To see the other types of publications on this topic, follow the link: I TRE ESSENZIALI.

Journal articles on the topic 'I TRE ESSENZIALI'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'I TRE ESSENZIALI.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Lipari, Domenico. "La "comunitŕ di pratica" come contesto sociale di apprendimento." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 13 (February 2010): 158–70. http://dx.doi.org/10.3280/eds2010-013011.

Full text
Abstract:
Secondo la prospettiva della "comunitŕ di pratica", che l'articolo descrive nei suoi tratti essenziali, le dinamiche dell'organizing possono essere interpretate come processi caratterizzati dall'intreccio di tre dimensioni costituitive: quella della pratica in primo luogo, quella dell'apprendimento e, infine, quella della comunitŕ. Emerge un punto di vista secondo cui l'apprendere trova il suo fondamento nella pratica e nelle relazioni tra gli attori implicati nella medesima pratica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Góralski, Wojciech. "Niezdolność do zawarcia małżeństwa według kan. 1095, nn. 1-3 kpk : próba syntezy." Prawo Kanoniczne 39, no. 3-4 (December 10, 1996): 25–42. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1996.39.3-4.02.

Full text
Abstract:
La norma del can. 1095, nn. 1-3 del CJC nelle sua formulazione e nel suo contenuto almeno nell’ultima parte e nuova e avalla una giurisprudenza che si è sviluppata soprattutto dopo il Concilio Vaticano II. Questa giurisprudenza si basa principalmente sulla costituzione „Gaudium et spes”, la recente giurisprudenza si riferisce più che nel passato alle scienze umane, in specie alla psicologia e alla psichiatria. Le norme del canone, dichiarando la legge naturale esplicitano tre capi seperati di incapacita a contrarre il matrimonio, cioè di incapacità di dare valido consenso matrimoniale. Le stesse norme profilano cosi tre tipologie giuridiche in cui tale incapacità si manifesta in forme specifiche e autonome, indipendentemente de clasificazioni secondo i criteri medici. Riferendosi alla dottrina e alla giurisprudenza rotale l’autore presenta sintesticamente le rispettive fattispecie dell’incapacita indicate nel canone: di coloro che sono privi di sufficiente uso di ragione (n. 1), di coloro che sono colpiti da grave difetto di discrezeione di giudizio circa i diritti e i deveri matrimoniali essenziali (n. 2) e di coloro che per cause di natura psichica non possono assumere gli obblighi essenziali del matrimonio. Alla fine della sintesi sulle diverse specie dell’ incapacità si tratta della loro diversità ed autonomia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Ferrari, G., A. Bacci, C. Mascari, V. Manetto, and A. Pazzaglia. "Esoftalmo: Correlazioni anatomo-radiologiche A proposito di tre casi." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 3 (June 1995): 437–44. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800310.

Full text
Abstract:
Le cause di esoftalmo sono estremamente variabili. La diagnosi si avvale di elementi clinici obiettivi e di imaging. Focalizziamo l'attenzione sulla TC e la RM che forniscono dati essenziali per l'inquadramento etiopatogenetico dell'affezione. Vengono presentati 3 casi di esoftalmo la cui causa, al reperto TC e RM, era diversa, analizzandone le caratteristiche in funzione della natura istologica della lesione. Si tratta di un caso di angioma cavernoso, una caso di dacrioadenite e un caso di cisti sierosa del muscolo retto laterale. Le modificazioni di densità (TC), di segnale (RM) e il rapporto con le strutture anatomiche coinvolte, hanno consentito di formulare ipotesi diagnostiche. La verifica istologica è riportata alla fine di ogni caso.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Pacini, Luca. "La tutela dei minori e il ruolo dei Comuni." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2020): 67–75. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001007.

Full text
Abstract:
L'articolo prende in esame il ruolo assegnato nel disegno istituzionale ai Comuni nella tutela dei minori, tenuto conto dell'articolazione del sistema di intervento intorno alle tre aree della Promozione, Prevenzione e Protezione. Tratta quindi di alcuni degli attuali profili critici del sistema: la necessaria creazione di un Fondo strutturale capace di assicurare livelli essenziali di intervento su dimensione nazionale, la qualificazione e stabilizzazione contrattuale di figure professionali, in specie gli assistenti sociali, operanti nel settore pubblico, i passi da compiere in direzione dell'integrazione sociosanitaria.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Velotti, Stefano. "Per un giudizio estetico "thick". Steinberg, Johns e l'arte contemporanea." PARADIGMI, no. 2 (July 2010): 67–85. http://dx.doi.org/10.3280/para2010-002006.

Full text
Abstract:
L'autore sostiene che oggi la natura del giudizio estetico č ampiamente fraintesa e necessita un riesame, e propone tre tesi, di derivazione kantiana: 1) che le nozioni di "gusto" e di "giudizio estetico" sono ancora essenziali per comprendere e giustificare l'importanza e il valore che (talvolta) riconosciamo all'arte (sia all'arte del passato, che all'arte contemporanea); 2) che il giudizio estetico non dipende da regole o da metodi determinati; 3) che il giudizio estetico non esprime preferenze individuali (thin), ma ha una struttura thick (concettuale e non-concettuale, culturale e transculturale)
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Liberati, Paolo. "Il finanziamento delle regioni e degli enti locali: problemi e prospettive." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 1 (March 2011): 53–89. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-001003.

Full text
Abstract:
Questo lavoro valuta la recente riforma del federalismo fiscale in Italia (L. 42/2009) in relazione a tre questioni. Primo, come finanziare un crescente volume di competenze locali con imposte proprie, con particolare riferimento alla fornitura di livelli minimi o essenziali di servizio (ad es., sanitŕ). Secondo, come risolvere il trade-off tra esigenze di efficienza nell'uso delle risorse e di compensazione degli squilibri territoriali. Terzo, se sia da privilegiare un rapporto diretto dei governi locali con lo Stato centrale o se compiti di finanziamento e perequazione dei comuni possano essere utilmente affidati alle regioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Góralski, Wojciech. "Papieskie Rady w strukturze odnowionej Kurii Rzymskiej." Prawo Kanoniczne 34, no. 1-2 (June 5, 1991): 37–53. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1991.34.1-2.04.

Full text
Abstract:
La costituzione apostolica del papa Giovanni Paolo II „Pastor bonus" ha inteso offrire alla Chiesa i frutti del lavoro, durato quasi venti anni, dedicato alla revisione della costituzione apostolica del papa Paolo VI Regimini Ecclesiae Universae del 1967, alla luce del nuovo Codice di Diritto Canonico del 1983, della conclusione dei tre concistori (1979, 1982, 1985), dei Sinodi dei Vescovi di questi anni, della consultazione dell’episcopato del mondo intero, delle osservazioni dei Capi Dicastero della Curia Romana, dello studio di tre Commissioni di lavoro. Tra gli organismi della Curia Romana rinnovata dal Giovanni Paolo II menitano una menzione speciale i Pontifici Consigli i quali hanno ricevuto l’autonom'a normale dei Dicasteri. La presentazione dei compiti e delle competenze dei singoli Consigli è stata preceduta dalla indicazione delle premesse essenziali — storiche e dottrinali — della costituzione apostolica „Pastor bonus”.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Rusciano, Mario. "Legge sullo sciopero e modello neo-istituzionale." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 121 (April 2009): 121–38. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2009-121008.

Full text
Abstract:
L'a. richiama anzitutto la concezione di Massimo D'Antona circa la modellistica istituzionale, contenuta nella proposta di legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali (divenuta poi l. n. 146/1990), e mette in luce la diffidenza dello stesso D'Antona nei confronti della c.d. "istituzionalizzazione dei processi di autonomia collettiva": grazie alla quale, le concrete restrizioni del diritto di sciopero vengono prodotte dall'autonomia collettiva, ma divengono poi precetti legali, provvisti di sanzione. L'a. critica la tesi di D'Antona, secondo cui il modello neo-istituzionale comporterebbe l'integrazione dell'ordinamento sindacale nell'ordinamento statuale e smentirebbe la prospettiva pluriordinamentale; e si sofferma, infine, sui tre nodi problematici, affrontati da D'Antona: la riserva di legge dell'art. 40 Cost.; la rappresentanza e rappresentativitŕ sindacale; la titolaritŕ individuale del diritto di sciopero.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Venturi Ferriolo, Massimo. "Qualitŕ dei paesaggi, qualitŕ delle politiche. Aménager le futur." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 135–39. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057017.

Full text
Abstract:
La Convenzione europea del paesaggio collega il processo di paesaggio al riconoscimento dell'ambito di vita percepito. Il paesaggio č una risorsa da governare per il benessere dei suoi abitanti, con potenzialitŕ propulsive per le culture locali nel variegato patrimonio culturale e naturale dell'Europa. La qualitŕ si dovrebbe affermare in ogni paesaggio indipendentemente dal giudizio estetico: essa č il fattore privilegiato e non la bellezza. Lo sviluppo dell'individuo e la sua affermazione socio-culturale si realizzano grazie ai tre concetti essenziali di benessere, soddisfazione, identitŕ: la vera bellezza di un paesaggio, che č il risultato dell'azione, quindi non astratta. A partire da qui si analizza il rapporto tra qualitŕ dei paesaggi e qualitŕ delle politiche, fondato sul riconoscimento, soprattutto quello dell'appartenenza: una straordinaria occasione democratica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Keohane, Robert O. "LO STUDIO DEI REGIMI INTERNAZIONALI E LA TRADIZIONE CLASSICA NELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 17, no. 3 (December 1987): 349–76. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200016956.

Full text
Abstract:
IntroduzioneGli studiosi moderni di politica internazionale hanno cercato di individuare le cause della guerra e le condizioni della pace: essi si sono chiesti in che modo gli interessi di Stati sovrani in competizione reciproca e non soggetti ad alcun potere comune possano essere conciliati gli uni con gli altri. I più importanti tentativi di comprensione delle problematiche della pace e della guerra, da parte di studiosi occidentali, sono partiti da tre premesse comuni, che definiscono ciò che Holsti chiama «la tradizione classica» nello studio delle relazioni internazionali: 1) l'oggetto di analisi più appropriato è costituito, appunto, dalle cause della guerra e dalle condizioni della pace/sicurezza/ordine; 2) le principali unità d'analisi sono i comportamenti diplomatici e militari degli unici attori essenziali, gli Stati nazionali; 3) gli Stati operano in un sistema caratterizzato dall'anarchia, ovvero dalla mancanza di una autorità centrale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Szewczul, Bożena. "Ewangeliczna rada czystości podejmowana ze względu na królestwo niebieskie (kan. 599 KPK/1983)." Prawo Kanoniczne 51, no. 1-2 (June 5, 2008): 121–38. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2008.51.1-2.07.

Full text
Abstract:
Il canone 599 CIC/1983 cerca di dare una definizione compléta ed evangelica insieme del consiglio evangelico di castità. Uno dei tre elementi essenziali della definizione è motivazione del consiglio di castità cioè assunzione per riguardo al regno dei cieli. La castità è segno spéciale dei beni celesti e soprattutto del „mistico sposalizio” del Cristo con la sua Chiesa, perció la vocazione divina alla castità consacrata comporta che la persona si senta scelta da Cristo e non ceda a nessuno il proprio amore per il regno dei cieli. A questo motivo è stato dedicato tutto l’articolo. L’autrice di questo articolo présenta la precedenza del consiglio di castità in una triade dei consigli evangelici, spiega la natura del consiglio, la sua origine evangelica, l’espressione regno dei cieli, e alla fine la vita in castità assunta per il regno dei celi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Ciurlo, Alessandra. "L’arte nella costruzione della memoria collettiva colombiana: l’apporto della diaspora in Europa." REMHU: Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 29, no. 62 (August 2021): 63–78. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880006205.

Full text
Abstract:
Riassunto Questo articolo pretende mostrare come nell’ambito del conflitto armato in Colombia, la diaspora colombiana in Europa mediante alcune espressioni artistiche di cui è protagonista, dia un contributo importante alla costruzione della memoria collettiva del paese. Mediante analisi di contenuto si studiano comparativamente quattro opere artistiche che hanno una forte valenza performativa: una pièce teatrale e tre performance con linguaggi che utilizzano la danza, la musica, la fotografia e il video. Le opere incentrate sulle vittime del conflitto armato e quindi con una carica emotiva molto grande, aspirano a informare e denunciare eventi traumatici resi invisibili dalla narrativa ufficiale, essenziali per la ricostruzione di una memoria collettiva plurale e inclusiva. Le proposte artistiche dimostrano come l’arte con la sua comunicazione riflessiva sia capace di innescare tra il pubblico partecipante processi di trasformazione delle strutture di pensiero individuali e collettivi, evidenziando le sue potenzialità come atto critico e politico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Saj, Marek. "Warunki ważności profesji zakonnej." Prawo Kanoniczne 50, no. 1-2 (June 15, 2007): 53–75. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2007.50.1-2.03.

Full text
Abstract:
La professione religiosa, cioè il voto dei tre consigli evangelici: castità, povertà e obbedienza, è uno degli elementi essenziali della vita religiosa, a tal punto che senza di essa non si può parlare di vita religiosa. Oltre ad avere una grande rilevanza teologica, essa è un atto giuridico, costituito da vari elementi. Può, dunque, succedere che uno di essi non sarà adempiuto o sarà mancato, per cui i voti potranno essere considerati dubbi oppure invalidi. Il diritto universale della Chiesa definisce perciò le condizioni che garantiscono la validità degli atti emessi. Il Codice di Diritto Canonico del 1983 offre elementi che, al momento dell’emissione dei voti sia temporali che perpetui, sono richiesti per la loro validità. Il presente saggio considera le questioni relative alle condizioni richieste dalla Chiesa per una valida e lecita professione religiosa, nonchè le questioni concernenti la sua convalidazione, la scadenza del tempo per il quale fu emessa oppure l’eventuale dispensa da essa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Timio, Mario. "Bioetica della strumentazione medica: il rene artificiale." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 2 (June 27, 2014): 169–72. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.882.

Full text
Abstract:
Dal momento che la tecnica dialitica è oggi altamente perfezionata e sofisticata, rimangono due punti essenziali: a) la sopravvivenza non è più abbastanza e b) i problemi bioetici innestati a ventaglio richiedono risposte circostanziate adattate al singolo dializzato. È questa una nuova sfida al nefrologo del XXI secolo. Nell'era pre-fisica della medicina non esistevano categorie bioetiche, anche se da una parte si poneva il Medico con le sue competenze e, dall'altra, la Malattia, ma il Malato (terza componente o terza M del triangolo di Ippocrate) era escluso da ogni decisione. Nell'era fisica che si caratterizza per l'uso degli strumenti sensoriali (vista, tatto, udito e fiuto), il medico è fisicamente vicino al malato ed è abbozzata una sorta di pre-etica clinica. Nell'era attuale o strumentale, l'apparecchio diagnostico o curativo si inserisce tra il Medico e il Malato, che rimane estraneo al processo del recupero della salute. Per questo sono richieste alte dosi di bioetica, volte a preservare la dignità del paziente, a garanzia del rispetto, del suo best interest e del suo bene. A rendere più cogente l'impegno del nefrologo è l'alleanza con il paziente per superare quello che è definito il fattore M (o quarta M, per distinguerla dalle tre classiche del triangolo di Ippocrate), nel quale convergono, oltre alle problematiche strumentali del dializzatore, le nuove componenti del sapere medico, come la politica e l'economia sanitarie, l'organizzazione dei servizi, l'epidemiologia e la medicina difensiva. (Bioethics)
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Pavletić, Helena. "TERMINI CRISTIANI DI ORIGINE ITALIANA IN LINGUA CROATA KRŠĆANSKI TERMINI TALIJANSKOGA PODRIJETLA U HRVATSKOME JEZIKU." Folia linguistica et litteraria XI, no. 30 (2020): 265–80. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.15.

Full text
Abstract:
Nella tradizione plurisecolare della sua creazione la terminologia cristiana croata è stata permeata da tre elementi linguistici essenziali (greco, latino e slavo). Per quanto riguarda l'influenza romanza, con il latino come elemento dominante, la formazione dei nomi cristiani croati è stata influenzata anche dalla lingua italiana quale lingua di partenza e/o lingua mediatrice. Nella lessicografia contemporanea croata i termini cristiani sono stati elaborati nei manuali Hrvatska kršćanska terminologija (1976) di Jeronim Šetka e Opći religijski leksikon (2012). Lo scopo di questo saggio è quello di determinare lo stato dei termini cristiani croati formatisi sotto l'influsso della lingua italiana, nella lingua croata contemporanea. Tenuto conto dell'obiettivo summenzionato, vengono osservati i termini dei manuali lessicografici croati (specialistici e generali), coniati su modello dell'italiano. I termini cristiani di origine italiana in lingua croata sono classificati, in base alla normativa e le caratteristiche stilistiche, in gruppi diversi: i termini appartenenti alla lingua standard, i termini caratterizzati dalle designazioni regionali e i termini che oggi appartengono allo strato lessicale passivo. Con l'obiettivo di determinare l'uso dei termini cristiani di origine italiana nella lingua contemporanea, viene studiato il loro funzionamento sull'esempio del corpus di Hrvatska jezična riznica e del corpus in rete croato hrWaC. L'analisi dei termini selezionati identifica cambiamenti di significato: alcuni termini nella lingua generale assumono un nuovo significato e diventano parole universali oppure il termine viene utilizzato in più campi professionali. In questo contesto, si traggono delle conclusioni sugli spostamenti di significato dei termini selezionati nell'uso terminologico e non terminologico. I risultati della ricerca indicano l'importanza dell'influenza romanza nella formazione lessicale di concetti professionali e generali nella lingua croata.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Lijphart, Arend. "PRESIDENZIALISMO E DEMOCRAZIA MAGGIORITARIA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, no. 3 (December 1989): 367–84. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200008637.

Full text
Abstract:
IntroduzioneNel suo noto saggio su Democracy, Presidential or Parliamentary: Does it Make a Difference? — ampiamente diffuso e da considerarsi ormai una sorta di classico non pubblicato — Juan Linz (1987, 2) osserva correttamente che gli scienziati della politica hanno trascurato le importanti differenze istituzionali e comportamentali tra regimi parlamentari, presidenziali e semipresidenziali e che, in particolare, queste differenze «ricevono solo scarsa attenzione nei due più recenti lavori di comparazione delle democrazie contemporanee», cioè Comparative Democracies di G. Bingham Powell (1982) e il mio Democracies (Ljiphart 1984). Una ragione per cui il presidenzialismo risulta relativamente trascurato nel mio libro è che nell'universo di 21 democrazie ivi considerato — definito da quei paesi che hanno avuto una ininterrotta esperienza di governo democratico approssimativamente dalla fine della seconda guerra mondiale — compare un solo chiaro caso di governo presidenziale (gli Stati Uniti) e due casi più ambigui (la V Repubblica francese e la Finlandia). Retrospettivamente ritengo di aver applicato i miei criteri in modo troppo stretto e che avrei dovuto includere anche l'India e il Costa Rica tra le mie democrazie «prolungate». Quest'ultimo avrebbe costituito un quarto caso di presidenzialismo. Powell fa ricorso ad una definizione meno esigente di democrazia (un minimo di 5 anni di democrazia nel periodo dal 1958 al 1976), il che gli mette a disposizione altri 4 casi di presidenzialismo: Venezuela, Cile, Uruguay e Filippine.Vorrei essere ancor più esplicitamente critico sul mio libro del 1984: la debolezza principale non è tanto lo scarso spazio dedicato al contrasto tra presidenzialismo e parlamentarismo (circa 12 pagine su 222, cioè un po’ più del 5% del libro) ma piuttosto il fatto che la discussione non è sufficientemente integrata con la comparazione della democrazia maggioritaria e consensuale, che costituisce il tema principale del lavoro. In particolare, ho definito presidenzialismo e parlamentarismo in riferimento a due caratteristiche contrastanti, ignorando una terza cruciale distinzione, ed ho poi legato il contrasto presidenziale/parlamentare ad una sola delle differenze tra democrazia consensuale e maggioritaria, ignorando il suo impatto su numerose altre distinzioni. L'obiettivo di questo articolo è correggere queste lacune e stabilire la connessione generale tra il contrasto presidenziale/parlamentare e quello maggioritario/consensuale.Come Linz, il mio atteggiamento sarà critico verso il presidenzialismo, ma tale critica si baserà su argomenti in parte diversi. L'argomento principale di Linz (1987, 11) riguarda «la rigidità che il presidenzialismo introduce nel processo politico e la flessibilità di gran lunga maggiore di questo processo nei sistemi parlamentari». Concordo pienamente con Linz e, in aggiunta, sono d'accordo che rigidità e immobilismo costituiscono i più seri punti deboli del presidenzialismo. In questo articolo la mia critica si concentrerà su una ulteriore debolezza della forma presidenziale di governo: la sua potente inclinazione verso la democrazia maggioritaria e il fatto che, nel gran numero di paesi in cui un naturale consenso di fondo è assente, appare necessaria una forma di democrazia consensuale invece che maggioritaria. Questi paesi comprendono non solo quelli caratterizzati da profonde fratture etniche, razziali e religiose, ma anche quelli con intense divisioni politiche che originano da una storia recente di guerra civile o dittatura militare, enormi diseguaglianze socio-economiche e così via. Inoltre, nei paesi in via di democratizzazione o di ri-democratizzazione le forze non-democratiche devono essere rassicurate e riconciliate ed è necessario fargli accettare l'idea non solo di abbandonare il potere, ma anche di non insistere nel pretendere il mantenimento di «domini riservati» di potere non-democratico all'interno del nuovo, e per gli altri versi democratico, regime. La democrazia consensuale, che è caratterizzata dalla condivisione, dalla limitazione e dalla dispersione del potere, ha molte più probabilità di raggiungere questo obiettivo che non il diretto dominio maggioritario. Come Philippe C. Schmitter ha suggerito, democrazia consensuale significa democrazia «difensiva», che per le minoranze etno-culturali e politiche risulta meno minacciosa dell' «aggres-sivo» governo maggioritario.Tratterò questo tema in tre fasi. In primo luogo definirò il presidenzialismo in riferimento a tre essenziali caratteristiche. In secondo luogo mostrerò che, specialmente come risultato della sua terza caratteristica, il presidenzialismo ha una forte tendenza a rendere la democrazia più maggioritaria. Infine, esaminerò le varie caratteristiche non-essenziali del presidenzialismo — caratteristiche che, benché presenti di frequente, non sono elementi distintivi della forma di governo presidenziale — ed il loro impatto sul grado di consensualità o maggioritarietà della democrazia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

da Empoli, Domenico. "The Italian Law for the Protection of Competition and the Market." Journal of Public Finance and Public Choice 8, no. 2 (October 1, 1990): 69–78. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344956.

Full text
Abstract:
Abstract Gli studi attinenti alla «politica della concorrenza” sono uno dei settori nei quali da maggior tempo collaborano economisti e giuristi, dato che, in assenza di questa cooperazione, i soli strumenti di cui dispone l’economista, senza quelli del giurista, non sono sufficienti ad interpretare ed applicare le norme antitrust.Soprattutto sulla spinta di queste esigenze si è sviluppato nelle Università americane l’insegnamento di corsi di «Law and Economics», disciplina ormai consolidata.Da un punto di vista intellettuale, pertanto, non vi è dubbio che il tema della concorrenza sia di particolare interesse.Peraltro, già da qualche tempo le opinioni degli studiosi circa gli effetti della politica della concorrenza e, quindi, sull’opportunità di introdurre una specifica legge al riguardo e, poi, di applicarla in modo rigoroso, non sono molto concordi.L’atteggiamento critico nei riguardi dell’intervento pubblico che caratterizza l’epoca attuale e che si può sintetizzare nella nozione di «fallimento dello Stato», non ha risparmiato neppure la politica della concorrenza, sui cui effetti sono state avanzate, e permangono, numerose incertezze.Peraltro, se un atteggiamento critico poteva avere un suo fondamento apprezzabile nei momento in cui si discuteva dell’opportunity o meno di introdurre questa legge, non vi è dubbio che, una volta che questa sia entrata in vigore, essa debba essere oggetto di studio, sempre critico, ma costruttivo.Per questo motivo, è apparsa molto utile la pubblicazione su questo numero di Economia delle Scelte Pubbliche degli atti di un convegno internazionale, organizzato a Reggio Calabria nei dicembre del 1990 dall’Istituto Superiore Europeo di Studi Politici, che ha avuto come oggetto la nuova legge italiana della concorrenza, confrontata con le normative già in vigore presso altri Paesi OCSE, oltre che con la normativa CEE.Assieme ai testi delle relazioni, viene anche pubblicato il testo della legge, sia nella traduzione inglese che in quella francese (ambedue non ufficiali).L’ordine di pubblicazione dei diversi contributi segue il seguente schema: dopo questa presentazione della legge italiana, segue l’articolo di Claudio Menis sulle relazioni tra legislazione CEE e legge italiana. Successivamente, vengono pubblicati (seguendo l’ordine alfabetico per paese) gli scritti che riflettono valutazioni della legge italiana alla luce dell’esperienza nazionale di ciascuno dei Paesi OCSE rappresentati: Belgio (van Meerhaeghe), Francia (Charrier), Germania (Ruppelt), Spagna (Canivell), Svizzera (Baldi) e Regno Unito (Howe).Infine, un articolo di Eric Lacey confronta i lineamenti essenziali della struttura della legge italiana con quelli della media dei Paesi OCSE.La presentazione della legge italiana, non è compito facile per un economista, per la necessità di ricorrere a termini giuridici molto specialistici.La legge considera tre principali fattispecie che sono suscettibili di danneggiare la concorrenza: i cartelli che restringono la libertà di concorrenza, l’abuso di posizione dominante e le concentrazioni.I «cartelli” (o «intese») sono definiti dalla legge come «gli accordi e/o le pratiche concordati tra le imprese, nonché le deliberazioni, anche se adottate ai sensi di disposizioni statutarie o regolamentari, di consorzi, associazioni di imprese ed altri organismi similari». Esse sono vietate quando «abbiano per oggetto, o per effetto, di impedire, restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza all’interno del mercato nazionale o in una sua parte rilevante” (art. 1).L’«abuso di posizione dominante” è vietato dall’art. 3, che include anche una casistica, peraltro non del tutto esauriente, circa situazioni identificabili come abuso di posizione dominante.Le «operazioni di concentrazione», d’altra parte, hanno luogo, secondo l’art. 5, «quando due o più imprese procedono a fusione», «quando uno o più soggetti in posizione di controllo di almeno un’impresa ovvero una o più imprese acquisiscono direttamente o indirettamente [...], il controllo dell’insieme o di parti di una o più imprese», e «quando due o più imprese procedono, attraverso la costituzione di una nuova società, alla costituzione di un’impresa comune». Sulla base dell’art. 6, tali operazioni sono vietate quando costituiscono o rafforzino una posizione dominante sul mercato.L’organo che ha il compito di garantire l’appHcazione della legge è l’Autorità, che è stata creata appositamente e che è composta da quattro membri, più il presidente, nominati sulla base di una determinazione adottata d’intesa dai presidenti dei due rami del Parlamento.Una caratteristica fondamentale del nuovo organo per la tutela della concorrenza è la sua indipendenza dal potere politico, che viene attenuata soltanto a proposito delle operazioni di concentrazione. Come afferma, infatti, l’art. 25, il Consiglio dei Ministri può elaborare criteri di carattere generate che autorizzino operazioni che sarebbero vietate ai sensi dell’art. 6 e, inoltre, può anche vietare specifiche operazioni di concentrazione qualora vi partecipino «enti o imprese di Stati che non tutelano l’indipendenza degli enti o delle imprese con norme di effetto equivalente a quello dei precedenti titoli o applicano disposizioni discriminatorie o impongono clausole aventi effetti analoghi nei confronti di acquisizioni da parte di imprese o enti italiani».Oltre ai poteri d’istruttoria e decisione nei riguardi delle tre fattispecie di cui si è detto, con la possibilità d’imporre anche sanzioni pecuniarie, l’Autorità ha anche poteri conoscitivi e consultivi, sulla cui base può esprimere pareri, o di sua iniziativa o su richiesta del presidente del Consiglio dei Ministri.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Buzzacchi, Camilla. "Energia e ambiti materiali connessi: la lettura della Corte costituzionale." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 3 (November 2011): 115–40. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-003007.

Full text
Abstract:
La giurisprudenza della Corte costituzionale in tema di energia sta mettendo in evidenza, a partire dal 2004, un complesso di interessi che sono coinvolti dalle decisioni energetiche, talvolta prevalendo sull'interesse alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico, talvolta recedendo rispetto ad esso. Si tratta degli ambiti tutela dell'ambiente, della tutela del paesaggio, della tutela della salute, della tutela della concorrenza, dei livelli essenziali delle prestazioni, della sicurezza: il contributo analizza singolarmente i vari ambiti materiali interessati dalle decisioni di Stato e Regioni in materia di energia, indicando il bilanciamento che di essi č stato effettuato da parte della Corte costituzionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Savoiardo, M., M. Sberna, and M. Grisoli. "RM e patologia vascolare del sistema nervoso centrale." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1_suppl (April 1988): 95–100. http://dx.doi.org/10.1177/19714009880010s110.

Full text
Abstract:
La RM è diventata un metodo diagnostico essenziale per lo studio delle lesioni vascolari. Nelle ischemie, la RM è superiore alla TC nella dimostrazione degli infarti in fossa posteriore e delle lesioni della sostanza bianca periventricolare e sottocorticale delle persone anziane. Nell'emorragia acuta la TC è ancora l'esame di scelta, ma, dopo i primi due e tre giorni, la RM dimostra meglio tutta l'evoluzione dell'ematoma con aspetti specifici per i vari prodotti di degradazione dell'emoglobina. Tra le malformazioni vascolari, l'angioma cavernoso è particolarmente ben dimostrato dalla RM.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Rowley, C. K. "The Economic Philosophy of James McGill Buchanan*." Journal of Public Finance and Public Choice 5, no. 3 (October 1, 1987): 171–87. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344389.

Full text
Abstract:
Abstract La Public Choice, nell’impostazione di Buchanan, si basa sulla catallattica, o scienza degli scambi. La sua è una visione essenzialmente unanimistica del meccanismo decisionale non di mercato, che considera il processo dello scambio come l’area della politica da sottoporre all’analisi economica.Nell’ambito di quest’impostazione, l’attenzione viene inevitabilmente concentrata sugli individui e sui processi attraverso cui essi interagiscono. La prospettiva, quindi, è quella dell’individualismo metodologico e delle procedure, non quella di una funzione organicistica del benessere sociale.In gran parte, gli studi di Buchanan hanno avuto carattere positivo, sebbene, quando ciò gli è sembrato necessario, Buchanan non abbia esitato ad introdurre la filosofia morale per arricchire la sua analisi.Si tratta di una visione ottimistica, anche se vincolata da un certo realismo, in un periodo in cui la democrazia è considerata con minor favore.Contributi che, come quelli di Buchanan, suggeriscono riforme pur mantenendo una visione ottimistica dell’interazione sociale, sono essenziali per la sopravvivenza della democrazia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Wallace-Hadrill, Andrew. "The Social Structure of the Roman House." Papers of the British School at Rome 56 (November 1988): 43–97. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009569.

Full text
Abstract:
LA STRUTTURA SOCIALE DELLA CASA ROMANAL'aristocrazia romana della Tarda Republica e del Primo Impero costruiva e decorava le proprie case in modo così dispendioso non solo per esibire la propria ricchezza con un consumismo così cospicuo ma piuttosto per ottenere un ambiente idoneo a dei precisi modi di vita. Forme e decorazioni architettoniche possono essere interpretate come linguaggio di comunicazione sociale. Le strutture essenziali della casa romana, come attestano quelle che restano nell'area vesuviana, riflettono distinzioni di rango sociale piuttosto che di sesso ed età come invece accade in una abitazione familiare moderna. Come nella casa formale dell'Europa della prima era moderna la preoccupazione maggiore era quella di stabilire precedenze di privilegi e intimità. A questo scopo sia la forma che la decorazione architettonica, in particolare quella parietale dei IV Stili Pompeiani attingono al linguaggio dell'architettura pubblica per accentuare il senso dello spazio privato usando riferimenti idiomatici di quello pubblico. Vista in questa luce, l'architettura domestica romana diventa un prezioso documento di storia sociale per capire più profondamente il quale sarà necessario rivalutare questo materiale liberandoci di alcuni pregiudizi tradizionali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Cambini, Carlo. "Concorrenza e regolazione nel settore ferroviario: l'importanza del materiale rotabile." ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE, no. 2 (June 2009): 47–72. http://dx.doi.org/10.3280/poli2009-002004.

Full text
Abstract:
- The liberalization process in the railway industry is highly influenced by the availability of rolling stocks. Although these assets are duplicable and cannot therefore be defined as essential facilities, evidence from many countries shows that they represent the most relevant barrier to entry in the market. In this paper, following the UK experience, we analyse the role of the rolling stocks and the hypothesis of a vertical separation of these assets from the present owner, i.e. the incumbent operator Trenitalia SpA. We therefore evaluate the pros and cons of a potential de-integration of the Italian railway industry in order to enhance market competitiveness and the overall efficiency of this industry. . Keywords: railway transport, regulation, competition, essential facilities Parole chiave: trasporto ferroviario, regolazione, concorrenza, asset essenziali . Jel Classification: L43 - L51 - L92
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Pintore, Anna. ""A rule-governed gunman writ large?" Il posto della coercizione in The Concept of Law." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (December 2011): 7–26. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-002001.

Full text
Abstract:
Oggi molti teorici del diritto ritengono che Herbert Hart, con la sua critica a Austin e a Kelsen, abbia dimostrato in modo conclusivo che la coercizione non č un elemento essenziale del diritto e che perciň non presenta alcun interesse per il filosofo del diritto. Contro l'opinione corrente, Pintore ritiene che la coercizione vada tuttora considerata un tema basilare della filosofia del diritto, almeno per il positivismo giuridico. L'autrice mostra inoltre che inla coercizione gioca un ruolo cruciale in tre ŕmbiti: (i) l'analisi delle regole e degli obblighi sociali, morali e giuridici; (ii) la teoria dei sistemi giuridici come unione di norme primarie e secondarie; (iii) l'idea del contenuto minimo del diritto naturale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Pezzangora, V., S. Ramuscello, and G. Viola. "Proctology in day surgery: Surgical technique." Acta chirurgica Iugoslavica 51, no. 2 (2004): 39–42. http://dx.doi.org/10.2298/aci0402039p.

Full text
Abstract:
In 2002 the law number 112 defined in Italy the Elementary Assistance Levels (Livelli Essenziali di Assistenza - L.E.A.), which are the medical procedures provided to all Italian citizens by the National Health System (Servizio Sanitario Nazionale), for free or after payment of a small fee. Each Italian Regional Government has to define for each pathology (as already categorized in Disease Related Groups - D.R.G.) a benchmark, which is the percentage of cases of each pathology which should be treated in Day Surgery. The benchmarks are thresholds that should not be exceeded to avoid fines or other penalties to the hospital. In order to meet the objectives required by Italian law, a Day Surgery Unit must be able to perform as many operations as possible with high quality, high effectiveness, high efficiency, low costs and a low percentage of complications (?zero defect? objective). To get as close as possible to this objective it is necessary to seek the best organisation and the best surgical technique.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Kaus, C., F. Nürnberger, J. Rupp, and D. Breuer. "Weiterentwicklung der Online-Analytik von dynamischen Prüfgasen zur Qualitätssicherung/Further development of the online analysis of dynamic test gases for quality assurance." Gefahrstoffe 79, no. 05 (2019): 159–63. http://dx.doi.org/10.37544/0949-8036-2019-05-17.

Full text
Abstract:
Die Quantifizierung gesundheitsschädlicher Substanzen an Arbeitsplätzen wurde in den letzten Jahrzehnten immer wichtiger und ist auch weiterhin von großem Interesse. Die Rahmenbedingungen für Gefahrstoffmessungen am Arbeitsplatz haben sich gleichzeitig aufgrund des technischen Fortschritts und fortwährender Grenzwertabsenkungen geändert. Somit ist es essenziell, die analytischen Methoden diesen Änderungen anzupassen. Das Institut für Arbeitsschutz der Deutschen Gesetzlichen Unfallversicherung (IFA) bietet zur Qualitätssicherung für Messstellen verschiedene Ringversuche für gesundheitsschädliche Stoffe am Arbeitsplatz an einer dynamischen Prüfgasstrecke an. Im Zuge kontinuierlicher Verbesserung wurden Online-Messmethoden in den Prozess der Prüfgasherstellung implementiert. Der Einsatz eines Online-Gaschromatographen ermöglicht die selektive Quantifizierung der Substanzen im Prüfgasgemisch und sichert somit die Qualität des Prüfgases, z. B. während der Ringversuche für organische Lösemittel und flüchtige organische Verbindungen.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Adam, Barnabas, Bernhard Karpuschewski, and Oltmann Riemer. "Geschwindigkeitsabhängiger Materialabtrag beim Polieren/Influence of feed velocity on material removal for corrective polishing – Velocity dependent material removal in polishing." wt Werkstattstechnik online 110, no. 11-12 (2020): 796–99. http://dx.doi.org/10.37544/1436-4980-2020-11-12-60.

Full text
Abstract:
Kenntnisse über den Materialabtrag sind für die Steuerung von Korrekturpolierprozessen essenziell. Basierend auf der Preston-Hypothese wird bei Polierprozessen ein linearer Einfluss der Relativgeschwindigkeit auf den Materialabtrag angenommen. Dieser Beitrag untersucht experimentell den Einfluss der Vorschubgeschwindigkeit auf den Materialabtrag beim abrasiven Subapertur-Polieren und gibt einen Ausblick auf eine Gestaltung deterministischer Polierprozesse. Knowledge of material removal is essential for controlling corrective polishing processes. Based on the Preston hypothesis, a linear influence of feed velocity on material removal is assumed for polishing processes. The presented article investigates experimentally the influence of feed rate on material removal for abrasive-subaperture polishing and gives an outlook on a design of deterministic polishing processes.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Calleja-Reina, Marina, José Manuel Rueda Gómez, and Antonio Barbosa Gonzalez. "Relación entre la práctica deportiva en Clubes Deportivos y la mejora del control de la impulsividad en escolares." Cuadernos de Psicología del Deporte 21, no. 1 (January 1, 2021): 179–91. http://dx.doi.org/10.6018/cpd.437791.

Full text
Abstract:
La práctica regular de Actividad Física Deportiva (en adelante AFD) tiene efectos beneficiosos a nivel físico y cognitivo. En este segundo nivel, los trabajos recientes, han encontrado mejora en memoria, en rendimiento académico, en autoestima, en atención y en Funciones Ejecutivas. En el presente trabajo de corte descriptivo-inferencial han participado 110 estudiantes de Educación Primaria y de Educación Secundaria Obligatoria de las localidades de Ourense y Málaga, con edades comprendidas entre 8 y 14 años (M=9,89; DT=1,534). Los estudiantes se asignaron a diferentes grupos: estudiantes que practican AFD federados en clubes deportivos a nivel competitivo o AFD-F (n= 37), estudiantes que practican AFD en horario extraescolar en los centros educativos o AFD-C (n=37) y un grupo de estudiantes que no practicaban ningún tipo de AFD No AFD (n=36). Los resultados muestran la modulación de la AFD en diferentes modalidades de inhibición, comparando estudiantes que practican o no AFD (en línea con trabajos previos). En un segundo momento, se ha analizado si la modalidad de AFD contribuye al desarrollo diferencial de la inhibición. Los resultados muestran que AFD, independientemente del tipo de actividad realiaza (AFD-F vs. AFD-C), mejora la habilidad para cumplir las reglas, perfecciona la precisión en los procesos de búsqueda visual y optimiza la habilidad de flexibilidad cognitiva, todos ellos componentes esenciales de las FE. Sin embargo, la práctica de AFD-F mejora el control de la impulsividad y el control atencional en comparación con la práctica de AFD-C. The regular practice of Sports Physical Activity (hereinafter SPA) has beneficial effects at a physical and cognitive level. In this second level, recent works have found improvement in memory, in academic performance, in self-esteem, in attention and in Executive Functions. In this descriptive-inferential study, a sample of 110 students of Primary and Secondary Education from Ourense and Málaga (Spain) between the ages of 8 and 14 years was used (M=9.89; SD=1.534). The participants were assigned to three groups: students who practice federated physical-sports activity in sports clubs at a competitive level or SPA-F (n=37), students who practice physical-sports activity in out-of-school hours in schools or SPA-C (n=37) and a group of students who did not practice any type of physical-sports activity Not-SPA (n=36) The results show the modulation of SPA in different inhibition modes, comparing students who do not practice SPA and those who practice SPA, in line with previous work. In a second step, we analyzed whether the SPA modality, that is, whether it is developed in a sports club and therefore the students are federated (SPA -F) or whether it is developed in the school's extracurricular activities (SPA-C), contributes to the differential development of inhibition. The results show that SPA, regardless of where they carry out the activity, improves the ability to follow the rules, perfects the precision of visual search processes and, optimizes the ability of cognitive flexibility, all of which are essential components of FE. The practice of SPA-F improves impulsivity control and attentional control compared to the practice of SPA-C. La pratica regolare dell'Attività Fisica Sportiva (di seguito AFD) ha effetti benefici fisici e cognitivi. Nell'ultimo decennio c'è stato un crescente interesse nel determinare in che modo le abilità cognitive traggono beneficio dall'esercizio fisico, e in questo senso sono stati riscontrati miglioramenti nella memoria, nel rendimento accademico, nell'autostima, nell'attenzione e nelle funzioni esecutive derivanti dalla normale pratica dell'AFD. In questo studio descrittivo-inferenziale è stato utilizzato un campione di 110 studenti delle scuole elementari e medie di Ourense e Malaga (Spagna) di età compresa tra gli 8 e i 14 anni (M=9,89; SD=1,534). I partecipanti sono stati distribuiti in tre gruppi: studenti che praticano attività sportive fisiche in club sportivi competitivi o AFD-F (n=37), studenti che praticano attività sportive fisiche al di fuori dell'orario scolastico nelle scuole o AFD-C (n=37) e un gruppo di studenti che non praticano alcun tipo di attività sportiva fisica Non AFD (n=36) I risultati mostrano la modulazione dell'AFD in diverse modalità di inibizione, confrontando gli studenti che non praticano l'AFD con quelli che lo praticano, secondo il lavoro precedente. In una seconda fase, abbiamo analizzato se la modalità AFD, cioè se si sviluppa in un club sportivo e quindi gli studenti sono federati (AFD-F) o se si sviluppa nelle attività extrascolastiche della scuola (AFD-C), contribuisce allo sviluppo differenziale dell'inibizione. I risultati mostrano che l'AFD, indipendentemente dal luogo in cui svolge l'attività, migliora la capacità di seguire le regole, migliora l'accuratezza dei processi di ricerca visiva e ottimizza la capacità di flessibilità cognitiva, tutti componenti essenziali di FE. La pratica AFD-F migliora il controllo dell'impulsività e il controllo attento rispetto alla pratica AFD-C. Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita) A prática regular da Actividade Física Desportiva (adiante designada por AFD) tem efeitos benéficos a nível físico e cognitivo. Na última década tem havido um interesse crescente em determinar como as capacidades cognitivas são beneficiadas pelo exercício físico, e neste sentido foram encontradas melhorias na memória, desempenho académico, auto-estima, atenção e funções executivas a partir da prática regular da AFD. Neste estudo descritivo-inferencial, foi utilizada uma amostra de 110 estudantes do Ensino Primário e Secundário de Ourense e Málaga (Espanha) entre os 8 e 14 anos de idade (M=9,89; SD=1,534). Os participantes foram distribuídos por três grupos: estudantes que praticam actividade físico-desportiva federada em clubes desportivos a nível competitivo ou AFD-F (n=37), estudantes que praticam actividade físico-desportiva em horário extra-escolar nas escolas ou AFD-C (n=37) e um grupo de estudantes que não praticam qualquer tipo de actividade físico-desportiva Não AFD (n=36) Os resultados mostram a modulação da AFD em diferentes modos de inibição, comparando os estudantes que não praticam AFD e os que praticam AFD, de acordo com o trabalho anterior. Numa segunda fase, analisámos se a modalidade AFD, ou seja, se é desenvolvida num clube desportivo e portanto os alunos são federados (AFD-F) ou se é desenvolvida nas actividades extracurriculares da escola (AFD-C), contribui para o desenvolvimento diferencial da inibição. Os resultados mostram que a AFD, independentemente do local onde realizam a actividade, melhora a capacidade de seguir as regras, aperfeiçoa a precisão dos processos de busca visual e optimiza a capacidade de flexibilidade cognitiva, todos eles componentes essenciais da FE. A prática da AFD-F melhora o controlo de impulsividade e o controlo atento em comparação com a prática da AFD-C.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Marchetti, Marco, Primiano Iannone, Luz Irene Urbina, Laura Camoni, Alessia Biondi, Eugenio Di Brino, Marianna Rolli, Mirko Montemagno, and Adriano Sacco. "PD43 Value-Based Procedure For Updating The Italian Health Benefit Package." International Journal of Technology Assessment in Health Care 34, S1 (2018): 144. http://dx.doi.org/10.1017/s0266462318003100.

Full text
Abstract:
Introduction:In Italy, the central government sets the health benefit package (denominated “Livelli Essenziali di Assistenza” - LEAs) of the National Health System (NHS), which must be provided to all residents. In 2004, the Italian Ministry of Health established a new technical body, the National LEA Commission, responsible for updating LEAs.Methods:Recently, the Ministry has commissioned to the National Institute of Health (NIH) the development of a new value-based procedure for updating the health benefit package for the Italian NHS, supporting the National LEA Commission. A review and comparison of value frameworks and decisional models was performed in order to select a framework and a model that can be applied to the Italian context, design an administrative process for the update procedure, and propose approaches for: (i) the assessment of services currently included in the health benefit basket and of those planned to be incorporated, (ii) the process of appraisal and decision-making to be adopted by the Commission.Results:The NIH outlined an evidence and value-based three-step (i.e. priority setting, assessment and appraisal) administrative process that integrates roles and responsibilities of the different Italian healthcare institutions involved in LEA updating and HTA.Conclusions:The NIH is proposing to the Ministry of Health and to the National LEA Commission a new evidence and value-based procedure for updating the health benefit package for the Italian NHS. This procedure is entering a pilot phase in which potential gaps can be identified and minimized for its subsequent implementation.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Timio, Mario. "Nefrologia clinica: dalla stretta di mano all'EBM attraverso la bioetica." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 3 (September 30, 2014): 278–80. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.920.

Full text
Abstract:
La stretta di mano è un gesto essenziale nell'approccio al binomio medico-malato. Sociologi, psicologi medici e bioeticisti ne sottolineano l'importanza nella gestione iniziale della malattia: piccolo gesto per il medico, grande per il malato. Apparentemente controcorrente in un mondo in cui tutto è fast, la stretta di mano viene considerata la chiave giusta per aprire la porta della bioetica in medicina coniugata alla comunicazione medico-malato. Come testimonianza viene riportata la storia clinica di tre pazienti con problemi nefrologici, che fanno emergere la valenza della bioetica nella loro risoluzione ed il significato umano della sua assenza. Viene sottolineato il valore della comunicazione, come il disvalore del silenzio e del non-ascolto nel rapporto medico-paziente. Il non-ascolto mina dalle fondamenta la comunicazione tra uomini sani e malati. Al contrario l'ascolto del dializzato è il presupposto di un vero dialogo, di ogni piena comunicazione. Sono presentate le categorie della medicina narrativa ed il loro utilizzo nella bioetica nefrologica. (Bioethics)
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Gasperoni, Domenico. "Amministrazione sammarinese: agenzia culturale e di sviluppo economico?" RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 3 (September 2011): 57–77. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-003005.

Full text
Abstract:
In ogni momento di crisi e di grandi cambiamenti politici, sociali ed economici del mondo esterno, la Repubblica di San Marino subisce un attentato alla sua identitŕ. Per sopravvivere si trova ogni volta costretta a ripensarsi e a riposizionarsi. L'autore illustra l'appuntamento storico di oggi, che si gioca con tre soggetti: la grande crisi economico-finanziaria mondiale, la nascita dell'Europa e un mutato e difficile rapporto con l'Italia. Fa rilevare che si č alla ricerca di un nuovo modello Paese, mediante il superamento dell'attuale "non modello economico". Per questa prospettiva, secondo l'autore, essenziale diventa il ruolo dell'Amministrazione pubblica, ma di una amministrazione post-burocratica. Viene approfondita l'analisi delle attuali criticitŕ e sono indicate le strade del rinnovamento: la ricerca di unanuova, la ritaratura delle funzioni stesse dello Stato, la riprogettazione di un nuovo modello di welfare. L'autore propone un'ipotesi di lavoro secondo cui l'Amministrazione sammarinese, da problema puň essere parte della soluzione e da consumatrice di Pil, diventerŕ produttrice, anche di conoscenza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Martini, Alexander, Bernd-Arno Behrens, Malte Stonis, and Mareile Kriwall. "Verschleißentstehung an Schieberwerkzeugen/Wear occurrence on slider tools." wt Werkstattstechnik online 110, no. 05 (2020): 306–11. http://dx.doi.org/10.37544/1436-4980-2020-05-38.

Full text
Abstract:
Für die industrielle Etablierung mehrdirektionaler Schmiedeprozesse sind Kenntnisse über zu erwartende Standmengen und eine wirtschaftliche Fertigung essenziell. In diesem Beitrag wird der Einfluss verschiedener Prozessparameter auf das Verschleißverhalten von Schieberwerkzeugen innerhalb einer Simulationsstudie erarbeitet. Die Ergebnisse erlauben eine Identifikation verschleißinduzierender Prozessparameter und eine optimierte Prozessauslegung in Bezug auf die resultierende Standmenge.   For the industrial establishment of multi-directional forging processes, expected tool life and economical production are essential. In this paper, the influence of different process parameters on the wear behavior of slider tools is investigated within a simulation study. The results make it possible to identify the wear-inducing process parameters and to optimize a process design in relation to the resulting tool life.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Bonaminio, Vincenzo, and Paolo Fabozzi. "Percorsi non convenzionali nell'esplorazione del rapporto tra ricerca empirica e psicoanalisi." GRUPPI, no. 2 (July 2012): 97–124. http://dx.doi.org/10.3280/gru2011-002007.

Full text
Abstract:
Gli autori sottolineano il fatto che negli ultimi tre decenni si č assistito molto spesso ad un passaggio dalla metodologia di ricerca empirica a quella psicoanalitica senza alcuna consapevolezza di quelle che in filosofia della scienza si chiamano «regole di corrispondenza regole che disciplinano le eventuali ibridazioni fra due diversi ambiti scientifici. Essi auspicano un confronto nei termini di una reciproca fertilizzazione che non stravolga, in nome di una supposta rifondazione su "inequivocabili" dati empirici, il nucleo essenziale della psicoanalisi, cioč l'esistenza dell'inconscio. Tale rischio si palesa soprattutto con il bambino competente costruito dall'infant research, un bambino fondamentalmente privo di inconscio. Il rischio č che l'oggetto e la metodologia delle ricerche empiriche deformino la psicoanalisi, che sembra allora doversi occupare non piů di quanto viene difensivamente escluso, rimosso o scisso dalla coscienza, ma piuttosto di una varietŕ di procedure mentali implicite organizzate automaticamente: in questo caso la trasparenza soggettiva sostituirebbe ingiustificatamente l'individuazione delle determinanti inconsce. Rinnovare l'inscindibilitŕ dell'intreccio freudiano tra teoria, metodo e cura costituisce quindi la possibile strada da percorrere e da esplorare per rendere euristica una definizione di specificitŕ della psicoanalisi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Elser, Anja, Steffen Teicht, and Armin Lechler. "Modellbasierte numerische Steuerung/Developing and implementing a control architecture for gravity die casting – Model-based numerical control." wt Werkstattstechnik online 110, no. 05 (2020): 312–17. http://dx.doi.org/10.37544/1436-4980-2020-05-44.

Full text
Abstract:
Numerische Steuerungen haben sich als entscheidendes Automatisierungselement in den Bereichen Drehen und Fräsen etabliert. Dabei ist ihre Fähigkeit essenziell, eine Trajektorie durch im Maschinencode gegebene Stützpunkte unter gegebenen Nebenbedingungen wie Dynamikgrenzen zu legen. Der Übertrag dieser Fähigkeit auf andere industrielle Prozesse ist vielversprechend. In diesem Beitrag wird vorgeschlagen, wie numerische Steuerungen verwendet werden können, um den Prozess des Schwerkraftmetallgießens zu automatisieren.   Numerical controls have established themselves as a decisive automation element in the fields of turning and milling. Their ability to create a trajectory under given constraints such as dynamic limits based on control points given in the machine code, is essential here. The transfer of this capability to other industrial processes is promising. This paper proposes how to use numerical controls to automate the process of gravity die casting.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Ditchfield, Simon. "How not to be a Counter-Reformation saint: the attempted canonization of Pope Gregory X, 1622–45." Papers of the British School at Rome 60 (November 1992): 379–422. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009879.

Full text
Abstract:
COME NON ESSERE UN SANTO CONTRORIFORMATORE: LA TENTATA CANONIZZAZIONE DI PAPA GREGORIO XIl secolo dopo la chiusura del Concilio di Trento (1545–63) è stato a lungo associato con iniziative papali ad ampio raggio finalizzate allo standardizzare della liturgia e il rito. A partire dalla revisione del Breviario Romano (1568), questo processo di profonde riforme, che toccò ogni aspetto del rituale e del credo Cattolico Romano, venne affidato nel 1588 alla Sacra Congregazione dei Riti e delle Cerimonie appena fondata. A tale istituto venne affidata la sorveglianza dei processi essenziali al funzionamento di un liturgia vivente — canonizzazione —, nuovi culti furono quindi approvati nell'ambito del rito Cattolico, mentre culti che già esistevano vennero riconosciuti o riformati. Nel cinquantennio successivo alla Riforma (1523–88), il Papato sembra perdere vigore, ma dal 1588 inizia un periodo diverso, che vede il conferimento con di almeno tredici canonizzazioni nel giro dei successivi 41 anni. Queste furono, tuttavia, canonizzazioni di ‘nuovo tipo’ nelle quali la prova di santità fu esaminata con un rigore moralistico di un livello sconosciuto precedentemente, in tal modo la canonizzazione divenne un istituto più frequente anche se più difficile da ottenere. L'articolo si propone quindi di esaminare il modo in cui la procedura riformata di canonizzazione si fece strumento della politica papale in vista della standardizzazione del rito avviata a partire dalla riforma del Breviario Romano. Si tenta ciò ricostruendo il tentativo non riuscito di una canonizzazione durante questo periodo cruciale per la storia della procedura; un esercizio che rivela forse in maniera più evidente rispetto ad altri casi maggiormente riusciti, le politiche e i desiderata di santità della chiesa Tridentina.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Botter, Barbara. "Se il corpo fosse una cetra, l’armonia sarebbe la sua anima." Revista Archai, no. 30 (August 6, 2020): e03024. http://dx.doi.org/10.14195/1984-249x_30_24.

Full text
Abstract:
L’obiettivo del testo è di indagare se sia possibile attribuire a Platone una concezione dualista della natura umana, quindi se il filosofo possa essere inscritto nella linea dei pensatori che si sono posti il cosiddetto “Mind-Body Problem”. In molteplici passi dei dialoghi platonici si rinviene l’affermazione che il corpo e l’anima costituiscono due nature differenti e, in certa misura, incompatibili. D’altro canto, la relazione fra corpo e anima è costitutiva dell’uomo e si rende manifesta nell’atto della percezione. La presente riflessione si svilupperà in tre momenti. Dapprima esporremo le ragioni per cui è giustificato affermare che esiste in Platone una differenza fra anima e corpo; quindi analizzeremo l’unione di anima e corpo come attributo essenziale della natura umana; termineremo l’indagine attraverso la ricerca della “ghiandola pineale platonica”, ossia l’elemento che permette di parlare di anima e corpo come di una relazione duale che si costituisce non come una unità indifferenziata, né come una giustapposizione di fattori estranei l’uno all’altro. La nostra proposta consiste nel mostrare che lo scambio di informazioni fra anima e corpo avviene attraverso una modifica nelle proporzioni matematico armoniche che articolano entrambe le potenze.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Bocchino, Anna, Ramírez Manuel García, and Eugenia M. Mosquera. "Integrazione acculturativa e psicologia della liberazione: un modello per la salute e il benessere degli immigrati." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (May 2011): 15–23. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-001003.

Full text
Abstract:
L'integrazione degli immigrati costituisce un prerequisito essenziale per la coesione sociale e il progresso economico ma allo stesso tempo, rappresenta anche una sfida per la societŕ di accoglienza a causa delle condizioni di oppressione che vivono molti immigrati. Il presente articolo, descrive un approccio all'integrazione acculturativa a partire dal contributo della psicologia della liberazione. Secondo tale prospettiva, l'integrazione sociale puň essere intesa come un processo di empowerment e costruzione del sé, attraverso cui gli immigrati raggiungono uguale accesso alle risorse, alla partecipazione e al senso di appartenenza nel nuovo contesto. L'articolo č strutturato in tre parti: in primo luogo, abbiamo effettuato una rivisitazione dei modelli acculturativi maggiormente studiati in letteratura e i principali limiti ad essi connessi; in secondo luogo, abbiamo esaminato l'integrazione acculturativa partendo da un'ottica della psicologia della liberazione in cui l'integrazione č definita come un processo permanente di empowerment psicologico e politico attraverso cui gli immigrati, cambiano, ricreano, de-costruiscono e ri-costruiscono loro stessi e il loro ambiente per essere parte accettata della societŕ di accoglienza; in terzo luogo, abbiamo tentato di definire i principi teorici ed organizzativi per la costruzione di un sistema di salute giusto in cui gli immigrati hanno uguali diritti e opportunitŕ delle persone autoctone per ciň che concerne l'accesso ai servizi sanitari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Bjorn, Salomonsson. "La musica del contenimento. Come e quando rivolgersi ai membri della diade madre-lattante in trattamento psicoanalitico." INTERAZIONI, no. 2 (December 2011): 29–47. http://dx.doi.org/10.3280/int2011-002004.

Full text
Abstract:
L'Autore affronta il problema degli interventi dello psicoanalista nel lavoro madrelattante, individuando nel bambino un destinatario importante, ma spesso trascurato. A tal fine, propone un esempio clinico in cui una telefonata nel corso della seduta precedente aveva suscitato uno stato di irrequietezza nella bambina di tre mesi e angoscia nella madre. L'Autore descrive come il livello non verbale dei suoi interventi abbia raggiunto la bambina offrendole contenimento, in maniera analoga al modo di funzionare della musicalitŕ comunicativa che caratterizza il rapporto fra madre e lattante. Viene in tal modo evidenziato un collegamento fra il concetto psicoanalitico bioniano di contenimento e la teoria di Trevarthen della musicalitŕ comunicativa. L'Autore mette, poi, in luce il bisogno di contenimento della madre e discute l'importanza di cogliere i momenti in cui č essenziale focalizzarsi sull'uno o sull'altro partecipante alla terapia. Si tratta di una scelta guidata sia da decisioni esplicite, sia da fattori inconsci, compreso il controtransfert dell'analista; anche se il nostro desiderio di cogliere il controtransfert č spesso ostacolato dalla riluttanza che abbiamo a ricordare la nostra impotenza infantile. Quando i messaggi consci e inconsci della madre sono divergenti, il bambino non puň ricevere cure adeguate: č ciň che accade quando la madre descritta cerca di calmare sua figlia mentre č presa dalla rabbia per l'analista in una misura di cui non č consapevole.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

Binetti, Paola. "La dimensione etica nella formazione infermieristica: un problema di stile di vita, di contenuti specifici e di integrazione culturale." Medicina e Morale 46, no. 5 (October 31, 1997): 939–62. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1997.869.

Full text
Abstract:
La recente entrata in vigore della nuova Tabella XVIII ter, che contiene l’ordinamento didattico di tutti i diplomi universitari afferenti alla Facoltà di medicina offre, rispetto alla precedente, maggiori spazi per lo studio della Bioetica, sia come disciplina a sè stante sia come disciplina trasversale, punto di riferimento essenziale anche per gli altri corsi. La Bioetica, collocata al termine del corso di studi nel cuore del corso di Diritto sanitario, deontologia e Bioetica applicata, può trovare i suoi fondamenti culturali nello studio della Antropologia, - parte integrante delle Scienze umane previste nel II anno di Corso, e della Storia e Filosofia della Medicina, corso previsto nel III anno. La proposta formativa del LIU è quella di anticipare una serie di crediti del corso di Filosofia della Medicina al I anno, in modo da aumentare l’esposizione dello studente alle problematiche di tipo etico, inserendole fn dal primo momento nel suo progetto educativo. Obiettivo di fondo è quello di fare della Bioetica e delle sue implicazioni culturali la rete concettuale di riferimento, vera struttura portante, di tutto l’edificio formativo dello studente del DUI, dal momento che una vera innovazione oggi è possibile solo nel quadro di valori etici con cui l’infermiere si relaziona con il malato e la sua famiglia, elabora risposte coerenti per le nuove esigenze emergenti sul territorio e si dispone ad affrontare una linea di ricerca di alto profilo scientifico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Agostoni, C., and E. Riva. "Vegetable Foods in Weaning." Journal of International Medical Research 20, no. 5 (September 1992): 371–80. http://dx.doi.org/10.1177/030006059202000502.

Full text
Abstract:
Vegetable foods (cereals, non-starchy vegetables, legumes) make a unique nutritional and metabolic contribution during weaning. They provide proteins that are of low biological value individually but whose value can be raised by consuming appropriate combinations: minimal amounts of lipids, mostly essential polyunsaturated fats; complex carbohydrates; and soluble fibre, which are fermented by colonic flora to short-chain fatty acids that have beneficial effects. Insoluble fibre, minerals, trace elements and vitamins are also nutritionally important components of vegetable foods. Vegetable foods lower the calorific density of meals, modulate nutrient and antigen absorption, and promote a physiological copropoiesis. Recent nutritional surveys have shown that 12-month old children eat an excessive amount of animal proteins. Whole cereals and non-starchy vegetables, including whole legumes, should be routinely eaten during weaning to improve nutritional balance and to make children accustom to eating fibre, which has prophylactic properties. The daily intake of fibre should be progressively increased to 5 g during the first year of life. Gli alimenti vegetali (cereali, verdure non amidacee, legumi) presentano caratteristiche nutrizionalie metaboliche comuni davvero uniche per la fase dello svezzamento. Essi forniscono proteine di valore biologico basso ma innalzabile attraverso opportune miscelazioni: quantità minime di lipidi (per lo più grassi polinsaturi essenziali); carboidrati complessi e fibra solubile che possono essere fermentati dalla flora del colon e trasformati in acidi grassi a catena corta. A loro volta, questi acidi hanno un effetto benefico sull'omeostasi locale egenerate. Anche la fibra insolubile, i minerali, gli oligoelementi e le vitamine danno un contributo importante al ruolo nutrizionale degli alimenti vegetali. Di conseguenza, come parte della dieta gli alimenti vegetali abbassano il contenuto calorico dei pasti, modulano l'assorbimento degli antigeni e delle sostanze nutritive e favoriscono la copropoiesi fisiologica. Alcuni recenti studi nutrizionali hanno dimostrato che i bambini di 12 mesi di et à consumano una quantità eccessiva di proteine animali. Durante lo svezzamento occorre quindi somministrare abitualmente cereali integrali, verdure non amidacee e legumi interi, onde ottenere un migliore equilibrio nutrizionale ed abituare i bambini al consumo della fibra, considerate le sue proprietà preventive. La dose giornaliera consigliata di fibra dovrebbe venire aumentata progressivamente fino a 5 g nel primo anno di vita.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Watson, Stephen H. "Proust’s Disenchantments, the “Repoetization” of Experience, and the Lineaments of the Visible." Chiasmi International 21 (2019): 117–34. http://dx.doi.org/10.5840/chiasmi20192115.

Full text
Abstract:
This paper investigates the role of literature and, in particular, Proust in Merleau-Ponty’s late works’ rehabilitation of the ontology of the sensible. First, I trace Proust’s role in Phenomenology of Percpetion, contrasting it with the somewhat more paradigmatic status as a model it plays in the late works. Second, I compare this with the role of the novel as partial myth in Schelling, who also played an essential role in Merleau-Ponty’s refiguration of the sensible. I briefly trace his examination of the historical or “sociological meaning” of literature through works of the fifties, beginning with his Collège de France candidacy proposal and continuing through his examination of the rationality of modern disenchantment (Entzauberung) or dépoétization in the Adventures of the Dialectic. Finally, discussing the late analysis of Proust against this backdrop, I conclude with considerations concerning the relevance of Merleau-Ponty’s overall analysis of Proust both in his thought and contemporary literary criticism and philosophy more generally. Cet article examine le rôle de la littérature et, en particulier, celui de Proust, dans la réhabilitation ontologique du sensible qui se trame dans les derniers écrits de Merleau-Ponty. En premier lieu, je retracerai le rôle de Proust dans la Phénoménologie de la perception, en l’opposant au statut quelque peu plus paradigmatique, comme s’il s’agissait d’un modèle, qu’il joue dans le dernier Merleau-Ponty. Deuxièmement, je comparerai cela avec la fonction du roman conçu comme un mythe incomplet chez Schelling, qui a aussi joué un rôle essentiel dans la reconfiguration du sensible chez Merleau-Ponty. Je décrirai brièvement son analyse de la « signification sociologique » ou historique de la littérature à travers des oeuvres des années ’50, en me penchant, d’abord, sur sa candidature au Collège de France, et, ensuite, sur son étude de la rationalité du désenchantement moderne (Entzauberung) ou dépoétisation dans les Aventures de la dialectique. Finalement, en examinant les dernières analyses de Proust à partir de ces prémisses, je conclurai avec des considérations sur l’intérêt de l’ensemble de l’analyse que Merleau-Ponty fait de Proust à la fois pour sa pensée, pour la critique littéraire contemporaine et, plus généralement, pour la philosophie.Il presente articolo indaga il ruolo della letteratura e, in particolare, di Proust nella riabilitazione ontologica del sensibile negli ultimi scritti di Merleau-Ponty. In primo luogo, si delinea il ruolo di Proust nella Fenomenologia della percezione, contrapponendolo, in qualche modo, allo statuto paradigmatico di modello che l’autore riveste nei lavori dell’ultimo Merleau-Ponty. In secondo luogo, si confronta questo con il ruolo del romanzo come mito parziale in Schelling, che pure ha giocato una parte essenziale nella rifigurazione del sensibile in Merleau-Ponty. Si articolerà brevemente il significato storico o sociologico della letteratura attraverso gli scritti degli anni Cinquanta, a partire dalla proposta di candidatura di Merleau-Ponty al Collège de France e proseguendo mediante il suo esame della razionalità del disincanto moderno (Entzauberung) o depoetizzazione ne Le avventure della dialettica. Infine, esaminando l’ultima lettura di Proust a partire da queste analisi, propongo una considerazione riguardo alla rilevanza complessiva dell’autore della Recherche nella riflessione di Merleau-Ponty e, più in generale, nella critica letteraria e nella filosofia contemporanee.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Binetti, Paola. "Etica della relazione terapeutica in psichiatria." Medicina e Morale 49, no. 1 (February 28, 2000): 85–102. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.751.

Full text
Abstract:
L’etica pone alla psichiatria una serie di interrogativi molto precisi, che possono essere sintetizzati in una triade così strutturata definizione del quadro antropologico di riferimento: identificazione dei criteri di qualità della relazione terapeutica; consapevolezza che il contesto in cui il paziente inserito è contestualmente fattore di sofferenza e risorsa irrinunciabile. Le tre domande rispondono ad un’ottica multifocale che assume di volta in volta come punto di vista privilegiato Chi è il paziente; il Chi siamo del rapporto medico paziente; il Chi sono del contesto socio-familiare. Dalla conoscenza e dal rispetto reciproco scaturiscono modelli decisionali eticamente accettabili perché centrati su di una comune tensione verso il bene reciproco. Il rischio della manipolazione nella relazione terapeutica in psichiatria è però costantemente in agguato e scaturisce dalla sostanziale diffidenza nelle capacità dell’altro, sia sul piano della comprensione degli eventi che su quello della loro corretta gestione. Verità ed errore in psichiatria vanno analizzati nella concretezza delle situazioni individuali e vanno collocati nell’ottica della gradualità e della progressività con cui l’uomo si accosta alla conoscenza, sempre attraverso tentativi ed errori. Un aspetto etico irrinunciabile nella relazione in psichiatria è quello che permette al soggetto malato di potersi esprimere con piena autenticità, evitando sostituzioni indebite si da parte dei familiari che del personale sanitario. L’autenticità come espressione singolare della propria identità, accettata da sé stesso e sa chi prede incarico la sua sofferenza è un fattore terapeutico dei più importanti ed efficaci. Una decisione per essere eticamente valida deve essere presa in piena libertà e nel pieno rispetto della coscienza soggettiva, per questo è essenziale l’aiuto offerto al paziente perché esprima le sue scelte e gradatamente ne comprenda la rilevanza attraverso le conseguenze operative. La libertà nella relazione con il paziente psichiatrico va sempre intesa come una conquista continua, che lo psichiatra presidia senza manipolazioni falsificazionistiche. Il problema del rapporto tra eticità come responsabilità personale ed oggettività come referente normativo universale si chiarisce solo se ci si pone nell’ottica dei diritti umani: diritto a conoscere la verità, diritto a formulare scelte coerenti, diritto a ricevere l’aiuto necessario a riscattare la propria libertà da condizionamenti di vario tipo e genere. Ossia assumendo il principio della autonomia personale come fondamento della relazione di aiuto psico-terapeutico, anche quando l’autonomia presente come diritto va sostenuta fino al punto di acquisizione come altro nome quello della responsabilità verso sé stesso e verso gli altri.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Semplici, Stefano. "Accesso equo, qualità appropriata. Venti anni dopo la Convenzione di Oviedo / Equitable access, appropriate quality. Twenty years after the Oviedo Convention." Medicina e Morale 66, no. 6 (January 25, 2018): 763–78. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.519.

Full text
Abstract:
Il diritto alla tutela della salute, che include l’accesso ai servizi sanitari, è sancito in molte Dichiarazioni e altri documenti normativi a livello internazionale. Il riferimento all’equità è solitamente introdotto per affrontare i vincoli delle risorse disponibili e non eludere la realtà di persistenti diseguaglianze. Il riferimento all’adeguatezza è volto a sottolineare il ruolo delle competenze professionali e della conoscenza e dei progressi scientifici al fine di soddisfare esigenze reali, ma anche di ottimizzare l’utilizzo delle risorse. L’articolo 3 della Convenzione di Oviedo mira a proteggere i diritti umani e la dignità della persona umana e offre ancora un proficuo punto di partenza per continuare a sviluppare alcuni dei più preziosi strumenti concettuali e giuridici fra quelli perfezionati in questi ultimi decenni per affrontare questa sfida: il principio della realizzazione progressiva, che può innescare e rafforzare una dinamica emancipatrice; l’esercizio del bilanciamento di principi, interessi e beni sia nella giurisprudenza delle Corti costituzionali sia nelle politiche di settore; il concetto del contenuto essenziale del diritto ai servizi sanitari. Queste soluzioni si confrontano ora con le applicazioni dei progressi nuovi e senza precedenti della scienza biomedica, come la medicina di precisione. Allo stesso tempo, il riferimento della Convenzione alla giurisdizione delle Parti (gli Stati) come quadro istituzionale entro il quale gli obblighi sono assunti deve essere ulteriormente articolato misurandosi con l’orizzonte globale dell’impegno a “proteggere” la dignità umana e i diritti umani. ---------- The right to protection of health, which includes access to health care services, is enshrined in many Declarations and other normative documents at the international level. The reference to equity is usually meant to deal with the constraint of available resources and not elude the reality of persisting inequalities. The reference to appropriateness is to underline the role of professional competence and scientific knowledge and progress in order to fit real needs, but also to optimize the use of resources. Article 3 of the Oviedo Convention aims at protecting both human rights and the dignity of the human being and still offers a fruitful starting point to elaborate on some of the most valuable conceptual and juridical tools that have been refined over these last decades to address this challenge: the principle of progressive realization, which can trigger and strengthen an emancipatory dynamic; the exercise of balancing principles, interests and goods both in the case law of Constitutional Courts and in policies; the concept of the core content of the right (entitlement) to health care services. These solutions are now confronted with the applications of new, unprecedented advancements of biomedical science, such as precision medicine. At the same time, the reference by the Convention to the jurisdiction of the Parties (the States) as the institutional framework within which obligations are undertaken needs to be further articulated against the global scope of the commitment to ‘protect’ human dignity and human rights.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Mancini, Elena. "Diritto alla salute, equità e governance delle malattie neglette e della povertà / Right to health, equity and governance of neglected diseases and poverty." Medicina e Morale 65, no. 4 (October 6, 2016): 477–93. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2016.444.

Full text
Abstract:
L’articolo esamina la salute quale diritto umano fondamentale nelle principali Carte internazionali. Sarà in particolare ricostruito il percorso storico-concettuale che ha portato al riconoscimento della natura complessa e inclusiva del diritto alla salute. Il fallimento delle politiche sanitarie mirate a sconfiggere singole malattie - come avvenuto nel caso della malaria - ha imposto una maggiore attenzione verso i determinanti sociali della salute, dando origine ad un processo che ha portato a concepire la salute quale problema di equità internazionale la cui soluzione richiede la realizzazione di condizioni sociali, economiche e ambientali e la promozione di libertà umane fondamentali. Il diritto a godere del più alto livello di salute ricomprende oltre al diritto all’accesso a cure mediche e a farmaci di qualità, anche la disponibilità di misure igieniche, di corrette informazioni sanitarie e la protezione di libertà fondamentali quali la libertà dall’esclusione sociale e il possesso di titoli per l’accesso concreto alle cure essenziali primarie. Viene proposta una interpretazione dei diversi modelli di giustizia sanitaria elaborati per l’individuazione delle priorità nella utilizzazione delle risorse sanitarie, nella pianificazione degli interventi anche a livello internazionale e per la valutazione dei risultati da questi conseguiti in termini di equità e di protezione dei diritti umani. Sono esaminati gli indicatori e i parametri utilizzati per monitorare la progressiva realizzazione del diritto alla salute e l’efficacia degli interventi internazionali nel promuovere l’accesso universale alle cure con particolare attenzione alle strategie di contrasto delle malattie neglette e della povertà. In particolare viene illustrato il modello delle libertà sostanziali quali “capacitazioni” teorizzato da Amartya Sen e sviluppato da Martha Nussbaum nelle sue possibili applicazioni nell’ambito dell’accesso universale alle cure e delle possibili linee di azione della solidarietà internazionale.----------The aim of this article is to study health as a fundamental right in the main International Charters. We want to underline the historical and conceptual way that led to the recognition of the complex and inclusive nature of right to health. The failure of some sanitary policies supposed to defeat some illnesses – as it happened for malaria fever – obliged to give a better attention towards the social and economic determinants of health and consider the process that led to a new meaning of health: health as a problem of international equity. To realize this goal, is necessary, first of all, to understand social, economic and environmental conditions and to promote fundamental human freedoms. The right to enjoy a good level of health means not only to have the right to access to medical treatments or to high qualities medicines, but also to have a high level of sanitary measures and a correct sanitary information and to enjoy the right of freedom in order to avoid social exclusion and to obtain the access to primaries health treatment. In this article there is a proposal to help a better interpretation of the different models of justice in health care which are supposed to define equity in allocating main resources that are necessary to the international planning of the interventions. The results reached by international health policies are evaluated with regard to equity and protection of human rights. This proposal analyses the indicators and the parameters used to realize and control the progressive realization of the right to health and the impact of the international interventions used in order to promote a universal access to treatments; in particular it examines the strategies used against the neglected tropical diseases. In details it explains the model of substantial freedoms as capabilities, as it has been theorized by Amartya Sen and developed by Martha Nussbaum, used in their possible applications with regards to universal access to treatments and also to feasible international solidarity actions.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Świto, Lucjan. "Istota "bonum prolis"." Prawo Kanoniczne 45, no. 3-4 (December 20, 2002): 53–105. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2002.45.3-4.03.

Full text
Abstract:
Sempre più spesso capita che il titolo, per cui si prendono in considerazione le cause di invalidità del matrimonio, è una simulazione del consenso matrimoniale, che si concretizza nell’atto positivo della volontà che causa l’esclusione del bonum prolis. La suddetta nozione di bonum prolis da una parte non si manifesta in nessuno dei contesti del diritto canonico, dall’altra viene comunemente usata dalla canonistica e perciò suscita tante ambiguità. La definizione precisa del contenuto, accettato dalla tradizione canonistica e dalla giurisprudenza rotale del termine bonum prolis, è oggetto di questa esclusione ehe causa l’invalidità del matrimonio, provoca tante difficoltà e la giusta opinione su questo problema è oggetto di dibattito. La discussione è legata all’interpretazione della norma giuridica del can. 1101 § 2 CIC/1983, a cui nella codificazione del diritto canonico del 1917 corrispondeva il can. 1086 § 2, perché la dottrina canonistica e la giurisprudenza rotale affermano unanimemente ehe il contenuto del termine bonum prolis implicitamente si conclude in questo, la cui esclusione conforme al can. 1101 § 2 CIC/1983, che si è formato per via dell’evoluzione del can. 1086 § 2 CIC/1917 - causa l’invalidità del matrimonio. Lo scopo del tema assunto era una prova della definizione del termine bonum prolis nel contesto della simulazione del consenso matrimoniale che causa la sua esclusione. L’autore cercava di rispondere alla domanda, quale è la genesi di questa nozione, quale contenuto a questo termine attribuiva la dottrina e la giurisprudenza rotale sotto il vecchio codice ed anche quale contenuto si ascrive ad essa alla luce del nuovo codice. L’analisi della dottrina e della giurisprudenza rotale è arrivata all’affermazione che il termine bonum prolis venne preso dall’insegnamento di sant’Agostino sui tre beni matrimoniali per esprimere l’oggetto fondamentale costituente il matrimonio. Inizialmente il contenuto del bonum prolis, era collegato al can. 1086 §2 CIC/1917, in seguito venne riferito al cosiddetto ius in corpus. Tuttavia questa formula del canone, che riduceva il contenuto del bonum prolis a ius in corpus, risultò insufficiente per tutti i casi della simulazione del consenso matrimoniale, per questo motivo si avverte la necessità di una nuova redazione della suddetta norma giuridica. Nel nuovo codice il bonum prolis si riferisce - nello spirito del can. 1101§ 2 CIC/1983 – al’ „essenziale elemento del matrimonio” ed, in conformità alla comune pratica della giurisprudenza rotale, il suo contenuto comprende i seguenti diritti-obblighi matrimoniali, i quali occorre trattare come uno solo, completando il diritto matrimoniale trasmesso reciprocamente dalla coppia di sposini nel momento dell’espressione del consenso matrimoniale, che per sua natura è esclusivo, fino alla morte, e non ammette né interruzioni, né limiti. Il diritto al fecondo atto matrimoniale (ius ad coniugalem actum), il cui aspetto dell’unione è indissolubilmente legato all’aspetto della procreazione. Poi il diritto alla prole (ius ad prolem), in altre parole il diritto alla procreazione (ius ad procreationem), ovvero il diritto alla generazione e alla nascita della prole per mezzo del pieno atto matrimoniale (copula perfecta). Infine il diritto all’educazione (ius ad educationnem), nel significato di bonum physicum prolis, cioè il diritto-obbligo dell’assicurazione alla prole di un minimo di educazione, cioè il mantenere il feto del nasciturus in vita, la sua nascita, la premura nel sostenere lui e il complesso delle sue membra in vita, infine l’accoglienza del neonato natus e la possibilità della crescita e dello sviluppo come persona umana. Il diritto all’educazione morale-religiosa della prole, ossia l’elemento del bonum spirituale prolis, non rientra nel contenuto del bonum prolis.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Howe, Martin. "Reflections on the Italian Law for the Protection of Competition and the Market." Journal of Public Finance and Public Choice 8, no. 2 (October 1, 1990): 135–45. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345081.

Full text
Abstract:
Abstract La nuova legge italiana per la protezione della concorrenza e del mercato è oggetto di grande interesse nel Regno Unito, a motivo dell’intenzione del governo di modificare il sistema britannico di regolamentazione della concorrenza, soprattutto per quanto riguarda i cartelli.La nuova legge deve ancora essere presentata, ma un libro bianco è stato preparato dal governo.La necessità di cambiare la legislazione al riguardo è emersa, in parte, perché essa è piuttosto antica (la prima legge è del 1948) e per vari aspetti inefficace, ed in parte per la difficoltà di conciliarla con la regolamentazione comunitaria.L’industria britannica teme che la diversità tra sistema nazionale e sistema comunitario di tutela della concorrenza possa tradursi in procedure concorrenti e con risultati discordanti, cosa che metterebbe in svantaggio le imprese britanniche rispetto a quelle degli altri partners comunitari.È rimarchevole il fatto che la legge italiana sia non soltanto modellata sulla base della legge comunitaria, ma che essa affermi che la legge nazionale non sarà applicata quando la Comunità europea abbia giurisdizione.Nel Regno Unito, invece, si insiste sulla possibilità di compiere indagini a livello nazionale, pur accettando il primato della legislazione comunitaria, in caso di contrasto. Si ammette che pratiche o accordi vietati dalla Commissione non possono essere consentiti, ma si sostiene che possono essere vietati, a livello nazionale, accordi e pratiche ammessi a livello comunitario.Peraltro, l’apparentemente chiara distinzione contenuta nella legge italiana tra i compiti della legislazione nazionale e quelli della legislazione comunitaria rischia di venir meno tutte le volte che i due ordinamenti interpreteranno le leggi in modo diverso. Questa possibility era stata alla base dell’opposizione del Regno Unito al conferimento alla Commissione europea della giurisdizione esclusiva per le fusioni di «dimensione comunitaria».Il sistema britannico è basato sul concetto di «interesse pubblico», che è per sua natura impreciso, anche se esso viene applicato in modo pragmatico e flessibile, cosa da non sottovalutare se si tiene conto del fatto che in questo campo le opinioni convenzionalmente accolte possono cambiare.Vi sono tuttavia numerosi vantaggi in un sistema che, come quello italiano, è basato su proibizioni, e di essi tiene conto il libro bianco governativo: dà messaggi più chiari alle industrie su cosa sia consentito, conferisce poteri investigativi più precisi all’Autorità della concorrenza e può anche stabilire sanzioni per comportamenti illegali, con possibili effetti deterrenti.L’Autorità italiana dovrebbe dare assoluta priorità alla eliminazione degli accordi decisamente anti-concorrenziali, come quelli diretti alla fissazione dei prezzi, alle domande ed offerte concordate, ed alla suddivisione del mercato. Si tratta di accordi che hanno raramente una giustificazione di carattere efficientistico o di altra natura.I cartelli su cui è necessario concentrarsi sono quelli di carattere orizzontale, mentre i cartelli verticali non sembrano rilevanti, almeno di regola. Pertanto, l’avere inserito anche i cartelli verticali nella legislazione italiana (conformemente a quella europea) complica molto il lavoro dell’Autorità (a motivo dell’intenso lavoro burocratico che ne conseguira) senza effettivamente contribuire alla tutela della concorrenza, che potrebbe in questo caso avvenire attraverso il ricorso alla categoria dell’abuso di posizione dominante.Per quanto riguarda le concentrazioni, sebbene quelle orizzontali siano il modo più semplice mediante cui si può giungere all’abuso di posizione dominante, bisogna riconoscere che esse costituiscono una parte molto controversa della politica della concorrenza. Vi è il problema di stabilire le dimensioni della concentrazione da sottoporre a controllo, nonché quello della prevalenza di altre considerazioni, attinenti, per esempio, alla promozione dello sviluppo regionale, rispetto ai principii della concorrenza.A proposito delle concentrazioni, bisogna distinguere il caso in cui le attività in questione siano esposte alla concorrenza internazionale da quello in cui non lo siano. In quest’ultimo caso, gli effetti delle concentrazioni devono essere esaminati con attenzione maggiore, per verificare se possano aver luogo benefici sotto il profilo di una maggiore efficienza o sotto altri aspetti. Si tratta, comunque, di valutazioni molto complesse, che non possono risolversi con una semplice formula circa il tasso di concentrazione.La repressione dell’abuso di posizione dominante è indubbiamente una parte essenziale della legislazione per la tutela della concorrenza. Tale è quindi anche nel Regno Unito, dove peraltro l’inesistenza di proibizioni rende difficile ottenere effetti deterrenti. Peraltro, un limite all’accoglimento del sistema previsto dall’art. 86 del Trattato CEE (così come del corrispondente articolo 3 della legge italiana) è costituito dalla difficoltà di definire l’«impresa dominante” e, ancor più, l’«abuso», con la conseguenza che si rischia di rendere ancora più difficile la vita delle imprese, che si troverebbero di fronte al divieto di compiere atti «illegali” che non sono precisamente definiti.Sebbene siano state numerose nel Regno Unito le indagini in materia di abuso di posizione dominante, nella maggior parte dei casi esse hanno condotto alla conclusione della loro infondatezza. È probabile che l’Autorità italiana abbia esperienze analoghe.Per quanto possano essere diverse, da Paese a Paese, le leggi sulla concorrenza e gli stessi ordinamenti, nonché i sistemi economici e sociali, è sorprendente la somiglianza tra i problemi che le autorità responsabili della tutela della concorrenza si trovano di fronte.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Lacey, Eric F. "The Italian Competition Law Compared with Other OECD Countries’ Competition Laws." Journal of Public Finance and Public Choice 8, no. 2 (October 1, 1990): 147–51. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345090.

Full text
Abstract:
Abstract L’ltalia è il penultimo Paese membro dell’OCSE che abbia adottato una legge sulla protezione della concorrenza (adesso solo la Turchia non ha alcuna legge al riguardo).Peraltro, la legislazione vigente nei Paesi OCSE non è del tutto identica. Vi è, per esempio, una notevole differenza tra la legislazione anti-trust degli Stati Uniti, con proibizione (rafforzata da sanzioni penali) della fissazione di prezzi e di ripartizione dei mercati, ed il progetto di legge belga contro l’abuso di potere economico, che da luogo ad un tipo di controllo molto tenue.Per quanto riguarda, in particolare, le norme attinenti alle concentrazioni, l’ltalia è il quindicesimo Paese OCSE ad avere una normativa. Questo significa non soltanto che nove Paesi OCSE devono ancora convincersi dell’utilità del controllo delle concentrazioni, ma che, date le divergenze tra le diverse normative in vigore, sono anche diversi i criteri e le procedure mediante cui possono essere valutate fusioni ed acquisizioni.Si può affermare che l’impostazione della legge italiana, di carattere dichiaratamente proibitivo, quanto ad accordi restrittivi ed abuso di posizione dominante segue l’attuale tendenza dei Paesi OCSE a favore di questo metodo di controllo piuttosto che del metodo del caso per caso, che e ancora vigente nei Paesi nordici, in Irlanda e nel Regno Unito.Per quanto attiene, invece, alle concentrazioni, l’impostazione di carattere proibitivo non si estende normalmente al loro controllo. Molti ordinamenti preferiscono il sistema del «caso per caso» e così fa anche la legge italiana, anche se questa procedura richiede un giusto equilibrio tra l’esigenza di completare in tempi stretti l’indagine, per non danneggiare le imprese interessate, e l’altrettanto legittima esigenza di avere tempo sufficiente per un esame accurato. Su questo ultimo aspetto, i tempi previsti dalla legge italiana sembrano più brevi della media dei Paesi OCSE. In particolare, il periodo di tempo previsto dalla legge italiana perché l’Autorità effettui l’indagine è di quarantacinque giorni, mentre il tempo mediamente previsto nei Paesi OCSE è di tre mesi.Un elemento molto positivo della legge italiana è quello di sottoporre le concentrazioni ad una valutazione di natura strettamente concorrenziale, senza introdurre dementi di natura politica o sociale. Inoltre, in molti Paesi il Governo ha il potere di dire l’ultima parola sull’autorizzazione o meno delle concentrazioni.Bisogna anche notare che, mentre molti Paesi hanno costruito poco per volta la loro legislazione concorrenziale, partendo dagli accordi orizzontali per poi estendere il controllo all’abuso del potere di mercato e giungendo quindi al controllo delle concentrazioni, la legge italiana include tutti e tre questi tipi di restrizioni della concorrenza. Essa riguarda, inoltre, sia il mercato dei beni che quello dei servizi.La legge italiana si applicherà sia alle imprese private che a quelle pubbliche, con l’eccezione dei monopoli pubblici. Per quanto riguarda le banche e le assicurazioni, la legge italiana riserva ad essi un trattamento analogo a quello di altre leggi della concorrenza, anche se adesso sembra emergere la tendenza a restringere le esenzioni dalle leggi sulla concorrenza di cui godono questi settori.L’Autorità italiana per l’applicazione della legislazione concorrenziale ha ampi poteri di investigazione, di decisione e anche di sanzione, attraverso la comminazione di multe, nonche importanti funzioni consultive. In altri ordinamenti vi è una distinzione tra gli organi che nelle diverse fasi applicano la legislazione della concorrenza. La legge italiana, dato che l’Autorità è responsabile delle varie fasi, potrà essere applicata più facilmente, anche se si potrebbe rilevare che la distinzione tra funzioni istruttorie e funzioni decisionali dà maggiori garanzie (in ogni caso, le parti hanno comunque diritto di ricorrere contro le decisioni dell’Autorità).L’applicazione di sanzioni, che è un aspetto essenziale del sistema di controllo, è modellata nella legge italiana sulla base della normativa CEE e sembra adeguata.Per quanto riguarda il particolare trattamento riservato alle istituzioni finanziarie, sebbene in diversi Paesi vi siano norme speciali nei riguardi delle concentrazioni bancarie (con approvazione da parte delle autorità bancarie, in sostituzione delle autorità che si occupano della concorrenza o in aggiunta all’approvazione di queste ultime), non si riscontra in altri ordinamenti una norma come quella secondo cui anche l’acquisizione di una quota del cinque per cento del capitale debba essere sottoposta ad autorizzazione. Soltanto l’Olanda, forse, ha una regola analoga, mentre l’Australia ha una regola che stabilisce un limite generale del quindici per cento per un solo investitore.Nel complesso, la legge italiana per la concorrenza sembra fornire una buona base per una efficiente politica della concorrenza. Evidentemente, tutto dipenderà dal modo in cui l’Autorità assicurerà che le norme siano effettivamente applicate, soprattutto per quanto riguarda l’art. 4 (che prevede deroghe per le intese) e l’art. 8, paragrafo 2, sulle deroghe per le imprese che forniscono servizi d’interesse economico generale. Sarebbe molto spiacevole se questa norma fosse utilizzata per non applicare la legge allo stesso modo, sia alle imprese private che a quelle pubbliche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Santos, Maria Aparecida Cardoso, and Alice Rodrigues Crivano da Silva. "Sobre a tradução poética e o Poetry Slam: crepa! – uma análise e muitos diálogos." Revista Italiano UERJ 12, no. 1 (September 5, 2021): 14. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.62088.

Full text
Abstract:
RESUMO: O presente trabalho visa a ratificar o papel do tradutor como mediador entre culturas ao discutir as estratégias utilizadas na tradução e na retradução de um poema escrito em língua italiana. O corpus de análise, o poema crepa! criado pelo escritor e poeta sardo Sergio Garau, traduzido para língua portuguesa e apresentado na edição da FLUP de 2016, é um expoente da poetry slam, atribuindo a importância da oralidade, da métrica e das rimas do original durante o ato tradutório. Nesta modalidade, cuja performance artística é essencial para agregar significado ao poema, a meta objetivada seria produzir uma tradução satisfatoriamente fiel tanto no que diz respeito à forma quanto ao conteúdo. À luz de teóricos como Paulo Henriques Brito, Umberto Eco, dentre outros, evidenciamos dificuldades e soluções durante o desafio da tradução poética intercultural. Neste, também comentamos sobre outras questões igualmente pertinentes como a possibilidade de contato com o autor para solucionar eventuais dúvidas; a importância do trabalho em equipe na busca de outras perspectivas para a transposição do poema à língua de chegada; a validade de uma tradução e a necessidade de uma nova versão da mesma em prol da aprimoração constante do trabalho realizado pelo tradutor.Palavras-chave: Tradução poética. Tradução intercultural. Italianística. ABSTRACT: Questo lavoro si propone di confermare il ruolo del traduttore come mediatore tra culture discutendo le strategie utilizzate nella traduzione e nella ritraduzione di una poesia scritta in italiano. Il corpus di analisi, il poema crepa! creato dallo scrittore e poeta sardo Sergio Garau, tradotto in portoghese e presentato nell'edizione della FLUP 2016, è un esponente del poetry slam, attribuendo l'importanza dell'oralità, della metrica e delle rime dell'originale durante l'atto di traduzione. In questa modalità, la cui esecuzione artistica è essenziale per aggiungere significato al poema, l'obiettivo mirato sarebbe quello di produrre una traduzione soddisfacentemente fedele sia in termini di forma che di contenuto. Alla luce di teorici come Paulo Henriques Brito, Umberto Eco, tra gli altri, mettiamo in evidenza difficoltà e soluzioni durante la sfida della traduzione poetica interculturale. In questo commentiamo anche altre questioni altrettanto pertinenti come la possibilità di contattare l'autore per risolvere eventuali dubbi; l'importanza del lavoro di squadra alla ricerca di altre prospettive per trasporre la poesia nella lingua di destinazione; la validità di una traduzione e la necessità di una nuova versione per migliorare costantemente il lavoro svolto dal traduttore.Parole chiave: Traduzione poetica. Traduzione interculturale. Italianistica.ABSTRACT: This work aims to confirm the role of the translator as a mediator between cultures by discussing the strategies used in the translation and re-translation of a poem written in Italian. The corpus of analysis, the poem crepa! created by sardinian writer and poet Sergio Garau, translated into portuguese and presented in the 2016 edition of FLUP, it’s an exponent of poetry slam, attributing the importance of orality, meter and rhymes of the original during the translation act. In this modality, whose artistic performance is essential to add meaning to the poem, the aimed goal would be to produce a satisfactorily faithful translation both in terms of form and content. In the light of theorists such as Paulo Henriques Brito, Umberto Eco, among others, we highlight difficulties and solutions during the challenge of intercultural poetic translation. In this work, we also comment on other equally pertinent issues such as the possibility of contacting the author to resolve any doubts; the importance of teamwork in search of other perspectives for transposing the poem to the target language; the validity of a translation and the need of a new version in order to constantly improve the work performed by the translator.Key words: Poetic Translation. Intercultural Translation. Italian Studies.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

SILVA, Rodolfo Gonçalves Oliveira da, Guildo Lessa RIBEIRO FILHO, and Raquel Aparecida Soares Reis FRANCO. "Sequência didática para o estudo de circuitos elétricos de iluminação." INTERRITÓRIOS 6, no. 11 (August 6, 2020): 161. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i11.247754.

Full text
Abstract:
O estudo dos sistemas de iluminação residencial é fundamental para os alunos do curso Técnico em Edificações. Geralmente as práticas de ensino adotadas nas escolas públicas são tradicionalistas, onde o aluno assume uma postura passiva em seu processo de aprendizagem. Este artigo avalia a contribuição de uma sequência didática sobre circuitos elétricos de iluminação residencial, acionados por interruptores simples, intermediários e paralelos no Curso Técnico Integrado em Edificações. O trabalho proposto foi concebido para que pudesse contribuir com o docente no processo de ensino, a fim de motivar no aluno a consciência, a motivação, a reflexão e o prazer pelo estudo. Para tanto, utilizouse ambientes virtuais de aprendizagem combinadas com o uso de componentes animados, além de aulas práticas laboratoriais. Os resultados demonstraram que o uso de sequências didáticas, quando bem planejadas, torna o processo de ensino-aprendizagem mais dinâmico, interativo e mais eficiente. Sequência Didática. Circuito Elétrico. Aprendizagem.ABSTRACT The study of residential lighting systems is essential for students of the Technical Course in Buildings. Generally the teaching practices adopted in public schools are traditionalist, where the student takes a passive stance in his learning process. This article evaluates the contribution of a didactic sequence on electrical circuits of residential lighting, activated by simple, intermediate and parallel switches in the Integrated Technical Course in Buildings. The proposed work was conceived so that it could contribute with the teacher in the teaching process, in order to motivate in the student the conscience, the motivation, the reflection and the pleasure for the study. For that, virtual learning environments were used combined with the use of animated components, in addition to practical laboratory classes. The results showed that the use of didactic sequences, when well planned, makes the teaching-learning process more dynamic, interactive and more efficient. Didactic Sequence. Electrical Circuits. Learning.RESUMEN El estudio de los sistemas de iluminación residencial es esencial para los estudiantes del Curso Técnico en Edificaciones. En general, las prácticas docentes adoptadas en las escuelas públicas son tradicionalistas, donde el alumno adopta una postura pasiva en su proceso de aprendizaje. Este artículo evalúa la contribución de una secuencia didáctica en circuitos eléctricos de iluminación residencial, activada por interruptores simples, intermedios y paralelos en el Curso Técnico Integrado en Edificaciones. El trabajo propuesto fue concebido para que pueda contribuir con el profesor en el proceso de enseñanza, con el fin de motivar en el alumno la conciencia, la motivación, la reflexión y el placer por el estudio. Para ello, se utilizaron ambientes virtuales de aprendizaje combinados con el uso de componentes animados, además de clases prácticas de laboratorio. Los resultados mostraron que el uso de secuencias didácticas, cuando bien planeadas, hace que el proceso de enseñanza-aprendizaje sea más dinámico, interactivo y más eficiente. Secuencia Didáctica. Circuito Eléctrico. Aprendizaje.RIASSUNTO Lo studio dei sistemi di illuminazione residenziale è essenziale per gli studenti del Corso tecnico in edifici. Generalmente le pratiche di insegnamento adottate nelle scuole pubbliche sono tradizionaliste, in cui lo studente assume una posizione passiva nel suo processo di apprendimento. Questo articolo valuta il contributo di una sequenza didattica sui circuiti elettrici di illuminazione residenziale, attivati da interruttori semplici, intermedi e paralleli nel Corso tecnico integrato negli edifici. Il lavoro proposto è stato concepito in modo da poter contribuire con l'insegnante nel processo di insegnamento, al fine di motivare nello studente la coscienza, la motivazione, la riflessione e il piacere per lo studio. A tale scopo, sono stati utilizzati ambienti di apprendimento virtuale combinati con l'uso di componenti animati, oltre a lezioni pratiche di laboratorio. I risultati hanno mostrato che l'uso di sequenze didattiche, se ben pianificato, rende il processo di insegnamento-apprendimento più dinamico, interattivo ed efficiente.Sequenza Didattica. Circuito Elettrico. Apprendimento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

GOULART, Lívia Mara Lima, Alaine Andrade de MORAIS, and Nilton VIEIRA JR. "Tempo de permanência no transporte escolar sobre o desempenho estudantil." INTERRITÓRIOS 5, no. 9 (December 9, 2019): 244. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243594.

Full text
Abstract:
RESUMONas comunidades rurais, o transporte escolar é fundamental no acesso à unidade de ensino, porém o tempo que os estudantes permanecem no veículo até as escolas acaba sendo muito longo, o que acarreta no cansaço e desgaste dos alunos e, consequentemente, influencia no seu rendimento escolar. Um exemplo desta situação acontece no Instituto Federal de Roraima/campus Novo Paraíso, localizado na zona rural de Caracaraí-RR, onde o tempo de deslocamento até a escola é maior que o recomendado e o desempenho dos alunos no Exame Nacional do Ensino Médio nos últimos dois anos foi abaixo da média nacional. Para minimizar esse problema, é necessário, além de um melhor planejamento das rotas do transporte rural, políticas públicas para melhorar as vias rurais e um plano pedagógico de ensino que seja mais atrativo e retrate a realidade dos alunos do campo. Transporte escolar rural. Desempenho escolar. Tempo de deslocamento. Time length of stay in school transport on student performance ABSTRACT In rural communities, school transport is essential for access to the teaching unit, but the time students spend in the vehicle until school are very long, which results in tiredness and emotional distress, consequently, influences their school performance. An example of this situation is at the Roraima Federal Institute / Novo Paraíso campus, located in rural Caracaraí-RR, where the travel time to school is longer than recommended and student performance in the National High School Exam in the last two years was below the national average. To minimize this problem, better planning of rural transport routes, public policies to improve rural roads and a more attractive pedagogical teaching plan that reflects the reality of rural students are needed. Rural school transportation. School performance. Travel time. La durata della permanenza nel trasporto scolastico sull reddito scolare degli studenti RIASSUNTO Nelle comunità rurali, il trasporto scolastico è essenziale per l'accesso all'unità didattica, ma il tempo che gli studenti trascorrono nel veicolo fino a quando la scuola finisce per essere molto lungo, il che si traduce in stanchezza degli studenti e, di conseguenza, influenza nel loto reddito scolare. Ne è un esempio l'Istituto Federale di Roraima / Novo Paraíso, nel campus rurale di CaracaraíRR, dove il tempo di percorrenza è più lungo di quanto raccomandato e la performance degli studenti al Exame Nazionale de le Superiori negli ultimi due anni era inferiore alla media nazionale. Al fine di ridurre al minimo questo problema, è necessario, oltre a una migliore pianificazione delle rotte di trasporto rurale, politiche pubbliche per migliorare le strade rurali e un piano di insegnamento che sia più attraente e rappresenti la realtà degli studenti rurali. Trasporto Scolastico Rurale, Rendimento Scolastico, Tempo di Percorrenza. Duración de la estadía en el transporte escolar por el desempeño del estudiante RESUMEN En las comunidades rurales, el transporte escolar es fundamental en el acceso a unidad de enseñanza pero el tiempo que los estudiantes pasan en el vehículo incluso las escuelas terminan siendo muy largas, lo que provoca cansancio y desgaste en consecuencia influye en su rendimiento escolar. Uno ejemplo de esta situación ocurre en el Instituto Federal de Roraima / campus Novo Paraíso, ubicado en la zona rural de Caracaraí-RR, donde el tiempo de viajar a la escuela es más alto de lo recomendado y el desempeño de los estudiantes en el examen nacional de la escuela secundaria en los últimos dos años han estado por debajo del promedio nacional. Para minimizar este problema, es necesario, además de un mejor planificación de rutas de transporte rural, políticas públicas para mejorar caminos rurales y un plan de enseñanza más atractivo y retrata la realidad de los estudiantes de campo. Autobús escolar rural. Rendimiento escolar. Tiempo de viaje.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

FLORÊNCIO, Roberto Remígio, and Ana Cristina Barbosa de OLIVEIRA. "Breves análises da Educação Superior Brasileira na modalidade EaD." INTERRITÓRIOS 6, no. 11 (August 6, 2020): 80. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i11.247749.

Full text
Abstract:
O presente manuscrito apresenta um estudo sobre o Ensino Superior no Brasil na modalidade EaD, analisando mecanismos e instrumentos de avaliação de algumas IES como elementos de promoção de competências e habilidades para o exercício profissional. A pesquisa ocorreu durante os meses de outubro de 2018 a março de 2019, a partir de levantamento de dados, revisão bibliográfica e análise documental, através dos portais das principais instituições promotoras de cursos de graduação on-line. A metodologia de análise de dados está baseada na Análise de Conteúdo. Os resultados alcançados formam um grande apanhado de informações sobre a EaD no Brasil como nicho mercadológico, possibilidades de inovação pedagógica e fomentadora de discussões, interação e colaboração entre participantes dos Ambientes Virtuais de Aprendizagem. Como conclusões, identificamos fissuras paradigmáticas da formação acadêmica e novas problemáticas acerca do papel da Educação Superior no Brasil contemporâneo, em sua constituição essencial: ensino, pesquisa, extensão e inovação. Educação a Distância. Ambiente Virtual de Aprendizagem. Tecnologia Educacional. Formação de Professores.ABSTRACTThe present manuscript presents a study on Higher Education in Brazil in the EaD modality, analyzing mechanisms and instruments of evaluation of some HEIs as elements to promote competences and skills for professional practice. The research took place during the months of October 2018 to March 2019, based on data collection, bibliographic review and document analysis, through the portals of the main institutions promoting online undergraduate courses. The data analysis methodology is based on Content Analysis. The results achieved form a great collection of information about Distance Education in Brazil as a market niche, possibilities for pedagogical innovation and foster discussions, interaction and collaboration between participants in the Virtual Learning Environments. As conclusions, we identified paradigmatic fissures in academic education and new problems regarding the role of Higher Education in contemporary Brazil, in its essential constitution: teaching, research, extension and innovation.Distance Education. Virtual learning environment. Educational technology. Teacher training.RESUMENEl presente manuscrito presenta un estudio sobre Educación Superior en Brasil en la modalidad de Educación a Distancia, analizando mecanismos e instrumentos para la evaluación de algunas IES como elementos para promover competencias y habilidades para la práctica profesional. La investigación se llevó a cabo durante los meses de octubre de 2018 a marzo de 2019, basada en la recopilación de datos, la revisión bibliográfica y el análisis de documentos, a través de los portales de las principales instituciones que promueven cursos de pregrado on-line. La metodología de análisis de datos se basa en el análisis de contenido. Los resultados obtenidos forman una gran colección de informaciones sobre la educación a distancia en Brasil como un nicho de mercado, posibilidades de innovación pedagógica y fomento de debates, interacción y colaboración entre los participantes en los ambientes virtuales de aprendizaje. Como conclusiones, identificamos fisuras paradigmáticas en la educación académica y nuevos problemas con respecto al papel de la Educación Superior en el Brasil contemporáneo, en su constitución esencial: enseñanza, investigación, extensión e innovación.Educación a distancia. Ambiente de Aprendizaje Virtual. Tecnología Educacional. Formación de Profesores.RIASSUNTOIl presente manoscritto presenta uno studio sull'istruzione superiore in Brasile nella modalità di istruzione a distanza, analizzando i meccanismi e gli strumenti per la valutazione di alcuni istituti di istruzione superiore come elementi per promuovere le competenze e le abilità per la pratica professionale. La ricerca si è svolta nei mesi da ottobre 2018 a marzo 2019, sulla base della raccolta dei dati, della revisione bibliografica e dell'analisi dei documenti, attraverso i portali delle principali istituzioni che promuovono corsi universitari online. La metodologia di analisi dei dati si basa sull'analisi dei contenuti. I risultati ottenuti formano una grande raccolta di informazioni sull'istruzione a distanza in Brasile come nicchia di mercato, possibilità di innovazione pedagogica e promozione di discussioni, interazione e collaborazione tra i partecipanti negli ambienti di apprendimento virtuale. Come conclusioni, abbiamo identificato ragadi paradigmatiche nell'istruzione accademica e nuovi problemi riguardanti il ruolo dell'istruzione superiore nel Brasile contemporaneo, nella sua costituzione essenziale: insegnamento, ricerca, estensione e innovazione.Formazione a distanza. Ambiente di apprendimento virtuale. Tecnologia educativa. Formazione degli insegnanti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography