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Journal articles on the topic 'Forme verbali'

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D’Angelo, Vincenzo. "Ital. eravassimo e altre forme verbali in -vassimo." Zeitschrift für romanische Philologie 135, no. 2 (2019): 583–96. http://dx.doi.org/10.1515/zrp-2019-0030.

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Abstract:
Abstract This article aims to reconstruct the history of eravassimo (first-person plural of the imperfect indicative of essere) and other Italian verbal forms ending in -vassimo. These rare verbal forms began to appear in grammars and dictionaries in the 17th century and in some literary and non-literary texts in the 18th century. Some examples of the verbal forms in -vassimo can still be found in texts produced in recent years on the Internet.
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Menza, Salvatore. "L’alternanza dittongo/monottongo nei verbi völë̀ (‘volere’) e pödë̀ (‘potere’) in testi novecenteschi nel dialetto galloitalico di Nicosia." Cuadernos de Filología Italiana 30 (November 13, 2023): 163–76. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.83803.

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Abstract:
L’alternanza tra forme dittongate e non dittongate nei paradigmi verbali italoromanzi riflette lo sviluppo delle vocali radicali ŏ ed ĕ, a seconda della posizione dell’accento, con forme rizotoniche che presentano sviluppi dittongati, di contro a forme arizotoniche prive di dittongazione (Rohlfs 1968: § 538; Maiden 2004, 2018). In nicosiano, tuttavia, l’alternanza si manifesta anche nelle forme rizotoniche dell’indicativo presente di due specifici verbi,
 völë̀ 
 ‘volere’ e
 pödë̀
 ‘potere’, cosìcché una stessa forma rizotonica ricorre sia con dittongo che con monottongo:&#
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3

Słapek, Daniel. "Forme verbali alternative (regolari e irregolari) del passato remoto." Studia universitatis hereditati, znanstvena revija za raziskave in teorijo kulturne dediščine 4, no. 1 (2016): 85–96. http://dx.doi.org/10.26493/2350-5443.4(1)85-96.

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4

Coletti, Vittorio. "Annichilare o annichilire?" XI, 2019/4 (ottobre-dicembre) 11, no. 4 (2019): 53–54. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2020.3245.

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Abstract:
Alcuni lettori ci pongono domande su quale, tra annichilire e annichilare, debba considerarsi forma “corretta”; un lettore in particolare formula la richiesta in riferimento all’ambito della fisica teorica; un altro chiede se ci sia una differenza semantica tra le due forme verbali. Un lettore ha invece dubbi sulla flessione del verbo annichilire: annichila o annichilisce? Un altro infine chiede quale sia, specie in ambito filosofico, il significato di annichilazione.
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Gualdo, Riccardo. "Connessioni interdiamesiche: fiction e documentari nella didattica delle scienze." Lingue e culture dei media 6, no. 1 (2022): 1–23. http://dx.doi.org/10.54103/2532-1803/18568.

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Abstract:
Il passaggio al digitale ha cambiato radicalmente il modo di “guardare” la televisione: questa rivoluzione culturale, percettiva e cognitiva ha trasformato gli spettatori da consumatori passivi in manipolatori e produttori dei messaggi. Un fattore di novità è l’interconnessione tra i diversi codici semiotici, verbali e non verbali, che cooperano alla costruzione del messaggio.
 L’articolo tratta il tema della divulgazione e della didattica in televisione, commentandone alcune forme e suggerendo, con esempi concreti, come usare nella didattica dell’italiano a stranieri prodotti televisivi
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SŁAPEK, Daniel. "THE SUBJUNCTIVE IN ITALIAN GRAMMAR BOOKS FOR FOREIGN LANGUAGE LEARNERS: A CRITICAL ANALYSIS OF THE INTRODUCTION OF VERBAL FORMS." Lingua Montenegrina 25, no. 1 (2020): 163–76. https://doi.org/10.46584/lm.v25i1.768.

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Abstract:
The Italian subjunctive (congiuntivo) is a widely studied morphological category, both in the field of Italian linguistics (L1) and in didactics of Italian as a foreign language (L2). However, researchers so far have focused mainly on the (in)correct use of this verbal mode or on its alleged “death” or “vitality” in some communicative contexts. From a didactic point of view, it is interesting to analyze also how the inflexion of the congiuntivo is presented in Italian gram-mar books for foreign language learners, as this verbal mode can present different problems to learners, especially as reg
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Lo Baido, Maria Cristina. "L' allocuzione come veicolo di soggettività: tra enfasi e miratività." Cuadernos de Filología Italiana 28 (July 15, 2021): 89–117. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.72997.

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Abstract:
Il fine di questo lavoro è analizzare un insieme di frasi commento, ossia alcuni parentetici de-verbali che vengono utilizzati per esprimere la postura valutativa del parlante tramite specifiche strategie allocutive. Si tratta di forme intrinsecamente interattive e fàtiche che vengono pronunciate per esprimere l’atteggiamento del parlante più che per richiamare l’attenzione percettiva dell’interlocutore. Ci riferiamo a parentetici come guarda e sai che esprimono essenzialmente enfasi tramite un’operazione di richiesta di validazione all’interlocutore in occorrenza con asserzioni ed enunciati v
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Premrl, Mirjam. "Commento delle scelte delle forme verbali nei cloze degli studenti di Italianistica e di Traduzione: (identificazione dei punti critici e confronto tra i gruppi)." Linguistica 49, no. 1 (2009): 161–203. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.161-203.

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Abstract:
Nel presente contributo l'autrice si concentra sull'osservazione e sul commento delle scelte delle forme verbali nei cloze degli studenti del 2., del 3. e del 4. anno del corso di laurea in Lingua e letteratura italiana, del 2. e del 3. anno del corso di Laurea in Mediazione interlinguistica e del 4. anno del corso di laurea in Traduzione. Il punto in comune di tutti e tre i corsi è l'insegnamento esplicito delle caratteristiche e del funzionamento del sistema verbale italiano, anche se nell'ambito di Italianistica la quantità di ore dedicate a questo tipo di insegnamento è superiore rispetto
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Skubic, Mitja. "Enzo Croatto, Vocabolario ampezzano, Cortina d'Ampezzo, 1986; XXX + 426 pagine.Enzo Croatto, Vocabolario ampezzano, Cortina d'Ampezzo, 1986; XXX + 426 pagine." Linguistica 37, no. 1 (1997): 140–41. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.37.1.140-141.

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Abstract:
Il prof. Enzo Croatto si dichiara solo coordinatore di questo vocabolario, ma i suoi meriti non sono pochi. E' vero che ha raccolto oltre alle inchieste dirette anche fonti già pubblicate, soprattutto il vocabolario di Angelo Majoni, pubblicato nel lontano 1929, che ottenne delle lodi da parte del grande conoscitore del lessico e della vita nelle Dolomiti che fu Carlo Battisti; però ha arricchito il vocabolario aggiungendo le inchieste dirette e anche i materiali dell'AIS e del (mai pubblicato) ALI, nonché il materiale che contiene il Vocabolario provvisorio della parlata ampezzana, pubblicato
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Guzmán Riverón, Martha. "Mi godo la vita a Venezia: una ricerca tra gondolieri e studenti su alcune particelle." Cuadernos de Filología Italiana 31 (November 11, 2024): 181–94. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.92784.

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Abstract:
Le lingue romanze e alcune lingue non romanze utilizzano i cosiddetti pronomi riflessivi in contesti in cui non si intende esprimere la riflessività in senso stretto. Esempi sono “Mi studio l'intera lezione” o “Mi mangio un panino”. A questi usi si è dato, tra gli altri, il nome di pseudoreflessivi (Oesterreicher 1993). Il loro uso può variare non solo da una lingua all'altra, ma anche da una varietà regionale della stessa lingua all’altra. Il presente contributo propone un approccio all’argomento in italiano dal punto di vista del parlante. Il nostro obiettivo in questo lavoro è quello di stu
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Martini, Luisa, and Danilo Solfaroli Camillocci. "Di che genere?" RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 30 (June 2010): 5–16. http://dx.doi.org/10.3280/pr2009-030001.

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Abstract:
Il termine "gener"' indica una vasta gamma di cose o persone con caratteristiche comuni, ma differenziali rispetto ad altri gruppi. Per quanto riguarda il genere maschile e quello femminile, la letteratura mette in luce varie differenze oltre a quelle anatomiche e fisiologiche: nella percezione, nelle abilitŕ spaziali, nelle capacitŕ verbali, nell'aggressivitŕ e nel ciclo vitale. In parte, gli ormoni sono responsabili di queste differenze, ma la loro azione non č sufficiente a spiegarne la vastitŕ e la variabilitŕ. Le varie forme di gioco sociale negli animali (play fighting, chase play, play
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Russo, Benedetto Giuseppe. ""Nominata la patata... spuntato il purè" : giochi lessicali e fraseologici nei manuali Disney." Études romanes de Brno, no. 3 (2024): 225–38. https://doi.org/10.5817/erb2024-3-12.

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Abstract:
Il contributo fa luce sulle ragioni linguistico-stilistiche del successo dei manuali Disney per ragazzi pubblicati da Mondadori a partire dal Manuale delle Giovani Marmotte (1969), un manualetto contenente curiosità, informazioni su svariati argomenti, consigli, proposte di passatempi ed esperimenti. L'apprezzamento da esso riscosso portò il medesimo editore a pubblicare altri volumetti basati sull'immaginario Disney, altrettanto destinati a grande fortuna, tra i quali il Manuale di Nonna Papera (1970), un libro di ricette introdotte da aneddoti storici, e il Manuale del Gran Mogol (1980), ric
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Stanič, Daša. "Analisi degli errori nella produzione scritta degli studenti di italiano come ls a livello universitario." Journal for Foreign Languages 9, no. 1 (2017): 255–85. http://dx.doi.org/10.4312/vestnik.9.255-285.

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Abstract:
All’inizio del contributo vengono esposte le premesse teoriche: la storia della concezione dell’errore nei diversi metodi dell’insegnamento della lingua straniera, i tipi di errori, i criteri i base ai quali è possibile identificare un errore e le cause degli errori. Di seguito sono presentati il corpus dei compiti scritti degli studenti e l’analisi degli errori più tipici e frequenti degli studenti slovenofoni con esempi. L’autrice è del parere che per raggiungere alti livelli di competenza in una lingua straniera sono indispensabili la consapevolezza dei propri errori e la riflessione lingui
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Malagnini, Francesca, and Irene Fioravanti. "Tra testo, lessico e morfosintassi: analisi descrittiva di testi di italiano L2." Cuadernos de Filología Italiana 29 (June 24, 2022): 181–204. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.79546.

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Abstract:
La competenza testuale, lessicale e morfosintattica rappresentano tre competenze importanti per lo sviluppo e l’apprendimento di una seconda lingua (L2). Se da un lato, la competenza testuale si sviluppa linearmente fin dalle prime fasi dell’apprendimento della L2, altrettanto non si può affermare per la competenza lessicale e morfosintattica. Gli apprendenti L2, infatti, sembrano non individuare gli errori lessicali e a violare le regole di restrizione lessicale. Inoltre, alcuni aspetti morfosintattici, come la selezione delle forme verbali e l’uso di ordini sintattici complessi, sembrano ess
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Arêas, Alcebíades Martins, Maria Aparecida Cardoso Santos, and Edvaldo Sampaio Belizário. "O verbo em Giovanni Verga: considerações sobre o uso dos tempos e dos modos e os desafios para a tradução." Revista Italiano UERJ 13, no. 1 (2022): 10. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2022.70749.

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Abstract:
RESUMO: O presente trabalho tem por objetivo apresentar a tradução de fragmentos retirados de alguns contos escritos por Giovanni Verga com foco na tradução para o português de alguns tempos e modos verbais do italiano. Nossa estratégia de tradução obedece ao escopo de buscar a melhor forma e o melhor conteúdo privilegiando a clareza e o sentido dos textos escolhidos para a língua portuguesa e partindo, sempre que possível e necessário, de uma perspectiva comparatista em que a tradução para outras línguas pode corroborar nossas escolhas.Palavras-chave: Giovanni Verga. Tempo Verbal. Modo Verbal
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Gazzelloni, Giulia. "L’ACQUISIZIONE DEL PARTICIPIO PASSATO E DELL’ACCORDO NELL’INTERLINGUA DI APPRENDENTI NON-NATIVI: OSSERVAZIONI SEMANTICHE E SINTATTICHE." Italiano LinguaDue 15, no. 1 (2023): 389–421. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/20400.

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Abstract:
All’interno di questo contributo saranno esposti i risultati e le considerazioni relativamente al percorso di acquisizione dell’accordo del participio passato e del passato prossimo di apprendenti dell’italiano come L2. Il corpus a cui si fa riferimento è costituito dalle produzioni di apprendenti adulti non-nativi con esperienza migratoria, iscritti ai corsi di alfabetizzazione erogati dal Centro provinciale per l’istruzione degli adulti della provincia di Padova nell’anno scolastico 2020-2021. Poiché il participio passato, seppure in forme rudimentali e non ancora raffinate, compare nelle pr
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Kljajić, Stipo. "Riconciliazione tra Davide e assalonne, padre e figlio analisi narrativa e valutazione del ruolo di ioab in 2 sam 13,39 – 14,33." Služba Božja 63, no. 3 (2023): 260–96. http://dx.doi.org/10.34075/sb.63.3.1.

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Abstract:
L’articolo cerca di far luce sul ruolo di Ioab, il comandante di lunga data dell’esercito di Davide e uno degli uomini più vicini a Davide e allo stesso tempo uno dei personaggi più controversi dei Libri di Samuele, nel processo del ritorno di Assalonne, figlio di Davide e suo potenziale successore, dall’esilio (in cui si ritrovò dopo aver ucciso il fratello Amnòn dopo che questi aveva violentato la loro sorella Tamar ed era rimasto impunito), e in un altrettanto complesso processo di riconciliazione tra Davide e Assalonne, padre e figlio, re e futuro re. Come in tutta la Storia della successi
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Miller, Philip H., and Ivan A. Sag. "Une analyse lexicaliste des affixes pronominaux en français." Revue québécoise de linguistique 24, no. 1 (2009): 135–71. http://dx.doi.org/10.7202/603106ar.

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Abstract:
RÉSUMÉCet article considère comme acquis que les pronoms faibles du français sont des affixes flexionnels morphologiquement attachés à une base verbale et introduit le termeaffixe pronominalpour les désigner. Nous proposons une analyse syntaxique strictement lexicaliste, dans le cadre HPSG, des formes verbales fléchies pour des affixes pronominaux objets. Cette analyse explique les propriétés spécifiques de ces formes verbales au niveau de la syntaxe de la phrase, notamment (i) l’impossibilité d’un complément plein si la forme verbale est fléchie pour l’affixe correspondant; (ii) le phénomène
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Fioravanti, Irene, and Francesca Malagnini. "IL VERBO TRA LESSICO E TESTO: ANALISI DI PRODUZIONI SCRITTE DI APPRENDENTI DI ITALIANO L2." Italiano LinguaDue 15, no. 2 (2023): 210–38. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/21946.

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Abstract:
Lo studio presenta un’analisi linguistica e testuale di produzioni scritte di italiano L2, con particolare attenzione alle forme verbali usate dagli apprendenti. L’analisi linguistica ha riguardato il verbo da un punto di vista sia grammaticale sia lessicale. Inoltre, il verbo è stato osservato in una precisa struttura argomentale (Verbo + Oggetto diretto), per indagare se fossero rispettate le restrizioni semantiche imposte dal verbo nella selezione degli argomenti. Parallelamente, l’analisi si è concentrata anche sulla scelta e sull’uso dell’avverbio, con lo scopo di osservare come gli appre
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Saturno, Jacopo. "INTERFERENZA INTERLINGUISTICA NELL’ACQUISIZIONE DELL’ACCORDO DI GENERE IN ITALIANO L2." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (2022): 13–34. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17127.

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Abstract:
Questo lavoro è dedicato agli errori di accordo di genere nell’italiano L2 parlato da studenti la cui L1 è il polacco. L’articolo si concentra sui sostantivi il cui genere differisce tra la L1 e la L2 (es. It. casa[F] vs. Pol. dom[M] ‘casa’). L’ipotesi della ricerca è che in tali condizioni, l’accordo può verificarsi nella forma di genere richiesta non dalla lingua di destinazione, ma dalla L1. La configurazione linguistica scelta è particolarmente appropriata per rispondere alla domanda di ricerca perché le due lingue presentano sistemi di genere parzialmente sovrapposti (It. M/F, Pol. M/F/N)
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Buana, Adinda Sari, and Subur Ismail. "La Violence Verbale Dans la Bande Dessinée Aya de Yopougon de Marguerite Abouet et Clément Oubrerie." HEXAGONE Jurnal Pendidikan, Linguistik, Budaya dan Sastra Perancis 10, no. 2 (2021): 1. http://dx.doi.org/10.24114/hxg.v10i2.30123.

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Abstract:
Cette étude vise à décrire les formes de violence verbale contenues dans les citations dialoguées de la bande dessinée Aya de Yopougon. Cette recherche est une recherche qualitative descriptive avec des techniques de collecte de données faisant référence à des notes et des techniques d'analyse de données. Les sources de données utilisées dans cette étude sont des citations de dialogues dans la bande dessinée Aya de Yopougon tomes 1 et 2. Cette bande dessinée en six séries a été publiée par Gallimard Jeunesse en 2005 et 2010. Le chercheur a choisi d'utiliser 2 bandes dessinées car le chercheur
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Abi Aad, Albert. "LAM YAF’AL: négation descriptive ou impose “par défaut”?" Hawliyat 10 (January 4, 2019): 41–48. http://dx.doi.org/10.31377/haw.v10i0.315.

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Abstract:
L'alternance dans les séquences mû fa 'ala / Iam yaf'al de deux formes ver- bales différentes (l'une, FI, habituellement à valeur aspectuelle d'accompli et temporelle de passé; l'autre, F2-0, traditionellement définie comme ayant une valeur aspectuelle d'inaccompli et temporelle de présent-futur) pour nier la même forme verbale fa 'ala suscite des interrogations sur les valeurs des formes verbales de l'arabe dans la négation. Ces interrogations faites, légitimement et dè manière originale, par P. Larcher (1994: 388-389 et 391-395), distinguent entre les manifestations des négations dans les ca
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Salibra, Luciana. "“ALTRE RICETTE DI PETRONILLA” (1937): OSSERVAZIONI LINGUISTICHE." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (2022): 950–71. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18334.

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Abstract:
L’indagine si concentra sull’aderenza del ricettario al canone della prescrittività, evidenziandone i supporti lessicali, che fanno riferimento al ruolo dell’enunciatore e alla pressione sul destinatario, le forme verbali ricorrenti e gli allocutivi. Lo schema comune alle ricette è articolato in promessa – difficoltà e avvertimenti – risultato, con una promozione dei piatti che ricorda molto da vicino il messaggio pubblicitario: elativi, alterati, anafore, nell’ambito di una concezione della buona cucina i cui parametri sono l’economicità, la velocità e la facilità di realizzazione, la sostanz
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Knittel, Marie Laurence. "La flexion verbale en turc : formes verbales complexes et accord participial." Syntaxe et sémantique 11, no. 1 (2010): 153. http://dx.doi.org/10.3917/ss.011.0153.

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Лукшите, Нийоле. "Форма Е + Р как форма прeдикaции именного признака (в литовском и французcком языках)". Kalbotyra 37, № 3 (1987): 76–86. http://dx.doi.org/10.15388/knygotyra.1987.22199.

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Abstract:
La forme būti + Pm, Pt (participe passif) du lituanien et la forme être + Pp (participe passé) du franElis possèdent un contenu contradictoire: servant de véhicule du procès elles se rapportent au paradigme verbal, mais en même temps elles portent des marques d’une unité syntaxique. Cette contradiction se résout si on sépare le niveau de l’effet de sens du lexème verbal (Guillaume) du niveau de la valeur de la forme qui consiste en l’attribution d’une marque nominale à la substance. Le participe présentant cette marque nominale forme une variété morphologique parallèle à l’adjectif. Étant form
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Vitez, Primož. "Effets grammaticaux de l’oxytonisation en français." Linguistica 61, no. 2 (2021): 123–37. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.61.2.123-137.

Full text
Abstract:
L’accentuation joue un rôle dominant dans la structuration prosodique du français. Le développement du gallo-romain vers ce que l’on qualifie aujourd’hui de langue française a été conditionné par un trait prosodique particulier, inconnu dans les autres langues romanes. L’oxytonisation est un processus évolutif qu’a subi le système linguistique français à partir du VIe siècle. Elle consiste à réduire la ou les syllabes post-accentuelles en fixant l’accent sur la dernière syllabe de l’unité accentuelle. La conséquence principale de ce processus est la formation de l’unité accentuelle, identifiab
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Badal, Manuel. "L’evolució del morfema de cinquena persona en català antic: de cantats a cantau." SCRIPTA. Revista Internacional de Literatura i Cultura Medieval i Moderna 19, no. 19 (2022): 77. http://dx.doi.org/10.7203/scripta.19.23686.

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Abstract:
L’evolució del morfema verbal de cinquena persona de ?tis > ?ts a ?u [w] (cant?tis > cantats > cantau) és un fenomen identificador de la llengua catalana, ja que es dona sistemàticament en totes les formes de cinquena persona de tots els verbs. La substitució de la forma ?ts per ?u s’inicia en català medieval i tarda bastant a consolidar-se gràficament. En aquest treball, analitzem, a partir d’un volum dels Sermons de sant Vicent Ferrer, quin és l’estadi evolutiu que presenta aquesta persona al començament del segle xv en els diversos temps verbals de l’indicatiu, del subjuntiu i de l
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Azam, Olivier. "Modernité et archaïsme dans l’emploi des formes verbales hors récit dans la Vie d’Avvakum." Revue des études slaves 95, no. 4 (2024): 449–75. https://doi.org/10.4000/13bmj.

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Abstract:
Faisant suite à une précédente étude consacrée à l’étude des formes verbales en chronopoïèse ou situation de récit dans la Vie d’Avvakum, le présent article propose cette fois une analyse systématique des formes verbales dans l’autobiographie de l’archiprêtre hors contexte chronopoïétique. Chef-d’œuvre de la littérature moyen-russe, la Vie d’Avvakum occupe une place toute particulière dans l’histoire de la transition du vieux russe au russe moderne par la volonté explicite de son auteur d’employer la langue parlée de son époque. Notre étude se concentre aussi bien sur les archaïsmes morphologi
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Mesquita, Rosa Maria. "Non-verbal communication: relevance in the practitioner’s action." Revista Paulista de Educação Física 11, no. 2 (1997): 155. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2594-5904.rpef.1997.138567.

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Abstract:
A comunicação humana é uma área de investigação e de estudos muito complexa, é tanto um fenômeno quanto uma função social e profissional. Ela é processada através de dois níveis: o verbal e o não verbal. A comunicação não-verbal é a forma não discursiva que pode ser transmitida através de três suportes: o corpo, os objetos associados ao corpo e os produtos da habilidade humana. Investigações científicas têm evidenciado que a importância das palavras, em uma interação entre pessoas é apenas indireta. Resultados de diversos estudos demonstram que as relações interpessoais são mais influenciadas
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Oprea, Alina. "Emotions et agressivité verbale : l’impolitesse volcanique et l’impolitesse affective stratégique." Voix Plurielles 12, no. 1 (2015): 22–36. http://dx.doi.org/10.26522/vp.v12i1.1172.

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Abstract:
Prenant comme cadre théorique l’analyse du discours, le présent article interroge le rapport entre émotion(s) et agressivité verbale à travers l’analyse de l’impolitesse volcanique et l’impolitesse affective stratégique. Partant du postulat que ces manifestations de l’impolitesse supposent une gestion et une manipulation différentes des émotions, ma démarche est ici double : il s’agit de dégager le fonctionnement des émotions dans un corpus médiatique (séquences extraites de talk-shows télévisés) et de mettre en parallèle les deux formes de violence verbale. 
 En effet, l’analyse du corpu
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Urbani, Chiara. "Teacher collaborative agency: preliminary results of an empirical study on group work in project design activities." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 24, no. 2 (2024): 31–44. http://dx.doi.org/10.36253/form-15986.

Full text
Abstract:
Several studies refer to the importance of effective collaborative practices in the teachers’ working groups both for the development of learning organisations and in the creation of life project for self-training and personal fulfilment. The study on the constructs of collaborative agency and shared epistemic agency identifies the framework of the research, carried on two teacher-students’ groups within the specialization course for special needs teacher at the University of Trieste (TFA). The aim is to explore and describe the characteristics of teachers’ group collaborative agency in dealin
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Sijabat, Ermi Susanti, Pengadilen Sembiring, and Evi Eviyanti. "ANALYSE DE CONSTRUCTION VERBALE DANS LES FAITS DIVERS DANS LE JOURNAL LE PARISIEN." HEXAGONE Jurnal Pendidikan, Linguistik, Budaya dan Sastra Perancis 7, no. 2 (2018): 576. http://dx.doi.org/10.24114/hxg.v7i2.10941.

Full text
Abstract:
Le but de cette recherche est de savoir les types de construction verbal et les formes de construction verbale dans les faits diverse dans le journal Le Parisien. La méthode de la construction verbale dans cette recherche est la méthode qualitative descriptive. L’auteur utilise la théorie de Jean-Michel kalmbach (2012) et Isabelle Chollet, Jean-Michel Robert (2007)dans les faits divers du journal LeParisienédition août jusqu’à septembre 2017 comme la source de données.Les résultat de cette recherche indiquent que: 1. Les types de construction verbale dans les faits diverse du journal Le Parisi
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BARONCINI, GABRIELE. "FORME DI LETTURA, FORME DI CULTURA." Nuncius 14, no. 1 (1999): 3–18. http://dx.doi.org/10.1163/182539199x00733.

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Abstract:
Abstracttitle SUMMARY /title This essay tries an examination of the verbal and non-verbal lections of incunabula, conducted in function of the reader's culture. Are put under analysis all those subjective interventions that allow to gather in the text the cultural forms interacting and modelling a text reading as well as the determination of its meaning. However the printed text itself already contains objective and concrete elements predeterming the form of lection. Various authors are involved in the essay, such as among others Leibniz, Descartes and Nicholas de Lyra. From a general standpoi
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Beaudet, Marie-Andrée. "Entre mutinerie et désertion. Lecture des épigraphes de L’hiver de force et du Nez qui voque comme prises de position exemplaires de l’écrivain périphérique." Études 27, no. 1 (2006): 103–12. http://dx.doi.org/10.7202/201586ar.

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Abstract:
Résumé Par-delà le ludisme des déconstructions et des inventions verbales, l'art du-charmien semble mettre en branle une puissante machine d'éradication de toute doxa littéraire et, en première instance, de la doxa métropolitaine. Écrire chez Ducharme est un acte d'espérance désespérée qui ne sert peut-être qu'à dire, à travers la recherche d'une forme qui échappe au désir des belles formes, qu'on n'ignore pas que le discours de l'autre nous tient, que ce contre quoi on en a nous possède, nous traverse de part en part. En s'appuyant sur Le nez qui voque et L'hiver de force, cette étude considè
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Castro, Rosiani B. R. de, and Maria Júlia Paes da Silva. "A comunicação não-verbal nas interações enfermeiro-usuário em atendimentos de saúde mental." Revista Latino-Americana de Enfermagem 9, no. 1 (2001): 80–87. http://dx.doi.org/10.1590/s0104-11692001000100012.

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Abstract:
Neste estudo exploratório-descritivo, analisamos a comunicação não-verbal do enfermeiro em 11 interações em atendimentos de saúde mental. Dentre os sinais não verbais observados, maior número foi utilizado para a demonstração de sentimentos, decodificados principalmente, como interesse, atenção, tranqüilidade/descontração, tensão/medo, indiferença, ansiedade e irritação. Identificamos também o não-verbal contradizendo o verbal, alertando-nos que a maneira contraditória de emitir mensagens pode dar interpretação dupla ou distorcida da mensagem enviada. Em nossa percepção, a maioria dos enfermei
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Giard, Anne. "Les interactions verbales dans une scène de Giraudoux." Études françaises 35, no. 1 (2006): 137–46. http://dx.doi.org/10.7202/036130ar.

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Abstract:
Résumé Le fonctionnement du dialogue dans un extrait de Intermezzo de Jean Giraudoux est observé à la lumière des travaux sur l'interaction verbale, tels qu'ils sont récapitulés et prolongés par la «linguistique interactionniste». On montre comment la dynamique de l'échange verbal perturbe les relations interpersonnelles et les rapports de force, dans une situation de communication qui semblait être la moins propice à l'évasion hors des rôles prescrits.
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Surcouf, Christian. "« tu me di que je ne connai pas lecri ture ébien çi chaque foi que tu écri je le connai » – Analyse des graphies des formes verbales dans la correspondance des Poilus du Corpus14." SHS Web of Conferences 46 (2018): 06001. http://dx.doi.org/10.1051/shsconf/20184606001.

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Abstract:
Dans cet article, nous analysons d’un point de vue quantitatif les graphies des 886 formes verbales apparaissant dans les dix premières lettres de quatre Poilus, provenant du Corpus 141. Après avoir répertorié les différents types d’écarts par rapport à la norme, observés dans cette correspondance produite par des scripteurs peu accoutumés à l’écrit, nous montrerons que, en dépit d’un nombre important de graphies non-normées, les formes verbales permettent une lecture conforme à la forme normée ciblée dans la majorité des cas.
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Katoozian, Katayoon. "Difficultés des apprenants iraniens du FLE dans la gestion des finales verbales en /E/." ALTERNATIVE FRANCOPHONE 1, no. 9 (2016): 171–88. http://dx.doi.org/10.29173/af27042.

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Abstract:
Étant donné la difficulté de l’homophonie des formes verbales en /E/ qui peuvent s’écrire par au moins dix formes différentes dont l’infinitif (-ER), le participe passé (-É) et l’imparfait (-AI), le choix entre ces formes reste une question délicate dans l’orthographe grammaticale du français. Cette recherche vise à étudier les problèmes des apprenants iraniens du FLE (Français Langue Étrangère) dans la gestion de ce secteur. Basée sur les recherches antérieures menées auprès d’élèves français et québécois, la présente étude cherche précisément à répondre aux questions suivantes : 1- Comment s
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Kogel, Judith. "Sur les traces de la racine trilitère dans la grammaire hébraïque." Histoire Epistémologie Langage 42, no. 1 (2020): 33–47. http://dx.doi.org/10.1051/hel/2020008.

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Abstract:
La notion de trilitéralité des racines, fortement inspirée par la tradition arabe, a demandé une grande créativité pour être mise en œuvre dans la grammaire hébraïque. Judah Ḥayyuj (Fez, 950 – Cordoue, ca 1000) fit œuvre de pionnier en analysant le comportement des consonnes faibles qui peuvent ne pas être visibles dans certaines formes verbales tout en restant présentes dans la forme théorique de base. Ses travaux ont été poursuivis par Jonah ibn Janaḥ (Cordoue, ca 985/990 – ca 1050) dont les ouvrages, adaptés ou traduits en hébreu, ont permis la diffusion des doctrines grammaticales de l’héb
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Jordán Cólera, Carlos. "La forma verbal cabint del bronce celtibérico de Novallas (Zaragoza)." Emerita 82, no. 2 (2014): 327–43. http://dx.doi.org/10.3989/emerita.2014.07.1329.

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Justino, Julia Sabrina, and Mailce Borges Mota. "Processamento da Morfologia Flexional Verbal do Português Brasileiro: Um estudo com rastreamento ocular." Diacrítica 33, no. 2 (2019): 69–88. http://dx.doi.org/10.21814/diacritica.381.

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Abstract:
O processamento da morfologia flexional verbal tem sido alvo de um amplo debate em psicolinguística. Teorias de mecanismo dual sugerem modelos de processamento nos quais formas regulares são processadas via regra computacional, enquanto formas irregulares são recuperadas na memória. Em contrapartida, teorias de mecanismo unitário afirmam que tanto formas regulares quanto irregulares podem ser processadas via mecanismo conexionista ou decomposicional. Grande parte das evidências acumuladas até o momento provém do passado simples em inglês. Ao contrário do inglês, o português possui um complexo
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Creissels, Denis. "Formes verbales dépendantes." Mandenkan, no. 49 (June 1, 2013): 60–62. http://dx.doi.org/10.4000/mandenkan.603.

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Sebastião, Hugo Mendes. "Gramaticalização da preposição na forma reduzida "Pra" como solução de enunciados ambíguos." Núcleo do Conhecimento 06, no. 12 (2021): 189–98. https://doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/letras/gramaticalizacao-da-preposicao.

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Abstract:
O intuito principal deste trabalho é perceber e analisar a ocorrência da ambiguidade proporcionada pela homografia e homofonia da preposição "para" e da forma verbal "para" que ocorrem em alguns enunciados e também identificar uma possível solução, dentro do próprio dinamismo evolucional da língua, para essa questão. Com esse propósito partimos do seguinte pressuposto: Poderia a forma gramaticalizada da preposição "pra" ser uma solução para tais equívocos? Para tanto, cotejamos
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Siqueira, Maity, Caroline Girardi Ferrari, Jaqueline de Carvalho Rodrigues, et al. "Evidências de validade de Tarefas de Compreensão de Metáforas Primárias." Letrônica 16, no. 1 (2023): e44362. http://dx.doi.org/10.15448/1984-4301.2023.1.44362.

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Abstract:
O presente estudo apresenta as evidências de validade de duas Tarefas de Compreensão de Metáforas Primárias, sendo uma delas com estímulos verbais e outra com estímulos não-verbais. Ambas as tarefas fazem parte de um instrumento maior de compreensão de linguagem figurada (Instrumento COMFIGURA), elaborado a partir do prisma da Linguística Cognitiva, do arcabouço teórico da Teoria da Metáfora Conceitual, e de recomendações da Psicometria. Por meio de uma revisão da literatura, realizou-se um levantamento de estudos empíricos com as três versões existentes das Tarefas, publicados em bases de dad
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Marshall, Matthew M., Thomas J. Armstrong, and Marissa L. Ebersole. "Verbal Estimation of Peak Force." Proceedings of the Human Factors and Ergonomics Society Annual Meeting 45, no. 14 (2001): 1026–30. http://dx.doi.org/10.1177/154193120104501406.

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Moral Jiménez, María de la Villa, and Lara Santamaría Contreras. "Fluidez y comprensión verbal y su relación con la atención, claridad y reparación emocional en adolescentes." Revista Complutense de Educación 34, no. 3 (2023): 641–51. http://dx.doi.org/10.5209/rced.79884.

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Abstract:
Introducción: La inteligencia emocional es un buen predictor del funcionamiento personal y social, estando relacionada con la calidad de vida afectiva y con un mejor ajuste psicológico. El objetivo principal de este trabajo es conocer la relación que existe entre la Comprensión y Fluidez verbal con la Atención emocional, Claridad emocional y Reparación de emociones en adolescentes. Método: Se ha confirmado que existe correlación positiva y estadísticamente significativa entre Atención emocional y Fluidez verbal. Asimismo, se han obtenido diferencias inter-género en los factores de Atención y C
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González Campos, Guillermo. "Nuevas consideraciones sobre la morfología verbal del cabécar." LETRAS, no. 51 (January 6, 2012): 33–58. http://dx.doi.org/10.15359/rl.1-51.2.

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Abstract:
En cabécar, el verbo es la categoría léxica que, desde la morfología flexiva, presenta más complejidad. El artículo hace resumen histórico de las propuestas de análisis hechas al respecto. Propone una forma de entender la estructura morfológica del verbo cabécar, con base en tres categorías fundamentales: la raíz verbal, los sufijos desinenciales y los clíticos verbales. A partir de ello, se hace una propuesta de paradigma verbal para esta lengua. From the point of view of inflectional morphology, the verb is the most complex lexical category in Cabécar. This article reviews the history of res
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Murillo Rojas, Marielos. "El verbo y la producción discursiva de los niños costarricenses de 2 a 4 años de edad." Káñina 42, no. 3 (2019): 381–415. http://dx.doi.org/10.15517/rk.v42i3.36810.

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Abstract:

 
 
 El verbo es una forma sintáctica, nuclear para la conversación, que posee una densa morfología (tiempo, aspecto, modo, voz, persona y número), por lo que es un referente básico al analizar el desarrollo del lenguaje de los niños. El presente artículo, de naturaleza descriptivo-transversal, tiene como objetivo identificar la acción verbal y las formas verbales temporales empleadas por 38 de niños costarricenses de 2 a 4 años en la producción de textos orales, elicitados a partir de narraciones de eventos ligados al contexto escolar y familiar, así como a la narración de cue
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Oliveira e Paiva, Vera Lúcia Menezes de. "The use of clichés in advertising discourse." Estudos Germânicos 10, no. 1 (1989): 77. http://dx.doi.org/10.17851/0101-837x.10.1.77-84.

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Abstract:
This paper aims at studying the cliché in advertising discourse, having as starting point the idea that language is made up of a set of clichés which work as vehicles of ideology, thus affecting human behavior. The signs found in clichés, either verbal or non-verbal, will be analysed as an intertextual phenomenon and their renew as an attempt to counterattack a dominant ideology and prevent the predictability of the paradigmatic/syntagmatic axis. Este trabalho se propõe, a partir da idéia inicial de que a língua é um grande conjunto de clichês, veículos de ideologia e portanto norteadores de c
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Lowenstamm, Jean. "À propos d’une hypothèse sur la forme primitive du type B en amharique." Revue québécoise de linguistique 16, no. 1 (2009): 157–79. http://dx.doi.org/10.7202/602583ar.

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Abstract:
Résumé En sémitique, une même racine verbale peut être conjuguée sans gémination, et avec gémination. La première conjugaison correspond à l’action simple, tandis que la seconde exprime l’« intensif ». Dans les langue sémitiques d’Éthiopie, une racine se conjugue soit avec, soit sans gémination. Cette dernière situation relève donc du lexique, et non pas, comme dans le reste de la famille sémitique, de la morphologie. S’agit-il d’un reliquat du système verbal du sémitique commun? Une idée de Wolf Leslau interprétée en termes de la théorie du charme et du gouvernement permet de proposer une rép
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