Dissertations / Theses on the topic 'Eremiti'
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Lavarini, Paola. "Luoghi e pratiche di esilio nell'Italia gota: aspetti geografici, giuridici e culturali." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3423288.
Full textIl tema di questa tesi è l’esilio nelle sue molteplici forme giuridiche; il contesto geografico e cronologico è quello del regno goto d’Italia (V - VI secolo). Dal punto di vista geografico è stata fatta un’analisi sui luoghi che sono stati coinvolti in casi di esilio, sia in senso inclusivo (relegazione) sia esclusivo (espulsione). Sono stati prese in particolare considerazione le isole, allo scopo di indagare la funzione e la percezione di esse in antichità. Dal punto di vista giuridico si è fatto un excursus sul diritto romano, per andare alla ricerca dell’origine dell’istituto adottato nella principale civiltà sviluppatasi nella penisola italica, che maggiormente ha influenzato i regni successivi. In seguito, si sono utilizzati i documenti giuridici di età ostrogota, incrociando le disposizioni legislative con i specifici casi di esilio del periodo, provenienti da altre tipologie di fonti. Per quanto riguarda gli aspetti culturali si è indagata l’influenza esercitata dal Cristianesimo, che ha fortemente valorizzato in senso positivo i caratteri tipici dell’esilio (solitudine, isolamento, lontananza, ecc...), tanto da farne i tratti principali dello stile di vita ideale per gli eremiti. Infine, è stato approfondito il punto di vista diretto di un soggetto esiliato, quello di Boezio, il quale definì ‘esilio’ la sua condizione di reclusione, nella sua più celebre opera “La Consolazione della filosofia”, nella quale si evidenzia esplicitamente il passaggio dell’esilio dalla dimensione corporale a quella dell’anima.
Stegner, Jan. "Heldbock und Eremit." Saechsische Landesbibliothek- Staats- und Universitaetsbibliothek Dresden, 2014. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:14-qucosa-150979.
Full textKern-Momberg, Hella. "Italo Calvino in Paris : "Eremita a Parigi" ? /." Göttingen : Cuvillier, 1998. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb389480610.
Full textStieglecker, Roland. "Die Renaissance eines Heiligen : Sebastian Brant und Onuphrius eremita /." Wiesbaden : Harrassowitz, 2001. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb38858791w.
Full textDubois, Glenn. "Ecologie des coléoptères saproxyliques : Biologie des populations et conservation d'Osmoderma eremita (Coleoptera : Cetoniidae)." Phd thesis, Université Rennes 1, 2009. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00473556.
Full textDubois, Glenn. "Écologie des coléoptères saproxyliques : biologie des populations et conservation d’Osmoderma eremita (Coleoptera : Cetoniidae)." Rennes 1, 2009. https://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00473556.
Full textSaproxylophagous Insects are involved in the degradation of dead wood. Many species of this complex are endangered. We studied the ecology Osmoderma eremita, a saproxylophagous beetle that is becoming scarce and is a short dispersal species. We monitored its populations by capture-recapture and radio-tracking. Fight capacities were measured in laboratory. Our goal was to explain the distribution of the species in an agricultural landscape, to study its dispersal capacities and some demographic characteristics. The landscape openness, the density of microhabitats and the persistence of the habitats during several decades have an influence on the species occurence. Dispersal capacities were three times greater than those observed in nature. The capacities of females were related to their condition. Sex-ratio was biased depending on population and year. Sex is a factor which should take place in viability analyses which would enable to propose conservation measures for O. Eremita
Stiening, Gideon. "Epistolare Subjektivität : das Erzählsystem in Friedrich Hölderlins Briefroman "Hyperion oder der Eremit in Griechenland /." Tübingen : M. Niemeyer, 2005. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb39934406x.
Full textRomán, Carlos. "Hermits in the legislation of the Latin and Eastern churches." Theological Research Exchange Network (TREN), 2005. http://www.tren.com.
Full textWeinel, Juliane [Verfasser]. "Mikrobiologische und parasitologische Untersuchungen an handaufgezogenen Waldrappen (Geronticus eremita) im Rahmen eines EU- Erhaltungszuchtprogramms (EEP) / Juliane Weinel." Gießen : Universitätsbibliothek, 2012. http://d-nb.info/1063954533/34.
Full textBonfante, Anna <1988>. ""Via Annia" agli Eremitani: la accessibilità dei contenuti per una nuova lettura." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3646.
Full textMonschauer, Winfried. "Das Augustiner-Eremiten-Nonnenkloster St. Maria zu Kamp bei Boppard : Geschichte - Struktur - Besitz /." St. Augustin : Gardez!, 1998. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb37637325v.
Full textCoretto, Melania <1987>. "La configurazione organizzativo-gestionale di un museo: il civico "Agli eremitani" di Padova." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3762.
Full textJohansson, Henrik, Mikael Olsson, and Per-Johan Nilsson. "Resande för eremiter : Att frångå den mänskliga interaktionen i turismindustrin med hjälp av tekniska hjälpmedel." Thesis, University of Kalmar, Baltic Business School, 2008. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:hik:diva-474.
Full textResandet idag har tagit nya former. Människor reser idag under kortare och fler perioder än vad de gjorde förr, vilket har medfört att planeringen innan, till och under resan blivit kortare. Turisten idag får vidare förlita sig på diverse tekniska hjälpmedel såsom Internet och GPS för att snabbt få information om resmål och destinationer. I och med de kortare planeringstiderna samt de kortare reseperioderna har turister inte längre alltid möjlighet att planera in guidade turer med en mänsklig guide. Till turistens undsättning i problemet finns idag förinspelade ljudguider som exempelvis kan användas genom att ringa upp ett specifikt nummer på en mobiltelefon. På det sättet försvinner behovet av mänsklig interaktion mellan turisten och turismindustrin. Uppsatsens titel ”Resande för eremiter” syftar till att göra en utredning av hur en turist kan inhämta turisminformation i hemmet, guidas till platsen, guidas på platsen, helt med hjälp av tekniska hjälpmedel utan direkt mänsklig kontakt med turismindustrin. Därigenom undgår turisten, likt en eremit, mänsklig kontakt under sin resa. Den övergripande slutsatsen av utredningen baseras på att en turist idag har full möjlighet att, inom undersökningsområdet som uppsatsen behandlar, undgå mänsklig kontakt inom turismindustrin. Dock finns vissa fördelar med att vända sig till exempelvis en mänsklig guide för att få en guidad tur. Det hela mynnar ut i en smakfråga, från person till person.
Pulisci, Carlo. "Il complesso degli Eremitani a Padova: l'architettura di chiesa e convento dalle origini a oggi." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423601.
Full textLa mia tesi di dottorato è incentrata sulla chiesa e il convento dei Santi Filippo e Giacomo Minore agli Eremitani della città di Padova. Il suo scopo è analizzare l’evoluzione e la descrizione degli spazi architettonici lungo i secoli, dalla fondazione a oggi. La casa agostiniana è stata meno investigata rispetto agli altri complessi mendicanti patavini. L’unica monografia scientifica risale al 1970 ed è il testo di Sergio Bettini e Lionello Puppi. Nel medioevo gli ordini mendicanti creano un tipo uniforme di architettura che deriva da quella cistercense. Tuttavia gli studi sono generalmente indirizzati sui Domenicani e i Francescani. Nel corso della mia ricerca ho cercato di utilizzare un approccio multidisciplinare: l’osservazione diretta, l’utilizzo della cartografia e della fotografia storica, la trascrizione dei documenti e anche l’uso delle moderne tecnologie investigative non invasive come il georadar. Il primo capitolo si concentra sul contesto storico, ricostruendo l’arrivo degli Agostiniani in città, e le date principali di costruzione di chiesa e convento, oltre a cercare di focalizzare meglio la figura del famoso ingegnere architetto Giovanni degli Eremitani. Il capitolo seguente descrive l’architettura dell’edificio ecclesiastico, una chiesa mononavata della tipologia a granaio con la celeberrima copertura a carena di nave dell’Eremitano. La tesi poi si sofferma sulle varie fasi di costruzione del tempio, soprattutto in epoca medievale, proponendo nuove planimetrie, prospetti ricostruttivi e modelli solidi. Una particolare attenzione è stata data all’interno della chiesa come si presentava durante il XIV secolo, analizzando gli altari, le loro dedicazioni e giuspatronati e il distrutto tramezzo. Un prezioso aiuto proviene dalla trascrizione integrale di un inventario del corredo dei tessili risalente all’ultimo trentennio del Trecento. Il convento strutturato intorno a due chiostri, divenne la “Caserma Gattamelata” dopo la soppressione napoleonica del 1806, attualmente è sede del Museo Civico. L’uso militare è stato la causa del bombardamento anglo-americano dell’11 marzo 1944, quando parti consistenti di chiesa e convento furono distrutti. La tesi analizza anche i restauri dalla casa agostiniana che si sono avvicendati nel corso dei secoli. Non è semplice ricostruire la funzione dei vari ambienti all’interno del convento quando era abitato dai frati eremitani, infatti, le strutture abitative dei mendicanti sono poco investigate rispetto alle chiese. Molte informazioni del convento patavino sono perse, anche a causa della distruzione e demolizione di parti dell’ex complesso religioso. Alcune informazioni per il periodo medievale possono essere ricavate dai lasciti testamentari. Ci rimangono due descrizioni della casa agostiniana risalenti al XVII secolo: una nel libro Della felicità di Padova del 1623, l’altra è nella Relazione del 25 novembre 1650 stesa in seguito alle indagini promosse n Italia da Innocenzo X. Entrambe sono molto importanti perché prodotte da un priore del convento, quindi verosimili rappresentazioni dello stato degli edifici in tali anni. Non sempre si è potuto riconoscere la funzione esatta dei vari vani, tuttavia molte incognite sono state chiarite grazie alla mia ricerca.
Cakir, Okan. "Jews from Konstantiniyye to Islambol : Istanbul jewry in the 17th century according to the accounts of Evliya and Eremya Çelebi /." Connect to resource, 2005. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc%5Fnum=osu1147727799.
Full textRice, Patricia. "Landscape ecology of the Souss Massa National Park, southern Morocco and applications for the modelling of bald ibis (Geronticus eremita L.) habitat suitability." Thesis, University of Derby, 2002. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.248820.
Full textDuff, Jacqueline F. G. "Hermits, recluses and anchorites : a study of eremitism in England and France c.1050-c.1250." Thesis, University of Southampton, 2011. https://eprints.soton.ac.uk/384497/.
Full textMeier, Thomas [Verfasser], Jürgen [Akademischer Betreuer] Haase, and Mikhail [Gutachter] Eremets. "High Sensitivity Nuclear Magnetic Resonance at Extreme Pressures / Thomas Meier ; Gutachter: Mikhail Eremets ; Betreuer: Jürgen Haase." Leipzig : Universitätsbibliothek Leipzig, 2016. http://d-nb.info/1240481853/34.
Full textUlpts, Ingo. "Die Bettelorden in Mecklenburg : ein Beitrag zur Geschichte der Franziskaner, Klarissen, Dominikaner und Augustiner-Eremiten im Mittelalter /." Werl : D. Coelde, 1995. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb369913491.
Full textDreher, Max. "Die Augustiner-Eremiten in München : im Zeitalter der Reformation und des Barock (16. bis Mitte des 18. Jahrhunderts) /." Hamburg : Kovač, 2003. http://hsozkult.geschichte.hu-berlin.de/rezensionen/2003-4-049.
Full textMeng, Guofeng [Verfasser], Andrea [Akademischer Betreuer] Bartl, and Friedhelm [Akademischer Betreuer] Marx. "Begegnung mit dem Eremiten – Zur Thematik des Einsiedlertums im Werk Hermann Hesses / Guofeng Meng ; Andrea Bartl, Friedhelm Marx." Bamberg : University of Bamberg Press, 2019. http://d-nb.info/1177801493/34.
Full textEinenkel, Matthias [Verfasser], Konstantin [Akademischer Betreuer] Efetov, and Ilya [Akademischer Betreuer] Eremin. "Superconductivity and competing orders at magnetic quantum critical points / Matthias Einenkel. Gutachter: Konstantin Efetov ; Ilya Eremin." Bochum : Ruhr-Universität Bochum, 2016. http://d-nb.info/1089005857/34.
Full textSilva, Severino Emanuel Cruz da. "O convento de São João Novo dos Eremitas de Santo Agostinho : instituição, património e arte na cidade do Porto." Master's thesis, Porto : [Edição do Autor], 2003. http://hdl.handle.net/10216/19317.
Full textSilva, Severino Emanuel Cruz da. "O convento de São João Novo dos Eremitas de Santo Agostinho : instituição, património e arte na cidade do Porto." Dissertação, Porto : [Edição do Autor], 2003. http://aleph.letras.up.pt/F?func=find-b&find_code=SYS&request=000151892.
Full textAltenfeld, Dustin [Verfasser], Ilya [Gutachter] Eremin, and Konstantin [Gutachter] Efetov. "Quasiparticle interference in unconventional superconductors / Dustin Altenfeld ; Gutachter: Ilya Eremin, Konstantin Efetov ; Fakultät für Physik und Astronomie." Bochum : Ruhr-Universität Bochum, 2018. http://d-nb.info/1173421408/34.
Full textPeres, Joana de Castro e. Quadros do Carmo. "Contributo para a construção de um instrumento de descrição documental dos fundos conventuais provenientes da Ordem dos Eremitas de Santo Agostinho." Master's thesis, Faculdade de Ciências Sociais e Humanas, Universidade Nova de Lisboa, 2013. http://hdl.handle.net/10362/10703.
Full textDurante o Estágio Curricular realizado no Serviço de Arquivo Histórico e Biblioteca do Centro Cultural do Patriarcado de Lisboa realizámos a descrição documental dos fundos do Convento de Nossa Senhora da Graça de Lisboa e do Colégio de Santo Agostinho de Lisboa, ambos provenientes da Ordem dos Eremitas de Santo Agostinho; seguidamente construímos ainda o respetivo instrumento de descrição documental, tipo catálogo, para cada um dos fundos descritos. No presente relatório de estágio refletimos sobre a importância do conhecimento da história institucional para a elaboração de uma descrição documental consistente e coerente. A nossa análise teve como base a documentação do fundo do Convento de Nossa Senhora da Graça de Lisboa, da Ordem dos Eremitas de Santo Agostinho, custodiada pela instituição de acolhimento do nosso Estágio Curricular.
Volkov, Pavel [Verfasser], Konstantin [Gutachter] Efetov, and Ilya [Gutachter] Eremin. "Charge and current orders in the cuprates / Pavel Volkov ; Gutachter: Konstantin Efetov, Ilya Eremin ; Fakultät für Physik und Astronomie." Bochum : Ruhr-Universität Bochum, 2018. http://d-nb.info/1163452017/34.
Full textBovo, Claudia Regina 1979. "Em busca da renovatio cristã : simonia e institucionalidade eremítica na correspondência de Pedro Damiano (1041-1072)." [s.n.], 2012. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/280778.
Full textTese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciências Humanas
Made available in DSpace on 2018-08-20T16:44:59Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Bovo_ClaudiaRegina_D.pdf: 8204077 bytes, checksum: 662793c87739b05cd81015a90585f2f6 (MD5) Previous issue date: 2012
Resumo: Pedro Damiano (1007-1072), eremita e cardeal-bispo, foi por muito tempo valorizado como fonte indispensável para a compreensão da "Reforma Gregoriana". Importante autoridade espiritual de Fonte Avellana e da Sé de Ravena, ele envolveu-se nos debates sobre as ações de renovação nos meios monástico e episcopal, tornando-se cardeal-bispo de Óstia e legado papal. Em sua correspondência, as iniciativas de renovação cristã concentraram-se no processo de identificação, denúncia e castigo da corrupção eclesiástica, no qual o combate à simonia, a experiência eremítica e a sacralização patrimonial adquiriram influência decisiva. Dessa maneira, é nosso objetivo investigar se o apelo de renovação cristã construído por Damiano teve como foco a transformação da Sé romana ou era apenas um movimento localizado em defesa das imunidades e isenções conquistadas por mosteiros e ermidas submetidos à sua autoridade. Além disso, pretendemos dimensionar o lugar dos referenciais monásticos, especialmente aqueles de origem cenobítico-eremítica, para fundamentação de suas ações "reformadoras". Numa clara articulação entre a definição dos lugares sociais e o uso político dessa identificação, as perspectivas de renovação cristã construídas por Pedro Damiano inseriram-se no debate a respeito da estruturação do poder eclesiástico no seio da sociedade feudal
Abstract: Peter Damian (1007-1072), hermit and cardinal-bishop, is recognized as an important reference of "Gregorian Reform". Spiritual authority of Fonte Avellana and Ravena's See, he was involved in discussions about the actions of renewal in monastic and episcopal circles and became cardinal-bishop of Ostia and papal legacy. In Peter Damian's letters, the development of Christian renewal had been concentrated in the process of identification, denunciation and punishment of the ecclesiastical corruption, in which the fight against simony, the eremitical experience and the sacralization of patrimony decisively influenced. Thus, our objective is to investigate if the appeal of Christian renewal built by Damian was focused on the transformation of the Roman See, or was just a defense of the immunities an exemptions conquered by monasteries and hermitages submitted to his authority. Additionally, we intend to measure the importance of the monastic references, especially those grounds cenobitical-eremitic references, in the Damian's reforming actions. Coordinating the definition of social places and political use of this identification, the prospects for Christian renewal built by Peter Damian were inserted in the debate about the structure of ecclesiastical power in feudal society
Doutorado
Historia Cultural
Doutor em História
Eremina, Marina [Verfasser], Brigitte [Akademischer Betreuer] [Gutachter] Poppenberger-Sieberer, and Erwin [Gutachter] Grill. "Studies of factors involved in cold stress responses of plants / Marina Eremina ; Gutachter: Erwin Grill, Brigitte Poppenberger-Sieberer ; Betreuer: Brigitte Poppenberger-Sieberer." München : Universitätsbibliothek der TU München, 2015. http://d-nb.info/1122738366/34.
Full textMai, Sebastian [Verfasser], Konstantin [Gutachter] Efetov, and Ilya [Gutachter] Eremin. "Charge transport in irradiated graphene and Josephson structures / Sebastian Mai ; Gutachter: Konstantin Efetov, Ilya Eremin ; Fakultät für Physik und Astronomie." Bochum : Ruhr-Universität Bochum, 2013. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:hbz:294-38526.
Full textFauseweh, Benedikt [Verfasser], Götz Silvester [Akademischer Betreuer] Uhrig, and Ilya [Gutachter] Eremin. "Dynamic correlations in one-dimensional quantum magnets at finite temperature : A diagrammatic approach / Benedikt Fauseweh ; Gutachter: Ilya Eremin ; Betreuer: Götz Silvester Uhrig." Dortmund : Universitätsbibliothek Dortmund, 2016. http://d-nb.info/1123283648/34.
Full textFontes, João Luís Inglês. "Da «Pobre vida» à congregação da Serra de Ossa: génese institucionalização de uma experiência eremítica (1366-1510)." Doctoral thesis, Faculdade de Ciências Sociais e Humanas, Universidade Nova de Lisboa, 2012. http://hdl.handle.net/10362/8390.
Full textpresente dissertação procura estudar a génese, expansão e institucionalização dos grupos eremíticos que, desde 1366, se documentam em torno da Serra de Ossa, no sul de Portugal e que, a partir de 1482, se constituem como Congregação. Viriam, em 1578, a filiar-se, como Congregação autónoma, na Ordem dos Eremitas de S. Paulo Primeiro Eremita. Nesta data, a força dos ditames impostos por Trento quanto à vida religiosa ditaria a gradual clericalização das suas comunidades, a normalização da sua vida litúrgica, a obrigatoriedade da profissão solene dos três votos e a necessidade de preparação letrada dos seus efectivos. A nossa atenção recai, contudo, sobre o período anterior. Partimos de uma sentença apostólica emitida em 1378, que documenta a surpreendente expansão então alcançada pelos eremitas junto dos concelhos do sul de Portugal, bem como o precoce sancionamento dado ao seu modo de vida pelo Papado, que, inclusive, os envolve nos seus projectos de reforma da vida religiosa do reino português. Os indícios documentais sobreviventes e o estudo do itinerário de Fr. Vasco, associado às origens dos Jerónimos portugueses e espanhóis, permitem reforçar a tese da ligação inicial dos eremitas portugueses à influência dos círculos próximos dos fraticelli italianos, nascidos da herança dos espirituais franciscanos. Estudamos, num segundo momento, a evolução e expansão dos grupos eremíticos ao longo de todo o século XV. Procuramos analisar a relação dos eremitas com o poder régio, com as autoridades e populações urbanas e com as instituições eclesiásticas, em ordem a perceber as razões do seu sucesso e as distintas soluções institucionais adoptadas em ordem à salvaguarda e disciplinamento do seu modo de vida. A tendência será a de uma gradual institucionalização destes grupos, entre as pressões internas, as iniciativas ordenadoras conduzidas pela monarquia e as tentativas de anexação das suas comunidades por parte de outras ordens (Lóios e Jerónimos). Assim, em 1466, os eremitas constituem entre si uma irmandade em torno da comunidade da Serra de Ossa e, em 1482, aceitam o modelo mais centralizado da Congregatio. Desta decisão resulta a produção dos primeiros textos normativos mais articulados, que configuram, juntamente com a imposição pontifícia da profissão do voto de castidade, a forma de vida dos eremitas ligados à Serra de Ossa até à grande reforma operada em 1578. O recrutamento e composição destas comunidades permitem também perceber de forma mais clara a capacidade de resistência dos eremitas a uma mais rápida normalização do seu modo de vida. Mantêm-se, assim, afastados dos núcleos urbanos, em pequenas comunidades, maioritariamente laicais, conciliando a dimensão contemplativa com o trabalho manual e a opção por uma vida pobre e austera. Até 1536, não estão sujeitos a nenhuma Regra já aprovada e, até 1578, professam apenas o voto de castidade. A reconstituição das biografias dos eremitas, feita na segunda parte do trabalho, permite perceber melhor os percursos daqueles que integraram, ao longo deste período, as comunidades da pobre vida, evidenciando muitos dos aspectos estudados na primeira parte da dissertação.
Lambert, Fabian [Verfasser], Ilya [Gutachter] Eremin, and Konstantin [Gutachter] Efetov. "Investigation of surface states in topological Weyl semi-metals and Weyl superconductors / Fabian Lambert ; Gutachter: Ilya Eremin, Konstantin Efetov ; Fakultät für Physik und Astronomie." Bochum : Ruhr-Universität Bochum, 2019. http://d-nb.info/1189421887/34.
Full textKandelaki, Ervand [Verfasser], Konstantin [Gutachter] Efetov, and Ilya [Gutachter] Eremin. "Transport in Josephson heterostructures and numerical applications of bosonization for fermionic systems / Ervand Kandelaki ; Gutachter: Konstantin Efetov, Ilya Eremin ; Fakultät für Physik und Astronomie." Bochum : Ruhr-Universität Bochum, 2015. http://d-nb.info/1226426573/34.
Full textMüller, Marvin Alexander [Verfasser], Ilya [Gutachter] Eremin, and Ralf [Gutachter] Drautz. "Theory of collective modes in unconventional superconductors with competing ground states / Marvin Alexander Müller ; Gutachter: Ilya Eremin, Ralf Drautz ; Fakultät für Physik und Astronomie." Bochum : Ruhr-Universität Bochum, 2021. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:hbz:294-83611.
Full textIsmer, Jan-Peter [Verfasser], Ilya [Gutachter] Eremin, and Dirk [Gutachter] Manske. "Coexistence of superconductivity and density waves in quasi-two-dimensional metals / Jan-Peter Ismer ; Gutachter: Ilya Eremin, Dirk Manske ; Fakultät für Physik und Astronomie." Bochum : Ruhr-Universität Bochum, 2011. http://d-nb.info/1223171779/34.
Full textAhn, Felix Wolfgang [Verfasser], Ilya [Gutachter] Eremin, and Konstantin [Gutachter] Efetov. "Effect of spin-orbit coupling and multi-orbital effects in the iron-based superconductors / Felix Wolfgang Ahn ; Gutachter: Ilya Eremin, Konstantin Efetov ; Fakultät für Physik und Astronomie." Bochum : Ruhr-Universität Bochum, 2018. http://d-nb.info/1150509988/34.
Full textAhn, Felix [Verfasser], Ilya [Gutachter] Eremin, and Konstantin [Gutachter] Efetov. "Effect of spin-orbit coupling and multi-orbital effects in the iron-based superconductors / Felix Wolfgang Ahn ; Gutachter: Ilya Eremin, Konstantin Efetov ; Fakultät für Physik und Astronomie." Bochum : Ruhr-Universität Bochum, 2018. http://d-nb.info/1150509988/34.
Full textCortella, Elisabetta. "Il Palazzo della Ragione di Padova: definizione di un'architettura del potere." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422501.
Full textLa ricerca si è posta come primo obiettivo quello di definire in modo critico la genesi dei palazzi del potere, quale tipologia architettonica manifestatasi nel fervore costruttivo dell’età dei Comuni ed espressione di una nuova ideologia laica. Nella prima parte si è voluto circoscrivere una precisa area d’interesse, limitata ai comuni del Nord Italia, nel periodo compreso tra il XII e il XIV secolo, per procedere all’identificazione degli aspetti collettivi dell’età comunale attraverso un’analisi dettagliata del fenomeno legato all’urbanistica e all’architettura delle nuove città. La ricerca è giunta a definire le principali caratteristiche del palazzo del potere nord italiano, come espressione di un’arte comunale, che trova suggestioni soprattutto nella più antica tradizione classica del palatium. Successivamente lo studio ha preso in esame nello specifico il monumento simbolo del potere comunale patavino: il Palazzo della Ragione, detto il “Salone”, presentandone una ricostruzione delle fasi edilizie dalla prima domus communis, di cui se ne propone una nuova localizzazione, fino all’imponente edificio trecentesco. Nel secondo capitolo si ripercorrono tutte le fonti storiche esistenti e si confrontano con le tracce archeologiche conosciute e gli assetti murari sopravvissuti ed inglobati nell’edificio successivo. Si giunge ad una ricostruzione puntuale del palazzo duecentesco che nella sua forma originale viene confrontato con gli edifici coevi presenti nel panorama nord italiano, per coglierne affinità ed originalità. La terza ed ultima area d’indagine analizza l’ampliamento del Palazzo della Ragione di Padova ad opera del frate agostiniano Giovanni degli Eremitani nel 1306, con una particolare attenzione rivolta alla copertura a padiglione eseguita come grande chiglia di nave capovolta a doppio scafo, espressione di un elaborato calcolo di stabilità e sicurezza ingegneristica, data dall’esperienza di un modello probabilmente già eseguito e collaudato. Nel corso della ricerca si delinea in modo puntuale l’origine e la diffusione in ambito Veneto del soffitto a carena di nave, trovando in quello padovano il primo esempio monumentale. Le analisi sulle tecniche di lavorazione del legno hanno permesso d’ipotizzare un collegamento dell’architetto eremitano con l’ambiente monastico nord europeo di metà XIII secolo, per l’affinità di assemblaggio delle travi e per il generale impatto dell’edificio. Inoltre le fonti supportano questa tesi riferendoci che il frate fu un grande viaggiatore, come la maggior parte di quella nuova categoria di architetti d’estrazione prevalentemente monastica, che manifestano la loro originalità attraverso una nuova mobilità cosmopolita
Moura, Nayara Gurgel de. "Biologia populacional e reprodutiva e padrão de ocupação de conchas de gastrópodos por Clibanarius antillensis Stimpson, 1859 (Crustacea: Decapoda: Diogenidae) na praia de Baixa Grande (Areia Branca/RN)." Universidade Federal Rural do Semi-Árido, 2016. http://bdtd.ufersa.edu.br:80/tede/handle/tede/646.
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Made available in DSpace on 2017-04-13T14:59:49Z (GMT). No. of bitstreams: 1 NayaraGM_DISSERT.pdf: 2481190 bytes, checksum: b1ca8d847270148db31443c379c38868 (MD5) Previous issue date: 2016-03-11
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The purpose of this study was providing population biology and reproduction data and to determine the shell utilization pattern of Clibanarius antillensis at Baixa Grande Beach, State of Rio Grande do Norte, Brazil (4°57’22”S / 37°08’13”W), using the percentage of the different shell type that were occupied and the morphometric relationship between hermit crabs and occupied shells. Specimens were collected at two-months intervals from October 2012 to August 2013, using sampling effort of two collectors for 1 hour during spring low tides. The hermit crabs collected were identified and had their carapace shield length measured (mm). All occupied gastropod shells were identified and had their shell biometric parameters (aperture width, aperture length and internal volume) measured (mm). A total of 576 individuals ofClibanarius antillensis was obtained of which 191 were males (33.16%), 140 nonovigerous females (24.31%), 125 intersex (21.70%) and 120 ovigerous females (20.83%), using seven species of gastropods. Cerithium atratum and Stramonita haemastoma were the most occupied shells, with 69.97%, and 24.31%, respectively. The average size of male ranged from 1.43 to 9.64 mm of CEC (4.29 ± 1.56 mm); 1.6 to 6.88 mm for non ovigerous females (3.79 ± 1.18 mm); 1.42 to 8.38 mm for intersex (3.69 ± 1.36 mm) and 2.1 to 7.27 mm for ovigerous females (3.76 ± 1.09 mm). Sexual dimorphism was recorded by the larger average size attained by males in relation to females (ovigerous and non-ovigerous) and intersexes. The shells of C. atratum had higher frequency of occupation by smaller organisms, especially in the size class 3.00 -] 4.00mm, while Stramonita haemastoma housed larger organisms, predominantly in the size class 4,00--] 5.00mm. There were differences in the pattern of occupation by males, not ovigerous females, intersex and ovigerous females. Males were significantly higher than the other categories. The size difference strongly influenced the shell utilization pattern, principaly in S. haemastoma, which has the largest Shell volume, being preffered by males. The other categories have occupied most significantly shells of C. atratum due to small size and lower width of the apperture width and length of the shells. Annual size-frequency distirbutions were unimodal, with non-normal distribution. The overall sex ratio was 1: 1.36 (M: F) and did not differ significantly from the expected sex ratio of 1: 1. Ovigerous females were present in all year-round. The fecundity of the studied population was of 178.14, with an average number of eggs of 178.14 ± 85.61 ranging from 51 eggs (CEC = 3.21 xvi mm) to 325 eggs (CEC = 6.77 mm), being much smaller than that of subtropical popultions of this species. The regression analysis shows that the number of eggs increase linearly with the increase of crabs shield lenght and internal volume of shells. Regression analysis showed a positive correlation between the dimensions of hermit crabs and the utilized shells. In this study, occupation by C. antillensis varied as a function of shell morphometric charactistic, with intraspecific differences in occupation partterns also occuring at Baixa Grande Beach
O objetivo desse estudo foi fornecer dados populacionais e reprodutivos da espécie de caranguejo-eremita Clibanarius antillensis Stimpson, 1859, e definir sua preferência na ocupação de conchas de gastrópodos nos recifes de arenito, da praia de Baixa Grande, Areia Branca, Rio Grande do Norte (4°57’22”S / 37°08’13”W). As coletas foram realizadas a cada dois meses, de outubro de 2012 a agosto de 2013, utilizando esforço amostral de dois coletores por hora durante as marés baixas de sizígia. Os caranguejos-eremitas foram coletados manualmente e, em laboratório, as conchas dos moluscos e os exemplares de anomuros foram identificados e medidos. Um total de 576 indivíduos foram coletados, sendo 191 machos (33,16%), 140 fêmeas não ovígeras (24,31%), 125 intersexos (21,70%) e 120 fêmeas ovígeras (20,83%), ocupando 7 espécies de gastrópodos, sendo Cerithium atratum a mais ocupada (69,97%), seguida de Stramonita haemastoma (24,31%), Pisania pusio (1,22 %), Leucozonia nassa (3,47%), Tegula viridula (0,52%), Anachis obesa (0,35%) e Olivella minuta (0,17%). O tamanho médio dos indivíduos machos variou de 1,43 a 9,64 mm de CEC (média de 4,29 1,56 mm); de 1,6 a 6,88 mm de CEC para as fêmeas não ovígeras (3,79 1,18 mm); de 1,42 a 8,38 mm de CEC para os intersexos (3,69 1,36 mm) e de 2,1 a 7,27 mm de CEC para as fêmeas ovígeras (3,76 1,09 mm). A população apresentou dimorfismo sexual quanto ao tamanho, sendo os machos significativamente maiores do que demais categorias. Os machos ocorreram em 10 classes de tamanho, os intersexos em nove enquanto as fêmeas (ovígeras e não-ovígeras) ocorrem em apenas seis classes. Houve diferença também no padrão de ocupação de conchas. As conchas de S. haemastoma foram preferidas por machos, devido às maiores dimensões de comprimento e largura da abertura da concha, e espaço internodessas conchas. As demais categorias ocuparam mais significativamente conchas de C. atratum, devido ao seu tamanho reduzido e medidas da abertura de concha menores, promovendo maior proteção contra estresses ambientais e bióticos. As conchas de C. atratum tiveram maior frequência de ocupação por organismos menores, principalmente na classe de tamanho 3,00--]4,00 mm, enquanto S. haemastoma abrigou organismos maiores, com predominância na classe de tamanho 4,00--]5,00 mm. A distribuição da população nas classes de tamanho foi unimodal, com distribuição não normal (KS = 0,15; p <0,001), o que reflete um recrutamento contínuo ao longo do ano. A razão xiv sexual total foi de 1: 1,36 (M:F) e não diferiu significativamente da razão sexual esperada de 1:1. As fêmeas ovígeras estiveram presentes em todos os meses amostrados. O índice de fecundidade média foi de 178,14, com número médio de ovos de 178,14 85,61 variando de 51 ovos (CEC = 3,21 mm) a 325 ovos (CEC = 6,77 mm). Existe uma correlação positiva entre o tamanho do escudo cefalotorácico e do volume interno da concha com o número de ovos, sendo que a primeira é a que mais explica a variação na quantidade de ovos.Ao analisar as medidas do comprimento da abertura, largura da abertura e volume interno das conchas elas mostraram uma correlação positiva com o tamanho dos caranguejos-eremitas
2017-03-23
Cattelan, Vittorio <1989>. "La cultura dell’Opera italiana a Costantinopoli nella prima fase delle Tanzimat: le canzoni e gli inni di Donizetti Paşa (1828-56); il Metastasio sacro di Giovanni Eremian (1831-39); Angelo Mariani al Teatro Naum di Pera (1848-51)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/17818.
Full textMurat, Zuleika. "Pittura e contesto. Guariento." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423040.
Full textLa tesi, dal titolo “Pittura e contesto. Guariento”, ha per oggetto la figura e l'opera del pittore padovano Guariento di Arpo. Nato attorno al 1310 e morto entro il 1370, l'artista è noto soprattutto per le sue imprese al servizio dei Carraresi, per i quali dipinse la cappella privata di palazzo e, secondo le testimonianze delle fonti, altre sale di rappresentanza all'interno della reggia, distrutte nel corso dei secoli successivi. Pittore stimato e richiesto all'epoca, la sua fama travalicò presto i confini cittadini, e venne infatti ingaggiato da altri committenti prestigiosi dapprima a Bolzano, dove lavorò per la ricca famiglia dei Rossi-Botsch, e poi a Venezia, dove in due diverse occasioni si aggiudicò importanti commissioni dogali. Nella stessa città natale fu attivo in numerose imprese, fra cui le principali, oltre alle carraresi, si individuano nella chiesa degli Eremitani, dove decorò la cappella maggiore e quella dedicata a Sant'Antonio abate. Infine, numerosi dipinti su tavola, per la maggior parte smembrati e conservati in musei e collezioni internazionali, lasciano immaginare una ricca produzione di pale d'altare, in competizione e su modello di quanto si andava contemporaneamente facendo a Venezia, oggi difficilmente stimabile per la scomparsa pressoché totale, e per gli invasivi rimaneggiamenti, dei dipinti stessi. La posizione innovatrice del pittore, pur ben rilevata dalle fonti antiche che lunghi elogi dedicarono alla sua opera, stenta ad essere riconosciuta dalla critica più recente, al punto che Guariento è spesso sottovalutato non solo per la distruzione parziale delle sue opere più importanti, che ne pregiudica l'apprezzamento, ma anche per l'ambivalenza del suo linguaggio, che spesso ha disorientato gli studiosi. Ancora in anni assai recenti, infatti, le radici stilistiche del maestro vengono confuse e male interpretate, così come il successivo evolversi del suo stile, troppo spesso letto in un rapporto di derivazione quasi passiva da modelli di scuole pittoriche diverse, fiorite negli stessi anni. Attraverso la rinnovata analisi dei dipinti, pertanto, delle fonti, e del contesto storico in cui Guariento operò, la ricerca che qui si presenta ricostruisce l'intera vicenda artistica del maestro, restituendo dignità ad un pittore che fu fra i massimi innovatori dell'arte padovana del Trecento. Il lavoro si articola in quattro capitoli, cui fanno seguito i canonici apparati, ovvero il regesto documentario e il catalogo delle opere. Il primo capitolo è dedicato alla fortuna critica; i giudizi espressi sull'opera del pittore vengono contestualizzati nel tessuto culturale in cui furono prodotti, e riletti alla luce delle conoscenze e correnti di pensiero coeve. Segue un capitolo dedicato all'analisi stilistica dell'intera opera del pittore, che viene riveduta a partire dalle fasi iniziali, contestualizzate nell'ambito delle botteghe giottesche padovane di inizio Trecento, fino agli sviluppi gotici più maturi e alla fase estrema, neogiottesca, dell'attività dell'artista; grande attenzione è riservata all'aspetto ornamentale e materico delle opere, finora totalmente trascurato dalla critica. Al fondamentale ambito della committenza è dedicato il terzo capitolo, che focalizza l'attenzione sugli importanti cicli finanziati dai Carraresi, dai Rossi-Botsch, dagli Eremitani e dai Dogi; i dipinti frammentari vengono idealmente ricomposti nella loro veste originaria e al contempo se ne indagano i significati encomiastici e celebrativi. L'ultimo capitolo è invece riservato all'analisi della produzione su tavola, e nello specifico alle funzioni, tipologie e provenienze di tali dipinti, oggi per la maggior parte smembrati. Attraverso lo studio diretto delle porzioni superstiti, lo spoglio delle fonti, e la comparazione con esempi meglio documentati e integri, si propongono nuove ipotesi ricostruttive.
Pouvreau, Florent. "Du poil et de la bête : iconographie du corps sauvage à la fin du Moyen Age (XIIIe - XVe siècle)." Phd thesis, Université de Grenoble, 2011. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-01056524.
Full textDickson, Emil. "Tuppens och Förmiddagens filosofer : Thoreau och Nietzsche och uppvaknandets filosofi." Thesis, Karlstad University, Faculty of Arts and Education, 2008. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:kau:diva-1722.
Full textAbstract
This paper is about the philosophies created by Henry David Thoreau (1817-1862) and Friedrich Nietzsche (1844-1900). The purpose is to show the high degree of similarities between Thoreau’s and Nietzsche’s philosphy.
At first glance, it seems far-fetched to suggest an affinity between them; the differences in style and choice of subjects, have most certainly contributed to the fact that very few comparisons so far have been made. There is no evidence that one experienced any influence over the other, neither writer seems to have been aware of the other. Also their different areas of use during the 20th century, may have influenced the almost total lack of search for affinity. Thoreau’s philosphy has often been used by environmentalist movements, while Nietzsche has been connected to a wide range of various strivings, such as totalitarian regimes, individualistic artists and post-modern thinkers.
But if one disregard these facts, look beyond the differences, and break down their texts in search for their most fundamental opinions, one will see that Nietzsche and Thoreau shared a number of concerns. They were both ciritical to many aspects of the modern civilisation, espacially the way of life it encouraged. It was a life style, deep rooted in an obstructive tradition, that did not take the very essential conditions of life into consideration. This was both Thoreau’s and Nietzsche’s opinion, and their philosophies represent a willingness to re-establish a way of life that ignores all traditions hostile to life.
Both of them criticize the religion and its moral of work, the modern science, and many institutions of the modern society – the schools and the prisons for example. But they also praise things, things they claim to have a value in contrast to the modern way of life – the simple things. Both Thoreau and Nietzsche praise the solitude life style, the silent walking in the wilderness, the simple but healthy food, as well as some intellectual stimulus, especially good litterature and music. All these simple things contribute to Thoreau’s and Nietzsche’s opinion of life; it should be looked upon with the eyes of a child. Life should be like a play.
The title of this paper is Philosphers of the Rooster and the Morning. The title suggests the similarities I have found between Thoreau’s and Nietzsche’s philosophies. They both announce an awakening. For them, a new morning has broken, and this paper shows the similar circumstances they give credit for their awakening.
Gallois, Martine. "Étude sur "Lion de Bourges", poème épique du XIVe siècle." Thesis, Lyon 2, 2011. http://www.theses.fr/2011LYO20027/document.
Full textThe long epic poem Lion de Bourges portrays the personal quest of a hero, first, to set in order a feudal political structure; then his own family structure (through ancestry and parentage); and finally, his personal life; for seeking his origins and father becomes a search for his own identity. The chivalric ideal therefore is seen through three complementary perspectives. Initially, when faced with the instability of social structures and royal power, Lion seeks to re-establish political order, but both Lion’s inability to complete his goals and the constant reappearance of evil cause this quest to remain incomplete. Afterwards, Lion’s effort to bring his family back together is derailed by traitors’ plots and the fortunes of adventure, so there again the hero’s efforts produce only imperfect or unsatisfactory results. It is thus only at the highest level, the quest for personal order, for spiritual perfection, that the private itinerary of Lion de Bourges might find its true goal. However, his last desire, to reach sanctity, leads to failure as well: contact with the Christian supernatural is reserved for the White Knight, a helpful spirit, and the hero must content himself with a lesser form of supernatural, the enchanted marvelous world. Clearly, this poem demonstrates, in an original and highly consistent way, the pessimistic view of the human ideal and of heroic engagement that predominates in late French epic
Strapazzon, Guglielmo. "Nuove tecnologie a supporto della ricerca archeologica: applicazioni e sviluppi possibili su sistemi complessi." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424525.
Full textINTRODUZIONE. Le tecniche di indagine geofisica hanno acquisito un ruolo sempre più rilevante all’interno dei progetti di ricerca archeologica negli corso degli ultimi due decenni, grazie alla loro capacità di individuare la presenza di strutture sepolte misurando le variazioni, o anomalie, delle proprietà fisiche esistenti tra loro e i materiali ospitanti. Esse possono rivelare non solo la posizione di resti archeologici, ma anche portare alla loro identificazione. L’efficacia delle tecniche geofisiche applicate in ambito archeologico è, tuttavia, strettamente legata alla natura e al livello di complessità del deposito sepolto. Se queste tecniche vengono, infatti, impiegate in contesti caratterizzati da depositi pluristratificati o fortemente alterati, i risultati delle indagini possono risultare di difficile lettura, limitando fortemente il loro contributo alla ricostruzione storico-archeologica del sito indagato. OBIETTIVO DELLO STUDIO. Questo progetto di ricerca si è posto due obiettivi principali: i) valutare le potenzialità delle prospezioni geofisiche nell’estrarre informazioni su siti archeologici profondamente stratificati e ii) testare la loro efficacia in un contesto urbano contemporaneo. MATERIALI E METODI. La principale tecnica geofisica applicata è stato il Ground Penetrating Radar (GPR). Le indagini sono state realizzate impiegando diversi sistemi (SIR 3000 della GSSI e RIS Hi-Mod dell’IDS) dotati di antenne a frequenze diverse (da 200MHz a 900 MHz) seguendo uno schema di acquisizione a profili paralleli con spaziature tra i profili comprese tra 0.125 e 0.25 m. Sono stati analizzati i dati raccolti utilizzando diversi metodi di visualizzazione: radargrammi, amplitude depth-slices e modelli tridimensionali delle isosuperfici. Questi sono stati inseriti assieme ai dati storico-archeologici a corredo (rilievi vettoriali e DTM-digital terrain model di scavo, documenti storici, cartografia storica) in un Geographical Information System (GIS) con software ArcGIS. ArcGIS è in grado di importare i risultati delle indagini georadar sia in formato raster (amplitude depth-slices) che come modelli tridimensionali in formato Mulipatch. A questi possono essere associate tabelle degli attributi e possono essere visualizzati tridimensionalmente con il modulo ArcScene. Sono stati studiati quattro siti nel centro storico di Padova integrando in ambiente GIS i risultati delle indagini georadar con i dati storico-archeologichi a corredo. Due siti erano all’interno di edifici di culto (il Duomo e la chiesa degli Eremitani) e due in spazi aperti caratterizzati da differenti tipi di sistemazione pavimentale (lastricato, prato, cortile con ghiaia), sui quali insistevano le strutture dell’antica Reggia dei Carraresi. L'altro caso di studio, focalizzato sull'integrazione dei dati stratigrafici ottenuti dagli scavi archeologici con le indagini geofisiche, è stato eseguito nella città romana di Aquileia (UD). RISULTATI. Le indagini nel Duomo hanno consentito, grazie all’inserimento nella piattaforma GIS del dato georadar e della cartografia storica disponibile, di riconoscere la posizione di un gruppo di sepolture che risultavano appartenere al precedente Duomo romanico e, quindi, di ipotizzare la posizione delle navate del transetto e della cripta dell’antico edificio rispetto a quello attuale. L’analisi delle isosuperfici del segnale riflesso GPR nella chiesa degli Eremitani ha permesso, invece, di ipotizzare una copertura a volta nelle sepolture individuate al di sotto della pavimentazione attuale e di analizzarne, all’interno del GIS, la loro distribuzione in relazione alla possibile presenza di un “pontile-tramezzo” demolito nel corso del XVI secolo. In entrambi i due casi le indagini georadar hanno rivelato una ridotta penetrazione del segnale (1-1.2m) e non hanno consentito di individuare chiaramente la presenza di resti di strutture murarie legate a strutture precedenti. Le indagini realizzate presso la piazza antistante al Duomo hanno permesso, grazie all’integrazione in ambiente GIS dei risultati GPR e delle informazioni storico-archeologiche a corredo, di mettere in relazione una serie di strutture murarie con un complesso di edifici preesistenti databili all’XI e XVIII secolo . Quelle eseguite nell’area della Reggia dei Carraresi hanno reso possibile documentare la presenza e lo stato di conservazione di alcune porzioni del complesso trecentesco e di inidviduare alcune strutture precedenti, forse riferibili all’epoca romana. Le analisi eseguite, infine, nella città romana di Aquileia hanno permesso di elaborare un approccio rapido ed efficace non solo per il ground-truthing delle anomalie geofisiche, ma anche per valutare il livello di risoluzione dell’indagine GPR tramite il confrontro tra i modelli tridimensionali delle isosuperfici con i DTM di scavo ottenuti con la tecnica Structure from Motion (SfM). CONCLUSIONI. L’approccio e le indagini condotte nei diversi casi di studio presi in esame hanno permesso di verificare la validità dei protocolli per l’acquisizione e per l’interpretazione dei dati adottati nel corso del progetto di ricerca. Sebbene la tecnica georadar permetta di restituire dei modelli ad alta risoluzione del deposito sepolto in contesti archeologici pluristratificati, questo permette solo in parte la loro comprensione dal punto di vista storico-archeologico. L’integrazione in un ambiente GIS dei risultati delle prospezioni georadar con le informazioni a corredo di volta in volta disponibili, si è rivelato un passaggio indispensabile in tutti i casi di studio considerati per formulare ipotesi interpretative dei dati indiretti utili alla comprensione storico-archeologica dei contesti indagati.
Kempster, John Hugh. "Richard Rolle, Emendatio vitae: Amendinge of Lyf, a Middle English translation, edited from Dublin, Trinity College, MS 432." The University of Waikato, 2007. http://hdl.handle.net/10289/2578.
Full textManicki, Anthony. "La pulsion et la répression. Les enjeux de la problématisation du désir sexuel dans le christianisme antique (IIIe-Ve siècles)." Phd thesis, Ecole normale supérieure de lyon - ENS LYON, 2014. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-01060996.
Full textTurek, Magdalena Maria. ""In this body and life"." Doctoral thesis, Humboldt-Universität zu Berlin, Philosophische Fakultät III, 2013. http://dx.doi.org/10.18452/16694.
Full textTantric practices of meditation in retreat have been prevalent across the Tibetan Plateau since at least a millennium, yet their highly elitist and clandestine nature has hitherto prevented their exploration and analysis. This thesis defines the pre-modern structure of the hermitic tradition in Khams, codified by the nonsectarian Ris med movement, but devotes most attention to the examination of its revival in contemporary Khams under the Chinese communist rule through the case study of the ’Ba’ rom bKa’ brgyud “meditation school of La phyi” (La phyi sgom grwa), centered around the cotton-clad gtum mo-accomplisher Tshul khrims mthar phyin (b. 1947), eulogized as the contemporary embodiment of Mi la ras pa. The main claim of this dissertation is that the ritual and social power of the Tibetan hermit lies in the performance, embodiment and final reconciliation of paradox – generally attaining soteriological goals in mundane life and specifically, resolving the dilemmas of Tibetans during times of perceived crisis. Acts of renunciation become an affirmative strategy, activating networks that have sustained hermits, their lineages, practices, and training venues for centuries. The reason for social empowerment of hermits lies in the radical nature of their training, which by social agreement is not only bound to generate liberation and enlightenment, but is even able to yield fruit “in this very body and life,” in emulation of Mi la ras pa. Such transformation of the body through meditation is crucial to the hermit’s ability to reconcile contradictions and to establish hermitages as venues for effective identity construction and spheres of autonomy and power, extracted from local history and sacred geography. Especially in times of crisis, hermitages tend to form networks and evolve into a movement for counter-culture, which circumvents or speaks against the established power structures of the day, but at the same time, maintains its essentially religious character.
Liu, Nan. "L'idéal extra-mondain et la valeur des montagnes-eaux : sur l'invention de shanshui et le naturalisme dans les milieux lettrés en Chine des Wei-Jin (220-420)." Thesis, Paris Sciences et Lettres (ComUE), 2018. http://www.theses.fr/2018PSLEH018.
Full textGenerally regarded as the object of art, the subject of literature and Chinese aesthetic category, Shanshui (mountains-waters) is believed to be relevant to aesthetical feelings as well as the philosophical concept of nature that is different from that of the West. However, the modern construction of Shanshui through the prism of nature does not integrate the multiple landscape practices historically founded in the gentry's tradition, which had contributed to the invention of mountains-waters: eremitism, immortality seeking, excursion, gathering of literary circles, and the creation of poetry, paintings and gardens. Focusing on the history of Wei-Jin (220-420) after the fall of the Han dynasty, exposing the particular contexts, analyzing the notion of 'Ziran' in the Xuanxue school, gathering and translating the writings and thematic poems showing the extra-mundane movements and tendencies in literate milieus under this time, this thesis aims to show that Shanshui, rather than being constituted by the duality of nature and art, has been invented as a cultural paradigm to confront, in a bipolarization of the reality of ruling gentry class, the Confucian space and the Taoist space, service and disengagement, mundane concerns and pursuit of the Ideal beyond society. Around Shanshui the ideas and values such as authenticity, deep affection, virtue, liberty, naturalism, mysticism, creativity and immanent transcendence are crystallized, in this way, we may assume the co-birth of mountains-waters and an ideal type of Chinese classical humanism
山水研究以往側重于詩歌,繪畫與哲學分析,并普遍將山水視為自然再現,自然情感與某種不同於西方自然觀的審美表達。然而,“相對不同”的判定卻是建立在自然/文化兩分的現代二元范式的“普世應用”上的。因為僅僅強調山水源於“發現自然”並不能整合與山水緊密相關且貫穿於士傳統中的文化實踐:如隱逸,遊仙,遊覽,雅集,以及對世外理想之境的不懈書寫,描畫與營造。本論文考察了魏晉時期(220-420)的社會,政治與文化背景:名教自然的對立,隱逸遊仙的結合,魏晉風度,衣冠南渡,僑立,宗教興起,道釋義理在文化士族內部經由玄學促生的思想轉向等;通過分析魏晉玄學中的自然概念,整理翻譯相關的歷史文本與詩歌,試圖說明,與其說山水是自然/藝術的二元構建,毋寧說山水是士階層在仕與隱,經世與玄遠,世表與塵外的現實兩極化中所創建的一種文化範式。圍繞山水,凝聚了一系列具有重要文化特徵的理念与價值——保真,養身,自足,逍遙,自然主義,暢神玄覽,內在超越與審美理想。這意味著與山水共生的是一種中國古典人文主義的理想型。