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Dissertations / Theses on the topic 'Giovanilese'

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EMILIANI, GIOVANNI MATTEO. "Skateculture e identita' giovanile." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/647.

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PASINI, ANNALISA. "Organizzazione scolastica e disagio giovanile. Un'analisi relazionale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1107.

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Abstract:
La tesi analizza il modo in cui le organizzazioni scolastiche affrontano il disagio giovanile, verificando se e dove si riscontrino caratteri di relazionalità nella sua gestione e nell’orientamento organizzativo, secondo l’approccio relazionale al welfare. Si tratta di una ricerca qualitativa ed esplorativa, condotta nel sistema educativo della Provincia Autonoma di Trento, attraverso interviste semistrutturate a dirigenti, docenti, ma anche altri professionisti, studenti e famiglie. L’analisi, preceduta da un inquadramento teorico e delle indicazioni istituzionali, focalizza il processo di aiuto sul caso secondo l’ottica relazionale e poi si centra sul piano organizzativo, per osservare in tre elementi – finalità, persone e mezzi dell’organizzazione – come l’assunzione di una prospettiva relazionale possa attivare nella scuola pratiche di care in grado di migliorare il benessere degli studenti. L’analisi mostra che, soprattutto nella formazione professionale trentina, il presupposto della care appare abbastanza condiviso ma spesso non si traduce in veri e propri processi relazionali. Un punto critico riguarda l’attivazione di reti riflessive paritarie con le famiglie e gli studenti. Una potenzialità innovativa è invece espressa in alcuni istituti dove l’assetto organizzativo funziona almeno in parte secondo logiche relazionali: ciò sembra sostenere la funzione formativa della scuola, coinvolgendola in una dinamica societaria di care diffusa.
The thesis analyses the way in which school organizations tackle the problem of young people in trouble, verifying if and where relational elements can be found in organizational orientations, following the relational approach to welfare. It is a qualitative and exploring research, conducted within the Province of Trento's educational system, through semistructured interviews with school executives, teachers, other professionals, students and families as well. Beginning with the theoretical framework and the institutional indications, the analysis focuses on individual helping process from the relational perspective; then moving to the organizational level in order to observe in three elements - goals, people and means - how the utilization of a relational approach can activate, in the school, practices of "care" capable of improving students well being. The analysis shows that, mainly in occupational training, the idea of "care" seems to be quite shared but it does not translate into true relational processes. A critical point refers to the activation of reflective networks with families and students. A potential innovation is expressed in certain institutes where the organizational framework reflects, at least partially, the relational approach: it does seam to support the school educational role, involving the school itself in a widespread society of "care".
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3

Santovito, Martina. "Dalle telenovelas alle teen telenovelas. Produrre per un target giovanile." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25133/.

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Abstract:
La tesi vuole trattare ed esplorare un genere televisivo che negli ultimi vent’anni ha riscosso particolare successo in tutto il mondo: la Telenovela. Partendo dalla definizione del genere e da ciò che lo distingue dagli altri prodotti televisivi, come la Soap Opera (capitolo 1), si vuole affrontare la storia, lo sviluppo ed il successo della Telenovela (nata in Brasile dall’adattamento di opere narrative seriali del 1800 e dal successo delle radionovelle importate dall’Argentina), dando un’occhiata anche alle diverse produzioni nel mondo (capitolo 2). Dopo aver introdotto in generale la telenovela, l’elaborato si concentra sul caso delle Teen Telenovelas (capitolo 3), analizzando questo tipo di prodotto televisivo per un target specifico che negli ultimi anni si è sviluppato in America Latina ed ha raggiunto il successo in tutto il mondo, attraverso l’analisi dei processi produttivi televisivi, in particolar modo grazie alla componente musicale che ha reso il sottogenere il più accattivante possibile. Nel capitolo dedicato alle produzioni delle Teen Telenovelas, sono state analizzate quelle della Cris Morena Group con Rebelde Way, Ideas del Sur con Patito Feo e Disney con Violetta.
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4

ROCCISANO, FEDERICA. "Dalla Povertà Urbana all'Equità Intergenerazionale: un'analisi della condizione giovanile in Italia." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/7001.

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Abstract:
Obiettivo della presente ricerca è quello di studiare la condizione dei giovani in Italia nella prima decade del 2000 e di suggerire qualche policy per intervenire in questa situazione. La decisione di analizzare la povertà urbana e la deprivazione nel primo capitolo, e di analizzare l’equità e la mobilità intergenerazionale nel secondo e nel terzo, è strettamente collegata con la volontà di chi scrive di identificare nuovi strumenti di policy che possono intervenire a vantaggio dell’opportunità e dell’equità dei giovani. Il lavoro si divide in due parti. Nella prima parte si è fatta un'analisi della povertà urbana nella città di Milano: in questo ambito si è analizzato il flusso migratorio nelle zone di Milano considerando la dotazione strutturale delle zone stesse, procedendo con la creazione di indici di misurazione delle public facilities dedicate ai giovani e giovanissimi. In seguito alla creazione di indicatori di misurazione della dotazione di scuole, centri culturali, centri di aggregazione giovanili, centri sportivi, consultori specializzati per giovani, abbiamo individuato una correlazione tra i servizi forniti e la presenza di una specifica coorte di popolazione. Nella seconda parte si è analizzato l’andamento dell’equità intergenerazionale e della mobilità intergenerazionale. Nel secondo capitolo è stata fatta una review della letteratura pre esisteste in materia considerando la trasmissione intergenerazionale della povertà e la mobilità intergenerazionale con lo scopo di analizzare la metodologia di misurazione più appropriato. Inoltre sono stati presi in analisi le principali analisi a livello internazionale, ma si è anche fatto particolare riferimento alla letteratura relativa al caso Italiano. In seguito si è proceduto con un’analisi del livello di equità intergenerazionale in Italia , utilizzando i dati dell’Indagine sui Consumi delle Famiglie della Banca d’Italia.
The aim of the present research is to study the youth condition in Italy in the first decade of 2000 and to suggest some regulatory policy on this situation. The decision to investigate on urban poverty and deprivation in the first chapter, and to analyze intergenerational equity and mobility in the second and in the third chapters, is strictly related to the willingness of the writer to identify new policy instruments that can intervene in favor of young's opportunities and equity. The research is divided into two parts. In the first chapter we have done an analysis of the urban poverty in the city of Milan. To do this we have analyzed the movement of citizens in the different area of Milan, considering the availability of public facilities dedicated to young. After a creation of the indicators to assess the endowment benchmarks for school, cultural structure, Young Meeting Centers, sports centers, health centers specialized for young people, we have detected a connection between the services furnished and the presence of a specific population-based cohort. In the second part we have analysed the trend of intergenerational mobility and intergenerational equity. In the second chapter, we develop a literature review of the primary researches on intergenerational transmission of poverty and intergenerational mobility with the aim to analyze the most appropriate and recognized methodology to measure this data in Italy. In the third paper, we have measured the trend of intergenerational mobility in Italy, considering data from Bank of Italy SHIW.
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Moar, Luisa <1959&gt. "Politiche in favore dell'imprenditorialita giovanile e importanza dei legami sociali. Una ricerca." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7370/.

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Abstract:
In uno scenario caratterizzato da globalizzazione e forti scompensi nei sistemi dei mercato del lavoro, a svantaggio soprattutto dei giovani, la ricerca ha inteso approfondire il tema delle relazioni che intercorrono tra la condizione giovanile e le politiche del lavoro, tematizzando la questione dell’imprenditorialità giovanile. Questo fenomeno è stato osservato lungo alcuni vettori specifici relativi all’attitudine imprenditoriale, espressa in termini di opportunità percepite, capacità imprenditoriali, paura di fallire e intenzionalità a intraprendere, e della valenza dei legami sociali nelle dinamiche di avvio di lavoro autonomo. Al fine di sondare le opinioni di giovani imprenditori potenziali in merito al tema dell’imprenditorialità la survey è stata rivolta a un campione di giovani aspiranti imprenditori europei, coinvolti in percorsi di politica attiva del lavoro, ovvero iniziative educative, di orientamento e di sostegno all’imprenditorialità. Considerando le variabili del capitale umano, del capitale sociale e dello status famigliare e la loro influenza nei diversi percorsi di imprenditorialità giovanile, la ricerca ha voluto verificare alcuni possibili orientamenti sociali. La ricerca ha messo in evidenza che i giovani provenienti da contesti familiari con alti livelli di capitale umano e sociale tendono a esprimere un approccio imprenditoriale caratterizzato da fiducia in se stessi, apertura in termini di innovazione, utilizzando quindi il pieno potenziale dei legami deboli. Al contrario un basso status di famiglia appare come correlato ad una bassa autostima, mancanza di innovazione, limitate reti sociali, e meno prospettive in termini di successo imprenditoriale.
Strong inequalities in the labour market characterize the current European scenario. In particular, many scholars maintain that young people are the losers of the globalization process. In this context, the research aims at deepening the relationship between young people and labour market policies addressed to youth entrepreneurship. This phenomenon has been observed along some specific vectors related to the entrepreneurial attitude expressed in terms of perceived opportunities, business skills, fear of failure and intent to undertake, and the relevance of social ties in the dynamics of self-employment and business creation. In order to collect the relevant information the research has addressed a survey to a sample of young aspiring European entrepreneurs, involved in active labour policies, i.e. education and training courses, vocational guidance, coaching measures and services supporting entrepreneurship. Considering variables regarding human capital, social capital and family status, and their influence in the different entrepreneurial paths of youth entrepreneurship, the research tried to design some possible social trends. The research has highlighted that young people coming from family contexts with high levels of human and social capital, tend to express an entrepreneurial approach characterized by self-confidence, openness in terms of innovation, thus using the full potential of weak ties. By contrast a low family status appears as correlated to a low self-confidence, lack of innovation, limited social networks, and less prospects in terms of entrepreneurial success.
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D'Ademo, Martina. "Jehová: proposta di traduzione dell'opera teatrale giovanile inedita di Federico García Lorca." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Questa tesi si propone come obiettivo la traduzione di una breve opera teatrale inedita di Federico García Lorca.  L’opera, intitolata Jehová, è un componimento giovanile dell’autore in cui convergono tanti spunti e idee che gettano le basi per la formazione di una totalità completa dell’artista. Jehová rappresenta la rottura degli schemi del teatro tradizionale dell’epoca e la volontà di rappresentare una nuova forma di affrontare i concetti tradizionali. Pertanto, la tesi è strutturata in tre parti. Nel primo capitolo si presenta Federico García Lorca, concentrandosi sui suoi anni giovanili, e sulla parte sperimentale delle sue opere, adattate al contesto delle avanguardie dell’epoca, sulla base della biografia di Ian Gibson Vida, pasión y muerte de Federico García Lorca (1998). Dopo aver illustrato il contesto in cui si colloca l’opera, il secondo capitolo si concentra sul commento della traduzione dell’opera Jeohvá, proponendo un’analisi dei problemi di traduzione e della conseguente risoluzione sia a livello linguistico che extraculturale. Infine, il terzo capitolo è costituito dalla traduzione finale che dovrebbe rispecchiare quanto affermato nei capitoli precedenti, ovvero il contesto delle avanguardie che caratterizza Lorca, il suo carattere evasivo e sperimentale, e la sua impronta tra antico e moderno, che è di forte impatto per il pubblico dell’epoca. Per concludere, la tesi è volta a far scoprire, attraverso un’opera inedita, e dunque meno conosciuta, come Federico García Lorca sia un artista multiforme, un artista totale, che permette a qualsiasi tipo di pubblico di sentirsi chiamato all’interno delle sue opere proprio per usarle come scuola di vita, come momento per poter esprimere anche la nostra sensibilità ultima.
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TRIACHINI, STEFANIA. "MONALDO LEOPARDI "CAVALIERE CRISTIANO". L'ESPERIENZA LETTERARIA GIOVANILE TRA CULTURA GESUITICA E ACCADEMIE RECANATESI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/46248.

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Abstract:
Il presente lavoro si propone di studiare la produzione letteraria giovanile di Monaldo Leopardi (1776-1847), padre del celebre poeta Giacomo, contestualizzandola entro una cornice di carattere storico-culturale che possa restituirne le origini e gli sviluppi. Si è in primo luogo ricostruito il legame di Monaldo Leopardi e della sua famiglia con la Compagnia di Gesù (secc. XVI-XVIII), mettendo in luce il modello del «cavaliere cristiano» che il conte recanatese fu chiamato a impersonare negli anni della sua scuola domestica di stampo gesuitico. Si è quindi analizzata l'attività letteraria (1800-1806) di Monaldo Leopardi declinandola attraverso tre esperienze: quella delle Accademie, con particolare attenzione a quella da lui fondata, i Disuguali Placidi Ravvivati (1801-1803), di cui si è ripercorsa la storia attraverso fonti d'archivio; quella delle scritture poetiche; quella dei testi teatrali. Il volume di riferimento sono state le "Opere del conte Monaldo Leopardi Gonfallonieri da Recanati" (1803). Di questa produzione, cristianamente connotata, si sono inoltre indagati gli sviluppi, mettendo a confronto la "letteratura" di Monaldo Leopardi con quella del figlio Giacomo e focalizzando, infine, l'attenzione sulla rivista "La Voce della Ragione" (1832-1835) e sulla corrispondenza che, in tale ambito, il conte intrattenne con il generale dei gesuiti Jan Philip Roothaan.
This work aims to study the first literary production of Monaldo Leopardi (1176-1847), Giacomo Leopardi’s father, according to a cultural and historical point of view. Initially, we rebuilt the relationship between Monaldo Leopardi and his family with the Society of Jesus (XVI-XVIII Century), pointing out the model of «Christian hero» he embodied during his jesuitical homeschooling. Then, we analysed Monaldo Leopardi’s literary production (1800-1806) considering three different aspects: first of all, the connection with the Italian Accademie that we investigated thanks to archives resources, with a special focus on the Accademia dei Disuguali Placidi Ravvivati (1801-1803) he founded; afterwards, we studied his poetic and theatrical works referring to the volume "Opere del conte Monaldo Leopardi Gonfallonieri da Recanati" (1803). Finally, we decided to examine the development of this literary production with main Christian traits, by comparing father’s and son’s literature and by focussing on the journal “La Voce della Ragione” (1832-1835) and the letters between Monaldo and the jesuitical general Jan Philip Roothaan.
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ALFIERI, PAOLO. "L' educazione popolare nella pastorale giovanile milanse negli anni dell' episcopato del Cardinal Ferrari." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/505.

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Abstract:
Durante l’episcopato del Cardinal Ferrari (1894-1921) gli oratori ambrosiani vissero un periodo di particolare vivacità. Il loro incremento quantitativo, infatti, fu accompagnato da una riforma organizzativa e pedagogica, che intendeva rispondere ai nuovi bisogni formativi emergenti dal processo di industrializzazione e modernizzazione del tessuto sociale milanese. Lo Statuto arcivescovile del 1904 esprimeva una sintesi armonica tra la tradizione catechistico-formativa di ascendenza borromaica e le esigenze di ammodernamento della pastorale giovanile, non senza dialogare con la cultura oratoriana promossa a livello nazionale dai filippini e dai salesiani. Gli oratori ambrosiani delinearono un ampio progetto di educazione popolare, che comprendeva la formazione religiosa, morale, patriottica e fisico-igienica del giovane, e assunsero nella loro prassi nuovi strumenti formativi come la ginnastica, il cinematografo, il teatro e alcune iniziative economico-assistenziali, che affiancarono le già consolidate attività della Dottrina e della ricreazione. Nell’alveo di una progettualità pedagogica sostanzialmente ancorata a modelli educativi tradizionali, ma aperta sul piano pratico al portato della modernità, il movimento oratoriano milanese incarnò un’esperienza di pastorale giovanile coerente con la cultura popolare cattolica coeva e destinata a segnare in modo esemplare la storia dell’attenzione educativa della Chiesa alle giovani generazioni.
Cardinal Ferrari’s episcopate (1894-1921) was an age of unknown liveliness for Milan parish youth clubs. It was marked by an educational and organisational transformation whose purpose was to meet the growing upbringing needs coming from the process of industrialization and modernisation which was affecting Milan society. The Archiepiscopal Chart drawn in 1904 came into being as a successful synthesis of the traditional Archbishop Borromeo’s approach to youth pastoral centred upon catechesis and the pressing need to update, while interacting with the national youth education scholarship promoted by the Salesians of Don Bosco and that of the Oratory by Filippo Neri. Milan parish youth clubs drew up a wide-ranging project of popular education which included religious, moral, patriotic and even physical-hygienic upbringing targets for the young, to be carried out by innovative resources such as physical education, cinema, acting-out, as well as up-to-date charitable opportunities which were backed up by the well-established everlasting activities of catechism and game time. Despite being embedded into a planning process shaped by traditionally imprinted educational models but also oriented to innovation, the Milan parish-youth-club movement epitomised a type of youth pastoral which would mark definitely the history of the youth educational-oriented approach of the Church.
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PALMIERI, SANDRO SIMON. "La Chiesa valdese nel secondo dopoguerra (1945-1958): libertà religiosa, evangelizzazione e associazionismo giovanile." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/172.

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Abstract:
La storia della Chiesa valdese nel secondo dopoguerra si inserisce nel filone di ricerca che ha come oggetto lo studio delle minoranze religiose in Italia. La vicenda delle minoranze evangeliche nel secondo dopoguerra si colloca nella storia più vasta della creazione dello Stato repubblicano, verso cui è aumentato l'interesse degli storici soprattutto a partire dagli anni novanta. il processo di reinserimento della Chiesa valdese nel dopoguerra fu complesso e problematico. Il tramonto definitivo dello Stato liberale, l'esperienza del fascismo scardinarono il quadro di riferimento politico e culturale entro cui si era sviluppata la presenza delle chiese evangeliche. Fu presto evidente che l'avvento dello Stato repubblicano, caratterizzato da una forte polarizzazione tra cattolici e comunisti, non avrebbe permesso un ritorno allo status quo anteriore al fascismo. In questo contesto, vanno inquadrati gli sforzi della Chiesa valdese di elaborare delle strategie volte ad ottenere un riconoscimento giuridico, culturale e religioso.
The history of the Waldesian Church after World War two is the object of a study on religious minorities in Italy. The Evangelical minorities and their vicissitudes after World War two belong to the wider history of the creation of the Republican State, which historians have been increasingly interested in especially from the nineties onwards. The process of reintegration of the Waldesian Church after the war was complex and troublesome. The final collapse of the Liberal State and the experience of fascism tore down the political and cultural framework where Evangelical Churches had developed. It was soon clear that the rising of the Republican State, characterised by a powerful polarisation between Catholics and communists, would not allow to return to the status quo before fascism. The efforts of the Waldesian Church to elaborate strategies aiming at a juridical, cultural and religious recognition, need to be placed in such a context.
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D'ANGELO, CHIARA. "ESPLORARE E SOSTENERE L'IDENTITA' ADULTA AL LAVORO NEI CONTESTI ORGANIZZATIVI. L'ALLENATORE DI SETTORE GIOVANILE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/686.

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Abstract:
Il presente lavoro di ricerca prende le mosse dall’intersezione di due ambiti disciplinali: lo studio dell’identità adulta entro i contesti di lavoro, e gli studi di psicologia applicata allo sport riguardanti la figura dell’allenatore. Gli studi su come si evolve e genera il processo di costruzione dell’identità lavorativa entro il contesto attuale, sempre più caratterizzato da fluidità, complessità e mutevolezza, occupano la prima parte del lavoro. La proposta di un modello teorico rappresenta lo sguardo con cui si è scelto di avvicinarsi ad uno specifico contesto professionale, quello dei settori giovanili. Il ruolo dell’allenatore è riconosciuto come uno dei ruoli centrali e critici che favoriscono lo sviluppo sano dei giovani atleti, una figura chiave nel processo di connessione tra diversi attori: atleti, famiglie, dirigenti sportivi, sponsor, ecc. Per questo la parte empirica del lavoro rappresenta un approfondimento su questa figura professionale. Il primo studio, secondo una finalità esplorativa, mira a delineare le caratteristiche e i tratti distintivi dell’identità lavorativa di allenatori di calcio giovanili, al fine di metterne a fuoco i principali elementi di fatica e di risorsa. Il secondo studio rappresenta una proposta metodologica nuova per indagare il costrutto dell’identità lavorativa in generale, mediante uno strumento grafico-simbolico, il Disegno Simbolico dello Spazio di Vita Professionale (DSSVP). Applicato agli allenatori giovanili lo studio evidenzia potenzialità e limiti di tale strumento nello studio dell’identità lavorativa. Infine il terzo studio, partendo dalla constatazione della situazione di difficoltà e crisi professionale in cui si trovano molti allenatori giovanili oggi, proporrà l’analisi di un percorso di formazione-ricerca come contesto di accompagnamento e supporto di tali professionisti.
This work originates from the intersection of two fields of studies: that ones about the work identity construction, and the sport psychology studies about coaches. The first part of the work deepens the work identity process of construction in nowadays work organizations, characterized by fluidity and complexity. The proposal of a theoretic model of work identity is the way through which comes close to a specific work context in sport, the youth sectors. The coach’ role is recognized as central and critical at the same time in promoting athletes’ healthy development through sport, as well as in connecting all the actors involved in youth sport practice (athletes, parents, managers, sponsors, etc.). For this reason the empirical part of the work is an in depth examination about this professionals, youth coaches. The first study aims to explore and outline the features of youth soccer coaches’ work identity and to focus the main risks and resources of this. It involved 20 youth soccer coaches in semi-structured interviews and a focus-group The second study is a methodological proposal to better understand the work identity process. It presents a new research instrument the Professional Life Space Drawing (DSVP – Disegno dello Spazio di Vita Professionale in Italian), which allows collecting relevant information about the inner representation of professional space using a graphic-symbolic level. Finally the third study, starting from the crisis situation of these professionals, analyses a training-research project (which involved 11 coaches) to supporting youth coaches work identity.
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PASTA, STEFANO. "PREGIUDIZIO 2.0. FORME DI INTOLLERANZA NELLA CULTURA GIOVANILE CONTEMPORANEA. MODELLI TEORICI E PRATICHE EDUCATIVE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10968.

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Abstract:
La ricerca affronta il tema delle manifestazioni di “pensiero prevenuto” nell’ambiente digitale, spesso collegate a performance razziste “banalizzate” e socialmente condivise. Per individuare risposte educative specifiche e buone prassi di intervento, è necessario analizzare le diverse forme assunte dal pregiudizio in Rete alla luce degli aspetti affettivo-emotivi e non solo razionali. L’ambiente di ricerca è il Web 2.0, inteso come “realtà aumentata”, ovvero uno spazio non contrapposto al reale ma segnato dalle proprie specificità. Si è individuato un corpus di “razzismi online” da sottoporre a un’analisi di tipo qualitativo-testuale attraverso il software T-Lab e, in parallelo, a un’analisi di tipo qualitativo-motivazionale. I risultati ottenuti sono stati quindi interpretati alla luce di una duplice bibliografia: da un lato quella della pedagogia interculturale e degli studi classici sui razzismi, dall’altro quella sulle caratteristiche del digitale, della pragmatica della comunicazione online e della Media Education. Durante la ricerca si sono inoltre svolte – con esiti differenti – alcune conversazioni via Ask.fm con adolescenti contattati poiché, in vario modo, avevano preso parte a performance razziste; oltre che come caso studio di etnografia virtuale, viene proposto come esperimento di educazione alla riflessività. Si noterà come dalla banalizzazione delle tesi razziste e dalla deresponsabilizzazione dello “stare in Rete” deriva un recupero implicito dell’istanza biologica, su basi non scientifiche, svuotate di senso, ma paradossalmente accettate e interiorizzate. D’altro canto, si incontrano svariati esempi di attivazione di “cittadini digitali”; anche a partire da questo “capitale antirazzista”, si sottolineerà il ruolo dell’educazione alla cittadinanza – interculturale, digitale e morale – nel formare soggetti e agenti morali nella mediapolis, affermando il valore della responsabilità verso gli altri.
The study deals with the topic of manifestations of “prejudiced thought” in the digital environment, which are often linked with “banalised” racist and socially shared performances. In order to identify specific educational responses and good practices of intervention, the various forms taken by prejudice on the Web in the light of affective-emotive, and not only rational, aspects have to be analysed. The research environment is Web 2.0, understood as “augmented reality”, i.e. a space that is not opposed to reality but marked by its own specificities. A corpus of “online racism” has been identified to be submitted to a qualitative-textual analysis through T-Lab software and, in parallel, a qualitative-motivational type of analysis. The results obtained were then interpreted in the light of a dual bibliography: on the one hand that of intercultural pedagogy and classic studies on racism, on the other that on the characteristics of the digital environment, the pragmatics of online communication and of Media Education. Some conversations were also carried out during the research – with different outcomes – via Ask.fm with adolescents contacted as, in various ways, they had taken part in racist performances; as well as a case study of virtual ethnography, this is proposed as an experiment on education on reflectivity. It will be noticed how an implicit recovery of the biological question, with non-scientific bases, emptied of meaning, but paradoxically accepted and internalised, derives from the banalisation of racist theories and the lack of a sense of responsibility of “being on the Web”. On the other hand, several examples of activating “digital citizens” are encountered; from this “antiracist capital” as well, the role of education for citizenship – intercultural, digital and moral – in forming subjects and moral agents in the mediapolis, asserting the value of responsibility towards others, will also be emphasised.
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FRASCAROLI, DANIELA. "VALUTARE L'EFFICACIA DELLA FORMAZIONE: STUDIO DI CASO DI UN PERCORSO CON ALLENATORI DI SETTORE GIOVANILE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/705.

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Abstract:
Il presente lavoro nasce dall’interesse ad approfondire il tema della formazione e in particolare della sua valutazione e della sua efficacia. La prima parte consiste nell’esplorazione della letteratura: il primo capitolo si focalizza sulla valutazione considerando sia la valutazione nelle scienze sociali, sia la valutazione della formazione (es. evoluzione, questioni centrali); il secondo è dedicato all’approfondimento della training effectiveness (strettamente connessa, ma distinta della training evaluation) e nel terzo capitolo vengono presentati diversi aspetti del corso di formazione (es. approccio, caratteristiche, dispositivi di formazione e valutazione, evoluzione) oggetto dello studio di caso: un percorso formativo complesso che coinvolge la trasformazione di aspetti dell’identità professionale, rivolto ad allenatori di calcio di settore giovanile. Nella seconda parte vengono presentati i tre studi empirici. Il primo è finalizzato ad esplorare, da diversi punti di vista, gli esiti della formazione (focalizzandosi in particolare sull’evoluzione delle rappresentazioni) e quali elementi della proposta formativa sono stati di sostegno alla generazione di tali esiti. Nel secondo studio viene presentata l’esplorazione qualitativa finalizzata ad approfondire, da diverse prospettive, se e come il gruppo di formazione (proposto come principale strumento di formazione) possa essere un elemento a sostegno dell’efficacia formativa. Infine il terzo studio ha l’obiettivo di rileggere la training effectiveness attraverso la fase valutativa di follow-up, indagando in particolare tre oggetti: le traiettorie di cambiamento dei soggetti, il contributo del dispositivo valutativo e la spendibilità dello strumento semi-proiettivo DSSVP. Il capitolo conclusivo è dedicato alla lettura trasversale degli studi, alle riflessioni conclusive sul contributo del lavoro al costrutto di training effectiveness e ai rilanci per l’azione.
This work was born from the interest to deepen the training issue and particularly its evaluation and its effectiveness. The first part consists of the literature analysis: the first chapter is focused on the evaluation considering both the evaluation in the social sciences and the training evaluation (e.g. evolution, crucial issues); the second is aimed to deepen the training effectiveness (strictly connected, but different from the training evaluation) and the third chapter is dedicated to different aspects of the course (e.g. approach, characteristics, training and evaluation methods) that is object of the case-study: a complex educational program involving the change in professional identity aspects, aimed to youth sector’s soccer coaches. The second part consists of three qualitative studies. The first is aimed to explore, from different points of view, the training outcomes (the focus is particularly on the representations’ change) and which aspects of the educational proposal have been a support to reach these outcomes. The second study presents the qualitative research aimed to investigate, from different perspectives, if and how the training-group (proposed as privileged tool) can contribute to the training effectiveness. The last study is aimed to explore the training effectiveness through the follow-up evaluation phase investigating specifically three objects: the change trajectories of subjects who have attended the formative path and the contribute both of the evaluation method and system and of the semi-projective tool DSSVP. The last chapter is dedicated to the conclusive remarks (both about the three studied considered together and about the contribute of the research to the training effectiveness construct) and to further development.
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Vivaldi, Elena. "Mediatori invisibili: la pratica del Child Language Brokering al centro di aggregazione giovanile “Welcome” di Forlì." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10710/.

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Abstract:
Questo lavoro si prefigge di analizzare il fenomeno del Child Language Brokering (CLB), ossia la mediazione linguistica interculturale ad opera di bambini e adolescenti, immigrati o figli di immigrati, che si trovano spesso a tradurre per i genitori, i membri della propria comunità etnica di appartenenza e i rappresentati delle istituzioni locali del paese ospitante. L’obiettivo principale è quello di mettere in luce questo fenomeno, ancora pressoché invisibile e trascurato, sulla scia del progetto In MediO PUER(I) realizzato dall’Università di Bologna. Nel primo capitolo si propone una panoramica sulla situazione migratoria a livello nazionale e internazionale e si traccia un breve excursus sullo stato dell’arte della ricerca in materia di CLB. Nel secondo capitolo, invece, ci si concentra su episodi reali di mediazione a opera di bambini avvenuti nell’ambito del centro “Welcome”, realtà forlivese che opera nell’ambito dell’integrazione, del sociale e dell’educazione. Dopo aver analizzato gli aspetti più peculiari delle interazioni, nel terzo capitolo si illustreranno le conclusioni tratte dall’analisi dei dati presentati, sottolineando maggiormente la necessità di ulteriori approfondimenti del fenomeno del CLB, sia a livello nazionale che internazionale.
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Fucci, Carolina. "La cattiva strada : linguaggi, scenari e rappresentazioni della protesta giovanile tra usa ed europa nel lungo sessantotto." Thesis, Paris 10, 2015. http://www.theses.fr/2015PA100059/document.

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Abstract:
Centrée sur le contexte des « longues années 68 », la thèse porte sur les raisons et le déroulement de la protestation juvénile entre les Etats-Unis et l’Europe, à partir du début des années Soixante jusqu’à la moitié de la décennie suivante. Il s’agit d’une période durant laquelle les pays développés connaissent une transformation sans pareil, marquée par l’élargissement de la société de consommation de masse et par le progrès frappant dans le domaine de la communication. La recherche vise surtout à éclairer deux questions principales : définir le rôle joué par la contre-culture dans la vague révolutionnaire et encadrer la dimension internationale du mouvement. Ce travail est donc divisé en deux parties : la première aborde les causes et l’esprit de la contre-culture à partir de ses racines américaines, tandis que la deuxième partie sera centrée sur les agitations étudiantes dans les pays de référence. En ce qui concerne les acteurs de la mobilisation, la recherche porte sur trois sujets principaux : les groupes undergrounds, le mouvement étudiant international et la révolte italienne de Soixante-dix-sept. Il s’agit de trois sujets qui représentent trois phases distinctes dans la chronologie du « cycle de protestation », un cycle qui se déroule dans un récit déchiqueté où on assiste à un changement continu de paradigme. Malgré cette inconstance fondamentale, il subsiste des mots d’ordre qui occupent une place privilégiée dans la mentalité des activistes : anti-autoritarisme, égalitarisme, répression, droit, révolution restent les nœuds théoriques les plus significatifs de la contestation dans le milieu juvénile, étudiant et également ouvrier
Centred on the political and cultural context of the “long Sixties”, this work examines the reasons and the dynamics of social movements between USA and Europe, focusing on the period from 1960 to the mid-1970s. It was a period of great transformations where the affluent societies witnessed an explosive growth both in social field and in technological domain. This thesis aims above all to understand two main issues: the role counterculture played in the war protest and civil rights movement and the international dimension of this phenomenon. Thus, this research is divided into two parts: the first section concerns with the underground movement beginning with its American roots while the second part is dedicated to the student movement thought an international perspective. Concerning the social actors involved in the mobilisation, this work is focused on three main subjects: the counterculture groups, the several student movements and the militants of Italian 1977 revolt. It means to analyse three different moments in the “protestation cycle” of long Sixties that remains a tumultuous period of paradigm shifts. In spite of this instability, it is possible to indicate some keywords that characterise the spirit of the age: anti-authoritarianism, egalitarianism, repression, rights, and above all, revolution remain the more significant theoretical questions on which this work revolves
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Corso, Gizelle Kaminski. "Édipo-Rei e Antígone, adaptações da tragédia sofocleana para o leitor juvenil brasileiro /." Assis : [s.n.], 2007. http://hdl.handle.net/11449/94112.

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Orientador: Benedito Antunes
Banca: Reginaldo Pinto de Carvalho
Banca: João Luís Cardoso Tápias Ceccantini
Resumo: O propósito deste trabalho é analisar as adaptações para a literatura juvenil Édipo rei e Antígona, de Cecília Casas, comparando-as às tragédias sofocleanas. Para tanto, são utilizados como textos-fonte duas traduções da trilogia de Sófocles: uma para a língua portuguesa, de Mário da Gama Kury, e outra para a língua italiana, de Filippo Maria Pontani. Já que as adaptações podem ser compreendidas como uma forma de avivar obras "clássicas" (as tragédias de Sófocles), verifica-se, em primeiro lugar, a formação do conceito do termo "clássico" paralelamente ao de "cânone". A seguir, são apresentados os percursos da adaptação na literatura infanto-juvenil no Brasil, bem como aproximações e distanciamentos entre o traduzir e o adaptar. Também são evidenciados questionamentos acerca de a adaptação juvenil ser matéria de recriação e retomar as obras clássicas. Em seguida, são analisadas as adaptações de Cecília Casas, abordando também a apreciação das ilustrações, léxico e roteiros de leitura, parte integrante das narrativas, e suas relações com o público a que se destinam, os leitores juvenis brasileiros.
Astract: Il proposito di questo lavoro è analizzare gli adattamenti per la letteratura giovanile Édipo rei e Antígona, di Cecília Casas, paragonando alle tragedie di Sofocle. Per questo, sono usate come testi-fonte due traduzioni della trilogia di Sofocle: una per il portoghese, di Mário da Gama Kury, ed un'altra per l'italiano, di Filippo Maria Pontani. Siccome gli adattamenti possono esser resi come una forma di avvivare le opere "classiche" (le tragedie di Sofocle), è verificata, inizialmente, la formazione del concetto del termine "classico" parallelamente a quello di canone. Di seguito, sono presentate i percorsi dell'adattamento nella letteratura infanto giovanile nel Brasile, e gli avvicinamenti e allontanamenti tra l'adattare e il tradurre. Sono evidenziati anche questioni sul fatto dell'adattamento giovanile essere elemento di ricreazione e riprendere le opere classiche. In seguito, sono analizzate gli adattamenti di Cecília Casas, affrontando anche l'apprezzamento delle illustrazioni, lessico e guide di lettura, che fanno parte delle due opere in oggetto, e le sue relazioni con il pubblico destinato, i lettori giovanili brasiliani.
Mestre
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Corso, Gizelle Kaminski [UNESP]. "Édipo-Rei e Antígone, adaptações da tragédia sofocleana para o leitor juvenil brasileiro." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2007. http://hdl.handle.net/11449/94112.

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
O propósito deste trabalho é analisar as adaptações para a literatura juvenil Édipo rei e Antígona, de Cecília Casas, comparando-as às tragédias sofocleanas. Para tanto, são utilizados como textos-fonte duas traduções da trilogia de Sófocles: uma para a língua portuguesa, de Mário da Gama Kury, e outra para a língua italiana, de Filippo Maria Pontani. Já que as adaptações podem ser compreendidas como uma forma de avivar obras clássicas (as tragédias de Sófocles), verifica-se, em primeiro lugar, a formação do conceito do termo clássico paralelamente ao de cânone. A seguir, são apresentados os percursos da adaptação na literatura infanto-juvenil no Brasil, bem como aproximações e distanciamentos entre o traduzir e o adaptar. Também são evidenciados questionamentos acerca de a adaptação juvenil ser matéria de recriação e retomar as obras clássicas. Em seguida, são analisadas as adaptações de Cecília Casas, abordando também a apreciação das ilustrações, léxico e roteiros de leitura, parte integrante das narrativas, e suas relações com o público a que se destinam, os leitores juvenis brasileiros.
Astract: Il proposito di questo lavoro è analizzare gli adattamenti per la letteratura giovanile Édipo rei e Antígona, di Cecília Casas, paragonando alle tragedie di Sofocle. Per questo, sono usate come testi-fonte due traduzioni della trilogia di Sofocle: una per il portoghese, di Mário da Gama Kury, ed un'altra per l'italiano, di Filippo Maria Pontani. Siccome gli adattamenti possono esser resi come una forma di avvivare le opere classiche (le tragedie di Sofocle), è verificata, inizialmente, la formazione del concetto del termine classico parallelamente a quello di canone. Di seguito, sono presentate i percorsi dell'adattamento nella letteratura infanto giovanile nel Brasile, e gli avvicinamenti e allontanamenti tra l'adattare e il tradurre. Sono evidenziati anche questioni sul fatto dell'adattamento giovanile essere elemento di ricreazione e riprendere le opere classiche. In seguito, sono analizzate gli adattamenti di Cecília Casas, affrontando anche l'apprezzamento delle illustrazioni, lessico e guide di lettura, che fanno parte delle due opere in oggetto, e le sue relazioni con il pubblico destinato, i lettori giovanili brasiliani.
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Buffi, Roberto. "La crescita giovanile del larice europeo e del larice del Giappone al Sud delle Alpi, negli orizzonti submontano e montano /." [S.l.] : [s.n.], 1990. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=diss&nr=9074.

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Parma, Luca <1982&gt. "L’allevamento della sogliola comune (Solea solea L.): riproduzione controllata e nuovi sviluppi di nutrizione e alimentazione in fase larvale e giovanile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4682/.

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Abstract:
In questa tesi sono illustrate alcune sperimentazioni finalizzate alla standardizzazione del ciclo produttivo della sogliola comune (Solea solea) in cattività. E’ stato creato un parco di riproduttori selvatici ed è stata standardizzata la riproduzione ad un livello compatibile con la realtà produttiva del settore. Indagini genetiche di assegnazione parentale hanno evidenziato come alcuni esemplari siano stati predominanti negli accoppiamenti e nel conseguente contributo alla generazione della prole. Ciò ha determinato una diminuzione della variabilità genetica dei discendenti. La composizione quali-quantitativa degli acidi grassi delle uova è stata correlata con la sopravvivenza larvale nel corso di un’intera stagione riproduttiva. Tale composizione non ha subito importanti variazioni su scala temporale e sembra essere stata influenzata dall’alimentazione somministrata ai riproduttori nel periodo precedente alla riproduzione. Le analisi di interazione tra momento riproduttivo e qualità delle uova hanno confermato che è stato possibile ottenere uova di buona qualità in termini di sopravvivenza larvale nel corso di tutta la stagione riproduttiva. Larve di sogliola sono state svezzate precocemente 13 giorni dopo la schiusa riducendo l’impiego di cibo vivo a favore di micro diete commerciali. Tale svezzamento ha ridotto le performance di accrescimento, ma non la sopravvivenza e lo sviluppo della metamorfosi quando comparati ad un trattamento standard. La riduzione del cibo vivo ha ottimizzato i costi di produzione e migliorato l’igiene in vasca. L’ontogenesi di precursori di enzimi digestivi è stata determinata tramite PCR quantitativa. I risultati di espressione di tripsinogeno, chimotripsinogeno e amilasi hanno mostrato come tali enzimi rivestano un ruolo chiave nei processi digestivi delle prime fasi larvali. Esemplari giovanili hanno ottenuto un significativo maggiore indice di accrescimento e migliore indice di conversione quando alimentati con diete sperimentali contenenti un elevato tenore proteico. Un aumento dell’incidenza di vacuoli lipidici a livello epatico è stato osservato all’aumentare del tenore proteico della dieta.
The Thesis describes some experiments aimed at standardized the production cycle of common sole (Solea solea) in captivity. A wild broodstock was established and reproduction was set up in order to be comparable with a commercial hatchery. Genetics analyses of parentage assessment showed, as few specimens have been predominant in breeding behavior and in the offspring contribution. Loss of genetic variability was observed from parents to offspring. The qualitative and quantitative composition of eggs fatty acid was correlated with larval survival during an entire spawning season. This composition did not show important variation during time and seems to have been affected from the food supplied to broodstock before the spawning seasons. Analysis of interaction between breeding time and eggs quality confirmed that it was possible to obtain good eggs quality in term of larval survival overall the reproductive period. Larvae were weaned at 13 days post hatching (dph) using commercial microdiets while reducing live-feed utilization. A very early weaning affects growth performance but not survival rate and metamorphosis development compared to a standard treatment. A shorter live feed utilization improved tank hygiene and reduced production costs. Molecular ontogeny of digestive enzymes precursors was determinate by quantitative PCR. The results of trypsinogen, chymotripsinogen and amylase mRNA expression showed as these enzymes play a key role in the digestive processes of the first larval stages. Juveniles have obtained a significant higher specific growth rate and better feed conversion rate when fed experimental diet containing high protein content. Increased incidence of lipid droplets in hepatocytes was observed when dietary protein levels increased.
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De, Franco Carolina. "Reagenti Civici: un servizio per contrastare passività e indifferenza nella città di Catanzaro coinvolgendo le giovani generazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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L’obiettivo del progetto di tesi è quello di indagare il tema dell’emigrazione giovanile dalle regioni del Sud Italia conferendo particolare attenzione a quelle ragioni mobilitanti che, pur esulando dalle classiche condizioni sfavorevoli alla realizzazione individuale (es. scarsità di opportunità lavorative), giocano un ruolo chiave nella predisposizione del singolo a lasciare la propria terra d’origine. La scelta di questo tema è stata dettata, innanzitutto, da un personale coinvolgimento dovuto alla mia condizione di giovane calabrese che, come tanti coetanei, ha scelto di svolgere i propri studi universitari in una regione diversa e ben distante dalla propria. In secondo luogo, la pandemia che stiamo vivendo ha nuovamente portato l’attenzione al tema dell’emigrazione dal Sud Italia grazie al fenomeno del “controesodo” permesso dalla condizione necessaria dello “smart-working”. Nel corso del 2020, infatti, circa 45mila lavoratori di grandi aziende e centomila persone in totale sono tornate al Sud per affrontare la pandemia lavorando da remoto. Questi numeri non solo fotografano le dimensioni del fenomeno migratorio da Sud a Nord, ma raccontano anche un latente desiderio di ritorno che, finora, era rimasto necessariamente insoddisfatto. Con la volontà di mantenere il progetto al di fuori di uno sterile confronto tra Nord e Sud Italia e privo di alcun tipo di giudizio nei confronti della personale scelta di vivere o meno nella propria regione d’origine, si vogliono prima di tutto indagare quelle motivazioni soggettive - ma non necessariamente individuali - che sottendono la decisione di restare o meno al Sud. In particolare, il progetto vuole rivolgersi ai giovani d’età compresa tra i 13 e i 19 anni perché protagonisti di un momento formativo essenziale e di passaggio verso l’età adulta, durante il quale consolidare la propria personale visione del mondo e della realtà in cui si vive e immaginare il proprio futuro.
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Galeano, Giulia. "Bienvenida realidad Studio preparatorio per la traduzione della serie televisiva." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9212/.

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Lo scopo di questa tesi è quello di indagare sul ruolo del traduttore audiovisivo nel processo di traduzione di una serie televisiva messicana, Bienvenida Realidad. Nella prima parte si analizzano genere, personaggi e temi della serie in questione. Nel corpo centrale della tesi si illustrano le esigenze tecniche del sottotitolaggio e del doppiaggio, e si spiega perché è preferibile dedicarsi allo studio del sottotitolaggio. Successivamente si studiano alcuni dei problemi traduttivi più rilevanti legati all'aspetto linguistico e al contesto culturale della lingua di partenza e della lingua d'arrivo. Infine si ipotizza l'inserimento del prodotto nel mercato della Tv italiana, grazie ad una breve analisi dei gusti dei giovani spettatori e all'osservazione del comportamenti che alcuni canali televisivi assumono nei confronti del genere giovanile del teen drama.
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Cottier, Michelle. "Subjekt oder Objekt ? die Partizipation von Kindern in Jugendstraf- und zivilrechtlichen Kindesschutzverfahren : eine rechtssoziologische Untersuchung aus der Geschlechterperspektive /." Bern : Stämpfli, 2006. http://www.gbv.de/dms/spk/sbb/recht/toc/517426366.pdf.

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Stasiak, Patrycja. "La condizione giovanile nella letteratura italiana contemporanea – da Tondelli a Murgia." Doctoral thesis, 2016. https://depotuw.ceon.pl/handle/item/1779.

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Celem niniejszej rozprawy jest przedstawienie ewolucji postaw młodego pokolenia w ponowoczesności poprzez analizę utworów wschodzących pisarzy. Skoncentrowano się na młodym pokoleniu ponieważ stanowi ono grupę o dużym znaczeniu socjokulturalnym, która najtrafniej odzwierciedla zjawiska mające miejsce w epoce o tak radykalnych zmianach, jaką jest obecna. Śledząc tą ewolucję poprzez utwory młodych pisarzy otrzymuje się wieloaspektowy obraz, gdzie przekraczane zostają granice literatury. Dysertacja podzielona jest na cztery rozdziały. W pierwszym rozdziale przedstawiono fundamenta teoretyczne, niezbędne do badania postaw młodego pokolenia – ukazane zostały główe teorie związane z ponowoczesnością oraz różnorodne ujęcia tego pojęcia. Za punkt wyjścia obrano zestawienie poglądów największych badaczy tego zagadnienia, wśród których widnieją Zygmunt Bauman i Anthony Giddens, ukazując jak mnogość podejść odwzorowuje złożoność epoki. Szczególna uwaga została poświęcona tożsamości, której prawidłowy rozwój raz za razem zostaje utrudniony, oraz dwóm zjawiskom nierozerwalnie z nią połączonym, narcyzmowi i nihilizmowi. Aby w pełni przedstawić wielorakość ponowoczesności, w dalszej części rozdziału przedstawione zostały różnorodne obszary, w których ta się przejawia, wśród których można wymienić m.in. relacje społeczne, przestrzeń, konsumpcję oraz rynek pracy. Kolejne rozdziały mają charakter empiryczny, gdzie przechodzi się do bezpośredniego badania utworów młodych pisarzy. We wstępie do każdego ukazana zostaje panorama historyczna oraz polityczna związana z analizowanym okresem, od wzrostu do upadku gospodarczego, oraz inne istotne mechanizmy które przyczyniły się do transformacji społeczeństwa. W drugim rozdziale przechodzi się do omówienia obszarów marginalnych z życia młodych, ukazując różne aspekty zachowań tej grupy wiekowej. Początkowo uwaga zostaje zwrócona na zagadnienia związane z użyciem, nadużyciem i uzależnieniem od alkoholu, podkreślając różnorodność styli przyjmowania tego rodzaju substancji, miejsca oraz powody konsupmcji, aby następnie przejść do ewolucji sposobu zażywania innych środków odużających, narkotyków. W kolejnych podrozdziałach analizie zostają poddane praktyki seksualne młodych, w celu ukazania głównych zmian jakie zaszły w jednym z najbardziej intymnych obszarów jednostki. Ponadto rozdział opisuje różne typologie podróży – ze względu na wieloznaczność, zagadnienie to zostało rozpatrzone z różnych perspektyw: jako podróż w poszukiwaniu tożsamości, jako ucieczka bądź podróż ekstremalna, ostateczna. Trzeci rozdział eksponuje różnorodne aspekty związane z konsumpcją, skupiając się na relacji między przestrzenią a jednostką, na sposób w jaki przestrzeń zostaje postrzegana, na miejscach konsumpcji i na ich ciągłym rozprzestrzenianiu się we włoskiej przestrzeni geograficznej. Szczególna uwaga zostaje poświęcona miejscom wakacyjnym, które jawią się jako czasoprzestrzenny wymiar w pełni odbiegający od codziennej rzeczywistości, oraz ich wpływowi na zachowania młodych. Rozdział ponadto skupia się na zagadnieniu ciała oraz na miejscu, jakie to zajmuje w ogólnej percepcji społeczeństwa ponowoczesnego, jego funkcjach i dysfunkcjach. Od narzędzia do spełniania najbardziej podstawowych potrzeb fizjologicznych do przedmiotu konsumpcji, dysertacja przedstawia jak zmianiały się ideały cielesne w celu ukazania trudności, jakim musza sprostać młodzi w czasie kształtowania swej tożsamości. Następnie podejmuje się kwestię ściśle związaną z konsumpcją, poddając analizie środki masowego przekazu poprzez przedstawienie jak te regulują relacje między jednostkami. Naturalnym podsumowaniem tej części rozprawy stanowi omówienie dóbr materialnych, siły marki oraz konsumpcji kulturowej. W czwartym rozdziale skupiono się na problemie związanym z niestabilnością oraz z różnymi formami jakie ta przyjmuje. Ta część pracy poświęcona jest problematyce rodziny i jej roli w kształtowaniu jednostki, omówione zostały zmiany którym tak zakorzeniona instytucja społeczna zostaje poddana, równolegle do zmian w dziedzinie ekonomii i socjologii. Od braku rodziny, poprzez jej nieobecną obecność, aż do niemożności jej realizacji, analizie zostają poddane cechy rodziny ponowoczesnej i skutki jakie ta wywiera na młodych oraz na przyszłość całego społeczeństwa. W dalszej części rozdziału omówiono przejście młodych z rodziny do grupy rówieśniczej, jako faworyzowanej przestrzeni wymiany wzajemnych doświadczeń, skupiono się na relacjach ustanawiających się w tejże zbiorowości oraz ukazano mechanizmy psychologiczno-socjologiczne towarzyszące opuszczeniu grupy i środowiska szkolnego, miejsca będącego przestrzenią socjalizacji – czynniki które wspólnie przygotowują młode osoby do autonomicznego życia w społeczeństwie. W części kończowej poddano analizie zmieniające się relacje między młodzieżą a rynkiem pracy, obszar w którym niestabilność osiąga punkt kulminacyjny, podkreślając zmieniającą się sylwetkę młodego pracownika, od włóczęgi do prekariusza. Ostatni rozdział stanowi syntezę wniosków, jakie można wysnuć z rozprawy. Zostały tutaj przedstawione uwagi i rozważania nie tylko dotyczące postaw młodego pokolenia, lecz również stanu literatury wychodzącej spod pióra tych właśnie młodych pisarzy. W tym kontekście konkluzję pracy stanowi analiza mitu młodości, realizacji tożsamości i fragmentacji, zarówno jednostek jak i nowopowstałych utworów literackich, oraz wielowarstowego wpływu jaki ponowoczesność wywiera na postawę młodego pokolenia.
L’obiettivo del presente lavoro è presentare l’evoluzione della condizione giovanile nel postmoderno tramite l’analisi delle scritture di autori esordienti. Si è scelto di concentrarsi sui giovani poiché si tratta di un campione socioculturale significativo, il quale al meglio riflette i fenomeni in corso in un’epoca di radicali cambiamenti, come lo è la nostra. Seguendo questa evoluzione mediante le scritture giovanili, si ottiene una visione multiprospettica, dove si aprono i confini del letterario. La tesi è articolata in quattro capitoli. Lo scopo del primo capitolo è quello di fornire le fondamenta teoriche per la ricerca sulla condizione giovanile, si propone perciò qui una riflessione rivolta ad illustrare le principali teorie legate al postmoderno ed ai diversi significati relativi a questo termine. Per avere dei primi spunti sul problema, a confronto si mette il pensiero dei massimi studiosi del tema, tra cui Zygmunt Bauman ed Anthony Giddens, mostrando come la pluralità degli approcci in riguardo rifletta la complessità dell’epoca. Particolare attenzione viene data all’identità, la cui corretta formazione viene sempre più spesso ostacolata, arricchendo il lavoro con l’analisi di due importanti fenomeni – del narcisismo e del nichilismo. Per rappresentare al.meglio la multiformità del postmoderno, si passa alla presentazione dei diversi ambiti in cui questo si manifesta, tra cui le relazioni sociali, lo spazio, il consumo ed il mercato del lavoro. I successivi capitoli hanno un carattere empirico, in cui si passa allo studio diretto delle scritture giovanili. Nell’introduzione ad ognuno di essi si mostra il panorama storico e politico relativo agli anni in questione, dal boom al declino economico, ed altri importanti passaggi che hanno contribuito alla trasformazione della società. Nel secondo capitolo si passa all’analisi delle aree marginali, riferendosi a diversi aspetti del comportamento giovanile. Dapprima ci si sofferma sulle problematiche legate ad uso, abuso e dipendenza dell’alcol, evidenziando gli stili del bere, i luoghi ed i motivi del consumo e, successivamente, si illustra l’evoluzione dell’uso di sostanze stupefacenti. In seguito si passa alla riflessione riguardante le pratiche sessuali giovanili, per illustrare i principali cambiamenti in una delle aree più intime dell’individuo. Oltre a ciò il capitolo descrive diverse tipologie del viaggio, un tema ricco di ambiguità, che viene perciò esaminato da diverse prospettive: come viaggio alla ricerca dell’identità, come fuga e come viaggio estremo. Il terzo capitolo espone i molteplici aspetti legati al consumo, focalizzandosi sulla relazione tra spazio ed individuo, sul modo in cui questo viene percepito, sui luoghi di consumo e sulla loro crescita a dismisura nel panorama geografico italiano. Particolare attenzione viene data ai luoghi di vacanza, i quali si mostrano come una dimensione spazio-temporale del tutto difforme dalla realtà quotidiana, ed al loro effetto sulla comportamento dei giovani. In secondo luogo viene considerato il posto che occupa il corpo nella percezione generale della società postmoderna, contrassegnato dalle sue funzioni e disfunzioni. Da strumento per soddisfare i più basilari bisogni fisiologici a oggetto di consumo, il lavoro mostra come cambiavano gli ideali corporei, per comprendere al meglio le difficoltà che devono affrontare i giovani nella formazione della loro identità. In seguito si affronta una questione strettamente legata al consumo, ovvero i mass media, presentando come l’attuale forma delle relazioni tra gli individui venga modellata dai mezzi di comunicazione di massa. Il capitolo trova una naturale conclusione nell’esplorazione di wuestioni come il sistema delle merci, la forza del marchio e il consumo culturale. Il quarto capitolo, infine, affronta il problema dell’instabilità e delle forme che questa assume. Ci si focalizza sulla descrizione del ruolo famiglia, mettendo in evidenza i cambiamenti a cui quest’entità così antica viene sottomessa in parallelo ai mutamenti in ambito economico e sociologico. Dalla famiglia del tutto mancante, tramite la sua assente presenza, fino all’impossibilità della sua realizzazione, vengono approfondite le caratteristiche della famiglia postmoderna e le conseguenze che questa ha sui giovani e sul futuro dell’intera società. L’analisi segue illustrando il passaggio dei giovani dalla famiglia al gruppo dei pari, come posto favoreggiato di condivisione di esperienze comuni. Oltre all’approfondimento delle relazioni che si stabiliscono tra la comitiva, viene introdotta la questione dell’uscita dal gruppo e dell’ambiente scolastico come luogo di socializzazione, fattori che, collettivamente, preparano il giovane individuo alla vita autonoma nella società. Questo percorso si chiude con uno studio sul rapporto tra giovani e lavoro, ambito in cui l’instabilità raggiunge il suo apice, concentrandosi sul mutamento del profilo del giovane dipendente, da vagabondo a precario. L’ultimo capitolo sintetizza le conclusioni che si possono trarre dalla ricerca. Vengono qui presentate alcune considerazioni e riflessioni non solo sulla condizione giovanile, ma anche sulla condizione della letteratura scritta dagli stessi giovani. In questo contesto, nella conclusione del lavoro in luce vengono posti il mito della giovinezza, la realizzazione identitaria, la frammentazione, sia degli individui che della scrittura, e l’impatto multiforme del postmoderno sulla condizione giovanile.
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