific selection and putatively involved in ecological and morphological divergence occur both within and outside these islands. Our results highlight the need to incorporate demography, absolute divergence measurement, and gene flow rate to explain the formation of genomic islands and to identify potential genomic regions involved in speciation.
37
Li, Kexin, Liuyang Wang, Binyamin A. Knisbacher, Qinqin Xu, Erez Y. Levanon, Huihua Wang, Milana Frenkel-Morgenstern, et al. "Transcriptome, genetic editing, and microRNA divergence substantiate sympatric speciation of blind mole rat, Spalax." Proceedings of the National Academy of Sciences 113, no. 27 (June 23, 2016): 7584–89. http://dx.doi.org/10.1073/pnas.1607497113.
Full textAbstract:
Incipient sympatric speciation in blind mole rat, Spalax galili, in Israel, caused by sharp ecological divergence of abutting chalk–basalt ecologies, has been proposed previously based on mitochondrial and whole-genome nuclear DNA. Here, we present new evidence, including transcriptome, DNA editing, microRNA, and codon usage, substantiating earlier evidence for adaptive divergence in the abutting chalk and basalt populations. Genetic divergence, based on the previous and new evidence, is ongoing despite restricted gene flow between the two populations. The principal component analysis, neighbor-joining tree, and genetic structure analysis of the transcriptome clearly show the clustered divergent two mole rat populations. Gene-expression level analysis indicates that the population transcriptome divergence is displayed not only by soil divergence but also by sex. Gene ontology enrichment of the differentially expressed genes from the two abutting soil populations highlights reproductive isolation. Alternative splicing variation of the two abutting soil populations displays two distinct splicing patterns. L-shaped FST distribution indicates that the two populations have undergone divergence with gene flow. Transcriptome divergent genes highlight neurogenetics and nutrition characterizing the chalk population, and energetics, metabolism, musculature, and sensory perception characterizing the abutting basalt population. Remarkably, microRNAs also display divergence between the two populations. The GC content is significantly higher in chalk than in basalt, and stress-response genes mostly prefer nonoptimal codons. The multiple lines of evidence of ecological–genomic and genetic divergence highlight that natural selection overrules the gene flow between the two abutting populations, substantiating the sharp ecological chalk–basalt divergence driving sympatric speciation.
38
Djurčić, D., Lj D. R. Kočinac, and M. R. Žižović. "A few remarks on divergent sequences: Rates of divergence II." Journal of Mathematical Analysis and Applications 367, no. 2 (July 2010): 705–9. http://dx.doi.org/10.1016/j.jmaa.2009.12.036.
Full text
39
Muhammaditya, Nur, and Sudarsono Hardjosoekarto. "DIGITAL TRANSFORMATION DIVERGENCE OF MANAGEMENT ITEM BANK FACING THE ERA OF SOCIETY 5.0." Jurnal Pendidikan dan Kebudayaan 6, no. 1 (June 26, 2021): 54–77. http://dx.doi.org/10.24832/jpnk.v6i1.1893.
Full textAbstract:
Artikel ini bertujuan menganalisis divergensi aktor-individual dalam pengelolaan bank soal digital menghadapi kebutuhan pemanfaatan big data pada masyarakat era 5.0. Kompleksitas divergensi tata kelola organisasi dilihat dari pendekatan berpikir sistem dimulai dari identifikasi permasalahan, pembuatan model konseptual, serta usulan yang berbasis tindakan secara menyeluruh dari setiap pemangku kepentingan. Ragam metode berpikir sistem yang digunakan berupa Soft Systems Methodology untuk menjawab pertanyaan penelitian yang menganalisis secara keseluruhan pemikiran, perkataan, dan tindakan pemilikmasalah. Hasil dari pendekatan sistem menunjukkan, transformasi digital di dalam pengelolaan bank soal mengalami hambatan ketercapaian pemanfaatan big data karena adanya divergensi institusional berupa hibridasi tata kelola administrasi publik yang disebabkan oleh mekanisme power, attraction, dan mimesis. Solusi yang dapat dilakukan dalam mendorong percepatan transformasi digital pertama terletak pada aspek power di level makro perlu adanya tata ulang aturan kelembagaan tranformasi digital yang terarahdan spesifik. Kedua pada aspek attraction perlu adanya penguasaan kompetensi bahasa pemrograman, data base enginering, dan data mining di setiap pegawai yang terlibat. Ketiga, pada aspek mimesis, organisasi dapat merujuk pada praktik terbaik keberhasilan organisasi lain. Kesimpulan penelitian menunjukkan terdapat dua belas aktivitas divergensi aktor individual yang menyebabkan hibridasi administrasi publik dan empat di antaranya mendukung perwujudan tranformasi digital.
This article aims to analyze the divergence of individual actors in managing digital item banks in facing the needs of using big data in the 5.0 eras. The complexity of divergence in organizational governance captured from the systems thinking approach starting from the problems of making, conceptual models, and based on the overall actions of each stakeholder. Various systems thinking methods are used in the form of Soft Systems Methodology to answer research questions that analyse the overall thoughts, words, andactions of the problem owner. The results of the systems approach show that digital transformation in bank management is experiencing obstacles to achieving the use of big data due to institutional divergences in the form of hybridization in public administration governance caused by power, attractiveness and mimesis. The solution that can be done in encouraging the acceleration of the first digital transformation lies in the aspect of power at the macro level, there is a need for a directed and specific restructuring of the digitaltransformation institutional rules. Second, in the aspect of attraction, it is necessary to master the competence of programming languages, database techniques, and data mining for every employee involved. Third, in the mimetic aspect, organizations can refer to the best practices of other organizations’ success. The conclusion of the study shows that there are twelve individual actor-divergent activities that cause hybridization of public administration and four support the realization of the digital transformation.
40
Dapit, Roberto. "Relazioni semantiche tra lo Sloveno standard e i dialetti con riferimento alle lungue di interazione." Linguistica 49, no. 1 (December 29, 2009): 277–93. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.277-293.
Full textAbstract:
Il contributo si propone mettere a confronto, sul piano semantico, un corpus lessicale dialettale con le relative voci della lingua standard contemplate nello slovar slovenskega knjižnega jezika. Il tentativo di analisi semantica viene realizzato sulla base di nomi di luogo rilevati a Resia che, in questa sede, vengono classificati in varie categorie secondo il livello di convergenza individuato tra i due livelli linguistici. Oltre al resiano si tiene conto nella discussione anche di altre varietà, in particolare del dialetto del Torre e, a causa dell’intensa interazione, del friulano, da cui deri- vano numerosi toponimi; il tedesco invece ha svolto in questo senso un ruolo assai limitato.Secondo i risultati dell’analisi, la categoria più numerosa comprende voci che indicano un’ampia convergenza tra i livelli della lingua slovena (51,30%), mentre risulta piuttosto limitata la categoria della divergenza (9,67%); la categoria delle voci desemantizzate assume invece un peso maggiore (21,93%); i prestiti, provenienti quasi esclusivamente dall’ambito romanzo e prevalentemente friulano, compongono l’ultima e relativamente ampia categoria (17,10%).L’autore sottolinea inoltre la questione del rapporto instauratosi non soltanto tra i livelli linguistici ma anche tra questi e le lingue di interazione. Infatti, oltre a constatare che i tratti semantici individuati nei nomi di luogo resiani confermano, anche sul piano della semantica, una stretta relazione con la lingua standard, ovvero la lingua slovena centrale, pone l’accento sulla necessità di definire, anche attraverso un processo di analisi etimologica, alcuni altri aspetti. Si riferisce più precisamente alle caratteristiche semantiche del lessico appartenente a sistemi lingusitici che si sono sviluppati in una dimensione di interazione linguistica e culturale. L’accento viene posto infine sulla rilevanza dei dati riguardanti la storia del lessico auspicando una ricerca che tenga conto della diversità linguistica e delle relazioni tra le lingue. Un simile approccio infatti consentirebbe non soltanto di approfondire le conoscenze relative all’evoluzione della semantica e alla lessicografia, ma anche di comprendere una condizione in cui la convivenza di varie lingue e culture è destinata normalmente a svolgere, nel lungo periodo, un ruolo preminente.
41
Casini, C., M. L. Di Pietro, and M. Casini. "La normativa italiana sulla “procreazione medicalmente assistita” e il contesto europeo." Medicina e Morale 53, no. 1 (February 28, 2004): 17–52. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.651.
Full textAbstract:
La normativa italiana sulla riproduzione artificiale si inserisce nel contesto legislativo europeo che, a partire dagli anni ottanta, ha visto il diffondersi di leggi in materia.
Nella penultima decade del secolo scorso, infatti, il legislatore si è trovato di fronte ad un fenomeno completamente nuovo, ampiamente affermato nella prassi e connotato da una complessità tecnica (peraltro in continua evoluzione) di non immediata comprensione.
La difficoltà di dare una disciplina ad una materia di tale densità e soprattutto coinvolgente beni (significato della procreazione, valore della vita umana allo stadio iniziale, significato della famiglia) e interessi (degli adulti ad avere un figlio, degli scienziati a fare le ricerche) di rilevante portata, ha spinto i Governi e i Parlamenti ad avvalersi degli Studi condotti da Commissioni costituite ad hoc.
Nell’articolo, dunque, oltre ad esaminare i contenuti essenziali delle varie leggi in base ad un’analisi comparata che evidenzia i punti di convergenza e di divergenza, le leggi stesse vengono messe in relazione ai risultati raggiunti dai rispettivi gruppi di studio. Ne emergono due interessanti linee di tendenza: da un lato sembra prevalere un’orientamento pragmatico (la cui espressione più marcata si rinviene nel britannico Rapporto Warnock e nella conseguente legislazione britannica) caratterizzato dalla prevalenza del beneficio che si può ottenere dal ricorso alle tecnologie riproduttive a discapito di ogni tutela giuridica dei diritti dell’embrione; dall’altro, viceversa, un’orientamento, che in base alla moderna dottrina dei diritti umani, è disposto a riconoscere al neo-concepito, in quanto individuo vivente appartenente alla specie umana, i diritti umani fondamentali: alla vita, alla famiglia, all’identità (genetica e psicologica). È questo il percorso intrapreso dai documenti europei del 1989, inaugurato dal punto di vista legislativo dalla normativa tedesca (supportata dai lavori della Commissione Benda) e confermato dalla recente legge italiana.
L’articolo in oggetto non si limita ad una rassegna sia pure ragionata delle normative in vigore, ma offre spunti di riflessione che vanno al di là di un semplice confronto legislativo.
42
Brito, Orlando G., Valter C. Andrade Júnior, Alcinei M. Azevedo, Luan Mateus S. Donato, Antônio Júlio M. Silva, and Altino M. Oliveira Júnior. "Genetic divergence between half-sibling progenies of kale using different multivariate approaches." Horticultura Brasileira 39, no. 2 (April 2021): 178–85. http://dx.doi.org/10.1590/s0102-0536-20210208.
Full textAbstract:
ABSTRACT The aim of this study was to evaluate the genetic dissimilarity between half-sibling progenies of kale in order to determine the most divergent progenies and, also, to select potential parents. Thirty-six kale genotypes were evaluated, being thirty-three half-sibling progenies and three commercial cultivars, in a randomized block design with four replicates and six plants per plot. Twenty-eight traits were evaluated in each plant per plot, thirteen quantitative and fifteen qualitative traits. Genetic divergence was studied using MANOVA and canonical variables for quantitative observations. In addition, dendrograms were made for quantitative, qualitative and joint analyses by UPGMA method, using Mahalanobis distance. Genetic divergence was observed between genotypes. Commercial cultivars were more divergent than half-sibling progenies. Among half-sibling progenies, the most divergent ones were P1, P21, P23, P25 and P30. We concluded that half-sibling progenies P1, P23 and P30 can be used as potential parents to compose the recombinant population.
43
Bisschop, Gertjan, Derek Setter, Marina Rafajlović, Stuart J. E. Baird, and Konrad Lohse. "The impact of global selection on local adaptation and reproductive isolation." Philosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences 375, no. 1806 (July 13, 2020): 20190531. http://dx.doi.org/10.1098/rstb.2019.0531.
Full textAbstract:
Despite the homogenizing effect of strong gene flow between two populations, adaptation under symmetric divergent selection pressures results in partial reproductive isolation: adaptive substitutions act as local barriers to gene flow, and if divergent selection continues unimpeded, this will result in complete reproductive isolation of the two populations, i.e. speciation. However, a key issue in framing the process of speciation as a tension between local adaptation and the homogenizing force of gene flow is that the mutation process is blind to changes in the environment and therefore tends to limit adaptation. Here we investigate how globally beneficial mutations (GBMs) affect divergent local adaptation and reproductive isolation. When phenotypic divergence is finite, we show that the presence of GBMs limits local adaptation, generating a persistent genetic load at the loci that contribute to the trait under divergent selection and reducing genome-wide divergence. Furthermore, we show that while GBMs cannot prohibit the process of continuous differentiation, they induce a substantial delay in the genome-wide shutdown of gene flow. This article is part of the theme issue ‘Towards the completion of speciation: the evolution of reproductive isolation beyond the first barriers’.
44
Cardoso, Fernando Luiz, Maura Lúcia Felipe, and Claus Hedegaard. "Gender divergence in physical education classes." Psicologia: Teoria e Pesquisa 21, no. 3 (December 2005): 349–57. http://dx.doi.org/10.1590/s0102-37722005000300012.
Full textAbstract:
We evaluate a group of students, presumed by their physical education teachers to be gender divergent. This study suggests that PE teachers confuse "gender-divergence" with uncoordinated motor behaviors. This may be because PE classes emphasize motor abilities and coordination and PE teachers may pay particular attention to these characteristics and use them (wrongly) as a criterion for gender divergence. However, the 10 presumed "divergent students" differ from their peers by being more likely to have friends of the opposite sex, interacting with groups of the opposite sex, preferring physical activities typical of the opposite sex, demonstrating less knowledge of sex, preferring interactive rather than collaborative activities and preferring more individual, less complex, less aggressive activities with less body contact.
45
Muhammad Ilyas, Asmi Shaheen, Muhammad Usman Khalid, Maria Tanveer, Ansar Bilal, and Amber Farooq. "Aesthetic evaluation of lip position with respect to profile divergence: A silhouette based study." Professional Medical Journal 28, no. 11 (October 31, 2021): 1640–44. http://dx.doi.org/10.29309/tpmj/2021.28.11.6719.
Full textAbstract:
Objective: To determine the mean attractiveness and score of lip position that is rated by orthodontists and lay persons in different levels of profile divergence as seen in silhouette images. Study Design: Cross-sectional survey. Setting: Punjab Dental Hospital/de’Montmorency College of Dentistry, Lahore. Period: January 2020 to July 2020. Material & Methods: Lay people were selected from the hospital and orthodontic postgraduate trainees were selected from the college. An ideal profile image was constructed and converted to silhouette. By changing position of subnasale and soft tissue pogonion horizontally in relation to true vertical line, divergence of profile was changed and 3 forms of straight/normal profile were created. Three sets of profiles were created (1 anterior divergent, 2 straight divergent, 3 posterior divergent) and each set consisted of 5 images with different degrees of lip protrusion. Results: There were 50% of both genders in orthodontists and 48% males and 52% females in lay person with mean ages 28.74±2.55 and 34.66±7.30 years respectively were part of the study. There was significant difference found between orthodontists and lay person for anterior divergent profile with normal position (4.54±0.61 and 4.68±0.47 with P<0.05). Conclusion: The normal lip position is viewed as the most ideal position; however the same does not have any significant bearing to the straight divergent profile, in which the assessments of various groups were uncertain.
46
Chagas, Jocemar Q., José A. Tenreiro Machado, and António M. Lopes. "Overview in Summabilities: Summation Methods for Divergent Series, Ramanujan Summation and Fractional Finite Sums." Mathematics 9, no. 22 (November 20, 2021): 2963. http://dx.doi.org/10.3390/math9222963.
Full textAbstract:
This work presents an overview of the summability of divergent series and fractional finite sums, including their connections. Several summation methods listed, including the smoothed sum, permit obtaining an algebraic constant related to a divergent series. The first goal is to revisit the discussion about the existence of an algebraic constant related to a divergent series, which does not contradict the divergence of the series in the classical sense. The well-known Euler–Maclaurin summation formula is presented as an important tool. Throughout a systematic discussion, we seek to promote the Ramanujan summation method for divergent series and the methods recently developed for fractional finite sums.
47
MANN, R. B., and T. RUDY. "DIVERGENT SURFACE TERMS IN NON-COVARIANT GAUGES." Modern Physics Letters A 06, no. 24 (August 10, 1991): 2217–27. http://dx.doi.org/10.1142/s021773239100244x.
Full textAbstract:
Using Leibbrandt's general prescription for regularizing (n · q)−1 poles in momentum intergrals in axial-type non-covariant gauges we show that the difference between two linearly divergent integrals which arise in such gauges yield a surface term which is logarithmically divergent. The form of divergence of this term is shown to be independent of the choice of non-covariant gauge. We show that such a term modifies the expression for the one-loop Yang–Mills self-energy evaluated using a cutoff scheme of adding to it a divergent part.
48
Dearborn, Donald C., Andrea B. Gager, Andrew G. McArthur, Morgan E. Gilmour, Elena Mandzhukova, and Robert A. Mauck. "Gene duplication and divergence produce divergent MHC genotypes without disassortative mating." Molecular Ecology 25, no. 17 (July 29, 2016): 4355–67. http://dx.doi.org/10.1111/mec.13747.
Full text
49
Oliveras González, Xavier. "Convergencia urbana: ¿oportunidades para la colaboración transfronteriza en Matamoros y Brownsville (México-Estados Unidos)? / Urban Convergence: Opportunities for Cross-Border Collaboration between Matamoros and Brownsville (Mexico-United States)?" Estudios Demográficos y Urbanos 31, no. 1 (January 1, 2016): 57. http://dx.doi.org/10.24201/edu.v31i1.1503.
Full textAbstract:
Aunque las ciudades transfronterizas se extienden a ambos lados de una frontera internacional, su planificación y gestión urbana responde a los límites político-administrativos. La colaboración constituye una estrategia local para resolver esta disfuncionalidad. La convergencia y la divergencia en los retos urbanos pueden beneficiar u obstaculizar las iniciativas de planificación y gestión transfronteriza. Se evalúan las oportunidades de colaboración para el caso de Matamoros-Brownsville, en la frontera México-Estados Unidos, donde se han emprendido varias iniciativas en los últimos 50 años. Se han identificado distintos elementos convergentes y divergentes en los retos urbanos que actualmente afrontan. AbstractAlthough cross-border cities are expanded through both sides of an international border, their urban planning and management is limited to political-administrative boundaries. Collaboration appears to be a local strategy to solve that dysfunctionality. Convergence and divergence on urban challenges can benefit or hinder cross-border planning and management initiatives. Collaboration opportunities are evaluated for the case of Matamoros-Brownsville, on the Mexico-United States border, where some collaboration initiatives have been jointly conducted along the last 50 years. There have been detected some convergent and also divergent elements on the urban challenges faced by both cities.
50
Bond, Jason E., David A. Beamer, Marshal C. Hedin, and Petra Sierwald. "Gradual evolution of male genitalia in a sibling species complex of millipedes (Diplopoda : Spirobolida : Rhinocricidae : Anadenobolus)." Invertebrate Systematics 17, no. 6 (2003): 711. http://dx.doi.org/10.1071/is03026.
Full textAbstract:
Jamaican millipedes in the Anadenobolus species complex provide an unusual case study of arthropods having undergone speciation in the absence of conspicuous divergence of male genitalia. Using landmark-based morphometrics, we examined shape deformation of the male anterior copulatory device in three genetically divergent yet morphologically cryptic species. A multivariate analysis of variance and relative warp analysis of nonuniform components show that although male genitalic shape is statistically different among species, many specimens are 'misplaced' in morphological space, perhaps consistent with a condition analogous to incomplete lineage sorting. A simulation of neutral nuclear gene coalescence suggests that such incomplete sorting is expected, given the depth of mtDNA divergences observed across species. The pronounced contrast between deep molecular v. incomplete genitalic divergence is at odds with the paradigm of selection-driven rapid change in male copulatory structure during arthropod speciation. Alternatively, we suggest that male genitalic divergence is evolving neutrally or in concert with other components of the genome (pleiotropy). Although we recognise the empirical validity of rapid genitalic divergence via sexual selection or sexual conflict, such models must be empirically tested using multiple lines of evidence. Accepting the rapid and divergent hypothesis without such multiple evidence scrutiny may result in a gross underestimation of evolutionary diversity and, subsequently, the misinterpretation of processes shaping genitalic change.