To see the other types of publications on this topic, follow the link: Edilizia residenziale.

Dissertations / Theses on the topic 'Edilizia residenziale'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 43 dissertations / theses for your research on the topic 'Edilizia residenziale.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse dissertations / theses on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Cimarelli, Laura, and Luca Fornaroli. "Declivi. Intervento di edilizia residenziale sostenibile a Bertinoro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3586/.

Full text
Abstract:
Oggetto di questa tesi di Laurea è la progettazione di un quartiere residenziale sostenibile a Bertinoro (FC) richiesto dell’Amministrazione Comunale, orientata anche verso la realizzazione di un parcheggio di attestazione multipiano per il borgo e di una risalita meccanizzata al centro. L’area d’intervento costituisce infatti una posizione strategica per l’arrivo e gli accessi alla città alta. Il progetto quindi affronta due scenari: uno a scala urbana e uno a scala architettonica. Fondamentale è stata la definizione delle strategie urbane: consapevoli dell’importanza di una gestione sostenibile del territorio, questa tesi ha cercato di affrontare le problematiche relative alla mobilità del luogo, caratterizzato da forti pendii, ponendosi come obiettivo l’eliminazione di flussi veicolari nel centro storico e nel contempo la completa accessibilità di quest’ultimo attraverso nuovi sistemi meccanizzati di risalita che incentivino la mobilità pedonale. Ciò ha portato ad un studio dei percorsi di Bertinoro e ad una ricerca sulle varie tipologie sia di parcheggio multipiano che di risalita finalizzata alla definizione della soluzione più efficiente e adeguata per il luogo. A scala architettonica la complessità del progetto è stata quella di dare uguale importanza a dati oggettivi e quantificabili, come orientamento, apporti solari, impianti, senza tralasciare i valori storico-paesaggistici, risorsa fondamentale per quest'area. La sfida è stata quindi quella di progettare un quartiere con dei requisiti energetici che vadano ben oltre i confini determinati dalla normativa e di riuscire ad integrare nel contesto, con il minor impatto ambientale e percettivo, l’intero insediamento, compreso il parcheggio multipiano e la risalita. Il titolo “declivi” sintetizza in questo senso la strategia adottata ovvero tutto il progetto nasce da un attento confronto con le caratteristiche topografiche del luogo cercando di ripristinarle dove sono venute a mancare in una logica non di aggiunta del costruito ma di “crescita” dal suolo. La chiave di lettura è stata in particolare l’idea del terrazzamento e degli affacci sul paesaggio. Durante tutto il processo progettuale si è dunque operato verificando contestualmente ogni scelta dal punto di vista architettonico, tecnologico ed energetico puntando ad un progetto che possa essere definito sostenibile a tutte le sue scale: urbanistica e architettonica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Formaggio, Francesca. "Riqualificazione di un complesso di edilizia residenziale a Kanaleneiland, Utrecht." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

Find full text
Abstract:
L’emergenza ambientale attuale impone una particolare attenzione al risparmio sul consumo di risorse energetiche e territoriali. L’architettura si trova a svolgere un ruolo decisivo all’interno di questo scenario poiché gli edifici rappresentano uno tra i fattori più impattanti per quanto riguarda il consumo di suolo, di materiali e di risorse energetiche. Un’attenzione particolare, inoltre, la si deve riservare agli edifici esistenti che sono stati progettati con tecnologie obsolete e senza strategie per contenere questo consumo di risorse e che, se riqualificati in maniera adeguata, potrebbero diminuire notevolmente il loro impatto ambientale, contribuendo così a migliorare l’ambiente circostante. Tali interventi, però, risultano essere piuttosto onerosi e molto spesso questo scoraggia i proprietari e gli investitori ad intervenire. E’ all’interno di questo quadro che si inserisce il progetto ABRACADABRA (Assistant Building’s addition to Retrofit, Adopt, Cure And Develop the Actual Buildings up to zeRo energy, Activating a market for deep renovation ), finalizzato alla promozione della riqualificazione architettonica ed energetica di comparti di edifici esistenti attraverso una strategia di aggiunte (ADDITIONS) che permettono, contemporaneamente, di implementare la superficie costruita e quindi il valore di rendita del complesso (attraverso l’aumento della superficie delle unità abitative esistenti e l’aggiunta di nuove unità), abbassando i tempi di ammortamento delle spese di riqualificazione. Il fine ultimo di questa tesi è quello di verificare la fattibilità della strategia di ABRACADABRA applicata al caso di studio di Kanaleneiland ad Utrecht, nei Paesi Bassi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Leonardi, Francesca. "Ripartire dall'esistente Riqualificazione di un quartiere di edilizia residenziale pubblica a Faenza." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3624/.

Full text
Abstract:
L’intenzione che ha mosso la ricerca è stata quella di ridare valore alla casa pubblica, perché è un’opportunità per la popolazione, soprattutto per le fasce sociali più deboli e perché non può non essere espressione di qualità architettonica, urbanistica e sociale. A ciò si aggiunge la scelta di un modo di operare sostenibile, dove alle nuove costruzioni si predilige l’idea del recupero. Ecco da dove nasce l’idea di ripartire dall’esistente, scegliendo un’area del sistema urbano di proprietà pubblica, per definire, in una prospettiva di miglioramento, un sistema di strategie di intervento e un progetto di riqualificazione. Capire come agire su un’area di questo tipo, ha stimolato ad una lettura degli interventi statali sul tema dell’edilizia pubblica attraverso le azioni in campo legislativo. La ricerca ha preso poi avvio da una lettura dell’evoluzione del quadro normativo nazionale in materia, per poi concentrarsi sul contesto locale con il racconto dei fatti storici della città di Faenza fino ai giorni nostri attraverso le sue vicende urbanistiche. Una considerazione sulla legislazione passata dà la possibilità di vedere come lo Stato abbia nel tempo prestato attenzione e risposto in maniera diversa al problema della casa. In ogni periodo le iniziative dell’Amministrazione in merito alla programmazione, si mostrano come risultati di una risposta sociale e culturale, rilanciando poi, a seconda del momento, varie tematiche, ieri la carenza degli alloggi, oggi il tema della qualità urbana, del recupero e la necessità di contenere i costi e i consumi energetici. Lo studio si è quindi spostato e concentrato sulle tappe ed i risvolti della programmazione a livello locale, cercando di comprendere, anche sulle carte, il risultato di queste azioni amministrative, si legge come il susseguirsi delle diverse politiche urbanistiche abbia lasciato tracce e segni nel disegno della città. Nel loro esito formale gli interventi hanno assunto un valore nella vicenda della città poiché ne hanno determinato l’espansione in un certo modo. Dopo un lavoro di ricerca di documenti, consultando anche diversi archivi, gli interventi in materia di edilizia residenziale pubblica presenti a Faenza sono stati schedati al fine di creare un repertorio di informazioni riguardanti la localizzazione, la data di costruzione e informazioni riguardanti il tipo di intervento a livello normativo, in questo modo si è potuto inquadrare ciascun quartiere in una determinata stagione di politiche abitative. Queste informazioni sono state poi tradotte in schemi che comprendono tutto il territorio della città fino ad ottenere una visione d’insieme e cogliere le relazioni che i singoli interventi intrattengono con il resto della città. Si esplorano poi le relazioni in base alle stagioni delle politiche abitative e in base ai soggetti che ne hanno promosso la costruzione. La ricerca si propone quindi di riflettere sugli strumenti con cui agire nei casi di degrado, assecondando la logica del recupero e del riuso. Il processo per definire il "come" intervenire ha portato alla creazione di un abaco di possibili strategie di riqualificazione suddivise per grandi tematiche (connessione e mobilità, mixitè funzionale e verde, risparmio energetico, nuovi modi dell’abitare e relazioni e identità). Ogni tematica viene poi declinata in sottotemi che descrivono le operazioni possibili per la rigenerazione, correlati da una definizione e da piccoli progetti applicativi. Ciascun progetto schematizzato è pensato su un’area di edilizia residenziale pubblica di Faenza. Le strategie vengono poi effettivamente applicate ad un caso studio: il PEEP Orto Paganella. Il progetto di riqualificazione si struttura in due parti. Una riguarda l’impianto del quartiere, inserendo un nuovo volume destinato a servizi, l’altra si concentra su un edificio esistente per un progetto di recupero allo scopo di ridare valore al manufatto, riscattarne l’immagine e creare un’offerta abitativa adeguata, che assicuri abitazioni in affitto e tipi di alloggi destinati a nuovi soggetti della popolazione, con le loro specifiche esigenze. Il progetto di riqualificazione si sviluppa a partire dall’orientamento dell’edificio e dei suoi affacci. Viene sviluppato il tema dell’involucro, che circonda l’edificio e si declina sui diversi fronti in modo diverso. La proposta della facciata verso sud, trasparente e aperta sul parco pubblico ritrova la giusta considerazione per l’orientamento, sfruttandone le potenzialità e aprendosi alla vista del parco, mentre il fronte a nord rimane chiuso e protetto. Creando nuovi spazi e nuovi affacci e restituendo una nuova immagine dell’edificio si cerca di stimolare una riappropriazione del senso di appartenenza al quartiere.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Zoni, Federico <1986&gt. "Edilizia residenziale medievale dell'Appennino Reggiano (secoli XI-XIV): Materiali, Tecniche e Maestranze." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8432/1/Tesi%20-%20F.ZONI.pdf.

Full text
Abstract:
Con questo studio si è tentato di mettere in evidenza il potenziale informativo, a livello storico e archeologico, intrinseco a questo particolare tipo di fonti materiali, quali sono le architettura residenziali. Per fare ciò si è deciso di dare un primo inquadramento territoriale della ricerca, così da mettere in relazione il dato storico con quello geografico. In secondo luogo si è voluto esplicitare il metodo di indagine che si è scelto di applicare, con lo scopo di rendere note l'impostazione metodologica e l'impalcatura generale dello studio. Successivamente si è data una quanto più possibile breve descrizione della storia politica e dei principali avvenimenti che possono aver compartecipato alla formazione o a modifiche significative degli assetti territoriali e del paesaggio storico. Nei capitoli centrali si sono analizzati secondo diversi punti di vista, derivanti dalle diverse tipologie di fonti impiegate, i temi centrali della ricerca, ovvero le strutture abitative e insediative dell'Appennino reggiano, finalizzate alla ricostruzione delle principali tipologie individuate sul territorio sulla base di una lettura integrata tra dati archivistici e dati materiali. Infine si è tentato di delineare quali possono essere state le principali committenze, le maestranze e gli ambienti tecnici e sociali che hanno determinato le forme del paesaggio architettonico. Da ultimo si sono tratte alcune considerazioni conclusive, le quali non hanno la pretesa di esaurire le conoscenze ricavabili da questo tipo di approccio, quanto, all'opposto, di suscitare un rinnovato interesse e ulteriori domande da porre alle strutture residenziali e insediative del territorio.
With this study I tried to highlight the potential, as historical and archaeological sources, carried out by the residential architecture. To do this I decided to give an initial territorial classification of the research, so as to relate the historical data with the geographical one. Secondly, we wanted to make explicit the method of investigation that we chose to apply, with the aim of making known the methodological approach and the general scaffolding of the study. Subsequently, a brief description of the political history and of the main events that may have participated in the formation or significant changes in the territorial structure and the historical landscape was given. In the central chapters, according to different points of view, deriving from the different types of sources used, the central themes of the research, that is the housing and settlement structures of the Reggio Apennines, aimed at reconstructing the main typologies identified in the territory on the basis of a integrated reading between archival data and material data. Finally, it was attempted to outline what may have been the main commissioners, the workers and the technical and social environments that determined the forms of the architectural landscape. Finally, some concluding considerations were made, which do not pretend to exhaust the knowledge derived from this type of approach, but, on the contrary, to arouse renewed interest and further questions to be asked of the residential and settlement structures of the territory.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Perna, Cecilia. "Lo spazio di mediazione nella riqualificazione degli insediamenti di edilizia residenziale pubblica." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/2034.

Full text
Abstract:
2011 - 2012
In the last decade the Housing demand has become heterogeneous and transversal: from the socio-economic demand for job and housing, to the environmental one for energy supply and sustainability, up to the one for the implementation of efficient networks, such as transports, social capital, biodiversity and opportunities. In this framework, the question of Housing strongly plays again the important role it had already had in the postwar years so we can question about what could be the design of the residence nowadays (both in the field of the project for urban expansion and in the one for the requalification of existing real estate). Considering the role that public housing programs have played in the construction of European cities in the last century, and regarding both the inherited amount of "public city" and the current condition of inadequacy of the overall quality of housing, it seems advisable to focus on research materials that could help in a redevelopment able to solve the current demand. The research aims to focus on the relevance of the "space of mediation" within the process of rehabilitation of public housing, particularly paying attention to three questions. First of all, the historical and theoretical requirements that allow us to individuate the importance of this type of space; second there will be analyzed some of the most current approaches put in place in France (as they may be considered avant – garde pioneering in the rehabilitation processes) by using a methodology based on critical readings of public housing spaces for dichotomies (in | out, front | back, nature | built, private | common); finally this methodology that opposes to a "hierarchical" logic of space, a "polar" one, will be used to support the analysis phase as that of the project itself in a specific case-study in Naples. [edited by Author]
XI n.s.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Gnaldi, Alessandro. "Tecniche di risk management per l'industria delle costruzioni: caso studio di edilizia residenziale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18274/.

Full text
Abstract:
La tesi ha affrontato il tema del Risk Management applicato all’industria delle costruzioni. L’obiettivo mira a una gestione dei rischi di progetto, consapevole e pianificata, per l’ottenimento di migliori risultati in termini soprattutto di tempi e costi. I metodi utilizzati sono conformi alla norma UNI ISO 31000 e il PMBOK. Dall’identificazione dei rischi, basata su ricerca bibliografica, si passa per una valutazione che fa utilizzo di giudizi esperti e strumenti informatici come Excel e Project, fino a software dedicati (@Risk). Infine la redazione di un piano di mitigazione per i fattori nocivi ha portato alla luce azioni di risposta alle minacce e una pianificazione economica che garantisca gli obiettivi finanziari. Nello specifico la fase di analisi qualitativa ha previsto la creazione di un’intervista strutturata, divulgata online a figure professionali in grado di dare una valutazione ai quesiti proposti. Lo scopo è quello di ottenere votazioni su probabilità di accadimento e impatto dei rischi individuati. Grazie soprattutto alla collaborazione dell’albo degli architetti di Bologna e Arezzo è stato possibile disporre di una buona base dati. L’applicazione a un caso studio mutuato dal corso di Organizzazione del Cantiere ha reso i risultati tangibili. L’opera in questione è stata concretamente realizzata nel comune di Modena e figure direttamente coinvolte nel progetto si sono mostrate partecipative. I risultati acquisiti consistono nel database di informazioni estrapolate dalle interviste e nella realizzazione di un compendio per affrontare i rischi più diffusi nel settore delle costruzioni, in ambito di edilizia residenziale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Costantino, Carlo. "Lo sviluppo dell’edilizia residenziale a Bologna tra le due guerre (1920-1940)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

Find full text
Abstract:
Per comprendere la morfologia urbana di una città risulta imprescindibile lo studio dello sviluppo delle sue periferie storiche a partire dai primi piani urbanistici dell’ottocento: se Bologna nei primi due decenni del novecento può largamente identificarsi con l’area un tempo racchiusa dalle sue mura, è tra il 1920 e il 1940 che, grazie ad uno sviluppo edilizio senza precedenti, prefigura le dimensioni raggiunte negli anni 50’ e 60’. Lo scopo di questa ricerca è duplice: il primo è analizzare, quantitativamente e statisticamente, come avvengono le transizioni, attraverso la catalogazione dei dati del Casellario abitazioni sui circa 4.500 nuovi edifici realizzati in quegli anni: dal punto di vista del linguaggio, passando dagli stili storicistici a un linguaggio nuovo, progenitore dell’architettura del dopoguerra; dal punto di vista delle tecniche costruttive, con la transizione dalla struttura lineare in muratura portante a quella puntuale del telaio in cemento armato; dal punto di vista delle tipologie edilizie, in quanto l’utilizzo del telaio in calcestruzzo armato porta al passaggio, nelle periferie, dalle piccole costruzioni, principalmente a due soli livelli, alle palazzine multipiano, al condominio. Il secondo scopo è capire il processo di formazione ed espansione delle periferie per interpretare e leggere la condizione attuale, spesso difficilmente decodificabile per via dello sviluppo, spesso incontrollato, del secondo dopoguerra. Sul piano del metodo, l’analisi si definisce attraverso un gioco incrociato di verifiche alle diverse scale, urbanistica ed edilizia: analisi urbana, per avere una visione di insieme della città; analisi di quartiere, per capirne la formazione grazie allo studio cronologico ed edilizio/tipologico; analisi del foglio catastale, per lo studio delle tipologie edilizie e per il confronto con lo stato attuale; analisi degli edifici, per capire nel dettaglio come sia cambiata l’immagine delle periferie storiche dal dopoguerra ad oggi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Rosati, Giulia. "Simulazione dinamica di interventi di retrofit energetico applicati ad un edificio di edilizia residenziale pubblica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

Find full text
Abstract:
In questo lavoro di tesi è stata trattata la diagnosi energetica completa di una palazzina di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) a Bologna, di proprietà del Comune, tramite l’uso del software di simulazione dinamica Trnsys 17. Tale diagnosi rientra all’interno del Progetto HERB, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea per la ricerca di tecnologie innovative per la riqualificazione energetica di edifici residenziali. Tramite l’uso del software dinamico e del programma Google Sketch-up, è stato possibile realizzare il modello dell’edificio allo stato di fatto e valutarne i relativi consumi energetici, i quali sono stati poi confrontati con i corrispondenti consumi reali, ottenuti grazie alle letture del contatore della palazzina, posto in centrale termica. Tale confronto ha permesso la calibrazione del modello realizzato con il software, il quale è risultato un’ottima rappresentazione dell’edificio reale. La simulazione dell’edificio allo stato pre-retrofit ha permesso di valutare i fabbisogni di energia primaria richiesti per il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e l’illuminazione e i corrispondenti indici di prestazione energetica. A partire da tali valutazioni è stato possibile concludere che l’edificio allo stato di fatto dimostra di avere delle scarsissime prestazioni energetiche. In seguito, sono stati considerati cinque diversi interventi di retrofit e i relativi vantaggi che questi hanno comportato dal punto di vista del risparmio di energia primaria annuale richiesta dall’edificio in questione. Ad ogni retrofit sono state effettuate le analoghe valutazioni del caso pre-retrofit ed è stato calcolato il risparmio energetico che ogni intervento è stato in grado di determinare, sia rispetto al precedente, che rispetto all’edificio allo stato di fatto
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Campana, Sirielle. "Investire sul risparmio: intervento di rigenerazione di edilizia residenziale pubblica nel Comparto Sidoli a Parma." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18219/.

Full text
Abstract:
Questa tesi intende esplorare il tema della riqualificazione di un immobile di edilizia residenziale pubblica, attraverso l’adeguamento dell’involucro e degli impianti a quanto stabilito dalle normative energetiche ed utilizzando il risparmio ottenuto per l’ampliamento ed il miglioramento dell’offerta abitativa dello stesso. Oggetto dello studio è il Comparto Sidoli, quartiere di edilizia economica popolare sorto negli anni ‘80 del Novecento in una zona di espansione a sud-est della città di Parma. A seguito dell’individuazione degli edifici che generano il maggior impatto sul luogo, il lavoro si è concentrato sulla riqualificazione funzionale ed energetica di un fabbricato di edilizia residenziale pubblica presente nel comparto. Riflessioni di carattere economico e sociale hanno quindi portato alla definizione di scenari di intervento che rendessero possibile l’adeguamento morfologico e prestazionale degli spazi in un’ottica di risparmio di risorse a vantaggio degli investitori ma anche degli utenti finali. L’intervento proposto permette un risparmio del 90% sul fabbisogno energetico iniziale, raggiungendo un indice di prestazione energetica globale di 27,65 kWh/m2anno a fronte dei 125 kWh/m2anno iniziali e facendo passare l’edificio da classe energetica E ad A4. I costi di approvvigionamento dell’energia si riducono di oltre l’80% e l’introduzione di sistemi di ombreggiamento e di impianto solare termico, insieme all’adeguamento dell’involucro edilizio ai valori normati, permettono l’accesso a incentivi nazionali: la somma di risparmi ed agevolazioni fiscali abbassano il costo dell’investimento iniziale, permettendo un ritorno economico in 8 anni. La riorganizzazione degli ambienti interni permette inoltre di risparmiare 1 000 €/m2 su interventi di nuova costruzione volti a offrire la stessa superficie di alloggi aggiunta tramite riorganizzazione interna del fabbricato esistente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Maggio, Manuela <1986&gt. "Quartieri di edilizia residenziale pubblica e politica del social mix. Un'indagine quanti-qualitativa a Bologna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8860/1/Maggio_Manuela_Tesi.pdf.

Full text
Abstract:
Questa tesi di dottorato si è occupata di approfondire una specifica politica urbana, identificabile come politica del social mix, che in Italia possiede una duplice facciata. Da una parte è in via di importazione come tattica risolutiva di problematiche avviatesi in specifiche porzioni di territorio, i quartieri ad alta concentrazione di edilizia residenziale pubblica (ERP); dall’altra parte è l’esito della politica abitativa locale, dunque quel risultato ottenuto per certi versi casualmente, a seguito della vendita del patrimonio abitativo pubblico o di quei progetti volti a combattere la povertà e a risollevare la condizione economica di alcune fasce di popolazione attraverso l’accesso alla proprietà, nonché delle evoluzioni che la “domanda di casa” oggi registra. Attraverso uno studio mixed methods la tesi dottorale ha indagato in particolare la relazione tra tenure e social mix nella città di Bologna avvalendosi sia di dati censuari, sia di dati sull’affitto sociale diffuso a livello urbano; in secondo luogo ha interrogato la relazione tra social mix e coesione sociale in un quartiere mixed tenure.
The thesis concerns a specific urban policy: the social mix policy. Within the Italian context, this policy was imported on the one hand as a solution of the problems arised in specific territories, often in districts with a high concentration of public housing (Edilizia Residenziale Pubblica - ERP); on the other one it is the outcome of local housing policy, that is a result obtained in some ways by chance, following the selling of public housing, or by projects to fight poverty and to relieve the economic condition of sections of population, through the access to property. Additionally, it follows the development registered by the "demand of housing". Through a mixed methods research, this doctoral thesis studies the relationship between the tenure and the social mix in the city of Bologna using both census data and data on urban public housing. Furthermore, the thesis analyses the relationship between social mix and social cohesion in a mixed tenure neighbourhood.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Guarino, Monica. "Verso una nuova qualità dell'abitare: la riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/156.

Full text
Abstract:
2009 - 2010
La casa concepita come un bene da riprodurre in serie è l’elemento che ha caratterizzato la forma dei nuovi quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica costruiti in Italia e anche in Europa, a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, in risposta alla pressante domanda abitativa di quella che allora sembrava essere un’inarrestabile crescita industriale ed economica. La nuova forma dell’abitare che in quel periodo si andava delineando nella realtà italiana costituiva certamente una risposta, in termini quantitativi, corrispondente alla domanda; tuttavia, pur a fronte di significative eccezioni, rappresentate da alcuni interventi di rilevante qualità architettonica, la maggior parte degli insediamenti realizzati a partire da quel periodo ha mostrato progressivamente i limiti di un’impostazione progettuale eccessivamente centrata sull’abitazione, che ha spesso trascurato la presenza di quei servizi (scuole, trasporto pubblico adeguato, spazi pubblici aperti e attrezzature pubbliche) che insieme alla residenza restituiscono la qualità dell’abitare. Se a queste condizioni precarie sommiamo la mancanza di strategie e di risorse che hanno contribuito al lento ed inarrestabile degrado fisico e sociale dei quartieri ed il rapido mutamento della struttura sociale degli ultimi decenni che, ha profondamente messo in crisi gli assetti tipologici familiari tradizionali, otteniamo uno scenario in cui si rintracciano tutte le contraddizioni del disagio abitativo attuale. La ricerca intitolata “Verso una nuova qualità dell’abitare: la riqualificazione dell’Edilizia Residenziale Pubblica”, si interroga sulla possibilità intervenire in questi “luoghi” per poterli riequilibrare sollecitandone le corde della qualità urbana, architettonica, economica, sociale, energetica, ambientale, culturale e paesaggistica affinchè tutte queste componenti siano in grado di guidare la necessaria riforma, tipologica e costruttiva della residenza pubblica e dei suoi modelli insediativi. La ricerca si compone di tre sezioni: La prima finalizzata alla descrizione dell’attuale quadro normativo e programmatico generale che guida le politiche della Comunità europea, del governo nazionale e dei governo regionali, con particolare attenzione alla realtà campana. La seconda finalizzata alla produzione di repertori architettonici ed urbani, riferiti alle modalità di intervento adottate nel Regno Unito e in Spagna, per mezzo di uno studio sistematico dei più significativi progetti realizzati. Questo approfondimento è stato arricchito dall’esperienza diretta di studio e di ricerca condotta, nel 2009, presso il Cambridge City Council e il Greenwich City Council e nel 2010 presso la Escuela Tecnica de Arquitectura della città di Valladolid , in Spagna. La terza finalizzata alla definizione di modelli di indagine e ipotesi di progetto, sperimentati su quartieri di ERP gestiti dall’Istituto Autonomo Case Popolari della Provincia di Avellino (IACP-Av). [a cura dell'autore]
IX n.s.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Berritta, Sofia. "Principi e orientamenti per la progettazione di edilizia residenziale ecocompatibile. Riflessioni per le aree del Mediterraneo." Thesis, Universita' degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/383.

Full text
Abstract:
La ricerca di efficienza energetica nel settore delle costruzioni, progressivamente accelerata dalle condizioni di crisi legate alla scarsita' di combustibili fossili e all'elevato livello di inquinamento ambientale, e la ricerca di materiali e tecniche per la realizzazione di edifici progettati secondo i principi della sostenibilita' e della bioedilizia, sono diventati nel corso dell'ultimo trentennio un obiettivo strategico di grandi e piccoli operatori del settore edile in sinergia con le parti politiche e amministrative attraverso leggi e normative. Il modo migliore per affrontare il progetto architettonico e' quindi quello di porsi dalla parte della natura, tornando in un certo senso all'uso di un linguaggio semplice, tradizionale, sostenibile a quel(...) linguaggio dell'architettura sostenibile, in passato poco considerato, anzi criticato che sta diventando uno dei linguaggi perseguibili nell' architettura contemporanea, anche in virtu' della maturazione di nuove e sofisticate tecnologie: la trasparenza, l'energia e i materiali innovativi. Questa tendenza si dovrebbe esplicare poi, in modo particolare, nella preferenza di utilizzare materiali spesso ripresi dalla cultura costruttiva locale, semiartigianali, e comunque caratterizzati da processi trasformativi semplici, a partire da materie prime naturali rinnovabili e/o di disponibilita' non limitata. La ricerca, traendo spunto da queste problematiche, affronta cosi' il tema della progettazione di edifici per la residenza secondo i principi della bioedilizia e della sostenibilita' ambientale, ponendosi come obiettivo finale quello della stesura di un elenco di principi che orientino, attraverso un insieme di criteri e parametri, l'intero processo progettuale ecocompatibile, per rientrare in una progettazione accorta rispetto alle caratteristiche del clima e del territorio, legata all' esigenza di costruire edifici a basso impatto e a basso consumo energetico, dove la struttura stessa si inserisce riuscendo a diventare quel rifugio confortevole che l'uomo da sempre ricerca. Orientare una progettazione ecocompatibile significa anche indirizzare nella scelta di prodotti e tecniche costruttive che siano in grado di garantire la "durabilita' " del costruito, riuscendo a garantire un aumento dell'efficienza energetica degli edifici con ridotti consumi energetici.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Mancia, Francesca. "Edilizia Residenziale Pubblica come leva per la Rigenerazione Urbana: il caso di Bologna e il comparto Gandusio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

Find full text
Abstract:
L’Edilizia Residenziale Pubblica nasce in Italia come dispositivo di welfare abitativo all’inizio del 1900 per dare risposta alla domanda di casa e alla crescita urbana che caratterizzano il Dopoguerra. Questo periodo vede la costruzione di sobborghi ad alta densità abitativa, destinati all’insediamento dei ceti operai. I comparti di Edilizia Residenziale Pubblica si configurano ancora oggi come il principale strumento di supporto all’abitare fornito dai Comuni, ma come sono mutate domanda e offerta di alloggi pubblici? Quali contesti fisici e normativi li vedono coinvolti e quali prospettive per questa eredità? Di fronte all’aumento della domanda di sostegno all’abitare è possibile intervenire sull’esistente per dare risposta e orientare i bisogni futuri? La tesi riflette sul patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica esistente e su come eventuali interventi di rigenerazione urbana possano riqualificare la città sia dal punto di vista fisico che sociale. Viene approfondito il caso di via Gandusio a Bologna, progetto dove si applica il modello teorico del mix sociale per la riassegnazione degli alloggi, a seguito dell’efficientamento energetico dello stabile. La scelta di questo schema di assegnazione, che prevede l’affiancamento di gruppi eterogenei per età, cultura, etnia e reddito, è volta a favorire l’innesto di processi virtuosi che promuovano una sempre maggiore prossimità sociale. L’efficacia degli interventi sulle aree esterne, i risultati e le prestazioni degli elementi introdotti e le relazioni indotte sul contesto fisico e sociale sono i tre elementi chiave dell’operazione e il loro monitoraggio permetterà di determinarne riuscita e replicabilità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Cristiani, Filippo. "L'analisi del costo globale per il retrofit energetico applicata ad un caso di studio di edilizia residenziale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

Find full text
Abstract:
Nell’ottica della pianificazione di interventi di Retrofit Energetico che possano migliorare l’efficienza energetica del comparto edilizio-residenziale, in relazione agli obiettivi della vigente normativa energetica di ispirazione comunitaria, obiettivo della tesi è la ricerca e validazione di strumenti economici che possano guidare le committenze nella scelta del migliore rapporto tra costi e benefici delle opere. La tesi affronta l’approccio dell’analisi del Costo Globale come previsto dalla normativa comunitaria formato dalla direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici, dal regolamento delegato UE n°244 del 16 gennaio 2012 e dalla norma EN 15459 del 2008. Obiettivo è la comparazione di tre interventi alternativi di retrofit energetico per un edificio ad uso misto sito nel centro di Bologna. Si tratta di interventi mirati all’efficientamento e all’abbattimento del fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale dello stabile, con gradi successivi di approfondimento, come definiti dalla attuale normativa (ristrutturazione importante di primo livello, di secondo livello e riqualificazione energetica). Lo studio si sviluppa definendo le criticità dello stato attuale del costruito e i possibili interventi migliorativi necessari. Definiti i pacchetti tecnici delle soluzioni di intervento si è passato alla ricerca dei dati necessari comprendenti dati finanziari su tassi di sconto e di inflazione e sui costi di investimento iniziali, costi di gestione e manutenzione, costi di sostituzione e costi energetici relativi alle varie alternative di progetto. I risultati dell’analisi economica delle alternative progettuali, nel periodo di studio considerato, vengono poi confrontati con i dati relativi all’impatto energetico e delle emissioni di CO2 e con le relative classi energetiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Corradini, Zini Claudio. "La rigenerazione urbana secondo un modello di edilizia circolare. Intervento di sostituzione di un comparto residenziale a Bologna in un’ottica di progettazione integrata." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25847/.

Full text
Abstract:
Il presente elaborato di tesi si propone di affrontare il tema della rigenerazione urbana, seguendo principi e criteri definiti da un modello di edilizia circolare, che si rivolge ad aspetti di natura tecnologica, sociale ed economica. L’ambito d’intervento è il patrimonio edilizio residenziale costruito tra il 1940 e il 1965, che, poiché realizzato in assenza di un quadro normativo di riferimento, non rispetta i requisiti minimi in termini di sicurezza sismica ed efficienza energetica. Il modello di edilizia circolare promuove in questo ambito interventi di sostituzione, piuttosto che interventi di recupero-rinnovo, ingiustificati e non sostenibili dal punto di vista tecnico, economico e in termini di ottimizzazione ingegneristica. Attraverso una selezione parametrica si è arrivati all’individuazione di un’area idonea in cui si ipotizza un intervento di demolizione e ricostruzione di un nuovo comparto residenziale secondo un modello circolare, coerente con una visione estesa alla qualità ambientale di cui gli edifici sono parte come componenti di un sistema integrato di servizi per l’abitare. La proposta progettuale si inserisce tra le maglie di una matrice tipologica e funzionale, che si traduce nella definizione di unità base, aggregate conformemente alla geometria del lotto, con il fine di migliorare la qualità edilizia ed urbana dell’isolato. La volontà è quella di ripercorrere il processo metodologico completo che si è seguito, mettendo in luce i vantaggi e le problematiche a cui si va incontro applicando il modello ad un caso reale. La proposta progettuale non vuole essere una risposta esaustiva al problema della rigenerazione urbana in rapporto alla sostenibilità, ma mira ad evidenziare la complessità che un intervento di questo genere porta con sé. La trattazione si conclude con un approfondimento sul tema dei servizi, attraverso la proposta di un nuovo sistema di gestione dei rifiuti, che possa essere integrato nella progettazione edilizia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Cangini, Francesco. "Valutazione della sostenibilità economico-ambientale della sopraelevazione di un edificio residenziale tramite l'applicazione dei metodi LCA e LCC." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

Find full text
Abstract:
L’elaborato si pone l’obiettivo di analizzare, sia sul piano economico che su quello ambientale, un intervento di manutenzione straordinario che ha previsto l’ampiamento e la sopraelevazione di un fabbricato esistente, sull’intero ciclo di vita della nuova struttura. Dapprima sono state presentate le due metodologie utilizzate, rispettivamente il Life Cycle Assessment per la valutazione ambientale e il Life Cycle Cost per la valutazione economica, esaminando le tecniche in maniera teorica, dall’evoluzione storica alle normative odierne. Dopodiché è stato esposto il caso di studio, presentando tre differenti metodologie costruttive ipotizzate per l’intervento: la prima stratigrafia è stata ipotizzata in blocchi di laterizio portante e isolamento in polistirene espanso, la seconda alternativa consiste in una struttura a telaio in calcestruzzo armato con blocchi di laterizio con funzione di tamponamento e isolante in polistirene espanso mentre l’ultima stratigrafia prevede una struttura portante in legno XLAM con isolante in lana di legno. Al fine di poter computare al meglio le prestazioni economiche ed ambientali delle tre differenti strutture è stato effettuato anche un calcolo dei consumi e delle prestazioni in fase di utilizzo delle metodologie costruttive con l’ausilio di un software di certificazione energetica. Il comportamento dell’intera vita utile delle tre stratigrafie è stato infine analizzato e confrontato utilizzando la tecnica LCA per valutare le performance energetiche, gli impatti ambientali e le emissioni inquinanti, e tramite la metodologia LCC per analizzare prestazioni economiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Bartoletti, Serena. "Comfort, Luce, Colore. Riqualificazione di un complesso residenziale nel Comparto Sidoli a Parma." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18198/.

Full text
Abstract:
Questa tesi ha sviluppato un progetto di riqualificazione funzionale ed energetica di un edificio di edilizia residenziale pubblica del Comparto P.E.E.P. Sidoli, situato nella periferia Sud-Est della città di Parma e realizzato nel 1981. L’edificio oggetto di studio, catalogato dal P.E.E.P come 14B, è un complesso di 10 piani fuori terra, esteso su una superficie di 660.13 m2 per un volume totale di 20 463.88 m3, comprendente 58 alloggi, attestati su 3 corpi scala.L’edificio, di proprietà del Comune di Parma e gestito da A.C.E.R., è dimensionalmente fra i più rilevanti del Comparto ed uno fra i più problematici, con un numero elevato di alloggi non rispondenti agli standard normativi attuali, sia dal punto di vista energetico che funzionale. Le principali criticità riscontrate riguardano: l’inaccessibilità dell’edificio da parte dei mezzi di soccorso; il taglio degli alloggi, inadeguati alle attuali richieste e non rispondenti ai requisiti di accessibilità da parte dei disabili; le prestazioni energetiche; le condizioni di obsolescenza, con distaccamenti e lesioni dei balconi. L’approccio progettuale ha scelto di conservare gli elementi strutturali esistenti, di adeguare gli alloggi aggiornandone dimensioni, distribuzione e funzionalità, nonché di conferire all’edificio una nuova e marcata identità, facendo largo uso del colore nei paramenti esterni. Particolare attenzione è stata dedicata al miglioramento del comfort degli utenti e alla riduzione delle dispersioni e dei consumi energetici. Grazie a tali interventi, è stato possibile ridurre sensibilmente i fabbisogni energetici di funzionamento, facendo risalire l’edificio da una classe energetica D ad una classe A4. Sono stati inoltre effettuati studi sulla riflettanza dei materiali atti a verificare se i nuovi paramenti esterni, che combinano svariate colorazioni, possano influire o meno sul microclima esistente, modificando le condizioni di temperatura del contesto, umidità relativa e temperatura superficiale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Galassi, Daniele, and Luca Ferrari. "Moduli sostenibili - retrofit energetico e funzionale di un complesso edilizio residenziale pubblico a bologna, quartiere bolognina." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9983/.

Full text
Abstract:
In uno scenario in cui il tema dell’emergenza abitativa recita un ruolo da protagonista nelle politiche europee per la casa, il recupero del patrimonio edilizio esistente si pone come una delle strategie più efficaci per rispondere alla problematica dell’abitare sociale. Nel contesto di grave crisi economica ed emergenza energetica che caratterizza la società contemporanea, il valore del retrorfit sta rapidamente trasformando l’approccio progettuale tradizionale, definendo un concetto basilare per la sostenibilità del domani: “fare meglio con meno”. L’oggetto di questa tesi è la riqualificazione energetica e funzionale di un edificio popolare situato a Bologna, nel quartiere Navile, zona Bolognina. Il fabbricato si innesta in un isolato a corte che contraddistingue questa zona, caratterizzato da una pianta ad “L” e da sistemi costruttivi tipici della ricostruzione del primo periodo del secondo dopoguerra. L’ipotesi presentata è il risultato dell’interazione di strategie progettuali mirate alla risoluzione delle problematiche di tipo funzionale ed energetico che affliggono il complesso. L’intervento è caratterizzato dall’ampio impiego di tecnologie leggere a “secco”, utilizzate sia per l’integrazione dell’edificio con aggiunte volumetriche, che per la realizzazioni di elementi progettuali ex-novo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Belloni, Serena, and Stefania Pirini. "Super. Soluzioni per la riqualificazione urbana e il miglioramento prestazionale di un complesso di edilizia residenziale pubblica a Bologna, quartiere bolognina." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10002/.

Full text
Abstract:
Il progetto di questa tesi affronta le tematiche relative agli interventi di riqualificazione, adeguamento e rigenerazione urbana di un edificio residenziale di 15 unità abitative situato nella zona della Bolognina in Via Tibaldi. Le condizioni di vetustà dell’edificato e l’evoluzione economico sociale del quartiere hanno portato negli anni all’insorgere di nuove situazioni di criticità. Si sono riscontrati problemi relativi alle dimensioni degli alloggi (troppo grandi per le esigenze dei nuovi nuclei familiari), ai bassi livelli di comfort interni (rapporti illuminanti non rispettati e dimensioni dei vani non confacenti a normativa), all’accessibilità (vano ascensore inefficiente) e alla bassa efficienza energetica, che produce elevati costi di esercizio. L’analisi degli spazi esterni invece ha evidenziato uno stato di abbandono della corte, caratterizzata dalla disorganizzazione dei percorsi e delle aree verdi oltre a una carenza del numero di posti auto necessari agli abitanti dell’isolato. L’obiettivo che si pone la tesi è quello di adeguare l’area alle nuove esigenze dell’utenza e di migliorare gli standard qualitativi dell’edificato, considerando la fattibilità dell’intervento e ipotizzando misure che si pongano in alternativa ad una demolizione completa dell’edificio. Inoltre, le soluzioni proposte sono state studiate in modo da poter essere applicate non solo sul caso studio, ma anche sull’intero isolato, in un’ottica di riqualificazione urbana.Per gli spazi interni, le scelte adottate riguardano la demolizione e ricostruzione puntuali delle murature non portanti o collaboranti e l’ampliamento delle superfici finestrate, conformando a normativa i vani degli alloggi, dotandoli di una maggior superficie utile e riducendo la condizione di discomfort luminoso interno. La stessa strategia è stata adottata anche per ridefinire e diversificare il taglio degli alloggi. Infine per migliorare l’accessibilità all’edificio e agli alloggi le soluzioni prevedono l’inserimento un sistema loggiato per rendere raggiungibili direttamente dal vano ascensore preesistente, che presentava uno sbarco solo interpiano, due appartamenti per piano (dal primo al quarto). Per raggiungere invece le unità abitative collocate nel piano rialzato si è previsto di innalzare la quota del terreno fino all’altezza della soglia di ingresso ai vani. Parallelamente ci si è occupati della riprogettazione degli spazi esterni, optando per un’azione a scala urbana. La riorganizzazione delle aree è avvenuta attraverso l’inserimento di nuovi percorsi pedonali di collegamento all’edificato e mediante la progettazione e riqualificazione di spazi per la socializzazione. Infine, per arginare le problematiche relative al fabbisogno di parcheggi, si è agito diversificando e ponendo su livelli differenti la viabilità carrabile e gli spazi verdi attraverso l’inserimento di un parcheggio seminterrato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Pirini, Stefania, and Serena Belloni. "Super. Soluzioni per la riqualificazione urbana e il miglioramento prestazionale di un complesso di edilizia residenziale pubblica a Bologna, quartiere Bolognina." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10003/.

Full text
Abstract:
Il progetto affronta le tematiche relative agli interventi di riqualificazione, adeguamento e rigenerazione urbana di un edificio residenziale degli anni ’20, di 15 unità abitative situato a Bologna, nella zona della Bolognina in Via Pellegrino Tibaldi. In tale edificio i problemi riscontrati riguardavano le dimensioni degli alloggi, i bassi livelli di comfort interni, l’accessibilità e la bassa efficienza energetica. Dall’analisi degli spazi esterni invece si evidenziava uno stato di abbandono della corte, caratterizzata dalla disorganizzazione dei percorsi e delle aree verdi oltre che dalla carenza di posti auto necessari agli abitanti dell’isolato. Per quanto concerne gli spazi interni, le scelte adottate riguardano la demolizione e la ricostruzione puntuale delle murature non portanti o collaboranti e l’ampliamento delle superfici finestrate mentre per riconfigurare e diversificare il taglio degli alloggi si è intervenuti solo sul quarto piano dove sono stati ricavati degli appartamenti di taglio inferiore. Infine per migliorare l’accessibilità all’edificio e agli alloggi si è previsto un sistema loggiato che rende raggiungibili direttamente dal vano ascensore preesistente, che presentava uno sbarco solo interpiano, due appartamenti per piano (dal primo al quarto). Per raggiungere invece le unità abitative collocate nel piano rialzato si è previsto di innalzare la quota del terreno fino all’altezza della soglia di ingresso ai vani. Parallelamente ci si è occupati della riprogettazione degli spazi esterni dotando le aree di nuovi percorsi pedonali di collegamento all’edificato e progettando spazi per la socializzazione. Infine, per arginare le problematiche relative al fabbisogno di parcheggi, si è agito diversificando e ponendo su livelli differenti la viabilità carrabile e gli spazi verdi attraverso l’inserimento di un parcheggio seminterrato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Ravaioli, Giuditta. "Applicazione della lean construction ad un cantiere con sistema di gestione qualità: il caso studio della realizzazione di un centro residenziale pediatrico di cure palliative." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

Find full text
Abstract:
La tesi affronta il tema del rapporto tra Project Management e Lean Construction nel caso di studio della costruzione di una struttura ospedaliera pediatrica. Il lavoro di tesi è stato svolto nell’ambito dell’esperienza diretta della laureanda presso il cantiere di costruzione descritto. La realizzazione dell'opera è stata affidata ad un General Contractor di grande rilevo e ben strutturato, che fa utilizzo degli strumenti del Project Management descritti nella prima parte della tesi. Successivamente è stata sviluppata ed applicata la teoria della Lean Construction al caso di studio come sperimentazione diretta. La filosofia produttiva Lean rappresenta per il settore delle costruzioni un nuovo approccio innovativo alla gestione dei processi. Grazie agli strumenti semplici ed innovativi Lean utilizzati per il coordinamento delle lavorazioni del cantiere si è potuto constatare un aumento di produzione ed uno snellimento dei processi. L’applicazione ha evidenziato che la Lean Construction non mira a sostituire il Project Management ma bensì ad implementarlo, dandogli strumenti nuovi per una migliore gestione del cantiere con lo scopo di mantenere gli obiettivi in termini di qualità, tempi e costi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Biondini, Mattia. "Il giunto di posa dei serramenti in casi di riqualificazione edilizia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

Find full text
Abstract:
Il recupero dei fabbricati residenziali da riqualificare, mirato a consenti-re la completa decarbonizzazione entro il 2050, rappresenta una delle maggiori sfide attuali nel panorama italiano e fa da premessa ad un processo di rigenerazione urbana che vede interessato principalmente il tessuto edilizio risalente agli anni compresi fra il 1961 ed il 1991 in quanto numeri e fabbisogni energetici. In queste tipologie di recupero, per ragioni legate a costi, velocità di esecuzione ed invasività dell’intervento, le strategie di efficientamento principalmente adottate si riducono ad interventi di isolamento termico a cappotto delle chiusure opache ed alla sostituzione dei serramenti. L’analisi generale, comprende da una parte lo studio delle principali tipologie di serramenti utilizzate negli anni presi in considerazione, nonché le rispettive strategie di intervento sfruttate per migliorarne le prestazioni. Riscontrando poi nella seconda parte il principale punto di criticità nel giunto di posa dei serramenti realizzato spesso in maniera non corretta ed inadeguata, andando a creare ponti termici e comportando consistenti dispersioni energetiche. Il tema di elaborazione della tesi è costituito dalla progettazione delle diverse tipologie di intervento, focalizzate sulla corretta esecuzione di queste, nello specifico di una posa in opera volta ad un irreprensibile isolamento delle giunzioni serramento-parete. Gli abachi redatti sono successivamente comparati per consentire l’adeguata valutazione dei risultati ottenuti. Infine viene presentato un esperimento progettale attraverso il quale verificare le ipotesi postulate, in un intervento di retrofitting energetico di isolamento termico a cappotto e sostituzione serramenti, nel caso studio che interessa l’areale comprendente gli ex uffici di collocamento di Argenta (Fe).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Berlinghini, Maurizio. "Rigenerazione urbana e sociale nei contesti di edilizia residenziale pubblica - Dallo studio dell'esperienza bolognese del "Contratto di Quartiere Pescarola-Beverara" verso rinnovati strumenti operativi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17160/.

Full text
Abstract:
L’obiettivo generale della presente tesi risulta quello d'indagare quale forma possano assumere, nel segno di multiscalarità e multidisciplinarietà, gli strumenti promossi dallo Stato per riavviare una concreta rigenerazione urbana e sociale nei contesti di edilizia residenziale pubblica. Nel trattare il tema in oggetto la ricerca parte dagli anni 90 che, oltre a vedere un graduale disimpegno in materia di "politiche per la casa", sono stati teatro della progressiva attivazione dei "Programmi Urbani Complessi". Riconosciutene le potenzialità e persuaso del fatto che, tra questi, i "Contratti di Quartiere" possano essere il punto di partenza rispetto al quale far evolvere un nuovo efficace mezzo con cui soddisfare l'inalienabile "diritto economico, sociale e culturale ad un alloggio" adeguato, l’obiettivo specifico della tesi consiste nell'avanzare alcune indicazioni utili al loro aggiornamento prima che vengano auspicabilmente riproposti. La ricerca si divide in tre parti (Descrizione, Diagnosi, Proposte). Iniziando dalla descrizione dei "C.d.Q." e della relativa esperienza "Pescarola-Beverara" assunta quale caso di studio, è sulla base della diagnosi effettuata in merito alla sperimentazione caratterizzante quest’ultima che vengono sviluppate proposte utili ad adeguare lo strumento. Tra le criticità rispetto alle quali sono avanzati suggerimenti è a proposito dello scarso peso attribuito alla partecipazione che viene condotto approfondimento. Con la predisposizione di un programma di partecipazione applicabile nell’esperienza "Pescarola-Beverara" si vuole giungere al duplice risultato di dimostrare, da un lato come sia possibile attuare un idoneo processo di collaborazione tra le parti in funzione delle diverse condizioni al contorno, dall’altro come il coinvolgimento della comunità sia condizione imprescindibile per il conseguimento di buoni risultati nella riqualificazione urbanistica e sociale. La tesi si conclude con un esperimento di partecipazione a distanza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

FOIS, SARA. "Sistemi di appropriazione e approcci alla riqualificazione delle megastrutture per l'edilizia residenziale pubblica negli anni 60-70. Il caso del quartiere Sant’Elia a Cagliari." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266548.

Full text
Abstract:
This research investigates the issue of megastructures for public housing built in Italy in the 1960s and 1970s, after the enactment of the law n. 167/1962 “Disposizioni per favorire l’acquisizione di aree fabbricabili per l’edilizia economica e popolare”. Based on urban theories elaborated in that period and based on the proposition that large-scale housing schemes can create new parts of the city, these estates have attracted strongly negative criticism. In reality they created mono-functional places where urban and social degradation became quite evident. The question of demolition/reconstruction has been discussed several times but today is an option considered not sustainable. The megastructures for public housing are urban utopias not completed because they were built without public services that would have created a high quality of life. As a consequence of the "unfinished", and because of the large scale of the space and the architectural language, they went through a gradual transformation from “conceived space” to “living space” thanks to the inhabitants that tried to satisfy their needs and desires. The study starts from the assumption that the relation between the original design proposal and the “practices of appropriation” can generate inputs for a redevelopment that considers what is already in place. The main objective is to propose a methodology for the analysis of the current condition that considers the relationship between space and inhabitant. After having analysed similar approaches and having investigated the concept of appropriation and the contemporary strategies for the redevelopment of two case studies (the city-building Corviale in Rome and the neighborhood-city Toulouse-Le Mirail), the research proposes a methodology applied to the Sant'Elia housing estate in Cagliari (Sardinia). The Sant’Elia housing estate, result of the urban experiments of the 1960s and 1970s, has always lived a state of urban blight, social decay, and a condition of "otherness" than the rest of the city. In response to this condition many redevelopment projects have been proposed. Several proposals remained on paper, so they have caused a sense of abandonment in the inhabitants. Nevertheless they show a sense of belonging to the place. The buildings were designed for a generic inhabitant and people who are now living there adapted them to their needs. These modifications, carried out to varying degrees of alteration, express their needs and wants, which the original project and the following transformations have not considered. Through analysing the space of living proposed by the original project, the “controlled transformations” and the “signs of appropriation” (transformations not controlled), the work comes to a critique of the recent master plan for the redevelopment of the Sant'Elia neighbourhood. Finally, the research offers some thoughts for a redevelopment that take into account the transformations initiated by “the action of living”.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Gnucci, Valentina. "Metodi speditivi per la valutazione del comportamento strutturale di edifici intelaiati in c.a. mediante l'applicazione di reti neurali. Studio dell'influenza delle caratteristiche meccaniche e geometriche: scelta dei parametri di analisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

Find full text
Abstract:
Lo studio in oggetto è volto a ricercare una metodologia speditiva per la valutazione della vulnerabilità sismica di edifici in calcestruzzo armato che permetta al tecnico di conoscere i principali parametri di risposta sismica dell’edificio in poco tempo e con un buon grado di affidabilità. La metodologia studiata si fonda su una raccolta di dati da un numero molto elevato di edifici presi come casi di studio, di cui per ognuno si costruisce un modello per mezzo di un software strutturale e si ricavano i parametri di risposta sismica. Con questa base di dati si istruisce una rete neurale artificiale appositamente creata, da cui l’utilizzatore finale inserendo alcuni parametri che caratterizzano il suo edificio, potrà ricavare in pochi passaggi, i dati sulla risposta sismica con un buon grado di approssimazione rispetto ai dati ottenuti mediante valutazione approfondita. Altri due elaborati di tesi sviluppati in precedenza sul tema hanno evidenziato l’esigenza di un approfondimento dello studio, ridefinendo i parametri di analisi, cambiando la tipologia dei modelli usati per la base di dati e la tipologia di analisi sismica e creando una nuova rete neurale più performante. Come software per la modellazione è stato scelto SAP 2000 della CSI – Italia Srl un programma di calcolo agli elementi finiti pensato per l’ingegneria civile e la risposta sismica è stata valutata mediante un’analisi statica non lineare (Pushover). Per la creazione dei modelli e per la scelta dei nuovi parametri di analisi che andavano ottimizzati è nata la necessità di andare a studiare un caso concreto al fine di approfondire la conoscenza dell’edilizia residenziale in calcestruzzo armato nei vari periodi storici. Sono state così gettate le basi per un’analisi tipologica dell’edilizia residenziale in calcestruzzo armato, unica nel suo genere e dagli sviluppi molto interessanti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Radighieri, Giacomo. "Isolamento termico e protezione dal fuoco negli edifici alti residenziali: un caso studio a Modena." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

Find full text
Abstract:
L’efficientamento energetico degli edifici rappresenta la principale direzione verso cui muoversi nel campo della ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente. L’aggiornamento degli edifici esistenti alle nuove tecnologie di isolamento e di generazione impone però un controllo da parte del progettista riguardo il tema della sicurezza antincendio. Con l’aggiunta di nuovi strati alle pareti esterne dell’edificio, in caso di incendio queste possono avere comportamento differente rispetto alle tradizionali murature o ai setti in calcestruzzo: se costituite da materiali infiammabili possono addirittura favorire il propagarsi delle fiamme, essere di ostacolo all’esodo degli occupanti o all’accesso delle squadre di soccorso. In particolare, per quanto riguarda gli edifici residenziali con altezza superiore ai dodici metri, costruzioni caratterizzate da un alto numero di occupanti ad elevato tempo di evacuazione, la presenza di isolamenti a cappotto termico o a facciata ventilata potrebbe alimentare l’incendio propagando le fiamme lungo le facciate e raggiungendo così più piani in poco tempo. Un esempio viene da quanto accaduto alla Torre dei Moro a Milano, dove nel 2020 un incendio innescatosi in uno degli appartamenti del palazzo si è diffuso in poco tempo lungo tutta la facciata. Si è voluto perciò approfondire la normativa vigente in materia di prevenzione incendi per le facciate di edifici residenziali alti ponendola a confronto con le regole tecniche verticali V.13 e V.14 del Codice di prevenzione incendi di prossima approvazione. Si è poi preso in considerazione un caso studio a Modena, un edificio alto di edilizia residenziale pubblica di proprietà di ACER Modena, portando una soluzione progettuale di efficientamento energetico nel rispetto della normativa antincendio vigente e di quella di prossima approvazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Badini, Lorenzo. "Pro-GET-onE: analisi sismica computazionale volta a massimizzare i benefici su tipologie strutturali esistenti in cemento armato con sviluppo longitudinale e applicazione ad un caso esistente." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

Find full text
Abstract:
Pro-GET-onE sta per Proactive synergy of inteGrated Efficient Technologies on buildings Envelopes, che significa Sinergia proattiva di tecnologie efficienti integrate sull’involucro degli edifici, ed è un progetto che si propone di combinare uno stesso sistema integrato, basato su componenti preassemblati, che collaborano per massimizzare le prestazioni in termini di: fabbisogno energetico andando a ottimizzare, aggiungendo o sostituendo l’involucro attuale, le componenti di ventilazione, riscaldamento e aria condizionata; sicurezza, utilizzando una struttura esterna alla costruzione esistente che vada a aumentare la rigidezza di quest’ultima, diminuendone la risposta in caso di sisma in termini di spostamenti e sollecitazioni; sostenibilità sociale, conseguenza dell’aumento di metratura per l’unità abitativa e quindi della crescita del valore immobiliare degli edifici, permettendo soluzioni personalizzate e su misura per gli utenti, proprietari e gestori di casa, minimizzando il disturbo sugli abitanti. L’elaborato dello studio risponderà alla domanda più importante riguardante Pro-GET-onE, ovvero l’effettivo apporto benefico della struttura in acciaio sugli edifici esistenti in cemento armato in termini di spostamenti, e ne analizzerà le variazioni in modo tale da massimizzarne il rendimento strutturale. L’analisi presentata ha un carattere induttivo. Esamina diverse alternative e va a focalizzarsi, procedendo nelle casistiche, su quelle più significative per l’analisi stessa, va quindi a sviluppare il “particolare” partendo dal “generale”. Più nel dettaglio questo significa che sono stati analizzati diversi modelli virtuali di edifici “esistenti”, facendo variare la configurazione della planimetria, il numero dei piani e le ipotesi relative agli orizzontamenti. Sulla base delle conclusioni delle analisi sui modelli si è operato poi sul caso reale, di edificio in cemento armato ad uso residenziale di Peristeri (Atene).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

ARBIZZANI, Enrico. "RENDIMENTO ENERGETICO E AGGREGATO EDILIZIO. Incidenza del contesto aggregativo sul fabbisogno energetico dell'edilizia residenziale. Il caso di Rotterdam." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2012. http://hdl.handle.net/11392/2389275.

Full text
Abstract:
The research aims to calculate the influence of urban textures on the energy demand of residential buildings. It compares 24 samples of housing aggregations in the city of Rotterdam, Netherlands, that are characterized by different levels of texture complexity. Building types are recognized through a clusters analysis of the morphological data of the residential stock. Sun radiation and energy demand for heating and cooling are calculated with a GIS model. The results are compared to the typological uniformity, the prevailing building type and the seriality of the aggregations.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Sannelli, Lorenzo. "La rigenerazione urbana a Bologna per gli edifici residenziali del Secondo Dopoguerra." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

Find full text
Abstract:
L'elaborato intende analizzare e organizzare le principali caratteristiche che determinano un progetto di rigenerazione urbana, in relazione agli aspetti che definiscono l’edilizia sostenibile. In particolar modo, lo studio si concentra sugli edifici residenziali di Bologna costruiti durante il secondo Dopoguerra, i quali sono, da un lato, il risultato di una crescita dovuta alla ripresa economica globale, dall’altro sono carenti di programmi e regole sia urbanistiche che tecniche, soprattutto in materia di sicurezza anti-sismica ed efficienza energetica. La ricerca nasce da una domanda che contraddistingue la nostra epoca, influenza il nostro futuro e indaga il nostro passato: come si affrontano i problemi italiani legati al degrado socio-economico delle città contemporanee? In questo contesto, la mia tesi si pone l’obiettivo di far convergere, in un’unica accurata analisi, le scelte progettuali che determinano un progetto sostenibile, suggerendo una possibile soluzione e rivolgendo l’attenzione alle direttive europee. Obiettivo che nasce dalla necessità di adeguare il parco edilizio e migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. La tesi è articolata in tre parti. Nella prima parte viene descritto il contesto attuale, in particolare Bologna, e gli immobili realizzati tra gli anni ’40 e ’60 del Novecento. In seguito, si pone l'attenzione alle attuali direttive comunitarie sul tema della sostenibilità. La parte successiva affronta un’analisi accurata delle scelte progettuali nel contesto della rigenerazione urbana degli edifici residenziali. In particolare: la demolizione e ricostruzione, i materiali strutturali, le dimensioni degli alloggi, la densità in tutte le sue articolazioni, la gestione di una proprietà e la misura del tessuto urbano su cui intervenire. Si analizza l'impatto che queste hanno dal punto di vista tecnico, sociale e finanziario. Si conclude la tesi con un progetto, a titolo esemplificativo, di un'area urbana di Bologna.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Rimondi, Giulia, and Sofia Lombardini. "Nzeb: edifici ad energia quasi zero. Riqualificazione energetica di un caso di studio residenziale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12153/.

Full text
Abstract:
L' elaborato finale tratta di un tema di sostenibilità ambientale, quale quello degli edifici ad energia quasi zero. Nella tesi sono stati descritti i criteri relativi agli nZEB, il quadro normativo corrispondente, ed è stato selezionato un caso studio sul quale si è operata una riqualificazione energetica per ottenere un' edificio ad energia quasi zero.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Bovina, Riccardo. "Vulnerabilità sismica di edifici in muratura: il caso studio di un edificio residenziale a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21866/.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro di tesi si inserisce all’interno del contesto della vulnerabilità sismica sugli edifici in muratura, analizzando in prima istanza l’ambito d’intervento sul patrimonio edilizio italiano e sviluppando un percorso di approfondimento attraverso lo studio del comportamento di un edificio residenziale costruito nei primi decenni del ‘900 a Bologna. Le analisi svolte hanno percorso una procedura di confronto iniziale tra il calcolo manuale e quello conseguito mediante l’utilizzo del software 3Muri, programma cardine nello studio sismico di edifici esistenti. Mediante l’applicazione di analisi non lineari, tramite le curve di Pushover, è stato possibile ottenere un quadro d’insieme relativo alle problematiche esistenti sul fabbricato e contestualmente sviluppare una proposta di miglioramento sismico, al fine di ridurre le carenze di rigidezza esistenti e migliorando la vulnerabilità globale dell’edificio. È stata inoltre svolta una verifica sismica ottenuta con il metodo manuale semplificato LV1, che ha fornito indici di sicurezza sismica confrontabili con quelli ottenuti con il software 3Muri.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

LARIZZA, Giulia. "I LIMITI DELLA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA. Contributo alla selezione di indicatori ausiliari relativi alle modalità di intervento sui fabbricati residenziali del trentennio successivo al secondo dopoguerra." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2389085.

Full text
Abstract:
The growing awareness of the importance to limit soil sealing process is one of the reasons to definitely shift the building activity on the existent stock. Approximately a third of the European housing stock was built during the thirty years after WW-II. A huge part of these buildings presents different kind of obsolescence. This declining performance process makes necessary to take a decision about how buildings can meet actual requirements. A decision must be taken in order to choose the preferable intervention in a sustainable and lifespan conscious design perspective. Renovation and demolition are both possible for multi-storey apartment buildings that do not present historical or testimonial quality. By the analysis of some case studies the research illustrates which are the most incidental parameters in the decision-making process and selects some indicators that could be defined as the limits of renovation project. Aware that from a sustainable viewpoint diffused demolition are not preferable, these indicators represent the conditions in which demolition could nevertheless be a preferable option.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

GASPARINI, ELEONORA. "Edilizia residenziale di età imperiale e tardo-imperiale in Cirenaica." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11573/917344.

Full text
Abstract:
Lo sviluppo dell’edilizia residenziale urbana della Cirenaica in età imperiale e tardoimperiale è stato affrontato esaminando 46 complessi e approfondendo, anche grazie all’acquisizione di documenti d’archivio, aspetti poco indagati nella storia degli studi, come le forme degli elevati architettonici, la decorazione pavimentale e parietale o la lettura delle istallazioni produttive. Tali studi si sono svolti alla luce dei dati di scavo recenti o relativi alle campagne succedutesi nel corso del secolo scorso, con particolare attenzione verso le indicazioni provenienti dai reperti ceramici. I contesti esaminati mostrano legami con il Mediterraneo orientale, ma anche influssi derivanti dal rapporto con Roma. Rilevante è risultata la continuità nell’utilizzo a scopo abitativo di determinate insulae: molti complessi attestano infatti una occupazione che dall’età ellenistica giunge sino al VII sec. d.C., in una successione di modifiche che seguono i cambiamenti del paesaggio urbano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

PETILLO, MARIA ANNA. "Quale riqualificazione sostenibile per l'edilizia residenziale sociale? Un percorso attraverso l'esperienza mitteleuropea." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11573/1033310.

Full text
Abstract:
L’andamento dei fenomeni planetari ci spinge a compiere delle chiare scelte in cui l’uso delle risorse in dotazione, assieme alla consapevolezza del limitato passaggio sulla terra, devono essere primari. Attraverso i quattro sotto capitoli, qui presentati, è avvenuto un graduale avvicinamento agli elementi che determinano il sistema compositivo_costruttivo. Si è indagato tra le questioni generali che governano le politiche comunitarie fino alle concrete azioni di progetto, in un dialogo costante con la teoria compositiva contemporanea sullo sviluppo delle nostre città.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

CURRA', Edoardo. "La costruzione a Roma negli anni Cinquanta. L'edilizia residenziale del Piano INA Casa." Doctoral thesis, 2004. http://hdl.handle.net/11573/387391.

Full text
Abstract:
A partire dal 1999, a cinquant’anni dall’inizio del piano INA-Casa, ricerche nazionali, mostre e pubblicazioni, in genere a carattere urbanistico e sociale, testimoniano un nuovo interesse verso questo patrimonio realizzato durante i quattordici anni del piano INA-Casa. La ricerca condotta affianca tali studi, scegliendo come campo privilegiato gli aspetti architettonici ed abitativi. Le realizzazioni dell’INA-Casa sono state indagate come espressione di precisi valori e qualità legati all’Alloggio, al Tipo edilizio e alla Costruzione, evidenziando parametri di riferimento utili alla definizione e alla applicazione della necessaria tutela del patrimonio edilizio. Gli strumenti di indagine sono stati, oltre la ricerca storica e documentaria, l’accurato rilievo costruttivo dei quartieri scelti come caso di studio (a Roma Valco San Paolo, Ostia Stella Polare, Tiburtino, Torre Spaccata, Tuscolano e a Bologna Via Cavedone) e l’approfondimento del materiale originale delle ricerche tipologiche, portate avanti da alcuni dei principali protagonisti (De Renzi, Gorio, Libera, Muratori, Ridolfi e Vaccaro). La tesi in cui sono esposti i risultati della ricerca si articola in tre parti raggruppate in capitoli. Nel primo capitolo sono tracciate le linee di riferimento principali riguardo al fenomeno INA-Casa, non tanto il racconto della storia del Piano INA-Casa, peraltro ben nota, quanto la definizione delle condizioni entro cui maturano le scelte principali del Piano, sia dal punto di vista delle istituzioni che della ricerca e della professione, condizioni che per l’ampia attività edilizia del piano avranno una notevole influenza sull’immagine della città degli anni cinquanta e sessanta. Il Secondo capitolo e dedicato alla descrizione dei caratteri della costruzione individuati come preminenti nei quartieri analizzati. Tale descrizione avviene secondo i dettami tipici dell’architettura tecnica delle interpretazioni dei singoli elementi costruttivi e degli elementi di fabbrica come componenti correlati e strutturati all’interno del più ampio sistema dell’organismo architettonico. Nel terzo capitolo, infine, si analizza la natura dei caratteri dell’abitare ricercati dai progettisti impegnati nell’INA-Casa e dalla gestione INA-Casa per i propri quartieri. Le conclusioni che seguono al terzo capitolo, sono tratte alla luce degli sviluppi successivi dell’edilizia popolare ed evidenziano quanto del lascito INA-Casa abbia ritrovato forte valore di attualità.
A reach series of national researches, exhibitions and publications, prove an important academic interest in the housing heritage built during the fourteen years of the plan INA-Casa. The research support these studies, choosing, as privileged fields, the typological and building aspects. The INA-Casa residential districts have been investigated as expressions of values and qualities related to the housing, the building type and the construction. The research instruments were: 1. the historical and documentary research, 2. the architectural survey of the important areas chosen as a case study (Valco St. Paul in Rome, Ostia Polaris, Tiburtino Spaccata Tower, Via Cavedone Tuscolano and Bologna) 3. the study of the original material and typological research, carried out by some of the characters (De Renzi, Gorio, Free, Masons, Ridolfi and Vaccaro). The thesis is divided into chapters grouped into three parts. In the first chapter are collected the studies about the phenomenon INA-Casa. The second chapter is dedicated to the description of the characteristics of the building identified as prominent in the districts analyzed. The description is focused on the building construction. In the third chapter, finally, it’s analyzed the typological experimentation made by the designers engaged in INA-Casa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Tommasi, Luca. "La Città in potenza. Metodi e tecniche per la riforma degli insediamenti di edilizia residenziale pubblica." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/11589/237380.

Full text
Abstract:
La modernità architettonica, intesa come periodo inaugurato dalla stesura della Carta di Atene, ha visto la realizzazione copiosa di insediamenti residenziali, aggregati abitativi che seguivano e interpretavano i dettami del moderno. Imbastardendosi, mediando con le istanze linguistiche, morfologiche e sociali dei differenti luoghi nei quali la costruzione di queste parti di città avvenivano, questa stagione ha generato una eredità importante. È utile riconoscerla, più che con lo stigma del fallimento, col carattere dell’incompiutezza: come segnalato da Abera, il progetto del Moderno è un progetto incompiuto, che riserva valore e significato. Il patrimonio da riconoscere come tale è dunque quel Moderno costruito che ha edificato in larga parte quei brani di città riferiti ai programmi di costruzione pubblica, l’edilizia sociale che ha edificato le parti in estensione, i luoghi di margine e liminari delle città. Affermare il valore di questa eredità porta al riconoscimento delle sue potenzialità, che, se messe in atto, sono in grado di compiere il progetto interrotto della modernità. Seguendo la riflessione di Agamben sulla potenza del pensiero, che a sua volta rilegge la condizione aristotelica di potenza come hexis della steresis, l’abito della privazione, questo patrimonio va riconosciuto nelle sue qualità inespresse, da considerare come un punto di partenza per una riforma, un miglioramento profondo ma possibile della città pubblica. Il lavoro di ricerca prova a definire un quadro approfondito dei casi di studio, riconducendoli a categorie specifiche e generalizzabili, costruendo un rapporto di continuità fra i progetti ed in grado di riconoscerne i principi che ne ordinano la forma e gli spazi. All’interno di queste tre categorie – che affrontano, rispettivamente, la dimensione morfologica urbana, la dimensione aggregativa e la dimensione del tipo abitativo – si interpretano le differenze non solo scalari, ma altresì di pensiero e di teorizzazione rispetto alle possibili azioni di riforma. Alla fase di riconoscimento delle operazioni di progetto volte alla costruzione di una nuova forma urbana, di un nuovo ordine aggregativo e di nuove possibilità tipologiche, la ricerca affianca l’affondo sui processi di committenza e i modelli di gestione delle operazioni di trasformazione, attraverso una considerazione dei progetti che guarda alla generalizzazione dei principi teorici e alla comprensione delle sfere attuative di questi interventi. Alla ricerca segue un capitolo interlocutorio, che prova a discutere un quadro di pensiero attraverso il dialogo con gli autori, ragionando sulle teorie e sulle prassi circa la trasformazione della forma della città. In ultimo la tesi, connotata dal carattere innovativo e industriale, si avvale di una sperimentazione progettuale: attraverso la collaborazione con gli enti di ricerca e le amministrazioni, il lavoro vuole offrire un modello di riforma attuabile anche in ambito locale, non solo occupandosi dei modelli attuativi e delle tipologie di gestione, ma riconoscendo la necessità di operare tramite i principi del progetto di riconfigurazione della forma urbana, offrendo una sperimentazione che reinterpreta la forma degli aggregati insediativi pubblici della Città Metropolitana di Bari.
Architectural Modernity, meant as the period which followed the Charter of Athens, saw the realization of large housing estates, residential ensemble which followed and interpreted the modern ideals. That period has produced an important heritage, mediating the linguistic, the social and the morphological natures of the diverse places in which those parts of the city took place. Rather than with the stigma of failure, it is useful to recognize it with the character of incompleteness: as pointed out by Habermas, the project of the Modern is an unfinished one, reserving value and meaning. The heritage to be recognized as such is therefore that “built modern” that has largely realized those parts of the city referring to public programmes, that social housing which has built the parts in extension, the marginal and liminal places of the cities. Affirming this legacy leads to the recognition of its potential, which, if put into action, is able to carry out the interrupted project of modernity. Following Agamben's reflection on the power of thought, which in turn reinterprets the Aristotelian condition of power as the hexis of a steresis, the habit of deprivation, this heritage must be recognized in its unspoken qualities, to be considered as a starting point for a reform, a profound but possible improvement of the public city. The research work tries to define an in-depth framework of the case studies, tracing them back to specific and generalizable categories, building a relationship of continuity between the projects and able to recognize the principles that order their shape and spaces. Within these three categories – which respectively deal with the urban morphological dimension, the aggregative dimension and the dimension of the housing type – the differences are interpreted, not only the scalar ones, but also the variety of thought and theorization of possible reform actions. In addition to the phase of recognition of project operations aimed at the construction of a new urban form, of a new aggregative order and of new typological possibilities, the research brings the focus on administrative processes and management models of transformation operations, through an analysis which looks at the generalization of theoretical principles and at the understanding of the spheres of implementation of these interventions. The research is followed by an interlocutory chapter, which tries to discuss a framework of thought through dialogue with the authors, reflecting on the theories and practices regarding the transformation of the shape of the city. Lastly the thesis, characterized by an innovative and industrial character, takes advantage of a design experimenta: through the collaboration with research bodies and administrations, the work aims to offer a model that can also be brought to the local areas, dealing not exclusively with the implementation models and the types of management, but recognizing the need to operate through the principles of the reconfiguration project of the urban form, offering an experimentation that reinterprets the form of the public settlement aggregates of the Metropolitan City of Bari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

DIANA, LORENZO. "CRI_TRA: un approccio alla valutazione delle criticità e della trasformabilità dell'edilizia residenziale pubblica." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11573/1077754.

Full text
Abstract:
La ricerca propone una lettura dell'ambiente costruito al fine di esplorare le caratteristiche proprie degli edifici in funzione della loro predisposizione a subire interventi migliorativi. Lo studio si basa sull'indagine delle caratteristiche tipologiche, strutturali ed energetiche dei complessi residenziali di grande dimensione. I tre aspetti (tipologia, struttura, energia) sono stati ritenuti paradigmatici ed oggettivi al fine di esprimere un giudizio speditivo globale sulle specifiche degli oggetti indagati. L'obiettivo principale è la determinazione di un approccio integrato alla valutazione in grado di cogliere il legame esistente tra tipologia, costruzione e consumi energetici e di fornire una chiave per comprendere il livello di criticità degli aggregati esistenti e la loro propensione alla trasformazione. La necessità dell'espressione di un giudizio speditivo è dettata dalla natura di indirizzo e di pre-valutazione che il presente studio intende proporre. Relativamente alla valutazione non ci si muove in un campo inesplorato: negli ultimi anni nel quadro internazionale si è assistito alla predisposizione di un'ampia gamma di strumenti e metodi di valutazione sul comportamento dell'ambiente costruito, alcuni dei quali di indubbia efficacia. Quello che risulta carente è invece la capacità di esprimere giudizi di indirizzo, delle prevalutazioni che possano far individuare all'interno di insiemi vasti gli edifici più opportuni su cui indirizzare le scelte di intervento. L'approccio proposto è stato tarato sugli interventi di grande dimensione facenti parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, realizzati nel corso degli anni '70 e '80. Questa scelta è stata operata per una serie di ragioni. In primo luogo, la netta contrazione di fondi pubblici costringe le aziende territoriali ad operare scelte difficili per cercare di gestire e manutenere il proprio patrimonio. La messa in atto di uno strumento di prevalutazione potrebbe essere di loro supporto nelle scelte di indirizzo per l'allocazione dei fondi disponibili, sopratutto relativamente ai contesti più complessi come le "megastrutture" urbane. In secondo luogo l'edilizia residenziale pubblica di grande dimensione, più di tutti gli altri interventi pubblici, soffre di una netta inadempienza nei confronti della domanda abitativa: da un punto di vista normativo, sia energetiche che strutturale; da un punto di vista tipologico; da un punto di vista sociale. Un patrimonio lontano oggi dall'intercettare le esigenze dall'utenza. Questo patrimonio tuttavia per l'incidenza numerica, per le localizzazioni strategiche e diffuse, per la propensione alla trasformazione, rappresenta un importante potenziale su cui operare per rilanciare la sfida della rigenerazione urbana. In particolar modo è stato preso in esame il patrimonio riferito al 1° PEEP (1964) di Roma al quale si è applicato lo strumento di valutazione proposto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

zaffi, leonardo. "Il processo di riqualificazione delle facciate nell'edilizia residenziale. Elementi di supporto per la definizione delle alternative d'intervento." Doctoral thesis, 2002. http://hdl.handle.net/2158/1107586.

Full text
Abstract:
La tesi affronta la questione degli interventi sull'involucro degli edifici residenziali costruiti dal dopoguerra ad oggi. Per questo tipo di edifici l'intensità dell'intervento può variare da un semplice intervento conservativo di manutenzione fino ad una trasformazione parziale o totale tesa a riqualificarne e aggiornarne in modo più consistente gli aspetti relativi alle prestazioni non solo tecnologiche ma anche ambientali,di fruizione e di aspetto.Attraverso una ricognizione degli elementi di degrado e alterazione, in particolare di quelli indotti dall'utenza si delinea uno scenario da porre a confronto con le proposte dei più attuali programmi e interventi di riqualificazione urbana ed edilizia, delle tecniche più aggiornate e di una casistica significativa di esperienze e progetti condotti a livello internazionale esaminati fino alla scala del dettaglio tecnologico.Si definiscono così degli schemi interpretativi dei diversi tipi d'intervento possibili considerati in una logica di gradualità e se ne correla la lettura ad una esperienza applicativa svolta nell'ambito del Contratto di Quartiere" per il complesso insediativo delle "piagge" a Firenze .
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

PAOLINI, Cesira. "Lo stato dell’arte muraria e le prime sperimentazioni del calcestruzzo armato nella edilizia residenziale di Roma negli anni 1920-1930." Doctoral thesis, 2001. http://hdl.handle.net/11573/413652.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

PREVETE, CHIARA. "L'edilizia popolare come servizio pubblico oggi. Un'analisi comparativa tra l'Italia e l'Inghilterra." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/11573/1580583.

Full text
Abstract:
La tesi si concentra sui diversi servizi di assegnazione degli alloggi pubblici e sociali e sulle modalità con le quali intervengono i pubblici poteri per garantire l’alloggio a chi non può accedere al mercato privato immobiliare. In particolare, si fa riferimento a coloro che già vivono in una casa assegnata o a quelle persone, quasi due milioni, come indicato anche dai dati più recenti, che vivono in condizioni di disagio abitativo grave o che, semplicemente, incontrano difficoltà nel pagare un canone di locazione e i servizi connessi all’abitare. È emerso da questa tesi che in Italia vi sono tre diversi servizi di assegnazione di alloggi finanziati parzialmente o interamente dai pubblici poteri: i. l’edilizia residenziale pubblica, nella variante sovvenzionata (ERP); ii. l’edilizia residenziale sociale (ERS) e ii. il social housing. A questi tre servizi si può aggiungere anche l’attività di “emergenza abitativa” svolta nei casi in cui vi siano situazioni di grave disagio abitativo. La tesi si focalizza soprattutto sulla gestione ed organizzazione del servizio, pertanto si è indagato, nel terzo capitolo, anche il ruolo della partecipazione e gestione dei residenti nell’erogazione del servizio e, infine, dei soggetti di comunità e rappresentativi dei residenti. Ai fini dell’analisi è stata indispensabile la comparazione con l’Inghilterra quale modello più antico e pertanto più “avanzato” nella gestione del servizio di council e social housing. Oltre alla metodologia tradizionale e a quella comparata, si è ritenuto di svolgere delle interviste semi strutturate ad esperti del settore, al fine di comprendere sia il funzionamento del servizio in concreto che il ripensamento del modello organizzativo e di gestione del servizio dell’alloggio popolare in Italia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

PERAINO, CRISTINA. "Riprendersi la città. Pratiche di autorecupero nella città storica di Venezia come risposta all'emergenza abitativa." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1331672.

Full text
Abstract:
La tesi è un contributo al dibattito sulla crisi delle politiche dell’abitare e propone una riflessione sulla possibilità di ripensare tali politiche guardando alle pratiche di welfare dal basso. La situazione abitativa attuale risente delle dinamiche riguardanti la recessione economica e i cambiamenti sociali ed è caratterizzata da esigenze abitative più complesse e articolate rispetto al passato. Il bisogno di casa è oggi espresso da categorie differenziate di popolazione (famiglie monoreddito, famiglie monoparentali, anziani, studenti, giovani precari) e a questa domanda di casa differenziata le politiche abitative rispondono con un’offerta molto rigida. Mentre in passato la decifrabilità del problema abitativo ha guidato le politiche per la casa verso soluzioni di tipo tecnico-quantitativo, l’attuale emergenza abitativa non è più ascrivibile alla carenza di abitazioni e non riguarda più soltanto le grandi metropoli del nostro paese. In particolare la tesi tratta della questione della casa a Venezia, dove a fronte della costante diminuzione della popolazione residente è presente un nuovo bisogno abitativo che interessa soprattutto le fasce di popolazione con reddito medio e medio basso e le componenti più giovani della popolazione. Negli ultimi decenni, l’assenza di efficaci politiche pubbliche per la casa, il sottoutilizzo dello stock abitativo pubblico e la consistente erosione del patrimonio abitativo da parte del mercato turistico hanno contribuito all’insorgere di una risposta dal basso al problema della residenzialità nella città storica. La tesi è centrata sulle pratiche di autorecupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica in disuso adottate dagli attivisti dell’Asc (Assemblea sociale per la casa) come risposta all’emergenza abitativa nella città di Venezia. Attraverso l’osservazione di tali pratiche ci s’interroga su come le capacità organizzative e gestionali nate dal basso risolvano situazioni di degrado e di esclusione abitativa e siano in grado di riattivare risorse sociali nei quartieri pubblici. Se da una parte le pratiche di autorecupero portano alla luce i limiti dell’intervento pubblico e la complessità della questione abitativa, dall’altra indicano nuovi possibili terreni di azione per le politiche abitative. Alla ricostruzione del processo storico attraverso cui si genera l’emergenza abitativa contemporanea, è dedicata la prima parte della tesi, in cui si esaminano le politiche pubbliche in tema casa adottate in Italia dal dopoguerra fino agli anni novanta in relazione alle azioni dei movimenti per il diritto alla casa. Attraverso una lettura incrociata tra le politiche abitative pubbliche e la conflittualità espressa dai movimenti per il diritto alla casa, s’intende valutare il contributo che le azioni dei movimenti hanno avuto nella produzione di politiche per la casa. La seconda parte della tesi descrive la questione dell’emergenza abitativa nella città storica di Venezia. Si esaminano gli effetti prodotti dalle politiche abitative comunali nel corso del Novecento e le responsabilità dell’intervento pubblico nel produrre fenomeni di espulsione dalla città storica. In particolare si restituisce una lettura critica delle politiche abitative comunali degli anni novanta che sono al centro di una nuova governance che vede nella riqualificazione urbana la possibilità di adottare strategie per contrastare il disagio abitativo soprattutto dei ceti medi. Si esaminano la pressione dell’industria del turismo e la tendenza del mercato immobiliare veneziano, orientato soprattutto alla compravendita di abitazioni come investimento o come seconda casa, come fenomeni responsabili in parte della contrazione degli alloggi in locazione ai residenti. Si riportano, inoltre, i recenti dati demografici, che evidenziano la grave compromissione delle capacità rigenerative della città e i dati del patrimonio abitativo, che restituiscono la consistente presenza di situazioni di sottoutilizzo del patrimonio abitativo sia pubblico sia privato. Nella terza e ultima parte della tesi si affrontano il ruolo e le attività dell’Asc, il più attivo tra i movimenti nella città storica in tema di diritto alla casa, autorecupero e autogestione. La tesi restituisce i risultati prodotti dalle pratiche dell’Asc attraverso i racconti dei protagonisti, dai quali emerge non solo la capacità di trovare soluzioni creative e sostenibili per il recupero degli alloggi pubblici in disuso, ma anche la capacità di sviluppare forme di socialità e coesione quotidiana tra gli abitanti. La presenza di una rete di alleanza e solidarietà tra occupanti e residenti rivela il carattere politico di tali pratiche, che si configurano come innesco di forme di apprendimento e responsabilizzazione degli abitanti rispetto alla propria condizione e al proprio territorio. Si è analizzata la costruzione di quello che si può definire un “welfare parallelo”: un modo per progettare e gestire risorse e servizi attraverso l’autorganizzazione. Se da una parte le pratiche di autorecupero evidenziano la debolezza delle politiche pubbliche per la casa, dall’altra rappresentano, invece, un’occasione per le istituzioni di imparare dal protagonismo sociale. Non solo perché consente all’urbanistica di produrre nuovi saperi, ma anche perché è solo attraverso un lavoro comune che è possibile immaginare e costruire una città più solidale e più equa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

MASSACCESI, CLAUDIA. "Abitare short stay. Innovazione della residenza collettiva ad uso temporaneo." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/806333.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro di ricerca si inserisce all'interno del dibattito sulla nuova domanda abitativa, identificando, alla luce della recente crisi e di una diffusa tendenza alla mobilità degli individui, un bisogno sempre più consistente di alloggi velocemente disponibili e fruibili per brevi periodi (short stay). Questo bisogno, di tipo soprattutto ‘sociale’, è espresso da parte di categorie d’utenza molto eterogenee e non sembra trovare ad oggi adeguata risposta in termini di offerta abitativa. Partendo dal rilevamento di alcune esperienze di Housing Sociale in Italia che cercano di risolvere questo problema, la ricerca si propone di individuare requisiti e modelli organizzativi della Residenza collettiva ad uso temporaneo, attraverso l’analisi di forme di residenzialità temporanea oggi esistenti. La proposta è uno strumento guida al progettista di Housing Sociale, che riunisce e traspone le esigenze dell’utenza temporanea e degli operatori coinvolti, aprendo nuovi scenari sul possibile ruolo di una tipologia a metà strada tra la residenza e la struttura ricettiva. This research work is part of the debate on the new housing demand and identifies an ever-increasing need of quickly available short stay accommodations, due to the recent economic crisis and to a widespread tendency to individuals’ mobility. This need, which is especially a social one, is expressed by very heterogeneous categories of end users, and nowadays it does not seem to be satisfied in terms of housing quality and supply. Starting from some experimental projects of the new Italian Social Housing model that try to find an answer to these heterogeneous needs of temporary accommodations, the research aims to identify requirements and organizational models of the Collective housing for temporary use, through the analysis of the current existing architectural typologies of temporary living. The proposal is a tool guide for the designer of Social Housing. The tool meets the needs of the temporary end users and of the involved operators, opening new scenarios on the possible role of a building type that could be midway between the residence and touristic accommodations.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

PORRO, LIVIA. "Strutture per le persone con disturbi dello spettro autistico. Indirizzi per la progettazione e la valutazione della qualità edilizia." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1156637.

Full text
Abstract:
La ricerca ha come oggetto i criteri progettuali per gli spazi dedicati alle persone con disturbi dello spettro autistico e si concentra sulle strutture residenziali per persone adulte. Muove dall’assunto che caratteristiche senso-percettive differenti da quelli delle persone con sviluppo neurotipico possono tradursi in esigenze spaziali specifiche e, dunque, in determinati requisiti e prestazioni. In un unico strumento progettuale, sono integrate indicazioni di carattere generale relative alla realizzazione del benessere ambientale e indirizzi peculiari scaturiti dalla letteratura scientifica inerente. Tale strumento è inteso come supporto funzionale, oltre che alla progettazione tecnologica ex novo, alla lettura e all’analisi di un dato spazio costruito, in funzione della sua trasformazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography