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Dissertations / Theses on the topic 'Fanghi di depurazione'

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Di, Carlo Giacomo. "Energia da biomasse, rifiuti e fanghi di depurazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2911/.

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Cucurullo, Giuliana. "Produzione di biopolimeri da fanghi di depurazione mediante processi ibridi termochimici-biologici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15529/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi riguarda lo sviluppo di un innovativo processo di produzione di poliidrossialcanoati (PHA), volto a diminuire i costi ed incrementare la sostenibilità ambientale dei processi attualmente utilizzati per produrre PHA. A tal fine sono state utilizzate colture microbiche miste (MMC) presenti nei fanghi attivi derivanti dai processi di depurazione delle acque reflue e substrati di scarto dell’industria vitivinicola. I substrati sono stati inizialmente fermentati anaerobicamente per ottenere acidi grassi volatili (VFA), fonte di carbonio ideale per produrre PHA tramite MMC. Il processo di produzione sviluppato nel presente lavoro di tesi è suddiviso in tre stadi, mediante l'accoppiamento di processi termochimici e biologici: 1. Fermentazione anaerobica di varie matrici di scarto provenienti dall'industria vitivinicola per produrre VFA. Tutti i substrati sono stati testati sia con inoculo tal quale e sia con inoculo autoclavato per inibire l’attività degli Archea metanogeni. Nel primo caso sono stati ottenuti elevati quantitativi di biogas (~70% di resa), mentre il pre-trattamento dell’inoculo ha portato un’elevata produzione di VFA, soprattutto nel caso della vinaccia (45% di resa). 2. Pre-trattamento termochimico dei fanghi di depurazione e scarti tramite pirolisi al fine di rendere il carbonio contenuto negli scarti più disponibile per i batteri anaerobi. In questo caso le rese di VFA sono sensibilmente aumentate rispetto alla digestione della biomassa tal quale, con valori prossimi al 99% nel caso della vinaccia. 3. Valutazione delle capacità delle popolazioni batteriche che compongono il fango aerobico di accumulare naturalmente PHA, testando fanghi provenienti da impianti di depurazione sia industriali che urbani. Solo le comunità batteriche presenti nei fanghi di tipo urbano hanno mostrato buona potenzialità di accumulare PHA, senza che questi siano stati inizialmente sottoposti a regimi ciclici alimentari.
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3

Halilaj, Megi. "Analisi di un impianto di depurazione a fanghi attivi relativo ad acque reflue industriali alimentari: impianto di depurazione dell'azienda Tampieri s.p.a." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Nell'elaborato di prova finae si è voluto analizzare nel dettaglio le fasi di trattamento che caratterizzano l’impianto di depurazione della Tampieri s.p.a, analizzando i parametri principali del processo. E si è affrontata la questione delle efficienze di abbattimento dei principali parametri delle acque e la produzione dei fanghi.
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Mancini, Luca. "Esperienze sul trattamento di essiccamento fanghi da depurazione presso il termovalorizzatore di Coriano (RN)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/354/.

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Abstract:
L’argomento trattato in questo elaborato è il problema sempre più emergente dello smaltimento dei fanghi provenienti dalla depurazione delle acque reflue. La quantità di fanghi da smaltire, infatti, è in continuo aumento e continuerà a crescere nel corso dei prossimi anni a causa di trattamenti sempre più spinti di depurazione e della costruzione di nuovi impianti. Dopo aver analizzato i vari scenari possibili per lo smaltimento dei fanghi ed i relativi costi, si passa ad analizzare le varie tecniche utilizzate per l’essiccamento dei fanghi (dirette ed indirette), includendo anche tecniche di ultima generazione come l’essiccamento per via solare. Si è andati poi ad analizzare nel dettaglio il funzionamento dell’impianto di essiccamento termico dei fanghi di depurazione di Coriano (RN), situato presso il termovalorizzatore e che sfrutta il calore proveniente da questo come fonte di calore per essiccare i fanghi. Sono state evidenziate le varie parti che compongono l’impianto e le caratteristiche delle correnti in ingresso ed uscita. Si è passati poi ad analizzare il pericolo di esplosione, all’interno dello stesso impianto, dovuto alla presenza di miscele esplosive formate dalla polvere organica del fango e dall’aria. Si sono analizzate tutte le modifiche apportate all’impianto in modo tale da prevenire questo rischio di esplosione. Infine è stata condotta una valutazione economica per dimostrare che l’essiccamento dei fanghi risulta un processo molto conveniente, perché consente di ridurre i volumi da trattare, e, quindi, di conseguenza anche i costi dello smaltimento finale.
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Innocenti, Caterina. "Prove di ozonolisi sui fanghi biologici prodotti da impianti di depurazione delle acque reflue urbane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amslaurea.unibo.it/52/.

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Abstract:
La tecnica di ozonolisi viene applicata ai fanghi biologici derivanti da impianti di depurazione acque reflue urbane, e consiste nell'ottenere, grazie all'ozono, una minor massa fangosa da smaltire e una miglior trattabilità del fango residue. In questo elaborato si prendono in esame le sperimentazioni effettuate a Marina di Ravenna e si estraggono le prime conclusioni gestionali, economiche e ambientali sull'applicabilità del metodo a questo tipo di fango.
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Bianchi, Maria Chiara. "Studio di un impianto di depurazione a fanghi attivi:ottimizzazione del processo e minimizzazione dei costi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/931/.

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Casadei, Isabella. "Indagini sperimentali per la determinazione di microplastiche nelle acque reflue e nei fanghi di depurazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23816/.

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Abstract:
Le microplastiche (MP) rientrano nella categoria di contaminanti emergenti per la loro pericolosità e persistenza nell'ecosistema. Gli impianti di trattamento acque sono identificati come una fonte principale di MP per l’ambiente. A causa della mancanza di metodi di separazione standard per le MP da fanghi ed acque reflue, nel presente lavoro sperimentale, sono testati diversi metodi di separazione delle MP da campioni di fanghi e acque di due impianti reali. Tramite analisi allo stereomicroscopio e identificazione della struttura polimerica mediante spettroscopia infrarossa in riflettanza totale attenuata (FTIR-ATR) si sono ottenute delle prime stime sulle quantità di MP all’interno dei depuratori che andranno vagliate con successive prove. In generale c’è una grande variabilità associata al punto di prelievo, al periodo di campionamento e alle caratteristiche del refluo. I dati sperimentali confermano la presenza di MP sia nelle acque che nei fanghi. Per la linea acque sono esaminati un trattamento convenzionale a fanghi attivi di un piccolo impianto (1) e un trattamento terziario di filtrazione a sabbia con peracetico e UV di un impianto di potenzialità superiore (2). Seppure le efficienze di rimozione siano alte (93,37% per l’impianto 1 e 59,80% per il 2), i carichi di MP rilasciati in ambiente sono elevati a causa delle portate trattate. Il fatto che MP della stessa morfologia e colore si ritrovino in setacci di differenti dimensioni e che le concentrazioni aumentino al diminuire della dimensione, suggerisce che subiscano svariate frammentazioni a monte del campionamento. Per i fanghi sono testati 3 metodi di pretrattamento individuando il migliore in quello con pre-digestione con H2O2 e separazione per densità con NaI che verrà in seguito implementata. Nei fanghi tendono a concentrarsi le MP rimosse dalla linea acque che di solito sono quelle di densità maggiore, infatti si riscontra prevalenza di microparticelle.
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Giunchi, Emanuele. "Gestione e smaltimento dei fanghi di depurazione. Recupero agricolo ed esperienze di sonicazione nel depuratore di Forlì." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il lavoro di tesi è stato organizzato in più fasi: in primo luogo si è effettuata un’indagine sulla presenza del selenio nei fanghi di depurazione del depuratore di Forlì, non più conferibili a recupero agricolo a causa dell’introduzione del decreto legge n°109/2018 che impone nuovi limiti sulle concentrazioni di questo elemento. Questa analisi è passata attraverso la ricerca approfondita di informazioni riguardanti il selenio nei fanghi, tematica di cui si hanno ad oggi pochi riscontri in letteratura, attraverso la valutazione dei dati forniti dalle analisi condotte sui campioni di fanghi di Forlì e di altri depuratori del gruppo Hera e attraverso l’impostazione di bilanci di massa del selenio nel depuratore. In secondo luogo si è effettuata la verifica dei rendimenti di un dispositivo a ultrasuoni per la disintegrazione dei fanghi, installato nel 2019 nella linea fanghi del depuratore con l’obiettivo di aumentare il recupero energetico dai fanghi e ridurne la quantità conferita a smaltimento. La valutazione è passata attraverso l’utilizzo di regressioni a più variabili (lineari e logaritmiche) per definirne i rendimenti a poco più di un anno dall’installazione e attraverso un’analisi economica degli impatti futuri sui costi di gestione che l’investimento potrebbe comportare. Si è in conclusione rilevata una situazione di complicata risoluzione per quanto riguarda il problema del conferimento in agricoltura, che è stata però in parte compensata dagli ottimi risultati che si sono riscontrati sull’utilizzo del dispositivo ad ultrasuoni. Proprio in uno scenario in cui lo smaltimento in discarica sembra essere, almeno attualmente, l’unica soluzione per il depuratore di Forlì, la presenza del dispositivo ha generato effetti ancora più importanti sui costi di gestione.
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Guerriero, Carlo. "Influenza di un co-sustrato sulla biodegradabilità anaerobica (mesofilica) dei fanghi di stazioni di depurazione delle acque residuali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7918/.

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Abstract:
La presente tesi di laurea magistrale si è elaborata nell'ambito del Dipartimento di Tecnologie Ambientali dell'Università di Cadice (Spagna). Tratta lo studio dell'influenza di un co-substrato sulla biodegradabilità anaerobica, in condizioni mesofiliche, dei fanghi di depurazione delle acque residuali. Il co-substrato utilizzato per il miglioramento dei trattamenti dei fanghi è il glicerolo, un sottoprodotto di lavorazione del biodiesel. Le prove realizzate mirano a ottimizzare l'eliminazione della materia organica e la produzione di biogas (idrogeno e metano). Come imminente prospettiva futura, avremo l'avviamento nelle migliori condizioni di processo dell'impianto pilota di depurazione fanghi ubicato presso la stazione di trattamento delle acque reflue urbane di Cadice - San fernando.
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Guidetti, Giulia. "Sperimentazione degli effetti di un addensatore dinamico a tamburo sulla linea fanghi dell'impianto di depurazione AIMAG di Carpi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/182/.

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D'Angeli, Mirta. "Valutazione del risparmio di gas serra e bilancio energetico della pirolisi termo catalitica di fanghi da depurazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9756/.

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Abstract:
I rifiuti rappresentano un’opportunità di crescita sostenibile in termini di riduzione del consumo di risorse naturali e di sviluppo di tecnologie per il riciclo di materia ed il recupero energetico. Questo progetto di ricerca si occupa di valutare, attraverso l’approccio dello studio del ciclo di vita, la valorizzazione energetica di una particolare categoria di rifiuti: i fanghi derivanti dalla depurazione delle acque. Si è studiata la valorizzazione dei fanghi attraverso l’applicazione del Thermo Catalytic Re-forming (TCR)®, tecnologia che consente di trasformare i fanghi in un carburante per la produzione di energia elettrica (bioliquido). Le valutazioni sono effettuate per una linea di processo generale e due configurazioni progettuali declinate in due scenari. Il caso di studio è stato riferito al depuratore di S. Giustina (Rimini). Per la linea di processo, per ognuna delle configurazioni e i relativi scenari, è stato compilato il bilancio energetico e di massa e, conseguentemente, valutata l’efficienza energetica del processo. Le regole della Renewable Energy Directive (RED), applicate attraverso lo strumento ‘BioGrace I’, permettono di definire il risparmio di gas serra imputabile al bioliquido prodotto. I risultati mostrano che adottare la tecnologia TRC® risulta essere energeticamente conveniente. Infatti, è possibile ricavare dal 77 al 111% del fabbisogno energetico di una linea di processo generale (linea fanghi convenzionale e recupero energetico TCR®). Questo permette, quindi, di ricavare energia utile al processo di depurazione. La massima performance si realizza quando la tecnologia si trova a valle di una linea di trattamento fanghi priva di digestione anaerobica e se il biochar prodotto viene utilizzato come combustibile solido sostitutivo del carbone. La riduzione delle emissioni imputabile al bioliquido prodotto va dal 53 al 75%, valori che soddisfano il limite definito dalla RED del 50% di riduzione delle emissioni (2017) per ogni configurazione progettuale valutata.
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Giudici, Greta Anna. "Uso di modelli matematici per l'ottimizzazione dei processi e dell'efficienza energetica di un impianto di depurazione a fanghi attivi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4918/.

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Abstract:
La tesi analizza la risposta di modello matematico biologico (ASM1) applicato ad un impianto di depurazione in scala pilota al fine di conoscere la risposta del sistema in seguito alla variazione delle condizioni iniziali e, in funzione dei risultati ottenuti, ipotizzare ed applicare diverse strategie di controllo tramite le quali ottimizzare l’efficienza dell’impianto, riducendo i costi in termini economici ed energetici e migliorando la qualità dell’effluente.
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Piccioli, Silvia. "Applicazione del processo di digestione anaerobica a miscele di fanghi di depurazione e F.O.R.S.U. per la produzione di biogas ed ammendante." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/877/.

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Kimpinde, Manga Sandro. "Modellazione matematica per studi di fattibilita’ economica su un impianto pilota di pirolisi dei fanghi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi è incentrato sullo sviluppo di un modello matematico tale da garantire la quantificazione dell’energia ricavabile da un rifiuto tramite pirolisi, una volta caratterizzato il rifiuto solido (fango) in entrata. Inoltre, tale modello dovrà essere in grado di fornire una stima del quantitativo di energia termica richiesta dal sistema per fare avvenire il trattamento desiderato. Tali valutazioni vanno considerate nell’ottica di una valutazione preliminare sulla fattibilità e della convenienza economica dell’operazione stessa, pertanto un prerequisito aggiuntivo sarà relativo alla flessibilità e alla semplicità del modello stesso, al fine di renderlo applicabile alle più disparate tipologie di fanghi industriali. L’approccio su cui si è fondato il modello sviluppato e testato in questo lavoro di tesi, non poteva che fondarsi sui principi basilari dell’equazioni di bilancio di materia ed energia. La caratterizzazione dei fanghi in entrata ha come principale scopo la determinazione dell’umidità relativa; quantità sostanza organica alimentata e quantità sostanza inerte alimentata. La quantità di ogni elemento presente nel rifiuto è stata individuata mediante un’analisi elementare. Dall’analisi dei dati ricavati da diverse matrici alimentate, si è arrivati a concludere che la quantità materiale da portare eventualmente in discarica può essere tre volte più piccola di quella iniziale, con conseguente abbassamento dei costi di smaltimento. Tale riduzione volumetrica deve andare a pari passo con un bilancio energetico positivo. Per concludere si può dire che le variabili importanti da tenere in conto per un’analisi di fattibilità sono l’umidità relativa del rifiuto, il PCI in alimentazione, il PCI del char e il PCI del syngas. Si può arrivare a tali conclusioni mediante l'uso del modello matematico ricavato.
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Pulcini, Dalila. "Analisi di pH, ORP e DO finalizzata all'utilizzo di segnali indiretti per il monitoraggio e il controllo automatico di impianti di depurazione a fanghi attivi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/771/.

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Abstract:
Con il presente lavoro di tesi si è studiata la possibilità di estrarre informazioni sugli andamenti dei processi biologici dall’osservazione dei segnali di pH, potenziale di ossido riduzione (ORP) e ossigeno disciolto (DO) nelle vasche di processo di un impianto a fanghi attivi a flusso continuo (predenitro/nitro) per verificare la possibilità di utilizzare questo tipo di sonde per lo sviluppo di sistemi per il controllo automatico e la gestione intelligente, eventualmente remota, degli impianti di depurazione. Il lavoro di sperimentazione è stato svolto su un impianto pilota a flusso continuo con schema predenitro – nitro, costruito ed installato presso i laboratori della sede Enea di Bologna (Sezione ACS PROT IDR - Gestione Risorse Idriche). L’obiettivo primario della sperimentazione è stato quello di portare il sistema in uno stato stazionario di equilibrio, così da poter stabilire delle condizioni di funzionamento note e costanti, riscontrabili anche nei segnali di riferimento. Tali condizioni sono state definite prendendo come riferimento un impianto reale noto, funzionante in condizioni di processo costanti e medie, definendo contestualmente test sperimentali che riproducessero condizioni riscontrabili sullo stesso impianto reale. Le condizioni del sistema sono state monitorate costantemente, attraverso il monitoraggio giornaliero dei processi, effettuato con attività di campionamento e di analisi, osservando costantemente i segnali indiretti.
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Abdelhadi, Elhusseini Shohaib Mohamed. "L’impianto di termovalorizzazione di Sesto San Giovanni: efficienza energetica ed economia circolare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20253/.

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Abstract:
Lo scopo primario di questa tesi è la valutazione dell’efficienza energetica tramite il calcolo dell’indice R1 discriminante la termovalorizzazione e lo smaltimento. Per il calcolo del R1 sono state seguite le indicazioni europee , che si basano sul metodo indiretto per il calcolo del rendimento termico della caldaia. Inoltre, questa tesi, si pone anche l’obbiettivo di introdurre il concetto dell’economia circolare per giustificare uno dei motivi principali per il revamping previsto dell’impianto attuale. . A tale scopo, sarà fornita la descrizione preliminare del nuovo impianto dedicato al trattamento dei fanghi, con particolare attenzione all’analisi delle sezioni interessate al processo nonché della metodologia del recupero del fosforo che concludono lo schema previsto per l’applicazione dell’economia circolare.
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Olmetto, Daniele. "Co-digestione anaerobica di fanghi di depurazione e frazione organica dei rifiuti urbani. Sperimentazioni full-scale del processo BTA presso la Fisia Italimpianti di Villacidro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/309/.

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Di, Tanna Luca. "Ottimizzazione e sostenibilità economico-finanziaria delle linee di trattamento fanghi dei depuratori municipali: analisi e casi studio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L'obiettivo della mia tesi è quello di definire scenari di ottimizzazione operativi e gestionali della linea fanghi di un impianto di depurazione delle acque reflue municipali ubicato in Romagna.. L’attenzione è posta solamente sulla linea fanghi, in quanto questi ultimi, definiti come i residui derivanti dal processo di trattamento delle acque reflue, rappresentano uno dei principali problemi gestionali di un impianto di depurazione, sia dal punto di vista tecnico che economico. Il trattamento e lo smaltimento dei fanghi costituisce uno dei maggiori aspetti dell’intero ciclo di depurazione delle acque, con pesanti implicazioni economiche. I costi possono avvicinarsi al 45-50% dell’onere complessivo di esercizio dei depuratori, per tanto la riduzione dei quantitativi da smaltire riveste un ruolo determinante. I fanghi sono sempre stati considerati un problema, mentre oggi sono visti come una risorsa da valorizzare, sia dal punto di vista energetico che di recupero di materia. Vengono proposte delle soluzioni tecnologiche innovative di trattamento dei fanghi da inserire nello scenario impiantistico esistente, procedendo ad una nuova analisi della linea fanghi. L’inserimento di tecnologie innovative comporta minori oneri economici di smaltimento dei fanghi e un loro recupero energetico e di materia. Successivamente si verifica la fattibilità tecnico-economica delle soluzioni ipotizzate, attraverso una valutazione economico-finanziaria.
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Masi, Valentina. "Il controllo dei sistemi di aerazione negli impianti a fanghi attivi finalizzato all'ottimizzazione dei consumi energetici e dei processi biologici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/928/.

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Lo, Piccolo Salvatore. "La digestione anaerobica dei fanghi prodotti dal depuratore di Savignano sul Rubicone: elaborazione dei dati sperimentali di impianto e simulazione del processo tramite il modello ADM1." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Nel presente lavoro di tesi è stata analizzata la digestione anaerobica dei fanghi di depurazione prodotti nell'impianto di Savignano sul Rubicone. Sono state effettuate delle analisi sullo stato di fatto dell'impianto per inquadrare il funzionamento del sistema, poi è stato modellizzato il comportamento della digestione tramite il modello ADM1 implementato in AQUASIM e in fine sono state proposte delle modifiche per ottimizzare le prestazione della digestione anaerobica dell'impianto e sono state simulate le prestazioni dell'impianto in condizioni di progetto.
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Oliviero, Luigi. "Life Cycle Assessment comparativo tra il processo di co-digestione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani e dei fanghi di depurazione disidratati e il sistema di gestione attuale. Il caso di Bagnacavallo (RA)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1978/.

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Abstract:
Waste management is becoming, year after year, always more important both for the costs associated with it and for the ever increasing volumes of waste generated. The discussion on the fate of organic fraction of municipal solid waste (OFMSW) leads everyday to new solutions. Many alternatives are proposed, ranging from incineration to composting passing through anaerobic digestion. “For Biogas” is a collaborative effort, between C.I.R.S.A. and R.E.S. cooperative, whose main goal is to generate “green” energy from both biowaste and sludge anaerobic co-digestion. Specifically, the project include a pilot plant receiving dewatered sludge from both urban and agro-industrial sewage (DS) and the organic fraction of MSW (in 2/1 ratio) which is digested in absence of oxygen to produce biogas and digestate. Biogas is piped to a co-generation system producing power and heat reused in the digestion process itself, making it independent from the national grid. Digestate undergoes a process of mechanical separation giving a liquid fraction, introduced in the treatment plant, and a solid fraction disposed in landfill (in future it will be further processed to obtain compost). This work analyzed and estimated the impacts generated by the pilot plant in its operative phase. Once the model was been characterized, on the basis of the CML2001 methodology, a comparison is made with the present scenario assumed for OFMSW and DS. Actual scenario treats separately the two fractions: the organic one is sent to a composting plant, while sludge is sent to landfill. Results show that the most significant difference between the two scenarios is in the GWP category as the project "For Biogas" is able to generate “zero emission” power and heat. It also generates a smaller volume of waste for disposal. In conclusion, the analysis evaluated the performance of two alternative methods of management of OFMSW and DS, highlighting that "For Biogas" project is to be preferred to the actual scenario.
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Morelli, Claudia. "Recupero del fosforo dalle acque reflue: stato dell’arte e prospettive future." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16993/.

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Abstract:
L’obiettivo della presente tesi di laurea è analizzare l’attuale situazione del ciclo di vita del fosforo in Europa, comprese le tecniche fino ad ora sviluppate per il suo recupero da fonti secondarie, e considerare possibili sviluppi futuri. Per questo nel primo capitolo si fornisce un quadro completo dell’utilizzo di P, dall’estrazione mineraria, alla produzione industriale e commerciale, al suo impatto sull’ambiente, fino ad un’analisi delle inefficienze che caratterizzano la produzione alimentare globale, e delle perdite sostanziali di questa risorsa attraverso di essa. Viene, poi, fornita una descrizione dettagliata della gestione delle acque reflue negli impianti di trattamento convenzionali, attraverso lo studio dei processi più frequentemente adottati, e, successivamente, una revisione dei principali metodi e tecnologie esistenti e già funzionanti in scala industriale per il recupero del fosforo. Queste tecnologie vengono studiate dal punto di vista tecnico, considerando anche casi reali di funzionamento in diversi impianti di trattamento, per comprenderne al meglio le possibilità di recupero. Infine, segue un’analisi socio-economica di una gestione sostenibile di questa risorsa, per comprendere al meglio la situazione attuale e identificare i fattori e i possibili cambiamenti che ne permetteranno uno sviluppo e un’accettazione a livello globale.
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Bonifazi, Agnese. "Test respirometrici ed analisi cinetiche eseguiti sull'impianto a fanghi attivi del comune di Forlì, gestito dal gruppo HERA: applicazione del modello WEST per la gestione e il controllo del depuratore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19676/.

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Abstract:
ABSTRACT Lo scopo del presente lavoro di tesi è stato quello di indagare sui principali processi di depurazione delle acque reflue del depuratore di Forlì, attraverso tecniche analitiche convenzionali meno diffuse come la respirometria e l’utilizzo di modelli matematici di simulazione per lo studio e verifica di eventuali scenari gestionali ottimizzabili rispetto agli attuali. Nello specifico, come prima cosa sono state eseguite analisi respirometriche volte alla caratterizzazione del refluo (frazionamento del COD), necessarie e propedeutiche all’utilizzo dei modelli matematici. In seguito, sempre con test respirometrici, si sono analizzate le cinetiche relative all’attività dei batteri eterotrofi e dei batteri autotrofi (nitrificanti). Successivamente, con l’individuazione di tali parametri caratteristici della biomassa del refluo si è potuto applicare il modello WEST nel quale verrà realizzato un modello semplificato del depuratore trattato, al fine di testare con il frazionamento ottenuto sperimentalmente, l’attuale stato della depurazione e valutare possibili scenari futuri. L’impianto di depurazione che si è preso a riferimento è quello del comune di Forlì, gestito dal gruppo Hera. RISULATI E CONCLUSIONI Nonostante la difficoltà incontrata nel frazionamento del COD, le indagini respiramentriche effettuate per valutare le cinetiche dei batteri eterotrofi e dei batteri autotrofi hanno evidenziato interessanti risultati mostrando delle buone cinetiche compatibili con un fango attivo giovane e ben strutturato. L’analisi del modello WEST, i cui test sono stati condotti solo in stato stazionario, ha evidenziato che l’aumento del ricircolo della miscela areata rispetto a quelli attali potrebbe contribuire ad aumentare l’efficienza dell’impianto per la specifica fase di rimozione dell’azoto.
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Canali, Andrea. "Analisi delle criticità e delle potenzialità di un depuratore a tecnologia MBR tramite modellazione WEST: scenario attuale e upgrade del depuratore, gestito da HERA, a servizio del Comune di Castel Guelfo (BO)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il seguente elaborato vuole rappresentare il primo studio pubblico di modellazione tramite il software WEST® di un impianto di depurazione delle acque reflue realmente esistente utilizzante tecnologia di depurazione con membrane da ultrafiltrazione (MBR), con anche un’ analisi degli upgrade impiantistici migliori per diminuire i costi operativi e migliorare le uscite degli inquinanti , particolarmente dei nitrati. Lo studio è stato effettuato sull’ impianto sito del comune di Castel Guelfo, gestito da Hera, che serve una zona con forte impatto di attività produttive. Le criticità di questo impianto sono legate all’ estrema variabilità degli ingressi da rete fognaria e alla presenza di correnti parassite di natura irrigua, che creano squilibri nei rapporti tra i vari carichi organici. Dopo un introduzione sulla tecnologia MBR , su suoi principali aspetti gestionali, quali la gestione del ricircolo e delle portate eccedenti, e una descrizione delle equazioni che regolano il suo dimensionamento, è stata fatta un’ analisi dell’ impianto studiato, sia dal punto di vista della verifica del dimensionamento sia come analisi dei carichi entranti sul periodo gennaio-settembre 2018, costruendo poi il modello WEST dell’ impianto MBR, con implementazione dei vari processi discontinui in esso presenti, quali DO, ricircolo, portata d’aria e flusso delle membrane. Successivamente è stato studiato l’upgrade che prevedeva la totale trasformazione delle vasche di ossidazione in vasche di denitrificazione, con anche analisi delle migliori condizioni operative. Si è poi provveduto a verificare l’andamento con una parziale trasformazione delle vasche di ossidazione, con implementazione di un controllore dell’ ammoniaca uscente e con la diminuzione del valore di TSS in vasca MBR, ottenendo il migliore upgrade possibile, senza prevedere nuove costruzioni.
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Codagnone, Giulia. "Analisi dell'efficienza di processo dell'impianto CAS di Forlì del gruppo HERA: frazionamento del COD, implementazione del modello WEST e analisi microscopica della microfauna e dei batteri filamentosi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19733/.

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Abstract:
L’obiettivo della seguente tesi è quello di analizzare la funzionalità del processo depurativo dell’impianto di depurazione a fanghi attivi di Forlì che, con una potenzialità di 250.000AE, in quanto i CAS sono tra i più diffusi e tradizionali impianti di trattamento delle acque reflue. Si vuole caratterizzare la biomassa attiva dell’impianto di depurazione di Forlì, effettuando una serie di prove analitiche ed un frazionamento, sia attraverso prove respirometriche sia attraverso un approccio semplificato basato sui dati convenzionali. Dopo aver eseguito analisi chimiche-biologiche, ed ottenuta una valida ripartizione del COD è stata eseguita una modellazione software attraverso il programma di simulazione WEST, con lo scopo di indagare l’andamento del processo depurativo e di valutare eventuali scenari gestionali alternativi. Infine, è stata analizzata la qualità dell’effluente e del processo depurativo cercando una correlazione tra i risultati, sopra ottenuti, con delle analisi microscopiche, eseguite su campioni di fango attivo, attraverso l’individuazione di “microrganismi scelti” nella microfauna come indicatori. A seguito di una analisi sui batteri fiocco formatori, per mezzo di colorazioni Gram positivi, Gram negativi e Niesser, sono state indagate le possibili criticità disfunzionali che possono portare alla formazione di bulking e schiume in superficie o ad una non corretta metabolizzazione della sostanza organica e una non ottimale sedimentabilità del fango attivo.
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