Academic literature on the topic 'Internet delle Cose'

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Journal articles on the topic "Internet delle Cose"

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Di Viggiano, Pasquale Luigi. "DEMOCRAZIA DIGITALE COME DIFFERENZA:." Revista da Faculdade Mineira de Direito 24, no. 48 (March 18, 2022): 64–78. http://dx.doi.org/10.5752/p.2318-7999.2021v24n48p64-78.

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Abstract:
La partecipazione sociale e politica digitale contemporanea (e-Democracy) è un prodotto della digitalizzazione dello Stato e dei suoi apparati, caratterizzata dalla produzione di nuovi diritti resi possibili dalle tecnologie della comunicazione. La digitalizzazione degli apparati dello Stato attraverso le nuove tecnologie basate su algoritmi intelligenti e le norme sulla società dell’informazione e della comunicazione hanno innescato la produzione di cosiddetti “nuovi diritti” la cui esigibilità amplia il concetto di democrazia stabilendo una differenza tra il tradizionale governo della cosa pubblica e le crescenti pretese delle comunità sempre più legate al sistema della comunicazione digitale. I diritti di accedere a Internet e alla rete, all’e-voting, a comunicare con la PA attraverso le nuove tecnologie, a ricevere servizi pubblici digitali sono paralleli a doveri dello Stato caratterizzati dalla soddisfazione dei nuovi diritti. Contemporaneamente cresce il rischio che forme di partecipazione digitale producano livelli di esclusioni intollerabili che intaccano la democrazia. Osservare e descrivere, con gli strumenti concettuali del Centro di Studi sul Rischio, come il sistema del diritto, della politica e della società evolvono attraverso il rapporto con l’ecosistema digitale trainato dall’arcipelago delle intelligenze artificiali rappresenta l’obiettivo e la sfida sempre incerta negli esiti, sempre nuova nelle acquisizioni ma sempre stimolante e proficua sotto il profilo della ricerca sociale, politica e giuridica.
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Anzera, Giuseppe, and Alessandra Massa. "Chi ha paura di Internet? Le piattaforme online nei processi di radicalizzazione e di deradicalizzazione." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (October 2021): 122–38. http://dx.doi.org/10.3280/erp1-special-2021oa12471.

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Abstract:
Radicalizzazione online e self-radicalization sono aree ancora poco analizzate all'interno della gamma dei fenomeni che conducono all'inasprimento ideologico e all'estremismo violento. In questo articolo, si esploreranno le principali ragioni dello stretto legame tra piattaforme online e pratiche di radicalizzazione e interventi di deradicalizzazione legati alle ideologie di matrice islamista. Le traiettorie di radicalizzazione dipendono da numerose direttrici incrociate: predisposizioni individuali e disposizioni contestuali; motivazioni psicologiche e questioni materiali; rivendicazioni identitarie e moventi politici. In questo senso, la costruzione narrativa delle esperienze, soprattutto dei giovani soggetti di seconda generazione, è determinante nel comprendere gli autoposizionamenti dei soggetti radicali, e nel ricostruire il display delle esperienze individuali. Le piattaforme, e più in generale i media, si configurano quindi come spazio di costruzione della realtà sociale. I mezzi di comunicazione digitali si sono dimostrati particolarmente efficaci nella disintermediazione delle pratiche di partecipazione politica: per quanto riguarda la radicalizzazione, queste si dimostrano rilevanti per finalità strumentali e per utilizzi comunicativi, incidendo sull'organizzazione e sulla socializzazione ai fenomeni radicali, mentre favoriscono la rappresentazione pubblica e la propaganda di tali fenomeni. Seppure il peso maggiore delle dinamiche di radicalizzazione sia imputabile a processi politici e sociali offline, alcune tecnicalità delle piattaforme interferiscono con le dinamiche di polarizzazione. Negli ultimi anni sono nate una serie di iniziative volte a limitare l'impatto delle piattaforme sulla radicalizzazione: queste iniziative coinvolgono attori pubblici, privati e organizzazioni di attori autonomi. Il contrasto della radicalizzazione online deve utilizzare strategie flessibili, contro-narrazioni e media literacy.
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Vučetić, Zorica. "Il linguaggio della giurisprudenza dal punto di vista della formazione delle parole : orientamenti e problemi lessicologici." Linguistica 42, no. 1 (December 1, 2002): 65–80. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.42.1.65-80.

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Abstract:
Con il presente lavoro si vuole contribuire alfe ricerche sul linguaggio della giurisprudenza in chiave lessicologica. La ricerca si propone di mettere in rilievo i meccanismi dellaformazione delle parole nel linguaggio giuridico. Laformazione delle parole è un procedimento vivo che rinnova il lessico e arricchisce la lingua con nuove unitii lessicali. 11 lessico si rigenera per vie interne mediante i meccanismi della composizione delle parole, della sujfissazione e della prefissazione; è un corpus malto interessante dal punto di vista della formazione delle parole, è ricco di parole formate e di neologismi. Nel lessico della giurisprudenza convivono parole formate tradizionali e neologismi. La formazione delle parole è intesa prima di tutto come studio lessicologico che mette in primo piano Jo studio della neologia e dei neologismi, ottenuti con elementi esistenti nella lingua, che rinnovano per vie interne il patrimonio lessicale di una lingua. In tal modo la formazione delle parole è un procedimento vivo e produttivo.
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Bella Agnella. "Votazione online per iniziative di base in California: raccolta di firme elettroniche." International Journal of Science and Society 4, no. 4 (October 14, 2022): 17–25. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i4.548.

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Abstract:
Questo articolo discute il processo di raccolta online delle firme per le proposte legislative, avendo come punto di partenza l'attuale processo di iniziativa popolare in California. Descrive come funzionerebbe la firma online delle petizioni di base, nonché problemi di sicurezza e altre obiezioni al Potrebbe essere affrontato il problema della raccolta delle firme via Internet e, infine, i pro ei contro dell'applicazione di questo metodo di raccolta delle firme alle iniziative popolari.
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Musiani, Francesca. "Infrastrutture digitali, governance e trasformazioni del lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 163 (August 2022): 70–89. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-163004.

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Abstract:
Nel corso dell'ultimo decennio, gli studi sociali della scienza e della tecnologia (science and technology studies o STS), in particolar modo gli infrastructure studies, hanno contribuito ad aprire nuovi orizzonti di ricerca relativi allo studio della governance delle tecnologie che strutturano le nostre società digitalizzate. Questi contributi suggeriscono che il potere e del controllo negli ambienti digitali si esercitano in modi spesso informali e poco codificati, nonché discreti o addirittura invisibili per numerosi attori sociali. Questo articolo si propone di fornire un panorama dei modi in cui gli infrastructure studies si stanno avvicinando alle tematiche delle trasformazioni del lavoro nell'era digitale e più specificamente alle ricerche sul digital labor. Dopo una parte introduttiva consacrata alla presentazione degli infrastructure studies come mezzo di analisi delle infrastrutture digitali come strumenti di governance, l'articolo discute tre campi di analisi in cui tali prospettive vengono ad incrociare gli studi interdisciplinari del lavoro digitale: la comprensione del digital labor come "infrastruttura umana", l'analisi dei fenomeni di "governance algoritmica" nelle trasformazioni del lavoro, e l'esame della "platform governance" in relazione al lavoro digitale. L'articolo conclude con qualche riflessione sulle evoluzioni attuali di Internet come "meta-infrastruttura" della maggior parte delle altre infrastrutture critiche, e sul legame tra questo fenomeno e trasformazioni del lavoro.
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Perkins, P., and S. Schafer. "The excavation of the Villa Pigneto Sacchetti." Papers of the British School at Rome 68 (November 2000): 269–320. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003950.

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Abstract:
LO SCAVO DELLA VILLA PIGNETO SACCHETTII resti della Villa Pigneto Sacchetti, progettata da Pietro da Cortona, sono stati localizzati e parzialmente scavati nel 1992. Lo scavo ha rivelato che il Casino è sopravvissuto appena sopra il livello di fondazione e che anche le parti più interne del ninfeo e della grotta sono sopravvissute. I risultati dello scavo consentono una rivalutazione della correttezza delle piante del XVIIII secolo. Due fasi di sviluppo sono state riconosciute — inizialmente una piccola fontana, e successivamente una villa di più grandi dimensioni con un ninfeo e una grotta. La villa è risultata essere di progetto originale e non una ristrutturazione di un edificio gia esistente, come creduto in precedenza. L'analisi dei resti archeologici e dei documenti che sono sopravvissuti consente una rivalutazione della datazione della costruzione, con una prima fase risalente alia metà del 1637 ed una seconda ad un periodo che va dal 1638 al 1644. I reperti archeologici sono pochi, ma la presenza di una serie di vasi da fiori con disegni araldici papali è degna di nota.
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Cristina Gugliandolo, Maria, Valeria Verrastro, and Francesca Liga. "Parenting invalidante e dipendenze tecnologiche: il ruolo del controllo psicologico genitoriale." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (December 2019): 55–74. http://dx.doi.org/10.3280/mal2019-003005.

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Abstract:
Recenti studi hanno evidenziato come pratiche genitoriali disfunzionali (quali il controllo psicologico) si correlino con esiti maladattivi nei figli. L'obiettivo del presente studio è quello di indagare i meccanismi che sottendono l'insorgere di un uso dipendente delle nuo-ve tecnologie. 311 partecipanti, tra i 18 e i 26 anni, hanno compilato alcuni questionari. I risultati hanno evidenziato una relazione tra controllo psicologico genitoriale e dipendenza da Internet, da smartphone e da social network, attraverso la mediazione della suscettibilità al controllo. Questo studio contribuisce all'avanzamento della letteratura in merito alla com-binazione di fattori sociali e personali nell'eziologia delle nuove dipendenze e offre spunti alla riflessione sulla possibilità di considerare il controllo psicologico come una forma di abuso emotivo.
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Marciano, Claudio, Natalia Magnani, and Vincenzo Idone Cassone. "Il populismo nelle regioni alpine tra nativismo e bisogno di riconoscimento. Il caso della Lega Nord in Trentino e Valle d'Aosta." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 127 (March 2022): 154–75. http://dx.doi.org/10.3280/sur2022-127012.

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Abstract:
Le recenti affermazioni elettorali della Lega Nord in Trentino e Valle d'Aosta consentono di osservare il radicamento del discorso populista di destra in un territorio caratterizzato da un'alta densità di aree interne e da una forte tradizione politica autonomista. L'articolo, attraverso un metodo interdisciplinare, mette a fuoco il fenomeno leghista nelle regioni alpine a partire dall'analisi delle pratiche discorsive in cui appaiono centrali le rivendicazioni nativiste e di riconoscimento, e delle variabili di scenario, come l'incidenza della crisi economica, l'orientamento neoliberista di alcune scelte di governance locale e l'incremento dei flussi migratori.
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Laganŕ, Francesco, and Alberto Violante. "Rocco e i suoi eredi: permanenza e mutamento nelle migrazioni Sud-Nord." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 121 (February 2011): 30–50. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-121003.

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Abstract:
Revisionando la letteratura economica e sociologica sul tema si possono sottolineare delle fallacie esplicative nell'identificare le novitŕ dei flussi migratori interni. Gli economisti hanno enfatizzato la rigiditŕ dei salari per dimostrare la propensione a non emigrare osservata fino agli anni '90, mentre una parte dei sociologi ha assunto la teoria del Capitale Umano per indicare il brain-drain come il principale nuovo tratto delle migrazioni interne. I risultati presentati contrastano con queste posizioni. Le fonti utilizzate sono due database longitudinali sul mercato del lavoro: Ilfi e Whip. In contrasto con gli approcci menzionati sopra gli autori identificano la forma circolare delle migrazioni come vera novitŕ dei flussi interni. Inoltre si mostra come il carattere qualificato della migrazione interna rappresenti una costante sia delle vecchie che delle nuove migrazioni.
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Curti, Simone, Raffaella D'Errico, Marco Gaietta, Elena Garavelli, Massimiliano Greco, Serena Trovati, Francesca Visco, and Alberto Pellai. "Internet e vittimizzazione sessuale: cosa sappiamo, cosa dice la ricerca, cosa č prioritario in prevenzione." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (June 2010): 11–24. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-002002.

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Abstract:
Internet e i new media rappresentano un nuovo strumento potenzialmente alleato di chi vuole adescare minori per compiere reati sessuali. Gli studi epidemiologici disponibili confermano che il fenomeno č in crescita, cosě come il numero di arresti ad esso correlati, e che le vittime spesso agiscono consenzienti, consapevoli di comunicare con adulti estranei, mentre raramente parlano di ciň con gli adulti di riferimento (genitori/insegnanti). Il rischio di vittimizzazione cresce con l'etŕ della vittima e per le femmine. Strategie preventive efficaci devono comprendere non solo interventi normativi, ma anche programmi educativi volti ad aiutare gli adolescenti a costruire competenze che li rendano capaci di affrontare le esigenze ed i cambiamenti propri dell'etŕ evolutiva, in linea con il modello delle life skills proposto dall'OMS.
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Dissertations / Theses on the topic "Internet delle Cose"

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Minutoli, Antonino <1991&gt. "Internet Delle Cose: Trend futuri ed implicazioni per le imprese, Network di connessione tra gli artefatti e descrizione delle tecnologie abilitanti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12555.

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Abstract:
Il seguente elaborato mira ad analizzare il fenomeno dell'Internet delle cose. Nello specifico, nel primo capitolo verrà effettuata un'introduzione sul fenomeno dell'internet delle cose, sull'andamento del mercato e sulle prospettive future. Nel secondo capitolo invece, verrà costruito un network che metta in evidenza da un lato, le interconnessioni tra gli artefatti allo scopo di delineare quali saranno le interconnessioni più frequenti, dall'altro invece enfatizzare quali saranno le tecnologie e i sistemi che consentiranno tale interconnessione. Tutti gli artefatti sono stati individuati analizzando fonti relative alle più importanti riviste di innovazione del nostro paese, come il corriere innovazione, inserto del corriere della sera, e l'inserto relativo alle nuove tecnologie del sole 24 ore.
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Vandi, Mattia. "Progettazione e sviluppo di un prototipo di piattaforma per Web of Things." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14200/.

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Abstract:
Con l'avvento dell'"Internet delle Cose" (o Internet of Things, utilizzando il termine anglosassone, in breve IoT) sempre di più alcuni dispositivi "intelligenti" sono stati integrati nelle "cose" che noi tutti utilizziamo quotidianamente. Tali dispositivi si rendono riconoscibili attraverso tecnologie per l'identificazione (RFID, NFC, iBeacon, etc.) e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati ed accedere ad informazioni aggregate rese disponibili da altri dispositivi in rete. Un obiettivo generale dell'Internet delle Cose (IoT), è di poter tracciare una mappa digitale del mondo reale, dando così una identità elettronica alle cose e ai luoghi dell'ambiente fisico. I campi di applicabilità sono molteplici: dalle applicazioni industriali (processi produttivi), dalla logistica all'infomobilità, fino all'effcienza energetica, all'assistenza remota e alla tutela ambientale. In questa tesi si andranno ad esplorare le possibili strategie per integrare dispositivi sprovvisti di un accesso diretto alle rete internet, attraverso un'attività di identificazione e di una successiva trasformazione per rendere questi dispositivi gestibili mediante l'utilizzo di tecnologie già presenti (Web 2.0) e di tecnologie elettroniche abilitanti (IoT). L'integrazione di dispositivi elettronici nel Web ha assunto il nome di Web of Things come descritto nel "Towards the WOT Manifesto" pubblicato il 10 Aprile 2009 da un gruppo di ricercatori, tra i quali Dominique Guinard e Vlad Trifa.
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Ascenzo, Gianmarco. "Applicazioni mobili ed internet delle cose: progettazione e sviluppo di un framework per ottimizzare l'efficienza energetica di una smart home." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9089/.

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Del, Vecchio Davide. "Un sistema di raccolta ed elaborazione dati per il tracciamento e monitoraggio di imbarcazioni nell'ambito di internet delle cose applicato alla nautica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14338/.

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Abstract:
Il presente lavoro ha come oggetto la progettazione e lo sviluppo di due sottosistemi che vanno a comporre un sistema più grande “One Mile”, utile per la digitalizzazione del processo di noleggio e per l’automatizzazione del monitoraggio di imbarcazioni leggere. Uno degli obiettivi è quello di progettare e sviluppare un nodo centrale, Collettore, all’interno di una rete di dispositivi installati sulle imbarcazioni. Questo collettore avrà il compito di gestire le comunicazioni e di collezionare e distribuire i dati ricevuti dai dispositivi ad esso collegati. Sono stati quindi analizzati strumenti appartenenti all’ambito dell’Internet of Things come big data, schede embedded e single-board computers. Il secondo obiettivo è lo sviluppo di un’interfaccia utente utile a visua- lizzare i dati raccolti e monitorare lo stato delle imbarcazioni.
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CONCETTI, ROBERTO. "Studio, sviluppo e test sperimentale di architetture di rete per l’iot e loro integrazione con sistemi cloud per finalita’ di eew." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/287390.

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Abstract:
Un sistema di Earthquake Early Warning (EEW) deve obbligatoriamente confrontarsi con la componente tempo. Escludendo la possibilità di predire un evento sismico, l’unica azione, ad oggi possibile, è l’invio di un'allerta verso target più distanti dal punto di nucleazione dello stesso prima dell'arrivo delle onde più distruttive. A tal fine, possiamo sfruttare le diverse velocità di propagazione delle onde sismiche nel terreno rispetto a quella dei mezzi trasmissivi delle informazioni ed avvalerci dell'ausilio di moderne tecnologie. Questo lavoro di tesi presenta, quindi, lo studio, lo sviluppo ed il test sperimentale di architetture di rete per l'Internet of Things (IoT) e la loro integrazione con sistemi Cloud per finalità di allerta rapida in caso di terremoto. Dopo aver analizzato i ritardi aggiunti da ogni componente di un sistema di EEW, si è agito su una parte dell'architettura di sistema con lo scopo di una diramazione dell'allerta in tempi più contenuti rispetto agli attuali. L’utilizzo di differenti protocolli trasmissivi rispetto agli standard internazionali, di differenti tecniche di individuazione e di localizzazione, ha dimostrato come sia possibile ridurre il tempo totale di rilevamento, e di conseguenza di allerta, di circa 3 secondi. La modularità dell'architettura proposta ne permette l’integrazione nelle attuali reti sismiche ed è applicabile anche in altri scenari, come ad esempio quello del monitoraggio strutturale, o nel caso di allerta rapida in seguito ad una varietà di eventi naturali come quelli correlati al dissesto idrogeologico.
An Earthquake Early Warning (EEW) system must necessarily deal with the time component. Excluding the possibility of predicting a seismic event, the only action currently possible is sending an alert to targets further away from the nucleation point before the arrival of the most destructive waves. To this end, it is possible to exploit the different propagation speed of seismic waves in the ground compared to the propagation speed of transmitting information, and to make the use of modern technologies. Therefore, this thesis presents the study, development and experimental test of network architectures for the Internet of Things (IoT) and their integration with Cloud systems for rapid warning in the event of an earthquake. After analyzing the delays added by each component of an EEW system, we work on a part of the system architecture with the aim of branching out the alerts in a shorter time than the current ones. The use of different transmission protocols compared to international standards, the use of different identification and localization techniques, has shown how it is possible to reduce the total detection time, and consequently the alert, by about 3 seconds. The modularity of the proposed architecture allows its integration into current seismic networks and it is also applicable in other scenarios, such as structural monitoring, or in the case of rapid alert following a variety of natural events, such as those related to hydrogeological instability.
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Rinaldini, Fabrizio. "Comunicazione tra dispositivi IoT e Cloud tramite protocollo MQTT." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13199/.

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Abstract:
Panoramica sull'Internet delle Cose. Introduzione, studio e contestualizzazione del protocollo MQTT. Analisi di una comunicazione di tra dispositivi IoT e Cloud tramite protocollo MQTT. Ricerca su soluzioni IoT preconfigurate. Confronto tra MQTT e HTTP, con metodo Post.
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CERVO, ANDREA. "Ingegneria dei sistemi distribuiti per l’orchestrazione delle tecnologie di Industria 4.0 finalizzate a uno sviluppo di prodotto agile." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1277911.

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Abstract:
Industria 4.0 è un concetto che ha l’intento di descrivere l’implementazione dei sistemi ciberfisici nelle industrie moderne, anche chiamate “Industrie Intelligenti”. Con Industria 4.0 si intende un insieme vasto di tecnologie: internet delle cose, computazione tramite sistemi cloud, analisi dati, controllo di sistemi distribuiti, robotica avanzata, intelligenza artificiale. Le principali barriere per un’adozione rapida e diffusa di tali tecnologie nelle piccole medie imprese sono rappresentate dalle competenze tecniche richieste agli operatori, il tempo necessario per imparare nuove metodologie e tecnologie e i costi correlati. Lo scopo di questa tesi di Dottorato è di descrivere il ruolo dell’ingegneria dei sistemi in Industria 4.0, per abilitare un approccio strutturato allo sviluppo di prodotto quando tali tecnologie sono richieste per le applicazioni in scopo. L’attenzione della ricerca è posta su metodologie per l’analisi di domini differenti basate sulla progettazione guidata dai modelli applicata ai sistemi distribuiti, sempre più rilevanti poiché sono la base di sistemi IoT e di controlli decentralizzati. La tesi presenta un approccio completo costituito da: elicitazione e gestione dei requisiti, progettazione dell’architettura di sistema, progettazione software, metodologie di verifica e validazione, definizione di metriche per analizzare il successo tecnico di un’applicazione. Le tecnologie analizzate e approfondite nella tesi sono i sistemi industriali multi-agente, l’analisi dati basata su intelligenza artificiale e analisi del linguaggio naturale, sistemi di presentazione dei dati e reti di dispositivi IoT, sia con protocolli di rete internet standard che con protocolli di comunicazione di basso livello ed energeticamente ottimizzati. Per ogni tema discusso nella tesi sono presentati lo stato dell’arte basandosi su recenti articoli di rilevanza scientifica e uno caso studio tecnico sviluppato e validato nei laboratori dell’Università. I casi studio sono basati su requisiti provenienti dal mondo industriale al fine di mantenere concretezza nel processo di progettazione e validazione. I domini di questi prototipi di validazione sono: Ingegneria dell’Automazione, Ingegneria del Software, Ingegneria delle infrastrutture intelligenti. Infine, scopo della tesi è anche quello di fornire idee e suggerire spazi di miglioramento o di ulteriori studi per ciascun ambito, con il fine di creare un punto di accesso per l’approfondimento su temi correlati rivolto ai ricercatori della comunità software e automazione.
Industry 4.0 is a concept describing the implementation of Industrial cyber-physical systems in modern industries, also defined “smart industries”. With Industry 4.0 a wide set of technologies is intended: Internet of things, cloud computing, data analytics, distributed control systems, advanced robotics, artificial intelligence. Major barriers for the rapid and widespread adoption of these new technologies in SMEs are represented by the technical background required to operators, the time to learn new methodologies and technologies and the costs. The purpose of this PhD thesis is to describe the role of Systems Engineering in the Industry 4.0, to enable a structured approach for product development when these technologies are required for the applications in scope. The focus of the research is on the cross-domain methodology based on model-driven design applied to distributed applications, increasingly relevant as they are the basis of IoT systems and decentralized control systems. These technologies are well suited also for the flexibility and scalability they offer in case of lean/iterative project management methodologies like Agile, SaFE. The thesis presents an E2E approach consisting of: Requirements elicitation and management, System Architecture design, Software design, Verification and Validation methodologies, KPI definition for analysing technical success of the application. The technologies analysed and deepened in this thesis are industrial multi-agent systems, data analytics leveraging also on Artificial Intelligence and Natural language processing, data presentation and IoT networks, both with standard internet protocols and low level, energy-optimized, communication protocols. For each topic discussed in the thesis, a review of current state of the art, leveraging on recent articles and papers of scientific relevance, and a technical use case developed and validated in laboratory are presented. The technical use cases are all based on requirements coming from Industrial needs, to keep the concreteness for the design and validation process. The domains verified with the technical use cases are: Automation Engineering, Software Engineering and Smart infrastructure engineering. Finally, purpose of this thesis is also to provide ideas and suggest room for improvement or further study for each topic, with the aim to create an entry point for deepening on related issues for researchers in the Software and Automation community.
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SABBATINI, LUISIANA. "Artificial Intelligence and Internet of Things for Industry 4.0 and Society 5.0: Exploration of Theories and Practices to Implement the Future." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2022. http://hdl.handle.net/11566/295522.

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Abstract:
Il contesto sociale di oggi è modellato da due tendenze coesistenti: spinta tecnologica e richiesta di applicazioni. Con il primo termine si intende l'emergere, la rapida evoluzione e l'applicazione di tecnologie innovative, del regno dell'ICT (come IoT) e dell'analisi dei dati (come Intelligenza Artificiale, Machine e Deep Learning). La seconda tendenza è invece una peculiarità del mercato odierno, costruito su requisiti come il basso costo, l’alto tasso tecnologico, la personalizzazione e la facile accessibilità tra gli altri. Grazie a queste due tendenze coesistenti e sinergiche, l'intera società sta rapidamente passando al livello successivo (da cui i paradigmi Industria 4.0 e Società 5.0). Il ragionamento che ha permesso questa rapida evoluzione, è stato la comprensione del fatto che prendere decisioni basate su informazioni reali estratte dalla complessa realtà in cui viviamo, consente miglioramenti in termini di costi, tempi e qualità. In quasi tutti i contesti, disporre di buoni sistemi che consentano il passaggio da dati grezzi effettivamente raccolti sul campo, a conoscenze significative, è la chiave del successo. Da un punto di vista architetturale, ci sono tre livelli principali che consentono la creazione di conoscenza e saggezza partendo dalla realtà: acquisizione, comunicazione ed analitica. L'innovazione a uno o più livelli è essenziale per lo sviluppo della comunità mondiale. Questa tesi presenta numerosi contributi innovativi ed esplorazioni tecnologiche, appartenenti a uno o più livelli dell’architettura semplificata a tre livelli, per lo più focalizzati nell'ambito delle pratiche dell'Industria 4.0, come la manutenzione basata sulle condizioni e i sistemi di visione artificiale, e nelle pratiche della società 5.0, come i dispositivi indomabili per la sanità intelligente e i Sistemi Visual-IoT per la gestione delle inondazioni nelle smart cities del futuro. I paradigmi tecnologici IoT e IA sono stati profondamente analizzati sia da un punto di vista teorico che pratico. Attraverso la loro applicazione in diverse attività di ricerca, ciascuna focalizzata su aspetti specifici, è stato raggiunto l'obiettivo finale di sviluppare una comprensione ampia e completa. L'IoT è un paradigma rivoluzionario, che abbraccia i tre livelli tra i dati grezzi e la conoscenza significativa, essendo quindi un argomento complesso da affrontare in modo completo. L'IA è un fattore essenziale per rendere tangibile l'impatto dell'IoT ed al contempo le metodologie e le tecniche dell'IA sono diversificate e complesse. Per questo motivo è stato adottato un approccio dal basso verso l’alto, partendo da una varietà di casi d’uso reali focalizzati su un livello specifico, ognuno dei quali affrontato applicando rigorosamente il metodo scientifico di ricerca, sono state estratte conoscenze globali e adattabili sull’IoT e sull’IA. Le fonti di casi d'uso sono state aziende private, progetti di ricerca nazionali ed internazionali, focalizzati sui paradigmi Industria 4.0 e Società 5.0, come verrà presentato più in dettaglio. Nello specifico verranno presentate le seguenti attività di ricerca: un sistema di e-Health basato su sensori indossabili, un sistema IoT per il monitoraggio in tempo reale degli edifici, un proxy cross-protocollo per reti di sensori IoT, un algoritmo di Machine Vision per il conteggio dei pezzi assemblati manualmente, un Modello basato su ML per valutare lo stato di salute della cinghia di trasmissione di un robot cartesiano, un modello basato su ML in grado di valutare lo stato di salute di una macchina per lo stampaggio ad iniezione sulla base dei parametri di processo raccolti da sensori diffusi, un sistema basato su OCR in grado di suggerire interventi di manutenzione per le targhe utilizzate nella gestione degli ordini di un sistema di robot per la verniciatura, una soluzione di visione artificiale per il monitoraggio del livello dell'acqua dei fiumi attraverso una telecamera che inquadra l’asta idrometrica ed infine un modello dinamico di razionamento del consumo di energia per gli impianti di raffinazione del petrolio. Affrontando casi reali più o meno specifici incentrati su IoT e AI, è stato possibile comprendere le possibilità e le peculiarità architetturali e software dei due paradigmi. Questa ampia varietà di possibilità dovrebbe essere ottimizzata per soddisfare il più possibile il contesto e i requisiti specifici del compito. In conclusione, IoT ed IA possono avvantaggiarsi a vicenda grazie alla stretta interconnessione nel paradigma edge-AI, che insieme all'in-network e al cloud computing, sono stati ritenuti essenziali per il futuro successo di una società più intelligente.
The societal context of today is shaped by two coexisting tendencies: technology-push and application-pull. The former is the emergence and rapid evolution and application of innovative technologies, in the realm of ICT (like IoT) and Data Analysis (like Artificial Intelligence, Machine and Deep Learning). The latter tendency is the trend of the market of today, built on requirements like low-cost, high-tech, customized, easily accessible, and so on so forth. Thanks to these coexisting and synergistic tendencies, the entire society is rapidly passing to the next level (hence Industry 4.0 and Society 5.0 paradigms). The reasoning that allowed this rapid evolution, has been the comprehension of the fact that making decisions based on real information extracted from the complex reality we live in, allows improvements in terms of costs, time, and quality. In almost every context, having good systems that allow the passage from raw actual data collected to meaningful knowledge is the key for success. From an architectural point of view, there are three main levels that allow the creation of knowledge and wisdom from the reality: acquisition, communication, and analytic. Innovation in either one or multiple levels is essential for the development of the worldwide community. This thesis presents several innovative contributions and technological explorations, belonging to either one or multiple levels, mostly focused in the realm of Industry 4.0 practices, like Condition-Based Maintenance, and Machine Vision Systems, and Society 5.0 practices, like e-Health devices and Visual-IoT systems for flood management in smart cities. IoT and AI technological paradigms have been deeply analysed from both a theoretical and practical point of view. Through their application in several research activities, each focused on specific aspects, the final aim of developing a broad and comprehensive understanding has been achieved. IoT is a revolutionary paradigm, which spans the three levels between raw data and meaningful knowledge, thus being a complex topic to deal with comprehensively. AI is an essential enabler for making IoT's impact tangible, and AI methodologies and techniques are diversified and complex too. For this reason, a bottom-up approach has been adopted, starting from a variety of real cases focused on a specific level, and each addressed rigorously applying the scientific method of research, global and adaptable knowledge about IoT and AI has been extracted. The sources of use cases have been private companies, National and International research projects, committed to Industry 4.0 and Society 5.0 paradigms, as will be presented. Specifically, the following research activities will be presented: an e-Health system based on wearable sensors, an IoT system for real-time building monitoring, a cross-protocol proxy for sensors networks, a Machine Vision algorithm for counting manually assembled pieces, a ML-based model for assessing the health status of a cartesian robot's drive belt, a ML-based model able to assess the health of an injection moulding machine based on process parameters collected by widespread sensors, an OCR-based system able to suggest maintenance intervention for painting robot's number plates, a Computer Vision solution for monitoring the water level of rivers through a camera framing the gauge, and a dynamic energy consumption rationing model for oil refining plants. By addressing more or less specific real cases centered on IoT and AI, it has been possible to understand architectural and software possibilities and peculiarities of the two paradigms. These wide variety of possibilities should be tuned in order to satisfy as better as possible context and task-specific requisites. Concluding, IoT and AI can benefit each other by the strict interconnection into the edge-AI paradigm, which together with in-network and cloud computing, have been found essential for the future successful achievement of smarter society.
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PAOLETTI, MICHELE. "Studio e sviluppo di sistemi per il monitoraggio ambientale e della persona basati su Smart Objects per Internet Of Things." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2022. https://hdl.handle.net/11566/295526.

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Abstract:
L’attività di ricerca si è concentrata nell’ambito dei sistemi di monitoraggio ambientale e della persona. Per quanto riguarda il monitoraggio ambientale sono stati studiati e sviluppati Smart Objects per Internet of Things in grado di realizzare reti diffuse di sensori da impiegare nel monitoraggio sismico con finalità di Earthquake Early Warning. L’obiettivo è stato quello di analizzare e confrontare le prestazioni di un insieme di sensori accelerometrici a basso costo per poter aumentare la densità della rete di monitoraggio ed incrementare così l’efficienza di allerta rapida in caso di eventi sismici. Sempre nell’ottica di realizzare dei sistemi di Early Warning si è studiato come poter realizzare un’infrastruttura di acquisizione ed analisi dati per l’allerta rapida in caso di alluvioni con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma in grado di acquisire i dati dei sensori distribuiti sul territorio, processare le informazioni raccolte dai volontari della protezione civile ed automatizzare i processi di modellizzazione delle curve di deflusso per la stima della portata dei fiumi. Così facendo ad ogni valore di livello registrato dagli idrometri si può ottenere la corrispettiva stima della portata senza doverla andare ogni volta a misurare. Lo studio delle tematiche inerenti allo sviluppo di sistemi di monitoraggio della persona, basati su unità inerziali, ha portato alla valutazione dell’impiego di tali sensori in applicazioni biomediche. In tale ambito è stata sviluppata una Wireless Body Sensor Network composta da un’unità inerziale per l’identificazione dell’angolo di flessione della schiena e da sensori per l’acquisizione di segnali elettromiografici superficiali dei muscoli lombari. L’obiettivo è stato quello di valutare la presenza o assenza di un fenomeno fisiologico chiamato Flexion-Relaxation Phenomenon statisticamente presente nella maggior parte di soggetti sani che non presentano mal di schiena. La ricerca si è focalizzata sulla realizzazione di un sistema in grado di elaborare le diverse tipologie di segnali al fine di ricavare dei parametri per identificare e quantificare il fenomeno in maniera oggettiva, automatica e con elevata affidabilità.
The research activity focused on environmental and human monitoring systems. As regards environmental monitoring, Smart Objects have been studied and developed for the Internet of Things capable of creating widespread networks of sensors to be used in seismic monitoring for the purpose of Earthquake Early Warning. The goal was to analyze and compare the performance of a set of low-cost accelerometer sensors in order to increase the density of the monitoring network and thus increase the efficiency of early warning in case of earthquakes. Still, with a view to creating Early Warning Systems, it was studied how to create a data acquisition and analysis infrastructure for rapid warning in the event of floods with the aim of developing a platform capable of acquiring sensor data distributed throughout the territory, process the information collected by civil protection volunteers and automate the processes of modeling the stage-discharges curves for estimating the discharges of rivers. In this way, at each level value recorded by the hydrometric sensors, the corresponding estimate of the flow rate can be obtained without having to go to measure it every time. The study of issues related to the development of human activity monitoring systems, based on inertial units, has led to the evaluation of the use of these sensors in biomedical applications. In this context, a Wireless Body Sensor Network was developed consisting of an inertial unit for identifying the flexion angle of the back and sensors for the acquisition of surface electromyography signals of the back muscles. The goal was to evaluate the presence or absence of a physiological phenomenon called Flexion-Relaxation Phenomenon statistically present in most healthy subjects who do not have low back pain. The research focused on the creation of a system capable of processing the different types of signals in order to obtain parameters to identify and quantify the phenomenon in an objective, automatic, and highly reliable manner.
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Cinefra, Fabrizio. "L'utilizzo dei social network come strumento di strategia organizzativa all'interno delle aziende." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1187/.

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Books on the topic "Internet delle Cose"

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Rossi, Maddalena, and Claudio Saragosa, eds. I territori della contemporaneità. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-805-1.

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Abstract:
Il testo raccoglie la rielaborazione di alcune delle tesi di laurea più significative prodotte, dal 2011 al 2015, nei corsi di laurea triennale in Pianificazione della città, del territorio e del paesaggio e di laurea magistrale in Pianificazione e progettazione della città e del territorio dell’Università di Firenze, con sede a Empoli. Le tesi trattano un panorama attuale e variegato di problematiche interne alla disciplina urbanistica, utilizzando metodologie, chiavi di lettura e prospettive di analisi assai diverse. Il territorio che emerge come protagonista delle narrazioni dei giovani autori è un oggetto complesso e pluristratificato, fatto di cose e relazioni, adagiato sui tempi lunghi della storia, teso sul presente e proiettato nel futuro, che continua a sollecitare loro domande, dubbi, curiosità e anche alcune fruttuose risposte. In sintesi, più che campi di discussione di un sapere acquisito e valido una volta per tutte, i lavori qui presentati rappresentano campi di riflessione e di sperimentazione, occasioni di costruzione incrementale di soluzioni creative da parte degli autori.
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Azzari, Margherita, ed. Beni ambientali e culturali e Geographic Information Systems. III Workshop (Firenze, giugno 2002). Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-117-9.

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Abstract:
Il CD-ROM raccoglie i contributi del terzo incontro fiorentino Beni ambientali e culturali e Geographical Information Systems (giugno 2002) che, come quelli degli anni passati, hanno come oggetto applicazioni basate su GIS e relative a beni archeologici, culturali, ambientali. Verranno proposte metodologie di acquisizione delle fonti, di gestione delle informazioni e di analisi dei dati idonee alla tipologia dei beni studiati. Ad unire i contributi è stato scelto, quest'anno, il tema GIS e Internet. ______________________________________________
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Capitani, Paola, ed. Il controllo terminologico delle risorse elettroniche in rete. Florence: Firenze University Press, 2001. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-008-3.

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Abstract:
Dalla tavola rotonda del 27 gennaio è emerso che lo "strumento" Internet è un affilato coltello: da una parte le tecnologie uccidono impietose chi non è pronto ad accoglierle e a difendersene, dall'altra possono rendere più efficace e dinamici l'archivistica, la biblioteconomia, la catalogazione - che rischierebbero la paralisi o la confusione. È stata sottolineata la difficoltà di trovare un punto di incontro tra un'area così tradizionale e oggettivamente piuttosto statica con la mobilità turbinosa e incontrollabile della rete. La rete fa paura perchè in essa è molto facile perdersi e restare con un pugno di mosche. I termini più ripetuti sono stati: controllo terminologico - le parole cambiano senso a seconda del contesto, figuriamoci in uno scenario ipertestuale animato da link, continui riferimenti, aggiornamenti e rivisitazioni! - qualità, autenticità dell'informazione - come riuscire a dare fiducia ad un'informazione che non riusciamo a "guardare in faccia"? - irreperibilità della fonte originaria.
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Rosselli, Fondazione, ed. Cosa conta: Pubblici, modelli economici e metriche della televisione contemporanea. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2014.

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Livraghi, Giancarlo. L' umanità dell'Internet: Le vie della rete sono infinite : [come usare la rete per arricchire le proprie esperienze e relazioni personali]. Milano: Hops, 2001.

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Benedetti, Carlo De. L' avventura della nuova economia: [un protagonista racconta la rivoluzione post-industriale e spiega come vincere la scommessa di Internet]. Milano: Longanesi, 2000.

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Lucchini, Stefano. La lezione di Obama: Come vincere le elezioni nell'era della politica 2.0. Milano: Baldini & Castoldi, 2014.

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Franco, Andrea, and Oleg Rumjancev. L’Ucraina alla ricerca di un equilibrio. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-382-3.

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Abstract:
Con la Rivoluzione della Dignità (2014) un’ampia rappresentanza della popolazione dell’Ucraina si è pronunciata a favore di una collocazione geopolitica nell’UE e nella NATO. In parallelo, la Russia è intervenuta in Crimea e nel Donbas. La società ucraina, oltre ad affrontare le conseguenze di un conflitto e di una situazione geopolitica delicata, sta cercando un proprio equilibrio socio-politico interno, come dimostra l’avvicendamento Poroshenko-Zelens’kyj. La presente raccolta di studi, che coinvolge studiosi italiani, si concentra sui risvolti di carattere storico, giuridico, linguistico, culturale e religioso che accompagnano questo assestamento.
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Benedetti, Carlo De. L' avventura della nuova economia: [un protagonista racconta la rivoluzione post-industriale e spiega come vincere la scommessa di Internet]. Milano: Longanesi, 2000.

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La rivoluzione dell'informazione digitale in rete: Come Internet sta cambiando il modo di fare giornalismo : chi ha paura della rete? Bologna: Odoya, 2009.

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Book chapters on the topic "Internet delle Cose"

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Müller, Leos. "Swedish Trade and Shipping in the Mediterranean in the 18th Century." In Atti delle «Settimane di Studi» e altri Convegni, 453–69. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-857-0.23.

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Abstract:
This paper analyses the rise of Swedish trade and shipping in the Mediterranean in the eighteenth century. It focuses on three factors that shaped Sweden’s role in the area: foreign policy interest, foreign trade policy (mercantilism), and commodity demand and supply. The foreign policy interest is represented by attempts to build an alliance with the Ottoman Empire against Russia. An outcome of this was the short-lived Swedish Levant Company. The second factor relates to Sweden’s mercantilist policy in the Mediterranean, embodied in the Swedish Navigation Act, trade and peace treaties with the North-African states, and the consular services in southern Europe. Sea salt was in the core of this policy—a strategic commodity in northern Europe. Southern Europe, too, was important market for Swedish exports goods: iron, tar and pitch, and planks.
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Karavdic, Munib, and Gary D. Gregory. "Internet Commerce and Exporting." In Internet Commerce and Software Agents, 24–42. IGI Global, 2001. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-930708-01-3.ch002.

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Abstract:
A host of new products and services are now available to more than a half-billion consumers. Firms now have greater opportunities to customize their product/service offerings as well as rely on standardized offerings as a preference. Global firms have the opportunity to customize their advertising and sales promotion messages to specific customer segments without the significant cost once involved in developing numerous messages for numerous markets. This communication segmentation strategy allows firms to achieve real dissemination strategies because of the elimination of wasted audience coverage and better-targeted messages aimed at the core benefits sought by various consumer segments. This is the new business world created by the Internet. As a result of recent technological advances in market entry, many firms are now beginning to increase their marketing and export functions. An emerging part of new technologies development involves electronic transactions over the open network, the Internet. An important Internet characteristic is its global coverage. Using the Internet as an access to the international market, firms generate significant revenues. For example, the music CD distributor CDNow, as a pure on-line company generated 21 percent of its total revenue from international markets in the first quarter of 1998; Dell, a computer manufacturer, generated 20 percent; and FastParts, an electronic components distributor, generated 30 percent. With other numerous examples of generating international revenue on-line, the Internet has already been proven a strategic tool in the exporting process. In this chapter we examine Internet marketing strategy for exporting and possible implications for firms using electronic technologies. The first part of this chapter presents Internet commerce as a specific entry mode to global markets using advanced technologies, represented by the Internet. Part Two introduces a model for Internet exporting strategies utilizing key components in the marketing mix (i.e., product, promotion, place, and price). The focus of this model is on the interaction between Internet commerce activities and software agents, and the potential impact on the exporting process. Applying the model of Internet-based exporting strategy to businesses, Part Three develops a strategic matrix that classifies firms based on the degree of product transferability and their capitalization on Internet technologies in exporting. Particular emphasis is given to the role of software agents in the electronic exporting process at different stages in strategy development. Finally, we summarize the impact of Internet commerce on exporting activities and highlight the benefits of incorporating new technologies into an exporting strategy.
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Kalliamvakou, Eirini. "Open Source Software Basics." In Software Applications, 22–32. IGI Global, 2009. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-60566-060-8.ch003.

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Abstract:
The open source software (OSS) development area of research presents a fresh and generous domain for analysis and study. In line with this, it is important to have a high-level understanding of the “open source phenomenon” before being able to delve deeper into specific niches of research. OSS presents a rich picture and because of that, both academics and practitioners have shown intense interest in producing high-quality literature. This chapter provides an initial understanding of what OSS is and how it has come to be the exciting research platform that it is today, attracting attention from various sources. In addition, we take an overview of the research streams that have formed in recent years, and the basic findings of attempts made to transfer lessons from OSS to other research areas.
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Acciari, Oscar. "Sui binari dello sfruttamento Posted workers nella morsa dei lavori pubblici tra Svizzera e Danimarca." In Posted workers La condizione dei lavoratori in distacco transnazionale in Europa. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-515-5/010.

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Abstract:
Large public works represent a strong interest for companies from countries other than that of the client. Contracts are often granted to companies offering the lowest price. Though, this market and contract award logic has a cost. It’s a cost that workers pay, who generally are posted workers or temporarily hired on site. There are frequent cases of exploitation of workers who work twice as many hours and at a lower wage than that provided for in the relevant collective agreements. This essay shows the alleged abuses of an Italian conglomerate against a number of posted workers employed in two major public construction sites, one located in Switzerland and the other one in Denmark. There are many similarities that suggest a pattern to save money by exploiting the labour’s workers.
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Mizell, Al P. "Helping Close the Digital Divide for Financially Disadvantaged Seniors." In Global Information Technologies, 2396–402. IGI Global, 2008. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-59904-939-7.ch173.

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Abstract:
The Internet has become an essential element of all society today. Those who can access the World Wide Web have become active participants in the Information Age. Unfortunately, many individuals throughout the world do not have ready access to the needed technology. Furthermore, they do not have the required knowledge and skills to use the technology and cannot participate actively. As a result, this has created a world of information haves and have-nots. In this chapter, after examining the concept of the digital divide, data is presented that shows that those with low incomes and those who are older have little access to technology and the use of computers. Low-income seniors are especially limited in their opportunities to own a computer, and they seldom have the skills needed to use one for e-mail, search the Internet, and so forth, even if they visit a public library where they could use a computer without any cost. Various approaches being used to help seniors learn how to use computers are described, andthen the chapter focuses on two projects that have proved to be successful in this effort. SeniorNet is a national organization that helps establish learning centers around the country. The approach used at one such center, located at Nova Southeastern University in South Florida, requires seniors to pay for their courses. A second project is known as SeniorComp and is supported by private foundation funds. Ten low-income senior citizens are selected for each group of seniors in this project. They are given a complete Dell computer system, and their tuition is paid to take four of the SeniorNet courses. At the end of the fourth course, ownership of the computer system is turned over to the individual participant. To date, the completion rate has been 100%. The approaches used can serve as models for others to modify and use in their own communities. By adopting a similar approach, the impact of the digital divide can be significantly reduced for those low-income seniors that participate in the project. In this way, this portion of the marginal community can be empowered.
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Mizell, Al P. "Helping Close the Digital Divide for Financially Disadvantaged Seniors." In Empowering Marginal Communities with Information Networking, 165–90. IGI Global, 2006. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-59140-699-0.ch007.

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Abstract:
The Internet has become an essential element of all society today. Those who can access the World Wide Web have become active participants in the Information Age. Unfortunately, many individuals throughout the world do not have ready access to the needed technology. Furthermore, they do not have the required knowledge and skills to use the technology and cannot participate actively. As a result, this has created a world of information haves and have-nots. In this chapter, after examining the concept of the digital divide, data is presented that shows that those with low incomes and those who are older have little access to technology and the use of computers. Low-income seniors are especially limited in their opportunities to own a computer, and they seldom have the skills needed to use one for e-mail, search the Internet, and so forth, even if they visit a public library where they could use a computer without any cost. Various approaches being used to help seniors learn how to use computers are described, andthen the chapter focuses on two projects that have proved to be successful in this effort. SeniorNet is a national organization that helps establish learning centers around the country. The approach used at one such center, located at Nova Southeastern University in South Florida, requires seniors to pay for their courses. A second project is known as SeniorComp and is supported by private foundation funds. Ten low-income senior citizens are selected for each group of seniors in this project. They are given a complete Dell computer system, and their tuition is paid to take four of the SeniorNet courses. At the end of the fourth course, ownership of the computer system is turned over to the individual participant. To date, the completion rate has been 100%. The approaches used can serve as models for others to modify and use in their own communities. By adopting a similar approach, the impact of the digital divide can be significantly reduced for those low-income seniors that participate in the project. In this way, this portion of the marginal community can be empowered.
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Powledge, Tabitha M. "Science Audiences on the Web." In A Field Guide for Science Writers. Oxford University Press, 2005. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780195174991.003.0020.

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Abstract:
In otherwise hard times, at least one market for science writing appears to be expanding: writing for scientists, particularly online. It's also a market that can offer unusual professional satisfaction. When you write for scientists, you can ignore many of science and medical journalism's topical fads. On the Web, you can pursue subjects that interest you, delve into more of their technical details, and write about them with surprising flexibility and freedom. Like everything else in the dot-corn world, online-only publications for scientists have come and gone. I, for one, am still mourning the disappearance of BioMedNet, which Elsevier dropped at the end of 2003. For several years BMN was an important market. It published at least a couple of news stories every weekday and also covered several basic research conferences annually. But there's good news, too: A few online news operations allied with print publications are still going strong. These outlets, such as TheScientist.com (www.the-scientist.com) and NewScientist.com (www.newscientist.com), publish unique content that does not appear in their print versions. Top weekly journals also publish daily news online—among them Nature (www.nature.com/news) and Science (sciencenow.sciencemag.org). So does the top-tier publication Scientific American (www.sciam.com), which appeals both to those with an armchair interest in science and to scientists themselves. The stories in these online publications—typically short, in the range of 400 to 600 words—are written by both staffers and freelances. One of the best things about writing for scientists on the Web is that it's not like typical Web writing at all. It resembles traditional print writing—but, amazingly, often with fewer constraints. And it is garnished only lightly with electronic doodads. Publications for scientists are not mad for multimedia, so your words don't have to take second (or third) place to video documentaries, interactive quizzes, Flash animation, or chat. Hyperlinks, yes, but only rarely will there be slideshows or snazzy static graphics. Nor is this a deeply collaborative process. Usually it's just you and your editor, who often leaves you to produce your piece in your own way. This is different from Web writing in general, when you might be part of a Web content team whose other members regard you as the least valuable player.
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Conference papers on the topic "Internet delle Cose"

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Ortolani, Chiara. "Morfologia urbana, trasporti, energia: indicatori di impatto." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7910.

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Abstract:
La mobilità svolge un ruolo vitale per il mercato interno, per l’occupazione e, più in generale per la qualità della vita dei cittadini. Rivolgendo l'attenzione al contesto mondiale, europeo e nazionale si vede come sia divenuta una necessità sempre crescente: la mobilità media per persona in Europa, misurata in passeggeri-chilometro per abitante, è aumentata del 7% tra il 2000 e il 2008 e si prevede che nel 2050 i passeggeri-km nell’Europa OECD saranno il doppio rispetto al 2000. Per ciò che riguarda il trasporto merci la domanda ha continuato a crescere oltre il PIL negli ultimi dieci anni (EC, 2011). L’attuale modello di trasporto è basato però sull'uso dei combustibili fossili e sul predominio del trasporto su strada, sia per le merci che per i passeggeri (EC, 2011) e inoltre una larga parte della mobilità oggi esistente potrebbe essere evitata (McLellan & Marshall, 1998). Di conseguenza, tale modello è responsabile del 23% dell’energia consumata in Europa. Circa i tre quarti dipendono dal trasporto su strada (IPCC, 2007) e il consumo energetico, in questo settore, si stima che aumenterà circa dell’80% entro il 2030. In conseguenza del fatto che l’energia consumata in questo settore proviene per il 96% dal petrolio e dai suoi derivati (IPCC, 2007; EC, 2011) questo stesso è responsabile di elevate emissioni di CO2 e altre sostanze clima-alteranti, dell'aumento della temperatura e di rilevanti problemi di salute nelle popolazioni esposte (U.S. EPA, 2010). La forte dipendenza dal petrolio potrebbe inoltre portare a conseguenze severe sulle possibilità di approvvigionamento di merci e spostamento dei cittadini, sulla sicurezza economica e la competitività globale ed europea nei decenni futuri (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). La maggior parte degli spostamenti sono interni alle aree urbane e, per il settore dei trasporti, queste sono le aree che influiscono di più sui cambiamenti climatici e sui consumi energetici globali. La città può essere assimilata ad un organismo (Samaniego & Moses, 2008) e gli spostamenti che si compiono in essa, affinché siano efficaci, devono avvenire attraverso una rete che rappresenti una configurazione ordinata di relazioni -o connettività- (Capra, 1996) che implica una certa forma, una struttura definita (con il rispettivo schema) e uno o più processi specifici (Samaniego & Moses, 2008). Le caratteristiche che osserviamo oggi negli organismi sono il risultato di milioni di anni di evoluzione verso l’ottimizzazione delle strutture: minimizzazione dell’energia spesa per la distribuzione delle risorse e massimizzazione del rendimento. Tendono quindi a minimizzare il loro grado di entropia. Per arrivare ad una configurazione del tessuto connettivo urbano che possa minimizzare il suo grado di entropia è necessario innanzi tutto individuare un insieme di indicatori sulla base dei quali sia possibile caratterizzare lo spazio stesso e che rendano possibili analisi dinamiche della morfologia urbana. In quest’ottica, questo contributo si pone quindi come obiettivo quello di individuare un primo set di indicatori significativi derivati dal confronto tra le caratteristiche delle reti vascolari di un organismo e il tessuto connettivo urbano. The mobility plays a very important role for the internal market, employment and, more generally, the citizens’s life quality that takes great advantages from an effective and sustainable transport system. In the last twenty years, mobility has become an ever increasing necessity: the average mobility per capita in Europe, measured in passenger-kilometres per capita, is increased by 7% between 2000 and 2008 and it is expected that in 2050 the passenger-km OECD Europe will double compared to 2000. Furthermore demand for resources and food is continued to grow well beyond the GDP over the past decade (EC, 2011), enhancing thus the freight. The current transport model that responds to this mobility demand, which also includes a large part of trips that could be avoided (McLellan & Marshall, 1998), is based on the dominance of road transport and use of fossil fuels (EC, 2011), both for freight and transport of passengers. As a conseguence this transport model is accountable for 23% of energy consumed in Europe, and about three quarters of which depends on road transport (IPCC, 2007) It is estimated that energy consumption in this sector will increase by around 80% for 2030. In this sector, the energy consumed originates of 96% from oil and its products (IPCC, 2007; EC, 2011; Lerch, 2011). Therefore, the transport sector is responsible for high emissions of CO2 and other climate-altering gases, for the temperature increase and for significant health problems in population directly exposed to oil-derived pollutants(U.S. EPA, 2010). The strong dependence on oil may also have important consequences on the resource supply and mobility of citizens for the next decades (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). The majority of trips are internal to the urban areas that are affected by this congestion, local air pollution, road accidents and social harms. Finally, urban trips have a major influence on climate change and energy consumption at the global level. Samaniego & Moses (2008) show the similarities existing between cities and organisms. Urban trips are effective if are done through a network representing an ordered configuration of relationships -connectivity-(Capra, 1996) which implies a particular shape, definite structure and one or more specific processes. The characteristics that are observed in organisms today are the result of millions of years of evolution that led to optimized structures that tend to minimize the energy cost for resource allocation thus maximizing their productivity. Therefore, the organisms tend to minimize their degree of entropy. To arrive at a configuration of urban connective tissue that can minimize its level of entropy is first necessary to identify a set of indicators on the basis of which it is possible to characterize the space and make possible dynamic analysis of urban morphology. In this context, the aim of this contribution is to identify a first set of meaningful indicators derived from a comparison of the characteristics of the vascular networks of an organism with the urban connective tissue.
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Borges, Ronaldo C., Francesco D’Auria, and Antonio Carlos M. Alvim. "Independent Qualification of the CIAU Tool Based on the Uncertainty Estimate in the Prediction of Angra 1 NPP Inadvertent Load Rejection Transient." In 10th International Conference on Nuclear Engineering. ASMEDC, 2002. http://dx.doi.org/10.1115/icone10-22135.

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Abstract:
The Code with - the capability of - Internal Assessment of Uncertainty (CIAU) is a tool proposed by the “Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione (DIMNP)” of the University of Pisa. Other Institutions including the nuclear regulatory body from Brazil, “Comissa˜o Nacional de Energia Nuclear”, contributed to the development of the tool. The CIAU aims at providing the currently available Relap5/Mod3.2 system code with the integrated capability of performing not only relevant transient calculations but also the related estimates of uncertainty bands. The Uncertainty Methodology based on Accuracy Extrapolation (UMAE) is used to characterize the uncertainty in the prediction of system code calculations for light water reactors and is internally coupled with the above system code. Following an overview of the CIAU development, the present paper deals with the independent qualification of the tool. The qualification test is performed by estimating the uncertainty bands that should envelope the prediction of the Angra 1 NPP transient RES-11. 99 originated by an inadvertent complete load rejection that caused the reactor scram when the unit was operating at 99% of nominal power. The current limitation of the ‘error’ database, implemented into the CIAU prevented a final demonstration of the qualification. However, all the steps for the qualification process are demonstrated.
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Buongiorno, Vincenzo. "From Global to Local: spontaneous consciousness and artisanal attitude in the self-built city in Latin America - San Martin de las Flores-Mexico’s self-built fabric. A perspective and tools for contemporary design." In 24th ISUF 2017 - City and Territory in the Globalization Age. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/isuf2017.2017.5934.

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Abstract:
In a world stressed by a cultural crisis, carachterised by excessive abstraction and virtuality (ex: R.Reich’s Symbolic-analysts or/and R. Florida’s Creatives), observing self built city constitute not an escape but an exploration to change our point of view and find a new path of development. Self building involves at any scale, a practical attitude and return to an psychosomatic interaction among inhabitants and built environment. Focusing in self-building can become a Slowskij’s “estragement” to reactivate different sensibilities, for a new philosophy in contemporary design. Morphological reading of self-built environments has a double importance: for self-built cities themselves, to give response to the need of social cohesion, for a restructuring that traduces these needs into building and transforms the plural individual needs into a collective urban structure; for the enrichment that this reading can give to the architectural community culture, a new panorama where we can search new path to go over the crisis; The paper focuses on the scales that goes from building and construction material scale to urban fabric scale. Starting from the observation of a brick’s furnace, through the observation of an original constructive system, up to the aggregation of each built organism in the urban fabric it will be possible to read and interpret the formative process and to evaluate, through design experience cases, some new path for the contemporary design that come from this interpretation of self-built: design as a formative process re-activation, artisanal-not authorial sensorial design; References G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia: 1. Lettura dell’edilizia di base, Marsilio, Venezia 1979; Gianfranco Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia: 2. Il progetto nell’edilizia di base, Marsilio, Venezia 1987; L. Pareyson, Estetica : teoria della formatività, Bompiani, Milano 2005; G. Strappa, L’architettura come processo. Il mondo plastico murario in divenire, Franco Angeli, Milano 2014; V. B. Šklovskij, Teoria della prosa, Einaudi, Torino 1976; R. Sennet, L’uomo artigiano, Feltrinelli, Milano 2008; J. F. C. Turner, Abitare come Verbo, in J. F. C. Turner, R. Fitcher (a cura di), Libertà di costruire, Il Saggiatore, Milano 1979;
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Psenner, Angelika, and Klaus Kodydek. "Researching the morphology of the city’s internal micro structure: UPM Urban Parterre Modelling." In 24th ISUF 2017 - City and Territory in the Globalization Age. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/isuf2017.2017.5115.

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Abstract:
As conventional cadastral maps only show building perimeters, they contain no information about the city’s internal structure—about the complex interplay of architecture and its socio-economical use. Thus urban planning seems to spare little thought for what really takes place inside the buildings lining a street, although we perfectly know that the potentials of ground floor use and the structure of the correlating public street space are directly related. The Urban Parterre Modelling UPM-method refers to the city’s “parterre” as a holistic urban system: it covers both built-up and non-built-up areas. Thus street, ground floor and courtyard are treated as entity, so that their interrelations can come to light. Technically the method represents the merging of a common 3D-city-model and a Comprehensive Ground Plan Survey CGPS—a researching technique used in the 1960s until the 1990s (mostly in Italy and Switzerland). This new urban research method has been developed and tested in a pilot study by means of an in depth exploration of an exemplary historical street in Vienna. In September 2015 a new four years research program was financed by the Austrian Science Fund (Austria's central funding organization for basic research, FWF) and launched at the Department of Urban Design at Vienna University of Technology. Within this operational framework a variety of different street-level environments in Vienna are being examined. Given this perspective the paper is therefore addressing the following issues: How was the Viennese ground level originally used? Which urban functions were located there? What are the (historical) interrelations between public space and the life inside buildings? How does this micro system influence urban life and especially pedestrian behaviour?References: CANIGGIA, G. (1986): “Lettura di Firenze – Strukturanalyse der Stadt Florenz”. In Malfroy/ Caniggia: Die morphologische Betrachtungsweise von Stadt und Territorium. Zürich: ETH, Lehrstuhl f. Städtebaugesch. MALFROY, S. (1986): „Die morphologische Betrachtungsweise von Stadt und Territorium“. Zürich : ETH, Lehrstuhl f. Städtebaugeschichte MURATORI, S. (1960): Studi per un operante storia urbana di Venezia. Roma: Istituto Poligrafico dello Stato PETERS, M. (1990): „Stadtgrundriss als Arbeitsinstrument: dem Mittelalter auf der Spur“. In: Hochparterre 1990/4, 30-31 (http://dx.doi.org/10.5169/seals-119191) accessed 23.10.2017 PETERS, M. (1999b): „Elektronische Erfassung eines Industriequartiers: zusammenhängende Grundrissaufnahme in Zürich, ein Experiment“. In: Schweizer Ingenieur und Architekt, Vol.117, 779-784. RUEGG, A. (ed.) (1975): Materialien zur Studie Bern. 4. Jahreskurs 1974/75. Zurich: ETH/Schnebli/Hofer
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Reports on the topic "Internet delle Cose"

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Or, Etti, Tai-Ping Sun, Amnon Lichter, and Avichai Perl. Characterization and Manipulation of the Primary Components in Gibberellin Signaling in the Grape Berry. United States Department of Agriculture, January 2010. http://dx.doi.org/10.32747/2010.7592649.bard.

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Abstract:
Seedless cultivars dominate the table grape industry. In these cultivars it is mandatory to apply gibberellin (GA) to stimulate berry development to a commercially acceptable size. These cultivars differ in their sensitivity to GA application, and it frequently results in adverse effects such as decreased bud fertility and increased fruit drop. Our long term goals are to (1) understand the molecular basis for the differential sensitivity and identify markers for selection of sensitive cultivars (2) to develop new strategies for targeted manipulation of the grape berry response to GA that will eliminate the need in GA application and the undesirable effects of GA on the vine, while maintaining its desirable effects on the berry. Both strategies are expected to reduce production cost and meet growing consumer demand for reduced use of chemicals. This approach relies on a comprehensive characterization of the central components in the GA signaling cascade in the berry. Several key components in the GA signaling pathway were identified in Arabidopsis and rice, including the GA receptors, GID1s, and a family of DELLA proteins that are the major negative regulators of the GA response. GA activates its response pathway by binding to GID1s, which then target DELLAs for degradation via interaction with SLY, a DELLA specific F-box protein. In grape, only one DELLA gene was characterized prior to this study, which plays a major role in inhibiting GA-promoted stem growth and GA-repressed floral induction but it does not regulate fruit growth. Therefore, we speculated that other DELLA family member(s) may control GA responses in berry, and their identification and manipulation may result in GA-independent berry growth. In the current study we isolated two additional VvDELLA family members, two VvGID1 genes and two VvSLY genes. Arabidopsis anti-AtRGA polyclonal antibodies recognized all three purified VvDELLA proteins, but its interaction with VvDELLA3 was weaker. Overexpression of the VvDELLAs, the VvGID1s, and the VvSLYs in the Arabidopsis mutants ga1-3/rga-24, gid1a-2/1c-2 and sly1-10, respectively, rescued the various mutant phenotypes. In vitro GAdependent physical interaction was shown between the VvDELLAs and the VvGID1s, and GAindependent interaction was shown between the VvDELLAs and VvSLYs. Interestingly, VvDELLA3 did not interact with VvGID1b. Together, the results indicate that the identified grape homologs serve as functional DELLA repressors, receptors and DELLA-interacting F-box proteins. Expression analyses revealed that (1) VvDELLA2 was expressed in all the analyzed tissues and was the most abundant (2) VvDELLA1 was low expressed in berries, confirming former study (3) Except in carpels and very young berries, VvDELLA3 levels were the lowest in most tissues. (4) Expression of both VvGID1s was detected in all the grape tissues, but VvGID1b transcript levels were significantly higher than VvGID1a. (5) In general, both VvDELLAs and VvGID1s transcripts levels increased as tissues aged. Unfertilized and recently fertilized carpels did not follow this trend, suggesting different regulatory mechanism of GA signaling in these stages. Characterization of the response to GA of various organs in three seedless cultivars revealed differential response of the berries and rachis. Interestingly, VvDELLA3 transcript levels in the GA-unresponsive berries of cv. Spring blush were significantly higher compared to their levels in the highly responsive berries of cv. Black finger. Assuming that VvDELLA2 and VvDELLA3 are regulating berry size, constructs carrying potential dominant mutations in each gene were created. Furthermore, constitutive silencing of these genes by mIR is underway, to reveal the effect of each gene on the berry phenotype.
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