To see the other types of publications on this topic, follow the link: Informazione.

Dissertations / Theses on the topic 'Informazione'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 dissertations / theses for your research on the topic 'Informazione.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse dissertations / theses on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Landi, Eugenio. "Entropia e Informazione in Meccanica Quantistica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19166/.

Full text
Abstract:
L'elaborato comincia con un ripasso di meccanica quantistica per poi concentrarsi sugli strumenti necessari per lo studio della teoria dell'informazione. Viene introdotto l'operatore densità e il formalismo matematico per necessario per la descrizione dei sistemi aperti. L'ultimo capitolo è dedicato allo studio di quantità come entropia di Shannon e di von Neumann, viene descritto il Principio di Landauer per poi introdurre il concetto di informazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Gasparro, Andrea. "Planning in giochi ad informazione parziale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3104/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Cavinato, Anna <1992&gt. "Progetto AutoCtoni: innovazione, partecipazione, informazione comunitaria." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12385.

Full text
Abstract:
I pilastri del Progetto AutoCtoni sono la partecipazione sociale e culturale alla Vita di un Territorio attraverso l’utilizzo di un Sito e un’App per i cellulari che coordina, diffonde e valorizza in modo sistematico e aggiornato le numerose attività, le feste e le iniziative proposte dal Terzo Settore, supportando le iniziative di Associazioni locali di piccole dimensioni e il lavoro di Istituzioni sociali più fortemente presenti e attive. Il Progetto è destinato anche alle aziende private e ai Comuni: il sito e l’App filtrano le informazioni che i Comuni vogliono destinare ai soli residenti: scadenze, bandi, avvisi, consigli comunali in seduta aperta. La tesi illustra il progetto e le fasi iniziali di sperimentazione e rilevazione del bisogno di partecipazione sociale e di comunità, principalmente del territorio della Valsana. Il Lavoro di comunità proposto dal Progetto AutoCtoni sostiene in ogni Comune un Gruppo “Isola Sociale” composto dai cittadini e dai rappresentanti di Associazioni, Cooperative sociali, Pro Loco e Imprese sociali che hanno sede nel Comune. Questo gruppo si incontrerà almeno tre volte l’anno per impegnarsi nella realizzazione di un Progetto di Comunità, coordinato insieme per il proprio territorio e i propri co-cittadini come ad esempio la predisposizione di una giostra/altalena per disabili, almeno ogni 10 Km.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Banorri, Barbara <1971&gt. "Difetto di informazione e danno da prodotto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5553/1/Banorri_barbara_tesi.pdf.

Full text
Abstract:
“Difetto di Informazione e danno da prodotto” è un tema di grande interesse ed attualità, in un momento storico in cui si è riacceso il dibattito sulla disciplina della responsabilità per danni da prodotto difettoso. Complice è “il difetto di informazione”, da sempre rimasto ai margini della casistica giurisprudenziale, ma che improvvisamente “ruba la scena” imponendosi all'attenzione della Cassazione (nn. 6007/2007 e 20985/2007) e rivelando nodi interpretativi di forte impatto pratico nelle cause di responsabilità del produttore. Di qui l’esigenza di approfondire la complessa tematica degli information defects, sotto il profilo della nozione di “difetto” e della sua prova, nonché dell’incidenza di eventuali carenze informative sulla responsabilità del produttore. Muovendo dall’analisi della Direttiva e della sua attuazione italiana, il lavoro individua i punti nodali di tale disciplina ed i vari limiti posti – sia a livello interpretativo che applicativo - alla tutela del danneggiato, suscettibili di renderla meno “appetibile” di quanto potrebbe sembrare. Affronta, quindi, criticamente le questioni trattate nelle due sentenze di legittimità del 2007 in ordine sia alla distribuzione tra le parti dell'onere probatorio, sia alla rilevanza delle informazioni fornite dal produttore. Peculiare interrogativo cui si cerca di dare risposta è se, ed in che misura, l’“informazione” consenta al produttore di andare esente da responsabilità. Il lavoro passa ad esplorare i nuovi scenari offerti dalla interazione tra la disciplina della responsabilità del produttore e quella sulla sicurezza generale dei prodotti, la cui coesistenza all’interno del medesimo corpo di norme pone nuovi interrogativi, quali la sussistenza della responsabilità del produttore di un bene “conforme” ed il ruolo dell’informazione nell’ipotesi di prodotti non difettosi e/o “conformi”. La ricerca affronta tali interrogativi con sguardo critico e provocatorio sollevando il dubbio se la “conformità alle norme armonizzate” non rischi di diventare una “nuova” clausola di esonero della responsabilità del produttore.
It is a theme of great actuality, in an period in which the debate about the discipline of the product liability has been revamp. Accomplice is the “defect of information” which has been remained on the fringes of the jurisprudential casuistry, but suddenly has gone under the spot by imposing upon the attention of the Cassation Court (nr. 6007/2007 and 20985/2007), revealing interpretative issues which have a strong practical impacts in the product liability lawsuits. It derives the need to master the complex theme of the information defects under the profile of the “defect” notion and of its evidence, as well as the effect of any lack of information on the producers liability. Moving from the analysis of the Directive and its implementation in Italy, the work identifies the key elements of this discipline and the boundaries set for the safeguard of the damaged, either on its interpretation and implementation, in order to make it less appealing of what it would look like. Accordingly it critically faces the assumptions dealt with the two judgements in 2007 either about the distribution between the parties of the burden of proof and the relevance of the information given by the manufacturer. Distinguishing query which wants to be answered is whether, and in which proportion, the “information” allows the manufacturer to be cleared up from liabilities. The work moves to explore the new scenarios offered by the interactions between the discipline of the “product liability” and the overall product safety which coexistence within the same body of product generic rules, raise new questions such as the subsistence of the producers liability for a “compliant” product and the role of the information in case of non- defected and product.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Banorri, Barbara <1971&gt. "Difetto di informazione e danno da prodotto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5553/.

Full text
Abstract:
“Difetto di Informazione e danno da prodotto” è un tema di grande interesse ed attualità, in un momento storico in cui si è riacceso il dibattito sulla disciplina della responsabilità per danni da prodotto difettoso. Complice è “il difetto di informazione”, da sempre rimasto ai margini della casistica giurisprudenziale, ma che improvvisamente “ruba la scena” imponendosi all'attenzione della Cassazione (nn. 6007/2007 e 20985/2007) e rivelando nodi interpretativi di forte impatto pratico nelle cause di responsabilità del produttore. Di qui l’esigenza di approfondire la complessa tematica degli information defects, sotto il profilo della nozione di “difetto” e della sua prova, nonché dell’incidenza di eventuali carenze informative sulla responsabilità del produttore. Muovendo dall’analisi della Direttiva e della sua attuazione italiana, il lavoro individua i punti nodali di tale disciplina ed i vari limiti posti – sia a livello interpretativo che applicativo - alla tutela del danneggiato, suscettibili di renderla meno “appetibile” di quanto potrebbe sembrare. Affronta, quindi, criticamente le questioni trattate nelle due sentenze di legittimità del 2007 in ordine sia alla distribuzione tra le parti dell'onere probatorio, sia alla rilevanza delle informazioni fornite dal produttore. Peculiare interrogativo cui si cerca di dare risposta è se, ed in che misura, l’“informazione” consenta al produttore di andare esente da responsabilità. Il lavoro passa ad esplorare i nuovi scenari offerti dalla interazione tra la disciplina della responsabilità del produttore e quella sulla sicurezza generale dei prodotti, la cui coesistenza all’interno del medesimo corpo di norme pone nuovi interrogativi, quali la sussistenza della responsabilità del produttore di un bene “conforme” ed il ruolo dell’informazione nell’ipotesi di prodotti non difettosi e/o “conformi”. La ricerca affronta tali interrogativi con sguardo critico e provocatorio sollevando il dubbio se la “conformità alle norme armonizzate” non rischi di diventare una “nuova” clausola di esonero della responsabilità del produttore.
It is a theme of great actuality, in an period in which the debate about the discipline of the product liability has been revamp. Accomplice is the “defect of information” which has been remained on the fringes of the jurisprudential casuistry, but suddenly has gone under the spot by imposing upon the attention of the Cassation Court (nr. 6007/2007 and 20985/2007), revealing interpretative issues which have a strong practical impacts in the product liability lawsuits. It derives the need to master the complex theme of the information defects under the profile of the “defect” notion and of its evidence, as well as the effect of any lack of information on the producers liability. Moving from the analysis of the Directive and its implementation in Italy, the work identifies the key elements of this discipline and the boundaries set for the safeguard of the damaged, either on its interpretation and implementation, in order to make it less appealing of what it would look like. Accordingly it critically faces the assumptions dealt with the two judgements in 2007 either about the distribution between the parties of the burden of proof and the relevance of the information given by the manufacturer. Distinguishing query which wants to be answered is whether, and in which proportion, the “information” allows the manufacturer to be cleared up from liabilities. The work moves to explore the new scenarios offered by the interactions between the discipline of the “product liability” and the overall product safety which coexistence within the same body of product generic rules, raise new questions such as the subsistence of the producers liability for a “compliant” product and the role of the information in case of non- defected and product.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Campus, Donatella. "L'elettore pigro : informazione politica e scelte di voto /." Bologna : Il Mulino, 2000. http://www.gbv.de/dms/sub-hamburg/325688044.pdf.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Carmagnini, Alberto. "Simmetria e Informazione Genomica: la regola di Chargaff." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8706/.

Full text
Abstract:
In questo lavoro analizzeremo la generalizzazione ad oligonucleotidi della seconda regola di Chargaff. Ripercorreremo gli approcci matematico-statistici più significativi per quantificare la simmetria reverse-complement all'interno di sequenze genomiche, presenteremo le prove della trasversalità di tale fenomeno e cercheremo di far luce sulle origini evolutive di questa simmetria nascosta nei nostri geni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Barbetta, Francesca <1987&gt. "IL BILANCIO COME STRUMENTO DI INFORMAZIONE VERSO L'ESTERNO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2969.

Full text
Abstract:
L’evoluzione informativa del bilancio ha subito negli anni notevoli modifiche; partendo dal periodo del medioevo che era caratterizzato da una mancanza totale di regolamentazione e dove erano in uso solo regole contabili, si è arrivati fino ad oggi, attraverso varie riforme iniziate con l’introduzione del Codice Civile nel 1942 e continuate nel tempo per adeguarsi all’esigenza di un bilancio veritiero e corretto a livello civilistico e fiscale. Tale processo è stato notevolmente influenzato, dai principi contabili nazionali ed internazionali oltre che dalla normativa fiscale. Oggigiorno il bilancio è divenuto uno dei principali strumenti informativi verso l’esterno in quanto l’esigenza di informare è notevolmente cresciuta. Per questo motivo le imprese sono state indotte a redigere altri documenti integrativi al bilancio d’esercizio, come ad esempio, il bilancio sociale su richiesta degli stakeholders interessati. È necessario sottolineare che questi documenti non sono regolamentati da una particolare normativa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Rubin, Luca <1989&gt. "Gli obblighi di informazione e la responsabilità dell'intermediario finanziario." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8190.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

VALMACHINO, CHIARA. "Formazione e informazione di attualità. Modelli, metodologie, esperienze, confronti." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/135.

Full text
Abstract:
Questa tesi analizza le relazioni tra informazione e formazione degli adolescenti. la prima parte descrive il sistema dell'informazione e i suoi meccanismi nell'età tardo. moderna; offre una definizione dell'adolescenza, soprattutto rispetto ai processi di costruzione della cittadinanza . Si presenta, infine, lo stato della ricerca empirica sul tema in oggetto. La seconda sezione si occupa dei modelli pedagogici e delle metodologie didattiche per l'educazione alla/con l'informazione presentando, infine, recenti esperienze realizzate in Italia e in Germania.
This dissertation analyses the relationship among news, teenagers and education. The first part describes how the information-system works in the late-modern age; it draws a picture of the today's teenagers-generation and the making of citizens processes. Finally it gives an overview of the empirical research concerning teens and news. The second part suggests pedagogical models and methods to introduce news in (civic) education, concluding with recent didactical experiences in Italy and Germany.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

VALMACHINO, CHIARA. "Formazione e informazione di attualità. Modelli, metodologie, esperienze, confronti." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/135.

Full text
Abstract:
Questa tesi analizza le relazioni tra informazione e formazione degli adolescenti. la prima parte descrive il sistema dell'informazione e i suoi meccanismi nell'età tardo. moderna; offre una definizione dell'adolescenza, soprattutto rispetto ai processi di costruzione della cittadinanza . Si presenta, infine, lo stato della ricerca empirica sul tema in oggetto. La seconda sezione si occupa dei modelli pedagogici e delle metodologie didattiche per l'educazione alla/con l'informazione presentando, infine, recenti esperienze realizzate in Italia e in Germania.
This dissertation analyses the relationship among news, teenagers and education. The first part describes how the information-system works in the late-modern age; it draws a picture of the today's teenagers-generation and the making of citizens processes. Finally it gives an overview of the empirical research concerning teens and news. The second part suggests pedagogical models and methods to introduce news in (civic) education, concluding with recent didactical experiences in Italy and Germany.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

GUADAGNO, STEFANO. "Obblighi precontrattuali di informazione e rimedi: tra solidarietà ed efficienza." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/201941.

Full text
Abstract:
La ricerca prende le mosse dall’analisi della clausola generale di buona fede al fine di verificare la possibilità di fondare sulla stessa un obbligo “generale” di informazione nella fase precontrattule. L’analisi si sposta quindi sui limiti di esigibilità e contenuto dell’obbligo generale di informazione, per poi passare a verificare la concreta operatività degli obblighi di informazione nella legislazione di settore. Da ultimo, si sono prese in considerazione i più recenti orientamenti in tema di rimedi avverso la violazione degli obblighi precontrattuali di informazione, anche al fine di analizzare la persistente vigenza nel nostro ordinamento della distinzione tra regole di validità e regole di comportamento, passando in rassegna i c.d. <> del contratto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Vianello, Silvia <1987&gt. "Il Rendiconto Finanziario come strumento di informazione e gestione aziendale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9420.

Full text
Abstract:
Il D.Lgs 139/2015 ha finalmente inserito il Rendiconto Finanziario come documento obbligatorio di bilancio. La scelta del nostro legislatore è stata quella di colmare una lacuna che per anni ha fatto si che venisse a mancare, nel bilancio d’esercizio, quel prospetto idoneo a rappresentare la situazione finanziaria della società, così come previsto dall’art. 2423 del codice civile. Il presente elaborato si propone di analizzare le principali tipologie di rendiconto incontrate nella prassi e confrontarle con quella prevista dal nuovo OIC 10, oltre a quella già presente obbligatoriamente nella disciplina internazionale dello IAS. Vista l’importanza sempre più forte assunta dalla gestione delle risorse finanziarie negli ultimi anni, si cercherà di mostrare come il rendiconto non sia solamente un prospetto utile a consuntivo bensì essenziale per gestire la liquidità all'interno di un'impresa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Tentori, Riccardo <1985&gt. "STRATEGIE DI DIFFERENZIAZIONE DEI SITI DI INFORMAZIONE: IL CASO PLAYBASKET.IT." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13472.

Full text
Abstract:
La digitalizzazione dell'informazione ha portato a profondi cambiamenti nei media, portando di fatto ad una libera circolazione delle notizie e abbattendo moltissime barriere all'ingresso. In questo mercato infatti è il prodotto stesso ad essere oggetto della digitalizzazione, mutando quindi profondamente la sua stessa natura, aprendo a nuove occasioni d'uso e cambiando il processo nella scelta della fonte da parte del consumatore. Questo elaborato mira ad analizzare l'evoluzione storica di questo cambiamento, le nuove caratteristiche dell'informazione, le opportunità e le occasioni d'uso che si creano, non ultimo il coinvolgimento dell'utente stesso nella creazione dell'informazione. Saranno infine esaminati gli aspetti principali oggetto di possibile vantaggio competitivo e le strategie di differenziazione che possono quindi essere messe in atto dai vari attori dell'ambiente competitivo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Masiero, Sabrina. "Comunicare l'Astronomia. L'incontro con le stelle tra informazione e divulgazione." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426588.

Full text
Abstract:
Communicating Astronomy 1.1 Introduction Physics and Astrophysics permeate our lives. Although few of us are familiar with the great theoretical discoveries of the science, almost all of us have encountered their technological applications that pervade everyday life (computers, mobile phones, satellite navigators), the strategic choices of countries (space missions, investment in nuclear energy) and our imagination (time machines, teletransport). Accordingly, physics and astrophysics are potentially fertile grounds for the application of the so-called «Public Understanding of Science» (PUS). This expression denotes an area of interdisciplinary study which concerns itself with the perception, understanding and attitudes of non-specialist audiences with regard to science and technology, as well as the practices by which scientific expertise is used, reworked or ignored in non-specialist settings. The expression is also frequently used to refer to practical initiatives and activities undertaken by a variety of organizations in order to simulate public interest in science or to promote the image of particular scientific subjects or institutions. Finally, perhaps improperly, the reference is sometimes extended to study of communication between experts and non-experts – although this should be more correctly termed the «Public Communication of Science» (Bucchi, 2003; Wynne, 1995). As the European Commission stresses, science and technology increasingly influence at society large: «Every day, scientific and technological progress contributes new innovations essential to our quality of life. New discoveries in sciences, information technology, as well as in the physical world are strongly influencing the social, economic, political and ethical structures we are accustomed to» (European Commission, 2005). European citizens have a certain interest in the activities and results of science, but at the same time they realize that they do not always possess the knowledge required to understand them. This shortcoming has only to some extent been remedied by actions undertaken in the past two decades. The aim of the first Chapter is to survey some of the main studies and data available at national and international level on the general public’s perception of, and attitudes towards, physics and astrophysics. Also considered will be some of the most significant analyses of the potential and impact of the public communication of science through multimedia technologies, the Radio and the Internet in particular. 1.2 How interested are we in Physics and Astrophysics? As shown by data set out in the European Commission survey Europeans, Science and Technology in their perceptions of science Europeans regard medicine and physics as the most «scientific» subjects, followed by biology, mathematics and astronomy (European Commission, 2005). Many of the technological developments deemed most interesting were connected with physics in various ways, although they did not arouse as much interest as medicine, which was the field of by far the greatest concern to Europeans. The environment, which come second, can be considered a sector which partly involves physics, but some of the interest it arouses may be due to its implications for health (European Commission, 2005). The interest of Europeans differs according to socio-demographic characteristics: the Internet, space exploration and nanotechnologies mainly attract young males who are still studying, while medicine is of greatest interest to women and persons aged over 55, with low education levels, who work at home or are retired. Genetics are instead most interesting to women and higher-educated people still studying, while interest in economics and social sciences is more equally distributed among the categories of subjects (European Commission, 2005). Overall, one may conclude that areas pertaining to physics and its applications are of greatest interest to young educatede males. Comparison between the data furnished by the Eurobarometers of 2001 and 2005 – considering the same base of 15 member states in order not to alter the comparison by introducing 10 new countries – highlights an increase of interest in developments in physics. The most significant increase concerns astronomy, which in recent years has achieved major discoveries receiving wide coverage in the media. «Nanotechnologies, although remaining at the lowest rate among all the proposed items, have seen their score more than double since 2001 (from 4% to 9%), and are aperhaps slowly becoming a wider theme of interest for Europeans» (European Commission, 2005). The general trend is an increased interest in science and its achievements. The expectations of Italians (regardless of whether or not they can be fulfilled) reside in three scenarios centred on physics (Table 1): the discovery of clean and unlimited energy sources, which receives around one-quarter of preferences; the use of intelligent robots for domestic work; and the first manned expedition to Mars. 1.3 How much do we know Physics and Astrophysics? The Eurobarometer data also permit evaluation of the level of scientific knowledge among Europeans. The respondents were asked to decide whether a series of scientific statemements were true or false, or to declare their ignorance of the topic («Don’t know»). The average of correct answers to the statements about physics, chemistry and medicine was 66%, a figure which indicates that Europeans have a quite good knowledge of science (European Commission, 2005). The country with the highest level of scientific knowledge was Sweden, while the one with the lowest was Cyprus (Figure 3). Italy occupied a central position in the table, just below the European average. It is also possible to classify the countries of the European Union according to their percentages of citizens with a very good knowledge of science: «The Nordic countries, above all Sweden, as well as the Netherlands, the Czech Republic and Slovenia, have the highest number of respondents» with very good scientific knowledge (above 50%) while numerous countries of Eastern Europe record low percentages (below 30%) (European Commission, 2005). The rate for Italy is between 30% and 40% for respondents with good scientific knowledge. The topic about which Europeans were best informed (Figure 4) concerned «macroscopic physics» (the structure of the Earth and its rotation around the Sun, the constant movement of the continents), while knowledge about «microscopic physics» exhibited more evident gaps (the structure of atoms, how lasers work, and the nature of radiactivity). But a disconcerting finding was that more than one half of European citizens did not know how to answer the question about the relative size of electrons. Broadcasting Astronomy: «The Stars meet on the Radio» In the first part of the PhD Thesis we describe our project «Tutti Dentro – Le Stelle si incontrano in Radio» («Come in Everybody – The Stars meet on the Radio»), a format programme about space for Italian radio broadcasting. The format involved celebrities, young astronomers and a network of 96 FM and Web radio stations during the period July 2007 – January 2009. We will explore its structure, the language and the strategies adopted, along with the technical instrumentations and the software for recording sessions and editing. Finally we will describe the responses of celebrities, radio stations and listeners. Our results could be a useful reference for creating new radio programmes to spread astronomy to a wider audience, especially during The International Year of Astronomy 2009 (IYA2009). 2.1 Introduction Our project «Tutti Dentro – le Stelle si incontrano in Radio» («Come in Everybody – The Stars meet on the Radio») started on April 2007, after previous successful experiences as astronomy communicators using the Web and Italian local radio stations. Our aim was the planning and the subsequent production of a new weekly radio programme involving celebrities, young researchers and everyone interested in space. In contrast to previous broadcasts, we decided to avoid the «old formula» based on the scientist talking and teaching to people in a vertical communication path, but we preferred to follow the horizontal connection between the speakers and the listeners typical of commercial and private radio broadcasting. Once these guidelines were established, we made up the contents, selecting the topics, writing the texts and sending e-mails to contact celebrities and fix dates for the recordings of the telephonic interviews. In each issue, a «star» of music, sport or television talked about his/her feelings for the Universe, his/her opinion about the current topic and other space subjects. In the same issue a young astronomer talked about his/her work, the technological side of space exploration, and his/her professional and private life. From July 2007 to January 2009, we produced 52 issues which were broadcasted by a network of 74 FM local radio stations, covering more than half of Italy, and by 22 Web radio stations. 2.2 The Format: Language, Music and Structure Our format was the result of the following three basic requirements: to aim at a wide audience, specifically the listeners aged 20 – 60; to establish a horizontal communication connection with them and be as near as possible to the «stationality» (i.e. the personality) of each radio station. The third requirement was essential to not break the distinctive «flow» of the daily radio program and be part of it. To meet these requirements given the large number of radio stations involved, each one with its own proper stationality, we adopted a «generalistic» approach essential for the integration of dialog and music. We used a simple and informal language, neither too popular nor too intellectual or scientific, with jingles and songs for a break and to keep the rhythm up. The play list included a selection of songs from the 1980s to avoid musical identification with a specific generation. The structure of each issue, whose length was 35 - 40 minutes on average, was divided into a sequence of five subsections called «modules», each one 8 to 10 minutes long. The five modules were: a) A small introduction and a song to present the weekly topic; b) The first part of the interview with the celebrity to promote his/her works and activity; c) A song or a jingle as a break to introduce the second part of the interview with the celebrity dedicated to the topic of the issue, and other space subjects; d) A musical break and an interview with the researcher or scientific journalist; e) The last part where we sometimes read funny questions and answers collected from our listeners on our Web site and «Yahoo Answers Italy». The a), d) and e) modules were for the most part based on texts: we wrote them using astronomical books, scientific articles and our personal knowledge. Almost all the celebrity interviews were the results of no written questions, so as to give a spontaneous feel. 2.3 Format Strategies - Spicing the topic: a question introduced the topic, sometimes in an argumentative fashion. For example: «The sacrifice of animals in the 1960s for the conquest of space: an unavoidable choice or a violation of rights?»; - Talking to everybody: following the «infotainment» philosophy, we did not explain or teach, but we gave information in an entertaining context. In a sense we returned to the traditional triad «to educate, inform, entertain», born with the BBC public radio by John Reith in the 1920s; - Changing the popular image of the astronomer: young researchers played the leading role of representing a new, dynamic and current view of space sciences, in contrast with the classical image of the old astronomer tied to his telescope, watching the stars and totally uninterested in ordinary life and people; - Updating the popular image of astronomy: when possible, we underlined the application of space technology in everyday life – mobile phones, satellites for telecommunications, x ray scanners etc.; -Involving celebrities: for over a year we involved Italian celebrities in our programme such as the singers Riccardo Fogli and Mario Biondi, the actor Carmine Scalzi, who was with us from the first issue; the international Chef Gualtiero Marchesi, and many other famous people. Their popularity attracted the attention and curiosity of radio listeners, and of course of radio managers themselves. 2.4 Technical Instrumentation and Software Recording sessions were made in our private home studio, composed by two Behringer cardioyd microphones (B 1 and C 1 models); a mixer Behringer Xenyx 1622FX; a multiprocessor Behringer Composer Pro MD 2600 (with functions of: compressor / limiter / de esser and peak limiter). An external sound card UCA USB connected the mixer to a table pc for recording. In order to obtain the better results during the recording sessions, we adopted the following techniques: - A back to back position of the two microphones to avoid leakeges; - An appropriate distance of them from the walls to reduce echoes; - The use of the enhancer function (a light noise gate) available on the Composer to suppress background noises and microphone self noises. We recorded in wave format, 44 Khz, 32 bit float. The files were edited using the audio editor Audacity, to cut, paste, mix and normalize the volume. The free encoder SCMPX was used for mp3 conversion at 192 Kbps, stereo, 16 bit. We divided every issue into two mp3 files, so that every radio station could insert their jingles and spots in between. Files were published on the Web, free to be downloaded by the network of radio stations. A striking example of convergence between new and traditional media. 2.5 Responses and Results A few days after the press release announcing the development of the project, 30 radio stations contacted us for further information. In a few months, 76 FM radio stations joined us. They were fascinated by the format involving celebrities, stars and planets, with an informal but, at the same time, professional language. In January 2009 we counted 96 local and Web radio stations, with an FM coverage of more than half of Italy and about 30 000 listeners a week. The majority of local FM radio stations (36%, see Table 3) broadcasted «Tutti Dentro» in the middle of the morning (from 9 to 12 o’clock), the typical time slot dedicated to information, news and talk. A small fraction (14%) broadcasted us in the early afternoon (from 15 to 17 o’clock), and only two local radio stations in the mid afternoon, the time slot dedicated to the younger listeners, especially teenagers. It was evident they considered our programme as an information product addressed to adults (30–55) and middle-aged people (55-65). Our target was the age range 20-60: we missed the 20-30 range but hit the 30-60 range right in the middle. A large number of the radio stations included our photos and professional information in their own Web sites as if we were members of the staff. At the same time, listeners wrote e-mails or phoned the local radio stations instead of writing directly to us. This confirmed our insertion in the flow of each radio program, as was our aim. Our sole regret was the lack of synchronisation with radio communities, impossible to establish without a «live broadcast». However, the pre-recorded format was the only way to be broadcast by dozens of radio stations and reach a wide audience. Every week we published the current issue on our public Web site available at http://www.tuttidentro.info (Figure 5), reporting about 100 downloads a week. In 2008, we opened the “Tutti Dentro” Blog (Figure 6) at http://tuttidentro.wordpress.com: with 1800 hits a week, it became a place for discussing topics we could not talk about during the programme, due to time constraints and format requirements. Some months ago, we also created a group on Facebook, with over 100 fans in 5 days and 20-30 hits a week. Soon it was clear that radio listeners, bloggers and the Facebook group formed three different communities: listeners preferred to listen and write to their radio stations, bloggers preferred to download the issues from our Web site and then surf the Blog looking for other interesting topics, while Facebook followers just wanted to be informed about space research news. In other words: different media, different communities, different needs. Last but not least, the celebrities: we discovered that many of them were very interested in space travel, science fiction and astronomy in general. In their childhood, some of them had dreamt of becoming astronauts, some had flown with imagination on other planets. Our interviews often revealed unknown and introspective sides of their life, giving an unusual and original feeling compared to the classical television and radio interviews. In many cases their words, together with their enthusiasm for space, became spots to promote scientific research in general. That was a strong result. On December 2008 «Tutti Dentro» won the «eContent Award Italy», in the «eScience» Category, as the best content in digital format (Figure 7). 2.6 Conclusions Communicating Astronomy using new technologies and radio broadcasting was the main goal of our project, avoiding the «old formula» of radio science programme based on long interviews to a scientist, and destroying the traditional image of the expert who teaches science to the people. We adopted a new originally formula and came close to the modern radio language, extremely youthful and spontaneous, to insert our product in the radio flow. Our experience confirmed that radio is a great media to spread astronomy to a wider audience in new and non-traditional venues. We hope the format, strategies and results described in this paper could be useful to everyone interested in science radio broadcasting and involved in future astronomy radio programmes. Communicating Astronomy throught Comics 3.1 Introduction In 1992, the astronomer Carl Sagan, protagonist of countless public appearances, as well as the author of twenty books translated worlwide, an enormously successful television series, «Cosmos», and the movie «Contact», was denied membership to the National Accademy of Sciences. In fact he was not able to raise the required two-thirds vote from its members. Director of the Laboratory of Planetary Studies at Cornell University, Sagan has distinguished himself for the calculation of the greenhouse effect on Venus, for his studies on the surface of Mars and on the oceans of Titan, Saturn’s large moon. Too many colleagues turned up theirs noses at his tireless activity in spreading scientific news, which had made him, perhaps the most famous scientist in the United States, and one the most vibrant defenders of science in the world. Two years later the National Accademy of Sciences reconsidered its vote, honouring him with the Public Welfare Medal. Sagan had brilliantly challenged two important prejudices which besiege scientists that choose to communicate with the general public: the idea that scientists who do are distracted from the «real» work – research – and the idea that scientists are not able to express themselves clearly, as if their mental universe were so far from the common man that at the very least they need a «translator». There have always been scientists dedicated to disseminating their own work, the first being Galileo, who the Church never forgave for his choise to write in vulgate rather than in the more obscure Latin. Over the years, however, their willingness to do so has changed. The Nineteenth century was one of the most propitious, especially in England. Beginning in 1826, and for over twenty years, Michael Faraday described the latest developments in science every Friday evening, during extremely crowded lectures held at the Royal Institution. Yet, in the first few decades of the Twentieth century scientist’s enthusiasm for popularising science was already greatly declining. Only in the 1980s was there a large scale resurgence of public engagement with the world of research. Today, however, most of the best popular books on science are not created by «translators» but by scientists. Increasingly more scientists are deciding to try out this new job. In fact, everyone, to different degrees and with different roles, may be asked to discuss or comment on his or her own research or research in their field. The reasons are varied many: s(he) may need to respond to a journalist’s or Editor’s request, assist with an exhibit or a television show, present a degree, speak with lobbies or spokespeople for interest groups, present their own activities to industry, local institutions or other possibile financers, or simply collaborate effectively with the press office of their own institution. In this PhD project will be analysed two different astronomical and educational products: «The Lives of Galileo» and «Introducing Relativity». The first was written by the Swiss artist and author Fiami in collaboration with astronomers and historians, scientists and teachers, and the second by the cosmologist Bruce Bassett of the South African Astronomical Observatory in collaboration with the mathematician and cartoonist Ralph Edney. 3.2 «The Lives of Galileo» The second part of this PhD Project is dedicated to the translation into Italian of the «The Lives of Galileo - A Journey Through the History of Astronomy» (Figure 8), the official cosmic comic book by Fiami published for the International Year of Astronomy 2009 (IYA2009). Fiami lives in Geneva (Switzerland). He is neither a scientist nor a historian, but graduated with a degree in architecture and has been building educational comic projects for over the past ten years. To complete «The Lives of Galileo», Fiami surrounded himself with astronomers, physicians and historians in order to obtain a true taste of the wonders of the Universe. In science, communication is inevitably being professionals, and it should be that way. However, the active involvement of scientists remains indispensable, because they are the first link in the chain of communication. Everybody is familiar with the name of Galileo. But what do we know about him? What is astronomy? Artist and author Fiami decided to answer these questions in an accessible way by creating a well-illustrated and factually accurate comic providing a tour through the history of astronomy across Babylon, Alexandria, Kusumapura, Venice, Greenwich and a classroom in 2009. For the first time astronomy and Galileo are presented in an historical, teaching and humoristic comic book. It is organized into six chapters where Galileo plays different roles through the ages of great astronomical discoveries. - In Babylon (568 B.C.) Galilosor learns how to write in clay and how to read the sky. «Galilosor, the sky belongs to the Goods! Don’t try to touch it, kid!» - In Alexandria (197 B.C.) Galileos measures the circumference of the Earth alongside Eratosthenes using the shade of a stick. «I knew that in Syene, at noon on the summer solstice, the Sun shines down on the bottom of a well…» - On the Ganges (499 A.C., Figure 9) in Kusumapura, the city of flowers, Aryabhata explains to Galilala that the Earth rotates around a central axis. «Galilala, astronomy is the most noble of all knowledge. It lifts up our souls and brings us closer to the Almighty!». - In Venice (1609, Figure 10) by observing the sky with his telescope, Galileo make more astronomical discoveries, including the mountains of the Moon, the satellites of Jupiter and the myriads of stars that make up the Milky Way – all immediately published in the «Starry Messenger» (Sidereus Nuncius) in 1610. «Sagredo, my friend! Come and see what I’ve been observing for some nights now… Four planets revolve round Jupiter!» - In Greenwich (1664) Galileo mixes with Newton and Halley (and the famous Halley’s comet). In the last chapter (2009), Galileo is back to show us the purpose of modern astronomy. «The movement of comets is determined by gravitation… Gravitation is universal, as much on Earth as in the sky.» -In the last chapter (2009), Galileo is back to show us the purpose of modern astronomy (Figure 11). «Galileo’s discoveries have had an enormous impact… It’s also thanks to Galileo that we know the Earth isn’t the centre of the world». 3.2.1 The «adaptation» and translation of «The Lives of Galileo» into Italian At the end of 2008 the IYA2009 Segretariat offered «The Lives of Galileo» as educational product for the participants in The International Year of Astronomy 2009 (IYA2009). It was a unique opportunity to have this comic translated into their own language. At that time the comic was available only in French and English. After my requirement, The IYA2009 Coordination Assistant Mariana Barrosa made me in contact with the Swiss author Fiami. My work began. The Italian version of «The Lives of Galileo» derived from the French original text, and by the comparison with the English version. It was not only a translation but an «adaptation» of the comic into Italian . The first goal was to get into the various historical eras and gather information on the habits of the Babylon, Greek and Indian civilizations. For a good translation, the culture, traditions and the scientific knowledge in each epoch were fundamental to know and understand. Extremely important books in that sense were «History of the Planetary Systems from Thales to Kepler» by J. L. Dreyer for the first, second and third Chapters; «Sidereus Nuncius» by Galileo Galilei and «Galileo» by Stilman Drake for the fourth episode; «Isaac Newton» by Enrico Bellone for the fifth Chapter and my background in Astronomy for the last episode. Beyond the historical aspect, all protagonists must be studied in accurate details. They were different each other. It became necessary to write with great incisiveness their dialogues into Italian in order to be very close to the original idea of the author Fiami. Typical French expressions have sometimes been translated into a slightly different way. For example: «Moi je dis que Aryabhata s’est mis le doigt dans l’oeil en faisant tourner la Terre!». The French terms «finger» and «eye» have become the English «knock» and «head», respectively: «I tell you, Master Aryabhata has knocked his head while making the Earth turn!». In Italian, the expression: «Master Aryabhata has brought a crab» can be used. It means that Master Aryabhata has made a blunder: «Ti dico che il maestro Aryabhata ha preso un granchio nel far girare la Terra!». This IYA2009-endorsed comic has enjoyed much success of late. It is now available in English, French, Dutch, Finnish, Galician, Thai and Italian since September 2009, by CLEUP Editrice. Fiami’s work is even being used by the Musée d’Histoire des Sciences de Genève. Their Galileo exhibition, running since 13 May 2009 until 31 January 2010, features large poster boards of Fiami’s illustrations and text, adding and additional layer to the more conventional exhibits. On September 26, 2009 Fiami and I presented the Italian version at the XLII Workshop of the «Gruppo Astrofili Italiani» in Padova (Italy). Two new presentations will be held in Orvieto and Acquapendente (Italy) on May 2010 with the author. I have just presented the comic at «Gruppo Astrofili Salese – Galileo Galilei» on 7 January 2010. A second presentation will be held at «Planetario di Padova». On November 17, 2009 Fiami has been interviewed for a Swiss Italian channel and he has been spoken about the Italian version. Swiss TV have also seized the opportunity of using «The Lives of Galileo» to educate a wide audience. On December 2009 they showed six broadcasts adapted from the comic, «Dessine-moi les étoiles». Three chapters has been published in the local newspaper, «La tribune de Genève». «The Lives of Galileo» shows that the history of science is about sharing knowledge across the Earth over the centuries. The sky and astronomy have no owners; we belong to the sky and not the other way around. «The Lives of Galileo» shows this in a humorous yet educational way. 4.1 «Introducing Relativity» It is now a century since Einstein’s theories of Special and General Relativity revolutionized our view of the Universe. «Introducing Relativity» by Bruce Bassett and Ralph Edney plots a visually accessible course through Einstein’s thought experiments that have given shape to contemporary physics. Scientists from Isaac Newton to Stephen Hawking add their unique contributions to this story. Einstein’s legacy is reviewed in the most advanced frontiers of physics today – black holes, gravitational waves, the accelerating universe and string theory. 4.1.1 Bruce Bassett and his Comic «Introducing Relativity» To complement the quantitative and qualitative findings of the survey, I decided to interview a specialist in Cosmologist and Communication of Science, Professor Bruce Bassett, of the South African Astronomical Observatory, to ask him a series of questions about communicating Astrophysics through comics. His is the author of the comic «Introducing Relativity», published by Icons Books in 2002. When and how was the idea of «Introducing Relativity» born? I was contacted around 1999 by the editors of the Introducing Series to enquire if I would be interested in authoring the book. They had already conceived the idea of the book (since they had many already on quantum mechanics, Einstein, Hawking etc….) and simply asked me to decide what material to include and to write it. How long did you spend on writing the comic book? The process was quite long, as we wanted to do a very good job. I think it was about six months to have the initial draft. I then would send copies to the illustrator and editor, get feedback and we met several times to work on more subtle points, before producing the final version. Do you think that a comic book can help improve the perception of Physics and Cosmology to general people? I certainly hope so! One of the most important things that a cartoon or comic book achieves is presenting material that normally would be very intimidating or exclusive, in a form or medium that the general public feel very comfortable with. Comics are relaxed, informal, funny, light and not serious in general. Bringing this to heavy, serious subject matter like relativity gives people permission to tackle it and the confidence to believe that they could understand it. What are the main difficulties faced by sector specialists in writing a comic book? There are a lot of unanswered questions you have to try to answer for yourself. Can every concept be written in a way that is understandable by the general public with no special knowledge? What can the author assume the reader knows? Who is the average reader of the book going to be? In addition as an author one has to balance the goals of the book which are both to inform and to entertain the reader. If one tries to teach too much the reader will get bored. If there is too little content on the other hand, the book will be unsatisfying for the reader who honestly wants to learn the subject. To whom do you suggest the book (children, young people, adult or everybody)? I think it is too advanced for most children below the age of about 13 or so. This is primarily because the concepts are advanced and subtle, no matter how much one tries to simplify them. However, for everyone else I hope it could be accessible. Whether it is of interest to them is another matter. I think I would only recommend it to people who have a real interest in science and a desire to understand what Relativity is and why Einstein is so highly regarded, as well as an urge to understand the current developments in our understanding of gravity and cosmology. Do you remember one of the most difficult concepts to explain or illustrate (for example, the curvature of space, the scale of theUniverse, the expansion of the Universe, ect.)? I remember struggling with a few issues. One was how to explain what a tensor was. I needed this in order to actually write down the Einstein field equations, which is a goal I set myself. Other tricky things were trying to explain what four (or more) dimensions means and also how explain the concept of the metric, which is used to measure distances between points and tells us about the curvature of space. Finally I struggled with the notion of the quantum spin of a particle (which in the end is not in the book because it was too hard to explain clearly). Popular physics books frequently use elements tied to the imagination and fiction in order to illustrate theories and results in more accessible manner. In our immagination the time machine is a simple way to represent past, present and future. For example, in “Introducing Relativity” the famous Newton’s Law, F = ma, is engraved on a rock to illustrate that space and time were considered absolute and immutable before Einstein’s Relativity. This is a very good explanation to illustrate a complex theory.
Comunicare l’Astronomia Nel primo Capitolo della presente Tesi di Dottorato viene analizzata la realtà della comunicazione scientifica nella sua duplice funzione, quella di informazione e di divulgazione; la percezione della fisica e dell’astrofisica e l’interesse che riveste sul grande pubblico. La comunicazione scientifica, nella sua accezione più vasta, ha sempre avuto nel tempo proprie caratteristiche, come atto di scambio e di diffusione nell’ambito della comunità scientifica dei risultati acquisiti e delle scoperte raggiunte, per facilitare e consentire il coordinamento per ogni ulteriore progresso nei rispettivi rami di ricerca. Si parla a tal proposito di «informazione scientifica». A questa funzione primaria, se ne aggiunge una seconda non meno importante, che è quella della divulgazione scientifica, diretta a raggiungere con un linguaggio più semplice un pubblico molto ampio, con caratteristiche culturali disomogenee, come quelle che possono riscontrarsi nel mondo politico, nel mondo industriale, in quello della scuola e così via. Come sottolinea la Commissione Europea, la scienza e la tecnologia influenzano in maniera crescente la società: «ogni giorno il progresso scientifico e tecnologico fornisce innovazioni essenziali alla nostra qualità di vita. Le nuove scoperte nelle scienze, nella tecnologia dell’informazione, così come nel mondo della fisica, stanno influenzando fortemente le strutture sociali, economiche, politiche e etiche a cui siamo abituati» (Commissione Europea, 2005). I cittadini europei risultano in parte interessati alle attività e ai risultati della scienza, ma nello stesso tempo percepiscono di avere una preparazione non sempre adeguata a comprenderli. Questo divario è stato solo in parte colmato attraverso le azioni sviluppate nel corso degli ultimi due decenni. Oggi la cultura astrofisica, nonostante la curiosità che spinge i più ad interessarsene, non è abbastanza valutata dall’opinione pubblica, perché è diffusa la concezione che essa non sia utile ai fini della vita di ogni giorno. Poca considerazione, da parte dell’opinione pubblica, si ha quindi dell’utilità della ricerca astronomica; si ha l’idea che essa sia fine a se stessa. In realtà, la ricerca astronomica ha riscontrato delle importanti applicazioni soprattutto nel campo industriale e medico, che ora vengono considerate molto utili. I mezzi di comunicazione di massa presentano spesso dei servizi dedicati all’Astronomia, ma non tutti risultano attendibili. Spesso viene privilegiata la notizia clamorosa, a volte addirittura non del tutto conforme al vero, rispetto a una più pacata e seria spiegazione del fenomeno, che apporti un reale beneficio in termini di conoscenza. Coloro che vogliono comunicare l’Astronomia devono porsi di fronte a questo problema per rettificare eventuali inesattezze e guidare il pubblico interessato alla corretta interpretazione della notizia. Alla fine del capitolo viene dato spazio alla radio come mezzo di comunicazione. All’interno dell’abitazione, la televisione ha un ruolo centrale, specie nelle interazioni fra i vari membri del nucleo familiare, ma la radio si distingue come mezzo della fruizione individuale, nei vari ambienti della casa o sovrapposta alle pratiche quotidiane, con le quali, impegnando soltanto l’udito e non la vista, sviluppa un’ineguagliata compatibilità. Nella fruizione in mobilità, nei luoghi di lavoro e negli ambienti collettivi (centri commerciali, grandi magazzini), la radio molto spesso non ha alternative e sviluppa così con larghezza una funzione di accompagnamento. Il costo relativamente basso degli impianti di trasmissione e messa in onda, e dell’accesso alle frequenze, hanno favorito la persistenza di livelli di concentrazione bassi, rispetto all’assetto duopolistico del sistema televisivo e, dunque, la compresenza di un numero elevato di emittenti effettivamente ascoltabili in quasi ogni località del Paese; questo dato di sistema, congiunto alle particolari caratteristiche che ha l’ascolto rispetto alla più complessa fruizione audiovisiva, ha permesso alla radio di intercettare pubblici molto segmentati. In radio, infatti, prevale la fidelizzazione, cioè la pratica di ascolto di emittenti riconosciute e abitualmente frequentate; la stessa tecnologia, ad esempio quella dell’autoradio, si è indirizzata più a garantire la continuità dell’ascolto nella mobilità (con il sistema RDS, radio data system), che la possibilità di continui cambiamenti di sintonia. E’ significativo che anche nelle argomentazioni con cui è stato promosso il DAB (digital audio broadcasting) un posto centrale spetti alla possibilità di meglio assecondare la fidelizzazione degli ascoltatori alla loro emittente. La radio è, quindi, un mezzo capace di costituire nicchie di pubblico e, da tempo, si è messa in grado di sviluppare con loro rapporti intensi che superino la monodirezionalità propria del broadcasting. Ciò si è realizzato con l’uso del telefono nelle trasmissioni, assai più felice in radio che in televisione grazie alla parità dei mezzi a disposizione tra l’ascoltatore che telefona e il conduttore in studio; una caratteristica accentuata dall’uso dei cellulari e degli SMS. Il telefono ha consentito alle radio forti economie nel reperimento di personaggi da far intervenire nei programmi (senza il vincolo della loro presenza fisica) e, in varie emittenti, ha favorito l’apporto degli ascoltatori nella produzione e nell’aggiornamento delle informazioni: ad esempio, di quelle del traffico. La rete Internet ha accentuato queste caratteristiche, che tutte insieme consentono alle radio di svolgere originali funzioni identitarie, partecipative e connettive. Con la prima, le emittenti danno voce a particolari identità di gruppi legati da interessi comuni musicali, religiosi, sportivi, culturali o politici; la funzione partecipativa è invece garantita dall’azione di integrazione sociale e di interscambio informativo promossa da ciascuna radio. Si parla di funzione connettiva in quanto la radio permette a tutti di mantenere una connessione con la società. L’affermazione dell’information and communication technology porta con sé la convergenza multimediale; non più un consumo che si distribuisce su vari media, ma la possibilità che contenuti e pratiche sociali diverse, media domestici e media collettivi, dal vivo o riprodotti, si intreccino generando contenuti «multipiattaforma», compatibili con un ventaglio ampio di mezzi grazie alla comune adozione di tecnologie digitali. La radio partecipa alla convergenza sviluppando una forte sinergia con Internet, dovuta alla facilità con cui i file audio transitano sulla rete, rispetto ai più pesanti file video, ma soprattutto alla comune natura di media personali e interattivi. Le tecnologie di streaming (che permettono di diffondere una radio via web) hanno permesso anche alle emittenti radio di effettuare un narrowcasting via Internet, e di costruirne nuove espressamente dedicate alla rete. Con tale forma di accesso, un’emittente locale, ricevibile soltanto in una piccola valle, può essere ascoltata in tutto il mondo riconfigurando il rapporto fra locale e globale; ma può anche costruire la propria programmazione prelevando da altre emittenti o agenzie in rete parte dei contenuti. Nei capitoli II e III viene analizzata la possibilità di fare comunicazione dell’astrofisica attraverso la radio in Italia, citando un caso concreto. Si tratta del progetto «Tutti Dentro» programma radiofonico dedicato all’astronomia e all’astronautica, incentrato sui due volti del Cielo: quello romantico e suggestivo, raccontato dalle «stelle» della musica, dello spettacolo, del cinema e dello sport e quello più sconosciuto, svelato dall’entusiasmo dei giovani ricercatori che lo vivono per professione. Per più di due anni, «Tutti Dentro» è andato in onda in quasi 100 radio locali italiane con l’obiettivo di coinvolgere gli esperti della cultura e dello spettacolo e i ricercatori e affrontando con loro alcuni grandi temi della ricerca scientifica e della comunicazione, quali per esempio: le missioni sulla Luna, il sogno della conquista di Marte, il pericolo asteroidi, l’acceleratore di particelle LHC, l’astronomia nei «Simpson», gli animali sacrificati durante i primi voli spaziali, il fumetto dell’Anno dell’Astronomia «Le Vite di Galileo», i cambiamenti climatici, ecc. Col mio collega Luca Nobili, che dal 2004 realizza «Urania», il Notiziario di Astronomia e Astronautica per l’Istituito Nazionale di Astrofisica (INAF), il progetto «Tutti Dentro» ha avuto inizio nel luglio 2007 ed è continuato solo con qualche pausa fino a gennaio 2009 con un totale di 52 puntate settimanali di circa venti-trenta minuti ciascuna. Dai grafici ricavati risulta che quasi il 40% delle emittenti ha scelto un orario mattutino di messa in onda del programma «Tutti Dentro», il 23% un orario pomeridiano, un 13% in orario serale e solo un 3% in orario notturno. Sia le emittenti in FM che quelle Web (e di conseguenza la totalità di radio) hanno scelto un giorno feriale di messa in onda. (da un 69% di radio in FM e da un 78% di Web Radio). Se teniamo conto dell’andamento dell’ascolto nel corso della giornata, il prime time della radio è il mattino, con un picco massimo tra le 7 e le 9, la fascia in cui la radio svolge una funzione informativa essenziale anche per chi poi non l’ascolta più nel resto della giornata. In questa fascia (che, comunque, non rientra nel caso di «Tutti Dentro») gli uomini sono più numerosi delle donne, mentre nel corso della mattinata il rapporto si inverte, fino all’ora di pranzo, quando l’ascolto totale cala verticalmente a favore della TV. Nel pomeriggio molte casalinghe tengono accesa la TV o comunque non riaccendono la radio, mentre nel pubblico maschile, più consistente anche a ora di pranzo, si registra una ripresa maggiore fino a ora di cena, quando il prime time televisivo riduce ai minimi termini l’audience totale. Le differenze per sesso sono anche il risultato del fatto che nel complesso gli uomini trascorrono più tempo fuori casa e in automobile e di conseguenza ricorrono alla radio anche per funzioni che in ambito domestico sono svolte dalla TV, di tipo sia informativo sia di compagnia e intrattenimento (Fenati & Scaglioni, 2001). Si può dedurre da questo fatto che al mattino sono soprattutto le donne a seguire o ad aver seguito «Tutti Dentro», nel pomeriggio e di sera gli uomini. Si tratta in genere di un pubblico adulto, dato che per i teenager è soprattutto la scuola a definire i ritmi di vita e quindi i tempi di fruizione della radio e ovviamente manca il fenomeno importantissimo dell’ascolto in auto. Oltre allo straordinario picco mattutino in coincidenza con il primo drive time, l’ascolto ha una piccola impennata all’ora di pranzo (e qui si colloca «Tutti Dentro» per un 23% delle radio), quando chi non può guardare la TV sente le ultime notizie alla radio e alle 19, in coincidenza con il secondo drive time, quando chi rientra dal lavoro in automobile sceglie spesso programmi di informazione anziché musica e intrattenimento (un 13% delle emittenti ha mandato «Tutti Dentro» tra le 18 e le 24). Nel IV capitolo viene presentato il progetto relativo al Blog di «Tutti Dentro», che nasce ufficialmente nel gennaio 2008, dall’esigenza di far continuare le parole dette in radio anche sulla rete, al fine di creare delle community che continuino a discutere, confrontarsi, raccontarsi attorno ai temi introdotti dalla trasmissione radiofonica. Dopo la fine della messa in onda della VI serie, il Blog ha continuato a vivere e a prendere una direzione leggermente diversa da quella iniziale, di sola raccolta degli intervistati. Ascoltatori affezionati, da una parte, e colleghi dall’altra hanno sottolineato l’importanza di estendere questo scopo primario di completamento delle interviste ad una comunicazione dell’astronomia, che non fosse solamente un semplice resoconto di fatti, ma una spiegazione semplice e chiara di alcuni concetti astronomici e la diffusione di un’immagine dell’astronomia e dell’astronomo più giovane e realistica, allontanando lo stereotipo dello scienziato tipicamente vecchio che punta l’occhio al cannocchiale. In questo modo, il Blog è diventato un luogo di dibattito delle principali questioni astronomiche ancora aperte. Non solo: è diventato sempre più un Blog di Astronomi professionisti, con dottorandi e ricercatori che intervenivano lasciando non solo risposte ma anche pubblicando articoli. In particolare, con il collega Giovanni La Mura è nata una collaborazione quasi costante nella pubblicazione dei post; altri colleghi, come Gabriele Umbriaco, Andrea Macco, Martina Dorigo, Roberto Caimmi, Altavilla Giuseppe, Marco Castellani e alcuni astrofili o amici, come Amedeo De Marchi, Flavio Chinellato, Prasanna Deshapriya dell’International Year of Astronomy 2009 - Sri Lanka (IYA2009 Sri Lanka) hanno dato un contributo notevole al Blog con suggerimenti, commenti e post. Due astrofili conosciuti su Facebook, Joseph Marteleur, Presidente della Fédération Francophone d’Astronomie Amateurs de Belgique (FFAAB), e Antonio Bruno Umberto Colosimo, Promotore d’arte in Pramantha Arte hanno quotidianamente linkato le pagine del Blog «Tutti Dentro» sulla loro Home Page di Facebook. Un astrofilo belga, Eric Soucy di Ohain ha apprezzato molto la possibilità di pubblicare le sue foto astronomiche sul Blog «Tutti Dentro». I risultati e le considerazioni future che riguardano il progetto vengono riassunte nel V capitolo. La comunicazione dell’astronomia, con l’uso delle nuove tecnologie multimediali in radio, è stato il principale obiettivo di questo progetto, evitando di seguire la vecchia formula dei programmi scientifici, basati su lunghe interviste allo scienziato, tentando di superare allo stesso tempo lo stereotipo dell’esperto che insegna la scienza al popolo poco istruito. Si è adottata una nuova formula utilizzando il linguaggio radiofonico più semplice e immediato al fine di inserire il programma nel flusso della radio. Questa esperienza conferma che la radio è un grande mezzo per diffondere l’astronomia a un vasto pubblico in un modo nuovo e non tradizionale. Ci si augura che il format usato, le strategie adottate e i risultati descritti possano essere utili a coloro che sono interessati alla scienza in radio. Il risultato ottenuto con «Tutti Dentro» può essere un buon riferimento e, in alcuni casi, un punto di partenza per creare nuovi programmi radiofonici per la comunicazione dell’astronomia e dell’astrofisica, non solo nell’Anno Internazionale dell’Astronomia 2009. Nel capitolo VI vengono presentati i riconoscimenti ed i premi ottenuti dal programma radiofonico. Il 10 agosto 2007 in occasione dell’annuale evento delle «Lacrime di San Lorenzo», il TG3 Veneto delle ore 14 e il TG1 delle ore 23 hanno mandato in onda un servizio dedicato a «Tutti Dentro». Mercoledì 3 dicembre 2008 presso il Centro Congressi Nuova Fiera di Roma, «Tutti Dentro» è stato premiato da eContent Award Italy classificandosi al secondo posto nella categoria eScience per il miglior contenuto in formato digitale. Tra le varie esperienze sviluppate all’interno del programma e dell’Anno Internazionale dell’Astronomia 2009 un progetto, in particolare, ha avuto uno sbocco ulteriore nell’ambito della comunicazione, raccontato e analizzato nel capitolo VII. Si tratta dell’adattamento e traduzione in italiano del fumetto ufficiale dell’Anno Internazionale dell’Astronomia «Le vite di Galileo» dello svizzero Fiami, che si è circondato di astronomi e storici per realizzarlo. Non si è trattata di una semplice traduzione ma si è dovuti andare oltre, compiendo un vero e proprio recupero delle fonti storiche, l’analisi delle citazioni, uno studio delle varie epoche storiche e delle conoscenze scientifiche dell’epoca, oltre ad una cura dettagliata dei personaggi del fumetto. Un lavoro che si è concluso dopo un anno di lavoro con la pubblicazione nel settembre 2009 da parte della Casa Editrice CLEUP di Padova. Il fumetto è stato presentato ufficialmente al XLII Congresso Nazionale dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) con una presentazione che Fiami ed io abbiamo tenuto presso il Palazzo Moroni (sede del Municipio di Padova), il 26 settembre 2009. Una seconda conferenza si è svolta il 7 gennaio 2010 presso il Gruppo Astrofili Salese «Galileo Galilei» di Santa Maria di Sala (Venezia); altre due (con l’autore) sono in programma per il 7 – 8 maggio 2010 a Orvieto e Acquapendente, grazie al contributo dell’Associazione Scientifica Astronomica «Nuova Pegasus». Al momento, una conferenza resta ancora da fissare con l’Associazione Marchigiana Astrofili di Ancona e con il Planetario di Padova. Dopo aver lasciato una copia del fumetto a Massimo Lombardi, Direttore Responsabile di RadioOndaUno, sono stata invitata negli studi della radio il 30 dicembre 2009 per registrare una puntata speciale dedicata al lavoro di Fiami e al mio, di traduzione e adattamento in lingua italiana. La puntata è stata mandata in onda il 12 gennaio 2010 alle ore 14:00 e in replica alle 22:20. Grazie ai numerosi post sul Blog «Tutti Dentro» e ai link nella mia Home Page di Facebook, l’interesse per il fumetto di Fiami è stato ben accolto anche da Prasanna Deshapriya, dell’Università di Peradeniya di Kandy, Sri Lanka, Coordinatore nazionale per l’IYA2009 che ha espresso il suo desiderio di realizzare una versione in cingalese. Le trattative sono ancora in corso. Una pagina speciale alla copia in versione inglese del fumetto è stata dedicata da Prasanna Deshapriya nel suo Blog «IYA2009 – Astronomy Sri Lanka» e su YouTube con un video, con un ringraziamento particolare per il mio contributo alla diffusione della notizia. Joseph Marteleur, Presidente della Fédération Francophone d’Astronomie Amateurs de Belgique (FFAAB) mi ha richiesto una copia in francese tramite Facebook, dopo aver visto i numerosi link al fumetto. Da quanto si può concludere, la Web Radio, Facebook e il Blog «Tutti Dentro» si sono rivelati ottimi mezzi di diffusione delle iniziative proposte all’interno dell’Anno Internazionale dell’Astronomia 2009. Il fumetto di Fiami, «Le vite di Galileo» è un esempio significativo in cui la comunicazione della scienza viene fatta coinvolgendo esperti di vari campi per ottenere un’opera educativa con un notevole riscontro a livello internazionale, con edizioni in sette lingue e oltre 26.500 copie diffuse in Europa e Asia. La comunicazione dell’astronomia viene fatta anche da ricercatori stessi, che hanno deciso di cimentarsi con questo nuovo mestiere in misura e con ruoli differenti per avvicinare i giovani alla scienza, in particolare all’astrofisica. Nell’ultima parte del capitolo VII è riportata la testimonianza e il lavoro svolto dal Professor Bruce Bassett, cosmologo del South African Astronomical Observatory, per realizzare «La relatività a fumetti» (pubblicato in Italia nel 2008 da Raffaello Cortina Editore).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Conigli, Alessandro. "Informazione quantistica e decoerenza: il caso dei qubit in centri NV." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11483/.

Full text
Abstract:
Lo scopo di questa tesi triennale è quello di fornire un'introduzione ad alcuni concetti della computazione quantistica e comprenderne i fenomeni fisici che ne stanno alla base, dall'idea astratta di qubit fino ai più recenti studi sui centri NV, passando attraverso appropriati strumenti matematici. Recentemente si è realizzato che l'uso delle proprietà della meccanica quantistica può migliorare drasticamente le velocità di calcolo. È quindi cresciuto l'interesse nel campo dell'informazione quantistica. Tra le principali difficoltà vi è il fenomeno della decoerenza, responsabile della distruzione degli stati di sovrapposizione quanto-meccanici. Studiamo la dinamica dei sistemi quantistici aperti, soffermandoci sugli aspetti della loro evoluzione rilevanti nel passaggio dal mondo quantico al classico. A tal fine, e per una migliore comprensione della decoerenza, ricaviamo l'equazione master cui deve obbedire la matrice di densità nel noto modello di Jaynes-Cummings per l'interazione ambiente-sistema. In particolare, descriviamo come un ristretto set di manipolazioni sul sistema ci permetta di proteggerlo dalla decoerenza e come tale tecnica, detta disaccoppiamento dinamico, si rivela un utile strumento per la realizzazione di gates quantistici nel caso dei qubit implementati sfruttando i cosiddetti centri NV del diamante.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

DANESE, MAURA. "I VALORI FAMILIARI: EVIDENZE NELLA GESTIONE E NELL’ INFORMAZIONE DI BILANCIO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2018. http://hdl.handle.net/11584/256007.

Full text
Abstract:
The aim of the thesis is to understand and study values and emotional wealth in family businesses. Through two empirical studies developed with different methodologies and different samples, the thesis has contributed to the understanding of socio-emotional values and wealth in small and large family businesses facing two different topics: the keeping of family values over time in the first empirical study and the analysis of family values with regard to the reporting of biodiversity information in the second. For the study of small family values has been adopted an historical approach which allowed us to verify whether these values represent the starting points of the entrepreneurial management from the start. To complete the analysis and then verify the presence of family values and the socio - emotional wealth in large companies, we decided to study the reporting of biodiversity information. The second study made it possible to assess the impact of family values on corporate decisions in large companies and to identify the differences in communication between family and non-family businesses, pointing out that the level of information reported can be influenced by the presence of some values in family businesses. The thesis highlighted how the company dimension affects the perception of different aspects concerning socio-emotional wealth (control, identification of family members with the company, sense of belonging of the members to the family activity etc.) without, however, changing the importance for the company. In both studies it emerged the importance assumed by family values that, in small companies, is expressed both in the choices linked to the keeping of control over the capital and through the strong identification of family members with the company. It follows that the emotional and personal importance of the company and of the family is an expression of the perpetual presence of a strong sense of belonging to the family activity since its establishment, which leads the family to consider the company not as an instrumental good, but rather as an extension of its own identity. Finally, the thesis highlighted that in the large listed companies the importance of family values (studied through the reporting of biodiversity information), is expressed in the communication of more information in comparison to unlisted companies, because those family listed companies give great importance to keep a good reputation and to preserve values for future generations.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

FOLETTO, GIULIO. "Misure Generalizzate e Strumenti Avanzati per i Protocolli di Informazione Quantistica." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3444332.

Full text
Abstract:
L'informazione quantistica sta dando vita a numerose promettenti tecnologie e permette di raggiungere una più profonda comprensione di tutta la fisica quantistica. Ciononostante, il confine fra ciò che può e non può fare non è ancora stato ben definito. Questa tesi di dottorato spiega come la rinuncia ad alcune comuni assunzioni e idealizzazioni apre nuove e interessanti possibilità. Per prima cosa si sofferma sulle misure quantistiche generalizzate, le quali possono superare le limitazioni delle più tipiche misure proiettive e possono sfruttare una risorsa quantistica più volte. Nella tesi, esse sono applicate ai random access codes, alla certificazione dell'entanglement e alla produzione di numeri casuali. Questi protocolli vengono studiati nei loro punti di forza, di debolezza, nelle applicazioni, nelle limitazioni e, soprattutto, nella fattibilità sperimentale. Dopodiché, la tesi presenta due nuovi strumenti avanzati per la comunicazione quantistica. Il primo è un modello analitico generale che stima le performance di un sistema di distribuzione di chiave quantistica (QKD, dall'inglese quantum key distribution) a partire da una descrizione comprensiva di come esso si compone. Il modello viene usato come supporto per risultati sperimentali, per aiutare il design di apparati di QKD e per studiare meglio alcuni dettagli della QKD stessa. Il secondo è un'estensione del metodo dei decoy states che richiede meno assunzioni sulla distribuzione statistica dei fotoni. Così facendo, esso facilita l'uso di nuove sorgenti di fotoni in QKD. Questa tesi cerca di trasmettere gran parte di ciò che imparato durante i tre anni della mia formazione da dottorando. Spero che possa allargare le vedute del lettore sull'informazione quantistica e dare un piccolo contributo allo sviluppo di nuove tecnologie quantistiche.
Quantum information stands at the foundations of several promising technologies and is a window to a better understanding of quantum physics as a whole. However, because it is a fairly new research area, the boundaries of what it can and cannot do are still to be defined. This doctoral thesis explains the new and interesting possibilities that are opened up when some common idealizations and assumptions are removed. First, it focuses on general quantum measurements, which, overcoming the restrictions of the usual projective ones, can harvest a quantum resource repeatedly. This is applied to random access codes, certification of entanglement and nonlocality, and production of random numbers. These protocols are studied in their strengths, weaknesses, applications, limitations, and, most importantly, in their feasibility, which is evaluated experimentally. Then, the thesis introduces two advanced tools for quantum communications. One is a general analytical model that starts from a comprehensive description of quantum key distribution (QKD) systems and estimates their performance indicators. This is used to support experimental evidence, guide optimal design choices, and answer questions about the hidden facets of QKD. The other is a variation of the decoy-state method which requires weaker assumptions on the photon-number distribution in use. This enables the application of a wider set of photon sources to QKD. This thesis transmits most of what I learned during the three years of my Ph.D. studies. I hope that it can broaden its readers' view on quantum information and give a small contribution to the development of quantum technologies.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

DELL'ACQUA, ALBERTO. "INFORMAZIONE, MERCATI FINANZIARI E VALORE. IL CASO DELLE HIGH TECH START UP." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2005. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/13151.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Lovito, Monica. "Informazione in Cina fra ieri e oggi: media, netizen e l'apertura al mondo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8200/.

Full text
Abstract:
Il lavoro è incentrato sull'analisi del percorso storico delle riforme in CIna nel campo dell'informazione. Si presente in caso dell'attivismo online come strumento di partecipazione alla diffusione delle informazioni. Per ultimo, si è presentato il lavoro delle testate giornalistiche cinesi aperte all'informazione globale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Pugliese, Antonio <1992&gt. "Cause celebri, giustizia penale e informazione. La giustizia penale nello specchio dell'informazione giornalistica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9656/1/TESI_PUGLIESE_Cause%20celebri%2C%20giustizia%20penale%20e%20informazione.%20La%20giustizia%20penale%20nello%20specchio%20dell%27informazione%20giornalistica.pdf.

Full text
Abstract:
La tesi approfondisce gli aspetti problematici del rapporto tra processo penale e informazione giornalistica. Si è così ritenuto opportuno suddividere la ricerca in due sezioni, una casistica, l’altra prettamente teorica. Nella sezione teorica si è posta l’attenzione sulle questioni più dibattute: tutela della verginità cognitiva del giudice, dei segreti processuali, della libertà di cronaca, della riservatezza di quanti siano anche solo occasionalmente accostati ad un’indagine penale, dell’autodeterminazione delle persone che partecipano al processo e del sereno svolgimento di quest’ultimo. Il fine ultimo è stato quello di porre sotto esame gli attuali equilibri delineati dal codice. Laddove si è potuta osservare una inadeguatezza legislativa si è tentato di avanzare una proposta di riforma. Sul punto, da un lato si sono potute osservare alcune incongruenze oggi riscontrabili nell’art. 114 c.p.p. Il tutto nella ritrovata consapevolezza che il dilemmatico rapporto tra processo e mass media può rischiare finanche di impattare sulle dinamiche probatorie, col serio rischio di inquinamento di alcune prove dichiarative. Il futuribile testimone esposto all’influenza dell’opinione pubblica può restarne scosso o turbato, al punto da potere soffrire di un’alterazione mnemonica del suo ricordo. Non per ultimo, di ausilio si è mostrata la prospettiva comparata, dalla quale si sono potuti trarre validi spunti per una ideale soluzione dei problemi passati in rassegna. Su questo versante, si è osservato il sistema spagnolo, interessati a cogliere gli equilibri costituzionali sui quali si erge il rapporto tra libertà di cronaca e processo penale e le regole codicistiche in tema di propalazione di atti giudiziari all’opinione pubblica iberica. All’esito, si sono potute trarre le conclusioni ripercorse nel testo.
This thesis explores the problematic aspects of the relationship between criminal proceedings and journalistic information. It was therefore considered appropriate to divide the research into two sections, one case study, the other purely theoretical. In the theoretical section, attention was focused on the most debated issues: the protection of the judge's cognitive virginity, the protection of procedural secrets, of the freedom of the press, of the confidentiality of those who are even only occasionally approached by a criminal investigation, of the self-determination of the persons participating in the trial and of the serene development of the latter. The ultimate aim was to examine the current balances laid down in the code. Where legislative inadequacy could be observed, an attempt was made to put forward a proposal for reform. It was possible to observe some inconsistencies in Article 114 of the Code of Criminal Procedure. Not only this.The future witness exposed to the influence of public opinion may be shaken or disturbed, to the point of suffering a mnemonic alteration of his memory. Last but not least, a comparative perspective was helpful, from which valuable ideas could be drawn for an ideal solution to the problems reviewed. On this side, the Spanish system was observed, interested in understanding the constitutional balances on which the relationship between freedom of reporting and criminal trial is built and the codified rules on the dissemination of judicial acts to the Iberian public opinion.At the end, it was possible to draw conclusions.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Catani, Lorenzo. "Accessible information in a two-qubit system through the quantum steering ellipsoids formalism." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7178/.

Full text
Abstract:
Capire come ottenere l'informazione accessibile, cioè quanta informazione classica si può estrarre da un processo quantistico, è una delle questioni più intricate e affascinanti nell'ambito della teoria dell'informazione quantistica. Nonostante l'importanza della nozione di informazione accessibile non esistono metodi generali per poterla calcolare, esistono soltanto dei limiti, i più famosi dei quali sono il limite superiore di Holevo e il limite inferiore di Josza-Robb-Wootters. La seguente tesi fa riferimento a un processo che coinvolge due parti, Alice e Bob, che condividono due qubits. Si considera il caso in cui Bob effettua misure binarie sul suo qubit e quindi indirizza lo stato del qubit di Alice in due possibili stati. L'obiettivo di Alice è effettuare la misura ottimale nell'ottica di decretare in quale dei due stati si trova il suo qubit. Lo strumento scelto per studiare questo processo va sotto il nome di 'quantum steering ellipsoids formalism'. Esso afferma che lo stato di un sistema di due qubit può essere descritto dai vettori di Bloch di Alice e Bob e da un ellissoide nella sfera di Bloch di Alice generato da tutte le possibili misure di Bob. Tra tutti gli stati descritti da ellissoidi ce ne sono alcuni che manifestano particolari proprietà, per esempio gli stati di massimo volume. Considerando stati di massimo volume e misure binarie si è riuscito a trovare un limite inferiore all'informazione accessibile per un sistema di due qubit migliore del limite inferiore di Josza-Robb-Wootters. Un altro risultato notevole e inaspettato è che l'intuitiva e giustificata relazione 'distanza tra i punti nell'ellissoide - mutua informazione' non vale quando si confrontano coppie di punti ''vicine'' tra loro e lontane dai più distanti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Spolladore, Francesco <1989&gt. "LA RIDUZIONE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO. Profili applicativi tra conformità allo standard e informazione esterna." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3743.

Full text
Abstract:
Obiettivo di questa tesi è quello di analizzare sia dal punto di vista teorico che applicativo il concetto di riduzione di valore delle attività immateriali ed in particolare dell'avviamento secondo i principi contabili internazionali e su un gruppo di aziende individuato. Nell'elaborato vengono illustrati criticamente i concetti generali relativi alla tematica della riduzione di valore dell'avviamento e si analizzano dottrina e prassi circa la definizione e il trattamento contabile dell'avviamento, per poi verificare attraverso casi di studio di aziende reali selezionate la conformità delle valutazioni operate e della disclosure al dettato degli standard contabili di riferimento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Rizzato, Andrea <1990&gt. "Dati e opinioni: un’analisi empirica del ruolo di nuova informazione sulla percezione della situazione economica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9859.

Full text
Abstract:
Gli individui nel compiere scelte finanziarie non si comportano in maniera perfettamente razionale ma sembrano, piuttosto, vittime di errori cognitivi ed emozionali, i bias e le euristiche. Tra questi bias uno dei più diffusi è il confirmation bias, il quale è ravvisabile nella tendenza a cercare conferme alle proprie convinzioni e a rifiutare evidenze che le contraddicono. Il confirmation bias è la distorsione che sta alla base del “good news-bad news effect”: avremo che un soggetto ottimista di natura che riceve un’informazione positiva migliora la sua percezione più di un soggetto pessimista che riceve la medesima buona notizia. Viceversa, un’osservazione negativa influenzerà maggiormente un soggetto che per sua natura è pessimista rispetto ad un soggetto ottimista che ottiene la stessa informazione. Tutto ciò contribuisce alla polarizzazione dell’opinione pubblica. Informazioni che sembrano oggettive risultano non esserlo, infatti a seconda dell’attitudine di ogni individuo tali informazioni vengono interpretate in modo differente. Questo elaborato si pone l’obiettivo di verificare se il “good news-bad news effect”, fenomeno che in letteratura risulta essere molto pervasivo, trovi applicazione anche in ambito economico, un ambito - quello economico – caratterizzato dalla necessità di confrontarsi continuamente con l’opinione pubblica
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Mestriner, Elena <1995&gt. "Il bilancio come mezzo di informazione verso l’esterno. Evidenze empiriche e Primary Financial Statements project." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15328.

Full text
Abstract:
L’elaborato avrà come focus centrale le informazioni che il bilancio trasmette agli users secondo i principi contabili internazionali, previo un brevio excursus storico e alcuni cenni circa le caratteristiche essenziali che il predetto documento deve possedere. In particolare, attraverso una valutazione empirica si andrà a dimostrare come i prospetti di bilancio non siano uniformi, con una conseguente difficoltà per gli stakeholder di assumere le proprie decisioni economiche. Infine, verrà introdotto un progetto realizzato dallo IASB congiuntamente al FASB (organismo statunitense che ha il compito di emanare i principi contabili US GAAP), il c.d. “Primary Financial Statements”, il quale si prefigge l’obiettivo di migliorare la qualità delle informazioni che il bilancio trasmette verso l’esterno.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

VIMERCATI, SILVIA. "L’incerta disciplina delle manifestazioni del pensiero in rete tra inerzia del legislatore ed estensione del regime della stampa." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241193.

Full text
Abstract:
L’oggetto della ricerca riguarda le regole applicabili alle manifestazioni del pensiero in rete e la responsabilità dei soggetti che ivi agiscono, cui si affianca il tema dell’individuazione di strumenti idonei a soddisfare le esigenze di tutela dei diritti della personalità. Parallelamente al tema dell’estensibilità alle comunicazioni in rete delle norme di favore e delle disposizioni incriminatrici dettate per la stampa, si cerca di dare una risposta al quesito se e a quali soggetti possa essere imputata una qualche forma di responsabilità per quanto immesso in rete da soggetti terzi, in particolare se rimasti anonimi, e quindi se per la rete l’ordinamento individui figure di garanzia. Si evidenzia così il problematico rapporto tra regole antiche e nuovi strumenti di diffusione del pensiero, da cui in taluni casi scaturiscono questioni di disparità di trattamento tra media nuovi e tradizionali e, quindi, di ragionevolezza.
The thesis investigates the rules applicable to freedom of expression on the internet, and the responsibility of those operating online; the research also aims to identify the best means to safeguard personal rights. One of the main issues is if the regulation of press applies to online communications, and this regarding both guarantees and incriminations. On the other hand, another issue is whether the law establishes that someone could be responsible for third parties that engage improper conduct online. Trying to solve those issues makes evident the problematic relationship between long-standing laws and new means of communication: this is why there are some serious unequal treatments between traditional media and new ones.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Amorosi, Luca. "Tra informazione e intrattenimento: Proposta di sottotitolaggio di due episodi del Last Week Tonight with John Oliver." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12742/.

Full text
Abstract:
L'obiettivo principale della presente tesi è di introdurre le questioni relative al sottotitolaggio di due episodi del programma televisivo americano denominato The Last Week Tonight with John Oliver, condotto dal comico John Oliver e in onda su HBO ogni domenica in seconda serata. Il lavoro è suddiviso in tre capitoli principali. Il primo si propone di spiegare il processo di sottotitolazione da un punto di vista teorico, con una particolare attenzione dedicata ai criteri e alle tecniche del sottotitolaggio, oltre che alle nuove tecnologie sia per la creazione di sottotitoli, sia per la fruizione di prodotti audiovisivi, nonché alla situazione del mercato audiovisivo italiano e nordamericano. Nella seconda parte, l'attenzione si sposta verso le principali caratteristiche del genere audiovisivo in questione, ovvero il talk show, compresa una panoramica riguardo alle espressioni più significative di un tale genere televisivo in ciascuno dei paesi coinvolti, cioè Stati Uniti e Italia. Inoltre, si fornisce una descrizione delle criticità più comuni legate alla traduzione tramite sottotitoli di un prodotto audiovisivo di questo tipo, nonché le possibili strategie e soluzioni per risolverle. Infine, l'approccio dell'ultimo capitolo è di tipo pratico, dal momento che presenta una serie di esempi relativi alle traduzioni svolte che dimostrano l'utilità delle strategie descritte nel capitolo 2. Nel capitolo 3 sono incluse anche due tabelle con la trascrizione originale e i sottotitoli di ciascun episodio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Pellegrino, Giusy <1990&gt. "L’evoluzione del sistema di informazione cinese. Traduzione di alcuni articoli di attualità culturale dal Guangming ribao online." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7199.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro di tesi consiste nella presentazione del sistema d’informazione cinese e nella descrizione delle sue principali caratteristiche dalle origini fino a oggi. L’elaborato, presentato attraverso una breve introduzione generale, è diviso in due parti: una prima parte più teorica e descrittiva, in cui viene delineato il percorso evolutivo del sistema giornalistico cinese, e una seconda parte più tecnica incentrata, invece, sulla traduzione di alcuni articoli di giornale di argomento culturale e sulla definizione delle tecniche di traduzione giornalistica. La prima parte della tesi ha lo scopo di individuare le origini dell’attuale sistema giornalistico cinese, cercando di mettere in risalto le differenze e le affinità esistenti tra i periodici attuali e quelli del passato e sottolineando l’evoluzione che ha caratterizzato la figura del giornalista cinese, continuamente in lotta con il rigido controllo del Partito. La seconda parte, invece, presenta un capitolo introduttivo, la traduzione di otto articoli di attualità tratti dalla versione online del giornale nazionale Guangming ribao e il relativo commento traduttologico. L’intento è quello di cercare di definire la traduzione giornalistica, descrivendo le caratteristiche proprie degli articoli di giornale e cercando di dimostrare le difficoltà legate alla traduzione di questa particolare tipologia testuale. Gli articoli tradotti nel presente lavoro di tesi e il relativo commento traduttologico rappresentano la parte pratica e la dimostrazione effettiva di tutti i concetti esposti nei capitoli introduttivi e teorici. Concludendo, il presente elaborato ha, dunque, un duplice scopo. Da un lato, si vuole presentare il sistema giornalistico cinese come un prodotto della società continuamente influenzato dalle trasformazioni politiche, culturali, economiche e sociali, le cui caratteristiche rappresentano attualmente per la nazione un importante e decisivo terreno di scontro e incontro. Dall’altro, considerando la molteplicità e la complessità degli studi sul settore traduttologico, l’obiettivo è quello di dimostrare quanto sia effettivamente difficile definire l’ambito della traduzione giornalistica, sia perché non ci sono ancora molti studi a riguardo, sia perché gli articoli di giornale rappresentano una tipologia testuale così ricca, originale e personale da mettere il traduttore in difficoltà nella scelta della strategia traduttiva da utilizzare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Brusegan, Carlotta. "L'Abuso di informazioni privilegiate: dalle tradizionali problematiche alle nuove prospettive comunitarie." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422579.

Full text
Abstract:
The present research looks at the study and the analysis of the criminal offence of Insider trading. First of all, an outline of the essential issues that lie at the basis of the current Italian regulation is presented, with particular attention to the evolution in legislation and case law of Insider trading in the U.S.. The analysis reviews the most significant steps of such genesis, highlighting any possible connection with the rules currently in force in Italy. Subsequently, the exegesis of the Italian legislation is briefly presented, starting with the basics of European Union law (starting from Directive 89/592/EEC until the most recent Law 62/2005). Then, the present investigation deals with the theories developed in relation to the ratio of the repressive prohibition and to the interest protected by the captioned rule, outlining the various positions resulting from the doctrine and the relationship of the relevant regulation with the s.c. corporate transparency. The investigation continues with the study of what constitutes inside information (Article 181 t.u.f.), focusing on the precise nature of the information and on the price sensitivity. Against this background, the author reaches the core of her research, namely the analysis of the criminal offence of Insider Trading (Articles 184 and 187 bis t.u.f.), highlighting the relevant outstanding issues. Thus, the investigation comes to the comparison with the new administrative offence of Insider trading introduced by Law 62/2005, focusing on the decriminalization of the action of the so-called secondary Insiders. Additionally, the (dual) role of Consob in criminal and administrative proceedings of Insider trading is briefly mentioned. The analysis focuses, in the end, on the new European requirements for reforming the law with a comprehensive view, by way of mentioning, inter alia, a recent intervention of the Court of Justice of the European Union and two measures developed at the end of 2011 by the European Commission (a Proposal for a Directive and a Proposal for a Regulation). The underlying intent of these measures is to dictate the minimum rules of discipline of the phenomenon in the criminal law and to standardize the rules of the Member States of the EU. In conclusion, the author gives an assessment of the current legislation on the basis of its effectiveness and systematic consistency.
La presente ricerca ha ad oggetto lo studio e l’analisi della fattispecie di Abuso di informazioni privilegiate. In primo luogo, vengono prospettate le questioni che si pongono alla base dell’attuale disciplina in Italia. Viene tracciato un breve quadro sull’evoluzione normativa e giurisprudenziale della fattispecie di Insider trading nell’ordinamento statunitense, ripercorrendo le tappe maggiormente significative della sua genesi e mettendo in luce eventuali punti di raccordo con la disciplina attualmente vigente in Italia. Viene, poi, brevemente ricostruita l’esegesi della normativa italiana, partendo dalle basi del diritto comunitario (dalla Direttiva 89/592/CEE fino a giungere alla più recente Legge 62/2005). La presente indagine arriva, quindi, a trattare delle teorie elaborate in relazione alla ratio repressiva del divieto e all’interesse tutelato dalla norma, dando conto delle varie posizioni elaborate dalla dottrina e del rapporto sussistente con la trasparenza societaria. L’approfondimento prosegue, dunque, con lo studio della nozione di informazione privilegiata (art. 181 t.u.f.), soffermandosi sul carattere preciso dell’informazione e sull’influenza della notizia sull’andamento del prezzo degli strumenti finanziari (c.d. price sensitivity). Al termine di tale ricostruzione, si arriva al cuore della presente ricerca, ossia l’analisi della fattispecie di Abuso di informazioni privilegiate (artt. 184 e 187 bis t.u.f.) evidenziando le relative questioni aperte. L’indagine giunge, poi, al raffronto con la nuova fattispecie amministrativa di Insider trading introdotta con la Legge 62/2005, concentrandosi sulla depenalizzazione dell’agire dei c.d. insiders secondari. Viene fatto cenno al (duplice) ruolo della Consob nei procedimenti penali e amministrativi per Abuso di informazioni privilegiate. L’analisi si concentra, infine, sulle nuove esigenze europee di riforma della disciplina letta in un’ottica di insieme. Vengono, in particolare, illustrati un recente intervento della Corte di Giustizia della Comunità Europea e due provvedimenti elaborati a fine 2011 dalla Commissione europea (una Proposta di Direttiva e una Proposta di Regolamento). L’intento sotteso a tali provvedimenti è quello di dettare delle regole minime di disciplina del fenomeno sotto il profilo penale e di uniformare la disciplina dei Paesi membri. Conclusivamente, si cerca di valutare la normativa attuale sotto il profilo dell’efficacia e della coerenza sistematica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Carmagnini, Cinzia. "I servizi di informazione delle SS: nascita, organizzazione ed élite dell'apparato repressivo e di controllo del Terzo Reich." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20902/.

Full text
Abstract:
In questo elaborato si analizzano i servizi di informazione delle SS, con particolare attenzione riservata al Sicherheitsdienst. Nella prima parte viene inoltre presentato, a grandi linee, il sistema burocratico nazista per poi ripercorrere, passo dopo passo, la nascita della Schutzstaffel. Nella seconda parte viene presentata la suddivisione dei compiti (e la loro sovrapposizione) tra i servizi di informazione nazisti; si analizza altresì la nascita del RSHA, l'Ufficio centrale per la sicurezza del Reich. Nell'ultima parte si tratta invece delle diverse personalità che operavano nella polizia di sicurezza nazista (Sipo), con particolare attenzione al RSHA e al SD (in particolare sono presi in esame Arthur Nebe, Heinrich Müller, Otto Ohlendorf e Walter Schellenberg).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Devigili, Francesco. "L'informazione giornalistica e le fake news al tempo del coronavirus." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21347/.

Full text
Abstract:
La tesina prende in esame l'informazione giornalistica, in particolare gli articoli di smentita e rettifica di fake news. Come aveva infatti suggerito Eco, un nuovo compito dei giornali è quello di smentire le notizie false, un fenomeno molto amplificato dal web. Gli articoli esaminati sono stati raccolti durante la fase più acuta della pandemia legata al coronavirus (23 febbraio-15 luglio). L'analisi degli articoli si propone, oltre che di descrivere le scelte linguistiche e testuali, di mettere a fuoco se esista un nuovo genere di articolo giornalistico, di rettifica delle notizie false.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

CALLEGARI, GUIDO. "DAI MANUALI A UN OSSERVATORIO SULLE ARCHITETTURE DEL NOVECENTO. Strategie operative per un intervento culturalmente orientato sulle architetture moderne e contemporanee." Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2002. http://hdl.handle.net/11583/2500524.

Full text
Abstract:
L'elaborato di tesi analizza la divulgazione dell'informazione tecnica nei manuali di architettura della prima metà del Novecento con particolare riferimento alla produzione editoriale di Ulrico Hoepli e alle diverse edizioni del testo la "Costruzione razionale della Casa" di Enrico Agostino Griffini
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Ruffo, Emanuela [Verfasser], Stefano [Akademischer Betreuer] Troiano, and Dieter [Akademischer Betreuer] Henrich. "Gli obblighi di informazione a carico dell’intermediario finanziario: natura giuridica e rimedi / Emanuela Ruffo. Betreuer: Stefano Troiano ; Dieter Henrich." Regensburg : Universitätsbibliothek Regensburg, 2016. http://d-nb.info/1101939788/34.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Corsetti, Mauro. "Mediabuilding2. L'evoluzione degli edifici multimediali conseguente all'avanzamento delle modalità di informazione, gestione e controllo attraverso i sistemi tecnologici avanzati." Doctoral thesis, La Sapienza, 2006. http://hdl.handle.net/11573/917208.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Frison, Federica <1994&gt. "Arte, Cultura e Nuovi Media digitali. Informazione e consumi culturali attraverso i nuovi linguaggi digitali e il Social web." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18911.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro si presta ad analizzare la profonda relazione instauratasi nel corso degli ultimi vent’anni tra il sistema dell’arte e della cultura e le nuove ICT. Particolare attenzione verrà rivolta all’enorme contributo dei nuovi media digitali, del web e dei social media, che in breve tempo hanno saputo rivoluzionare il settore dei Beni Culturali, incoraggiando altresì nuove forme di partecipazione e il coinvolgimento di un pubblico più ampio e diversificato. Il ricorso sempre più frequente ai nuovi linguaggi digitali, sia nelle pratiche di condivisione esperienziale che come parte integrante delle strategie di web marketing culturale messe in atto da istituzioni e professionisti del settore, sembra infatti suggerire, oggi più che mai, un bisogno impellente di attuare delle azioni più specificamente mirate a favorire l’inclusione e la partecipazione attiva della collettività alla vita culturale. Obiettivo, rimediare a lacune e difficoltà ancora persistenti nell’ambito dell’engagement, a cui è oggi possibile ovviare grazie ad intelligenti strategie di comunicazione online, nonché grazie al potenziale offerto dalle nuove ICT e dal Social Web. In quest’ottica, si vogliono perciò esaminare gli effetti di un utilizzo più o meno valente dei nuovi media digitali, nel tentativo di stimolare l’interesse collettivo e di incrementare i consumi artistici e culturali. Il tutto verrà illustrato in virtù di alcune analisi (tramite raccolta di dati e informazioni desumibili da alcuni autorevoli studi, report e pubblicazioni ufficiali) e considerazioni di attualità legate alla parentesi storica in cui stiamo vivendo, ovvero, tenendo conto delle criticità e delle nuove sfide innescate dall’emergenza Covid, che ha travolto rapidamente anche il mondo dell’arte e della cultura. Alla luce dei fatti, risulta evidente come le nuove tecnologie e i media digitali non possano più essere concepiti come un mero elemento accessorio, bensì come parte integrante delle attività e dei servizi che il settore culturale può offrire; uno strumento che ne amplifica le potenzialità, un valore aggiunto spesso indispensabile - sebbene non del tutto esaustivo - che permette non solo di far fronte alle difficoltà del presente ma di cogliere anche le opportunità del futuro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Peconi, Federico. "L'Algoritmo di Deutsch-Jozsa in QScript." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14866/.

Full text
Abstract:
Essenzialmente, dai tempi di Turing, nessun cambiamento ha avuto luogo tale da mettere in discussione che cosa sia e come opera un computer fino a quando, dopo l’affermazione della meccanica quantistica, negli anni 80 del secolo scorso, alcuni scienziati cominciarono ad avanzare l’ipotesi che le stesse leggi che governano il mondo infinitamente piccolo potessero essere sfruttate per lo sviluppo di un nuovo paradigma di calcolo dalle nuove potenzialità. Sfruttando i principi di Sovrapposizione e Indeterminazione è possibile ottenere vantaggi esponenziali in termini di efficienza computazionale rispetto alle rispettive procedure classiche nella risoluzione di svariati problemi. Questa tesi si sviluppa nel contesto dell’Informazione Quantistica. L’Informazione Quantistica è una nuova branca di studi della teoria dell’informazione che trova la sua collocazione nell’intersezione tra Fisica, Matematica e Informatica. In particolare, questo lavoro si propone di fornire il background necessario a comprendere il calcolo quantistico per poi concentrarsi sull'analisi della correttezza e l'implementazione dell'algoritmo di Deutsch-Jozsa. L'implementazione è stata portata avanti sul simulatore QuantumPlayground utilizzando il linguaggio di scripting QScript.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Baruffaldi, Federico. "Metodi Matematici per il Recupero dei Nessi Concettuali in Uno o più Testi: Entropia e Analisi della Semantica Latente." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3101/.

Full text
Abstract:
Nella prima parte si analizza il metodo dell'entropia delle parole in un testo per recuperare quelle più rilevanti in base alla distribuzione delle stesse all'interno dell'opera. Nella seconda parte viene studiata l'analisi della semantica latente e le sue basi statistiche, algebriche e analitiche. Infine vengono effettuati degli esperimenti con l'utilizzo del software InfomapNLP sulla Divina Commedia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

Tagliani, Ida. "DIRITTO ALL'INFORMAZIONE SULL'ACCUSA E PROCESSO PENALE." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2009. http://hdl.handle.net/10077/3079.

Full text
Abstract:
2007/2008
E’ rintracciabile, nell’attuale sistema processualpenalistico, un paradigma del diritto alla “informazione sull’accusa”, quale consacrato nell’art. 111 comma III Cost.? La risposta a simile quesito – cui si propone di giungere la presente ricerca – impone di saggiare gli istituti funzionali, nella fase investigativa, a concretizzare tale diritto alla luce del connotati del “giusto processo”, mediante un duplice percorso che, per un verso, esplora la possibilità di reductio ad unum dell’apparato informativo e, per altro verso, ne sonda il grado di effettività. L'opera si articola nelle tre parti di seguito illustrate. La prima sezione è dedicata alla definizione del concetto di “diritto all’informazione sull’accusa” nella teoria delle fonti. Il primo capitolo è dedicato alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e al Patto internazionale sui diritti civili e politici che, per primi, hanno configurato una organico modello di fair trial, ove il diritto all’informazione sull’accusa partecipa della duplice natura di precipitato del diritto di difesa e presupposto per l’esercizio, all’interno del processo, delle singole facoltà difensive. A fronte della laconica previsione dell’art. 6 § 3 lett. a CEDU – che, al pari dell’omologa disposizione contenuta nell’art. 14 § 3 lett. a ICCPR si risolve in una mera enunciazione dei caratteri della comunicazione –, si impone la ricostruzione del paradigma informativo attraverso l’analisi della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. La giurisprudenza di Strasburgo affronta la tematica senza atteggiamenti preconcetti e sviluppa un modello di informazione, per un verso, dinamico e duttile, atto a modularsi attraverso le diverse fasi procedimentali, e, per altro verso, conforme ai canoni della tempestività e della efficienza. A tal fine, il concetto stesso di accusation, cui il diritto all’informazione è ancorato, non pare postulare formule o atti sacramentali, ma si traduce nella attività dell’organo inquirente che, nel caso concreto, sia abbia a determinare «ripercussioni importanti» sulla sfera personale della persona sottoposta alle indagini: l’avvio del procedimento, l’iscrizione della notizia di reato, l’esecuzione di una perquisizione o di un sequestro. Il secondo capitolo è dedicato alla definizione del diritto all’informazione sull’accusa all’interno della nostra Carta costituzionale, muovendo dalla sua “archeologia”. Invero, sin dai primi anni ’60, la dottrina e la giurisprudenza si sono interrogate in ordine alla possibilità di enucleare un modello di fair trial dalle disposizioni contenute nella Costituzione. Lo sforzo euristico degli interpreti si è inizialmente incentrato sull’art. 24 Cost., fino a giungere, nel 1996, all’esplicitazione, ad opera della giurisprudenza costituzionale, di un canone del “giusto processo” quale formula scaturente dal coordinamento dei «principi che la Costituzione detta in ordine tanto ai caratteri della giurisdizione, sotto il profilo soggettivo e oggettivo, quanto ai diritti di azione e difesa in giudizio». Parallelamente al consolidarsi di una via costituzionale ante litteram al due process of law, si assiste al progressivo manifestarsi dell’influenza delle norme contenute nelle convenzioni internazionali in materia di diritti della persona e processo penale. Simile fenomeno – che intreccia la tematica del rango rivestito, nella gerarchia interna delle fonti, dalle disposizioni pattizie – assume particolare rilievo nelle pronunce della Consulta, ove l’art. 6 § 3 CEDU viene evocato, con crescente frequenza, quale parametro “ausiliario” nel giudizio di conformità delle norme subordinate alla Costituzione. L’escalation culmina, nel 1987, con l’inserzione dell’ossequio ai principi enunciati nelle convenzioni internazionali di riferimento tra i criteri direttivi atti guidare, ai sensi dell’art. 76 Cost., il legislatore delegato alla redazione dell’attuale codice di procedura penale. La questione della diretta precettività, nel nostro ordinamento, delle norme pattizie – elette a principio informatore del codice di rito – viene, peraltro, messa in secondo piano dalla introduzione, ad opera della l. cost. n. 2 del 1999, della disciplina del giusto processo nel tessuto costituzionale. In controtendenza rispetto alla concezione “minimalista” postulata dai giudici costituzionali, da ultimo, con la sentenza n. 361 del 1998, il legislatore del 1999 introduce, nell’art. 111 Cost., un concetto “forte” di contraddittorio, che partecipa della duplice natura di canone oggettivo di esercizio della funzione giurisdizionale, in quanto fulcro del giusto processo, e di garanzia soggettiva operante nell’ambito penale. La centralità del diritto di contraddire consente di attribuire spessore teleologico alla prerogativa, riconosciuta a ogni persona sottoposta a procedimento, di essere informata, nel più breve tempo possibile e in via riservata dell’accusa elevata a suo carico: si attua in tal modo quel “diritto a difendersi conoscendo” che costituisce imprescindibile prodromo per imbastire qualsivoglia tutela processuale delle ragioni dell’imputato. Esaurita la disamina dei principi, la ricerca si impernia sulla ricognizione della fenomenologia informativa nell’attuale sistema codicistico, con riferimento a quegli istituti che sono funzionali a consentire la conoscenza “sul processo” e “nel processo” nella fase investigativa, che, sulla scorta dell’esegesi operata sull’art. 111 comma III Cost., costituisce la naturale sedes materiae del diritto all’informazione sull’accusa. Viene in rilievo l’istituto della informazione di garanzia, funzionale nell’impianto originario del codice di rito, a squarciare la segretezza investigativa con una seppur embrionale parentesi di discovery connessa all’espletamento di un atto cui il difensore abbia diritto ad assistere. Lo strumento informativo in argomento permette di focalizzare l’attenzione sul canone della riservatezza, oggetto di positivo richiamo da parte dell’art. 111 comma III Cost. Dotato di un requisito interno atto, in tesi, a consentire il massimo riserbo – ossia l’invio mediante piego chiuso raccomandato – l’istituto in argomento ha patito, nei primi anni novanta, una sistematica strumentalizzazione che, da presidio di garanzia per la persona sottoposta alle investigazioni quale era stato concepito, l’ha trasformato in veicolo di condanna anticipata. Il conseguente tentativo, operato dal legislatore del 1995, di restituire respiro all’informazione di garanzia ha, invece, finito per comprimere il diritto della persona indagata alla conoscenza della sussistenza di un’investigazione a suo carico attraverso la compressione dell’ambito di operatività dell’art. 369 c.p.p. Contestualmente alla modifica della disciplina dell’informazione di garanzia, in una logica di “pesi e contrappesi” si è inteso recuperare uno spazio di discovery mediante la modifica della disciplina del registro delle notizie di reato, regolato dall’art. 335 c.p.p., il cui accesso, nella lettera originaria del codice di rito, era interdetto sino alla formulazione dell’imputazione. Il riconoscimento del diritto della persona cui il reato è attribuito di ricevere comunicazione delle iscrizioni a proprio carico non ha, invero, sortito un effetto compensativo, atteso che la disciplina dell’accesso – lungi dal configurare una inviolabile prerogativa – patisce due testuali eccezioni. La prima, connessa alla tipologia della notitia criminis, è funzionale ad interdire ex ante la conoscibilità delle iscrizioni relative a procedimenti che abbiano ad oggetto reati di particolare gravità. La seconda è ricondotta al potere, attribuito al pubblico ministero, di secretazione delle inscrizioni in presenza di specifiche esigenze investigative. In una logica di disorganica stratificazione degli istituti, nel 1999 – dopo il fallimento dell’esperienza della contestazione della “imputazione provvisoria” di cui alla l. n. 234 del 1997 – fa il suo ingresso, sulla scena processuale, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, ai sensi del quale si onera il pubblico ministero, nell’ipotesi in cui non intenda richiedere l’archiviazione, di provvedere, a pena della nullità del successivo atto di esercizio dell’azione penale, di notificare alla persona sottoposta alle indagini un’informativa in cui l’ostensione degli atti di indagine si coniuga al riconoscimento di un corredo di facoltà difensive. L’avviso in argomento, contrariamente agli auspici del legislatore, lungi dall’attestarsi quale strumento principe per l’attuazione del diritto all’informazione sull’accusa, si è rivelato un «garanzia incompiuta» che, seppur dotata dei requisiti della comprensibilità e del dettaglio, contraddice il richiamo al «tempo più breve possibile», in tal modo deprivando il suo destinatario (anche) del beneficio della fruizione del tempo e delle facilitazioni necessarie per la predisposizione della strategia difensiva. A tale aporia funzionale si assomma la progressiva compressione, anche sulla scorta dell’esegesi giurisprudenziale, dell’ambito di operatività dell’istituto che, pertanto, non è idoneo a fungere da paradigma del diritto all’informazione sull’accusa. Dopo una breve analisi della disciplina dell’informazione sul diritto di difesa, regolato dall’art. 369-bis c.p.p., e sugli strumenti informativi operanti nel procedimento per l’accertamento della responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato (d.lgs. n. 231 del 2001), il presente lavoro si chiude con un bilancio sulla funzionalità dell’apparato informativo configurato nel codice di rito penale alla concretizzazione del principio consacrato nell’art. 111 comma III Cost. Sul profondo deficit della strumentazione – al di là della mancata rispondenza ai singoli connotati della tempestività, del dettaglio e della riservatezza – pare pesare la carenza di organicità nell’affidare l’attuazione del diritto all’informazione ad una pluralità di istituti privi di coordinamento e suscettibili di applicazione solo eventuale.
XIX Ciclo
1973
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

CHITARRONI, RAFFAELE. "Legislazione ambientale e di protezione civile; aspetti di prevenzione degli incidenti rilevanti." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2014. http://hdl.handle.net/11566/242901.

Full text
Abstract:
La nostra società è definita da molti la società del rischio, in cui le aziende oltre a produrre beni e servizi per la collettività producono pericoli e vulnerabilità dovuti alla complessità tecnologica dei processi produttivi, a cui sono soggetti involontariamente i cittadini. Le direttive “Seveso” sono intervenute negli ultimi trent’anni per la riduzione del rischio di incidente industriale rilevante. Nel tempo le direttive hanno ampliato la loro sfera di applicazione, affinando le prescrizioni in capo alle autorità ed ai gestori raggiungendo un buon livello di protezione. Peculiarità della normativa “Seveso” è l’interconnessione con altre direttive e con attività di prevenzione legate anche alla protezione civile. Da studi effettuati e anche dalle premesse alla direttiva 2012/18/UE, l’aspetto legato alla informazione alla popolazione non è ancora sufficiente. Informazione e conoscenza del rischio e delle misure di sicurezza, oltre ad efficaci piani di emergenza, sono gli aspetti maggiormente critici nell’affrontare e superare l’emergenza. La presente ricerca, di carattere multidisciplinare, è finalizzata all’analisi dello stato della informazione/partecipazione della popolazione e della pianificazione dell’emergenza esterna agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante presenti nella Regione Marche. Dallo studio emerge che sul versante della pianificazione i risultati sono confortanti, anche se sarebbe necessario uniformare alcuni aspetti terminologici e rendere i piani più chiari e leggibili anche da persone meno esperte. Meno confortanti sono i dati relativi l’informazione e la partecipazione della popolazione. Per esempio manca un’adeguata percezione del rischio, la popolazione intervistata non ha sufficiente conoscenza dei pericoli a cui è esposta e delle misure precauzionali da adottare in emergenza. Anche la partecipazione e l’interesse generale in questo settore così delicato sembrano abbastanza limitati. A seguito dell’adeguamento alla Convenzione di Aahurs l’ordinamento comunitario nazionale offre una tutela molto avanzata per quanto riguarda l’aspetto dell’informazione, meno per quanto riguarda la partecipazione ai procedimenti ambientali in cui sono coinvolti interessi quali salute ed ambiente che riguardano la collettività. Sembra comunque emergere scarso interesse della popolazione, magari dovuto alle classiche reazioni psicologiche di rifiuto rispetto ad argomenti in cui si parla di rischio, dall’altro le amministrazioni potrebbero per vari motivi preferire che alcune questioni restino in ombra. Anche dove l’informazione viene fatta, carenze economiche, professionali o organizzative, spesso non permettono di attuare una adeguata campagna informativa. La ricerca ha comunque evidenziato un orientamento giurisprudenziale che pone in capo alle autorità preposte un generale dovere d’ informazione e di risvolto anche delle pesanti responsabilità. Oltre alla necessità di un adeguamento sul piano normativo degli aspetti legati alla partecipazione ambientale è importante agire sulla cultura della prevenzione sia nei confronti delle amministrazioni, sia verso la collettività.
Our society is defined by many as the society of risk, in which companies besides producing goods and services for the community create also severe hazards and vulnerability. The directives "Seveso" have tried to reduce the risk of major industrial accidents. Over the last thirty years the directives have expanded their scope of application, refined the requirements and managed to achieve a good level of protection. Many interconnections exists between the Seveso Laws and other directives about prevention and civil protection activities. Previous studies and the very premises of the directive 2012/18/UE, highlighted insufficient initiatives to inform the population about risks and safety procedures. Information and knowledge of risk and security measures, as well as effective emergency plans appear to be pivotal elements in the successful management of industrial risks. This multidisciplinary research aimed at the analysis of the state of information exchange and population involvement on the emergency planning process for industries classified at risk of major accidents in the Marche Region (central Italy). Results are encouraging in terms of emergency planning activities, inside and outside the industrial plants, although standardization of terminology, along with greater efforts to make emergency plans clearer and more accessible to non‐expert users appear necessary. Less encouraging are the results about information exchange and the participation of population in the emergency planning process. For example, the studied population appeared lacking of adequate risk perception, unaware of the dangers to which they are exposed, and unfamiliar with the precautions to be taken in an emergency. Indeed, the Aahurs directives set very advanced protection standards with regard to information exchange, yet much less attention was put on securing residents participation to the decision making processes involving public health and environmental management. Remarkably, the study highlights a rather limited interest or desire of residents to get involved in such planning activities. Moreover, even where information is made available, lack of financial, professional, or organization capability, hampers the implementation of adequate information campaigns. Notwithstanding, jurisprudence is progressively imposing authorities the responsibility to inform the population about risks and obligations. In conclusion, besides the necessary adjustments of the legal framework in order to promote environmental participation, advancing a culture of risk prevention, among both decision makers and the population, appears more and more important.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Mancuso, Ada. "Distorsioni informative nel decision-making process del consumatore." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/2068.

Full text
Abstract:
2013 - 2014
The main objective of this work is to make a contribution to the existing international debate with regard to the consumer protection, a very important discipline for all citizens’ daily life. The opening words of this study may be found in chapter 1, in which an interdisciplinary consumer’s profile is defined. In particular, after a historical reconstruction of consumer protection and consumerism, different economical, psychological and sociological approaches of consumer decision process are proposed. In chapter 2 a series of surveys and recognitions are introduced in regard to the state of the art in order to rebuild the latest set of rules which are related to this matter (discipline) until is coming of the new consumer protection of the latest legislative decree 21/2014 that adopts an approach of "full harmonization" unpublished up to now. In chapter 3 the focus of attention is on the information role for the consumers as concerns the unfair trade practices within the Consume Code (Discipline). The consumer’s right to information is, infact, the guideline of the whole development of consumption relationship. [edited by author]
XIII n.s.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

GALLARINO, MARCO. "I fondamenti metafisici del pensiero filosofico di Dante Alighieri. Materia e informazione nel contesto cosmologico e cosmogonico del tema della rovina angelica." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2008. http://hdl.handle.net/10281/20456.

Full text
Abstract:
L'Autore analizza i temi cosmogonici, cosmologici, fisici e metafisici correlati con il racconto della rovina angelica, sottolineando come sia possibile proporre soluzioni ermeneutiche che consentano di superare le supposte incongruenze dottrinali tra i diversi testi danteschi e riconoscere così in Dante lo sforzo di una comunicazione coerente dei contenuti veritativi della scienza filosofica e teologica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

ZAMPINO, GIUSEPPA. "Il bail in nel nuovo sistema di risoluzione delle crisi bancarie: impatto sulla tutela del risparmio." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241195.

Full text
Abstract:
I noti eventi di crisi recenti hanno evidenziato la necessità di stabilire dispositivi adeguati a livello normativo per prevenire i fallimenti bancari e contenere sistematicamente gli effetti negativi. A tal fine, la direttiva europea BRRD (2014/59 / UE) è stata utile per preparare le procedure per risolvere il fallimento degli enti creditizi al fine di garantire l'uniformità delle norme tra gli Stati membri dell'UE. In particolare, sono presi in considerazione l'inquadramento degli interventi prodromici (piani di risanamento ed early intervention) alla risoluzione e le particolari fasi in cui quest'ultima si articola Tra le tecniche individuate, un potere significativo è assegnato ad un'autorità ad hoc per svalutare o convertire in azioni le passività della banca in crisi (in un ordine prestabilito), a condizione che alcuni requisiti siano soddisfatti. Pertanto, ci riferiamo al bail-in, un dispositivo che consente di gravare sul recupero delle banche su azionisti e creditori piuttosto che sui contribuenti. Pertanto, intendo analizzare esaminare le condizioni eccezionali in base alle quali la direttiva europea consente l'esclusione dell'applicabilità del bail-in sulle passività altrimenti consentite. La ricerca intende, quindi, analizzare il bail in, concentrandomi sui possibili effetti che la sua applicazione potrebbe avere sulle decisioni di investimento e, più in generale, sull'attività bancaria. Il bail-in pone questioni di educazione finanziaria, di correttezza delle pratiche commerciali bancarie e di adeguata informazione della clientela cui i servizi – bancari o finanziari – sono offerti. È necessaria una efficace e completa diffusione delle informazioni che vengono prima ancora dell’informativa precontrattuale che dovrebbe trovar spazio nella fase di formazione del contratto bancario o di investimento. Il presente lavoro cerca di porre una riflessione su siffatte problematiche.
The well-known recent crisis events have highlighted the need to establish suitable devices at the regulatory level to prevent bank failures, as well as systemically contain the negative effects. To this aim, the European BRRD Directive (2014/59 / EU) was adepte to prepare procedures for resolving failure of credit institutions in order to ensure uniformity of the rules among the EU member states. the classification of the prodromal interventions (restoration plans and early intervention) to the resolution and the particular phases in which the latter is articulated are taken into consideration. Among the techniques identified, a significant power is assigned to an authority ad hoc to write down or to convert in shares the liabilities of the bank in crisis (in a predetermined order), on condition that some requirement are satisfied. Therefore, we refer to bail-in, a device that allows to burden the recovery of banking on shareholders and creditors rather than on taxpayers. Therefore, we intend to examine the exceptional conditions under which the European Directive allows the exclusion of the applicability of the bail-in on liabilities otherwise permitted. The research want, then, to analyze the bail in, focusing on the possible effects that its application could have on investment decisions and, more generally, on banking. Bail-in raises issues of financial education, the correctness of banking business practices and the adequate information of customers to whom banking or financial services are offered. It is necessary an effective and complete dissemination of the information that comes even before the pre-contractual information that should find space in the phase of formation of the banking or investment contract. The present work tries to reflect on such problems.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Bosi, Gianluca. "Entropia, contenuto informativo e network linguistici: applicazioni al manoscritto di Voynich." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9022/.

Full text
Abstract:
La tesi si propone di investigare, mediante un approccio puramente quantitativo, il contenuto informativo e la morfologia della lingua del manoscritto di Voynich (VMS), noto per essere redatto in un alfabeto sconosciuto e tuttora non decodificato. Per prima cosa, a partire dal concetto di entropia, sviluppato nel contesto della teoria della informazione, si costruisce una misura del contenuto informativo di un testo (misura di Montemurro-Zanette); quindi, si presentano diversi esperimenti in cui viene misurata l'informazione di testi sottoposti a trasformazioni linguistiche di vario genere(lemmatizzazione, traduzione, eccetera). In particolare, l'applicazione al VMS di questa misura unita ad altre tecniche, ci permette di indagare la struttura tematica del manoscritto e le relazioni tra i suoi contenuti, verificando che esiste una continuità semantica tra pagine consecutive appartenenti a una stessa sezione. La grande quantità di hapax nel manoscritto ci porta poi a considerazioni di tipo morfologico: suggerisce infatti che la lingua del manoscritto sia particolarmente flessiva. La ricerca, in particolare, di sequenze di hapax consecutivi, ci porta a identificare -verosimilmente- alcuni nomi propri. Proprio per approfondire la morfologia della lingua si costruisce infine un grafo linguistico basato sostanzialmente sulla distanza di Hamming; confrontando la topologia di questi grafi per alcune lingue e per la lingua del VMS si osserva che quest'ultimo si distingue per maggiore densità e connessione. Traendo le conclusioni, i forti indizi a favore della presenza di un contenuto informativo nel testo confermano l'ipotesi che questo sia scritto in una vera lingua. Tuttavia, data la notevole semplicità delle regole di costruzione morfologiche, a nostro parere non sembra assimilabile ad una lingua naturale conosciuta, ma piuttosto ad una artificiale, creata appositamente per questo testo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Monaco, Clara. "Co-costruzione di un sistema d informazione di indicatori di sostenibilità e qualità ibridi, per la valorizzazione della piccola pesca artigianale del Mediterraneo." Doctoral thesis, Università di Catania, 2017. http://hdl.handle.net/10761/3969.

Full text
Abstract:
La piccola pesca artigianale rappresenta un ampia porzione del settore della pesca nel Mar Mediterraneo. Da circa un decennio, questa categoria di pesca attraversa su più fronti una crisi che, senza opportuni interventi di gestione, minaccia la sopravvivenza delle comunità costiere dipendenti dall attività di pesca. Lo sviluppo della piccola pesca artigianale, attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti, sembra poter donare un apporto positivo all intero settore della pesca, giocando un ruolo fondamentale nella rivalutazione delle zone costiere e per lo sviluppo dei mercati regionali. Al fine d intraprendere un percorso orientato alla qualità, questo studio punta allo sviluppo di un sistema d informazione adattato alla piccola pesca artigianale, composto da indicatori che giovino da supporto per la valutazione della sostenibilità delle sue flotte dai punti di vista economico, sociale, ambientale e della governance. A questo scopo, è stata avviata un indagine nell area costiera della Sicilia orientale, dove, attraverso un Approccio sistema (Lavaud, 2013) di tipo partecipativo che ha visto coinvolti i vari stakeholder della filiera ittica locale, e l adattamento del metodo Principi-Criteri-Indicatori (PCI) (Rey Valette et al., 2008), sono stati selezionati i principi, i criteri e gli indicatori utili per la stima della sostenibilità e della qualità di vari fattori caratterizzanti la piccola pesca artigianale. Il sistema d informazione così sviluppato, è capace di guidare l eventuale processo di labeling di un prodotto ittico, proveniente dalla pratica di un mestiere convenuto come piccola pesca artigianale, da riconoscere come di qualità e sostenibile. La ricerca ha richiesto un attenta indagine preliminare sulle marinerie presenti nel territorio oggetto di studio e ha sollevato molteplici problematiche che accomunano le differenti flotte artigianali del Mediterraneo, tra cui, in primo luogo, la mancanza di una definizione comune ufficiale per la categoria della piccola pesca artigianale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Tosatto, Claudio <1974&gt. "Il passato nell’epoca della sua (ri)producibilità digitale. Torino 1943 - 45. Metodologia della ricerca con tecnologie informatiche. Sistema storico-territoriale di informazione multimediale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1106/1/Tesi_Tosatto_Claudio.pdf.

Full text
Abstract:
Se il lavoro dello storico è capire il passato come è stato compreso dalla gente che lo ha vissuto, allora forse non è azzardato pensare che sia anche necessario comunicare i risultati delle ricerche con strumenti propri che appartengono a un'epoca e che influenzano la mentalità di chi in quell'epoca vive. Emergenti tecnologie, specialmente nell’area della multimedialità come la realtà virtuale, permettono agli storici di comunicare l’esperienza del passato in più sensi. In che modo la storia collabora con le tecnologie informatiche soffermandosi sulla possibilità di fare ricostruzioni storiche virtuali, con relativi esempi e recensioni? Quello che maggiormente preoccupa gli storici è se una ricostruzione di un fatto passato vissuto attraverso la sua ricreazione in pixels sia un metodo di conoscenza della storia che possa essere considerato valido. Ovvero l'emozione che la navigazione in una realtà 3D può suscitare, è un mezzo in grado di trasmettere conoscenza? O forse l'idea che abbiamo del passato e del suo studio viene sottilmente cambiato nel momento in cui lo si divulga attraverso la grafica 3D? Da tempo però la disciplina ha cominciato a fare i conti con questa situazione, costretta soprattutto dall'invasività di questo tipo di media, dalla spettacolarizzazione del passato e da una divulgazione del passato parziale e antiscientifica. In un mondo post letterario bisogna cominciare a pensare che la cultura visuale nella quale siamo immersi sta cambiando il nostro rapporto con il passato: non per questo le conoscenze maturate fino ad oggi sono false, ma è necessario riconoscere che esiste più di una verità storica, a volte scritta a volte visuale. Il computer è diventato una piattaforma onnipresente per la rappresentazione e diffusione dell’informazione. I metodi di interazione e rappresentazione stanno evolvendo di continuo. Ed è su questi due binari che è si muove l’offerta delle tecnologie informatiche al servizio della storia. Lo scopo di questa tesi è proprio quello di esplorare, attraverso l’utilizzo e la sperimentazione di diversi strumenti e tecnologie informatiche, come si può raccontare efficacemente il passato attraverso oggetti tridimensionali e gli ambienti virtuali, e come, nel loro essere elementi caratterizzanti di comunicazione, in che modo possono collaborare, in questo caso particolare, con la disciplina storica. La presente ricerca ricostruisce alcune linee di storia delle principali fabbriche attive a Torino durante la seconda guerra mondiale, ricordando stretta relazione che esiste tra strutture ed individui e in questa città in particolare tra fabbrica e movimento operaio, è inevitabile addentrarsi nelle vicende del movimento operaio torinese che nel periodo della lotta di Liberazione in città fu un soggetto politico e sociale di primo rilievo. Nella città, intesa come entità biologica coinvolta nella guerra, la fabbrica (o le fabbriche) diventa il nucleo concettuale attraverso il quale leggere la città: sono le fabbriche gli obiettivi principali dei bombardamenti ed è nelle fabbriche che si combatte una guerra di liberazione tra classe operaia e autorità, di fabbrica e cittadine. La fabbrica diventa il luogo di "usurpazione del potere" di cui parla Weber, il palcoscenico in cui si tengono i diversi episodi della guerra: scioperi, deportazioni, occupazioni .... Il modello della città qui rappresentata non è una semplice visualizzazione ma un sistema informativo dove la realtà modellata è rappresentata da oggetti, che fanno da teatro allo svolgimento di avvenimenti con una precisa collocazione cronologica, al cui interno è possibile effettuare operazioni di selezione di render statici (immagini), di filmati precalcolati (animazioni) e di scenari navigabili interattivamente oltre ad attività di ricerca di fonti bibliografiche e commenti di studiosi segnatamente legati all'evento in oggetto. Obiettivo di questo lavoro è far interagire, attraverso diversi progetti, le discipline storiche e l’informatica, nelle diverse opportunità tecnologiche che questa presenta. Le possibilità di ricostruzione offerte dal 3D vengono così messe a servizio della ricerca, offrendo una visione integrale in grado di avvicinarci alla realtà dell’epoca presa in considerazione e convogliando in un’unica piattaforma espositiva tutti i risultati. Divulgazione Progetto Mappa Informativa Multimediale Torino 1945 Sul piano pratico il progetto prevede una interfaccia navigabile (tecnologia Flash) che rappresenti la pianta della città dell’epoca, attraverso la quale sia possibile avere una visione dei luoghi e dei tempi in cui la Liberazione prese forma, sia a livello concettuale, sia a livello pratico. Questo intreccio di coordinate nello spazio e nel tempo non solo migliora la comprensione dei fenomeni, ma crea un maggiore interesse sull’argomento attraverso l’utilizzo di strumenti divulgativi di grande efficacia (e appeal) senza perdere di vista la necessità di valicare le tesi storiche proponendosi come piattaforma didattica. Un tale contesto richiede uno studio approfondito degli eventi storici al fine di ricostruire con chiarezza una mappa della città che sia precisa sia topograficamente sia a livello di navigazione multimediale. La preparazione della cartina deve seguire gli standard del momento, perciò le soluzioni informatiche utilizzate sono quelle fornite da Adobe Illustrator per la realizzazione della topografia, e da Macromedia Flash per la creazione di un’interfaccia di navigazione. La base dei dati descrittivi è ovviamente consultabile essendo contenuta nel supporto media e totalmente annotata nella bibliografia. È il continuo evolvere delle tecnologie d'informazione e la massiccia diffusione dell’uso dei computer che ci porta a un cambiamento sostanziale nello studio e nell’apprendimento storico; le strutture accademiche e gli operatori economici hanno fatto propria la richiesta che giunge dall'utenza (insegnanti, studenti, operatori dei Beni Culturali) di una maggiore diffusione della conoscenza storica attraverso la sua rappresentazione informatizzata. Sul fronte didattico la ricostruzione di una realtà storica attraverso strumenti informatici consente anche ai non-storici di toccare con mano quelle che sono le problematiche della ricerca quali fonti mancanti, buchi della cronologia e valutazione della veridicità dei fatti attraverso prove. Le tecnologie informatiche permettono una visione completa, unitaria ed esauriente del passato, convogliando tutte le informazioni su un'unica piattaforma, permettendo anche a chi non è specializzato di comprendere immediatamente di cosa si parla. Il miglior libro di storia, per sua natura, non può farlo in quanto divide e organizza le notizie in modo diverso. In questo modo agli studenti viene data l'opportunità di apprendere tramite una rappresentazione diversa rispetto a quelle a cui sono abituati. La premessa centrale del progetto è che i risultati nell'apprendimento degli studenti possono essere migliorati se un concetto o un contenuto viene comunicato attraverso più canali di espressione, nel nostro caso attraverso un testo, immagini e un oggetto multimediale. Didattica La Conceria Fiorio è uno dei luoghi-simbolo della Resistenza torinese. Il progetto è una ricostruzione in realtà virtuale della Conceria Fiorio di Torino. La ricostruzione serve a arricchire la cultura storica sia a chi la produce, attraverso una ricerca accurata delle fonti, sia a chi può poi usufruirne, soprattutto i giovani, che, attratti dall’aspetto ludico della ricostruzione, apprendono con più facilità. La costruzione di un manufatto in 3D fornisce agli studenti le basi per riconoscere ed esprimere la giusta relazione fra il modello e l’oggetto storico. Le fasi di lavoro attraverso cui si è giunti alla ricostruzione in 3D della Conceria: . una ricerca storica approfondita, basata sulle fonti, che possono essere documenti degli archivi o scavi archeologici, fonti iconografiche, cartografiche, ecc.; . La modellazione degli edifici sulla base delle ricerche storiche, per fornire la struttura geometrica poligonale che permetta la navigazione tridimensionale; . La realizzazione, attraverso gli strumenti della computer graphic della navigazione in 3D. Unreal Technology è il nome dato al motore grafico utilizzato in numerosi videogiochi commerciali. Una delle caratteristiche fondamentali di tale prodotto è quella di avere uno strumento chiamato Unreal editor con cui è possibile costruire mondi virtuali, e che è quello utilizzato per questo progetto. UnrealEd (Ued) è il software per creare livelli per Unreal e i giochi basati sul motore di Unreal. E’ stata utilizzata la versione gratuita dell’editor. Il risultato finale del progetto è un ambiente virtuale navigabile raffigurante una ricostruzione accurata della Conceria Fiorio ai tempi della Resistenza. L’utente può visitare l’edificio e visualizzare informazioni specifiche su alcuni punti di interesse. La navigazione viene effettuata in prima persona, un processo di “spettacolarizzazione” degli ambienti visitati attraverso un arredamento consono permette all'utente una maggiore immersività rendendo l’ambiente più credibile e immediatamente codificabile. L’architettura Unreal Technology ha permesso di ottenere un buon risultato in un tempo brevissimo, senza che fossero necessari interventi di programmazione. Questo motore è, quindi, particolarmente adatto alla realizzazione rapida di prototipi di una discreta qualità, La presenza di un certo numero di bug lo rende, però, in parte inaffidabile. Utilizzare un editor da videogame per questa ricostruzione auspica la possibilità di un suo impiego nella didattica, quello che le simulazioni in 3D permettono nel caso specifico è di permettere agli studenti di sperimentare il lavoro della ricostruzione storica, con tutti i problemi che lo storico deve affrontare nel ricreare il passato. Questo lavoro vuole essere per gli storici una esperienza nella direzione della creazione di un repertorio espressivo più ampio, che includa gli ambienti tridimensionali. Il rischio di impiegare del tempo per imparare come funziona questa tecnologia per generare spazi virtuali rende scettici quanti si impegnano nell'insegnamento, ma le esperienze di progetti sviluppati, soprattutto all’estero, servono a capire che sono un buon investimento. Il fatto che una software house, che crea un videogame di grande successo di pubblico, includa nel suo prodotto, una serie di strumenti che consentano all'utente la creazione di mondi propri in cui giocare, è sintomatico che l'alfabetizzazione informatica degli utenti medi sta crescendo sempre più rapidamente e che l'utilizzo di un editor come Unreal Engine sarà in futuro una attività alla portata di un pubblico sempre più vasto. Questo ci mette nelle condizioni di progettare moduli di insegnamento più immersivi, in cui l'esperienza della ricerca e della ricostruzione del passato si intreccino con lo studio più tradizionale degli avvenimenti di una certa epoca. I mondi virtuali interattivi vengono spesso definiti come la forma culturale chiave del XXI secolo, come il cinema lo è stato per il XX. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di suggerire che vi sono grosse opportunità per gli storici impiegando gli oggetti e le ambientazioni in 3D, e che essi devono coglierle. Si consideri il fatto che l’estetica abbia un effetto sull’epistemologia. O almeno sulla forma che i risultati delle ricerche storiche assumono nel momento in cui devono essere diffuse. Un’analisi storica fatta in maniera superficiale o con presupposti errati può comunque essere diffusa e avere credito in numerosi ambienti se diffusa con mezzi accattivanti e moderni. Ecco perchè non conviene seppellire un buon lavoro in qualche biblioteca, in attesa che qualcuno lo scopra. Ecco perchè gli storici non devono ignorare il 3D. La nostra capacità, come studiosi e studenti, di percepire idee ed orientamenti importanti dipende spesso dai metodi che impieghiamo per rappresentare i dati e l’evidenza. Perché gli storici possano ottenere il beneficio che il 3D porta con sè, tuttavia, devono sviluppare un’agenda di ricerca volta ad accertarsi che il 3D sostenga i loro obiettivi di ricercatori e insegnanti. Una ricostruzione storica può essere molto utile dal punto di vista educativo non sono da chi la visita ma, anche da chi la realizza. La fase di ricerca necessaria per la ricostruzione non può fare altro che aumentare il background culturale dello sviluppatore. Conclusioni La cosa più importante è stata la possibilità di fare esperienze nell’uso di mezzi di comunicazione di questo genere per raccontare e far conoscere il passato. Rovesciando il paradigma conoscitivo che avevo appreso negli studi umanistici, ho cercato di desumere quelle che potremo chiamare “leggi universali” dai dati oggettivi emersi da questi esperimenti. Da punto di vista epistemologico l’informatica, con la sua capacità di gestire masse impressionanti di dati, dà agli studiosi la possibilità di formulare delle ipotesi e poi accertarle o smentirle tramite ricostruzioni e simulazioni. Il mio lavoro è andato in questa direzione, cercando conoscere e usare strumenti attuali che nel futuro avranno sempre maggiore presenza nella comunicazione (anche scientifica) e che sono i mezzi di comunicazione d’eccellenza per determinate fasce d’età (adolescenti). Volendo spingere all’estremo i termini possiamo dire che la sfida che oggi la cultura visuale pone ai metodi tradizionali del fare storia è la stessa che Erodoto e Tucidide contrapposero ai narratori di miti e leggende. Prima di Erodoto esisteva il mito, che era un mezzo perfettamente adeguato per raccontare e dare significato al passato di una tribù o di una città. In un mondo post letterario la nostra conoscenza del passato sta sottilmente mutando nel momento in cui lo vediamo rappresentato da pixel o quando le informazioni scaturiscono non da sole, ma grazie all’interattività con il mezzo. La nostra capacità come studiosi e studenti di percepire idee ed orientamenti importanti dipende spesso dai metodi che impieghiamo per rappresentare i dati e l’evidenza. Perché gli storici possano ottenere il beneficio sottinteso al 3D, tuttavia, devono sviluppare un’agenda di ricerca volta ad accertarsi che il 3D sostenga i loro obiettivi di ricercatori e insegnanti. Le esperienze raccolte nelle pagine precedenti ci portano a pensare che in un futuro non troppo lontano uno strumento come il computer sarà l’unico mezzo attraverso cui trasmettere conoscenze, e dal punto di vista didattico la sua interattività consente coinvolgimento negli studenti come nessun altro mezzo di comunicazione moderno.
If the job of the historian is to understand the past like it has been comprised from the people who have lived it, then is perhaps not risked to think that it is also necessary to communicate turns out you of the searches with own instruments that belong to an age and that they influence the mentality of who in that age alive. Emergent technologies, especially in the area of the multimedialità like the virtual truth, allow the historians to communicate the experience of the past in more senses. In that way the history collaborates with the computer science technologies stopping itself on the possibility to make historical reconstructions virtual, with relati examples and book reviews to you? What mainly it takes care the historians is if a reconstruction of a lived last fact through its recreation in pixels is a method of acquaintance of the history that can be considered valid. That is the emotion that navigation in a truth 3D can provoke, is means in a position to transmitting acquaintance? Or perhaps the idea that we have of the past and its study comes thin changed in the moment in which it is disclosed through the diagram 3D? For a long time but the discipline has begun to above all make the accounts with this situation, forced from the invasività of this type of average, from the show making of the past and one spreading of the partial and antiscientific past. In a literary world post it must begin to think that the visual culture in which we are dipped is changing our relationship with the past: for this the acquaintances matured until today are not false, but it is necessary to recognize that historical truth exists more than one, to times written to times visual. The computer has become one omnipresent platform for the rappresentazione and information dissimation. The methods of interaction and representation are evolving continually. And it is on these two railroads that are move the offer of the computer science technologies to the service of the history. The scope of this thesis is just that one to explore, through it uses and the computer science experimentation of various instruments and technologies, as it can effectively be told the virtual past through three-dimensional objects and atmospheres, and like, in their being characterizing elements of communication, in that way they can collaborate, in this particular case, with the historical discipline. The present search reconstructs some history lines of the main active factories to Turin during the second world war, remembering tightened relation that exists between structures and individuals and in this city in particular between factory and movement laborer, is unavoidable to penetrate in the vicissitudes of the movement Turinese laborer who in the period of the fight of Liberation in city was a political and social subject of first relief. In the city, understanding like been involved biological entity in the war, the factory (or the factories) becomes the conceptual nucleus through which to read the city: they are the factories it objects to it to you main of the strafings and is in the factories that fight one war of liberation between class laborer and authority, of factory and citizens. The factory becomes the place of "usurpation of the power" of which Weber speaks, the stage in which the various episodes of the war are kept: strikes, deportations, occupations.... The model of the city represented here is not a simple visualization but an informative system where the modeled truth is represented from objects, that they make from theatre to the development of events with a precise chronological positioning, to whose inside is possible to carry out operations of selection to render (images static), of filmati estimated (animations) and navigable scenes interactively beyond to activity of search of bibliographical sources and comments of students mainly legacies to the event in object. Objective of this job is to make to interact, through various plans, the historical disciplines and computer science, in the various technological opportunities that this introduces. The offered possibilities of reconstruction from the 3D come therefore put to service of the search, offering an integral vision in a position to approaching us the truth of the age taken in consideration and convogliando in an only espositiva platform all it turns out to you. Spreading Plan Informative Map Multimedia Turin 1945 On the practical plan the plan previews a navigable interface (Flash technology) that it represents the plant of the city of the age, through which it is possible to have a vision of the places and of the times in which the Liberation taken shape, it is to conceptual level, it is to practical level. This I interlace of coordinated in the space and in the time it not only improves the understanding of the phenomena, but it creates a greater interest on the argument through I use it of instruments disclosed you of great effectiveness (and appeal) without to lose sight the necessity of valicare the historical theses proposing itself like didactic platform. A such context demands a study deepened of the historical events to the aim to reconstruct with clarity a map of the city that is precise is topographicalally is to level of multimediale navigation. The preparation of the map must follow the standards of the moment, therefore the used computer science solutions are those supplied from Adobe Illustrator for the realization of the topography, and from Macromedia Flash for the creation of a navigation interface. The base of the data described is obviously consultabile being contained in the medium support and totally annotated in the bibliography. It is the continuous one to evolvere of the information technologies and it massiccia spread of the use of the computers that us door to a substantial change in the study and the historical learning; the academic structures and the operating economic have made the demand own that it reaches from the user (teaching, students, operating of the Cultural Assets) of one greater spread of the historical acquaintance through its computerized representation. On the didactic forehead the reconstruction of an historical truth through instruments informed to us concurs also with the not-historical to touch with hand those that are problematic of the search the which sources lacking, holes of the chronology and appraisal of the authenticity of the facts through tests. The computer science technologies allow a complete, unitary vision and exhausting of the past, convogliando all the information on an only platform, allowing also to who are not specialized to comprise immediately of what are spoken. The better book than history, for its nature, cannot make it in how much divides and organizes the news in various way. In this way to the students it comes given the opportunity to learn through a various rappresentazione regarding those to which they are accustoms to you. The premise centers them of the plan is that it turns out to you in the learning of the students can be improves to you if a concept or a content comes communicated through more channels than expression, in our case through a text, images and a multimediale object. Didactics The Fiorio Tannery is one of the place-symbol of the Turinese Resistance. The plan is one reconstruction in virtual truth of the Fiorio Tannery of Turin. The reconstruction serves to enrich the historical culture is to who produces it, through an accurate search of the sources, is to who can then have use of of, above all the young people, than, attracted from the ludic aspect of the reconstruction, they learn with more facility. The construction of manufatto in 3D supplies to the students the bases in order to recognize and to express the just relation between the model and the historical object. It is made of job through which it is joints to the reconstruction in 3D of the Tannery: a deepened historical search, based on the iconografiche, cartographic sources, that they can be documents of arches or archaeological diggings to you, sources, etc. The modellazione of the buildings on the historical basis for research work, in order to supply the poligonale geometric structure that allows three-dimensional navigation. The realization, through the instruments of the computer graphic of navigation in 3D. Unreal Technology is the name given to the used graphic motor in numerous videogames trades them. One of the fundamental characteristics of such product is that one of having a called instrument Unreal editor with which it is possible to construct virtual worlds, and that it is that one used for this plan. UnrealEd (Ued) is the software in order to create levels for Unreal and the games base to you on the motor of Unreal. E' be used the free version of the editor. The final result of the plan is a navigable virtual atmosphere representing one accurate reconstruction of the Fiorio Tannery to the times of the Resistance. The customer can visit the building and visualize specific information on some points of interest. Navigation comes carried out in first person, a process of "show" of atmospheres visits you through a furnishing consono allows to the customer one greater immersività rendering the more credible and immediately codificabile atmosphere. The Unreal architecture technology has allowed to obtain a good result in the short time, without that they were necessary participations of programming. This motor is, therefore, particularly adapted to the fast realization of prototypes of a discreet quality, the presence of a sure number of bug renders it, but, in inaffidabile part. To use a editor from videogame for this foretell reconstruction the possibility of a its employment in the didactic field, what the simulations in 3D allow in the specific case are to allow the students to experience the job of the historical reconstruction, with all the problems that the historian must face in recreating the past. This job wants to be for the historians a experience in the direction of the creation of a expressive repertorio more wide one, that it includes three-dimensional atmospheres. The risk to employ of the time in order to learn as this technology works in order to generate virtual spaces renders skeptics how many is engaged in the instruction, but the experiences of plans develop to you, above all to the foreign country, serve to understand that they are a good investment. The fact that a software house, that happening of public creates a videogame of large, includes in its product, a series of instruments that concur with the customer the creation of own worlds in which playing, it is sintomatico that the computer science schooling of the medium customers is growing more and more quickly and that I use it of a editor as Unreal Engine will be in future one activity to the capacity of a more and more immense public. This puts to us in the conditions for planning modules of instruction more immersed to you, in which the experience of the search and the reconstruction of the past they interlace with the more traditional study of the events of one sure age. The virtual worlds interatti to you often come defined like the cultural shape key of XXI the century, as the cinema it has been for the XX. The scope of this job has been that one to suggest that the objects and the acclimatizations in 3D are large opportunities for the historians employing, and that they must pick them. The fact is considered that the aesthetic one has an effect on the epistemologiy. Or at least on the shape that turns out you of the historical searches they assume in the moment in which they must be diffuse. A made historical analysis in superficial way or with presupposed wrong can however be diffuse and to have credit in numerous atmospheres if diffused with winning and modern means. Here why it does not convene to bury a good job in some library, in attended that someone discovers it. Here why the historians do not have to ignore the 3D. Our ability, like students and students, to perceive important ideas and guidelines often depends on the methods that we employ in order to represent the data and the evidence. Because the historians can obtain the benefit that 3D the door with himself, however, they must develop a search agenda turns to assess that the 3D he supports theirs objects you of teaching investigators and. An historical reconstruction can be much profit from the educational point of view is not from who the visit but, also from who it realizes it. The phase of necessary search for the reconstruction cannot make other that to increase the background cultural of the developer. Conclusions The thing more important has been the possibility to make experiences in the use of mass media of this kind in order to tell and to introduce the past. Turning upside down the cognitive paradigm that I had learned in the humanistic studies, I have tried to desumere those that we will be able to call "universal laws" from the objective data emerged from these experiments. From epistemologico point of view computer science, with its ability to manage impressive masses of data, gives to the students the possibility to formulate of the hypotheses and then to assess them or to refute them through reconstructions and simulations. My job has gone in this direction, trying to know and to use instruments it puts into effect them that in the future they will have always greater presence in the communication (also scientific) and that they are the mass media of excellence for determined bands of ages (adolescent). Wanting to push to the end the terms we can say that the challenge that today the visual culture places to the traditional methods of making history is the same one that Erodoto and contrapposero Tucidide to the narrators of myths and legends. Before Erodoto the myth existed, that it was means perfectly adapted in order to tell and to give meant to the past of one tribe or one city. In a literary world post our acquaintance of the past is thin changing in the moment in which we see it represented from pixel or when the information gush not alone, but thanks to the interattività with means. Our ability as studious and students to perceive important ideas and guidelines often depend on the methods that we employ in order to represent the data and the evidence. Because the historians can obtain the benefit sottinteso to the 3D, however, they must develop a search agenda turns to assess that the 3D he supports theirs objects you of teaching investigators and. The experiences collections in the previous pages carry to not too much think that in a future far away an instrument to us as the computer will be the only means through which transmitting acquaintances, and from the didactic point of view its interattività concurs involvement in the students like no other modern mass media.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Tosatto, Claudio <1974&gt. "Il passato nell’epoca della sua (ri)producibilità digitale. Torino 1943 - 45. Metodologia della ricerca con tecnologie informatiche. Sistema storico-territoriale di informazione multimediale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1106/.

Full text
Abstract:
Se il lavoro dello storico è capire il passato come è stato compreso dalla gente che lo ha vissuto, allora forse non è azzardato pensare che sia anche necessario comunicare i risultati delle ricerche con strumenti propri che appartengono a un'epoca e che influenzano la mentalità di chi in quell'epoca vive. Emergenti tecnologie, specialmente nell’area della multimedialità come la realtà virtuale, permettono agli storici di comunicare l’esperienza del passato in più sensi. In che modo la storia collabora con le tecnologie informatiche soffermandosi sulla possibilità di fare ricostruzioni storiche virtuali, con relativi esempi e recensioni? Quello che maggiormente preoccupa gli storici è se una ricostruzione di un fatto passato vissuto attraverso la sua ricreazione in pixels sia un metodo di conoscenza della storia che possa essere considerato valido. Ovvero l'emozione che la navigazione in una realtà 3D può suscitare, è un mezzo in grado di trasmettere conoscenza? O forse l'idea che abbiamo del passato e del suo studio viene sottilmente cambiato nel momento in cui lo si divulga attraverso la grafica 3D? Da tempo però la disciplina ha cominciato a fare i conti con questa situazione, costretta soprattutto dall'invasività di questo tipo di media, dalla spettacolarizzazione del passato e da una divulgazione del passato parziale e antiscientifica. In un mondo post letterario bisogna cominciare a pensare che la cultura visuale nella quale siamo immersi sta cambiando il nostro rapporto con il passato: non per questo le conoscenze maturate fino ad oggi sono false, ma è necessario riconoscere che esiste più di una verità storica, a volte scritta a volte visuale. Il computer è diventato una piattaforma onnipresente per la rappresentazione e diffusione dell’informazione. I metodi di interazione e rappresentazione stanno evolvendo di continuo. Ed è su questi due binari che è si muove l’offerta delle tecnologie informatiche al servizio della storia. Lo scopo di questa tesi è proprio quello di esplorare, attraverso l’utilizzo e la sperimentazione di diversi strumenti e tecnologie informatiche, come si può raccontare efficacemente il passato attraverso oggetti tridimensionali e gli ambienti virtuali, e come, nel loro essere elementi caratterizzanti di comunicazione, in che modo possono collaborare, in questo caso particolare, con la disciplina storica. La presente ricerca ricostruisce alcune linee di storia delle principali fabbriche attive a Torino durante la seconda guerra mondiale, ricordando stretta relazione che esiste tra strutture ed individui e in questa città in particolare tra fabbrica e movimento operaio, è inevitabile addentrarsi nelle vicende del movimento operaio torinese che nel periodo della lotta di Liberazione in città fu un soggetto politico e sociale di primo rilievo. Nella città, intesa come entità biologica coinvolta nella guerra, la fabbrica (o le fabbriche) diventa il nucleo concettuale attraverso il quale leggere la città: sono le fabbriche gli obiettivi principali dei bombardamenti ed è nelle fabbriche che si combatte una guerra di liberazione tra classe operaia e autorità, di fabbrica e cittadine. La fabbrica diventa il luogo di "usurpazione del potere" di cui parla Weber, il palcoscenico in cui si tengono i diversi episodi della guerra: scioperi, deportazioni, occupazioni .... Il modello della città qui rappresentata non è una semplice visualizzazione ma un sistema informativo dove la realtà modellata è rappresentata da oggetti, che fanno da teatro allo svolgimento di avvenimenti con una precisa collocazione cronologica, al cui interno è possibile effettuare operazioni di selezione di render statici (immagini), di filmati precalcolati (animazioni) e di scenari navigabili interattivamente oltre ad attività di ricerca di fonti bibliografiche e commenti di studiosi segnatamente legati all'evento in oggetto. Obiettivo di questo lavoro è far interagire, attraverso diversi progetti, le discipline storiche e l’informatica, nelle diverse opportunità tecnologiche che questa presenta. Le possibilità di ricostruzione offerte dal 3D vengono così messe a servizio della ricerca, offrendo una visione integrale in grado di avvicinarci alla realtà dell’epoca presa in considerazione e convogliando in un’unica piattaforma espositiva tutti i risultati. Divulgazione Progetto Mappa Informativa Multimediale Torino 1945 Sul piano pratico il progetto prevede una interfaccia navigabile (tecnologia Flash) che rappresenti la pianta della città dell’epoca, attraverso la quale sia possibile avere una visione dei luoghi e dei tempi in cui la Liberazione prese forma, sia a livello concettuale, sia a livello pratico. Questo intreccio di coordinate nello spazio e nel tempo non solo migliora la comprensione dei fenomeni, ma crea un maggiore interesse sull’argomento attraverso l’utilizzo di strumenti divulgativi di grande efficacia (e appeal) senza perdere di vista la necessità di valicare le tesi storiche proponendosi come piattaforma didattica. Un tale contesto richiede uno studio approfondito degli eventi storici al fine di ricostruire con chiarezza una mappa della città che sia precisa sia topograficamente sia a livello di navigazione multimediale. La preparazione della cartina deve seguire gli standard del momento, perciò le soluzioni informatiche utilizzate sono quelle fornite da Adobe Illustrator per la realizzazione della topografia, e da Macromedia Flash per la creazione di un’interfaccia di navigazione. La base dei dati descrittivi è ovviamente consultabile essendo contenuta nel supporto media e totalmente annotata nella bibliografia. È il continuo evolvere delle tecnologie d'informazione e la massiccia diffusione dell’uso dei computer che ci porta a un cambiamento sostanziale nello studio e nell’apprendimento storico; le strutture accademiche e gli operatori economici hanno fatto propria la richiesta che giunge dall'utenza (insegnanti, studenti, operatori dei Beni Culturali) di una maggiore diffusione della conoscenza storica attraverso la sua rappresentazione informatizzata. Sul fronte didattico la ricostruzione di una realtà storica attraverso strumenti informatici consente anche ai non-storici di toccare con mano quelle che sono le problematiche della ricerca quali fonti mancanti, buchi della cronologia e valutazione della veridicità dei fatti attraverso prove. Le tecnologie informatiche permettono una visione completa, unitaria ed esauriente del passato, convogliando tutte le informazioni su un'unica piattaforma, permettendo anche a chi non è specializzato di comprendere immediatamente di cosa si parla. Il miglior libro di storia, per sua natura, non può farlo in quanto divide e organizza le notizie in modo diverso. In questo modo agli studenti viene data l'opportunità di apprendere tramite una rappresentazione diversa rispetto a quelle a cui sono abituati. La premessa centrale del progetto è che i risultati nell'apprendimento degli studenti possono essere migliorati se un concetto o un contenuto viene comunicato attraverso più canali di espressione, nel nostro caso attraverso un testo, immagini e un oggetto multimediale. Didattica La Conceria Fiorio è uno dei luoghi-simbolo della Resistenza torinese. Il progetto è una ricostruzione in realtà virtuale della Conceria Fiorio di Torino. La ricostruzione serve a arricchire la cultura storica sia a chi la produce, attraverso una ricerca accurata delle fonti, sia a chi può poi usufruirne, soprattutto i giovani, che, attratti dall’aspetto ludico della ricostruzione, apprendono con più facilità. La costruzione di un manufatto in 3D fornisce agli studenti le basi per riconoscere ed esprimere la giusta relazione fra il modello e l’oggetto storico. Le fasi di lavoro attraverso cui si è giunti alla ricostruzione in 3D della Conceria: . una ricerca storica approfondita, basata sulle fonti, che possono essere documenti degli archivi o scavi archeologici, fonti iconografiche, cartografiche, ecc.; . La modellazione degli edifici sulla base delle ricerche storiche, per fornire la struttura geometrica poligonale che permetta la navigazione tridimensionale; . La realizzazione, attraverso gli strumenti della computer graphic della navigazione in 3D. Unreal Technology è il nome dato al motore grafico utilizzato in numerosi videogiochi commerciali. Una delle caratteristiche fondamentali di tale prodotto è quella di avere uno strumento chiamato Unreal editor con cui è possibile costruire mondi virtuali, e che è quello utilizzato per questo progetto. UnrealEd (Ued) è il software per creare livelli per Unreal e i giochi basati sul motore di Unreal. E’ stata utilizzata la versione gratuita dell’editor. Il risultato finale del progetto è un ambiente virtuale navigabile raffigurante una ricostruzione accurata della Conceria Fiorio ai tempi della Resistenza. L’utente può visitare l’edificio e visualizzare informazioni specifiche su alcuni punti di interesse. La navigazione viene effettuata in prima persona, un processo di “spettacolarizzazione” degli ambienti visitati attraverso un arredamento consono permette all'utente una maggiore immersività rendendo l’ambiente più credibile e immediatamente codificabile. L’architettura Unreal Technology ha permesso di ottenere un buon risultato in un tempo brevissimo, senza che fossero necessari interventi di programmazione. Questo motore è, quindi, particolarmente adatto alla realizzazione rapida di prototipi di una discreta qualità, La presenza di un certo numero di bug lo rende, però, in parte inaffidabile. Utilizzare un editor da videogame per questa ricostruzione auspica la possibilità di un suo impiego nella didattica, quello che le simulazioni in 3D permettono nel caso specifico è di permettere agli studenti di sperimentare il lavoro della ricostruzione storica, con tutti i problemi che lo storico deve affrontare nel ricreare il passato. Questo lavoro vuole essere per gli storici una esperienza nella direzione della creazione di un repertorio espressivo più ampio, che includa gli ambienti tridimensionali. Il rischio di impiegare del tempo per imparare come funziona questa tecnologia per generare spazi virtuali rende scettici quanti si impegnano nell'insegnamento, ma le esperienze di progetti sviluppati, soprattutto all’estero, servono a capire che sono un buon investimento. Il fatto che una software house, che crea un videogame di grande successo di pubblico, includa nel suo prodotto, una serie di strumenti che consentano all'utente la creazione di mondi propri in cui giocare, è sintomatico che l'alfabetizzazione informatica degli utenti medi sta crescendo sempre più rapidamente e che l'utilizzo di un editor come Unreal Engine sarà in futuro una attività alla portata di un pubblico sempre più vasto. Questo ci mette nelle condizioni di progettare moduli di insegnamento più immersivi, in cui l'esperienza della ricerca e della ricostruzione del passato si intreccino con lo studio più tradizionale degli avvenimenti di una certa epoca. I mondi virtuali interattivi vengono spesso definiti come la forma culturale chiave del XXI secolo, come il cinema lo è stato per il XX. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di suggerire che vi sono grosse opportunità per gli storici impiegando gli oggetti e le ambientazioni in 3D, e che essi devono coglierle. Si consideri il fatto che l’estetica abbia un effetto sull’epistemologia. O almeno sulla forma che i risultati delle ricerche storiche assumono nel momento in cui devono essere diffuse. Un’analisi storica fatta in maniera superficiale o con presupposti errati può comunque essere diffusa e avere credito in numerosi ambienti se diffusa con mezzi accattivanti e moderni. Ecco perchè non conviene seppellire un buon lavoro in qualche biblioteca, in attesa che qualcuno lo scopra. Ecco perchè gli storici non devono ignorare il 3D. La nostra capacità, come studiosi e studenti, di percepire idee ed orientamenti importanti dipende spesso dai metodi che impieghiamo per rappresentare i dati e l’evidenza. Perché gli storici possano ottenere il beneficio che il 3D porta con sè, tuttavia, devono sviluppare un’agenda di ricerca volta ad accertarsi che il 3D sostenga i loro obiettivi di ricercatori e insegnanti. Una ricostruzione storica può essere molto utile dal punto di vista educativo non sono da chi la visita ma, anche da chi la realizza. La fase di ricerca necessaria per la ricostruzione non può fare altro che aumentare il background culturale dello sviluppatore. Conclusioni La cosa più importante è stata la possibilità di fare esperienze nell’uso di mezzi di comunicazione di questo genere per raccontare e far conoscere il passato. Rovesciando il paradigma conoscitivo che avevo appreso negli studi umanistici, ho cercato di desumere quelle che potremo chiamare “leggi universali” dai dati oggettivi emersi da questi esperimenti. Da punto di vista epistemologico l’informatica, con la sua capacità di gestire masse impressionanti di dati, dà agli studiosi la possibilità di formulare delle ipotesi e poi accertarle o smentirle tramite ricostruzioni e simulazioni. Il mio lavoro è andato in questa direzione, cercando conoscere e usare strumenti attuali che nel futuro avranno sempre maggiore presenza nella comunicazione (anche scientifica) e che sono i mezzi di comunicazione d’eccellenza per determinate fasce d’età (adolescenti). Volendo spingere all’estremo i termini possiamo dire che la sfida che oggi la cultura visuale pone ai metodi tradizionali del fare storia è la stessa che Erodoto e Tucidide contrapposero ai narratori di miti e leggende. Prima di Erodoto esisteva il mito, che era un mezzo perfettamente adeguato per raccontare e dare significato al passato di una tribù o di una città. In un mondo post letterario la nostra conoscenza del passato sta sottilmente mutando nel momento in cui lo vediamo rappresentato da pixel o quando le informazioni scaturiscono non da sole, ma grazie all’interattività con il mezzo. La nostra capacità come studiosi e studenti di percepire idee ed orientamenti importanti dipende spesso dai metodi che impieghiamo per rappresentare i dati e l’evidenza. Perché gli storici possano ottenere il beneficio sottinteso al 3D, tuttavia, devono sviluppare un’agenda di ricerca volta ad accertarsi che il 3D sostenga i loro obiettivi di ricercatori e insegnanti. Le esperienze raccolte nelle pagine precedenti ci portano a pensare che in un futuro non troppo lontano uno strumento come il computer sarà l’unico mezzo attraverso cui trasmettere conoscenze, e dal punto di vista didattico la sua interattività consente coinvolgimento negli studenti come nessun altro mezzo di comunicazione moderno.
If the job of the historian is to understand the past like it has been comprised from the people who have lived it, then is perhaps not risked to think that it is also necessary to communicate turns out you of the searches with own instruments that belong to an age and that they influence the mentality of who in that age alive. Emergent technologies, especially in the area of the multimedialità like the virtual truth, allow the historians to communicate the experience of the past in more senses. In that way the history collaborates with the computer science technologies stopping itself on the possibility to make historical reconstructions virtual, with relati examples and book reviews to you? What mainly it takes care the historians is if a reconstruction of a lived last fact through its recreation in pixels is a method of acquaintance of the history that can be considered valid. That is the emotion that navigation in a truth 3D can provoke, is means in a position to transmitting acquaintance? Or perhaps the idea that we have of the past and its study comes thin changed in the moment in which it is disclosed through the diagram 3D? For a long time but the discipline has begun to above all make the accounts with this situation, forced from the invasività of this type of average, from the show making of the past and one spreading of the partial and antiscientific past. In a literary world post it must begin to think that the visual culture in which we are dipped is changing our relationship with the past: for this the acquaintances matured until today are not false, but it is necessary to recognize that historical truth exists more than one, to times written to times visual. The computer has become one omnipresent platform for the rappresentazione and information dissimation. The methods of interaction and representation are evolving continually. And it is on these two railroads that are move the offer of the computer science technologies to the service of the history. The scope of this thesis is just that one to explore, through it uses and the computer science experimentation of various instruments and technologies, as it can effectively be told the virtual past through three-dimensional objects and atmospheres, and like, in their being characterizing elements of communication, in that way they can collaborate, in this particular case, with the historical discipline. The present search reconstructs some history lines of the main active factories to Turin during the second world war, remembering tightened relation that exists between structures and individuals and in this city in particular between factory and movement laborer, is unavoidable to penetrate in the vicissitudes of the movement Turinese laborer who in the period of the fight of Liberation in city was a political and social subject of first relief. In the city, understanding like been involved biological entity in the war, the factory (or the factories) becomes the conceptual nucleus through which to read the city: they are the factories it objects to it to you main of the strafings and is in the factories that fight one war of liberation between class laborer and authority, of factory and citizens. The factory becomes the place of "usurpation of the power" of which Weber speaks, the stage in which the various episodes of the war are kept: strikes, deportations, occupations.... The model of the city represented here is not a simple visualization but an informative system where the modeled truth is represented from objects, that they make from theatre to the development of events with a precise chronological positioning, to whose inside is possible to carry out operations of selection to render (images static), of filmati estimated (animations) and navigable scenes interactively beyond to activity of search of bibliographical sources and comments of students mainly legacies to the event in object. Objective of this job is to make to interact, through various plans, the historical disciplines and computer science, in the various technological opportunities that this introduces. The offered possibilities of reconstruction from the 3D come therefore put to service of the search, offering an integral vision in a position to approaching us the truth of the age taken in consideration and convogliando in an only espositiva platform all it turns out to you. Spreading Plan Informative Map Multimedia Turin 1945 On the practical plan the plan previews a navigable interface (Flash technology) that it represents the plant of the city of the age, through which it is possible to have a vision of the places and of the times in which the Liberation taken shape, it is to conceptual level, it is to practical level. This I interlace of coordinated in the space and in the time it not only improves the understanding of the phenomena, but it creates a greater interest on the argument through I use it of instruments disclosed you of great effectiveness (and appeal) without to lose sight the necessity of valicare the historical theses proposing itself like didactic platform. A such context demands a study deepened of the historical events to the aim to reconstruct with clarity a map of the city that is precise is topographicalally is to level of multimediale navigation. The preparation of the map must follow the standards of the moment, therefore the used computer science solutions are those supplied from Adobe Illustrator for the realization of the topography, and from Macromedia Flash for the creation of a navigation interface. The base of the data described is obviously consultabile being contained in the medium support and totally annotated in the bibliography. It is the continuous one to evolvere of the information technologies and it massiccia spread of the use of the computers that us door to a substantial change in the study and the historical learning; the academic structures and the operating economic have made the demand own that it reaches from the user (teaching, students, operating of the Cultural Assets) of one greater spread of the historical acquaintance through its computerized representation. On the didactic forehead the reconstruction of an historical truth through instruments informed to us concurs also with the not-historical to touch with hand those that are problematic of the search the which sources lacking, holes of the chronology and appraisal of the authenticity of the facts through tests. The computer science technologies allow a complete, unitary vision and exhausting of the past, convogliando all the information on an only platform, allowing also to who are not specialized to comprise immediately of what are spoken. The better book than history, for its nature, cannot make it in how much divides and organizes the news in various way. In this way to the students it comes given the opportunity to learn through a various rappresentazione regarding those to which they are accustoms to you. The premise centers them of the plan is that it turns out to you in the learning of the students can be improves to you if a concept or a content comes communicated through more channels than expression, in our case through a text, images and a multimediale object. Didactics The Fiorio Tannery is one of the place-symbol of the Turinese Resistance. The plan is one reconstruction in virtual truth of the Fiorio Tannery of Turin. The reconstruction serves to enrich the historical culture is to who produces it, through an accurate search of the sources, is to who can then have use of of, above all the young people, than, attracted from the ludic aspect of the reconstruction, they learn with more facility. The construction of manufatto in 3D supplies to the students the bases in order to recognize and to express the just relation between the model and the historical object. It is made of job through which it is joints to the reconstruction in 3D of the Tannery: a deepened historical search, based on the iconografiche, cartographic sources, that they can be documents of arches or archaeological diggings to you, sources, etc. The modellazione of the buildings on the historical basis for research work, in order to supply the poligonale geometric structure that allows three-dimensional navigation. The realization, through the instruments of the computer graphic of navigation in 3D. Unreal Technology is the name given to the used graphic motor in numerous videogames trades them. One of the fundamental characteristics of such product is that one of having a called instrument Unreal editor with which it is possible to construct virtual worlds, and that it is that one used for this plan. UnrealEd (Ued) is the software in order to create levels for Unreal and the games base to you on the motor of Unreal. E' be used the free version of the editor. The final result of the plan is a navigable virtual atmosphere representing one accurate reconstruction of the Fiorio Tannery to the times of the Resistance. The customer can visit the building and visualize specific information on some points of interest. Navigation comes carried out in first person, a process of "show" of atmospheres visits you through a furnishing consono allows to the customer one greater immersività rendering the more credible and immediately codificabile atmosphere. The Unreal architecture technology has allowed to obtain a good result in the short time, without that they were necessary participations of programming. This motor is, therefore, particularly adapted to the fast realization of prototypes of a discreet quality, the presence of a sure number of bug renders it, but, in inaffidabile part. To use a editor from videogame for this foretell reconstruction the possibility of a its employment in the didactic field, what the simulations in 3D allow in the specific case are to allow the students to experience the job of the historical reconstruction, with all the problems that the historian must face in recreating the past. This job wants to be for the historians a experience in the direction of the creation of a expressive repertorio more wide one, that it includes three-dimensional atmospheres. The risk to employ of the time in order to learn as this technology works in order to generate virtual spaces renders skeptics how many is engaged in the instruction, but the experiences of plans develop to you, above all to the foreign country, serve to understand that they are a good investment. The fact that a software house, that happening of public creates a videogame of large, includes in its product, a series of instruments that concur with the customer the creation of own worlds in which playing, it is sintomatico that the computer science schooling of the medium customers is growing more and more quickly and that I use it of a editor as Unreal Engine will be in future one activity to the capacity of a more and more immense public. This puts to us in the conditions for planning modules of instruction more immersed to you, in which the experience of the search and the reconstruction of the past they interlace with the more traditional study of the events of one sure age. The virtual worlds interatti to you often come defined like the cultural shape key of XXI the century, as the cinema it has been for the XX. The scope of this job has been that one to suggest that the objects and the acclimatizations in 3D are large opportunities for the historians employing, and that they must pick them. The fact is considered that the aesthetic one has an effect on the epistemologiy. Or at least on the shape that turns out you of the historical searches they assume in the moment in which they must be diffuse. A made historical analysis in superficial way or with presupposed wrong can however be diffuse and to have credit in numerous atmospheres if diffused with winning and modern means. Here why it does not convene to bury a good job in some library, in attended that someone discovers it. Here why the historians do not have to ignore the 3D. Our ability, like students and students, to perceive important ideas and guidelines often depends on the methods that we employ in order to represent the data and the evidence. Because the historians can obtain the benefit that 3D the door with himself, however, they must develop a search agenda turns to assess that the 3D he supports theirs objects you of teaching investigators and. An historical reconstruction can be much profit from the educational point of view is not from who the visit but, also from who it realizes it. The phase of necessary search for the reconstruction cannot make other that to increase the background cultural of the developer. Conclusions The thing more important has been the possibility to make experiences in the use of mass media of this kind in order to tell and to introduce the past. Turning upside down the cognitive paradigm that I had learned in the humanistic studies, I have tried to desumere those that we will be able to call "universal laws" from the objective data emerged from these experiments. From epistemologico point of view computer science, with its ability to manage impressive masses of data, gives to the students the possibility to formulate of the hypotheses and then to assess them or to refute them through reconstructions and simulations. My job has gone in this direction, trying to know and to use instruments it puts into effect them that in the future they will have always greater presence in the communication (also scientific) and that they are the mass media of excellence for determined bands of ages (adolescent). Wanting to push to the end the terms we can say that the challenge that today the visual culture places to the traditional methods of making history is the same one that Erodoto and contrapposero Tucidide to the narrators of myths and legends. Before Erodoto the myth existed, that it was means perfectly adapted in order to tell and to give meant to the past of one tribe or one city. In a literary world post our acquaintance of the past is thin changing in the moment in which we see it represented from pixel or when the information gush not alone, but thanks to the interattività with means. Our ability as studious and students to perceive important ideas and guidelines often depend on the methods that we employ in order to represent the data and the evidence. Because the historians can obtain the benefit sottinteso to the 3D, however, they must develop a search agenda turns to assess that the 3D he supports theirs objects you of teaching investigators and. The experiences collections in the previous pages carry to not too much think that in a future far away an instrument to us as the computer will be the only means through which transmitting acquaintances, and from the didactic point of view its interattività concurs involvement in the students like no other modern mass media.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

GENOVESE, ELEONORA. "Towards universal health coverage and health system equity. Estimating health outcomes and healthcare access in undocumented migrants. Key issues in maternal & perinatal health and the COVID-19 pandemic." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/392355.

Full text
Abstract:
Le popolazioni migranti presentano uno stato di salute carente con esiti peggiori rispetto alla popolazione generale. Vulnerabilità e diseguaglianza sono esacerbate nei migranti irregolari, i più invisibili ai sistemi sanitari. Questa sfida di salute pubblica necessita di azione per la copertura sanitaria universale e l'equità del sistema sanitario. Obiettivi: Stimare i bisogni di salute nei migranti irregolari nelle aree di salute materna & perinatale e di COVID-19; Testare metodologie di monitoraggio e valutazione sistematici. Metodi: Questa ricerca si basa su tre studi retrospettivi (coorte e trasversali ) con fonti complementari per cogliere la complessità degli esiti di salute e dell’accesso alle cure nei migranti irregolari: i flussi sanitari amministrativi nazionali/regionali, i sistemi d’informazione delle strutture sanitarie del terzo settore, e le inchieste presso un campione di strutture sanitarie. Coorte: I migranti irregolari che hanno avuto accesso a: (i) percorso nascita tramite Servizio Sanitario Nazionale/Regionale nella Regione Lombardia (Italia) dal 2016 al 2020; (ii) cure sanitarie attraverso una struttura del terzo settore a Milano (Italia) dal 24 febbraio al 24 maggio 2020; (iii) cure sanitarie tramite strutture selezionate in Svizzera (Regione di Ginevra), Stati Uniti (Città di Baltimora), Italia (Regione Lombardia), e Francia (Regione di Paris) da febbraio a maggio 2021. Risultati: (i) Lo studio sulla salute materno-perinatale ha incluso 1595 donne migranti irregolari e i loro neonati. Il 57.37% delle donne ha avuto ≥4 visite ostetriche, 68.21% la prima entro la 12a settimana di gravidanza, 63.45% ≥2 ecografie di cui la prima entro la 12a sett. di gravidanza, e 6.21% esami di laboratorio completi. I parti cesarei totali sono stati il 26.89%, le rianimazioni neonatali in urgenza per asfissia alla nascita il 2.63%, l’allattamento materno entro 2 ore dalla nascita il 49.03%. L’80.56% delle gravidanze ha avuto decorso fisiologico ma 2.26% emorragia grave (>1000ml). Il 4.76% dei feti ha riportato difetto di accrescimento, 9.28% dei neonati è nato pre-termine, 17.24% risultato piccolo per età gestazionale, 7.2% nato sotto-peso (<2.5Kg), 1.44% riportato un punteggio Apgar sfavorevole, e 3.07% malformazioni. (ii) Lo studio sulla malattia da COVID-19 ha incluso 272 migranti irregolari. I fattori di rischio sono risultati frequenti, tra cui ipertensione, immunodepressione, precedente contatto stretto con caso di COVID-19. I sintomi sono risultati peggiori rispetto a pazienti con altre patologie respiratorie. (iii) Lo studio sulla propensione alla vaccinazione contro COVID-19 ha incluso 812 migranti irregolari. Il 14.1% ha dichiarato precedente infezione da SARS-CoV-2, 29.5% fattori di rischio, 26.2% paura di sviluppare malattia grave. L’accessibilità percepita alla vaccinazione anti COVID-19 è risultata elevata (86.4%), ma la propensione a vaccinarsi scarsa (41.1%) in correlazione con età, co-morbidità, e opinioni positive sulla vaccinazione. Queste sono risultate migliori per la vaccinazione in generale (77.3%) rispetto alla vaccinazione anti COVID-19 (56.5%). Le fonti di informazione sono risultate prevalentemente i media tradizionali e sociali. Conclusioni: Gli esiti di salute e l’accesso alle cure nei migranti sono risultati carenti, indicando vulnerabilità e diseguaglianza rispetto alla popolazione generale. I fattori di rischio quali la fragilità socio-economica insieme alle barriere legali e linguistiche alle cure sanitarie necessitano interventi mirati: la promozione della salute a livello comunitario, la formazione del personale sanitario, la mediazione linguistico-culturale, e corsi di lingua funzionale. Inoltre, è necessario un sistema di monitoraggio continuo per raccogliere, integrare, e analizzare dati essenziali tramite i flussi sanitari amministrativi e le strutture del terzo settore, da complementare tramite inchieste per dati specifici.
Migrant populations experience poor health, and their outcomes tend to be poorer in comparison with the general population. Vulnerability and inequality are further exacerbated in undocumented migrants, as the most invisible to healthcare systems. This a public health challenge requiring tailored action towards universal health coverage and health system equity. Objectives: To estimate health needs among undocumented migrants in the areas of maternal & perinatal health and COVID-19; and to test a combination of methodologies for systematic monitoring and evaluation. Methods: This research is based on three retrospective studies (cohort and cross-sectional) using a combination of diverse and complementary data sources to reflect the complex nature of health outcomes and healthcare access in undocumented migrants, including: national/regional health management information systems, third sector healthcare provider health information systems, and surveys at selected healthcare facilities. Cohort: Undocumented migrants having accessed: (i) maternity healthcare through National/Regional Health Services in Lombardy Region (Italy) from 2016 to 2020; (ii) healthcare through a third sector healthcare providers in Milan (Italy) from February 24th to May 24th, 2020; (iii) healthcare through participating healthcare providers in Switzerland (Geneva Canton), USA (Baltimore City), Italy (Lombardy Region), and France (Paris Region) from February to May 2021. Results: (i) The study on maternal and perinatal health included 1595 undocumented migrant women and their neonates. 57.37% women had ≥4 antenatal visits, 68.21% the first one within 12 weeks of gestation, 63.45% at least two ultrasound tests including one within 12 weeks of gestation, and 6.21% complete laboratory tests. Total cesarean sections were 26.89%. Emergency neonatal resuscitation for birth asphyxia was conducted in 2.63% births, and 49.03% neonates initiated breastfeeding within 2 hours from birth. 80.56% pregnancies were physiological though severe hemorrhage (>1000ml) occurred in 2.26% women. Intra-uterine growth retardation affected 4.76% fetuses, 9.28% neonates were pre-term, 17.24% small for gestational age, 7.2% had a low weight at birth (<2.5Kg), 1.44% poor Apgar score, and 3.07% malformations. (ii) The study on COVID-19 illness included 272 undocumented migrants. Risk factors were frequent and included hypertension, immune depression, and prior close contact with COVID-19 cases. Presenting symptoms were worse, compared with patients with other respiratory conditions. (iii) The study on COVID-19 vaccination demand included 812 undocumented migrants. Overall, 14.1% of participants reported prior COVID-19 infection, 29.5% risk factors, and 26.2% fear of developing severe COVID-19 infection. Self-perceived accessibility of COVID-19 vaccination was high (86.4%), yet demand was low (41.1%) correlating with age, co-morbidity, and views on vaccination which were better for vaccination in general (77.3%) than vaccination against COVID-19 (56.5%) Participants mainly searched for information about vaccination in the traditional and social media. Conclusions: Health outcomes and healthcare access were poor in undocumented migrants. Socio-economic and health outcomes showed vulnerability and inequality in comparison to general population. Known risk factors including fragile socio-economic conditions along with legal and linguistic barriers to healthcare need to be addressed through tailored interventions including outreach health promotion focusing, healthcare provider training, cultural mediation, translation, and functional language learning. Furthermore, a systematic monitoring and evaluation system is needed to routinely collect, integrate, and analyze data on key indicators from both National/Regional Health Services in combination with ad hoc surveys for specific data outside routine information systems.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

D'Agostino, Alessandro. "Entropia come missing information." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16785/.

Full text
Abstract:
In questo lavoro vien dapprima presentata un'introduzione alla teoria dell'informazione come descritta da Shannon nei suoi lavori del 1948 con particolare attenzione alle somiglianze tra la misura proposta per la quantità di informazione e l'espressione formale dell'entropia termodinamica, per poi discuterne possibili generalizzazioni in modo da ritrovare l'espressione dell'entropia termodinamica di un gas perfetto partendo da ipotesi di esclusiva natura informazionale. Quindi si mostra come sia possibile dare una formulazione della termodinamica, compatibile con quella classica, derivante dal concetto di entropia e dal principio di massimizzazione dell'entropia. Infine si affronta lo studio di un particolare sistema ad energia vincolata che permette di essere studiato tramite l'utilizzo di temperature assolute negative.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Schinina, Vittoria. "Comprendere le "cose della finanza": il termine cdo nella stampa italiana e tedesca." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8202/.

Full text
Abstract:
L’esplosione della crisi nel 2007 ha contribuito alla diffusione di numerosi termini e concetti afferenti al dominio nella finanza strutturata non solo nelle pagine dei quotidiani specializzati, ma anche di quelli generalisti, producendo uno straniante «sentimento neologico» che ha accresciuto il senso di inaccessibilità e soggezione che in molti nutrono nei riguardi delle “cose della finanza” e delle notizie economiche, percepite come ostiche e incomprensibili. Questo lavoro mira a dimostrare che le cause di questo imperante senso di smarrimento di fronte all’informazione economica sono da addurre a più fattori: alla comune scarsa dimestichezza con il linguaggio e le “cose della finanza” dei cittadini; alla complessità dei concetti che i termini in questione veicolano e alla maniera in cui essi vengono presentati dalla vulgata giornalistica. Questa tesi si articola in quattro capitoli: nel primo si discute del tirocinio svolto presso la DGT della Commissione Europea, che ha fornito degli utili spunti per la stesura del presente lavoro; nel secondo si evidenzia l’importanza di una corretta educazione finanziaria per la formazione di una cittadinanza consapevole, in grado alimentare un sistema finanziario sano. Nel terzo capitolo si discute di finanza strutturata, volgendo particolare attenzione al CDO, di cui anche la Consob ha sottolineato l’intrinseca complessità e che ha assunto un ruolo da protagonista nell’esplosione della crisi dei mutui subprime. Nel quarto capitolo si delinea un breve quadro dell’informazione finanziaria in Italia e in Germania; mediante l’analisi di due corpora comparabili e diacronici si mira, infine, a osservare in che modo i giornali, nel corso degli anni, hanno veicolato il concetto che sottende al termine CDO rintracciando, contestualmente, similarità e differenze tra la stampa generalista e quella specializzata e tra i quotidiani tedeschi e quelli italiani.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

MAZZOLAI, BRANDO. "Il fenomeno della disinformazione politica in Internet: prospettive europee." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2021. https://hdl.handle.net/11369/425850.

Full text
Abstract:
Tra le sfide più urgenti e affascinanti che si pongono oggi per il diritto costituzionale contemporaneo c’è sicuramente quella di trovare un giusto bilanciamento tra la libertà di espressione e gli altri diritti di rilevanza costituzionale che inevitabilmente finiscono per entrare in confitto con l’utilizzo delle tecnologie digitali sempre più protagoniste delle relazioni umane. Affrontare oggi il tema della disinformazione in internet richiede inevitabilmente di confrontarsi con una serie di interrogativi sollevati in gran parte dalla rivoluzione tecnologica ancora in pieno svolgimento nel campo della comunicazione politica. Consapevole della complessità definitoria il primo capitolo di questo studio cerca di circoscrivere l’area entro cui si sviluppa il fenomeno disinformativo (A new free market place of ideas?) evidenziando l’oggetto della ricerca (Quale disinformazione?), i soggetti coinvolti (Quali poteri?) e i diritti e le libertà coinvolti (Quali diritti e quali libertà?). Il secondo capitolo tratta invece del ruolo e della qualificazione giuridica degli intermediari di internet secondo i principi europei e quelli internazionali dettati dal Consiglio d’Europa. Il terzo capitolo si discosta invece dall'area costituzionale per lambire la materia privatistica. Tale approccio risulta utile al fine di evidenziare come la comunicazione politica sia resa possibile grazie alla raccolta e all’elaborazione dei dati necessari per i sistemi di profilazione degli utenti, Il quarto capitolo tratta la materia più delicata e cioè quella che riguarda i social network che oggi rappresentano i canali di comunicazione privilegiati per i partiti e i loro leader che li utilizzano al fine di diffondere senza limiti ogni manifestazione di propaganda politica. Le soluzioni normative emanate dai singoli Stati europei per contrastare le differenti manifestazioni di manipolazione delle informazioni compongono invece il quinto capitolo. Il sesto capitolo è invece dedicato all’approccio europeo alla disinformazione. Dopo un iniziale inquadramento costituzionale della materia secondo i principi sanciti dalla CEDU e dalla Carta di Nizza si approfondiscono i contenuti inseriti nel noto Code of practice on Disinformation e nel più recente Digital Service Act emanato dalla Commissione Europea. Da ultimo nelle conclusioni oltre a descrivere le buone pratiche contro la disinformazione come il fact checking e l’educazione al digitale, si prova a fornire una visione più ottimistica delle potenzialità offerte dalla rete attraverso cui riconoscere e garantire diritti e libertà per sperimentare nuove e più originali forme di partecipazione democratica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography