Academic literature on the topic 'Laboratorio di Comunicazione Militante'

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Journal articles on the topic "Laboratorio di Comunicazione Militante"

1

Oscar Proietti and Antonella Zuccaro. "ITS e Laboratori 4.0: Il trasferimento di Labomec in remoto." IUL Research 1, no. 1 (July 24, 2020): 160–66. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.51.

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Abstract:
In questo articolo viene descritta l’esperienza di virtualizzazione di un’Isola 4.0, un centro di lavoro fondato sulle tecnologie abilitanti 4.0, connesse fra di loro attraverso un protocollo di comunicazione digitale presente nel laboratorio Labomec dell’ITS Umbria. In questo contesto gli studenti hanno potuto apprendere online attraverso attività laboratoriali, cuore e carattere originale della formazione negli ITS, sperimentando la risoluzione di problemi anche attraverso attività di gruppo con docenti di azienda.
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2

Di Berardo, Mara, Margherita Cappelletto, Luca Balletti, Luigi Mazari Villanova, and Roberto Natalini. "Innovative Algorythm Communication. Un laboratorio di comunicazione pubblica della scienza per matematici." Quaderni di Comunicazione Scientifica 1, no. 1 (2021): 187. http://dx.doi.org/10.17454/qdcs01.15.

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3

Carbone, Sara, Roxanna Morote, Silvia Gabrielli, Silvia Rizzi, Odin Hjemdal, Frederick Anyan, and Valeria Donisi. "Sviluppare la resilienza: co-creare un programma di promozione della salute mentale coinvolgendo gli adolescenti del contesto scolastico del Trentino." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (September 2020): 103–22. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002007.

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Abstract:
L'associazione positiva tra il benessere mentale durante infanzia e adolescenza e il benessere in età adulta è dimostrata e richiede azioni preventive e di promozione del benessere. L'articolo riporta i bisogni degli adolescenti Trentini in merito alle abilità utili per il loro benes-sere: 49 studenti hanno partecipato ad una survey e 16 ad un laboratorio per valutare contenuti e metodi di un programma europeo per la resilienza (progetto UPRIGHT). I risultati della survey rivelano l'importanza di fare piani per il futuro e definire obiettivi, lavorare sul senso della propria vita, curare alimentazione, attività fisica, salute in generale, affrontare solitudine e isolamento. Dal laboratorio risultano importanti una migliore comunicazione con docenti e genitori, il miglioramento del clima di classe e della qualità delle relazioni interpersonali.
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Barzaghi, Ilaria M. P. "Milano 1881: l'Esposizione industriale nazionale, la cittŕ, la vita moderna." STORIA IN LOMBARDIA, no. 3 (September 2012): 49–68. http://dx.doi.org/10.3280/sil2011-003004.

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Abstract:
L'Esposizione industriale nazionale di Milano del 1881 venne realizzata a vent'anni dall'Unitŕ d'Italia, per affermare un modello di sviluppo in grado di trasformare l'Italia in un paese industriale moderno. Milano č la sede elettiva di questo evento in quanto autentico laboratorio della modernitŕ del paese. In Italia la modernitŕ, che viene prevalentemente testimoniata nell'Esposizione milanese del 1881 e rappresentata soprattutto sui mezzi di comunicazione non specialistici, ha eminentemente a che fare con le "immagini della vita moderna" (ovvero urbana) di matrice baudelairiana, piů che con l'esaltazione del progresso scientifico e tecnico, segnatamente industriale e meccanico.
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5

Tavosanis, Mirko. "INTEGRAZIONE DI TESTO E IMMAGINE NELLA COMUNICAZIONE DIGITALE." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023): 47–62. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19648.

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Abstract:
Il contributo presenta in modo critico i sistemi e le pratiche con cui testo e immagine sono (o non sono) integrati nella comunicazione digitale. Le situazioni descritte riguardano sia la comunicazione in lingua italiana sia, più in generale, il contesto della comunicazione in molte società contemporanee. Vengono inoltre presi in esame due casi particolari: il modo in cui l’integrazione tra testo e immagine viene trattata dai manuali universitari di scrittura e i casi di integrazione tra testo e immagine in un laboratorio di scrittura tenuto presso l’Università di Pisa e dedicato alla stesura di voci di Wikipedia. L’assieme delle esperienze fa ritenere che affrontare in modo consapevole il rapporto tra testo e immagine possa portare a effetti positivi a livello sia educativo sia comunicativo. Integration of text and image in digital communication The paper critically presents the ways and practices by which text and images are, or are not, integrated in contemporary digital communication. The situations described concern both Italian-language communication and, more generally, the context of communication in many contemporary societies. Two particular cases are also examined: the way in which the integration between texts and images is covered by university writing manuals and cases of integration between texts and images in a writing lab taught at the University of Pisa and dedicated to writing Wikipedia entries. Taken together, the experiences suggest that consciously addressing the relationship between text and image can lead to positive effects in a variety of educational and communicative settings
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6

Armondi, Simonetta, Alessandro Balducci, Martina Bovo, and Beatrice Galimberti. "Una tecnologia per l'immaginazione. Preparedness, pianificazione e politiche urbane. Intervista a Frédéric Keck e." TERRITORIO, no. 97 (February 2022): 154–59. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12940.

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Abstract:
Il contributo propone un'intervista a due antropologi: Frédéric Keck, direttore del Laboratorio di antropologia sociale (CNRS-Collège de France-ehess) e Andrew Lakoff, docente di sociologia e comunicazione (University of Southern California). Da tempo si sono interrogati sulle relazioni tra azione pubblica, emergenza e costruzione di dispositivi di biosicurezza, mettendo a fuoco la costruzione della ‘preparedness'.Sembra, questa, una prospettiva di grande interesse per comprendere limiti e possibilità dell'assunzione di un approccio ispirato al concetto di preparedness nel campo della pianificazione e delle politiche urbane.
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7

Boccacci, Daniel. "Il laboratorio "Il filo di Arianna" Un'esperienza tra le nuove frontiere dell'apprendimento." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 43 (June 2012): 41–49. http://dx.doi.org/10.3280/las2012-043005.

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Abstract:
Il saggio prende in esame il nuovo stile cognitivo dei giovani, che, in simbiosi con le tecnologie digitali, apprendono in maniera multitasking, condividendo conoscenze e resistendo ad approcci sistemici. Tali caratteristiche si presentano in forme talmente marcate e naturali, da far pensare a un nuovo orizzonte antropologico, evidente nelle difficoltÀ di comunicazione tra giovani e insegnanti, oggigiorno vera urgenza della scuola. Per le sue potenzialitÀ multicodice, "Il filo di Arianna", laboratorio coordinato dall'autore e rivolto a ragazzi della scuola secondaria di primo grado con disturbi specifici dell'apprendimento, viene proposto qui come pratica didattica da estendere a tutti i preadolescenti che, in quanto nativi digitali, si possono considerare ‘dislessici generazionali'.
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8

Cacopardi, Irene. "Internet e letteratura: la fine di un idillio?" ENTHYMEMA, no. 30 (January 2, 2023): 105–17. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19553.

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Abstract:
L’influenza esercitata dalle nuove tecnologie dell’informazione sulla creazione e sulla pratica letteraria, così come le evoluzioni e i mutamenti dei modi di comunicazione e di produzione delle opere, conducono ad analizzare il grande laboratorio che è il web e il rapporto che esso intrattiene con la letteratura. Dopo più di vent’anni, questa relazione sembra entrare in una fase più istituzionalizzata, in cui l’entusiasmo lascia il posto a posizioni più prudenti, anche da parte di autori integrati. Per tale ragione, lo scopo di questa riflessione è l’analisi dello sguardo che alcuni autori portano sulla rete e sulle dinamiche socio-culturali a cui dà vita. Partendo dalla riflessione condotta dal collettivo Wu Ming sul blog Giap e prendendo in esame Panorama di Tommaso Pincio e Anteprima Mondiale di Aldo Nove, si cercherà di analizzare le trasformazioni prodotte nel campo socio-letterario dall’uso delle nuove tecnologie e di capire le critiche mosse alla mediasfera e alle sue pratiche comunicative nella società contemporanea.
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9

Spagnolo, A. G., D. Sacchini, G. Torlone, and A. A. Bignamini. "Il laboratorio del Comitato Etico - 1. Istituzione e procedure operative standard." Medicina e Morale 48, no. 2 (April 30, 1999): 221–63. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.804.

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Abstract:
L’articolo, il primo di una serie di contributi 2ad hoc2 che verranno pubblicati su “medicina e Morale”, intende esaminare in concreto i problemi pratici inerenti l’attivazione e il funzionamento dei Comitati Etici (CE) alla luce dell’emanazione delle specifiche linnee-guida dell’Uniione Europea (International Conference on Harmonisation – Good Clinical Practice, ICH-GCP) e dei Decreti del Ministero della Sanità che le hanno recepite e regolamentate in Italia. Gli autori, dopo aver preso in considerazione il ruolo dei CE nell’iter della sperimentazione clinica di nuovi prodotti farmaceutici e dei dispositivi medici, si soffermano sul tema dell’istituzione e della legittimità dei CE secondo la normativa vigente. Vengono inoltre fornite indicazioni dettagliate sui primi “obblighi” che i CE si ttrovano ad assolvere e cioè la preparazione “ex novo”/revisione dello statuto istitutivo e del regolamento interno con le relative procedure operative standard (Standard Operative Procedures o SOP). Tali indicazioni si basano non solo sui citati decreti, ma anche sulle diverse linee-guida internazionali in materia. Riguardo allo statuto vengono evidenziati gli elementi considerati irrinunciabili nella sua stesura: 1. i principi di riferimento; 2. le funzioni del Comitato; 3. la composizione. In merito alle SOP, i punti indispensabili ai fini della loro elaborazione riguardano le procedure inerenti: 1. riunioni, cariche e avvicendamento dei membri del CE; 2. presentazione della richiesta di approvazione al CE; 3. l’esame della documentazione presentata; 4. la decisione del parere; 5. la comunicazione del parere; la emissione del giudizio di notorietà; 6. il monitoraggio della sperimentazione; 7. l’archiviazione e l’accesso alla documentazione; 8. la revisione delle procedure e gli eventuali allegati. In appendice all’articolo vengono infine proposti due facsimile di statuto del CE e di SOP, che possono essere utilizzati come base per redigere e adattare alle realtà locali tali documenti da parte dei singoli CE.
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Di Giusto, Anna. "Educazione emotiva e linguaggio interculturale." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2020): 92–104. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2020oa10079.

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Abstract:
La presente ricerca nasce dal tentativo di rispondere all'urgenza, sempre più avvertita nella scuola italiana a forte impronta multiculturale, di individuare una modalità di risposta a uno dei principi cardine dell'educazione, ovvero quello dell'accoglienza. Sulla linea di pensiero della Scuola di Barbiana, ripresa e approfondita anche dal convegno SIPED tenutosi a Catania nel 2014, il progetto si è proposto di dare corpo a una nuova forma di pedagogia militante. Con questo termine si intende la messa in atto di una sperimentazione volta a realizzare il principio della "rimozione degli ostacoli" di cui parla l'articolo 3 della Carta Costituzionale, a prescindere dal quale non si può attuare una concreta uguaglianza tra futuri cittadini. L'accoglienza degli studenti non italofoni è la sfida più importante della scuola di oggi e del futuro. Il presente laboratorio sulle emozioni è stato pensato per aiutare questi alunni, ma anche i loro compagni italiani, a comprendere il proprio disagio. In questo modo, si è cercato di favorire il clima di collaborazione della classe. Il risultato è stato un miglioramento del rendimento scolastico di tutti gli studenti, ma in particolare si è modificata la percezione di sé e dell'altro, favorendo la collaborazione e attenuando il livello di competitività degli studenti.
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Dissertations / Theses on the topic "Laboratorio di Comunicazione Militante"

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Pancaldi, Stefano. "Un sistema middleware di comunicazione per gli strumenti di un laboratorio di analisi cliniche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5639/.

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NARDACCI, MARTINA. "Terrae incognitae dell’arte. Narrazioni e mappe della vita quotidiana nelle pratiche artistiche." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/11573/944089.

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Abstract:
La tesi esplora le modalità di dichiarare l'identità tra arte e vita attraverso diversi assi temporali e diversi movimenti: il movimento Dada tedesco e quello francese, l'Internazionale Situazionista e il GRAV, il Laboratorio di Comunicazione Militante, la videoarte in Europa e negli Stati Uniti come strumento di contestazione, la net.art e i movimenti contro la globalizzazione dentro e fuori il web, fino ad alcuni esempi di arte pubblica e esperimenti di cartografica critica. Viene esplorato un secolo di movimenti artistici e politici collettivi che, di volta in volta, utilizzano i mezzi tecnologici a loro più vicini per affermare con convinzione che l'arte non è "altra" dalla vita quotidiana ma, piuttosto, la riflette e può essere strumento per il suo miglioramento.
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Books on the topic "Laboratorio di Comunicazione Militante"

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Sorrentino, Carlo, ed. Comunicare l’Università di Firenze. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-619-0.

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Abstract:
Il volume presenta i principali risultati dei primi due anni di attività del Laboratorio di comunicazione dell’Università di Firenze, che riunisce saperi, competenze e professionalità operanti all’interno dell’Ateneo fiorentino sui temi della comunicazione istituzionale. Sei contributi scaturiti da altrettanti percorsi di ricerca, coordinati da Gaetano Aiello, Marco Biffi, Simone Guercini, Giuseppe Lotti, Saverio Mecca, Carlo Sorrentino e Luca Toschi, tesi ad analizzare l’identità istituzionale dell’Ateneo, la sua reputazione nei diversi stakeholders, i percorsi di definizione di una chiara immagine coordinata, l’appropriatezza del linguaggio adoperato.
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2

P, Samek Ludovici, ed. Laboratorio di scrittura: Un nuovo ambiente per l'apprendimento : le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Scandicci, Firenze: Nuova Italia, 1995.

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3

Caiti, Ombretta, and Ombretta CAITI. Laboratorio Di Tecnologie Dell' Informazione e Della Comunicazione: Indirizzo Servizi per l'agricoltura e lo Sviluppo Rurale. Independently Published, 2019.

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