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Dissertations / Theses on the topic 'Documenti'

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1

Montanari, Davide. "Operational Transformation su documenti strutturati." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14894/.

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Abstract:
I sistemi di editing collaborativo real-time sono software che permettono agli utenti di editare lo stesso documento su siti diversi nello stesso istante. L’esperienza che deve provare ognuno degli utenti connessi al sistema deve essere tale da permettergli di modificare e di vedere le modifiche degli altri utenti in real-time. In base al contesto lavorativo, gli utenti possono collaborare in maniera sincrona o asincrona. Si necessita di arrivare a una versione convergente del documento che non dipenda dall’ordine o dai tempi in cui le operazioni sono state eseguite su di esso. Il protocollo che è stato scelto per la gestione della concorrenza delle operazioni nella trattazione di questa tesi è Operational Transformation.
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2

Soncini, Filippo. "Classificazione di documenti tramite reti neurali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20509/.

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Abstract:
Questo elaborato è stato proposto con l’obbiettivo di affrontare il problema della classificazione di documenti utilizzando sia contenuti visivi che testuali, cercando di analizzare diverse reti e diverse combinazioni di esse per poi sviluppare un modello personalizzato.
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3

Baroni, Andrea. "Pattern design per documenti strutturati: il problema della conversione da e per formati documentali tradizionali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14422/.

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Abstract:
In questa dissertazione presento DOCX2ADF e ADF2DOCX, due software per la conversione di documenti. Il primo si occupa di trasformare documenti redatti attraverso Microsoft Word dal formato Office Open XML al formato ADF, mentre il secondo converte documenti dal formato ADF al formato Office Open XML. Il formato ADF è un sottoinsieme di HTML5 che impiega solamente 25 elementi.
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4

Nicoletti, Alberto. "Conversione di documenti DOCX in formato RASH." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12298/.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi viene presentato DOCX2RASH, uno strumento che permette di convertire articoli scientifici scritti con Microsoft Word in formato DOCX nel formato RASH, un sottoinsieme di HTML. Questo software permette agli autori di articoli scientifici di usare Microsoft Word per la scrittura dei propri lavori, ottenendo allo stesso tempo i benefici dati dal formato HTML, tra cui interattività, usabilità e facilità di processamento da parte delle macchine.
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5

Demian, Ariel. "Analisi di riferimenti bibliografici in documenti XML." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6622/.

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Abstract:
Con il seguente elaborato propongo di presentare il lavoro svolto sui documenti XML che ci sono stati forniti. Più nello specifico, il lavoro è incentrato sui riferimenti bibliografici presenti in ogni documento e ha come fine l'elaborazione delle informazioni estrapolate al fine di poterle esportare nel formato RDF (Resource Description Framework). I documenti XML (eXtensible Markup Language) fornitimi provengono dalla casa editrice Elsevier, una delle più grandi case editrici di articoli scientifici organizzati in riviste specializzate (journal).
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6

CICCARELLI, Rossana. "L'ordine dei costituenti nei documenti notarili altomedievali." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2019. http://hdl.handle.net/10446/128720.

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Abstract:
Gli studi sull’ordine dei costituenti dal latino alle lingue romanze non si sono confrontati finora con i testi appartenenti alla cosiddetta “fase di transizione”. Questo studio intende colmare questa lacuna, analizzando i diversi schemi di ordine e i fattori che possono averne condizionato la variazione e proporre per lo studio della documentazione altomedievale una prospettiva di analisi che coniughi gli spunti teorici e metodologici offerti dalle più moderne ricerche linguistiche con le specificità della documentazione.
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7

Paiola, Francesco. "Tracciamento degli accessi a documenti di Google Drive." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20527/.

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Abstract:
Al giorno d’oggi, durante conferenze o seminari, è sempre più importante ricevere dei feedback da parte degli utenti presenti riguardo ai contenuti proposti nelle presentazioni. L’acquisizione e la successiva analisi di questi dati può essere utile infatti per migliorare e arricchire tali contenuti. Numerose presentazioni sono sempre più spesso realizzate e memorizzate utilizzando dei servizi di cloud computing, che presentano il vantaggio di consentire ad altri utenti di scaricarle ed eventualmente condividerle. Il seguente elaborato di tesi tratterà la creazione di uno script in grado di tracciare i dati degli utenti che accedono ad un documento (in particolar modo ad una presentazione) su Google Drive condivisa tramite URL. I dati di accesso degli utenti che si desiderano tracciare non costituiscono di per sé un feedback da parte degli stessi, tuttavia, se opportunamente analizzati, possono ricondurre alla rilevazione di un indice di gradimento. Per il raggiungimento del suddetto obiettivo sono stati effettuati più tentativi tramite l’utilizzo di metodologie e tecnologie diverse. Alcuni di essi hanno portato a delle soluzioni al problema in esame, ma solo una è stata reputata accettabile, poiché queste soluzioni chiedevano dei compromessi che, in certi casi, sono risultati in contrasto con i requisiti funzionali minimi definiti in partenza. Si è giunti infine ad una soluzione ritenuta accettabile, la quale, seppur non priva di compromessi, non è risultata in contrasto con tali requisiti.
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8

Malfatti, Davide. "Metadatazione di documenti di un CMS: un' esperienza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1253/.

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9

Arlotti, Manuel. "Studio di un algoritmo per confrontare documenti xml." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8322/.

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10

Bartolomiello, Enrico <1992&gt. "Il Polo Archivistico Regionale: conservazione digitale dei documenti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11725.

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Abstract:
La tesi tratterà il progetto della Regione Veneto per la creazione di un polo archivistico regionale, lo studio di normative e direttive in tema di conservazione ed, infine, la definizione e l'individuazione di linee guida, standard e metadati per la gestione delle diverse tipologie documentali.
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11

Tonietto, Nicola <1990&gt. "Lo spirito dei documenti: Poli Distillerie. Inventario dell'archivio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21966.

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Abstract:
La tesi consiste nell'elaborazione dell'inventario dell'archivio aziendale delle Poli Distillerie di Schiavon (VI), storica realtà artigianale nel campo della distillazione della grappa e altri liquori. L'inventario è introdotto da una parte iniziale in cui viene ricostruita la storia dell'azienda e della famiglia che gestisce l'impresa sin dalla fondazione nel 1898, una seconda parte descrive la storia dell'archivio aziendale e in una successiva il lavoro e le metodologie adottate per la sistemazione dell'archivio e l'elaborazione dell'inventario.
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12

Dondi, Simone. "Differ - elaborazione e rappresentazione di modifiche a documenti strutturati." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17913/.

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Abstract:
Scopo di questa dissertazione è presentare una modalità di visualizzazione delle modifiche ad un documento indicativa del livello di priorità e del tipo di edit, sfruttando un raggruppamento di quelle che sono operazioni puramente meccaniche in operazioni di più alto livello, strutturali ed eventualmente semantiche. I principali editor usati e i principali sistemi di versionamento dei documenti offrono delle modalità di visualizzazione delle differenze scarne di significato, rendendo difficile per l’utente l’attribuzione di senso ai cambiamenti evidenziati sul testo. Ho quindi cercato di porre un rimedio al problema fornendo una struttura di edit e alcuni schemi visivi capaci di conferire una intuitiva attribuzione di significato alle modifiche.
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Fabris, Anna. "Traduzione automatica dei documenti social condivisi da malati rari." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21645/.

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Abstract:
Circa il 5% della popolazione mondiale è affetta da una delle oltre 6000 malattie rare oggi registrate. Il termine "raro" si riferisce quindi, non tanto alla percentuale di individui colpiti complessivamente, quanto, secondo la definizione dell’Unione Europea, a un’incidenza inferiore a un caso ogni 2000 abitanti. Le limitate conoscenze disponibili per ciascuna malattia portano i pazienti a dover ricercare informazioni in maniera autonoma, spesso mediante l’utilizzo dei social media. Questo ha dato vita a un’enorme quantità di contenuti testuali oggi in continua crescita, che è possibile analizzare efficacemente con soluzioni NLP (Natural Language Processing). La stragrande maggioranza dei tool attualmente disponibili è pensata per l’elaborazione di documenti in lingua inglese, giustificando l’importanza sia dello sviluppo di nuovi modelli multilingua che della traduzione di dataset esistenti per un maggior supporto sul piano implementativo. L’utilizzo dei traduttori automatici presenti in commercio è frequentemente non sufficiente, in quanto le traduzioni delle entità di dominio risultano imprecise, mentre sul piano del preprocessing ne è richiesta una gestione corretta. Questa tesi si pone come obbiettivo il confronto di molteplici tecniche di traduzione automatica e la proposta di un approccio che sappia gestire consapevolmente le entità di dominio tramite l’adozione di sistemi NER (Named Entity Recognition), prendendo come caso di studio un corpus di post e commenti condivisi su un gruppo Facebook di pazienti affetti da Acalasia Esofagea.
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Aquino, Andrea. "Verso una teoria delle differenze tra documenti semi-strutturati." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5666/.

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Abstract:
I sistemi di versionamento moderni quali "git" o "svn" sono ad oggi basati su svariati algoritmi di analisi delle differenze (detti algoritmi di diffing) tra documenti (detti versioni). Uno degli algoritmi impiegati con maggior successo a tal proposito è il celebre "diff" di Unix. Tale programma è in grado di rilevare le modifiche necessarie da apportare ad un documento al fine di ottenerne un altro in termini di aggiunta o rimozione di linee di testo. L'insieme di tali modifiche prende nome di "delta". La crescente richiesta e applicazione dei documenti semi-strutturati (ed in particolar modo dei documenti XML) da parte della comunità informatica soprattutto in ambito web ha motivato la ricerca di algoritmi di diffing più raffinati che operino al meglio su tale tipologia di documenti. Svariate soluzioni di successo sono state discusse; algoritmi ad alte prestazioni capaci di individuare differenze più sottili della mera aggiunta o rimozione di testo quali il movimento di interi nodi, il loro riordinamento finanche il loro incapsulamento e così via. Tuttavia tali algoritmi mancano di versatilità. L'incapsulamento di un nodo potrebbe essere considerata una differenza troppo (o troppo poco) generale o granulare in taluni contesti. Nella realtà quotidiana ogni settore, pubblico o commerciale, interessato a rilevare differenze tra documenti ha interesse nell'individuarne sempre e soltanto un sottoinsieme molto specifico. Si pensi al parlamento italiano interessato all'analisi comparativa di documenti legislativi piuttosto che ad un ospedale interessato alla diagnostica relativa alla storia clinica di un paziente. Il presente elaborato di tesi dimostra come sia possibile sviluppare un algoritmo in grado di rilevare le differenze tra due documenti semi-strutturati (in termini del più breve numero di modifiche necessarie per trasformare l'uno nell'altro) che sia parametrizzato relativamente alle funzioni di trasformazione operanti su tali documenti. Vengono discusse le definizioni essenziali ed i principali risultati alla base della teoria delle differenze e viene dimostrato come assunzioni più blande inducano la non calcolabilità dell'algoritmo di diffing in questione.
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Angelini, Marco. "Un approccio per la concettualizzazione di insiemi di documenti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5604/.

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Abstract:
Introduzione a tecniche di web semantico e realizzazione di un approccio in grado di ricreare un ambiente familiare di un qualsiasi motore di ricerca con funzionalità semantico-lessicali e possibilità di estrazione, in base ai risultati di ricerca, dei concetti e termini chiave che costituiranno i relativi gruppi di raccolta per i vari documenti con argomenti in comune.
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Pirelli, Alessandro. "Classificazione di documenti pre-elaborati con tecniche di stemming." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5363/.

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Montesano, Anna <1985&gt. "I documenti di trasporto nelle operazioni di credito documentario." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7662/1/montesano-anna-tesi.pdf.

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Abstract:
Il presente elaborato è dedicato all’analisi della disciplina del credito documentario, in ambito interno e sovranazionale, quale sistema di pagamento ampiamente utilizzato nel commercio internazionale. La prima parte della trattazione è volta all’indagine specifica dell’operazione di apertura di credito documentario e dei benefici ad essa connessi ed analizza, in maniera approfondita, le vari fasi in cui si articola il fenomeno. La seconda parte ha ad oggetto l’analisi dettagliata delle disposizioni delle NUU 600 in materia di documenti di trasporto nell’ambito delle operazioni di credito documentario. In quest’ottica, particolare attenzione è dedicata alla natura e alle funzioni della polizza di carico (bill of lading) e alla sua rilevanza nell’ambito del commercio internazionale. Il percorso traccia poi le linee di sviluppo del dibattito sullo standard di conformità dei documenti di trasporto rispetto ai termini e alle condizioni indicati nella lettera di credito, caratterizzato dal profilarsi di due posizioni contrastanti: la tesi della strict compliance e l’opposta teoria della reasonable compliance. L’ultima parte della trattazione analizza i profili problematici connessi all’utilizzo della lettera di credito, primo fra tutti il rischio di frode documentale, ed offre un’approfondita disamina, in prospettiva comparativa, delle eccezioni al principio di autonomia del credito documentario che gli ordinamenti riconoscono a garanzia delle parti coinvolte e della sicurezza ed efficienza di tale metodo di pagamento.
The PHD Thesis is designed to outline the features of the documentary credit and the its vital role in international sales of goods. After an analysis of the letter of credit process, the thesis mainly examines the principle of autonomy of the documentary credit from the underlying contract between the seller and the buyer. References will be made to the standard for examination of transport documents for a complying presentation in accordance with the requirementes of the credit and to the different approachs in the determination of compliance. Furthermore, this thesis seeks to analyse the specific issue of the “fraud rule”, as an exception to the principles of abstraction and autonomy of the letter of credit, in the light of the interpretation of the Courts and of the provisions of the UCP (Uniform Customs and Practice for Documentary Credits) about the documents compliance, tracing the development of the fraud inquiry in the Common and Civil Law countries.
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Montesano, Anna <1985&gt. "I documenti di trasporto nelle operazioni di credito documentario." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7662/.

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Abstract:
Il presente elaborato è dedicato all’analisi della disciplina del credito documentario, in ambito interno e sovranazionale, quale sistema di pagamento ampiamente utilizzato nel commercio internazionale. La prima parte della trattazione è volta all’indagine specifica dell’operazione di apertura di credito documentario e dei benefici ad essa connessi ed analizza, in maniera approfondita, le vari fasi in cui si articola il fenomeno. La seconda parte ha ad oggetto l’analisi dettagliata delle disposizioni delle NUU 600 in materia di documenti di trasporto nell’ambito delle operazioni di credito documentario. In quest’ottica, particolare attenzione è dedicata alla natura e alle funzioni della polizza di carico (bill of lading) e alla sua rilevanza nell’ambito del commercio internazionale. Il percorso traccia poi le linee di sviluppo del dibattito sullo standard di conformità dei documenti di trasporto rispetto ai termini e alle condizioni indicati nella lettera di credito, caratterizzato dal profilarsi di due posizioni contrastanti: la tesi della strict compliance e l’opposta teoria della reasonable compliance. L’ultima parte della trattazione analizza i profili problematici connessi all’utilizzo della lettera di credito, primo fra tutti il rischio di frode documentale, ed offre un’approfondita disamina, in prospettiva comparativa, delle eccezioni al principio di autonomia del credito documentario che gli ordinamenti riconoscono a garanzia delle parti coinvolte e della sicurezza ed efficienza di tale metodo di pagamento.
The PHD Thesis is designed to outline the features of the documentary credit and the its vital role in international sales of goods. After an analysis of the letter of credit process, the thesis mainly examines the principle of autonomy of the documentary credit from the underlying contract between the seller and the buyer. References will be made to the standard for examination of transport documents for a complying presentation in accordance with the requirementes of the credit and to the different approachs in the determination of compliance. Furthermore, this thesis seeks to analyse the specific issue of the “fraud rule”, as an exception to the principles of abstraction and autonomy of the letter of credit, in the light of the interpretation of the Courts and of the provisions of the UCP (Uniform Customs and Practice for Documentary Credits) about the documents compliance, tracing the development of the fraud inquiry in the Common and Civil Law countries.
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Piccione, Maria Rita. "La Musica a Siracusa nel Settecento. Fonti e documenti." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/981.

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Abstract:
Questo progetto di ricerca si propone di affrontare la storia della musica a Siracusa nel Settecento secondo gli indirizzi metodologici della cosiddetta Urban Musicology. Si tratta di una prospettiva di ricerca affermatasi a partire dagli anni 80 del secolo scorso, secondo un modello storiografico che rilegge il filone d indagine relativo alla musica in (musica a) come risultato del bisogno di contestualizzare nel tempo e nello spazio urbano l oggetto musicale studiato. È stato il lavoro di Reinhard Strohm a offrire per primo importanti prospettive e metodologie finalizzate alla ricostruzione del mondo musicale urbano, proponendo modelli sui quali costruire studi futuri. Strohm evoca i suoni e i silenzi che caratterizzano il paesaggio sonoro della città di Bruges: le campane e i carillon, le grida degli ambulanti, i canti dei menestrelli, i suoni delle processioni religiose e civili, il canto liturgico e polifonico, la musica negli spazi domestici. Così facendo dimostra che la musica penetra in tutti gli aspetti della vita della città assumendo un significato specifico per coloro che l ascoltano. Offre, quindi, la visione di un mondo musicale che definisce, in qualche modo, non solo lo spazio ma anche l identità urbana. Nel contempo Strohm evidenzia i numerosi motivi che dovrebbero orientare l indagine dello storico della musica verso i paesaggi sonori delle città in Età moderna: l autore gioca in modo elegante con l idea tradizionale della musica «congelata», suggerendo che l immaginazione musicologica può e deve dar vita ad un immagine della musica come dei tableaux vivants che si integrano nelle festività religiose e civili delle vita urbana. Di conseguenza, la musica offre senz altro un valido strumento per percepire la città, mentre le diverse metodologie del suo studio forniscono ulteriori cornici interpretative dei quali gli storici urbani potrebbero utilmente avvalersi. Il futuro lavoro dei musicologi dovrebbe dunque maggiormente orientarsi verso il ruolo poliedrico della musica nei contesti urbani. Solo così la musicologia avrà un posto legittimo come uno dei molti mezzi disciplinari per decodificare la urban variable.
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Serafini, Alessandro <1968&gt. "Giovan Francesco Caroto a Verona: documenti, committenze e iconografie." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2005. http://hdl.handle.net/10579/248.

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21

Malosti, Federico <1989&gt. "Nuovi documenti sulla figura e sull'opera di Andrea Tirali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7498.

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Abstract:
La presente tesi verte sull’attività dell’architetto Andrea Tirali nell’ambito dell’architettura veneziana dei primi del Settecento. In particolare, partendo dai contributi critici che si sono succeduti nel secolo scorso, la ricerca ha posto l’attenzione su determinati aspetti della vita privata e della carriera dell’architetto che non erano ancora stati oggetto di studi approfonditi. Dunque i suoi primi anni di attività, ed il suo impegno presso le magistrature veneziane, per cui si è dato particolare risalto, per mezzo di una specifica ricerca documentaria, al suo ruolo di proto presso i Provveditori sopra monasteri nella costruzione di una delle sue opere più importanti, il santuario dei Santi Vito e Modesto, detto Madonna dell’Apparizione, presso Pellestrina (Venezia). Durante lo svolgimento della ricerca e la stesura dei relativi risultati, si è infine riflettuto attorno ai ripetuti incontri con Nicolò Duodo, suo principale contatto all’interno del patriziato veneziano e suo ultimo committente. Attraverso un sistematico spoglio del materiale archivistico, è stato possibile far luce e fornire ulteriori spunti sul percorso di un architetto di spicco a cavallo tra due epoche, sottolineando i caratteri salienti del suo modo di operare, e che pongono le premesse per la corrente neoclassica nell’architettura veneziana del Settecento.
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MARCONE, GASPARE LUIGI. "PIERO MANZONI (1933-1963)SCRITTI E DOCUMENTI (1956-1963)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/612115.

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Abstract:
Piero Manzoni (1933-1963). Scritti e documenti (1956-1963) focuses principally on two paths destined to intersect: a commentary on the texts published during the artist’s lifetime and a critical anthology composed of reviews, articles and texts published in Italy; in both cases the chronological extremes are the summer of 1956 and the February of 1963. A major primary source of material is without doubt the archive of the Fondazione Piero Manzoni in Milan, in part still under-explored by researchers. Documents, letters, texts and in some cases even new works have been found in private collections and in institutional archives and libraries. This paper is principally concerned with underling the various periods of Manzoni’s early career; that is to say, when the young artist was involved in direct exchanges and experiences with the great Italian artists – who undoubtedly drew on stimuli from international culture – of the previous generations. This germinal period was also the richest in terms of manifestos and texts, with relative drafts, proofs and notes, some already known and studied and others still awaiting clarification. In recent years there has been an increase in the number of publications and exhibitions on Manzoni’s “later” years, analysing his output from around 1959-1960 through to his premature death, in substance from the period of the magazine Azimuth and the Galleria Azimut onwards, a period in which his work, projects and contacts had a European scope, delineating new forms and genealogies. Unfortunately, however, less attention has been paid to analysis of Manzoni’s early period, the formative years, his roots, his first solitary or “nuclear” or slightly “concretist” ventures that form the origins and foundations of the later European projects. The brief introductory essay primarily attempts to “list” ideas, materials, reflections and figures very frequently “new”, unpublished, forgotten or neglected. A commentary on the texts, Manzoni’s words and the thinking of his critics complete this endless study. A further twist is provided by this author’s own research; the material discovered during the past three years’ study join and intersect with documents analysed previously which have in some cases first seen the light of day in articles published in monographical works, exhibition catalogues or conference papers. The more the research into Manzoni progresses, the clearer the idea of the infinite becomes – the “infinitable” as Manzoni himself would say – in the sense that it is open-ended.
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Pirazzini, Lorenzo. "Sviluppo di un framework per la gestione di documenti multimediali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi si propone di realizzare un sistema in grado non solo di gestire la similarità tra media di stesso tipo, in modo tale da essere al pari per potenzialità in catalogazione e ricerca dei sistemi esistenti, ma di introdurre anche il concetto di similarità tra documenti, i quali contengono media di diverso tipo. Anche se esistono già DBMS in grado di gestire tipi di media complessi, nessuno ha un modello in grado di gestire la compresenza di più tipi di dato efficientemente. Per realizzare un sistema multimediale che sia in grado di gestire non solo la similarità tra media compatibili per tipo ma in generale la ricerca tra documenti si è deciso di utilizzare sistemi per media specifici già esistenti e di integrarli in modo da farli cooperare. A tale proposito si è deciso inizialmente di creare un sistema in grado di gestire documenti che possano contenere inizialmente parti testuali, immagini, video e serie temporali. E’ chiaro intuire come le differenze tra i singoli sistemi (e tra le singole tipologie di dati) rendano quasi impossibile il confronto tra media di tipo diverso esaminandone solamente il contenuto. Per questo un sistema multimediale come quello proposto non potrà effettuare ricerca per contenuto tra media differenti (a parte tra immagini e video in cui può essere possibile confrontare l’immagine con gli screenshot che compongono un video) ma si baserà principalmente sul confronto semantico tra media di tipo diverso e lo combinerà invece con ricerche per metadati e contenuto tra media dello stesso tipo. In questa tesi verranno analizzate le tecnologie utilizzate, le modifiche apportate ai framework esistenti e le novità introdotte per realizzare il sistema generale e in seguito verrà proposta la realizzazione due applicazioni su casi reali per dimostrare l’efficacia di tale sistema.
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Alise, Dario Fioravante. "Algoritmo di "Label Propagation" per il clustering di documenti testuali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14388/.

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Abstract:
Negli ultimi anni del secolo scorso l’avvento di Internet ha permesso di avere a disposizione innumerevoli quantità di testi consultabili online, provenienti sia da libri e riviste, sia da nuove forme di comunicazione della rete quali email, forum, newsgroup e chat. 
Le soluzioni adottate nel settore del Text Mining (d’ora in poi abbreviato in TM), che è l’estensione del Data Mining rivolto a dati testuali non strutturati, si basano su fondamenti informatici, statistici e linguistici e sono in linea di principio applicabili a documenti di qualsiasi dimensione.
Con l’avvento dei Social Networks la quantità e la dimensione dei dati testuali da analizzare è cresciuta in maniera sub-esponenziale e benché le tecniche disponibili rimangono comunque valide e applicabili, negli ultimi quattro/cinque anni la ricerca si è concentrata su una tecnica emergente, chiamata semantic hashing, che consente di mappare documenti di qualunque tipo in stringhe binarie.
Sfruttando questa nuova branca di ricerca, lo scopo principale di questa tesi è di definire, progettare ed implementare un algoritmo di clustering che prendendo in input questi dati binari sia in grado di etichettare tali dati in maniera più precisa ed in tempi minori rispetto a quanto fanno gli altri approcci presenti in letteratura.
Dopo una descrizione di quelle che sono le principali tecniche di TM, seguirà una trattazione relativa all’hashing semantico e alle basi teoriche su cui questo si fonda per poi introdurre l’algoritmo adoperato per fare clustering, presentandone lo schema architetturale di funzionamento e la relativa implementazione. 
Infine saranno comparati e analizzati i risultati dell’esecuzione dell’algoritmo, chiamato d’ora in poi Label Propagation (abbreviato in LP), con quelli ottenuti con tecniche standard.
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Conteduca, Antonio. "L’uso di tecniche di similarità nell’editing di documenti fortemente strutturati." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19653/.

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Abstract:
Lo scopo di questo progetto è quello di verificare la tesi secondo cui l’utilizzo di metodologie basate sul calcolo della similarità può migliorare l’editing di documenti strutturati attraverso attività di ricerca, recupero e confronto che forniscono supporto testuale a vari livelli di dettaglio. La ricerca di oggetti simili è un campo molto importante del Text Mining e, a tal proposito, sono state analizzate e implementate due tecniche che permettono di ricercare frammenti quali frasi, paragrafi e sezioni partendo da un testo in input e da una fissata metrica di similarità. Lo scopo è di progettare un sistema di supporto testuale che fornisca suggerimenti all’utente durante la fase di editing di un nuovo documento in modo da facilitare la scrittura e rendendo il documento conforme alle linee guida di una collezione di documenti iniziale. Nel corso della dissertazione verranno trattate tematiche come il concetto di similarità e i modi per quantificarla; verrà discusso come rappresentare vettorialmente il testo e, sulla base di ciò, verrà analizzato nel dettaglio gli algoritmi MRCTA e Minhash, un’istanza dello schema LSH (Locality Sensitive Hashing), che permette di stimare la similarità di Jaccard; verrà descritta SHE ossia l’ambiente implementato per consentire le fasi di confronto e testing delle tecniche considerate; infine, verranno analizzati i risultati della fase di test il cui scopo è quello di quantificare la soddisfazione dell’utente nell’utilizzo del sistema in modo da individuare, attraverso l’ausilio del questionario SUS, la tecnica più adatta.
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Fezzi, Luca. "Falsificazione di documenti pubblici nell Roma tardorepubblicana : 133-31 A.C. /." Grassina : Le Monnier università, 2003. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb40137459q.

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Domeniconi, Giacomo. "Text mining gerarchico: classificazione semantica di documenti in tassonomie di argomenti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4090/.

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Manfredonia, Daniele. "Sviluppo di un’applicazione decentralizzata per la validazione di documenti tramite blockchain." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Questa tesi si pone come obiettivo la realizzazione di un’applicazione completamente decentralizzata basata sulla blockchain, che si occupi della validazione di documenti. Dopo una breve introduzione, viene effettuato una descrizione dettagliata del funzionamento della blockchain e del protocollo InterPlanetary File System. Successivamente è presente un'analisi approfondita del caso di studio che espone i requisiti funzionali e non che si vuole raggiungere. Dopo la fase di design, vengono motivate le scelte architetturali fatte descrivendo i vantaggi che le tecnologie utilizzate portano rispetto alle tecnologie utilizzate precedentemente dagli sviluppatori. A questo punto si passa alla descrizione di come è avvenuta l'implementazione concentrandosi principalmente sul come far coesistere le diverse tecnologie. Infine viene fatto una valutazione sul risultato raggiunto e come migliorare la soluzione proposta. Infatti, dopo aver elencato i limiti della soluzione proposta, vengono effettuati delle opportune proposte di miglioramento elencando i futuri lavori che potrebbero essere implementati.
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Rolnic, Sergiu Gabriel. "Anonimizzazione di documenti mediante Named Entity Recognition e Neural Language Model." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
I transformers hanno rivoluzionato il mondo dell'interpretazione linguistica da parte delle macchine. La possibilità di addestrare un neural language model su vocabolari ed enciclopedie intere, per poi utilizzare le conoscenze acquisite e trasmetterle a task specifici, ha permesso di raggiungere lo stato dell'arte in quasi tutti i domini applicativi del Natural Language Processing. In questo contesto è stato sviluppato un applicativo per l'anonimizzazione di file, in grado di identificare entità specifiche rappresentative di dati personali.
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Melldahl, Bernt. "Tracce italiane nella Svezia medievale : Documenti in italiano nel Diplomatario Svedese." Thesis, Stockholms universitet, Romanska och klassiska institutionen, 2020. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:su:diva-180553.

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Abstract:
The purpose of this study is to introduce the ten documents, written in the Italian language, registered by Riksarkivet, Stockholm. The oldest document being written in 1346 and the last one in 1520, they all belong to the European medieval period. The study provides the texts (sometimes contracted, sometimes partly translated from Latin), the cultural backgrounds to the texts and possible reasons why they are written in Italian. An additional question concerning the existence of people in Medieval Sweden who were able to read and understand Italian texts is discussed. The importance of the extension of the Italian language in the Mediterranean area as well as in the Levant is referred to as an explanation of the use of Italian in the documents. Important motives of the fact that some of the documents are being found in the Swedish archive are the activities of the Swedish Expeditions to the Vatican library as well as the life of Bridget of Sweden, who played an outstanding role in the political, cultural and political life in Europe in the fourteenth century. A short background to the studies at the Studio of Siena of a number of Swedish students is given and also to the foundation of the University of Uppsala. The study is concluded by presenting an evaluation of the ten documents.
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Erboso, Andrea <1986&gt. "La bottega di Paolo Veronese: documenti e contesti per Benedetto Caliari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2564.

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Abstract:
La tesi si propone di indagare il complesso fenomeno delle botteghe d'artisti del cinquecento veneto, in modo particolare quella di Paolo Veronese. Un completo riesame della documentazione nota ed il ritrovamento di nuovi documenti archivistici provenienti dagli istituti di Venezia, Padova e Treviso (sia Archivio di Stato che Diocesano) ha permesso di definire con maggiore chiarezza il ruolo dei membri della famiglia Caliari all'interno dell'atelier di Paolo, prima e dopo la sua morte. In modo particolare è emersa la strategia economica di investimento dei guadagni della bottega rivolta al vantaggio dei fratelli Paolo e Benedetto. A quest'ultimo è dedicato un ampio approfondimento biografico ed artistico con lo studio di importanti opere da lui realizzate: i dipinti per la Scuola dei Mercanti di Venezia e il ciclo della chiesa di San Nicolò della lattuga. Lo studio dei dipinti è stato condotto con taglio multidisciplinare ricorrendo a fonti visive, letterarie, archivistiche per definire la personalità artistica di Benedetto Caliari.
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Bellucco, Laura <1991&gt. "Il ciclo di vita dei documenti digitali: dalla nascita alla conservazione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9027.

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Abstract:
Questo lavoro tratta dei processi e dei metodi gestionali cui è sottoposto un documento nato digitale. La trattazione consta di due parti: la prima parte (capp. 1-6) è per lo più teorica, ma anche corredata da esempi esplicativi, e riguarda le fasi di formazione, trasferimento e conservazione di un documento elettronico. Essa comprende anche tematiche quali la garanzia, che deve essere assicurata da qualsiasi sistema che intenda fornire soluzioni paperless, di autenticità della documentazione e di accessibilità. La seconda parte (capp. 7-8) riguarda invece casi concreti: vengono analizzati il progetto di ricerca InterPARES, il progetto applicativo BABEL attuato dall’AUSL di Bologna, le effettive modalità e pratiche con cui il Comune di Vicenza ha realizzato la propria adesione alle recenti normative inerenti la dematerializzazione. Gli obiettivi fondamentali della presente tesi, dunque, sono: quello di delineare un quadro chiaro ed esaustivo delle metodologie che devono essere utilizzate per gestire il quotidiano flusso documentale digitale di enti pubblici o aziende, e quello di dimostrare i tangibili benefici, in termini di risparmio ed efficacia, apportati dalla corretta applicazione delle suddette metodologie.
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TOMMASI, Cosimo. "Fondamento e limiti del diritto di accesso ai documenti dell'Unione europea." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2020. http://hdl.handle.net/11392/2478807.

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Abstract:
Nell’Unione europea il diritto di accesso ai documenti in possesso delle istituzioni – oggi espressamente sancito dall’art. 42 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea e dall’art. 15 TFUE – è concepito come diritto necessariamente connesso al principio democratico, quale valore fondante dell’organizzazione sovranazionale. Dinanzi alla chiara definizione di un diritto in chiave democratica, la ricerca si è focalizzata sugli aspetti funzionali alla soddisfazione dell’interesse sotteso alla divulgazione dei documenti europei. Il principale obiettivo è stato quello di valutare se e in che modo l’interesse pubblico alla conoscenza (spesso declinato in termini di partecipazione democratica ai processi decisionali e controllo diffuso sulle attività delle istituzioni) sia effettivamente considerato e tutelato in sede di accoglimento delle richieste di accesso ai documenti europei. L’analisi ha evidenziato che l’interesse (del) pubblico alla conoscenza del documento ricopre un ruolo non chiaramente definito né dal Regolamento (CE) 1049/2001 né dal giudice europeo. In particolare, ciò trova riscontro nell’ipotesi di bilanciamento con la protezione dei dati personali, in cui – in attuazione dei principi di necessità e proporzionalità del trattamento – l’istituzione europea è chiamata a valutare (secondo parametri non oggettivi) la corrispondenza tra la diffusione dei dati personali e le finalità di partecipazione democratica e controllo diffuso. Lo studio ha voluto sottolineare che l’espressa previsione del public interest test, i principi di proporzionalità, necessità e finalità del trattamento in tema di privacy, i limiti imposti alle condizioni generali di riservatezza in via giurisprudenziale, indicano la necessità di connettere il modello individuale di trasparenza al più ampio obiettivo di democraticità dell’Unione. Pertanto, il problema che si pone dinanzi all’interprete è quello di individuare un punto di equilibrio che possa al contempo garantire la funzione collettiva ed individuale del diritto di accesso. Nell’ottica di una eventuale riforma o rilettura del Regolamento (CE) 1049/2001, si suggerisce quindi di focalizzare l’attenzione sugli aspetti teorici e pratici che rendono tecnicamente complessa la valorizzazione dell’interesse pubblico alla conoscenza o divulgazione del documento nelle dinamiche di esercizio del diritto di accesso.
In the United States and in most European countries, public access to documents is considered a necessary right to guarantee the democratic character of the institutions and allow the clear formation of public opinion. Therefore, in many legal systems the so-called “Freedom of Information Act” has emerged as a model of legislation which aims to affirm the exercise of “public power in public”, in that it should support the democratic processes, namely those of participation and accountability. In the European Union the right of access to documents – now expressly required by article 42 of the Charter of Fundamental Rights of the European Union and by article 15 TFEU – is conceived as a right strictly connected to the democratic principle. After having analyzed the evolution of regulations regarding free access to documents in the European Union law, the research had as its object the Regulation (EU) 1049/2001, regarding public access to European Parliament, Council, and Commission documents. In this direction, the main objective was to assess “whether” and in “what way” the public interest in disclosure (often defined as democratic participation in decision-making processes and accountability) is effectively considered and protected when accepting the requests of public access.
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PURPURA, ALBERTO. "Modelli di deep learning per il reperimento e l’ordinamento di documenti." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3459398.

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Abstract:
Deep neural models revolutionized the research landscape in the Information Retrieval (IR) domain. Nowadays, they are employed at different stages in retrieval and ranking pipelines. For example, deep learning systems can automatically convert textual information into numerical features so that it can be later evaluated and compared by ranking models. Deep learning systems can also be effective in ranking items that have already been encoded into numerical features, i.e. comparing and ordering their representations according to a certain criterion. This rapid adoption of deep learning models in ranking pipelines however was conducted considering them as as black-box systems, without a proportionate understanding of their key components. For this reason, in this thesis we aim at filling this gap in understanding and assessing the importance of each the the building blocks of neural IR models and to later improve their performance in different application scenarios, from text-matching to ranking. Our contributions include an evaluation of the impact of probabilistic text representations in the text-matching task, the proposal of a new family of training paradigms for ranking models based on probability distributions, and a solution to improve the efficiency of neural reranking systems.
Deep neural models revolutionized the research landscape in the Information Retrieval (IR) domain. Nowadays, they are employed at different stages in retrieval and ranking pipelines. For example, deep learning systems can automatically convert textual information into numerical features so that it can be later evaluated and compared by ranking models. Deep learning systems can also be effective in ranking items that have already been encoded into numerical features, i.e. comparing and ordering their representations according to a certain criterion. This rapid adoption of deep learning models in ranking pipelines however was conducted considering them as as black-box systems, without a proportionate understanding of their key components. For this reason, in this thesis we aim at filling this gap in understanding and assessing the importance of each the the building blocks of neural IR models and to later improve their performance in different application scenarios, from text-matching to ranking. Our contributions include an evaluation of the impact of probabilistic text representations in the text-matching task, the proposal of a new family of training paradigms for ranking models based on probability distributions, and a solution to improve the efficiency of neural reranking systems.
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ROCCA, CLAUDIA. "Il diritto di accesso agli atti interni." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266538.

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Abstract:
We study, within the framework of the Italian law system, the right to access internal documents held by public authority. Our general aim is to investigate the limits of this right in order to find the proper means to improve the existing system. In Italian law an administrative procedure is composed by internal documents and by a final decision document called provvedimento. Ordinarily the internal documents have no effects on the citizens and for this reason are regarded as not accessible. With the Administrative procedure law (law n. 241 of 1990) the rule has been introduced that all internal documents are accessible. For the Italian law the object of the right to access is not the information but the administrative documents in themselves. The administrative documents include all the internal documents of the administrative procedure. The information not included inside an administrative document is not accessible. A particular object of our investigation is to discover if there are any exemptions to the rule that all internal documents are accessible. Besides, since even today some internal documents are not accessible we want to check if the reasons are related to their nature of internal documents. We first checked that in the European law system there are some limits of the right to access internal documents, but this fact does not affect Italian laws. Secondly, we looked at the Italian constitution law to see if some principles of this law, like the principles of efficiency and impartiality of the administration, the transparency principle and the right to be informed, are related to the right to access documents held by public authority. With the exception of the efficiency principle all of them clearly entail an enlargement of the right to access. Thirdly, we checked if the legislative powers of the Italian Regions and the regulatory powers of the Municipalities can affect the right to access. We believe that Regions and Municipalities can recognize even the right to access the information held by them. Furthermore, we analyzed the formal definition of internal document and verified on this basis the actual accessibility of various types of internal documents. Some types of documents, like circulars, directives and all regulatory documents, are published on the websites of the public authorities. Every citizen has the right of access to these documents. Other internal documents are accessible only to citizens that have specific interests to know them. Documents classified as secret or confidential, or related to professional privileges are not accessible. Public authorities have the right to not comply with a request for documents if the request would produce a general inspection to them or oblige them to re-elaborate the data contained in the documents. It is concluded that all the exemptions to the right to access documents are not related to their being, or not being, internal. We checked the Spanish laws too, from the constitutional law to the Transparency law (law n. 19 of 2013). In the Transparency law it is recognized the right to access information held by public authorities, but there are also exemptions for some internal documents. In conclusion, it is described the way to improve the current Italian laws on the right to access. For instance a general right of access information held by public authorities could be recognized with the exception of vexatious requests. Moreover, the access request could be denied for documents related to confidential informations or to professional privileges. Finally, with the introduction of an electronic administrative procedure for data registering and management all the data could be easily accessible by computers without compromising the efficiency principle.
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MASALA, LUCIA MARIA AGNESE. "Documenti inediti sui rapporti tra Pisa e la Sardegna nel Fondo Comune, Divisione A, dell'Archivio di Stato di Pisa." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266517.

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Abstract:
This work focuses on the relations between Sardinia and Pisa between 1297 and 1345 as a result of the systematic examination of the collection “Comune, Divisione A” housed in the Pisa State Archive, which led to the identification of 345 significant documents for the purpose of this research. It was thus possible to retrace the history of Sardinia using new data starting exactly from 1297, when Boniface VIII, in compliance with the Treaty of Anagni signed on June 24th 1295, established the Regnum Sardiniae et Corsicae, in order to solve the political and diplomatic crisis between the Crown of Aragon and the Duchy of Anjou after the War of the Vespers to gain control over Sicily. As the threat of the Aragonese conquest became greater, the Pisans strengthened the defensive system of the city of Cagliari by building towers and walls around it. During the 26 years between the Pope's investiture and the beginning of the military campaign to conquer Sardinia, James II engaged in intense diplomatic activities aimed at isolating Pisa in the international scene, finding a crucial ally in Hugh II Giudice (Judge) of Arborea to carry out the conquest of the island, which started in 1323 with the siege of Villa di Chiesa followed by the one of Castel di Castro. In 1326 the final peace treaty was signed between James II, King of Aragon, and Pisa at the end of the military operations carried out in Sardinia, unfavourable to the Pisan side. The Sardinian dominions, which Pisa had conquered with difficulty and strenuously defended, were lost forever.
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Giancristofaro, Silverio. "Una soluzione integrata per la gestione della clientela e dei documenti aziendali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3163/.

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Abstract:
Il documento in questione si pone l'obiettivo di descrivere un esempio di scenario di integrazione tra Alfresco ( ECM open source ) e SugarCRM. Vengono analizzati i vantaggi di una gestione documentale digitale e viene fatta una piccola analisi di mercato per la scelta dei prodotti.
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Magnani, Fabio. "Sviluppo di tecniche di Text Mining per la classificazione semantica di documenti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3548/.

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Venturini, Mattia. "Verso il supporto di miglioramenti iterativi dei documenti strutturati per testi giuridici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17304/.

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Abstract:
Questa dissertazione si focalizza sulla fase di perfezionamento dei documenti strutturati in formato Akoma Ntoso, un dialetto XML per documenti legali in grado di adattarsi alle differenti necessità di ogni sistema legislativo. Tale processo serve ai redattori legali per raffinare i documenti creati tramite convertitori automatici, i quali non sono esenti da errori. Viene presentata quindi la creazione di Akomando-Create, una libreria javascript che fornisce tramite API le funzionalità utili alla realizzazione di strumenti software specializzati nella correzione di documenti Akoma Ntoso. Utilizzando questa libreria, è stata realizzata un’applicazione web denominata ANANAS (Akoma Ntoso Analysis of Names And Semantics), la quale permette di accedere ad una collezione di documenti al fine di illustrare tramite grafici la loro bontà semantica e di performare semplici operazioni di correzione dei metadati.
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Freschi, Fausto. "L'archivio fotografico e i documenti inediti dell'indianista Luigi Pio Tessitori, 1887-1919." Paris, EPHE, 2007. http://www.theses.fr/2007EPHE4154.

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Sapienza, Valentina. "(Intorno a) Leonardo Corona (1552-1596) : documenti, fonti e indagini storico-contestuali." Thesis, Tours, 2011. http://www.theses.fr/2011TOUR2032/document.

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Abstract:
Malgré son indéniable talent, le peintre vénitien Leonardo Corona est négligé : la seule étude systématique qui lui ait été consacrée remonte à une quarantaine d’années (E. Manzato, « Leonardo Corona da Murano », Arte veneta, XXIV, 1970, p. 128-150). Grâce aux nombreux documents inédits que nous avons découverts dans les archives vénitiennes, nous sommes parvenue à reconstituer au moins en partie sa « vraie vie », fixant la date de mort de Corona à 1596.L’exploration des fonds d’archives nous a permis également de mettre en lumière l’une des caractéristiques les plus fascinantes des chantiers vénitiens de la fin du XVIe siècle : leur « esprit choral », les intervenants étant toujours très nombreux, tant du côté des commanditaires que du côté des artistes. Dans ce travail, nous nous sommes intéressée tout particulièrement à quatre chantiers (les églises de San Zulian, Santo Stefano, Santa Maria Formosa et San Bartolomeo), à fin de reconstituer le contexte historique et social de chacun d’entre eux
Despite his undeniable talent, the Venetian painter Leonardo Corona, has been strongly neglected in recent studies: the only contribution dedicated to him goes back to forty years ago (E. Manzato, “Leonardo Corona da Murano”, Arte veneta, XXIV, 1970, pp. 128-150). Thanks to numerous unknown and unpublished documents discovered in Venetian archives, it was possible to reconstruct the ‘real life’ of Corona, died in 1596.After long and exthensive archival researches it was possible, as well, to highlight one of the most fascinating aspect in Venetian ‘cantieri’ at the end of Sixteenth century: the choral spirit which involved a variety of patrons and artists in several artistic adventures. The research focused on four main Venetian ‘Cantieri’ (the Church of San Zulian, Santo Stefano, Santa Maria Formosa and San Bartolomeo). The intent was to reconstruct the social and historical context that charaterized each of them
Nonostante l’innegabile talento, il pittore veneziano Leonardo Corona è stato fortemente trascurato dalla storia degli studi: l’unico contributo a lui dedicato risale ormai a una quarantina d’anni fa ((E. Manzato, “Leonardo Corona da Murano”, Arte veneta, XXIV, 1970, pp. 128-150). Grazie a numerosi documenti inediti ritrovati negli archivi veneziani, è stato possibile ricostruire almeno in parte la “vera vita” di Corona, morto in realtà nel 1596. L’esplorazione dei fondi d’archivio ha permesso ugualmente di far luce su uno degli aspetti più affascinanti di cantieri veneziani della fine del XVI secolo: lo spirito corale, che vuole coinvolti una molteplicità di attori, tanto fra i committenti che fra gli artisti chiamati ad intervenire. In lavoro si è concentarto su quattro cantieri veneziani (le chiese di San Zulian, Santo Stefano, Santa Maria Formosa e San Bartolomeo), con l’obiettivo di ricostruire il contesto storico-sociale caratteristico di ciascuno di essi
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Sapienza, Valentina <1973&gt. "(Intorno a) Leonardo Corona (1552-1596) : documenti, fonti e indagini storico-contestuali." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1130.

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Abstract:
Su Leonardo Corona, pittore veneziano poco noto eppure dotato di un talento straordinario, esisteva fino ad oggi un unico contributo specifico, ormai piuttosto datato (Eugenio Manzato, « Leonardo Corona da Murano », Arte veneta, XXIV (1970), pp. 128-150), in cui si tentava di ricostruire il catalogo delle opere nonché il percorso artistico del pittore. Nessuna ricerca scientifica né documentaria era mai stata condotta, e tanto pera fare un esempio ci si accontentava dei racconti di Ridolfi quanto alla vicenda biografica. Grazie alla scoperta di numerosi documenti inediti che permettono di ricostruire la "vera vita" di Leonardo Corona, il profilo di questo pittore acquista oggi una fisionomia ben diversa. Figlio di Michele, miniaturista, egli nasce nel 1552 e muore nel 1596. Contrariamente a quanto sostenuto da Rifolfi che spostava in avanti la data di nascita e morte di quasi un decennio, Leonardo si forma quando i più grandi maestri del Rinascimento veneziano sono ancora attivi. Non a caso nel corso di tutta la sua carriera, egli non mancherà mai di riconoscere il debito particolarissimo che ha nei confronti di Tiziano e Tintoretto specialmente. A dispetto della celebre occasione che lo vuole tra gli artisti chiamati a ridecorare la sala del Maggior Consiglio dopo gli incendi del 1574 e del 1577, Leonardo debutta probabilmente nell'atelier di un copista e insieme a molti altri anonimi pittori si dedica all'esecuzione di "copie dei quadri di buoni maestri" da smerciare sul mercato d'Oltralpe (Ridolfi, Le Maraviglie, cit.). In principio della sua carriera inoltre, Leonardo lavora essenzialmente in terra ferma e di preferenza per chiese e conventi cappuccini che sembrano apprezzare particolarmente la sua opera. Ma non sarebbe stato possibile interessarsi in maniera esclusiva all'opera di Corona. I dipinti di Leonardo si inseriscono in contesti di cui sapevamo ben poco e che è stato necessario indagare a fondo per poter rispettare una delle caratteristiche più affascinanti dei cantieri veneziani di fine secolo: lo "spirito corale" che deve riferirsi tanto al numero di artisti (e di arti) chiamati a partecipare alle imprese decorative, quanto al numero dei committenti e di conseguenza alla pluralità di voci. Scopriamo così che Leonardo Corona approda probabilmente a San Zulian grazie alle conoscenze personali (sue e della sua famiglia) nell'ambito dei miniaturisti e dei tipografi. La chiesa, completamente ricostruita a partire dal 1553, vine ridecorata da una vasta équipe d'artisti, di cui Leonardo farà parte. A occupare la carica di procuratori di chiesa con il compito preciso di intervenire direttamente nella gestione degli "affari artistici" della parrocchia, ci sono infatti molti celebri stampatori (Marchio Sessa, Tommaso Giunti, etc.). Quanto alla Scuola del Santissimo Sacramento, uno spoglio integrale del "Registro di cassa" per gli anni 1502-1600 e la lettura approfondita della Mariegola permettono di stabilire che la confraternita accoglieva un numero esorbitante di cittadini di origine bergamasca e che la cappella viene ridecorata a due riprese, e nel lasso di appena un ventennio (verso la metà degli anni Sessanta e tra la fine degli anni Settanta e l'inizio del decennio successivo), riproponendo praticamente lo stesso programma decorativo. Le imprese artistiche in chiesa proseguono nel corso degli anni Ottanta e a dirigerle è probabilmente Gerolamo Vignola, una figura di mecenate molto particolare la cui personalità e le cui frequentazioni sono state ricostruite nel dettaglio. Fiancheggiando il pievano e il capitolo di chiesa prima e destinando in seguito un lascito di 1000 ducati nel suo testamento perché si rifabbricasse il soffitto della chiesa, Vignola eredita il ruolo che era stato un tempo del celebre medico di origini ravennati Tommaso Rangone. La scelta di un approccio metodologico interessato a indagare tutto ciò che gravita "intorno a" Corona, obbliga lo studioso ad interessarsi innanzitutto a quei luoghi i cui fondi d'archivio sembrano meglio forniti. Lo studio di alcune imprese decorative ancorate al lustro 1590-1595 permette inoltre di fare luce su alcuni casi esemplari. A Santo Stefano ad esempio Leonardo Corona esegue una pala d'altare per la scuola dei Centurati raffigurante la Madonna della Cintura con i Santi Agostino, Monica, Nicola da Tolentino, Stefano e Guglielmo di Malavalle. Il pittore realizza ugualmente per lo stesso luogo un grande monocromo su tavola, una sorta di abbozzo della pala, che costituisce l'unica testimonianza certa dell'attività grafica di Corona. Questo oggetto praticamente unico nel suo genere rappresenta con ogni probabilità un decoro provvisorio realizzato dal pittore con l'obiettivo di far pazientare il committente senza incorrere in guai giudiziari nell'attesa di consegnargli l'opera definitiva. A Santa Maria Formosa si svela l'identità di uno dei rari committenti privati di Leonardo Corona: Marco di Nicolò Querini. Per il suo altare dedicato al Crocifisso, Marco commissiona a Corona una bella Crocifissione all'insegna di una pietas assoluta. Il raffronto con il dipinto di Palma il Giovane eseguito per l'altare di Zuan Francesco Querini-Stampalia (e anche questa è una scoperta!) è in tal senso molto istruttivo: laddove Palma su indicazione del suo committente scegli di raffigurare Zuan Francesco nelle vesti del santo eponimo (San Francesco d'Assisi, Corona opta per un'immagine in un certo senso "anonima" che ha come scopo esclusivo quello di garantire la salvezza dell'anima del committente, dei suo avi e dei suoi discendenti. A San Bartolomeo Leonardo lavora ancora per una confraternita di devozione: la scuola di San Mattia. Il pagamento di un acconto versato al pittore nel settembre del 1595 e la riscossione del saldo a opera del figlio di Corona qualche mese di distanza dal decesso del pittore, permette di stabilire in maniera inequivocabile che la pala con San Mattia in cammino è una delle ultime opere di Leonardo. La storia della confraternita consente inoltre di chiarire la scelta iconografica di Corona che raffigura come si è già accennato un San Mattia in cammino - e il riferimento al prototipo di Tiziano con il San Giacomo in cammino della chiesa di San Lio è assolutamente volontario. Il viaggio di Mattia potrebbe evocare quello della scuola, espulsa dalla chiesa per i contrasti insorti a partire dagli anni Ottanta con il clero di San Bartolomeo e poi riammessa in parrocchia contro la promessa di riedificare un nuovo e "nobile" altare.
Malgré son indéniable talent, le peintre vénitien Leonardo Corona est négligé : la seule étude systématique qui lui ait été consacrée remonte à une quarantaine d’années (Eugenio Manzato, «Leonardo Corona da Murano», Arte veneta, XXIV, 1970, p. 128-150). Grâce aux nombreux documents inédits que nous avons découverts dans les archives vénitiennes, nous sommes parvenue à reconstituer au moins en partie sa «vraie vie», qui se révèle très différente de ce qu’on pensait jusqu’à présent: contrairement à ce qu’écrivait l’historiographe Ridolfi, qui retardait d'une décennie sa vie (Le Maraviglie dell'arte, Venise, 1648), Corona est né en 1552, d’un père miniaturiste, et mort en 1596. Sa formation est donc à situer vers 1565, à un moment où les grands maître de la Renaissance vénitienne sont encore actifs, ce qui explique que, tout au long de sa carrière, il n’ait jamais manqué de reconnaître sa dette, notamment à l’égard de Titien et de Tintoret. S'il figure au nombre des artistes qui sont chargés de décorer la salle du Grand Conseil au Palais des Doges après les incendies de 1574 et de 1577, c’est vraisemblablement parce qu’il a auparavant travaillé dans les ateliers de copistes qui approvisionnaient en «copie dei quadri di buoni maestri» (Ridolfi, Le Maraviglie, cit.) le marché artistique d’Europe du nord. Quelques commandes sur la Terre Ferme caractérisent également ses premières années d’activité. Il semble d’ailleurs que les capucins l’aient beaucoup apprécié. L’exploration des fonds d’archives nous a permis de reconstituer le contexte social bien particulier dans lequel s’insère la production de Corona. L’une des caractéristiques les plus fascinantes des chantiers vénitiens de la fin du XVIe siècle est en effet leur «esprit choral»: les intervenants étaient toujours très nombreux, tant du côté des commanditaires que du côté des artistes. Nous avons ainsi découvert que c’est probablement grâce à ses relations avec le milieu des miniaturistes et des libraires que Corona est admis dans la vaste équipe d’artistes qui décore de fond en comble l’église de San Zulian, entièrement reconstruite à partir de 1553. Ce sont en effet des typographes vénitiens renommés (Marchio Sessa, Tommaso Giunti, etc.) qui occupent la charge de procurateurs de l’église et qui jouent donc un rôle décisif dans la gestion de ses «affaires artistiques». Quant à l’une des confréries les plus importantes de la paroisse, la Scuola del Santissimo Sacramento, un dépouillement exhaustif de son «Registro di cassa» de 1502 à 1600 et une lecture approfondie de sa «Mariegola» nous ont permis d’établir qu’elle accueillait de nombreux citoyens d’origine bergamasque et que sa chapelle a été décorée deux fois ex novo à une quinzaine d’années de distance, mais avec un projet décoratif quasiment identique (une première fois autour de 1565, une seconde fois autour de 1580). Dans les années 1580, les travaux d’embellissement de l’église se poursuivent sous la direction d’un mécène bien particulier, le procurateur de l'église Gerolamo Vignola, dont nous retraçons en détail la personnalité et le réseau de relations. Côtoyant le «pievano» de l’époque et le chapitre de l’église, et prévoyant ensuite dans son testament de léguer 1000 ducats pour la réalisation du nouveau plafond de San Zulian, Gerolamo Vignola est le digne successeur du premier grand mécène de l’église, le célèbre médecin Tommaso Rangone, qui en avait financé la reconstruction. Notre choix d’une approche qui prenne systématiquement en considération l’entourage social de Corona nous a permis d’explorer les mécanismes de commande des décors religieux ainsi que le contexte propre à chaque commande. Les fonds d’archives les plus riches d’enseignements à cet égard sont ceux de Santa Maria Formosa et de San Bartolomeo. A Santa Maria Formosa, nous avons identifié l’un des très rares commanditaires individuels de Corona : pour son autel dédié au Crucifix, le patricien Marco di Nicolò Querini fait peindre par Corona une Crucifixion dont la religiosité sévère ressort par contraste avec la Déploration que Palma le Jeune réalise quelques années plus tard, dans la même église, pour un commanditaire dont nous avons également découvert l’identité : alors que Corona construit une image anonyme, qui se focalise exclusivement sur le salut de l’âme de Marco Querini, de ses ancêtres et de ses descendants, Palma insère un portrait bien individualisé du commanditaire, Giovan Francesco Querini-Stampalia, sous les traits de saint François d’Assise. A San Bartolomeo, Leonardo travaille une nouvelle fois pour une confrérie de dévotion : il peint un Saint Matthias en marche pour la scuola de saint Matthias. Deux documents nous ont permis d’établir que ce tableau d’autel constitue l’une des dernières oeuvres de Corona : le paiement d’un acompte de 30 ducats, versé au peintre en septembre 1595, est suivi d’un solde de 20 ducats, réglé à son fils Michele. Les archives nous ont également permis d’expliquer l’iconographie singulière de ce tableau d’autel: s’il montre Matthias cheminant comme un pèlerin (sur le modèle du Saint Jacques le Mineur que Titien avait peint pour l’église de San Lio), c’est selon toute vraisemblance en raison de l’histoire tourmentée de la scuola. On peut en effet conjecturer que le «pèlerinage» du saint se réfère au «voyage» de la confrérie elle-même: chassée de l’église en raison de nombreux conflits avec le clergé local, elle est à nouveau accueillie dans l’église contre la promesse d’édifier et de décorer à ses frais un nouvel autel. Enfin, nos recherches sur les oeuvres que Corona a exécutées dans les années 1590-1595 nous ont permis de mettre en lumière d’autres cas exemplaires. Par exemple, à Santo Stefano, Corona peint pour la confrérie des «Centurati» non seulement un tableau d’autel, mais aussi un grand monochrome sur bois, une sorte d’ébauche du tableau d’autel. Nous émettons l’hypothèse que cet objet, quasiment unique en son genre (et qui est d’ailleurs le seul témoignage certain que nous ayons conservé de son activité graphique), aurait constitué un décor provisoire: le peintre, débordé de travail, l’aurait réalisé dans l’urgence, en attendant d’avoir le temps d’exécuter le tableau définitif.
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Dal, Sie Elettra <1989&gt. "L'Egitto di Girolamo Segato; documenti di un viaggiatore veneto del XIX secolo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4930.

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Abstract:
La tesi presenta la vita di Girolamo Segato, esploratore e studioso dell'Egitto tra il 1818-1822. Nello specifico, conterrà un catalogo delle tavole pittoriche da lui realizzate durante gli anni egiziani e finora sparse in più Atlanti pittorici. Attraverso tali disegni si confronterà l'Egitto dell'epoca con quello odierno,utilizzando anche brani dei carteggi privati per analizzare nel dettaglio l'epoca e le ricerche archeologiche.
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Cravin, Giuliana <1967&gt. "L'Istituto Filarmonico Veneto. Documenti inediti sull'attività dello Stabilimento musicale veneziano. (1810-1822)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5083.

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Abstract:
Le nuove ricerche d'archivio da me svolte tentano di documentare e ricostruire l'attività dell'Istituto Filarmonico Veneto, che si conclude nel 1822, e non certo dopo pochi anni dalla sua fondazione, come sosteneva Francesco Caffi. Dai documenti è possibile ripercorrere le principali vicende dell'Istituto Filarmonico Veneto, dalla nascita fino alla chiusura e che hanno coinvolto le più importanti autorità dell'epoca. Si riescono a delineare le scelte operate dalla Presidenza nel tentativo di portare l'Istituto a una stabilizzazione, e che lo obbligano a doversi confrontare con il Conservatorio di Milano. Un istituto che affiancava all'attività didattica quella concertistica. Altro proposito di questo studio è stato quello di rendere noti i nomi non solo degli insegnanti di musica e degli alunni, ma anche dei compositori che scrivevano per l'Istituto Filarmonico Veneto. Una ricerca che tenta di riportare all'attenzione degli studiosi nuovi risvolti della vita musicale e politica dei primi anni dell'Ottocento veneziano.
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Zaccarelli, Chiara. "Analisi del comportamento degli utenti nell'utilizzo di Editor collaborativi per documenti di testo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10911/.

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Abstract:
L'elaborato si propone di analizzare il comportamento degli utenti nell'utilizzo di editor collaborativi per documenti di testo. La soluzione proposta è chiamata UICEM, uno strumento che include una versione modificata di Etherpad Lite per monitorare e memorizzare le azioni svolte dagli utenti, le quali poi vengono recuperate, analizzate e aggregate.
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Bevilacqua, Francesca. "Rappresentazione in dimensioni ridotte di documenti mediante i centroidi e i minimi quadrati." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14544/.

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Abstract:
Questo elaborato ha l'obiettivo di presentare alcuni metodi di riduzione di dimensione mediante fattorizzazione di matrici. In particolare ci si soffermerà sulla riduzione di dimensione di documenti: essi vengono rappresentati come vettori le cui componenti contano le occorrenze di un termine all'interno del documento. Oltre ai metodi classici, si introdurranno due metodi recenti di riduzione e un algoritmo di classificazione che tengono conto della conoscenza a priori dei dati. L'importanza di una buona riduzione di dimensione è legata all'estrapolazione di informazioni da grandi moli di dati; in essa il maggior costo computazionale è dato dal confronto tra due documenti/vettori. Si vogliono quindi ridurre le dimensioni dei vettori senza perdere troppe informazioni su di essi. Si considereranno set di dati con una struttura di cluster e ci si soffermerà sulla loro riduzione ai fini di una corretta classificazione.
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Ghermandi, Giorgia. "EditTrails: un sistema per la generazione e visualizzazione di modifiche a documenti strutturati." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19636/.

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Abstract:
La dissertazione tratta della realizzazione di un sistema per tracciare e visualizzare le modifiche apportate ad un documento, in modo da rendere comprensibile il loro significato all'utente, attraverso una classificazione delle operazioni effettuate e un'elaborazione delle informazioni relative ad esse.
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Cancellieri, Andrea. "Analisi di tecniche per l'estrazione di informazioni da documenti testuali e non strutturati." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7773/.

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Abstract:
Obiettivo di questa tesi dal titolo “Analisi di tecniche per l’estrazione di informazioni da documenti testuali e non strutturati” è quello di mostrare tecniche e metodologie informatiche che permettano di ricavare informazioni e conoscenza da dati in formato testuale. Gli argomenti trattati includono l'analisi di software per l'estrazione di informazioni, il web semantico, l'importanza dei dati e in particolare i Big Data, Open Data e Linked Data. Si parlerà inoltre di data mining e text mining.
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BUSSONE, ADRIANO. "Nuovi documenti per una biografia di Pavese: l’America, le scoperte psicologiche, la maturità." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/412.

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Abstract:
Quando il corpo senza vita di Cesare Pavese viene ritrovato in una camera dell’Hotel Roma, nella sua Torino, il 27 agosto 1950, sullo scrittoio i Dialoghi con Leucò e un epitaffio in prima pagina: «perdono a tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi». La morte, raccontata così da Davide Lajolo o Lorenzo Mondo, mette in scena la solitudine di un uomo, ossessionato da un senso di inadeguatezza e che in vani amori aveva cercato di trovare sollievo. Un uomo che sembra voler condividere il proprio tragico destino solo col libro preferito, dopo aver trovato nella letteratura il suo mestiere, i motivi per vivere. Aveva deciso di trascorrere la giovinezza sognando l’America e scoprendone gli autori: «quel sentirsi sradicati e primordiali pur in mezzo al fraterno fervore di una civiltà ricchissima e goduta e complessa, esaltava», scrive ancora a distanza di anni. Quella letteratura, oltre a essere una risposta all’autarchica cultura fascista, gli offre un linguaggio nuovo, «rustico universale», erudito e semplice, una nuova intramatura dell’inglese, tutta fatta d’idiotismi americani, uno stile lontano dal dialetto, ma linguaggio ripensato, ricreato, poesia. Per questo, in dieci anni, dà numerosissimi articoli, spesso utilizzati a prefazione delle varie traduzioni, spaziando dal Nobel Sinclair Lewis a Sherwood Anderson, da Dos Passos a Lee Master. Quando scopre Gertrude Stein ne caldeggia due pubblicazioni e vi intrattiene un carteggio, l’unico esistente con un autore straniero, perché più di altre le sue opere si esplicitano come l’elemento mancante di una catena dialettica. E mentre teorizza il passaggio dal racconto di una realtà al racconto di un racconto, alla continua ricerca di modelli, apre gli occhi all’etnologia, ai miti, alle dinamiche psicologiche e soprattutto a Jung, del quale diviene il primo fautore. Permeato da queste letture, comprende la carica ermeneutica dei postulati analitici, nonostante la paura di vedere compromesso il suo mestiere da certe «scoperte psicologiche di perversità potente». E l’incontro con Bianca Garufi del 1946, la Circe dei Dialoghi con la quale discorre di letteratura e psicanalisi, non può che concretare anni di ambizioni poetiche e intellettuali. Questo percorso di studi su Cesare Pavese ha avuto inizio tre anni fa quando mi è stato concesso di studiare negli Stati Uniti per consultare i materiali della “Beinecke Rare Book & Manuscript Library” dell’Università di “Yale”. I risultati della ricerca consistono nel ritrovamento di alcune lettere inedite, parzialmente pubblicate in un dossier da me curato per la rivista «Sincronie» (VIII, 15, gennaio-giugno 2004), che appaiono in forma definitiva nella Tesi di Dottorato assieme a quelle di Giulio Einaudi inviate alla stessa autrice americana. Vicino troverà spazio anche un’intervista a Bianca Garufi, la musa dei Dialoghi, l’ultima concessa prima della sua scomparsa nella scorsa primavera. Un’intervista che ha motivato lo studio di nuovi aspetti della carriera del langarolo, l’unico italiano a conoscere e studiare Jung fra le due guerre.
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Zucchet, Valentina <1993&gt. "La dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16488.

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Abstract:
La presente tesi, che ha un taglio penale tributario, si sviluppa in 3 capitoli e ha l’obiettivo di analizzare la normativa che disciplina le violazioni dei precetti penali tributari, con particolare riferimento al reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti di cui all'art. 2 del D.Lgs. n. 74 del 10 marzo 2000 successivamente riformato, almeno in parte, dall’art 2 del D.Lgs. n. 158 del 2015. Reato questo che rappresenta una delle fattispecie maggiormente lesive nell'ambito del D.Lgs. n. 74 del 2000, in quanto qualificato da un comportamento fraudolento. Infatti, nel corso degli anni, numerosi sono stati i chiarimenti apportati non solo della Suprema Corte ma anche dalla Corte di Giustizia Europea (CGE). Per questi motivi, l’elaborato della tesi, dopo aver analizzato l’evoluzione che ha subito il diritto penale tributario, entrerà nel cuore della materia attraverso l’analisi delle più recenti sentenze pronunciate dai giudici.
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