Academic literature on the topic 'Edilizia residenziale'

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Journal articles on the topic "Edilizia residenziale"

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Rusci, Simone, and Elisabetta Pozzobon. "La rendita attraverso l'edilizia residenziale pubblica: i quartieri INA-Casa come marker della rendita differenziale." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 129 (March 2021): 86–112. http://dx.doi.org/10.3280/asur2020-129-s1005.

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Abstract:
L'articolo propone una metodologia di comparazione dei valori della rendita urbana utiliz-zando come marker i quartieri di edilizia residenziale pubblica costruiti in Italia nell'ambito dei Piani INA-Casa. Il confronto tra i valori fa emergere due aspetti ritenuti significativi: la forte differenziazione delle condizioni economico-immobiliari che caratterizzano il paese e il riconoscimento dell'ineliminabilità della rendita, che manifesta nei casi studio effetti economici del tutto rilevanti. L'articolo propone una metodologia di comparazione dei valori della rendita urbana utilizzando come marker i quartieri di edilizia residenziale pubblica costruiti in Italia nell'ambito dei Piani INA-Casa. Il confronto tra i valori fa emergere due aspetti ritenuti significativi: la forte differenziazione delle condizioni economico-immobiliari che caratterizzano il paese e il riconoscimento dell'ineliminabilità della rendita, che manifesta nei casi studio effetti economici del tutto rilevanti.
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Bianchi, Vittorio E. "Edilizia residenziale sociale: un valore sostenibile, un costo disatteso." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 105 (November 2012): 129–35. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-105011.

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Żelazowski, Jerzy. "Edilizia residenziale nel paesaggio urbanistico di Tolemaide in Cirenaica." Światowit, no. 58 (September 14, 2020): 123–52. http://dx.doi.org/10.31338/0082-044x.swiatowit.58.8.

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Abstract:
The article presents the private houses of Ptolemais’ inhabitants in the context of the history and urban development of a city with a thousand-year-long history. Four periods can be distinguished in the history of Ptolemais: the first since the creation of the city’s final spatial development plan in the 2nd century BC until the Jewish Revolt in 115–117 AD; the second in the 2nd–3rd centuries AD under the sign of development and growing aspirations of Ptolemais; the third in the 4th century AD until the first half of the 5th century AD, when the city served as the capital of the province of Libya Superior; and the fourth, from the end of the 5th century AD until the mid-7th century AD, in which Ptolemais, after a short period of crisis related to the nomad invasions, flourished again until the appearance of the Arabs, marking the end of the ancient city, although not the end of settlement in its area. Within this historical framework, changes in the city’s buildings and the transformation of private houses can be identified, and various cultural influences associated with the arrival of new residents at different times with their baggage of experience or with the more or less significant presence of representatives of the civil and military administration of the Roman Empire can be seen.
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Lowe, K. J. P. "A Florentine prelate's real estate in Rome between 1480 and 1524: the residential and speculative property of Cardinal Francesco Soderini." Papers of the British School at Rome 59 (November 1991): 259–82. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009739.

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Abstract:
LA PROPRIETA DI UN PRELATO FIORENTINO TRA IL 1480 E IL 1524: LA PROPRIETA RESIDENZIALE E QUELLA SPECULATIVA DEL CARDINALE FRANCESCO SODERINIL'articolo tratta dell'acquisto e dell'incremento, tra il 1480 e il 1524, della proprietà romana del Card. Francesco Soderini, vescovo di Firenze. Si concentra sulla questione di come il Soderini rispose alle condizioni abitative ed edilizie del mercato durante questo periodo e del rapporto di tale risposte con le esigenze famigliari e quelle dell'suo ufficio e livello sociale. Oltre a realizzare i progetti dei propri palazzi egli era anche interessato alla speculazione edilizia di negozi e piccoli appartamenti. Si discute a proposito delle proprietà Soderini in via Alessandrina, in Borgo, ai SS. Apostoli e a Tor Sanguigna, ed anche della sua villa suburbana alle falde del Gianicolo.
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Dell'Acqua, Federica. "Environmental design and urban regeneration for the peripheral areas in North Naples." TECHNE - Journal of Technology for Architecture and Environment, no. 24 (July 26, 2022): 136–44. http://dx.doi.org/10.36253/techne-12874.

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Abstract:
The worsening of climate risks means climate adaptation measures and the acceleration of transition towards carbon neutrality need to be strengthened according to international Building renovation guidelines. The vulnerability to climate impacts and the inadequate performance of the built environment in the suburbs of cities determine the urgency required to intervene on these contexts through regenerative processes oriented to achieve the objectives of Green Transition. This paper presents the results of the research carried out by the Federico II University “PER_CENT/ PERIPHERIES AT THE CENTRE”. The research develops a methodology for the ecosystem-based renewal of the projects of the post-earthquake PSER (Programma Sperimentale di Edilizia Residenziale) in North Naples.
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M. Bello, Elisabetta, and Maria Teresa Gabardi. "Gli usi temporanei del patrimonio pubblico abitativo. Alcune sperimentazioni a Milano e Torino." CRIOS, no. 22 (March 2022): 44–55. http://dx.doi.org/10.3280/crios2021-022005.

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Abstract:
La crisi economica che ha investito l'Italia negli ultimi dodici anni ha avuto notevoli riflessi sia dal punto di vista sociale che urbanistico. Diversi quartieri di edilizia residenziale pubblica, ma non solo, hanno subito svuotamenti e risignificazioni nell'organizzazione e uso degli spazi, mettendo in luce una ricerca paziente di nuove forme di gestione e uso del patrimonio pubblico. Molte sono le sperimentazioni e i tentativi che si sono dati, anche con forme di cooperazione pubblico/privato. Alcune iniziative e politiche promosse dai Comuni e dagli enti gestori hanno predisposto per esempio l'assegnazione temporanea in locazione a particolari categorie di popolazione, per garantire un uso continuativo del patrimonio ed evitare forme di degrado spaziale e sociale. Scopo del presente contributo è quello di provare a esplorare e restituire alcune di queste esperienze in atto, attraverso dei casi studio a Milano e Torino, indagandone le politiche alla base, le modalità di assegnazione degli alloggi e l'efficacia di alcuni esiti.
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Urbani, Paolo. "L'edilizia abitativa tra piano e mercato. I programmi integrati di promozione di edilizia residenziale e di riqualificazione urbana." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 1 (June 2010): 89–105. http://dx.doi.org/10.3280/ded2009-001006.

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Corsini, Maria Grazia. "Residential building types in Italy before 1930: the significance of local typological processes." Urban Morphology 1, no. 1 (January 16, 1997): 34–48. http://dx.doi.org/10.51347/jum.v1i1.4049.

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Abstract:
I tipi edilizi residenziali in Italia fino al 1930: permanenze e derivazioni dai processi tipologici locali. La maggior parte del tessuto edilizio dei quartieri progettati in Italia dalla seconda metà dell' Ottocento ad oggi è costituito dalla casa plurifamiliare ad appartamenti o `casa in linea'. La casa in linea dei primi quartieri di espansione rappresenta la codificazione del tipo plurifamiliare nato nella città antica dal riuso dell'edilizia monofamiliare medioevale, attraverso fenomeni di rifusione e sopraelevazione. Per questo, esaminando in comparazione i quartieri residenziali di città italiane progettati e realizzati dalla metà dell' Ottocento ai primi decenni del Novecento si rilevano, insieme a caratteri comuni nel tessuto e nell'edilizia, accezioni particolari e differenziazioni locali, nella struttura, nella distribuzione e soprattutto nel sistema di aggregazione della casa in linea, dovute alla permanenza e continuità di processi tipologici autoctoni ereditati dalla città antica. La ricostruzione dei processi tipologici locali diventa indispensabile per giungere al recupero del progetto riferito all'esperienza edilizia storica dell'area culturale di appartenenza, in stretta connessione e continuità con la cultura dei luoghi. L'analisi si sviluppa nella comparazione dei processi tipologici di tre città italiane, Genova, Roma, Milano.
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Rosso, Federica, Arianna Peduzzi, Lorenzo Diana, Stefano Cascone, and Carlo Cecere. "A Sustainable Approach towards the Retrofit of the Public Housing Building Stock: Energy-Architectural Experimental and Numerical Analysis." Sustainability 13, no. 5 (March 7, 2021): 2881. http://dx.doi.org/10.3390/su13052881.

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Abstract:
Nowadays, energy retrofit interventions on the existing building stock are of paramount importance towards energy consumption and emissions reductions in the construction sector. Such interventions are also crucial in the view of increasing cities resilience with respect to the intensification of frequent extreme weather events, such as cold spells and heatwaves. Indeed, a wide portion of our cities is dated and lacking with respect to performances. These are the motivations behind the proposed sustainable approach, which deals with the environmental perspective, but also with social and economic ones, by proposing the retrofit of the Public Residential Building stock (Edilizia Residenziale Pubblica, ERP). The objective is to improve the energy performance of ERP stock by means of construction materials coming from local km0 agricultural waste and by-products. The research was conducted by means of in field and numerical analyses of the energy performances of a relevant case study building. Different layers of bio-based, recycled construction materials for the envelope were tested with respect to their efficacy in improving the energy performance of a case study building. The results demonstrate that the most performing envelope solutions and their combination are able to reduce up to 36% of the yearly energy consumption for heating.
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De Biase, Claudia, and Bianca Petrella. "Residential neighbourhoods: utopia and sustainability." Resourceedings 2, no. 3 (November 12, 2019): 20. http://dx.doi.org/10.21625/resourceedings.v2i3.621.

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Abstract:
Urban planning is the science that, at different scales, deals with the organization of territories; the goal is to allow the community to carry out the different activities of urban and territorial life.Since the beginning of time, people had to give themselves rules of coexistence, including the rules for use of all public areas. Therefore, in other words, before we had the modern urban planning discipline, people have always practiced urban planning, both spontaneously and applying theories but also working off utopias.After recalling the foundation cities of ancient history, the production of ideal urban models and cities built in the Fascist period, this contribution focuses on the “foundation of the city in the city”, or the “invention” of the neighborhood residential and, in particular, the Italian economic and popular housing neighborhood.The foundation of the new residential areas, that is, of “small cities” realized ex-novo, triggers, inter alia, the break with the historic city and the new process of urban expansion and establishes the concept of suburbs.The case studies examined in the Italian production of Edilizia Residenziale Pubblica –ERP (i.e., Public Residential Housing) neighborhood and, more recently, of the requalification and recovery interventions that concerned them, are also addressed in terms of neighborhood, comparing them to international case studies. In particular, we explore the dimensions of sustainable development, capable of effectively activating both natural capital and functional and social mixité.
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Dissertations / Theses on the topic "Edilizia residenziale"

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Cimarelli, Laura, and Luca Fornaroli. "Declivi. Intervento di edilizia residenziale sostenibile a Bertinoro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3586/.

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Abstract:
Oggetto di questa tesi di Laurea è la progettazione di un quartiere residenziale sostenibile a Bertinoro (FC) richiesto dell’Amministrazione Comunale, orientata anche verso la realizzazione di un parcheggio di attestazione multipiano per il borgo e di una risalita meccanizzata al centro. L’area d’intervento costituisce infatti una posizione strategica per l’arrivo e gli accessi alla città alta. Il progetto quindi affronta due scenari: uno a scala urbana e uno a scala architettonica. Fondamentale è stata la definizione delle strategie urbane: consapevoli dell’importanza di una gestione sostenibile del territorio, questa tesi ha cercato di affrontare le problematiche relative alla mobilità del luogo, caratterizzato da forti pendii, ponendosi come obiettivo l’eliminazione di flussi veicolari nel centro storico e nel contempo la completa accessibilità di quest’ultimo attraverso nuovi sistemi meccanizzati di risalita che incentivino la mobilità pedonale. Ciò ha portato ad un studio dei percorsi di Bertinoro e ad una ricerca sulle varie tipologie sia di parcheggio multipiano che di risalita finalizzata alla definizione della soluzione più efficiente e adeguata per il luogo. A scala architettonica la complessità del progetto è stata quella di dare uguale importanza a dati oggettivi e quantificabili, come orientamento, apporti solari, impianti, senza tralasciare i valori storico-paesaggistici, risorsa fondamentale per quest'area. La sfida è stata quindi quella di progettare un quartiere con dei requisiti energetici che vadano ben oltre i confini determinati dalla normativa e di riuscire ad integrare nel contesto, con il minor impatto ambientale e percettivo, l’intero insediamento, compreso il parcheggio multipiano e la risalita. Il titolo “declivi” sintetizza in questo senso la strategia adottata ovvero tutto il progetto nasce da un attento confronto con le caratteristiche topografiche del luogo cercando di ripristinarle dove sono venute a mancare in una logica non di aggiunta del costruito ma di “crescita” dal suolo. La chiave di lettura è stata in particolare l’idea del terrazzamento e degli affacci sul paesaggio. Durante tutto il processo progettuale si è dunque operato verificando contestualmente ogni scelta dal punto di vista architettonico, tecnologico ed energetico puntando ad un progetto che possa essere definito sostenibile a tutte le sue scale: urbanistica e architettonica.
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Formaggio, Francesca. "Riqualificazione di un complesso di edilizia residenziale a Kanaleneiland, Utrecht." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L’emergenza ambientale attuale impone una particolare attenzione al risparmio sul consumo di risorse energetiche e territoriali. L’architettura si trova a svolgere un ruolo decisivo all’interno di questo scenario poiché gli edifici rappresentano uno tra i fattori più impattanti per quanto riguarda il consumo di suolo, di materiali e di risorse energetiche. Un’attenzione particolare, inoltre, la si deve riservare agli edifici esistenti che sono stati progettati con tecnologie obsolete e senza strategie per contenere questo consumo di risorse e che, se riqualificati in maniera adeguata, potrebbero diminuire notevolmente il loro impatto ambientale, contribuendo così a migliorare l’ambiente circostante. Tali interventi, però, risultano essere piuttosto onerosi e molto spesso questo scoraggia i proprietari e gli investitori ad intervenire. E’ all’interno di questo quadro che si inserisce il progetto ABRACADABRA (Assistant Building’s addition to Retrofit, Adopt, Cure And Develop the Actual Buildings up to zeRo energy, Activating a market for deep renovation ), finalizzato alla promozione della riqualificazione architettonica ed energetica di comparti di edifici esistenti attraverso una strategia di aggiunte (ADDITIONS) che permettono, contemporaneamente, di implementare la superficie costruita e quindi il valore di rendita del complesso (attraverso l’aumento della superficie delle unità abitative esistenti e l’aggiunta di nuove unità), abbassando i tempi di ammortamento delle spese di riqualificazione. Il fine ultimo di questa tesi è quello di verificare la fattibilità della strategia di ABRACADABRA applicata al caso di studio di Kanaleneiland ad Utrecht, nei Paesi Bassi.
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Leonardi, Francesca. "Ripartire dall'esistente Riqualificazione di un quartiere di edilizia residenziale pubblica a Faenza." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3624/.

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Abstract:
L’intenzione che ha mosso la ricerca è stata quella di ridare valore alla casa pubblica, perché è un’opportunità per la popolazione, soprattutto per le fasce sociali più deboli e perché non può non essere espressione di qualità architettonica, urbanistica e sociale. A ciò si aggiunge la scelta di un modo di operare sostenibile, dove alle nuove costruzioni si predilige l’idea del recupero. Ecco da dove nasce l’idea di ripartire dall’esistente, scegliendo un’area del sistema urbano di proprietà pubblica, per definire, in una prospettiva di miglioramento, un sistema di strategie di intervento e un progetto di riqualificazione. Capire come agire su un’area di questo tipo, ha stimolato ad una lettura degli interventi statali sul tema dell’edilizia pubblica attraverso le azioni in campo legislativo. La ricerca ha preso poi avvio da una lettura dell’evoluzione del quadro normativo nazionale in materia, per poi concentrarsi sul contesto locale con il racconto dei fatti storici della città di Faenza fino ai giorni nostri attraverso le sue vicende urbanistiche. Una considerazione sulla legislazione passata dà la possibilità di vedere come lo Stato abbia nel tempo prestato attenzione e risposto in maniera diversa al problema della casa. In ogni periodo le iniziative dell’Amministrazione in merito alla programmazione, si mostrano come risultati di una risposta sociale e culturale, rilanciando poi, a seconda del momento, varie tematiche, ieri la carenza degli alloggi, oggi il tema della qualità urbana, del recupero e la necessità di contenere i costi e i consumi energetici. Lo studio si è quindi spostato e concentrato sulle tappe ed i risvolti della programmazione a livello locale, cercando di comprendere, anche sulle carte, il risultato di queste azioni amministrative, si legge come il susseguirsi delle diverse politiche urbanistiche abbia lasciato tracce e segni nel disegno della città. Nel loro esito formale gli interventi hanno assunto un valore nella vicenda della città poiché ne hanno determinato l’espansione in un certo modo. Dopo un lavoro di ricerca di documenti, consultando anche diversi archivi, gli interventi in materia di edilizia residenziale pubblica presenti a Faenza sono stati schedati al fine di creare un repertorio di informazioni riguardanti la localizzazione, la data di costruzione e informazioni riguardanti il tipo di intervento a livello normativo, in questo modo si è potuto inquadrare ciascun quartiere in una determinata stagione di politiche abitative. Queste informazioni sono state poi tradotte in schemi che comprendono tutto il territorio della città fino ad ottenere una visione d’insieme e cogliere le relazioni che i singoli interventi intrattengono con il resto della città. Si esplorano poi le relazioni in base alle stagioni delle politiche abitative e in base ai soggetti che ne hanno promosso la costruzione. La ricerca si propone quindi di riflettere sugli strumenti con cui agire nei casi di degrado, assecondando la logica del recupero e del riuso. Il processo per definire il "come" intervenire ha portato alla creazione di un abaco di possibili strategie di riqualificazione suddivise per grandi tematiche (connessione e mobilità, mixitè funzionale e verde, risparmio energetico, nuovi modi dell’abitare e relazioni e identità). Ogni tematica viene poi declinata in sottotemi che descrivono le operazioni possibili per la rigenerazione, correlati da una definizione e da piccoli progetti applicativi. Ciascun progetto schematizzato è pensato su un’area di edilizia residenziale pubblica di Faenza. Le strategie vengono poi effettivamente applicate ad un caso studio: il PEEP Orto Paganella. Il progetto di riqualificazione si struttura in due parti. Una riguarda l’impianto del quartiere, inserendo un nuovo volume destinato a servizi, l’altra si concentra su un edificio esistente per un progetto di recupero allo scopo di ridare valore al manufatto, riscattarne l’immagine e creare un’offerta abitativa adeguata, che assicuri abitazioni in affitto e tipi di alloggi destinati a nuovi soggetti della popolazione, con le loro specifiche esigenze. Il progetto di riqualificazione si sviluppa a partire dall’orientamento dell’edificio e dei suoi affacci. Viene sviluppato il tema dell’involucro, che circonda l’edificio e si declina sui diversi fronti in modo diverso. La proposta della facciata verso sud, trasparente e aperta sul parco pubblico ritrova la giusta considerazione per l’orientamento, sfruttandone le potenzialità e aprendosi alla vista del parco, mentre il fronte a nord rimane chiuso e protetto. Creando nuovi spazi e nuovi affacci e restituendo una nuova immagine dell’edificio si cerca di stimolare una riappropriazione del senso di appartenenza al quartiere.
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Zoni, Federico <1986&gt. "Edilizia residenziale medievale dell'Appennino Reggiano (secoli XI-XIV): Materiali, Tecniche e Maestranze." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8432/1/Tesi%20-%20F.ZONI.pdf.

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Abstract:
Con questo studio si è tentato di mettere in evidenza il potenziale informativo, a livello storico e archeologico, intrinseco a questo particolare tipo di fonti materiali, quali sono le architettura residenziali. Per fare ciò si è deciso di dare un primo inquadramento territoriale della ricerca, così da mettere in relazione il dato storico con quello geografico. In secondo luogo si è voluto esplicitare il metodo di indagine che si è scelto di applicare, con lo scopo di rendere note l'impostazione metodologica e l'impalcatura generale dello studio. Successivamente si è data una quanto più possibile breve descrizione della storia politica e dei principali avvenimenti che possono aver compartecipato alla formazione o a modifiche significative degli assetti territoriali e del paesaggio storico. Nei capitoli centrali si sono analizzati secondo diversi punti di vista, derivanti dalle diverse tipologie di fonti impiegate, i temi centrali della ricerca, ovvero le strutture abitative e insediative dell'Appennino reggiano, finalizzate alla ricostruzione delle principali tipologie individuate sul territorio sulla base di una lettura integrata tra dati archivistici e dati materiali. Infine si è tentato di delineare quali possono essere state le principali committenze, le maestranze e gli ambienti tecnici e sociali che hanno determinato le forme del paesaggio architettonico. Da ultimo si sono tratte alcune considerazioni conclusive, le quali non hanno la pretesa di esaurire le conoscenze ricavabili da questo tipo di approccio, quanto, all'opposto, di suscitare un rinnovato interesse e ulteriori domande da porre alle strutture residenziali e insediative del territorio.
With this study I tried to highlight the potential, as historical and archaeological sources, carried out by the residential architecture. To do this I decided to give an initial territorial classification of the research, so as to relate the historical data with the geographical one. Secondly, we wanted to make explicit the method of investigation that we chose to apply, with the aim of making known the methodological approach and the general scaffolding of the study. Subsequently, a brief description of the political history and of the main events that may have participated in the formation or significant changes in the territorial structure and the historical landscape was given. In the central chapters, according to different points of view, deriving from the different types of sources used, the central themes of the research, that is the housing and settlement structures of the Reggio Apennines, aimed at reconstructing the main typologies identified in the territory on the basis of a integrated reading between archival data and material data. Finally, it was attempted to outline what may have been the main commissioners, the workers and the technical and social environments that determined the forms of the architectural landscape. Finally, some concluding considerations were made, which do not pretend to exhaust the knowledge derived from this type of approach, but, on the contrary, to arouse renewed interest and further questions to be asked of the residential and settlement structures of the territory.
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Perna, Cecilia. "Lo spazio di mediazione nella riqualificazione degli insediamenti di edilizia residenziale pubblica." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/2034.

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Abstract:
2011 - 2012
In the last decade the Housing demand has become heterogeneous and transversal: from the socio-economic demand for job and housing, to the environmental one for energy supply and sustainability, up to the one for the implementation of efficient networks, such as transports, social capital, biodiversity and opportunities. In this framework, the question of Housing strongly plays again the important role it had already had in the postwar years so we can question about what could be the design of the residence nowadays (both in the field of the project for urban expansion and in the one for the requalification of existing real estate). Considering the role that public housing programs have played in the construction of European cities in the last century, and regarding both the inherited amount of "public city" and the current condition of inadequacy of the overall quality of housing, it seems advisable to focus on research materials that could help in a redevelopment able to solve the current demand. The research aims to focus on the relevance of the "space of mediation" within the process of rehabilitation of public housing, particularly paying attention to three questions. First of all, the historical and theoretical requirements that allow us to individuate the importance of this type of space; second there will be analyzed some of the most current approaches put in place in France (as they may be considered avant – garde pioneering in the rehabilitation processes) by using a methodology based on critical readings of public housing spaces for dichotomies (in | out, front | back, nature | built, private | common); finally this methodology that opposes to a "hierarchical" logic of space, a "polar" one, will be used to support the analysis phase as that of the project itself in a specific case-study in Naples. [edited by Author]
XI n.s.
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Gnaldi, Alessandro. "Tecniche di risk management per l'industria delle costruzioni: caso studio di edilizia residenziale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18274/.

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Abstract:
La tesi ha affrontato il tema del Risk Management applicato all’industria delle costruzioni. L’obiettivo mira a una gestione dei rischi di progetto, consapevole e pianificata, per l’ottenimento di migliori risultati in termini soprattutto di tempi e costi. I metodi utilizzati sono conformi alla norma UNI ISO 31000 e il PMBOK. Dall’identificazione dei rischi, basata su ricerca bibliografica, si passa per una valutazione che fa utilizzo di giudizi esperti e strumenti informatici come Excel e Project, fino a software dedicati (@Risk). Infine la redazione di un piano di mitigazione per i fattori nocivi ha portato alla luce azioni di risposta alle minacce e una pianificazione economica che garantisca gli obiettivi finanziari. Nello specifico la fase di analisi qualitativa ha previsto la creazione di un’intervista strutturata, divulgata online a figure professionali in grado di dare una valutazione ai quesiti proposti. Lo scopo è quello di ottenere votazioni su probabilità di accadimento e impatto dei rischi individuati. Grazie soprattutto alla collaborazione dell’albo degli architetti di Bologna e Arezzo è stato possibile disporre di una buona base dati. L’applicazione a un caso studio mutuato dal corso di Organizzazione del Cantiere ha reso i risultati tangibili. L’opera in questione è stata concretamente realizzata nel comune di Modena e figure direttamente coinvolte nel progetto si sono mostrate partecipative. I risultati acquisiti consistono nel database di informazioni estrapolate dalle interviste e nella realizzazione di un compendio per affrontare i rischi più diffusi nel settore delle costruzioni, in ambito di edilizia residenziale.
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Costantino, Carlo. "Lo sviluppo dell’edilizia residenziale a Bologna tra le due guerre (1920-1940)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Per comprendere la morfologia urbana di una città risulta imprescindibile lo studio dello sviluppo delle sue periferie storiche a partire dai primi piani urbanistici dell’ottocento: se Bologna nei primi due decenni del novecento può largamente identificarsi con l’area un tempo racchiusa dalle sue mura, è tra il 1920 e il 1940 che, grazie ad uno sviluppo edilizio senza precedenti, prefigura le dimensioni raggiunte negli anni 50’ e 60’. Lo scopo di questa ricerca è duplice: il primo è analizzare, quantitativamente e statisticamente, come avvengono le transizioni, attraverso la catalogazione dei dati del Casellario abitazioni sui circa 4.500 nuovi edifici realizzati in quegli anni: dal punto di vista del linguaggio, passando dagli stili storicistici a un linguaggio nuovo, progenitore dell’architettura del dopoguerra; dal punto di vista delle tecniche costruttive, con la transizione dalla struttura lineare in muratura portante a quella puntuale del telaio in cemento armato; dal punto di vista delle tipologie edilizie, in quanto l’utilizzo del telaio in calcestruzzo armato porta al passaggio, nelle periferie, dalle piccole costruzioni, principalmente a due soli livelli, alle palazzine multipiano, al condominio. Il secondo scopo è capire il processo di formazione ed espansione delle periferie per interpretare e leggere la condizione attuale, spesso difficilmente decodificabile per via dello sviluppo, spesso incontrollato, del secondo dopoguerra. Sul piano del metodo, l’analisi si definisce attraverso un gioco incrociato di verifiche alle diverse scale, urbanistica ed edilizia: analisi urbana, per avere una visione di insieme della città; analisi di quartiere, per capirne la formazione grazie allo studio cronologico ed edilizio/tipologico; analisi del foglio catastale, per lo studio delle tipologie edilizie e per il confronto con lo stato attuale; analisi degli edifici, per capire nel dettaglio come sia cambiata l’immagine delle periferie storiche dal dopoguerra ad oggi.
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Rosati, Giulia. "Simulazione dinamica di interventi di retrofit energetico applicati ad un edificio di edilizia residenziale pubblica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi è stata trattata la diagnosi energetica completa di una palazzina di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) a Bologna, di proprietà del Comune, tramite l’uso del software di simulazione dinamica Trnsys 17. Tale diagnosi rientra all’interno del Progetto HERB, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea per la ricerca di tecnologie innovative per la riqualificazione energetica di edifici residenziali. Tramite l’uso del software dinamico e del programma Google Sketch-up, è stato possibile realizzare il modello dell’edificio allo stato di fatto e valutarne i relativi consumi energetici, i quali sono stati poi confrontati con i corrispondenti consumi reali, ottenuti grazie alle letture del contatore della palazzina, posto in centrale termica. Tale confronto ha permesso la calibrazione del modello realizzato con il software, il quale è risultato un’ottima rappresentazione dell’edificio reale. La simulazione dell’edificio allo stato pre-retrofit ha permesso di valutare i fabbisogni di energia primaria richiesti per il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e l’illuminazione e i corrispondenti indici di prestazione energetica. A partire da tali valutazioni è stato possibile concludere che l’edificio allo stato di fatto dimostra di avere delle scarsissime prestazioni energetiche. In seguito, sono stati considerati cinque diversi interventi di retrofit e i relativi vantaggi che questi hanno comportato dal punto di vista del risparmio di energia primaria annuale richiesta dall’edificio in questione. Ad ogni retrofit sono state effettuate le analoghe valutazioni del caso pre-retrofit ed è stato calcolato il risparmio energetico che ogni intervento è stato in grado di determinare, sia rispetto al precedente, che rispetto all’edificio allo stato di fatto
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Campana, Sirielle. "Investire sul risparmio: intervento di rigenerazione di edilizia residenziale pubblica nel Comparto Sidoli a Parma." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18219/.

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Abstract:
Questa tesi intende esplorare il tema della riqualificazione di un immobile di edilizia residenziale pubblica, attraverso l’adeguamento dell’involucro e degli impianti a quanto stabilito dalle normative energetiche ed utilizzando il risparmio ottenuto per l’ampliamento ed il miglioramento dell’offerta abitativa dello stesso. Oggetto dello studio è il Comparto Sidoli, quartiere di edilizia economica popolare sorto negli anni ‘80 del Novecento in una zona di espansione a sud-est della città di Parma. A seguito dell’individuazione degli edifici che generano il maggior impatto sul luogo, il lavoro si è concentrato sulla riqualificazione funzionale ed energetica di un fabbricato di edilizia residenziale pubblica presente nel comparto. Riflessioni di carattere economico e sociale hanno quindi portato alla definizione di scenari di intervento che rendessero possibile l’adeguamento morfologico e prestazionale degli spazi in un’ottica di risparmio di risorse a vantaggio degli investitori ma anche degli utenti finali. L’intervento proposto permette un risparmio del 90% sul fabbisogno energetico iniziale, raggiungendo un indice di prestazione energetica globale di 27,65 kWh/m2anno a fronte dei 125 kWh/m2anno iniziali e facendo passare l’edificio da classe energetica E ad A4. I costi di approvvigionamento dell’energia si riducono di oltre l’80% e l’introduzione di sistemi di ombreggiamento e di impianto solare termico, insieme all’adeguamento dell’involucro edilizio ai valori normati, permettono l’accesso a incentivi nazionali: la somma di risparmi ed agevolazioni fiscali abbassano il costo dell’investimento iniziale, permettendo un ritorno economico in 8 anni. La riorganizzazione degli ambienti interni permette inoltre di risparmiare 1 000 €/m2 su interventi di nuova costruzione volti a offrire la stessa superficie di alloggi aggiunta tramite riorganizzazione interna del fabbricato esistente.
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Maggio, Manuela <1986&gt. "Quartieri di edilizia residenziale pubblica e politica del social mix. Un'indagine quanti-qualitativa a Bologna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8860/1/Maggio_Manuela_Tesi.pdf.

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Abstract:
Questa tesi di dottorato si è occupata di approfondire una specifica politica urbana, identificabile come politica del social mix, che in Italia possiede una duplice facciata. Da una parte è in via di importazione come tattica risolutiva di problematiche avviatesi in specifiche porzioni di territorio, i quartieri ad alta concentrazione di edilizia residenziale pubblica (ERP); dall’altra parte è l’esito della politica abitativa locale, dunque quel risultato ottenuto per certi versi casualmente, a seguito della vendita del patrimonio abitativo pubblico o di quei progetti volti a combattere la povertà e a risollevare la condizione economica di alcune fasce di popolazione attraverso l’accesso alla proprietà, nonché delle evoluzioni che la “domanda di casa” oggi registra. Attraverso uno studio mixed methods la tesi dottorale ha indagato in particolare la relazione tra tenure e social mix nella città di Bologna avvalendosi sia di dati censuari, sia di dati sull’affitto sociale diffuso a livello urbano; in secondo luogo ha interrogato la relazione tra social mix e coesione sociale in un quartiere mixed tenure.
The thesis concerns a specific urban policy: the social mix policy. Within the Italian context, this policy was imported on the one hand as a solution of the problems arised in specific territories, often in districts with a high concentration of public housing (Edilizia Residenziale Pubblica - ERP); on the other one it is the outcome of local housing policy, that is a result obtained in some ways by chance, following the selling of public housing, or by projects to fight poverty and to relieve the economic condition of sections of population, through the access to property. Additionally, it follows the development registered by the "demand of housing". Through a mixed methods research, this doctoral thesis studies the relationship between the tenure and the social mix in the city of Bologna using both census data and data on urban public housing. Furthermore, the thesis analyses the relationship between social mix and social cohesion in a mixed tenure neighbourhood.
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Books on the topic "Edilizia residenziale"

1

Edilizia residenziale in Italia nell'Altomedioevo. Roma: Carocci, 2011.

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2

Trivelli, Alessandro. Edilizia residenziale innovativa: Progettare l'housing contemporaneo. Santarcangelo di Romagna (RN) [i.e. Rimini, Italy]: Maggioli, 2011.

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3

L'industrializzazione nei quartieri di edilizia residenziale pubblica. Roma: Aracne editrice S.r.l., 2013.

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4

Tullio, Campostrini, ed. Costruire a Venezia: Trent'anni di edilizia residenziale pubblica. Venezia: Il Cardo, 1993.

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5

Le cento case del secolo. Milano: Electa, 2009.

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6

Edilizia residenziale tra IX-X secolo: Storia e archeologia. Borgo S. Lorenzo (Firenze): All'insegna del giglio, 2010.

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7

Firenze, ATER, and AGIP servizi, eds. Edilizia sperimentale a Prato: Intervento sperimentale di edilizia residenziale a basso consumo energetico a Prato. Firenze: Alinea, 1989.

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8

La città distante: Piani e progetti di edilizia residenziale pubblica. Pisa: ETS, 2002.

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9

Pierini, Roberto. La città distante: Piani e progetti di edilizia residenziale pubblica. Pisa: ETS, 2002.

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10

Pedrozzi, Martino. Casualità e disegno: Edilizia residenziale e spazio pubblico a Lugano. Bellinzona: Edizioni Casagrande, 2020.

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Book chapters on the topic "Edilizia residenziale"

1

Calvani, Mirella Marini. "Edilizia residenziale." In Lo scavo a Parma sotto Palazzo Sanvitale, 34–38. Archaeopress Publishing Ltd, 2023. http://dx.doi.org/10.2307/jj.608102.10.

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2

"IMMAGINARE LA SOSTITUZIONE DI UN EDIFICIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA." In Residenza pubblica e condivisione identitaria, edited by Riccardo Petrachi, Cecilia Eli, and Martina Barbino, 132–50. Quodlibet, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvj7wmqc.23.

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3

Bonaiuto, Marino, Silvia Ariccio, Ferdinando Fornara, Gloria Piccinin, and Gabriele Lizzani. "LA VALUTAZIONE POST-OCCUPATIVA IN UN INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA A ROMA:." In Residenza pubblica e condivisione identitaria, 100–107. Quodlibet, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvj7wmqc.17.

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Conference papers on the topic "Edilizia residenziale"

1

Ottaviani, Dorotea. "Il valore della memoria nei processi di riqualificazione dei grandi complessi di edilizia residenziale pubblica." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8017.

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Abstract:
Come affrontare i processi di riqualificazione quando “il rapporto tra le aree-residenza e elementi primari” non è più alla base della configurazione per tessuti della città e la casa diventa monumentale memoria e gesto rappresentativo dello Stato? Concentrando lo sguardo sul periodo tra gli anni 60' e 70' si rende evidente un intento congiunto delle amministrazioni e degli architetti, attraverso la progettazione di complessi a scala macroscopica, spesso isolati dal contesto classico della città, di creare una visione chiara ed iconica del ruolo assistenzialista dello Stato. Questa stagione, sottolineata da scelte compositive in contrapposizione con la visione “ordinaria” della città e della sua crescita per tessuti, raggiunge la sua massima espressione nel “grande segno” che fa coincidere tipologia architettonica con morfologia urbana e racconta di un’amministrazione che vuole essere il referente diretto per la risoluzione di problematiche sociali e risponde in maniera reattiva e molto rapida alle questioni e alle esigenze poste dalle sue classi più bisognose. Il primo valore da riconoscere ai progetti di questo periodo è di essere stati rappresentativi di vocazioni collettive e di averle riassunte con un gesto progettuale dall'alto valore iconografico. La seconda caratteristica di questa stagione architettonica, continuando a restringere la valutazione ad una constatazione dei fatti scevra di componenti di giudizio, è la sua ampia vocazione ad essere terreno sperimentale sia in ambiti architettonici che urbanistici. La domanda che ci poniamo è se sia possibile ripartire da queste due valori per re-interpretare i progetti dei grandi complessi residenziali pubblici e renderli “abitabili” mantenendone le loro particolari vocazioni. How can we deal with requalification process in parts of the city which are no longer based on the “relation among residential-area and primary elements” and where the house has become the rappresentative memory of programs and ideals of the State? Concentrating on the 60' and 70' period in Italy it is clear a joined intent of the administration and the architects to create a neat and iconographic image of the protective and directive role of the State towards its citizen, through the designing of large, unitary social housing, often off the normal urban scale and isolated by the rest of the city. This season, highlighted by compositive experience in sharp contrapposition with the “ordinary” vision of the city, reach its maximal expression in “great sign design” that tends to an equivalence between architectural typology and urban morphology. The first merit that have to be acknowlegde to those project is to have been a representative of collective vocations through a high valued iconographical design. A second valor to be confered to this period is its vocation on being a laboratory for both architectural and urban experimentation. Question we are facing is, then, if it is possibile to start over on those two intrinsic values, seep through the lens of the european directives for sustainable renewal of the cities, for a reinterpretation of the large housing estates in order to give them back to their peculiar potential and to make the the center of regenerations of the city itself.
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