Dissertations / Theses on the topic 'Industriale'
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Baggio, Patrizia Maria <1989>. "Dall'archeologia industriale al turismo industriale. Il caso dell'alto vicentino." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4989.
Full textVendrame, Marco <1993>. "INDUSTRIA 4.0: ANALISI DEGLI ASPETTI TECNICI E FISCALI DELL'ULTIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16828.
Full textMARINELLI, SIMONA. "Strategie innovative per la sostenibilità del settore industriale." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1277915.
Full textIndustry has a central role to play in the social, economic, and environmental sustainability transition driven by the European Commission and by the United Nations Development Programme. Despite a growing interest in moving towards a quality, reliable, sustainable, and resilient industrial sector, individual firms still encounter several barriers that hamper a transition compliant with the three pillars of sustainability. Common strategies are usually adopted but reaching the ambitious sustainability target levels still remains a challenge. Starting from an overview of the scientific literature and of European and International policies, the present works highlights alternative and innovative strategies for promoting a sustainable industry. Through the analysis of case studies environmental benefits and human well-being improvements are demonstrated, with a focus on small and medium-sized enterprises often overlooked compared to energy-intensive and large companies. The objective is the identification of viable and effective solutions for industries following a multi-approach strategy at several levels, showing that acting on the overall industrial sector can significantly contribute on achieving the Sustainable Development Goals. The obtained results can help practitioners and stakeholders to integrate sustainable practices into their management model.
Lasciarrea, Luca. "La quarta rivoluzione industriale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Find full textPIGNATARO, ALDO. "Saggi di economia industriale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/35683.
Full textThis dissertation provides an original contribution to the existing debate between industrial economists on the relationship between competition and information asymmetries. Indeed, the main goal of this work consists in investigating, from a theoretical point of view (and supported by empirical evidence), how some informational frictions in the market affect firm’s strategies in different competitive environments, providing policy implications for competition and consumer protection authorities. Specifically, the first chapter looks at the incentives of a dominant firm in an upstream market to offer exclusive dealing contracts to a monopolist in the downstream market, when there is uncertainty about consumer demand. In the following chapters, instead, the analysis is characterized by the presence of the behavioral concept of "loss aversion", which is particularly relevant in the purchase decisions of the so-called "experience goods". In these markets, firms can freely decide to allow product experimentation before purchase, thus modifying the consumers' expected utility. The second chapter analyzes the monopolist's sales strategies. The third chapter, instead, examines the market equilibrium in a competitive environment and how product experimentation can be used as a collusive device.
Porchia, Foscara. "L'evoluzione del porto industriale di Marghera dalle origini al secondo dopoguerra (1917 - 1963):Insediamenti, cicli produttivi, trasformazioni territoriali tra passato e futuro." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3425453.
Full textIl lavoro di ricerca si è proposto di analizzare l’evoluzione della prima zona industriale di Porto Marghera dalle origini al secondo dopoguerra, partendo dalla sua peculiarità di “porto industriale”, ossia non solo di punto di transito ma, soprattutto, di luogo di prima trasformazione delle merci. Sulla base di questo assunto si sono ricostruiti i processi di insediamento degli stabilimenti, in rapporto sia alle tipologie produttive che alle caratteristiche storico-geografiche del territorio, per valutare le relazioni intercorse tra produzioni, strutture industriali e loro ubicazione, contesto urbano e paesaggio circostante. L’analisi dello stato dell’arte ha evidenziato che gli studi sul tema presentavano rilevanti discontinuità, con una ricchezza di documentazione nell’ambito economico-sociale e in alcuni periodi (avvio della prima zona industriale, 1904 - 1917, e anni tra le due guerre, 1924 -1942), mentre il materiale si presentava più scarso e lacunoso sia in ordine alle trasformazioni “fisiche” del sito in rapporto alle sue produzioni, che ai suoi mutamenti negli anni di sviluppo del secondo dopoguerra. L’intento è stato quindi quello di ricomporre la vicenda - sia in ambito locale che con riferimenti ad un contesto nazionale ed internazionale - da un punto di vista tecnico-industriale-urbanistico, in un arco cronologico sufficientemente ampio da comprendere una serie di eventi storici, anche traumatici, che portarono ad un susseguirsi di trasformazioni nella situazione economico-politica italiana e, di riflesso, nell’area di studio. L’analisi storica parte quindi dallo sviluppo industriale del contesto veneziano avviatosi dalla fine del XIX secolo, si sofferma sugli anni pre e post seconda guerra mondiale, per giungere al boom economico degli anni ’60 e concludersi con un richiamo alla situazione attuale. Più che come narrazione cronologica il lavoro si sviluppa come una sequenza di “zoom” che dall’inquadramento generale scendono man mano di scala fino al dettaglio delle varie componenti, esaminate con un approccio tematico: la logica degli insediamenti, le modalità di assegnazione delle aree, i caratteri tipologici dell’edificato, i cicli e le filiere produttive, le ricadute territoriali del processo di industrializzazione ed il suo rapporto con il contesto ambientale e paesaggistico. Per approfondire la conoscenza di aspetti e fasi meno indagate della storia di Porto Marghera si è proceduto allo studio di fonti originali poco utilizzate, quali cartografie, censimenti aziendali, piani urbanistici, documentazione fotografica storica, archivi tecnici delle imprese, filmati, testimonianze e infine attraverso l’analisi e la rilettura dei manufatti edilizi ancora esistenti, considerati anch’essi come fonti. Ciò si ritiene particolarmente opportuno nel momento attuale in cui Porto Marghera si ritrova ad affrontare un nuovo periodo di grandi trasformazioni, poiché, oltre all’obiettivo di fornire nuovi apporti di conoscenza mediante una metodologia di analisi di tipo multidisciplinare, il lavoro si è anche confrontato con l’ambito della storia del patrimonio industriale e della sua valorizzazione, per approfondire possibilità e limiti del problematico nesso tra memoria e riuso, tra storia e progetto. La conoscenza storica, la comparazione degli elementi caratterizzanti le varie fasi di espansione, l’identificazione dei valori ancora riconoscibili nella prima zona industriale di Porto Marghera (sotto diversi punti di vista: storico, architettonico, tipologico, produttivo, tecnologico) hanno messo in luce elementi utili a tracciare delle linee guida per un processo di patrimonializzazione dell’eredità industriale. Tramite questi elementi sarà infatti possibile costruire una scala di valori storico-culturali, tecnico-scientifici, architettonici, urbanistici e paesaggistici in cui collocare le testimonianze materiali rimaste, in modo da fornire gli strumenti valutativi e operativi necessari per corrette e ponderate azioni di intervento sull’esistente.
Cameli, Simone Amato <1994>. "Morfogenetica delle economie industriali: la complessità come nuovo quadro teorico per la politica industriale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15863.
Full textFaccio, Maurizio. "L'assemblaggio nella moderna produzione industriale." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3426277.
Full textCarli, Andrea. "Sistemi flessibili per l'assemblaggio industriale." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422612.
Full textL’attività di ricerca presentata in questa tesi di dottorato propone una nuova classe di sistemi flessibili di assemblaggio: la cella robotizzata F-FAS (Fully -Flexible Assembly System). La modellazione di questo sistema automatico, basata e convalidata da prove sperimentali, ha permesso di confrontare le potenzialità di questa macchina con quelle dei sistemi tradizionali di assemblaggio flessibile, consentendo di affermare che tale impianto risulta assai competitivo, in particolare per condizioni di mix produttivo estremamente vario. La modellazione citata inoltre permette di proporzionare adeguatamente la cella di lavoro sulla base delle esigenze di produzione. Durante lo studio condotto sul prototipo di cella F-FAS, sono affiorati alcuni aspetti interessanti relativi ai sottosistemi che la compongono, in particolare è emerso che le caratteristiche dell’end-effector per il robot risultano influenzare pesantemente le prestazioni dell’intera macchina. Ecco perché si è deciso di dedicare una parte importante dell’attività di ricerca alla progettazione di questo sottosistema e alla sua successiva realizzazione, mediante tecniche di prototipazione rapida.
Garutti, Lucio. "Produzione industriale di cucine componibili d'arredamento." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/158/.
Full textDi, Stefano Vera. "La tutela giuridica del segreto industriale." Doctoral thesis, Università di Catania, 2017. http://hdl.handle.net/10761/3847.
Full textFerron, Giulio <1988>. "Il distretto industriale italiano in Brasile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4991.
Full textMEDORI, Silvia. "Aree industriali dismesse: quale tema di Architettura? Conservare, Ri-fare, Ri-formare: riprogettare la dismissione industriale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Camerino, 2011. http://hdl.handle.net/11581/401847.
Full textDesole, Angelo Pietro. "La fotografia industriale in Italia. 1933-1965." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423801.
Full textLa ricerca ha come tema la fotografia industriale in Italia dal 1933 al 1965. Un periodo della storia italiana segnato da importanti cambiamenti, soprattutto per gli aspetti legati all’economia. Dal punto di vista della metodologia il lavoro considera la fotografia non come oggetto estetico, ma come parte di un più ampio percorso culturale seguito dalla società in quegli anni. In particolare si pensa alla fotografia industriale come a un complesso prodotto ideologico delle grandi aziende, realizzato con scopi di propaganda e creazione d’identità. Il lavoro è suddiviso principalmente in quattro capitoli storici che identificano altrettanti segmenti temporali, ai quali si accompagna un’introduzione e una brevissima conclusione. Il primo capitolo, dal 1933 al 1939, mostra come dalla nascita dell’IRI in poi la fotografia conosca una forte espansione, merito anche del grande fermento culturale in tutte le arti e dell’influenza delle avanguardie tedesche. Il secondo capitolo, dal 1940 al 1947, si occupa della fotografia industriale durante la guerra, analizzando i problemi che portarono a una notevole perdita dei valori linguistici costruiti nel decennio precedente. Il terzo capitolo, dal 1948 al 1958 studia come la fotografia industriale, seguendo il boom economico del periodo seguente alla ricostruzione, abbia conosciuto i suoi anni più ricchi. Il capitolo dal 1959 al 1965 si concentra sulle inquietudini che portarono alla stagione della contestazione, chiudendo così, anche per la fotografia industriale, gli anni storici della sua massima espressività.
LAURI, ANNA. "Analisi energetica di sistemi per la refrigerazione industriale." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2020. http://hdl.handle.net/11566/274496.
Full textRefrigerated food warehouses represent a large part of the energy demand in the refrigeration sector. In the following study, the influences of different configurations and technologies in industrial refrigeration systems were analyzed. The study of the literature shows the absence of a clear methodology for assessing the energy performance of industrial refrigeration systems and a reference base for quantifying the effect of actions to improve these performances. The aim of this work is to contribute to raising awareness of the role of some design functions on the general behavior of the system and to define a methodology for improving the energy performance indices of companies operating in the food cold chain sector through plant modeling and simulation. A survey of Italian companies in this specific sector together with simulation analysis are used to present the state of the art in industrial refrigeration systems and to quantify the effect of potential technological improvements. The study, starting from the simulations carried out through the data provided by the company, aims to establish a possible correlation between the energy performance indicators and a limited number of parameters of the energy systems, in terms of production, volumes and energy consumption. The comparative evaluation of energy saving measures provides a methodology for assessing the actual energy saving based on a limited number of parameters.
GOBETTI, ANNA. "TECNOLOGIE E RELAZIONI DI FILIERA PER UN NUOVO ECOSISTEMA INDUSTRIALE: L’APPLICAZIONE DELLA SIMBIOSI INDUSTRIALE NEL SETTORE DEI METALLI TECHNOLOGIES AND SUPPLY CHAIN RELATIONSHIPS FOR A NEW INDUSTRIAL ECOSYSTEM: THE APPLICATION OF THE INDUSTRIAL SYMBIOSIS IN THE METALS SECTOR." Doctoral thesis, Università degli studi di Brescia, 2022. https://hdl.handle.net/11379/567427.
Full textRecently, the global attention has focused on sustainable development by promoting a circular economy model. The present PhD project in this context aims to carry out an engineering characterization related to a new application of electric arc furnace slag, as a filler in polymeric matrices, with particular focus on vulcanized rubber. At the same time, a study of these two sectors was carried out, with a view to implementing an industrial symbiosis. The reason why these sectors were chosen is that on the one hand Italy is the main European producer of electric furnace steel, and more than 50% of large Italian companies are located in Lombardy where for this reason a huge quantity of slag is produced. Although the slag is already reused as artificial aggregate, it has been estimated that unfortunately large part is still disposed of in landfills, so it is necessary to study new applications. In this study we focused on elastomeric matrices given the geographical distribution of the companies operating in the particularly dense gasket sector in Lombardy. The issue of waste enhancement is a sensitive issue not only to the steel sector but also to producers of rubber articles as it is not easily reprocessable. The production of rubber articles implies a considerable percentage of intrinsic waste in the process. In this regard, industrial waste from technical articles and also the end-of-life tire powder were recycled through a simple cold calendering process without additives. The influence of slag as a filler was also evaluated in the latter. The work carried out is structured in a first part of literature review and a second part relating to the experimental activity carried out, divided into the different polymeric matrices characterized: I) Comparison of the mechanical behavior of an epoxy resin added with slag and river sand in the so-called epoxy mortars. II) Characterization of a standard NBR added with an increasing percentage of slag. III) Characterization of NBR industrial waste, and influence of the slag in different grain sizes. IV) Analysis of the slag as a substitute and partially substitute filler for carbon black in the NBR matrix. V) Characterization of recycled ELT powder and additives with EAF slag. VI) Analysis of a potential industrial symbiosis between the steel and rubber sectors with the related economic assessment. The results obtained regarding the application of slag as filler in polymeric matrices are encouraging as on the one hand the main problem of the reuse of slag, that is the leaching of heavy metals, can be overcome in this application, and on the other hand it is possible to formulate rubbers, recycled or not, with different quantities and sizes of slag as filler depending on the final application.
Galeotti, Riccardo. "Pastorizzazione: start up di un impianto industriale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textRossi, Davide. "Realtà aumentata: applicazione web in ambito industriale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.
Find full textRanieri, Silvano. "Studio di fattibilità di una lavatrice industriale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4708/.
Full textGELMI, Ornella. "Storia e caratteri dell'istruzione tecnica industriale bergamasca." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2011. http://hdl.handle.net/10446/864.
Full textSeghezzi, Francesco. "Persona e lavoro nella Quarta rivoluzione industriale." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2017. http://hdl.handle.net/10446/77181.
Full textRomanato, Nicolo' <1985>. "Tutela, valorizzazione e trasferimento del segreto industriale." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5653.
Full textBrugnerotto, Elena <1986>. "HOMO DIGITALIS Lavorare nella quarta Rivoluzione Industriale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14602.
Full textFogal, Stefano. "STUDIO DI ENZIMI D’INTERESSE MEDICO ED INDUSTRIALE." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3422373.
Full textTre principali progetti sono stati condotti durante il periodo di dottorato. Due di questi consistono nell’individuazione di enzimi utili a catalizzare passaggi intermedi o finali nella sintesi di principi attivi; il terzo riguarda l’espressione ricombinante della tirosinasi umana, la sua parziale purificazione e caratterizzazione. Nel primo progetto, in collaborazione con Fabbrica italiana sintetici (FIS) è stato individuato un passaggio critico nella sintesi di un building block della Moxifloxacina e n’è stata proposto un’alternativa via enzimatica che prevede la risoluzione di una miscela racemica di un diestere precursore. A questo scopo è stato ricercato un enzima che fosse in grado di idrolizzare selettivamente uno dei due enantiomeri al fine di generare la relativa forma acida enantiomericamente pura, facilmente separabile dall’enantiomero non reagito, ed utilizzare successivamente l’enantiomero con configuraione desiderata per la preparazione del (4as,7as)-ottaidro-1H-pirrolo[3,4-b]piridina, elemento costitutivo della Moxifloxacina. Dopo aver testato diversi enzimi commerciali, già utilizzati in letturatura per effettuare risoluzioni racemiche, ed utilizzando diversi approcci analitici (tecniche NMR e HPLC-MS), è stato identificato con successo nell’enzima lipasi B di Candida Antarctica un valido strumento per idrolizzare selettivamente una miscela racemica di dimetil 1-acetilpiperidina-2,3-dicarbossilato in ambiente acquoso. La selettivià enantiomerica è stata determinata mediante HPLC chirale, confermando che l’idrolisi procede solo sull’enantiomero con configurazione 2R,3S. In più l’analisi HPLC-MS ha evidenziato che solo uno dei due gruppi metilici viene idrolizzato dalla lipasi, conferendo all’enzima anche regioselettività. Il prodotto di reazione è stato ulteriormente caratterizzanto mediante tecniche NMR (COSY, HMQC, HMBC) le quali hanno indicato che l’idrolisi avviene al metile in posizione 3. Uno studio cinetico condotto mediante NMR ha poi permesso di stimare le costanti cinetiche Km e Vmax della reazione di idrolisi. L’enzima è stato utilizzato da FIS per la sintesi in scala di alcuni grammi del precursore della Moxifloxacina. Il processo è stato sottoposto a domanda di brevetto. Un secondo progetto, condotto ancora in collaborazione con FIS, si è focalizzato sul tentativo di superare un passaggio critico nella sintesi organica del testosterone (TS) che consiste in una riduzione regio- e stereo-specifica dal 4-andro-3,17-dione (AD). In accordo con la letteratura non esistono enzimi commercialmente disponibili in grado di catalizzare in modo appropriato questa trasformazione. Dal momento che sia il substrato che il prodotto sono composti naturali, è stata focalizzata la ricerca nell’individuazione di un enzima che in natura effettuasse l’analoga trasformazione. La categoria enzimatica che catalizza questa trasformazione è generalmente classificata come 17b-idrossisteroide deidrogenasi (E.C.:1.1.1.51). Tuttavia questi enzimi, nei diversi organismi, si differenziano in termini di regioselettività e velocità di catalisi. La combinazione di uno screening bioinformatico e bibliografico ha permesso di individuare due candidati che sono stati selezionati per l’espressione in forma ricominante: 17b-idrossisteroide deidrogenasi tipo 5 murina e il prodotto genico YMR226c di Saccaromiyces cereviseae. Le sequenze codificanti degli enzimi sono state clonate in vettori adatti per l’espressione in E.coli, anche in fusione con una coda di istidine. Una preparazione in piccola scala degli enzimi ricombinanti ha permesso di effettuare tests di attività sul substrato desiderato. Solo l’enzima murino ha mostrato attività nei confronti dell’AD ed è stato oggetto di ulteriori studi. Una preparazione in piccola scala ha permesso di analizzare il prodotto ottenuto dalla reazione, in termini di regio- e stereo-selettività e resa, così come la valutazione della stabilità termica dell’enzima, la preferenza per il cofattore (NADPH o NADH) e la scelta dell’adeguata frazione di cosolvente da utilizzare per incrementare la solubilità del substrato in acqua. Un protocollo di purificazione dell’enzima in scala più consistente è successivamente stato identificato e migliorato. La quantità di enzima ottenuta dalle preparazioni, in combinazione con l’utilizzo di una D-glucosio deidrogenasi commerciale, per riciclare il cofattore, ha permesso di convertire alcuni milligrammi di AD. Anche per questo processo è stato effettuata richiesta di brevetto. Il terzo pregetto riguarda l’enzima tirosinasi umano. Questo enzima è implicato in diverse patologie e rappresenta un potenziale bersaglio farmaceutico per trattare disordini nella sintesi della melanina, melanoma e patologie associate a specie ROS. L’enzima è stato espresso in due forme ricombinanti utilizzando cellule di insetto sf9 e il sistema baculovirus (Bac to Bac ®, Invitrogen), un sistema in grado di effettuare la glicosilazione. Entrambi le forme, la prima nativa e la seconda priva di sequenza segnale e regione transmembrana, sono state espresse dalle cellule ed inizialmente osservate mediante analisi western blot. Il protocollo di purificazione si è focalizzato sulla forma nativa, che appare associata alle membrane. Diversi detergenti sono stati utilizzati per solubilizzare l’enima ma solo Triton 100X, n-dodecyl-β-D-maltoside and SDS si sono dimostrati efficaci. A seguto della solubilizzazione, test di attività sono stati condotti con i substrati naturali L-DOPA e L-tirosina, mediante saggi spettrofotometrici. Questa attività era assente in cellule di insetto non infettate o esprimenti la tirosinasi umana in forma solubile. Quest’ultimo controllo ha confermato l’importanza della glicosilazione nel corretto folding della proteina. Un primo protocollo di purificazione della proteina in forma nativa risultato poco efficiente ha costretto ad effettuare una serie di miglioramenti non solo nel nella purificazione, ma anche nelle condizioni di espressione e nei test di attività adottati. Tuttavia il basso livello di espressione è rimasto il punto critico della proceduta, che ha obbligato a tentare di isolare l’enzima direttamente su gel SDSPAGE. Un sistema di test di attività, sviluppato utilizzando piastre da 96 pozzetti, ha permesso di determinare le costanti cinetiche di substrati naturali ed artificiali, cosi come di inibitori noti. Lo screening è stato condotto in parallelo utilizzando l’estratto solubile contenente la tirosinasi umana e l’enzima tirosinasi di S. Antibioticus un enzima con un elevato livello di omologia con la tirosinasi di S. castaneoglobusporus la cui struttura e stata recentemente determinata. Questo ha permesso di confrontare direttamente i dati ottenuti per le due tirosinasi e proporre un modello per la tirosinasi umana.
Zini, Alessandro. "Industria 4.0: analisi del fenomeno e progettazione di un sistema per un ambiente di produzione industriale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17546/.
Full textBUTTURI, MARIA ANGELA. "Integrazione di sistemi a energia rinnovabile nel sistema elettrico locale: stato dell’arte e soluzioni innovative nell’ambito della Simbiosi Industriale e della Simbiosi Urbana-Industriale." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1244336.
Full textReducing emissions responsible for the climate change is recognized as a strategic goal at European and global level. A higher deployment of renewable energy sources (RES) is considered as essential for a transition towards a more sustainable energy system. This low-carbon energy transition requires both the development and use of innovative technologies, particularly at end-use sectors (buildings, industry and transport), and new management approaches as well as new market design and business models. This study explores the sustainability driven opportunities offered by the energy based Industrial and Urban-Industrial Symbiosis approach. The Industrial Energy Symbiosis (IES) considers the sharing of energy-related resources, facilities and infrastructures as an effective model to promote energy conservation measures and the renewable energy sources uptake at the industrial level. In addition, an improved low-carbon strategy can be achieved creating energy synergies between industrial districts and the adjacent urban areas. Establishing Urban-Industrial Energy Symbiosis (UIES) allows optimizing the energy production and consumption and exploiting the local knowhow and human resources. These new integrated system needs a change of perspective, considering a multi-stakeholder action: energy service companies, local communities, industry sector, consumers, policy makers, researchers must get actively involved in participatory planning processes to guide the transformation of the energy system and the research and innovation process, and respond adequately to the needs of the territory. Thus, an in-depth analysis of the manifold technical, economic, organizational, regulatory, environmental and social drivers and barriers of the energy symbiosis approach are presented, with the aim of modelling the optimal energy synergies configurations among firms including RES. A methodology is developed to support energy managers, single firms, groups of firms within industrial parks, and decision-makers to evaluate energy synergies and projects involving RES, taking into account the economic, environmental and social impacts of the projects. Lastly, a sustainability-driven framework is developed, with the aim of modeling Urban–Industrial Energy Symbiosis networks integrating RES from a multi-stakeholder point of view and supporting decision-making on the economic, environmental, and social sustainability of the energy synergies. The application of the developed decision-making tools to specific case studies emphasizes how collective strategies (IES or UIES) allow better management of the energy supplied by renewable sources.
Passarello, Giuseppe. "Programmazione di breve termine di impianti industriali di cogenerazione per la massimazione dei ricavi." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1100.
Full textCoin, Giacomo <1993>. "La Pianificazione aziendale, Il piano industriale e Il Piano Industriale di Natoora Ltd per l'apertura di un negozio a Londra." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15133.
Full textAmadori, Niccolo'. "Analisi e ottimizzazione della gestione del magazzino industriale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9714/.
Full textMontedoro, Vincenzo. "Realizzazione di una camera iperspettrale per uso industriale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9572/.
Full textManzini, Caterina. "Impianti e macchine nella produzione industriale della birra." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textMeskine, Zakaria. "Applicazione di metodologie per la diagnosi energetica industriale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textSilva, Bruna Pires da [UNESP]. "Interferência relativa entre o tomateiro industriale Amaranthus viridis." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2012. http://hdl.handle.net/11449/96854.
Full textConselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
Objetivou-se com este trabalho determinar a interferência relativa entre tomateiro industrial e caruru-de-mancha (Amaranthus viridis). A metodologia utilizada foi a de um experimento aditivo para as duas monoculturas (tomateiro e caruru-de-mancha), que variou de 20 a 100 plantas m-2, para determinar o valor a partir do qual a produção se torna independente do aumento da densidade para cada espécie, e um experimento substitutivo, com a população total de 60 plantas m-2, com cinco proporções de tomateiro:caruru-de-mancha (100:0; 75:25; 50:50; 25:75; 0:100). No experimento aditivo para as monoculturas foram avaliados aos 60 DAP: altura, número de folhas, flores e frutos, biomassa fresca de frutos e biomassa seca de folhas, caule, frutos e total, para as plantas de tomate, e altura, número de folhas, biomassa seca de folhas, caule, inflorescência e total para o caruru-de-mancha. Para o ensaio substitutivo, realizou-se uma avaliação aproximadamente aos 60 DAP (mesmas características avaliadas no aditivo) e outra ao final do término do período experimental (aos 120 DAP), quando foram avaliados também os teores de macronutrientes nas folhas das duas espécies e a produção total dos frutos do tomateiro (número, biomassa fresca e biomassa seca de frutos). Os experimentos foram conduzidos em delineamento experimental de blocos casualizados, com 4 repetições, para cada época de avaliação. A análise da competitividade foi efetuada por meio de diagramas aplicados a experimentos substitutivos e índices de competitividade, sendo os dados médios de produção de frutos (tomateiro) e os teores de macronutrientes das folhas (tomateiro e caruru-de-mancha) submetidos à análise de variância pelo teste F, com as médias comparadas pelo teste de Tukey, a 5% de probabilidade
This work aimed to quantify the relative interference between industrial tomato and Amaranthus viridis. It was used an additive experiment for two monocultures (tomato and A. viridis), which varied from 20 to 100 plants m-2, in order to determine the value at which the production became independent from density increase for each species, as well as a replacement series experiment with a total density of 60 plants m-2 and five proportions of tomato: A. viridis (100:0; 75:25; 50:50; 25:75; 0:100). In the additive experiment the height, number of leaves, flowers and fruits, fresh biomass of fruits and dry biomass of leaves, stems, fruits and total for the tomato plants were measured, whereas the height, number of leaves, dry biomass of leaves, stem, inflorescence and total were measured for the A. viridis, both at 60 days after planting (DAP). For the replacement series experiment, the same characteristics mentioned above were evaluated at 60 and 120 DAP. In addition, the levels of macronutrients in the leaves of both species were also obtained, as well as the total production of tomato fruits (number, fresh and dry weight of fruits), at 120 DAP. The experiments were set up in a randomized complete block design (RCBD) with four replications for each evaluation period. Competitive analysis was obtained by using diagrams, which are usually applied to replacement series studies, and relative competitive indices. Thus, the average data for the production of fruits (tomato) and the levels of macronutrients in the leaves (tomato and slender amaranth) were analyzed by F test, followed by Tukey test at 5% probability
Silva, Bruna Pires da. "Interferência relativa entre o tomateiro industriale Amaranthus viridis /." Jaboticabal, 2012. http://hdl.handle.net/11449/96854.
Full textBanca: Arthur Bernardes Cecílio Filho
Banca: Ricardo Victória Filho
Resumo: Objetivou-se com este trabalho determinar a interferência relativa entre tomateiro industrial e caruru-de-mancha (Amaranthus viridis). A metodologia utilizada foi a de um experimento aditivo para as duas monoculturas (tomateiro e caruru-de-mancha), que variou de 20 a 100 plantas m-2, para determinar o valor a partir do qual a produção se torna independente do aumento da densidade para cada espécie, e um experimento substitutivo, com a população total de 60 plantas m-2, com cinco proporções de tomateiro:caruru-de-mancha (100:0; 75:25; 50:50; 25:75; 0:100). No experimento aditivo para as monoculturas foram avaliados aos 60 DAP: altura, número de folhas, flores e frutos, biomassa fresca de frutos e biomassa seca de folhas, caule, frutos e total, para as plantas de tomate, e altura, número de folhas, biomassa seca de folhas, caule, inflorescência e total para o caruru-de-mancha. Para o ensaio substitutivo, realizou-se uma avaliação aproximadamente aos 60 DAP (mesmas características avaliadas no aditivo) e outra ao final do término do período experimental (aos 120 DAP), quando foram avaliados também os teores de macronutrientes nas folhas das duas espécies e a produção total dos frutos do tomateiro (número, biomassa fresca e biomassa seca de frutos). Os experimentos foram conduzidos em delineamento experimental de blocos casualizados, com 4 repetições, para cada época de avaliação. A análise da competitividade foi efetuada por meio de diagramas aplicados a experimentos substitutivos e índices de competitividade, sendo os dados médios de produção de frutos (tomateiro) e os teores de macronutrientes das folhas (tomateiro e caruru-de-mancha) submetidos à análise de variância pelo teste F, com as médias comparadas pelo teste de Tukey, a 5% de probabilidade
Abstract: This work aimed to quantify the relative interference between industrial tomato and Amaranthus viridis. It was used an additive experiment for two monocultures (tomato and A. viridis), which varied from 20 to 100 plants m-2, in order to determine the value at which the production became independent from density increase for each species, as well as a replacement series experiment with a total density of 60 plants m-2 and five proportions of tomato: A. viridis (100:0; 75:25; 50:50; 25:75; 0:100). In the additive experiment the height, number of leaves, flowers and fruits, fresh biomass of fruits and dry biomass of leaves, stems, fruits and total for the tomato plants were measured, whereas the height, number of leaves, dry biomass of leaves, stem, inflorescence and total were measured for the A. viridis, both at 60 days after planting (DAP). For the replacement series experiment, the same characteristics mentioned above were evaluated at 60 and 120 DAP. In addition, the levels of macronutrients in the leaves of both species were also obtained, as well as the total production of tomato fruits (number, fresh and dry weight of fruits), at 120 DAP. The experiments were set up in a randomized complete block design (RCBD) with four replications for each evaluation period. Competitive analysis was obtained by using diagrams, which are usually applied to replacement series studies, and relative competitive indices. Thus, the average data for the production of fruits (tomato) and the levels of macronutrients in the leaves (tomato and slender amaranth) were analyzed by F test, followed by Tukey test at 5% probability
Mestre
LIVI, GIANLUCA. "Il software, tra diritto d’autore e brevetto industriale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/202101.
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