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Journal articles on the topic 'Fascismo e letteratura'

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Martelli, Sebastiano. "CINEMA, LETTERATURA ED EMIGRAZIONE: UN PROGETTO NEGLI ANNI DEL FASCISMO." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 27, no. 1-2 (March 1993): 103–35. http://dx.doi.org/10.1177/001458589302700105.

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Peterle, Patricia. "Questioni per la Letteratura Comparata: uno Sguardo alle Opere di Ignazio Silone e Graciliano Ramos." Revista de Italianística, no. 19-20 (December 30, 2010): 80. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i19-20p80-90.

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Abstract:
Questo testo ha lo scopo di ripercorrere la traiettoria intellettuale e letteraria di due scrittori, Ignazio Silone e Graciliano Ramos, che hanno vissuto e sperimentato momenti culturali e sociali significativi deiloro paesi di origine: il Brasile dell’Estado Novo e l’Italia del Fascismo. Questo saggio propone, così, uno sguardo che integra e non allontana i profili dell’intellettuale e dello scrittore e che presenta una rilettura del percorso e della produzione letteraria dei due autori.
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3

Pasquini, Dario. "Tra il serio e il faceto. I giornali satirici italiani del dopoguerra 1944-1963." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 262 (October 2011): 75–96. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-262005.

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Abstract:
Il saggio ricostruisce nei suoi caratteri essenziali il contesto della stampa satirica italiana dal secondo dopoguerra agli anni sessanta. L'autore sostiene che la notevole fioritura di giornali satirici nella seconda metŕ degli anni quaranta sia da ricondurre al perdurare di una tradizione satirica che anche durante il fascismo era rimasta forte. Proprio il peso di questa tradizione, secondo l'autore, contribuě al fatto che a poco a poco le riviste orientate a sinistra scomparvero e le uniche testate satiriche a restare in circolazione furono di orientamento conservatore o neofascista. Tali giornali tuttavia si rivelarono incapaci di rinnovarsi, tanto che verso la metŕ degli anni sessanta l'intera stampa satirica italiana sparě in pratica dalla circolazione. Fra i giornali oggetto del saggio, sui quali vengono forniti numerosi dati riguardanti la tiratura, le vicende editoriali e la composizione della redazione, spiccano i conservatori "Candido" di Giovanni Guareschi e "Il Travaso" di Guasta; l'antifascista "Cantachiaro"; l'anticlericale "Don Basilio"; i neofascisti "Il Merlo giallo" di Alberto Giannini e "Asso di bastoni". Ritenendo inadeguate alcune interpretazioni che emergono dalla recente letteratura su Guareschi, l'autore pone l'accento sul rapporto di tipo affettivo ed esistenziale che legň lo scrittore al fascismo.
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Alosco, Antonio. "Il percorso socialista di Gabriele D’Annunzio tra storia e letteratura." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (March 3, 2020): 377–90. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820909283.

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Abstract:
La complessa personalità di Gabriele D’Annunzio, in una costante sincronica evoluzione della produzione letteraria con l’attivismo politico, ha attraversato un periodo – spesso dimenticato dai critici – di vicinanza alle idee socialiste. Attratto dalla vitalità e dalle idee progressiste della sinistra che rispondeva alle leggi liberticide e reazionarie di Pelloux, se ne fece influenzare sia nel periodo dell’impresa fiumana, che in una prima fase di contestazione al fascismo, appoggiando la sinistra radicale. Influssi dannunziani si ritrovano, in quel periodo, nel linguaggio adottato dall’ Avanti! e nell’apprezzamento che anche ambienti socialisti dimostrarono per l’opera letteraria del Vate. Dopo il 1906 le strade dei socialisti e di D’Annunzio si divaricarono fino a contrapporsi. D’Annunzio rilanciò le posizioni nazionalistiche e, al rientro in Italia dopo il soggiorno in Francia tra il 1904 e il 1915, condusse un’attività politica tradottasi, nelle fasi iniziali della Prima guerra mondiale, nel sostegno attivo dei movimenti interventisti, poi nella partecipazione attiva sul campo come “uomo d’arme”, e da ultimo nelle azioni postbelliche degli irredentisti. Le imprese “rivoluzionarie” del poeta affascinarono anche alcune frange del socialismo italiano e l’impresa di Fiume, realizzata in collaborazione con il socialista Alceste De Ambris, raccolse gli elogi di Lenin e produsse la Carta del Carnaro, costituzione che conteneva elementi avanzati di matrice socialista.
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5

Sanz Simón, Carlos. "Los enemigos de la patria. La representación del otro durante la Guerra Civil Española en los textos escolares del fascismo italiano (1936-1943)." Historia y Memoria de la Educación, no. 12 (May 27, 2020): 333. http://dx.doi.org/10.5944/hme.12.2020.25928.

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Abstract:
The Spanish Civil War (1936-1939) was a battlefield that, although it developed nationally, had a scope and participation that crossed the borders of Spain. The rebel side enjoyed the help of two foreign powers in challenging the Second Republic: Nazi Germany and Fascist Italy. It would be precisely the latter that would invest a greater economic and logistical effort, due to how Mussolini saw in Spain a possible Mediterranean ally, one akin to his model of Italian fascism. The present investigation attempts to discover how the enemy – in this case the Republican side – was represented in the school textbooks of the last years of the Duce's dictatorship in Italy. The texts were consulted in the Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanza - Museo Paolo e Ornella Ricca of the Università degli Studi di Macerata (Italy). The results show how the school manuals of the time, in subjects such as history, readings, geography or patriotic teachings, reflected an image of the republican side associated with tyranny, demonizing their intervention in the warlike conflict with narratives that exalt violence and anti-Catholicism and identifying them with Soviet communism and anarchy.
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Pignotti, Marco. "Populismo: una categoria storiografica controversa." Italianistica Debreceniensis 25 (March 29, 2020): 80–94. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2019/5514.

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Abstract:
La nota nasce dalla necessità di realizzare un sondaggio sulla recente letteratura internazionale dedicata al populismo, partendo soprattutto dalle considerazioni contenute in The Populist Temptation di Eichengreen, e in Dal fascismo al populismo nella storia di Finchelstein, nonché dai risultati dell'Oxford Handbook of Populism di Oxford, a cura di Rovira Kaltwasser, Taggart, Ochoa Espejo e Ostiguy. Le riflessioni contrastanti registrate attorno a un fenomeno così dibattuto consentono di delineare gli elementi che giustificano l'introduzione di una categoria storiografica a sé stante e di proiettare alcune definizioni sull'intera storia del sistema politico italiano. L'intenzione di questa visione d'insieme è quella di costruire un catalogo delle varie interpretazioni del populismo emerse negli ultimi anni. È interessante notare che negli anni successivi alla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri, le pubblicazioni sul populismo sono state prodotte in modo discontinuo, rendendo l'argomento ancora più sfuggente e non classificabile.
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Colin, Mariella. "Ann Lawson Lucas, Emilio Salgari. Una mitologia moderna tra letteratura, politica, società, vol. II : Fascismo (1916-1943). Lo sfruttamento personale e politico." Transalpina, no. 22 (November 1, 2019): 199–201. http://dx.doi.org/10.4000/transalpina.548.

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Tosi, Laura. "Emilio Salgari. Una mitologia moderna tra letteratura, politica, società. Vol. II Fascismo 1916–1943. Lo sfruttamento personale e politico [A modern mythology: literature, politics, society. Vol. II: Fascism 1916–1943. Personal and political exploitation.] Ann Lawson Lucas." International Research in Children's Literature 14, no. 1 (February 2021): 115–16. http://dx.doi.org/10.3366/ircl.2021.0384.

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Wickersham, Jane K. "John Tedeschi. Intellettuali in esilio: Dall’inquisizione romana al fascismo. Ed. Giorgio Caravale and Stefania Pastore. Raccolta di studi e testi 256. Rome: Edizioni di storia e letteratura, 2012. li + 440 pp. €68. ISBN: 978-88-6372-412-7." Renaissance Quarterly 67, no. 3 (2014): 1043–45. http://dx.doi.org/10.1086/678848.

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Mineo, Nicolò. "Letteratura italiana del Ventennio tra le due guerre e Fontamara." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (March 24, 2020): 391–427. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820910922.

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Abstract:
Il romanzo di Silone del 1933, Fontamara, va letto, per la tematica, in stretto riferimento al Ventennio, gli anni Venti e Trenta del Novecento, età del regime fascista in Italia. Un tempo che vede, sul piano della produttività culturale e letteraria, la compresenza variamente attiva delle generazioni che latamente e con varia approssimazione si possono riferire al 1860–1880, 1880–1900, 1900–1910. Il romanzo è lo smascheramento della politica oppressiva esercitata dal regime fascista nei confronti dei contadini poveri attraverso i proprietari sfruttatori.
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Marinelli, Maurizio, and Wessie Ling. "Italianerie: transculturality, co-creation and transforming identities between Italy and Asia." Modern Italy 24, no. 4 (November 2019): 363–67. http://dx.doi.org/10.1017/mit.2019.57.

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Abstract:
Questo numero speciale di Modern Italy contiene sette saggi di studiosi internazionali sui rapporti tra l'Italia e l'Asia. L'attenzione primaria è sulla transculturalità, la co-creazione, il fascino e la reinvenzione dell'Italia in Asia (o dell'Asia in Italia) in settori e campi nodali quali l'architettura, il cinema, la letteratura, la moda, la comunicazione digitale, la storia e la geografia.
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Duszyński, Wojciech, and Bartosz Jan Kołoczek. "Alcuni commenti sulla ricezione della figura di ificrate di atene nella letteratura latina e occidentale." Classica Cracoviensia 22 (October 29, 2020): 47–77. http://dx.doi.org/10.12797/cc.20.2019.22.02.

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Abstract:
Alcuni commenti sulla ricezione della figura di ificrate di atene nella letteratura latina e occidentale Ificrate di Atene (c. 420 – c. 350 a.C.) è un comandante militare greco che sembra essere un esempio di una figura famosa nell’antichità, ma quasi completamente dimenticata nei tempi successivi. Ha ricoperto più volte l’incarico di stratega nella sua città natale e nel 390 ha vinto gli Spartani nella battaglia di Lecheo. È stato condottiero al servizio dei sovrani traci e del re di Persia. Molto probabilmente ha apportato innovazioni negli armamenti di fanteria: conosciute come “la riforma di Ificrate”. La sua fama è andata ben oltre il mondo greco, come dimostrano i riferimenti conservati nella letteratura latina, sovente molto utili per la ricostruzione della sua biografia. Pertanto, l’Ateniese apparteneva ai personaggi piuttosto noti tra i Romani, che probabilmente attirarono l’attenzione su aspetti notevolmente diversi dal suo ritratto nelle fonti greche. I riferimenti sorprendenti su Ificrate si trovano anche nella letteratura moderna (sia neo–latina, che sviluppata in lingue nazionali). Lo scopo di que to articolo è quello di identificare quegli elementi della biografia del comandante ateniese, che erano di particolare interesse per gli autori latini e moderni basati sulla antica letteratura latina, di determinare le fonti che hanno usato e specificare le ragioni del loro fascino.
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Giorcelli, Silvia. "Il fascino irresistibile del dittatore: Cesare tra letteratura e storia." HISTORIA MAGISTRA, no. 11 (July 2013): 114–20. http://dx.doi.org/10.3280/hm2013-011012.

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Leavitt, Charles L. "Weltliteratur as Anti-Fascism: Philology and Politics in Luigi Foscolo Benedetto’s “Letteratura mondiale’”." MLN 127, no. 5 (2012): 1171–205. http://dx.doi.org/10.1353/mln.2012.0125.

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Di Pasquale, Caterina. "Le verità dei testimoni: per una antropologia del ricordare." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2021): 87–103. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-001005.

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Abstract:
L'articolo è una riflessione sulla testimonianza autobiografica e sullo statuto conoscitivo che la testimonianza ha progressivamente acquisito nel discorso scientifico euroamericano. Lo scopo della riflessione è descrivere e analizzare le verità della testimonianza e dei testimoni facendo dialogare la prospettiva etnografica e antropologica con la letteratura psicologica, storica e filosofica. Usando come fonti alcune storie di vita rilevate durante una ricerca etnografica sulle memorie delle stragi nazi-fasciste perpetrate contro la popolazione civile in Italia, specificatamente a Sant'Anna di Stazzema (12 agosto 1944), verranno analizzate le istanze narrative e culturali delle testimonianze, il ruolo performativo del testimone, l'efficacia simbolica e comunicativa nel contesto pubblico e il rapporto tra verità testimoniale, esperienza soggettiva e vissuto biografico. Questi aspetti del testimoniare saranno confrontati con la verità storica e giuridica sul caso etnografico descritto e verranno poi connessi con i quadri argomentativi ed esplicativi usati nella letteratura scientifica sull'argomento. In particolar modo verranno analizzate le conflittualità che dividono alcune testimonianze allontanandole dalle verità storiche e giuridiche sancite con le ricerche storiche e con le sentenze giudiziarie. Infine, per uscire dalla dimensione micro-etnografica, il confronto tra le diverse rappresentazioni della testimonianza nella ricerca antropologica sarà veicolato dalla dimensione particolare, relativa a Sant'Anna di Stazzema, alla dimensione nazionale e internazionale. Le conclusioni che l'articolo vuole condividere riguardano il superamento delle dicotomie memoria versus storia, finzione versus verità, soggettività versus oggettività, che caratterizzano da almeno un ventennio il dibattito pubblico, scientifico e non, e che hanno finito per connotare moralmente e ideologicamente ogni riflessione sul valore sociale e culturale del ricordo e del ricordare
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Martino, Paolo. "Splendori e miserie della brevitas." Microtextualidades. Revista Internacional de microrrelato y minificción, no. 3 (May 25, 2018): 146–55. http://dx.doi.org/10.31921/microtextualidades.n3a11.

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Abstract:
Considerazioni sulle cause che hanno favorito la diffusione del microracconto. La brevità alle origini della narrazione e sua connessione con l’oralità. Opinioni di autori classici e prescrizioni della Retorica. Principio funzionale dell’economia. Forme espressive che richiedono la brevità. Ruolo della comunicazione digitale e fascino dell’incompiuto. Teoria della cooperazione del lettore; le presupposizioni e le implicature in pragmalinguistica. Il fenomeno della brevitas nella letteratura scientifica: l’abstract. Ruolo dei social networks: cinguettii e fandonie o bufale come microracconti efficaci Consideraciones sobre las causas que han favorecido la difusión de la microcuenta. La brevedad en los orígenes de la narración y su conexión con la oralidad. Opiniones de autores clásicos y prescripciones de Retórica. Principio funcional de la economía. Formas expresivas que requieren brevedad. Papel de la comunicación digital y fascinación de lo incompleto. Teoría de la cooperación del lector; las presuposiciones y las implicaciones en la pragmalingüística. El fenómeno de brevitas en la literatura científica: el resumen. Papel de las redes sociales: gorjeos y modas o búfalos como micro cuentas efectivas.
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Berrone, M., E. Crosetti, P. L. Tos, M. Pentenero, and G. Succo. "Fibular osteofasciocutaneous flap in computer-assisted mandibular reconstruction: technical aspects in oral malignancies." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 6 (December 2016): 469–78. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1282.

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Abstract:
L’utilizzo della pianificazione virtuale in chirurgia testa e collo è in forte crescita. In letteratura, la validità del metodo dal punto di vista dell’acuratezza e l’utilità clinica sono stati ampiamente documentati, in modo particolare per il rimodellamento osseo del lembo. Al giorno d’oggi, l’aumentato utilizzo della programmazione virtuale in chirurgia oncologica testa-collo e, conseguentemente, la maggiore necessità di ricostruzioni sia ossee che dei tessuti molli, rendono importante realizzare il programma virtuale considerando non solo la ricostruzione ossea, ma anche tutti gli aspetti relativi alla ricostruzione dei tessuti molli con lembi compositi. Descriviamo nel seguente articolo il nostro approccio alla pianificazione virtuale nel caso di lembi compositi. Lo studio riporta sei pazienti consecutivi con malattia maligna programmati mediante ricostruzione mandibolare computer assistita e lembi osteo-fascio-cutanei di perone. In tutti i sei pazienti, la resezione e la ricostruzione sono state progettate concentrandosi sulla posizione dei vasi perforanti cutanei, al fine di programmare la posizione più corretta delle guide di taglio a livello del perone in funzione della posizione dei vasi perforanti stessi. La tecnica descritta ci ha permesso di programmare lembi osteo-fascio-cutanei di perone nella ricostruzione mandibolare computer assistita, con buona precisione della posizione del segmento osseo rispetto alla padella cutanea, importante per la ricostruzione dei tessuti molli. Nonostante il numero limitato di casi, i risultati preliminari dello studio suggeriscono che questo protocollo è utile nella programmazione virtuale. Sono necessarie ulteriori indagini.
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Benini, Stefania. "Tra Mogadiscio e Roma: Le mappe emotive di Igiaba Scego." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 48, no. 3 (August 27, 2014): 477–94. http://dx.doi.org/10.1177/0014585814543246.

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Abstract:
Il gesto di tracciare una mappa è atto di ordinamento cognitivo e di organizzazione dell’immaginazione, ma è anche atto fondante dell’identità e del suo posizionamento in relazione ai luoghi. Il saggio rintraccia le dinamiche affettive del vissuto della scrittrice italo-somala Igiaba Scego nella struttura di un libro – La mia casa è dove sono (2010) – pensato come mappa di due luoghi in dialogo l’uno con l’altro, Roma e Mogadiscio, fra memoria individuale ed epos familiare, fra scrittura autobiografica e narrazione orale, fra genealogia femminile e soggettività nomade, fra ex impero ed ex colonia, in senso letterale e in senso esistenziale. Tuttavia, il progetto benjaminiano di una mappa del vissuto di Igiaba si accompagna alla sua ironia e alla sua saudade, a un’appartenenza italiana che va dalla letteratura al calcio, e a un’appartenenza somala che non cessa di ricordare al pubblico italiano i crimini coloniali dell’età fascista e l’ancor più criminale amnesia che è seguita loro. Memorie auratiche e memorie funebri di Mogadiscio traspaiono dietro le sagome di monumenti e luoghi mitici di Roma, dal teatro Sistina all’elefantino del Bernini, dalla stele di Axum alla stazione Termini, in una condizione che va dalla diaspora alla rivendicazione di un’identità ibrida e in movimento, dove la mappa è luogo ma è anche, soprattutto, corpo.
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Caretti, Vincenzo, Stefano Ciulla, and Adriano Schimmenti. "La diagnosi differenziale nella valutazione della psicopatia e del comportamento violento." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (May 2012): 139–57. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-001009.

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Abstract:
La psicopatia č un disturbo di personalitŕ definito dalla presenza di tratti e comportamenti che hanno un impatto negativo sugli individui e sulla societŕ, tra cui egocentrismo patologico, fascino superficiale, senso di sé grandioso, bisogno di stimoli, uso patologico di menzogne e manipolazione, mancanza di rimorso e di senso di colpa, insensibilitŕ, mancanza di empatia, impulsivitŕ, irresponsabilitŕ, tendenza alla criminalitŕ. Sebbene il concetto di psicopatia sia da secoli discusso nella letteratura psichiatrica, la mancanza di una specifica categorizzazione nosografica nei manuali diagnostici, nonché l'erronea sovrapposizione con altri disturbi clinici (ad es., il disturbo antisociale di personalitŕ, o il disturbo narcisistico di personalitŕ nelle sue varianti maggiormente primitive e maligne), hanno contribuito a creare una certa confusione riguardo all'utilizzo appropriato di tale termine. In questo contributo, le caratteristiche della personalitŕ psicopatica vengono confrontate con quelle di altri disturbi di personalitŕ, allo scopo di chiarire quegli aspetti psicopatologici e comportamentali peculiari della psicopatia che consentono di effettuare una diagnosi differenziale rispetto ad altri disturbi psichiatrici. La distinzione tra psicopatia e altri disturbi risulta infatti necessaria, considerato che i soggetti psicopatici sollevano problematiche particolarmente complesse sul piano sociale, dell'assessment clinico e dell'eventuale trattamento, molto diverse da quelle poste da altre categorie diagnostiche con le quali la psicopatia potrebbe essere erroneamente confusa.
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Tricomi, Antonio. "Fascistissimi sempre. Il fascismo nella letteratura italiana." E-Review. Rivista degli Istituti Storici dell'Emilia-Romagna in Rete 6 (April 15, 2018). http://dx.doi.org/10.12977/ereview143.

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Agbamu, Samuel Asad Abijuwa. "The Reception of Petrarch’s Africa in Fascist Italy." International Journal of the Classical Tradition, February 5, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/s12138-020-00584-x.

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Abstract:
AbstractIn his 1877 Storia della letteratura (History of Literature), Luigi Settembrini wrote that Petrarch’s fourteenth-century poem, the Africa, ‘is forgotten …; very few have read it, and it was judged—I don’t know when and by whom—a paltry thing’. Yet, just four decades later, the early Renaissance poet’s epic of the Second Punic War, written in Latin hexameters, was being promoted as the national poem of Italy by eminent classical scholar, Nicola Festa, who published the only critical edition of the epic in 1926. This article uncovers the hitherto untold story of the revival of Petrarch’s poetic retelling of Scipio’s defeat of Hannibal in Fascist Italy, and its role in promoting ideas of nation and empire during the Fascist period in Italy. After briefly outlining the Africa’s increasing popularity in the nineteenth century, I consider some key publications that contributed to the revival of the poem under Fascism. I proceed chronologically to show how the Africa was shaped into a poem of the Italian nation, and later, after Italy’s invasion of Ethiopia, of Italy’s new Roman Empire. I suggest that the contestations over the significance of the Africa during the Fascist period, over whether it was a national poem of Roman revival or a poem of the universal ideal of empire, demonstrate more profound tensions in how Italian Fascism saw itself.
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Spera, Lucinda. "Educare al molteplice: la letteratura per l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri." Versants. Revista suiza de literaturas románicas 2, no. 67 (October 31, 2020). http://dx.doi.org/10.22015/v.rslr/67.2.3.

Full text
Abstract:
L’articolo affronta il tema dell’utilizzo della letteratura nell’insegnamento della lingua italiana, degli scopi e dei valori propri del testo letterario nella classe di lingua sia dal punto di vista di chi forma docenti, sia di chi progetta percorsi didattici indirizzati agli apprendenti. In questo secondo ambito, la riflessione intende rispondere a una duplice sollecitazione didattica: quella di quanti insegnano ad apprendenti stranieri che studiano l’italiano per inserirsi nel mondo del lavoro o perché avvertono il fascino esercitato dalla nostra cultura, ma anche dei docenti della scuola italiana che si trovano a rispondere alle esigenze di ragazzi stranieri inseriti nei percorsi curricolari di formazione scolastica che necessitano di una particolare attenzione sotto il profilo linguistico. Keywords: molteplicità, lingua, letteratura, progettazione, unità didattiche
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