Academic literature on the topic 'Fauna selvatica'

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Journal articles on the topic "Fauna selvatica"

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Carmignola, Giorgio. "Il rilievo dell'influsso della fauna selvatica sul bosco nel Parco Nazionale dello Stelvio." L'Italia Forestale e Montana, 2009, 95–108. http://dx.doi.org/10.4129/ifm.2009.2.04.

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Persi, Viviana. "L’acquisizione del dominio tramite occupazione. Il rapporto testo-immagine nelle illustrazioni del libro 41, tit. 1 del Digesto e del libro 2, tit. 1 delle Istituzioni di Giustiniano nei manoscritti della BnF (xiii-xiv secolo)." Clio@Themis, no. 21 (November 17, 2021). http://dx.doi.org/10.35562/cliothemis.1866.

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Abstract:
Nel presente contributo intendo analizzare l’aspetto giuridico delle miniature che illustrano il libro 41, tit. 1 del Digesto e il secondo libro delle Istituzioni di Giustiniano in un gruppo di manoscritti ora conservati alla Bibliothèque nationale de France, databili tra il xiii e il xiv secolo. Questi due Libri, tra loro strettamente connessi, presentano iconografie analoghe : l’acquisizione della proprietà a titolo originario tramite l’occupazione delle res nullius. La fauna selvatica e acquatica – ferae bestiae, volucres et pisces – costituivano nel diritto romano e giustinianeo un esempio importante di res nullius, l’esercizio della caccia e della pesca determinando l’acquisizione di tali beni. Sono proprio queste attività a essere poste a illustrazione del libro 41, tit. 1 del Digesto et del libro 2, tit. 1 delle Istituzioni. Naturalmente esse subiscono nel corso del tempo delle modifiche, sia di carattere tecnico che di carattere normativo. Cercherò di mostrare come le immagini che nel corso del tempo hanno raffigurato l’occupazione delle res nullius riflettono e contribuiscono a gettare luce su questi cambiamenti.
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Dissertations / Theses on the topic "Fauna selvatica"

1

Colonna, Gabriele. "Principi e tecniche di gamification: una mobile app per la tutela della fauna selvatica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La tesi presenta un’analisi dello stato dell’arte della gamification, fenomeno che usa le dinamiche e le meccaniche del gioco per orientare le scelte delle persone coinvolte che diventano parte attiva di un sistema. Viene definito il fenomeno e viene affrontato un percorso di approfondimento teorico delle motivazioni psicologiche alla base della gamification. Si espongono i fondamenti costituiti da engagement, loyalty e status. Viene illustrato l’MDA Framework riguardante le meccaniche, le dinamiche e l’estetica proprie del gioco utilizzate nella progettazione di sistemi gamificati, applicati a diversi ambiti della vita reale. Tale analisi è finalizzata alla realizzazione di una mobile app per la tutela della fauna selvatica in collaborazione con il CRAS di Ravenna che aveva bisogno di uno strumento che supportasse gli operatori nel recupero degli animali in difficoltà. Essa ha l’obiettivo di sviluppare un progetto di crowdsourcing con il coinvolgimento e la collaborazione di una community impegnata nel conseguimento dello stesso scopo. Gli utenti attraverso l’app inviano al CRAS segnalazioni dettagliate del ritrovamento di esemplari feriti ricevendo badge come riconoscimento e gratificazione, avanzando nella classifica e ottenendo visibilità e follower. Il progetto incentiva il virtual volunteering e rappresenta uno strumento di e-learning attraverso i manuali di primo soccorso a disposizione degli user. Esso contribuisce allo sviluppo di una strategia di smart city rendendo l’ambiente più sicuro per l’uomo e per gli animali poichè permette di individuare le aree con il maggior numero di incidenti stradali per il posizionamento di dissuasori e consente di realizzare attraversamenti alternativi per la fauna selvatica. Del progetto è stato implementato il client lato utente con le meccaniche di gamification e la relativa parte del server; mentre il client lato operatore è stato progettato, ma verrà sviluppato in futuro. Infine sono stati simulati due scenari d’uso.
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Zanini, Silvia <1987&gt. "La tutela della dimensione ecosistemica : dalla disciplina sulle aree protette alla gestione della fauna selvatica." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/17857.

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Abstract:
L’evoluzione giuridica che ha caratterizzato negli anni la materia ambientale ha portato a definire l‘ambiente il sistema di risorse e relazioni ecologiche, evidenziando una propensione della normativa verso la tutela di quella che può esser definita, mutuando la terminologia dalle scienze ecologiche, la dimensione ecosistemica. La presente ricerca si propone lo scopo di individuare le coordinate necessarie a comprendere il fenomeno ecosistemico sotto una lente giuridica consapevole: partendo dall’art. 117, co. 2, lett. s) Cost. (che include tra le materie di potestà legislativa esclusiva statale la “tutela dell’ambiente, dell’ecosistema”) e optando per un’analisi interdisciplinare aperta alle scienze ecologiche ed economiche, si giunge a far corrispondere la “tutela dell’ecosistema” col mantenimento della funzionalità dello stesso, della sua capacità prestazionale, intesa come l’attitudine a riassestarsi, assorbendo i disturbi esterni e mantenendo funzioni e struttura chiavi. Sulla base di tale presupposto, l’indagine prosegue quindi tentando di vagliare il grado di propensione -anche potenziale- del nostro contesto normativo all’accoglimento dell’emersa dimensione ecosistemico-funzionale, analizzando, nello specifico, le discipline del danno ambientale, delle aree protette e della gestione della fauna selvatica, rispetto alle quali (nonostante un’applicazione scorretta e lacunosa) emerge una ratio indubbiamente orientata proprio alla tutela della funzionalità ecosistemica.
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Paone, Francesca. "Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone: traduzione di pagine del sito e materiale video." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12730/.

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Abstract:
Oggetto di questa tesi di laurea è il progetto di traduzione dall’italiano al francese di una scelta di testi presenti sul sito www.centrotutelafauna.org e di video pubblicati sul canale YouTube “CentroTutelaFauna”. Nella prima parte dell’elaborato si illustrano sinteticamente l’origine dell'associazione di volontariato Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone, le attività di sua competenza e il quadro normativo che ne regola il funzionamento. Vengono poi chiariti i concetti di interattività, multimedialità e usabilità e sono descritte le caratteristiche della scrittura sul Web. In seguito trova spazio l’analisi del materiale oggetto della traduzione: si commentano l’organizzazione, la veste grafica, le caratteristiche testuali del sito e dei video. La seconda parte è incentrata sulla localizzazione e sulla traduzione audiovisiva. Si chiarisce la nozione di localizzazione e si prende in considerazione l’utilizzo di strumenti per la traduzione assistita e corpora. Si tratta poi brevemente la traduzione multimediale, esplorando in particolare la traduzione audiovisiva e il sottotitolaggio. Vista la natura ibrida dei materiali, si riflette sugli obiettivi della resa e sulle strategie più adeguate per raggiungerli. La terza parte dell’elaborato presenta il frutto del lavoro svolto: vengono riportati i testi di partenza e la relativa traduzione. Sono esposte ed esemplificate le principali problematiche riscontrate e le soluzioni traduttive, classificate a seconda degli interventi richiesti: lessicali, di adattamento culturale, morfosintattici, stilistici. La parte finale è dedicata alla terminologia. Si parte da una definizione generale per poi affrontare il ruolo della terminologia nel lavoro dei traduttori. In seguito si descrive il processo di ricerca terminologica che ha accompagnato il presente lavoro di traduzione; si conclude illustrando il glossario bilingue creato ad hoc per supportare aspiranti volontari francofoni del Centro Monte Adone.
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Racanelli, Veronica. "Studio di tecniche tradizionali e innovative per la prevenzione e la stima dei danni degli ungulati selvatici all'agricoltura e all'ambiente." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1130479.

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Abstract:
Il progetto di ricerca, dal titolo “Studio di tecniche tradizionali e innovative per la prevenzione e la stima dei danni della fauna selvatica all'agricoltura e all’ ambiente”, rientra nell’ ambito di un progetto più ampio iniziato dal Dipartimento GESAAF nel 2009, quando vennero condotte le prime indagini sperimentali sull’ utilizzo di sistemi di prevenzione/protezione contro i danni da ungulati al settore agro-zootecnico e forestale. La necessità di affrontare il tema dello studio dei sistemi di difesa dai danni provocati dalla fauna selvatica al settore agricolo e forestale nasce, infatti, dal manifestarsi, negli ultimi anni, di un conflitto sempre maggiore fra la componente faunistica, le attività produttive agro-zootecniche e la conservazione degli ecosistemi rurali. Tale problematica si è manifestata ed è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi decenni a causa di molteplici fattori fra loro interconnessi fra i quali, in particolare, le notevoli e radicali trasformazioni dell’ambiente rurale. Alcuni fenomeni succedutisi nel secondo dopoguerra, quali lo spopolamento delle campagne e l’abbandono delle coltivazioni dei terreni più difficili, il conseguente incremento delle formazioni boschive, lo sviluppo della meccanizzazione nelle aree a più spiccata vocazione agricola, l’interesse verso nuove tipologie e modalità produttive, hanno infatti rapidamente determinato la scomparsa o la rarefazione di ambienti di particolare valore ecologico presenti nei territori agricoli e forestali, definendo i caratteri propri di una rilevante monotonia ambientale. Queste condizioni, assieme a interventi di reintroduzione e di ripopolamento effettuati da parte dell’uomo senza una corretta valutazione delle loro conseguenze e spesso senza prevedere razionali politiche di gestione faunistica, hanno favorito l’aumento numerico, in particolare, degli ungulati selvatici (capriolo, cinghiale, daino, cervo) che stanno determinando notevoli danni alle attività produttive e all’ ambiente. Per tale ragione, allo scopo di individuare tecnologie e metodologie di protezione e prevenzione più efficaci di quelle attualmente adottate, si sono studiati sistemi di prevenzione innovativi per attenuare la pressione di tali selvatici sulle attività antropiche. In particolare sono state svolte diverse ricerche riguardanti la sperimentazione di nuovi schemi costruttivi di recinzioni elettrificate, che sono state installate intorno a vigneti e monitorate con trappole video-fotografiche per valutarne l’efficacia sugli ungulati. E’ inoltre emersa la necessità di verificare quanto l’offerta alimentare alternativa e l’attivazione di sinergie fra metodologie di prevenzione e sistemi di protezione, possa contribuire a migliorare i risultati della difesa delle produzioni e dell’ambiente. E’ stata così condotta un’attività di ricerca sul contributo offerto da colture “alternative e dissuasive”, da impiantare in prossimità di coltivazioni agricole in maniera tale da offrire un’alternativa alimentare agli ungulati presenti nella zona o un disturbo talmente potente da dissuaderli dal danneggiare i seminativi. Oltre allo studio sulla prevenzione dei danni, è stato affrontato anche il tema della stima dei danni che la fauna selvatica provoca al settore agricolo; ormai da alcuni anni infatti, il rilevante incremento di specie come il cinghiale e il capriolo, sta determinando ingenti danni, soprattutto in quelle realtà dove è difficile attuare sistemi di prevenzione/protezione efficaci. Questo ha determinato e determina tuttora un ingente onere da parte degli Enti pubblici e privati che hanno il compito di indennizzare gli agricoltori colpiti dai danni. A fronte di ciò la Normativa Regionale prevede forme di indennizzo basate sul rilievo e la quantificazione dei danni da parte di periti; questi effettuano sopralluoghi di campagna attraverso i quali stimano a vista la percentuale di prodotto danneggiato e la resa potenziale della coltura. Successive elaborazioni consentono poi di quantificare l’entità del risarcimento. Tale metodologia è affetta però dalla difficoltà di valutare da terra, con sufficiente attendibilità, le reali percentuali di danno, a causa delle particolarità topografiche e ambientali che caratterizzano i territori coltivati. Per questo motivo, nel caso dell’individuazione e della misurazione del danno su colture erbacee come ad esempio quelle cerealicole, l’utilizzo di riprese aeree effettuate mediante Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto (S.A.P.R.), sottoposte ad elaborazioni con software specifici, può consentire di superare molti dei limiti connessi con il rilievo da terra tradizionale e, in particolare, di ottenere misure oggettive di elevata affidabilità. Sono così stati effettuati dei voli sperimentali su colture da reddito, con un velivolo S.A.P.R. multirotore sperimentale, in grado di rilevare ed elaborare immagini aeree, utili al fine dell’elaborazione fotogrammetrica. Quest’ultima consente di ottenere un modello tridimensionale e una base cartografica dell’area sorvolata, restituendo dei dati metricamente attendibili e geo-referenziati, sui quali è possibile operare interattivamente la misurazione delle superfici danneggiate. I risultati delle diverse sperimentazioni sulla prevenzione e sulla stima dei danni hanno fornito i presupposti per continuare nello studio di tali sistemi innovativi, che potrebbero attenuare la pressione dei selvatici sulle colture da reddito e rendere le stime che oggi vengono effettuate in maniera soggettiva, più precise e più corrispondenti con la realtà; questo a vantaggio sia dell’agricoltore, che degli Enti che si occupano della gestione della fauna selvatica sul territorio.
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Books on the topic "Fauna selvatica"

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Spagnesi, Mario. INFS: Istituto nazionale per la fauna selvatica. [Bologna: INFS, 1993.

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Danni causati dalla fauna selvatica all'agricoltura: Firenze, 2 luglio 2009. Firenze: Edizioni Polistampa, 2010.

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Gorreri, L. I danni provocati dalla fauna selvatica e i mezzi per contenerli. Bologna: Edagricole, 2000.

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Kraatz, David. La canción del geco. Compton, CA: Santillana Pub. Co., 1995.

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Mario, Spagnesi, Istituto nazionale per la fauna selvatica "Alessandro Guigi" (Italy), and Università di Bologna, eds. Alessandro Ghigi: Naturalista ed ecologo : convegno organizzato dall'Università degli studi di Bologna e dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica "A. Ghigi", Aula Carducci, Bologna 8 ottobre 1999. [Ozzano dell'Emilia, Italy?]: Istituto nazionale per la fauna selvatica "Alessandro Ghigi", 2000.

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Fauna Selvatica in Africa: Libro Da Colorare per Bambini. Independently Published, 2021.

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7

Newman, Jack. La Fauna Selvatica in Africa: Libro da Colorare per Bambini. Jack Newman, 2021.

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8

Mark, Nicholas. Incredibili Libri Sugli Animali per Bambini, Compresa la Fauna Selvatica. Independently Published, 2022.

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9

Sunleaf, Eva. Album Da Colorare per Adulti: Fauna Selvatica Australiana - Libri Da Colorare per Adulti - Antistress Adulti. Independently Published, 2022.

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Hal, Brio Brio. Animali Della Foresta - Libro Da Colorare per Adulti: Animali Libro Da Colorare, Relativo Alla Fauna Selvatica e Alla Foresta, Uccelli, Piante e Animali Selvatici per Alleviare lo Stress e Rilassarsi !! Independently Published, 2021.

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Conference papers on the topic "Fauna selvatica"

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Recanatesi, F., A. Tinelli, V. Restaino, A. Musicanti, and E. Giordano. "Analisi dell'impatto della fauna selvatica sulla rinnovazione naturale in un bosco di querce caducifoglie e sempreverdi in ambiente mediterraneo." In Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.035.

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