Academic literature on the topic 'Fattore di struttura'
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Journal articles on the topic "Fattore di struttura"
Sollami, Alfonso, Luca Caricati, Monica Bianconcini, Cinzia Guidi, and Tiziana Mancini. "Misurare la cultura della sicurezza: primo adattamento italiano del Safety Attitude Questionnaire (SAQ)." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 103–21. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002007.
Full textFrancesca, Petrei. "Problemi metodologici e applicativi connessi con la misurazione della produttivitŕ." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (December 2011): 5–38. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003002.
Full textPiccinelli, Marco, and Pierluigi Politi. "Struttura fattoriale della versione a 12 domande del General Health Questionnaire in un campione di giovani maschi adulti." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 2, no. 3 (December 1993): 173–81. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00006990.
Full textMariano Carta, Stefano, and Antonio Alcaro. "Una casa di 3 piani + 1. Il sogno di Jung e le omologie archetipiche cervello-mente in una prospettiva evolutiva." STUDI JUNGHIANI, no. 55 (August 2022): 54–79. http://dx.doi.org/10.3280/jun55-2022oa14057.
Full textMeliciani, Valentina, and Maria Savona. "Economie di agglomerazione, legami a valle e specializzazione regionale nei servizi alle imprese nell'Unione Europea a 27." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (October 2012): 78–100. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-003005.
Full textKorzycka-Iwanow, Malgorzata, and Pawell Wojciechowski. "Le strutture della sicurezza alimentare in Polonia." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2010): 151–90. http://dx.doi.org/10.3280/aim2008-003007.
Full textKriesi, Hanspeter. "SVILUPPO ORGANIZZATIVO DEI NUOVI MOVIMENTI SOCIALI E CONTESTO POLITICO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 23, no. 1 (April 1993): 67–117. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020002205x.
Full textAbbate, Corrado, and Augusto Merlini. "Distretti industriali: aree di concentrazione di PMI specializzate." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (March 2010): 34–103. http://dx.doi.org/10.3280/rest2010-001003.
Full textAmendola, Giandomenico. "L'onda lunga dei grandi eventi." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 96 (December 2011): 35–45. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-096003.
Full textPerkins, Philip, and Ida Attolini. "An Etruscan farm at Podere Tartuchino." Papers of the British School at Rome 60 (November 1992): 71–134. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009806.
Full textDissertations / Theses on the topic "Fattore di struttura"
Drusiani, Enrico. "Studio sismico del fattore di struttura da applicare a edifici a elevato smorzamento." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1028/.
Full textBaccaro, Marco. "Studio del comportamento sismico di pareti in legno del tipo a telaio con pannelli compositi in canapa e argilla." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textAlbani, Nicolò. "Fattori di riduzione delle forze sismiche per strutture caratterizzate da elevato smorzamento." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3264/.
Full textVercilli, Maria Chiara. "Studio del comportamento sismico di edifici multipiano in CLT in differenti zone sismiche e climatiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textGavazzi, F. "Analisi strutturale e funzionale del fattore di trascrizione opaco 2 in endospermi di mais." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2008. http://hdl.handle.net/2434/61197.
Full textTrutalli, Davide. "Insight into seismic behaviour of timber shear-wall systems." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424481.
Full textQuesta tesi di dottorato è il risultato di tre anni di attività di ricerca in ambito ingegneristico strutturale applicato allo studio di sistemi costruttivi innovativi in legno. Il principale obiettivo è quello di fornire un contributo alla ricerca scientifica internazionale e ai metodi attuali di progettazione in merito alla risposta sismica di sistemi in legno a pareti sismo-resistenti, i quali rappresentano tutt’ora un’innovazione nel settore delle costruzioni e si stanno diffondendo grazie alle loro caratteristiche favorevoli. Una panoramica iniziale sull’utilizzo dei principali sistemi strutturali in legno in zone sismiche per la realizzazione di edifici bassi o di media altezza viene fornita e contestualizzata nella vigente normativa sismica europea. La prima parte della tesi affronta il tema della progettazione sismica di sistemi a pareti in legno, con particolare attenzione ai criteri di modellazione lineare e non lineare, proponendo diverse strategie ed evidenziandone le caratteristiche. In questa parte vengono forniti inoltre definizioni e concetti fondamentali propri dell’analisi sismica di strutture in legno. Un’attenzione particolare è riservata alla definizione e applicazione del “capacity design”, sottolineandone lo stretto legame con il concetto di fattore di struttura. Viene proposta infine una definizione del fattore di struttura come prodotto tra una parte intrinseca alla struttura e una sovraresistenza di progetto. Tale definizione permette di caratterizzare i sistemi strutturali con la propria capacità dissipativa e di valutare separatamente la riserva di sicurezza introdotta dalla progettazione. La seconda parte della tesi analizza il comportamento strutturale della tecnologia X-Lam (CLT), che rappresenta uno dei più comuni sistemi strutturali in legno. In questa parte vengono approfonditi i concetti di duttilità, capacità dissipativa, regolarità e irregolarità applicati al sistema X-Lam. La risposta sismica e la capacità dissipativa di questo sistema sono state preliminarmente valutate tramite una procedura analitico-sperimentale. Modelli numerici non-lineari hanno quindi permesso di valutarne la capacità dissipativa intrinseca in funzione delle variabili costruttive proprie del sistema. I risultati mostrano come le decisioni costruttive in fase di progettazione influenzino la risposta sismica dell’edificio; ciò è in contrasto all’applicazione di un unico valore del fattore di struttura per l’intera tecnologia X-Lam. Un’analisi statistica applicata a tali risultati numerici ha consentito di proporre formulazioni analitiche per il fattore di struttura per edifici regolari in funzione delle caratteristiche dell’edificio stesso. Infine, le stesse analisi condotte su edifici non regolari in altezza hanno fornito un coefficiente per tenere in conto della riduzione di capacità dissipativa a causa dell’irregolarità. Nella terza parte viene presentata un’applicazione della tecnologia X-Lam per costruire edifici alti, analizzando il comportamento di edifici snelli con nucleo sismo-resistente e pareti aggiuntive perimetrali. Vengono riportati inoltre le principali limitazioni e inconvenienti nel realizzare tali strutture in aree caratterizzate da elevata intensità sismica e le loro implicazioni nella progettazione. La parte finale descrive e analizza tre sistemi strutturali in legno innovativi, come alternative a tecnologie più comuni, quali X-Lam o platform-frame. Questi sistemi, soggetti ad azioni sismiche, sono caratterizzati da una capacità deformativa e dissipativa diffusa, al contrario del sistema X-Lam in cui tale capacità è concentrata principalmente negli elementi di connessione. Questa risposta differente è studiata attraverso test sperimentali quasi statici e simulazioni numeriche. In dettaglio, sono presentati e analizzati due sistemi a pareti massicce stratificate; realizzate senza l’uso di colla tra gli strati e una parete ibrida acciaio-legno con un sistema innovativo di controvento.
ROMIO, SILVANA ANTONIETTA. "Modelli marginali strutturali per lo studio dell'effetto causale di fattori di rischio in presenza di confondenti tempo dipendenti." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/8048.
Full textNaldi, Michele. "Il modello geotecnico delle strutture arginali in sponda sinistra del Po presso Dosolo (MN) per la verifica delle condizioni di stabilità delle scarpate lato fiume." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.
Find full textMarchi, Luca. "Innovative connection systems for timber structures." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3424736.
Full textLe connessioni e gli elementi di fissaggio svolgono un ruolo essenziale nella determinazione della resistenza, stabilità e solidità, ovvero nella risposta globale delle strutture del legno. In particolare, le connessioni soggette a carichi statici devono essere studiate in termini di resistenza e rigidezza, mentre quelle progettate per resistere a carichi ciclici (ad es. sismici), necessitano anche della completa definizione della loro risposta isteretica. Questa tesi si concentra sul comportamento dei collegamenti moderni sviluppati e impiegati nell'ingegneria del legno. Una prima panoramica sulle connessioni meccaniche impiegate nelle strutture del legno e la loro evoluzione è riportata nella sezione introduttiva di questa tesi. Vantaggi e criticità delle connessioni tradizionali sono le motivazioni dell’evoluzione e dei miglioramenti prodotti dalle connessioni innovative. Vengono analizzate e discusse due diverse applicazioni di connessioni per strutture in legno, ognuna delle quali espone aspetti e problematiche diverse. Il primo afferma di dare una panoramica delle moderne viti utilizzate nelle strutture composte legno-calcestruzzo (TCC), dove l'obiettivo principale è ottenere massima resistenza e ancor più rigidezza. Il secondo, è incentrato direttamente nell’analisi delle prestazioni cicliche delle connessioni moderne utilizzate nelle strutture in CrossLam (CLT) in cui la capacità dissipativa e lo smorzamento strutturale sono della massima importanza. Di conseguenza, il presente manoscritto è suddiviso in due parti principali. La prima parte riguarda le giunzioni legno-calcestruzzo realizzate con viti moderne. Il punto chiave per garantire prestazioni meccaniche adeguate a queste strutture composite è l'utilizzo di connettori caratterizzati da un'adeguata resistenza e rigidezza tra trave di legno e soletta di calcestruzzo, indipendentemente dalla presenza di uno strato intermedio. I connettori cilindrici moderni, come le viti autofilettanti, possiedono un crescente interesse perché combinano elevate prestazioni, se è sfruttata la loro elevata capacità ad estrazione, e rapidità di esecuzione. In questo lavoro viene proposto un approccio teorico semplificato per calcolare la resistenza al taglio e la rigidezza dei giunti TCC realizzati con viti inclinate e poi confrontato con le attuali procedure di progettazione. Inoltre, viene fornito un rapporto sulle prove di push-out a breve termine di giunti TCC realizzati con viti autofilettanti inclinate, effettuate con vari tipi di fissaggio, diametro e tipo di calcestruzzo. Di conseguenza, viene anche riportato un confronto tra i risultati ottenuti con il metodo teorico e le prove sperimentali e viene discusso criticamente in termini di forza e rigidezza. L'ultima sezione della prima parte comprende la progettazione di un connettore innovativo che combina l'utilizzo di viti autofilettanti e polimero termoplastico rinforzato con fibra di vetro (GFRP) per realizzare giunti TCC strutturali. Gli FRP vengono utilizzati nell’ingegneria civile da decenni, ma la maggior parte di queste applicazioni utilizza compositi termoindurenti pre-impregnati, il più comune dei quali è il polimero rinforzato in fibra di carbonio (CFRP). Al contrario, i materiali termoplastici sono relativamente nuovi e mancano di storia nell'utilizzo nell'infrastruttura civile. Le simulazioni numeriche, effettuate per progettare questo giunto, sono descritte in dettaglio. Quindi, i risultati delle prove sperimentali condotte per esaminare il comportamento del dispositivo sottoposto a condizioni di carico di taglio sono confrontati con le previsioni analitiche descritte. La seconda parte di questo lavoro si concentra sullo sviluppo di collegamenti innovativi impiegati per le strutture in CLT. La prestazione sismica degli edifici CLT è principalmente legata alla capacità dei collegamenti di plasticizzarsi, poiché gli elementi del legno hanno una capacità limitata di deformazione inelastica. Oggi, l'utilizzo di connessioni quali hold-down e angolari, originariamente sviluppati per costruzioni tipo platform-frame, è stato esteso anche agli edifici CLT. Tuttavia, la capacità di dissipazione degli edifici a telaio è diffusa soprattutto nella connessione telaio-pannello, mentre nelle strutture in CLT il contributo dissipativo è assicurato esclusivamente da connessioni duttili che collegano i pannelli. La necessità di una connessione più affidabile che fornisca un comportamento isteretico prevedibile ed affidabile, un fenomeno ridotto di “pinching” (causato dal rifollamento del legno) e una degrado di resistenza giustifica lo sviluppo continuo di connessioni "innovative". In questo lavoro è stato progettato e valutato un elemento di connessione che sormonti i problemi sopradescritti e che lavora sia per i carichi di trazione che per taglio, e ne vengono discussi gli aspetti più significativi. Inizialmente viene illustrata la procedura di progettazione dell'elemento di connessione e dei test sperimentali preliminari che convalidano le previsioni numeriche. Successivamente vengono descritte le fasi di progettazione e test di ulteriori versioni migliorate delle staffe dissipative e sono riportati i loro risultati sperimentali facendo particolare attenzione nel descrivere la loro risposta isteretica e il dominio di resistenza tensione-taglio. Un ruolo importante in questo lavoro è dato all'applicazione dei criteri di gerarchia delle resistenze (progettazione in capacità) a livello di connessione al fine di garantire il miglior sfruttamento della capacità dissipativa della connessione. Di conseguenza, vengono forniti concetti teorici che descrivono l’applicazione di tali concetti a connessioni tradizionali e innovative, e confermate da prove sperimentali delle staffe oggetto di studio ancorate a un pannello CLT. Infine, i risultati di simulazioni numeriche dettagliate e prove cicliche quasi-statiche sono state utilizzate per sviluppare un modello di macro-elemento implementato in un codice numerico che ha permesso di determinare le prestazioni sismiche di un edificio caso studio in CLT realizzato con tali connessioni. Con questi due esempi la presente tesi mira a definire un originale procedura di valutazione delle performance delle connessioni innovative per legno, combinando l'uso di modelli teorici, numerici ed analisi sperimentali e mettendone in evidenza le differenze emergenti rispetto all'impiego di sistemi di connessioni tradizionali.
CENA, LOREDANA. "Disturbo da deficit di attenzione e iperattività: variabili ambientali." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/146.
Full textIn the study of Attention Deficit Hyperactive Disorder (ADHD) the multifactor model of its aetiology is acknowledged. It supposes a genetic or neurobiological component and environmental factors. The family and school are the two systems in which the child lives. These systems are characterized by a different environment, activities, educational methods, daily life rhythms that can show a degree of disorder . The disorder has been evaluated using some survey questionnaires designed for this purpose. The survey questionnaires measure the degree of familiar and scholastic structural and personal disorder. The inquiry has been carried out on a sample of more than 600 subjects, males and females, of 1st, 3rd and 5th grade. The sample has been recruited in three comprehensive didactic circles of six schools of the metropolitan area of Turin. The results of data report show that the both family and school structural and personal factors are related to children's attention deficit and hyperactive disorder. Some factors of familiar and scholastic structural disorder such as a high degree of house and classroom environmental chaos and the familiar and scholastic unperformed daily activities are related to students' attention deficit. Furthermore the children's hyperactivity is related to the high amount of students in the class and the presence of lively children. The incoherent educational conditions, the discontinuous parents' presence, too many extra-scholastic activities, the inadequacy of the familiar and scholastic educational methods, the distracted and hurried attitude of the parents, are some of the factors that increase the child's attention deficit and hyperactive disorder.
Books on the topic "Fattore di struttura"
Pietro, Genco, Maraschini Ferdinando, and Consiglio nazionale delle ricerche (Italy). Progetto finalizzato "Servizi e strutture per l'internazionalizzazione delle imprese italiane e sviluppo delle esportazioni"., eds. L' ingegneria impiantistica: Assetti strutturali, fattori di competitività e ruolo dell'internazionalizzazione dell'industria italiana. Bologna: Il mulino, 1997.
Find full textFontana, Nicola. Fattorie e paesaggio agrario: Petrognano, Santa Maria Novella e Tignano : tre esempi di evoluzione della struttura agraria e dei suoi riflessi nell'architettura. Radda in Chianti (Siena): Centro di studi chiantigiani "Clante,", 2022.
Find full textUrbini, Nicoletta Maioli. L'abbazia fortificata di Santa Maria Alborensis nel Parco regionale della Maremma: San Rabano e la fattoria granducale : storia, analisi strutturale e interventi di restauro. Firenze: Nardini, 2009.
Find full textBallerini, Lucia. Marketing per l'esportazione: I mercati internazionali, i fattori di successo dell'export, modalità e strutture dell'esportazione e dell'internazionalizzazione dell'impresa, tecnica mercantile e valutaria. Roma: Buffetti Editore, 1986.
Find full textMantovani, Marco. Contributo ad uno studio sul disvalore di azione nel sistema penale vigente. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg275.
Full textTassinari, Davide. Nemo tenetur se detegere. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg263.
Full textStrutture economiche e dinamiche dell'occupazione: L'interazione tra fattori di domanda e offerta. Roma: La Nuova Italia Scientifica, 1987.
Find full textBook chapters on the topic "Fattore di struttura"
Balboni, Paolo E. "1 • Una teoria dell’Educazione Linguistica basata su modelli, indipendente da fattori culturali." In Thesaurus di Linguistica Educativa: guida, testi, video. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-607-7/001.
Full textConference papers on the topic "Fattore di struttura"
Ortolani, Chiara. "Morfologia urbana, trasporti, energia: indicatori di impatto." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7910.
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