Academic literature on the topic 'Galleria d'arte moderna e contemporanea'

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Journal articles on the topic "Galleria d'arte moderna e contemporanea"

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Fackler, Fiona. "Exhibiting an Unapologetic Fascist: Mario Sironi." Perceptions 4, no. 2 (May 24, 2018): 20. http://dx.doi.org/10.15367/pj.v4i2.106.

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Abstract:
Benito Mussolini's Fascist dictatorship over Italy in the period between world wars remains a troubling element of the nation's history. It has heavily affected the contemporary politics and public displays of in addition to scholarship about the thriving artistic scene of that time, yet, the weight of Italy's Fascist legacy has either comprised the primary focus of or been entirely absent from studies on art in the 1920s-1930s until a recent academic interest in reinvestigating the political and cultural atmosphere of the period. This paper underlines the importance of such renewed critical interests in chapters of painful history and how those interests can influence public perceptions of national history and its outreach into contemporary culture. Specifically, I will examine the written and exhibited discrepancies between the life of the painter Mario Sironi under the regime and the life of selected paintings that perpetuate his existence in contemporary Italy. By comparing La Famiglia del Pastore in "Roma Anni Trenta: La Galleria d'Arte Moderna e Le Quadriennali (1931 - 1935 - 1939)" at the Galleria d'Arte Moderna and La Solitudine in "Time is Out of Joint" at the Galleria Nazionale I will analyze how exhibitions of art shape the Italian public's reception of this period. I contend that certain exhibiting styles can either deepen public reception and consideration for a work of art and the time from which it stems or can reduce understanding to that inspired by instantaneous connections, dependent on the institution's or curator's approach to context. For, no trip to a museum is simply a trip to a museum – whether actively or passively, museums shape how the public approaches the works in its halls and through these works, how the public approaches themselves and the world surrounding them.
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Magalhães, Ana G. "Achille Funi nella collezione del MAC-USP." L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità 19, no. 19-20 (December 13, 2022): 141–50. http://dx.doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp141-150.

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Abstract:
Negli ultimi anni, molto è stato detto, nella storiografia dell’arte brasiliana, sulla creazione delle istituzioni artistiche dedicate all’arte moderna nel paese, a partire dai contatti, negli anni Quaranta, del critico paulistano Sérgio Milliet e, poi, dell’industriale Francisco Matarazzo Sobrinho (di discendenza italiana) con gli Stati Uniti, in particolare col Museum of Modern Art di New York. Da queste trattative, svolte con maggior intensità nel 1946, risultò l’acquisto, da parte di Francisco Matarazzo Sobrinho e di sua moglie, Yolanda Penteado, di un primo gruppo di opere moderniste italiane e francesi, che giunsero in Brasile nel 1947. Quei due anni segnarono l’inizio del progetto di costituzione del primo Museo d’Arte Moderna di San Paolo (MAM), la cui collezione fu trasferita all’Università di San Paolo nel 1963, con la creazione del Museo di Arte Contemporanea (MAC-USP) per accoglierla.Il saggio si concentra su un dipinto di Achille Funi incluso nella collezione, L’indovina (1924), comprato per tramite della Galleria Il Milione di Milano nel 1946.
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Carnazza, Paola, Serena Francone, Philip Morelli, Rita Reale, and Maria Pia Sammartino. "Retouching matt contemporary paint layers: a new approach using natural polymers." Ge-conservacion 18, no. 1 (December 10, 2020): 384–93. http://dx.doi.org/10.37558/gec.v18i1.842.

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Abstract:
Different painting techniques, materials and application methods that characterise contemporary artworks, with predominantly matt surfaces and uniform tones, make retouching one of the most complicated conservation treatments, since sameness is the main target. The retouching intervention carried out at the Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea in Rome on Tempi prospettici (1969), an installation by the Italian artist Carlo Alfano, gave the opportunity to investigate a method to obtain different matt/glossy values through the use of natural polymers as binders. The binders chosen (different polysaccharides, cellulose derivatives and isinglass) were analysed, both individually and mixed, through colorimetric and glossmetric measurements. The pigment-binder ratio and the addition of silica to get a modulation of the matt appearance of paint formulations were also evaluated. The comparation of the colorimetric values of painting samples and those of the original paint led to the identification of the best solution for the retouching of the artwork
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Dante, Franco, and Piero Gargano. "La fiscalit&agrave del collezionista d'arte." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (August 2017). http://dx.doi.org/10.3280/edt1-2017oa5143.

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Abstract:
Il crescente volume di scambi di opere d'arte, soprattutto moderna e contemporanea, e la globalizzazione del mercato hanno portato ad una più diffusa conoscenza dei fondamenti della fiscalità dell'arte non solo tra i tecnici della materia ma anche tra i collezionisti.Nel presente articolo, partendo dal presupposto che ogni collezione d'arte nasce, cresce e inevitabilmente si trasmette a terzi, si analizzano le imposte che gravano su ogni fase del collezionismo.In particolare, si evidenzia la diversa incidenza dell'IVA sugli acquisti in base alla provenienza delle opere d'arte (italiana ed estera), ci si sofferma su quando la cessione di opere è soggetta ad imposte e il cedente da collezionista diventa mercante e si analizzano le imposte dovute in caso di trasferimento gratuito mortis causa o inter vivos, evidenziando le possibili forme di pianificazione successoria.Oltre alla fiscalità del collezionista privato si esamina il trattamento contabile e fiscale delle corporate art collection, detenute da società commerciali e professionisti.Si evidenzia, infine, il ruolo dell'art advisor, che assiste il collezionista anche nella valutazione della variabile fiscale nell'investimento in arte.
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Fernández-Inglés, Soledad, and Rosario Gutiérrez-Pérez. "El método biográfico narrativo aplicado a los bienes culturales. Una experiencia inclusiva e intercultural en la GAMeC." Tercio Creciente, June 23, 2018. http://dx.doi.org/10.17561/rtc.n14.1.

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Abstract:
La narración no es solo un género literario: se encuentra en la Paleontología, la Historia, la Psicología, la Pedagogía, en el Derecho, en el discurso científico. Es algo verdaderamente amplio. Ciencia y Arte han cooperado en la experimentación del discurso narrativo sobre qué supone narrar, el lenguaje y la percepción en la capacidad de transformar y transformarse del ser humano. La narrativa museal está entrando de lleno en algunos museos como medio de acercamiento a la obra de arte. Con detractores y defensores se abre camino de forma tímida, aunque aún no sabemos qué recorrido tendrá en el tiempo. En este ámbito trabaja desde 2007 la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC) de Bergamo, que lo ha adaptado como herramienta de los Servicios Educativos en su política de desarrollo y de inclusión social y cultural.
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Dissertations / Theses on the topic "Galleria d'arte moderna e contemporanea"

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Testa, Laura <1984&gt. "La GAMeC- Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo:analisi dell'attività espositiva e promozionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7431.

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Abstract:
La tesi analizza l’attività espositiva e promozionale della GAMeC, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, sorta nel 1991 e attualmente diretta da Giacinto di Pietrantonio. Attraverso una campionatura delle sue mostre, effettuata per casi di studio, vengono indagati la modalità di approccio al territorio per scoprire il rapporto tra Museo e cittadini e i legami storico-artistici con la città di Bergamo dal novecento ad oggi e i linguaggi espositivi impiegati. L’osservazione si focalizza su come il museo si impegna a costruire nuovi saperi e nuove tecniche di narrazione della storia dell’arte contemporanea. Nell’analisi, oltre all’aspetto più propriamente culturale, ci si è posti anche l’obiettivo di considerare i meccanismi organizzativi di un museo, i lati più tecnici come il rapporto con fruitore-pubblico, l’importanza del coinvolgimento dello spettatore nelle attività museali, le relazioni con le istituzioni e gli altri enti museali, le attività più propriamente promozionali e le sue relazioni con il web.
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Palumbo, Michela <1998&gt. "La Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma: gli ordinamenti e l'attività didattica dal 1915 ad oggi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20456.

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Abstract:
Nel primo capitolo si tracceranno le origini della galleria (come è nata, il trasferimento nella sede di Valle Giulia e la progettazione dell’edificio ad opera di Cesare Bazzani) e si prenderanno in considerazione il primo ordinamento nella sede di Valle Giulia ad opera di Ugo Fleres nel 1915 e il secondo ordinamento ad opera di Roberto Papini nel 1938, analizzando in particolare l’attività di quest’ultimo e l’impegno nel promuovere la Galleria come centro di studio, stroncato dall’insorgere della Seconda Guerra Mondiale. Durante quegli anni fu fondamentale la direzione di Palma Bucarelli, alla quale sarà dedicato il secondo capitolo, in cui, in una prima parte si esamineranno gli ordinamenti da lei proposti, e, in una seconda parte la sua attività didattica, avviata anche grazie al sostegno da parte di critici di primo piano come Lionello Venturi e Giulio Carlo Argan, proponendo in ultimo un confronto con la parallela attività didattica promossa da Caterina Marcenaro in quegli anni a Genova. Nel terzo capitolo si prenderanno in considerazione gli ordinamenti degli anni Ottanta e Novanta, in particolare quello proposto da Sandra Pinto, proponendo un confronto con un'altra realtà italiana che si è inserita nella scena dell’arte contemporanea in quegli anni, il Castello di Rivoli. Infine nel quarto capitolo si metterà in luce l’ultimo ordinamento della Galleria, proposto da Cristiana Collu nel 2016, che ha rivoluzionato lo spazio espositivo, suscitando critiche ma anche numerose approvazioni, e si illustreranno i servizi educativi che la Galleria Nazionale propone oggi, come l’adesione al progetto «Museo per tutti» o altri progetti come «La memoria del bello» per persone affette da Alzheimer.
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Fraioli, Martina <1993&gt. "Cambiamento organizzativo e nuovi obiettivi nella riforma dei musei italiani: il caso della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13947.

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Abstract:
A seguito di uno stage di sei mesi presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, l’obiettivo principale di questo lavoro di ricerca è stato quello di analizzare al contempo il complesso riassetto organizzativo del museo conseguente alla Riforma del 2014 e l’adozione di nuove strategie di engagement partecipativo. Attraverso dei framework teorici sui temi del cambiamento organizzativo e dell'audience development, si è dimostrato, quindi, come il museo abbia risposto agli obiettivi di pubblico fissati dal legislatore in maniera efficace ed innovativa, ma in un contesto organizzativo incerto e frammentario. Si è giunti alla conclusione che, in tale clima, i nuovi progetti partecipativi hanno influito non solo sul rapporto del museo con il proprio pubblico, ma anche sulle relazioni interne e sulla capacità dello staff di collaborare e negoziare. Tenendo conto della natura pubblica e nazionale del museo oggetto del caso studio, è stato inoltre necessario fornire un’analisi generale preliminare circa l’impegno dei policy maker, internazionali e nazionali, per un rinnovamento delle mission delle istituzioni museali e lo sviluppo di una mentalità audience-centric.
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Cicalini, Giorgia <1991&gt. "Palma Bucarelli e la Biennale di Venezia (1948-68): acquisizioni, prestiti e interventi critici della Direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9773.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi è analizzare le relazioni che Palma Bucarelli ha intrattenuto con la Biennale di Venezia, prendendo in considerazione il periodo 1948 - 1968. La questione viene esaminata da due punti di vista: quello istituzionale, che impegna la Bucarelli, in qualità di direttrice della Galleria Nazionale d’Arte moderna di Roma, nel prestare ed acquistare opere alla manifestazione veneziana, e nel presentare il proprio museo, attraverso una selezione di recenti acquisizioni, alla mostra speciale “Arte d’Oggi nei Musei” organizzata durante la Biennale del 1964; e quello più “critico”, in particolare focalizzato sulle personali, organizzate con la sua collaborazione, di Turcato, Fautrier, Giacometti e Pascali. Da entrambi i livelli di lettura emerge la linearità e l’avanguardia del pensiero della Bucarelli, che sempre si dedicò coraggiosamente alla salvaguardia del patrimonio e all'affermazione dell’arte astratta, difendendo e promuovendo gli artisti che più stimava. Così il museo inevitabilmente si identifica con la figura della sua direttrice, documentando l’arte attuale attraverso l’aggiornamento sul piano internazionale, la cura dell’aspetto didattico, e dando spazio all'arte nuova e ai giovani artisti. Modalità oltretutto analoghe a quelle adottate dalle Biennali prese in esame. La ricerca è stata svolta principalmente attraverso la consultazione di documenti conservati presso: l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia, l’Archivio Storico della Galleria Nazionale di Roma e l’Archivio Centrale dello Stato.
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Renna, Alessandra <1989&gt. "Il web come strumento per la comunicazione museale: una proposta per Casa Cavazzini, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6289.

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Abstract:
Con la diffusione dell'Information & Communication Technology, le forme di comunicazione museale si sono evolute. Alla fruizione museale in presenza, grazie al forte sviluppo del web, si è accostata quella remota, in cui al museo "reale" viene associata la sua versione web, ovvero il "museo virtuale". Dopo una breve introduzione sulla nascita ed evoluzione dell'istituzione museale, ci si soffermerà sull'avvento delle nuove tecnologie dell'informazione in questo ambito, analizzando il passaggio dalle modalità di comunicazione tradizionali a quelle più recenti. In particolare sarà approfondito il tema della presenza delle istituzioni museali sul web, sottolineando la rapida evoluzione dei webmuseum dalla modalità passiva 1.0 alla più partecipativa 2.0. Si indicheranno inoltre gli standard per la costruzione di siti web di qualità, con una applicazione a Casa Cavazzini Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine.
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Lora, Alice <1995&gt. "Il deposito del museo di arte contemporanea come nuova ‘sfida’ per la didattica museale. Il caso della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Achille Forti di Verona." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17389.

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Abstract:
È ormai opinione condivisa che i depositi museali non siano dei meri contenitori, polverosi e chiusi, di oggetti preziosi, ma che essi rappresentino invece il ‘cuore’ del museo. Sono una viva miniera di ricchezze a cui però, purtroppo, nella gran parte dei casi il pubblico ancor’oggi non ha accesso. La presente ricerca si propone, dunque, di analizzare come la didattica museale possa, nel prossimo futuro, essere utilizzata per rendere maggiormente accessibili e fruibili, attraverso una serie di attività guidate, i caveau o gli archivi di musei e gallerie. Dopo una prima analisi dell’attuale situazione della didattica nei musei d’arte contemporanea in Italia, l’elaborato si concentra sul dibattito internazionale relativo all’importanza e alla valorizzazione del deposito quale elemento fondamentale della realtà museale. In particolare, viene preso in esame il caso della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Verona Achille Forti, per la quale vengono sviluppati, in via sperimentale, alcuni brevi percorsi educativi rivolti ad un pubblico di adolescenti e adulti, atti a valorizzare i depositi del museo veronese.
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Bersani, Francesca <1990&gt. "Il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna: origini, configurazione ed itinerari espositivi per una prospettiva locale, nazionale ed internazionale sull'arte contemporanea." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9611.

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Abstract:
La Galleria d'Arte Moderna di Bologna, istituzione comunale nata tra le due guerre, dal 1975 ha sede presso il quartiere fieristico dove vi permane per oltre trent'anni. In questo periodo si distingue per l'organizzazione di importanti eventi d'arte contemporanea, focalizzandosi sia sui grandi nomi della scena mondiale sia sulla promozione di talenti locali ed emergenti. Nel 2005, sotto la direzione di Gianfranco Maraniello, la GAM è oggetto di un completo ripensamento che la vede trasferita presso l'edificio dell'ex Forno del pane, luogo carico di storia e di valenze sociali, situato nel neonato distretto culturale nel cuore della città. Si trasforma quindi in MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna ed assume una nuova configurazione istituzionale, dotata di autonomia decisionale e finanziaria. Al MAMbo fanno capo diverse sedi distaccate, tra le quali figura il Museo Morandi con un prezioso corpus di oltre 250 opere del pittore bolognese, donate al Comune dai suoi eredi. Nella nuova sede del MAMbo trova spazio anche un'esposizione organica della collezione permanente della ex GAM, frutto di una oculata politica di acquisizioni condotta dagli anni 60 ad oggi. Senza mai trascurare di perpetuare la politica culturale della GAM, promuovendo gli artisti locali ed emergenti, il MAMbo nei suoi dieci anni di attività è stato teatro di grandi mostre di portata internazionale, inserendosi a pieno titolo nella costellazione dei Musei d'Arte Contemporanea in Europa.
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Books on the topic "Galleria d'arte moderna e contemporanea"

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Francesca, Grana, Fondazione Torino musei. Archivio fotografico, and Turin (Italy). Galleria civica d'arte moderna e contemporanea, eds. GAM, la Galleria civica d'arte moderna e contemporanea. Torino: U. Allemandi, 2008.

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2

Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea (Rome, Italy). Catalogo generale: Della Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea. [Rome]: Edizioni De Luca, 1995.

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3

Guida GAM: Galleria d'arte moderna Achille Forti. Modena: Franco Cosimo Panini editore, 2020.

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4

Rome (Italy). Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea. Catalogo generale: Della Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea. [Rome]: Edizioni De Luca, 1994.

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5

Galleria d'arte moderna e contemporanea (Bergamo, Italy). Raccolta Spajani: Galleria d'arte moderna e contemporanea/Bergamo : collezioni permanenti. Bergamo: Comune di Bergamo, Assessorato alla cultura, 1999.

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6

Vittorio, Fagone, ed. Raccolta Spajani: Galleria d'arte moderna e contemporanea, Bergamo : collezioni permanenti. Bergamo: Lubrina, 1999.

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7

Dora, Favatella Lo Cascio, and Galleria d'arte moderna e contemporanea (Bagheria, Italy), eds. Bagheria, Museo Guttuso: Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea Renato Guttuso. Palermo: Novecento, 1991.

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8

Enrico, Crispolti, Tenti Dario, Vinay Cornelio, and Arezzo (Italy). Galleria comunale d'arte contemporanea., eds. La Galleria comunale d'arte contemporanea di Arezzo. Cinisello Balsamo: Silvana, 1995.

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9

Torlonia, Musei di Villa, and Rome (Italy). Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea, eds. Percorsi del Novecento romano dalla Galleria comunale d'arte moderna. Roma: Gangemi, 2010.

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10

Cristina, Rodeschini Galati M., ed. Raccolta Stucchi: Galleria d'arte moderna e contemporanea, Accademia Carrara, Bergamo : collezioni permanenti. Bergamo: Lubrina, 2004.

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