Academic literature on the topic 'Frequenza campionamento'

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Journal articles on the topic "Frequenza campionamento"

1

Gater, Richard. "WHO study of psychological problems in general health care. Baseline findings and implications for primary care." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 3 (December 1996): 172–77. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004152.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Indagare la forma, la frequenza, la gestione e l'esito dei disturbi psichici comuni in pazienti della medicina generale. Disegno - Campionamento a due-stadi di coloro che si rivolgono ai servizi di medicina generale seguito da una valutazione longitudinale a 3 e 12 mesi dello stato mentale, della disabilità e del trattamento, eseguiti utilizzando gli stessi metodi in 15 Centri nel mondo, sotto il coordinamento dell'Organizzazione Mondiale della Sanita. Principali misure utilizzate - General Health Questionnaire, la versione per la medicina generale della Composite International Diagnostic Interview utilizzata per ricavare diagnosi secondo i criteri dell'ICD-10, la Groningen Social Disability Schedule, ed una valutazione da parte del medico di medicina generale dell'attuale stato fisico e mentale insieme ad un riassunto della loro gestione del caso. Risultati - Sono stati sottoposti a screening 25.916 pazienti e sono stati sottoposti a dettagliate interviste 5.438 pazienti. I disturbi psichici tra i pazienti degli ambulatori di medicina generale sono risultati frequenti (in media il 24% di pazienti visti consecutivamente, range 7.3%-52.5%). La disabilità è risultata più elevata nei pazienti con disturbi psichici: quanto più gravi erano i disturbi psichici, tanto pià grave era la disabilità. Il problema principale lamentato dai pazienti era spesso un sintomo somatico, mentre solo una minoranza di essi lamentava un chiaro sintomo psichico. Il riconoscimento dei disturbi da parte dei medici è risultato essere molto diverso tra i diversi Centri e in tutti i Centri metà dei casi ICD-10 non è stata identificata dai medici. I medici operand nell'area di Verona hanno messo in evidenza una particolare distorsione nei riguardi dei disturbi psichici. Un trattamento e stato prescritto a quasi tutti i pazienti che secondo i medici presentavano disturbi psichici, per cui i trattamenti sono risultati simili, indipendentemente dalla diagnosi. Conclusioni - La frequenza dei disturbi psichici nel setting della medicina generale e la disabilità ad essi associata sottolineano la loro importanza per la salute pubblica. Questi sono pazienti che si rivolgono agli ambulatori di medicina generale; la maggior parte di essi continua ad essere trattata in tale setting senza ricorrere ai servizi psichiatrici specialistici. È pertanto importante potenziare il training per il riconoscimento, la diagnosi ed il trattamento dei disturbi psichici comuni sia nelle Facolta di medicina che nei corsi di formazione dei medici di medicina generale.
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Wittchen, Hans-Ulrich. "Implications of comorbidity: lessons from epidemiological studies." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 2 (August 1996): 114–25. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004061.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo- Lo studio affronta problemi concettuali, metodologici e clinici della comorbidità, alia luce dei piu recenti studi epidemiologici. Inoltre viene valutata la causa potenziale e il ruolo patogenetico dei disturbi temporaneamente primari per la comparsa dei disturbi secondari.Risultati- I risultati disponibili fino ad oggi suggeriscono che la comorbidità (a) non è un artefatto delle strategic di valutazione, del campionamento o del disegno, (b) è specifica nei differenti disturbi, (c) e particolarmente frequente nei disturbi affettivi e d'ansia, (d) influisce sistematicamente sull'andamento delle condizioni di comorbidita è (f) potrebbe essere correlata con modelli di evoluzione dei sintomi.Conclusioni- È inoltre evidente che forme specifiche di disturbi di ansia primaria comportano il rischio di sviluppare disturbi depressivi. secondari, aumentano la probability di non remissione cosi come il numero di successivi episodi depressivi.
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Doppman, J. L. "Inferior Petrosal Sinuses Sampling." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1 (February 1994): 17–26. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700102.

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Abstract:
Quando il prelievo dei seni petrosi inferiori (IPS) per la diagnosi differenziale della sindrome di Cushing fu introdotto negli ultimi anni 70, la sua validità fu sottostimata a causa della non compresa necessityà di un prelievo bilaterale. Oltrettutto, il valore di una emiipofisectomia cieca quando nessun tumore sia identificato al tavolo operatorio non è stato apprezzato fino a che non e stato introdotto il prelievo simultaneo bilaterale. Il prelievo dei seni petrosi è meglio eseguito mediante puntura bilaterale delle vene femorali, sebbene in particolari circostanze, le vene giugulari interne possano essere direttamente cateterizzate. La valvola presente alla giunzione tra vena giugulare interna sinistra e vena innominata può essere difficile da superare specie in pazienti con accentuata lipomatosi mediastinica che disloca la vena innominata. I seni petrosi inferiori drenano nella parete mediale delle vene giugulari interne nel tratto immediatamente caudale alla base cranica. Il catetere deve essere posizionato alla giunzione tra segmento verticale e orizzontale del seno petroso inferiore al di sopra della confluenza del plesso venoso vertebrale (VVP). I prelievi dal seno petroso rifletteranno il drenaggio dal seno cavernoso omolaterale solo quando l'iniezione retrograda di mezzo di contrasto opacizzera il seno cavernosa. Cateteri con curve terminali prefissate, quali quelli con configurazione «viscerale» o «a Cobra», tendono a entrare nel plesso venoso vertebrale. Prelievi da queste vene porterebbero ad una diagnosi erronea di sindrome di Cushing ectopica. Gradienti unilaterali si riscontrano nel 40% dei pazienti con comprovato adenoma ipofisario corticotropo cosicchè il prelievo bilaterale è essenziale. Il posizionamento routinario di un catetere Tracker nel seno cavernoso non è necessario e aggiunge considerevoli costi. Cateteri Tracker possono essere usati per attraversare i seni intercavernosi allo scopo di ottenere campionamenti bilaterali in pazienti con una vena giugulare interna ostruita. Per quanto riguarda la nostra esperienza, il successo del prelievo bilaterale dei seni petrosi supera il 98%. Nel 30% circa dei casi, il seno petroso inferiore si connette con la vena giugulare interna attraverso un plesso di vene e in tali casi l'uso di un catetere Tracker si può rendere necessaria. In meno del 2% dei pazienti non c'è connessione tra il seno petroso inferiore e la vena giugulare interna di un lato. Dopo la raccolta di campioni basali, viene eseguita la stimolazione con CRH (corticotropin-releasing hormone) somministrato alla dose di 1 ug/Kg di peso corporeo e prelievi bilaterali dai seni petrosi vengono eseguiti a tre minuti. Abbiamo routinariamente eseguito prelievi a 5 e 10 minuti dopo la stimolazione con CRH, ma i massimi gradienti si sono sempre riscontrati nei campioni raccolti a tre minuti. Il prelievo bilaterale dei seni petrosi è un test estremamente accurato. Senza stimolazione con CRH, il test ha una affidabilita diagnostica del 95% nel distinguere un Cushing ipofisario da una sindrome da iperincrezione ectopica di ACTH utilizzando un gradiente centrale/periferico di 2/1. Dopo stimolazione con CRH, il prelievo petrosa ha una sensibilità del 100% (gradiente minimo 3/1) in presenza di malattia di Cushing. Pazienti con sindrome da iperincrezione ectopica di ACTH non mostrano gradienti di ACTH nei seni petrosi né prima né dopo stimolazione. Tuttavia, il prelievo dai seni petrosi è veritiero solo quando la normale secrezione ipofisaria di ACTH sia soppressa. Pertanto, pazienti con sindrome ciclica o di pseudo-Cushing e pazienti in terapia soppressiva non devono mai essere campionati. In una revisione dei nostri primi 265 casi di malattia di Cushing confermata chirurgicamente e in 20 casi di provata sindrome di iperincrezione ectopica di ACTH, il prelievo dei seni petrosi è risultato aver una sensibilita del 98% prima del CRH e del 100% dopo CRH. Nei nostri primi 265 pazienti non si sono avute complicazioni ad eccezione di occasionali ematomi inguinali. Abbiamo successivamente modificato la configurazione del catetere angolandolo di 90° a 2 cm dalla punta. Nelle successive 150 indagini, un paziente ha presentato una emorragia pontina e due altri pazienti hanno accusato sintomi transitori di disfunzione pontina, scomparsi immediatamente dopo il ritiro del catetere. I sintomi da disfunzione pontina, vale a dire perdita della sensibilità periorale, sensazione di «lingua grossa», fuggevoli alterazioni del sensoria, sono aspecifici e facilmente confondibili con ansia eccessiva. Con l'abbandono dei cateteri con angolazione fissa mediale non abbiamo più registrato complicanze nei successivi 250 pazienti. Noi raccomandiamo il prelievo dei seni petrosi in tutti i pazienti con syndrome di Cushing ACTH-dipendente e con Risonanza Magnetica sellare normale. In tali circostanze, il prelievi dai seni petrosi può escludere un carcinoide bronchiale secernente ACTH, simulante un'origine ipofisaria del Cushing. I carcinoidi bronchiali sono la causa più frequente di iperincrezione ectopica di ACTH e metà di essi simula esattamente un adenoma corticotropo ipofisario. In aggiunta, quando il neurochirurgo non sia in grado di identificare un microadenoma durante un'esplorazione per via trans-nasosfenoidale, l'emiipofisectomia basata sui gradienti petrosi è risolutiva nell'80% dei pazienti (in base a una casistica di più di 50 casi in cui una tale resezione cieca è stata eseguita). Raccomandiamo inoltre il prelievo dai seni petrosi in tutti i pazienti con sindrome di Cushing ACTH-dipendente, con RM sellare positiva o dubbia, e test biochimici incerti (negativi i test di soppressione col Dexamethasone o di stimolazione col CRH). Nella popolazione femminile compresa tra 20–35 anni, si ha un riscontro di «incidentaloma» ipofisario nel 10%. Il prelievo dei seni petrosi è necessaria per escludere un incidentaloma ipofisario in presenza di una sindrome da iperincrezione ectopica di ACTH. In conclusione, il prelievo dai seni petrosi è una metodica estremamente accurata e un test sicuro per la differenziazione tra ipercortisolismo ACTH-dipendente ectopico o ipofisario utile inoltre ad offrire una opportunità chirurgica quando l'esplorazione transsfenoidale risulti negativa.
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Dissertations / Theses on the topic "Frequenza campionamento"

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Cacchi, Alberto. "Valutazione dell'attività fisica tramite l'uso del Global Positioning System." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Questo elaborato è stato strutturato in 3 diversi capitoli, nel capitolo 1 sono presentate informazioni generali su: che cosa sia un sistema GPS, come funzioni, i suoi principali errori e alcune implementazioni. Il capitolo 2 riguarda i sistemi GPS indoor di nuova tecnologia e le loro applicazioni. Mentre il capitolo 3 racchiude una analisi di alcuni studi, che riguarda l'utilità della raccolta dati, tramite sistemi GPS nell'ambito sportivo. In particolare nella prima parte si studia la validità e l'affidabilità delle misure GPS considerando l'evoluzione delle unità GPS stesse con l'aumento di frequenza di campionamento. Una volta verificati questi parametri, sono stati presi in considerazione nella seconda parte la raccolta di alcuni studi, riguardanti il monitoraggio dell'attività fisica di individui comuni in relazione all'ambiente in cui si trovano. Verificandone la qualità dei dati tramite lo studio della quantità dei dati persi. Infine nell'ultima parte viene focalizzata la ricerca sulle diverse variabili misurabili con il GPS: distanza totale, distanza relativa, velocità e carico sul corpo degli atleti, e come esse cambiano in relazione ai ruoli, alla competitività e all'età. Quest'ultima analisi è sviluppata nel contesto di vari sport di squadra.
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Book chapters on the topic "Frequenza campionamento"

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Ippoliti, Carla, Susanna Tora, Carla Giansante, Romolo Salini, Federico Filipponi, Emanuela Scamosci, Massimo Petrini, Nicola Di Deo, and Annamaria Conte. "Sentinel-2 e campionamenti in situ per il monitoraggio delle acque marine dell’Abruzzo: primi risultati." In Proceedings e report, 557–68. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-147-1.56.

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Abstract:
In this study, the estimate of chlorophyll "a" and the dispersion of sediment in the sea, calculated from Sentinel-2, was compared with real data acquired in situ by a multiparametric probe, along the Abruzzo coast. The ultimate goal is to optimize parameters and algorithms to be able to derive concentration maps of chlorophyll and suspended solids from satellite, taking advantage of the high time frequency and high spatial resolution of the detections. This information is of particular relevance for aquaculture activities, for monitoring water quality and for analyzing sedimentary processes.
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