Academic literature on the topic 'FUTURO SOSTENIBILE'

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Journal articles on the topic "FUTURO SOSTENIBILE"

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Ramajoli, Margherita. "Quale futuro per la regolazione alimentare?" Milan Law Review 2, no. 2 (February 22, 2022): 58–73. http://dx.doi.org/10.54103/milanlawreview/17392.

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Abstract:
Il saggio si propone di esaminare le nuove sfide della regolazione alimentare intrattenendosi sulla necessità, che un “sistema alimentare sostenibile” richiede, di superare la prospettiva di food safety, orientata a garantire la sicurezza igienico sanitaria degli alimenti, e di abbracciare anche quella di food security, tesa ad assicurare a tutti una quantità di cibo sufficiente e a prezzi ragionevoli. Dopo aver illustrato i caratteri della regolazione alimentare, l’Autrice mette in luce il contributo fornito dalla giurisprudenza nell’elaborare il fondamentale “principio di precauzione” e la rilevanza del Green Deal proposto dalla Commissione europea al fine di conseguire il fondamentale obiettivo della sostenibilità alimentare.
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2

Corradi, Emilia. "Etica e pedagogia tra passato e futuro per una architettura dell'emancipazione." TERRITORIO, no. 100 (November 2022): 29–41. http://dx.doi.org/10.3280/tr2022-100004.

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Abstract:
Il saggio descrive l'impegno di Yasmeen Lari nel tramandare la cultura del Pakistan per mezzo del progetto architettonico, attraverso la riscoperta del patrimonio storico architettonico e della tradizione costruttiva locale. Operando in una direzione che tramite l'architettura attua un ripensamento sul contemporaneo per un progresso sociale, culturale, ambientale a servizio di uomini e donne con l'obiettivo di garantire un rifugio sicuro e salubre a tutti gli abitanti per un futuro dignitoso e sostenibile. L'architettura diventa così uno strumento di educazione, formazione, prevenzione e identità attraverso la riscoperta e la rielaborazione di tipologia, morfologia e tecniche costruttive accessibili a tutti in una dimensione di sostenibilità ambientale e sociale.
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Caggiano, Monica. "E' ritornato il tempo delle ciliegie nei jardins partagés di Parigi." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 98 (July 2012): 28–43. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-098003.

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Abstract:
Il paper presenta una ricerca sui "Jardins Partagés" (JPs) a Parigi e le recenti evoluzioni di questi giardini collettivi gestiti da associazioni di quartiere in terreni pubblici. I JPs, luoghi condivisi e spazi di promozione di legami sociali e culturali, sono capaci di creare una sorta di "effetto di straniamento" (Brecht) tale da suggerire scenari per un futuro sostenibile attraverso forme di autogoverno responsabile delle comunitŕ locali.
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Milani, Lorena. "Povertà educativa e Global Education. Riflessioni per uno scenario futuro." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 444–57. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9598.

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Abstract:
L'approccio che noi proponiamo alla questione della povertà educativa intreccia sia gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (Onu, 2015) sia quella della Global Education (Council of Europe, 2019) e dei diritti dei minori dichiarati nella Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (Onu, 1989). In questa prospettiva, indagheremo la questione della povertà educativa in termini non solo di mancanza di opportunità, di deprivazione e di qualità della vita, ma anche come deprivazione morale, di orientamenti e prospettive di vita, di qualità della proposta educativa e dei valori insiti in essa. Partendo dalla situazione attuale generata della pandemia del coronavirus, offriamo una lettura delle ricadute sulle povertà materiali e sulla povertà educativa, considerando anche le povertà altre. La prospettiva viene costruita attorno alla centralità dell'etica e all'ipotesi di un nuovo paradigma: il PEL (Prodotto Etico Lordo) cui è associata l'educazione alla sobrietà. In questa logica, la Global Education diviene approccio pedagogico per promuovere l'educazione alla cittadinanza globale per una vita degna e una dignità educativa
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Di Nubila, Marco. "Dalla libertŕ alla responsabilitŕ del futuro: percorso di strategia verso un nuovo sviluppo economico sostenibile di San Marino." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 3 (September 2011): 35–65. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-003004.

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Abstract:
Partendo dal presupposto che l'ideale di libertas perpetua, che anima la storia della piů antica Repubblica, implichi per San Marino la responsabilitŕ di ricreare il proprio futuro ad ogni svolta della storia, il saggio ne affronta le implicazioni in una logica conseguente: dalla necessitŕ di reinterpretare la propria identitŕ millenaria nel mondo globalizzato, alla definizione di una nuovaper il Paese; dall'elaborazione di un piano strategico, allo sviluppo delle necessarie capacitŕ esecutive; fino all'attivazione delle leve fondamentali per l'avvio del cambiamento. Č un percorso di strategia quello proposto dall'Autore nella ricerca di una via di uscita dalla crisi, verso un nuovo modello di sviluppo economico competitivo e sostenibile. Facendo uso degli strumenti essenziali di strategia in ambito economico, emerge la proposta di una direzione organica di marcia nel medio-lungo periodo, che diviene riferimento essenziale anche nell'affrontare l'emergenza della crisi nell'immediato.
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Paganoni, Maria Cristina. "Fra consumo e utopia. Il cibo planetario all'Expo 2015." CULTURE DELLA SOSTENIBILITA ', no. 6 (June 2010): 36–50. http://dx.doi.org/10.3280/cds2009-006003.

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Abstract:
Nel 2015 Milano ospiterŕ un'esposizione universale dedicata al rapporto fra cibo, salute e sviluppo sostenibile. Atteso come occasione per rilanciare la cittŕ, l'evento č giŕ da tempo anticipato da una campagna mediatica in costante espansione. Mediante gli strumenti dell'analisi del discorso e dei generi testuali, si sono confrontati documenti promozionali e articoli apparsi sulla stampa nazionale e internazionale inglese e francese per portare alla luce l'intreccio delle molteplici finalitŕ - culturali, sociali e commerciali - della manifestazione. A livello discorsivo si č rilevato che la campagna dell'Expo 2015 adotta un registro ufficiale pedagogico e universalista e ricorre a un'incalzante retorica delle promesse. Seppur velatamente, entrambe le caratteristiche mirano soprattutto alla promozione dell'aspetto commerciale dell'Expo, utilizzando a tal fine tecniche di marketing ben riconoscibili in filigrana e rappresentando il capoluogo lombardo come World City all'incrocio strategico fra locale e globale per ragioni di rebranding. Laddove lo sguardo disincantato della stampa internazionale registra le molte contraddizioni della complessa pianificazione dell'evento, la stampa nazionale riporta un conflitto di opinioni e valori che rende problematica la costruzione del consenso da parte dell'opinione pubblica. L'evidenza testuale rileva quindi serie discrepanze fra le molteplici narrazioni mediatiche. Tale cesura discorsiva e sociale rischia di minare non solo l'immagine dell'Expo come spazio sociale utopico del prossimo futuro, ma soprattutto la realizzazione di interventi significativi di riqualificazione urbana.
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González González, Andrea, and Verónica Sanz Izquierdo. "La ISR en España: claves, tendencias y previsiones desde Spainsif." Revista Diecisiete: Investigación Interdisciplinar para los Objetivos de Desarrollo Sostenible. 05, JULIO 2021 (August 2, 2021): 181–88. http://dx.doi.org/10.36852/2695-4427_2021_05.09.

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Abstract:
Durante los últimos años, la inversión sostenible y responsable en España ha crecido no solo en el patrimonio de los activos gestionados con criterios Ambientales, Sociales y de Gobernanza, sino en la sofisticación de las estrategias de selección, integración e influencia empleadas. El extendido uso del marco de los Objetivos de Desarrollo Sostenible de Naciones Unidas, el crecimiento de los mercados de bonos verdes y sociales, así como el impulso regulatorio europeo a las finanzas sostenibles, son los ejes de expansión de las finanzas sostenibles en el presente. Por el lado de las tendencias, el impulso de la financiación climática en la recuperación económica a la crisis COVID-19, la evolución del mercado de la inversión sostenible en América Latina y la calidad y disponibilidad de información no financiera serán clave en el desarrollo de esta filosofía de inversión en el futuro próximo.
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8

Hoyo Jiménez, José Félix. "Un futuro sostenible." Revista de Investigación y Educación en Ciencias de la Salud (RIECS) 5, S1 (February 12, 2020): 5–6. http://dx.doi.org/10.37536/riecs.2020.5.s1.186.

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9

Hodson de Jaramillo, Elizabeth. "Bioeconomía: el futuro sostenible." Revista de la Academia Colombiana de Ciencias Exactas, Físicas y Naturales 42, no. 164 (October 3, 2018): 188. http://dx.doi.org/10.18257/raccefyn.650.

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Abstract:
La actividad humana intensiva y los modelos de desarrollo convencionales basados en los combustibles fósiles han ocasionado graves impactos en el entorno. Debido a ello, el mundo enfrenta una serie de grandes desafíos ambientales, económicos y sociales que deben ser atendidos si queremos garantizar un futuro con bienestar para todos y enfrentar el cambio climático progresivo, la vulnerabilidad de algunas regiones, la reducción de la biodiversidad, la seguridad alimentaria y nutricional, el agotamiento del agua y el suelo, y las desigualdades sociales. En ese sentido, es claro que continuar con el mismo modelo de desarrollo no es una opción y, por lo tanto, es indispensable adaptar los patrones económicos y sociales si se desea cumplir con los objetivos de desarrollo sostenible de las Naciones Unidas. En el presente documento se plantea el modelo de la bioeconomía como propuesta integral de un desarrollo con sostenibilidad ambiental, social y económica. Lo que diferencia este nuevo modelo económico de otros es el hecho de la incorporación del conocimiento y de avances científicos y tecnológicos para el desarrollo de nuevas alternativas y senderos productivos que impulsen la aplicación de nuevas tecnologías en el aprovechamiento sostenible de los recursos y procesos biológicos, con el fin de proveer bienes y servicios en todos los sectores económicos con el fin de migrar de la insostenible economía basada en combustibles fósiles a la economía de la biomasa renovable. Para que sea exitosa, la adopción de este modelo requiere de voluntad política para la adopción de decisiones, así como de un sólido compromiso de los científicos y de todos los miembros de la sociedad. © 2018. Acad. Colomb. Cienc. Ex. Fis. Nat.
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Martínez, Adrián Ferrandis, and Joan Noguera Tur. "Planeamiento territorial sostenible: un reto para el futuro de nuestras sociedades; criterios aplicados." Cadernos Metrópole 18, no. 37 (December 2016): 743–63. http://dx.doi.org/10.1590/2236-9996.2016-3706.

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Abstract:
Resumen En buena parte de los 17 objetivos de desarrollo sostenible marcados como metas de la humanidad por la ONU se deja entrever la sostenibilidad. Debido al modelo socioproductivo dominante, el único modo de avanzar hacia territorios más sostenibles que permitan alcanzar y mantener el bienestar de la población mundial, es tener presente la necesidad de planificar adecuadamente el desarrollo territorial. Este trabajo reflexiona sobre esta necesidad y avanza en la definición de los principales criterios para alcanzar la sostenibilidad territorial en las escalas regionales y locales.
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Dissertations / Theses on the topic "FUTURO SOSTENIBILE"

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Ragazzi, Giacomo <1993&gt. "La mobilità sostenibile: verso un futuro elettrico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18586.

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Abstract:
I veicoli elettrici rappresentano oggi la soluzione principale per contrastare il cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria nelle aree urbane, caratterizzata oggi da alti livelli di inquinamento. Negli ultimi anni l’offerta di veicoli elettrici ha riscontrato un trend positivo nelle vendite principalmente grazie alla spinta delle politiche europee verso l’adozione di veicoli a zero e a basse emissioni e ai notevoli progressi fatti nel settore delle batterie. Ciò, infatti, ha permesso la costruzione di veicoli con maggior autonomia, rendendo per la prima volta i veicoli elettrici un’alternativa realmente praticabile, la cui diffusione però stenta ancora a decollare. Esistono infatti evidenti barriere che ne limitano l'emergere e l'adozione diffusa, tra cui l’elevato costo d’acquisto e l’assenza di un’adeguata infrastruttura di ricarica. Inoltre, poiché i veicoli elettrici comportano differenze in termini di utilizzo e di performance piuttosto significative rispetto al modello dominante dei veicoli a combustione interna, l'adozione diffusa richiede un profondo cambiamento nel modo di guidare del consumatore. Gli sforzi della ricerca scientifica devono essere rivolti alla comprensione di quelle barriere il cui superamento può sancire la definitiva adozione e diffusione dei veicoli elettrici. Il presente lavoro di tesi è rivolto ad indagare su quali siano le principali barriere che impediscono, o che rendono complicata, la diffusione dell'auto elettrica in Italia.
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2

Moglie, Matteo. "Biodiesel e microalghe: energia per un futuro sostenibile." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/241877.

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Abstract:
The competitive potential of biodiesel is limited by the price of vegetable oils and production process, which strongly influences the final price. An appropriate planning and design of the whole production process, and the utilisation of dedicated crops; are essential in order to contain the high price of the end product. The purposes of this dissertation are to optimize the conversion of vegetables oil to biodiesel and identify a possible alternative of food crops. the is to measure the phase equilibria and then identify the thermodynamic model that best fit the experimental data obtained. Then a real biodiesel process is optimized. The optimisation of reaction and separation steps need the measurements of the phase equilibria of the of the systems involved during the production of biodiesel. Once the defined the thermodynamic model that best fit the experimental results, a multi-objective optimization of a real process performed. The objective of the optimisation are the minimisation of energy consumption and the maximisation of biodiesel quality. A possible alternative to food crops, like raw material for lipids, are Microalgae. Microalgae have a large biotechnological potential for production of a variety of compounds such as polysaccharides, lipids, proteins, carotenoids, pigments, vitamins, steroids, pharmaceuticals, and other fine chemicals, as well as hydrogen, hydrocarbons, and biofuels. They are organisms that can convert solar energy into biomass with high efficiency and yield. In addition, microalgae appear more photosynthetically efficient than terrestrial plants and are the candidates as the best efficient carbon dioxide fixers to reduce greenhouse emissions.
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La, Foresta Fabio <1993&gt. "Expo Dubai 2020 (2021): un futuro più sostenibile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18623.

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Abstract:
I mutamenti socioculturali, le tecnologie e gli effetti del cambiamento climatico stanno avendo ripercussioni in tutti i settori, manifestando attenzione da parte di tutto il mondo e introducendo nuovi percorsi da seguire e studiare attentamente. Il presente lavoro ha avuto come principale obiettivo la disamina delle Esposizioni Universali e delle opportunità di sviluppo. In particolare, si è parlato di Expo Dubai 2020, la quale determinerà un cambiamento nel modo di individuare e penetrare nuovi mercati con risorse più sostenibili. Si è avuto modo, così, di segnalare come le prospettive favorevoli alle attività turistiche-imprenditoriali sostenibili nei mercati internazionali, in particolare nei Paesi bagnati dal Golfo Persico siano comunque all’orizzonte, anche se, tuttavia, esiste ancora la permanenza di alcune difficoltà legate alla diffusione del Coronavirus.
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Chinaglia, Riccardo <1995&gt. "Le sfide dell'acciaio italiano per un futuro sostenibile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19785.

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Abstract:
L'elaborato finale mostra come le dinamiche di sostenibilità abbiano assunto un'importanza tale da essere imprescindibili in tutti i settori lavorativi. Viene dimostrato che il mondo dell'acciaio, spesso considerato una delle maggiori cause dei danni ambientali, ha colto questa necessità e si sta impegnando per convertire i suoi svantaggi ambientali in vantaggi ecosostenibili nel lungo periodo. L'obbiettivo della tesi è evidenziare il cambiamento in atto nel settore siderurgico italiano, impegnato a migliorare la propria considerazione attraverso azioni pratiche volte a rendere più sostenibile l'ambito economico.
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Perini, Federico <1995&gt. "L’amministrazione futuribile. Policy e ricerca di un futuro sostenibile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20959.

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Abstract:
Sostenibilità e sviluppo sostenibile sono concetti di difficile comprensione, molto spesso poco chiari e poco chiariti. Sebbene il termine sostenibilità appartenga al linguaggio comune, il concetto racchiude infatti complessità e capacità di riassumere significati dalla connotazione differente. Agli inizi degli anni ’80, la schematizzazione di sostenibilità si delineava su tre sfere concettuali: società, economia e ambiente. La loro intersezione declinava i significati associati allora al concetto, legato in particolar modo al capitale naturale, umano ed economico. Solo negli anni ’90, lo schema della sostenibilità evolveva nelle proprie dinamiche interne, ergendo così dalla base delle tre sfere concettuali un approccio differente con l’ambiente a racchiudere al suo interno la società, la quale origina a sua volta l’economia specifica. Il ripensamento dei tre capitali segue con una gerarchia revisionata a premiare il capitale ambientale: negli Stati Uniti, 20 milioni di persone avevano già dimostrato la centralità del tema con la prima grande manifestazione in difesa dell’ambiente il 22 aprile 1970, una protesta indetta contro gli ingenti sversamenti di petrolio greggio in una piattaforma al largo di Santa Barbara. Da quel giorno, il 22 aprile rappresenta la Giornata della Terra e la consapevolezza di agire in sua difesa ha dato origine a svariati movimenti e associazioni civili. Non da ultimo, i Fridays for future ispirati dall’attivista svedese Greta Thunberg sono stati in grado di coinvolgere giovani (e non solo) su scala mondiale con richieste chiare e urgenti: risvegliare le istituzioni e i grandi della Terra a raggiungere concretamente zero emissioni nette in un arco temporale limitato, promuovere le transizioni energetiche necessarie ad uscire dal fossile e percepire la condivisione e il destino comune a tutti non lasciando nessuno escluso. L’Agenda 2030 delle Nazioni unite traccia, grazie alla serie di 17 obiettivi interconnessi, un percorso di avvicinamento ad un futuro migliore e più sostenibile per tutti. Dall’eliminazione della povertà e della fame alla garanzia della salute/benessere per tutti, dall’accesso all’istruzione di qualità all’uguaglianza di genere, dalle condizioni igieniche all’energia pulita, dalla giustizia garantita a tutti all’agricoltura sostenibile, l’ambizione internazionale viene declinata da strategie continentali come il Green deal europeo, nazionali come la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile italiana e locali come la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile della Regione del Veneto. Tra gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (OSS), il sedicesimo mira a rafforzare le istituzioni impegnate nella promozione della pace e della giustizia. La governance dimostra, pertanto, il proprio concreto ausilio al raggiungimento dello sviluppo sostenibile. In tale senso, l’elaborato presenta come la programmazione comunitaria recente e futura e gli istituti di istruzione superiore perseguano gli OSS nella propria natura di operato. I centri di ricerca per le sfide globali all’Università Ca’ Foscari forniscono l’esempio di approccio da adottare per il raggiungimento della sostenibilità, integrando i sistemi, riconoscendo l’interconnessione, l’inclusione, la responsabilità personale, giustizia ed etica riconoscibili da tutti gli attori presenti nel percorso di natura decisionale partecipata.
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Zanini, Matteo <1989&gt. "Sviluppo sostenibile nel settore automotive: verso un possibile futuro elettrico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7038.

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Abstract:
L’obiettivo di questa tesi magistrale è quello di verificare come nel prossimo futuro il settore automobilistico sia destinato a diventare sempre più sostenibile e questo attraverso: misure di regolamentazione sulle emissioni di gas inquinanti sempre più stringenti nelle varie aree globali, miglioramento in termini di sostenibilità nella supply chain con nuove pratiche eco-compatibili, possibilità di sviluppo e produzione di nuove tipologie di veicoli green come alternativa ai veicoli a motore a combustione interna, offerta di servizi di trasporto alternativi a basso costo quali car sharing/car pooling nelle situazioni di traffico molto intenso. Si andrà poi ad analizzare in maniera più specifica il veicolo elettrico, una delle strade all’interno del settore automobilistico che si sta affermando con sempre maggior forza. Verranno prese in considerazione le prospettive dell’industria e temi quali: efficienza energetica e ambientale del veicolo elettrico, caricamento, evoluzione della batteria e relativi costi, sviluppo delle infrastrutture di supporto alla tecnologia. Per concludere si andrà ad approfondire la strategia corporate e competitiva di Tesla Motors, la cui missione è di accelerare l’avvento del trasporto sostenibile rendendo le auto elettriche accessibili al mercato di massa il prima possibile.
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Lanzafame, Iolanda Laura. "Mobility management nel contesto urbano. Nuove opportunità per un futuro sostenibile." Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1424.

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Abstract:
Una delle dimensioni in cui la sostenibilità si applica è quello della città, che sempre più si caratterizza per la mancanza di vivibilità, e della mobilità urbana, poiché i trasporti sono mezzi essenziali di sviluppo e contribuiscono alla libertà dei cittadini. Nella nostra epoca, i servizi di trasporto si sono sviluppati rapidamente grazie al diffuso consumo del carburante tradizionale, poiché il petrolio è stato a lungo considerato una fonte energetica economica e inesauribile. Oggi, però, come precisato dal Rapporto Brundtland (1987), siamo obbligati a trovare un alternativa e ad affrontare il problema dell inquinamento ambientale, rispondendo alle esigenze delle generazioni presenti senza compromettere il futuro delle generazioni che seguiranno. È divenuto necessario trasformare le nostre aree urbane in città sostenibili, tramite la costruzione di nuove soluzioni che debbano esser considerate esempi di gestione ottimale del settore trasporti. Lo scopo principale della mobilità sostenibile è quello di assicurare il diritto alla mobilità e, contemporaneamente, ridurre gli effetti negativi dell inquinamento sia sulla nostra salute, sia sull ambiente; quindi, il primo passo nel processo di educazione verso la sostenibilità urbana è costituito dalla presa di coscienza del problema da parte di cittadini e degli amministratori, che devono orientarsi verso la scelta di trasporti alternativi. L alternativa all uso dell auto privata, infatti, può essere l uso della bicicletta, del trasporto pubblico o anche dei percorsi pedonali, con tutti i benefici che ne derivano: libertà di movimento, riduzione del traffico e nessuna esigenza di spazi per il parcheggio. Questi modelli efficienti di sistema di trasporto urbano sono spesso il risultato di studi mirati nell ambito del mobility management. Le strategie di mobility management sono infatti applicate in Europa e in tutto il mondo poiché hanno la capacità di confezionare le soluzioni più pragmatiche ed efficienti per la corretta gestione del traffico cittadino. Nell ambito dei fondi di finanziamento, sono vari i programmi che l Unione Europea ha dedicato alla sostenibilità e alla protezione dell ambiente. Alcuni di essi hanno proprio lo scopo di incentivare al miglioramento della mobilità e della gestione dei trasporti nelle maggiori città europee. Lo scopo della presente ricerca è duplice. Si è inteso innanzitutto approfondire il tema della mobilità sostenibile quale obiettivo auspicabile di tutte le politiche di gestione urbana, accennando alle molteplici dimensioni del concetto e analizzando gli orientamenti normativi, le strategie e le prospettive di intervento che la pianificazione urbana possa sposare. Secondariamente, l analisi si è spostata sulle opportunità di finanziamento dei progetti di mobilità urbana da parte dell UE e sul valore aggiunto che i progetti sostenibili possiedono. L esperienza personale della partecipazione alla Conferenza finale del progetto PIMMS TRANSFER, tenutasi a Londra nell Ottobre 2011, ha poi stimolato l interesse verso le buone pratiche che questi progetti trasferiscono e potrebbero ancora trasferire nei contesti territoriali in cui le soluzioni sostenibili non sono ancora implementate.
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Toso, Giampaolo <1981&gt. "RAPPRESENTANZA 2.0 - un futuro sostenibile per le organizzazioni di rappresentanza datoriali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9410.

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Abstract:
Nel corso degli ultimi 15 anni la realtà economica è cambiata totalmente. La dimensio- ne dei mercati si è modificata, le relazioni tra le persone e tutti gli attori eco- nomici sono cambiate, i poteri degli stati e dei governi sono cambiati. In questo quadro di estrema fluidità ci sono realtà che si sono modificate in tempi e modalità molto diverse una dall’altra tanto che molte realtà economiche seppur di eccel- lenza agli inizi degli anni 2000 si sono trovate a competere in “mari” troppo bur- rascosi rispetto ai loro assetti organizzativi rigidi e poco flessibili tanto da essere spazzate via nel giro di poco tempo in modo netto dal mercato e dal nuovo assetto com- petitivo. In tutto questo la letteratura economica si è concentrata soprattutto su quelle che sono le strategie e le soluzioni di cambiamento proposte per aziende che competono nel merca- to che siano queste aziende di produzione di beni o aziende che producono e vendono servizi. Il mondo politico e politico-economico si sta interrogando su quale dovrebbe essere il giusto assetto delle istituzioni per garantire i cittadini a che la macchina burocratica possa essere al tempo stesso snella e garante degli equi- libri per i quali si è sempre spesa. Equilibri che devono garantire la protezione del- le fasce di popolazione disagiata e meno garantita in quanto residente i terri- tori svantaggiati, o perché espressione di minoranze religiose o di genere. In mezzo a queste due grandi realtà e cioè lo Stato e l’Impresa il nostro paese è caratterizzato da una molteplicità di organismi intermedi che spesso hanno suppli- to a molte deficienze sia del sistema imprenditoriale che del sistema politico ita- liano, ecco allora “che fine faranno questi tipi di organismi?” E più nello specifico gli organismi di rappresentanza datoriali “come e in che tempi dovranno cambiare pelle per essere ancora attori importanti e interlocutori validi in una realtà economica e sociale così fluida?”. Quali dimensioni dovranno avere? Quali servizi dovranno prestare per far sì che la loro esistenza possa essere ancora garantita. Un’esistenza che nel tempo ha visto sempre di più, anche per questo tipo di realtà, affievolirsi l’intervento statale e che ha reso le Associazioni di Categorie vere e proprie aziende di servizi da un lato e realtà di rappresentanza deboli dall’altro. Forse però il destino di queste realtà è tornare alle loro funzioni iniziali cioè di realtà che rappresentano il mondo imprenditoriale da un lato e che colloquiano costantemente con il mondo politico dall’altro. Certo, però con che mezzi? Con quale tipologie di organizzazioni e con quali dimensioni? Questi sono gli interrogativi per i quali sarebbe importante avviare un filone di studi, volti a dare un modello credibile e verosimilmente sostenibile a realtà importanti come le associazioni datoriali di categoria. Il lavoro cercherà quindi di indagare dapprima sui numeri che questo si- stema rappresenta in Italia, sul loro tipo di modello organizzativo, su quelli che sono i servizi prestati e più o meno apprezzati dai clienti delle stesse prendendo in considera- zione una realtà importante come quella di Confartigianato Venezia e proponendo possibili soluzioni organizzative più efficienti per questo tipo di organizzazioni.
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Portelli, Giovanni <1986&gt. "La Società orientata al riciclo: il percorso giapponese verso un futuro sostenibile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1848.

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Abstract:
E’ indubbio che nell’ultimo ventennio il Giappone abbia compiuto enormi passi dal punto di vista della protezione e dell’interesse verso il proprio ambiente, come dimostra la legislazione ambientale oggi vigente. Non è però chiaro se a questa “legalizzazione” della sensibilità ambientale corrisponda una vera e propria interiorizzazione da parte del cittadino, visto che poi è l’attuatore finale di tali norme. Lo scopo del mio lavoro vuole essere quello di comprendere il ruolo che quest’ultimo ha avuto nelle varie fasi storiche di questo processo e se la svolta avvenuta sia stata, come in altri casi, calata “dall’alto” oppure se ci sia effettivamente stata una volontà “dal basso” per avere un sistema sostenibile.
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Montalti, Martina. "Per un futuro sostenibile. Progetto di riqualificazione del complesso scolastico M.Montanari a Ravenna." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13382/.

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Abstract:
Nella mia tesi affronto una tra le tematiche più discusse nell'ultimo decennio, ovvero il rinnovamento e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico italiano. Il mio lavoro si è incentrato dapprima sull'analisi storica della Scuola Secondaria di primo grado ''Mario Montanari'', sito in via Aquileia n.31 a Ravenna, e sull'inquadramento geografico e climatico attraverso l'utilizzo del software Ecotect Analysis. Successivamente ho impostato il lavoro per la certificazione energetica e la verifica delle prestazioni energetiche dell'edificio tramite il software a regime stazionario "TerMus Acca". Attraverso l'utilizzo di TerMus ho ottenuto la Relazione Tecnica Legge 10, l'Attestato di Prestazione Energetica (APE) e l'Attestato di Qualificazione Energetica (AQE) secondo le norme nazionali e regionali. Inoltre, il 27 febbraio ho effettuato un sopralluogo del complesso scolastico, al fine di ottenere un'indagine più approfondita dello stato attuale dell'edificio, identificando eventuali elementi di criticità come la presenza di muffe, umidità, l'eccessivo riscaldamento degli ambienti e lo stato degli impianti di riscaldamento. In fine come ultima fase ho definito le strategie di intervento più vantaggiose, in termini di risparmio sulla bolletta energetica dell'edificio e di riduzione delle emissioni di Co2, da adottare per migliorare le prestazioni energetiche ed il comfort degli ambienti (ad esempio attraverso la sostituzione degli infissi e la realizzazione di un cappotto termico). Quindi modificando i dati riferiti alle murature e agli infissi della tavola realizzata con TerMus, ho osservato quali benefici sono stati ottenuti con questi interventi essenziali. L'obiettivo cardine del mio lavoro è stato il raggiungimento di un reale miglioramento della prestazione energetica dell'edificio, ottenendo di conseguenza un risparmio sui costi di gestione della stessa.
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Books on the topic "FUTURO SOSTENIBILE"

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Ignazio, Musu, ed. Venezia sostenibile: Suggestioni dal futuro. Bologna: Il Mulino, 1998.

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2

Ronchi, Edo. Un futuro sostenibile per l'Italia: Rapporto ISSI 2002. Roma: Editori riuniti, 2002.

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Badami, Angela. La rigenerazione urbana di Aalborg: Un modello di sviluppo sostenibile per il futuro delle città. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2022.

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4

Castronovi, Antonio. Roma tra passato e futuro: Economia sostenibile e beni pubblici per un nuovo policentrismo metropolitano e regionale. Roma: Ediesse, 2010.

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5

Roma tra passato e futuro: Economia sostenibile e beni pubblici per un nuovo policentrismo metropolitano e regionale. Roma: Ediesse, 2010.

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6

Cristiana, Eusepi, and Varagnolo Maurizio 1968-, eds. Qualità sostenibile: Progetto e progettista nel futuro della città : terzo Convegno internazionale "Veneziarchitettura," IUAV, La Biennale di Venezia. Venezia: Opus, 2002.

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7

Intelligenza territoriale come propulsore di sviluppo sostenibile: Studio di un laboratorio di ricerca per la storia del futuro. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2012.

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8

Salvo, Paola De, and Viviana Calzati. Le strategie per una valorizzazione sostenibile del territorio: Il valore della lentezza, della qualità e dell'identità per il turismo del futuro. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2012.

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9

Fomento, Corporación Andina de, ed. Visiones para un futuro sostenible. Caracas, Venezuela: Corporación Andina de Fomento, 2001.

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10

Construcción de un futuro sostenible: Década de una educación por un desarrollo sostenible, 2005-2014. Quito, Ecuador: UNESCO, 2005.

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More sources

Book chapters on the topic "FUTURO SOSTENIBILE"

1

"Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile." In Costruire il Futuro, 14–17. UN, 2017. http://dx.doi.org/10.18356/5e61910c-it.

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2

"Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti." In Costruire il Futuro, 33–35. UN, 2017. http://dx.doi.org/10.18356/3ee6a9de-it.

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3

Cavanna, Valentina. "Uguaglianza intra- e inter- generazionale: ambiente, cibo ed energia nell’ottica dello sviluppo sostenibile." In Le uguaglianze: diritti, risorse, sfide per il futuro, 25–36. Ledizioni, 2015. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.2454.

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4

Huerta Mendoza, Ana Karen, and Laura Estela Fischer de la Vega. "El plan de marketing sostenible y las ventajas de su aplicación en las organizaciones." In Tópicos de marketing, 11–52. Universidad Nacional Abierta y a Distancia, 2021. http://dx.doi.org/10.22490/9789586517492.01.

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Abstract:
Lograr un equilibrio entre acciones humanas, armonía con la naturaleza, y satisfacer las necesidades del mercado actual sin poner en riesgo aquellos recursos que pudieran precisar las futuras generaciones, es lo importante de impulsar la aplicación del marketing sostenible en las organizaciones. Esto se logra a través de la elaboración de un plan de marketing sostenible que permitirá promover un consumo responsable a través de información clara y oportuna sobre los beneficios personales y sociales que genera la adquisición de productos sostenibles; implantar el reciclado a través de la logística de reversa, procedimiento que origina poca o nula generación de desechos, proporcionar empleos seguros, apoyar al medio ambiente y con responsabilidad social, son algunos beneficios que aporta. El presente capítulo tiene como objetivo proporcionar los principales aspectos que abordan el marketing sostenible, mostrar la importancia de la realización de este marketing para las empresas, así como aportar los pasos para desarrollar un plan de marketing sostenible.
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5

"Garantizar modalidades de consumo y producción sostenibles." In Construir el Futuro, 43–44. UN, 2017. http://dx.doi.org/10.18356/37ba2e09-es.

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6

Lonka, Kirsti, and Erika Maksniemi. "Participar, influir y construir un futuro sostenible." In Aprendizaje extraordinario en Finlandia, 235–50. Siglo del Hombre Editores, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1f70kjw.13.

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7

"Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili." In Costruire il Futuro, 41–42. UN, 2017. http://dx.doi.org/10.18356/0fd503e2-it.

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8

"Un modelo de tres brechas y los escenarios del desarrollo sostenible." In Construir un nuevo futuro, 71–101. United Nations, 2021. http://dx.doi.org/10.18356/9789210047456c004.

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9

"Un futuro urbano sostenible: Políticas, información y gobernabilidad." In Estado de la Población Mundial, 66–76. UN, 2007. http://dx.doi.org/10.18356/51742551-es.

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10

"Lograr que las ciudades y los asentamientos humanos sean inclusivos, seguros, resilientes y sostenibles." In Construir el Futuro, 41–42. UN, 2017. http://dx.doi.org/10.18356/1263f8b1-es.

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Conference papers on the topic "FUTURO SOSTENIBILE"

1

Santiago Zaragoza, Juan Manuel, Alba Fernández Sánchez, and Ana María Cruz Valdivieso. "Ingeniería para las nuevas generaciones: contruyendo con bambú Engineering for next generations: building with bamboo." In I Congreso de Escuelas de Edificación y Arquitectura Técnica de España. Valencia: Editorial Universitat Politècnica de València, 2021. http://dx.doi.org/10.4995/edificate2021.2021.13526.

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Abstract:
En la actualidad, dejar a las futuras generaciones un medio ambiente saludable, no agotando los recursos naturales, se ha convertido en una de las principales preocupaciones de la humanidad. La vivienda es una de las necesidades primarias del ser humano. Nos hace sentirnos seguros y a refugio. Sin embargo las ciudades no pueden seguir creciendo indefinidamente. La rehabilitación y la edificación sostenible son un seguro para el futuro. El estudio de nuevos materiales y su resistencia, es una de las facetas apasionantes de la Ingeniería de Edificación. Conseguir la regeneración de edificios sostenibles con el uso de éstos es un seguro a largo plazo para las pequeñas y medianas empresas del sector de la construcción. Uno de los grandes retos de la universidad es dar a conocer a alumnos de etapas escolares y pre-universitarios, los futuros profesionales, la existencia de otros materiales sostenibles, su manejo, caracterización e implementación en el dia a dia. Uno de los objetivos del trabajo que aquí se presenta es fomentar y alentar vocaciones en Ingeniería de Edificación en las chicas preuniversitarias con la participación en talleres donde van a conocer y trabajar con unos de los materiales más sostenibles en la actualidad: el Bambú.
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2

Veciana, Stella. "Nuevos formatos para la educación superior transdisciplinaria y sostenible: aprendizaje transformativo interior y exterior en “laboratorios reales”." In 1as Jornadas Hacia una Nueva Cultura Científica. València: Editorial Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/ncc2022.2022.15913.

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Abstract:
Aunque hace décadas que se promueven programas de educación y ciencia sostenibles, aún se requieren avances notables en la transformación de los patrones insostenibles de las sociedades actuales. Abordar los fenómenos complejos relacionados con los retos del límite planetario y cambio climático requiere agentes de cambio apoyados por una cultura holística sostenible. Una cultura orientada a enlazar el cambio exterior (sistemas económicos, ecológicos, sociales, etc.) con la transformación interior (mentalidades, valores, creencias, motivaciones, conciencia, etc.). Sin embargo, apenas surgen los primeros cursos en la educación superior para el desarrollo sostenible enfocados a una transformación interior/exterior. Con el objetivo de contribuir a llenar esta laguna, este estudio analiza el diseño de uno de los seminarios de pregrado denominados ‘Laboratorios del Mundo Real en Comunidades Sostenibles’ (SC-RwL) impartidos en la Universidad Leuphana en colaboración con diferentes ecoaldeas alemanas. El análisis refleja, con base en la valoración de los estudiantes, los resultados de este entorno de aprendizaje transformativo y su didáctica transdisciplinaria ‘Research Arts’, que combina métodos científicos con prácticas comunitarias y artísticas. Después el estudio discute críticamente la eficacia y los retos del SC-RwL, especialmente en relación con las competencias para la sostenibilidad adquiridas, y extrae cualidades transformativas de ecoaldeas. Finalmente, propone cómo se pueden abordar en cursos posteriores las lecciones aprendidas y sugiere investigaciones futuras.
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3

Cedroni, Anna Rita. "Roadmap per una citta sostenibile: Vienna." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7915.

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Abstract:
Al di là di più di duemila anni di tradizione storica, l’Austria, ha mostrato con coraggio, fin dall’entrata nella Comunità Europea, il suo sviluppo economico così come la sua modernità e la sua apertura verso l’esterno. La dinamicità culturale e tecnologica della sua capitale, l’ha resa uno degli esempi più apprezzati da tutta l’Europa fin dall’inizio di questo secolo. In poco più 15 anni, Vienna è diventata di fatto la città europea con la migliore qualità della vita. Il merito di tale successo è dato sicuramente da due componenti fondamentali: la stabilità politica del Paese e il metodo di gestione dei processi di pianificazione territoriale e urbana. L’attuale sviluppo del territorio mostra come alla base di tale qualità i fattori prevalenti siano l’architettura, ma anche le politiche urbanistiche territoriali. Sta di fatto, spiega un recente rapporto del comune di Vienna sul tema risparmio energetico e sostenibilità, che per garantire e mantenere una tale qualità della vita, occorre tener conto di tre costanti essenziali nelle dinamiche dei processi di sviluppo urbano: il rinnovamento, la ristrutturazione e l’espansione. Tali elementi consentono poi il confronto con modelli europei culturalmente più avanzati. La tutela dell’ambiente e del patrimonio ambientale si inseriscono in questo processo come una delle sfide più importanti che scaturiscono da tale confronto. Questo paper si prefigge di trattare l’esperienza viennese, ripercorrendo il lungo, ma rapido processo di cambiamento cominciato all’inizio degli anni Ottanta. Strumento generale di pianificazione urbanistica, il Piano di Sviluppo della Città (Stadtentwicklungsplan), ha costituito e costituisce tuttora lo strumento decennale di previsione e di programmazione energetica a livello urbano e territoriale, stabilendo le direttrici strategiche di espansione, di ristrutturazione e di rinnovamento della Città e del suo hinterland. Ma l’esclusività di tale strumento, è da vedere nell’anticipazione di temi come il consumo energetico, la sostenibilità e nell’individuazione della tutela ambientale, come questione prioritaria da includere nei programmi d’intervento da attuare a breve termine. Infatti, con la formulazione del primo Programma KliP (Klimaschutzprogramm) (1999–2009) e, successivamente, del secondo Programma KliP (2010-2020), vengono elaborati dei “pacchetti” di provvedimenti con obiettivi ben definiti, come per esempio la riduzione del 21%, a persona, dei gas di emissione e di gas propellenti rispetto ai valori rilevati nel 1990. Gli strumenti con i quali raggiungere tali obiettivi sono: la riduzione del fabbisogno energetico, l’introduzione di fonti di energia ecosostenibile, l’uso di materiali biologici nell’edilizia pubblica e privata a grande e piccola scala, ma soprattutto, gli interventi sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti e sulla protezione del paesaggio. Accanto ai Piani di Sviluppo, Il Programma SEP (Städtische Energieeffizienz-Programm), definisce le linee generali da seguire nella gestione della politica dei consumi energetici a lungo termine, ovvero fino alla fine del 2015. I risultati portano già nel 2011 ad un aumento della quota di energia rinnovabile del 10% del volume totale del consumo di energia. Tra gli incentivi ci sono quelli rivolti alla realizzazione di centrali elettriche, inceneritori per il riciclo di materie dalle quali ricavare energia, mentre un ruolo sempre più importante è dato dall’uso della geotermia, e dell’energia solare. La continuità programmatica culmina nella formulazione di un progetto unitario, SMART CITY WIEN, che riunisce ben dieci gruppi differenti di interessi, istituzioni pubbliche, enti privati, centri universitari di ricerca, ecc., attorno ad una visione a lunga scadenza: Smart Energy vision 2050. Al centro della tavola rotonda le tematiche: lo sviluppo della popolazione, l’ambiente, i metodi di gestione, l’economia, l’energia e la mobilità. Accanto a queste, sostenibilità, partecipazione, diversità, efficienza di risorse, sviluppo regionale integrato come pure sviluppo economico equilibrato sono gli elementi fondamentali per la preparazione delle decisioni future.
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Mínguez Martínez, Enrique, David Maestre Celdrán, and Ana Isabel Doménech García. "Sistemas de Polinúcleos Sostenibles (SPS). Estrategias de Redensificación de Desarrollos Urbanos Lineales: La Manga del Mar Menor." In ISUF-h 2019 - CIUDAD COMPACTA VERSUS CIUDAD DIFUSA. Valencia: Editorial Universitat Politècnica de València, 2019. http://dx.doi.org/10.4995/isufh2019.2019.9694.

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Abstract:
El futuro de nuestras ciudades se determinará por los procesos de regeneración y mejora del tejido urbano, proponiendo nuevos patrones que favorezcan una transformación hacia nuevos modelos urbanos equilibrados. «La ciudad compacta, multicéntrica, de usos mixtos, que favorece el andar, ir en bicicleta y el transporte público, es la forma urbana más sostenible. Una ciudad compacta, conectada y bien diseñada es una estructura flexible que relaciona las partes con el todo» [Rogers, 1999]. Para conseguir estos objetivos, es necesario desarrollar nuevos modelos de planificación que permitan coordinar y analizar los diferentes factores de influencia urbana. El Sistema de Polinúcleos Sostenibles consigue, apoyándose en distintas estrategias urbanas pasivas, conformar una herramienta que permite un análisis comparativo de las distintas opciones de mejora para un entorno, contrastando su posible repercusión en la regeneración urbana, facilitando el camino hacia una nueva ciudad compacta. «La tarea es promover la vida urbana de los ciudadanos, alojados -esperémoslo- en concentraciones lo bastante densas y diversas como para ofrecerles una sólida oportunidad de desarrollar la vida urbana. » [Jacobs, 2011]. La Manga del Mar Menor, entorno con un incuestionable atractivo paisjístico y climático, presenta un desarrollo urbanístico desordenado basado en una explotación económica inmediata. La estrategia de redensificación polinuclear aplicada a La Manga del Mar Menor, supondría la oportunidad de una recuperación urbana, corrigiendo los defectos del modelo de crecimiento actúal, así como crear las condiciones propicias para un tipo de desarrollo más sostenible e integrador tanto a nivel físico como social, garantizando la supervivencia del ecosistema.
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Mínguez Martínez, Enrique, David Maestre Celdrán, and Ana Isabel Doménech García. "Sistemas de Polinúcleos Sostenibles (SPS). Estrategias de Redensificación de Desarrollos Urbanos Lineales: La Manga del Mar Menor." In ISUF-h 2019 - CIUDAD COMPACTA VERSUS CIUDAD DIFUSA. Valencia: Editorial Universitat Politècnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/isufh2019.2020.9694.

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Abstract:
El futuro de nuestras ciudades se determinará por los procesos de regeneración y mejora del tejido urbano, proponiendo nuevos patrones que favorezcan una transformación hacia nuevos modelos urbanos equilibrados. «La ciudad compacta, multicéntrica, de usos mixtos, que favorece el andar, ir en bicicleta y el transporte público, es la forma urbana más sostenible. Una ciudad compacta, conectada y bien diseñada es una estructura flexible que relaciona las partes con el todo» [Rogers, 1999]. Para conseguir estos objetivos, es necesario desarrollar nuevos modelos de planificación que permitan coordinar y analizar los diferentes factores de influencia urbana. El Sistema de Polinúcleos Sostenibles consigue, apoyándose en distintas estrategias urbanas pasivas, conformar una herramienta que permite un análisis comparativo de las distintas opciones de mejora para un entorno, contrastando su posible repercusión en la regeneración urbana, facilitando el camino hacia una nueva ciudad compacta. «La tarea es promover la vida urbana de los ciudadanos, alojados -esperémoslo- en concentraciones lo bastante densas y diversas como para ofrecerles una sólida oportunidad de desarrollar la vida urbana. » [Jacobs, 2011]. La Manga del Mar Menor, entorno con un incuestionable atractivo paisjístico y climático, presenta un desarrollo urbanístico desordenado basado en una explotación económica inmediata. La estrategia de redensificación polinuclear aplicada a La Manga del Mar Menor, supondría la oportunidad de una recuperación urbana, corrigiendo los defectos del modelo de crecimiento actúal, así como crear las condiciones propicias para un tipo de desarrollo más sostenible e integrador tanto a nivel físico como social, garantizando la supervivencia del ecosistema.
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Irwin, Terry. "Transition Design: un enfoque para abordar problemas complejos (y catalizar las transiciones sociales hacia futuros más sostenibles)." In LINK 2021. Tuwhera Open Access, 2021. http://dx.doi.org/10.24135/link2021.v2i1.172.g322.

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Abstract:
En esta conferencia, Terry Irwin presentará Transition Design, una nueva área de enfoque de diseño transdisciplinario destinada a abordar problemas complejos e intrincados y catalizar transiciones hacia futuros sostenibles, equitativos y deseables a largo plazo. Terry discutirá cómo ocurre el cambio dentro de nuestros complejos sistemas socio-técnicos y cómo abordar problemas complejos puede ser una estrategia para cambiar la trayectoria de estas transiciones. El diseño de transición es un enfoque transdisciplinario destinado a abordar los muchos problemas complejos que enfrentan las sociedades del siglo XXI: cambio climático, migración forzada, polarización política y social, pandemias, falta de acceso a viviendas asequibles/atención médica/educación y muchos otros. Estos problemas se consideran problemas de sistemas debido a sus muchas características desafiantes, tales como: todo problema complejo está conectado con otros problemas complejos, están compuestos por múltiples grupos de partes interesadas con agendas conflictivas y sin una comprensión clara del problema, están cambiando y evolucionando constantemente, y los problemas complejos siempre se manifiestan en el lugar y en formas específicas de cada cultura. Debido a su alto nivel de complejidad, los problemas complejos no pueden ser resueltos por un solo grupo de personas o disciplina. Abordar estos problemas requiere una colaboración radical entre muchos campos y disciplinas, pero lo que es más importante, requiere aprovechar el conocimiento y las perspectivas de los grupos de partes interesadas conectados y afectados por el problema. Transition Design sostiene que se requieren nuevos conocimientos y habilidades transdisciplinarias para abordar estos problemas, y que la resolución de problemas complejos es una estrategia para generar cambios positivos a nivel de sistemas y transiciones sociales hacia futuros más sostenibles, equitativos y deseables a largo plazo. El enfoque del diseño de transición enfatiza en: La necesidad de enmarcar los problemas dentro de contextos espacio-temporales radicalmente grandes que incluyen el pasado (cómo evolucionó el problema durante largos períodos de tiempo), el presente (cómo se manifiesta el problema en diferentes niveles de escala) y el futuro (visiones a largo plazo de un futuro en el que se ha resuelto el problema). La necesidad de que las partes interesadas conectadas y afectadas por el problema se involucren en todo el proceso de formulación, visión y solución del problema. Esto desafía muchos procesos dominantes en los que expertos profesionales o disciplinarios de fuera del sistema resuelven/diseñan “para” las comunidades afectadas por el(los) problema(s). Transition Design aspira a aprovechar continuamente el conocimiento y la sabiduría del interior del sistema y desarrollar la capacidad de la comunidad de autoorganizarse, defender y resolver problemas. La necesidad de que las partes interesadas co-creen visiones a largo plazo de futuros deseables, como una forma de trascender sus diferencias en el presente y centrarse en un espacio futuro en el que es más probable que estén de acuerdo. La necesidad de desarrollar “ecologías de intervenciones sinérgicas” (soluciones) que estén conectadas entre sí y la visión a largo plazo como estrategia para la transición de sociedades enteras hacia un futuro deseable, equitativo y de largo plazo. La necesidad de pensar y trabajar durante largos horizontes de tiempo. La resolución de problemas complejos y la transición de sociedades enteras hacia futuros sostenibles a largo plazo se desarrollarán durante muchos años o incluso décadas y requerirán paciencia, tenacidad y un proceso continuo de visión y solución para mantener el rumbo durante la transición. El diseño de transición es, esencialmente, un enfoque para enmarcar adecuadamente estos complejos problemas dentro de contextos más apropiados. Se pueden utilizar muchas metodologías y procesos de resolución de problemas existentes para crear las “ecologías de intervenciones” necesarias para abordarlos.
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Ferrer y Arroyo, Mercedes, José Fariña Tojo, Ramón Reyes Arrieta, and Nersa Gómez De Perozo. "Paisajes urbanos híbridos-dispersos: tecnovación en gestión urbana sostenible." In International Conference Virtual City and Territory. Barcelona: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7540.

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Abstract:
El creciente proceso de dispersión territorial de las ciudades latinoamericanas y venezolanas (Maracaibo), deriva de la expansión incontrolada de la periferia urbana por ausencia o trasgresión de las restricciones físico-geográficas y legales y es consecuencia de la migración, el laissez faire territorial, la poca capacidad de gestión y la ausencia de cultura de sostenibilidad. Resulta de formas de producción del hábitat -paisajes urbanos híbridos-dispersos, donde coexisten y se mezclan en un continuo espaciotemporal desarticulado, fragmentos urbanos con diferentes códigos genéticos (urbanización espontánea y planificada). Este patrón de ocupación y desarrollo urbano, basado en tipologías extensivas de bajo rendimiento-intensidad de uso, genera fuertes presiones frente a las que parece no existir capacidad de respuesta institucional o a las que muchas veces no se quiere responder por razones políticas e ideológicas. La dispersión urbana en Maracaibo se ha traducido en el aumento de los costos de urbanización, del incremento del déficit de los servicios infraestructurales, de las asimetrías en la distribución espacial de calidad de vida y la precariedad. Este modelo disperso-insostenible que caracteriza a Maracaibo - con 1,6 millones de habitantes - ha desbordado los límites de la ciudad, ocupando los bordes de los corredores urbanos metropolitanos que desde la ciudad atraviesan la Zona Protectora (ZP). La ZP es un green belt plurimunicipal de 20.800 Has, que bordea y define el limitefrontera urbana del Archipiélago Metropolitano de Maracaibo (AMM). La ZP fue decretada en 1989 por el Ministerio del Ambiente (MARN) para frenar la expansión anárquica de Maracaibo y actuar como agente regulador del clima y el medio ambiente en beneficio de la calidad de la vida urbana y como políticacontenedor del crecimiento urbano de la ciudad, actualmente en proceso de ocupación por rituales urbanos en expansión. La ponencia presenta la metodología -estrategia de planificación-evaluación innovadora- (EPE+i) y resultados de un Estudio realizado para el Ministerio del Ambiente, con el fin de decidir sobre la desafectación total o parcial de la ZP. Con ese propósito se evalúa el impacto de los posibles futuros escenarios de ocupación urbana de la ZP, en la sostenibilidad del AMM. La EPE+i llena el vacío de la planificación-gestión urbana en Venezuela, asumiendo el principio de sostenibilidad y trenzando estratégicamente el proceso de Planificación-Gestión Urbana (PGU), con el modelo Presión- Estado-Respuesta (PER) y el apoyo de Tecnologías de Información Geográfica (TIG) -imagen satelital y SIG- para desarrollar modelos urbanos y atributos e Indicadores de Sostenibilidad Urbana (ISU) específicos. La sostenibilidad y gobernanza (participación-interacción política y social multinivel), se asumieron como principios clave del estudio, para la toma de decisión ética y construir una visiónhipótesis territorial integral y concertada de futuro para el conjunto urbanos ZP-AMM. La ponencia concluye presentando el resultado de la aplicación de la estrategia metodológica, EPE+i = [PGU+PER+TIG] (tecnovación creativa), donde los modelos SIG de vulnerabilidad, consolidación y conformidad de uso y el modelo síntesis, conformidad-adecuación ambiental y legal de la ocupación urbana de la ZP, constituyen los atributos e ISU de Estado; los escenarios se transforman en atributos e ISU de Presión y la gobernanza, evaluada a través de tres variables, legitimidad por desempeño, gobernabilidad y participación, conforman los atributos de Respuesta y seleccionado como política urbana y visión-hipótesis territorial integral para el conjunto ZP-AMM, el escenario E2: Corredores de Expansión Tendencial, porque organiza la ocupación lineal urbana actual, a lo largo de los corredores metropolitanos, manteniendo las áreas intermedias como zonas verdes de protección. Urban sprawl in Latin-American and Venezuelan cities derives from uncontrolled urban expansion of the periphery, due to the absence or infringement of geographical and legal restrictions through planned and spontaneous urban occupation (hybrid urbanization). This in turn results from migration and territorial laissez faire; limited urban management capacity and sustainability culture in public, private and community institutions although they perceived and inhabit a precarious environment and frequently protest demanding services, security and houses. For Sempere (2005, is caused by illegal ways of habitat production based on low density and extensive typologies. This urban pattern generates strong pressures against which there is no institutional capacity or will to respond due to political or ideological reasons. This disperse-unsustainable model in Maracaibo (capital of the Zulia State, located at the western extreme of Venezuela) has led to the explosion of the city boundaries, and the occupation of the edges of the metropolitan urban corridors, which run from the city across the Protective Zone (PZ). The PZ is a green belt of 20.800 Hectares, decreed in 1989 to act as a policy-container of urban growth by defining the city west boundaries and is in the process of transformation-mutation by urban rituals in expansion. It is the territorial expression of the contemporary forms of making city which result from the practice of the visible management government (VMG) in metropolitan Maracaibo, referred by Ferrer and others (2005) as Maracaibo’s metropolitan archipelago (MAM). The paper describes the method, innovative planningevaluation strategy (IPES) and the results of a study that evaluates the impact of sprawl -urban occupation of the Protective Zone (PZ)-, in Maracaibo’s -hybrid metropolitan archipelago- (HMA) sustainability. The IPES fills the gap of the local urban planning assuming the principles of sustainable development (SD) by means of braiding the urban planning process (UPP) with the Pressure-State-Response Model (PSR) and Geographical Information Technologies (GIT) -satellite images and GIS- to develop urban models, specific attributes and urban sustainable indicators (USI). The IPES (UPP+PSR) is a multilayered-relational model that works, within the PSR model and grapping this model with the UPP. In this model, the causes of environmental changes, Pressure are correlated with the urban-spatial scenarios, their effects State, with the diagnose synthesis and, the Response with the multilevel government and stakeholders, urban projects, actions and policies, proposed and undertaken to deal with these changes. To reach an ethical decision, a concerted vision of the future scenarios and to build an integral territorial hypothesis for the PZHMA, sustainability and governance -stakeholders’ participation- were the key principles of the study. The paper concludes presenting the IPES model (creative technovation), where the GIS models of vulnerability, consolidation, conformity of usage and the model synthesis, environmental and legal conformity-adequation of the urban occupation, serve as specific State Attributes; the envisioned urban - spatial scenarios constituted the Attributes of Pressure and urban governance, measured through three variables, legitimacy by performance, governability and participation, configured the Response Attributes and selecting as policy and integral hypothesis –vision for the PZ-MAM the E2 Scenario: Corridors of Tendencial Expansion because controls, adjusts and organises the present lineal urban occupation along the metropolitan corridors maintaining intermediate areas of green protection and re-creates a new hybrid sustainable urban landscape, a compact, dense and multifunctional-polycentric PZ-MAM.
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Torres Barreto, Martha, Mileidy Álvarez Melgarejo, and Aura Cecilia Pedraza Avella. "AMBIENTES EDUCATIVOS BASADOS EN TIC COMO APOYO A LOS PROCESOS DE ENSEÑANZA Y APRENDIZAJE EN LA EDUCACIÓN SUPERIOR." In Mujeres en ingeniería: empoderamiento, liderazgo y compromiso. Asociacion Colombiana de Facultades de Ingeniería - ACOFI, 2021. http://dx.doi.org/10.26507/ponencia.1838.

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Abstract:
La educación es considerada uno de los factores más relevantes que permiten asegurar el desarrollo sostenible de las regiones. En ese sentido, uno de los objetivos de desarrollo sostenible (ODS) se enfoca en garantizar una educación inclusiva y de calidad, promoviendo las oportunidades de aprendizaje en todos los niveles educativos (primaria, secundaria y profesional), de hecho, en el desarrollo de los 17 ODS, la educación juega un papel clave, y de carácter horizontal, pues es a través de ésta que se provee a los individuos de información, que se puede convertir en conocimiento, y ésta, trasladarse a competencias y valores que permitirán construir sociedades más equilibradas y sostenibles. Así, el diseño de las estrategias de educación demanda una consideración especial a la luz de las necesidades planteadas en los ODS y de la realidad de nuestra época, en la cual el apoyo de las TIC resulta imprescindible. En este contexto, surge el proyecto MOTIVATIC, que plantea la construcción de una comunidad global de aprendizaje usando la gamificación como herramienta de mediación con los estudiantes. En esta ponencia se presentan las fases de diseño, desarrollo y validación de la herramienta gamificada que servirá al proyecto MOTIVATIC para hacer el enlace entre los miembros de la comunidad global de aprendizaje. La herramienta consta de una App dirigida a estudiantes, y desarrollada en Unity, y una plataforma Web para docentes que busca ser el escenario en el que se construya el contenido de la App y un espacio para que los docentes colaboren y compartan sus conocimientos, contribuyendo al mejoramiento continuo de los profesores y propiciando el trabajo y aprendizaje colaborativo, ya que parte del proceso de formación del profesorado se da por medio de la interacción y diálogo con pares. La metodología usada para el desarrollo es SCRUM, y los resultados hoy en día muestran una aplicación funcional, junto con una plataforma en proceso de validación, desarrolladas conjuntamente por un equipo multidisciplinario. Durante el proceso hay un conjunto de lecciones aprendidas que se plasman en este artículo y que pueden servir a futuros proyectos en la línea de desarrollo de herramientas gamificadas.
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9

García Fernández, Francisco José. "Espacios de especial interés paisajísticos en procesos de expansión urbana: la gestión sostenible de los cursos de agua menores." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Barcelona: Facultad de Arquitectura. Universidad de la República, 2015. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.6149.

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Abstract:
Este trabajo supone un avance preliminar de una las líneas de actuación previstas en el proyecto #Periferias. Propuestas heterodoxas para una activación sostenible de los paisajes cotidianos, solicitado dentro del Plan Estatal de Investigación Científica, Técnica y de Innovación 2013-2016 (convocatoria 2014). Su intención es explorar la situación de los cursos de agua menores que se encuentran en las periferias urbanas, poner de manifiesto sus valores medioambientales, sociales y culturales, así como analizar las posibles fórmulas de integración, gestión y uso sostenibles. Para ello se examinarán tres casos de estudio pertenecientes al extrarradio de la ciudad Sevilla, de diferente entidad física y condición patrimonial, determinados por la singularidad de sus contextos territoriales, que se han visto o se están viendo afectados por grandes infraestructuras lineales o procesos de expansión urbanística. El diagnóstico de la situación actual y las distintas soluciones aportadas permiten reflexionar sobre las posibilidades futuras de aprovechamiento de estos espacios y de los recursos asociados. This work sets the preliminary outcome of one of the research lines provided by the project #Peripheries. Heterodox proposals for a sustainable activation of ordinary landscapes, applied in the context of the National Plan of Scientific, Technical and Innovative Research 2013-2016 (2014 edition). The general aims are to explore the situation of minor watercourses in urban peripheries, to bring to light their environmental, social and cultural values, as well as to analyze the possible ways of their sustainable integration, management and use. In order to all this, three case studies in the outskirts of Seville will be explored, all of them determined by the singularity of their territorial contexts, which have been or are being affected by huge linear infrastructures or urban expansion processes. The diagnosis of their current situation and the different offered solutions allow us to make a reflection on the future advantage possibilities of the referred spaces and the resources associated to them.
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Ávila Ortiz, Ángela Rocío, Angie Brigithe Montaña Muñoz, Natalia Sofía Hinestroza Guzmán, Ancízar Barragán Alturo, Daniel Andrés Cardozo Cruz, and Diego Alejandro Rey Gaona. "Diseño y prototipo de un adoquín producto derivado de materiales físicos contaminantes del lecho del Río Magdalena, vereda El Paso Ricaurte - Cundinamarca 2022." In Nuevas realidades para la educación en ingeniería: currículo, tecnología, medio ambiente y desarrollo. Asociación Colombiana de Facultades de Ingeniería - ACOFI, 2022. http://dx.doi.org/10.26507/paper.2222.

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Abstract:
Este proyecto propende por cumplir la tarea del ODS-2030 número 11 de ciudades y comunidades sostenibles, donde se plantea el desarrollo de reducir el impacto ambiental de desechos y contaminación en ciudades, específicamente aquellas que se encuentran ubicadas sobre las riberas de los ríos que bañan sus territorios, recibiendo de estas grandes descargas de desechos sólidos que atentan la resiliencia del principal afluente de la república de Colombia: El río de la Magdalena. En la actualidad esta problemática no sólo afecta a las comunidades ribereñas del sitio de estudio, sino al territorio en general, por esta razón el objetivo de este proyecto, es ayudar a resolver la problemática de contaminación de materiales físicos no degradables presentada en el río de la Magdalena, de modo que, extrayendo de la zona diversos plásticos contaminantes para luego hacer caracterización de los tipos que existen, identificando cuáles de ellos se pueden usar como aditivo para la elaboración de un bloque de adoquín económico, accesible y bio-amigable, que pueda emplearse en obras de urbanismo, tales como; senderos ecológicos, andenes y vías tanto peatonales como de tráfico liviano. El propósito de esta investigación de desarrollo sostenible, es utilizar el material recuperado del río Magdalena, como componente primario para la creación de un nuevo material de construcción, posibilitando el hecho de prolongar el tiempo de uso del adoquín con estos residuos sólidos, un nuevo ciclo de vida útil, buscando retirarlos de las fuentes hídricas de agua dulce, para mejorar en ellas las condiciones de futura potabilización para el consumo humano y contribuir con la solución de las problemáticas ambientales que los residuos sólidos representan en el territorio. De todas maneras, es un desafío que se debe afrontar por el bienestar de los recursos abióticos no renovables y que los seres humanos deben estar dispuestos a proteger, en aras de heredar a las futuras generaciones un ecosistema saludable y creando consigo un hábito de consumo responsable.
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Reports on the topic "FUTURO SOSTENIBILE"

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Molinillo, Sergio. El papel de la Economía Circular en el cumplimiento del Objetivo de Desarrollo Sostenible 11: ciudades y comunidades sostenibles. Fundación Carolina, June 2022. http://dx.doi.org/10.33960/issn-e.1885-9119.dte9.

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Abstract:
El ritmo de vida actual genera no pocos desafíos para las sociedades modernas, así como para la preservación de la biodiversidad y el futuro del planeta. El aumento de la población y su presión sobre los recursos naturales, los ineficientes modelos de producción y consumo, la emisión de gases de efecto invernadero (GEI) que fomentan el cambio climático, son problemas que se han trasladado a las ciudades, a los que se suman retos como la exclusión social y la desigualdad de oportunidades. Desde los organismos internacionales se toma conciencia de todo esto y, en el marco de los Objetivos de Desarrollo Sostenible (ODS) se incorpora el ODS 11, Ciudades y Comunidades Sostenibles, como estrategia para hacer frente a dichos desafíos. En los últimos años, diferentes políticas gubernamentales han introducido algunas medidas para lograr la consecución de cada una de las metas de este ODS, entre las que destacan las relacionadas con la economía circular; un modelo que aún se encuentra en los inicios de su implementación en las ciudades del mundo, pero que ya presenta efectos positivos, lo cual supone una oportunidad para impulsar el desarrollo sostenible en las zonas urbanas.
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Manzano, Osmel, Luis Rivera, Alberto Trejos, and Marta Ruiz Arranz. El futuro de Centroamérica: Retos para un desarrollo sostenible (Resumen Ejecutivo). Inter-American Development Bank, July 2019. http://dx.doi.org/10.18235/0001780.

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Amézquita Quintana, Constanza, Jasmín Alfonso Vargas, and Alejandro Pérez. Formando agentes de cambio para el Desarrollo Sostenible. Sistematización de la experiencia del Semillero de Investigación en Educación para la Sostenibilidad - ÚNICA Sostenible. Institucion Universitaria Colombo Americana, October 2020. http://dx.doi.org/10.26817/paper.13.

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Abstract:
El siguiente working paper sistematiza la experiencia del Semillero de Investigación en Educación para la Sostenibilidad - ÚNICA Sostenible, creado en 2019-II por la Dirección de Investigaciones y Sostenibilidad de la Institución Universitaria Colombo Americana – ÚNICA como uno de los resultados principales del proyecto titulado “Educando para el consumo responsable. Alternativas sostenibles frente al cambio climático”. Este proyecto buscaba generar conocimiento pertinente y aplicable, así como espacios de reflexión y acción sobre consumo responsable y alternativas sostenibles frente al cambio climático entre los miembros de la comunidad universitaria, consolidando un grupo de trabajo en torno a la educación para el desarrollo sostenible, capaz de generar información útil, veraz y aplicable que respondiera a las necesidades cotidianas de la comunidad ÚNICA en torno al tema. Con la creación del semillero también se proyectaba crear, entre los docentes en formación, multiplicadores en torno a los temas de educación para la sostenibilidad (desde la perspectiva de la UNESCO y de los Objetivos de Desarrollo Sostenible -ODS- de las Naciones Unidas) en tanto actores responsables que resuelvan desafíos, respeten la diversidad cultural y contribuyan a crear una sociedad más sostenible. En este sentido, el semillero se fundamentó en las premisas del aprendizaje experiencial y aprendizaje colaborativo, y trabajó también las habilidades del siglo XXI y de aprendizaje socio-emocional, principalmente, las relacionadas con la responsabilidad social ciudadana, el trabajo en equipo, liderazgo y la orientación hacia el futuro. Este documento aborda entonces el contexto institucional para el surgimiento del semillero, los principales referentes que guiaron sus actividades, su metodología de trabajo y sus principales resultados y aprendizajes.
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Alfonso Vargas, Jazmín, and Constanza Amézquita Quintana. Educar para la sostenibilidad en tiempos de pandemia a través de ÚNICA Sostenible. Institución Universitaria Colombo Americana, June 2022. http://dx.doi.org/10.26817/paper.17.

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Abstract:
La crisis medioambiental global plantea al ámbito educativo el desafío de formar agentes de cambio que repliquen en sus comunidades las herramientas y los conocimientos necesarios para adoptar estilos de vida sostenibles orientados a preservar los recursos naturales, a garantizar a las generaciones futuras su existencia y a alcanzar sociedades más incluyentes, resilientes y sostenibles. Este working paper divulga la experiencia de educación para la sostenibilidad que tuvo lugar, en medio de la pandemia por el COVID-19 a través del semillero de investigación en educación para la sostenibilidad ÚNICA Sostenible en la Institución Universitaria Colombo Americana - ÚNICA. Dicha experiencia forma parte del proyecto de investigación “Educando para el consumo responsable. Alternativas sostenibles frente al cambio climático”, orientado a generar espacios de reflexión y acción sobre algunos de los Objetivos de Desarrollo Sostenible 2030 entre los miembros de la institución. La metodología adoptada ha sido la sistematización de experiencias, un enfoque de investigación cualitativa que busca mejorar la práctica docente partiendo de la reflexión crítica y de la interpretación de las lecciones aprendidas. Se destacan los cambios en las dinámicas adoptadas para la formación de agentes de cambio en desarrollo sostenible con la llegada de la pandemia, y el rol esencial que al respecto han jugado las TIC. Dentro de los principales aprendizajes se destaca la manera en que la generación de material audiovisual que parte de un proceso investigativo realizado por los maestros en formación contribuye al desarrollo de sus competencias en relación con la sostenibilidad en las áreas cognitiva, socioemocional y conductual. Además, la creación y el fortalecimiento de lazos comunitarios y del aprendizaje colaborativo en un entorno virtual.
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del Río, Eva. La Coherencia de Políticas para el Desarrollo Sostenible: un elemento central para la sostenibilidad ambiental en la Agenda 2030. Fundación Carolina, June 2021. http://dx.doi.org/10.33960/issn-e.1885-9119.dte4.

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Abstract:
El trabajo estudia la introducción de la variable medioambiental en el avance hacia modelos de desarrollo sostenible. Se plantea la hipótesis de que la Agenda 2030 es limitada en lo referente a la integración de la sostenibilidad medioambiental en sus objetivos, metas e indicadores, ya que no presta suficiente atención a la Coherencia de Políticas para el Desarrollo Sostenible (CPDS). La conceptualización de sostenibilidad que se desprende de los principales acuerdos e iniciativas internacionales para el desarrollo sostenible encaja con una mirada de sostenibilidad débil de tendencia liberal. Este enfoque implica la falta de una integración completa de las diferentes dimensiones del desarrollo y una preponderancia del desarrollo económico por encima de las cuestiones ambientales. De esta forma, no se tienen en cuenta los límites naturales del planeta a la hora de desarrollar políticas para el desarrollo, evaluar sus impactos y monitorizar el progreso internacional en este ámbito. Desde una mirada crítica pero constructiva a la Agenda 2030, se pretende constatar sus limitaciones para elaborar una futura metodología de seguimiento y evaluación que tenga en cuenta las interdependencias de las políticas de desarrollo y tenga una visión de sostenibilidad fuerte en el centro de su análisis. En este aspecto, el trabajo destaca la importancia de contar con nuevas metodologías de evaluación y seguimiento generalizables a distintos países y contextos como la iniciativa de la Coordinadora de Organizaciones para el Desarrollo para la elaboración del Índice de Coherencia de Políticas para el Desarrollo Sostenible.
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Ávila, Renata. Por una transición digital incluyente y justa, desde Latinoamérica al mundo. Fundación Carolina, October 2022. http://dx.doi.org/10.33960/issn-e.1885-9119.dtfo06.

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Abstract:
¿Existe la posibilidad de una transición digital sostenible, incluyente y justa para el Sur global? En este documento de trabajo se describe cómo los antecedentes históricos, el contexto político actual y la capacidad instalada en algunos países de la región, dotan a América Latina de los elementos necesarios para explorar una transición digital centrada en un marco de derechos, avanzando hacia un futuro de mejor calidad de vida para las personas en armonía con el planeta. Se destaca que la brecha digital, ya no solo entre personas, sino entre países enteros, está incrementando las disparidades en la región, que ya es hoy la más desigual del mundo. El documento destaca cómo, de no unir esfuerzos y explorar vías alternas, la región se encaminaría hacia un futuro distópico, de vigilancia absoluta y control autoritario facilitado por la tecnología, una marcada división regional, el extractivismo de datos exacerbado y la explotación de personas y recursos, especialmente si los conflictos geopolíticos dividen las fidelidades entre China y Estados Unidos de América. El documento cierra con la posibilidad de una transformación digital propia, soberana, colaborativa, que cuente con un fuerte marco de protección de derechos fundamentales y avance progresivo de los mismos, en total armonía con el sistema universal de derechos humanos. Se destaca la relevancia de una cooperación estrecha con Europa para apoyar y ayudar a dicho proceso, hacia una transformación digital centrada en las personas, que preserve y avance derechos y contribuya a superar la crisis climática y la desigualdad.
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Fagúndez, Jaime, Laura Lagos, José Antonio Cortés Vázquez, and Flávia Canastra. Los caballos salvajes de Galicia. Contexto socioeconómico y beneficios ambientales: el caso de estudio de Galicia en el proyecto GrazeLIFE (LIFE18 PRE NL 002). Servizo de Publicacións, Universidade da Coruña, February 2022. http://dx.doi.org/10.17979/spudc.9788497498265.

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Abstract:
La Universidade da Coruña (UDC) es socia del proyecto LIFE GRAZELIFE (LIFE 18 PRE/NL002), un proyecto europeo con socios de ocho países que se desarrolló entre los años 2019 y 2021. El objetivo principal del proyecto es promover la gestión sostenible del territorio mediante pastoreo y uso de grandes herbívoros. La UDC ha contribuido con el estudio de los caballos salvajes de Galicia frente a otras alternativas de gestión como las repoblaciones forestales de turno corto y largo, la ganadería extensiva o el abandono. Seleccionamos dos áreas de estudio que representan dos situaciones diferentes en relación al paisaje dominante y el uso de los caballos salvajes (bestas). La Serra do Xistral, en el norte de Lugo, es un espacio de la Red Natura 2000 dominado por brezales húmedos y turberas, donde las bestas pertenecen a ganaderos profesionales. La Serra da Groba, en el sur de Pontevedra, es un área con un clima más cálido, cubierta principalmente por repoblaciones forestales y con frecuentes incendios. Las bestas pertenecen a besteiros que no son profesionales. Durante el proyecto realizamos veinte entrevistas semiestructuradas y dos reuniones de grupo con besteiros, propietarios de los terrenos y expertos de diferentes sectores (forestal, turístico, asociaciones conservacionistas y otros). Recabamos información sobre su relación con las bestas, los problemas a los que se enfrentan, sus demandas y sus opiniones sobre las políticas públicas vigentes, incluidas las ayudas de la PAC o las compensaciones por daños del lobo, y sus planes de futuro. En el estudio de campo, seleccionamos áreas representativas de cada modelo de uso del suelo y realizamos un estudio sistemático de riqueza y diversidad de plantas, biomasa y materia orgánica en el suelo. Estas medidas sirven como indicadores de cambios en la biodiversidad, secuestro de carbono y riesgo de incendios entre los diferentes modelos.
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Pérez Muñoz, Colombia. Así se vive la economía social y solidaria en la Universidad Cooperativa de Colombia: informe 2017-2019. Ediciones Universidad Cooperativa de Colombia, December 2021. http://dx.doi.org/10.16925/wpgp.06.

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Abstract:
La Universidad Cooperativa de Colombia ha sido una Institución Auxiliar del Cooperativismo y de la Economía Solidaria desde su fundación. A lo largo de los años, desde el Instituto de Economía Social y Cooperativismo (Indesco), que es su célula madre, se ha mantenido el compro-miso con el desarrollo y fortalecimiento de la economía solidaria como realidad, teoría y proyecto, y ello ha constituido un atributo que le da identidad institucional a la universidad. Lo anterior ha implicado definir acciones desde las funciones misionales y de apoyo para hacer de este objeto de estudio también una vivencia institucional. De tal manera, a lo largo de los años se pueden establecer hitos que dan cuenta del impacto, el efecto y los productos que genera la economía solidaria en la universidad, en las regiones donde se tiene radio de acción y en el mundo a través de las redes académicas y gremiales en las cuales participa. En la ruta se evidencian diferentes ritmos y liderazgos; y resulta clave evidenciar que a partir del primer plan estratégico del siglo XXI, el tema se ha mantenido como un proceso de activación permanente del ADN cooperativo y solidario para la comunidad universitaria. En los últimos años, se aprecia una comunidad académica interdisciplinaria creciente, todos los campus dan cuenta de actividades y proyectos de investigación, docencia y/o proyección social que dejan huella en los territorios, y se han documentado prácticas de docentes, estudiantes y administrativos que viven la economía solidaria y se conectan con pares en el mundo desde sus diferentes expresiones como una alternativa para el desarrollo sostenible. Este documento de trabajo se presenta como una línea base generada entre los años 2017 y 2019 para seguir construyendo juntos, desde la comunidad universitaria, un proceso que aporte a la construcción del futuro que queremos a partir del trabajo, la cooperación, la ayuda mutua, la autogestión y la democracia en escenarios orientados al buen vivir en armonía con el planeta.
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Informe de sostenibilidad 2020. Universidad Militar Nueva Granada, October 2021. http://dx.doi.org/10.18359/docinst.5994.

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Abstract:
Por tercer año consecutivo, les presentamos nuestro Informe de sostenibilidad, documento institucional que abarca las principales acciones desempeñadas en la vigencia 2020, en la relevancia y el compromiso de nuestra alma mater con la sostenibilidad, que han llevado a la in- clusión de los Objetivos de Desarrollo Sostenible (ODS) en las estrategias y agendas de nuestra institución, así como las funciones sustantivas en docencia, investigación y extensión y el fomento de las buenas prácticas y la excelencia, tanto por ser una institución de educación superior, como por ser una del sector público, con la preparación de las metas asociadas a los ODS propuestas en la Agenda 2030, la cual constituye una plataforma de acciones concretas para mejorar la calidad de vida de la población, por lo que nos articulamos de manera directa con soluciones de desarrollo sostenible, en un proceso que requiere el cambio en el que la explotación de los recursos, la dirección de las inversiones, la orientación del desarrollo tecnológico, la innovación tecnológica en productos de desarrollo sostenible y el cambio institucional permitan armonizar y mejorar el potencial actual y futuro al satisfacer las necesidades, las aspiraciones de bienestar y la calidad para la sociedad local y nacional, así como sumar en el ámbito mundial.
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Asegurando los derechos sobre las tierras comunitarias: Prioridades y oportunidades para progresar hacia los objetivos climáticos y de desarrollo sostenible. Rights and Resources Initiative, October 2017. http://dx.doi.org/10.53892/vnib5422.

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Abstract:
Contar con unos derechos sobre la tierra y los recursos que sean seguros y estén reconocidos legalmente es fundamental para el avance de la paz, la prosperidad y la sostenibilidad mundial. Desde el desarrollo de las culturas humanas hasta la materialización de la democracia, la seguridad de la tenencia constituye la base de la sociedad humana y de nuestra relación con el entorno natural. En la actualidad, la inseguridad de los derechos de tenencia amenaza el bienestar y los medios de subsistencia de un tercio de la población mundial y, con ello, el futuro de nuestro planeta. Como guardianes históricos de las tierras y los bosques del planeta, los pueblos indígenas, las comunidades locales y las mujeres del medio rural juegan un papel fundamental en la gestión y el uso sostenible de sistemas de recursos naturales de importancia mundial. En efecto, al proteger sus derechos se protege el derecho de todas las personas a vivir en un mundo más justo, próspero y verde. Por desgracia, hasta la fecha los Gobiernos han sido lentos a la hora de reconocer y asegurar los derechos colectivos sobre la tierra y los recursos de las comunidades rurales. Como resultado, a pesar de que los pueblos indígenas y las comunidades locales son los propietarios y administradores consuetudinarios de más del 50 % de las tierras del planeta, legalmente solo poseen un 10 %. A fin de eliminar la pobreza, impedir la proliferación de conflictos sociales y políticos y garantizar el avance hacia unos objetivos globales en materia de clima, conservación y desarrollo, se requiere una actuación urgente que corrija esta injusticia de primer orden. Por suerte, el mundo nunca ha estado en mejores condiciones de cerrar esta brecha.
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