Academic literature on the topic 'Economia Circolare'

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Journal articles on the topic "Economia Circolare"

1

Marciano, Claudio. "Economia circolare. Critica di un paradigma emergente nella policy ambientale dell'UE." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 1 (July 2018): 14–25. http://dx.doi.org/10.3280/pri2017-001002.

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2

Fregonara, Elena, and Alice Barreca. "Economics for sustainability: impacts on the real estate appraisal and economic evaluation of projects." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 5–22. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212903.

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Abstract:
The aim of this piece of work is to present the recent developments of the discipline of Real Estate Appraisal and Economic Evaluation of Projects in relation to Sustainable Architecture and its design. The focus is on the principles borrowed from economics and, in particular, on the transition from a linear to a circular thinking and the related impacts on estimative theories and practices. Starting from the urgency of the underlying problems, Life Cycle Thinking is recalled within which the theories of the Green Economy, the Circular Economy and, recently, the Helical Economy are developed. The reasoning then recalls some passages of disciplinary evolution to include the public, environmental and social dimension. A methodological survey follows with attention to the recent – and now almost consolidated – approaches for projects evaluation and market analysis, attributable to international energy-environmental policies. In terms of the evaluation of new construction projects or retrofitting existing assets, the transition from the financial perspective, in terms of Linear Economy, to the perspective of economic-energy-environmental sustainability, from a Circular Economy perspective, is a central point. From the point of view of market analysis, the importance of exploring the impact of sustainable architecture on the values and dynamics of supply and demand is underlined. The results of the work show that the use of life cycle valuation is essential for the reuse of resources, but also for the containment of their consumption in the production phase. The use of tools capable of jointly analyzing energy and costs could guide decision-making processes between different design options, encouraging conversion and efficiency strategies, even in contexts of weak sustainability. Obiettivo del lavoro è presentare i recenti sviluppi espressi dalla disciplina dell’Estimo e Valutazione Economica dei Progetti in relazione all’Architettura sostenibile e alla sua progettazione. L’attenzione è posta sui principi mutuati dall’Economia e, in particolare, sul passaggio dalla visione lineare alla visione circolare e i relativi impatti sulle teorie e pratiche estimative. A partire dall’urgenza dei problemi sottostanti, viene richiamato il Life Cycle Thinking in seno al quale si sviluppano le teorie dell’Economia Verde, dell’Economia Circolare e, recentemente, dell’Economia Elicoidale. Il ragionamento richiama poi alcuni passaggi dell’evoluzione disciplinare per includere la dimensione pubblica, ambientale e sociale. Segue una ricognizione metodologica con attenzione agli approcci recenti - ma ormai consolidati - per la valutazione dei progetti e per le analisi di mercato, riconducibili alle politiche internazionali in materia energetico-ambientale. Sul versante della valutazione dei progetti di nuova costruzione o di retrofit del patrimonio esistente, centralità è posta sul passaggio dalla prospettiva finanziaria, in ottica di Economia Lineare, alla prospettiva della sostenibilità economico-energetico-ambientale, in ottica di Economia Circolare. Sul versante delle analisi di mercato, è rimarcata l’importanza di esplorare l’impatto dell’architettura sostenibile sui valori e sulle dinamiche della domanda e dell’offerta. I risultati del lavoro evidenziano come l'impiego della valutazione nel ciclo di vita sia fondamentale per il riuso delle risorse, ma anche per il contenimento del loro consumo in fase produttiva. L’uso di strumenti capaci di analizzare congiuntamente l’energia e i costi potrebbe orientare i processi di decisione fra opzioni progettuali diverse, incentivando strategie di conversione e efficienza, sia pure in contesti di sostenibilità debole.
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3

Berardi, Donato, and Nicolò Valle. "Economia circolare: il fabbisogno impiantistico di trattamento dei rifiuti urbani in Italia al 2035." ECONOMIA PUBBLICA, no. 1 (May 2019): 143–68. http://dx.doi.org/10.3280/ep2019-001008.

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4

Coscia, Cristina. "Paesaggi elettrici e nuove economie: valori, patrimoni, responsabilità sociali e management." Labor e Engenho 11, no. 4 (December 26, 2017): 436. http://dx.doi.org/10.20396/labore.v11i4.8651197.

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Abstract:
A fronte di imponenti operazioni di ristrutturazione industriale -in particolare di ripensamento di tutto il processo economico di produzione dell’energia- che coinvolgono molte aree dell’Occidente (e non solo), una questione emergente è quella dei patrimoni “elettrici” dismessi e della riqualificazione dei contesti su cui sono localizzati. Il percorso della valorizzazione –di fatto consolidato disciplinarmente- per questo comparto offre suggestioni di ricerca e di dibattito con alcuni elementi di innovazione: 1) una reinterpretazione della teoria del valore e delle sue componenti classiche; 2) la sinergia tra interventi architettonici e interventi economici strutturali; 3) l’urgenza di operazioni di censimento, di costruzione di conoscenza attraverso banche dati e nuovi flussi di informazioni; 4) il control management dei processi. Il contributo ha l’intento di ripercorrere lo stato dell’arte sul tema e di rileggerlo alla luce dei nuovi approcci di valorizzazione uniti ad un’ottica ambientale e di economia circolare. Fanno da supporto a tale analisi critica, la lettura di casi nazionali italiani (a partire dalle operazioni condotte da Enel) ed internazionali, dove si stanno già generando esternalità, intangibile e benefici attesi oltre che plusvalori economici.
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5

Paletto, Alessandro, Isabella Demeo, Paolo Cantiani, Ugo Chiavetta, Claudio Fagarazzi, Gianluigi Mazza, Elisa Pieratti, Giovanni Matteo Rillo Migliorini, and Alessandra Lagomarsino. "Analisi della filiera foresta-legno in una prospettiva di (bio)economia circolare: il caso studio della foresta di Monte Morello." L'Italia Forestale e Montana 73, no. 3 (2018): 107–28. http://dx.doi.org/10.4129/ifm.2018.3.01.

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6

Franz, Gianfranco. "Città Circolare / Circolarità in Città. Limiti e potenzialità di un paradigma emergente." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (August 2021): 32–52. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131002.

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Abstract:
Il saggio affronta il tema della circolarita economica e urbana intesa come sottoinsieme del paradigma della sostenibilita, evidenziando potenzialita e limiti di un nuovo modello in via di affermazione e diffusione a scala planetaria. Il ragionamento critico prende le mosse dalla recente produzione di documenti istituzionali e l'ancora ridotta produzione scientifica sull'argomento per proporre un'interpretazione non ortodossa sul rapporto fra circolarita e citta.
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7

Locurcio, Marco, Francesco Tajani, Debora Anelli, and Rossana Ranieri. "A multi-criteria composite indicator to support sustainable investment choices in the built environment / Un indicatore composito multicriteriale a supporto delle decisioni di investimento sul patrimonio edificato." Valori e Valutazioni 30 (August 2022): 85–100. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223006.

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Abstract:
The economic crisis generated by the current Covid-19 has scratched many of the certainties consolidated in the past, highlighting the fragility of the economic system and the need for a more efficient management of the investments. Extreme events, whether environmental, social, health and economic, trigger off shocks to which it is necessary to promptly react. Starting from these premises, many institutional investors are directing their capitals towards environmental interventions. In the real estate field this translates into promoting initiatives to improve the efficiency of the existing building heritage, in line with the concept of Circular Economy, and avoiding soil sealing. In the present research a composite indicator that allows to analyze the performance of different real estate investments (e.g. new construction, demolition and reconstruction, renovation, etc.) has been proposed. The performance is assessed with respect to the expected profitability, the specific characteristics of the market in which the initiatives are located and the different risk-return profiles that characterize the investors. The case study, relating to two different investments located in Rome (Italy), has allowed to test the effectiveness and the limits of the proposed indicator and the possible application fields. La crisi economica innescata dalla pandemia da Covid-19 ha determinato un diffuso clima di incertezza, evidenziando la fragilità del sistema economico e la necessità di una gestione maggiormente efficiente degli investimenti sul territorio. Eventi estremi (ambientali, sociali, sanitari, economici) generano shock ai quali è necessario reagire prontamente, e per tale ragione molti investitori istituzionali stanno indirizzando i loro capitali verso interventi sostenibili. Nel settore immobiliare questo trend si traduce nella promozione di iniziative finalizzate a migliorare l’efficienza del patrimonio edilizio esistente, coerentemente con i principi dell’economia circolare, e con il contrasto del consumo di suolo. Nella presente ricerca è stato proposto un indicatore composito, che consente di analizzare la performance di diversi investimenti immobiliari (nuove costruzioni, demolizioni e ricostruzioni, ristrutturazioni, ecc.), valutati rispetto alla redditività attesa, alle caratteristiche specifiche del mercato immobiliare di riferimento delle iniziative considerate ed ai diversi profili di rischio-rendimento degli investitori. Il caso studio, relativo a due differenti investimenti localizzati nella città di Roma (Italia), ha permesso di testare l’efficacia ed i limiti dell’indicatore proposto, oltre che i possibili campi di applicazione.
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8

Bovati, Marco, Emilia Corradi, Kevin Santus, and Ilaria Valente. "Azioni di riuso e strategie di comunità nei processi rigenerativi post-pa." TERRITORIO, no. 97 (February 2022): 125–31. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12936.

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Abstract:
È possibile immaginare di costruire una rete territoriale nelle aree interne basata sul riuso/riciclo di manufatti esistenti, capace di definire un telaio di supporto ad azioni di prevenzione, mitigazione e gestione delle emergenze, nonché di promuovere la riattivazione di economie e collettività in una dimensione post-Covid?Attraverso un approccio circolare al progetto, l'infrastruttura ferroviaria e le stazioni in disuso potrebbero costituire il supporto di una duplice rigenerazione nella quale azioni di riuso sistemiche e transcalari agiscono per riattivare dinamiche socioeconomiche e spaziali; in questo quadro la relazione tra comunità e progetto può divenire lo strumento per catalizzare nuovi processi di cura e messa a sistema di spazi ed esigenze locali entro problematiche globali.
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9

Laganŕ, Francesco, and Alberto Violante. "Rocco e i suoi eredi: permanenza e mutamento nelle migrazioni Sud-Nord." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 121 (February 2011): 30–50. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-121003.

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Abstract:
Revisionando la letteratura economica e sociologica sul tema si possono sottolineare delle fallacie esplicative nell'identificare le novitŕ dei flussi migratori interni. Gli economisti hanno enfatizzato la rigiditŕ dei salari per dimostrare la propensione a non emigrare osservata fino agli anni '90, mentre una parte dei sociologi ha assunto la teoria del Capitale Umano per indicare il brain-drain come il principale nuovo tratto delle migrazioni interne. I risultati presentati contrastano con queste posizioni. Le fonti utilizzate sono due database longitudinali sul mercato del lavoro: Ilfi e Whip. In contrasto con gli approcci menzionati sopra gli autori identificano la forma circolare delle migrazioni come vera novitŕ dei flussi interni. Inoltre si mostra come il carattere qualificato della migrazione interna rappresenti una costante sia delle vecchie che delle nuove migrazioni.
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10

Abbatecola, Emanuela, Davide Filippi, and Marco Omizzolo. "Incursioni L'inconsistenza dei diritti. Il Grave Sfruttamento del Lavoro migrante in Italia. Introduzione. Dal caporalato al padronato. Riflessioni critiche sul sistema del Grave Sfruttamento Lavorativo." MONDI MIGRANTI, no. 2 (July 2022): 9–36. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-002001.

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Abstract:
L'articolo analizza la complessità del fenomeno del grave sfruttamento lavorativo e la sua sistematizzazione organica quale espressione propria del capitalismo con-temporaneo. Assunti i limiti entro cui, nel mondo accademico e nel dibattito pub-blico, si riflette su queste dinamiche, gli autori propongono una nuova definizione del concetto di grave sfruttamento lavorativo, tentando di integrare approcci e sguardi che in letteratura risultano frammentati. Questa definizione è fondata su tre dimensioni: economica, sociale-riproduttiva, ambientale, da considerare in una relazione circolare nella quale le conseguenze dell'una si ripercuotono sulle altre. In questo quadro, la condizione della forza lavoro, soprattutto migrante, si è trasfor-mata in un crocevia sul quale converge un pluralismo regolativo, formale e infor-male, che determina subordinazione e gravi forme di sfruttamento. È un processo che non è circoscrivibile nel solo ambito agricolo, ma diffuso in molteplici settori produttivi, ognuno dei quali con specifiche modalità di funzionamento. La rifles-sione supera dunque la centralità assunta negli anni dal concetto di caporalato per introdurre quella di padronato, dove le responsabilità sono da individuare nella si-stematicità dei fenomeni connessi al grave sfruttamento lavorativo.
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Dissertations / Theses on the topic "Economia Circolare"

1

Fanello, Marco <1997&gt. "Economia circolare e agro-alimentare." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19745.

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Abstract:
L'obiettivo di questo elaborato è quello di analizzare quale sia il legame tra il modello dell'economia circolare e il mondo delle filiere agro-alimentari. Per raggiungere questo obiettivo la tesi è articolata in cinque capitoli. Nel primo capitolo viene analizzato il modello dell'economia circolare, la sua definizione, i principi, i vantaggi e le barriere che ostacolano la transizione al nuovo modello economico. Nel secondo capitolo vengono trattati alcuni indicatori suggeriti dalla letteratura e utilizzati per verificare l'effettiva implementazione dell'economia circolare. Il terzo capitolo è dedicato alla sintesi della legislazione europea ed internazionale in materia di economia circolare e sostenibilità, tra cui i piani operativi europei e l'Agenda 2030. Il quarto capitolo si focalizza sull'agro-alimentare con l'esposizione di alcune pratiche agricole rigenerative utili per l'implementazione del nuovo modello economico. Nel quinto capitolo viene esaminato un caso studio. Le considerazioni di sintesi chiudono il lavoro di tesi.
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2

Adami, Laura <1995&gt. "Economia circolare e comportamento del consumatore." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17048.

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Abstract:
Il presente elaborato è stato svolto per approfondire il concetto di economia circolare e capire come i nostri comportamenti sono decisivi per l’intero sistema ambientale, sociale ed economico. Dopo aver compreso la necessità di un cambio rotta da un sistema lineare, caratterizzato da logiche di approvvigionamento-produzione-utilizzo-scarto, ad un sistema circolare, si darà definizione di quest’ultimo analizzando la sua origine, i suoi principi, i modelli di business e infine il contesto normativo e istituzionale che lo definisce. Per poter affrontare la transizione da un’economia lineare ad un’economia circolare è necessario soffermarsi sul comportamento dei consumatori e sulle loro scelte di consumo. Si darà così spiegazione delle diverse teorie comportamentali partendo dalla theory of reasoned action alla theory of planned behaviour, la quale permetterà di spiegare come alcuni comportamenti, pur collegati ad un atteggiamento positivo e giudicati in maniera altrettanto positiva dai gruppi di riferimento, non vengono messi in atto perché troppo articolati. A sostegno di tale teoria, un semplice questionario darà risposta a quanto le credenze ed i valori insiti ad ognuno di noi si tramutano o meno in comportamenti ecologici ed intenzioni di acquisto green.
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3

Mazzacano, Maria Assunta. "Economia circolare: analisi terminologica trilingue basata su corpora." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
In questa tesi si presenta un’analisi terminologica su un dominio di recente sviluppo e interesse a livello internazionale: l’economia circolare. Al fine di poter restituire un’analisi comparativa tra i principali termini di questo dominio sono stati creati tre corpora specialistici comparabili in italiano, inglese e francese. Il primo capitolo è dedicato a un’osservazione teorica sul dominio; nel secondo capitolo è descritta la metodologia seguita per la creazione dei tre corpora e i loro contenuti; nel terzo capitolo sono illustrati i principali risultati emersi dall’analisi sul software AntConc, a livello intra- e interlinguistico; nel quarto ed ultimo capitolo sono descritte le fasi di selezione dei candidati termini nelle tre lingue e sono discussi i fenomeni più rilevanti dal punto di vista terminologico, tra cui l’aspetto connotativo e metaforico di alcuni candidati termini e nella definizione stessa di economia circolare.
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Convento, Nicola <1996&gt. "Sviluppo Sostenibile ed Economia Circolare: il caso SESA S.p.A." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20941.

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Abstract:
Il concetto di sostenibilità cominciò a diffondersi negli anni ’80 con l’istituzione nel 1983 della World Commission on Environment and Development (WCED) con l’obiettivo di formulare proposte realistiche per risolvere le problematiche relative ad ambiente e sviluppo in un’ottica integrata e su scala planetaria, in modo tale da favorire la diffusione di una coscienza ed un impegno ecologico collettivo al di sopra degli interessi dei singoli stati. Nel rapporto Brundtland prese forma quindi, il concetto di sviluppo sostenibile cioè: “uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri” (Brundtland, 1987). Questo concetto è volto a conciliare lo sviluppo economico nel rispetto degli equilibri sociali, ambientali ed economici. Il modello economico lineare è un modello in cui le risorse naturali vengono utilizzate senza preoccuparsi della durevole disponibilità nel lungo periodo e i rifiuti da esso generati come i prodotti che non si usano più, vengono ritenuti materiale inutile e da smaltire. In nessuna di queste fasi (estrazione materie prime, produzione, distribuzione e consumo) vengono valutati gli impatti ambientali e sociali ponendo il focus solo nella produzione e quindi sugli interessi puramente economici. Tale modello non ha visto la nascita del concetto di responsabilità sociale ed ambientale ed è stato il modello predominante negli ultimi 260 anni. L'insostenibilità di un modello economico lineare è stata dimostrata da ricerche e studi e in particolare da uno studio del 2018 denominato “A good life for all within planetary boundaries” prodotto da ricercatori britannici e pubblicato dalla rivista Nature (Daniel W. O'Neill, 2018). Nel 2011, il rapporto “Towards a Green Economy – Pathways to Sustainable Development and Poverty Eradicarion” dell’UNEP, porta al concetto di economia sostenibile basato su di un modello economico di tipo circolare che si basa sulla riduzione degli sprechi, il riciclo e il riutilizzo, con l’obiettivo di una crescita economica di lungo termine (UNEP, 2011). Dal rapporto Stern del 2006, si origina il concetto e l’idea di una economia verde come possibile soluzione ai cambiamenti climatici che generano un peso negativo sul PIL mondiale. Assume notevole importanza da parte dell'UE ilconcetto di transizione ecologica inteso come passaggio da una vecchia economia lineare basata sullo sfruttamento anbientale ad una economia circolare basata su recupero e il reintegro delle risorse ambientali che porti benefici strettamente legati alla sostenibilità ambientale e correlati al benessere generale delle persone e dell'ambiente, con misure politiche e fondi specifici che permettano il raggiungimento degli obiettivi declinati nelle agende politiche di tutti gli Stati. Aiutare le aziende a diventare green e ad inserirsi in modo sostenibile all'interno di una economia circolare comporta la necessità di effettuare un'analisi e un continuo miglioramento dei processi produttivi tenendo conto della necessità di permettere il recupero di prodotti alla fine del loro ciclo di vita ed una gestione dell'azienda efficace ed efficiente sotto il profilo della sostenibilità. Il benessere ambientale, a partire dalle aziende agricole per arrivare a quelle industriali può essere garantito da uno sviluppo delle aziende del riciclo che lavorino esse stesse all'interno di una cornice sostenibile, sia dal punto di vista dei processi aziendali che dal rispetto della normativa ambientale. Viene esposto il caso dell'azienda SESA di Este (PD).
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5

Mencherini, Ugo <1983&gt. "Integrazione di processi industriali in una prospettiva di economia circolare." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7379/1/mencherini_ugo_tesi.pdf.

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Abstract:
Le motivazioni alla base di questo lavoro di dottorato sono costituite dalla volontà di analizzare e applicare modelli innovativi per il ri-uso e la valorizzazione di risorse e sottoprodotti all’interno di processi industriali, integrando e ottimizzando i processi industriali stessi. L’obiettivo finale è stato quello di contribuire alla diffusione della “Cultura della Sostenibilità” in Emilia-Romagna, portando all’attenzione delle istituzioni l’esistenza di strumenti innovativi. Lo studio si è concentrato sul contesto comunitario e locale in materia di Sviluppo Sostenibile, Green Economy ed Economia Circolare (Capitolo 1), per poi analizzare e classificare i modelli di Economia Circolare e Simbiosi Industriale esistenti (Capitolo 2). In una seconda fase dell’attività di dottorato, questo è stato applicato sperimentalmente sul territorio regionale, nell’ambito di un progetto pilota finanziato da Unioncamere Emilia-Romagna e Aster, realizzato in collaborazione con ENEA UTTAMB e con il coinvolgimento dei laboratori della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna (Capitolo 3). L’ultima fase è consistita nell’analisi dei risultati dell’esperienza pilota, delle risposte delle imprese e dei centri di ricerca, e nell’analisi delle altre esperienze condotte in Italia in materia di simbiosi, al fine di individuare dei parametri che influiscono sull’applicabilità e sulla replicabilità di questi modelli (Capitolo 4). Tra i risultati principali ottenuti va citato l’inserimento della Simbiosi Industriale all’interno delle Smart Specialization Strategy – S3 dell’Emilia-Romagna e nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, oltre alla realizzazione di un progetto europeo in materia. Inoltre l’attività sperimentale pilota ha coinvolto 13 imprese, 7 laboratori e 2 enti, individuando 49 percorsi di simbiosi e 90 sinergie, portando alla redazione di 3 Manuali Operativi. L’attività pilota sul tema della Simbiosi Industriale ha consentito di attivare numerosi contatti con imprese e istituzioni del territorio. A questi risultati vanno aggiunti anche quelli legati alla produzione scientifica: nel complesso sono state realizzate 13 pubblicazioni scientifiche e 1 pubblicazione divulgativa.
The motivations of this PhD work are constituted by the willingness to analyze and implement innovative models for resources re-use and valorization in production processes. The ultimate goal was to help the spreading of the “sustainability culture” in Emilia-Romagna region, bringing to the attention of the institutions the existence of innovative models. The study focused on the EU and local context in matters of Sustainable Development, Green Economy and Circular Economy (Chapter 1), and on Circular Economy and Industrial Symbiosis (IS) models analysis and classification (Chapter 2). In a second phase of the PhD work, one selected model of Industrial Symbiosis was applied in Emilia-Romagna region, within the framework of a pilot project founded by Unioncamere Emilia-Romagna and Aster, realized with the collaboration of ENEA and the participation of laboratories pertaining to Emilia-Romagna High technology Network. In the last phase of the work the results of the pilot project and of other “circular economy experiences” in Emilia-Romagna were analyzed in order to identify the parameters that affect applicability and replicability of these models (Chapter 4). The main results of the work consist in the insertion of Industrial Symbiosis in Emilia-Romagna Region Smart Specialization Strategy (S3) and Waste Management Plan and in the realization of a European project on IS topic participated by Emilia-Romagna Region. The experimental pilot activity, indeed, has successfully involved 13 companies, 7 laboratories and 2 institutions, and has led to the publication of 13 scientific papers and 1 dissemination article.
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Mencherini, Ugo <1983&gt. "Integrazione di processi industriali in una prospettiva di economia circolare." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7379/.

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Abstract:
Le motivazioni alla base di questo lavoro di dottorato sono costituite dalla volontà di analizzare e applicare modelli innovativi per il ri-uso e la valorizzazione di risorse e sottoprodotti all’interno di processi industriali, integrando e ottimizzando i processi industriali stessi. L’obiettivo finale è stato quello di contribuire alla diffusione della “Cultura della Sostenibilità” in Emilia-Romagna, portando all’attenzione delle istituzioni l’esistenza di strumenti innovativi. Lo studio si è concentrato sul contesto comunitario e locale in materia di Sviluppo Sostenibile, Green Economy ed Economia Circolare (Capitolo 1), per poi analizzare e classificare i modelli di Economia Circolare e Simbiosi Industriale esistenti (Capitolo 2). In una seconda fase dell’attività di dottorato, questo è stato applicato sperimentalmente sul territorio regionale, nell’ambito di un progetto pilota finanziato da Unioncamere Emilia-Romagna e Aster, realizzato in collaborazione con ENEA UTTAMB e con il coinvolgimento dei laboratori della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna (Capitolo 3). L’ultima fase è consistita nell’analisi dei risultati dell’esperienza pilota, delle risposte delle imprese e dei centri di ricerca, e nell’analisi delle altre esperienze condotte in Italia in materia di simbiosi, al fine di individuare dei parametri che influiscono sull’applicabilità e sulla replicabilità di questi modelli (Capitolo 4). Tra i risultati principali ottenuti va citato l’inserimento della Simbiosi Industriale all’interno delle Smart Specialization Strategy – S3 dell’Emilia-Romagna e nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, oltre alla realizzazione di un progetto europeo in materia. Inoltre l’attività sperimentale pilota ha coinvolto 13 imprese, 7 laboratori e 2 enti, individuando 49 percorsi di simbiosi e 90 sinergie, portando alla redazione di 3 Manuali Operativi. L’attività pilota sul tema della Simbiosi Industriale ha consentito di attivare numerosi contatti con imprese e istituzioni del territorio. A questi risultati vanno aggiunti anche quelli legati alla produzione scientifica: nel complesso sono state realizzate 13 pubblicazioni scientifiche e 1 pubblicazione divulgativa.
The motivations of this PhD work are constituted by the willingness to analyze and implement innovative models for resources re-use and valorization in production processes. The ultimate goal was to help the spreading of the “sustainability culture” in Emilia-Romagna region, bringing to the attention of the institutions the existence of innovative models. The study focused on the EU and local context in matters of Sustainable Development, Green Economy and Circular Economy (Chapter 1), and on Circular Economy and Industrial Symbiosis (IS) models analysis and classification (Chapter 2). In a second phase of the PhD work, one selected model of Industrial Symbiosis was applied in Emilia-Romagna region, within the framework of a pilot project founded by Unioncamere Emilia-Romagna and Aster, realized with the collaboration of ENEA and the participation of laboratories pertaining to Emilia-Romagna High technology Network. In the last phase of the work the results of the pilot project and of other “circular economy experiences” in Emilia-Romagna were analyzed in order to identify the parameters that affect applicability and replicability of these models (Chapter 4). The main results of the work consist in the insertion of Industrial Symbiosis in Emilia-Romagna Region Smart Specialization Strategy (S3) and Waste Management Plan and in the realization of a European project on IS topic participated by Emilia-Romagna Region. The experimental pilot activity, indeed, has successfully involved 13 companies, 7 laboratories and 2 institutions, and has led to the publication of 13 scientific papers and 1 dissemination article.
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Brandola, Francesca <1991&gt. "Una consolidata esperienza di economia circolare: il caso CPR System." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7344.

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Abstract:
Negli ultimi decenni si è avvertito sempre di più l’impatto che il nostro stile di vita e di consumo ha sull’ambiente; l’aumento dell’inquinamento che ne è conseguito è stato percepito come una minaccia per tutti e, conseguentemente, come un’emergenza da risolvere. Secondo l’opinione pubblica, una tra le principali fonti di inquinamento è costituita dai rifiuti, e di conseguenza, la loro gestione e il loro smaltimento sono diventate una priorità, non solo per le istituzioni, ma anche per le imprese e i singoli cittadini. Questa tesi si pone l’obiettivo di esaminare una particolare tipologia di rifiuti, quelli da imballaggio, ed in particolar modo di analizzare il circuito dell'imballaggio riutilizzabile nel settore ortofrutticolo del mercato Italiano. Si vuole focalizzare l’attenzione sui benefici economici, ambientali e logistici che si possono ottenere utilizzando un imballaggio riutilizzabile rispetto a quelli tradizionali. L’intento di questo elaborato è mostrare un caso concreto di applicazione di un’economia circolare, analizzare le motivazioni che hanno portato alla sua adozione, esaminare il suo sviluppo negli anni, i vantaggi che ha portato e a chi. Lo studio inizialmente, descrive le varie tipologie d'imballaggi e la loro diffusione sul mercato, con particolare riferimento a quello dell’ortofrutta in Italia. A seguire analizza la cooperativa CPR System, azienda leader in Italia per la movimentazione di cassette per la frutta riutilizzabili, ecosostenibili e a sponde abbattibili che rappresenta un esempio di successo per la realizzazione di un sistema a ciclo chiuso di imballi. Prosegue confrontando un sistema circolare con uno lineare da cui si evince che l’adozione di un sistema circolare porta maggiori benefici non solo in termini economici ma anche in termini ambientali e sociali e che se il 60% dei sistemi lineari nel settore ortofrutta venisse sostituito da quello circolare si avrebbe un risparmio energetico sufficiente per soddisfare le esigenze giornaliere di un paese di 7.000 abitanti e una diminuzione del consumo di materia prima pari a 60.000 alberi. L’adozione e la diffusione di imballaggi riutilizzabili, e quindi l’adozione di un’economia circolare, è sicuramente un’iniziativa virtuosa che si pone come la chiave di volta per l’utilizzo responsabile e consapevole nel settore dell’imballaggio.
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Piva, Federico <1996&gt. "Economia circolare e Global Value Chain nel wood-furniture italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17784.

Full text
Abstract:
La tesi analizza il tema dell’economia circolare e della creazione della Global Value Chain, rapportata a quello della catena di fornitura. Nello specifico, il research gap è il seguente: Come impatta la strategia circolare dell’impresa italiana nei rapporti con i fornitori di materia prima? L’obiettivo finale è di fare chiarezza sui processi alla base dell’impresa e i suoi fornitori, cercando di delineare e definire la sua gestione della catena del valore.
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Galassi, Lorenzo. "La biblioteca come componente sociale e ambientale per L'Economia Circolare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11625/.

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Abstract:
Col passare dei secoli le biblioteche sono evolute da semplice ritrovo di intellettuali e letterati a luoghi di ostentazione del potere. Nella biblioteca attuale, non vi si trovano solo libri o giornali, vi si possono trovare grandi opportunità per chi le sa cogliere. Le biblioteche possono essere anche utilizzate come luogo di ritrovo e integrazione. Se si considera l'edificio adibito a tale scopo, quest'ultimo deve rispettare esigenze di risorse (richiesta energetiche, materiali aggiornati, etc.), ed esigenze legate alla pianificazione urbana. La Teoria Circolare rispecchia molto i concetti e le esigenze della biblioteca, con una visione più ampia e più dinamica la cui base poggia su quattro concetti: Conoscenza Condivisione Solidarietà Rispetto Questi quattro concetti non vanno visti come colonne di pari importanza, ma bensì come tasselli da mosaico, un mosaico composto sia da concetti (di sostegno all'ambiente e alle persone), sia da strategie utilizzabili per le diverse esigenze. Le strategie dell'Economia Circolare devono sempre avere un ottica sul lungo periodo, così come le biblioteche vengono progettate per essere usufruibili anche per le generazioni future. L'importanza di applicare un sistema circolare non è solo nell'interesse dell'utente che si applica attivamente, ma è anche di interesse per l'intera società in quanto ne subisce passivamente e positivamente i benefici.
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Biancato, Luca <1994&gt. "LA GESTIONE D’AZIENDA ATTRAVERSO IL MODELLO DI ECONOMIA CIRCOLARE: ANALISI DELL’EFFICIENZA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13355.

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Abstract:
L’elaborato illustra le potenzialità esecutive di una transizione dall’attuale modello di produzione lineare ad un nuovo approccio di economia circolare, secondo un’ottica di sostenibilità di lungo periodo ormai indispensabile alla luce della recente intensificazione dello sfruttamento delle risorse e delle crescenti problematiche ambientali. Il lavoro si appoggia principalmente alle pubblicazioni della Fondazione Ellen MacArthur, alle fonti legislative e al materiale scientifico di supporto rispetto ai casi specifici di analisi pratica, trattati nella seconda parte. La struttura del lavoro prevede un primo capitolo introduttivo e teorico nel quale viene esposto un excursus storico della disciplina, seguito dalle principali argomentazioni a favore dell’economia circolare e, infine, dalla descrizione dei principali modelli di business ad essa correlati. Il secondo capitolo riguarda la presentazione delle politiche internazionali rilevanti a favore di questo cambiamento, con un progressivo focus normativo rispetto al progetto dell’Unione Europea e alle specifiche misure di legge italiane. La seconda parte dell’elaborato espone dei casi di applicazione pratica dell’economia circolare: un intero capitolo è dedicato al fenomeno degli Ecosistemi Industriali attraverso la spiegazione del celebre distretto di Kalundborg e una successiva analisi dei suoi impatti a livello di risparmio dei costi e di gestione delle relazioni; successivamente, il quarto capitolo propone i risultati di due analisi pratiche del contesto italiano di economia circolare, relativamente alla compilazione di un questionario da parte di alcune aziende del settore (su scala nazionale) e allo studio di un sistema economico circolare della zona per evidenziare la differenza tra l’applicazione operativa dei concetti di circolarità contro un eventuale scenario di business as usual, al fine di sottolineare l’efficienza dell’approccio circolare e la sua necessaria adozione.
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More sources

Books on the topic "Economia Circolare"

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Montacchini, Elena, Silvia Tedesco, and Nicolò Di Prima. Progettare e sviluppare l'economia circolare: Un'esperienza didattica sulla trasformazione di rifiuti in nuove risorse per l'architettura e il design. Conegliano, TV: Anteferma, 2021.

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Italy. La Legge doganale: Commentata per articolo D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 (e successive modifiche) corredato di relazione illustrativa, istruzioni ministeriali, regolamento, decreti, circolari, normativa C.E.E. e giurisprudenza : in appendice, comunità economica europea e atto unico europeo, Deleghe legislative ... 2nd ed. Milano: A. Giuffrè, 1992.

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Montanari, Pinuccia, and Andrea Masullo. Economia Circolare Nella Gestione Dei Materiali Post-Consumo: Il Caso Rifiuti Di Roma. Independently Published, 2020.

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