Academic literature on the topic 'Elaborazione dati'

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Journal articles on the topic "Elaborazione dati"

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Moro, Alessandro, and Carlo Spediacci. "Elaborazione computerizzata dei dati aerobiologici a costituzione di una banca dati nazionale." Aerobiologia 2, no. 1-2 (December 1986): 14–22. http://dx.doi.org/10.1007/bf02450000.

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2

Gallucci, Mary M., Cecilia Nubola, and Angelo Turchini. "Visite pastorali ed elaborazione dei dati: Esperienze e metodi." Sixteenth Century Journal 26, no. 1 (1995): 188. http://dx.doi.org/10.2307/2541552.

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De Nisco, Nicola, Sandra Gorla, and Alessia Valenti. "Una banca dati per Petrarca e il suo tempo: criteri, modelli e obiettivi." DigItalia 16, no. 2 (December 2021): 67–90. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00037.

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Abstract:
L’articolo presenta le fasi di elaborazione e i modelli del database del progetto PRIN Itinera – Italian Trecento Intellectual Network and European Renaissance Advent. Sviluppata attraverso il framework Cadmus, la banca dati raccoglierà le ricerche sui corrispondenti di Petrarca e quelle sui testi, insieme ai dati codicologici e paleografici relativi alla tradizione manoscritta dei Rerum vulgarium fragmenta.
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4

Presciutti, O. "Aspetti metodologici nell'acquisizione e nell'elaborazione delle immagini funzionali." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 1 (February 2000): 95–98. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300117.

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Abstract:
Vengono illustrati i metodi seguiti dal gruppo di Perugia per l'acquisizione e l'elaborazione dei dati funzionali e più in generale vengono esposti i principali passi metodologici da seguire per una corretta ed ottimale elaborazione dei dati e viene fatta una panoramica sui più comuni metodi usati allo scopo.
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5

Ruggiero, R., E. Covelli, G. Carannante, M. C. Buonocore, and E. Leone. "L'esame Spect nella patologia del SNC in età pediatrica: Esperienze preliminari." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 167. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s268.

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Abstract:
I recenti progressi nella tecnologia Spect hanno prodotto un evidente aumento della sensibilità e della risoluzione dei sistemi di acquisizione ed elaborazione consentendo una estensione della applicazione della metodica a svariate patologie, particolarmente a quelle di pertinenza neurologica. In età pediatrica la Spect ha, negli ultimi anni, fornito ulteriori informazioni nello studio delle epilessie. Noi abbiamo iniziato da alcuni mesi ad applicare la metodica nello studio di patologie del SNC della prima età pediatrica. In questo lavoro vengono presentati i risultati preliminari e viene posta una iniziale verifica se i dati Spect, correlati con gli altri dati strumentali, possano essere utili nell'iter diagnostico di queste patologie.
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6

Mozzillo, Giuseppe, and Enrico Todini. "Valutazione del commitment locale di un programma regionale di politiche attive del lavoro. La scala di distanza culturale e valoriale." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 45 (October 2010): 27–46. http://dx.doi.org/10.3280/riv2009-045004.

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Abstract:
La finalitŕ dell'articolo č illustrare la Scala di distanza culturale e valoriale, uno strumento messo a punto e impiegato dallo Staff Monitoraggio & Valutazione di Italia Lavoro Spa nella valutazione dell'efficacia interna di un programma regionale di politiche attive del lavoro allo scopo di rilevare la distanza tra gli orientamenti culturali e valoriali dei diversi attori coinvolti nella sua implementazione, tra questi e il piů generico frame valoriale che informa le finalitŕ e gli obiettivi del programma medesimo. L'ambito di analisi sviluppato č quello dell'effettivo commitment locale della politica regionale, cioč del grado di condivisione tra i diversi attori locali delle sue finalitŕ e dei valori sottintesi; l'analisi č stata orientata dal presupposto teorico che, per quanto ben "disegnato" sulla carta, un programma pubblico č tanto piů efficace quanto piů č compreso e "agito" con reale partecipazione dagli organismi e dagli operatori in esso coinvolti, chiamati a condividerne gli obiettivi e, almeno in parte, i valori. Nella prima parte del contributo si da conto del processo di elaborazione e di validazione dello strumento; nella seconda č illustrato il processo di elaborazione statistica dei dati e la "mappa delle distanze culturali" che ne č derivata.
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Knapton, Michael. "Le campagne trevigiane: i frutti di una ricerca." SOCIETÀ E STORIA, no. 130 (February 2011): 771–800. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-130005.

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Abstract:
Questo saggio verte sul progetto di ricerca "Le campagne trevigiane", condotto dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso. Il progetto intendeva svolgere un'analisi dettagliata della storia agraria, anzi della storia economica e sociale a tutto tondo, dell'intero Trevigiano fra secondo quattrocento e metÀ cinquecento. Le piů importanti fonti utilizzate furono gli estimi generali datati 1518 e1542, e l'accumulazione ed elaborazione dei dati furono condotte utilizzando la moderna tecnologia informatica. I volumi finora pubblicati, fra 1990 e 2006, consistono in tredici dei diciotto ufficialmente programmati. Questo saggio riassume le finalitÀ e la metodologia del progetto, e offre un sunto breve, parziale dei risultati finora raggiunti. Rapporta quei risultati al piů ampio contesto del dibattito storiografico e propone il rilancio della ricerca.
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8

Origgi, D., L. T. Mainardi, A. Falini, G. Calabrese, G. Scotti, S. Cerutti, and G. Tosi. "Quantificazione automatica di spettri 1H ed estrazione di mappe metaboliche da acquisizioni CSI mediante Wavelet Packets." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 1 (February 2000): 31–36. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300106.

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Abstract:
La quantificazione dei picchi spettrali del segnale di spettroscopia 1H in risonanza magnetica, utile per un'analisi metabolica dei tessuti in-vivo, richiede un tempo di elaborazione elevato, soprattutto quando si tratta di acquisizioni CSI dove ad essere elaborata è un'intera matrice di dati. Inoltre, la sovrapposizione dei picchi, maggiormente marcata negli spettri con tempo di eco breve (20 ms), rende spesso difficoltosa la separazione dei singoli contributi metabolici. Si propone pertanto un metodo automatico per la quantificazione dei metaboliti, che utilizza l'algoritmo delle Wavelet Packets per scomporre il segnale nel dominio del tempo (FID) in sottobande. La stima dei parametri di ampiezza, fase, frequenza e smorzamento viene quindi eseguita nelle sottobande, dove cadono i picchi di interesse, mediante metodi di predizione lineare basati sulla scomposizione a valori singolari (LPSDV). L'ampiezza stimata dei picchi viene infine utilizzata sia per il calcolo dei rapporti metabolici sia per l'estrazione di mappe metaboliche. Il metodo di quantificazione proposto è stato messo a punto su fantocci e poi applicato alle acquisizioni di volontari sani e infine su alcuni pazienti. L'elaborazione automatica dei dati spettroscopici con il metodo proposto offre la possibilità di studiare in modo efficace ed affidabile i metaboliti cerebrali nonché di rappresentare la loro distribuzione spaziale mediante mappe metaboliche.
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9

Conti Puorger, Adriana, and Pierpaolo Napolitano. "Caratterizzazione socio-economica della regione Marche per sezioni di censimento." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 2 (September 2011): 30–59. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-002002.

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Abstract:
La suddivisione del territorio realizzata dall'ISTAT in occasione dei censimenti della popolazione e delle abitazioni, utilizzata inizialmente per finalitŕ organizzative e di gestione dell'operazione censuaria, ha assunto a partire dal 1981 una specifica valenza informativa, che risulta possibile finalizzare a una conoscenza di dettaglio del territorio. La disponibilitŕ di tale informazione rende possibile l'analisi territoriale al di lŕ della soglia dei confini amministrativi, rispondendo alla convinzione ormai diffusa che si debba entrare nei dettagli della struttura insediativa e residenziale per una proficua analisi del territorio regionale. L'obiettivo č l'identificazione delle morfologie sociali ed economiche descritte nel loro dispiegarsi sul territorio e analizzarle nelle loro reciproche interdipendenze, trasformando la grande mole di dati in una sintesi informativa fruibile. L'accresciuta potenza di elaborazione e di memorizzazione dei dati da parte degli strumenti HW e SW (Vickers e Rees, 2007), rende possibile l'applicazione di avanzati metodi statistici a insiemi di dati anche piů grandi di quelli qui considerati. La classificazione delle sezioni di censimento in tipologie socio-economiche fornisce uno strumento di lettura e interpretazione semplificata dei dati statistici, pur nelle dovute cautele suggerite dalle inevitabili scelte effettuate nel corso dell'analisi e dai possibili ulteriori miglioramenti con l'applicazione di metodologie piů complesse Una volta definite le tipologie, la ricerca sviluppa un'analisi multi-scala, sovrapponendo i risultati ottenuti dall'applicazione statistica con alcune principali partizioni territoriali che insistono sulla regione. Ricomporre le tipologie individuate a livello di sezione, a scala provinciale e comunale, come anche alla dimensione distrettuale e dei sistemi locali del lavoro, puň servire ad arricchire la loro interpretazione, come pure su un piano piů operativo, risultare di possibile ausilio alla stesura dei piani territoriali. In sede di conclusione si collegherŕ quanto analizzato a un contesto piů ampio per valutare la loro rispondenza alla volontŕ di orientare i territori verso uno sviluppo territoriale inteso, secondo le attuali tendenze delle pianificazione europea,.
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Gasparotti, R., A. Orlandini, G. F. Gualandi, and A. Chiesa. "Studio preliminare del circolo cerebrale e dei vasi del collo con angiografia tridimensionale a risonanza magnetica." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 3 (October 1989): 241–54. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200306.

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Abstract:
Viene presentata un'esperienza iniziale sull'utilizzazione dell'angiografia a risonanza magnetica nello studio del circolo cerebrale e dei vasi del collo in una popolazione di 20 soggetti sani. Nel presente lavoro vengono analizzati i principali fenomeni fisici che stanno alla base dei variabili aspetti che assume il flusso sanguigno nelle immagini RM e le principali tecniche utilizzate sino ad oggi in angiografia RM. In particolare sono state valutate l'applicabilità clinica e la definizione anatomica di una speciale tecnica, l'Angiografia Tridimensionale a Risonanza Magnetica; essa si basa su acquisizioni volumetriche effettuate con sequenze ad «eco di gradiente» FISP 3D (Fast Imaging with Steady-state Precession) e FLASH 3D (Fast Low Angle SHot) e su una elaborazione computerizzata dei dati ottenuti, attraverso un programma in grado di analizzare l'elevata intensity di segnale dei vasi (Ray-tracing method). La tecnica consente di ottenere proiezioni angiografiche tridimensionali del circolo cerebrale e dei vasi del collo con buona definizione anatomica del poligono di Willis e delle biforcazioni carotidee, in un tempo compatibile con la routine clinica (27 minuti al massimo).
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Dissertations / Theses on the topic "Elaborazione dati"

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Faedi, Alberto. "Elaborazione di dati da sensori inerziali per monitoraggio strutturale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14247/.

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Abstract:
In questa relazione viene presentata una tecnica di analisi non lineare per il monitoraggio strutturale, denominata RQA, “recurrence quantification analysis”, che permette di rilevare il danno della struttura sotto osservazione attraverso una tecnica grafica e attraverso metriche da essa generate; questa tecnica è implementata in un algoritmo nell'ambiente di lavoro Matlab, e successivamente applicata ad una struttura di test. L'applicazione pratica cerca di ottenere risultati che siano in accordo con quanto detto sul piano teorico, sia per quanto riguarda informazioni di carattere generale sul monitoraggio di salute strutturale, sia per il particolare metodo di analisi applicato.
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Giannini, Simone. "Strumenti statistici per elaborazione dati su sequenziamenti di genoma umano." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12059/.

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Abstract:
L'analisi del DNA è una delle chiavi per la comprensione della vita e dei suoi funzionamenti. Le tecniche di sequenziamento di nuova generazione NGS permettono una analisi parallela di molte sequenze che hanno reso possibili i sequenziamenti di genomi interi e l'impiego di questi dati in una vasta gamma di studi. In questa tesi verranno descritte le principali tecniche di sequenziamento NGS. Per quanto riguarda il genoma umano si tratteranno alcune tematiche di studio di varianti affrontate dal gruppo 1000Genomes. Nella fase conclusiva si introdurranno definizioni di statistica utili nell'affrontare l'elaborazione dei dati. Inoltre vengono descritti alcuni strumenti che permettono di svolgere questo tipo di analisi.
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Bruno, Angela. "Analisi comparativa di soluzioni per la post-elaborazione di dati sperimentali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10945/.

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Abstract:
Durante l’esecuzione di prove al banco su motori a combustione interna vengono acquisiti dati contenenti le caratteristiche del motore testato al regime di funzionamento scelto, sotto l’azione di alcuni o numerosi parametri variabili in base ai risultati che si vogliono ottenere dalla prova stessa ed in determinate condizioni ambientali. Per questo motivo è di fondamentale importanza disporre di uno strumento che consenta una rapida, ma allo stesso tempo precisa e quanto più possibile completa visualizzazione ed elaborazione di tali dati. A tale scopo con questo elaborato si vogliono valutare diverse soluzioni, in termini di software, per l’analisi di dati sperimentali, con particolare attenzione rivolta agli ambienti NI LabVIEW, The MathWorks MATLAB e NI DIAdem, e ad alcuni strumenti attualmente in uso, cercando sempre il giusto compromesso tra necessità riscontrate in ambito visualizzazione ed analisi dati ed il contenimento dei costi. Vengono, in seguito, esposte le motivazioni che hanno portato alla scelta di DIAdem per implementare le procedure di post-elaborazione dei dati.
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Tripone, Daniele <1978&gt. "Tecniche di elaborazione di dati macrosismici per la definizione di sorgenti sismogenetiche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1518/1/tripone_daniele_tesi.pdf.

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Abstract:
La valutazione dell’intensità secondo una procedura formale trasparente, obiettiva e che permetta di ottenere valori numerici attraverso scelte e criteri rigorosi, rappresenta un passo ed un obiettivo per la trattazione e l’impiego delle informazioni macrosismiche. I dati macrosismici possono infatti avere importanti applicazioni per analisi sismotettoniche e per la stima della pericolosità sismica. Questa tesi ha affrontato il problema del formalismo della stima dell’intensità migliorando aspetti sia teorici che pratici attraverso tre passaggi fondamentali sviluppati in ambiente MS-Excel e Matlab: i) la raccolta e l’archiviazione del dataset macrosismico; ii), l’associazione (funzione di appartenenza o membership function) tra effetti e gradi di intensità della scala macrosismica attraverso i principi della logica dei fuzzy sets; iii) l’applicazione di algoritmi decisionali rigorosi ed obiettivi per la stima dell’intensità finale. L’intera procedura è stata applicata a sette terremoti italiani sfruttando varie possibilità, anche metodologiche, come la costruzione di funzioni di appartenenza combinando le informazioni macrosismiche di più terremoti: Monte Baldo (1876), Valle d’Illasi (1891), Marsica (1915), Santa Sofia (1918), Mugello (1919), Garfagnana (1920) e Irpinia (1930). I risultati ottenuti hanno fornito un buon accordo statistico con le intensità di un catalogo macrosismico di riferimento confermando la validità dell’intera metodologia. Le intensità ricavate sono state poi utilizzate per analisi sismotettoniche nelle aree dei terremoti studiati. I metodi di analisi statistica sui piani quotati (distribuzione geografica delle intensità assegnate) si sono rivelate in passato uno strumento potente per analisi e caratterizzazione sismotettonica, determinando i principali parametri (localizzazione epicentrale, lunghezza, larghezza, orientazione) della possibile sorgente sismogenica. Questa tesi ha implementato alcuni aspetti delle metodologie di analisi grazie a specifiche applicazioni sviluppate in Matlab che hanno permesso anche di stimare le incertezze associate ai parametri di sorgente, grazie a tecniche di ricampionamento statistico. Un’analisi sistematica per i terremoti studiati è stata portata avanti combinando i vari metodi per la stima dei parametri di sorgente con i piani quotati originali e ricalcolati attraverso le procedure decisionali fuzzy. I risultati ottenuti hanno consentito di valutare le caratteristiche delle possibili sorgenti e formulare ipotesi di natura sismotettonica che hanno avuto alcuni riscontri indiziali con dati di tipo geologico e geologico-strutturale. Alcuni eventi (1915, 1918, 1920) presentano una forte stabilità dei parametri calcolati (localizzazione epicentrale e geometria della possibile sorgente) con piccole incertezze associate. Altri eventi (1891, 1919 e 1930) hanno invece mostrato una maggiore variabilità sia nella localizzazione dell’epicentro che nella geometria delle box: per il primo evento ciò è probabilmente da mettere in relazione con la ridotta consistenza del dataset di intensità mentre per gli altri con la possibile molteplicità delle sorgenti sismogenetiche. Anche l’analisi bootstrap ha messo in evidenza, in alcuni casi, le possibili asimmetrie nelle distribuzioni di alcuni parametri (ad es. l’azimut della possibile struttura), che potrebbero suggerire meccanismi di rottura su più faglie distinte.
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Tripone, Daniele <1978&gt. "Tecniche di elaborazione di dati macrosismici per la definizione di sorgenti sismogenetiche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1518/.

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Abstract:
La valutazione dell’intensità secondo una procedura formale trasparente, obiettiva e che permetta di ottenere valori numerici attraverso scelte e criteri rigorosi, rappresenta un passo ed un obiettivo per la trattazione e l’impiego delle informazioni macrosismiche. I dati macrosismici possono infatti avere importanti applicazioni per analisi sismotettoniche e per la stima della pericolosità sismica. Questa tesi ha affrontato il problema del formalismo della stima dell’intensità migliorando aspetti sia teorici che pratici attraverso tre passaggi fondamentali sviluppati in ambiente MS-Excel e Matlab: i) la raccolta e l’archiviazione del dataset macrosismico; ii), l’associazione (funzione di appartenenza o membership function) tra effetti e gradi di intensità della scala macrosismica attraverso i principi della logica dei fuzzy sets; iii) l’applicazione di algoritmi decisionali rigorosi ed obiettivi per la stima dell’intensità finale. L’intera procedura è stata applicata a sette terremoti italiani sfruttando varie possibilità, anche metodologiche, come la costruzione di funzioni di appartenenza combinando le informazioni macrosismiche di più terremoti: Monte Baldo (1876), Valle d’Illasi (1891), Marsica (1915), Santa Sofia (1918), Mugello (1919), Garfagnana (1920) e Irpinia (1930). I risultati ottenuti hanno fornito un buon accordo statistico con le intensità di un catalogo macrosismico di riferimento confermando la validità dell’intera metodologia. Le intensità ricavate sono state poi utilizzate per analisi sismotettoniche nelle aree dei terremoti studiati. I metodi di analisi statistica sui piani quotati (distribuzione geografica delle intensità assegnate) si sono rivelate in passato uno strumento potente per analisi e caratterizzazione sismotettonica, determinando i principali parametri (localizzazione epicentrale, lunghezza, larghezza, orientazione) della possibile sorgente sismogenica. Questa tesi ha implementato alcuni aspetti delle metodologie di analisi grazie a specifiche applicazioni sviluppate in Matlab che hanno permesso anche di stimare le incertezze associate ai parametri di sorgente, grazie a tecniche di ricampionamento statistico. Un’analisi sistematica per i terremoti studiati è stata portata avanti combinando i vari metodi per la stima dei parametri di sorgente con i piani quotati originali e ricalcolati attraverso le procedure decisionali fuzzy. I risultati ottenuti hanno consentito di valutare le caratteristiche delle possibili sorgenti e formulare ipotesi di natura sismotettonica che hanno avuto alcuni riscontri indiziali con dati di tipo geologico e geologico-strutturale. Alcuni eventi (1915, 1918, 1920) presentano una forte stabilità dei parametri calcolati (localizzazione epicentrale e geometria della possibile sorgente) con piccole incertezze associate. Altri eventi (1891, 1919 e 1930) hanno invece mostrato una maggiore variabilità sia nella localizzazione dell’epicentro che nella geometria delle box: per il primo evento ciò è probabilmente da mettere in relazione con la ridotta consistenza del dataset di intensità mentre per gli altri con la possibile molteplicità delle sorgenti sismogenetiche. Anche l’analisi bootstrap ha messo in evidenza, in alcuni casi, le possibili asimmetrie nelle distribuzioni di alcuni parametri (ad es. l’azimut della possibile struttura), che potrebbero suggerire meccanismi di rottura su più faglie distinte.
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Schipilliti, Luca. "Progetto del software di acquisizione ed elaborazione dei dati di un Sonar multibeam." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21608/.

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Abstract:
L'obiettivo del progetto noto come SUSHI DROP è quello di realizzare un drone sottomarino AUV dotato di MBES con il relativo software di acquisizione ed altre tipologie di sistemi per la caratterizzazione geofisica, biologica e biomarina dell'ambiente subacqueo. In questo contesto il presente lavoro di tesi è volto in particolar modo allo sviluppo del software di acquisizione ed elaborazione dei dati in uscita dal sonar multibeam. Tali dati dovranno essere letti, riorganizzati, interpretati ed elaborati al fine di poter ottenere informazioni utili relative a ciò che si trova sul fondale del mar Adriatico ed alla sua morfologia tramite acquisizioni batimetriche. Inoltre sarà possibile ricavare informazioni su ciò che sta all'interno della colonna d'acqua sottostante il drone tramite acquisizioni Water Column. Questa tesi sarà quindi focalizzata sullo sviluppo del codice che dovrà effettuare tutte queste operazioni, andando a rispettare quelli che sono i vincoli imposti dal tipo di dati che vengono forniti dal dispositivo di acquisizione e le non idealità dello stesso nello svolgimento della propria funzione. Una prima parte di questo elaborato andrà descrivere il processo di lettura ed interpretazione dei dati forniti dal MBES Sonic2020, in modo da avere un modello iniziale su cui poter lavorare per scrivere i primi algoritmi che si occuperanno della correzione dei dati e di una semplice quanto immediata rappresentazione degli stessi. Successivamente si passerà ad una fase di generazione e simulazione di dati fittizi, per poter esser certi della validità di quanto definito in precedenza. Infine verrà descritto il processo seguito per rappresentare in maniera completa i dati ottenuti dalle precedenti elaborazioni, valutando e confrontando le prestazioni di due diversi algoritmi,IDW e Kriging.
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Chiarelli, Rosamaria. "Elaborazione ed analisi di dati geomatici per il monitoraggio del territorio costiero in Emilia-Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19783/.

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Abstract:
La tesi analizza nel dettaglio, attraverso dati topo-batimetrici ripetuti nel tempo, quale sia stato il comportamento di alcuni litorali emiliano-romagnoli, valutando anche l’influenza della modalità di gestione del dato a posteriore, nella creazione dei modelli digitali del terreno e nell'uso delle tecniche interpolative. Nello specifico, introduce il problema dell’erosione costiera, descrive le tipologie di opere di difesa da poter adoperare per fronteggiare il fenomeno, esplicita l’importanza del monitoraggio e quindi del sistema di riferimento, e illustra le tecniche di rilievo per il litorale. Inoltre, mostra sia i metodi utilizzati per l’analisi dei dati, che i risultati ottenuti in termini di mappe e grafici, grazie all'utilizzo di specifici software. Le elaborazioni prodotte riguardano la "Macrocella 1" del litorale emiliano-romagnolo, con particolare attenzione alle spiagge di Misano e Riccione che rientrano tra quelle coinvolte dal Progettone 2 nel 2007 e dal Progettone 3 nel 2016, dell'Arpae. L'attività di tesi termina con lo sviluppo di un argomento legato all'ambito della ricerca. Infatti, per la stessa area di indagine, sono state confrontate delle mappe di accumulo-erosione e dei grafici relativi all'andamento dei profili di spiaggia, ottenuti con metodi di post-elaborazione differenti. Quindi è stato valutato come i punti interpolati con un certo tipo di algoritmo, producano risultati diversi sia a livello visivo che di volume stimato, a seconda della densità di punti, della posizione che essi occupano e della densità del grid cercato.
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Toschi, Francesco. "Elaborazione di un programma di acquisizioni dati e studio di fotomoltiplicatori al silicio per l'esperimento XENON." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9130/.

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Abstract:
Le numerose osservazioni compiute a partire dagli anni `30 confermano che circa il 26% dell'Universo è costituito da materia oscura. Tale materia ha la particolarità di interagire solo gravitazionalmente e debolmente: essa si presenta massiva e neutra. Tra le numerose ipotesi avanzate riguardanti la natura della materia oscura una delle più accreditate è quella delle WIMP (Weakly Interacting Massive Particle). Il progetto all'avanguardia nella ricerca diretta delle WIMP è XENON presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS). Tale esperimento è basato sulla diffusione elastica delle particelle ricercate su nuclei di Xeno: il rivelatore utilizzato è una TPC a doppia fase (liquido-gas). La rivelazione diretta di materia oscura prevede l'impiego di un rivelatore molto grande a causa della piccola probabilità di interazione e di ambienti a bassa radioattività naturale, per ridurre al minimo il rumore di fondo. Nell'ottica di migliorare la sensibilità del rivelatore diminuendo l'energia di soglia sono in fase di ricerca e sviluppo soluzioni alternative a quelle adottate attualmente. Una di tali soluzioni prevede l'utilizzo di fotorivelatori di tipo SiPM da affiancare ai normali PMT in uso. I fotorivelatori al silicio devono lavorare ad una temperatura di (circa 170 K) e devono rivelare fotoni di lunghezza d'onda di circa 175 nm. Il presente lavoro di tesi si colloca nell'ambito di tale progetto di ricerca e sviluppo. Lo scopo di tale lavoro è stato la scrittura di un programma DAQ in ambiente LabVIEW per acquisire dati per caratterizzare in aria fotorivelatori di tipo SiPM. In seguito con tale programma sono state effettuate misure preliminari di pedestallo da cui è stato possibile determinare l'andamento di guadagno e di dark rate al variare della tensione di alimentazione del SiPM. L'analisi dati è stata effettuata impiegando un programma scritto in C++ in grado di analizzare le forme d'onda acquisite dal programma LabVIEW.
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Sanzani, David. "Progetto di un circuito di elaborazione dati per l'analisi reologica di singoli oggetti in tempo reale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4039/.

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Abstract:
Questo elaborato propone lo studio di un sistema ed il conseguente sviluppo di un’architettura elettronica versatile, capace di effettuare analisi reologiche in tempo reale su singoli oggetti di varia natura, sfruttando diversi metodi e tecnologie elettroniche a disposizione. Un caso particolare su cui ci si è soffermati per sviluppare il sistema riguarda l’implementazione di tecniche innovative di produzione e selezione dei prodotti agricoli. L'elaborato presenta dunque un sistema elettronico capace di effettuare l’analisi reologica con tecniche acustiche di singoli oggetti. Il sistema è stato progettato e costruito per essere versatile ed adattabile a diverse tipologie di applicazioni, mantenendo costi ridotti per renderlo adatto ad eventuali applicazioni industriali.
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Sorge, Alberto. "Analisi di sensibilità di strumentazione GNSS a basso costo ed elaborazione dati mediante software libero GoGPS." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13994/.

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Books on the topic "Elaborazione dati"

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Luca. Per una cartografia tematica lombarda.: Metodologie di raccolta elaborazione e rappresentazione di dati ambientali territoriali. Milano: Fondazione Lombardia per l'Ambiente, 2002.

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2

Girolamo, Irene Di. Indici biotici per la valutazione della qualità delle acque: Un approccio alle tecniche di campionamento e di elaborazione dei dati. Roma: Istituto superiore di sanità, 1986.

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Busacca, Helle. Diario epistolare a Corrado Pavolini. Edited by Serena Manfrida. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-583-4.

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Abstract:
Vulcano, 1964. Dopo un incontro a Cortona, la poetessa e scrittrice messinese Helle Busacca intraprende la stesura di un Diario epistolare dedicato a Corrado Pavolini, noto intellettuale e regista di origini toscane di cui è innamorata da più di vent’anni. Ciò a cui dà vita attraverso le pagine sinora inedite dedicate a una “storia senza storia” è un incandescente teatro del sé, in cui drammatizzazione dell’esperienza personale, elaborazione autorappresentativa ed espressione di un’interiorità viva e inquieta si fondono in un amalgama dai caratteri fortemente ibridi, veicolato da una dirompente forza comunicativa. Mentre l’interlocutore disperatamente inseguito si fa sempre più evanescente e irraggiungibile emerge inconfondibile, fra confessione e rivendicazione, la voce di una moderna eroina tragica.
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Elaborazione dei dati sperimentali. Milan: Springer-Verlag, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/b139070.

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5

Visite pastorali ed elaborazione dei dati: Esperienze e metodi. Bologna: Società editrice il Mulino, 1993.

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6

Elaborazione dei dati sperimentali (UNITEXT / Collana di Fisica e Astronomia). Springer, 2005.

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7

Elettronica, guide d'onde, computers e elaborazione di dati: Italiano-inglese = Electronics, waveguides, computers and data processing : English-Italian. Widnau, Switzerland: Schnellmann, 1995.

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8

Impianti sportivi, quanti, dove, come, per chi: Indagine sugli impianti sportivi nei comuni della Provincia di Roma ed elaborazione dei dati rilevati. Roma: Officina, 1985.

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9

Guerrieri, Gianluca, Giovanni Luchetti, Michele Angelo Lupoi, Paola Manes, Marco Martino, and Thomas Tassani, eds. Fiducia e destinazione patrimoniale. Bologna University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.30682/sg312.

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Abstract:
Con riferimento ai temi della fiducia e della destinazione patrimoniale si avverte l’esigenza, sul piano scientifico, di una sistemazione idonea ad individuare i principi e gli elementi strutturali delle diverse fattispecie. Il sintagma “proprietà fiduciaria” evoca una pluralità di istituti che, ancorché in larga parte omogenei sul piano degli effetti economici e degli interessi concreti, risultano fortemente differenziati nella elaborazione dogmatica e in talune schematizzazioni teoriche. L’innegabile diversa origine degli istituti e la non totale omologazione sul piano effettuale non impediscono però di apprezzare un dato che è, al tempo stesso, sia storico sia evolutivo. Se le differenti culture hanno portato alla creazione di variegati modelli di proprietà nell’interesse altrui, occorre sottolineare come siano in parte comuni gli interessi protetti e gli ingredienti giuridici che ne costituiscono le basi concettuali. Ciò ha reso possibile la contaminazione degli istituti e la creazione di flussi giuridici, di fenomeni di metabolizzazione e reciproca integrazione delle soluzioni normative ed interpretative. Tali generali esigenze di sistemazione hanno portato ad elaborare e sviluppare, nell’ambito del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, il progetto di ricerca “Destinazione patrimoniale e causa fiduciaria: un approccio interdisciplinare per una prospettiva ricostruttiva unitaria” conclusosi con il Convegno “Fiducia e destinazione patrimoniale” (2 e 9 ottobre 2020). Nel volume sono raccolte le relazioni presentate al Convegno e rielaborate dagli Autori in forma di articoli.
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Book chapters on the topic "Elaborazione dati"

1

Baldassarri, Monica, Giuseppe Naponiello, and Giuliana Pagni. "Elaborazione di un sistema di schedatura dati e sviluppo di un web GIS per la consultazione dei dati archeologici: iI caso di Montescudaio in Val di Cecina (PI)." In Open Source Free Software e Open Format nei processi di ricerca archeologica, 51–74. Ubiquity Press, 2013. http://dx.doi.org/10.5334/bae.f.

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2

ARIAS, C., E. MELLO, M. ROSA, and B. WILKENS. "DATA BASE ED ELABORAZIONE DI IMMAGINI NEI DUE PROGETTI ARCHEOZOOLOGIA E VILLAREALE DI MONZA." In Science, Technology and European Cultural Heritage, 549–52. Elsevier, 1991. http://dx.doi.org/10.1016/b978-0-7506-0237-2.50087-3.

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Conference papers on the topic "Elaborazione dati"

1

Albissini, Piero, Antonio Catizzone, Laura De Carlo, Laura Carlevaris, Vittorio Di Stefano, and Alessandro Micucci. "Le trasformazioni dello spazio urbano: la quarta dimensione nella georeferenziazione dell’iconografia storica di Rome." In International Conference Virtual City and Territory. Barcelona: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7549.

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Abstract:
Se si considera la componente fisica del sistema città come espressione materiale dell’insieme dei fenomeni evolutivi dei luoghi, appare evidente come la sua rappresentazione possa essere considerata come sistema di conoscenza generale in grado di manifestare una convergenza di informazioni di natura altamente eterogenea. Le vaste trasformazioni che hanno interessato le città nella storia hanno determinato una evoluzione non solo nelle modifiche morfologiche degli assetti territoriali e nella stratificazione architettonica delle strutture urbane, ma anche nella percezione e fruizione degli spazi urbani. Se si considera l’organizzazione dello spazio urbano come ambito di relazione tra gli uomini, i contributi che provengono dalle fonti bibliografiche, iconografiche e cartografiche in particolare possono consentire la ricostruzione diacronica dei tessuti urbani. Questa ricostruzione è resa possibile dalla lettura delle diverse rappresentazioni che della città sono state date nel tempo, come rappresentazioni iconografiche o pittoriche, talvolta simboliche se non addirittura metaforiche, che consentono di acquisire conoscenze dei luoghi, anche quando presentano uno scarso grado di attendibilità. L’introduzione dell’informatica nel rilevamento e nella rappresentazione cartografica e la realizzazione dei sistemi informativi territoriali hanno aperto nuove possibilità non solo nella realizzazione di database collegati e georeferenziati, che possono contenere una notevole quantità di informazioni di diversa natura progressivamente incrementabili, ma soprattutto rendendo agevoli sia le molteplici interrogazioni sia le successive elaborazioni. Lo sviluppo della cartografia digitale dalla quale si possono derivare direttamente modelli tridimensionali, si pone quindi come punto di partenza per una corretta rappresentazione della complessità del fenomeno urbano e per un ripensamento dello spazio non più sulla base di esplorazioni planimetriche, ma tramite la creazione di modelli virtuali generati in maniera più o meno automatica a partire dalla cartografia stessa. In questo senso, il modello di derivazione cartografica costituisce l’aspetto metrico-quantitativo della rappresentazione della città, aspetto che risulta tanto più esatto, obiettivo e verificabile in quanto ottenuto con strumenti che rendono le misurazioni sufficientemente attendibili. Si tratta dunque di esplorare la cartografia tridimensionale cogliendone le peculiarità e la ricchezza nella restituzione dello spazio urbano, caratteristiche, queste, che suggeriscono immediatamente di tentare di ricostruire con la stessa vivacità rappresentativa anche tutti i trascorsi storici della città o, quanto meno, di alcuni dei suoi momenti topici, con particolare attenzione alle trasformazioni di natura orografica ed edilizia. In questo quadro emergono due distinti aspetti di natura metodologica, l’uno concernente la generazione del modello urbano e le implicazioni tecniche che questo comporta (implementazione di dati, automatismi, studi tipo-morfologici, scala del modello, …), l’altro relativo all’evoluzione della città attraverso il confronto tra modelli cartografici diversi (bi e tridimensionali). La realizzazione di un modello virtuale basato sulla cartografia digitale 3D, che fotografa lo stato attuale della struttura urbana, può rappresentare la griglia tridimensionale di riferimento per una visualizzazione delle trasformazioni spaziali attuata con una procedura che ripercorre a ritroso il cammino della storia. Si tratta di riferire a questa griglia orientata sulla base di capisaldi topografici certi i dati cartografici e iconografici provenienti dalla ricerca storico-documentaria, sulla base della individuazione di elementi invarianti della struttura urbana, come assetti orografici, vuoti urbani o edifici esistenti, etc., che non hanno mutato la loro localizzazione e le loro caratteristiche morfologiche. Così concepito, il modello tridimensionale di derivazione cartografica si caratterizza per la capacità di recepire e valorizzare documenti molto diversi e non necessariamente “scientifici” ai fini di una visualizzazione interattiva della storia del singolo brano di città o del singolo edificio per valutarne le trasformazioni sul piano morfologico e dimensionale, ma anche percettivo.
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