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Journal articles on the topic 'Immaginazione'

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1

Todd, Cain. "Immaginazione, attenzione e raffigurazione." Rivista di estetica, no. 53 (June 1, 2013): 89–108. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.1569.

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Gerrans, Philip, and Kevin Mulligan. "Immaginazione, Default thinking e incorporamento." Rivista di estetica, no. 54 (November 1, 2013): 239–71. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.1451.

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Gerrans, Philip, and Kevin Mulligan. "Immaginazione, Default Thinking e incorporamento." Rivista di estetica, no. 53 (June 1, 2013): 55–87. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.1568.

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4

Arezzo, Anna. "Intelletto e immaginazione nel pensiero medievale." Quaestio 7 (January 2007): 546–54. http://dx.doi.org/10.1484/j.quaestio.2.303184.

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5

Lorenzini, Alberto. "La coscienza incarnata: come la materia diventa immaginazione." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (April 2017): 29–47. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2017-001004.

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Kanceff, Emanuele. "Paola Dècina Lombardi, Surrealismo, 1919-1969, ribellione e immaginazione." Studi Francesi, no. 143 (XLVIII | II) (December 1, 2004): 406. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.39708.

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7

Barbieri, Gian Luca. "Immaginazione e conoscenza di sé La narrazione trans-autobiografica." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 62 (August 2018): 131–42. http://dx.doi.org/10.3280/las2018-062019.

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8

Masi, Francesca G. "Passione e immaginazione in Lucrezio: il caso dell’inganno onirico." Elenchos 39, no. 2 (November 30, 2018): 257–79. http://dx.doi.org/10.1515/elen-2018-0016.

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Abstract:
Abstract Lucretius devotes some sections of his De rerum natura to the treatment of dreams. He is particularly interested in the phenomenon of dream deception, namely the belief that the dreamt object is the object itself. This psychological phenomenon has some both unwanted and philosophically interesting implications. Firstly, from an ethical point of view, it can stimulate uncontrolled worries and feelings in the dreamer that undermine his/her mental tranquility and health. Secondly, from a physiological perspective, it seems to reveal a failure in the mechanism undergoing the formation of mental representation. Thirdly, from the epistemological point of view, it seems to compromise the veracity of mental representations. This paper aims to explain how Lucretius dealt with this phenomenon. In particular, it will show how he succeeded, on the one hand, to explain the nature and the origin of dream deception and of its emotional aspect, and, on the other hand, to preserve the informative contents of dreams and their correspondence to reality. For this purpose the present essay will address the following issues: (1) which is the condition of the soul and of the mind while sleeping; (2) what kind of mental activity is dreaming; (3) which is the nature and the origin of the simulacra responsible for dreams; (4) which is the contents of dreams and how dream deception comes about; (5) and finally why and how dream deception emotionally effects the dreamer.
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9

Bottici, Chiara. "La politica immaginale." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 36 (January 2010): 131–40. http://dx.doi.org/10.3280/las2009-036010.

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Abstract:
- Lo scopo fondamentale di questo saggio č affrontare il nesso tra politica e immaginazione per mezzo del concetto di immaginale, inteso come ciň che č fatto di immagini. La strategia č quella di aggredire l'intreccio di politica e immaginale attraverso un duplice movimento, dal concetto di immaginale a quello di politica e viceversa, per poi passare a un'analisi delle sue trasformazioni nell'epoca globale.
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10

Mora, George. "Immaginazione e malattia: Saggio su Jan Baptiste van Helmont (review)." Bulletin of the History of Medicine 75, no. 3 (2001): 567–68. http://dx.doi.org/10.1353/bhm.2001.0134.

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Zimmermann, Ekkart, and Thomas Saalfeld. "LE TRE ONDATE DELL'ESTREMISMO DI DESTRA IN GERMANIA OCCIDENTALE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 24, no. 1 (April 1994): 67–105. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200022693.

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Abstract:
Introduzione«Non sarà un secondo Hitler a sfidare lo stato di Bonn, nessun imitatore che possa accattivarsi la nostra attenzione. Sarà un originale senza precedenti, una personalità adeguata alle caratteristiche e ai bisogni del suo tempo. Le rassomiglianze risulteranno evidenti al massimo agli esperti, ma non all'elettorato di massa. La seduzione si avvicina alle sue vittime con immaginazione e fantasia, non secondo stereotipi e forme riconoscibili» (Neubauer 1985, 135, traduzione dal tedesco all'inglese degli Autori).
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Rossella Zucca, Valentina. "Un sasso in uno stagno. Le scuole come spazio di centralità sociale e culturale in contesti in transizione nella Sardegna meridionale." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 132 (February 2022): 138–53. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132-s1009.

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Abstract:
Il contributo racconta per quali ragioni lo spazio dei servizi, nello specifico delle scuole, possa essere un elemento di innesco per la rigenerazione urbana di contesti in transizione sociale, con un affondo su tre casi nel sud della Sardegna. Si pensa la scuola come uno spazio urbano, una polarità con un riverbero a scala più ampia nel territorio. Il ruolo pedagogico esteso al contesto può innescare un processo di immaginazione della città che coinvolga gli abitanti, compresi i più giovani.
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Giuliana, Elisa. "Sympathetic Identification? Immaginazione ed empatia in Elizabeth Costello di J.M. Coetzee." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 27 (May 2014): 101–15. http://dx.doi.org/10.3280/cost2014-027008.

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Gaibazzi, Paolo. "Qui, nell'Altrove: giovani, migrazione e immaginazione geo-sociale nel Gambia rurale." MONDI MIGRANTI, no. 3 (March 2011): 117–29. http://dx.doi.org/10.3280/mm2010-003008.

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Abstract:
La valle del Gambia conosce da diverse generazioni l'emigrazione su scala internazionale. In diverse zone del Paese, come i villaggi Soninke analizzati in questo articolo, la migrazione ha assunto un peso sociale ed economico notevole. I giovani, soprattutto se uomini, crescono in un ambiente migratorio e spesso coltivano il sogno di raggiungere parenti ed amici all'estero in un futuro quanto piů prossimo. Tuttavia, prestare attenzione ai desideri di migrazione dei giovani gambiani significa anche prendere in considerazione altri e piů ampi processi di immaginazione di luoghi e mondi culturali lontani. Beni materiali e immateriali provenienti dall'estero attraversano il Gambia e contribuiscono alla costruzione di una realtŕ sociale in cui l'Altrove diventa una dimensione del Qui. Pensare e pensarsi altrove assume cosě diversi significati nella vita quotidiana dei giovani gambiani, plasmando non solo i loro progetti migratori, ma pratiche culturali e narrazioni personali attraverso le quali essi cercano di dar forma e senso alla propria esistenza a ‘casa'. Questo articolo mette pertanto in evidenza i molteplici aspetti ‘locali' dell'immaginazione geo-sociale nella vita dei giovani uomini.
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Del Giudice, Luisa. "Storie Orali: Racconto, Immaginazione, Dialogo (Oral [Hi]stories: Narrative, Imagination, Dialogue)." Oral History Review 37, no. 2 (July 1, 2010): 264–68. http://dx.doi.org/10.1093/ohr/ohq059.

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16

Fugali, Edoardo. "Movimento E Immaginazione Nella Teoria Della Conoscenza Di F. A. Trendelenburg." Axiomathes 11, no. 1-3 (December 2000): 71–102. http://dx.doi.org/10.1007/bf02681769.

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Journals, FrancoAngeli, Paolo Giaccaria, Cristiano Giorda, Chiara Giubilaro, Vincenzo Guarrasi, Michele Lancione, Sara Luchetta, and Andrea Pase. "Giuseppe Dematteis e Geografia come immaginazione. Tra piacere della scoperta e ricerca di futuri possibili (2021)." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 4 (December 2021): 143–91. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa4-2021oa12962.

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Abstract:
In occasione della pubblicazione del volume di Giuseppe Dematteis La geografia come immaginazione. Tra piacere della scoperta e ricerca di futuri possibili (Donzelli, 2021), la Rivista ha deciso di ospitare un forum di approfondimento invitando studiose e studiosi di diversa estrazione a riflettere sui contenuti del libro e sull'itinerario personale dell'autore.Il volume raccoglie alcuni articoli di Dematteis, pubblicati tra il 1986 e il 2009, sull'ambiguità della geografia come sguardo in parte scientifico e in parte poetico, conoscenza di ciò che è e immaginazione di ciò che potrebbe essere, disciplina al tempo stesso moderna, pre-moderna e post-moderna, invitando a leggere la terra come un insieme di relazioni. Queste riflessioni interrogano la natura stessa del sapere geografico e chiamano in causa questioni relative al posizionamento e alla ‘utilità' della disciplina nel dibattito scientifico e pubblico. L'occasione è stata inoltre ritenuta utile per riflettere su come è cambiata la geografia italiana in questi anni, dal punto di vista del percorso di ricerca di uno dei suoi massimi esponenti, il quale ha dedicato a questi temi pagine straordinarie sulle quali si sono formate generazioni di studiosi, geografi e non. Partire, quindi, da ciò che la geografia è, per provare a immaginare quello che potrebbe, dovrebbe o vorrebbe essere.Le studiose e gli studiosi invitati hanno all'unanimità aderito alla richiesta, e quelli che seguono sono i loro interventi
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Salimbeni, Alice. "La favola urbana. Reimmaginare lo spazio attraverso la realizzazione collettiva di film finzionali e parodici." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 3 (September 2022): 78–102. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2022oa14591.

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Abstract:
Durante la mia ricerca di dottorato, ho organizzato un workshop a Bruxelles per esplorare il rapporto fra le donne bianche cisgenere e lo spazio urbano. A partire dalle esperienze urbane personali delle partecipanti abbiamo scritto tre storie di invenzione e le abbiamo trasformate in tre film collettivi, finzionali e parodici che esplorano ciascuno una diversa discriminazione urbana di genere. In queste storie, che ho chiamato "favole urbane", realtà e immaginazione si intrecciano creando nuovi scenari, e comunicando una morale politica sullo spazio e sul ruolo attivo che svolge nella produzione delle discriminazioni.
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Pirro, Fabrizio. "Rappresentazioni del lavoro e immaginazione sociologica. Per un uso della letteratura utopica." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 153 (March 2019): 98–112. http://dx.doi.org/10.3280/sl2019-153006.

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Parsons, Michael. "Perché Orfeo si è voltato indietro?" PSICOANALISI, no. 2 (December 2021): 101–10. http://dx.doi.org/10.3280/psi2021-002007.

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Abstract:
L'autore ricorre al mito di Orfeo ed Euridice per riflettere sulla necessità della coesistenza nella vita pschica di temporalità e atemporalità, percezione concreta e appercezione creativa, nel senso di Winnicott e di Enid Balint. Orfeo deve voltarsi a cercare Euridice per controllare con lo sguardo che lei sia lì davvero concretamente perché non riesce a sognarla. Euridice rappre-senta dunque la potenziale vitalità di Orfeo, dove si coniugano realtà e immaginazione; mentre il ritorno di Euridice agli inferi simboleggia la perdita della vitalità immaginativa e creativa. Co-sì, in termini bioniani, gli analisti hanno bisogno di sognare i loro pazienti per aiutare i pazienti a sognare se stessi.
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Kanceff, Emanuele. "Massimo del Pizzo, Se l’altro non esiste. Fantastico e immaginazione scientifica nel Novecento." Studi Francesi, no. 145 (XLIX | I) (July 1, 2005): 193–94. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.36571.

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Ruggiero, Giuseppe. "L'uso dei cartoons nella formazione e nella clinica sistemica tra animazione e immaginazione." PSICOBIETTIVO, no. 3 (December 2020): 36–54. http://dx.doi.org/10.3280/psob2020-003003.

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Borutti, Silvana. "Immaginazione e pensiero del limite. Darstellung e Einstimmung in Jant e in Wittgenstein." PARADIGMI, no. 3 (November 2009): 101–25. http://dx.doi.org/10.3280/para2009-003008.

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Abstract:
- This essay focuses on the occurrence of two words-concepts in Kant's and Wittgenstein's texts: Darstellung, which designates in both philosophies the imaginative activity of exhibition or presentation, essential in the experience of meaning, and Einstimmung, which designates the inter-subjective communicability of meaning. In Kant's philosophy, Darstellung plays a fundamental role in connecting the cognitive faculties. It refers, on the one hand, to the sublime character of imaginative power, which makes representation free from presence, and, on the other hand, to the inter-subjective and communicable character of this human capacity. By Darstellung also Wittgenstein refers to the presence of meaning in the logical form of language, and, at the same time, to the impossibility of representing language as an object. Imagination also presides over the communicability of meaning understood as an agreement, that is both a consonance of voices and a consent inscribed in the body.Key words: Agreement, Imagination, Presentation, Seeing as, Showing, Sublime.Parole chiave: Darstellung, Immaginazione, Mostrare, Sublime, Übereinstimmung,
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Deligiorgi, Katerina. "Sagezza, Immaginazione E Giudizio Pratico. Studio Su Aristotele E Kant, by Alfredo Ferrarin." Journal of the British Society for Phenomenology 39, no. 3 (January 2008): 334–36. http://dx.doi.org/10.1080/00071773.2008.11006659.

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Fabbri, Loretta, and Alessandra Romano. "Professionisti X. Quando lo sviluppo professionale non è prevedibile." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 112 (March 2021): 49–58. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-112004.

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Abstract:
Il contributo articola una riflessione sulle nuove sfide per le professioni che sono elicitate dalle radicali trasformazioni in atto nel mondo del lavoro, sempre più digitalizzato, ubiquo e in rapido e costante cambiamento. Che cosa richiedono queste profonde e radicali trasformazioni ai professionisti? Quali interrogativi pon-gono ai sistemi formativi? Come si formano professionisti X, in grado di attraversare scenari lavorativi incerti e di farlo con capacità di immaginazione e competenza di creatività? L'articolo risponde a queste domande facendo riferimento agli studi sul neo-professionismo (Butera, 2020), agli studi sulle pratiche (Gherardi e Lippi, 2000; Sennett, 2000; Wenger, 2006) e agli studi organizzativi (Weick e Sutcliffe, 2010) che hanno offerto chiavi interpretative per intercettare le sfide future della ricerca sulle trasformazioni organizzative e professionali.
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Quaglino, Gian Piero. "L'inatteso non è l'inevitabile." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 33 (September 2020): 46–57. http://dx.doi.org/10.3280/eds2020-033008.

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Abstract:
Il mondo degli eventi è il mondo nelle tre dimensioni dell'Incerto, dell'Inatteso e dell'Inevitabile. Ciò che consideriamo inevitabile può essere talvolta nient'altro che un difetto di "padronanza" dell'inatteso. Coltivare capacità di riflessione e di immaginazione è dunque indispensabile per saper pensare il mondo degli eventi con ampiezza di campo e chiarezza di sguardo, con lucidità di visione. Saper pensare, come traguardo di formazione, significa però non solo "mente lucida", ma anche "psiche solida" e "spirito sereno". La psiche solida richiede approfondita conoscenza dei sentimenti che ci abitano e ci animano (è "educazione sentimentale"). Lo spirito sereno richiede pratica sapiente del fondamento etico che guida il cammino nella vita: cioè nel mondo di ciò che "accade" nelle tre forme dell'Incerto, dell'Inatteso e dell'Inevitabile.
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Latini, Micaela. "Miniaturas del final. La prosa breve de Günther Anders entre filosofía y literatura." Microtextualidades. Revista Internacional de microrrelato y minificción, no. 2 (November 28, 2017): 72–80. http://dx.doi.org/10.31921/microtextualidades.n2a7.

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Abstract:
Este trabajo se propone estudiar algunos textos breves de la prosa literaria de Günther Anders destacando los puntos de contacto con los temas fundamentales de su recorrido filosófico: la cuestión del final del hombre, la tesis del desajuste entre imaginación y producción humana, y, sobre todo, la dinámica del analfabetismo emotivo. De ahí la importancia que Anders atribuye a la fantasía (incluso narrativa) en tanto herramienta de comprensión de la realidad. L'articolo intende indagare alcuni testi brevi della prosa letteraria di Günther Anders, sottolineando i punti di convergenza con i motivi fondanti del suo percorso filosofico: la questione della fine dell'uomo, la tesi della discrepanza tra immaginazione e produzione umana, ma soprattutto la dinamica dell'analfabetismo emotivo. Di qui l'importanza che Anders affida alla fantasia (anche narrativa), come strumento di comprensione della realtà.
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Gianluca Cepollaro and Luca Mori. "Paesaggi alla finestra: percezione delle trasformazioni e immaginazione delle alternative durante e dopo il lockdown." Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no. 1 (July 26, 2021): 34–49. http://dx.doi.org/10.36253/rv-10138.

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Abstract:
La Convenzione europea del paesaggio (CEP), siglata a Firenze il 19 luglio 2000, promuove un’idea di paesaggio non come semplice sfondo delle attività umane, come un luogo di eccezionale bellezza da contemplare “dalla finestra”, ma come “spazio di vita” delle popolazioni. Proprio nell’anno in cui si celebra il ventennale della sua ratifica, milioni di persone in tutto il mondo sono state costrette per diverse settimane, durante il periodo di lockdown dovuto all’emergenza pandemica, a non vivere i luoghi esterni alla propria abitazione e quindi, per così dire, a osservare i paesaggi “là fuori”, a guardarli da “finestre” reali o virtuali come gli schermi dei dispositivi digitali. In un progetto educativo svolto con i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, il paesaggio diviene “uno specchio di mondi possibili”: esso non è solo l’occasione per rispecchiare lo stato d’animo che accompagna gli studenti durante l’isolamento, un oggetto “fuori dalla finestra” sul quale si posa lo sguardo, ma è soprattutto occasione per riflettere sulla trasformazione delle percezioni e sull’immaginazione del futuro.
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Mazzone, Emanuele. "Psicoterapia ericksoniana e Sindrome di Asperger: imitazione, immaginazione, simulazione, empatia. Presentazione di un caso clinico." IPNOSI, no. 2 (February 2010): 29–44. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2009-002003.

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Adinolfi, Pierangela. "Ricordo o immaginazione: l’assenza della madre in “W ou le souvenir d’enfance” di Georges Perec." Studi Francesi, no. 165 (LV | III) (December 1, 2011): 566–78. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.4877.

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Gaudio, Alessandro. "Pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni: l’inatteso riflesso dell’Albania di Hergé e Scott Adams." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 52, no. 1 (February 5, 2018): 193–201. http://dx.doi.org/10.1177/0014585817750371.

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Abstract:
Sembrerebbe che tanto il fumetto e il suo codice quanto lo stereotipo insistano sul medesimo spazio; facendo riferimento ad esso e cercando di ricostruirne dimensioni e limiti, il saggio ricostruisce il modo in cui è possibile comprendere come funziona il meccanismo dell’immaginario che muove i fumetti di due grandi autori e, dunque, la struttura della loro figurazione. I due autori in questione sono Hergé, al secolo Georges Rémi, capostipite della scuola fumettistica franco-belga – considerato il Balzac della nona arte, probabilmente anche per la tipicità dei suoi personaggi, è l’ideatore, nel 1929, del più tipico di essi: Tintin –, e Scott Adams, disegnatore americano, creatore, nel 1989, delle diffusissime strisce di Dilbert. Entrambi gli autori ricorrono a un luogo con le peculiarità dell’Albania e ne fanno il punto di innesco del processo di immaginazione: l’effetto che ne scaturisce può essere inatteso e deflagrante.
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Cipolla, Giuseppe. "scrittura d’arte in Leonardo Sciascia: un caleidoscopio critico." Quaderns d’Italià 27 (December 22, 2022): 93–110. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.548.

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Abstract:
La scrittura d’arte di Leonardo Sciascia si inserisce in maniera singolare nell’ampio filone letterario della critica artistica del Novecento, con una discendenza da un lato, alla tradizione italiana (Longhi e altri) e, dall’altro, alla écriture d’artiste francese e anglosassone ottocentesca. Le immagini e le opere d’arte vengono lette da Sciascia in maniera affine e parallela alla letteratura, come mezzo unico e flagrante per rappresentare i fatti della vita e dell’uomo, nei loro aspetti di realtà e immaginazione. Nell’arte “la logica del visibile si è messa al servizio dell’invisibile”. Il discorso sull’arte diventa quindi una scrittura “in funzione d’altro”, capace di restituire la presenza dell’assenza di potenzialità. In tale dimensione la sua critica mostra una personale possibilità di ermeneutica ‘sternianamente’ sentimentale, itinerante e ironicamente scettica, che va a costituirsi, per l’ampiezza di prospettive e chiavi di lettura, in uno straordinario caleidoscopio critico.
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Marinaro, Ludovica. "Borderscapes. Dalla difesa al dialogo." Ri-Vista. Research for landscape architecture 20, no. 2 (February 23, 2023): 297–304. http://dx.doi.org/10.36253/rv-14059.

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Abstract:
Promosso da quattro attori la cui sinergia valica confini amministrativi e scale, BORDESCAPES è il workshop internazionale sul tema della relazione tra Arsenale marittimo militare e la città di Spezia che si propone di essere il primo tassello di una ricerca progettuale più vasta e di un sodalizio duraturo. Dodici studenti, sotto il coordinamento dei docenti dei dipartimenti di Architettura delle Università di Firenze e di Liegi, si sono cimentati in un contatto intensivo con il tema della soglia e con la necessità di materializzarne (e smaterializzarne) significati, luci, ombre, ritmi e nuove nature. BORDERSCAPE è stato al contempo un'incursione e una fuga, un evento capace ovvero di portare l'attenzione internazionale alla scala locale e di far uscire la città dall'inviluppo del provincialismo. La news offre una cronaca da questo particolare bordo spezzino, raccontandone in parte la genesi ed un prolifico tentativo di innesco di un processo corale di re-immaginazione.
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Campbell, Timothy C. "The IMMAGINAZIONE SENZA FILI and the Noise of Modern Life: Towards a Media Ecology of Futurism." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 37, no. 2 (September 2003): 372–90. http://dx.doi.org/10.1177/001458580303700204.

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De Pace, Anna. "Tra scienza e immaginazione: Le matematiche presso il Collegio gesuitico napoletano (1552-1670 ca.). Romano Gatto." Isis 87, no. 1 (March 1996): 167–68. http://dx.doi.org/10.1086/357436.

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Montans Braga, Luiz Carlos. "Agudíssimo: Maquiavel em Espinosa." Pensando - Revista de Filosofia 10, no. 21 (January 24, 2020): 67. http://dx.doi.org/10.26694/.v10i21.8954.

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Abstract:
No Tratado político, Espinosa, ao primeiro movimento do texto, faz dura crítica àqueles que criaram utopias ao tratarem da política. Tais filósofos, afirma, por tomarem os homens não pelo que são, mas pelo que gostariam que fossem, conceberam uma forma de política que nunca pôde ser posta em aplicação. Tese muito próxima à de Maquiavel, presente em O Príncipe, segundo a qual, para escrever coisa útil neste campo, deve-se ir direto alla verità effettuale della cosa che alla immaginazione di essa. Não casualmente, portanto, no Capítulo V do Tratado político, último parágrafo, Espinosa usa os termos ‘agudíssimo’ e ‘prudentíssimo’ ao se referir ao florentino. Há mais Maquiavel em Espinosa para além das citações elogiosas? O artigo procurará tratar desta questão ao mostrar alguns traços comuns às respectivas filosofias políticas. Ao que indicam as fontes primárias e alguns comentadores, Espinosa teria se apropriado, e reconceitualizado, à sua maneira, teses-chave do florentino para escrever suas obras, em particular o Tratado político.
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Tozzi, Chiara. "Affrontare le onde." STUDI JUNGHIANI, no. 52 (November 2020): 114–28. http://dx.doi.org/10.3280/jun52-2020oa10544.

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Abstract:
Le ondate di acqua e sangue sull'Europa viste in sogno e nelle "visioni" di Jung, e la sua decisione di affrontare il minaccioso e il diverso che esse portavano.Le ondate della musica rock degli anni '60, la contestazione e tutta la diversità rappresentata dal cambio di costumi e politica in Europa e nel mondo. Le onde del mar Mediterraneo che portano in Europa i barconi dei migranti. L'ondata di populismo e razzismo che alimentano la divisione della psiche, chiudono le frontiere e portano ad innalzare i muri. Attraverso il "confronto etico" proposto da Jung come elemento decisivo della sua pratica di Immaginazione Attiva, e immagini e sequenze tratte da film di registi come S. Spielberg, C. Nolan, E. Scola, G. Rosi e altri, l'autrice cerca di esplorare il modo con cui la psiche individuale e collettiva europea ha affrontato dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi le ondate che ci hanno portato e ci portano a confrontarci con qualcosa di non familiare.
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Tozzi, Chiara. "Affrontare le onde." STUDI JUNGHIANI, no. 52 (November 2020): 114–28. http://dx.doi.org/10.3280/jun2-2020oa10544.

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Abstract:
Le ondate di acqua e sangue sull'Europa viste in sogno e nelle "visioni" di Jung, e la sua decisione di affrontare il minaccioso e il diverso che esse portavano.Le ondate della musica rock degli anni '60, la contestazione e tutta la diversità rappresentata dal cambio di costumi e politica in Europa e nel mondo. Le onde del mar Mediterraneo che portano in Europa i barconi dei migranti. L'ondata di populismo e razzismo che alimentano la divisione della psiche, chiudono le frontiere e portano ad innalzare i muri. Attraverso il "confronto etico" proposto da Jung come elemento decisivo della sua pratica di Immaginazione Attiva, e immagini e sequenze tratte da film di registi come S. Spielberg, C. Nolan, E. Scola, G. Rosi e altri, l'autrice cerca di esplorare il modo con cui la psiche individuale e collettiva europea ha affrontato dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi le ondate che ci hanno portato e ci portano a confrontarci con qualcosa di non familiare.
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Leverone, Elena. "Una quieta passione: cambiare l'acqua ai fiori." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2022): 175–85. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-002012.

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Abstract:
L'intento di questo lavoro è di dialogare tramite un linguaggio im-maginativo e metaforico intorno al concetto di sublimazione e attraver-so alcune delle sue possibili estensioni: la poesia, la narrazione e la creatività letteraria. Metafora, immaginazione, poesia, linguaggio, so-gno. Connessioni tra fenomeni sublimatori ed esperienza di scrittura. Arte come curiosità mai del tutto compiuta, in cui il legame tra subli-mazione e simbolizzazione trova espressione profonda nella poetica di Emily Dickinson e nell'esistenza tormentata del personaggio di Violette Toussaint nel romanzo "Cambiare l'acqua ai fiori". Un mondo al femminile che ricerca nel proprio desiderio e nella propria mancanza affettiva, di spodestare quella umana e amara disillusione che la vita impone. Così la scrittura, come forma d'arte, può rappresentare la creatività e permettere la sublimazione per ciò che è stato vissuto come un trauma. In questo scritto vengono interrogate alcune delle concettualizzazioni teoriche riguardanti l'origine e i destini della sublimazione, lasciando spazi insaturi, aree aperte e contigue tra desiderio, mancanza e creatività.
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Odorico, Paolo. "Guido Giglioni, Immaginazione e malattia. Saggio su Jan Baptiste Van Helmont, Milan, Franco Angeli, 2000, 187 p." Annales. Histoire, Sciences Sociales 56, no. 1 (February 2001): 198–200. http://dx.doi.org/10.1017/s0395264900000184.

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Reeves, Eileen. "Matematica e immaginazione nel Rinascimento. Annarita Angelini. Storie della Scienza. Milan: Editrice Bibliografica, 2017. 200 pp. €18.50." Renaissance Quarterly 72, no. 4 (2019): 1467–68. http://dx.doi.org/10.1017/rqx.2019.412.

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Colombo, Barbara, Giuseppe Passalacqua, Chiara Di Nuzzo, and Guglielmo Puglisi. "Il cervello visuomusicale: uno studio pilota sul rapporto tra corteccia visiva primaria, visualizzazione mentale ed esperienze sinestetiche." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2013): 361–86. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-003003.

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Abstract:
Questo studio pilota si propone di indagare il rapporto tra sinestesia e immaginazione mentale nell'ascolto musicale, partendo dall'ipotesi che il legame tra musica e immagini possa essere spiegato dai processi intermodali che coinvolgono aree diverse del cervello, in particolare l'area uditiva e quella visiva. Con l'utilizzo della tDCS (stimolazione elettrica transcranica a correnti dirette), e stata inibita la corteccia visiva primaria (V1), in un campione di musicisti e di non musicisti, per indagare il ruolo che puo assumere durante l'ascolto di brani musicali, valutando contemporaneamente la tendenza alla visualizzazione e la capacita sinestesica. Infine, e stato usato l'Eye Tracker per registrare gli indici comportamentali di esplorazione visiva, che possono essere ricondotti alla visualizzazione mentale durante la fruizione degli stimoli musicali. I risultati hanno mostrato che l'expertise musicale e l'inibizione di V1 incidono sull'esperienza sinestesica e di visualizzazione mentale durante la fruizione di stimoli musicali complessi. Inoltre, le analisi hanno permesso di evidenziare il ruolo di specifiche differenze individuali (in particolare la tendenza all'uso spontaneo delle immagini mentali e il tratto di personalita legato all'immaginazione) durante l'elaborazione cognitiva e sinestetica di stimoli musicali complessi.
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Meliga, Walter. "Immaginario e immaginazione nel Medioevo, a cura di Maria Bettetini e Francesco Paparella con la collaborazione di Roberto Furlan." Studi Francesi, no. 168 (LVI | III) (December 1, 2012): 537. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.3622.

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Maniscalco, Maria Luisa. "Le minoranze religiose in Europa: costruire il legame sociale in uno spazio post-secolare." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (December 2010): 11–31. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2010-001002.

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Abstract:
La difficile costruzione di uno spazio pubblico europeo si trova oggi ad affrontare le complesse problematiche che vedono, da un lato, una radicata secolarizzazione delle societŕ europee e, dall'altro, la rinascita del fenomeno religioso anche sotto la spinta di minoranze che reclamano riconoscimento e ruolo pubblico come comunitŕ di credenti. Da questa tensione emerge l'esigenza di un dialogo, attraverso cui aiutare a costruire una piattaforma di valori comuni per una pacifica convivenza. La prospettiva post-secolare di questo articolo suggerisce di accantonare la dimensione religiosa come fonte di identitŕ di gruppo in favore di un'enfasi sulla religiositŕ come aspirazione universale al trascendimento e come legame sociale. Nello spazio pubblico europeo esistono le condizioni e i presupposti per pensare in termini di complessitŕ e di autoriflessivitŕ critica, per muoversi con creativitŕ e immaginazione in direzione di un futuro comune, per guardare alla storia e all'evoluzione delle culture (religione, costumi, stili di vita) non soltanto nella loro genesi identitaria, ma anche nel loro essere contesti aperti in cui le pratiche umane si organizzano in linguaggi, immagini, attribuzioni di significati e di simboli plurali che, seppure contrastanti, possono comunque incontrarsi e dialogare nel reciproco rispetto.
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Salvatore, Giampaolo, Paolo Ottavi, Raffaele Popolo, and Giancarlo Dimaggio. "La relazione terapeutica nella terapia metacognitiva interpersonale." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 45 (January 2020): 119–39. http://dx.doi.org/10.3280/qpc45-2019oa8991.

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Abstract:
La ricerca empirica mostra un'associazione stretta tra buon funzionamento della relazione terapeutica e buon esito del trattamento. L'attenzione alla relazione terapeutica è uno dei fulcri della terapia metacognitiva interpersonale (TMI). In questo articolo, dopo aver sintetizzato gli aspetti fondamentali del modello, descriveremo come in TMI il lavoro sulla relazione si intrecci con l'utilizzo di tecniche esperienziali quali immaginazione guidata e role playing, finalizzate a promuovere nel paziente la comprensione del suo mondo interno e il cambiamento clinico. Forniremo una serie di esemplificazioni cliniche al fine di descrivere come la relazione sia nel contempo: 1) strumento per favorire l'accesso ai contenuti psicologici rilevanti; 2) strumento per favorire un'esperienza emozionale correttiva; per esempio, in molti casi l'utilizzo di una tecnica esperienziale mette il paziente in condizione di contattare parti di sé libere dalla patologia, e di sperimentare la relazione terapeutica come fonte di speranza e sostegno all'autonomia; 3) oggetto di intervento in caso di rotture della relazione, anche nei casi in cui tali rotture sono la conseguenza dell'utilizzo di tecniche esperienziali. Nel complesso, mostreremo come il processo terapeutico in TMI sia mosso dalla capacità del terapeuta di muoversi agilmente tra l'utilizzo di tecniche volte a esplorazione e cambiamento, e focus sulla relazione
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Malacrea, Marinella, Francesco Felis, Marco Pagani, and Isabel Fernandez. "Esperienze traumatiche e ricordi: implicazioni in campo clinico e legale." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 50 (August 2022): 132–65. http://dx.doi.org/10.3280/qpc50-2022oa14085.

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Abstract:
L'articolo ha l'obiettivo di fare il punto su quanto sappiamo sulla memoria traumatica e sull'eventuale possibilità di alterarla producendo "falsi ricordi", dal punto di vista sia della psicologia clinica che della psicologia giuridica. Negli ultimi anni ci sono state molte pubblicazioni e ricerche su come le esperienze traumatiche sono immagazzinate e codificate in memoria e sulle reazioni post-traumatiche che presentano le persone esposte a situazioni da stress estremo. Questo ha avuto un effetto importante nel campo della psicoterapia e del trattamento dei disturbi post-traumatici, contribuendo alla loro comprensione e dando strumenti utili per la loro risoluzione. Allo stesso tempo, negli anni '90 è nato un movimento opposto, chiamato "false memory syndrome", dove spesso gli psicoterapeuti venivano accusati di produrre falsi ricordi di abusi sessuali nei loro pazienti. Sotto accusa erano finiti metodi come l'ipnosi, le terapie di gruppo, le tecniche di immaginazione guidata o di interpretazione dei sogni: ma in generale sotto accusa era finita l'attività psicoterapeutica in ogni sua forma. Ad oggi il dibattito continua, sollevando dubbi specie sulle psicoterapie mirate alla risoluzione degli esiti post traumatici. L'articolo percorre i vari aspetti di questa diatriba e cerca di fare luce sulla comprensione degli aspetti clinici particolarmente complessi di situazioni traumatiche croniche, rispondendo agli autori che sostengono che la psicoterapia può creare falsi ricordi.
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BOND, ROBERTO. "GUIDO GIGLIONI, Immaginazione e malattia: saggio su Jan Baptiste van Helmont, Milano, Franco Angeli, 2000, 187 pp., L. 32.000 (ISBN 88-464-2286-4)." Nuncius 16, no. 2 (2001): 839–43. http://dx.doi.org/10.1163/182539101x00820.

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48

Foot, John. "Sergio Luzzatto, Il corpo del duce. Un cadavere tra immaginazione, storia e memoria, Einaudi, Turin, 1998, 246 pp., ISBN 88-06-14170-8 pbk, 30,000 Lire." Modern Italy 4, no. 1 (May 1999): 106–8. http://dx.doi.org/10.1017/s1353294400007328.

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Romano, Antonella. "Tra scienza e immaginazione: Le matematiche presso il collegio gesuitico napoletano (1552–1670 ca.). By Romano Gatto. Firenze (Olschki, collana “Biblioteca di Nuncius”). 1994, 392 pp." Historia Mathematica 24, no. 2 (May 1997): 203–5. http://dx.doi.org/10.1006/hmat.1996.2128.

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Alby, Francesca. "Corpi in interazione in ambienti di lavoro tecnologicamente densi." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 1 (December 2012): 64–74. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-001003.

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Abstract:
Nello studio dell'interazione sociale e delle dinamiche organizzative, il corpo ha storicamente ricevuto un'attenzione marginale rispetto a quella data al discorso. Anche per questo, motivo e in linea con tendenze piů recenti, questo articolo prende in esame soprattutto il contributo dei movimenti corporei allo sviluppo dell'azione sociale e organizzativa. In particolare, verrŕ analizzato empiricamente in che modo la postura e il posizionamento corporeo possano essere utili risorse nel lavoro di gruppo, e, piů in generale, nel mantenimento di un'azione collettiva rapida e coordinata. Il lavoro ha diversi riferimenti teorici che vengono delineati nella prate introduttiva e utilizzati nell'analisi dei dati. In primo luogo un recente volume edito da Streeck, Goodwin e LeBaron (2011), che sistematizza e raccoglie i risultati di una linea di ricerca sviluppatasi gradualmente nelle quattro decadi passate e che gli autori chiamano embodied interaction. In secondo luogo, il riferimento č al contributo di due programmi di ricerca interdisciplinari, parzialmente sovrapposti: gli studi sul lavoro e sulle pratiche lavorative mediate da tecnologie (studi di ergonomia sociale: Mantovani, 2000; workplace studies: Luff, Hindmarsh e Heath, 2000 e in italiano: Zucchermaglio e Alby, 2005; Parolin, 2008; practice-based studies: Bruni e Gherardi, 2007), e gli studi sulla scienza e sulla tecnologia (science and technology studies ad esempio: Lynch e Woolgar, 1988 e, in italiano: Viteritti, 2011). L'analisi si basa su videoregistrazioni del lavoro di web designer all'interno di un'azienda con sede a Roma, azienda che si occupa di sviluppare e mantenere un portale internet. I risultati discussi nell'analisi empirica riguardano in particolare: a) come entrare e uscire dal gruppo: vengono analizzati alcuni dei meccanismi di coordinamento corporeo che rendono fluido l'ingresso e l'uscita dai gruppi di lavoro; b) come costruire il ritmo dell'interazione: i dati illustrano come in questo tipo di ambienti ad alta densitŕ tecnologica agenti umani e non umani interagiscano (nelle modalitŕ che vengono descritte) nel costruire il ritmo dell'interazione e dell'azione; c) come animare rappresentazioni statiche: viene mostrato come i web designer usino il loro corpo per animare rappresentazioni statiche dei siti internet che devono progettare rendendo visibili e condivisi processi di immaginazione congiunta assolutamente centrali per l'attivitŕ lavorativa in corso.
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