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Dissertations / Theses on the topic 'Emodialisi'

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1

Visotti, Andrea. "Monitoraggio del calo volume ematico in emodialisi tramite sensori ottici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3552/.

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Valdinocci, Claudia. "Utilizzo e controllo del sodio in emodialisi: verso la dialisi isonatrica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6130/.

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Abstract:
Lo scenario della dialisi di oggi si presenta con un progressivo invecchiamento della popolazione dialitica sia in termini di età media dei pazienti in trattamento sostitutivo renale, sia in termini di età media dei nuovi pazienti che entrano in dialisi. La stabilità cardiovascolare è il problema che presenta la maggiore incidenza in sala dialisi.
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3

Mazzocchi, Andrea. "Caratterizzazione e confronto di misuratori di portata per utilizzo in emodialisi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8562/.

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Abstract:
La dialisi è una terapia essenziale alla sopravvivenza delle persone colpite da insufficienza renale. Senza questo trattamento periodico l’aspettativa di vita si riduce a pochi giorni. Il fine di questo trattamento è il ripristino dell’equilibrio idro-elettrolitico e acido-base del paziente e la rimozione del fluido in eccesso che l’organismo non è in grado di espellere autonomamente. La parte di liquido che passa attraverso il filtro dal lato sangue, alla parte di bagno dialisi prende il nome di ultrafiltrato. Ciò comporta che nelle macchine per emodialisi ci sia un sistema di controllo dedicato all’ultrafiltrazione. La durata della seduta è variabile, è finalizzata a riportare il paziente al peso ottimale in un tempo limitato. Il seguente elaborato è stato svolto presso il laboratorio della start-up IBD Italian Biomedical Devices, uno dei progetti in via di sviluppo è la realizzazione di una macchina per emodialisi a basso costo. Obiettivo della tesi è stato quello di confrontare due misuratori di portata e valutarne l’adeguatezza per la gestione del sistema di ultrafiltrazione. È stato esplorato tutto il range di portate a cui potrebbero essere sottoposti durante l’utilizzo del macchinario. I sensori oggetto di studio sono l’Oval Gears Flowmeters ed il flussimetro Series 800, entrambi adatti all’impiego in ambito biomedicale. Appartengono a due diverse classi: il primo è un contatore volumetrico, registra il numero di volumi base lo che attraversano. Il secondo è un misuratore a turbina, genera impulsi verso l’esterno in numero proporzionale alla velocità del fluido. Lo studio necessita anche di una parte di acquisizione dei segnali provenienti dai sensori, è stata implementata interamente sulla piattaforma Arduino. I dati acquisiti sono stati elaborati ed analizzati al fine di avere un confronto tra i misuratori e con il gold-standard. Per poter confrontare le prestazioni è stato realizzato e seguito un protocollo sperimentale.
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Drudi, Debora. "Studio e validazione sperimentale di un nuovo sistema per ultrafiltrazione in emodialisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
La dialisi, le cui basi sono state fondate a metà ottocento dal chimico Thomas Graham, è la terapia, alternativa al trapianto, utilizzata su pazienti affetti da insufficienza renale. Ad oggi tale terapia ha un numero sempre maggiore di utilizzatori, più di 2,5 milioni di persone al mondo, ragione per cui ha un impatto sempre più grande sul sistema sanitario. La terapia, ha come scopo principale quello ripristinare gli equilibri idro-elettrolitico e acido-base del sangue del paziente utilizzando principi quali ultrafiltrazione, convezione e diffusione. Per raggiungere questo obiettivo, il sangue del paziente viene fatto scorrere controcorrente al liquido di dialisi, di composizione nota, ai capi di una membrana semipermeabile. Nel caso dell’emodialisi tutto il processo si svolge in circolazione extracorporea. La dialisi viene eseguita quando i reni del paziente non riescono più a espletare la loro funzione, con conseguente accumulo di tossine e di liquidi, che nel giro di pochi giorni porterebbe alla morte se non si interviene. Data la sua funzione, una parte importante della macchina che esegue l’emodialisi, è il sistema di controllo dell’ultrafiltrazione, che permette di rimuovere in maniera controllata i liquidi che il paziente non riesce a smaltire in maniera autonoma. La rimozione di liquidi avviene mediante la creazione di un gradiente pressorio tra il lato sangue e il lato dializzato, che causa il passaggio di liquidi da una parte all’altra della membrana semipermeabile. Esistono vari metodi che permettono di realizzare questo processo, che si differenziano per la strategia utilizzata per creare i gradienti pressori; ognuno dei quali permette di ottenere una determinata accuratezza. Scopo del mio lavoro di tesi è stato quello di studiare e validare un nuovo sistema di realizzazione e controllo dell’ultrafiltrazione.
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5

Mazzei, Antonio. "Analisi sperimentale e simulazione cfd di un modulo a membrana per emodialisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Nel mio progetto di tesi di laurea magistrale ho svolto uno studio di tipo numerico e sperimentale di un modulo a membrana per emodialisi; lo scopo del mio lavoro è quello di dimostrare la possibilità di effettuare su un tale sistema misure sperimentali mediante tomografia a resistenza elettrica (ERT) e riprodurli con l’impiego di simulazioni di Fluidodinamica Computazionale (CFD). Obiettivo del lavoro è stato quello di identificare un approccio che permetta di predire la fluidodinamica nella zona esterna alle fibre e, una volta identificata la corretta strategia di simulazione, quantificare gli effetti indotti dalla eventuale utilizzazione di un distributore in ingresso. Particolare attenzione è stata posta nel quantificare gli effetti indotti dalla discretizzazione spaziale delle equazioni di trasporto e dalla scelta della griglia computazionale. Dal punto di vista sperimentale sono state effettuate prove per: - misurare le perdite di carico nel modulo, - caratterizzare la fluidodinamica del modulo tramite ERT. Le informazioni ricavate sperimentalmente unite alle simulazioni hanno fatto emergere che ai fini della corretta predizione del comportamento fluidodinamico la zona occupata dalle fibre non può essere schematizzata come un mezzo isotropo. L’approccio messo a punto è di tipo macroscopico e generale, potenzialmente applicabile in diversi ambiti e processi di interesse industriale.
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6

Brighenti, Lavinia. "Simulazione della cinetica del sodio in emodialisi mediante un modello matematico monocompartimentale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6076/.

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Abstract:
Utilizzo di un modello matematico monocompartimentale per simulare la cinetica del sodio in sedute di dialisi (HD e HDF on-line) che prevedono l'utilizzo del sistema Hemocontrol, quindi quantificare le prestazioni di tale modello per evidenziarne limiti ed adeguatezza in alternativa all'utilizzo di modelli bicompartimentali più complessi.
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Scutiero, Lisa. "Validazione sperimentale di un modello matematico bicompartimentale della cinetica del sodio in emodialisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6406/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi ha portato a caratterizzare e validare un modello bicompartimentale per la cinetica del sodio. Si discutono gli aspetti fondamentali del trattamento di dialisi e si evidenzia come un approccio modellistico possa essere seguito ai fini di una maggiore comprensione dei fenomeni non direttamente osservabili determinati dalla terapia e dell’adeguatezza dei parametri. La validazione del modello è stata effettuata su 144 sedute dialitiche in HD e HDF integrate con HC e su 7 sedute in HD e dai risultati si evince che il modello è in grado di riprodurre i dati sperimentali con un errore dello stesso ordine di grandezza dell’accuratezza degli strumenti utilizzati per la rilevazione della concentrazione plasmatica di sodio.
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Schirru, Fabio. "Stima di parametri di un modello matematico previsionale della cinetica dei soluti in emodialisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18709/.

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Abstract:
La dialisi rappresenta la principale terapia per pazienti affetti da insufficienza renale, tuttavia essa non garantisce il ripristino completo della rimozione selettiva dei soluti, ma in alcune occasioni può generare complicazioni sintomatiche. Per far sì che la terapia si adatti al meglio alle caratteristiche del singolo paziente, si può ricorrere all'utilizzo di modelli matematici in silico. Grazie a questi modelli, si possono prevedere gli effetti che la terapia di dialisi avrà sul paziente al fine di evitare che quest'ultimo incorra in squilibri pressori e osmotici potenzialmente dannosi. Lo scopo principale di questa tesi è quello di validare, attraverso la stima dei valori di alcuni parametri, un modello matematico che permetta la simulazione di una seduta dialitica e della sua successiva fase post-dialitica. I valori dei parametri sono stati stimati al fine di ridurre al minimo l’errore tra i dati sperimentali, provenienti da alcuni pazienti sottoposti a terapia dialitica e i risultati ricavati dalla simulazione matematica. Un confronto tra i risultati ottenuti e i dati in vivo rivela che il modello, una volta ricavati i valori finali dei parametri, fornisce una previsione accettabile della cinetica per la maggior parte dei soluti analizzati.
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Maraglino, Misciagna Massimiliano. "Aspetti normativi per la realizzazione di sistemi per l'emodialisi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7961/.

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Abstract:
In questo elaborato si analizzeranno gli aspetti normativi che caratterizzano i sistemi di emodialisi. In più verranno analizzati anche i vari passaggi che portano alla validazione del prodotto e quali sono gli enti certificati che effettuano queste verifiche. L’obiettivo principale, quindi, è quello di analizzare le norme che governano i sistemi per dialisi.
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Russo, Mario. "Analisi di sensitivita di un modello matematico a due compartimenti della cinetica del sodio in emodialisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6516/.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi si è posto i seguenti obiettivi: - Analizzare come i singoli parametri infuenzano le prestazioni del modello, in maniera tale da capire su quali di essi il modello risulta essere più sensibile, al fine di ottimizzare le sue prestazioni; - Fare in modo che l'intervallo di confidenza del modello sia il più vicino possibile a quello dello strumento di misura utilizzato durante lo studio clinico \Socrathe(3 mmol/l). Riuscire a portare, infatti, la deviazione standard sull'errore globale ottenuta dal modello da 1,83 mmol/l a 1,50 mmol/l significa avere un IC95% uguale a quello dello strumento di misura; - Migliorare la predizione del modello negli istanti temporali in cui esso si discosta di più dal valore vero. Una volta messi in evidenza i parametri più significativi, grazie all'analisi di sensitività, si andrà ad effettuare una procedura di ottimizzazione di tali parametri al fine di minimizzare una funzione costo rappresentante il grado di scarto tra modello e realtà. La struttura della tesi consta di tre capitoli: il primo rigurda una introduzione alle funzioni del rene e alle terapie dialitiche, il secondo rigurda gli strumenti e i metodi utilizzato in questo lavoro, mentre il terzo capitolo illustra i risultati ottenuti.
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Rinaldi, Stefania. "Sviluppo e implementazione di un sistema di biofeedback per il controllo del sodio plasmatico in emodialisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7020/.

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Abstract:
L’obiettivo della tesi è stato quello di integrare un feedback sul sodio plasmatico all’interno di un sistema di biofeedback sul volume ematico già esistente. I vantaggi del nuovo sistema risiedono nella capacità del sistema di rispondere in modo ancora più accurato alle specifiche esigenze dei singoli pazienti. Il sistema è stato implementato in Matlab/Simulink. Sono stati effettuate 72 simulazioni di trattamenti reali di emodialisi. Il sistema si è dimostrato capace di portare a compimento il raggiungimento dei target di sodio plasmatico e volume ematico, con rimozione delle masse di sodio dal plasma simile a quella ottenuta utilizzando il sistema privo di feedback sul sodio plasmatico.
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Cori, Federica. "Sviluppo di un sensore non invasivo per misure di conducibilita su soluzioni saline con possibili applicazioni nel campo dell'emodialisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6417/.

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Abstract:
L'obiettivo della tesi è stato quello di sviluppare un sensore che, applicato su una linea ematica, fosse in grado di rilevare le variazioni di conducibilità del liquido posto all'interno della linea stessa. La conducibilità è una grandezza correlata alla concentrazione ionica di un liquido ed è molto importante nel campo dialitico poiché da essa si può ottenere una stima della quantità di elettroliti presente nel sangue. Per lo studio in esame è stata eseguita dapprima una modellazione agli elementi finiti per stabilire una configurazione adeguata del sistema sia dal punto di vista geometrico che da quello elettrico e successivamente sono stati realizzati modelli sperimentali. Per le prove sperimentali si è fatto uso di soluzioni saline poste all'interno di una linea ematica sulla quale sono state eseguite misure tramite un analizzatore di impedenza. È stata quindi studiata la relazione tra l'impedenza misurata ed il valore noto di conducibilità delle soluzioni con la quale è stato dimostrato che il sensore sviluppato è un valido strumento di indagine poiché è riuscito a rilevare le variazioni di conducibilità delle soluzioni in esame con un alto grado di sensibilità.
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Lanciotti, Giulia. "Determinazione non invasiva della sodiemia plasmatica tramite il biosensore diascan." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6402/.

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Abstract:
L’analisi presentata è stata ottenuta a partire dai dati acquisiti durante uno studio clinico presso il reparto di emodialisi dell'ospedale Ceccarini di Riccione. L’obiettivo principale dello studio clinico è quello di misurare la correlazione tra la concentrazione di sodio nel plasma del paziente misurata tramite emogas analizzatore e la conducibilità plasmatica stimata dal biosensore Diascan in vari istanti temporali intradialitici e valutare la bontà della stima della sodiemia, ottenuta dalle formule di correlazione, rispetto alle effettive misure di concentrazione. La correlazione globale ottenuta risulta discreta ma inferiore rispetto a precedenti risultati pubblicati in letteratura; si ipotizza che questo scostamento possa dipendere dalla struttura del protocollo di sperimentazione.
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Neri, Luca. "Sensori di conducibilità per applicazioni in ambito dialitico: stato dell'arte." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6404/.

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Abstract:
Nel presente lavoro di tesi sono state introdotte le basi dell'insufficienza renale, delle terapie dialitiche, il concetto di biofeedback e le misure di conducibilità e concentrazione. Sono stati poi introdotti i modelli cinetici di conducibilità e concentrazione del sodio. Queste premesse sono servite a fornire le basi per l'analisi dei sensori di conducibilità attualmente in uso su macchine per emodialisi: il Diascan, Il Natrium e l'OLC.
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Giorgi, Elena. "Sviluppo di un sistema di misura ottico per la valutazione accurata del volume ematico durante il trattamento emodialitico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9755/.

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Abstract:
L’insufficienza renale cronica è una malattia di grande impatto sulla sanità pubblica. Il punto di approdo per la maggior parte dei pazienti, alternativo al trapianto renale, è il trattamento dialitico che rappresenta una cura ad alto costo sia sociale che economico. Il rene artificiale è il dispositivo attraverso il quale si effettua la terapia, ed è frutto di un costante sviluppo che mira a sostituire la funzione renale in quanto sottosistema dell’organismo umano. Per questo è sempre più importante dotarlo di un adeguato set di sensori che permettano di monitorare l’efficacia del trattamento. L’emodialisi prevede la rimozione dei liquidi in eccesso accumulati nel periodo che intercorre tra due trattamenti successivi, per questo un parametro molto importante da monitorare è la variazione relativa del volume ematico (RBV, Relative Blood Volume Variation). A questo scopo gli attuali dispositivi per dialisi in commercio utilizzano tecnologie ad ultrasuoni o ottiche: è stata però recentemente evidenziata la sensibilità indesiderata di questa seconda tecnica ai cambiamenti di osmolarità del sangue sotto analisi. Lo studio presentato in questa tesi è volto a migliorare l’accuratezza con la quale effettuare la stima del RBV nel corso del trattamento dialitico, attraverso un sistema di misura ottico sperimentale. Il prototipo realizzato prevede di aumentare le informazioni raccolte sia aumentando la distribuzione spaziale dei sensori ottici che allargando la banda di lunghezze d’onda alla quale i dati vengono acquisiti. La stima del RBV è gestita attraverso algoritmi basati sulle combinazioni lineari, sulle reti neurali e su modelli autoregressivi.
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Gamberini, Francesca. "Progettazione di un nuovo reparto di dialisi dislocato in un diverso presidio. Rivisitazione delle procedure di impianto e sicurezza." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23962/.

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Abstract:
Gli obiettivi primari dell’emodialisi nel lungo periodo sono: mantenere la stabilità dello stato nutrizionale e ridurre la mortalità nei pazienti uremici. Le problematiche legate all’emodialisi sono legate alla risposta infiammatoria del paziente alla biocompatibilità della membrana del dializzatore e delle linee ematiche utilizzate. Ci sono anche problemi di collasso cardiocircolatorio, affaticamento del cuore, sindrome da disequilibrio La tecnica dell’emodialisi si basa sull’assemblaggio di due circuiti quello ematico extracorporeo e il circuito del dialisato. Lo scopo di questa tesi è quello evidenziare quali sono i requisiti autorizzativi e di accreditamento per la realizzazione di un reparto di emodialisi e introdurre i benefici che possono essere apportati con il Granumix(sistema di produzione di concentrato acido di dialisi). Un altro aspetto trattato è la sicurezza dal punto di vista non solo elettrico ma igienico in piena pandemia. Corpo centrale del mio elaborato è il trasferimento del reparto di emodialisi in un presidio diverso. Con il trasferimento si sono cercate di risolvere alcuni importanti problematiche logistiche come consentire un accesso adeguato a tutti i pazienti, garantire una maggiore sicurezza per gli operatori sanitari evitando di sollevare pesi eccessivi, maggiori spazi nei diversi ambienti che consentono maggiore movimentazione e distanziamento. Questa tesi contiene inoltre la descrizione dell’attività di tirocinio personalmente svolta presso le Strutture Domus Nova-San Francesco (Ospedale Privato Accreditato) a Ravenna. Questa attività è stata utile al fine di imparare a gestire il malfunzionamento di reni artificiali dal punto di vista ingegneristico, applicare le conoscenze già acquisite nel mio percorso di studi nel servizio di ingegneria clinica nell’acquisto di reni artificiali Fresenius. Il confronto con i medici nefrologi ha avuto come fine non solo quello di approfondire le mie conoscenze dal punto di vista medico.
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Ricci, Marco. "Analisi della morfologia del segnale di variazione percentuale di calo volume ematico in emodialisi in risposta ad eventi intradialitici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4368/.

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Baldinelli, Matteo <1977&gt. "Fistola Artero-venosa Radio-Cefalica Distale per Emodialisi nel paziente anziano: Valutazione dei risultati ottenuti con l'utilizzo della Tecnica Microchirurgica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4556/1/Baldinelli_Matteo_Tesi.pdf.

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Abstract:
PREMESSA: Le linee guida raccomandano la fistola AV radio-cefalica autogena (RCAVF)come prima scelta per l'emodialisi. Preoccupazione è stata sollevata che questo potrebbe non essere appropriato nei pazienti anziani. METODO: Noi abbiamo seguito in modo prospettico 126 pazienti per tre anni. Dopo sistematica valutazione clinica ed ecografica, la RCAVF è stata creata utilizzando un microscopio operatore. La pervietà è stata valutata subito, a 1 settimana, a 1 mese e a 1 anno. I risultati sono stati registrati e stratificati in 2 gruppi: <70a e > 70a. RISULTATI: La RCAVF è stata creata nel 75% dei <70a e nel 70% dei >70a. L'incidenza di insuccesso immediato è stata 11% (<70a) e 13% (>70a). La pervietà primaria e secondaria ad 1 anno è stata 67% e 84% (<70a), 63% e 80% (>70a). CONCLUSIONI: La microchirurgia ha permesso la creazione di RCVAF in >70a con un rischio accettabile di fallimento e lievi differenze rispetto a <70a. L'età non deve precludere una creazione di RCAVF.
BACKGROUNDS: Guidelines recommend autogenous radial-cephalic AV fistula (RCAVF) as the first-choice for haemodialysis. Concern has been raised that this may not be appropriate in the elderly. We evaluated the results of microsurgery for RCAVF creation in elderly patients. METHODS: We prospectively followed 126 patients during three years. After systematic clinical and ultrasound evaluation, a RCAVF was created using a surgical microscope. Patency was assessed immediately, at 1 week, 1 month and 1 year. The outcomes were recorded and stratified into 2 groups: <70y and >70y. RESULTS: RCAVF was created in 75% of <70y and 70% of >70y. Incidence of early failure was 11% (<70y) and 13% (>70y). Primary and secondary patency at 1 year was 67% and 84% (<70y), 63% and 80 %(>70y) . CONCLUSIONS: Microsurgery allowed the creation of RCAVF in >70y with acceptable risk of failure and slight differences by comparison with <70y. Older age should not preclude an RCAVF creation.
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Baldinelli, Matteo <1977&gt. "Fistola Artero-venosa Radio-Cefalica Distale per Emodialisi nel paziente anziano: Valutazione dei risultati ottenuti con l'utilizzo della Tecnica Microchirurgica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4556/.

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Abstract:
PREMESSA: Le linee guida raccomandano la fistola AV radio-cefalica autogena (RCAVF)come prima scelta per l'emodialisi. Preoccupazione è stata sollevata che questo potrebbe non essere appropriato nei pazienti anziani. METODO: Noi abbiamo seguito in modo prospettico 126 pazienti per tre anni. Dopo sistematica valutazione clinica ed ecografica, la RCAVF è stata creata utilizzando un microscopio operatore. La pervietà è stata valutata subito, a 1 settimana, a 1 mese e a 1 anno. I risultati sono stati registrati e stratificati in 2 gruppi: <70a e > 70a. RISULTATI: La RCAVF è stata creata nel 75% dei <70a e nel 70% dei >70a. L'incidenza di insuccesso immediato è stata 11% (<70a) e 13% (>70a). La pervietà primaria e secondaria ad 1 anno è stata 67% e 84% (<70a), 63% e 80% (>70a). CONCLUSIONI: La microchirurgia ha permesso la creazione di RCVAF in >70a con un rischio accettabile di fallimento e lievi differenze rispetto a <70a. L'età non deve precludere una creazione di RCAVF.
BACKGROUNDS: Guidelines recommend autogenous radial-cephalic AV fistula (RCAVF) as the first-choice for haemodialysis. Concern has been raised that this may not be appropriate in the elderly. We evaluated the results of microsurgery for RCAVF creation in elderly patients. METHODS: We prospectively followed 126 patients during three years. After systematic clinical and ultrasound evaluation, a RCAVF was created using a surgical microscope. Patency was assessed immediately, at 1 week, 1 month and 1 year. The outcomes were recorded and stratified into 2 groups: <70y and >70y. RESULTS: RCAVF was created in 75% of <70y and 70% of >70y. Incidence of early failure was 11% (<70y) and 13% (>70y). Primary and secondary patency at 1 year was 67% and 84% (<70y), 63% and 80 %(>70y) . CONCLUSIONS: Microsurgery allowed the creation of RCAVF in >70y with acceptable risk of failure and slight differences by comparison with <70y. Older age should not preclude an RCAVF creation.
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BOZZETTO, Michela. "Nuove strategie computazionali per migliorare l'esito clinico delle fistole arterovenose per emodialsi." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2022. http://hdl.handle.net/10446/212690.

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Benedetti, Giacomo. "Studio modellistico di venografia con CO2 in procedure interventistiche degli arti superiori e definizione dei parametri di iniezione con iniettore Angiodroid." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
L'uso dell’anidride carbonica (CO2) come mezzo di contrasto ha portato a numerose innovazioni nel campo della produzione di immagini angiografiche per l'indagine vascolare. Alcune procedure di angiografia del sistema venoso degli arti superiori, come la venografia per estrazione di elettrocateteri cardiaci o per lo studio della fistola arterovenosa per emodialisi, hanno visto il raggiungimento di risultati molto importanti utilizzando questo gas come mezzo di contrasto. Tali risultati, riportati in letteratura, sono legati prevalentemente all'utilizzo di sistemi di iniezione manuali con i quali non è possibile gestire correttamente i parametri di pressione e volume di iniezione del gas. Lo sviluppo dell’iniettore automatico Angiodroid® consente ora di iniettare CO2 in grandi volumi ed a pressioni elevate, garantendo flussi di iniezione costanti; esso non è tuttavia dotato di un protocollo standardizzato che descriva i parametri di pressione e volume per le iniezioni in tali procedure. L’obiettivo del presente lavoro di tesi è quello di provare a standardizzare i valori di iniezione per il sistema Angiodroid da usare nelle procedure di impianto ed estrazione di elettrocateteri impiantabili, e di angiografia della fistola arterovenosa. Il lavoro sarà articolato in due fasi: una prima fase di studio teorico dei principi dell'angiografia e delle proprietà della CO2, seguita dall'osservazione delle procedure interventistiche in sala operatoria, e da una seconda fase di studio modellistico sperimentale per la simulazione di iniezioni nelle due procedure. I risultati hanno permesso di evidenziare che parametri quali la resistenza dei cateteri usati e le pressioni intravascolari siano molto importanti da conoscere per eseguire una corretta iniezione di CO2: sfruttando tali informazioni, è stato possibile ottenere linee guida sul possibile utilizzo dell'iniettore Angiodroid in queste procedure, tali da poter evitare effetti clinici indesiderati salvaguardando il paziente.
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Maruggi, Davide. "Tecniche di rigenerazione del fluido di dialisi per trattamenti di sostituzione renale eco-sostenibili." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7755/.

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Abstract:
Il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici ci portano ad adottare atteggiamenti molto più rispettosi nei confronti dell'ambiente facendo un punto fermo della salvaguardia delle risorse naturali. In ambito di dialisi, tuttavia, il consumo idrico sembra ampiamente ignorato dalle questioni relative ai rifiuti medici creati da un'unica apparecchiatura. Se stimiamo una popolazione che riceve cure dialitiche di circa 2 milioni di pazienti in tutto il mondo, allora un "servizio di dialisi mondiale" avrebbe utilizzato circa 156 miliardi di litri di acqua. L’obiettivo di questo elaborato è fornire informazioni riguardo alle ultime tecniche in ambito di emodialisi per la progettazione di un sistema di eco-dialisi finalizzato alla riduzione del consumo idrico associato alla terapia.
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Xilo, Alessandro. "Modalità di prevenzione dell'ipotensione intradialitica: Analisi preliminare della occorrenza di episodi ipotensivi presso l’ospedale di Imola." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20331/.

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Abstract:
L’insufficienza renale cronica è una malattia sempre più frequente. All’aggravarsi di essa è necessario sostituire la funzione renale con il trattamento dialitico. Esso però non è privo di rischi, in particolare, il più diffuso è l’insorgere dell’ipotensione, un rapido abbassamento della pressione. L’obbiettivo dell’elaborato, dopo un periodo di osservazione presso l’ospedale di Imola, è di cercare sostanziali differenze tra le sedute dove non si manifesta alcun evento ipotensivo e quelle dove si manifesta. Per fare ciò sono stati estratti dei tracciati dalle macchine per dialisi Artis dell’azienda Baxter, grazie ai quali è stato possibile effettuare un’analisi preliminare alla ricerca di sostanziali differenze tra le sedute con ipotensione e quelle senza. I tracciati delle sedute sono stati scaricate nelle black-box dalle macchine Artis, per lo studio la macchina registrava più di 150 parametri ogni due secondi. In particolare ci si è soffermati sull’ ultrafiltrazione oraria, la variazione di volume ematico e sulle diverse pressioni misurate sia sul paziente che sulla macchina. Una volta trovate le medie è stato fatto un test-t per cercare eventuali differenze significative. Si è visto come solo per la pressione arteriosa extracorporea si è ottenuto un valore significativo.
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Ballatori, Alessandro. "Modello matematico della cinetica dei soluti e del potenziale di membrana durante dialisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14745/.

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Abstract:
La dialisi non consente il ripristino totale della rimozione selettiva dei soluti e talvolta induce diverse complicazioni sintomatiche. Per rendere la terapia più tollerabile è necessario individuare un trattamento che permetta di stabilire quali profili di concentrazione dei principali soluti siano più adatti per il paziente. Perciò, per stimare ed ottimizzare la corretta “dose di dialisi”, è utile quantificare i processi di scambio di fluidi e soluti attraverso modelli matematici che tengano in considerazione sia la complessità dei fenomeni fisiologici e patologici, sia parametri specifici del paziente. Lo studio degli scambi di massa fra i compartimenti corporei durante le sedute dialitiche è fondamentale per evitare che il paziente incorra in squilibri pressori ed osmotici durante il trattamento. In questa tesi è stato sviluppato un simulatore in silico bicompartimentale di paziente in dialisi. Attraverso la descrizione del modello elettrico della cellula si è poi introdotto nella trattazione il comportamento del potenziale di membrana e le sue variazioni durante la seduta dialitica. Scopo di questo lavoro è dunque quello di pervenire ad un modello migliorato della cinetica dei soluti (con maggior riguardo nei confronti del potassio) durante l’emodialisi includendo anche le conseguenti variazioni di potenziale. Ci sono varie evidenze che la concentrazione di potassio nel bagno di dialisi molto spesso non è correttamente regolata nella moderna terapia. Raggiungere una strategia ottimale per la rimozione di potassio richiede una chiara comprensione dei suoi meccanismi di equilibrio nei due compartimenti cellulari. Infine è stato descritto un possibile sistema per modificare la concentrazione di potassio nel dialisato durante la seduta, dal momento che l’utilizzo di bagni dialisi con concentrazioni di potassio non costanti ma profilate può essere una valida alternativa alle dialisi convenzionali, al fine di ridurre il rischio aritmico.
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Quartarone, Andrea. "Sistemi a biofeedback per la prevenzione dell'ipotensione acuta intradialitica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19378/.

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In questo lavoro di tesi verranno presentate e descritte le principali variabili “sensori” che vengono monitorate durante la seduta dialitica, spiegando in che modo esse possono anticipare l’insorgenza di ipotensione, quali siano i sensori, integrati nella macchina per dialisi, che le tengono monitorate e in che maniera il sistema posa sfruttare tali informazioni per garantire un corretto svolgimento della terapia, operando in maniera biofeedback su altri parametri “attuatori”.
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Patrizi, Alyssa. "Validazione e ottimizzazione di un modello computazionale integrato della terapia emodialitica e della cinetica glucosio-insulina." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18701/.

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Negli ultimi anni l’incidenza dell’insufficienza renale cronica è andata sempre più crescendo a causa dell’invecchiamento della popolazione e della diffusione di malattie, quali il diabete e l’ipertensione arteriosa. Dal momento che per molti dei pazienti con insufficienza renale cronica la terapia dialitica è l’unica soluzione percorribile, la direzione è quella di rendere i trattamenti il più possibile personalizzabili in modo da garantire l’adattabilità della terapia allo specifico paziente anche in situazioni di co-morbilità. Con la presente tesi si è effettuato un lavoro rivolto alla validazione e all’ottimizzazione di un modello matematico integrato, a cui è associato un codice numerico, capace di simulare le interazioni tra processo dialitico e il sottosistema glucosio-insulina, evidenziandone le potenzialità di utilizzo. Dall’approccio modellistico, traggono potenziali benefici la prescrizione clinica e le modalità di trattamento: analizzare l'impatto della terapia e/o di differenti prescrizioni anche in sottogruppi specifici di pazienti; ridurre il carico di lavoro dell'operatore con terapie auto-adattanti; ridurre il costo della terapia grazie a una minore incidenza di effetti collaterali che possono richiedere l'intervento di operatori o la ripetizione del trattamento.
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Parri, Francesca. "Membrane a matrice mista per la rimozione di tossine uremiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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l numero di persone affette da grave insufficienza renale è in forte aumento ogni anno e con esso coloro che devono sottoporsi ad emodialisi. Tale trattamento consente la rimozione di tossine uremiche accumulatesi nel sangue per scambio di materia con una soluzione salina, il dialisato. Per singolo trattamento dialitico si consumano fino a 150 L di acqua per paziente e ciò rende tale terapia costosa nonché poco accessibile in zone con limitate risorse idriche. Il progetto di tesi propone lo sviluppo di membrane a matrice mista per la rimozione delle tossine uremiche dal dialisato esausto consentendone così un ricircolo seppure parziale e la conseguente riduzione di liquido necessario per paziente. Il primo passo è stata l’identificazione dei materiali da utilizzare come fase dispersa con migliori proprietà adsorbenti. Carbone attivo e zeoliti ZSM-5 e ZUF trattate con HCl sono risultati degli ottimi candidati. Sono poi state prodotte membrane tramite elettrofilatura di soluzioni di acido poliacrilico (PAA) con particelle di materiale adsorbente disperse. Tale tecnica consente di produrre fibre nanometriche continue e da esse membrane porose caratterizzate da un’elevata capacità filtrante e proprietà meccaniche superiori. Le immagini acquisite al microscopio elettronico mostrano fibre ben tessute e particelle di materiale adsorbente ben inglobate al loro interno. Le condizioni utilizzate sono quindi adeguate, se non ottimali, per il sistema acido poliacrilico-fase dispersa. Tuttavia occorre ancora risolvere problemi legati alla cattiva dispersione delle particelle solide all'interno del polimero e problemi di insolubilità della membrana.
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