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Dissertations / Theses on the topic 'FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA'

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1

Pianca, Chiara <1970&gt. "Il primo "Ambleto". Contributo alla filologia teatrale di Giovanni Testori." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10412.

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Abstract:
Edizione ed analisi filologica di due stesure preliminari ed inedite dell'"Ambleto" di Giovanni Testori: didascalie letterarizzate e compresenza di dialetto e lingua ibrida tra le soluzioni che segnano una distanza distanza rispetto al testo edito nel 1972.
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2

Boscolo, Cegion Lisa <1993&gt. "Realtà e finzione nella letteratura per l'infanzia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15214.

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Abstract:
L’elaborato finale si occupa dell’individuazione dei tratti distintivi presenti all’interno di un testo narrativo che consentono al lettore di immedesimarsi totalmente con il mondo finzionale di cui entra a far parte. Nei testi narrativi, in particolare nei racconti fantastici, gli infiniti mondi possibili della realtà narrativa e l’unico mondo della realtà quotidiana del lettore si confondono. Lo scopo della ricerca è determinare le caratteristiche comuni, interne ed esterne al testo, che permettono la connessione tra finzione e realtà. Il percorso scelto viene, quindi, chiarito con l’esempio di alcuni testi e autori della letteratura per l’infanzia.
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3

Zambon, Giorgio <1980&gt. "Papini critico della modernità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1584.

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4

Forte, Alessandra. "Per una filologia delle immagini: affinità iconografiche nella tradizione manoscritta della Commedia." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2019. http://hdl.handle.net/11384/86071.

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Abstract:
In riferimento a una tradizione miniata variegata e composta di un gran numero di testimoni autonomi, si è già detto della prima acquisizione che – ribaltando il punto di osservazione, soffermandosi cioè sulle imprese gemelle e non sui prodotti unici – la presente ricerca consente di raggiungere, ovvero della possibilità di operare una prima sicura distinzione tra le imprese iconografiche derivanti da progetto autoriale e quelle facenti capo a un codice-modello già illustrato. Provando a collocarci a monte del confezionamento di ciascuno di questi codici, potremo inoltre individuare – pur con un certo margine di approssimazione – almeno due diverse dinamiche di composizione del libro, direttamente connesse alle intenzioni (esegetiche o meramente estetiche) sottese a quegli stessi approntamenti. Dedurremo agilmente che il confezionamento dei primi (corredi iconografici dipendenti da progetto autoriale), nella gran parte dei casi, avrà richiesto al miniatore coinvolto un lavoro di “traduzione” delle indicazioni (che immagineremo verbali) fornitegli da un autore e/o committente in un’immagine dapprima mentale e poi grafica, un’attività cioè, per così dire, di interpretazione: posto davanti ad alcune istruzioni, nel migliore dei casi, il miniatore individua un’immagine conforme all’indicazione fornitagli e riproduce fedelmente il frammento testuale o la peculiare lettura di quel passo suggerita dall’autore del progetto; a prescindere dalla bontà della lettura indicatagli, si fa complice della composizione di una glossa visiva o, in via alternativa, se non intende correttamente quelle stesse istruzioni, diviene responsabile dell’introduzione involontaria di «alterazioni di senso»35. In circostanze simili, fraintendimenti e banalizzazioni eventuali andranno dunque a caratterizzare la storia dell’allestimento del singolo codice e, se particolarmente insidiosi, non risulteranno sanabili (forse neanche evidenti allo studioso) a meno che non si possieda un secondo esemplare a questo affine, che valga da terreno di riscontro, o riesca di rintracciare, sulla base degli indizi disponibili, la chiave di lettura del progetto cui ricondurre eventuali deviazioni dal senso del testo. [...]
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5

Corazza, Giovanna <1965&gt. "Dante 'cosmographus' : indagini sulla ricezione della geografia reale della 'Commedia' nell'esegesi dei primi secoli e nella letteratura geografica trecentesca." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/15013.

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Abstract:
La tesi si propone di illustrare preliminarmente la specificità dell’interesse geografico dantesco, l’originalità che distingue l’approccio del poeta al territorio, le modalità inedite della sua rappresentazione letteraria mediante una verifica testuale condotta sulla Commedia e sul De vulgari eloquentia. Si è proceduto poi ad alcuni sondaggi relativi alla ricezione di questo aspetto altamente innovativo del magistero dantesco nella tradizione esegetica del poema dal Trecento al Cinquecento e in una selezione di opere letterarie trecentesche di argomento geografico: l’Itinerarium di Francesco Petrarca, Il De montibus di Giovanni Boccaccio, il Dittamondo di Fazio degli Uberti. Si è cercato di vagliare, in particolare, la possibilità che la Commedia abbia potuto assumere una funzione esemplare sul piano della letteratura geografica volta al presente, nel contesto culturale del XIV secolo caratterizzato da una rinnovata, puntuale attenzione alla concretezza del dato ambientale.
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6

Boscolo, Giulia <1987&gt. "L'epistola XIII a Cangrande della Scala." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5502.

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Abstract:
L’obbiettivo della tesi è dimostrare l’autenticità dell’epistola di Dante al signore di Verona; in primo luogo sarà presa in esame la tradizione diretta e quella indiretta della lettera, ed in seguito si cercherà di risolvere le maggiori problematiche che da secoli hanno impedito l’inserimento di questo testo, in maniera tranquilla e unanime, all’interno del canone dei capolavori danteschi. Inoltre verranno esaminate sia le posizioni che i vari critici hanno assunto in proposito nel corso degli anni, sia i testi cardine della cultura medievale che il poeta poteva aver conosciuto.
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7

Ruzzene, Serena <1961&gt. "Per l'edizione della Togneta del poeta Ligio Zanini." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2731.

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Abstract:
La tesi presenta una proposta di lavoro per l'edizione critica di un testo inedito del 1992, un manuale di pesca con la lenza a mano (togna)scritto da uno dei massimi poeti istriani, Ligio Zanini. Nell'introduzione, dopo un breve profilo dell'autore e una presentazione dell'opera, vengono elencati i criteri dell'edizione e una serie di notazioni sulle caratteristiche lessicali e stilistiche del testo.
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8

De, Mari Stefano <1993&gt. "I manoscritti marciani della Lettera del Prete Gianni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12295.

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9

Bonetto, Elena <1990&gt. "Adolescenti da leggere. La letteratura Young Adult e il difficile sentiero dell'educazione sentimentale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16804.

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Abstract:
L'elaborato si propone di indagare i principali aspetti e alcune criticità riscontrate in un genere letterario di difficile classificazione come quello della letteratura per giovani adulti, soffermandosi in particolare modo sul tema dell'educazione sentimentale attraverso alcuni tra i più significativi autori del genere.
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10

Luppi, Lorenzo <1988&gt. "Da superuomo a supereroe: l'evoluzione della figura del superuomo dalla letteratura di fantascienza al fumetto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19410.

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11

Biscalchin, Ylenia <1995&gt. "Il Detto d'Amore: studio e analisi di un dibattito filologico aperto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15850.

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Abstract:
Nel seguente lavoro di tesi si presenterà il Detto d'Amore, manoscritto del XIII secolo, sul quale sono aperti tutt'oggi molti dibattiti. Verrà presentato un lavoro di confronto con i testi a lui collegato, Il Fiore e il Roman de la Rose, con particolare attenzione alle corrispondenze linguistiche e al metodo di traduzione utilizzati nei manoscritti toscani rispetto al testo base francese previa individuazione di loci critici nei testi. Esposizione della scheda del manoscritto, trascrizioni (diplomatica e interpretativa) dall'originale, parafrasi e commento al testo, breve sintesi dei dibattiti attributivi e di datazione ancora aperti.
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Pasqualetto, Marta <1996&gt. "Lèggere digitale: risorse, strumenti, ricezione. Il caso di tre Canti della Commedia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19360.

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Abstract:
A partire da una approfondita ricognizione riguardo allo stato dell’arte delle risorse testuali online, il presente lavoro si propone di analizzarne l’autorevolezza, la fruibilità e la piena funzionalità rispetto allo strumento digitale, prendendo come campione tre Canti della Commedia di Dante. Si tenterà di valutarne l’impatto sulla didattica nell’istruzione secondaria e superiore tenendo conto sia della potenzialità delle risorse sia dell’effettiva praticabilità di determinate soluzioni, anche in base alla disponibilità di strumenti e competenze. Infine ci si interrogherà su quali possano essere alcune linee guida per l’elaborazione di un prodotto digitale di qualità e alla portata del pubblico.
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PEDRETTI, PAOLO. "LETTERATURA E CULTURA A MILANO NEL PRIMO TRENTENNIO DELL' ' 800: GIAN GIACOMO TRIVULZIO EDITORE E BIBLIOFILO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1400.

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Abstract:
La tesi delinea la figura di Gian Giacomo Trivulzio (Milano, 1774-1831), bibliofilo, editore, intellettuale. La prima parte è dedicata a una ricostruzione sistematica della biografia, la seconda si concentra sui principali interessi culturali di Trivulzio, in particolare: l’amore per Parini, la produzione poetica originale (con una breve storia dell’Accademia degli Inesperti), l’attività collezionistico-editoriale legata ai novellieri italiani, gli studi critici e testuali condotti o promossi su una parte dell’opera di Boccaccio. Infine, il progetto di un’antologia della poesia italiana dalle origini a Poliziano e le proposte di emendazione del Convivio, della Vita nuova e delle Rime di Dante testimoniano gli sviluppi più maturi di quella che si può a buon diritto definire filologia trivulziana.
The thesis is about Gian Giacomo Trivulzio (Milan, 1774-1831), bibliophile, editor and intellectual. The first part is a Trivulzio’s systematic biography, the second one focuses on his main cultural interests, particularly: his love for Parini, his original poetic production (with a short history of the “Accademia degli Inesperti”), his collectible and editorial activity linked to the Italian novelists, his critical and textual studies on Boccaccio’s works. Finally, the project concerning an anthology of the Italian poetry from its beginning to Poliziano and the proposals for a recovery of Dante’s Convivio, Vita nuova and Rime textify the most mature developments of what can rightly be defined Trivulziana philology.
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PEDRETTI, PAOLO. "LETTERATURA E CULTURA A MILANO NEL PRIMO TRENTENNIO DELL' ' 800: GIAN GIACOMO TRIVULZIO EDITORE E BIBLIOFILO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1400.

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Abstract:
La tesi delinea la figura di Gian Giacomo Trivulzio (Milano, 1774-1831), bibliofilo, editore, intellettuale. La prima parte è dedicata a una ricostruzione sistematica della biografia, la seconda si concentra sui principali interessi culturali di Trivulzio, in particolare: l’amore per Parini, la produzione poetica originale (con una breve storia dell’Accademia degli Inesperti), l’attività collezionistico-editoriale legata ai novellieri italiani, gli studi critici e testuali condotti o promossi su una parte dell’opera di Boccaccio. Infine, il progetto di un’antologia della poesia italiana dalle origini a Poliziano e le proposte di emendazione del Convivio, della Vita nuova e delle Rime di Dante testimoniano gli sviluppi più maturi di quella che si può a buon diritto definire filologia trivulziana.
The thesis is about Gian Giacomo Trivulzio (Milan, 1774-1831), bibliophile, editor and intellectual. The first part is a Trivulzio’s systematic biography, the second one focuses on his main cultural interests, particularly: his love for Parini, his original poetic production (with a short history of the “Accademia degli Inesperti”), his collectible and editorial activity linked to the Italian novelists, his critical and textual studies on Boccaccio’s works. Finally, the project concerning an anthology of the Italian poetry from its beginning to Poliziano and the proposals for a recovery of Dante’s Convivio, Vita nuova and Rime textify the most mature developments of what can rightly be defined Trivulziana philology.
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Giunta, Fabio <1972&gt. "Francesco Panigarola (1548 – 1594): la “Vita” esemplare di un predicatore nell’età della Controriforma." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/877/1/Tesi_Giunta_Fabio.pdf.

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Giunta, Fabio <1972&gt. "Francesco Panigarola (1548 – 1594): la “Vita” esemplare di un predicatore nell’età della Controriforma." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/877/.

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MORLINO, Luca. "«Alie ystorie ac dotrine»: Il "Livre d'Enanchet" nel quadro della letteratura franco-italiana." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426512.

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Abstract:
The subject of this thesis is the so-called "Livre d’Enanchet", the oldest text of Franco-Italian literature, already composed in the first half of 13th century. It was nevertheless overlooked by former critics because of its extraneousness to Epic literature whom most of the other Franco-Italian texts composed in the following century instead belongs. The present study is therefore an attempt to fill the gaps still present in our current historical and cultural picture of the diffusion of French language in several parts of Medieval Italy, with special regard to didactic texts and prose works. The introduction deals with a historical and literary setting of "Livre d’Enanchet"; a description of its two manuscripts, stored in Wien and Zagreb; an onomastical study of the Author’s name; a general analysis of text’s contents and internal structure (estates materials, universal history and love doctrine or "ars amandi"); a study of its Latin sources (Saint Paul’s "Epistles", Peter Comestor’s "Historia scolastica", Andreas Capellanus’ "De amore", Boncompagno da Signa’s "Rota Veneris", the anonymous "Facetus Moribus et vita" and another alleged one on the basis of some analogies with the following Antonio Pucci’s "Libro di varie storie"); a discussion about the general nature of the text, which could be either a compilation in vulgar language or a translation of a pre-existent Latin compilation; a comparative analysis of main linguistic features of the MSS, generally similar to those of other Franco-Italian or French texts copied in Northern Italy (the so-called "francese di Lombardia"); finally editorial principles and translation criteria. The central part of this work consists of a interpretative and synoptical edition of the MSS, supplemented by a critical translation founded on the hypothetical original text and then by an analytical commentary of each chapter in relation to sources and historical and cultural context. This commentary includes also the philological discussion of variants and emendations. The last part of this work is a quite complete glossary, which is a kind of supplementary linguistical study through a faithful representation of a language not very omogeneous and not regularly ranging from the French rule to Italian interference.
L’oggetto di questa tesi è il cosiddetto "Livre d’Enanchet", il testo più antico della letteratura franco-italiana, composto già nella prima metà del XIII secolo, ma trascurato dalla critica precedente a causa della sua estraneità al genere epico cui appartengono invece i principali testi di questa letteratura, composti invece nel secolo successivo. Il presente lavoro si configura pertanto come occasione per un’integrazione delle molte lacune che ancora caratterizzano il quadro storico-letterario e culturale della diffusione del francese come lingua letteraria in diverse aree dell’Italia medievale, in particolare per quanto riguarda la composizione di testi didattici nonché per l’uso della prosa. L’introduzione comprende un inquadramento storico-letterario del "Livre d’Enanchet"; la descrizione dei suoi due manoscritti, conservati a Vienna e a Zagabria; la discussione onomastica relativa al poco trasparente nome dell’autore; l’analisi generale del suo contenuto e della sua struttura interna, suddivisibile in tre parti, consistenti rispettivamente nell’esposizione dei doveri dei vari status socio-professionali, in una breve trattazione di storia universale in cui sono esposte le origini di alcuni di questi accanto a quelle di altri status e di alcune istituzioni, infine in un’ars amandi; la presentazione delle sue fonti (le "Lettere" di San Paolo, l’"Historia scolastica" di Pietro Comestore, il "De amore" di Andrea Capellano, la "Rota Veneris" di Boncompagno da Signa, l’anonimo "Facetus Moribus et vita", nonché un’altra fonte finora non rinvenuta ma ipotizzabile sulla base dei riscontri con il più tardo "Libro di varie storie" di Antonio Pucci); la discussione relativa al problematico statuto complessivo del testo, che potrebbe essere tanto quello di una compilazione in volgare quanto all’opposto quello del volgarizzamento di una compilazione latina preesistente; l’analisi comparativa dei principali tratti linguistici che caratterizzano i due testimoni, in buona sostanza riconducibili alla fenomenologia del cosiddetto "francese di Lombardia" degli altri testi francesi composti o copiati in Italia settentrionale; infine i criteri di edizione e traduzione. La parte centrale del lavoro consiste nell’edizione interpretativa sinottica dei due testimoni, con a fianco una traduzione critica, basata cioè sul testo dell’originale, e da un commento analitico di ciascun capitolo in rapporto alle fonti e al contesto storico-culturale. Il commento comprende anche la discussione filologica delle varianti e degli interventi testuali. L’ultima parte del lavoro è costituita da un ampio glossario, tendenzialmente completo, che costituisce una sorta di integrazione dello studio linguistico attraverso una rappresentazione fedele di una lingua così poco omogenea e oscillante tra il rispetto della norma francese e l’interferenza italiana.
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Tagliapietra, Ester <1987&gt. "la redazione inedita di Piccolo Mondo Antico di Antonio Fogazzaro: studio ed edizione della parte prima." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3504.

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19

Cavasin, Valentina <1993&gt. "Analisi delle espressioni formulari nella Commedia dantesca." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14822.

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20

Finotto, Diletta <1989&gt. "Il Pulp italiano: influenza letteraria e cinematografica d'oltreoceano sul fenomeno cannibale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4073.

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21

Conte, Maria <1992&gt. "Il "Libro degli ammaestramenti degli antichi" di Bartolomeo da San Concordio : edizione critica e studio della tradizione." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/17832.

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Abstract:
La ricerca è stata condotta nell’ambito del progetto ERC Biflow (Bilingualism in florentine and tuscan works - g.a. 637533) e propone l’allestimento della prima edizione critica del “Libro degli Ammaestramenti degli antichi”, compendio di filosofia morale redatto nei primi anni del XIV secolo da Bartolomeo da San Concordio, il quale compila anche la versione originale in lingua latina. Oltre a offrire la ricostruzione del testo basata sul testimoniale completo dell’opera (29 manoscritti) si intende condurre una riflessione sulla portata sociale della scelta compiuta dal magister domenicano di predisporre, in forma bilingue, un manuale di orientamento morale che permette la consultazione di oltre 1400 sententiae di opere classiche e religiose circolanti per la maggior parte esclusivamente in latino. L’intenzione di apertura al volgare compiuta a Firenze da parte di un esponente dell’Ordine dei Predicatori è indagata sul piano linguistico, lessicale, sintattico e retorico attraverso lo studio delle scelte traduttive, ma anche mediante l’analisi dell’uso gerarchizzato delle fonti all’interno della struttura ordinata del compendio. D’altra parte la riscostruzione storico-documentaria della biografia del frate e il confronto costante con opere e autori coevi permettono di inserire gli “Ammaestramenti” nel quadro più ampio del fenomeno socio-culturale dei volgarizzamenti nella prima metà del Trecento toscano.
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Bergamelli, Tania <1991&gt. "Edizione critica de "Il podere" di Federigo Tozzi." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amsdottorato.unibo.it/9301/1/Tesi_Bergamelli_Edizione_critica_Podere_Tozzi.pdf.

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Abstract:
Le opere di Federigo Tozzi hanno conosciuto una fortuna critica sempre crescente, nel corso del Novecento, sebbene i testi delle stampe che ancora oggi leggiamo siano segnati dal destino sfortunato del loro autore: Tozzi, morendo a soli trentasette anni, non poté curare né approvare le edizioni di una parte cospicua dei propri scritti. Così, anche il te-sto che costituisce la vulgata di un romanzo caposaldo come Il podere è quello stabilito da Glauco Tozzi, figlio dell’autore, negli anni Sessanta per Vallecchi, a sua volta larga-mente fondato sulla princeps Treves curata dalla vedova dell’autore, Emma Palagi. La presente tesi di dottorato propone l’edizione critica del Podere di Tozzi, inseren-dosi nei lavori per le Edizioni Nazionali cui è destinata. La tesi pertanto è strutturata se-condo una scansione tipica dell’edizione di studio: una nota al testo, contenente le de-scrizioni e le analisi dei testimoni originali, la ricostruzione cronologica della genesi del romanzo e l’ipotesi di lavoro adottata. Dopo la dichiarazione delle norme per la costitu-zione di testo e apparato, segue il testo critico del romanzo, con apparato genetico a piè di pagina. La tesi si conclude con tre appendici, la prima contenente il testo parziale del-le ultime bozze di stampa del romanzo, corredate di apparato che ne descrive le diffe-renze rispetto al testo dattiloscritto e le correzioni d’autore qui aggiunte. Alla seconda appendice è invece destinato il breve testo di Luigia, che è quanto rimane testimoniato di un sequel del Podere. Nella terza appendice sono raccolte le riproduzioni fotografiche di alcune carte originali, utili durante la lettura della nota al testo.
This thesis consists of a critical edition of “Il podere” by Federigo Tozzi and follows the guide lines of the Edizioni Nazionali, to which it will belog, after the publication. The first part of the work is devoted to a discussion of the editorial choices: description and analysis of the original transmitting manuscript and typescript, chronological reconstruction of the genesis of the novel, the presentation of the editing criteria. The main body of the dissertation offers the text followed by the related critical apparatus. The thesis ends with three appendices, the first containing the text of the page proofs, the second showing the short text “Luigia”, the only extant evidence of an attempted sequel, the third collects some pictures of the original papers, useful for the description of the autographs.
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Xie, Peipei <1993&gt. "Contributo alla diffusione di Federigo Tozzi in Cina, con un saggio di traduzione di Con gli occhi chiusi." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9934/1/TESI0923AMS.pdf.

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Abstract:
La critica più recente colloca l’opera di Federigo Tozzi fra espressionismo e realismo modernista, su posizioni in entrambi i casi di assoluta originalità nel panorama letterario del primo Novecento in Italia. Già nel periodo immediatamente successivo alla sua morte c’è stata una forte attenzione per la traduzione delle sue opere, attenzione che si è concentrata principalmente sui romanzi. In particolare, Con gli occhi chiusi è stato il romanzo che ha avuto il maggior numero di traduzioni in lingue europee, mentre in Cina il nome di Tozzi è sostanzialmente ancora sconosciuto. Fino ad oggi non è disponibile nessuna versione cinese di una sua opera. La ricerca sulla letteratura italiana in Cina segue sempre la principale direzione di sviluppo dell’Italia. I lettori cinesi hanno già a disposizione traduzioni dei capolavori dei narratori del modernismo, come Italo Svevo e Luigi Pirandello. Questa tesi si propone di offrire dei brani selezionati di Con gli occhi chiusi in traduzione cinese, con una particolare attenzione alla lingua e allo stile. L’obiettivo è quello di fornire ai lettori cinesi per la prima volta i contenuti più originali e di condividere con gli italianisti e i ricercatori cinesi una possibile metodologia per le attività traduttive e i futuri studi su Tozzi.
The most recent criticism places the work of Federigo Tozzi between Expressionism and Modernist Realism, on positions in both cases of absolute originality in the literary scene of the early twentieth century in Italy. Already in the period immediately following the death of him there was a strong focus for the translation of the works of him, be careful that he focused mainly on the novels. In particular, With eyes closed was the novel that had the greatest number of translations in European languages, while in China the name of Tozzi is substantially still unknown. Until today no Chinese version of a work of him is available. Research on Italian literature in China always follows the main development direction of Italy. Chinese readers already have translations of the masterpieces of the narrators of Modernism, such as Italo Svevo and Luigi Pirandello. This thesis aims to offer translated parts from With eyes closed, with particular attention to language and style. The goal is to provide Chinese readers for the first time the most original content and to share with the Chinese researchers a possible methodology for translation activities and future studies on Tozzi.
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Nava, Beatrice <1990&gt. "Il Conte di Carmagnola dall'ultima stesura autografa alla stampa: una nuova edizione critica e un modello di edizione digitale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9962/1/NAVA_BEATRICE_TESI.pdf.

Full text
Abstract:
A seguito degli studi condotti sul manoscritto inedito della copia per la censura della tragedia manzoniana Il Conte di Carmagnola, conservato presso la Houghton Library dell’Università di Harvard (MS Ital 72), il presente lavoro propone una nuova edizione critica delle ultime fasi elaborative dell’opera, dall’ultima redazione autografa (manoscritti Manz.V.S.XI.4 e Manz.B.X.2) alla prima edizione a stampa (1820), muovendosi negli ambiti, ancora scarsamente dialoganti ma complementari, della filologia d’autore e dell’editoria critica digitale. L’edizione, grazie al rinvenimento documentale – già segnalato nel 1990 (Severino 1990), ma ignorato dalla critica fino alla recente menzione di Giulia Raboni (Raboni 2017) – corregge la precedente ricostruzione filologica, sanando alcune erronee interpretazioni causate dalla lacuna testimoniale e rendendo possibile una più precisa ricostruzione delle fasi redazionali dell’opera. La connessa indagine critica degli interventi correttori ascrivibili alle ultime revisioni precedenti la pubblicazione permette inoltre di proporre spunti esegetici più esattamente rispondenti alla progressiva elaborazione del progetto manzoniano, consentendo anche di riassegnare all’autore la quasi totalità delle correzioni intercorse tra autografi e stampa, prima di impossibile o dubbia attribuzione. Lo studio del testo e dei manoscritti, condotto mediante un approccio interdisciplinare volto a misurare le possibilità di integrazione reciproca di filologia tradizionale e digitale, è infine punto di partenza per la realizzazione di un modello di annotazione XML/TEI. Tale schema si offre sia come caso di studio concreto per la rappresentazione del processo genetico della tragedia, anche attraverso la proposta di mockup per la visualizzazione, sia come occasione di riflessione generale sulle possibilità applicative del vocabolario TEI a obiettivi specifici della filologia d’autore, attualmente quasi del tutto esclusa dalle edizioni critiche digitali realizzate.
Based on the study of the unpublished manuscript of the censorship copy of Manzoni’s tragedy Il conte di Carmagnola, housed in the Houghton Library of Harvard University (MS Ital 72), this work provides a new critical edition of the last redactions of the tragedy, from the last autograph draft (manuscripts Manz. V.S.XI.4 and Manz.B.X.2) to the first printed edition (1820). The edition – thanks to the analysis of the document, discovered in 1990 (Severino 1990), but ignored by the critics until the recent mention by Giulia Raboni (Raboni 2017) – intends to correct the previous philological reconstruction, by rectifying some misinterpretations due to the witness gap and by presenting a more accurate reconstruction of the editorial phases of the text. Linked to this, a critical investigation of the corrections dating back to the last revisions before the publishing lead me to exegetical observations which respond more likely to the progressive elaboration of the manzonian project and helped me reassigning the author almost the totality of the corrections between autographs and printing which were before of impossible or questionable attribution. The study of the text and the manuscripts – carried out following a multidisciplinary approach which integrates both traditional and digital philology, between which there is a scarce and yet increasingly necessary dialogue – is the starting point for the creation of a XML/TEI encoding model. This scheme offers itself for different purposes. The first is being a concrete case of study for the representation of the genetic process of the tragedy, also through mockup for the visualization. The second is that of being an opportunity for general reflection on application possibilities of TEI vocabulary on specific targets of authorial philology, which is currently underrepresented among digital critical editions.
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Pesce, Roberto <1978&gt. "L'Ystoria satirica di Paolino da Venezia." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2008. http://hdl.handle.net/10579/343.

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26

Sarasini, Luca <1978&gt. "Per un'edizione critica del Romuleon di Benvenuto da Imola: la tradizione manoscritta." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2007. http://hdl.handle.net/10579/405.

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27

Calabrese, Fulvio <1967&gt. "Vicende 'antiche' e 'nuove' della Biblioteca Capitolare di Verona: un catalogo analitico dei classici latini (sec. V-XV)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2007. http://hdl.handle.net/10579/836.

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28

Bernardinello, Lorenzo <1978&gt. "Catalogo dei manoscritti medievali e umanistici del fondo di Emmanuele Antonio Cicogna della Biblioteca civica del Museo Correr di Venezia (voll. I, II)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2008. http://hdl.handle.net/10579/870.

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29

Lombardo, Luca <1980&gt. "Boezio in Dante: la "Consolatio philosophiae" nello scrittoio del poeta." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/940.

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Abstract:
La presente tesi consta di tre capitoli e un’appendice: nel primo capitolo si esamina la tradizione medievale della Consolatio philosphiae di Boezio, con un particolare interesse per i commenti che corredavano di norma il testo tardoantico; nel secondo capitolo, che raccoglie gli aspetti salienti della mia ricerca, si prendono in esame 102 passi danteschi nei quali, secondo gradi di probabilità differenti, è ravvisabile un collegamento con l’opera boeziana; nel terzo capitolo, a fronte della documentazione testuale raccolta nel secondo, si delineano più in particolare le possibili consonanze al livello stilistico-retorico tra i due autori; l’appendice raccoglie tutte le occorrenze di Boezio nei commentatori danteschi dal XIV al XVI secolo ed un breve profilo dell’utilizzo della Consolatio fatto da ciascuno di essi. Seguono la bibliografia e l’indice generale della tesi.
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Ferrari, Mattia <1986&gt. "Il "Lamento dei pescatori veneziani" e il ms. Marc. It. IX 173 (=6282)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1605.

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31

Longhin, Mattia <1983&gt. "Tradizione biografica popolare: Dante e il Risorgimento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1676.

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32

Fogliaro, Mariarosaria <1987&gt. "Beatrice Portinari: l'iter ad Deum. La costruzione del personaggio nelle opere dantesche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1760.

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Abstract:
Con questa tesi si è cercato di mostrare il percorso evolutivo del personaggio più importante di tutta l'opera dantesca, quella donna che da fanciulla conosciuta a nove anni diventerà la guida privilegiata del cammino poetico e spirituale di Dante. Beatrice, esaminata prima nella sua prospettiva storica, viene poi analizzata nella sua dimensone allegorica, in un processo che dalla "Vita Nova" alla "Commedia" conduce Dante dalla terra al cielo, dal terreno al divino essendo il fine supremo del poeta-pellegrino la visione di Dio. Per far ciò Dante si serve di Beatrice ma soprattutto dell'arte della poesia e la donna amata ed elogiata ne è la massima rappresentante.
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Bontae, Antonella <1960&gt. "Antonella Anedda: un percorso di lettura." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1804.

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Abstract:
Un percorso di lettura di una scrittrice contemporanea, Antonella Anedda, dalle analisi delle prime scritture in riviste al successo come poeta, seguendo le successive raccolte saggistiche e poetiche, le prose liriche, i racconti, le traduzioni, la critica letteraria e artistica, la partecipazione ad eventi e le sue interviste: una vasta produzione che illumina il panorama culturale odierno. Attenta traduttrice di letteratura straniera europea e russa, esperta in arte classica e contemporanea, produce spesso testi prosastici, con riflessioni di rara preziosità e profondità, e componimenti in verso libero, caratterizzati da un registro puro e alto, capaci di ideare incanti e svelare emozioni sopite, che si espandono in risonanze infinite nella nostra anima.
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34

Simionato, Andrea <1984&gt. "Tra fonti e testo del 'De casibus virorum illustrium' di Giovanni Boccaccio." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3028.

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Abstract:
Questa ricerca mira a ridimensionare il ruolo assunto dallo zibaldone magliabechiano quale fonte privilegiata del 'De casibus virorum illustrium'.
This research aims at reducing the role assumed by the zibaldone magliabechiano as privileged source of the 'De casibus virorum illustrium'.
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Simonato, Andrea <1981&gt. "Una memorabile visione. La divulgazione dell'opera di Dante nel XXI secolo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2398.

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Abstract:
Il 23 dicembre 2002 un programma televisivo diventa un caso letterario. Roberto Benigni recita in prima serata su RAI Uno l'ultimo canto del Paradiso. Dal giorno seguente le vendite della Divina Commedia aumentano in maniera esponenziale: i letterati cominciano a riflettere sull'efficacia di questa performance, e l'opinione pubblica non risparmia le critiche a un sistema scolastico che in questi anni, di certo, non ha saputo produrre lo stesso interesse verso l'opera di Dante. A livello popolare sempre di più sono le persone che si appassionano alla trasposizione del viaggio dantesco messa in scena dal comico fiorentino. A livello didattico si tenta la corsa alla semplificazione o all'ausilio delle moderne tecnologie per cercare di comunicare attraverso gli strumenti multimediali più recenti a cui i ragazzi in età scolare sono più abituati e nei confronti dei quali, di conseguenza, dovrebbero essere più ricettivi. Partendo da questi presupposti è il caso di indagare per comprendere qual è il limite verso cui ci si può spingere senza rinnegare il messaggio originario dell'opera dantesca e allo stesso tempo permettere la massima ed efficace divulgazione del capolavoro letterario alla base della nostra cultura nazionale.
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Penzo, Alice <1988&gt. "Giovanni Verga e Carlo Goldoni: I Malavoglia e Le baruffe chiozzotte." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3115.

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Semenzato, Francesco <1987&gt. "La fortuna editoriale del Filocolo nel Cinquecento: il Quarto libro nell'edizione veneziana del 1514." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3160.

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Abstract:
La ricerca intende indagare la storia editoriale del Filocolo del Boccaccio a partire dalla prima edizione a stampa sino a fine XVI secolo, attestando la fortuna di un’opera oggi dimenticata dalla critica e giudicata di scarso interesse. L'attenzione viene successivamente focalizzata sull’edizione veneziana del 1514 sulla quale viene realizzato un approfondito studio filologico sul Quarto libro, comparando l’opera con l’edizione critica e con la prima stampa veneziana. L’indagine prosegue effettuando un accurato studio paleografico sulle tracce lasciate dai lettori cinquecenteschi, particolarmente interessati alle questioni d’amore, cercando di identificarne gli ipotetici possessori.
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Tabaglio, Veronica <1989&gt. "Il primo "Ideario" inedito di Giorgio Vigolo: edizione e commento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3374.

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39

Gobbo, Eugenia <1989&gt. "Il manoscritto Marciano It. IX 63." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3699.

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Abstract:
Il manoscritto Marciano It. IX 63 è un codice illustrato contenente il Ninfale fiesolano. Il presente lavoro, dopo un’analisi del testo e delle immagini, si propone di studiarne le reciproche relazioni.
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40

Cobalchini, Alessandra <1987&gt. "La meravigliosa Venezia di Thomas Coryat." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/3983.

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Abstract:
L’obiettivo della mia tesi è di ricavare dal diario di viaggio dell’inglese Thomas Coryat il punto di vista di un comune viaggiatore che giunge a Venezia nel 1600. Attraverso lo studio della vita dell’autore, della storia della città e del diario di Coryat le Coryat’s Crudities, ho potuto ricavare un quadro piuttosto interessante sulla città lagunare. Lo stile e le scelte lessicali di Coryat, piuttosto originai per l’epoca, ci svelano una città ricca di contraddizioni agli occhi di un’inglese protestante partito dalla corte di Henry I. Le opinioni di Coryat a volte sono molto esplicite, così come i suoi paragoni con la madre patria, a volte è necessario leggere tra le righe il disappunto per usi e costumi non sempre ortodossi. La libertà politica, sociale e commerciale della Serenissima abbaglia il buffone di corte inglese ma senza accecarlo.
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41

Caretto, Mara <1988&gt. "Fortuna e ricezione di Dante nel Trecento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4133.

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42

Quarello, Elisa <1985&gt. "La "Fiorita" di Armannino Giudice da Bologna." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4171.

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Abstract:
Studio della "Fiorita" di Armannino Giudice da Bologna, opera in volgare italiano della prima metà del XIV secolo: analisi dello stato dell'arte, del genere e della struttura, dei contenuti, delle fonti e della tradizione, con particolare riguardo alla descrizione e alla trascrizione del testimone Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, It. IX. 11 (1456).
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43

Orso, Sergio <1981&gt. "Tradizione e metrica del Boccaccio lirico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4331.

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Abstract:
Si propone un inquadramento storico-culturale della tradizione delle rime del Boccaccio, con particolare riguardo ai due 'rami' principali, quello che passa attraverso la 'Raccolta Aragonese' e quello 'bartoliniano', con l'intento di mettere in rilievo i problemi attributivi che caratterizzano il corpus lirico in esame. Si procede quindi con un'analisi metrica delle rime del Certaldese, tanto in sincronia, secondo le sistemazioni offerte dalle modrene edizioni, quanto in diacronia, attraverso le 'tradizioni' delineate, al fine di mettre in luce dati stilistici così comprovati, ma anche eventuali indizi di apocrifia.
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44

Polesana, Marta <1984&gt. "Una lunga fedeltà: Boccaccio interprete di Dante." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4414.

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Abstract:
Lungo la sua carriera di letterato e studioso, Boccaccio ha assunto un ruolo importante nell'interpretazione e nella celebrazione di Dante: ha raccolto testi che altrimenti sarebbero andati perduti, si è sottoposto alla fatica di copista ed editore del corpus poetico in volgare, ha innalzato il poeta fiorentino ad auctoritas non solo prendendolo a modello nelle proprie opere ma anche annoverando il suo nome insieme ai classici in una ideale continuità delle lettere, lo ha promosso presso Petrarca e ha celebrato la Commedia quale esempio di poesia conforme alla dottrina cattolica, esponendone i significati letterale e allegorico all'eterogeneo uditorio fiorentino in pubbliche letture. Nelle sue opere dissemina inoltre elogi e commenti sul valore di Dante definito poeta, filosofo, teologo e considerato degno dell'incoronazione con l'alloro. L'opera destinata a consegnare l'immagine dell'esule fiorentino è la biografia, caratterizzata da un intento laudativo e posta ad introduzione delle antologie esemplate nei codici Toledano 104.6 e Chigiano L V 176: il Trattatello in laude di Dante, composto in tre redazioni che testimoniano l'incessante riflessione boccacciana sul maestro che ha praticato la poesia nella forma più nobile. Benché attraverso le riscritture dell'opera l'autore venga influenzato, soprattutto dal discepolato petrarchesco, sul valore del volgare, egli mantiene immutata l'opinione e l'ammirazione verso la sua “prima fax”.
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45

Sedrak, Peter Saad Haron <1984&gt. "Marinetti e l'Africa: i principi del Futurismo sullo sfondo dell'ambiente africano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5040.

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46

Martin, Dominique <1990&gt. "Boccaccio, i poeti, le favole antiche e la tradizione cristiana. Lattanzio e Agostino nelle <>." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5491.

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47

Ribaudo, Vera <1977&gt. "La Spositione a XXIX canti dell’Inferno di Lodovico Castelvetro. Introduzione, edizione critica e commento : Appendice: le postille all’incunabolo Alpha K. 1. 13." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5633.

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Abstract:
È stata allestita l’edizione critica con commento della Spositione di Lodovico Castelvetro, sulla base dell’autografo conservato alla Biblioteca Estense di Modena. In Appendice è stata realizzata l’edizione delle postille all’incunabolo estense con il commento di Cristoforo Landino, con l’obiettivo di vagliarne l’attribuzione a Castelvetro.
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48

Puleo, Valentina <1985&gt. "I "Notturni" di Luigi Fallacara : edizione critica." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/8267.

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Abstract:
La ricerca concernente i Notturni di Luigi Fallacara ha preso avvio dal censimento del Fondo privato Fallacara, ubicato a Firenze presso gli eredi del poeta. Dopo aver catalogato tutto il Fondo, si sono radunate le carte dei Notturni e di una raccolta inedita (intitolata Come Aroma), precedente immediato dei Notturni in questione. Si sono consultati anche gli epistolari contenuti nei Fondi Bargellini, Betocchi, Lisi, Vallecchi e Macrì del Gabinetto Vieusseux di Firenze, il Fondo Fallacara del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia e il Fondo Fallacara dell’Archivio della Letteratura cattolica e degli scrittori in ricerca dell’Università Cattolica di Milano. Dopo il lavoro di consultazione delle fonti e di reperimento delle carte d’autore, si è proceduto ad approntare l’apparato critico dell’opera: ogni sonetto consta in media di una ventina di redazioni manoscritte (si oscilla dalle quindici alle cinquanta redazioni), per cui non è stato facile stabilire una seriazione cronologica e organizzare un apparato adeguato. Il lavoro più cospicuo è stato, dunque, quello puramente filologico, poiché è stato necessario trovare per ogni sonetto la forma di apparto migliore che rendesse ragione delle numerosissime correzioni interne ad ogni redazione. Parallelamente, si è svolta una capillare ricerca riguardante tutte le pubblicazioni di Fallacara su periodici o in volume (ricerca che finora non era mai stata svolta puntualmente): nella tesi di dottorato si restituisce, quindi, una bibliografia dell’autore il più possibile completa, unitamente all’approfondimento che è stato svolto sull’ambiente prossimo allo scrittore barese (l’ermetismo, la cultura fiorentina degli anni 1930-1940, l’area frontespiziaia, gli influssi neoplatonici, i simbolisti francesi). Completano il lavoro la Nota al testo (che descrive la collocazione e la situazione delle carte d’archivio e spiega il complesso meccanismo di riduzione in apparato delle numerose varianti) e l’Introduzione, divisa in due parti: nella prima si è voluto ricostruire l’itinerario della datazione e della composizione dei Notturni, a partire dal progettato Come Aroma fino alla seconda edizione dei Notturni all’interno di un’autoantologia del 1952; nella seconda si è cercato di affrontare il discorso sulle varianti da un punto di vista maggiormente critico e interpretativo (oltre che filologico), ricostruendo il modus operandi dell’autore e commentando un paio di sonetti a mo’ di esempio. La ricerca ha voluto, quindi, indagare un campo non ancora battuto (la filologia fallacariana) e restituire al lettore, nella maggior fedeltà e oggettività possibile, la storia di un testo sottovalutato dalla critica e purtroppo non più facilmente reperibile da diversi anni.
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49

Milkovic, Marijana <1984&gt. "Vicende del teatro veneziano del Settecento in relazione con l'Istria." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/8292.

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Abstract:
Il legame tra Venezia e Capodistria consiste nello scambio epistolare tra gli intellettuali ed esponenti di letteratura e cultura delle due sponde, giro delle opere e di idee. La composizione delle opere teatrali e dei trattati sul teatro rappresenta per gli autori capodistriani, uomini tipici del Settecento, un tentativo di misurarsi nelle discipline letterarie in moda nel periodo. Tra queste c’è anche il genere drammatico. È inoltre presente il desiderio di essere creatori della vita culturale veneziana e di rialzare la propria città, ormai afflitta dalle ristrettezze e difficoltà economiche, in un centro alla pari. I due personaggi di spicco sono il conte Gian Rinaldo Carli e il marchese Girolamo Gravisi. Il primo si inserisce nell’ambiente veneziano (e milanese) e compone il trattato Dell’indole del teatro tragico, uscito in due edizioni a distanza di quattro decenni, applicando nella seconda notevoli modifiche. Gravisi invece, rimasto nella natale Capodistria, rappresenta con il suo teatrino di famiglia e l’impegno nell’Accademia dei Risorti il centro della vita teatrale della cittadina istriana.
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50

Groja, Nicolo' <1986&gt. "La "Philomathia" di Angelo Michele Salimbeni e Sebastiano Aldrovandi." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/10264.

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Abstract:
Edizione critica della "Philomathia" di Angelo Michele Salimbeni e Sebastiano Aldrovandi, corredata da analisi metriche e linguistiche sull'opera - un prosimetro redatto a Bologna alla fine del secolo XV - e da uno studio sulla biografia degli autori.
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