Academic literature on the topic 'Informazione'

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Journal articles on the topic "Informazione"

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RGI, Redazione. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 1 (April 2021): 113–67. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2021oa11648.

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Abstract:
Augustin Berque, Ecumene. Introduzione allo studio degli ambienti umani, a cura di Marco Maggioli, traduzione di Claudio Arbore, Simone Gamba e Marco Maggioli. Milano, Mimesis, 2019.Tim Cresswell, Maxwell Street. Writing and Thinking Place. Chicago and London, University of Chicago Press, 2019.John van Wyhe, Wanderlust. The amazing Ida Pfeiffer, the First Female Tourist. Singapore, NUS Press, 2019.Lorenzo Bagnoli, Christian Garnier, géographe-geografo, 1872-1898. Parigi, Société de Géographie, 2020.Margherita Cisani, Paesaggi e Mobilità. Strumenti per le geografie del quotidiano. Milano, FrancoAngeli open access, 2020.Marcello Tanca, Geografia e fiction. Opera, film, canzone, fumetto. Milano, FrancoAngeli, 2020.Hamzah Muzaini, Claudio Minca, After heritage, critical perspectives on heritage from below. Cheltenham, UK - Northampton, MA, USA, Edward Elgar Publishing, 2020.Bernard Floris, Luc Gwiazdzinski, a cura di, Sur la vague jaune. L'utopie d'un rond-point. Seyssinet-Pariset, Elya Éditions, 2019.Maitane Ostolaza, La terre des basques: naissance d'un paysage (1800-1936). Rennes, PUF, 2018.Anna Casaglia, Nicosia beyond partition. Complex Geographies of a Divided City. Milano, Unicopli, 2020.Stelio Mangiameli, Andrea Filippetti, Fabrizio Tuzi, Claudia Cipolloni, Prima che il Nord somigli al Sud. Le Regioni tra divario e asimmetria. Soveria Mannelli, Rubbettino, 2020.Annibale Salsa, I paesaggi delle Alpi. Un viaggio nelle terre alte tra filosofia, natura e storia, Prefazione di Gianluca Cepollaro e Alessandro de Bertolini. Roma, Donzelli, 2019.Carlo Perelli, Il telaio e la trama. Reti di comunità e azione territoriale in Sardegna. Milano, FrancoAngeli, 2020.Carlo Cellamare, Francesco Montillo, a cura di, Periferia. Abitare a Tor Bella Monaca. Roma, Donzelli, 2020.Maria Ronza, Dalla via Appia alla città policentrica: Caserta e il suo territorio. Trieste, EUT - Edizioni Università di Trieste, 2019.
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Redazione, RGI. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 3 (September 2022): 121–54. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2022oa14594.

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Abstract:
Augustin Berque, Essere umani sulla terra. Principi di etica dell'ecumene (Cristiana Zorzi) João Pedro Stedile, a cura di, Experiências historicas de reforma agrária no mundo (Teresa Isenburg) Reza Negarestani, Cyclonopedia. Complicità con materiali anonimi (Andrea Pase) Johny Pitts, Afropean – Mari D'Agostino, Noi che siamo passati dalla Libia. Giovani in viaggio fra alfabeti e multilinguismo (Angelo Turco)  Marco Aime, Andrea de Georgio, Il grande gioco del Sahel. Dalle carovane di sale ai Boeing di cocaina (Mariasole Pepa)  Stefano Malatesta, Marcella Schmidt di Friedberg, Shahida Zubair, David Bowen, Mizna Mohamed, Atolls of the Maldives. Nissology and Geography (Federica Letizia Cavallo)  Valerio Calzolaio, Isole Carcere – Geografia e Storia (Marco Nocente)  Emanuela Casti, Fulvio Adobati, Ilia Negri, a cura di, Mapping the epidemic. A systemic Geography of Covid-19 in Italy (Federica Burini) Alessandro Coppola, Matteo Del Fabbro, Arturo Lanzani, Gloria Pessina, Federico Zanfi, a cura di, Ricomporre i divari. Politiche e progetti territoriali contro le disuguaglianze e per la transizione ecologica (Carlo Salone) Filippo Barbera, Antonio De Rossi (a cura di), Metromontagna. Un progetto per riabitare l'Italia (Silvy Boccaletti)
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RGI, Redazione. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 2 (May 2022): 127–61. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13807.

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Abstract:
Danny Dorling, Rallentare. La fine della grande accelerazione e perché è un bene (Daniele Vignoli) Veronica della Dora, The mantle of the Earth. Genealogies of a geographical metaphor (Laura Lo Presti) Telmo Pievani, Mauro Varotto, Viaggio nell'Italia dell'Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro (Eleonora Guadagno) Enzo Pranzini, Granelli di sabbia. Una guida per camminare sul bordo del mare (Leonardo Rombai) Giada Peterle, La geografia spiegata ai bambini. Le avventure spaziali di Alex e il signor Globo (Marcella Terrusi) Roberta Cevasco, Carlo Alberto Gemignani, Daniela Poli, Luisa Rossi, a cura di, Il pensiero critico fra geografia e scienza del territorio. Scritti su Massimo Quaini (Floriana Galluccio) Michela Lazzeroni, Monica Morazzoni, a cura di, Interpretare la quarta rivoluzione industriale. La geografia in dialogo con le altre discipline (Teresa Graziano) Claudio Calveri, Pier Luigi Sacco, La trasformazione digitale della cultura (Federica Epifani) Silvia E. Piovan, The geohistorical approach. Methods and applications (Arturo Gallia) Franco Cazzola, Uomini e fiumi. Per una storia idraulica ed agraria della bassa pianura del Po (1450-1620) (Matteo Proto) Paolo Molinari, Living in Milan. Housing policies, austerity and urban regeneration (Giacomo Zanolin)
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RGI, Redazione. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 1 (March 2022): 125–67. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2022oa13371.

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Abstract:
L'Informazione bibliografica del numero 1/2022 della «Rivista Geografica Italiana» presenta le recensioni dei seguenti testi: Giada Peterle, Comics as a Research Practice. Drawing Narrative Geographies Beyond the Frame (Alberto Vanolo) Andrea Pase, Geografly: la mosca e la mappa. Attorno ad una foto di Alberto Schön (Egidio Dansero) Deirdre Mask, Le vie che orientano. Storia, identità e potere dietro ai nomi delle strade (Giuseppe Muti)  Laura Lo Presti, Cartografie (in)esauste. Rappresentazioni, visualità, estetiche nella teoria critica delle cartografie contemporanee (Alessandra Bonazzi) Angelo Turco, Geografie pubbliche. Le ragioni del territorio in dieci itinerari social (Filippo Celata) Angelo Turco, Epimedia. Informazione e comunicazione nello spazio pandemico (Tania Rossetto)  John Mc-Neill, Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell'ambiente nel XX secolo (Cecilia Pasini) Emanuele Bompan, Federica Fragapane, Marirosa Iannelli e Riccardo Pravettoni, Atlante geopolitico dell'Acqua. Water grabbing, diritti, sicurezza alimentare ed energia (Margherita Ciervo)  Carlos Alberto Franco da Silva, A modernização distópica do território brasileiro (Teresa Isenburg) Flavio Lucchesi, Australia, gli antipodi vicini. Tasselli geografici (Luisa Carbone) Alberto Di Monte, Sentieri migranti. Tracce che calpestano il confine (Silvia Aru)  Michela Lazzeroni, Geografie dell'università. Esplorazioni teoriche e pratiche generative (Samantha Cenere) Associazione Mecenate 90, L'Italia Policentrica. Il fermento delle città intermedie (Michela Lazzeroni)  
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RGI, Redazione. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 2 (June 2021): 155–86. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2021oa12038.

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Abstract:
L'Informazione bibliografica del numero 2/2021 della «Rivista Geografica Italiana» presenta le recensioni dei seguenti testi. Rachele Borghi, Decolonialità e privilegio. Pratiche femministe e critica al sistema-mondo (Marcella Schmidt di Friedberg) Mauro Varotto, Montagne di mezzo. Una nuova geografia (Giacomo Pettenati)  Alberto Magnaghi, Il principio territoriale (Giuseppe Dematteis) Domenico Cersosimo, Carmine Donzelli, a cura di, Manifesto per riabitare l'Italia (Matteo Puttilli) Luca Gaeta, Alice Buoli, a cura di, Transdisciplinary Views on Boundaries. Towards a New Lexicon (Anna Casaglia) Massimiliano Grava, Camillo Berti, Nicola Gabellieri, Arturo Gallia, Historical GIS. Strumenti digitali per la geografia storica (Anna Guarducci) Stefano Piastra, Shanghai nella letteratura di viaggio italiana. Realtà e percezione di un emporio fluviale diventato megalopoli (Sara Giovansana) Simone Betti, Geografia sportiva del Nordamerica. La geografia sulle magliette (Anna Maria Pioletti) Per leggere i contributi integralmente, cliccare sul quadratino in alto denominato "PDF".
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Journals, FrancoAngeli. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 3 (September 2021): 175–219. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2021oa12539.

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Abstract:
L'Informazione bibliografica del numero 3/2021 della «Rivista Geografica Italiana» presenta le recensioni dei seguenti testi:    Donna Haraway, Chthulucene. Sopravvivere in un pianeta infetto (Michele Bandiera) Cristiano Giorda, a cura di, Geografia e Antropocene. Uomo, ambiente, educazione (Marco Tononi) Paola Piscitelli, a cura di, Atlante delle città. Nove (ri)tratti urbani per un viaggio planetario (Marco Santangelo) Martina Tazzioli, The making of migration: The biopolitics of mobility at Europe's borders (Silvia Aru) Mercedes Bresso, Claude Raffestin, I duecentocinquantamila stadi di Eratostene, al tempo del virus. Dialoghi fra un geografo e una economista ambientale, in giro per il mondo (Alessandro Ricci) Ernesto C. Sferrazza Papa, Le pietre e il potere. Una critica filosofica dei muri (Marcello Tanca) Vincent Berdoulay, Olivier Soubeyran, L'aménagement face à la menace climatique (Angelo Turco) Isabella Giunta, Sara Caria, a cura di, Pasado y presente de la cooperación internacional: una perspectiva crítica desde las teorías del sistema mundo (Mariasole Pepa) Sara Luchetta, Dalla baita al ciliegio. La montagna nella narrativa di Mario Rigoni Stern (Giacomo Zanolin) Edoardo Boria, Storia della cartografia in Italia dall'Unità a oggi. Tra scienza, società e progetti di potere (Anna Guarducci) Maria Luisa Sturani, Dividere, governare e rappresentare il territorio in uno Stato di antico regime. La costruzione della maglia amministrativa nel Piemonte Sabaudo (XVI-XVIII sec.) (Anna Guarducci) Egidio Dansero, Davide Marino, Giampiero Mazzocchi e Yota Nicolarea, a cura di, Lo spazio delle politiche locali del cibo: temi, esperienze e prospettive (Chiara Spadaro) Giorgio Osti, Elena Jachia, a cura di, AttivAree. Un disegno di rinascita delle aree interne (Raffaella Coletti) Lucilla Barchetta, La rivolta del verde. Nature e rovine a Torino (Alberto Vanolo)   Per leggere i contributi integralmente, cliccare sul quadratino in alto denominato "PDF".
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di Redazione, Comitato. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 3 (September 2020): 103–33. http://dx.doi.org/10.3280/rgi2020-003006.

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8

della Redazione, A. cura. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 4 (December 2022): 99–130. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa4-2022oa15001.

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Abstract:
Bruno Latour, Dove sono? Lezioni di filosofia per un pianeta che cambia (Giuseppe Dematteis) Anselmo Roveda (a cura di) con le illustrazioni di Marco Paci, Atlante delle avventure. Atlante dei viaggi straordinari. Atlante dei luoghi immaginati (Sara Luchetta) Mauro Van Aken, Campati per aria (Filippo Menga) Flavia Cristaldi, Di qua e di là. Riflessioni di una geografa sulle migrazioni (Stefania Bonfiglioli) Flavia Cristaldi, Come il gelso per la vite (Silvia Aru) Alessandro Ricci, Carlotta Bilardi, Cartografia, arte e potere tra Riforma e Controriforma. Il Palazzo Farnese a Caprarola (Annalisa D'Ascenzo) Barbara Pizzo, Giacomo Pozzi e Giuseppe Scandurra (a cura di), Mappe e Sentieri. Un' introduzione agli studi urbani critici (Margherita Grazioli) Leslie Kern, La città femminista. La lotta per lo spazio in un mondo disegnato dagli uomini (alice salimbeni) Fulvio Toseroni, Strategie per la riduzione dei disastri. Governance del rischio e modelli di Disaster Risk Management per la costruzione di comunità resilienti (Eleonora Gioia) Luca Dal Pozzolo, Il patrimonio culturale tra memoria, lockdown e futuro (Chiara Gallanti)
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Franchi, Maura. "Social network: risorse per la collaborazione?" SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 45 (February 2013): 33–44. http://dx.doi.org/10.3280/las2012-045003.

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Abstract:
Possiamo ipotizzare che le reti sociali sollecitino nuove forme di collaborazione tra gli individui? Di che natura č la collaborazione che si realizza nelle reti? Il web 2.0 cambia radicalmente il modo in cui gli individui accedono alle risorse informative, per la facilitÀ dell'accesso alle stesse, la velocitÀ, la pluralitÀ delle fonti, ma soprattutto per il loro crescente intreccio con gli scambi interpersonali. Il filtro soggettivo carica ogni informazione di un forte contenuto emotivo, ne stabilisce una particolare veritÀ, quella, appunto, attribuita al messaggio dal soggetto che lo utilizza. La testimonianza in prima persona diventa la chiave attorno a cui si organizzano le informazioni. Partendo dall'analisi delle pagine create su Facebook nella fase successiva ad un evento traumatico come il terremoto, argomentiamo come la collaborazione nelle reti si realizzi a partire dalla condivisione emotiva dell'esperienza e dal peculiare intreccio tra informazione e comunicazione.
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Rossi, Nello. "I naviganti in Internet e la zona in burrasca della rete." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (September 2011): 38–51. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003005.

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Abstract:
1. Il versante luminoso, progressivo, democratico della rete / 2. I giuristi e la rete / 3. La zona in burrasca della rete; nuove norme e situazioni di to¬tale anomia / 4. La Convenzione di Budapest e la legge penale italiana sui "crimini informatici" / 5. L'area della informazione falsa, nociva, illecita su Internet. Responsabilitŕ individuale versus censura preventiva / 6. Le diffamazioni a mezzo Internet / 7. I messaggi minacciosi su Internet / 8. Le altre informazioni illecite e nocive che viaggiano su Internet.
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Dissertations / Theses on the topic "Informazione"

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Landi, Eugenio. "Entropia e Informazione in Meccanica Quantistica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19166/.

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Abstract:
L'elaborato comincia con un ripasso di meccanica quantistica per poi concentrarsi sugli strumenti necessari per lo studio della teoria dell'informazione. Viene introdotto l'operatore densità e il formalismo matematico per necessario per la descrizione dei sistemi aperti. L'ultimo capitolo è dedicato allo studio di quantità come entropia di Shannon e di von Neumann, viene descritto il Principio di Landauer per poi introdurre il concetto di informazione.
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Gasparro, Andrea. "Planning in giochi ad informazione parziale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3104/.

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Cavinato, Anna <1992&gt. "Progetto AutoCtoni: innovazione, partecipazione, informazione comunitaria." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12385.

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Abstract:
I pilastri del Progetto AutoCtoni sono la partecipazione sociale e culturale alla Vita di un Territorio attraverso l’utilizzo di un Sito e un’App per i cellulari che coordina, diffonde e valorizza in modo sistematico e aggiornato le numerose attività, le feste e le iniziative proposte dal Terzo Settore, supportando le iniziative di Associazioni locali di piccole dimensioni e il lavoro di Istituzioni sociali più fortemente presenti e attive. Il Progetto è destinato anche alle aziende private e ai Comuni: il sito e l’App filtrano le informazioni che i Comuni vogliono destinare ai soli residenti: scadenze, bandi, avvisi, consigli comunali in seduta aperta. La tesi illustra il progetto e le fasi iniziali di sperimentazione e rilevazione del bisogno di partecipazione sociale e di comunità, principalmente del territorio della Valsana. Il Lavoro di comunità proposto dal Progetto AutoCtoni sostiene in ogni Comune un Gruppo “Isola Sociale” composto dai cittadini e dai rappresentanti di Associazioni, Cooperative sociali, Pro Loco e Imprese sociali che hanno sede nel Comune. Questo gruppo si incontrerà almeno tre volte l’anno per impegnarsi nella realizzazione di un Progetto di Comunità, coordinato insieme per il proprio territorio e i propri co-cittadini come ad esempio la predisposizione di una giostra/altalena per disabili, almeno ogni 10 Km.
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Banorri, Barbara <1971&gt. "Difetto di informazione e danno da prodotto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5553/1/Banorri_barbara_tesi.pdf.

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Abstract:
“Difetto di Informazione e danno da prodotto” è un tema di grande interesse ed attualità, in un momento storico in cui si è riacceso il dibattito sulla disciplina della responsabilità per danni da prodotto difettoso. Complice è “il difetto di informazione”, da sempre rimasto ai margini della casistica giurisprudenziale, ma che improvvisamente “ruba la scena” imponendosi all'attenzione della Cassazione (nn. 6007/2007 e 20985/2007) e rivelando nodi interpretativi di forte impatto pratico nelle cause di responsabilità del produttore. Di qui l’esigenza di approfondire la complessa tematica degli information defects, sotto il profilo della nozione di “difetto” e della sua prova, nonché dell’incidenza di eventuali carenze informative sulla responsabilità del produttore. Muovendo dall’analisi della Direttiva e della sua attuazione italiana, il lavoro individua i punti nodali di tale disciplina ed i vari limiti posti – sia a livello interpretativo che applicativo - alla tutela del danneggiato, suscettibili di renderla meno “appetibile” di quanto potrebbe sembrare. Affronta, quindi, criticamente le questioni trattate nelle due sentenze di legittimità del 2007 in ordine sia alla distribuzione tra le parti dell'onere probatorio, sia alla rilevanza delle informazioni fornite dal produttore. Peculiare interrogativo cui si cerca di dare risposta è se, ed in che misura, l’“informazione” consenta al produttore di andare esente da responsabilità. Il lavoro passa ad esplorare i nuovi scenari offerti dalla interazione tra la disciplina della responsabilità del produttore e quella sulla sicurezza generale dei prodotti, la cui coesistenza all’interno del medesimo corpo di norme pone nuovi interrogativi, quali la sussistenza della responsabilità del produttore di un bene “conforme” ed il ruolo dell’informazione nell’ipotesi di prodotti non difettosi e/o “conformi”. La ricerca affronta tali interrogativi con sguardo critico e provocatorio sollevando il dubbio se la “conformità alle norme armonizzate” non rischi di diventare una “nuova” clausola di esonero della responsabilità del produttore.
It is a theme of great actuality, in an period in which the debate about the discipline of the product liability has been revamp. Accomplice is the “defect of information” which has been remained on the fringes of the jurisprudential casuistry, but suddenly has gone under the spot by imposing upon the attention of the Cassation Court (nr. 6007/2007 and 20985/2007), revealing interpretative issues which have a strong practical impacts in the product liability lawsuits. It derives the need to master the complex theme of the information defects under the profile of the “defect” notion and of its evidence, as well as the effect of any lack of information on the producers liability. Moving from the analysis of the Directive and its implementation in Italy, the work identifies the key elements of this discipline and the boundaries set for the safeguard of the damaged, either on its interpretation and implementation, in order to make it less appealing of what it would look like. Accordingly it critically faces the assumptions dealt with the two judgements in 2007 either about the distribution between the parties of the burden of proof and the relevance of the information given by the manufacturer. Distinguishing query which wants to be answered is whether, and in which proportion, the “information” allows the manufacturer to be cleared up from liabilities. The work moves to explore the new scenarios offered by the interactions between the discipline of the “product liability” and the overall product safety which coexistence within the same body of product generic rules, raise new questions such as the subsistence of the producers liability for a “compliant” product and the role of the information in case of non- defected and product.
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Banorri, Barbara <1971&gt. "Difetto di informazione e danno da prodotto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5553/.

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Abstract:
“Difetto di Informazione e danno da prodotto” è un tema di grande interesse ed attualità, in un momento storico in cui si è riacceso il dibattito sulla disciplina della responsabilità per danni da prodotto difettoso. Complice è “il difetto di informazione”, da sempre rimasto ai margini della casistica giurisprudenziale, ma che improvvisamente “ruba la scena” imponendosi all'attenzione della Cassazione (nn. 6007/2007 e 20985/2007) e rivelando nodi interpretativi di forte impatto pratico nelle cause di responsabilità del produttore. Di qui l’esigenza di approfondire la complessa tematica degli information defects, sotto il profilo della nozione di “difetto” e della sua prova, nonché dell’incidenza di eventuali carenze informative sulla responsabilità del produttore. Muovendo dall’analisi della Direttiva e della sua attuazione italiana, il lavoro individua i punti nodali di tale disciplina ed i vari limiti posti – sia a livello interpretativo che applicativo - alla tutela del danneggiato, suscettibili di renderla meno “appetibile” di quanto potrebbe sembrare. Affronta, quindi, criticamente le questioni trattate nelle due sentenze di legittimità del 2007 in ordine sia alla distribuzione tra le parti dell'onere probatorio, sia alla rilevanza delle informazioni fornite dal produttore. Peculiare interrogativo cui si cerca di dare risposta è se, ed in che misura, l’“informazione” consenta al produttore di andare esente da responsabilità. Il lavoro passa ad esplorare i nuovi scenari offerti dalla interazione tra la disciplina della responsabilità del produttore e quella sulla sicurezza generale dei prodotti, la cui coesistenza all’interno del medesimo corpo di norme pone nuovi interrogativi, quali la sussistenza della responsabilità del produttore di un bene “conforme” ed il ruolo dell’informazione nell’ipotesi di prodotti non difettosi e/o “conformi”. La ricerca affronta tali interrogativi con sguardo critico e provocatorio sollevando il dubbio se la “conformità alle norme armonizzate” non rischi di diventare una “nuova” clausola di esonero della responsabilità del produttore.
It is a theme of great actuality, in an period in which the debate about the discipline of the product liability has been revamp. Accomplice is the “defect of information” which has been remained on the fringes of the jurisprudential casuistry, but suddenly has gone under the spot by imposing upon the attention of the Cassation Court (nr. 6007/2007 and 20985/2007), revealing interpretative issues which have a strong practical impacts in the product liability lawsuits. It derives the need to master the complex theme of the information defects under the profile of the “defect” notion and of its evidence, as well as the effect of any lack of information on the producers liability. Moving from the analysis of the Directive and its implementation in Italy, the work identifies the key elements of this discipline and the boundaries set for the safeguard of the damaged, either on its interpretation and implementation, in order to make it less appealing of what it would look like. Accordingly it critically faces the assumptions dealt with the two judgements in 2007 either about the distribution between the parties of the burden of proof and the relevance of the information given by the manufacturer. Distinguishing query which wants to be answered is whether, and in which proportion, the “information” allows the manufacturer to be cleared up from liabilities. The work moves to explore the new scenarios offered by the interactions between the discipline of the “product liability” and the overall product safety which coexistence within the same body of product generic rules, raise new questions such as the subsistence of the producers liability for a “compliant” product and the role of the information in case of non- defected and product.
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Campus, Donatella. "L'elettore pigro : informazione politica e scelte di voto /." Bologna : Il Mulino, 2000. http://www.gbv.de/dms/sub-hamburg/325688044.pdf.

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Carmagnini, Alberto. "Simmetria e Informazione Genomica: la regola di Chargaff." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8706/.

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Abstract:
In questo lavoro analizzeremo la generalizzazione ad oligonucleotidi della seconda regola di Chargaff. Ripercorreremo gli approcci matematico-statistici più significativi per quantificare la simmetria reverse-complement all'interno di sequenze genomiche, presenteremo le prove della trasversalità di tale fenomeno e cercheremo di far luce sulle origini evolutive di questa simmetria nascosta nei nostri geni.
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Barbetta, Francesca <1987&gt. "IL BILANCIO COME STRUMENTO DI INFORMAZIONE VERSO L'ESTERNO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2969.

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Abstract:
L’evoluzione informativa del bilancio ha subito negli anni notevoli modifiche; partendo dal periodo del medioevo che era caratterizzato da una mancanza totale di regolamentazione e dove erano in uso solo regole contabili, si è arrivati fino ad oggi, attraverso varie riforme iniziate con l’introduzione del Codice Civile nel 1942 e continuate nel tempo per adeguarsi all’esigenza di un bilancio veritiero e corretto a livello civilistico e fiscale. Tale processo è stato notevolmente influenzato, dai principi contabili nazionali ed internazionali oltre che dalla normativa fiscale. Oggigiorno il bilancio è divenuto uno dei principali strumenti informativi verso l’esterno in quanto l’esigenza di informare è notevolmente cresciuta. Per questo motivo le imprese sono state indotte a redigere altri documenti integrativi al bilancio d’esercizio, come ad esempio, il bilancio sociale su richiesta degli stakeholders interessati. È necessario sottolineare che questi documenti non sono regolamentati da una particolare normativa.
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Rubin, Luca <1989&gt. "Gli obblighi di informazione e la responsabilità dell'intermediario finanziario." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8190.

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VALMACHINO, CHIARA. "Formazione e informazione di attualità. Modelli, metodologie, esperienze, confronti." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/135.

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Abstract:
Questa tesi analizza le relazioni tra informazione e formazione degli adolescenti. la prima parte descrive il sistema dell'informazione e i suoi meccanismi nell'età tardo. moderna; offre una definizione dell'adolescenza, soprattutto rispetto ai processi di costruzione della cittadinanza . Si presenta, infine, lo stato della ricerca empirica sul tema in oggetto. La seconda sezione si occupa dei modelli pedagogici e delle metodologie didattiche per l'educazione alla/con l'informazione presentando, infine, recenti esperienze realizzate in Italia e in Germania.
This dissertation analyses the relationship among news, teenagers and education. The first part describes how the information-system works in the late-modern age; it draws a picture of the today's teenagers-generation and the making of citizens processes. Finally it gives an overview of the empirical research concerning teens and news. The second part suggests pedagogical models and methods to introduce news in (civic) education, concluding with recent didactical experiences in Italy and Germany.
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Books on the topic "Informazione"

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Lamberti, Amato. Fare informazione. Roma: Edizioni Lavoro, 1985.

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Dioguardi, Gianfranco. Discorso sulla informazione. Milano: Rovello, 1992.

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Fara, Gian Maria. Etica e informazione. Firenze: Vallecchi, 1992.

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Caretti, Paolo. Informazione, manipolazione e potere. Cinisello Balsamo, Milano: Edizioni San Paolo, 1998.

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5

Perulli, Adalberto. I diritti di informazione. Torino: G. Giappichelli, 1991.

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6

Serge, Proulx, Voglino Alex, Pomati Sergio, and Barbieri Simonetta, eds. L' Informazione: Tramite media. Milano: Jaca Book, 1994.

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Baldassari, Roberto. Giornalismo, informazione e comunicazione. Venezia: Marsilio, 2014.

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8

Arena, Gregorio, Maria Paola Guerra, and Marco Cammelli. Informazione e funzione amministrativa. Rimini: Maggioli, 1997.

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9

Giostra, Glauco. Processo penale e informazione. 2nd ed. Milano: A. Giuffrè, 1989.

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10

Pluralismo, informazione e radiotelevisione. Napoli: Editoriale scientifica, 2014.

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More sources

Book chapters on the topic "Informazione"

1

Boffetta, Guido, and Angelo Vulpiani. "Entropia, informazione e caos." In UNITEXT, 173–85. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2430-4_9.

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2

Capaccioli, Massimo, and Silvia Galano. "Sognando sistemi planetari informazione." In I blu, 113–20. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2640-7_9.

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3

Terranova, G., and F. Schillirò. "Aspetti medico-legali in radiodiagnostica: profili di responsabilità, informazione e consenso." In La dose al paziente in diagnostica per immagini, 181–200. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2649-0_13.

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4

Diodato, Emidio, and Serena Giusti. "(De)globalizzazione e (dis)informazione. Le sfide all’analisi della politica estera nella politica contemporanea." In Studi e saggi, 141–51. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-595-0.12.

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Abstract:
The chapter aims to provide an overview of the main challenges of foreign policy analysis in contemporary politics. After introducing the ways in which foreign policy analysis is addressed in the internationalist political literature, with a focus on policy formulation and decision-making understood as public policy, the authors focus on some of the main challenges that foreign policy scholars are called upon to face. In particular, the themes of (de)globalization and (dis)information are deepened, pointing out the reinforcement of the state and the risks connected to an increasing cognitive confusion.
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5

Sgambati, Domenico, Erica Moura, Ala Eddine Said, Laura Rueda, Etienne Hoarau, Lidija Pribelja, Daniels Kļaviņš, Alba Fagnano, Antonella de Angelis, and Antonino Miccio. "Monitoraggio, conservazione e informazione nella Baia Di Ieranto: un modello circolare per la gestione delle Aree Marine Protette." In Proceedings e report, 597–609. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-147-1.60.

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Abstract:
The 7 years monitoring-conservation-information program in the special B zone of Ieranto bay (belonging to the Marine Protected Area Punta Campanella - Naples, Italy) shows good results in terms of reducing illegal activities (such as illegal fishing, unauthorized boating, pollution and anchoring) and promoting environmental awareness for visitors. This 3-way management model represents one of the best practices of the MPA that could be applied to other MPAs in order to improve the correct usage of a protected area and to decrease/control the illegal actions and protect the environment
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6

Cappabianca, Salvatore, Antonio Lo Casto, and Massimo Midiri. "La rappresentazione delle informazioni." In Elementi di informatica in diagnostica per immagini, 101–5. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1667-5_5.

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7

Hernáez, Inmaculada, Eva Navas, Igor Odriozola, Kepa Sarasola, Arantza Diaz de Ilarraza, Igor Leturia, Araceli Diaz de Lezana, Beñat Oihartzabal, and Jasone Salaberria. "Euskara Europako Informazio Gizartean." In The Basque Language in the Digital Age, 9–14. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-30796-6_3.

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8

Cortiana, Fiorello. "Le informazioni e l’equilibrio dinamico dell’ecosistema." In Il senso ritrovato, 63–88. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2832-6_4.

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9

Graziani, Michela. "La prima traduzione portoghese della «Commedia». Note paratestuali." In L'illustre volgare, 67–87. Firenze: Società Editrice Fiorentina, 2022. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/978-88-6032-685-0.05.

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Abstract:
Il lavoro intende presentare la prima traduzione portoghese della Commedia, di epoca moderna e contemporanea, focalizzando l’attenzione sulle informazioni paratestuali in essa contenute per comprendere il lavoro traduttologico intrapreso dall’autore e il forte legame da ciò derivato con il cattedratico fiorentino Giambattista Giuliani. La presentazione della traduzione portoghese è preceduta da una breve panoramica sulla ricezione di Dante nel Portogallo di epoca moderna, utile per la comprensione della traduzione stessa, avvenuta nel 1886.
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10

Nehmzow, Ulrich. "L’apprendimento robotico: dare senso alle informazioni sensoriali." In Robotica mobile, 43–89. Milano: Springer Milan, 2008. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0386-6_4.

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Conference papers on the topic "Informazione"

1

Miozzo, M., and Claudio Ottaviani. "Formazione e informazione nella gestione e nella tutela forestale." In Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.055.

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2

Lopez de Lacalle Lekuona, Oier, Eneko Agirre Bengoa, and Ander Intxaurrondo Gonzalez de Langarika. "Lurrikarei buruzko informazioa eskuratzen Twitter bidez." In I. Ikergazte. Nazioarteko ikerketa euskaraz. Bilbao: UEU arg, 2015. http://dx.doi.org/10.26876/ikergazte.i.80.

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3

Barroso Moreno, Nora. "Audio albistegietatik informazioa erauzten duen sistema eleaniztuna Komunikazio zubiak sortzen." In I. Ikergazte. Nazioarteko ikerketa euskaraz. Bilbao: UEU arg, 2015. http://dx.doi.org/10.26876/ikergazte.i.87.

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4

Letizia, Aldo. "Qualità delle informazioni sul valore dei crediti e orientamento delle banche al de-risking." In 25th Annual European Real Estate Society Conference. European Real Estate Society, 2018. http://dx.doi.org/10.15396/eres2018_ind_104.

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5

Pugliano, Antonio. "Il restauro per la valorizzazione di architetture e siti da conservare: studi per la fruizione del paesaggio culturale italiano: il caso di Ostia." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8003.

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Abstract:
La memoria riguarda un’iniziativa sviluppata nell’Università Roma Tre, con il MiBACSoprintendenza Speciale ai Beni Archeologici di Roma e con l’Ordine degli Architetti di Roma. L’iniziativa, sostenuta dal valente Soprintendente Anna Maria Moretti e dall’eccellente direttore della Sede di Ostia, Angelo Pellegrino, mira alla costituzione di un sistema di azioni integrate di ricerca e formazione per la documentazione, la conservazione e la gestione del contesto ambientale, naturale e antropico, del territorio sud-occidentale di Roma, sino alla costa. Ivi si indagano le peculiarità dei siti individuando e caratterizzando possibili attrattori materiali e immateriali, da utilizzare come gli elementi eloquenti di una ricomposizione storica e antropologica del territorio utile al turismo di qualità, chiamato a giocare il ruolo di motore di crescita per l’economia locale. Il suddetto sistema si fonda su attività conoscitive e progettuali svolte da archeologi e architetti, assieme, nel contesto didattico del Laboratorio di Restauro 2M della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre. Il prodotto degli ultimi anni, tanto della didattica svolta soprattutto sul campo, quanto della ricerca applicata, è un modello di piattaforma digitale attraverso la quale sono state ordinate le informazioni necessarie alla pianificazione delle iniziative di tutela e alla gestione della manutenzione, del restauro, della valorizzazione.
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6

Albissini, Piero, Antonio Catizzone, Laura De Carlo, Laura Carlevaris, Vittorio Di Stefano, and Alessandro Micucci. "Le trasformazioni dello spazio urbano: la quarta dimensione nella georeferenziazione dell’iconografia storica di Rome." In International Conference Virtual City and Territory. Barcelona: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7549.

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Abstract:
Se si considera la componente fisica del sistema città come espressione materiale dell’insieme dei fenomeni evolutivi dei luoghi, appare evidente come la sua rappresentazione possa essere considerata come sistema di conoscenza generale in grado di manifestare una convergenza di informazioni di natura altamente eterogenea. Le vaste trasformazioni che hanno interessato le città nella storia hanno determinato una evoluzione non solo nelle modifiche morfologiche degli assetti territoriali e nella stratificazione architettonica delle strutture urbane, ma anche nella percezione e fruizione degli spazi urbani. Se si considera l’organizzazione dello spazio urbano come ambito di relazione tra gli uomini, i contributi che provengono dalle fonti bibliografiche, iconografiche e cartografiche in particolare possono consentire la ricostruzione diacronica dei tessuti urbani. Questa ricostruzione è resa possibile dalla lettura delle diverse rappresentazioni che della città sono state date nel tempo, come rappresentazioni iconografiche o pittoriche, talvolta simboliche se non addirittura metaforiche, che consentono di acquisire conoscenze dei luoghi, anche quando presentano uno scarso grado di attendibilità. L’introduzione dell’informatica nel rilevamento e nella rappresentazione cartografica e la realizzazione dei sistemi informativi territoriali hanno aperto nuove possibilità non solo nella realizzazione di database collegati e georeferenziati, che possono contenere una notevole quantità di informazioni di diversa natura progressivamente incrementabili, ma soprattutto rendendo agevoli sia le molteplici interrogazioni sia le successive elaborazioni. Lo sviluppo della cartografia digitale dalla quale si possono derivare direttamente modelli tridimensionali, si pone quindi come punto di partenza per una corretta rappresentazione della complessità del fenomeno urbano e per un ripensamento dello spazio non più sulla base di esplorazioni planimetriche, ma tramite la creazione di modelli virtuali generati in maniera più o meno automatica a partire dalla cartografia stessa. In questo senso, il modello di derivazione cartografica costituisce l’aspetto metrico-quantitativo della rappresentazione della città, aspetto che risulta tanto più esatto, obiettivo e verificabile in quanto ottenuto con strumenti che rendono le misurazioni sufficientemente attendibili. Si tratta dunque di esplorare la cartografia tridimensionale cogliendone le peculiarità e la ricchezza nella restituzione dello spazio urbano, caratteristiche, queste, che suggeriscono immediatamente di tentare di ricostruire con la stessa vivacità rappresentativa anche tutti i trascorsi storici della città o, quanto meno, di alcuni dei suoi momenti topici, con particolare attenzione alle trasformazioni di natura orografica ed edilizia. In questo quadro emergono due distinti aspetti di natura metodologica, l’uno concernente la generazione del modello urbano e le implicazioni tecniche che questo comporta (implementazione di dati, automatismi, studi tipo-morfologici, scala del modello, …), l’altro relativo all’evoluzione della città attraverso il confronto tra modelli cartografici diversi (bi e tridimensionali). La realizzazione di un modello virtuale basato sulla cartografia digitale 3D, che fotografa lo stato attuale della struttura urbana, può rappresentare la griglia tridimensionale di riferimento per una visualizzazione delle trasformazioni spaziali attuata con una procedura che ripercorre a ritroso il cammino della storia. Si tratta di riferire a questa griglia orientata sulla base di capisaldi topografici certi i dati cartografici e iconografici provenienti dalla ricerca storico-documentaria, sulla base della individuazione di elementi invarianti della struttura urbana, come assetti orografici, vuoti urbani o edifici esistenti, etc., che non hanno mutato la loro localizzazione e le loro caratteristiche morfologiche. Così concepito, il modello tridimensionale di derivazione cartografica si caratterizza per la capacità di recepire e valorizzare documenti molto diversi e non necessariamente “scientifici” ai fini di una visualizzazione interattiva della storia del singolo brano di città o del singolo edificio per valutarne le trasformazioni sul piano morfologico e dimensionale, ma anche percettivo.
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Basso, Marzia. "Paesaggi in movimento." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8037.

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Abstract:
Negli ultimi decenni del secolo scorso si è diffusa nel mondo occidentale una nuova coscienza ambientale ed ecologica che, assieme alla rivoluzione tecnologica ed informatica, ha orientato anche la progettazione architettonica ed urbanistica verso una integrazione/ibridazione di elementi naturali, artificiali e tecnologici, con particolare attenzione per gli aspetti della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, alle varie scale di intervento, dagli edifici “intelligenti” alla rete delle smart cities. Ogni giorno assistiamo alla creazione di ambienti sempre più interconnessi, interattivi e interagenti con gli utenti, flessibili e capaci di scambiare informazioni con il mondo esterno. Siamo ormai in grado di monitorare i nostri contesti di vita come mai fino ad ora era stato possibile, raccogliendo e mettendo a sistema una mole di informazioni senza precedenti. Inoltre le nuove tecnologie in molti casi vengono utilizzate per semplificare e facilitare la comunicazione bidirezionale e in tempo reale fra utenti e gestori dei servizi, tra cittadini ed amministrazioni e, più in generale, fra i vari attori del paesaggio, all’interno di una rete di interconnessioni fisiche ed immateriali sempre più fitta e diversificata. Il progetto ecosostenibile di paesaggio richiede, pertanto, un approccio sistemico e uno sguardo ampio che riesca a far incontrare la tutela e la conservazione con la trasformazione e la rigenerazione, inevitabile quanto vitale per i nostri contesti di vita, passando anche attraverso l’uso di strumenti non convenzionali, impiegati diffusamente sia per uno studio del territorio più rispondente alla complessità delle dinamiche reali, sia per la costruzione di un progetto comune di paesaggio. During the last decades of the 20th century a new environmental and ecological awareness has spread in the western world. Together with the technological and digital revolution, it has also directed the architectural and urban design towards an integration/crossbreeding of natural, artificial and technological elements, giving special attention to the aspects of environmental sustainability and of energy saving at the different levels of intervention, from the “intelligent” buildings to the network of the smart cities. Every day we witness to the creation of spaces that are more and more interconnected, user interactive and interagent, flexible and able to exchange information with the outside world. We are now able to supervise our life contexts as never before by collecting and organizing a huge amount of information without precedent. Furthermore, new technologies are used in many cases to simplify and facilitate bidirectional and real-time communication between users and providers, citizens and administrative offices and, in wider terms, among the various actors of the landscape inside a more and more close and diversified network of physical and immaterial interconnections. The eco-sustainable landscape design requires therefore a systemic approach and an overlook in order to permit the match between safeguard and preservation on one hand and transformation and regeneration on the other. This is as inevitable as it is essential for our life contexts, as well as the use of unconventional tools diffusely employed whether for a territorial study in accordance with the complexity of the actual dynamics or for the construction of a collective project of landscape.
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Crupi, Valentina. "Verso una nuova consapevolezza dell'ambiente: l'agire collettivo per la definizione di nuovi spazi pubblici della città." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7957.

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Abstract:
La necessità di reagire a situazioni nuove in ambito urbano, come quelle legate gli effetti dei cambiamenti climatici, sta favorendo lo sviluppo, in alcune città europee e americane, di azioni innovative da parte della cittadinanza. Se da un lato, infatti, sono ampiamente sperimentate politiche pubbliche urbane di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, dall'altro iniziano a fiorire esperienze 'dal basso' che si manifestano nello spazio quotidiano attraverso processi di cura e tutela del territorio promossi dagli abitanti. La traduzione fisica di queste pratiche sembra mostrare l'emergere di un nuovo tipo di spazio pubblico, dal forte carattere sociale, in cui si manifestano le volontà ecologiche della comunità. Queste esperienze, nate in America ma che hanno ormai una larga diffusione in altre parti del mondo, consistono in azioni più o meno organizzate, coordinate da amministrazioni e università, ma anche da associazioni studentesche, collettivi artistici e comunità di quartiere, e si attuano grazie alla presenza di una cittadinanza attiva e ricettiva. Il seguente intervento sostiene l'ipotesi che simili fenomeni rappresentino una risorsa importante per la conoscenza dei luoghi e lascino intravedere lo sviluppo di una rinnovata prospettiva di responsabilità condivisa e presa di coscienza sulle questioni ambientali. Si tenterà dunque di illustrare gli elementi che favoriscono un progetto condiviso di convivenza col rischio; delineare e definire quelli che sembrano essere i caratteri di un nuovo tipo di spazio pubblico; comprendere come la tecnologia 2.0 possa divenire dispositivo per lo scambio di risorse e di informazioni. Si tratta di una prima ricognizione che però lascia intravedere la ricchezza degli approcci e di possibili soluzioni.
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9

Blečić, Ivan, Arnaldo Cecchini, Maurizio Minchilli, and Valentina Talu. "Progettare la cittá di prossimitá per promuovere le "capacitá urbane" degli abitanti svantaggiati." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8001.

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Abstract:
La promozione della qualità della vita urbana passa necessariamente attraverso la costruzione di una città inclusiva, una città effettivamente "usabile" da tutti i suoi abitanti. Anche e soprattutto da chi, a causa di una qualche condizione (permanente o temporanea), si discosta dall'immagine dell'abitante-tipo adulto, maschio, sano, istruito, ricco e automunito e non é quindi "capace" (o non lo è pienamente) di accedere ai luoghi, ai servizi, alle opportunità e alle informazioni della città che sono progettate, organizzate e governate precisamente in funzione delle esigenze e dei desideri di questo abitante-tipo. Rilevanti sono in tal senso i progetti e le politiche che si concentrano soprattutto sulle periferie con l'intento di promuovere la qualità della vita urbana quotidiana degli abitanti . Accanto ai grandi (e costosi) interventi di riqualificazione, particolarmente utili sono le trasformazioni a scala di quartiere, le "micro" trasformazioni, perché sono in grado di migliorare concretamente l'usabilità di quella che può essere definita "città quotidiana e di prossimità", la città, cioè, che gli abitanti conoscono, "usano" (o "userebbero" se fosse effettivamente accessibile e usabile) e di cui possono prendersi cura. L'articolo cerca di mostrare perché è efficace e pertinente un approccio legato ad una dimensione "micro" degli interventi, anche attraverso il racconto di alcune esperienze sul campo condotte da Tamalacà, un gruppo di ricerca e azione del Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica (DADU) dell'Università di Sassari. Upgrading the quality of urban life necessarily goes hand in hand with building up an inclusive city, a city actually “usable” by all its inhabitants. The kind of project that is important from this point of view will focus on the most marginal areas of the city. Alongside the large, costly urban redevelopment interventions, transformations on a neighbourhood scale and "micro" dimension are particularly useful. This article attempts to show why an approach involving intervention linked with a “micro” dimension is effective and pertinent, and also describes a significant experiment carried out by the action research group TaMaLaCà of the Department of Architecture Design and Planning - Architecture at Alghero (University of Sassari) in the town of Sassari.
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