Academic literature on the topic 'Giovanilese'

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Journal articles on the topic "Giovanilese"

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Montanari, Andrea. "I Gruppi giovanili della Democrazia cristiana da De Gasperi a Fanfani. Nascita di un movimento politico (1943-1955)." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 294 (December 2020): 46–71. http://dx.doi.org/10.3280/ic2020-294002.

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Abstract:
L'associazionismo giovanile di partito č una realtŕ a tutt'oggi indagata solo in parte dalla ricerca storica. Il saggio ricostruisce, tramite una pluralitŕ di fonti, la nascita dei Gruppi giovanili della Democrazia cristiana, dal 1953 rinominati Movimento giovanile Dc, dalle origini nel 1944 al 1955, segnato dalla segreteria di Amintore Fanfani. L'intento č precisare alcune informazioni non corrette riportate da ricerche precedenti e dalla memorialistica, analizzando il dibattito interno all'organizzazione in alcuni tornanti decisivi del primo decennio repubblicano, mettendo in luce elementi di originalitŕ rispetto ai temi prevalenti fra gli "adulti" e offrendo, per quanto possibile, uno sguardo a livello europeo dell'associazionismo giovanile democristiano.
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2

Lucchese, A., M. Manuelli, G. Matarese, G. Isola, L. Bassani, L. Perillo, G. Gastaldi, and E. F. Gherlone. "Artrite idiopatica giovanile: implicazioni odontostomatologiche." Dental Cadmos 84, no. 6 (June 2016): 377–86. http://dx.doi.org/10.1016/s0011-8524(16)30079-4.

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3

Chapelle, Luca. "Classicismo giovanile di Gabriele D’Annunzio." Giornale Italiano di Filologia 69 (January 2017): 295–318. http://dx.doi.org/10.1484/j.gif.5.114582.

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4

Rossi, Daniele. "Economie dell'alcol e contesto giovanile." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (October 2010): 83–95. http://dx.doi.org/10.3280/ses2010-su3006-ita.

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5

Leoni, Gianmario. "I giovani comunisti e "il partito". La Fgci dal 1956 al 1968." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 267 (November 2012): 183–210. http://dx.doi.org/10.3280/ic2012-267001.

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Abstract:
La Federazione giovanile comunista italiana (Fgci) ha costituito, almeno nelle intenzioni, uno strumento importante per conquistare i giovani alla linea politica del Pci nell'immediato secondo dopoguerra, cosě come in generale tutte le organizzazioni giovanili lo sono state per gli altri partiti di massa. Il saggio analizza il dibattito interno all'organizzazione giovanile comunista nel periodo tra il 1956 e il 1968, mettendo in evidenza anche gli elementi di originalitŕ rispetto ai temi prevalenti fra gli "adulti"; non molti, in realtŕ, in un contesto dove l'adesione ideale alla linea politica del partito č solo di rado messa in discussione. A farla da padrone sono i grandi temi ideologici e strategici della "via italiana al socialismo", ma non mancano elementi di riflessione piů specifici sul mondo giovanile sia in relazione ai primi sintomi di protagonismo politico dei giovani (come nel luglio 1960) sia in riferimento ai mutamenti sociali e degli stili di vita e di consumo seguiti al "miracolo economico".
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Migliarese, Giovanni, and Claudio Mencacci. "Il suicidio giovanile: una prospettiva clinica." Quaderni Italiani di Psichiatria 28, no. 3 (September 2009): 102–6. http://dx.doi.org/10.1016/j.quip.2009.05.002.

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7

Resta, M., M. Palma, F. Di Cuonzo, and P. Spagnolo. "Corea di Huntington: Variante acinetica giovanile." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (August 1994): 573–78. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700403.

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Abstract:
Gli autori presentano 6 casi di variante acinetica di Corea familiare di Huntington con quadro clinico-strumentale caratteristico. La diagnosi clinica nei casi presentati è certa per la presenza di altri membri della famiglia con malattia conclamata. La TC nella Corea di Huntington evidenzia l'atrofia striatale ma non fornisce elementi iconografici distintivi delle due diverse entità cliniche, ipercinetica e acinetica. La RM ad alta intensità di campo permette invece di riconoscere insieme all'atrofia striatale un reperto lesionale patognomonico della variante rigida caratterizzato da un ipersegnale bilaterale del putamen.
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8

Viganò, R., M. C. Truzzi, and M. Zanone. "La femoro-rotulea nell’artrite idiopatica giovanile." Archivio di Ortopedia e Reumatologia 119, no. 1 (July 2008): 31–33. http://dx.doi.org/10.1007/s10261-008-0234-6.

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9

Livraghi, Renata. "Qualitŕ della vita e problematica giovanile." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 90 (September 2010): 179–91. http://dx.doi.org/10.3280/qua2009-090007.

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10

Villa, Francesco. "Il disagio giovanile nella cultura ipermoderna." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (December 2011): 28–37. http://dx.doi.org/10.3280/mg2011-004004.

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Dissertations / Theses on the topic "Giovanilese"

1

EMILIANI, GIOVANNI MATTEO. "Skateculture e identita' giovanile." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/647.

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2

PASINI, ANNALISA. "Organizzazione scolastica e disagio giovanile. Un'analisi relazionale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1107.

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Abstract:
La tesi analizza il modo in cui le organizzazioni scolastiche affrontano il disagio giovanile, verificando se e dove si riscontrino caratteri di relazionalità nella sua gestione e nell’orientamento organizzativo, secondo l’approccio relazionale al welfare. Si tratta di una ricerca qualitativa ed esplorativa, condotta nel sistema educativo della Provincia Autonoma di Trento, attraverso interviste semistrutturate a dirigenti, docenti, ma anche altri professionisti, studenti e famiglie. L’analisi, preceduta da un inquadramento teorico e delle indicazioni istituzionali, focalizza il processo di aiuto sul caso secondo l’ottica relazionale e poi si centra sul piano organizzativo, per osservare in tre elementi – finalità, persone e mezzi dell’organizzazione – come l’assunzione di una prospettiva relazionale possa attivare nella scuola pratiche di care in grado di migliorare il benessere degli studenti. L’analisi mostra che, soprattutto nella formazione professionale trentina, il presupposto della care appare abbastanza condiviso ma spesso non si traduce in veri e propri processi relazionali. Un punto critico riguarda l’attivazione di reti riflessive paritarie con le famiglie e gli studenti. Una potenzialità innovativa è invece espressa in alcuni istituti dove l’assetto organizzativo funziona almeno in parte secondo logiche relazionali: ciò sembra sostenere la funzione formativa della scuola, coinvolgendola in una dinamica societaria di care diffusa.
The thesis analyses the way in which school organizations tackle the problem of young people in trouble, verifying if and where relational elements can be found in organizational orientations, following the relational approach to welfare. It is a qualitative and exploring research, conducted within the Province of Trento's educational system, through semistructured interviews with school executives, teachers, other professionals, students and families as well. Beginning with the theoretical framework and the institutional indications, the analysis focuses on individual helping process from the relational perspective; then moving to the organizational level in order to observe in three elements - goals, people and means - how the utilization of a relational approach can activate, in the school, practices of "care" capable of improving students well being. The analysis shows that, mainly in occupational training, the idea of "care" seems to be quite shared but it does not translate into true relational processes. A critical point refers to the activation of reflective networks with families and students. A potential innovation is expressed in certain institutes where the organizational framework reflects, at least partially, the relational approach: it does seam to support the school educational role, involving the school itself in a widespread society of "care".
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3

Santovito, Martina. "Dalle telenovelas alle teen telenovelas. Produrre per un target giovanile." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25133/.

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Abstract:
La tesi vuole trattare ed esplorare un genere televisivo che negli ultimi vent’anni ha riscosso particolare successo in tutto il mondo: la Telenovela. Partendo dalla definizione del genere e da ciò che lo distingue dagli altri prodotti televisivi, come la Soap Opera (capitolo 1), si vuole affrontare la storia, lo sviluppo ed il successo della Telenovela (nata in Brasile dall’adattamento di opere narrative seriali del 1800 e dal successo delle radionovelle importate dall’Argentina), dando un’occhiata anche alle diverse produzioni nel mondo (capitolo 2). Dopo aver introdotto in generale la telenovela, l’elaborato si concentra sul caso delle Teen Telenovelas (capitolo 3), analizzando questo tipo di prodotto televisivo per un target specifico che negli ultimi anni si è sviluppato in America Latina ed ha raggiunto il successo in tutto il mondo, attraverso l’analisi dei processi produttivi televisivi, in particolar modo grazie alla componente musicale che ha reso il sottogenere il più accattivante possibile. Nel capitolo dedicato alle produzioni delle Teen Telenovelas, sono state analizzate quelle della Cris Morena Group con Rebelde Way, Ideas del Sur con Patito Feo e Disney con Violetta.
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ROCCISANO, FEDERICA. "Dalla Povertà Urbana all'Equità Intergenerazionale: un'analisi della condizione giovanile in Italia." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/7001.

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Abstract:
Obiettivo della presente ricerca è quello di studiare la condizione dei giovani in Italia nella prima decade del 2000 e di suggerire qualche policy per intervenire in questa situazione. La decisione di analizzare la povertà urbana e la deprivazione nel primo capitolo, e di analizzare l’equità e la mobilità intergenerazionale nel secondo e nel terzo, è strettamente collegata con la volontà di chi scrive di identificare nuovi strumenti di policy che possono intervenire a vantaggio dell’opportunità e dell’equità dei giovani. Il lavoro si divide in due parti. Nella prima parte si è fatta un'analisi della povertà urbana nella città di Milano: in questo ambito si è analizzato il flusso migratorio nelle zone di Milano considerando la dotazione strutturale delle zone stesse, procedendo con la creazione di indici di misurazione delle public facilities dedicate ai giovani e giovanissimi. In seguito alla creazione di indicatori di misurazione della dotazione di scuole, centri culturali, centri di aggregazione giovanili, centri sportivi, consultori specializzati per giovani, abbiamo individuato una correlazione tra i servizi forniti e la presenza di una specifica coorte di popolazione. Nella seconda parte si è analizzato l’andamento dell’equità intergenerazionale e della mobilità intergenerazionale. Nel secondo capitolo è stata fatta una review della letteratura pre esisteste in materia considerando la trasmissione intergenerazionale della povertà e la mobilità intergenerazionale con lo scopo di analizzare la metodologia di misurazione più appropriato. Inoltre sono stati presi in analisi le principali analisi a livello internazionale, ma si è anche fatto particolare riferimento alla letteratura relativa al caso Italiano. In seguito si è proceduto con un’analisi del livello di equità intergenerazionale in Italia , utilizzando i dati dell’Indagine sui Consumi delle Famiglie della Banca d’Italia.
The aim of the present research is to study the youth condition in Italy in the first decade of 2000 and to suggest some regulatory policy on this situation. The decision to investigate on urban poverty and deprivation in the first chapter, and to analyze intergenerational equity and mobility in the second and in the third chapters, is strictly related to the willingness of the writer to identify new policy instruments that can intervene in favor of young's opportunities and equity. The research is divided into two parts. In the first chapter we have done an analysis of the urban poverty in the city of Milan. To do this we have analyzed the movement of citizens in the different area of Milan, considering the availability of public facilities dedicated to young. After a creation of the indicators to assess the endowment benchmarks for school, cultural structure, Young Meeting Centers, sports centers, health centers specialized for young people, we have detected a connection between the services furnished and the presence of a specific population-based cohort. In the second part we have analysed the trend of intergenerational mobility and intergenerational equity. In the second chapter, we develop a literature review of the primary researches on intergenerational transmission of poverty and intergenerational mobility with the aim to analyze the most appropriate and recognized methodology to measure this data in Italy. In the third paper, we have measured the trend of intergenerational mobility in Italy, considering data from Bank of Italy SHIW.
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Moar, Luisa <1959&gt. "Politiche in favore dell'imprenditorialita giovanile e importanza dei legami sociali. Una ricerca." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7370/.

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Abstract:
In uno scenario caratterizzato da globalizzazione e forti scompensi nei sistemi dei mercato del lavoro, a svantaggio soprattutto dei giovani, la ricerca ha inteso approfondire il tema delle relazioni che intercorrono tra la condizione giovanile e le politiche del lavoro, tematizzando la questione dell’imprenditorialità giovanile. Questo fenomeno è stato osservato lungo alcuni vettori specifici relativi all’attitudine imprenditoriale, espressa in termini di opportunità percepite, capacità imprenditoriali, paura di fallire e intenzionalità a intraprendere, e della valenza dei legami sociali nelle dinamiche di avvio di lavoro autonomo. Al fine di sondare le opinioni di giovani imprenditori potenziali in merito al tema dell’imprenditorialità la survey è stata rivolta a un campione di giovani aspiranti imprenditori europei, coinvolti in percorsi di politica attiva del lavoro, ovvero iniziative educative, di orientamento e di sostegno all’imprenditorialità. Considerando le variabili del capitale umano, del capitale sociale e dello status famigliare e la loro influenza nei diversi percorsi di imprenditorialità giovanile, la ricerca ha voluto verificare alcuni possibili orientamenti sociali. La ricerca ha messo in evidenza che i giovani provenienti da contesti familiari con alti livelli di capitale umano e sociale tendono a esprimere un approccio imprenditoriale caratterizzato da fiducia in se stessi, apertura in termini di innovazione, utilizzando quindi il pieno potenziale dei legami deboli. Al contrario un basso status di famiglia appare come correlato ad una bassa autostima, mancanza di innovazione, limitate reti sociali, e meno prospettive in termini di successo imprenditoriale.
Strong inequalities in the labour market characterize the current European scenario. In particular, many scholars maintain that young people are the losers of the globalization process. In this context, the research aims at deepening the relationship between young people and labour market policies addressed to youth entrepreneurship. This phenomenon has been observed along some specific vectors related to the entrepreneurial attitude expressed in terms of perceived opportunities, business skills, fear of failure and intent to undertake, and the relevance of social ties in the dynamics of self-employment and business creation. In order to collect the relevant information the research has addressed a survey to a sample of young aspiring European entrepreneurs, involved in active labour policies, i.e. education and training courses, vocational guidance, coaching measures and services supporting entrepreneurship. Considering variables regarding human capital, social capital and family status, and their influence in the different entrepreneurial paths of youth entrepreneurship, the research tried to design some possible social trends. The research has highlighted that young people coming from family contexts with high levels of human and social capital, tend to express an entrepreneurial approach characterized by self-confidence, openness in terms of innovation, thus using the full potential of weak ties. By contrast a low family status appears as correlated to a low self-confidence, lack of innovation, limited social networks, and less prospects in terms of entrepreneurial success.
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D'Ademo, Martina. "Jehová: proposta di traduzione dell'opera teatrale giovanile inedita di Federico García Lorca." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Questa tesi si propone come obiettivo la traduzione di una breve opera teatrale inedita di Federico García Lorca.  L’opera, intitolata Jehová, è un componimento giovanile dell’autore in cui convergono tanti spunti e idee che gettano le basi per la formazione di una totalità completa dell’artista. Jehová rappresenta la rottura degli schemi del teatro tradizionale dell’epoca e la volontà di rappresentare una nuova forma di affrontare i concetti tradizionali. Pertanto, la tesi è strutturata in tre parti. Nel primo capitolo si presenta Federico García Lorca, concentrandosi sui suoi anni giovanili, e sulla parte sperimentale delle sue opere, adattate al contesto delle avanguardie dell’epoca, sulla base della biografia di Ian Gibson Vida, pasión y muerte de Federico García Lorca (1998). Dopo aver illustrato il contesto in cui si colloca l’opera, il secondo capitolo si concentra sul commento della traduzione dell’opera Jeohvá, proponendo un’analisi dei problemi di traduzione e della conseguente risoluzione sia a livello linguistico che extraculturale. Infine, il terzo capitolo è costituito dalla traduzione finale che dovrebbe rispecchiare quanto affermato nei capitoli precedenti, ovvero il contesto delle avanguardie che caratterizza Lorca, il suo carattere evasivo e sperimentale, e la sua impronta tra antico e moderno, che è di forte impatto per il pubblico dell’epoca. Per concludere, la tesi è volta a far scoprire, attraverso un’opera inedita, e dunque meno conosciuta, come Federico García Lorca sia un artista multiforme, un artista totale, che permette a qualsiasi tipo di pubblico di sentirsi chiamato all’interno delle sue opere proprio per usarle come scuola di vita, come momento per poter esprimere anche la nostra sensibilità ultima.
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TRIACHINI, STEFANIA. "MONALDO LEOPARDI "CAVALIERE CRISTIANO". L'ESPERIENZA LETTERARIA GIOVANILE TRA CULTURA GESUITICA E ACCADEMIE RECANATESI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/46248.

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Abstract:
Il presente lavoro si propone di studiare la produzione letteraria giovanile di Monaldo Leopardi (1776-1847), padre del celebre poeta Giacomo, contestualizzandola entro una cornice di carattere storico-culturale che possa restituirne le origini e gli sviluppi. Si è in primo luogo ricostruito il legame di Monaldo Leopardi e della sua famiglia con la Compagnia di Gesù (secc. XVI-XVIII), mettendo in luce il modello del «cavaliere cristiano» che il conte recanatese fu chiamato a impersonare negli anni della sua scuola domestica di stampo gesuitico. Si è quindi analizzata l'attività letteraria (1800-1806) di Monaldo Leopardi declinandola attraverso tre esperienze: quella delle Accademie, con particolare attenzione a quella da lui fondata, i Disuguali Placidi Ravvivati (1801-1803), di cui si è ripercorsa la storia attraverso fonti d'archivio; quella delle scritture poetiche; quella dei testi teatrali. Il volume di riferimento sono state le "Opere del conte Monaldo Leopardi Gonfallonieri da Recanati" (1803). Di questa produzione, cristianamente connotata, si sono inoltre indagati gli sviluppi, mettendo a confronto la "letteratura" di Monaldo Leopardi con quella del figlio Giacomo e focalizzando, infine, l'attenzione sulla rivista "La Voce della Ragione" (1832-1835) e sulla corrispondenza che, in tale ambito, il conte intrattenne con il generale dei gesuiti Jan Philip Roothaan.
This work aims to study the first literary production of Monaldo Leopardi (1176-1847), Giacomo Leopardi’s father, according to a cultural and historical point of view. Initially, we rebuilt the relationship between Monaldo Leopardi and his family with the Society of Jesus (XVI-XVIII Century), pointing out the model of «Christian hero» he embodied during his jesuitical homeschooling. Then, we analysed Monaldo Leopardi’s literary production (1800-1806) considering three different aspects: first of all, the connection with the Italian Accademie that we investigated thanks to archives resources, with a special focus on the Accademia dei Disuguali Placidi Ravvivati (1801-1803) he founded; afterwards, we studied his poetic and theatrical works referring to the volume "Opere del conte Monaldo Leopardi Gonfallonieri da Recanati" (1803). Finally, we decided to examine the development of this literary production with main Christian traits, by comparing father’s and son’s literature and by focussing on the journal “La Voce della Ragione” (1832-1835) and the letters between Monaldo and the jesuitical general Jan Philip Roothaan.
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ALFIERI, PAOLO. "L' educazione popolare nella pastorale giovanile milanse negli anni dell' episcopato del Cardinal Ferrari." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/505.

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Abstract:
Durante l’episcopato del Cardinal Ferrari (1894-1921) gli oratori ambrosiani vissero un periodo di particolare vivacità. Il loro incremento quantitativo, infatti, fu accompagnato da una riforma organizzativa e pedagogica, che intendeva rispondere ai nuovi bisogni formativi emergenti dal processo di industrializzazione e modernizzazione del tessuto sociale milanese. Lo Statuto arcivescovile del 1904 esprimeva una sintesi armonica tra la tradizione catechistico-formativa di ascendenza borromaica e le esigenze di ammodernamento della pastorale giovanile, non senza dialogare con la cultura oratoriana promossa a livello nazionale dai filippini e dai salesiani. Gli oratori ambrosiani delinearono un ampio progetto di educazione popolare, che comprendeva la formazione religiosa, morale, patriottica e fisico-igienica del giovane, e assunsero nella loro prassi nuovi strumenti formativi come la ginnastica, il cinematografo, il teatro e alcune iniziative economico-assistenziali, che affiancarono le già consolidate attività della Dottrina e della ricreazione. Nell’alveo di una progettualità pedagogica sostanzialmente ancorata a modelli educativi tradizionali, ma aperta sul piano pratico al portato della modernità, il movimento oratoriano milanese incarnò un’esperienza di pastorale giovanile coerente con la cultura popolare cattolica coeva e destinata a segnare in modo esemplare la storia dell’attenzione educativa della Chiesa alle giovani generazioni.
Cardinal Ferrari’s episcopate (1894-1921) was an age of unknown liveliness for Milan parish youth clubs. It was marked by an educational and organisational transformation whose purpose was to meet the growing upbringing needs coming from the process of industrialization and modernisation which was affecting Milan society. The Archiepiscopal Chart drawn in 1904 came into being as a successful synthesis of the traditional Archbishop Borromeo’s approach to youth pastoral centred upon catechesis and the pressing need to update, while interacting with the national youth education scholarship promoted by the Salesians of Don Bosco and that of the Oratory by Filippo Neri. Milan parish youth clubs drew up a wide-ranging project of popular education which included religious, moral, patriotic and even physical-hygienic upbringing targets for the young, to be carried out by innovative resources such as physical education, cinema, acting-out, as well as up-to-date charitable opportunities which were backed up by the well-established everlasting activities of catechism and game time. Despite being embedded into a planning process shaped by traditionally imprinted educational models but also oriented to innovation, the Milan parish-youth-club movement epitomised a type of youth pastoral which would mark definitely the history of the youth educational-oriented approach of the Church.
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PALMIERI, SANDRO SIMON. "La Chiesa valdese nel secondo dopoguerra (1945-1958): libertà religiosa, evangelizzazione e associazionismo giovanile." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/172.

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Abstract:
La storia della Chiesa valdese nel secondo dopoguerra si inserisce nel filone di ricerca che ha come oggetto lo studio delle minoranze religiose in Italia. La vicenda delle minoranze evangeliche nel secondo dopoguerra si colloca nella storia più vasta della creazione dello Stato repubblicano, verso cui è aumentato l'interesse degli storici soprattutto a partire dagli anni novanta. il processo di reinserimento della Chiesa valdese nel dopoguerra fu complesso e problematico. Il tramonto definitivo dello Stato liberale, l'esperienza del fascismo scardinarono il quadro di riferimento politico e culturale entro cui si era sviluppata la presenza delle chiese evangeliche. Fu presto evidente che l'avvento dello Stato repubblicano, caratterizzato da una forte polarizzazione tra cattolici e comunisti, non avrebbe permesso un ritorno allo status quo anteriore al fascismo. In questo contesto, vanno inquadrati gli sforzi della Chiesa valdese di elaborare delle strategie volte ad ottenere un riconoscimento giuridico, culturale e religioso.
The history of the Waldesian Church after World War two is the object of a study on religious minorities in Italy. The Evangelical minorities and their vicissitudes after World War two belong to the wider history of the creation of the Republican State, which historians have been increasingly interested in especially from the nineties onwards. The process of reintegration of the Waldesian Church after the war was complex and troublesome. The final collapse of the Liberal State and the experience of fascism tore down the political and cultural framework where Evangelical Churches had developed. It was soon clear that the rising of the Republican State, characterised by a powerful polarisation between Catholics and communists, would not allow to return to the status quo before fascism. The efforts of the Waldesian Church to elaborate strategies aiming at a juridical, cultural and religious recognition, need to be placed in such a context.
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D'ANGELO, CHIARA. "ESPLORARE E SOSTENERE L'IDENTITA' ADULTA AL LAVORO NEI CONTESTI ORGANIZZATIVI. L'ALLENATORE DI SETTORE GIOVANILE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/686.

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Abstract:
Il presente lavoro di ricerca prende le mosse dall’intersezione di due ambiti disciplinali: lo studio dell’identità adulta entro i contesti di lavoro, e gli studi di psicologia applicata allo sport riguardanti la figura dell’allenatore. Gli studi su come si evolve e genera il processo di costruzione dell’identità lavorativa entro il contesto attuale, sempre più caratterizzato da fluidità, complessità e mutevolezza, occupano la prima parte del lavoro. La proposta di un modello teorico rappresenta lo sguardo con cui si è scelto di avvicinarsi ad uno specifico contesto professionale, quello dei settori giovanili. Il ruolo dell’allenatore è riconosciuto come uno dei ruoli centrali e critici che favoriscono lo sviluppo sano dei giovani atleti, una figura chiave nel processo di connessione tra diversi attori: atleti, famiglie, dirigenti sportivi, sponsor, ecc. Per questo la parte empirica del lavoro rappresenta un approfondimento su questa figura professionale. Il primo studio, secondo una finalità esplorativa, mira a delineare le caratteristiche e i tratti distintivi dell’identità lavorativa di allenatori di calcio giovanili, al fine di metterne a fuoco i principali elementi di fatica e di risorsa. Il secondo studio rappresenta una proposta metodologica nuova per indagare il costrutto dell’identità lavorativa in generale, mediante uno strumento grafico-simbolico, il Disegno Simbolico dello Spazio di Vita Professionale (DSSVP). Applicato agli allenatori giovanili lo studio evidenzia potenzialità e limiti di tale strumento nello studio dell’identità lavorativa. Infine il terzo studio, partendo dalla constatazione della situazione di difficoltà e crisi professionale in cui si trovano molti allenatori giovanili oggi, proporrà l’analisi di un percorso di formazione-ricerca come contesto di accompagnamento e supporto di tali professionisti.
This work originates from the intersection of two fields of studies: that ones about the work identity construction, and the sport psychology studies about coaches. The first part of the work deepens the work identity process of construction in nowadays work organizations, characterized by fluidity and complexity. The proposal of a theoretic model of work identity is the way through which comes close to a specific work context in sport, the youth sectors. The coach’ role is recognized as central and critical at the same time in promoting athletes’ healthy development through sport, as well as in connecting all the actors involved in youth sport practice (athletes, parents, managers, sponsors, etc.). For this reason the empirical part of the work is an in depth examination about this professionals, youth coaches. The first study aims to explore and outline the features of youth soccer coaches’ work identity and to focus the main risks and resources of this. It involved 20 youth soccer coaches in semi-structured interviews and a focus-group The second study is a methodological proposal to better understand the work identity process. It presents a new research instrument the Professional Life Space Drawing (DSVP – Disegno dello Spazio di Vita Professionale in Italian), which allows collecting relevant information about the inner representation of professional space using a graphic-symbolic level. Finally the third study, starting from the crisis situation of these professionals, analyses a training-research project (which involved 11 coaches) to supporting youth coaches work identity.
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Books on the topic "Giovanilese"

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Branzaglia, Carlo. Immaginari del consumo giovanile. Genova: Costa & Nolan, 1996.

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2

Neresini, Federico. Disagio giovanile e politiche sociali. Roma: La nuova italia scientifica, 1992.

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3

Il bullismo sociale: Adulto & giovanile. Roma: Armando, 2010.

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4

Luigi, Pirandello. Epistolario familiare giovanile (1886-1898). Firenze: Le Monnier, 1986.

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5

Tessarolo, Mariselda. Politiche culturali, arti e pubblico giovanile. Padova: CLEUP, 2011.

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6

Dai temi narrativi alla letteratura giovanile. Bologna: Patron, 1985.

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7

Crepet, Paolo. Cuori violenti: Viaggio nella criminalità giovanile. Milano: Feltrinelli, 1995.

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8

Pati, Luigi. Innamoramento giovanile e comunicazione educativa familiare. Milano: Vita e pensiero, 2000.

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9

Identità, partecipazione e antagonismo nella politica giovanile. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2002.

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Campanella, Tommaso. La monarchia di Spagna: Prima stesura giovanile. Napoli: Istituto italiano per gli studi filosofici, 1989.

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Book chapters on the topic "Giovanilese"

1

Bianchi, Maria Luisa. "Osteoporosi giovanile." In Osteoporosi e malattie metaboliche dell’osso, 111–19. Milano: Springer Milan, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1357-5_8.

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2

Emmer, Michele. "Matematica: passione giovanile di Stendhal." In Matematica e cultura 2010, 227–52. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1594-4_18.

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3

Oliva, Gaetano. "Progetto centro aggregazione giovanile." In Educazione alla teatralità, 542–49. Editore XY.IT, 2016. http://dx.doi.org/10.4000/books.xy.1632.

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4

Mondio, Guglielmo. "Il cinematografo nell’etiologia di malattie nervose e mentali sopratutto dell’età giovanile (1924)." In L’occhio sensibile, 192–208. Edizioni Kaplan, 2013. http://dx.doi.org/10.4000/books.edizionikaplan.1043.

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