Academic literature on the topic 'Elettrofilatura'

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Dissertations / Theses on the topic "Elettrofilatura"

1

Franchini, Mattia. "Analisi delle tecniche di elettrofilatura e possibili implementazioni metodologiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14786/.

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Abstract:
L’interesse nel campo della produzione delle nanofibre, tramite la tecnica elettrofilatura, è sempre maggiore. Allo scopo di capire le potenzialità e lo stato dell’arte della tecnica, si è effettuata un’analisi su alcuni studi pubblicati, per verificare il livello raggiunto, i limiti e, come applicare con maggiore efficacia la medesima, che ad oggi assume un ruolo sempre più di rilievo nella fabbricazione delle nanofibre. Il motivo, per il quale la tecnica si è sviluppata, va ricercato nella sua vasta gamma di polimeri sintetici e biopolimeri, utilizzabili per la produzione di nanofibre, sempre più variegate . In questo elaborato si cerca di capire come ridurne i costi, per una produzione a livello industriale e come, ottenere delle fibre sempre più adatte all’applicazione sul corpo umano. Si indaga anche sulla possibilità di usare gli scaffold come mezzi su cui far prolificare colonie di cellule trapiantabili.
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2

Fraschetti, Francesco. "Preparazione mediante elettrofilatura di membrane catalitiche per l'ossidazione dell'HMF." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16666/.

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Abstract:
La continua crescita di interesse verso materiali nanostrutturati organici-inorganici funzionalizzati, ha permesso lo sviluppo di tecnologie per la produzione di membrane composite, aventi proprietà uniche. Tali materiali ad oggi presentano largo impiego in ambito biomedicale, ad esempio per la produzione di scaffolds, ed industriale, come ad esempio per la purificazione dell’acqua e la separazione dei gas. In particolare è risultato di grande interesse l’inserimento di fasi attive metalliche all’interno di membrane composite organiche/inorganiche, mediante la tecnica dell’elettrofilatatura. Questa tecnica permette di ottenere fibre polimeriche sub micrometriche, sfruttando l’azione di un campo elettrico, che orienta e permette l’attrazione delle fibre polimeriche, precedentemente polarizzate, su di un collettore. In questo lavoro è stata studiata la preparazione e l’ottimizzazione di membrane catalitiche di matrice polimerica, contenenti come fase attiva nanoparticelle di metalli nobili quali: Au, Pd e Pt. Tali membrane potrebbero trovare un uso industriale in reattori in continuo, per la reazione di ossidazione selettiva del 5-idrossimetilfurfurale (HMF), una molecola proveniente da biomasse di origine vegetale, ad acido 2,5-furandicarbossilico (FDCA). Sono state ottimizzate le condizioni per la sintesi delle sospensioni nanoparticellari e sono stati preparati i catalizzatori supportati tramite Incipient Wetness Impregnation. Le membrane polimeriche catalitiche sono state prepatate mediante elettrofilatura a seguito dell’ottimizzazione dei parametri strumentali. Tali catalizzatori sono stati testati nella reazione di ossidazione dell’HMF utilizzando un reattore batch. I risultati catalitici ottenuti sono stati messi a confronto per verificare l’eventuale influenza della matrice polimerica sulle rese di reazione e per studiare possibile modificazioni strutturali della membrana a seguito delle condizioni utilizzate.
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3

Caruso, Maria. "Preparazione mediante elettrofilatura di membrane catalitiche per l'ossidazione dell'HMF." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19222/.

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Abstract:
L’aumento della domanda di energia ha portato a un elevato sfruttamento delle fonti fossili. Per questo motivo si sono cercate risorse di tipo rinnovabili per produrre energia e prodotti chimici. Le biomasse rispettano tali requisiti. Tra gli aspetti più importanti nell’utilizzo di biomasse c’è la possibilità di produrre prodotti chimici, in altre parole molecole piattaforma dalla quale ottenere prodotti con elevato valore aggiunto. Il 5-idrossimetilfurfurale (HMF) presenta dei gruppi funzionali che permettono di ottenere molecole interessanti come l’FDCA, il quale grazie alla struttura simile all’acido terfatlico può essere utilizzato per l’ottenimento di un bio-polimero (PEF). La reazione di ossidazione selettiva tra i vari sistemi catalitici testati, i catalizzatori a base di metalli nobili quali Au e Pd, presentano elevata attività e selettività, ma scarsa produttività ottenibile nei sistemi discontinui rendendo difficile l’applicazione industriale. La messa a punto di membrane ibride polimero-inorganiche per scopi catalitici vengono prodotte inserendo una fase attiva inorganica all’interno della matrice polimerica; una telle tecniche di produzione è l’elettrofilatura. La tecninca consiste nell’applicazione di un campo elettrico che permette di ottenere delle fibre con diametro ub-micrometrico. In questo lavoro si sono preparate delle membrane polimeriche catalitiche mediante elettrofilatura con matrice polimerica a base di polivinil alcol e acidopoliacrilico e un polimero commerciale della DuPont (Hytrel® G4777), contenenti come fase attiva Au e Pd. Queste membrane poi sono state testate per l’ossidazione selettiva del 5-idrossimetilfurfurale (5-HMF) ad acido 2,5 furan-dicarbossilico (FDCA), prima in ossigeno con un reattore batch e successivamente utilizzando acqua ossigenata in un reattore semicontinuo.
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4

Tonioni, Lavinia. "Preparazione e caratterizzazione di membrane polimeriche catalitiche tramite elettrofilatura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21692/.

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Abstract:
Le biomasse sono al giorno d’oggi le più adatte fonti alternative ai fossili per la produzione di sostanze chimiche e combustibili, usate allo scopo di ridurre il consumo di fonti non rinnovabili, oltre a quello di rallentare l’incremento dell’effetto serra e del consumo energetico globale. Molte molecole derivanti dalle biomasse sono convertibili a sostituti bio-derivati di largo interesse industriale, tramite l’utilizzo di catalizzatori a base di metalli nobili. Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di sviluppare membrane nanofibrose catalitiche composte di una matrice polimerica e della fase attiva nanoparticellare a base di Au e Pd. La membrana scelta deve permettere una buona diffusione dei reagenti nell’ambiente di reazione. Per questo lavoro sono state scelte due miscele polimeriche composte da PVA-PAA e PEO-PEGDA, in modo da ottenere delle membrane catalitiche composite con un’elevata affinità all’acqua ma allo stesso tempo insolubili in essa. Una volta preparate le membrane catalitiche, esse sono state testate nella reazione di ossidazione dell’HMF, usando come agente ossidante l’ossigeno e modificando i parametri di reazione per valutare come con essi cambia l’attività catalitica del catalizzatore. Un secondo set di test catalitici è stato effettuato tramite la reazione di riduzione del 4-nitrofenolo, per valutare l’attività catalitica delle membrane, tramite una reazione in condizioni operative più blande: temperatura e pressione ambiente e nessuna agitazione.
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5

Troncossi, Federico. "Preparazione mediante elettrofilatura di membrane polimeriche composite per scopi catalitici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19212/.

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Abstract:
Vi è un crescente interesse verso lo studio di materiali compositi nanostrutturati. Tra questi risultano di particolare interesse le membrane polimeriche composite. Questi materiali presentano proprietà uniche, sono già largamente utilizzate in ambito bio-medicale, industriale e in molti processi di separazione di effluenti liquidi e gassosi. Un’altra applicazione di grande interesse è l’utilizzo di queste membrane come catalizzatori, in particolare per lo sviluppo di sistemi in flusso. Le membrane polimeriche composite per scopi catalitici vengono prodotte inserendo una fase attiva inorganica nella matrice polimerica; una delle tecniche di produzione è l’elettrofilatura. Questa tecnica permette di ottenere fibre polimeriche di diametro sub-micrometrico, sfruttando l’azione di un intenso campo elettrico. In questo lavoro è stata studiata la preparazione di membrane catalitiche aventi come matrice polimerica il Nylon 6,6 e il polietileneossido (PEO), contenenti come fase attiva Au e Pd. La produzione di queste membrane viene studiata per una possibile applicazione in sistemi in flusso per l’ossidazione selettiva del 5-idrossimetilfurfurale (5-HMF) ad acido 2,5 furan-dicarbossilico (FDCA). Questa reazione è molto importante, in quanto consente di ottenere monomeri plastici di origine vegetale, come può essere l’FDCA.
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6

Tonini, Alberto. "Progettazione di una apparecchiatura per elettrofilatura con elettrodo di alta tensione rotante." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il presente elaborato di tesi si pone come obiettivo principale la progettazione di un sistema innovativo per elettrofilatura, che sfrutta un elemento rotante per produrre film composti da nanofibre polimeriche. Il risultato di questo processo possiede proprietà piezoelettriche, che gli permettono di trovare un ampio spettro di applicazioni nella branca della sensoristica e del recupero energetico da attività antropiche. Questo prodotto viene abitualmente realizzato con una tecnica che ha solo recentemente ritrovato applicazioni interessanti. Essa prende il nome di elettrofilatura perché sfrutta elevati campi elettrici per generare fibre polimeriche di centinaia di nanometri di diametro a partire da una soluzione liquida. Sono state eseguite simulazioni mediante l’ausilio del software Comsol Multiphysics®, con il principale obiettivo di eseguire un confronto sui valori di campo elettrico fra gli elettrodi nelle due tecnologie. Si espongono quindi i passaggi relativi alla progettazione e costruzione del generatore di fibre senza ago. L’idea iniziale di un disco metallico liscio, viene rimpiazzata dalla scelta di una ruota dentata che soddisfa meglio i requisiti necessari alla produzione di fibre di buona qualità. Le fibre ottenute sono state dapprima osservate al microscopio elettronico a scansione e in seguito impregnate in un materiale elastomero. Infine è stata verificata la risposta piezoelettrica dei provini, andando a misurare la tensione erogata in seguito a sollecitazioni meccaniche di tipo impulsivo e sinusoidale mediante banco vibrante.
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7

Merighi, Stefano. "Membrane poliarammidiche nanofibrose: produzione mediante elettrofilatura e applicazione come ritardante di fiamma." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11958/.

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Abstract:
I compositi a matrice polimerica sono stati soggetto di indagine e sviluppo per le ottime proprietà meccaniche che possiedono. Portando come esempio di questo tipo di compositi i materiali a matrice epossidica rinforzati in fibra di carbonio, questi sono molto performanti ma presentano due principali problematiche: la delaminazione e la elevata infiammabilità. Recenti studi hanno dimostrato che la possibilità di integrare in un materiale composito un rinforzo a base nanofibrosa, può modificare in maniera sostanziale le proprietà meccaniche e non solo del composito. Nel presente lavoro di tesi è stato condotto uno studio riguardante la possibilità di includere nanofibre di natura meta-arammidica all’interno di materiali compositi e l’effetto che questo possono avere sulla cinetica di reticolazione della resina. Essendo inoltre ben note le ottime proprietà antifiamma delle fibre poli-arammidiche si è studiato il comportamento alla fiamma di materiali (legno e compositi in fibra di carbonio) ricoperti da strati micrometrici di tali nanofibre tramite misure al cono calorimetro.
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8

Nanni, Giulia. "Manifattura di scaffold per la realizzazione di sostituti del tessuto osseo mediante elettrofilatura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il trattamento dei grandi difetti ossei rimane un problema clinico impegnativo in chirurgia ortopedica e non è sempre possibile definire la migliore scelta di trattamento per le diverse patologie ossee e cartilaginee. L'ingegneria dei tessuti offre strategie alternative per il ripristino dell’anatomia del tessuto osseo. Le recenti sfide in questo contesto riguardano la capacità di riuscire a riprodurre nei supporti artificiali le caratteristiche proprie della matrice extracellulare. Lo scopo dellostudio presentato, recentemente realizzato da Miszuk et al., è stato quello di realizzare strutture tridimensionali che presentano al loro interno macropori per la crescita cellulare al fine di renderle più simili alla matrice extracelluare naturale. La produzione di scaffold elettrofilati ha inoltre avuto lo scopo di combinare le proprietà meccaniche e funzionali dei polimeri con la capacità di promuovere un elevato differenziamento osteogenico. I risultati hanno dimostrato che l'utilizzo di una tecnica di autoagglomerazione di nanofibre indotta termicamente (TISA) seguita da liofilizzazione ha stimolato l’adesione da parte delle cellule e ha incrementato la formazione di osso. I risultati sono molto promettenti e suggeriscono una possibile applicazione di queste strutture per l’ingegneria del tessuto osseo.
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Barberio, Francesco. "Nanofibre contenenti grafene per la modifica di compositi laminati: ottimizzazione del processo di elettrofilatura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20745/.

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Abstract:
I compositi laminati, specialmente i Carbon Fiber Reinforced Polymers (CFRPs), possiedono ottime proprietà meccaniche ed un peso contenuto rispetto i materiali metallici. Uno dei problemi più importanti che i laminati presentano è il cedimento per delaminazione, ovvero il distaccamento delle lamine che costituiscono il composito, in seguito a sollecitazioni esterne e/o alla presenza di difetti formati durante il processo di lavorazione. Per poter minimizzare tale fenomeno sono stati studiati vari metodi; fra questi vi è l’utilizzo di tessuti nanofibrosi che, intercalati fra le lamine, riescono ad ostacolare efficacemente la propagazione della cricca. Nel presente lavoro di tesi sono stati prodotti, mediante elettrofilatura, tessuti nanofibrosi polimerici additivati con grafene, da impiegare per la modifica strutturale di compositi laminati. In particolare, è stata svolta l’ottimizzazione delle soluzioni (concentrazione polimero, sistema solvente) e dei parametri di processo (potenziale, portata, distanza ago-collettore) per diversi materiali polimerici. Per effettuare un’efficiente dispersione del grafene sono stati effettuati vari cicli di sonicazione. Le membrane sono state caratterizzate morfologicamente mediante microscopia elettronica (SEM) e termicamente mediante calorimetria differenziale a scansione (DSC). Infine, sono stati prodotti tessuti di grandi dimensioni adatti ad essere integrati, prossimamente, in compositi laminati per verificarne l’efficacia contro la delaminazione.
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10

Mauri, Chiara. "Studio di un sistema di misura dello spessore senza contatto di membrane nanofibrose da elettrofilatura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7645/.

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Abstract:
Questo lavoro tratta lo sviluppo di un sistema di misura contactless dello spessore da applicare nel campo delle membrane ottenute tramite il processo di elettrofilatura. Il sistema è di tipo ottico e sfrutta lo spostamento dello spot di un puntatore laser, applicato con inclinazione nota, per risalire alla variazione di spessore.
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