Academic literature on the topic 'Inflazione'

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Journal articles on the topic "Inflazione"

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Fourçans, André, and Radu Vranceanu. "Inflation and Employment Fluctuations in Transitional Economies*." Journal of Public Finance and Public Choice 13, no. 2 (October 1, 1995): 189–99. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540165.

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Abstract:
Abstract Le riforme verso l’economia di mercato, poste in essere nei Paesi ex-socialisti dell’Europa Centrale e Orientale, comportano dei costi, sia in termini di disoccupazione, sia in termini di alti tassi di inflazione, soprattutto all’inizio della fase di transizione. Inoltre, nelle economie in transizione, la mancanza di esperienza di mercato implica una struttura imperfetta delle informazioni ed un alto grado di incertezza economica.Nell’analisi dei fattori strutturali che incidono sull’occupazione nelle economie in transizione, assume rilievo la distinzione di due settori principali dell’economia: il settore statale, costituito dalle imprese ex-socialiste, ed il settore privato, formato dalle nuove piccole e medie imprese emergenti. Il livello dell’occupazione si determina attraverso una contrattazione tra i lavoratori e i proprietari. Dato che il tasso di inflazione decresce al diminuire del potere contrattuale dei lavoratori, le privatizzazioni dovrebbero determinare un più basso tasso di inflazione. Questi fatti portano a concludere che le privatizzazioni e la lotta all’inflazione sono obiettivi compatibili.
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2

Ferrero, Mario. "Domanda di inflazione come «bene pubblico» e regimi di indicizzazione dei redditi*." Journal of Public Finance and Public Choice 3, no. 3 (October 1, 1985): 159–71. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117174.

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Abstract:
Abstract The traditional approach to inflation as a tax does not take any account of the state of indexation of the economy, as if universal «implicit» indexation of individual incomes to inflation by adjustment of inflationary expectations prevailed. This article shows that if - as is the case in much of the real world today - explicit indexation through wage escalator clauses and the like is sufficiently widespread but does not cover all individuals in the economy, then it may become feasible and attractive for a coalition of voters to pass inflationary budgets. Since budget choices and the determination of the associated inflation tax are outcomes of a collective (political) decision process while indexation is privately negotiated in the market, indexed voters may try to make non-indexed voters pay the bill of budget benefits to themselves through the inflation tax. Inflation thus becomes a peculiar, negative public good with a private exit: the inflation tax can now be individually avoided through indexation, and a demand for inflation in the literal meaning can manifest itself through the electoral process. Various properties of this perverse budget-inflation game are discussed, showing that the only natural way out of it appears to be universal indexation, which would eliminate the incentive to free-riding behavior by the indexed voters, though at some transitional cost to society.
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Jean, Jean-Paul. "Le riforme penali in Francia nell'ultimo decennio (Tra inflazione legislativa e rivoluzioni silenziose)." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 160–72. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002013.

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Abstract:
1. Dieci anni di cambiamenti all'insegna dell'ideologia sicuritaria2. Prioritŕ alle vittime e lotta contro la reiterazione dei reati sessuali3. La repressione della delinquenza minorile4. L'ampliamento delle ipotesi di reato e l'aggravamento delle pene5. Il rafforzamento delle prerogative dei servizi di polizia6. Le modifiche della detenzione provvisoria e della procedura d'istruzione7. Le rivoluzioni silenziose: una nuova filosofia del sistema penale8. La modernizzazione e la specializzazione della giustizia penale9. Le sollecitazioni contraddittorie della fase di esecuzione delle pene.
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Osculati, Franco. "La finanza comunale in provincia di Pavia tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (April 2022): 92–109. http://dx.doi.org/10.3280/sil2021-001006.

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Abstract:
Nella provincia di Pavia erano, e sono, presenti numerosi comuni, molti dei quali di piccole e piccolissime dimensioni. L'industrializzazione del dopoguerra e la connessa immigrazione non sconvolsero il territorio; tuttavia, tra gli anni Sessanta e i primi anni Settanta si manifestava un forte fabbisogno di infrastrutture. Pur aumentando gli investimenti e gli organici, i comuni mantennero una condotta finanziaria prudente anche dopo la riforma tributaria del 1974 che abolì quasi totalmente i tributi locali. La maggioranza dei comuni era di sinistra, ma non sembra che i diversi colori politici abbiano caratterizzato significativamente i comportamenti delle giunte. Il presente saggio cerca di collocare la situazione locale nelle tendenze economiche generali di un periodo contraddistinto da inflazione e dalla formazione di un primo nucleo di debito pubblico nazionale, un lascito fastidioso ma inevitabile.
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Allais, Maurice. "The Empirical Approaches of the Hereditary and Relativistic Theory of the Demand for Money: Results, Interpretation, Criticisms, and Rejoinders." Journal of Public Finance and Public Choice 4, no. 1 (April 1, 1986): 3–83. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117318.

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Abstract:
Abstract La teoria ereditaria e relativistica della dinamica monetaria è basata su alcuni nuovi principî-guida: la fondamentale analogia tra oblio e interesse, la considerazione del tempo psicologico, il condizionamento ereditario della psicologia dell’operatore.Questi principî sono applicabili a numerosi campi, come l’economia, la psicologia, la sociologia, la scienza politica.Dopo una breve esposizione della struttura fondamentale della teoria ereditaria e relativistica della domanda di moneta, viene effettuato un confronto, sulla base di due diverse impostazioni, tra le ipotesi della teoria ed i dati empirici.I risultati conseguiti dimostrano che nessun’altra teoria spiega con altrettanto rigore l’iper-inflazione tedesca e l’andamento dell’economia statunitense durante la «grande depressione».Se, quindi, si accetta come fondamentale criterio di validità di una teoria la sua verifica empirica, la teoria ereditaria e relativistica appare di gran lunga superiore alle teorie monetarie alternative.
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Campanella, Miriam L. "Central Bank Independence and European Central Banking Institution-Building." Journal of Public Finance and Public Choice 14, no. 1 (April 1, 1996): 57–76. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540255.

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Abstract:
Abstract L’indipendenza della banca centrale dal governo viene considerata da molti studiosi come un requisito per il mantenimento della stabilità dei prezzi e per la lotta all’inflazione. L’articolo introduce la recente letteratura sull’indipendenza della banca centrale, mostrandone anche un apporto esplicativo nel caso del processo di costruzione della banca centrale europea.Benché l’indipendenza della banca centrale europea sia prevista da un articolo del Trattato di Maastricht, ci sono alcune critiche contro questa impostazione, sia perché si sostiene che l’indipendenza non sarebbe sufficiente per aumentare la credibilità, sia perché si ritiene che mantenere un basso livello di inflazione non sia di beneficio alia crescita economica.In conclusione, l’A. afferma, in accordo con gli studi sull’indipendenza della banca centrale, che in un mondo caratterizzato dalla mobilità dei capitali e dalla globalizzazione, la creazione di un ambiente finanziario stabile debba essere ritenuto uno dei più importanti fattori per la credibilità delle banche centrali.
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Kolodko, Grzegorz W. "Economic Change and Shortageflation Under Centrally Planned Economies." Journal of Public Finance and Public Choice 6, no. 1 (April 1, 1988): 15–32. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344460.

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Abstract:
Abstract Obiettivo di questo scritto è l’esame delle relazioni tra riforme economiche e processi inflazionistici nei paesi socialisti.Lo sviluppo delle forze produttive richiede, anche nell’ambito di sistemi economici di tipo socialista, il rafforzamento dei sistemi tipici dell’economia di mercato, cosa che costituisce una sfida alle teorie ed anche alla pratica del socialismo. Si tratta, infatti, di vedere il ruolo degli elementi caratteristici del mercato, come le relazioni di domanda e di offerta, nell’ambito delle istituzioni economiche pianificate.È in tale contesto, quindi, che vanno considerati i processi inflazionistici attualmente in corso nei paesi socialisti, nelle loro due forme: prezzi e scarsità. È proprio quest’ultimo (shortageflation) che costituisce la caratteristica tipica di questo tipo di economia.Le riforme economiche possono essere considerate, nei paesi socialisti, come un modo per trasformare I’inflazione da scarsità in inflazione da prezzi (che, peraltro, devono comunque essere in qualche modo tenuti sotto controllo). Non vi è dubbio, tuttavia, che ancora per molti anni i processi di shortageflation continueranno a sussistere nelle economie socialiste, ostacolando i tentativi di riforma.
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Lingle, Christopher. "Rent-Seeking and the EC Social Charter." Journal of Public Finance and Public Choice 8, no. 1 (April 1, 1990): 23–33. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344893.

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Abstract:
Abstract Le politiche sociali, così come sono state concepite nella Carta Sociale della Comunita Europea, impediranno lo sviluppo economico, la crescita e l’occupazione e promuoveranno la burocratizzazione e la centralizzazione dei poteri: questa la tesi sostenuta dall’Autore, che utilizza l’approccio metodologico della Public Choice per analizzare i contenuti della Carta Sociale europea. Frutto di rent-seeking da parte e a vantaggio di particolari gruppi di interesse, la Carta Sociale promuoverà rent-seeking ad altri livelli. La filosofia populista che ne ispira i contenuti, inoltre, favorirà una tendenza all’interventismo e alla concentrazione del potere politico della Comunita a discapito dei diritti degli Stati e in contrasto con il principio della sussidiarietà.Se, poi, argomenta l’A., questa stessa interpretazione populista della democrazia guiderà lo sviluppo futuro delle istituzioni comunitarie, non si verificherà nessun sostanziale cambiamento nella natura e nella fonte delle inefficienze del settore pubblico.Lo spreco associato al rent-seeking sarebbe invece notevolmente ridotto dalla attuazione di alcune misure alternative, coerenti con i principi della democrazia liberale: il mantenimento di strutture politiche decentralizzate (nazionali) che limitino lo sproporzionato accesso al potere dei gruppi di interesse; l’imposizione di limiti costituzionali a livello nazionale e sui processi fiscali e monetari della Comunità Europea, allo scopo di controllare deficits e inflazione; una riforma delle burocrazie nazionali e comunitaria per migliorare la produttività del settore pubblico.
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Labini, Paolo Sylos. "I Problemi Economici Della Crisi. Inflazione, Disavanzo Pubblico E Investimenti Sociali. (Economic Consequences of the Crisis. Inflation, Public Deficit and Social Investement.)." SSRN Electronic Journal, 2014. http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.3147632.

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Baffigi, Alberto, Maria Elena Bontempi, and Roberto Golinelli. "Output potenziale, gap e inflazione in Italia nel lungo periodo (1861-2010): un’analisi econometrica (Potential Output, Output Gap, and Inflation in Italy in the Long Term (1861-2010): An Econometric Analysis)." SSRN Electronic Journal, 2013. http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.2240179.

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Dissertations / Theses on the topic "Inflazione"

1

Gurrieri, Maria Vittoria. "Inflazione cosmologica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14606/.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è quello di introdurre e descrivere l’inflazione cosmologica come soluzione ai problemi del Modello Standard del Big Bang. Nella prima parte viene illustrato il contesto nel quale introdurre le ipotesi di inflazione. Si prende in esame la Relatività Generale con le equazioni di campo, la metrica e le proprietà principali della teoria del Big Bang. Si indagano, quindi, le inconsistenze del modello, focalizzando l’attenzione sul problema dell’orizzonte e della piattezza dell’universo. Nella seconda parte del lavoro si analizzano più nel dettaglio le caratteristiche dell’inflazione. Si descrive la necessità di un campo scalare, inflatone, che guidi l’espansione, le condizioni e l’approssimazione di slow-roll e il vincolo sul numero di e-foldings necessari affinchè il Modello Standard sia consistente con le osservazioni. Nella parte finale sono proposti tre modelli di inflazione: vecchia, nuova e caotica, analizzando qualitativamente le proprietà del potenziale associato all’inflatone.
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Franciolini, Gabriele. "Inflazione cosmologica R^2." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8857/.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi è illustrare il paradigma dell’inflazione cosmologica descrivendo in particolare la teoria dell’inflazione R^2. In una prima sezione si fa riferimento al contesto della relatività generale per descrivere l’universo su larga scala. Vengono prese in esame le ipotesi utilizzate per ottenere il modello standard della cosmologia e le principali proprietà che da esso possono essere ricavate. Si focalizza quindi l’analisi sulla descrizione dell’universo primordiale da cui traggono origine le ipotesi dell’esistenza dell’epoca inflazionaria esponendo, in particolare, come questa teoria riesca a risolvere i problemi della piattezza e dell’orizzonte cosmologico. Viene poi descritto come la fase di espansione esponenziale richiesta da queste ipotesi possa essere generata dalla presenza di un campo scalare φ specifico. Particolare risalto è dato alla descrizione dell’approssimazione di ”slow-roll” ed ai vincoli sul numero di ”e-folding”. Una seconda sezione mostra l’applicazione dell’analisi generale esposta in precedenza al modello di inflazione di Starobinsky. A tal fine sono descritte le caratteristiche delle teorie della gravità f(R) con particolare attenzione alle trasformazioni conformi e scelta del frame. Attraverso l’esposizione delle equazioni di campo cosmologiche nella teoria della gravità R^2 si mostra come il processo di espansione inflazionaria dell’universo nelle sue fasi iniziali possa essere descritto da un comportamento non standard della gravità ad alte energie. Sono riportati i risultati principali ottenuti con questa teoria nel frame di Jordan e in quello di Einstein. La conclusione descrive in sintesi lo stato attuale delle osservazioni sperimentali e come queste abbiano un legame stretto con la teoria delle perturbazioni cosmologiche. In particolare, presentando i risultati ottenuti nel contesto dell’inflazione R^2 ed esponendo gli ultimi dati raccolti dall’esperimento Planck, si analizza come il modello sia in accordo con i dati sperimentali attualmente disponibili.
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3

Gregori, Daniele. "Inflazione cosmica e onde gravitazionali primordiali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7772/.

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Abstract:
La teoria dell'inflazione risolve alcuni problemi fondamentali posti dalla teoria standard dell'origine dell'universo, in particolare chiarisce perché l'universo è piatto e omogeneo quando secondo la cosmologia standard non lo dovrebbe essere (o meglio: lo potrebbe essere solo con probabilità molto bassa). Inoltre la teoria dell'inflazione spiega l'origine delle anisotropie della radiazione cosmica di fondo e in tal modo l'inflazione è responsabile anche dell'origine della struttura a grande scala dell'universo. La teoria inflazionaria presenta la possibilità di una conferma sperimentale. Alcune sue predizioni sono già state verificate e una forte prova era sembrata venire dall'esperimento BICEP2, ma per ora (novembre 2014) non c'è stata una conferma. Nello specifico, l'esperimento BICEP2 aveva dichiarato a marzo 2014 di aver rilevato nella radiazione cosmica di fondo il segnale di onde gravitazionali che potevano essere state provocate soltanto dall'inflazione. La presente tesi descrive gli aspetti classici (non quantistici) della teoria dell'inflazione, riporta i risultati relativi alla trattazione quantistica delle perturbazioni della radiazione cosmica di fondo e illustra la questione delle verifiche sperimentali della teoria dell'inflazione, dedicando particolare rilievo al recente esperimento BICEP2.
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4

Gobbin, Claudio <1992&gt. "Il concetto di inflazione nel mondo antico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13072.

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5

Evola, Chiara. "Cenni al modello del Big Bang, inflazione e materia oscura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19481/.

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Abstract:
Questo elaborato vuole offrire un riassunto del modello del Big Bang, della materia oscura e del Modello Cosmologico Standard, come conseguenza dei primi due. La cosmologia è la scienza che studia l’Universo nel suo insieme, la sua formazione, la sua evoluzione e il suo destino futuro. Partendo dalle scoperte osservative, che hanno permesso la teorizzazione dell'espansione dell'Universo, Lemaȋtre, nel secolo scorso, getta le basi per il primo modello del Big Bang. Quest'ultimo mira a spiegare come si sia generato il nostro Universo. Nel tempo i cosmologi hanno reso il modello sempre più complesso e accurato, anche grazie alle numerose scoperte astronomiche dell'ultimo secolo. Tra queste scoperte c'è la materia oscura, un elemento fondamentale del nostro Universo, e uno dei dilemmi più grandi dell'astrofisica dei nostri giorni. All’interno di questo elaborato ne è illustrato il percorso storico, tra le osservazioni e le ipotesi legate alla sua origine e alla sua composizione. Infine, viene accennato il Modello Cosmologico Standard e i suoi parametri. Il modello che ad oggi è accettato dalla comunità scientifica.
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6

Semeraro, Angelo. "Cenni al modello del Big Bang, inflazione e materia oscura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19999/.

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7

Mauro, Federica. "Cenni al modello del Big Bang, inflazione e materia oscura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21234/.

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Abstract:
Lo scopo dell'elaborato è quello di fornire una trattazione generale sul modello del Big Bang, sul modello cosmologico e sulla materia oscura. La cosmologia si occupa della struttura e dell'evoluzione del cosmo, cercando di risalirne alle origini e si è cominciata ad imporre come scienza grazie alle scoperte astronomiche del secolo scorso. Partendo dal concetto di redshift, i lavori di Edwin Hubble e Georges Lemaître sulle velocità di recessione delle galassie, hanno portato a parlare di espansione dell'universo. Tra le teorie circa l'origine dell'universo si è affermata quella del Big Bang, che è la più accreditata dai dati osservativi quali il problema dell’elio con la nucleosintesi primordiale, la scoperta della radiazione cosmica di fondo CMB e la teoria dell’inflazione. Nel corso degli ultimi anni il modello cosmologico è diventato sempre più complesso ed accurato anche alla base delle nuove scoperte. Nell'elaborato si mettono in evidenza i modelli cosmologici possibili dandone sia una trattazione geometrica con le equazioni di Newton, sia una qualitativa in termini di densità di materia ed e energia con le equazioni di Friedmann. Ci si concentra maggiormente sul modello cosmologico standard, quello attualmente adottato, per il quale i contributi principali sono quelli di un’energia e di una materia oscura che ad oggi rappresentano uno degli interrogativi più grandi legati al nostro universo. Alla materia oscura è dedicata la parte finale tramite un percorso storico con i calcoli legati alla sua ipotesi e il dettaglio della sua interazione gravitazionale con la materia ordinaria che ne ha confermato la presenza.
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8

Pacini, Bianca. "Cenni al modello del Big Bang, inflazione e materia oscura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/22220/.

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Abstract:
Nell'elaborato si cerca di fornire una visione d'insieme del modello cosmologico del Big Bang, come esso nasce e le problematiche associate; si fa riferimento all'inflazione in quanto soluzione a tre problemi principali. Per fare questo si introducono le equazioni di campo di Einstein dalle quali si ricavano le equazioni di Friedmann, che descrivono l'evoluzione dell'universo. Tramite esse, specificando una particolare equazione di stato, si ricava l'evoluzione temporale delle diverse componenti dell'universo. Nell'ambito del modello del Big Bang si dà anche una spiegazione qualitativa e sintetica della CMB, che sarà citata più volte nella trattazione. Infine si propone una discussione riguardante la materia oscura, costituente fondamentale dell'universo, di cui ancora la natura non è nota.
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9

Fedi, Francesca. "Cenni al modello del Big Bang, Inflazione e materia oscura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25268/.

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Abstract:
Questo elaborato ha lo scopo di fornire una panoramica sulle principali teorie che hanno portato allo sviluppo della concezione di universo, ad oggi maggiormente accettata. Espone inoltre le principali osservazioni astrofisiche che sono state necessarie alla comprensione della struttura dell’universo, fino ad arrivare a problemi ancora oggi aperti e dibattuti. Nel primo capitolo si espone il lavoro che ha portato alla formulazione della legge di espansione dell’universo e successivamente alla teoria del Big Bang. Nel secondo capitolo vengono descritte le primissime fasi di vita dell’universo, la teoria dell’inflazione e la radiazione cosmica di fondo. Nel terzo capitolo si introduce il Modello Cosmologico Standard che, oltre alla materia barionica, prevede anche la presenza della materia oscura. Il quarto capitolo si concentra sulla materia oscura e sulla sua possibile composizione, sulle curve di rotazione delle galassie a spirale e sulle lenti gravitazionali.
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10

Raso, Silvia. "Cenni al modello del Big Bang, inflazione e materia oscura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7381/.

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Abstract:
La cosmologia ha come scopo lo studio di origine ed evoluzione dell’Universo, per averne una comprensione generale attraverso le leggi fisiche conosciute. Il modello del Big Bang, di cui si dà la descrizione teorica nel capitolo 1, è una delle formulazioni più recenti di teoria che mira a spiegare l’inizio e la successiva evoluzione dell’Universo, fino ad avanzare anche ipotesi sul suo destino futuro; è inoltre il modello generalmente accettato dalla comunità scientifica in quanto, di tutti i modelli proposti nel corso degli anni, è quello con più riscontri sperimentali e che meglio si trova in accordo con le osservazioni. I principali successi del modello vengono trattati nel capitolo 2. In particolare: si tratterà di redshift e legge di Hubble, collegati all’espansione dell’Universo, importante prova dell’attendibilità del modello del Big Bang; della radiazione cosmica di fondo, scoperta negli anni ’60 quasi per caso e poi ricondotta a ipotesi teoriche già avanzate anni prima nelle prime formulazioni del modello; della nucleosintesi primordiale, che spiega l’abbondanza attuale dei principali costituenti dell’Universo, H ed He, cosa che altrimenti non sarebbe spiegabile se si considerasse soltanto la formazione di tali elementi nelle stelle. Ovviamente anche questo modello, come si vede nel capitolo 3, non manca di problemi, a cui si è trovata una risoluzione parziale o comunque non definitiva; in questa sede tuttavia, per ragioni di spazio, tali problemi e la loro soluzione verranno soltanto accennati. Si accennerà al problema dell’Universo piatto e al problema dell’orizzonte, e a come essi possano essere spiegati introducendo il concetto di inflazione. Infine, nel capitolo 4, si accenna anche alla materia oscura, soprattutto per quanto riguarda le evidenze sperimentali che ne hanno permesso la scoperta e le prove successive che ne confermano l’esistenza. Tuttora ne ignoriamo natura e composizione, visto che a differenza della materia ordinaria non emette radiazione elettromagnetica, ma i suoi effetti gravitazionali sono evidenti ed è estremamente difficile che la sua esistenza possa essere messa in discussione.
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More sources

Books on the topic "Inflazione"

1

Modigliani, Franco. Reddito, interesse, inflazione: Scritti scientifici. Torino: Einaudi, 1987.

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2

Testi, Angela. Concentrazione industriale e inflazione: Un'analisi intersettoriale. Milano: Giuffrè Editore, 1990.

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3

Tasso di inflazione, saggio di interesse e "nuova" macroeconomia. Padova: CEDAM, 1985.

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4

Amendola, Luca. Il cielo infinito: [la nuova cosmologia : inflazione, materia oscura, frattali]. Milano: Sperling & Kupfer, 2000.

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5

La crisi dello stato tolemaico tra inflazione e svalutazione del denaro. Milano: Cisalpino, 2010.

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6

S, Micossi, and Visco Ignazio, eds. Inflazione, concorrenza e sviluppo: L'economia italiana e la sfida dell'integrazione europea. Bologna: Il Mulino, 1993.

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7

numismatica, Istituto italiano di, ed. L' inflazione nel quarto secolo D.C.: Atti dell'incontro di studio, Roma 1988. Roma: Istituto italiano di numismatica, 1993.

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8

Contabilità di inflazione, problemi per l'industria e gli istituti di credito: Tavola rotonda organizzata dalla Sezione triveneta dell'Associazione internazionale giuristi Italia-U.S.A. : Jesolo, 19 maggio 1983. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1985.

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Book chapters on the topic "Inflazione"

1

Gasperini, Maurizio. "Inflazione “slow-roll”." In UNITEXT, 101–10. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2484-7_5.

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