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1

Ghirardo, Diane, and Maurizio Vaudagna. "L'estetica della Politica: Europa e America negli Anni Trenta." American Historical Review 96, no. 1 (1991): 140. http://dx.doi.org/10.2307/2164041.

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Mastrolillo, Gabriele. "Alfonso Leonetti e il gruppo dirigente del Pci dalla destalinizzazione alla segreteria Natta." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 296 (August 2021): 38–62. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-296002.

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Abstract:
Questo articolo descrive le relazioni intercorse tra Alfonso Leonetti e il Pci dalla riammissione al partito (1962) alla sua morte (1984). Il nuovo tesseramento al partito da cui era stato espulso nel 1930 avvenne due anni dopo il suo ritorno in Italia, nel contesto della destalinizzazione, e fu il primo passo verso l'inizio di un intenso dialogo con i principali dirigenti del partito, un dialogo che fu collegato all'attività storiografica di Leonetti (incentrata sul movimento operaio italiano e sul suo ruolo nel partito negli anni Venti) e che riguardò anche temi più ampi quali lo stalinismo
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Carteny, Andrea. "A favore della “grande mutilata”. La pubblicistica italiana filo-ungherese e la questione transilvana nel periodo interbellico." Italianistica Debreceniensis 25 (March 29, 2020): 54–63. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2019/5554.

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Abstract:
Il saggio descrive come è stata affrontata la questione della Transilvania durante il periodo tra le due guerre mondiali in Italia da una parte dell'intellighenzia italiana particolarmente pro ungherese.Autori e libri riflettono in qualche modo la posizione pro Ungheria emersa durante gli anni Venti in Italia, supportata dal revisionismo del governo fascista e amplificata negli anni Trenta. Numerosi libri e saggi proposero di cambiare i confini tra Ungheria e Romania, fino ai negoziati italo-tedeschi e al Diktat di Vienna del 1940
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López de Lucio, Ramón. "Comercio y periferia: El caso de la región de Madrid." Ciudades, no. 10 (February 1, 2018): 185. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.10.2007.185-202.

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Abstract:
Le attività commerciali in Spagna hanno vissuto negli ultimi trenta anni dei cambiamenti sostanziali, accompagnati dalle trasformazioni nelle relazioni di tali attività con lo spazio urbano ed il trasporto pubblico. La città si è frammentata, le sue parti si sono specializzate e nella struttura insediativa della città diffusa sono sorte le grandi superfici commerciali extraurbane.Gli anni ottanta sono stati un periodo di transizione. A Madrid sono stati aperti dei grandi magazzini in centro e contemporaneamente dei centri commerciali nelle zone periferiche. Negli anni novanta si verifica una e
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Fioretti, Daniele. "Privet, compagne e compagni! Intellettuali in Unione Sovietica negli anni Cinquanta." Italica 101, no. 3 (2024): 506–8. https://doi.org/10.5406/23256672.101.3.18.

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6

Mondolo, Silvia. "Il Lanificio di Manerbio e la riorganizzazione marzottiana degli anni trenta." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (July 2010): 41–77. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-001002.

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Abstract:
Il saggio ripercorre le trasformazioni che coinvolsero lo stabilimento bresciano negli anni trenta. A partire dall'acquisizione da parte di Gaetano Marzotto Jr nel corso del 1927, si tracciano i passaggi fondamentali della riorganizzazione aziendale che portarono il lanificio bresciano, attraverso un progressivo processo di co- ordinazione e accentramento, ad essere parte importante della piů grande impresa laniera italiana quale divenne l'industria Marzotto nel corso degli anni trenta. L'imposizione di una razionalizzazione gestionale prende avvio da un piano di riduzione dei costi e da una r
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d’Orsi, Angelo, and Cristina Accornero. "Primo Levi racconta. Fascismo, antifascismo, ebrei a Torino negli anni Trenta." HISTORIA MAGISTRA, no. 26 (October 2018): 108–20. http://dx.doi.org/10.3280/hm2018-026009.

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De Michele, Grazia. "Un antirazzismo mancato? Classe e razza nel dibattito di area comunista su bambini meridionali e classi differenziali negli anni Settanta." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 297 (March 2022): 100–123. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-297-s1oa-005.

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Abstract:
Uno degli elementi caratterizzanti le migrazioni interne verso le città del triangolo industriale negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento è stato il razzismo antimeridionale. Nelle scuole elementari molti tra i figli dei nuovi arrivati vennero immessi nelle cosiddette classi differenziali anche grazie al supporto scientifico offerto da psichiatri, psicologi e assistenti sociali che, nello stesso periodo, definirono i bambini di origine meridionale come disadattati, in ragione di una supposta incapacità di adattarsi a un ambiente più progredito.
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Carrieri, Rosanna. "La xilografia di Mimì Buzzacchi Quilici: paesaggi sentimentali tra antichità e modernità." La Diana, no. 9 (July 4, 2025): 96–124. https://doi.org/10.36253/ladiana-3451.

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Abstract:
L’attività artistica di Mimì Buzzacchi Quilici, sin dalla sua formazione negli anni Venti, si distingue non solo per la pittura ma anche per uno spiccato interesse per l’incisione, che la porta a sperimentare tecniche e soggetti diversi. Nel corso degli anni affina la pratica xilografica, raggiungendo esiti di grande interesse, soprattutto tra gli anni Trenta e Quaranta, attenzionati e valorizzati dalla critica. Il contributo si sofferma su questa produzione, ripercorrendo gli anni della sua formazione, anche attraverso testimonianze tratte dal suo diario d’artista, sino alle partecipazioni al
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Pioli, Marco. "(Ri)scoprire la Spagna attraverso la traduzione: Leonardo Sciascia e l’affaire Lorca." Quaderni d'italianistica 41, no. 1 (2020): 43–68. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v41i1.35894.

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Abstract:
Secondo Carlo Bo, dopo secoli di antispagnolismo, solamente con lo scoppio della Guerra civil la cultura spagnola entrò di nuovo “nel giro delle nostre idee.” Il presente studio, pertanto, intende indagare il caso letterario che probabilmente meglio documenta il tentativo di riappropriazione letteraria e ideologica che gli intellettuali italiani hanno operato a vantaggio della cultura spagnola a partire dalla fine degli anni Trenta, ossia la straordinaria fortuna del Llanto por Ignacio Sánchez Mejías di Federico García Lorca. Nello specifico, si analizzerà la traduzione realizzata da Leonardo
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Scalia, Vincenzo. "La criminalità organizzata in Italia e in Messico. Dalla costruzione sociale al contrasto: una comparazione." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (November 2022): 185–96. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-003010.

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Abstract:
Negli ultimi anni la criminalità organizzata è diventata un elemento di richiamo nelle cronache messicane. In Italia, negli ultimi trenta anni, la lotta alla criminalità organizzata ha conosciuto la ribalta pubblica, costituendo un elemento attorno a cui costruire le politiche pubbliche e orientare l'azione di diversi governi. Ma che cosa è la criminalità organizzata? Come nasce? Come si sviluppa? Quali sono le differenze e le similitudini in Italia e in Messico? Analizzando gli approcci teorici e la storia delle organizzazioni criminali, l'autore prova a fornire uno spunto analiti-co che ruot
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Basciani, Alberto. "Tra politica culturale e politica di potenza. Alcuni aspetti dei rapporti tra Italia e Albania tra le due guerre mondiali." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (December 2012): 91–113. http://dx.doi.org/10.3280/mon2012-002004.

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Abstract:
Durante gli anni Venti e Trenta la politica estera fascista fece dell'Albania uno degli obiettivi piů importanti dell'espansione politica, economica e culturale dell'Italia nel Sud-Est dell'Europa. Il saggio, con l'ausilio di molti documenti inediti provenienti dall'Archivio del ministero degli Affari esteri e dall'Archivio Centrale dello Stato, analizza alcune delle principali direttrici della politica estera e della politica culturale italiana nel paese adriatico. Nonostante i tentativi di re Zog di conservare dei margini di autonomia, a partire dalla metŕ degli anni Trenta la pressione ital
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Mingardi, Alberto. "OAKESHOTT E HAYEK." Il Politico 254, no. 1 (2021): 134–36. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2021.570.

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Abstract:
Lo stesso titolo di questa silloge di Oakeshott, Razionalismo in politica, evoca la critica di Hayek al ‘costruttivismo’. Il tema delle convergenze e differenze fra Hayek e Oakeshott è ormai un campo molto arato. Secondo Kenneth Minogue, Hayek e Oakeshott erano “buoni amici”. A chi legga le opere dell’uno e quelle dell’altro non sfugge che il punto di partenza era assai diverso: la denuncia della “presunzione fatale” degli ingegneri sociali viene a Hayek dall’aver partecipato al dibattito sul calcolo economico nell’economia di piano, negli anni Trenta.
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Moscadelli, Stefano. "Spigolature stenbeckiane." L'ospite ingrato 16, no. II (2024): 363–79. https://doi.org/10.36253/oi-17031.

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Abstract:
Nel contesto dell’attenzione ricevuta dalle opere di Steinbeck tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta, spicca quella verso The Moon is down/Nuits sans lune. Fatto circolare già in una edizione londinese (1944) prima della sua diffusione col titolo La luna è tramontata, il testo fortemente impegnato nel sostenere la guerra partigiana ricevette ben presto in Italia una riduzione teatrale, ampiamente commentata all’indomani della guerra con grandi elogi dalla critica del tempo. Il successo di Steinbeck in Italia continuò nel corso degli anni Cinquanta, quando lo scrittore fu più vo
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De Matteo, Alice. "I primi mazziniani liguri e la Giovine Italia. Il caso di Elia Benza (1823-1833)." IL RISORGIMENTO, no. 2 (November 2022): 38–57. http://dx.doi.org/10.3280/riso2022-002002.

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Abstract:
Quest'articolo ricostruisce la fisionomia del primo gruppo genovese che, negli anni Venti e Trenta dell'Ottocento, condivise il periodo universita- rio, l'esperienza carbonara e la fondazione della Giovine Italia assieme a Giuseppe Mazzini. Al fine di dimostrare l'importante influenza esercitata dalla prima generazione di mazziniani nella formazione dell'innovativo sistema associativo proposto dal Genovese, il saggio si concentra in parti- colare sul profilo biografico di Giuseppe Elia Benza, la cui esperienza in- dividuale viene criticamente analizzata all'interno del più ampio contesto del d
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Artifoni, Enrico. "Le questioni longobarde : osservazioni su alcuni testi del primo Ottocento storiografico italiano." Mélanges de l École française de Rome Moyen Âge 119, no. 2 (2007): 297–304. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.2007.9446.

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Abstract:
L’articolo indica qualche prospettiva di lettura della discussione in materia longobarda che si svolse in Italia nella prima metà del secolo XIX. Il Discorso su alcuni punti della storia longobardica in Italia di Alessandro Manzoni (1822) è il momento fondante, l’applicazione italiana del paradigma dominatori/dominati già proposto da Thierry. A questa prima fase ne segue una seconda, corrispondente all’incirca agli anni Trenta, in cui il tema della condizione giuridica dei romanoitalici diviene autonomo, mentre si fa del tutto secondaria la questione del giudizio sul comportamento papale. Una
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d’Orsi, Angelo. "Tra penne e fucili. Albert Camus e gli ambienti intellettuali nell’Europa fra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta." Cahiers de la Méditerranée, no. 94 (June 15, 2017): 161–73. http://dx.doi.org/10.4000/cdlm.8632.

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Pisu, Stefano. "Luce in periferia: rappresentazioni della Sardegna negli audiovisivi del fascismo." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (March 2013): 5–30. http://dx.doi.org/10.3280/mon2012-003001.

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Abstract:
Luce in periferia: rappresentazioni della Sardegna negli audiovisivi del fascismo, Stefano Pisu Oggetto del contributo sono le rappresentazioni cinematografiche della Sardegna offerte dai documentari e dai cinegiornali dell'Istituto Luce durante il fascismo. Nella produzione Luce l'autore riscontra una continua tensione fra le immagini di una Sardegna tradizionale - idillica ma anche arretrata - e quelle di un'isola piů dinamica, che viene trasformata dal regime fascista e proiettata nella modernitŕ. La diversitŕ delle rappresentazioni del Luce č ascrivibile al generale cambiamento di prioritŕ
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Tabor, Davide. "Voci dal manicomio. Il racconto pubblico dell'ospedale psichiatrico nelle testimonianze dei ricoverati." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA 147, no. 3 (2023): 161–85. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2023-003013.

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Abstract:
Il saggio intende analizzare forme e tempi attraverso cui le storie e le testimonianze personali del manicomio e del processo di deistituzionalizzazione sono state utilizzate da giornalisti, intellettuali, personale medico e operatori sociali nella costruzione delle narrazioni dell'internamento. In particolare, esso si concentra sull'utilizzo delle "voci" dei testimoni nel racconto pubblico, per capire quando e come esse siano state usate e abbiano superato i muri dei manicomi, fino a ridefinire il rapporto dentro-fuori e a diventare vere e proprie memorie. L'analisi di trasmissioni televisive
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Di Majo, Antonio. "L'indirizzo sociologico della Scienza delle finanze italiana: riflessioni dei posteri." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 1 (March 2010): 95–108. http://dx.doi.org/10.3280/qu2010-001005.

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Abstract:
Un recente volume di McLure ha rivisitato il pensiero degli economisti italiani dei primi decenni del Novecento che costituirono quello che in Italia č definito l'indirizzo sociologico della Scienza delle finanze e che facevano riferimento alla metodologia sviluppata da Pareto. Tale indirizzo criticava l'approccio basato sull'individualismo metodologico e tentava di trovare spiegazioni delle scelte di finanza pubblica che tenessero conto della peculiaritŕ delle decisioni prese da gruppi. Il tentativo dell'indirizzo sociologico purtroppo si esaurě negli anni Trenta, ma si puň sostenere che cont
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Hametz, Maura. "La prova della razza: cultura giuridica e razzismo in Italia negli anni trenta." Journal of Modern Italian Studies 21, no. 1 (2016): 163–64. http://dx.doi.org/10.1080/1354571x.2016.1112077.

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Morlino, Leonardo. "PROBLEMI E SCELTE NELLA COMPARAZIONE. INTRODUZIONE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 20, no. 3 (1990): 381–95. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200009552.

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Abstract:
IntroduzionePrimo esempio: negli ultimi quindici anni la democrazia sembra essersi affermata in diverse aree del mondo, dal Sud Europa all'America Latina, all'Est Europa; ma quali democrazie si sono realmente affermate e come spiegare complessivamente questo fenomeno?Secondo esempio: durante il 1989 e gran parte dell'anno successivo vi sono state le trasformazioni dei regimi non democratici in Europa Orientale; quali profondi cambiamenti politici vi sono effettivamente stati in quei paesi, oltretutto a un ritmo così rapido?Terzo esempio: in Italia, durante gli ultimi quaranta anni il partito c
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D'Amia, Giovanna. "L'urbanistica coloniale di Giovanni Pellegrini e la pianificazione dei villaggi libici." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 125–34. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057016.

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Abstract:
Nel quadro del nuovo ciclo di studi sull'architettura coloniale italiana, il saggio prende in esame la posizione di Giovanni Pellegrini in tema di pianificazione urbana e la progettazione di alcuni centri rurali realizzati in Libia negli anni Trenta. A partire dal Manifesto dell'architettura coloniale pubblicato nel 1936, Pellegrini rifiuta infatti il ‘folclorismo' di molte opere contemporanee, sostenendo una metodologia progettuale rigorosamente moderna che sappia trarre dalla tradizione locale soluzioni e motivi adeguati alle condizioni geografi che e climatologiche. I villaggi realizzati pe
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Zarri, Gabriella. "La «mamma» di Guglielmo VIII Paleologo: Maddalena Panattieri da Trino, terziaria op (1443-1503)." Anuario de Historia de la Iglesia 30 (May 18, 2021): 191–212. http://dx.doi.org/10.15581/007.30.011.

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Abstract:
Dopo un breve excursus sulle «sante vive» italiane vissute tra il secondo Quattrocento e il Cinque­cento e una precisazione del concetto storiografico di «sante vive», il saggio presenta il caso fino ad ora non approfondito, della terziaria domenicana Maddalena Panatieri da Trino (1443-1503). Mentre viveva in un piccolo centro del Monferrato, ricca terra situata nella regione del Piemonte, Maddalena si segnalò al mar­chese Guglielmo viii Paleologo per aver profetizzato la sua vittoria in un torneo tenutosi in Francia. Venerata in seguito dal principe, che la considerò una madre, la vita della
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Scaramuzza, Emilio. "«Onde impedire l’introduzione dall’estero dei libri proibiti»." Mélanges de l'École française de Rome. Italie et Méditerranée 136-1 (2024): 97–112. https://doi.org/10.4000/13omb.

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Abstract:
L’obiettivo di questo saggio è quello di individuare, analizzare e quantificare, mediante l’utilizzo della documentazione prodotta dalla censura milanese, i contatti e gli scambi tra la Lombardia e il mondo della cultura internazionale negli anni Venti e Trenta dell’Ottocento concentrandosi, in particolare, sulla circolazione dei libri. Tra esami preventivi e prassi repressive, gli uffici del Governo cercano infatti in questo periodo di bilanciare la propria azione tra la sorveglianza sulla produzione editoriale locale e il controllo sull’introduzione dei testi provenienti dall’estero. Attrave
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Caravale, Giorgio. ""A mutual admiration society". Amicizie intellettuali alle origini del legame tra George L. Mosse e l'Italia." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (May 2012): 79–111. http://dx.doi.org/10.3280/mon2011-003003.

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Abstract:
Il saggio si sofferma sulla rete di amicizie intellettuali di George L. Mosse in Italia. Per quale motivo Mosse era cosě affezionato all'Italia, perché il nostro paese contava cosě tanto per lui e perché l'Italia č forse il paese che ha attribuito piů riconoscimenti al lavoro dello storico tedesco? Queste pagine rispondono a tali interrogativi prendendo in considerazione l'ammirazione che Mosse nutriva per Benedetto Croce, la sua fascinazione per la cultura barocca italiana, la sua prima vera amicizia intellettuale con Giorgio Spini nei primi anni Sessanta del secolo scorso, lo stretto legame
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Girardi, Giacomo. "Potere e cultura nella Milano napoleonica." Mélanges de l'École française de Rome. Italie et Méditerranée 136-1 (2024): 43–55. https://doi.org/10.4000/13om8.

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Abstract:
Il contributo intende investigare lo sviluppo delle politiche statali di controllo editoriale messe a punto in Italia negli anni napoleonici. Solitamente osservata attraverso il prisma della censura, la sorveglianza dello Stato sul mondo della stampa si esplicitò anche in altre forme. Sono qui presi in esame dapprima il caso della Direzione generale di stampa e libreria e poi quello della Stamperia reale; quest’ultima, istituita per diramare i bollettini delle leggi e altri documenti ufficiali, finì sul lungo periodo per influenzare diversi aspetti della vita scientifica e culturale del nuovo
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Fonzo, Erminio. "Arturo Bocchini e il regime fascista nel Beneventano." SOCIETÀ E STORIA, no. 183 (February 2024): 29–57. http://dx.doi.org/10.3280/ss2024-183002.

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Abstract:
Durante il Ventennio fascista, Arturo Bocchini, capo della polizia, esercitò un ruolo di patronage nei confronti della provincia di Benevento, della quale era originario, agendo da mediatore tra le istituzioni locali e gli organi nazionali. Tra il 1928 e il 1929 Bocchini mise sotto il proprio controllo le istituzioni locali, compreso il Pnf, facendo nominare persone fidate ai loro vertici. Fino alla metà degli anni trenta esercitò un'egemonia pressoché incontrastata; in seguito dovette scendere a compromessi con il partito, che negli anni della segreteria di Starace era meno disposto ad accett
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Fergonzi, Flavio. "Visitare gli studi d'artista, in parola e in immagine." L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità 19, no. 19-20 (2022): 62–83. http://dx.doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp62-83.

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Abstract:
Si infittiscono, nel ventennio tra le due guerre e specialmente negli anni Trenta, i resoconti giornalistici di visite ad artisti nel loro studio. Lettori di quotidiani o di riviste di cultura né militante né specialistica sembravano gradire queste incursioni di occhi fintamente ingenui in spazi altri: piaceva che lo scrivente assumesse la posizione incuriosita e vagamente scettica del lettore, cui era riservato il privilegio di penetrare nelle officine di lavoro degli artisti più fortunati, e discussi, e premiati alle grandi mostre, Casorati o Martini o De Pisis.Il saggio passa in rassegna un
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Pavone, Eva. "Parigi 1940-1944: la Resistenza degli italiani al nazismo." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 284 (August 2017): 11–41. http://dx.doi.org/10.3280/ic2017-284001.

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Abstract:
L'articolo tratta dell'emigrazione antifascista italiana a Parigi durante la Seconda guerra mondiale, degli antifascisti di estrazione proletaria che presero parte alla lotta al nazifascismo e alla battaglia per liberare la città. L'approccio biografico ci ha consentito di esplorare la loro militanza nell'ambiente antifascista dei quartieri "rossi" di Parigi e l'impegno fin dalla primissima ora contro i nazisti. La loro integrazione nella società francese matura negli anni Trenta attraverso una forte partecipazione alle lotte sociali e all'associazionismo delle organizzazioni antifasciste. Al
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Piras, Mauro. "La stampa politica in Libano e Siria negli anni Trenta fra sopravvivenza e formazione dell'opinione pubblica." MONDO CONTEMPORANEO, no. 1 (July 2012): 35–66. http://dx.doi.org/10.3280/mon2012-001002.

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Abstract:
Gli anni Trenta videro uno sviluppo senza precedenti della stampa araba periodica in Libano e Siria, nonostante gli ostacoli rappresentati, da un lato, dalla sempre piů rigida censura esercitata dalle autoritŕ, e dall'altro, dalla crisi economica, che metteva in grandi difficoltŕ un settore ancora debole. Questo saggio descrive innanzitutto la legislazione sulla stampa e la prassi repressiva seguita dalle autoritŕ per controllarne l'atteggiamento; sottolinea quindi il ruolo centrale che avevano le sovvenzioni, provenienti sia dal governo locale e dall'amministrazione francese, sia da governi s
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Maconi, Simone. "Un tentativo di propaganda locale: i protagonisti dell'Istituto fascista di cultura di Milano negli anni Venti." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (September 2022): 94–114. http://dx.doi.org/10.3280/sil2022-001003.

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Abstract:
Nel 1924 nasce a Milano l'Istituto fascista di cultura. I suoi fondatori sono il presidente Dino Alfieri e il direttore Leo Pollini. Entrambi danno vita al nuovo ente con l'intenzione di arginare la violenza squadrista attraverso il dibattito culturale. Successivamente Alfieri pone come obiettivo principale quello di diffondere i principi fascisti tra i cittadini milanesi non inquadrati nel Partito. Ad affiancarlo è presente Pollini, il quale organizza le attività da cui emergono i tratti identificativi dell'Istituto, come il legame con Milano o l'educazione delle nuove generazioni. Il suo ope
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Bersier, Ladavac Nicoletta. "Diritto e pace in Hans Kelsen." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2012): 79–96. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-001004.

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Abstract:
Hans Kelsen ha dedicato una parte importante della sua produzione giuridica al diritto internazionale. La sua riflessione internazionalistica iniziň negli Anni Venti e si protrasse fino alla fine della sua vita. Le tematiche affrontate da Kelsen a partire dagli Anni Trenta, soprattutto durante il suo insegnamento a Ginevra, sono dedicate alla pace in rapporto al diritto e alla politica nel contesto delle istituzioni internazionali. A Ginevra elaborň vaste critiche rivolte soprattutto alla Societŕ delle Nazioni e un proprio progetto per assicurare la pace che raccolse in diversi scritti poco co
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Piazzoni, Irene. "Le Collezioni del Palladio. "Quaderni" antifascisti nella Vicenza del 1943." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 296 (August 2021): 9–37. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-296001.

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Abstract:
L'articolo ricostruisce la vicenda delle Collezioni del Palladio, che si snoda nel corso del 1943, a Vicenza, e ha per protagonisti alcuni intellettuali antifascisti, in testa Antonio Giuriolo, Mario Dal Pra e Licisco Magagnato, approdati l'anno precedente nelle fila del Partito d'Azione e dall'8 settembre impegnati nella Resistenza. Le due collane impostate si configurano come una cartina al tornasole dell'evoluzione filosofica e ideologica, tra contraddizioni e ripensamenti, vissuta negli anni della guerra da molti uomini di cultura, come punto di arrivo degli studi e degli interessi dei suo
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Bozic, Dana. "Massimo Bontempelli e la “formazione letteraria” degli studenti del primo Novecento – i futuri lettori dei quotidiani: il caso della prefazione alle Prose di fede e di vita del primo tempo dell’umanesimo (1913)." Quaderns d’Italià 29 (December 28, 2024): 81–95. https://doi.org/10.5565/rev/qdi.621.

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Abstract:
Massimo Bontempelli (1878-1960), uno degli intellettuali più prolifici del primo Novecento, espone le proprie posizioni riguardo alla tradizione letteraria, al canone letterario e al ruolo dei lettori nella ricezione delle opere letterarie nell’Introduzione alla raccolta Prose di fede e di vita del primo tempo dell’umanesimo (1913). I destinatari del saggio introduttivo sono gli studenti delle superiori ai quali si rivolge in un discorso chiaro e ben strutturato. Gli argomenti sono di natura socio-letteraria e per la maggior parte anticanonici e indirettamente pertinenti alle nuove tendenze de
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Bassi, Jacopo. "La periferia ecclesiastica ortodossa nel Sud-Est europeo negli anni Venti e Trenta. Il caso dell'Epiro e dell'Albania." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (April 2011): 5–24. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-003001.

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Abstract:
La caduta dell'Impero ottomano comportň un mutamento anche nelle relazioni interne al mondo cristiano ortodosso. La creazione e il consolidamento degli Stati nazionali balcanici e delle Chiese ortodosse autocefale posero le basi per la ridefinizione dei confini giurisdizionali delle Chiese nazionali. Negli anni Venti e Trenta l'Albania e la Grecia cercarono di manovrare le istituzioni religiose ortodosse per esercitare pressione sul Patriarcato ecumenico: obiettivo delle azioni diplomatiche greche e albanesi era quello di spostare l'influenza culturale esercitata dalle istituzioni religiose su
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Ciammaruconi, Clemente. "Memoria democratica e retorica pubblica della "redenzione" pontina. Il caso di Latina, una volta Littoria." SOCIETÀ E STORIA, no. 126 (March 2010): 634–68. http://dx.doi.org/10.3280/ss2009-126003.

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Abstract:
Fin dalla loro fondazione, le «cittÀ nuove» sorte nell'Agro Pontino bonificato dal regime fascista negli anni trenta costituirono lo scenario ideale di molteplici liturgie politiche attraverso cui celebrare il «culto del littorio». L'autore si propone d'indicare secondo quali processi, nel corso del secondo dopoguerra, a Latina (giÀ Littoria) si sia cercato di costruire una memoria condivisa ed un senso di appartenenza comunitaria capaci di ricomporre in chiave democratica l'ereditÀ di quella «impresa» indelebilmente connessa al fascismo, nonché alla figura stessa di Mussolini. In tale prospet
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Ferrando, Anna. "Donne oltre i confini. La traduzione come percorso di emancipazione durante il fascismo." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 294 (December 2020): 205–34. http://dx.doi.org/10.3280/ic294-oa1.

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Abstract:
Č nota a tutti la definizione che Cesare Pavese, cogliendo lo spirito dell'epoca, diede degli anni Trenta come il "decennio delle traduzioni". Meno noti i protagonisti di questa massiccia operazione di mediazione culturale. O, forse, sarebbe meglio dire, le protagoniste. Molte furono infatti le donne che scelsero l'attivitŕ traduttoria: si trattava di un lavoro flessibile, ‘nascosto', che si poteva svolgere a casa, e per di piů ancillare al lavoro dell'autore, un lavoro ‘adatto' alle donne, ma che molte donne, perň, usarono per ritagliarsi uno spazio di vita pubblica, di indipendenza e di libe
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Paci, Deborah. ""Proudhon in esilio". La ricezione del pensiero proudhoniano negli ambienti del fuoruscitismo italiano in Francia (anni venti e trenta)." SOCIETÀ E STORIA, no. 131 (May 2011): 104–31. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-001004.

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Abstract:
L'autore intende analizzare la ricezione di Pierre-Joseph Proudhon da parte degli antifascisti italiani esuli in Francia negli anni tra le due guerre, prendendo in esame l'interpretazione del pensiero proudhoniano fornita dal sociologo russo Georges Gurvitch. Fu grazie alla mediazione di Gurvitch che fuorusciti italiani come Andrea Caffi e Silvio Trentin accolsero con favore le intuizioni proudhoniane relative al "Diritto economico". La nozione gurvitchiana di "Diritto sociale" (rielaborazione del "Diritto economico" proudhoniano) - l'unico principio normativo in grado di governare in maniera
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Marrone, Giuseppe. "«… WITHOUT EVER HAVING BEEN THERE!» LA SCOPERTA DELL’AMERICA NEL CARTEGGIO CESARE PAVESE-ANTONIO CHIUMINATTO." Годишњак Филозофског факултета у Новом Саду 49, no. 4 (2024): 128–39. http://dx.doi.org/10.19090/gff.v49i4.2491.

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Abstract:
Nato a Rivarolo Canavese, ma presto trasferitosi al seguito della famiglia in America, a Green Bay (Wisconsin), Antonio Chiuminatto torna in Italia, a Torino, nel 1925 per completare gli studi musicali presso il Conservatorio «Giuseppe Verdi» e qui, nell’ambiente universitario, conosce il ventunenne Cesare Pavese, al quale impartisce lezioni di inglese e di slang. Al ritorno di Chiuminatto in America, i due continueranno a tenersi in contatto, stringendo una solida amicizia che durerà fino al 1933 e si rivelerà determinante per la formazione pavesiana, prima come critico e traduttore e più tar
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Desideri, Paola. "Origini e sviluppi delle analisi e delle teorie sul linguaggio politico: (1920-1960)." Linguistica 49, no. 1 (2009): 41–53. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.41-53.

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Abstract:
Scopo di questo contributo è di ricostruire le origini e gli sviluppi degli studi, sia teorici che applicati, sul linguaggio politico dal 1920 al 1960, a cominciare dagli articoli di alcuni autorevoli formalisti russi pubblicati nel 1924 sulla rivista sovietica Lef. Vengono ripercorse le tappe fondamentali di questo interessante e complesso settore di studi, che vede, soprattutto negli anni Trenta, le prime analisi applicate indirizzate all'esame delle peculiarità stilistiche degli idioletti di tre capi carismatici che hanno fatto la storia del primo Novecento: Lenin, Hitler e Mussolini. Di ta
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Rebellato, Elisa. "Vincenzo Errante, Fernando Palazzi e "La Scala d'Oro": due letterati-editori all'origine di una collana per ragazzi negli anni trenta." SOCIETÀ E STORIA, no. 135 (July 2012): 89–118. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-135005.

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Abstract:
Tra il 1932 e il 1936 la casa editrice Utet pubblicň "La Scala d'Oro", una collana graduata per l'infanzia che riscosse fin da subito un enorme successo. Ideatori e direttori della collana furono Vincenzo Errante e Fernando Palazzi, un germanista e un magistrato prestati al mondo dell'editoria. Collaboratori di numerose case editrici, concepirono il loro progetto durante la loro attivitÀ presso Mondadori, come tentativo di risposta ai mutamenti che stavano investendo il mercato del libro scolastico, a seguito dell'imposizione del Testo Unico per la scuola elementare. Tuttavia, le incomprension
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Cammaroto, G., F. Montevecchi, G. D’Agostino, et al. "Palatal surgery in a transoral robotic setting (TORS): preliminary results of a retrospective comparison between uvulopalatopharyngoplasty (UPPP), expansion sphincter pharyngoplasty (ESP) and barbed repositioning pharyngoplasty (BRP)." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 05 (2017): 406–9. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1321.

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Abstract:
Negli ultimi anni si è diffusa l’opinione che la chirurgia multilivello nel trattamento della sindrome delle apnee ostruttive garantisca risultati pià soddisfacenti. L’obiettivo del nostro lavoro è quello di confrontare tre tecniche palatali associate alla TORS: l’uvulopalatofaringoplastica (UPPP), l’expansion sphincter pharyngoplasy (ESP) e la barbed repositioning pharingoplasty (BRP). Trenta pazienti, trattati con TORS, tonsillectomia e settoturbinoplastica e chirurgia palatale sono stati retrospettivamente studiati. I seguenti valori pre e post-operatori sono stati presi in considerazione:
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Oriani, Aldo. "Dati storici sulla presenza circummediterranea del francolino nero Francolinus francolinus francolinus (Linnaeus, 1766)." Rivista Italiana di Ornitologia 84, no. 1 (2015): 11. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2014.217.

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Abstract:
Si espone la distribuzione storica del francolino nero sulle coste del Mediterraneo; da quelle asiatiche, dove era endemico, venne introdotto e si naturalizzò in Grecia fin dall’antichità e dal XIII secolo in Sicilia ed Aragona. In quel secolo ne parlò Federico II di Svevia nel suo trattato di falconeria dimostrandone una approfondita conoscenza e contemporaneamente la specie veniva citata nelle leggi dell’Aragona. Da queste due regioni il francolino venne diffuso in ampie zone della Spagna, della Francia sud-occidentale, della Toscana e forse anche della Lombardia ed è emersa l’ipotesi ch
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Salvatore, Armando. "Dilemmi e Opzioni Dell'internazionalismo Arabo-Islamico Dinanzi Alla Politica Araba di Roma Negli Anni Trenta. Il Caso di Šakīb Arslān II." Oriente Moderno 71, no. 1-6 (1991): 75–102. http://dx.doi.org/10.1163/22138617-0710106004.

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Giorgi, Chiara. "Das faschistische System der sozialen Vorsorge im Spannungsverhältnis zwischen autoritären Maßnahmen und sozialer Integration." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (2017): 44–62. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0005.

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Abstract:
Riassunto Il saggio ripercorre alcuni passaggi fondamentali inerenti lo sviluppo dello Stato sociale italiano durante gli anni del fascismo, inquadrandoli tanto nel dibattito storiografico piu recente, quanto nell’ambito di alcune issues nazionali e internazionali. In questo senso le politiche assicurative e previdenziali fasciste verranno prese in esame sia nel contesto piu complessivo della crescita delle politiche sociali degli anni Trenta (europee e non solo), sia in riferimento alle principali istituzioni italiane (in primis l’INFPS, l’Istituto nazionale fascista di previdenza sociale). I
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Giorgi, Chiara. "Das faschistische System der sozialen Vorsorge im Spannungsverhältnis zwischen autoritären Maßnahmen und sozialer Integration." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (2018): 44–62. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2017-0005.

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Abstract:
Riassunto Il saggio ripercorre alcuni passaggi fondamentali inerenti lo sviluppo dello Stato sociale italiano durante gli anni del fascismo, inquadrandoli tanto nel dibattito storiografico più recente, quanto nell’ambito di alcune issues nazionali e internazionali. In questo senso le politiche assicurative e previdenziali fasciste verranno prese in esame sia nel contesto più complessivo della crescita delle politiche sociali degli anni Trenta (europee e non solo), sia in riferimento alle principali istituzioni italiane (in primis l’INFPS, l’Istituto nazionale fascista di previdenza sociale). I
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Edallo, Emanuele. "La distribuzione residenziale degli ebrei a Milano alla vigilia della persecuzione fascista." STORIA URBANA, no. 172 (November 2023): 87–106. http://dx.doi.org/10.3280/su2022-172005.

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Abstract:
La comunità ebraica di Milano in età contemporanea nacque nella seconda metà del XIX secolo. Il suo sviluppo corse parallelamente a quello della città, che nei decenni post unitari fu teatro di un imponente aumento della popolazione e del conseguente stravolgimento urbanistico, caratterizzato dalla necessità di adeguarsi al nuovo sviluppo economico e da una diversa distribuzione delle classi sociali al suo interno. Anche la giovane comunità ebraica crebbe insieme alla popolazione milanese, grazie soprattutto al considerevole flusso migratorio, sino a raggiungere negli anni Trenta la sua massim
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Forte, Fabiana, Claudia De Biase, and Pierfrancesco De Paola. "The multicultural territory of domitian coast: housing condition and real estate market [Il territorio multiculturale del litorale domizio: condizione abitativa e mercato immobiliare]." Valori e Valutazioni 28 (July 2021): 81–92. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212808.

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Abstract:
In Italy, which has traditionally been a country of emigration since the unification of Italy, in the last thirty years there has been an intense increase in the flow of immigrants, resulting in economic, social and spatial problems. If the housing conditions represents one of the main indicators to measure the degree of social integration, in Italy a particularly weak segment in the housing demand is represented precisely by immigrants to whom the most degraded and inadequate sector of the housing stock is often destined. A phenomenon of particular note is represented by the settlement choice
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Cameron, Samuel. "A Model of Victim Compensation." Journal of Public Finance and Public Choice 9, no. 1 (1991): 57–65. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345216.

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Abstract:
Abstract Il risarcimento a favore delle vittime di crimini è un meccanismo statale che è stato istituito, negli Stati Uniti, a partire dagli anni sessanta e che attualmente è in vigore in più di trenta stati.Questa forma di assistenza è stata criticata dagli economisti della scuola della Public Choice, sia perché potrebbe far aumentare l’«offerta di reati», sia perché coloro che amministrano il sistema di pagamento, perseguendo il proprio interesse personale, potrebbero favorirne l’espansione oltre la dimensione ottimale.Il primo argomento, sottoposto a verifica in un altro scritto dello stess
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