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Dissertations / Theses on the topic 'Gestione dei rifiuti'

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1

Gennari, Silvia. "La gestione dei rifiuti urbani in Europa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1702/.

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Cossu, Elena <1976&gt. "Sostenibilità dello spazio urbano e gestione dei rifiuti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/553/1/cossu.pdf.

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3

Cossu, Elena <1976&gt. "Sostenibilità dello spazio urbano e gestione dei rifiuti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/553/.

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4

MONTANARI, VINCENZO. "La gestione integrata dei rifiuti nella logica dei servizi pubblici locali." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2014. http://hdl.handle.net/2108/207803.

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5

Calabrese, Donato. "RAEE: gestione e trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/557/.

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6

Pierantoni, Matteo. "La gestione dei rifiuti urbani nel comune di Pisa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3979/.

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Abstract:
L’elaborazione di questa tesi è stata svolta con l’ausilio di strumenti di Business Intelligence. In particolare, si è dapprima alimentato un data warehouse territoriale, in cui sono stati inseriti, dopo averli elaborati, i dati messi a disposizione dagli osservatori territoriali nazionali e dall’azienda Geofor spa. A partire da questi, sono stati prodotti degli indicatori statistici e dei report, utili per evidenziare andamenti e trend di crescita di alcuni particolari indici. Il principale strumento utilizzato è StatPortal, un portale Web di Business Intelligence OLAP per la realizzazione di Data warehouse territoriali. L’argomento sarà approfondito nel capitolo sette, dedicato agli strumenti utilizzati, ma in breve, questo sistema consente di raccogliere, catalogare e condividere informazione statistica e geostatistica, nonché di produrre indicatori e reportistica. Il lavoro è organizzato come segue: inizialmente c’è una prima parte di definizione e classificazione dei rifiuti che ha l’obiettivo di permettere al lettore di inquadrare il tema e prendere coscienza del problema. Successivamente, è stata sviluppata una parte più storica, con una rapida analisi temporale per comprendere il “tipping point”, cioè il momento in cui i rifiuti hanno iniziato a essere percepiti come un problema per la comunità, concludendo con un accenno agli scenari attuali e futuri. In seguito, si è indirizzata l’attenzione sul panorama italiano, europeo e mondiale citando alcuni interessanti e originali esempi di efficienza nella gestione dei rifiuti, che potrebbero servire da spunto per qualche stakeholder nazionale. Si è poi introdotta quella che è la normativa vigente, sottolineando quali sono gli obiettivi che impone ed entro quali tempi dovranno essere raggiunti, elencando quindi i principi fondamentali del D.lgs.152/2006 e del D.lgs 36/2003. Continuando su questo filo logico, si è voluto introdurre al lettore, la questione dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) nel Comune di Pisa. Sono stati definiti: lo stato dell’arte dell’igiene urbana pisana, i sistemi implementati nella città con i vari pregi e difetti e quali sono state le azioni pratiche messe in atto dall’Amministrazione per far fronte al tema. Il capitolo sei rappresenta uno dei due punti focali dell’intero lavoro: il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente della città di Pisa in tema di rifiuti urbani. Qui saranno analizzati i vari indici e report prodotti ad hoc con lo strumento Statportal appena menzionato, con lo scopo di segnalare evidenze e obiettivi dell’Amministrazione. Nel settimo capitolo si analizza la fase di progettazione del Data Warehouse. Sono elencati i passi fondamentali nella costruzione di un DW dimensionale, esponendone in primo luogo la specifica dei requisiti del progetto ed elencando per ognuno di essi le dimensioni, le misure e le aggregazioni relative. In seguito saranno descritti nel dettaglio la fase di progettazione concettuale e lo schema logico. In ultimo, sarà presentato l’altro punto focale di questa tesi, nonché la parte più interattiva: un portale web creato appositamente per il Comune con l’obiettivo di coinvolgere ed aiutare i cittadini nel conferimento dei rifiuti da loro prodotti. Si tratta di una sorta di manuale interattivo per individuare come eseguire una corretta differenziazione dei rifiuti. Lo scopo primario è quello di fare chiarezza alle utenze nella differenziazione, il che, in maniera complementare, dovrebbe incrementare la qualità del rifiuto raccolto, minimizzando i conferimenti errati. L’obiettivo principale di questo lavoro resta quindi il monitoraggio e l’analisi delle tecniche e dei processi di gestione dei rifiuti nel Comune di Pisa. Analogamente si vuole coinvolgere e suscitare l’interesse del maggior numero di persone possibile al tema della sostenibilità ambientale, rendendo consapevole il lettore che il primo passo verso un mondo più sostenibile spetta in primis a Noi che quotidianamente acquistiamo, consumiamo ed infine gettiamo via i residui senza troppo preoccuparci. Il fatto che anche in Italia, si stia sviluppando un senso civico e una forte responsabilizzazione verso l’ambiente da parte dei cittadini, fa ben sperare. Questo perché si è riusciti a imprimere il concetto che le soluzioni si ottengano impegnandosi in prima persona. E’ alla nostra comunità che si affida il dovere di non compromettere l’esistenza delle generazioni future, incaricandola del compito di ristabilire un equilibrio, ormai precario, tra umanità e ambiente, se non altro perché, come recita un vecchio proverbio Navajo: “il mondo non lo abbiamo in eredità dai nostri padri ma lo abbiamo in prestito dai nostri figli”.
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7

Manzone, Francesca. "Analisi dei dati della gestione dei rifiuti urbani di alcuni Comuni campione della Regione Emilia Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Questo elaborato nasce con l’obiettivo di trovare quali indicatori sono maggiormente indicativi delle reali performance ambientali ed economiche nella gestione dei rifiuti urbani al fine di studiare la situazione attuale e le cause che maggiormente influenzano la qualità della gestione del servizio. Il lavoro di analisi dei dati è stato diviso in quattro fasi principali. Inizialmente sono stati raccolti dati pubblici relativi ai vari Comuni della Provincia di Bologna per la successiva creazione di indicatori complessi, indispensabili sia per il confronto dei dati stessi, che delle varie categorie e delle classi create in seguito. Infine lo sviluppo dei grafici ha permesso di mettere in relazione i vari elementi in modo da fornire una chiara rappresentazione di come questi possano influire sui costi e sulle tematiche ambientali.
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Bongiovanni, Elena. "Gestione dei rifiuti in Bolivia: tecnologie appropriate e sviluppo imprenditoriale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23429/.

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Abstract:
La tesi indaga sulla possibilità di sviluppare attività imprenditoriali nel settore dei rifiuti solidi urbani della Bolivia attraverso l’introduzione di tecnologie appropriate. L’attuale sistema di gestione dei rifiuti in Bolivia non è adeguatamente normato e controllato e favorisce lo sviluppo di pratiche di smaltimento scorrette e pericolose sia per l’ambiente che per la salute umana. Agendo già a livello di gestione dei rifiuti solidi urbani, favorendo l’introduzione di sistemi integrati, è possibile introdurre i principi dell’economia circolare che permetterebbero di migliorare le condizioni economiche, ambientali e sociali e di favorirne uno sviluppo sostenibile. Introdurre un sistema integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani darebbe la possibilità di creare nuovi posti di lavoro e accrescere i flussi di rifiuti solidi urbani per categoria merceologica, i quali, costituirebbero importanti flussi di materie prime per le filiere del riciclo e della produzione di beni da materia prima seconda. Lo studio analizza l’attuale gestione dei rifiuti solidi urbani in Bolivia per verificare la possibilità di avviare attività imprenditoriali nel settore che permetterebbero di salvaguardare l’ambiente, favorire lo sviluppo economico e migliorare la condizione sociale dei raccoglitori informali.
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9

Calzavara, Camilla <1989&gt. "Politiche e normative sulla gestione dei rifiuti solidi nella RPC." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3205.

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10

LUCIANI, FRANCESCA. "La disciplina del decommissioning degli impianti nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2013. http://hdl.handle.net/11566/242567.

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11

Bamonti, Silvia. "Requisiti di sostenibilità in materia di gestione dei rifiuti nella VAS dei piani comunali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2022/.

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Gargiani, Andrea. "Analisi tecnico - economica della gestione dei rifiuti: il caso L-3 Calzoni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Questo progetto di tesi è stato realizzato in collaborazione con la Calzoni S.r.l. di Calderara di Reno. L’azienda da qualche anno sta implementando nuove pratiche volte al rispetto dell’ambiente, le quali sono direttamente collegate all’analisi ambientale, strumento previsto dalla norma UNI EN ISO 14001. Il lavoro di tesi si colloca proprio all’interno di questa tematica risultando essere di particolare interesse e di importanza strategica. Gli obiettivi sono stati di vario genere ma con un unico filo conduttore, ovvero la gestione dei rifiuti. La prima fase prevede un’analisi completa dell’attuale gestione dei rifiuti, mentre il passo successivo è stato quello di cercare di migliorare il processo attuale andando a valutare possibili scenari alternativi. La corretta gestione dei rifiuti deve essere uno dei punti di forza di un’azienda che vuole impegnarsi nei confronti della protezione dell’ambiente e della prevenzione dell’inquinamento.
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LATEGANO, EMANUELE. "Modellazione dei processi di incenerimento dei rifiuti solidi." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/1105.

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Abstract:
In questa ricerca è stato sviluppato un modello in grado di simulare i complicati fenomeni di combustione che si susseguono all’interno di un inceneritore di rifiuti sanitario-ospedalieri con camera di combustione a tamburo rotante. Il modello è stato sviluppato per poter essere uno strumento di supporto nella fase progettuale della camera di combustione, ma allo stesso tempo, per identificare quali possano essere le migliorie e le modifiche che possano portare all’ottimizzazione del processo di combustione e del recupero energetico. Il modello prende in considerazione tutti i bilanci termici e di massa che avvengono durante la fase della combustione considerando i coefficienti cinetici propri di ognuna della fasi della combustione (essiccamento, pirolisi e combustione). Il modello è stato infine validato utilizzando dati misurati e/o registrati in un impianto preso come riferimento situato a Roma. I risultati delle simulazioni hanno mostrato una buona corrispondenza con i dati sperimentali misurati; in particolar modo i profili di temperatura calcolati con il modello hanno mostrato una discreta correlazione con quelli misurati sperimentalmente. Per verificare l’affidabilità del modello è stata effettuata un’analisi di sensibilità considerando come dati di input diverse condizioni al contorno riguardanti sia le condizioni operative (portata di rifiuti ed eccesso d’aria) sia le caratteristiche geometriche della camera di combustione (proprietà e geometria del materiale refrattario ed isolante della camera di combustione). L’analisi di sensibilità ha infine confermato la possibilità di utilizzare questo modello per ottenere informazioni riguardo il processo di combustione e allo stesso tempo per programmare possibili modifiche alle condizioni operative e/o geometriche della camera di combustione.
In this research a simulation model developed for the analysis of the combustion processes in a rotary kiln incinerator operating on healthcare waste has been carried out. The model has been developed as a support tool in the design phase of incinerator combustion chambers and, at the same time, to identify possible technical changes in existing plants to the aim of optimizing both the combustion process and the thermal energy recovery. The model takes into account mass and thermal balances for the waste stream combustion process with specific kinetic parameters for the oxidation of the specific waste stream and has been validated with respect to experimental data measured on a real incineration plant located in Rome (Italy). Simulation results have shown a good agreement with experimentally measured data. In particular simulated internal and external temperature profiles have shown a very good agreement with the measured ones. A sensitivity analysis of the combustion system to different operating conditions has then been performed analysing the influence of different operating variable (input mass flow rates, excess air ratios) as well as design properties (refractory and insulator characteristics) on the furnace behaviour. These analyses confirmed the possibility of using this model in order to get information about the combustion processes and at the same time to plan future changes in the operative or geometric conditions of the combustion chamber.
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Petrangelo, Saverio. "Fotovoltaico sostenibile: la gestione e il riciclo dei moduli a fine vita." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3280/.

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Cazzorla, Mariaceleste. "Sostenibilità e valutazione ergonomica nella gestione dei rifiuti: il caso del “Porta a Porta”." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Da più di trent’anni lo sviluppo sostenibile è l’obiettivo a cui continuamente si fa riferimento, come un ideale a cui tendere in svariati ambiti. Lo studio analizza l’efficacia di tale concetto al fine di riuscire a salvaguardare e conservare le risorse. La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro ma soprattutto delle generazioni future. Lo sviluppo sostenibile, però, allarga i suoi orizzonti a tutte le attività intrinseche dell’uomo, poiché garantire una vita dignitosa alle generazioni future, vuol dire anche dare loro un ambiente sano e capace di garantire una vita serena. Ed è qui, nonostante una letteratura in fase embrionale, che nasce l’esigenza di porre l’accento sull'importanza dell’ergonomia. Attraverso l'osservazione diretta di tre casi aziendali che effettuano il servizio di igiene urbana e l'implementazione dei metodi per la valutazione del rischio ergonomico, si evidenzia che l’ergonomia è fondamentale: guida, anticipa e, in alcuni casi, produce i mutamenti delle interazioni dell’uomo con gli artefatti, materiali e immateriali, progettati e utilizzati nel corso della sua storia e con i contesti ambientali entro cui vive e cresce. Inoltre, le soluzioni proposte, una volta implementate, possono ridurre concretamente i valori del livello di rischio riscontrati nelle analisi dei casi applicativi. Questo lavoro ha voluto porre l’attenzione al metodo di raccolta Porta a Porta, tecnica che favorisce una maggiore quantità e qualità di recupero dei rifiuti urbani. Tale tecnica è una condizione imprescindibile per lo sviluppo sostenibile di un'economia che auspica ad essere circolare, senza per questo nuocere alla salute e alla sicurezza dell’operatore ecologico, ponte tra rifiuto e risorsa. Il contributo innovativo di questo studio risiede,quindi, nel tentativo di trovare un punto di convergenza tra uno sviluppo sostenibile che non perda di vista la condizione psico-fisica dell’operatore.
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Laurenti, Rodolfo. "La gestione dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione: raccolta, trattamento, utilizzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/199/.

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ANDREATTA, DANIELA. "Un’analisi esplorativa delle determinanti della gestione illegale dei rifiuti: il caso italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/55868.

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Abstract:
Negli ultimi anni, la gestione illegale dei rifiuti ha attirato l’attenzione pubblica e dell’accademia. A causa delle sue conseguenze negative non solo per l’ambiente, ma anche per la salute pubblica e la crescita economica, gli esperti hanno cominciato ad esplorare le dinamiche del fenomeno e le possibilità di prevenzione. Alcuni studi hanno evidenziato l’esistenza di diversi fattori che possono determinare la gestione illegale dei rifiuti, ma pochi di essi hanno empiricamente testato la validità dei fattori stessi. Di conseguenza, si avverte la necessità di produrre nuova conoscenza sull’argomento. Il presente studio consiste in un’analisi esplorativa di fattori socio-economici, fattori di policy e di performance, e fattori criminali che influenzano la gestione illegale dei rifiuti in Italia. Dopo aver identificato le determinanti considerate rilevanti dalla letteratura, l’obiettivo è quello di testarle empiricamente. Per prima cosa, grazie all’unicità di un dataset creato sul contesto italiano, nello studio si indaga quantitativamente l’effetto di diversi fattori sul fenomeno attraverso un’analisi econometrica. Successivamente, lo studio prosegue con un’analisi “crime script” al fine di esplorare quali fattori suggeriti dalla letteratura e testati nella parte quantitativa emergono anche da casi studio e come effettivamente intervengono nel ciclo dei rifiuti italiano. I risultati indicano che la gestione illegale dei rifiuti è determinata da: i) uno scarso sviluppo economico e demografico, un alto livello d’istruzione nel territorio, la presenza di turisti; ii) l'inefficienza della normativa ambientale, delle forze dell’ordine e delle prestazioni sui rifiuti; iii) la presenza di criminalità organizzata e la diffusione di crimini economici e fiscali. Prendendo spunto da questi risultati, lo studio non solo aumenta la conoscenza sul fenomeno, ma è anche in grado di avanzare alcuni suggerimenti di policy per contrastare efficacemente le condotte illegali legate alla gestione dei rifiuti.
In the last several decades, illegal waste management (IWM) has attracted great academic and public attention. Due to its negative consequences not only for the environment, but also for public health and economic growth, scholars started to be interested in the dynamics of IWM and in how to prevent it. Some studies stressed the existence of different factors that can determine the phenomenon, but very few of them have empirically tested their validity. Consequently, developing new research on the topic is still necessary. The present study conducts an explorative analysis of the socio-economic, policy and performance-driven and criminal factors influencing IWM in Italy. After the identification of the most relevant determinants according to the literature, the objective is to empirically test them. First, thanks to a unique dataset focused on the Italian context, the study quantitatively investigates the effect of different factors on the phenomenon through an econometric analysis. Second, the study realises a crime script analysis to explore which factors suggested by the literature and tested in the quantitative part emerge also in concrete case studies and how they effectively intervene in the Italian waste cycle. Results indicate that IWM is determined by: i) a low level of economic development and population density, a high level of education and tourists’ presence; ii) inefficiency in environmental regulation, enforcement and waste performances; iii) the presence of organised crime and the diffusion of economic and fiscal crimes. According to these findings, the study not only deepens the knowledge of the phenomenon, but it is also able to provide some policy suggestions to efficiently hinder illegal conducts related to waste management.
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Lisio, Paolo. "Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani. La metodologia LCA(Life Cycle Assessment)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5445/.

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Nanni, Marcella <1980&gt. "Studio della gestione integrata dei rifiuti urbani nell'ambito della provincia di Bologna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2199/1/nanni_marcella_tesi.pdf.

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Abstract:
This work is an analysis of integrated urban waste management in the province of Bologna. It consists of five chapters and one enclosure. Primarily, it focuses on the legislative framework at european, national and local level. Then the study analyses the situation of urban waste system adopted in the reference territory from 2003 to 2007 to show its evolution process. Chapter 3 is based on considerations about the percentage of effective recover of materials derived from separate collection that has been reached in the province of Bologna in 2006. The following chapter describes the urban waste management at national level using dates of 2005 and 2006 by APAT (National Agency for environmental protection). Then, it has been made a comparison with Emilia-Romagna and district of Bologna. Chapter 5 focuses on the description of innovative strategies introduced in the district of Bologna to increase separate collection level and optimize waste management. In particular, it analyses two sperimental projects: one based on door to door collection and the other founded on an integrated collection system which provides the application of two collection models (door to door collection in industrial areas and collection by containers in urban ones). Finally, in the enclosure, it is also descrided best practices of waste management sector about collection models, treatment plants and innovative strategies available at that moment in Europe.
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Nanni, Marcella <1980&gt. "Studio della gestione integrata dei rifiuti urbani nell'ambito della provincia di Bologna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2199/.

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Abstract:
This work is an analysis of integrated urban waste management in the province of Bologna. It consists of five chapters and one enclosure. Primarily, it focuses on the legislative framework at european, national and local level. Then the study analyses the situation of urban waste system adopted in the reference territory from 2003 to 2007 to show its evolution process. Chapter 3 is based on considerations about the percentage of effective recover of materials derived from separate collection that has been reached in the province of Bologna in 2006. The following chapter describes the urban waste management at national level using dates of 2005 and 2006 by APAT (National Agency for environmental protection). Then, it has been made a comparison with Emilia-Romagna and district of Bologna. Chapter 5 focuses on the description of innovative strategies introduced in the district of Bologna to increase separate collection level and optimize waste management. In particular, it analyses two sperimental projects: one based on door to door collection and the other founded on an integrated collection system which provides the application of two collection models (door to door collection in industrial areas and collection by containers in urban ones). Finally, in the enclosure, it is also descrided best practices of waste management sector about collection models, treatment plants and innovative strategies available at that moment in Europe.
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Conzon, Francesco <1990&gt. "Il modello della raccolta differenziata nel sistema di gestione integrata dei rifiuti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7133.

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Abstract:
La tesi analizza il modello della raccolta differenziata dei rifiuti, in particolare il sistema "porta a porta", cercando di comprenderne le caratteristiche, il funzionamento, i punti di forza e di debolezza. Dopo aver presentato il problema dei rifiuti, la ricerca fornisce un quadro sulla situazione normativa, sia a livello europeo, sia nazionale e sullo stato dell'arte relativamente agli attuali sistemi di gestione dei rifiuti e alle disposizioni in materia di raccolta differenziata. Si cerca di fornire, attraverso i dati citati e i rapporti presi in esame, una descrizione dello scenario odierno e del possibile cambiamento futuro che potrebbe interessare il nostro sistema economico, dal momento che il modello della società attuale non è sostenibile a lungo termine, come evidenziato dalla problematica della crescente produzione di rifiuti. All'interno di questo progressivo cambiamento del modo di produrre, utilizzare e consumare le risorse del nostro pianeta, la raccolta differenziata costituisce un modello di gestione dei rifiuti che consente di riciclare percentuali sempre più elevate di materiali dai rifiuti stessi, i quali vengono riutilizzati in nuovi cicli produttivi, anzichè essere destinati nelle discariche. Inoltre la pratica della raccolta differenziata contribuisce ad educare e a sensibilizzare il consumatore nei confronti della necessità di tutelare l'ambiente, attraverso la riduzione delle quantità di rifiuti prodotte. Tuttavia la raccolta differenziata, da sola, non può risolvere il problema dei rifiuti: è necessario creare economie circolari per evitare gli sprechi, inoltre si deve porre attenzione e cambiare l'intero processo produttivo, tenendo conto anche che sono i nostri comportamenti e quindi i nostri stili di vita a creare i rifiuti e a inquinare l'ambiente.
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Sartori, Lara. "Studio dell'efficienza del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani della società Contarina SpA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19434/.

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Abstract:
Contarina è un’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti in 49 Comuni della Provincia di Treviso. L’esperienza di tirocinio svoltasi presso tale realtà aziendale, ha avuto come obiettivo l’analisi della tracciabilità dei principali rifiuti trattati dagli impianti di Contarina, al fine di comprendere l’efficienza del sistema di gestione integrata del rifiuto urbano. Dopo un breve inquadramento normativo, si è proceduto a descrivere il modello di gestione messo in atto dall’azienda, analizzandone anche le modalità operative. Oltre al calcolo della percentuale di materiale raccolto in maniera differenziata, secondo differenti metodologie e all’analisi quantitativa e qualitativa dei rifiuti prodotti, per stimare l’effettivo quantitativo di materiale avviato a recupero, sono stati elaborati dei bilanci di massa per le seguenti filiere di rifiuto: vetro, plastica, metalli, carta e cartone, frazioni biodegradabili e indifferenziato. Tali categorie di rifiuto infatti, costituiscono la maggior parte dei rifiuti raccolti e trattati da Contarina. L’analisi dei dati ha rivelato una buona efficienza di captazione del sistema di raccolta differenziata ed anche un’elevata qualità merceologica del rifiuto gestito. In merito all’efficienza di trattamento e alla quantità del materiale avviato a recupero, alcune filiere si sono dimostrate più virtuose di altre, come ad esempio quella relativa al rifiuto cartaceo, dove il 99.3% del materiale trattato è diventato materia prima seconda. L’elaborato ha messo in luce inoltre come il quantitativo di materiale recuperabile venga influenzato, oltre che dalla qualità e tipologia di rifiuto trattato, anche dalla modalità di conferimento e dall’efficienza separativa degli impianti. Complessivamente, attraverso il trattamento delle principali categorie di rifiuto raccolte tramite il sistema porta a porta e gestite all’interno degli impianti Contarina, l’azienda trevigiana ha avviato a recupero, più dell’85% del materiale selezionato.
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Di, Camillo Ilaria. "Modellazione del ciclo termico di un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Breve analisi sulla gestione dei rifiuti e simulazione del ciclo termico del termovalorizzatore del Frullo (gruppo Hera, Bologna), con modellazione di due possibili variazioni operative (dettate dal gestore dell'impianto), per valutare la loro fattibilità in termini di miglioramento dell'efficienza elettrica e termica. Conferma dei risultati ottenuti mediante un'analisi economica basata sulla vendita stagionale dell'energia elettrica e termica.
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Cardarella, Silvio. "Cultura del rifiuto, tariffa d'igiene ambientale (TIA)e raccolta porta a porta per una gestione ambientale integrata dei rifiuti solidi urbani." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2183/.

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Nigro, Michela. "Analisi del ciclo di vita della gestione integrata dei rifiuti: il caso del Comune di Oliveto Citra." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1336/.

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Tucci, Stefano. "La gestione integrata dei rifiuti urbani: il caso regione Campania. Criticità e scenari d'intervento." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/958/.

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Lalli, Francesco. "Elaborazione di un indicatore multi criteria di virtuosita nella gestione dei rifiuti, destinato agli enti locali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6059/.

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Abstract:
Essendo la percentuale di raccolta differenziata un indicatore che preso singolarmente risulta insufficiente a misurare la virtuosità di un Comune nella gestione dei rifiuti, si è elaborato un indicatore multi criteria che amplia l'orizzonte dell'analisi agli altri aspetti inerenti la gestione dei rifiuti. I criteri individuati sono otto: -Percentuale di raccolta differenziata -Produzione pro capite di rifiuti indifferenziati -Produzione pro capite di rifiuti totali -Impatto ambientale del sistema di raccolta e trattamento dei rifiuti -Costi del servizio -Tracciabilità dei rifiuti domestici -Coinvolgimento della popolazione -Comodità per il cittadino. Ad ogni Comune analizzato (il caso di studio è l'Unione Terre di Castelli) viene attribuito un punteggio per ogni criterio, in seguito moltiplicato per il peso attribuito al criterio stesso. I punteggi dati da ciascun criterio sono stati poi normalizzati in una scala da 0 a 1 con l'intervento di figure di esperti di ciascun ambito; i pesi sono stati determinati con la metodologia della Pairwise Comparison (T.Saaty, 1980) dai Sindaci e dagli Amministratori di tutti i Comuni del caso di studio. L'indicatore così costruito è stato poi applicato ai Comuni del caso di studio mostrando risultati, in termini di virtuosità, differenti da quelli prodotti dal solo indicatore di raccolta differenziata, evidenziando così l'importanza di un approccio multi disciplinare al tema dei rifiuti. L'indicatore, mostrando i punteggi ed il margine di miglioramento relativo a ciascun criterio, si è poi rivelato un efficace strumento di supporto alle decisioni per i Comuni nell'indirizzo degli investimenti in materia di gestione dei rifiuti.
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Paolini, Pietro. "La gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione: valutazione dei benefici ambientali ed economici tra opportunità, minacce di illegalità ed innovazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5473/.

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Betti, Veronica. "La gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE): il fine vita di un personal computer." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/875/.

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FRANZESE, MAURIZIO. "La gestione dei rifiuti urbani residuali da raccolta differenziata: valutazione dei combustibili solidi secondari (CSS) producibili da impianti di trattamento meccanico biologico." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2014. http://hdl.handle.net/2108/203192.

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Abstract:
L’obiettivo di questo lavoro di dottorato è quello di valutare le maggiori opportunità di recupero energetico rappresentate dall’introduzione, nella legislazione italiana in materia di rifiuti, dei combustibili solidi secondari (CSS, definiti nella normativa comunitaria SRF, Solid Recovered Fuel) derivanti dai flussi di rifiuti in uscita da impianti di trattamento meccanico biologico. In particolare sono stati valutati tre flussi di rifiuti in uscita da due impianti di trattamento meccanico biologico operativi nella città di Roma, in termini di campionamento, classificazione e specificazione dei combustibili solidi secondari (CSS) previste dalle rispettive norme UNI. Il primo di questi flussi attualmente viene definito come combustibile derivato da rifiuti (CDR, definito nella normativa comunitaria RDF, Refuse Derived Fuel) sulla base delle norme UNI 9903 (2004); gli altri due, costituenti flussi di scarto, sono definiti scarti pesanti e scarti di raffinazione i quali entrambi, allo stato attuale, vengono conferiti in discarica. Tali considerazioni derivano dal fatto che la nuova norma sui combustibili solidi secondari ammette 125 possibili classi di CSS contro le sole 2 previste dalla precedente norma sul CDR, quindi l’obiettivo è stato di valutare se tali flussi possano essere sottratti al conferimento in discarica per poter essere valorizzati in impianti termici di incenerimento rifiuti (noti anche in letteratura come impianti Waste to Energy, WtE). In un primo momento è stata effettuata una prima classificazione del flusso da CDR in termini di CSS sulla base dei dati storici disponibili per i due impianti rappresentati dalle analisi fatte per il CDR, come ammette la stessa norma UNI relativa ai combustibili solidi secondari. È stata successivamente predisposta una metodica di campionamento propria rispondente alla norma UNI e calibrata sugli impianti oggetto di studio. Dall’applicazione della metodica di campionamento presso tali impianti, è stata effettuata una prima classificazione dei flussi in termini di combustibili solidi secondari; è stata inoltre valutata la rispondenza, in termini di parametri di classificazione e specificazione di tali flussi di rifiuti in uscita, alla norma relativa alla cessazione di qualifica di rifiuto (concetto noto in letteratura come End of Waste, EoW) definita dal Decreto Ministeriale n. 22 del 14/2/2013 relativo al combustibile solido secondario definito come CSS-combustibile. I risultati ottenuti mostrano che il potere calorifico inferiore (PCI) del flusso da frazione leggera (ex flusso CDR), calcolato sui campioni analizzati risulta sempre inferiore a quello ottenuto dalle elaborazioni relative ai dati storici. Per spiegare tali differenze, è stato quindi investigato il possibile ruolo delle diverse frazioni granulometriche (frazione più fine ϕ ≤ 2 mm e più grossolana ϕ > 2 mm) nelle fasi di classificazione e specificazione. È stato inoltre ipotizzato un accorpamento dei flussi in uscita ed effettuata una classificazione e specificazione degli stessi quali combustibili solidi secondari CSS. È stata quindi valutata la possibile gestione e valorizzazione dei flussi in uscita dagli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani residuali da raccolta differenziata.
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Guidetti, Fabio <1996&gt. "La gestione dei rifiuti plastici nella Repubblica Popolare Cinese e il loro riciclaggio, con repertorio terminografico italiano-cinese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18932.

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Abstract:
La presente tesi mira ad analizzare la situazione della plastica in Cina, soprattutto per quanto concerne la gestione dei rifiuti plastici e il loro riciclaggio. Se è vero che il problema dell’inquinamento da plastica non conosce confini, esaminare la realtà cinese risulta ancora più significativo, essendo il Paese il maggior produttore e consumatore di plastica sul pianeta. Dopo un primo capitolo introduttivo necessario per comprendere a pieno l’argomento, il focus dell’elaborato si sposta sulla storia della plastica in Cina, sui principali fenomeni collegati nonché sull’azione legislativa promossa a riguardo. L’analisi prosegue soffermandosi sulla gestione dei rifiuti plastici e sul recupero del materiale nel Paese, di cui sono esposte le principali criticità e le maggiori sfide riscontrate, e si conclude con una serie di proposte concrete volte ad apportare un miglioramento effettivo in futuro. Il fulcro dell’elaborato è però costituito dal relativo repertorio terminografico presente nella seconda sezione, essenziale per riuscire ad affrontare il tema con precisione e professionalità sia in lingua cinese che in italiano. La tesi vuole quindi essere prima di tutto uno strumento utile e pratico per chiunque necessiti di un glossario bilingue specifico ed esaustivo sulle materie plastiche e sul loro recupero, difficilmente reperibile nei comuni dizionari presenti sul mercato.
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Procida, Giorgia <1996&gt. "La gestione dei rifiuti solidi nei Territori palestinesi: valutazione delle iniziative dell’Autorità Nazionale Palestinese e della comunità locale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20999.

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Abstract:
La tesi si propone di analizzare la gestione dei rifiuti solidi nei Territori palestinesi, presentando le politiche e le strategie attuate dalle autorità palestinesi e le iniziative della comunità locale per risolvere i problemi che affliggono tale settore. L’obiettivo della ricerca è quello di valutare l’efficacia delle risposte dell’Autorità Nazionale Palestinese e della comunità locale su questo tema, dimostrandone i punti di forza e di debolezza. L’elaborato è suddiviso in tre capitoli. Il primo capitolo tratterà delle politiche e delle strategie dell’Autorità Nazionale Palestinese volte alla creazione di un sistema di gestione dei rifiuti solidi efficace e a tutela dell’ambiente. Nel secondo capitolo saranno presentati i risultati di tali politiche, evidenziandone i limiti e l’effettivo impatto sull’ambiente e sulla comunità locale. Infine, nel terzo capitolo, grazie a una ricerca sul campo condotta a Nablus, si analizzeranno, da un lato, un progetto promosso dalla municipalità locale volto a migliorare la condizione igienica della città e, dall’altro, le iniziative di volontariato organizzate dalla comunità locale per ripulire alcune aree di Nablus dai rifiuti.
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Cavallo, Martina. "Valorizzazione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani tramite liquefazione idrotermale e digestione anaerobica: monitoraggio del processo biologico e caratterizzazione chimica dei composti organici idrosolubili." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Questo elaborato si basa su uno studio effettuato in collaborazione con l’istituto di ricerca ENI-Donegani durante il quale si è esaminata la possibilità di trattare attraverso un processo biologico accoppiato, anaerobico-aerobico, le acque derivanti dal trattamento idrotermale (HTL, hydrothermal liquefaction) della frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU). Lo studio si è incentrato sulla resa del processo in termini di biogas prodotto e sull’ identificazione dei composti presenti all’interno del refluo da trattare. Per il monitoraggio del processo biologico sono state condotte le seguenti analisi: GC-TCD (gas cromatografia-detector a conduttività termica) per l’identificazione della composizione del biogas; estrazione e analisi in GC-MS (gas cromatografo-spettrometro di massa) per l’identificazione degli acidi grassi volatili prodotti nel processo di digestione anaerobica; analisi del pH, dell’ammoniaca e del COD (Chemical Oxygen Demand) delle sostanze organiche disciolte. Per la caratterizzazione chimica dei composti organici idrosolubili non volatili stata effettuata una derivatizzazione, tramite sililazione, dei flussi di entrata e di uscita al reattore, con successiva analisi in GC-MS. L’analisi quantitativa è stata effettuata grazie al metodo dello standard interno. Dai risultati dello studio e stato riscontrato un problema di inibizione dei metanogeni e dei microrganismi aerobi con una maggiore produzione di VFAs rispetto a biometano. Tale inibizione è stata attribuita principalmente alla variabilità del sistema NH3/VFAs/pH ed alla presenza di molecole inibenti nel refluo acquoso (HTL-WW). Vista la maggiore produzione di VFAs potrebbe essere interessante valutare la separazione di questi composti ad alto valore economico utilizzati nelle industrie chimiche per la produzione di vernici, gomma, materie plastiche, pesticidi, e conservanti alimenti.
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Ricchi, Luana. "Organizzazione e analisi di un software applicato ai processi di gestione dei rifiuti per il miglioramento dell'efficienza ambientale nelle aziende." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amslaurea.unibo.it/40/.

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Menegaldo, Martina <1995&gt. "Analisi comparativa di diversi scenari di gestione dei rifiuti provenienti da attività di bonifica di siti contaminati attraverso un approccio LCA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19226.

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Abstract:
Nell’ambito della valutazione della sostenibilità delle bonifiche sono stati sviluppati molteplici strumenti decisionali in grado di orientare le scelte dei decisori e soddisfare le esigenze degli stakeholder. Tuttavia, tali strumenti spesso risultano difficilmente applicabili a causa della complessità del sistema in esame. Per far fronte a questa criticità è nata una collaborazione tra Eni Rewind e Fondazione Università Ca’ Foscari (con il supporto di GreenDecision S.r.l.), volta allo sviluppo di un framework per la valutazione della sostenibilità degli interventi di bonifica. All’interno di questo importante progetto si è inserito il seguente lavoro di tesi che si è focalizzato in prima istanza nello sviluppo di una revisione di studi LCA internazionali, aventi come obiettivo la valutazione degli impatti ambientali associati a diverse tecnologie di bonifica. Questo al fine di individuare le variabili e i processi che hanno un’incidenza maggiormente rilevante a livello di impatti ambientali generati. Tra gli importanti risultati emersi, è stata rilevata una grande lacuna relativa alla valutazione LCA della gestione dei rifiuti provenienti dai diversi siti di bonifica. Infatti, spesso la gestione del rifiuto di bonifica non è oggetto di un’analisi approfondita e ricade spesso in valutazioni troppo semplificate che non riflettono l’entità reale degli impatti. Da tale evidenza si è sviluppata la necessità di un approfondimento sulla gestione delle diverse tipologie di rifiuti prodotti dai siti di bonifica, al fine di comparare mediante un approccio LCA diversi scenari di gestione di tali rifiuti. È stata quindi svolta una valutazione dell’entità degli impatti associati ai diversi scenari di gestione dei rifiuti da bonifica di Eni Rewind attraverso l’utilizzo del software SimaPro e della banca dati Ecoinvent in cui sono modellizzate diverse tipologie di gestione dei rifiuti (trattamenti piuttosto che tipi di discariche) alle quali sono associati impatti ambientali differenti. All’interno del software sono stati identificati i processi che meglio rappresentassero i destini finali delle diverse tipologie di rifiuto di bonifica sulla base del suo codice CER. L’inclusione di questi processi e quindi la contabilizzazione dei relativi impatti in uno studio LCA consentirà sia di supportare la scelta dello scenario di gestione del rifiuto più idoneo, sia di effettuare una valutazione più completa della sostenibilità dell’intervento di bonifica.
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Turra, Alberto. "Indagine sulla stabilità delle discariche: il caso di studio dell'ampliamento della discarica presso il polo integrato per la gestione dei rifiuti di Belladanza, Città di Castello (PG)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
La Comunità Europea produce ogni anno circa 2 000 milioni di tonnellate di rifiuti. Negli ultimi sei anni la quantità di rifiuti prodotta è aumentata del 10 % all’anno. Purtroppo anche il nostro Paese ha seguito il trend evidenziato in Europa. L’Unione europea ha definito e segue una strategia per fermare e capovolgere questa tendenza se non vogliamo sommergere di spazzatura le generazioni future. Tra gli obbiettivi fissati nel futuro prossimo, la concezione di rifiuto zero e abbandono dell’uso delle discariche sono sicuramente due propositi molto ambiziosi. A differenza di alcuni paesi in Italia siamo ancora lontani dal raggiungere questi traguardi infatti ogni anno nelle discariche viene smaltito più del 30% dei rifiuti prodotti. Nei prossimi anni saremo ancora legati a questo tipo di gestione del rifiuto e probabilmente sarà necessario anche costruire nuove discariche. La normativa italiana che definisce i criteri progettuali per queste opere è molto stringente al fine di garantire la protezione della matrice ambientale. Partendo dall’individuazione del luogo più adatto ad ospitare la discarica, fino alla copertura dei rifiuti si cerca di creare una barriera che sigilli completamente i rifiuti e ne riduca l’impatto ambientale che questi possono generare. Conviene dunque sfruttare al massimo e potenziare i siti già attivi. Con l’attività di tirocinio ho cercato di applicare questo concetto alla discarica del polo per la gestione dei rifiuti di Belladanza, in Umbria. Grazie a dei movimenti gravitativi verificatisi lungo il versante nord della discarica, si è creata una nicchia che potrebbe ospitare un’ ampliamento del corpo rifiuti. Il mio studio ha quindi indagato la possibilità di ampliare la discarica in quest’area, creatasi naturalmente, mettendo in sicurezza inizialmente il fronte instabile e analizzando poi la stabilità del terreno, dell’ammasso rifiuti e delle interfacce stratigrafiche con la configurazione dell’ampliamento individuata.
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Pantaleoni, Federica <1978&gt. "Applicazione della LCA alla valorizzazione delle risorse primarie e secondarie. Caso studio: analisi del ciclo di vita della gestione integrata dei rifiuti urbani." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2510/1/Pantaleoni_Federica_tesi.pdf.

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Abstract:
Il progetto prevede l’applicazione dell’analisi del ciclo di vita al sistema integrato di raccolta, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati. La struttura di una LCA (Life Cycle Assessment) è determinata dalla serie di norme UNI EN ISO 14040 e si può considerare come “un procedimento oggettivo di valutazione dei carichi energetici e ambientali relativi a un processo o un’attività, effettuato attraverso l’identificazione dell’energia e dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati nell’ambiente. La valutazione include l’intero ciclo di vita del processo o attività, comprendendo l’estrazione e il trattamento delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l’uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento finale”. Questa definizione si riassume nella frase “ from cradle to grave” (dalla culla alla tomba). Lo scopo dello studio è l’applicazione di una LCA alla gestione complessiva dei rifiuti valutata in tre territori diversi individuati presso tre gestori italiani. Due di questi si contraddistinguono per modelli di raccolta con elevati livelli di raccolta differenziata e con preminenza del sistema di raccolta domiciliarizzato, mentre sul territorio del terzo gestore prevale il sistema di raccolta con contenitori stradali e con livelli di raccolta differenziata buoni, ma significativamente inferiori rispetto ai Gestori prima descritti. Nella fase iniziale sono stati individuati sul territorio dei tre Gestori uno o più Comuni con caratteristiche abbastanza simili come urbanizzazione, contesto sociale, numero di utenze domestiche e non domestiche. Nella scelta dei Comuni sono state privilegiate le realtà che hanno maturato il passaggio dal modello di raccolta a contenitori stradali a quello a raccolta porta a porta. Attuata l’identificazione delle aree da sottoporre a studio, è stato realizzato, per ognuna di queste aree, uno studio LCA dell’intero sistema di gestione dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento e riciclaggio dei rifiuti urbani e assimilati. Lo studio ha posto anche minuziosa attenzione al passaggio dal sistema di raccolta a contenitori al sistema di raccolta porta a porta, evidenziando il confronto fra le due realtà, nelle fasi pre e post passaggio, in particolare sono stati realizzati tre LCA di confronto attraverso i quali è stato possibile individuare il sistema di gestione con minori impatti ambientali.
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Pantaleoni, Federica <1978&gt. "Applicazione della LCA alla valorizzazione delle risorse primarie e secondarie. Caso studio: analisi del ciclo di vita della gestione integrata dei rifiuti urbani." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2510/.

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Abstract:
Il progetto prevede l’applicazione dell’analisi del ciclo di vita al sistema integrato di raccolta, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati. La struttura di una LCA (Life Cycle Assessment) è determinata dalla serie di norme UNI EN ISO 14040 e si può considerare come “un procedimento oggettivo di valutazione dei carichi energetici e ambientali relativi a un processo o un’attività, effettuato attraverso l’identificazione dell’energia e dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati nell’ambiente. La valutazione include l’intero ciclo di vita del processo o attività, comprendendo l’estrazione e il trattamento delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l’uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento finale”. Questa definizione si riassume nella frase “ from cradle to grave” (dalla culla alla tomba). Lo scopo dello studio è l’applicazione di una LCA alla gestione complessiva dei rifiuti valutata in tre territori diversi individuati presso tre gestori italiani. Due di questi si contraddistinguono per modelli di raccolta con elevati livelli di raccolta differenziata e con preminenza del sistema di raccolta domiciliarizzato, mentre sul territorio del terzo gestore prevale il sistema di raccolta con contenitori stradali e con livelli di raccolta differenziata buoni, ma significativamente inferiori rispetto ai Gestori prima descritti. Nella fase iniziale sono stati individuati sul territorio dei tre Gestori uno o più Comuni con caratteristiche abbastanza simili come urbanizzazione, contesto sociale, numero di utenze domestiche e non domestiche. Nella scelta dei Comuni sono state privilegiate le realtà che hanno maturato il passaggio dal modello di raccolta a contenitori stradali a quello a raccolta porta a porta. Attuata l’identificazione delle aree da sottoporre a studio, è stato realizzato, per ognuna di queste aree, uno studio LCA dell’intero sistema di gestione dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento e riciclaggio dei rifiuti urbani e assimilati. Lo studio ha posto anche minuziosa attenzione al passaggio dal sistema di raccolta a contenitori al sistema di raccolta porta a porta, evidenziando il confronto fra le due realtà, nelle fasi pre e post passaggio, in particolare sono stati realizzati tre LCA di confronto attraverso i quali è stato possibile individuare il sistema di gestione con minori impatti ambientali.
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Girardini, Marco <1978&gt. "La gestione dei rifiuti in un'ottica di sviluppo sostenibile: aspetti tecnici e normativi per la valutazione della qualità dei processi di compostaggio e del compost: sistemi attuali e prospettive future." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/600.

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Moretto, Evelin <1976&gt. "LA VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ D’IMPRESA ATTRAVERSO L’ANALISI DELLA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA-FINANZIARIA E DELLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE. L’ESEMPIO DELL’ATTIVITA’ DI COMPOSTAGGIO NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7450.

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Abstract:
Con il presente lavoro si è analizzata l’attività di compostaggio in termini di sostenibilità economico-finanziaria e di sostenibilità ambientale per esaminare il valore che può generare sia in termini prettamente economici che sociali. Si è dapprima illustrato il concetto di valore generato da una qualsiasi impresa, attraverso una veloce panoramica sulle metodologie utilizzate per determinarlo, tra le quali l’analisi di bilancio per indici economico-patrimoniali. Successivamente si è descritta l’attività di compostaggio e si è applicata l’analisi per indici ad un piccolo campione di imprese italiane per valutare se tale attività sia o meno sostenibile economicamente e finanziariamente e se sia redditizia. Si è poi analizzata la sostenibilità sociale ed ambientale di una qualsiasi attività imprenditoriale, illustrando i concetti teorici della responsabilità sociale. Infine si sono descritte le principali caratteristiche della sostenibilità sociale ed ambientale dell’attività di compostaggio, attraverso i dati delle ricerche del settore e l’analisi di alcuni bilanci di sostenibilità di aziende italiane.
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Ceciarini, Pietro. "Progetto BackBO Studio di fattibilità per la gestione dei rifiuti da imballaggio attraverso il sistema del vuoto a rendere all’interno della zona universitaria di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15778/.

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Abstract:
In questo lavoro di Tesi viene presentato lo studio per la realizzazione di una modalità di gestione dei rifiuti da imballaggio alternativa, all’interno della Zona Universitaria di Bologna. Il modello ideato è basato sul principio del vuoto a rendere, una pratica per il recupero dei packaging attraverso il deposito cauzionale. L'iniziativa, denominata “BackBO”, può costituire una delle tante attività del progetto europeo “ROCK – Horizon 2020”, il cui intento è quello di rigenerare e rivalorizzare il centro storico di Bologna. “BackBO” prende spunto dal Pfandflaschensystem, uno dei sistemi di vuoto a rendere tedesco tra i più efficienti al Mondo. Per questo motivo, il presente studio è partito analizzando in maniera approfondita il sistema tedesco, attraverso il confronto di vari studi e ricerche svolti riguardo questo modello e valutando la possibilità di realizzazione di un sistema simile nella ZU, l’area d’intervento del progetto. A causa dei limiti territoriali, infatti, il progetto include soltanto rivenditori e clienti nel cerchio degli stakeholder. “BackBO” svolge un ruolo simile a quello della DPG, ovvero di regolare e controllare l’intero organismo. L’organizzazione funziona attraverso la concessione di un'etichetta unica e codificata ai rivenditori aderenti, i quali conferiscono la cauzione a “BackBO”. Successivamente, i venditori applicano l’adesivo sui loro prodotti e li vendono richiedendo una cauzione che verrà restituita quando riporteranno l'imballaggio vuoto. “BackBO” raccoglie i contenitori dai fornitori, corrisponde la cauzione e quindi vende il materiale raccolto. Qualora il progetto mostrasse risultati positivi e significativi, sarebbe utile considerare la possibilità di estendere il sistema in tutta Italia. L'implementazione di un sistema nazionale di rimborso dei depositi per imballaggi di bevande riutilizzabili e “usa e getta”, compresi produttori e grossisti, può portare a numerosi vantaggi e benefici ad ogni parte interessata del ciclo.
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Amati, Pietro. "La gestione dei rifiuti presso Interporto Bologna S.p.A., aspetti tecnici ed ambientali Technical and Environmental issues in Waste Management at Interporto Bologna S.p.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
This paper analyzes the waste management at the Interporto Bologna, one of the bigger intermodal center of Europe. This study has been carried on during a traineeship period of 4 months. The aim is to provide an exhaustive report of the current state of art about waste collection in the site. A presentation of the Italian and European multimodal transport system is provided. It is presented the Italian and EU waste law and the European Waste Catalogue. It is then presented the actual situation in the site, looking at quantities per fraction. This waste is assimilated to MSW, according to a Bentivoglio municipal Ordinance. The service is provided by HERA Bologna S.r.l., directly for the fraction relative to the offices, instead it is subcontracted to a smaller company (CutiConsai) for the indifferentiated fraction (multimaterial) of the warehouses, separated downstream. I could follow in the collection activity the CutiConsai employee, in order to get data and localize critical areas. The actual management ensures ease and flexibility to all the users. But this layout doesn’t guarantee waste traceability and quantification, necessary for the incoming national adaptation to EU regulations. It seems to satisfy them without increasing the service costs, the creation of an Ecologic Station inside the site. But this presents logistics inconvenient not negligible, as distances to be covered and low flexibility. Another possibility is the grouping of containers in Drop-off Points for the separated collection, but this will not provide waste traceability and quantification and overall, it seems to be an expansive solution. Last considered is the door-to-door collection for plastics and paper. The remaining of multimaterial will be throw inside the containers as now. The flexibility will be a bit lower, but the waste traceability easier. There was no answer from the Bentivoglio municipality and the option of exiting the municipal waste monopoly couldn’t be analyzed deeply.
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Civita, Vito. "La gestione integrata dei rifiuti solidi urbani. Il compostaggio di comunità come alternativa sostenibile per il trattamento della frazione organica nei piccoli centri." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4809/.

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Gottellini, Stefania. "La gestione dei rifiuti solidi urbani secondo il protocollo LEED ND per quartieri sostenibili. Analisi e progettazione di un metodo di raccolta innovativo applicato ad un caso studio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3731/.

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De, Maglie Francesco. "Life Cycle Assessment di un impianto integrato di trattamento della frazione organica dei rifiuti. Il caso di Voltana di Lugo (RA)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6466/.

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Abstract:
La metodologia Life Cycle Assessment (LCA) è un metodo oggettivo di valutazione e quantificazione dei carichi energetici ed ambientali e degli impatti potenziali associati ad un processo o attività produttiva lungo l’intero ciclo di vita. Il lavoro presentato in questa tesi ha avuto come obiettivo l’analisi del ciclo di vita dell’impianto di trattamento della FORSU (la frazione organica di rifiuti solidi urbani) di Voltana di Lugo, in provincia di Ravenna. L’impianto attuale si basa sull'utilizzo accoppiato di digestione anaerobica a secco (sistema DRY) e compostaggio. Si è voluto inoltre effettuare il confronto fra questo scenario con quello antecedente al 2012, in cui era presente solamente il processo di compostaggio classico e con uno scenario di riferimento in cui si è ipotizzato che tutto il rifiuto trattato potesse essere smaltito in discarica. L’unità funzionale considerata è stata “le tonnellate di rifiuto trattate in un mese“, pari a 2750 t. L’analisi di tutti i carichi energetici ed ambientali dell’impianto di Voltana di Lugo è stata effettuata con l’ausilio di “GaBi 5”, un software di supporto specifico per gli studi di LCA. Dal confronto fra lo scenario attuale e quello precedente è emerso che la configurazione attuale dell’impianto ha delle performance ambientali migliori rispetto alla vecchia configurazione, attiva fino a Dicembre 2012, e tutte e due sono risultate nettamente migliori rispetto allo smaltimento in discarica. I processi che hanno influenzato maggiormente gli impatti sono stati: lo smaltimento del sovvallo in discarica e la cogenerazione, con produzione di energia elettrica da biogas. Il guadagno maggiore, per quanto riguarda lo scenario attuale rispetto a quello precedente, si è avuto proprio dal surplus di energia elettrica prodotta dal cogeneratore, altrimenti prelevata dal mix elettrico nazionale.
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Bovi, Carmen. "Analisi di sostenibilità del sistema di gestione dei rifiuti solidi in Baalbek (Libano): valutazioni economico-finanziarie, quantificazione degli impatti ambientali mediante LCA e considerazioni di natura sociale ed istituzionale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7343/.

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Abstract:
In questo lavoro si analizza la soluzione individuata per la gestione dei RSU del Distretto (Caza) di Baalbek. Il progetto “Integrated Waste Management in Baalbek Caza” rientra nell'ambito del programma comunitario ENPI-Med, mirato a diffondere tecnologie ambientali pulite e innovative nelle regioni del Medio Oriente. In un’area rurale a circa 3 km dalla città di Baalbek è previsto l’insediamento di un complesso di tre impianti strettamente interconnessi, attualmente dimensionati per servire esclusivamente l’Unione Comunale del distretto di Baalbek. I tre impianti sono un Impianto per il Trattamento Meccanico Biologico dei RSU indifferenziati, una Discarica Sanitaria e un impianto pilota per la Produzione di Biogas, che insieme prendono il nome di Waste Compound. La valutazione che si svolge in questo documento mantiene un assetto multidisciplinare e multisettoriale, realizzando un’analisi economico-finanziaria sulla gestione, affiancata da una valutazione ambientale del sistema, mediante l’analisi del ciclo di vita (LCA) ed integrata infine con delle considerazioni di natura legislativa, istituzionale, politica, culturale e sociale. Inoltre una quantizzazione dei vantaggi sociali legati alla realizzazione del progetto è stata introdotta nello studio LCA inserendo alcuni indicatori sociali costruiti ad hoc.
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Farneti, Riccardo. "La riduzione dei rifiuti agroplastici: uno studio sull'impiego di pacciamature biodegradabili e sul riciclo delle reti antigrandine e antinsetto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Questo studio nasce come ricerca pilota per un progetto della regione Emilia-Romagna sulla riduzione dell'uso della plastica in frutticoltura; nello specifico, si è occupato di verificare la validità economica e ambientale dei teli di pacciamatura biodegradabili e delle possibili opzioni di gestione a fine vita delle reti antigrandine e antinsetto. I risultati ottenuti indicano che i teli di pacciamatura in Mater-Bi sono una valida alternativa ai teli in polietilene a bassa densità, sia a livello ambientale che a livello economico, sia per le coltivazioni brevi che per le coltivazioni di durata maggiore, come la fragola unifera. Sono necessari, tuttavia, ulteriori studi a lungo termine per verificare l’effettiva compatibilità ambientale. Attualmente le reti antigrandine e antinsetto dismesse vengono ritirate da aziende private e inviate a riciclo in quanto realizzate in HDPE. Questa tipologia di gestione presenta però alcune potenziali inefficienze dovute ad una mancata coordinazione delle realtà coinvolte. Si conclude che l’implementazione di un sistema di gestione integrato possa sfruttare appieno le potenzialità di questo ingente flusso di materiale. Poiché non risulterebbero studi approfonditi né sui teli di pacciamatura né sulle reti antigrandine, l’analisi condotta è stata accompagnata da un’estensiva e sistematica trattazione necessaria alla completa comprensione dei temi indagati. La collaborazione dei fornitori, delle aziende agricole e dei riciclatori coinvolti nella filiera di questi prodotti polimerici è stata fondamentale per il compimento di questa ricerca e sarà cruciale anche nella futura razionalizzazione dell’utilizzo della plastica in agricoltura.
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MAGI, GALLUZZI LORENZO. "Definition of best practies for municipal solid waste management." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/289589.

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Abstract:
L'analisi approfondita della normativa sia europea che italiana ha rappresentato il punto di partenza per valutare l'attuale attuazione della normativa in Italia, con un focus particolare sulla Provincia di Ancona. Questo approccio ha consentito di valutare l'attuale performance del sistema di raccolta e riciclo MW, evidenziando le principali criticità legate al residuo biodegradabile nei rifiuti indifferenziati, destinati allo smaltimento. È emerso un dubbio sull'obbligo di un trattamento dei rifiuti indifferenziati, prima dello smaltimento in discarica. Pertanto, è stata effettuata un'analisi a scala reale selezionando come caso studio il sito della discarica di Corinaldo (che raccoglie il MW della provincia di Ancona). La possibilità dello studio in scala reale rappresenta un punto di forza della presente ricerca, rispetto alla letteratura scientifica disponibile, spesso riferita a scala di laboratorio. L'analisi ha valutato l'effetto del trattamento biologico meccanico (MBT) su MW, inviato allo stabilimento di Corinaldo. A tal fine sono state studiate le caratteristiche di smaltimento in due periodi di riferimento (prima e dopo l'avvio dell'impianto MBT). I risultati non hanno individuato miglioramenti significativi dopo l'implementazione dell'MBT, considerata l'elevata efficienza del sistema di raccolta e riciclo ad Ancona. Le ulteriori valutazioni ambientali ed economiche suggeriscono che la migliore strategia di gestione dei MW dovrebbe investire sul sistema di riciclaggio, piuttosto che sulla stabilizzazione del WM, in accordo con i principi dell'economia circolare. A partire da queste osservazioni, il manoscritto presenta uno studio critico dei criteri tecnici della normativa italiana suggerendo una valutazione più approfondita dei parametri per valutare i casi in cui l'MBT (prima dello smaltimento) produce reali benefici sulla gestione del MW. Queste valutazioni dovrebbero essere in grado di bilanciare il beneficio con l'impatto dell'impianto MBT, sia in termini ambientali che economici, negli scenari caratterizzati da un sistema di riciclaggio virtuoso
The deepened analysis of both European and Italian norms represented the starting point to evaluate the current implementation of legislation in Italy, with a particular focus on Ancona Province. This approach allowed the assessment of the current performance of MW collection and recycling system, highlighting the main criticalities connected to the biodegradable residue in the undifferentiated waste, intended for the disposal. A doubt emerged about the obligation of a treatment of undifferentiated waste, before the disposal in landfilling sites. Therefore, a real scale analysis was carried out selecting the Corinaldo landfilling site (which collects the MW of Ancona Province) as case study. The possibility of the real scale study represents a strength of the present research, compared to the available scientific literature, often referred to lab scale. The analysis evaluated the effect of the mechanical biological treatment (MBT) on MW, sent to Corinaldo facility. With this aim, the characteristics of disposal in two reference periods (before and after the MBT facility starting) were studied. The results did not identify significant improvements after the implementation of the MBT, considering the high efficiency of collection and recycling system in Ancona. The further environmental and economic assessments suggest that the best strategy of MW management should invest on recycling system, rather than the WM stabilization, in agreement with the circular economy principles. Starting from these observations, the manuscript presents a critical study of the technical criteria of the Italian norms suggesting a more deepened evaluation of parameters to assess the cases in which the MBT (before the disposal) produces real benefits on MW management. These evaluations should be able to balance the benefit with the MBT facility impact, both in environmental and economic terms, in the scenarios characterized by a virtuous recycling system.
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Oliviero, Luigi. "Life Cycle Assessment comparativo tra il processo di co-digestione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani e dei fanghi di depurazione disidratati e il sistema di gestione attuale. Il caso di Bagnacavallo (RA)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1978/.

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Abstract:
Waste management is becoming, year after year, always more important both for the costs associated with it and for the ever increasing volumes of waste generated. The discussion on the fate of organic fraction of municipal solid waste (OFMSW) leads everyday to new solutions. Many alternatives are proposed, ranging from incineration to composting passing through anaerobic digestion. “For Biogas” is a collaborative effort, between C.I.R.S.A. and R.E.S. cooperative, whose main goal is to generate “green” energy from both biowaste and sludge anaerobic co-digestion. Specifically, the project include a pilot plant receiving dewatered sludge from both urban and agro-industrial sewage (DS) and the organic fraction of MSW (in 2/1 ratio) which is digested in absence of oxygen to produce biogas and digestate. Biogas is piped to a co-generation system producing power and heat reused in the digestion process itself, making it independent from the national grid. Digestate undergoes a process of mechanical separation giving a liquid fraction, introduced in the treatment plant, and a solid fraction disposed in landfill (in future it will be further processed to obtain compost). This work analyzed and estimated the impacts generated by the pilot plant in its operative phase. Once the model was been characterized, on the basis of the CML2001 methodology, a comparison is made with the present scenario assumed for OFMSW and DS. Actual scenario treats separately the two fractions: the organic one is sent to a composting plant, while sludge is sent to landfill. Results show that the most significant difference between the two scenarios is in the GWP category as the project "For Biogas" is able to generate “zero emission” power and heat. It also generates a smaller volume of waste for disposal. In conclusion, the analysis evaluated the performance of two alternative methods of management of OFMSW and DS, highlighting that "For Biogas" project is to be preferred to the actual scenario.
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Corradini, Zini Claudio. "La rigenerazione urbana secondo un modello di edilizia circolare. Intervento di sostituzione di un comparto residenziale a Bologna in un’ottica di progettazione integrata." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25847/.

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Abstract:
Il presente elaborato di tesi si propone di affrontare il tema della rigenerazione urbana, seguendo principi e criteri definiti da un modello di edilizia circolare, che si rivolge ad aspetti di natura tecnologica, sociale ed economica. L’ambito d’intervento è il patrimonio edilizio residenziale costruito tra il 1940 e il 1965, che, poiché realizzato in assenza di un quadro normativo di riferimento, non rispetta i requisiti minimi in termini di sicurezza sismica ed efficienza energetica. Il modello di edilizia circolare promuove in questo ambito interventi di sostituzione, piuttosto che interventi di recupero-rinnovo, ingiustificati e non sostenibili dal punto di vista tecnico, economico e in termini di ottimizzazione ingegneristica. Attraverso una selezione parametrica si è arrivati all’individuazione di un’area idonea in cui si ipotizza un intervento di demolizione e ricostruzione di un nuovo comparto residenziale secondo un modello circolare, coerente con una visione estesa alla qualità ambientale di cui gli edifici sono parte come componenti di un sistema integrato di servizi per l’abitare. La proposta progettuale si inserisce tra le maglie di una matrice tipologica e funzionale, che si traduce nella definizione di unità base, aggregate conformemente alla geometria del lotto, con il fine di migliorare la qualità edilizia ed urbana dell’isolato. La volontà è quella di ripercorrere il processo metodologico completo che si è seguito, mettendo in luce i vantaggi e le problematiche a cui si va incontro applicando il modello ad un caso reale. La proposta progettuale non vuole essere una risposta esaustiva al problema della rigenerazione urbana in rapporto alla sostenibilità, ma mira ad evidenziare la complessità che un intervento di questo genere porta con sé. La trattazione si conclude con un approfondimento sul tema dei servizi, attraverso la proposta di un nuovo sistema di gestione dei rifiuti, che possa essere integrato nella progettazione edilizia.
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