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Journal articles on the topic 'Infanzia'

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1

Giusti, Rosa. "Infanzia siriana." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (March 2014): 226–27. http://dx.doi.org/10.3280/mg2014-001028.

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2

Bellisari, Antonietta. "La seconda socializzazione nella prima infanzia." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (November 2017): 28–51. http://dx.doi.org/10.3280/we2016-002003.

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3

Diasio, Nicoletta, and Simona Tersigni. "Corpo e infanzia in situazione migratoria." INTERAZIONI, no. 1 (September 2014): 47–60. http://dx.doi.org/10.3280/int2014-001005.

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4

Nicoletta Rosati. "L' educazione STEM al nido: una sfida possibile." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 188–207. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.160.

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Abstract:
Il documento della Commissione europea Proposal for Key Principles of a Quality Framework for Early Childhood Education and Care (2014) ha posto in rilievo l’importanza di una specificità dell’educazione infantile. I vari documenti europei “Starting Strong” (OECD, 2001; 2006; 2012; 2021) sottolineano come un’educazione adeguata a partire dalla prima infanzia possa garantire uno sviluppo pieno e olistico della persona del bambino. Studi economici, inoltre, ritengono che un’istruzione precoce di qualità possa contribuire alla crescita del “capitale umano” di ogni nazione. Partendo da queste considerazioni si può comprendere quanto sia importante far sviluppare precocemente le abilità che permettano di affrontare la complessità sociale attuale. Tra queste abilità, le cosiddette abilità STEM sono considerate basilari per lo sviluppo olistico della personalità fin dalla prima infanzia. Il presente contributo intende illustrare una riflessione sugli effetti dell’educazione STEM nella prima infanzia richiamando gli esiti del progetto europeo di ricerca Kitchen Lab 4 Kids e una prima esperienza di insegnamento delle abilità STEM nel nido.
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5

Immacolata Messuri. "Social media e infanzia: rischi e opportunità." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 37–50. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.191.

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Abstract:
L’articolo affronta il tema dei social media e dei social network nell’infanzia. La riflessione mostra l’importanza di una ridefinizione delle pratiche didattiche, che devono essere orientate alla realizzazione di ambienti di apprendimento sempre più rispondenti alle diverse esigenze educative. Attraverso i social network è possibile realizzare azioni formative e didattiche diffuse, ma è necessario progettare e realizzare adeguate azioni formative per il personale coinvolto. La capacità di insegnare dei social media e dei social network suggerisce percorsi educativi più attenti alla dimensione esperienziale del bambino in fase di educazione e alla sua educabilità. Ciò richiede, da parte del docente, una lettura interdisciplinare dei processi cognitivi del soggetto e dei suoi modi di essere e di agire.
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6

Prino, Laura Elvira, Donatella Scarzello, Protima Agostini, and Angelica Arace. "Immigrazione e genitorialità: cognizioni genitoriali in infanzia." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (April 2020): 159–90. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-001008.

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7

d'Orsi, Angelo. ""Un'avventura meravigliosa". Infanzia e adolescenza di Leone Ginzburg." HISTORIA MAGISTRA, no. 6 (August 2011): 50–61. http://dx.doi.org/10.3280/hm2011-006006.

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8

Sabatello, Ugo, and Francesca Santoro. "Infanzia e salute mentale in epoca di crisi." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (November 2013): 83–96. http://dx.doi.org/10.3280/mg2013-004011.

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9

Alessia Rosa. "Fare autovalutazione nella scuola dell'infanzia. Rapporto sulla sperimentazione del RAV Infanzia, a cura di Michela Freddano e Cristina Stringher, FrancoAngeli, 2021." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 326–27. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.219.

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10

Pentini, Anna Aluffi. "Una rilettura interculturale del concetto di spazio potenziale di Donald Winnicott. Analisi di un’esperienza educativa italiana." Educar em Revista 34, no. 68 (April 2018): 289–303. http://dx.doi.org/10.1590/0104-4060.57815.

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Abstract:
SOMMARIO In questo contributo si vuole dare conto della situazione italiana per quanto riguarda l’approccio educativo alla prima infanzia, e descrivere un progetto interculturale1, ideato, realizzato, monitorato e sostenuto per venti anni a Roma in un’ottica di pedagogia sociale2. Il nucleo fondante di questo progetto è il concetto di spazio potenziale di Winnicott (1971, 1986), applicato all’educazione interculturale e al sostegno alla genitorialità. Dati gli sviluppi delle politiche educative italiane attuali,3alcune pratiche che sono state concretamente realizzate in questo progetto, grazie al costante accompagnamento di consulenza pedagogica, potranno essere recuperate per promuovere una dimensione di accoglienza delle diversità nel contesto formativo e per rendere l’istituzione scolastica, anche quella della prima infanzia, un contesto democratico in cui si promuove la parità tra i bambini.
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11

Pedriali, Federica G., and Gian Carlo Roscioni. "Il Duca di Sant'Aquila, Infanzia e giovinezza di Gadda." Modern Language Review 94, no. 3 (July 1999): 846. http://dx.doi.org/10.2307/3737062.

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12

Simonelli, Chiara, Francesca Tripodi, Stefano Eleuteri, and Marta Giuliani. "Lo sviluppo sessuale ed affettivo in etŕ scolare." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 1 (July 2010): 5–22. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2010-001001.

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Abstract:
Lo studio della "seconda infanzia", definita in letteratura internazionale middle childhood, ci offre una chiave di lettura piů ampia dei processi di sviluppo sessuo-affettivi che si sono avviati giŕ dai primi anni di vita. Il sesso biologico di appartenenza č infatti solo l'elemento primario dal quale si costruisce poi l'identitŕ di genere, che viene intesa come la percezione soggettiva di appartenere al genere maschile o femminile. L'etŕ scolare, nonostante non sia stata molto indagata dai ricercatori, si configura invece come una tappa fondamentale nel consolidamento del ruolo di genere, mediante il processo di socializzazione che la caratterizza. Nel presente articolo gli Autori si focalizzano proprio sui cambiamenti e le trasformazioni che contraddistinguono la fascia di etŕ 6-12, affrontando il tema secondo un'ottica multidimensionale, che rispetti la complessa interazione di corpo, mente e societŕ. L'analisi del consolidamento nella seconda infanzia dell'empatia, della reciprocitŕ e dell'amicizia conduce ad un approfondimento critico del concetto di latenza sessuale.
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13

Long, Joëlle, and Francesco Vitrano. "Uguali e diversi. Infanzia e adolescenza di fronte alla disabilità." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (July 2022): 5–12. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-004001.

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14

Crisafi, Cettina, and Nicoletta Ragonese. "Trauma evolutivo e disturbo del comportamento alimentare nella prima infanzia." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (May 2015): 31–54. http://dx.doi.org/10.3280/mal2015-001003.

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15

Drigo, P., M. Vecchi, A. M. Laverda, M. Salandin, P. A. Battistella, L. Rigobello, M. Pellone, and C. Carollo. "Cisti midollari in etá pediatrica Aspetti clinici e neuroradiologici in due casi." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 6 (December 1996): 685–91. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900610.

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Abstract:
La patologia midollare, sia di tipo malformativo che espansivo, può presentare nella prima infanzia una sintomatologia subdola, talora atipica, che può rendere difficile la diagnosi eziologica. Riportiamo 2 nuovi casi di cisti midollari in età pediatrica, non associate a malformazioni spino-vertebrali, che hanno presentato difficoltà diagnostiche sia cliniche che neuroradiologiche.
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16

Caldin, Roberta. "I processi inclusivi nella prima infanzia tra diritti e responsabilità." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2016): 106–26. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2016oa3998.

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Abstract:
In this paper we address some issues about inclusive education, in particular at the nursery. Some indications are remind by the Convention on the Rights of Persons with Disabilities and the World Report on Disability relating to access to schooling and education of boys and girls with disabilities, in the world. The facilitative contexts, the meeting with parents and the educational and helping relationship are some essential elements of the educational aspect of a nursery school: these also open the discussion on the presence of parental elements in the educational help professions and on the educational "cure".
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17

Baronti (book editor), Giancarlo, and Deana Basile (review author). "Percorsi di protezione della gravidanza del parto e della prima infanzia." Confraternitas 10, no. 2 (July 1, 1999): 28–29. http://dx.doi.org/10.33137/confrat.v10i2.13133.

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Colin, Mariella. "Chiara Lepri, Parole in libertà. Infanzia, gioco e linguaggio poetico-narrativi." Transalpina, no. 17 (October 2, 2014): 269–71. http://dx.doi.org/10.4000/transalpina.1689.

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19

Gissi, Alessandra, Stefania Bartoloni, Ferdinando Fasce, and Emanuele Bernardi. "Recensioni." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (February 2022): 185–201. http://dx.doi.org/10.3280/mon2021-002007.

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Abstract:
In questo numero:Vinzia Fiorino, Il genere della cittadinanza. Diritti civili e politici delle donne in Francia (1789-1915) (Alessandra Gissi)Beatrice Pisa, Infanzia abbandonata, orfani e pupilli della nazione in Italia (1915-1920) (Stefania Bartoloni)Raffaella Baritono, Eleanor Roosevelt. Una biografia politica (Ferdinando Fasce)Elena Aga Rossi, L'Italia tra le grandi potenze. Dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda (Emanuele Bernardi)
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20

Moira Sannipoli. "I servizi per la prima infanzia come contesti inclusivi: visioni e possibilità." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 208–24. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.158.

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Abstract:
L’articolo propone una riflessione sulle possibili dimensioni inclusive dei servizi per la prima infanzia. Le considerazioni presentate nascono da un progetto di ricerca condotto nella Regione Umbria attraverso uno strumento autoriflessivo chiamato Self Reflection Tool, messo a punto dall’Agenzia europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’educazione inclusiva. I punti attenzionati, in termini di elementi esistenti e da potenziare, hanno riguardato l’atmosfera complessivamente accogliente, il contesto sociale inclusivo, l’approccio centrato sul bambino, l’accessibilità di ambiente, i materiali e le opportunità di comunicazione, l’insegnamento e l’ambiente apprendimento inclusivo a misura anche di famiglia.
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21

Marone, Paola. "Elena Zocca, Infanzia e santità. Un difficile incontro alle origini del cristianesimo." Augustinianum 61, no. 2 (2021): 624–27. http://dx.doi.org/10.5840/agstm202161240.

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Wasniewska, Malgorzata, Alessandra Li Pomi, and Antonietta Spinuzza. "Quando e perché sospettare e trattare l’insufficienza tiroidea subclinica nella seconda infanzia?" L'Endocrinologo 21, S1 (May 2020): 23–24. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-020-00713-3.

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Montesi, Barbara. "Alla ricerca di Shirley Temple? Cinema, celebrity culture e infanzia nell'Italia fascista." STORIA E PROBLEMI CONTEMPORANEI, no. 88 (January 2023): 93–113. http://dx.doi.org/10.3280/spc2021-088006.

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Benedetti, Laura. "Il linguaggio dell’amicizia e della città: L’amica geniale di Elena Ferrante tra continuità e cambiamento." Quaderni d'italianistica 33, no. 2 (February 9, 2013): 171–87. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v33i2.19423.

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Abstract:
L’ultimo romanzo di Elena Ferrante, L’amica geniale. Infanzia, adolescenza, continua una ricerca linguistica incentrata sulla dicotomia lingua/dialetto già evidente nella produzione precedente della scrittrice, mentre sposta l’attenzione dal rapporto madre-figlia a quello tra amiche, sentimento spesso trascurato nella letteratura, non solo italiana. Il saggio analizza gli elementi di continuità e cambiamento nella narrativa di Ferrante alla luce delle riflessioni elaborate del Gender Criticism (Virginia Woolf, Adrienne Rich, Marianne Hirsch, Janice Raymond e altri) e delle teorie sullo sviluppo della personalità (Diamond).
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Cioccolanti, Emanuela, Micol Franco, Giulio D'Adamo, and Antonio Onofri. "L'esperienza adottiva Un contesto sicuro per curare i traumi di una infanzia difficile?" PSICOBIETTIVO, no. 2 (July 2016): 135–57. http://dx.doi.org/10.3280/psob2016-002010.

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Pedrazza, Monica, and Giulio Boccato. "Attachment style questionnaire: contributo alla validazione italiana." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (December 2011): 9–26. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-001002.

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Abstract:
Nella prima infanzia, gli individui sviluppano stili di attaccamento che possono essere di tipo sicuro versus insicuro, a seconda delle reazioni della figura primaria alle loro richieste di protezione e sicurezza. Il particolare stile di attaccamento sviluppato nella prima infanzia influenza il modello operativo interno, nelle relazioni intime adulte, guidando percezioni, attribuzioni e stile comunicativo tra partner. L'Attachment Style Questionnaire (ASQ, Feeney, Noller e Hanrahan, 1994) si presenta come un ottimo strumento per la misurazione degli stili di attaccamento in etŕ adulta: e di facile somministrazione e scoring, costa poco, ha ragionevoli proprietŕ psicometriche e validitŕ di criterio. Lo scopo del presente studio e di contribuire alla validazione dell'ASQ nel contesto italiano: 402 studenti universitari hanno partecipato allo studio. I coefficienti di affidabilitŕ variano da .64 a .71, presentando quindi moderati ma soddisfacenti livelli di affidabilitŕ. La validitŕ di criterio, esaminata tramite correlazioni sia tra le sottoscale dell'ASQ, sia tra queste e le descrizioni proposte da Hazan e Shaver (1987), confermano una buona corrispondenza tra lo strumento ed i profili. La struttura fattoriale e stata indagata attraverso analisi fattoriale confermativa che ha mostrato l'adeguatezza del modello a tre fattori: sicuro, evitante, ansioso. I risultati replicano quelli ottenuti da Feeney e colleghi anche nel contesto italiano. L'ASQ si pone dunque come un ottimo strumento auto-somministrabile per la misurazione delle differenze individuali negli stili di attaccamento anche in etŕ adulta. Nella discussione sono affrontate alcune questioni metodologiche legate alla misura dell'attaccamento in etŕ adulta.
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Galdieri, Michela, and Emanuela Zappalà. "La CAA e il ruolo dei facilitatori per lo sviluppo delle abilità comunicative negli studenti con Disturbo dello Spettro Autistico." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 171–81. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12948.

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Abstract:
Il Disturbo dello Spettro Autistico si manifesta con difficoltà nella relazione e nella comunicazione, nell'imitazione e nel gioco, sin dalla primissima infanzia. L'acquisizione di life skills, essenziali per favorire il successo scolastico, la partecipazione sociale e lo sviluppo di comportamenti adattivi, richiede l'individuazione di strategie educative che possano essere utilizzate dai docenti per lo sviluppo di abilità comunicative e interpersonali. Analogamente, la valorizzazione dei principali partner comunicativi, in qualità di facilitatori della comunicazione, può migliorare efficacemente lo sviluppo della comunicazione degli studenti, anche in età adolescenziale, creando maggiori opportunità di inclusione sociale e scolastica.
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Villa, Angelo. "La clinica e il suo oltre. La questione del maltrattamento infantile." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 21 (April 2011): 93–106. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-021006.

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Abstract:
La questione del maltrattamento infantile non puň e non deve essere ridotta ad una procedura di ricostituzione di una supposta innocenza infantile. Questo in effetti serve a rassicurare la societŕ sulle proprie buone intenzioni, ma ferma il bambino nella sua condizione di inferioritŕ senza riuscire ad introdurlo nella dinamica del divenire un adulto, la quale non puň essere un tragitto privo di ogni turbamento. I concetti di trauma, di cura, e la stessa idea di infanzia vanno considerati nella loro storia e complessitŕ e non in un'ottica che riduce tutto ad un fatto acclarato.
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Miller, Martha. "Review of L’amica geniale: infanzia, adolescenza (Rome: Edizioni e/o, 2011), by Elena Ferrante." Eutomia 1, no. 15 (September 18, 2015): 578. http://dx.doi.org/10.19134/eutomia-v1i15p578-583.

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Confalonieri, Emanuela, Cristina Giuliani, Alessandra Bongiana, and Paola Pavesi. "Storie di violenza in infanzia e adolescenza e prostituzione in etŕ adulta: quali legami?" MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (June 2009): 93–112. http://dx.doi.org/10.3280/mal2009-002008.

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Abstract:
- The present study, related to the one published some years ago (Confalonieri et al., 2004), is an investigation on forced prostitution and the related violence's types in immigrant women involved in streetwalking prostitution. Using the social records available by the Ufficio Stranieri (Comune di Milano), the purpose is to identify the presence of 1) childhood maltreatments or violence before the entry in sex exploitation market and 2) subsequent adult sexual revictimization from partners, pimps and clients. Data were analysed using phenomenological descriptive analysis. The relationship between childhood maltreatment and abuse and subsequent involvement in sex work is discussed comparing data and life histories of immigrant prostitutes coming from Nigeria and East Europe. The role played by social and contexual variables in sexual exploitation story are also considered.Key words: immigration, violence, prostitution, infancy, adulthood.Parole chiave: immigrazione, violenza, prostituzione, infanzia, etŕ adulta.
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Rothschild, Berthold. "Il "familiarismo". Notizie dall'interno dell'idillio." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (March 2010): 53–66. http://dx.doi.org/10.3280/pu2010-001004.

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Abstract:
Il concetto di "familiarismo" riunisce le correnti sotterranee attive, presenti nelle costellazioni parentali del passato e attuali e nelle manifestazioni psichiche e sociali. Piů precisamente, č l'espressione di forme relazionali che sono guidate da una spinta (Reiz) che attraversa l'intera esistenza, volta al ripristino di una rete relazionale in cui "appartenenza", "reimpossessamento" e "accettazione" giocano un ruolo fondamentale. Il familiarismo si collega ai modelli delle relazioni precoci conosciute nella prima infanzia come "fantasma" e "strato interiorizzato". Contiene relazioni di cura e di ambivalenza. Non si riferisce ai rapporti reali, ma piuttosto a un terreno dell'immaginario, con effetti sul presente e sulle configurazioni psichiche.
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Cerqua, Rosalba. "La Fondazione Banco di Napoli per l'assistenza all'infanzia - Progetto infanzia per gli adolescenti della Campania." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (April 2010): 239–42. http://dx.doi.org/10.3280/mg2009-004028.

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Guttuso, Miriam, and Aluette Merenda. "La violenza invisibile. La negazione del trauma relazionale e le sue conseguenze nella prima infanzia." INTERNATIONAL JOURNAL OF MULTIDISCIPLINARY TRAUMA STUDIES, no. 1 (July 2016): 113–19. http://dx.doi.org/10.3280/ijm2016-001012.

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Maigron, Maryline. "Conflits armés et conflit intérieur dans Guerra di infanzia e di Spagna de Fabrizia Ramondino." Cahiers d’études italiennes, no. 3 (June 15, 2005): 155–65. http://dx.doi.org/10.4000/cei.283.

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Savoiardo, M., L. Strada, G. Uziel, E. Ciceri, C. Antozzi, and M. Zeviani. "La risonanza magnetica nelle encefalomiopatie mitocondriali." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 1_suppl (April 1992): 25–32. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s105.

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Abstract:
Le encefalopatie mitocondriali sono un gruppo eterogeneo di malattie, in parte ancora in corso di definizione, per cui è sempre necessaria una conferma biochimica. Alcune malattie mitocondriali, come i difetti della β- ossidazione degli acidi grassi, possono causare gravi squilibri metabolici con ipoglicemia e coma che si ripercuotono in modo aspecifico sul sistema nervoso centrale determinando quadri di sofferenza cerebrale diffusa. Altre malattie mitocondriali determinano danni più specifici sul SNC. Nella prima infanzia la malattia più caratteristica è la malattia di Leigh, che determina alterazioni principalmente nel tegmento pontino e mesencefalico e nei nuclei della base. Alcuni casi presentano lesioni caratteristiche nei nuclei subtalamici, altri presentano reperti più aspecifici e diffusi simili a quadri di leucodistrofia. In età più tardiva (seconda infanzia o età adulta) la malattia più interessante dal punto di vista neuroradiologico è il MELAS, che presenta lesioni cortico-sottocorticali nelle regioni posteriori con distribuzione non tipicamente vascolare, sopra e sottotentoriali, che tuttavia possono essere ricondotte ai territori più distali dei vasi. Calcificazioni nei nuclei della base sono presenti in circa la metà dei casi. Un'altra encefalopatia mitocondriale dell'età giovanile o adulta è la sindrome di Kearns-Sayre, in cui la RM può dimostrare alterazioni nel tronco, nei talami, nei nuclei della base e nella sostanza bianca sottocorticale. Alterazioni nel neostriato possono essere osservate nelle sindromi distoniche associate ad atrofia ottica di Leber. Non sono descritte invece lesioni specifiche nel MERRF, in cui atrofia ed alterazioni della sostanza bianca sono state occasionalmente osservate. Esistono infine casi che presentano quadri clinici e neuroradiologici intermedi tra le varie sindromi mitocondriali. L'obiettivo di questa revisione è dimostrare alcuni aspetti tipici delle sindromi più comuni e indicare quali aspetti neuroradiologici, a volte inattesi, devono suggerire l'ipotesi di encefalopatia mitocondriale, permettendo cosi di indirizzare in modo corretto ulteriori indagini diagnostiche.
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Del Signore, Massimo, Valentina Francapi, Graziano Maino, and Lorena Trabattoni. "Un'esperienza di ricerca-azione per riprogettare le politiche per la prima infanzia e i servizi di refezione scolastica a Melzo (Milano)." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2011): 183–96. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003011.

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Abstract:
L'articolo presenta un'esperienza di ricerca-azione per valutare e progettare le politiche per la prima infanzia e per migliorare la qualitŕ dei servizi di refezione scolastica nel comune di Melzo in provincia di Milano. Nell'ambito della realizzazione del bilancio sociale comunale la ricerca-azione č stata attivata come modalitŕ di interlocuzione con i diversi stakeholder. Per sviluppare la ricerca-azione si sono costituiti due gruppi di lavoro composti da tecnici, politici e ricercatori. Il gruppo di ricerca ha utilizzato interviste e questionari per raccogliere informazioni, producendo report intermedi di restituzione, presentati e discussi con gruppi di cittadini. L'articolo sviluppa inoltre alcune considerazioni sull'utilizzo della ricerca-azione con finalitŕ politiche e sul ruolo dei ricercatori.
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Stefana, Alberto. "Introduzione al pensiero di Marion Milner." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2011): 355–74. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-003003.

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Abstract:
Viene analizzato l'utilizzo che la psicoanalista inglese Marion Milner (1900-1998) fa degli scenari immaginativi, suoi e del paziente, nella situazione analitica - considerata metafora del rapporto genitore-bambino - in cui il paziente introietta le modalitŕ di cura del terapeuta. L'illusione di unitŕ, di fusione "me-non me", avente una funzione strutturante ma che puň non trovare spazio nella prima infanzia, costituita ora dall'analisi, permette al paziente di regredire alle esperienze piů precoci per poterle elaborare in modo che possa riprendere, o avere luogo, un processo di sviluppo. Vengono presi in considerazione alcuni aspetti della teoria e della tecnica, e trattati i concetti di controtransfert, concentrazione nel corpo, vuoto, dubbio, cornice, fusione, creativitŕ, gioco, prelogica.
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Meccariello, Antonell, and Renata Mentasti. "L’ambiente di apprendimento nella scuola dell’infanzia: uno spazio fisico, mentale e culturale." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 76–86. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.298.

Full text
Abstract:
Recenti studi in ambito educativo evidenziano che la didattica, collocata in un ambiente di apprendimento ben progettato, si può fondare su pratiche innovative che mettono al centro gli studenti, promuovono l’apprendimento cooperativo, prevedono docenti sensibili alle differenze individuali, con forte enfasi sui feedback formativi. L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica sin dalla prima infanzia, oggetto di esplicita progettazione, per realizzare ambienti smart, veri e propri ecosistemi di apprendimento. L’articolo, partendo dalla definizione di ambiente di apprendimento, stimola una riflessione che conduce alla dimostrazione di come anche dei piccoli cambiamenti nelle aule esistenti e negli spazi di una scuola possono avere un impatto importante sui processi di insegnamento-apprendimento.
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Di Pentima, Lorenza, Alessandro Toni, and Grazia Attili. "Attaccamento, locus of control e quadri sintomatologici: differenze per genere ed età in infanzia e adolescenza." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (August 2019): 251–83. http://dx.doi.org/10.3280/rip2019-002003.

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Sanfelici, Mara. "L'esposizione alla violenza domestica in infanzia (Edv): ricerca empirica e strategie di intervento in Nord America." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (October 2018): 167–77. http://dx.doi.org/10.3280/mg2018-002015.

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Carbone, Sara, Roxanna Morote, Silvia Gabrielli, Silvia Rizzi, Odin Hjemdal, Frederick Anyan, and Valeria Donisi. "Sviluppare la resilienza: co-creare un programma di promozione della salute mentale coinvolgendo gli adolescenti del contesto scolastico del Trentino." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (September 2020): 103–22. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002007.

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Abstract:
L'associazione positiva tra il benessere mentale durante infanzia e adolescenza e il benessere in età adulta è dimostrata e richiede azioni preventive e di promozione del benessere. L'articolo riporta i bisogni degli adolescenti Trentini in merito alle abilità utili per il loro benes-sere: 49 studenti hanno partecipato ad una survey e 16 ad un laboratorio per valutare contenuti e metodi di un programma europeo per la resilienza (progetto UPRIGHT). I risultati della survey rivelano l'importanza di fare piani per il futuro e definire obiettivi, lavorare sul senso della propria vita, curare alimentazione, attività fisica, salute in generale, affrontare solitudine e isolamento. Dal laboratorio risultano importanti una migliore comunicazione con docenti e genitori, il miglioramento del clima di classe e della qualità delle relazioni interpersonali.
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Downing, George. "La video microanalisi nella terapia della coppia madre-bambino." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (March 2010): 9–18. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2010-001002.

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Abstract:
In occasione di un "incontro/confronto" organizzato dalla SIPRe a Milano il 21 febbraio 2009, George Downing ha illustrato il trattamento tramite video microanalisi di una coppia madre-bambina ricoverata nella clinica universitaria di Heidelberg. La madre, una donna abusata e gravemente traumatizzata durante la propria infanzia, rivela all'AAI di non avere elaborato la perdita traumatica di alcune importanti figure di riferimento e di andare incontro a fenomeni di micro dissociazione quando vengono evocate nel discorso. Nel video dell'interazione madre-figlia si notano con particolare rilievo la disfunzionalitŕ del comportamento materno e le strategie di adattamento della figlia. Messa di fronte a questa evidenza, la madre comprende meglio le ragioni della difficile intesa fra loro e ha la sensazione di "aprire una specie di porta".
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Reggiani, Flores. "Latte per la patria. Assistenza alla prima infanzia ed emergenza alimentare a Milano durante la Grande Guerra." SOCIETÀ E STORIA, no. 153 (September 2016): 485–519. http://dx.doi.org/10.3280/ss2016-153003.

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Bartholini, Ignazia. "Work-life balance e servizi per la prima infanzia: un'analisi di contesto in tema di welfare locale." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (January 2018): 88–104. http://dx.doi.org/10.3280/we2017-001006.

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Laera, Laura. "Infanzia e diritti al tempo della crisi: verso una nuova giustizia per i minori e la famiglia." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (November 2013): 103–7. http://dx.doi.org/10.3280/mg2013-004013.

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Plascencia González, Martín, and Kathia Núñez Patiño. "Infancia escolarizada en zonas rurales de la costa de Chiapas: condiciones de centros educativos preescolares." LiminaR Estudios Sociales y Humanísticos 18, no. 1 (November 13, 2019): 142–63. http://dx.doi.org/10.29043/liminar.v18i1.723.

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Abstract:
En el marco de los estudios de las infancias y su diversidad, abordando en particular la primera infancia escolarizada en contextos rurales, se desarrolló una investigación en la zona costa de Chiapas, México, para conocer la situación de instituciones que atienden infancia desde la perspectiva de los actores formadores: docentes y directivos. Los datos recolectados provienen de centros preescolares generales, Centros de Educación Comunitaria del Consejo Nacional de Fomento Educativo (CONAFE) y un Centro de Desarrollo Infantil. Se presentan resultados de las condiciones físicas, de formación, legales y de atención de dichas instituciones y se discuten los resultados en el marco de la infancia escolarizada y la marginación de la educación en contextos rurales.
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Di Nuovo, Santo, and Arturo Xibilia. "Il tempo del bambino e la regolazione del "diritto di visita" nelle separazioni con figli nella prima infanzia." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (May 2015): 38–43. http://dx.doi.org/10.3280/mg2015-002006.

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Henrichs, J., J. J. Bongers-Schokking, J. J. Schenk, A. Ghassabian, H. G. Schmidt, T. J. Visser, H. Hooijkaas, et al. "Funzione tiroidea materna nella prima fase della gravidanza e funzioni cognitiva nella prima infanzia: lo studio “Generazione R”." L'Endocrinologo 11, no. 4 (August 2010): 187–88. http://dx.doi.org/10.1007/bf03344737.

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Escalante Escalante, Regina, and Nadia Paola Acosta Marroquin. "Mirada psicopedagógica para infancias y contextos: Una experiencia académica." Horizontes Pedagógicos 23, no. 2 (December 31, 2012): 21–29. http://dx.doi.org/10.33881/0123-8264.hop.23203.

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Abstract:
El presente trabajo es producto de la indagación, saberes construidos, diálogos y las reflexiones compartidas por los docentes y estudiantes que hacen parte del componente Infancias y Contextos de la Licenciatura de Educación Infantil de la Universidad Libre, dentro de su currículo. De ahí, que desde la emergencia que trae la categoría de infancia en infancias, lo cual, ha implicado nuevas construcciones sociales que están transitando, universalizándose, transformando y debatiéndose en la actualidad. Es así, que se hace necesario dinamizar el campo de la Educación Infantil, mediante procesos educativos que fomenten la libertad de pensamiento, cambio, diálogo, autonomía, en donde se atesoren sentidos y significados del ser docente en formación. Es desde allí, que se pretende dar cuenta del devenir propio del componente, y de la categoría infancias, que, como estatuto epistemológico del campo, permite comprender la constitución misma de una apuesta formativa para los maestros y así mismo, la configuración de saberes propios de la Educación Infantil. Con este escrito se dará cuenta de algunas experiencias que surgen de los seminarios que hacen parte del componente, desde donde las reflexiones convergen para comprender otras perspectivas y escenarios que dan pie a nuevas miradas sobre las infancias, como categoría que lleva a pensarse en la profesionalización desde el saber, el hacer y ser del maestro que trabaje con los niños y niñas actuales con necesidades múltiples, activos, exigentes, participativos e incluyentes.
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Amigoni, Ferdinando. ""Un mucchio di reliquie". Perec e Pontalis: dall'assenza di memoria alla memoria dell'assenza." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2011): 333–54. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-003002.

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Abstract:
Georges Perec (1936-1982), grande scrittore francese di origine ebraica, da maggio 1971 a giugno 1975 č in analisi col famoso psicoanalista Jean-Bertrand Pontalis. Orfano della Shoah, Perec si trova in una difficilissima situazione di stallo: se vuole continuare a scrivere (ovvero, se vuole continuare a vivere), deve fare i conti con la sua infanzia, ma la memoria č assente; i genitori sembrano non aver lasciato nulla dietro di loro. Perec si trova, all'apparenza, privo di memoria: il suo inconscio sembra risolversi nel nulla di una dilagante macchia bianca. E tuttavia qualcosa sembra affiorare nel corso di un'analisi connotata da affetti molto forti: l'analizzando arriverŕ a capire che puň avvicinarsi al fantasma materno, alla sua assenza, senza restarne annichilito; l'analista comprenderŕ come sia necessario rispettare, in una certa misura, le fortificazioni difensive di un soggetto colpito nel corso dell'infanzia da una serie di lutti immedicabili e reali.
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