Academic literature on the topic 'Inferenziale'

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Journal articles on the topic "Inferenziale"

1

Pitacco, E. "Una generalizzazione del modello Inferenziale bayesiano «Poisson-Gamma». Application in assicurazioni malattia." Rivista di Matematica per le Scienze Economiche e Sociali 14, no. 1 (March 1991): 9–23. http://dx.doi.org/10.1007/bf02319396.

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2

Eagle, Morris N., and Jerome C. Wakefield. "La psicologia della Gestalt e la scoperta dei neuroni specchio." QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (May 2012): 45–52. http://dx.doi.org/10.3280/gest2011-002005.

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Abstract:
Studi recenti nel campo delle neuroscienze evidenziano che, nel momento in cui osserviamo un'altra persona compiere un'azione, si attivano nella nostra corteccia motoria gli stessi neuroni che si attiverebbero se noi stessimo compiendo l'azione osservata; tali neuroni sono stati chiamati "neuroni specchio". Il principio dell'isomorfismo esterno o interpersonale, formulato dagli psicologi della Gestalt Köhler e Koffka nel periodo tra gli anni '20 e gli anni '40, ha di fatto anticipato molti aspetti emersi dalla scoperta dei neuroni specchio. Inoltre, tanto la teoria dei gestaltisti, basata sul principio dell'isomorfismo interpersonale, quanto l'attuale teoria di Gallese (2003) sulla "simulazione incarnata", ispirata dalla scoperta dei neuroni specchio, convergono con l'affermazione centrale che la nostra generale abilitŕ di comprendere le azioni, le emozioni e le intenzioni degli altri sia implicita, automatica e non inferenziale.
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3

Ferretti, Francesco. "Nella testa del traduttore." PARADIGMI, no. 2 (July 2009): 113–22. http://dx.doi.org/10.3280/para2009-002009.

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Abstract:
- This paper analyses the process of translating by using the conceptual tools involved in two different models of linguistic comprehension: the code model and the inferential model. If communication is described as a process of coding and decoding the same thought in the same code, then translation into a different code becomes impossible. But linguistic communication, instead of a process of coding and decoding, can be considered an inferential practice that involves the human capacity of mind-reading. Once we abandon the explanation of translation as something happening between ideal and abstract entities (the linguistic codes), the real use of language, and translation with it, turns out to be a matter of degree.Keywords: Untranslatability, Code model, Inferential model, Processing effort, Pidgin, Mind-reading.Parole chiave: Intraducibilitŕ, Modello del codice, Modello inferenziale, Sforzo di elaborazione, Pidgin, Lettura della mente.
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4

Rosi, Fabiana. "Intercomprensione e plurilinguismo: studenti universitari di lingue e di discipline non linguistiche a confronto." Cuadernos de Filología Italiana 27 (July 7, 2020): 137–65. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.66537.

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Abstract:
: La ricerca confronta la capacità di intercomprensione dello spagnolo fra due gruppi di italofoni nativi, studenti universitari di lingue straniere e studenti universitari di discipline non linguistiche, prevalentemente di ingegneria, per verificare se la competenza linguistica plurilingue e la competenza metalinguistica più matura degli studenti di lingue determinino un vantaggio nella comprensione di un testo scritto in una lingua affine non conosciuta. Le analisi evidenziano analogie piuttosto che differenze fra i due gruppi sia sul piano della comprensione del contenuto, misurata in termini di comprensione globale, analitica e inferenziale, sia delle strategie di comprensione adottate. Il vantaggio degli studenti di lingue emerge solo nella rapidità di trasposizione del testo spagnolo in italiano. I risultati sottolineano così come l’intercomprensione fra lingue affini sia un fenomeno altamente spontaneo e incoraggiano ad impiegarla come risorsa efficace per incrementare la motivazione all’apprendimento di nuove lingue e promuovere il plurilinguismo.
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5

Cardosi, Emilio. "Gli effetti delle agevolazioni finanziarie sulle decisioni di investimento e sulle performance delle imprese: una valutazione empirica della legge 488/92." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (September 2010): 135–73. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-001006.

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Abstract:
La tematica delle agevolazioni finanziarie a favore delle imprese costituisce, da sempre, oggetto di notevole attenzione ed interesse da parte di studiosi, economisti e policy maker. La domanda di ricerca deriva da esigenze di policy - allo scopo di migliorare l'efficienza e l'efficacia delle norme di incentivazione - oltre che dalla richiesta di analisi empiriche per dare risposta a quesiti di tipo teorico. Gli studi presenti nella letteratura nazionale che esaminano gli effetti che le agevolazioni finanziarie producono sulle imprese - utilizzando dati d'impresa e non dati aggregati - non sono molto numerosi. L'articolo analizza gli effetti prodotti dalla legge 488/92 sulle imprese, partendo dal fondamentale ruolo che gli intermediari finanziari hanno svolto nella fase applicativa. A tal scopo č stata condotta un'indagine sperimentale attraverso la somministrazione di un questionario ad un campione di imprese agevolate e non, secondo la metodologia di analisi casi-controlli definita in letteratura comparison group design. I due gruppi di imprese sono stati esaminati in funzione degli investimenti effettuati, delle politiche di finanziamento, delle strategie, dei fattori di competitivitŕ, nonché delle performance conseguite. In particolare, tramite apposito test statistico inferenziale, č stata valutata l'addizionalitŕ dello strumento agevolativo, intesa come capacitŕ dello stesso di stimolare nuovi progetti di investimento. L'analisi empirica ha evidenziato come la misura d'incentivazione abbia favorito le decisioni di investimento delle micro e piccole imprese - generalmente piů esposte ai fenomeni di razionamento del credito - ma non quelle delle medie e grandi imprese, costituendo al contempo una leva importante per l'attivazione dei finanziamenti bancari ordinari. Č stata, inoltre, sviluppata un'analisi sull'andamento della redditivitŕ delle imprese del campione considerato, nell'arco temporale interessato dai programmi di investimento, in funzione dei fattori competitivitŕ adottati. Dall'indagine č emerso che le performance delle imprese che hanno fatto prevalentemente ricorso a fattori di tipo non-price competition - che dovrebbero caratterizzare la fase della selezione competitiva - tendono ad essere mediamente piů elevate, rispetto a quelle delle altre imprese e ciň indipendentemente dall'agevolazione ricevuta. Lo studio propone, quindi, un contributo al dibattito scientifico e di politica industriale in tema di valutazione degli effetti degli incentivi, secondo un approccio di tipo micro e con un'analisi di selezionati elementi dell'ambiente esterno ed interno delle imprese.
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6

Agrusti, Gabriella, Valeria Damiani, and Daniele Pasquazi. "Leggere la matematica a scuola. Percorsi inferenziali sul teorema di Pitagora." CADMO, no. 1 (July 2015): 61–85. http://dx.doi.org/10.3280/cad2015-001007.

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7

Marzano, Antonio, and Rosa Vegliante. "Lo sviluppo delle abilità inferenziali di lettura nella scuola dell’infanzia con l’utilizzo della LIM: le premesse di una ricerca." ECPS - Educational, Cultural and Psychological Studies, no. 10 (December 2014): 341–67. http://dx.doi.org/10.7358/ecps-2014-010-marz.

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8

Nachtigall, Christof, and Ute Suhl. "Evaluation intraindividueller Veränderung." Zeitschrift für Klinische Psychologie und Psychotherapie 34, no. 4 (October 2005): 241–47. http://dx.doi.org/10.1026/1616-3443.34.4.241.

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Abstract:
Zusammenfassung. Zur Frage der Erfassung von intraindividuellen Therapieeffekten auf der Basis von Prä- und Post-Messungen liegt eine Reihe von Lösungsvorschlägen vor. Grawe und Braun (1994) schlugen als deskriptiven Kennwert die standardisierte Post-Prä-Differenz vor. Mit der Kritischen Differenz nach Lienert (1961) bzw. deren Umformulierung als Reliable Change Index ( Jacobson & Truax, 1991 ), existieren weit verbreitete inferenzielle Kennwerte. Diese etablierten Kennwerte werden von Steyer, Hannöver, Telser und Kriebel (1997) mit dem Argument kritisiert, dass die Unreliabilität der Messinstrumente sowie Regressionseffekte nicht adäquat berücksichtigt seien. Stattdessen werden dort alternative Kennwerte zur Erfassung intraindividueller Veränderung vorgeschlagen. Der vorliegende Beitrag untersucht diese Alternativen und vergleicht sie mit den etablierten Kennwerten. Es zeigt sich, dass die alternativen Kennwerte mit großen Problemen sowohl hinsichtlich der Einhaltung des α-Fehlers als auch bei der Berücksichtigung des Regressionseffektes behaftet sind, so dass von einer Verwendung abzuraten ist.
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9

Calleja-Reina, Marina, José Manuel Rueda Gómez, and Antonio Barbosa Gonzalez. "Relación entre la práctica deportiva en Clubes Deportivos y la mejora del control de la impulsividad en escolares." Cuadernos de Psicología del Deporte 21, no. 1 (January 1, 2021): 179–91. http://dx.doi.org/10.6018/cpd.437791.

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Abstract:
La práctica regular de Actividad Física Deportiva (en adelante AFD) tiene efectos beneficiosos a nivel físico y cognitivo. En este segundo nivel, los trabajos recientes, han encontrado mejora en memoria, en rendimiento académico, en autoestima, en atención y en Funciones Ejecutivas. En el presente trabajo de corte descriptivo-inferencial han participado 110 estudiantes de Educación Primaria y de Educación Secundaria Obligatoria de las localidades de Ourense y Málaga, con edades comprendidas entre 8 y 14 años (M=9,89; DT=1,534). Los estudiantes se asignaron a diferentes grupos: estudiantes que practican AFD federados en clubes deportivos a nivel competitivo o AFD-F (n= 37), estudiantes que practican AFD en horario extraescolar en los centros educativos o AFD-C (n=37) y un grupo de estudiantes que no practicaban ningún tipo de AFD No AFD (n=36). Los resultados muestran la modulación de la AFD en diferentes modalidades de inhibición, comparando estudiantes que practican o no AFD (en línea con trabajos previos). En un segundo momento, se ha analizado si la modalidad de AFD contribuye al desarrollo diferencial de la inhibición. Los resultados muestran que AFD, independientemente del tipo de actividad realiaza (AFD-F vs. AFD-C), mejora la habilidad para cumplir las reglas, perfecciona la precisión en los procesos de búsqueda visual y optimiza la habilidad de flexibilidad cognitiva, todos ellos componentes esenciales de las FE. Sin embargo, la práctica de AFD-F mejora el control de la impulsividad y el control atencional en comparación con la práctica de AFD-C. The regular practice of Sports Physical Activity (hereinafter SPA) has beneficial effects at a physical and cognitive level. In this second level, recent works have found improvement in memory, in academic performance, in self-esteem, in attention and in Executive Functions. In this descriptive-inferential study, a sample of 110 students of Primary and Secondary Education from Ourense and Málaga (Spain) between the ages of 8 and 14 years was used (M=9.89; SD=1.534). The participants were assigned to three groups: students who practice federated physical-sports activity in sports clubs at a competitive level or SPA-F (n=37), students who practice physical-sports activity in out-of-school hours in schools or SPA-C (n=37) and a group of students who did not practice any type of physical-sports activity Not-SPA (n=36) The results show the modulation of SPA in different inhibition modes, comparing students who do not practice SPA and those who practice SPA, in line with previous work. In a second step, we analyzed whether the SPA modality, that is, whether it is developed in a sports club and therefore the students are federated (SPA -F) or whether it is developed in the school's extracurricular activities (SPA-C), contributes to the differential development of inhibition. The results show that SPA, regardless of where they carry out the activity, improves the ability to follow the rules, perfects the precision of visual search processes and, optimizes the ability of cognitive flexibility, all of which are essential components of FE. The practice of SPA-F improves impulsivity control and attentional control compared to the practice of SPA-C. La pratica regolare dell'Attività Fisica Sportiva (di seguito AFD) ha effetti benefici fisici e cognitivi. Nell'ultimo decennio c'è stato un crescente interesse nel determinare in che modo le abilità cognitive traggono beneficio dall'esercizio fisico, e in questo senso sono stati riscontrati miglioramenti nella memoria, nel rendimento accademico, nell'autostima, nell'attenzione e nelle funzioni esecutive derivanti dalla normale pratica dell'AFD. In questo studio descrittivo-inferenziale è stato utilizzato un campione di 110 studenti delle scuole elementari e medie di Ourense e Malaga (Spagna) di età compresa tra gli 8 e i 14 anni (M=9,89; SD=1,534). I partecipanti sono stati distribuiti in tre gruppi: studenti che praticano attività sportive fisiche in club sportivi competitivi o AFD-F (n=37), studenti che praticano attività sportive fisiche al di fuori dell'orario scolastico nelle scuole o AFD-C (n=37) e un gruppo di studenti che non praticano alcun tipo di attività sportiva fisica Non AFD (n=36) I risultati mostrano la modulazione dell'AFD in diverse modalità di inibizione, confrontando gli studenti che non praticano l'AFD con quelli che lo praticano, secondo il lavoro precedente. In una seconda fase, abbiamo analizzato se la modalità AFD, cioè se si sviluppa in un club sportivo e quindi gli studenti sono federati (AFD-F) o se si sviluppa nelle attività extrascolastiche della scuola (AFD-C), contribuisce allo sviluppo differenziale dell'inibizione. I risultati mostrano che l'AFD, indipendentemente dal luogo in cui svolge l'attività, migliora la capacità di seguire le regole, migliora l'accuratezza dei processi di ricerca visiva e ottimizza la capacità di flessibilità cognitiva, tutti componenti essenziali di FE. La pratica AFD-F migliora il controllo dell'impulsività e il controllo attento rispetto alla pratica AFD-C. Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita) A prática regular da Actividade Física Desportiva (adiante designada por AFD) tem efeitos benéficos a nível físico e cognitivo. Na última década tem havido um interesse crescente em determinar como as capacidades cognitivas são beneficiadas pelo exercício físico, e neste sentido foram encontradas melhorias na memória, desempenho académico, auto-estima, atenção e funções executivas a partir da prática regular da AFD. Neste estudo descritivo-inferencial, foi utilizada uma amostra de 110 estudantes do Ensino Primário e Secundário de Ourense e Málaga (Espanha) entre os 8 e 14 anos de idade (M=9,89; SD=1,534). Os participantes foram distribuídos por três grupos: estudantes que praticam actividade físico-desportiva federada em clubes desportivos a nível competitivo ou AFD-F (n=37), estudantes que praticam actividade físico-desportiva em horário extra-escolar nas escolas ou AFD-C (n=37) e um grupo de estudantes que não praticam qualquer tipo de actividade físico-desportiva Não AFD (n=36) Os resultados mostram a modulação da AFD em diferentes modos de inibição, comparando os estudantes que não praticam AFD e os que praticam AFD, de acordo com o trabalho anterior. Numa segunda fase, analisámos se a modalidade AFD, ou seja, se é desenvolvida num clube desportivo e portanto os alunos são federados (AFD-F) ou se é desenvolvida nas actividades extracurriculares da escola (AFD-C), contribui para o desenvolvimento diferencial da inibição. Os resultados mostram que a AFD, independentemente do local onde realizam a actividade, melhora a capacidade de seguir as regras, aperfeiçoa a precisão dos processos de busca visual e optimiza a capacidade de flexibilidade cognitiva, todos eles componentes essenciais da FE. A prática da AFD-F melhora o controlo de impulsividade e o controlo atento em comparação com a prática da AFD-C.
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Dissertations / Theses on the topic "Inferenziale"

1

Moretti, Giada. "La Statistica Inferenziale e alcune applicazioni classiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18243/.

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Abstract:
Nell'analisi di un fenomeno aleatorio di cui si conoscono a priori i parametri che lo caratterizzano ricorriamo alla probabilità per descivere il suo comportamento. Per ricavare informazioni generali a partire da un numero grande ma limitato di dati sperimentali invece ci viene in aiuto la statistica inferenziale: in questa tesi vengono esposti alcuni metodi di stima di parametri e qualcuno dei principali test statistici per i confronti dei risultati di esperimenti. Viene inoltre analizzata la disputa secolare fra Mendel e Fisher sulla presunta falsificazione dei dati degli esperimenti di genetica svolti da Mendel: usando il test di chi-quadro per l'adattamento delle frequenze sperimentali con quelle teoriche, si verifica l'attendibilità dei dati riportati da Mendel. Infine, vengono discussi gli esperimenti sulla coltivazione dell'orzo di Student che, per trovare la miglior qualità da seminare, sviluppa alcuni metodi statistici usati ancora oggi.
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Capriati, Paola Bianca Martina. "L'utilizzo del metodo Bootstrap nella statistica inferenziale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8715/.

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Abstract:
In questo lavoro viene introdotto il metodo Bootstrap, sviluppato a partire dal 1979 da Bradley Efron. Il Bootstrap è una tecnica statistica di ricampionamento basata su calcoli informatici, e quindi definita anche computer-intensive. In particolare vengono analizzati i vantaggi e gli svantaggi di tale metodo tramite esempi con set di dati reali implementati tramite il software statistico R. Tali analisi vertono su due tra i principali utilizzi del Bootstrap, la stima puntuale e la costruzione di intervalli di confidenza, basati entrambi sulla possibilità di approssimare la distribuzione campionaria di un qualsiasi stimatore, a prescindere dalla complessità di calcolo.
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Antonucci, Francesco. "Il modello LANCA per la valutazione dell'impatto antropico sulla qualità del suolo: studio della variabilità a livello nazionale in Italia e Germania." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/22083/.

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Abstract:
Il lavoro di laurea è inteso come una valutazione del modello LANCA, usato per valutare gli impatti dovuti al cambiamento di uso del suolo. Il modello fa uso di coefficienti di impatto, o meglio, di fattori di caratterizzazione (CF), che esprimono l’impatto specifico per tipo di uso del suolo e per superficie cambiata rispetto a una condizione di riferimento naturale. Il modello prevede dei CF di default calcolati a base nazionale. L’ipotesi è che l’uso di CF di default calcolati su base nazionale sia meno precisa di CF basati sulla classificazione FAO di Zone Globali Ecologiche (ecozona), oppure di altri fattori morfologici. Per testare l’ipotesi si è allestito un confronto tra i CF relativi alla categoria di impatto Land Use del modello LANCA per due nazioni, Italia e Germania, rappresentativi di diverse ecozone. Sono stati calcolati quindi i CF a livello nazionale e i CF sito specifici, nella misura di circa 30 per nazione in maniera random in maniera tale che i CF ricadano in ecozone comuni alle due nazioni. Quindi sono stati calcolati diversi parametri statistici quali Media, Moda, Varianza delle nazioni ed è stata colta la correlazione dei valori di CF in relazione alla ecozona e alla posizione precisa del punto di campionamento. È stata messa in risalto la varianza tra valore di CF nazionale e valori di CF precisi all’interno della stessa nazione e tra nazioni. Dal lavoro svolto, si è ottenuto che la popolazione dei dati di CF calcolata su base nazionale (attuale valore di default) sia rappresentativa solo nel CF Physicochemical filtration reduction potential, mentre nei restanti CF non lo è. Questi risultati avvalorano l’ipotesi di lavoro, ovvero che i fattori di caratterizzazione dovrebbero essere tabellati per ecozone, tenendo conto della pendenza dei versanti (LS), piuttosto che su base nazionale.
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4

Roberti, Michele. "Sistemi esperti: Mycin come caso di studio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8358/.

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Abstract:
I sistemi esperti sono programmi che cercano di riprodurre le prestazioni di esperti umani nella risoluzione di problemi specifici. Essi rappresentano il più conosciuto risultato pratico della ricerca in intelligenza artificiale. Ne vengono analizzate la struttura interna, i paragidmi su cui si basano, i componenti che ne fanno parte e i linguaggi di programmazione principali. Viene studiato uno dei primi distemi esperti: il MYCIN. Esso opera nel campo medico ed è stato di notevole importanza e innovazione nei primi anni in cui questi sistemi venivano sviluppati.
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AMENTA, SIMONA. "PROCESSI PRAGMATICI IN INTERAZIONI COMUNICATIVE COMPLESSE: IL CASO DELL'IRONIA. UNO STUDIO MULTICOMPONENZIALE DEI PROCESSI INFERENZIALI NELLA COMPRESIONE DELL'IRONIA, ATTRAVERSO CORRELATI PSICOMETRICI, NEUROPSICOLOGICI E PSICOFISIOLOGICI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/704.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi intende approfondire lo studio di fenomeni comunicativi complessi all’interno del paradigma neuropragmatico. Attraverso l’integrazione di misure psicometriche, comportamentali, neuropsicologiche e psicofisiologiche, sono indagati i processi cognitivi ed emotivi alla base della comprensione della comunicazione ironica. Tre studi ERPs sono stati condotti focalizzando di volta in volta sulla dimensione linguistica (studio 1) e sullo script del fenomeno ironico, con particolare riferimento alla dimensione mimica e prosodica (studio 2) e alle modalità comunicative, visiva e uditiva (studio 3). I processi emotivi implicati nell'elaborazione di enunciati ironici sono ulteriormente esplorati in due studi comportamentali miranti ad esplorare le reazioni emotive in situazioni ironiche (studio 4) e la comprensione dell’ironia in un campione clinico (alcolisti cronici), con particolare riferimento ai deficit di teoria della mente ed empatia (studio 5).
The present dissertation aims to investigate complex communicative phenomena within the frame of neuropragmatics. Through the integration of psychometric, behavioural, neuropsychological and psychophysiological measures, cognitive and emotional processes underlying irony comprehension are examined. In three ERPs studies, ironic decoding has been investigated with particular reference to its linguistic dimension (Experiment 1), to ironic scripts, focusing specifically on mimic and prosodic components (Experiment 2), and to communicative modalities (visual vs. auditory) (Experiment 3). Emotional processes involved in ironic sentences comprehension have been further explored in two behavioural studies, which focused specifically on emotional reactions to verbal irony (Experiment 4) and irony comprehension in a clinical sample (chronic alcoholics), with particular reference to theory of mind and empathy deficits (Experiment 5).
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Books on the topic "Inferenziale"

1

Gasperoni, Francesca, Francesca Ieva, and Anna Maria Paganoni. Eserciziario di Statistica Inferenziale. Milano: Springer Milan, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-3995-7.

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Ratissa, Rita. La teoria delle trasformazioni inferenziali ed il futuro. Trieste: Edizioni "Italo Svevo", 1986.

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3

Paganoni, Anna Maria, Francesca Ieva, and Francesca Gasperoni. Eserciziario di Statistica Inferenziale. Springer, 2020.

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Book chapters on the topic "Inferenziale"

1

Giuliano, Rita. "La statistica inferenziale." In Argomenti di probabilità e statistica, 85–122. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1759-7_5.

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2

Gasperoni, Francesca, Francesca Ieva, and Anna Maria Paganoni. "Fondamenti di probabilità e statistica." In Eserciziario di Statistica Inferenziale, 3–18. Milano: Springer Milan, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-3995-7_1.

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3

Gasperoni, Francesca, Francesca Ieva, and Anna Maria Paganoni. "Modelli lineari generalizzati." In Eserciziario di Statistica Inferenziale, 181–209. Milano: Springer Milan, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-3995-7_10.

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4

Gasperoni, Francesca, Francesca Ieva, and Anna Maria Paganoni. "ANOVA: analisi della varianza." In Eserciziario di Statistica Inferenziale, 211–46. Milano: Springer Milan, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-3995-7_11.

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5

Gasperoni, Francesca, Francesca Ieva, and Anna Maria Paganoni. "Esercizi di riepilogo." In Eserciziario di Statistica Inferenziale, 247–66. Milano: Springer Milan, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-3995-7_12.

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6

Gasperoni, Francesca, Francesca Ieva, and Anna Maria Paganoni. "Statistiche sufficienti, minimali e complete." In Eserciziario di Statistica Inferenziale, 19–26. Milano: Springer Milan, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-3995-7_2.

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7

Gasperoni, Francesca, Francesca Ieva, and Anna Maria Paganoni. "Stimatori puntuali." In Eserciziario di Statistica Inferenziale, 27–43. Milano: Springer Milan, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-3995-7_3.

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8

Gasperoni, Francesca, Francesca Ieva, and Anna Maria Paganoni. "Uniform Minimum Variance Unbiased Estimators (UMVUE)." In Eserciziario di Statistica Inferenziale, 45–61. Milano: Springer Milan, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-3995-7_4.

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9

Gasperoni, Francesca, Francesca Ieva, and Anna Maria Paganoni. "Likelihood Ratio Test." In Eserciziario di Statistica Inferenziale, 63–81. Milano: Springer Milan, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-3995-7_5.

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10

Gasperoni, Francesca, Francesca Ieva, and Anna Maria Paganoni. "Test uniformemente più potente." In Eserciziario di Statistica Inferenziale, 83–99. Milano: Springer Milan, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-3995-7_6.

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