Academic literature on the topic 'Giochi sportivi'

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Journal articles on the topic "Giochi sportivi"

1

Rezende Batista, Anna Laura. "Promuovere la salute nei grandi eventi sportivi. Il caso dei giochi olimpici di Pechino 2008." SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI, no. 2 (May 2010): 73–90. http://dx.doi.org/10.3280/sp2010-002004.

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2

Cipriani, Roberto. "Religione e sport. Tra rito e spettacolo." El Futuro del Pasado 6 (October 1, 2015): 87–111. http://dx.doi.org/10.14516/fdp.2015.006.001.003.

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Abstract:
Sono numerosi i punti di contatto e le affinità fra religione e sport. Il che avviene sin dai tempi più antichi. Esemplare è il caso della Grecia, dove non a caso sono sorte le Olimpiadi in un contesto e con motivazioni a carattere tipicamente religioso.La stessa ripresa dei Giochi Olimpici nel 1896 rappresenta un momento di svolta per la storia dello sport ma evidenzia anche le ragioni profondamente etiche (e religiose) che animavano il loro fondatore, il barone de Coubertin.Oggi sotto diverse forme ed in situazioni favorevoli il legame fra religione e sport si va rafforzando tanto da poter verificare la presenza di riti, preghiere, formule, gesti, simboli e ruoli tipicamente religiosi anche in avvenimenti sportivi, nel corso della loro preparazione come nelle fasi successive allo svolgimento delle competizioni.Vari studi sul campo mostrano che specialmente entro modelli d’ispirazione cristiana vigono e si diffondono pratiche religiose che accompagnano da vicino le dinamiche relative all’organizzazione di gare in diversi sport, a partire dai momenti fondativi per giungere sino ai processi di legittimazione delle memorie del passato.Soprattutto nel campo del calcio esistono forme di divismo, movimenti parareligiosi e culti propiziatori ed esorcistici tesi ad ottenere risultati agonistici continuamente positivi.
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3

Bisanti, Filippo. "La responsabilità della società sportiva dilettantistica per l'illecito (doloso) commesso dal proprio atleta in gara." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 20 (October 2018): 329–49. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-020008.

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Abstract:
Nella sentenza in esame, il Tribunale di Bologna individua alcuni principi particolarmente interessanti per quanto riguarda la responsabilità civile nell'ambito delle competizioni sportive (settore questo caratterizzato da un'articolata normativa). Nel caso di specie, durante una partita dilettantistica di rugby, un giocatore colpisce volontariamente con un violento calcio uno degli avversari fuori dalla fase attiva del gioco. A seguito del procedimento l'obbligo di risarcimento non è gravato esclusivamente sul responsabile materiale del fatto (l'atleta), data l'assenza di un collegamento funzionale tra la condotta e il gioco praticato, ma anche sulla società sportiva dilettantistica dell'atleta. Con riferimento a tale ultimo aspetto, il Tribunale sottolinea come il potere di gestione e vigilanza della società sportiva dilettantistica sugli affiliati ed i benefici che la società sportiva trae dalle prestazioni degli atleti debbano portare alla possibilità di stabilire una responsabilità extracontrattuale in capo a quest'ultima di cui all'art. 2049 c.c. Infatti, dopo l'analisi delle posizioni dottrinali e giurisprudenziali in tema di responsabilità dei maestri e degli appaltatori, il Giudice condanna in solido la società sportiva dilettantistica e gli atleti al risarcimento del danno derivante dall'illecito commesso dall'atleta nei confronti dell'avversario, anche se l'atto illecito è stato commesso al di fuori di una fase di gioco attiva ed è stato commesso intenzionalmente, perché tale circostanza non è ritenuta sufficiente a interrompere il nesso diretto di causalità, non essendo una condotta totalmente estranea al rapporto tra le parti
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4

Palandri, Maria Mercedes. "Lo sport cattolico italiano, dalla fine del II guerra mondiale alle Olimpiadi del Sessanta." El Futuro del Pasado 6 (October 1, 2015): 127–57. http://dx.doi.org/10.14516/fdp.2015.006.001.005.

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Abstract:
All’interno di una cornice che descrive la situazione storico-politica del primo II dopoguerra, la ricostruzione dello sport italiano prende l’abbrivo dopo la lunga parentesi del periodo fascista. Accanto al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) emergono nuovi organismi che si occupano di sport e contribuiscono ad arricchire la società italiana, tra tutti spicca il Centro Sportivo Italiano (CSI).Questa ricerca ha lo scopo di indagare il contributo che l’organizzazione dello sport cattolico ha messo in campo a favore dello sviluppo del sistema sportivo nazionale. Dalla relazione privilegiata che papa Pacelli ha concesso al popolo sportivo cattolico elaborando con i suoi discorsi una concezione di sport «cristianamente e sanamente inteso», capace di guidarlo e orientarlo di fronte a questo fenomeno in continua espansione. Alla presentazione della figura di Luigi Gedda, presidente del Csi dal 1944, anno della sua fondazione, fino al 1960, anno della XVII Olimpiade romana, e che ha rappresentato il trait d’union tra le gerarchie ecclesiastiche, il Csi e lo sport. All’alacre attività del Csi degli anni Cinquanta che ha visto un sostanziale sviluppo del suo impegno e delle sue attività nei confronti del gioventù sportiva che si è concretizzato attraverso il riscontro di un maggiore numero di tesserati. Ma soprattutto all’operosa condotta portata avanti da questa organizzazione cattolica in prospettiva dei Giochi Olimpici di Roma del 1960 con la preparazione della Giornata Olimpica indetta dal Coni per diffondere lo spirito olimpico tra la popolazione in ogni luogo d’Italia e per sollecitare lo sviluppo di una coscienza critica di fronte al vasto analfabetismo motorio degli italiani.
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5

D'Ovidio, Fabrizio. "L'effetto dei legami positivi e negativi sulle prestazioni sportive." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 62–90. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002003.

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Abstract:
L'assunto teorico dell'indagine condotta si basa sull'influenza agita sulle prestazioni dalle relazioni instaurate tra i membri di squadre sportive. L'impiego della Social Network Analysis (SNA) in questo contesto di studio si rende estremamente pertinente, dato che le squadre sportive presentano confini netti, costituiscono gruppi di soggetti ben definiti (reticoli completi), generano misure di outcome facilmente misurabili e l'efficacia dell'interdipendenza tra i propri membri produce un impatto diretto sulle performance (Lusher et al., 2010). L'unitŕ di analisi č costituita dai match disputati dalle squadre campionate, appartenenti a quattro specialitŕ sportive (pallacanestro, pallavolo, pallamano e pallanuoto) e distinti livelli di intensitŕ agonistica (dalla massima serie al dilettantismo). Attraverso gli strumenti della SNA, nell'indagine condotta vengono rilevate le relazioni interpersonali di matrice professionale e amicale: le prime misurano l'intesa di gioco e la reputazione professionale di ciascun giocatore; le seconde catturano quanto spesso gli atleti dichiarano di frequentarsi al di fuori dell'ambiente sportivo. I legami instaurati tra i giocatori vengono inoltre distinti in positivi e negativi. La ricerca si concentra perlopiů sulle relazioni di segno negativo in virtů della teoria dell'asimmetria negativa dei legami, secondo la quale gli eventi negativi stimolano una maggiore attivitŕ fisiologica, affettiva, cognitiva e comportamentale rispetto a quelli positivi o neutri (Labianca e Brass, 2006). Le medie degli indegree centrality dei legami positivi e negativi, e di tipo professionale e amicale, vengono impiegate per predire le performance collettive delle squadre, operativizzate attraverso la differenza standardizzata dei punteggi ottenuti in ciascun match. L'analisi condotta dimostra che l'appartenenza ad una serie agonistica rispetto ad un'altra influenza notevolmente l'effetto dei legami sulle prestazioni: in generale, i legami positivi si rendono premianti in termini di rendimento per le squadre professioniste, mentre quelli negativi risultano ostacolare le performance delle squadre meno professionali. Nello specifico, nelle squadre professioniste le relazioni di antipatia e di ostilitŕ tra i giocatori sono neutralizzate dall'osservanza delle regole tecniche in base alle quali essi sono chiamati ad interagire - osservanza che fa tutt'uno con la professionalitŕ loro richiesta, mentre le relazioni di segno positivo si rendono estremamente determinanti. Nel caso delle squadre non professioniste (i cui atleti percepiscono solo modesti vantaggi economici dall'attivitŕ agonistica sportiva), al contrario, i legami negativi tra i giocatori in campo (anche se in media assai meno frequenti che tra i giocatori professionisti) peggiorano sensibilmente i risultati conseguiti, mentre quelli positivi non dimostrano avere alcun effetto significativo.
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Matteucci, Ivana. "Autismo e abilità sociali: il ruolo del gioco sportivo." SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, no. 121 (March 2020): 73–89. http://dx.doi.org/10.3280/sr2020-121004.

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7

Pult, Quaglia Anna Maria. "Acque termali: tra riscoperta e trasformazione." STORIA URBANA, no. 125 (April 2010): 151–67. http://dx.doi.org/10.3280/su2009-125008.

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Abstract:
Nel corso del Settecento si assiste in molti paesi europei ad un deciso rilancio dell'idroterapia. La sempre piů diffusa pratica del "Grand Tour", il nuovo interesse per le scienze in genere e per la medicina e la chimica in particolare, una decisa attenzione di governi e classi dirigenti favorevoli ad una promozione turistica delle localitŕ dove la presenza di sorgenti e di acque termali rendevano possibile questa pratica terapeutica sono tutti elementi che favoriscono questa ripresa. E questa connessione tra pratiche mediche, turismo, sociabilitŕ decreterŕ una rivoluzione non solo nella diffusione del termalismo ma nello stesso aspetto urbanistico delle localitŕ termali, dove sempre piů alberghi, sale da gioco e da ballo, luoghi per passeggiare o praticare attivitŕ sportive diventeranno un necessario complemento.
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Calvosa, Paolo. "Gli effetti del processo di liberalizzazione sulle dinamiche di mercato nel settore delle scommesse sportive in Italia." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 2 (December 2017). http://dx.doi.org/10.3280/edt2-2017oa5464.

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Abstract:
Negli ultimi anni in molti Paesi il settore dei giochi pubblici è stato interessato da uno spostamento da un modello di regolamentazione che prevede la gestione diretta dei giochi da parte di agenzie governative in regime di monopolio, verso altri modelli di regolamentazione più ‘aperti' alla concorrenza. Anche in Italia si è ormai affermato un modello di gestione dei giochi pubblici che, seppur controllato dallo Stato, è caratterizzato da un maggior coinvolgimento dell'imprenditoria privata rispetto al passato. Se si guarda nello specifico al segmento di gioco che, insieme a quello del Lotto, ha la più lunga tradizione in Italia, quello delle scommesse sportive, l'affermazione di un sistema di regolamentazione più aperto ai privati è la conseguenza di un profondo processo di liberalizzazione avviato negli anni Novanta del secolo scorso e intensificatosi a partire dai primi anni del nuovo millennio. Obiettivo generale del lavoro è analizzare gli effetti del processo di liberalizzazione sulle dinamiche di mercato nel settore delle scommesse sportive in Italia. L'analisi empirica svolta ha consentito di mostrare che in questo settore si sono verificati alcuni effetti tipici dei processi di liberalizzazione, quali l'aumento delle quantità e della varietà dei consumi, la riduzione dei prezzi medi di mercato, l'abbassamento delle barriere all'entrata e l'ingresso di nuovi operatori, e ha permesso di studiare l'effetto di tali cambiamenti sulle logiche competitive del business.
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Mele, Vincenza, Daniela Vantaggiato, and Marcello Chiarotti. "Il doping biotecnologico: una proposta di lettura tra medicina, bioetica e diritto." Medicina e Morale 58, no. 3 (June 30, 2009). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2009.244.

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Abstract:
Le point de départe dell’articolo è offrire una review della letteratura medico- scientifica sul doping biotecnologico; il secondo step è illustrare il panorama dello stato dell’arte in materia legislativa, con particolare attenzione alla situazione italiana; last but not least è argomentata l’inaccettabilità etica del doping, nella doppia prospettiva, della filosofia del diritto e della bioetica. L’argomentazione bioetica si snoda secondo i criteri dell’ethos ippocratico che impone al medico prima ancora di fare del bene, di non danneggiare la salute psico-fisica della persona (primum non nocere) e dell’ethos dell’attività sportiva, intesa come palestra educativa della persona, finalizzata alla fioritura delle capacità dell’atleta, in armonia a quanto recita il Codice Mondiale Antidoping: etica, fair play ed onestà, salute, eccellenza della prestazione, carattere ed educazione, divertimento e gioia, lavoro di gruppo, dedizione ed impegno, rispetto delle norme e delle leggi, rispetto per se stessi e per gli altri concorrenti, coraggio, unione e solidarietà. L’argomentazione filosoficogiuridica si basa sull’inaccettabilità del doping in ossequio al principio di giustizia, nel senso sia di equità che di giustizia distributiva ed al principio di autonomia, che gli Autori dimostrano – avvalendosi della teoria dei giochi e dell’interpretazione biopolitica del fenomeno – verrebbe “paradossalmente” infranto qualora l’uso delle sostanze dopanti nello sport diventasse giuridicamente lecito. ---------- Le point de départe of the article is to offer a review of the medical literature on biotechnological doping; the second step is to show the state of the art on legal aspect, with particular attention to the Italian situation; last but not least, arguing the ethical unacceptableness of doping, both in Philosophy of law and Bioethics. The bioethical reasoning unwinds itself according to the criterions of the Hippocratic ethos imposing on the physician, even before doing the good, not to damage one’s psico-physics health (primum non nocere) and that one concerning to the sport activity, intended as “educational gym” of every person, aimed to the flowering of the abilities of the athlete, according to the World Anti-Doping Code: ethics, fair play and honesty, health, performance excellence, character and education, fun and joy, team work, devotion and appointment, respect of the norms and laws, self-respect, respect for others, courage, union and solidarity. The philosophical-legal reasoning is based on unacceptableness of doping according to the principle of justice, intended as both equity and distributive justice and to the principle of autonomy, demonstrated by the Authors to be “paradoxically” broken – through the game theory and the biopolitical interpretation of the phenomenon – whereas the use of doping substances becames legally permissible within the sport.
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Maldonato, Aldo. "IN ALTA QUOTA CON IL DIABETE TIPO 1." il Diabete 30, N. 4, dicembre 2018 (December 15, 2018). http://dx.doi.org/10.30682/ildia1804a.

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Abstract:
A quasi un secolo dalla scoperta dell’insulina, la terapia del diabete tipo 1 ha fatto e continua a fare enormi progressi, tanto che un diabetologo degli anni Settanta (per esempio chi scrive) piovuto improvvisamente oggi fra noi farebbe fatica a raccapezzarsi fra insuline “ingegnerizzate”, penne monouso, microinfusori, misuratori della glicemia in continuo e algoritmi di correzione. Da una parte ciò non soddisfa appieno né i pazienti né gli operatori sanitari, i quali – tutti – auspicano che si arrivi alla scomparsa della malattia (guarigione anziché cura, ovvero cure vs care), tuttavia non si può negare che i progressi della cura hanno liberato i pazienti da tante schiavitù che li affliggevano ancora trent’anni fa, e ciò ha consentito ai giovani con diabete di cimentarsi con successo in tutte le discipline sportive (1-2), incluse quelle considerate “estreme” e una volta “proibite” ai diabetici. Fra queste, l’alpinismo – in tutte le sue declinazioni – presenta caratteristiche particolari perché, accanto ad alcuni aspetti decisamente favorevoli, come la durata medio-lunga dell’esercizio e un’intensità di sforzo che si mantiene per lo più nell’ambito aerobico, esso si svolge in un ambiente in cui le normali attività metaboliche avvengono in presenza di una minore pressione parziale di ossigeno atmosferico, e chi lo pratica deve sapere far fronte a numerosi pericoli oggettivi e soggettivi (3). Le modificazioni ormonali, cardio-respiratorie, renali e metaboliche indotte dall’alta quota sono state oggetto di studio da molti anni, ma non sempre è stato facile definirle in modo univoco a causa dell’elevato numero di variabili in gioco (tipo e intensità dello sforzo, grado di allenamento, stato nutrizionale, condizioni ambientali e meteorologiche, quota effettiva…), e della difficoltà di effettuare studi controllati su numeri sufficienti di soggetti in condizioni riproducibili. Per quanto riguarda le “persone con diabete tipo 1” (D-T1), le poche ricerche effettuate hanno mirato a chiarire se l’alta quota è alla loro portata e se può precipitare/accelerare la comparsa delle complicanze tardive.
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Dissertations / Theses on the topic "Giochi sportivi"

1

RUSCELLO, BRUNO. "Match analysis in team sports." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/898.

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Abstract:
La Match Analisi è argomento di discussione di grande interesse fra gli allenatori, i dirigenti sportivi e gli studiosi di scienze dello sport, e sta raggiungendo giorno per giorno una sempre maggiore rilevanza. Quando ci si riferisce a questo particolare aspetto della metodologia dell’allenamento sportivo, l’Informazione e l’elaborazione dei dati pertinenti devono essere considerati i fattori chiave. Attualmente il concetto di “Match Analisi” è usato in diversi paesi per definire il processo della osservazione e valutazione di un “insieme di comportamenti” adottati dagli atleti durante una partita o incontro, applicando diverse metodologie ed utilizzando specifici mezzi e strumenti, al fine di: 1. raccogliere ed elaborare i dati relativi ai diversi aspetti di un gioco o di alcune discipline sportive, sotto diversi punti di vista; 2. fornire le relative risultanze, opportunamente formattate, al fine di presentare i dati raccolti ed elaborati in un modo accessibile a tutti gli interessati, a diversi livelli (es. Allenatori, Atleti, studiosi di Scienze Motorie, Dirigenti, Giudici ed Arbitri, Giornalisti, ecc.); 3. fornire una interpretazione dei dati raccolti ed elaborati, al fine di definire meglio alcune caratteristiche specifiche della prestazione studiata (p.es. il dato fisiologico della prestazione o la biomeccanica o gli aspetti tattici di una partita o di un gioco) con il fine ultimo di migliorare questi aspetti attraverso la proposizione opportuna dei relativi processi di allenamento. Le finalità di questa tesi possono essere sintetizzate come segue: 1. fornire una panoramica a larga scala di quello che è il ruolo delle procedure di Match Analisi, inserite nel contesto generale della metodologia dell’allenamento sportivo; 2. analizzare il profilo professionale (Studio 1, Capitolo 11) richiesto per poter operare in questo campo specifico e gli atteggiamenti dei possibili Match Analisti, gli studenti di Scienze Motorie, attraverso un questionario appositamente progettato; 3. fornire un esempio di Analisi Biomeccanica Quantitativa, (Studio 2, Capitolo 7) studiando una specifica tecnica hockeistica, il “push”, utilizzato spesso durante una partita, al fine di affrontare efficacemente le cosiddette “Invarianti di Competizione” (Tiri Liberi, Corners, Rigori, ecc.); 4. condurre e presentare (Studio 3, Capitolo 7) una analisi estensiva delle capacità motorie e dei livelli di condizione fisica nelle hockeiste di elite (livello internazionale) e sub-elite (livello nazionale) al fine di definire i possibili indicatori fisiologici di prestazione (livello 1 della Match Analisi); 5. descrivere alcune procedure applicative di Match Analisi Qualitativa e Quantitativa (Hockey, Calcio; Studio 4 e 5, Capitoli 8 e 13), attraverso i processi di: · analisi dei software di Video Match Analisi disponibili sul mercato attualmente; · uso di un software commerciale di video match analisi per raccogliere dei dati a livello nazionale/internazionale in giochi sportivi come l’Hockey su prato ed il Calcio; · progetto di un nuovo software capace di aumentare l’efficienza del Data Base Video utilizzato; · analisi delle informazioni raccolte, attraverso un programma di Data Mining, al fine di trovare gli opportuni Predittori di Prestazione, capaci di ottimizzare i processi di allenamento e di aiutare in modo consistente il lavoro degli Allenatori, anche in situazioni di tempo reale. Sono proposte alcune considerazioni conclusive, che suggeriscono la necessità di maggiori ed ulteriori ricerche, per la maggior parte relative al terzo livello di analisi (la Strategia Generale e la Tattica). Un maggior coinvolgimento delle Università appare opportuno al fine di qualificare i futuri Match Analisti, assicurando loro le opportune conoscenze nei diversi ambiti disciplinari che possono concorrere a permettere un opportuno approccio interdisciplinare.
Match Analysis is a major subject among coaches, team managers and sport scientists and it is gaining an increasing relevance day by day. Information and the relevant data processing are the key factors while referring to this aspect of the sport training methodology. Currently the concept of “Match Analysis” is used in several countries to define the process of observing and evaluating a “whole of behaviours” performed by the players during a match, applying different methodologies and using specific instruments and tools,in order to: 1. collect and process the relevant data concerning the different features of games or athletic disciplines, under different points of view; 2. provide relevant presentations, appropriately formatted, in order to show the collected and processed data in an accessible way to all the concerned people, at different levels (i.e. coaches, players, sport scientists, officials, managers, journalists, etc.); 3. provide an interpretation of the collected and processed data, in order to define better some specific feature of the investigated performance (i.e. the physiological side of the performance or the biomechanics or the tactical features of a match or a game) with the ultimate aim of improving these aspects through the appropriate administration of the relevant training processes. The aims of the thesis may be summarized as follows: 1. providing a large-scale overview of what is currently the role of the Match Analysis procedures in the general context of the training methodology; 2. analysing the professional profile (Study 1, Chapter 11) required to operate in this specific field and the attitudes of the possible Match Analysts, the Sport Sciences students, through a questionnaire purposely designed; 3. providing an example of Quantitative Biomechanics Analysis, (Study 2, Chapter 7) investigating a specific hockey technical skill, (the “Push”) often performed during a match in order to cope efficiently with the “Competition Invariants” situations (Free Hits, Corners, Penalty Stroke, etc.); 4. in order to define the relevant physiological performance indicators (match analysis, level 1) in field hockey, an extensive analysis of the motor abilities and the fitness levels has been carried out and presented (Study 3, chapter 7) for elite (international level) and sub-elite (national level) women hockey players; 5. describing some applied Qualitative and Quantitative Match Analysis procedures (Field Hockey, Football; Study 4 and 5, Chapter 8 and 13), through the process of: · analysing the commercial Video Match Analysis software available on the market at date; · using a video match analysis commercial software to collect data at international/national level in team sports such as Field Hockey and Football; · designing a new software able to improve the efficiency of the used video data base; · analysing the collected information, by the means of Data Mining, in order to provide the relevant Performance Predictors, suitable to improve the training processes and to help consistently the work of coaches even in real-time situations. Some final considerations are provided, suggesting the need for more and further investigations for the most part of the third level of analysis (General Strategy and Tactic). A greater involvement of the Universities is needed in order to qualify the future Match Analysts, ensuring them the appropriate knowledge of several and different disciplines that combine a pertinent interdisciplinary approach.
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Camorani, Martina <1978&gt. "Biomeccanica del servizio e del diritto nel tennis: confronto fra atleti di livello di gioco differente." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1934/1/Camorani_Martina_Biomeccanica_del_servizio_e_del_diritto_nel_tennis_confronto_fra_atleti_di_livello_di_gioco_differente.pdf.

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Abstract:
Il tennis è uno sport molto diffuso che negli ultimi trent’anni ha subito molti cambiamenti. Con l’avvento di nuovi materiali più leggeri e maneggevoli la velocità della palla è aumentata notevolmente, rendendo così necessario una modifica a livello tecnico dei colpi fondamentali. Dalla ricerca bibliografica sono emerse interessanti indicazioni su angoli e posizioni corporee ideali da mantenere durante le varie fasi dei colpi, confrontando i giocatori di altissimo livello. Non vi sono invece indicazioni per i maestri di tennis su quali siano i parametri più importanti da allenare a seconda del livello di gioco del proprio atleta. Lo scopo di questa tesi è quello di individuare quali siano le variabili tecniche che influenzano i colpi del diritto e del servizio confrontando atleti di genere differente, giocatori di livello di gioco diverso (esperti, intermedi, principianti) e dopo un anno di attività programmata. Confrontando giocatori adulti di genere diverso, è emerso che le principali differenze sono legate alle variabili di prestazione (velocità della palla e della racchetta) per entrambi i colpi. Questi dati sono simili a quelli riscontrati nel test del lancio della palla, un gesto non influenzato dalla tecnica del colpo. Le differenze tecniche di genere sono poco rilevanti ed attribuibili alla diversa interpretazione dei soggetti. Nel confronto di atleti di vario livello di gioco le variabili di prestazione presentano evidenti differenze, che possono essere messe in relazione con alcune differenze tecniche rilevate nei gesti specifici. Nel servizio i principianti tendono a direzionare l’arto superiore dominante verso la zona bersaglio, abducendo maggiormente la spalla ed avendo il centro della racchetta più a destra rispetto al polso. Inoltre, effettuano un caricamento minore degli arti inferiori, del tronco e del gomito. Per quanto riguarda il diritto si possono evidenziare queste differenze: l’arto superiore è sempre maggiormente esteso per il gruppo dei principianti; il tronco, nei giocatori più abili viene utilizzato in maniera più marcata, durante la fase di caricamento, in movimenti di torsione e di inclinazione laterale. Gli altri due gruppi hanno maggior difficoltà nell’eseguire queste azioni preparatorie, in particolare gli atleti principianti. Dopo un anno di attività programmata sono stati evidenziati miglioramenti prestativi. Anche dal punto di vista tecnico sono state notate delle differenze che possono spiegare il miglioramento della performance nei colpi. Nel servizio l’arto superiore si estende maggiormente per colpire la palla più in alto possibile. Nel diritto sono da sottolineare soprattutto i miglioramenti dei movimenti del tronco in torsione ed in inclinazione laterale. Quindi l’atleta si avvicina progressivamente ad un’esecuzione tecnica corretta. In conclusione, dal punto di vista tecnico non sono state rilevate grosse differenze tra i due generi che possano spiegare le differenze di performance. Perciò questa è legata più ad un fattore di forza che dovrà essere allenata con un programma specifico. Nel confronto fra i vari livelli di gioco e gli effetti di un anno di pratica si possono individuare variabili tecniche che mostrano differenze significative tra i gruppi sperimentali. Gli evoluti utilizzano tutto il corpo per effettuare dei colpi più potenti, utilizzando in maniera tecnicamente più valida gli arti inferiori, il tronco e l’arto superiore. I principianti utilizzano prevalentemente l’arto superiore con contributi meno evidenti degli altri segmenti. Dopo un anno di attività i soggetti esaminati hanno dimostrato di saper utilizzare meglio il tronco e l’arto superiore e ciò può spiegare il miglioramento della performance. Si può ipotizzare che, per il corretto utilizzo degli arti inferiori, sia necessario un tempo più lungo di apprendimento oppure un allenamento più specifico.
Tennis is a common sport activity, which has undergone numerous changes over the last thirty years. The use of new, lighter and handier materials has led to a significant increase in the ball’s speed, and has thus implied the necessity of technical improvement as far as the basic strokes are concerned. The findings emerged from the bibliographic research provide interesting information about the optimal angles and body positions to be held during the various stroke phases, which are analyzed by comparing top-level tennis players. Indications aimed at tennis trainers, which focus on what particular training parameters should be adopted according to the level of the athlete to be trained, are instead absent. The main purpose of this dissertation is to identify the technical variables that influence forehand and serve strokes by comparing athletes of different gender, level (advanced, intermediate, beginners), and their performances after one year of programmed training. The comparison between adult players of different gender has shown that the main differences are related to the performance variables (ball and racquet speed) for both strokes. Such data are similar to those obtained in the tennis ball launch test, which is not influenced by any stroke techniques. Technical differences related to gender do not play a significant role, and they may be associated with the different interpretations of the single individuals. Performance variables present clear differences as far as the comparison involving athletes of various level is concerned. Such differences may be correlated with some technical differences that have been noticed in specific gestures. When serving, beginners tend to direct the dominant upper limb towards the target area by means of a greater shoulder abduction, and the center of their racquet is not aligned with the wrist, but it is positioned to the right of it. Moreover, their load on lower limbs, trunk and elbow is less intense. The following differences have been noticed as far as forehand stroke is concerned: a more extended upper limb position is always to be found in beginners; most advanced players reveal a more marked use of their trunk, particularly during the loading phase in torsion and lateral inclination movements. The other two groups, particularly beginner athletes, have greater difficulty in performing such preparatory actions. Improved performances have been noticed after one year of programmed training. Differences from the technical point of view have been noticed as well, and they may help explaining performance improvements as far as strokes are concerned. In the serve, the upper limb has a greater extension in order to hit the ball at the highest point possible. Particular improvement in torsion and lateral inclination movements has been noticed in forehand strokes. Therefore, the athlete progressively develops a correct technical execution. In conclusion, gender does not seem to determine significant differences from the technical point of view, which may explain difference as far as performance is concerned. As a result, performance is rather to be related to another factor, i.e., that of strength, whose training needs a specific program. The comparison between the athletes’ several levels and the effects of one year’s practice has led to the identification of technical variables that indicate significant differences between the experimental groups involved in this research. In order to perform more powerful strokes, advanced players use their whole body, and particularly their lower limbs, trunk and upper limb according to a more effective technique. Beginners mainly use their upper limb, while contributions of other body segments are less evident. After one year of activity, the subjects involved in the study could use their trunk and upper limb more effectively, and this may provide useful elements to explain performance improvement. It may be hypothesized that the correct use of the lower limbs requires either a longer learning period, or more specific training activities.
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Camorani, Martina <1978&gt. "Biomeccanica del servizio e del diritto nel tennis: confronto fra atleti di livello di gioco differente." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1934/.

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Abstract:
Il tennis è uno sport molto diffuso che negli ultimi trent’anni ha subito molti cambiamenti. Con l’avvento di nuovi materiali più leggeri e maneggevoli la velocità della palla è aumentata notevolmente, rendendo così necessario una modifica a livello tecnico dei colpi fondamentali. Dalla ricerca bibliografica sono emerse interessanti indicazioni su angoli e posizioni corporee ideali da mantenere durante le varie fasi dei colpi, confrontando i giocatori di altissimo livello. Non vi sono invece indicazioni per i maestri di tennis su quali siano i parametri più importanti da allenare a seconda del livello di gioco del proprio atleta. Lo scopo di questa tesi è quello di individuare quali siano le variabili tecniche che influenzano i colpi del diritto e del servizio confrontando atleti di genere differente, giocatori di livello di gioco diverso (esperti, intermedi, principianti) e dopo un anno di attività programmata. Confrontando giocatori adulti di genere diverso, è emerso che le principali differenze sono legate alle variabili di prestazione (velocità della palla e della racchetta) per entrambi i colpi. Questi dati sono simili a quelli riscontrati nel test del lancio della palla, un gesto non influenzato dalla tecnica del colpo. Le differenze tecniche di genere sono poco rilevanti ed attribuibili alla diversa interpretazione dei soggetti. Nel confronto di atleti di vario livello di gioco le variabili di prestazione presentano evidenti differenze, che possono essere messe in relazione con alcune differenze tecniche rilevate nei gesti specifici. Nel servizio i principianti tendono a direzionare l’arto superiore dominante verso la zona bersaglio, abducendo maggiormente la spalla ed avendo il centro della racchetta più a destra rispetto al polso. Inoltre, effettuano un caricamento minore degli arti inferiori, del tronco e del gomito. Per quanto riguarda il diritto si possono evidenziare queste differenze: l’arto superiore è sempre maggiormente esteso per il gruppo dei principianti; il tronco, nei giocatori più abili viene utilizzato in maniera più marcata, durante la fase di caricamento, in movimenti di torsione e di inclinazione laterale. Gli altri due gruppi hanno maggior difficoltà nell’eseguire queste azioni preparatorie, in particolare gli atleti principianti. Dopo un anno di attività programmata sono stati evidenziati miglioramenti prestativi. Anche dal punto di vista tecnico sono state notate delle differenze che possono spiegare il miglioramento della performance nei colpi. Nel servizio l’arto superiore si estende maggiormente per colpire la palla più in alto possibile. Nel diritto sono da sottolineare soprattutto i miglioramenti dei movimenti del tronco in torsione ed in inclinazione laterale. Quindi l’atleta si avvicina progressivamente ad un’esecuzione tecnica corretta. In conclusione, dal punto di vista tecnico non sono state rilevate grosse differenze tra i due generi che possano spiegare le differenze di performance. Perciò questa è legata più ad un fattore di forza che dovrà essere allenata con un programma specifico. Nel confronto fra i vari livelli di gioco e gli effetti di un anno di pratica si possono individuare variabili tecniche che mostrano differenze significative tra i gruppi sperimentali. Gli evoluti utilizzano tutto il corpo per effettuare dei colpi più potenti, utilizzando in maniera tecnicamente più valida gli arti inferiori, il tronco e l’arto superiore. I principianti utilizzano prevalentemente l’arto superiore con contributi meno evidenti degli altri segmenti. Dopo un anno di attività i soggetti esaminati hanno dimostrato di saper utilizzare meglio il tronco e l’arto superiore e ciò può spiegare il miglioramento della performance. Si può ipotizzare che, per il corretto utilizzo degli arti inferiori, sia necessario un tempo più lungo di apprendimento oppure un allenamento più specifico.
Tennis is a common sport activity, which has undergone numerous changes over the last thirty years. The use of new, lighter and handier materials has led to a significant increase in the ball’s speed, and has thus implied the necessity of technical improvement as far as the basic strokes are concerned. The findings emerged from the bibliographic research provide interesting information about the optimal angles and body positions to be held during the various stroke phases, which are analyzed by comparing top-level tennis players. Indications aimed at tennis trainers, which focus on what particular training parameters should be adopted according to the level of the athlete to be trained, are instead absent. The main purpose of this dissertation is to identify the technical variables that influence forehand and serve strokes by comparing athletes of different gender, level (advanced, intermediate, beginners), and their performances after one year of programmed training. The comparison between adult players of different gender has shown that the main differences are related to the performance variables (ball and racquet speed) for both strokes. Such data are similar to those obtained in the tennis ball launch test, which is not influenced by any stroke techniques. Technical differences related to gender do not play a significant role, and they may be associated with the different interpretations of the single individuals. Performance variables present clear differences as far as the comparison involving athletes of various level is concerned. Such differences may be correlated with some technical differences that have been noticed in specific gestures. When serving, beginners tend to direct the dominant upper limb towards the target area by means of a greater shoulder abduction, and the center of their racquet is not aligned with the wrist, but it is positioned to the right of it. Moreover, their load on lower limbs, trunk and elbow is less intense. The following differences have been noticed as far as forehand stroke is concerned: a more extended upper limb position is always to be found in beginners; most advanced players reveal a more marked use of their trunk, particularly during the loading phase in torsion and lateral inclination movements. The other two groups, particularly beginner athletes, have greater difficulty in performing such preparatory actions. Improved performances have been noticed after one year of programmed training. Differences from the technical point of view have been noticed as well, and they may help explaining performance improvements as far as strokes are concerned. In the serve, the upper limb has a greater extension in order to hit the ball at the highest point possible. Particular improvement in torsion and lateral inclination movements has been noticed in forehand strokes. Therefore, the athlete progressively develops a correct technical execution. In conclusion, gender does not seem to determine significant differences from the technical point of view, which may explain difference as far as performance is concerned. As a result, performance is rather to be related to another factor, i.e., that of strength, whose training needs a specific program. The comparison between the athletes’ several levels and the effects of one year’s practice has led to the identification of technical variables that indicate significant differences between the experimental groups involved in this research. In order to perform more powerful strokes, advanced players use their whole body, and particularly their lower limbs, trunk and upper limb according to a more effective technique. Beginners mainly use their upper limb, while contributions of other body segments are less evident. After one year of activity, the subjects involved in the study could use their trunk and upper limb more effectively, and this may provide useful elements to explain performance improvement. It may be hypothesized that the correct use of the lower limbs requires either a longer learning period, or more specific training activities.
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Forcellese, Tito. L'Italia e i giochi olimpici: Un secolo di candidature : politica, istituzioni e diplomazia sportiva. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2013.

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La narrazione sportiva: Comunicazione, giornalismo e gioco nella società di rete. Verona, Italy: QuiEdit, 2012.

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Sciortino, Aurelio. Il gioco e la parola: Metafore sportive nella letteratura italiana del '900. Pioppo (Palermo): La Zisa, 1994.

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Ume, Lily. Giochi Olimpici e Giappone: Come Ridurre I Livelli Di Stress, Essere Nel Qui e Ora e Liberare la Mente con la Meditazione, per una Performance Sportiva Efficace. Independently Published, 2021.

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Creation, R. J. Diario Dimagrante Agenda Quotidiano Di Progressi Nella Perdita Di Peso in 90 Giorni: Diario Alimentare e Sportivo Da Completare Giorno per Giorno. Independently Published, 2022.

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Paradisi, Graziella. Sport Di Squadra e Potenziale Formativo : SocietÀ Sportive, Allenatori, Giovani Atleti e Genitori: Una Squadra Vincente Oltre e Nel Campo Da Gioco. Independently Published, 2019.

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Italia, Mike Publishing. Diario Alimentare 90 Giorni - Versione 5: Agenda Giornaliera Da Compilare per Aiutarti a Perdere Peso Tenendo Traccia Dei Tuoi Progressi Alimentari e Sportivi. Non Dire Più Comincio Domani , Fallo Adesso! Independently Published, 2021.

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Wurz, Victoria. Ora, Non Domani! Diario Alimentare e Fitness 6 Mesi : 180 Giorni per Controllare l'alimentazione e l'attività Sportiva. Raggiungi la Forma Fisica Che Desideri: Controlla le Misure Del Corpo, il Peso e le Calorie. Agenda per Workout, Palestra e Trainings. Independently Published, 2020.

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Wurz, Victoria. Diario Alimentare e Fitness 3 Mesi : 90 Giorni per Controllare l'alimentazione e l'attività Sportiva Ogni Giorno. Raggiungi la Forma Fisica Che Vuoi: Controlla le Misure Del Corpo, il Peso e le Calorie. Agenda Settimanale per Workout, Palestra e Trainings. Independently Published, 2020.

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