Academic literature on the topic 'Filiera Logistica'

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Journal articles on the topic "Filiera Logistica"

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Marinelli, Augusto, Claudio Fagarazzi, and Alessandro Tirinnanzi. "Valutazione degli effetti economici, ambientali e territoriali di alcune filiere biomassa-energia presenti in Toscana." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 2 (February 2013): 13–31. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-su2003.

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Abstract:
Il presente contributo esamina alcune filiere foresta-legno-energia presenti in Toscana. Lo studio č diretto a valutare l'effettiva efficienza economica della tecnologia, la sostenibilitŕ economica di lungo periodo della filiera, gli effetti sociali indotti sulle imprese e sulla comunitŕ e gli effetti ambientali determinati da queste nuove tecnologie, nonché eventuali problematiche gestionali e organizzative rilevate dai vari attori coinvolti nella filiera (proprietari boschivi, imprese di utilizzazione forestale, gestori degli impianti energetici, utenti finali). Le esperienze illustrate nel presente contributo, sono il risultato di due anni di attivitŕ di monitoraggio, realizzate nell'ambito del progetto transfrontaliero BIOMASS. I risultati rappresentano un utile strumento di supporto per la progettazione della filiera e degli impianti, in termini di logistica, infrastrutture e di valutazione degli effetti socioeconomici sulle comunitŕ e sulle imprese locali.
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De Martino, Marcella. "La gestione della logistica nelle filiere agroalimentari: alcune evidenze empiriche in Campania." ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE, no. 2 (November 2012): 41–62. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2012-002003.

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Abstract:
Southern Italy is an area with a rich and wide variety of Agri-food products, with high potentiality for growth and internationalisation for those products which are of high quality, have supply chain certification and are a well-known brand abroad. Nevertheless, with reference to logistics, there are several problematic issues that policy makers and business operators have to address. Considering that proper logistics management can improve the competitiveness of Agri-food firms in Southern Italy, this paper analyses three firms in the Campania region which are renowned for their excellence - specialising in various food categories (pasta, wine and mozzarella) - based on a theoretical framework of the relevant literature. Crossanalysis allows us to analyse the impact of some specific drivers regarding logistics outsourcing and to define a set of recommendations for the recovery of competitiveness for Agri-food supply chains.
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Cristini, Guido. "Crisi dei consumi e marca commerciale: le opportunitÀ di copacking per le PMI alimentari." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 3 (October 2012): 57–83. http://dx.doi.org/10.3280/mc2012-003004.

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Abstract:
Nel corso dell'ultimo biennio la crisi dei consumi che ha investito anche il settore dei prodotti di largo consumo ha determinato mutamenti rilevanti in ordine alle condotte competitive sia delle imprese industriali di marca che delle insegne distributive. Tra i fenomeni che maggiormente hanno connotato il mercato in oggetto, conviene citare lo sviluppo della marca commerciale anche per le implicazioni che ne derivano per le Piccole e medie imprese1 industriali operanti nel comparto alimentare. Infatti, per una parte di tali imprese la produzione per conto rappresenta, non solo una minaccia, quanto una delle opzioni piů rilevanti sotto il profilo strategico e operativo. In questo contesto, il presente paper intende approfondire il tema delle opzioni di natura strategica che i copacker hanno di fronte, nonché analizzare le politiche di natura produttiva logistiche e di marketing da perseguire al fine di assicurarsi delle relazioni di sub-fornitura durevoli. Il lavoro analizza, pertanto, le politiche di integrazione verticale delle funzioni all'interno della filiera in questione, nel tentativo di comprendere se il processo di integrazione/ disintegrazione delle funzioni in questione abbia prodotto una maggiore efficienza complessiva della filiera o se, al contrario, si sia limitato ad avvantaggiare solo uno dei due attori.
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Longo, Francesco, Paola Roberta Boscolo, and Claudio Bongiorno Sottoriva. "Un framework per la digitalizzazione del territorio." MECOSAN, no. 122 (December 2022): 105–22. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2022-122oa14872.

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Abstract:
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto lo stanziamento di 191,5 miliardi di euro per l'Italia.Se da un lato si innovano le infrastrutture fisiche, "l'hardware logistico", dall'altro si dovrebbe investire nel ridisegno dei servizi per gli utenti, nella reingegnerizzazione dei processi di lavoro e nel rafforzare e modificare competenze e ruoli professionali, "il software organizzativo". La parte hard è stata ampiamente affrontata con un preciso processo di project management top-down che coinvolge l'intera filiera istituzionale, dal Ministero alle Regioni, e da queste alle aziende sanitarie pubbliche. La dimensione che riguarda la seconda variabile, ovvero la riprogettazione dei servizi, la reingegnerizzazione dei processi e delle competenze di lavoro è stata di fatto delegata alla piena autonomia delle regioni o, qualora queste siano altrettanto silenti, delle aziende sanitarie pubbliche.Il presente articolo presenta al proposito un framework di innovazione disruptive dei servizi territoriali, con un particolare focus sui processi di prevenzione, sui pazienti cronici e fragili e sulle nuove modalità di accesso e fruizione per tutti i pazienti occasionali. In particolare, si ritiene che i macroprocessi che più debbano essere sottoposti a un ridisegno siano i seguenti:" le modalità di accesso e di reclutamento dei pazienti ai servizi e ai programmi di prevenzione;" i modelli di presa in carico e di case management;" i modelli di programmazione e prenotazione delle prestazioni e dei setting di cura;" le modalità di dialogo e scambio di informazioni tra cittadino e SSN.
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5

Butera, Federico, and Fernando Alberti. "Il governo delle reti inter-organizzative per la competitivitŕ." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 1 (December 2012): 77–111. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-001004.

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Abstract:
I policy maker sono costantemente alla ricerca delle forme e degli strumenti per contribuire ad aumentare la prosperitŕ economica e sociale del proprio territorio. Gli studi a livello internazionale ci dicono che la prosperitŕ di un territorio č direttamente riconducibile alla sua competitivitŕ, e quindi in primis al livello di produttivitŕ e innovazione del sistema delle imprese. Come verrŕ ampiamente illustrato in questo articolo, le reti inter-organizzative - nella varietŕ di forme che l'evidenza empirica ci suggerisce - attraverso una flessibilitŕ senza precedenti, una piů veloce circolazione delle informazioni, la condivisione di visioni, saperi e conoscenza, l'efficiente e rapido scambio di risorse e competenze per competere, assicurano al tempo stesso specializzazione, efficienza e alti livelli di produttivitŕ. La configurazione e la natura di tali reti č in via di continua ridefinizione ed espansione e l'uso del termine rete č spesso generico o inappropriato. Anche i confini delle reti vanno continuamente ridefiniti, in un continuum che va dalle imprese tradizionali che esternalizzano e delocalizzano parte della loro produzione fino al puro networking di varia natura. Noi ci concentreremo solo su quelle reti interorganizzative che rappresentano forme nuove di impresa, di quasi impresa, di sistemi di imprese che consentono una gestione competitiva e innovativa della catena del valore e dei processi fondamentali, conseguendo risultati economici e sociali, in una parola prosperitŕ. Ci occuperemo in particolare del fenomeno piů nuovo che caratterizza l'Italian way of doing industry, ossia lo sviluppo e i successi delle medie imprese, nodi di reti inter-organizzative che coinvolgono non solo imprese piccole, ma anche imprese grandi, in una proiezione spesso globale. Su queste nuove forme di reti inter-organizzative, si apre uno spazio di intervento straordinario per i policy maker in azioni di attivazione, incentivazione e supporto, capaci di condurre a superiori livelli di competitivitŕ le imprese componenti le reti, le reti stesse e i territori da cui esse muovono, ovvero capaci di favorire una maggiore prosperitŕ. Tali spazi di governo delle reti inter-organizzative possono avere natura infrastrutturale (trasporti, edilizia, tecnologie, credito, servizi, ecc.), relazionale (governo della catena del valore, dei processi, dei flussi, delle architetture d'impresa, dei sistemi informativi e di comunicazione, dei sistemi professionali ecc.) e cognitiva (capitale umano, capitale intellettuale, sistema di valori e norme, ecc.). Tutte e tre queste dimensioni sono importantissime e vanno gestite congiuntamente in nuove forme di management assicurate dalle imprese "pivotali" e nell'ambito di quello che nell'articolo č definito come meta-management, ovvero quelle posizioni di attori pubblici e privati - spesso in raccordo fra loro - che assicurano supporto e guida strategica alle reti. Nuovi modelli di management e di meta-management implicano una conoscenza profonda della rete e, di conseguenza, una visione d'insieme attuale e futura sicura e convincente e una capacitŕ di execution che sappia consolidare o riorientare la rete; valorizzare le risorse, materiali e personali, lě racchiuse e soprattutto perseguire obiettivi e misurare risultati. Meta-management non significa favorire il mero networking tra imprese, ma attivarsi come agenzie strategiche e provvedimenti concreti capaci di disegnare politiche di accompagnamento e sostegno alla creazione e alla valorizzazione di robusti network tra imprese e tra imprese e istituzioni, che trascendano le consuete filiere e agglomerazioni locali. Una economia e una societŕ fatta di reti inter-organizzative non č uguale a quella fatta prevalentemente di singole imprese "castello". Sulle reti di impresa e sull'impresa rete incombono alcune rilevanti questioni a cui il nostro lavoro tenta di dare alcune risposte Vediamole qui di seguito. 1. Diagnosi. L'organizzazione a rete č oggi scarsamente riconoscibile. Come diagnosticarla, come identificarne le caratteristiche strutturali e comprenderne i problemi critici? 2. Sviluppo e progettazione. L'organizzazione a rete si puň supportare con adeguati servizi, sviluppare intenzionalmente o addirittura progettare, come qui si sostiene? E se sě, in che modo? I metodi da adoperare per gestire questo sviluppo sono certo diversi da quelli adottati da strutture accentrate, sono meno top-down e meno razionalistici: ma quali possono essere? 3. Stabilitŕ e mutamento. Ogni nodo o soggetto della rete fa parte di reti diverse, in alcuni casi abbandona in rapida successione le une per legarsi ad altre. Come combinare l'estrema mutevolezza di queste multiple appartenenze con l'esigenza di stabilitŕ e crescita di ogni singolo nodo, come far sě che l'intera rete si comporti come un "attore collettivo" capace di un governo? 4. Risultati. Se e come definire obiettivi o ri-articolarli velocemente nel tempo? Come valutare i risultati delle diverse dimensioni economiche e sociali? 5. Decisioni e misura. L'organizzazione a rete - come e piů dell'impresa tradizionale - cambia per repentine innovazioni, per adattamento, per micro-decisioni, per miglioramento continuo, č il risultato di scelte su cosa fare dentro e cosa comprare, su quali funzioni accentrare e quali decentrare, su quando acquisire o vendere unitŕ aziendali e su quando fare accordi, dove allocare geograficamente le attivitŕ. Vi sono criteri e metodi da adottare, per operare in questi contesti di agilitŕ, velocitŕ e rapiditŕ di processi decisionali? 6. Sistemi. Quali tecniche o sistemi operativi adatti all'impresa rete dovranno essere sviluppati? Quali sistemi di pianificazione e controllo di gestione dell'impresa rete, if any? Č possibile stabilire standard di qualitŕ per la rete? Come sviluppare dimensioni quali linguaggi, culture, politiche di marchio e di visibilitŕ, come potenziare le comunitŕ, come promuovere formazione e apprendimenti? 7. Strutture. Le reti di impresa includono una grande varietŕ di forme, come vedremo. La rete di imprese puň includere una parte di gerarchia: quali modelli di organigrammi sono compatibili? Quali sistemi informativi, di telecomunicazioni, di social network sono adatti per la rete di imprese? Quali sistemi logistici? Quali regole e contratti formali? Quali flussi finanziari? Le risorse umane si possono gestire e sviluppare lungo la rete? E in che modo? E che dire dei sistemi di controllo della qualitŕ? 8. Nascita e morte. La rete di imprese e soprattutto i suoi "nodi" hanno un tasso di natalitŕ/ mortalitŕ piů elevato dell'impresa tradizionale. Gestire la nascita e la morte delle imprese diventerŕ ancora piů importante che gestire le imprese. Chi lo farŕ e come? 9. Vincoli e opportunitŕ. La legislazione, le relazioni industriali, la cultura manageriale sono oggi vincoli e opportunitŕ allo sviluppo di forme di rete di imprese. La globalizzazione dell'economia, lo sviluppo dei servizi, le nuove tecnologie, la cultura dei giovani, invece, sembrano operare piů come fattori facilitanti quando addirittura non cogenti. Come gestire (e non subire) vincoli e opportunitŕ? Cosa puň fare l'impresa, e cosa possono fare le istituzioni pubbliche? Vi sono nuovi programmi e regole nazionali e regionali per la costituzione delle reti di impresa: quale č la loro efficacia e impatto? In tale quadro, un'Agenzia Strategica (una grande impresa, una media impresa, un ente governativo, una Camera di commercio, un'associazione imprenditoriale, un istituto di credito) puň esercitare un ruolo centrale nella promozione e governo delle reti inter-organizzative per la competitivitŕ dei territori, mettendo a fuoco i propri interventi di policy avendo come oggetto prioritario queste nuove forme di impresa, quasi-impresa, sistemi di impresa usando diverse leve: - innanzitutto, fornendo o favorendo l'accesso a risorse chiave, come credito, finanziamenti, sgravi fiscali, servizi per l'internazionalizzazione, conoscenze, marketing ecc.; - agendo da fluidificatore delle reti tra imprese, che sappia rimuovere ostacoli nelle strutture relazionali e irrobustire nodi, processi, strutture di governance laddove necessario; inserendosi direttamente nelle strutture relazionali come ponte per connettere nodi disconnessi; - esercitando a pieno il ruolo di meta-manager di reti inter-organizzative ossia imprimendo al sistema un indirizzo strategico di fondo, governando i processi "politici" interni alla rete ossia la distribuzione di potere e risorse e creando le condizioni culturali, strategiche organizzative e tecnologiche; - facendo leva sull'essere un policy maker cross-settoriale e multi-territoriale. Le reti di impresa hanno successo se si integrano entro "piattaforme industriali" (ad es. IT, Green economy, portualitŕ e logistica), entro cluster territoriali (es. distretti, economie regionali, etc.), sistemi eterogenei interistituzionali (che includono imprese pubbliche, amministrazioni, istituzioni e associazioni). La nostra tesi č che azioni di governo della rete attraverso nuove forme di management e di meta-management sono tanto piů efficaci quanto piů contribuiscono a supportare e strutturare reti organizzative robuste o che tendono a diventare tali, ossia imprese reti e reti di impresa governate; sono tanto meno efficaci o quanto meno misurabili quanto piů supportano solo processi di networking poco definiti destinati a rimanere tali. Nei termini di Axelsson, policy e management hanno effetto su reti che esprimono a) modelli di relazione fra diverse organizzazioni per raggiungere fini comuni. Hanno un effetto minore o nullo quando le reti di cui si parla sono solo b) "connessioni lasche fra organizzazioni legate da relazioni sociali" o c) un insieme di due o piů relazioni di scambio.
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Barros, Paulo Henrique Nunes De, and Josefa Sônia Pereira da Fonseca. "Come ottenere la riduzione dei costi attraverso lo stoccaggio e la distribuzione: un approccio logistico." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, April 22, 2021, 110–41. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/economia-aziendale/approccio-logistico.

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Abstract:
Il presente lavoro mira a rivelare la possibilità di ridurre i costi delle aziende con interferenze nella Gestione della Catena di fornitura, in particolare in Magazzino e Distribuzione, attraverso la presentazione dettagliata del tema riduzione dei costi e il argomento di studio dei risultati ottenuti dall’azienda UPS, scelta per essere la più grande azienda nel settore logistico. Lo studio cerca di rispondere alla domanda su come ottenere la riduzione dei costi attraverso lo stoccaggio e la distribuzione, dal punto di vista della logistica. Per questo verrà presentata la prospettiva della logistica nella business administration, chiarendo i concetti di gestione e visione della filiera, trasporto e stoccaggio, raccolta e distribuzione dei prodotti, combinando il case study proposto con i concetti di rilevanza nell’area della Gestione della Catena di fornitura (CS). Di conseguenza, abbiamo scoperto che è possibile ottenere una riduzione dei costi attraverso una gestione razionale di CS, evidenziando l’importanza della Logistica, dei suoi strumenti e della sua storia, mostrando i metodi utilizzati da UPS nella sua gestione di CS, per raggiungere livelli internazionali di eccellenza sul territorio, e risultati sopra le attese, prestando particolare attenzione a ciascuna delle fasi di gestione: Stoccaggio e Distribuzione dei prodotti. Il documento conclude che le aziende che intendono affermarsi nel complesso campo della logistica devono comprendere non solo tutti gli anelli della filiera, avendo come valore l’impegno per il risultato della qualità, ma anche un efficiente Magazzino e gestione della distribuzione, con l’utilizzo di moderni strumenti di integrazione come nel caso dei sistemi ERP, puntando al loro reale inserimento nel mercato internazionale che ha numerose attrattive. Per riuscire a ridurre i costi della Catena di fornitura, è essenziale un modello di business basato sulla risposta con la sofisticazione finanziaria richiesta dalle best practice, è essenziale la gestione totale e la visione del ciclo della Catena di fornitura, raggiungendo una maggiore agilità ed efficacia.
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Musso, Fabio, and Corrado Cerruti. "La Logistica nei Distretti Industriali. Scenari di Evoluzione per llIntegrazione delle Filiere (Logistics within Industrial Districts. Changing Perspectives for the Integration of Supply Chains)." SSRN Electronic Journal, 2004. http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.2479974.

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Dissertations / Theses on the topic "Filiera Logistica"

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Salvatore, Claudio. ""Il Consignment Stock: l’integrazione lungo la filiera e gli effetti sulla logistica aziendale"." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17451/.

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Abstract:
“Nessun uomo è un’isola”: questo affermava il poeta inglese John Donne in una famosa citazione, con l’intenzione di sottolineare la necessità che ha l’uomo di stringere relazioni per soddisfare determinati bisogni: l’isolamento ha i minuti contati, che si esauriscono con l’esaurirsi della disponibilità di risorse, fisiche o concettuali, e finisce col soccombere alla burrasca dell’oceano di esigenze a cui siamo vincolati. A ben pensarci, questa metafora è perfettamente applicabile alle imprese: non possiamo concepire le aziende come entità indipendenti e separate, ma dobbiamo vederle come vere e proprie “imprese estese”, con legami e interdipendenze, inserite in un contesto nel quale la collaborazione tra cliente-fornitore crea un valore aggiunto da entrambe le parti. E sarà proprio la collaborazione il leitmotiv dell’intero elaborato: la condivisione, la comunicazione e la cooperazione strategica giocano un ruolo fondamentale in un mercato in cui non è più il prezzo a fare la differenza, ma la qualità del servizio offerto. In quest’ottica di massimo scambio di informazioni tra le parti sta prendendo piede una nuova politica detta Consignment Stock (CS), che intende minimizzare le giacenze del sistema provando ad eliminare il magazzino del venditore. Questi, in pratica, costituisce dei veri e propri magazzini in casa dei partner, anche se la merce rimane di sua proprietà finché il compratore non la preleva. I report contabili condivisi dal compratore consentono al vendor di avere dati sensibili sui tassi di consumo del mercato, così da poter programmare al meglio la produzione. L’obiettivo principale di questo studio, resta comunque quello di indagare sul tipo di impatto che il Consignment Stock ha sulla logistica aziendale e sui parametri e gli indicatori di riferimento delle aziende che lo adottano, palesando i numerosi vantaggi di cui esse riescono a godere e di cui gode, di riflesso, l’intera Supply Chain.
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Giavolucci, Francesca. "Metodi e modelli per la logistica distributiva nella filiera globale dell'olio alimentare. Analisi dell'impatto ambientale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9364/.

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Abstract:
La tesi tratta il tema dell'impatto ambientale della logistica distributiva della filiera globale dell'olio alimentare. Sono presentati i tratti salienti del mercato dell'olio: produttori, consumatori e packaging per l'olio. Si affronta il concetto di Green Logistics e le categorie chimiche inquinanti per la valutazione dell'impatto ambientale della filiera. Il caso analizzato riguarda la logistica di un'azienda italiana produttrice e distributrice di olio. Sono presentati e simulati degli scenari alternativi all'organizzazione logistica distributiva di tale azienda per eventuali migliorie maggiormente ecosostenibili.
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Traini, Simone. "Analisi della filiera logistica in ottica di miglioramento del livello di servizio: il caso Orogel." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1017/.

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TORREGIANI, FRANCESCO. "Sviluppo di un sistema logistico integrato a sostegno della filiera corta agroalimentare." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2019. http://hdl.handle.net/11566/263624.

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Abstract:
La ricerca è volta a valutare l’implementazione di un servizio logistico locale, progettato per promuovere e facilitare l’approvvigionamento di cibo prodotto localmente da parte delle attività ristorative, per uno sviluppo sostenibile del territorio a sostegno dei valori dell'economia sociale. Inizialmente, mediante una Systemetic Literature Review, si è voluto analizzare e sintetizzare la letteratura riguardante la logistica della Short Food Supply Chain (SFSC), la quale, gioca un ruolo strategico per il successo e la sostenibilità del sistema. Lo scopo è quello di contribuire al miglioramento delle conoscenze sulla logistica della SFSC con particolare attenzione all'impatto ambientale, alle aree di ricerca emergenti e alle reti logistiche innovative. Dopo di che, lo studio si concentra sull’individuazione di barriere, facilitatori e benefici relativi all’implementazione della piattaforma logistica, andando ad analizzare un caso studio, tramite l’elaborazione di dati ottenuti dai questionari somministrati ad un campione di agricoltori e ristoranti di un'area specifica. Dai dati si evidenzia una scarsa comunicazione e una logistica non strutturata che limitano l'interazione tra gli attori. Allo stesso tempo, si evidenzia l’interesse da parte dei produttori ad ampliare il loro mercato e per i ristoratori ad ampliare l’offerta di prodotti locali. Entrambi, quindi, si sono mostrati interessati ad utilizzare un eventuale servizio logistico che migliori l'offerta di cibo locale. Il lavoro si conclude con la simulazione di diversi modelli di funzionamento della piattaforma. L’intento non è quello di individuare il modello più idoneo per la sostenibilità del servizio stesso, quanto piuttosto prospettare diversi scenari possibili e le relative implicazioni.
The research is aimed at evaluating the implementation of a local logistics service, designed to promote and facilitate the procurement of locally produced food by restaurants, for a sustainable development of the territory and to support the values of the social economy. Initially, through a Systematic Literature Review, the work analyses and summarizes the literature concerning the logistics of the Short Food Supply Chain (SFSC), which plays a strategic role for the success and sustainability of the system. The aim is to contribute to the improvement of SFSC logistics knowledge with a focus on environmental impact, emerging research areas and innovative logistics networks. After that, the study focuses on the identification of barriers, facilitators and benefits related to the implementation of the logistics platform: a case study is analysed through the processing of data obtained from the questionnaires administered to a sample of farmers and restaurants of a specific area. The data shows a lack of communication and an unstructured logistics that limit the interaction between the actors. At the same time, the interest of the producers to widen their market and of the restaurateurs to widen the offer of local products is highlighted. Both, therefore, have shown interest in using a possible logistics service that improves the supply of local food. The work ends with the simulation of different models of operation of the platform. The intent is not to identify the most suitable model for the sustainability of the service, but rather to envisage different possible scenarios and their implications.
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Accorsi, Riccardo. "Integrated Models and Tools for Design and Management of Global Supply Chain." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422615.

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Abstract:
In modern and global supply chain, the increasing trend toward product variety, level of service, short delivery delay and response time to consumers, highlight the importance to set and configure smooth and efficient logistic processes and operations. In order to comply such purposes the supply chain management (SCM) theory entails a wide set of models, algorithms, procedure, tools and best practices for the design, the management and control of articulated supply chain networks and logistics nodes. The purpose of this Ph.D. dissertation is going in detail on the principle aspects and concerns of supply chain network and warehousing systems, by proposing and illustrating useful methods, procedures and support-decision tools for the design and management of real instance applications, such those currently face by enterprises. In particular, after a comprehensive literature review of the principal warehousing issues and entities, the manuscript focuses on design top-down procedure for both less-than-unit-load OPS and unit-load storage systems. For both, decision-support software platforms are illustrated as useful tools to address the optimization of the warehousing performances and efficiency metrics. The development of such interfaces enables to test the effectiveness of the proposed hierarchical top-down procedure with huge real case studies, taken by industry applications. Whether the large part of the manuscript deals with micro concerns of warehousing nodes, also macro issues and aspects related to the planning, design, and management of the whole supply chain are enquired and discussed. The integration of macro criticalities, such as the design of the supply chain infrastructure and the placement of the logistic nodes, with micro concerns, such the design of warehousing nodes and the management of material handling, is addressed through the definition of integrated models and procedures, involving the overall supply chain and the whole product life cycle. A new integrated perspective should be applied in study and planning of global supply chains. Each aspect of the reality influences the others. Each product consumed by a customer tells a story, made by activities, transformations, handling, processes, traveling around the world. Each step of this story accounts costs, time, resources exploitation, labor, waste, pollution. The economical and environmental sustainability of the modern global supply chain is the challenge to face.
Nelle moderne filiere logistiche-distributive globali, la crescente varietà dei prodotti, il livello di servizio, e la rapidità nel rispondere alla domanda del cliente, impongono una seria e ponderata progettazione ed organizzazione dei processi intra-inter aziendali. Con l'obiettivo di rispondere a tali criticità, le teorie di supply chain managment (SCM) propongono una vasta gamma di modelli, algoritmi, procedure, e strumenti per la progettazione, la gestione e il controllo delle articolate supply chain e dei principali nodi logistici. Uno dei principali obiettivi di questa tesi di dottorato è approfondire nel dettaglio i processi e gli aspetti principali della filiera logistica e dei suoi principali buffer (i.e. sistemi di stoccaggio), illustrando metodi, modelli, procedure e sistemi di supporto decisionale per la progettazione e gestione di istanze reali, quotidianamente affrontate dalle aziende di tutto il mondo. In particolare, dopo una completa rassegna della letteratura sui sistemi di stoccaggio, la tesi si concentra sulla descrizione di procedure decisionali top-down per la progettazione ed il controllo di sistemi di stoccaggio a prelievo frazionato (i.e. Order picking systems) e sistemi di stoccaggio ad unità di carico intere. Per entrambe le tipologie di sistemi, sono illustrati strumenti informatici di supporto alle decisioni per la valutazione e l'ottimizzazione delle prestazioni logistiche - operative. Lo sviluppo di tali interfacce permette di testare l'efficacia dei modelli e delle procedure decisionali proposte su significativi casi di studio di origine industriale. Se la prima parte del manoscritto si concentra sugli aspetti micro intra-nodo della filiera distributiva, l'ultimo capitolo affronta le tematiche macro di filiera relative alla pianificazione, progettazione e gestione della infrastruttura della supply chain. L'integrazione di macro criticità, come la locazione dei nodi logistici di produzione e distribuzione e l'instradamento dei flussi fisici lungo ed attraverso il network della supply chain, con micro criticità, inerenti la progettazione di nodi distributivi e di stoccaggio e la gestione del material handling, si realizza attraverso la definizione di modelli integrati di pianificazione strategica per l'ottimizzazione dell'intera filiera, lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. Una nuova prospettiva integrata deve essere applicata allo studio e la progettazione di articolate supply chain globali. Ogni aspetto della realtà dipende ed influenza gli altri lungo la filiera. Ogni prodotto acquistato e consumato dal cliente finale racconta una storia, fatta di attività, processi, trasformazioni subite, movimentazioni e trasporto in giro per il mondo. Ogni step di questo percorso richiede tempo, risorse, manodopera, generando costi, scarti, inquinamento. In tale contesto, la sostenibilità economica ed ambientale delle moderne supply chain globali rappresenta la principale sfida da affrontare.
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ADAMASHVILI, NINO. "Big data analytics tools for improving the decision-making process in agrifood supply chain." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2021. https://hdl.handle.net/11369/425167.

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Abstract:
Introduzione: Nell'interesse di garantire una sicurezza alimentare a lungo termine di fronte a circostanze mutevoli, è necessario comprendere e considerare gli aspetti ambientali, sociali ed economici del processo di produzione. Inoltre, a causa della globalizzazione, sono stati sollevati i problemi delle lunghe filiere agroalimentari, l'asimmetria informativa, la contraffazione, la difficoltà di tracciare e rintracciare l'origine dei prodotti e le numerose questioni correlate quali il benessere dei consumatori e i costi sanitari. Le tecnologie emergenti guidano verso il raggiungimento di nuovi approcci socioeconomici in quanto consentono al governo e ai singoli produttori agricoli di raccogliere ed analizzare una quantità sempre crescente di dati ambientali, agronomici, logistici e danno la possibilità ai consumatori ed alle autorità di controllo della qualità di accedere a tutte le informazioni necessarie in breve tempo e facilmente. Obiettivo: L'oggetto della ricerca riguarda lo studio delle modalità di miglioramento del processo produttivo attraverso la riduzione dell'asimmetria informativa, rendendola disponibile alle parti interessate in un tempo ragionevole, analizzando i dati sui processi produttivi, considerando l'impatto ambientale della produzione in termini di ecologia, economia, sicurezza alimentare e qualità di cibo, costruendo delle opportunità per le parti interessate nel prendere decisioni informate, oltre che semplificare il controllo della qualità, della contraffazione e delle frodi. Pertanto, l'obiettivo di questo lavoro è quello di studiare le attuali catene di approvvigionamento, identificare le loro debolezze e necessità, analizzare le tecnologie emergenti, le loro caratteristiche e gli impatti sulle catene di approvvigionamento e fornire utili raccomandazioni all'industria, ai governi e ai policy maker.
Introduction: In the interest of ensuring long-term food security and safety in the face of changing circumstances, it is interesting and necessary to understand and to take into consideration the environmental, social and economic aspects of food and beverage production in relation to the consumers’ demand. Besides, due to the globalization, the problems of long supply chains, information asymmetry, counterfeiting, difficulty for tracing and tracking back the origin of the products and numerous related issues have been raised such as consumers’ well-being and healthcare costs. Emerging technologies drive to achieve new socio-economic approaches as they enable government and individual agricultural producers to collect and analyze an ever-increasing amount of environmental, agronomic, logistic data, and they give the possibility to the consumers and quality control authorities to get access to all necessary information in a short notice and easily. Aim: The object of the research essentially concerns the study of the ways for improving the production process through reducing the information asymmetry, making it available for interested parties in a reasonable time, analyzing the data about production processes considering the environmental impact of production in terms of ecology, economy, food safety and food quality and build the opportunity for stakeholders to make informed decisions, as well as simplifying the control of the quality, counterfeiting and fraud. Therefore, the aim of this work is to study current supply chains, to identify their weaknesses and necessities, to investigate the emerging technologies, their characteristics and the impacts on supply chains, and to provide with the useful recommendations the industry, governments and policymakers.
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Ricciardelli, Filippo. "Gestione di una base dati per la mappatura e l’ottimizzazione di processi logistici di una filiera agroalimentare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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La tesi si prefigge di realizzare uno studio su una filiera agroalimentare attraverso un'ampia analisi iniziale e una successivo processo di ottimizzazione. Gli obiettivi riguardano la riduzione di due elementi chiave: - i costi di trasporto inter-nodo - le emissioni si Co2eq relazionate alle food miles I metodi implementati per ottere tali risultati sono stati: -uso del Location Allocation Problem -uso di una base dati fornita dal Centro distributivo committente -interfacciamento tra la base dati e il software di modellazione Il processo si articola in una descrizione accurata del modello creato e dei vari software sfruttati, per poi virare verso una chiara e precisa presentazione dello stato attuale della catena (as-is). Qui, per le 4 tipologie di nodo indagate, vengono studiati diversi elementi. Per citarne alcuni: 1) merce movimentata 3) differenze ingressi/uscite 4) numero di interazioni 5) kg medi trasportati 6) etc. Inoltre, sempre nello stato AS-IS, si presenta uno studio sul posizionamento dei nodi attuato sfruttando la funzione MAPPE di Excel e aiutandosi con svariati grafici. Viene calcolato poi il quantitativo totale di inquinamento differenziato per categoria e il costo totale. Nello stato ottimizzato i parametri del modello vengono individuati sfruttando tecniche euristiche e metodi legati al buon senso. I vari parametri e vincoli vengono poi caricati sul software AMPL che elabora e restituisce i risultati dell'ottimizzazione. L'analisi to-be viene presentata in contrapposizione allo stato attuale della catena, evidenziando miglioramenti e riduzioni implementate. Anche in questa circostanza si sfruttano grafici e tabella per chiarificare i procedimenti svolti. Il risultato dell'analisi consiste in una forte riduzione dei costi attraverso un imponente ricollocamento dei flussi sfruttando le potenzialità già insite nel sistema. I traguardi ottenuti sulla riduzione delle emissioni sono sempre collegabili al processo di ricollocazione dei flussi.
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Kaboré, Sandaogo Honoré. "perte de compétitivité et stratégies des acteurs : application a la filière fruits et légumes burkinabé sur le marché international." Thesis, Paris Est, 2008. http://www.theses.fr/2008PEST3006/document.

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L’internationalisation des entreprises est un phénomène irréversible et la globalisation économique n’est qu’une des facettes d’un phénomène de mondialisation qui touche désormais l’ensemble des activités humaines. Cette globalisation de l’économie offre aux entreprises des opportunités d’implantation et d’acquisition de parts de marchés étrangers mais semble poser des défis importants à relever à toute entreprise désireuse de s’internationaliser. En effet, l’observation des performances des entreprises exportatrices de la filière fruits et légumes d’un pays comme le Burkina Faso montre une baisse continue de la compétitivité sur le marché international depuis plusieurs années. Face à ce constat, nous nous interrogeons sur les raisons profondes de cette situation : la perte de compétitivité peut-elle s’expliquer par l’organisation et le mode de fonctionnement de la filière face aux conditions actuelles d’accès au marché ? Pour répondre à cette question, notre démarche a consisté à mobiliser la théorie de l’économie industrielle et la théorie du marketing relationnel qui ont permis de formuler 12 propositions de recherche. Ces propositions ont été soumises à l’épreuve des faits sur la base des résultats des traitements et de l’analyse des données collectées auprès d’un échantillon de 23 acteurs. Deux méthodes d’analyse ont été mobilisées pour le traitement et l’analyse des données : l’analyse thématique et l’analyse automatique de contenu à l’aide du logiciel ALCESTE. Les résultats convergents de ces deux méthodes d’analyse ont permis de conclure que la perte de compétitivité s’explique d’une part l’organisation et le mode de fonctionnement de la filière face aux conditions actuelles d’accès au marché mais surtout de facteurs liés à son environnement externe, notamment les conditions de base du pays d’origine, d’autre part. La thèse formule des recommandations d’ordre managériales et ouvre des perspectives pour des recherches futures
Firm’s internationalisation is an irreversible phenomena and the economic globalisation is a figure of world phenomena of all human activities concern. This globalisation gives an opportunity to firms which desire to acquire a market part in foreign markets. But this situation is also an important challenge for those firms which want to get a part in the international market. Indeed, we noticed that export firms of Burkina fruits and vegetables field had a bad performance since several years. Then, we need to understand the main raisons of this situation. So our question is: doses competitiveness loss can be explained by the field organisation and working according to the market conditions access? To answer to this question, industrial and relational marketing theories are mobilized. With these theories 12 research propositions are formulated and tested. A primary data are collected with a sample of 23 actors. These data was submitted to two different data analysis methodology: the thematic analysis and ALCESTE analysis. The convergent results of these two analysis methodology premised us to conclude that the field competitiveness loss is partly due to field organisation and working and to a large extent of the basic conditions of origin country. In conclusion we propose recommendations for firm’s competitive improvement and some directions for further research
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Books on the topic "Filiera Logistica"

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Roberto, Montanari, Bertolini Massimo, Bottani Eleonora, Volpi Andrea, and SpringerLink (Online service), eds. Logistica e tecnologia RFID: Creare valore nella filiera alimentare e nel largo consumo. Milano: Springer-Verlag Italia, 2011.

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Rizzi, Antonio, Roberto Montanari, and Massimo Bertolini. Logistica e tecnologia RFID: Creare valore nella filiera alimentare e nel largo consumo. Springer, 2011.

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