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Dissertations / Theses on the topic 'Letteratura per ragazzi'

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Beltrame, Serena <1995&gt. "Nella tana del coniglio. Viaggio nella letteratura per ragazzi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16029.

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Abstract:
La tesi affronta il tema della letteratura per ragazzi, evidenziando la complessità e la diversità dei libri che appartengono a questo genere. Dopo aver definito la materia e considerata la sua evoluzione nel tempo, si analizzano alcuni libri per ragazzi, come Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, Le avventure di Pinocchio, Peter Pan e Le Cronache di Narnia, per dimostrare come la letteratura per ragazzi sia in realtà un genere adatto a tutti, che può affascinare sia i bambini che gli adulti.
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Maschietto, Marta <1991&gt. "«Con gli occhi degli altri». Percorsi tematici nella letteratura per ragazzi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7145.

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Abstract:
La tesi si propone di analizzare il sistema letterario della letteratura per ragazzi da un punto di vista critico-teorico, per dimostrare come lo studio di questa materia possa interessare anche agli studi umanistici e non solo alla pedagogia. Il lavoro è diviso in tre capitoli: nel primo capitolo si illustreranno alcune problematiche insite nella letteratura per ragazzi, a cominciare dalla sua denominazione; nel secondo capitolo si analizzerà in che modo la letteratura per ragazzi abbia fatto propri i generi romanzeschi in prosa della letteratura tradizionale; nel terzo capitolo si evidenzieranno tre luoghi letterari costanti in questo tipo di letteratura, traendo alcuni esempi da una selezione di romanzi editi dall'anno 2000 ad oggi. Infine, alla luce di quanto affermato nella sezione centrale, si cercheranno di applicare alla letteratura per ragazzi le osservazioni de "Le lezioni americane" di Italo Calvino sulla letteratura del nuovo millennio.
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Laurenza, Filomena Ilaria. "La letteratura per ragazze e ragazzi in prospettiva di genere: un’analisi su corpus della collana Ex Libris di EL." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di studiare un corpus di estratti di romanzi originali italiani e tradotti dall’inglese e dal francese provenienti dalla collana per ragazze/i Ex Libris del Gruppo EL. La letteratura per ragazze/i è oggi un caso editoriale e gioca un ruolo fondamentale nella crescita dei/lle giovani lettori/trici. Tuttavia, può anche promuovere rappresentazioni di genere stereotipate. Lo studio qui presentato mira a individuare fenomeni linguistici problematici in prospettiva di genere e a descriverne l'evoluzione diacronica. Nel primo capitolo presenteremo la letteratura per l’infanzia, l’ambito in cui la sezione per ragazze/i nasce e si sviluppa, con un focus sul contesto italiano. Successivamente, presenteremo le riflessioni femministe sul sessismo dei modelli educativi e della lingua dei prodotti culturali per l’infanzia. Offriremo poi una panoramica del mercato editoriale per l’infanzia, descrivendo le realtà più innovative nell’ambito della promozione della parità di genere. Nel secondo capitolo ci occuperemo della trattazione storica e teorica dei Translation Studies, con un focus sul Cultural turn, che ha portato all’emergere della teoria femminista della traduzione. Seguirà un terzo capitolo sulle caratteristiche e le problematiche della traduzione della letteratura per l’infanzia, con un approfondimento sulle sue affinità con la traduzione femminista. Nel quarto capitolo tratteremo il fruttuoso rapporto tra Corpus Linguistics, studi letterari e stilistici e Translation Studies. Nel quinto capitolo verrà presentata la collana oggetto di studio e si evidenzierà la sua somiglianza con la collana francese Page Blanche di Éditions Gallimard, che verrà contestualizzata in ottica sociologica. Il sesto capitolo è dedicato, infine, alla costruzione del corpus e allo studio empirico della collana Ex Libris, che si concentrerà sullo studio dei lemmi che identificano le figure genitoriali, personaggi centrali nella produzione per ragazze/i.
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Barbieri, Margherita. "Les mots pour combattre le sexisme: proposta di traduzione di un libro "documentaire" per ragazze e ragazzi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’obiettivo del presente elaborato è quello di presentare una proposta di traduzione dal francese all’italiano di alcuni estratti di "Les mots pour combattre le sexisme", un libro “documentaire” per ragazze e ragazzi di Jessie Magana e Alexandre Messager pubblicato nel 2019. L’opera vuole sensibilizzare i giovani sul sessismo, un grave problema sociale che da secoli condiziona la vita di ogni persona indipendentemente dal genere, età, orientamento sessuale o classe sociale; attraverso l’analisi di sessanta parole comuni legate a questo fenomeno, gli scrittori vogliono fornire ai lettori le basi per poter comprendere il problema e coinvolgerli nella lotta contro le discriminazioni di genere. Il primo capitolo della tesi è dedicato alla letteratura per l’infanzia e l’adolescenza, una produzione letteraria fondamentale per la crescita e lo sviluppo dei giovani, e all’analisi delle problematiche di genere presenti all’interno di testi scolastici e racconti per bambine/i. Nel secondo capitolo vengono presentati i due scrittori insieme ad una breve introduzione al libro, seguiti poi dalla proposta di traduzione di alcune pagine. Il terzo ed ultimo capitolo, infine, offre un commento alle problematiche traduttive riscontrate e alle strategie utilizzate.
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Gentilini, Livia. "La letteratura per ragazzi e Lemony Snicket: proposta di traduzione di “The Beatrice Letters”." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10758/.

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Abstract:
L’obiettivo del presente elaborato è quello di fornire una proposta di traduzione del libro per ragazzi “The Beatrice Letters” dell’autore statunitense Lemony Snicket, pubblicato dalla casa editrice HarperCollins nel 2006. Nel primo capitolo vengono enunciati i propositi dell’elaborato, mentre il secondo capitolo ospita una panoramica della letteratura per ragazzi, a cui segue una presentazione della teoria della traduzione con particolare attenzione alla metodologia legata alla letteratura per l’infanzia. Il terzo capitolo si sofferma invece sulla figura dell’autore e sulle sue opere per poter comprendere appieno il testo in esame. Il capitolo contiene anche la proposta di traduzione vera e propria, corredata da relativo commento che analizza le principali problematiche traduttive riscontrate. Infine, i capitoli successivi presentano una breve conclusione oltre che la bibliografia e sitografia consultate.
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Mezzolani, Laura. "Osterreichisches deutsch nella letteratura per bambini e per ragazzi: Achtung! vranek sieht ganz harmlos aus, di christine nostlinger." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8196/.

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Abstract:
Analisi del tedesco austriaco nella letteratura per bambini e per ragazzi attraverso la lettura di "Achtung! Vranek sieht ganz harmlos aus", di Christine Nöstlinger. Breve excursus storico sulla letteratura per bambini e studio delle differenze grammaticali rispetto al tedesco standard con l'aiuto di esempi tratti dal libro.
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Piroddi, Alessandra. "El despertar de Cervantes di Vicente Muñoz Puelles: proposta di traduzione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’oggetto del presente elaborato di tesi è la proposta di traduzione dallo spagnolo all’italiano del romanzo di Letteratura per l’infanzia e per ragazzi El despertar de Cervantes pubblicato nel 2016 da Vicente Muñoz Puelles. L’elaborato si articola su tre capitoli. Il primo è dedicato a un’approfondita analisi del testo di partenza, in cui si delineano innanzitutto la biografia e la ricca produzione dell’autore, che abbraccia una notevole pluralità di generi e comprende titoli rivolti sia a bambini e ragazzi, sia a lettori adulti, oltre al suo approccio alla letteratura e, in particolare, a Cervantes, un autore di cui è innamorato fin dall’infanzia; seguono poi l’analisi degli elementi paratestuali e le sezioni dedicate alla trama, al tempo della storia e ai numerosi luoghi in cui essa si svolge (con una digressione su alcuni interessanti eventi culturali di cui si fa menzione nel romanzo), ai personaggi principali, alle questioni stilistiche e, infine, ai temi e ai valori espressi nel testo. Nel secondo viene riportata la proposta di traduzione. Infine, nel terzo, dopo aver delineato le strategie metodologiche riguardanti il processo traduttivo, vengono elencati e commentati gli aspetti salienti della traduzione, come la resa del titolo, di toponimi e antroponimi, degli aspetti lessicali, morfosintattici, stilistici e culturali, delle frasi idiomatiche, dei modi di dire e dei giochi di parole e dei riferimenti intertestuali.
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Crociani, Martina. "Tradurre il trauma nella letteratura per ragazzi: proposta di traduzione del romanzo La Décision di Isabelle Pandazopoulos." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Questo elaborato intende presentare e analizzare la traduzione dal francese all'italiano del romanzo per ragazzi "La Décision" dell'autrice francese Isabelle Pandazopoulos. L'opera affronta tematiche di genere quali lo stupro, la negazione di gravidanza e l'adozione, che la rendono potenzialmente adatta anche a un pubblico più adulto. Il primo capitolo dell'elaborato fornisce una panoramica della letteratura Young Adult in Italia e in Francia, analizzandone nello specifico il lettorato, i filoni letterari e le tematiche ricorrenti. A questa si aggiunge inoltre una considerazione su testo e paratesto nella letteratura per ragazzi. Il secondo capitolo, invece, si occupa dell'autrice e del romanzo in senso stretto, oltre a un approfondimento delle principali tematiche di genere trattate. In seguito, il terzo capitolo presenta la proposta di traduzione, preceduta da una breve descrizione della trama dei capitoli selezionati. Infine, il quarto e ultimo capitolo è incentrato sulle difficoltà traduttive riscontrate in fase di traduzione e sulle relative strategie adottate, nonché su una possibile pubblicazione del romanzo all'interno del mercato editoriale italiano. Nello specifico, al fine di investigare sulla "pubblicabilità" di "La Décision", si è utilizzato l'applicativo Moduli Google, il cui sondaggio è stato utile al fine di verificare l'interesse di un campione selezionato nei confronti della negazione di gravidanza e della sua trattazione in letteratura. In generale, il lavoro di traduzione e di ricerca è stato possibile grazie anche all'incontro con l'autrice e con l'editor della casa editrice Gallimard Jeunesse, all'interno del progetto di ricerca tesi all'estero della durata di un mese svolto a Parigi.
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ARTICONI, ANGELA. "L’arte nell’editoria per bambini: arte di carta." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2016. http://hdl.handle.net/11369/351644.

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Abstract:
Abstract La struttura di questo lavoro propone una prima parte intitolata Dal diritto di essere bambini ai diritti dei bambini, dedicata alla storia dell’infanzia: la costruzione sociale di una categoria controversa. Se lʼinfante è oggi considerato come un individuo con la sua personalità, i suoi gusti e i suoi desideri, ciò è il risultato di una lunga costruzione sociale della categoria “bambinoˮ: siamo passati da una totale mancanza di status nelle società ancestrali, ad un posto di primo piano del fanciullo nel XXI secolo. Dagli inizi del Novecento, quindi, la centralità del bambino e della bambina, ne fanno finalmente soggetti giuridici e portatori di bisogni ed esigenze particolari: si apre la strada per la loro tutela attraverso i diritti dellʼinfanzia. Uno sguardo storico ai diritti dei bambini, per giungere allʼanalisi della Carta dei diritti dei bambini allʼarte e alla cultura, presentata a Bologna all’inizio di marzo 2011: diciotto principi per affermare il diritto dei piccoli all’arte e alla cultura racchiusi in un libro illustrato pubblicato da Edizioni Pendragon. La seconda parte della tesi, Storia e panorama dellʼevoluzione editoriale arte˗bambini, indaga sulle prime pubblicazioni artistiche europee rivolte allʼinfanzia, partendo dalla forte influenza del Costruttivismo russo, passando ad esaminare lʼattivissima Francia, precorritrice in questo campo sin dagli anni Cinquanta, la Germania dove la presenza dei libri dʼarte per bambini è datata e lʼambito anglosassone che, sin dalla seconda metà dellʼOttocento, ha dato i natali ai progenitori degli artisti contemporanei, che dedicano la loro attenzione all’immaginario infantile prima tramite i picturebook e successivamente con infiniti childrenʼs art books. In Italia non si può tracciare una vera e propria storia dellʼeditoria dʼarte per ragazzi. Molte le case editrici che hanno inserito nel loro catalogo libri che, in maniera trasversale, si rivolgono allʼarte per bambini e ragazzi o che, semplicemente, si prefiggono lʼobiettivo di spiegare ai giovani come disegnare, come usare i colori, o imparare le tecniche artistiche più importanti ma, almeno fino al 2004 quando nasce Artebambini, non esistono editori che si sono dedicati esclusivamente a questo tema. Possiamo però parlare di una storia di illustratori influenzati dalle correnti artistiche tardo ottocentesche e dei primi del Novecento, di libri˗dʼarte, di volumi e/o collane nate allʼinterno delle diverse case editrici, dalle più importanti alle minori, da quelle che pubblicano libri per adulti e per ragazzi, a quelle che si dedicano solo a testi per bambini, fino a quelle specializzate nellʼarte. Un percorso lungo ma davvero interessante che principia agli inizi del Novecento ed esplode negli anni Settanta con la collana di Pinin Carpi “Lʼarte per i bambiniˮ. Il decennio 1990˗2000 è di crescita costante: nascono piccole realtà editoriali connotate da una precisa progettualità, propri spazi di fruizione, specializzate nella pubblicazione di albi illustrati, con una marcata ricerca visiva, o in settori specifici quali l’intercultura o i temi sociali, la divulgazione e tantissimi altri progetti. E dagli anni Novanta, in ritardo rispetto al resto dʼEuropa, comincia una lenta diffusione dei libri dʼarte per bambini: accanto alle collane pioniere ˗ come quella della Vallardi ˗ sono sempre più numerose le iniziative editoriali in questo settore, pur se non tutte di alto livello poiché alcune pubblicazioni tendono ad assomigliare un poʼ troppo a libri di testo. Si prosegue quindi con lʼanalisi dellʼascesa di tale prodotto editoriale nel terzo capitolo, LʼArte di carta nel terzo millennio, scoprendo case editrici indipendenti che curano l’aspetto visivo, la ricerca grafica, la qualità della scrittura, la bellezza delle storie, per incidere profondamente sullʼeducazione allo sguardo, per educarlo alla bellezza. Libri d’arte per bambini, albi illustrati, libri senza parole, fumetti (e/o graphic novel), magnifici giardini dell’immaginario che devono essere coltivati per avvicinare lʼinfanzia a questo mondo immaginifico con allegria e curiosità, per una realizzazione consapevole di sé come individuo, con una sua personalità ben definita: stimolare e affascinare la sua fantasia, risvegliare il suo desiderio di conoscenza, comunicare un senso di venerazione per le meraviglie del mondo. Perché, come scriveva Bruno Bettelheim, «in un mondo che non fosse pieno di meraviglia, non varrebbe proprio la pena di crescere e di abitare»1. Schermi dʼarte è il titolo del quarto capitolo che nasce dallʼesigenza di non soffermarsi solo sullʼoggetto libro come “ausilio dʼarteˮ, ma esplorando tutto ciò che vive intorno ad esso o ne è una sua derivazione: dai primissimi video di Bruno Munari della TV nazionale (1956), ai vhs prodotti dal suo genio negli anni Novanta, Lʼarte come gioco, al cane blu Peo pubblicato in dvd da Gallucci, fino ai cartoni animati di Matì e Dadà, per la tv dei bambini che va a spasso nellʼarte, ai testi filmici dedicati. Imprescindibile appare lʼanalisi delle app, importanti strumenti ed elementi indispensabili in tutti gli ambienti di apprendimento, compresi quelli artisti e museali: non pare raro trovare, allʼinterno delle sale di una mostra, grazie allʼutilizzo delle nuove tecnologie come smarthphone, tablet e altri device, ausili digitali per il bambino, che può essere sollecitato favorevolmente attraverso immagini, suoni e altri stimoli sensoriali a giocare e ad interagire direttamente allʼinterno dello spazio espositivo. Ne derivano nuove forme di apprendimento e conoscenza artistica, oltre che tecnologica che possono aiutare lo sviluppo dei bambini, fornendo nuove opportunità di sperimentazione, di esplorazione e di auto ˗espressione. Infine, in appendice, non solo lo studio dei testi e dei media dedicati all’arte ma anche la preziosa possibilità di interloquire con esperti del settore, una piccola indagine qualitativa, unʼintervista sui temi della ricerca a scrittori, illustratori, educatori museali, formatori, che donano spessore con le loro riflessioni sui bambini, sullʼarte, sulla creatività. Una lettura critica di operatori del settore che dedicano il loro lavoro, il loro mestiere, la propria arte e la propria attenzione al mondo dellʼinfanzia. 1 Bettelheim, B., La Vienna di Freud, Milano, Feltrinelli, 1990, p. 169.
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Uhlirova, Klara <1981&gt. "Infanzie migranti. La narrativa per ragazzi nelle opere di scrittrici indiane residenti nel Regno Unito e in Canada." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4719/1/Klara.Uhlirova%2C_tesi_2012.pdf.

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Abstract:
L’oggetto dell’analisi si situa all’intersezione di diversi ambiti disciplinari: letteratura, scienze dell’educazione, sociologia, psicologia. Nel presente lavoro, viene privilegiata un’analisi tematica della narrativa e la definizione identitaria delle “infanzie migranti” viene declinata seguendo percorsi di lettura che mettano in risalto alcune prospettive ricorrenti nei romanzi. Il corpus letterario selezionato include alcuni romanzi scritti in lingua inglese da sei scrittrici di origine indiana, in particolare Jamila Gavin, Rachna Gilmore, Anjali Banerjee, Rukhsana Khan, Ravinder Randhawa e Meera Syal. Nel primo capitolo si tracciano le premesse teoriche e metodologiche del lavoro, definendo il genere della letteratura per l’infanzia e interrogandoci sulle sue specificità in un contesto postcoloniale qual è quello indiano. Il secondo capitolo è dedicato alla definizione identitaria delle seconde generazioni, in particolar modo di quelle indo-britanniche e indo-canadesi, cui appartengono i protagonisti dei romanzi presi in esame. Nel terzo capitolo viene posta attenzione agli elementi che concorrono alla definizione identitaria dei giovani protagonisti dei romanzi, i quali si interrogano sul loro essere e sull’appartenenza interculturale. I dialoghi intergenerazionali tra i protagonisti e i nonni - o altre figure di guida - permettono alle scrittrici di raccontare la storia dell’India coloniale e della lotta per l’indipendenza dal punto di vista degli esclusi dalla storiografia ufficiale. Nel capitolo conclusivo si argomenta invece come la definizione identitaria si attui per mezzo dello spazio, tramite l’appartenenza ai luoghi, spazi caricati di significato, e per mezzo del viaggio, che può essere reale, immaginario o iniziatico. In tutti i casi, il viaggio porta alla scoperta del Sé, di un’identità ibrida e molteplice da parte dei personaggi.<br>The object of the work is at the intersection of different disciplines: literature, education, sociology and psychology. The thesis includes a thematic analysis of some novels written in English language by six women writers of Indian origin, in particular, Jamila Gavin, Rachna Gilmore, Anjali Banerjee, Rukhsana Khan, Ravinder Randhawa and Meera Syal. The first chapter traces the theoretical premises and the methodological framework, defining the genre of children's literature and questioning about its specificity in a postcolonial context. The second chapter is dedicated to the second generation identity issue, in particular on the Indo-British and Indo-Canadian identity definition. The third chapter focuses on the intergenerational dialogue between the protagonists and their grandparents, including the standpoint of those excluded from official history. Furthermore, it analyses the perception of diversity and the self-definition of youth through clothing. The final chapter deals with the definition of identity carried through spaces, places and journeys.
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Uhlirova, Klara <1981&gt. "Infanzie migranti. La narrativa per ragazzi nelle opere di scrittrici indiane residenti nel Regno Unito e in Canada." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4719/.

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Abstract:
L’oggetto dell’analisi si situa all’intersezione di diversi ambiti disciplinari: letteratura, scienze dell’educazione, sociologia, psicologia. Nel presente lavoro, viene privilegiata un’analisi tematica della narrativa e la definizione identitaria delle “infanzie migranti” viene declinata seguendo percorsi di lettura che mettano in risalto alcune prospettive ricorrenti nei romanzi. Il corpus letterario selezionato include alcuni romanzi scritti in lingua inglese da sei scrittrici di origine indiana, in particolare Jamila Gavin, Rachna Gilmore, Anjali Banerjee, Rukhsana Khan, Ravinder Randhawa e Meera Syal. Nel primo capitolo si tracciano le premesse teoriche e metodologiche del lavoro, definendo il genere della letteratura per l’infanzia e interrogandoci sulle sue specificità in un contesto postcoloniale qual è quello indiano. Il secondo capitolo è dedicato alla definizione identitaria delle seconde generazioni, in particolar modo di quelle indo-britanniche e indo-canadesi, cui appartengono i protagonisti dei romanzi presi in esame. Nel terzo capitolo viene posta attenzione agli elementi che concorrono alla definizione identitaria dei giovani protagonisti dei romanzi, i quali si interrogano sul loro essere e sull’appartenenza interculturale. I dialoghi intergenerazionali tra i protagonisti e i nonni - o altre figure di guida - permettono alle scrittrici di raccontare la storia dell’India coloniale e della lotta per l’indipendenza dal punto di vista degli esclusi dalla storiografia ufficiale. Nel capitolo conclusivo si argomenta invece come la definizione identitaria si attui per mezzo dello spazio, tramite l’appartenenza ai luoghi, spazi caricati di significato, e per mezzo del viaggio, che può essere reale, immaginario o iniziatico. In tutti i casi, il viaggio porta alla scoperta del Sé, di un’identità ibrida e molteplice da parte dei personaggi.<br>The object of the work is at the intersection of different disciplines: literature, education, sociology and psychology. The thesis includes a thematic analysis of some novels written in English language by six women writers of Indian origin, in particular, Jamila Gavin, Rachna Gilmore, Anjali Banerjee, Rukhsana Khan, Ravinder Randhawa and Meera Syal. The first chapter traces the theoretical premises and the methodological framework, defining the genre of children's literature and questioning about its specificity in a postcolonial context. The second chapter is dedicated to the second generation identity issue, in particular on the Indo-British and Indo-Canadian identity definition. The third chapter focuses on the intergenerational dialogue between the protagonists and their grandparents, including the standpoint of those excluded from official history. Furthermore, it analyses the perception of diversity and the self-definition of youth through clothing. The final chapter deals with the definition of identity carried through spaces, places and journeys.
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Aramani, Beatrice. "Raccontare l'immigrazione nella letteratura per ragazzi: proposta di traduzione del libro "Adama ou la vie en 3D" di Valentine Goby." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10765/.

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Abstract:
Questo elaborato finale presenta la proposta di traduzione di alcuni capitoli del volume "Adama ou la vie en 3D" di Valentine Goby. Questo testo fa parte della collana Français d'ailleurs, sostenuta e promossa dalla Cité nationale de l'histoire de l'immigration di Parigi. Dopo un breve riassunto della storia di questa istituzione, propongo una traduzione di tre capitoli che trattano il tema delle leggi relative al rilascio dei documenti agli immigrati, seguita da un'analisi di traduzione a livello lessicale e morfosintattico, per poi passare a un approfondimento sulla situazione politica e sociologica della Francia degli anni '80 e '90, periodo in cui si svolge il racconto.
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Vitiello, Selene. "Proposta di traduzione del libro per ragazzi di Marie Desplechin "Le belle Adèle"." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13757/.

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Abstract:
Questa tesi, come già anticipato dal titolo, mira a proporre una traduzione a qualche capitolo del libro per ragazzi La belle Adèle dell’autrice Marie Desplechin. La belle Adèle è la storia di Adele, una giovane studentessa delle scuole medie, e dei suoi problemi adolescenziali, legati al suo essere poco femminile e poco integrata nella gerarchia scolastica delle scuole medie. La tesi prevede: - un'analisi del testo di partenza sotto un'ottica lessicale, idiomatica e storico-culturale, con un focus sui problemi più rilevanti che si sono presentati a livello traduttologico; - la traduzione di quattro capitoli del libro; - un'analisi del testo di arrivo che mira a sciogliere i dubbi posti durante l'analisi del testo di partenza.
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Martelli, Cesare. "Le questioni di genere nella letteratura per ragazzi: "Como tú: 20 relatos + 20 ilustraciones por la igualdad" di Fernando Marías Proposta di traduzione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23405/.

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Abstract:
L'elaborato di tesi si focalizza sulla proposta di traduzione dell'innovativo progetto editoriale "Como tú, 20 relatos + 20 ilustraciones por la igualdad" a cura di Fernando Marías, con la collaborazione di quaranta tra autori/autrici e illustratori/illustratrici. Il lavoro si articola in tre capitoli. Nel primo capitolo si propone l’analisi del testo di partenza iniziando da un breve riassunto di ciascun racconto e presentando la struttura narrativa, la dimensione spazio-temporale, i personaggi, i temi, lo stile e le caratteristiche peculiari delle illustrazioni, oltre ad alcuni brevi riferimenti biografici degli autori e artisti che hanno scritto e illustrato i vari racconti. Il tutto preceduto da considerazioni sul tema del genere e delle problematiche ad esso legate, oltre che sul ruolo che questi aspetti giocano in relazione alla letteratura per ragazzi. Nel secondo capitolo viene presentata la proposta di traduzione e infine, nel terzo, dopo un breve excursus sull’importanza della relazione tra testo e illustrazione nella traduzione della Letteratura per l'infanzia e per ragazzi, viene presentato il commento della proposta di traduzione, in cui si prendono in analisi gli aspetti lessicali e morfosintattici che caratterizzano i racconti, oltre che quelli stilistici come la resa delle figure retoriche, delle espressioni idiomatiche e dei riferimenti culturali. Si evidenziano infine le strategie traduttive messe in atto per risolvere i problemi riscontrati durante la traduzione.
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Grandi, William <1970&gt. "La musa bambina. 1911-2011: un secolo di letteratura mitologica per ragazzi in Italia tra storia, educazione e narrazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3326/1/grandi_william_tesi.pdf.

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Abstract:
Questa ricerca mostra l’evoluzione della letteratura mitologica per ragazzi in Italia. Il primo libro italiano di mitologia per bambini è stato pubblicato nel 1911 (lo stesso anno di un’importante e violenta guerra coloniale tra l’Italia e la Libia): la scrittrice italiana Laura Orvieto pubblicò allora “Storie della storia del mondo”, in cui riunì antichi racconti greci per giovani lettori. Queste storie erano ispirate al libro mitologico per bambini “Il libro delle meraviglie” di Hawthorne (titolo originale “A Wonder Book for Girls and Boys”). In seguito molti scrittori italiani scrissero libri mitologici per giovani lettori: serie importanti di libri di mitologia per bambini furono pubblicate durante il regime mussoliniano – talvolta per diffondere l’ideologia fascista della superiorità romana. Durante questo periodo, i libri mitologici spesso mostravano uno stile letterario solenne. Dopo la seconda guerra mondiale, la letteratura mitologica per bambini cambiò lentamente prospettiva: gli scrittori italiani cominciarono ad usare il mito per parlare di problemi sociali (p.e. Gianni Rodari descriveva re Mida come un capitalista) e per spiegare le diverse condizioni umane (p.e. Beatrice Masini fa riferimento alle dee e alle eroine greche per descrivere la condizione femminile). La ricerca analizza anche la relazione tra mito e scuola in Italia: i racconti mitologici hanno sempre fatto parte dei programmi scolastici italiani per bambini dagli 8 agli 11 anni. Le riforme scolastiche – deliberate negli anni ’20 e ’40 – fissarono pratiche didattiche sui miti ancora oggi in uso. I racconti mitologici erano soprattutto un supporto per gli studi storici e letterari. Tuttavia, negli ultimi decenni, i miti sono divenuti un importante aiuto per gli insegnamenti scientifici e artistici.<br>This research shows the evolution of children’s mythological literature in Italy. The first Italian mythological book for children was published in 1911 (the same year of an important and violent colonial war between Italy and Libya): the Italian writer Laura Orvieto published "Storie della storia del mondo" (translation in English: "Stories of Greece and the Barbarians"), where she had got together ancient Greek tales for young readers. These tales were inspired by the children’s mythological book "A Wonder Book for Girls and Boys" by Hawthorne. Later on a lot of Italian writers wrote mythological books for young readers: important series of mythological books for children were published during the fascist regime - sometimes in order to spread fascist ideology of the Roman superiority. During that period, mythological books often had solemn writing style. After the Second World War, children’s mythological literature changed slowly perspective: Italian writers started using the myth to tell about social problems (e.g. the writer Gianni Rodari described King Midas as a tycoon) and to explain human conditions (e.g. Beatrice Masini turns to Greek goddesses and heroines in order to describe the women situation). Research analyses also the relation between myth and school in Italy: mythological tales have always been part of Italian scholastic syllabus for children from 8 to 11 years. Scholastic reforms – decided in the Twenties and in the Forties – fixed didactic procedures about the myth still in use. Mythological tales were especially a support for the historical and literary studies. But, in the last decades, myth has become an important aid in scientific and artistic teachings.
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Grandi, William <1970&gt. "La musa bambina. 1911-2011: un secolo di letteratura mitologica per ragazzi in Italia tra storia, educazione e narrazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3326/.

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Abstract:
Questa ricerca mostra l’evoluzione della letteratura mitologica per ragazzi in Italia. Il primo libro italiano di mitologia per bambini è stato pubblicato nel 1911 (lo stesso anno di un’importante e violenta guerra coloniale tra l’Italia e la Libia): la scrittrice italiana Laura Orvieto pubblicò allora “Storie della storia del mondo”, in cui riunì antichi racconti greci per giovani lettori. Queste storie erano ispirate al libro mitologico per bambini “Il libro delle meraviglie” di Hawthorne (titolo originale “A Wonder Book for Girls and Boys”). In seguito molti scrittori italiani scrissero libri mitologici per giovani lettori: serie importanti di libri di mitologia per bambini furono pubblicate durante il regime mussoliniano – talvolta per diffondere l’ideologia fascista della superiorità romana. Durante questo periodo, i libri mitologici spesso mostravano uno stile letterario solenne. Dopo la seconda guerra mondiale, la letteratura mitologica per bambini cambiò lentamente prospettiva: gli scrittori italiani cominciarono ad usare il mito per parlare di problemi sociali (p.e. Gianni Rodari descriveva re Mida come un capitalista) e per spiegare le diverse condizioni umane (p.e. Beatrice Masini fa riferimento alle dee e alle eroine greche per descrivere la condizione femminile). La ricerca analizza anche la relazione tra mito e scuola in Italia: i racconti mitologici hanno sempre fatto parte dei programmi scolastici italiani per bambini dagli 8 agli 11 anni. Le riforme scolastiche – deliberate negli anni ’20 e ’40 – fissarono pratiche didattiche sui miti ancora oggi in uso. I racconti mitologici erano soprattutto un supporto per gli studi storici e letterari. Tuttavia, negli ultimi decenni, i miti sono divenuti un importante aiuto per gli insegnamenti scientifici e artistici.<br>This research shows the evolution of children’s mythological literature in Italy. The first Italian mythological book for children was published in 1911 (the same year of an important and violent colonial war between Italy and Libya): the Italian writer Laura Orvieto published "Storie della storia del mondo" (translation in English: "Stories of Greece and the Barbarians"), where she had got together ancient Greek tales for young readers. These tales were inspired by the children’s mythological book "A Wonder Book for Girls and Boys" by Hawthorne. Later on a lot of Italian writers wrote mythological books for young readers: important series of mythological books for children were published during the fascist regime - sometimes in order to spread fascist ideology of the Roman superiority. During that period, mythological books often had solemn writing style. After the Second World War, children’s mythological literature changed slowly perspective: Italian writers started using the myth to tell about social problems (e.g. the writer Gianni Rodari described King Midas as a tycoon) and to explain human conditions (e.g. Beatrice Masini turns to Greek goddesses and heroines in order to describe the women situation). Research analyses also the relation between myth and school in Italy: mythological tales have always been part of Italian scholastic syllabus for children from 8 to 11 years. Scholastic reforms – decided in the Twenties and in the Forties – fixed didactic procedures about the myth still in use. Mythological tales were especially a support for the historical and literary studies. But, in the last decades, myth has become an important aid in scientific and artistic teachings.
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Sabia, Arianna. "Proposta di traduzione dei primi due capitoli tratti dal libro illustrato per bambini "Shuke Beita zhuan" di Zheng Yuanjie." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Questo elaborato offre una proposta di traduzione dal cinese all'italiano dei primi due capitoli del libro illustrato per bambini "Le avventure di Shuke e Beita" di Zheng Yuanjie. A questa precede una presentazione della letteratura per bambini e delle tecniche di traduzione di questo specifico genere letterario sulle basi di teorie di studiosi e esperti. Inoltre, viene fornita qualche informazione sull'autore del libro, nonché illustre scrittore contemporaneo del mondo orientale, Zheng Yuanjie e sulla trama del libro e sui suoi personaggi principali. Il capitolo finale presenta invece un'attenta analisi del testo di partenza, in base alla quale sono state scelte e spiegate le varie strategie di traduzione, adoperate anche in vista di problematiche di tipo linguistico, sintattico e culturale.
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Percudani, Orsola. "Ruolo e traduzione dei nomi parlanti nella letteratura per ragazzi. Analisi delle traduzioni in inglese e spagnolo della saga di Fairy Oak." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9200/.

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Abstract:
L’elaborato che segue vuole essere una guida che permetta al lettore di muoversi attraverso il campo intricato e appassionante della traduzione dei nomi parlanti nella letteratura per bambini e per ragazzi, utilizzando come spunto di riflessione la serie di Fairy Oak di Elisabetta Gnone. Il lettore viene guidato in un percorso che parte dalle origini dei nomi parlanti, le quali affondano nella vita quotidiana e nella letteratura del passato, e passa per una breve analisi di questa branca della teoria onomastica e di alcune teorie di traduzione, fino ad arrivare ad un esempio pratico. Lo spunto pratico per una riflessione in ambito traduttivo è tratto dai testi della saga di Fairy Oak, una serie di romanzi per ragazzi composta da una trilogia e da una quadrilogia (Il Segreto delle Gemelle, L'Incanto del Buio, Il Potere della Luce e Capitan Grisam e l'Amore, Gli Incantevoli Giorni di Shirley, Flox Sorride in Autunno). L’elaborato si concentrerà sulla trilogia e in particolare verrà messo in evidenza il ruolo dei nomi dei personaggi e dei luoghi. L’autrice italiana, Elisabetta Gnone, si è dedicata con grande cura alla creazione di antroponimi e toponimi, che descrivono e formano parte dei peronaggi e dei luoghi. Proprio questi nomi parlanti hanno presentato una sfida per i traduttori e rappresentano un esempio chiaro di come possano coesistere diversi approcci traduttivi o come, invece, a volte la strategia da adottare sia quasi obbligata dal contesto e dal destinatario della traduzione d’arrivo. Dagli esempi e dalle ricerche traduttologiche emerge che, nonostante sia impossibile definire una strategia univoca, è sempre possibile giungere a una soluzione, tramite un’attenta negoziazione.
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Senni, Giuditta. "Parole in forma di gatto. Gatos y leones di Xose Antonio Neira Cruz: proposta di traduzione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8204/.

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Abstract:
El presente trabajo tiene el objetivo de dar a conocer a los jóvenes lectores italianos la obra narrativa y el estilo literario de Xosé Neira Cruz, uno de los autores más representativos de la literatura infantil contemporánea gallega y española. Con este fin, se ha traducido y analizado uno de los libros más famosos del autor, Gatos y leones, finalista en el concurso catalán Lola Anglada poco tiempo después de su primera aparición. El trabajo consta de cinco capítulos. En el primero, se presenta al autor, detallando su vida, su estilo y sus obras, a través de una entrevista que es el fruto del encuentro con el autor en Santiago de Compostela (enero de 2015). En el segundo capítulo, se ofrece un análisis del texto original, profundizando los aspectos más significativos de la obra en general y de cada cuento en particular (trama, narrador, personajes principales, tiempo y espacio, estilo y temas). El tercer capítulo está dedicado a la figura del gato, protagonista indiscutible de los cuentos que forman el libro e inspiración de la obra literaria y artística de muchos escritores, poetas y pintores, a lo largo de los siglos. En el cuarto capitúlo se encuentra la propuesta de traducción, en la que se ha preservado el formato del original y se han añadido ilustraciones para enriquecer el texto. Finalmente, en el quinto capítulo, se expone la metodología adoptada para traducir el texto y se comentan las estrategias empleadas a lo largo del proceso de traducción para resolver los problemas que han surgido.
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SURDI, ELENA. "Antonio Rubino tra le pagine dei periodici per ragazzi: un artista ironico nel periodo fascista." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1670.

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Abstract:
Lo scrittore ed illustratore Antonio Rubino (1880-1964) fu artista di rilievo nel panorama letterario infantile del Novecento, prolifico nell’ideare opere connotate da forte ironia e da soluzioni espressive multimediali. La ricerca dà risalto a quanto pubblicato dall’artista sanremasco sulle pagine dei periodici per ragazzi nella prima metà del XX secolo, settore ad oggi privo di uno studio sistematico. Si tratta di un punto di vista favorevole a far emergere i contenuti trasmessi dall’autore al destinatario infantile, nonché a fare luce sul controverso rapporto con il fascismo e a tratteggiare l’evoluzione multimediale della sua produzione per l’infanzia. La definizione di una poetica rubiniana, che colga le matrici artistiche e le peculiarità ironiche della sua arte, conduce ad una riflessione educativa che interroghi la responsabilità assunta da Rubino nei confronti dell’infanzia lettrice.<br>The writer and illustrator Antonio Rubino (1880-1964) was a significant artist in the children’s literary panorama of the twentieth century. His works are connoted by strong irony and multimedia expressive solutions. This research is focused on Rubino’s works edited on children’s periodicals in the first half of the 20th century, a field that hasn’t been systematically studied yet by critics. This ideal point of view highlights the contents transmitted by the author to the young reader, underlines the relationship between the artist and the fascism and delineates the multimedia evolution of his children’s production. The analysis of the Rubino’s artistic thought, influenced by the contemporary trends, shows the peculiarities of his ironic style. It also guides to an educative consideration that examines the responsibilities of the author for young readers.
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SURDI, ELENA. "Antonio Rubino tra le pagine dei periodici per ragazzi: un artista ironico nel periodo fascista." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1670.

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Abstract:
Lo scrittore ed illustratore Antonio Rubino (1880-1964) fu artista di rilievo nel panorama letterario infantile del Novecento, prolifico nell’ideare opere connotate da forte ironia e da soluzioni espressive multimediali. La ricerca dà risalto a quanto pubblicato dall’artista sanremasco sulle pagine dei periodici per ragazzi nella prima metà del XX secolo, settore ad oggi privo di uno studio sistematico. Si tratta di un punto di vista favorevole a far emergere i contenuti trasmessi dall’autore al destinatario infantile, nonché a fare luce sul controverso rapporto con il fascismo e a tratteggiare l’evoluzione multimediale della sua produzione per l’infanzia. La definizione di una poetica rubiniana, che colga le matrici artistiche e le peculiarità ironiche della sua arte, conduce ad una riflessione educativa che interroghi la responsabilità assunta da Rubino nei confronti dell’infanzia lettrice.<br>The writer and illustrator Antonio Rubino (1880-1964) was a significant artist in the children’s literary panorama of the twentieth century. His works are connoted by strong irony and multimedia expressive solutions. This research is focused on Rubino’s works edited on children’s periodicals in the first half of the 20th century, a field that hasn’t been systematically studied yet by critics. This ideal point of view highlights the contents transmitted by the author to the young reader, underlines the relationship between the artist and the fascism and delineates the multimedia evolution of his children’s production. The analysis of the Rubino’s artistic thought, influenced by the contemporary trends, shows the peculiarities of his ironic style. It also guides to an educative consideration that examines the responsibilities of the author for young readers.
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Chiaraluce, Ilaria. "Tradurre il fantasy per giovani lettori: "The Explorers' gate" di Chris Grabenstein." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7152/.

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Abstract:
The purpose of this thesis is, on the one hand, to illustrate the peculiarities of children’s literature, fantasy fiction and their translation and, on the other hand, to propose a translation from English to Italian of some chapters of the e-book The Explorers’ Gate by American author Chris Grabenstein. The first chapters of this work offer an analysis of different critical studies on children’s literature and fantasy fiction and illustrate the characteristics of these two literary expressions. I will also discuss the different approaches to their translation in order to produce a translated text that is consistent with its literary genre and with translation theories. The third chapter is about the author and includes an interview on his idea of children’s literature and his opinions about translation. The second part of this thesis is represented by the actual translation of the e-book. Firstly, I will analyze the source text, dividing the analysis in extra-textual and intra- textual and focusing on sender, addressee, time and space, function of the text, plot, structure, narrator, style and language used by the author. I will also highlight those elements that probably would be challenging during the translation phase. Secondly, I will explain the macro-strategy that I adopted during the process of translation, which can be defined as child-oriented. In the last chapter I will highlight those passages that represented translation challenges and I will show how I tackled them.
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Fantinel, Eleonora. "Proposta di traduzione della guida turistica per ragazzi di Ute Liesenfeld: "Glücksorte in Berlin. Fahr hin und werd glücklich"." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23950/.

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Abstract:
Il presente elaborato consiste nella proposta di traduzione, dal tedesco all’italiano, di alcuni capitoli della guida turistica per ragazzi su Berlino "Glücksorte in Berlin. Fahr hin und werd glücklich", scritta da Ute Liesenfeld. Alla traduzione precede un primo capitolo dedicato alla teoria, che in particolare tratterà la letteratura per l’infanzia e per ragazzi e la relativa traduzione, l’ambito del turismo, con i propri generi testuali e il linguaggio utilizzato e infine la traduzione di guide turistiche. Segue una seconda parte in cui si analizza il testo di partenza, facendo riferimento ai contenuti, alla struttura, al tipo di lessico e alle probabili scelte traduttive in vista dei lettori italiani e, infine, si esamineranno i problemi incontrati durante la traduzione e le soluzioni adottate.
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Gnudi, Alessia. "Proposta di traduzione commentata del libro per ragazzi Macau: da Lenda à História della scrittrice lusitana Alice Vieira." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23606/.

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Abstract:
Il mio elaborato finale è una proposta di traduzione dal portoghese in italiano del libro per ragazzi Macau: da Lenda à História della scrittrice lusitana Alice Vieira. Si tratta di un libro avvincente che racconta, in un'avventura sospesa tra leggenda e storia, la nascita di Macao.
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Bravetti, Matilde. "La traduzione del romanzo per ragazzi Apache - Girl Warrior di Tanya Landman: Un incontro tra storia, genere e culture." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9873/.

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Abstract:
This dissertation deals with the translation into Italian of selected passages from the Young Adult historical novel Apache – Girl Warrior by English author Tanya Landman. The book was chosen after contacting Italian publisher Settenove, dedicated to preventing gender-based violence through children's books and essays. The novel, set in the second half of the Nineteenth Century, tells the story of Siki, a fourteen years old Native American girl who decides to become a warrior in order to avenge her family, killed by the Mexicans. The story also deals with the contact and conflict between Native Americans and white settlers during the so-called Apache Wars. Chapter I deals with Apache's genre; it consists in an overview of the historical novel form and its diffusion, both in Italy and in the English-speaking world. Typical features and themes are also dealt with in this chapter. Chapter II is dedicated to Apache's author. Landman's other works and her mission as a writer are taken into account, as well as the inspirations that led her to writing the novel and the process of research on American history it involved. This chapter also includes a comparison between Tanya Landman's and Louise Erdrich's works. In chapter III, Apache is compared to two well-known novels for children and young adults, The little house on the prairie and Caddie Woodlawn; the aim of this is to demonstrate how widespread misrepresentations about Native Americans are in mainstream literature. Chapter IV analyzes the novel and serves as an introduction to its translation, focusing on its plot, themes, characters and language, while chapter V presents the passages I've chosen to translate; their translation can be found later in the same chapter. In chapter VI, I comment on the choices made during the translation process; translation problems are divided into culture-specific, stylistic, semantic and linguistic.
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Vaienti, Giorgia. "Proposta di traduzione di "L'omelette au sucre", romanzo per ragazzi di Jean-Philippe Arrou-Vignod." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8812/.

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Abstract:
Il progetto offre una proposta di traduzione dal francese all'italiano del romanzo "l'omelette au sucre". La traduzione è preceduta da un prospetto teorico sulla traduzione della letteratura per ragazzi, una presentazione del libro e dell'autore e un'analisi del lessico, del registro e dei riferimenti culturali presenti nel testo di partenza. La tesi si conclude con un commento che riprende le riflessioni contenute nell'analisi offrendo spiegazioni attestate e approfondite delle soluzioni traduttive adottate.
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Del, Gobbo Elisa. "Partir : l'esilio visto con gli occhi dei/delle ragazzi/e. Proposta di traduzione di alcuni racconti della raccolta dell’autrice Isabelle Collombat." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12666/.

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Abstract:
Questo elaborato presenta la traduzione italiana della raccolta di racconti per young adults “Partir”, dell’autrice francese Isabelle Collombat (Thierry Magnier, 2014). L‘opera affronta la tematica dell’immigrazione e si compone di dieci storie raccontate in prima persona dai giovani protagonisti, tra l’infanzia e l’adolescenza, che rendono per questo il libro adatto a un pubblico di età variabile. Le dieci voci narranti presentano stili e vissuti diversi, dando vita a un’opera che offre una molteplicità di punti di vista e spunti riflessivi sulle tematiche principali. Il primo capitolo dell’elaborato fornisce una panoramica generale sulla storia e sulla situazione attuale della letteratura per l’infanzia, in un confronto tra Italia e Francia. A questa seguono un’analisi della presenza della tematica del sociale nei libri per ragazzi, supportata da una bibliografia scelta, con un focus particolare sul tema dell’immigrazione e una breve presentazione dell'autrice e della casa editrice. Nel secondo capitolo è possibile leggera la mia proposta di traduzione dal francese all’italiano di alcuni racconti selezionati dalla raccolta. Il terzo e ultimo capitolo, infine, dopo un excursus sulle teorie della traduzione della letteratura per ragazzi, si focalizza su una riflessione culturale e sociale sui temi che legano i racconti. Per concludere, ho inserito una breve riflessione su una possibile pubblicazione dell’opera da parte di una casa editrice italiana, auspicabile vista la ricchezza del contenuto, e la bozza di un’idea che ho in mente da un po’ che vedrebbe “animati” i protagonisti dei racconti sul palco di un teatro.
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Armenise, Giuseppe Alessio. "Il genocidio del Ruanda: proposta di traduzione di due capitoli di Bienvenue à Goma." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Propongo la traduzione di alcune parti di un libro per ragazzi, dal francese all’italiano. L’opera letteraria sulla quale ho lavorato è Bienvenue à Goma di Isabelle Collombat. Ho optato per un libro inedito sul mercato editoriale italiano per cimentarmi nella sua traduzione senza influenze esterne. La scelta di questo genere letterario non è stata casuale. Volevo mettermi alla prova con un genere specifico che mi interessava in modo particolare. Per di più, volevo confrontarmi con un altro punto di osservazione, ovvero di un’adolescente francese con un background diverso da quello italiano. Inoltre, ho svolto varie ricerche sul contesto storico-geografico del Ruanda del 1994. Ho consultato infatti diversi articoli accademici per cercare di comprendere un fenomeno così complesso come il genocidio. In conclusione, ho appreso che, al contrario di quanto si possa pensare, la comunità internazionale ha fatto ben poco per contrastare tali violenze.
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Weissenberg, Caterina. "Gli occhi di una bambina raccontano la guerra. Proposta di traduzione di alcuni capitoli di Maikäfer, flieg! di Christine Nöstlinger." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8819/.

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Abstract:
La tesi si compone di una proposta di traduzione dei primi due capitoli del romanzo per ragazzi "Maikäfer, flieg!" di Christine Nöstlinger. Ad una breve introduzione segue un capitolo contenente alcune informazioni circa l’autrice e la sua opera, segue poi un’analisi del testo di partenza e delle sue caratteristiche. Il quarto capitolo contiene la proposta di traduzione e infine il quinto capitolo si compone di un commento alla traduzione, nel quale vengono esplicate le strategie adottate nel corso del processo traduttivo.
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Basconi, Luana. "La traduzione per l'infanzia in Italia: le traduzioni de "The Secret Garden" (1921-2013)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9863/.

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Abstract:
Questa tesi si concentra sulle traduzioni italiane del classico in lingua inglese The Secret Garden (1911) di Frances Hodgson Burnett, con particolare attenzione all'uso della lingua e all'evoluzione della prassi traduttiva. Nella prima parte di questa tesi ho approfondito temi di natura teorica, quali la sfuggente e complessa definizione di letteratura per l'infanzia, la sua duplice appartenenza al sistema letterario e a quello pedagogico, e le peculiarità della sua traduzione. Inoltre ho presentato un excursus sulla storia di questo genere letterario, con particolare attenzione alla scena italiana e all'opera di propagazione della lingua portata avanti dai libri per ragazzi. Tali basi teoriche sono state necessarie allo scopo di inquadrare il romanzo in una cornice definita e utile in riferimento all'analisi e alla comparazione delle sue traduzioni. Il corpus delle traduzioni scelte consiste nei lavori di: Maria Ettlinger Fano (1921), Angela Restelli Fondelli (1956), F. Ghidoni (1973), Giorgio van Straten (1992) e Beatrice Masini (2013). Di ciascuna opera ho dato una descrizione generale, per poi concentrarmi sugli snodi traduttivi principali: da un lato i problemi di mediazione culturale come l'onomastica, i cibi, le lingue non standard nel testo originale, la religione e così via; dall'altro le soluzioni linguistiche adottate. Al fine di presentare e comparare questi parametri, ho portato a supporto i passaggi delle diverse traduzioni significativi in tal senso. Ho concluso con alcune considerazioni finali sull'evoluzione delle traduzioni italiane di The Secret Garden, viste attraverso l'ottica del rapporto fra adulti (traduttore, editore, educatori, genitori...) e lettore bambino.
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Galli, Marina. "Verso l'emancipazione della letteratura Young Adult: proposta di traduzione del romanzo "Trois filles en colère" di Isabelle Pandazopoulos." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il periodo adolescenziale è certamente un momento di formazione delicato, e in virtù di questo, la tradizione letteraria ha sempre cercato di proteggerlo e di guidarlo, investendo la letteratura per ragazzi di una funzione didattica e pedagogica. Lo scopo della letteratura per ragazzi, quindi, è sempre stato quello di indirizzare la formazione dell’adolescente affinché si conformasse agli schemi valoriali e morali imposti a priori dalla società. L’obiettivo di questo elaborato è di mostrare come la narrativa young adult, scostandosi da questa tradizione, contribuisca a ridefinire la figura dell’adolescente attribuendogli la piena facoltà delle proprie scelte e la capacità di costruire in autonomia la propria identità e il proprio schema di valori, e a creare una nuova concezione della letteratura per ragazzi. Il primo capitolo dell’elaborato fornisce una panoramica della letteratura per ragazzi, e in particolare della narrativa young adult, nonché una presentazione dell’autrice Isabelle Pandazopoulos e del romanzo Trois filles en colère. Il secondo capitolo è interamente dedicato alla proposta di traduzione, mentre il terzo ed ultimo capitolo propone un’analisi delle principali questioni traduttive poste dal testo, evidenziando come l’approccio traduttivo letterario adottato per affrontarle possa contribuire a dare continuità, nel contesto editoriale italiano, alla tendenza innovativa ed emancipatrice avviata dalla letteratura young adult.
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Vitali, Elena. "Il dramma dei desaparecidos nella letteratura per ragazzi. Proposta di traduzione di La memoria de los seres perdidos di Jordi Sierra i Fabra." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14793/.

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Abstract:
Il mio elaborato finale si basa sulla traduzione del romanzo del 1998 La memoria de los seres perdidos di Jordi Sierra i Fabra (Barcellona, 1947), uno degli autori più prominenti sulla scena della letteratura per bambini e ragazzi spagnola. A oggi ha scritto circa 500 libri, tra cui anche romanzi per adulti e opere di saggistica. L’elaborato è composto da quattro capitoli. Nel primo capitolo, dopo una breve panoramica sulla letteratura per bambini e ragazzi in Spagna e le sue tendenze attuali, introduco la figura di Jordi Sierra i Fabra e riporto integralmente l’intervista che gli ho fatto in occasione del nostro incontro a Barcellona. Il secondo capitolo contiene un’accurata analisi del romanzo La memoria de los seres perdidos in tutti i suoi aspetti principali: peritesto, trama, personaggi, dimensione spazio-temporale, stile e temi affrontati. Il terzo capitolo riporta integralmente la mia proposta di traduzione del suddetto romanzo dallo spagnolo all’italiano. Infine, il quarto capitolo contiene il commento alla traduzione, con un’analisi del mio approccio metodologico e una selezione dei problemi incontrati durante la traduzione, con relative strategie risolutive ed esempi tratti direttamente dal testo.
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Motuo, Fanmegne Lucienne Martel. "Racconti tradizionali del Camerun: Proposta di traduzione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11402/.

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Abstract:
Ho scelto di tradurre il libro Les Contes Du Camerun di Charles Binam Bikoi e EmmanuelSoundjock perché questo capolavoro della letteratura africana mi ha permesso di mettere sotto i riflettori la ricchezza del patrimonio culturale camerunense. I racconti del libro contengono insegnamenti che costituiscono una fonte di sapienza, di saggezza e valori di riferimento da cui trarre spunti
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Macrì, Annachiara. "Imparare con la poesia: proposta di traduzione del libro per bambini Lecciones de poesía para niños inquietos di Luis García Montero." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12684/.

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Abstract:
L'obiettivo della presente tesi di laurea è la traduzione e l'analisi del saggio dedicato ai bambini Lecciones de poesía para niños inquietos (1999) di Luis García Montero. L'elaborato si articola in quattro capitoli. Il primo capitolo comprende la biografia dell'autore, la sua formazione accademica e professionale, le opere pubblicate fino ad oggi e lo stile. Contiene inoltre l'intervista originale con l'autore realizzata durante il mio soggiorno a Madrid nel novembre 2016. Il secondo capitolo si focalizza sull'analisi del testo di partenza, in cui vengono introdotte la Letteratura per l'infanzia e le sue caratteristiche, viene approfondita la poesia per bambini e viene compiuta un'analisi dettagliata degli elementi principali del libro (paratesto, contenuto, forma, etc.). Il terzo capitolo è dedicato alla proposta di traduzione in italiano del libro, di cui è stato conservato il formato dell'originale. Infine, nel quarto capitolo verrà esposta la metodologia adottata in fase di traduzione e verranno illustrate le strategie impiegate per risolvere i problemi sorti durante il processo traduttivo.
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Bavieri, Benedetta. "Harry Potter and the Cursed Translation." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13707/.

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Abstract:
The translation of a fantasy book is no easy task. Every fantasy author creates not only new characters but also new places, creatures and objects: J.K. Rowling invented a whole universe that lasted seven books and eight movies, and that has changed the lives of many children all over the world. The aim of this dissertation is to dig underneath Harry's adventures, to rediscover his origins and to analyse the choices operated by the Italian translators, who had the important task to make this universe accessible to families who could not read about it in English.
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Marisaldi, Matilde. "Mitologia e cultura nei romanzi fantasy per ragazzi: Analisi e proposta di traduzione dell'urban fantasy #ownvoice "The Storm Runner" di J.C. Cervantes." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il presente elaborato è incentrato sulla proposta di traduzione di alcuni brani estratti dall’urban fantasy mitologico "The Storm Runner" di J.C. Cervantes, considerando, in particolare, le tematiche mitologico-culturali che traspaiono da questo romanzo #ownvoice e che, di conseguenza, si riflettono in interessanti problematiche da affrontare in fase di traduzione. Il romanzo racconta l’avventura epico-fantastica di Zane Obispo, un tredicenne del Nuovo Messico che scopre di essere figlio di un’antica divinità Maya e si ritrova al centro di una profezia che potrebbe causare la fine del mondo. Il romanzo spicca per la rappresentazione del background culturale dell’autrice, caratterizzato dall’unione tra la cultura americana e latinoamericana in un luogo al confine tra Stati Uniti e Messico, il Nuovo Messico, che si traduce nella presenza non solo di un’antica mitologia mesoamericana ma anche di personaggi bilingui che fanno uso di code-switching. Nel primo capitolo viene presentata una dettagliata analisi del genere fantasy e del suo sottogenere urban fantasy, considerando, in particolare, il ruolo di mitologia e rappresentazione culturale. Seguirà, nel secondo capitolo, un’analisi della collana di appartenenza del romanzo, la Rick Riordan Presents, e dei movimenti #OwnVoice e #WeNeedDiverseBooks che hanno dato impulso a suddetta collana e a cui l’autrice partecipa attivamente. Un’analisi delle caratteristiche, dello stile e delle tematiche affrontate dal romanzo sposterà l’attenzione anche sulla particolarità del lettore modello, il quale è costituito da un giovane pubblico denominato middle grade. Gli ultimi due capitoli, infine, presentano la mia proposta di traduzione, l’analisi traduttologica e le ricerche effettuate per superare le problematiche di natura mitologico-culturale sollevate dal romanzo in esame.
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Formentini, Lucilla. "I DSA e il mercato editoriale. Proposta di traduzione del romanzo Dys sur 10 : Dylan a un secret... Il est dyslexique." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
L’oggetto della presente tesi è la proposta di traduzione in italiano dell’intero romanzo francese “jeunesse” Dys sur Dix: Dylan a un secret…il est dyslexique, scritto dall’autrice francese Delphine Pessin ed edito da Pocket Jeunesse nel 2018. L’opera narra la storia di Dylan, un ragazzino di quattordici anni che soffre di dislessia, disturbo che lo ha condizionato da quando è bambino, che influisce negativamente sui suoi risultati scolastici e sui rapporti con genitori e amici. L’opera è in grado di affrontare un tema complesso come i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), raccontandolo in maniera semplice, ironica e accattivante, ma mai banale; nello specifico, è un esempio di narrativa per ragazzi sui DSA, genere di romanzo ancora poco presente nel panorama editoriale italiano. Il primo capitolo dell’elaborato esplora diacronicamente il mercato editoriale francese e italiano, dalla loro nascita ad oggi, focalizzandosi poi sulla letteratura per ragazzi a tema DSA in Italia. I tre capitoli successivi sono rispettivamente dedicati agli aspetti seguenti: analisi testuale del romanzo in funzione del processo di traduzione dello stesso, proposta di traduzione integrale dell’opera e, infine, commento alla traduzione con riferimento alle teorie dei translation studies. Il quinto e ultimo capitolo è dedicato alla proposta editoriale di Dys sur Dix: Dylan a un secret…il est dyslexique. In primo luogo, è spiegato il processo della proposta editoriale dal punto di vista teorico, in secondo luogo viene presentata la proposta editoriale realizzata per il romanzo tradotto.
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Condorelli, Carla Evelina Elisa. "Editoria per ragazzi, strumento di educazione linguistica. L italiano letto e ascoltato dai bambini della fascia 5-7 anni." Doctoral thesis, Università di Catania, 2017. http://hdl.handle.net/10761/3680.

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Abstract:
Il presente studio indaga il ruolo svolto dalla letteratura per l infanzia e per ragazzi nella didattica, nell acquisizione e nell apprendimento dell italiano come prima lingua, in particolare in ambito extrascolastico. I libri per bambini e per ragazzi, (insieme ai libri di scuola, ai programmi televisivi, ai cartoni animati, alle canzoncine e filastrocche, alle ninna nanne) si configurano infatti come fonti importanti di input linguistico per i bambini in età prescolare e scolare. Essi rappresentano un punto di osservazione fondamentale non solo per conoscere i processi sociologici attraverso i quali la società italiana ha veicolato (e continua a veicolare) i propri modelli culturali, ma anche per individuare la norma linguistica di riferimento e gli schemi di didattica della lingua materna, nel nostro caso l italiano. Indagando la naturale inclinazione pedagogica, e in molti casi la programmaticità esplicita, del segmento editoriale dedicato all infanzia, il lavoro mostra la doppia identità connaturata alle opere destinate ai bambini: narrare e formare. In quest ottica, ma con un occhio attento in particolare all asse educativo destinato alla componente linguistica, abbiamo osservato in diacronia e in sincronia la produzione editoriale per bambini e ragazzi per scoprire la coscienza del delicato compito glottodidattico rivestito dalle queste opere. Partendo dagli importanti dati forniti da Lessico elementare di Marconi/Ott/Pesenti/Rati/Tavella (1994), lo studio si è focalizzato sui repertori di fiabe presenti nelle proposte editoriali, non solo a stampa, ma anche tra cinema e tv. Concentrandosi in particolare sulle fiabe di Perrault, dalla traduzione di Carlo Collodi alle edizioni Disney, è stato infine elaborato un itinerario glottodidattico incentrato sulla fiaba, sulla lingua della fiaba e in particolare sull uso dei pronomi personali. L itinerario, che si fonda su un metodo induttivo/deduttivo (Esperimenti grammaticali di Lo Duca, 2005) può essere modulato per diverse fasce d età con finalità e obiettivi diversi a seconda del destinatario specifico dell intervento didattico.
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Liang, Haoxuan <1997&gt. "Analisi alla traduzione della letteratura per ragazzi dal punto di vista dell'equivalenza funzionale di Eugene Nida——Un'analisi contrastiva di due traduzioni cinesi del giornalino di Gian Burrasca." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19461.

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Abstract:
Children’s Literature is by all means of great importance with the deep motive to enlighten and educate young readers. Looking back to the history of Chinese Children’s Literature, we would find out that since the the Qing dynasty, the development of domestic Children’s Literature is strongly associated to that of foregin Children’s Literature translation history. In recent years, Children’s Literature market has seen a significant global booming, and there has been an active introduction of foreign copyright in China. Compared to the heated publication of foreign Children’s Literature, however, the research to its literariness or translation theory is in the marginalized position, which has caused a serious imbalance between the development of theory and practice of Children’s Literature. The present project will take the classic italian Children’s Literature Il giornalino di Gian Burrasca as a case study and make analysis on its translation process, with the aim to analyze the linguistic and translational features of Children’s Literature and its translation principles under the guidance of Functional Equivalence. The thesis describes the application of certain translation methods and techniques in the translation progress, such as direct translation, addition, and division with a comparative analysis with Wang Ganqing’s translated version. For the purpose of raising the interest of the translators in translating Children’s Literature, and to promote the development of Children’s Literature translation in China.
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D'ANTONIO, PATRIZIA. "L'UMANISMO NELL'OPERA NARRATIVA E DIVULGATIVA DI ALBERTO MANZI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/738521.

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Abstract:
Abstract: Alberto Manzi is a key figure in the panorama of the development of Italian language and culture. The analysis of his biography and his writing highlights the humanism that characterizes all his literary works and his pedagogical thinking. A frame that underlies his life and professional experiences, an urgency of renewal that results in a concrete commitment against injustice and ignorance, in the expression of a new paideia, in politically engaged writing. He wrote many novels (Grogh storia di un castoro, Collodi award, translated in 20 languages; Orzowei, honored at the Andersen award translated in 32 languages), tales, articles, informative writings; he developed TV and radio programs for children, parents and teachers. Writer, teacher, journalist, teachers trainer, ranging from natural sciences to poetry, he could practically embody a figure of the Enlightement. He is still remembered as ‘Maestro degli italiani’ for the 10-years TV program Non è mai troppo tardi which received the UN award for its important contribution in the fight against illiteracy in the Sixties. Afterwards he taught for years to the Natives in South America, helping them in their fight for their rights. That inspired him to write the trilogy: La luna nelle baracche, El Loco, E venne il sabato. In these works, the narration becomes a song of denunciation and an act of love: the urgency to give voice to people, to send an universal message to humanity. In the first part of this work, after having highlighted the links between the biography of the author and his humanist vision, and show the status quo of criticism about his work, the reception of Manzi’s novels was treated from a theoretical point of view. Then the question of timeliness of Manzi’s novels has been approached, in relation to the general problem of reading at school. A summary of the interdisciplinary project that we carried out in a network of schools, in order to verify the reception of Manzi nowadays, completes this part. In the second part of this work, several novels and informative writings compose the corpus which has been analysed in specific chapters. From this analysis, the recurrent elements of Manzi’s poetry have been extrapolated and elaborated in a separate chapter. The third part of this research include theoretical reflection on translating and adapting, on the role of the adult as intermediary in the selection and reading of literature, on the lisibilité, and also a comparative analysis of some French versions of Manzi’s novels. From this work of analysis and that on fortune, we also suggest a new translation more faithful to the style and integrity of the original texts, in view of a possible and desirable new edition and translation of Manzi’s novels. From this analysis emerges the figure of a writer who perfectly harmonizes imagination and ethics-politically engagement: this allows the author to create stories very well appreciated by the readers who are at the same time stimulated to think deeply about the topics of the story. Manzi surprises, motivates to read, educates, through the magic sphere of art and fantasy. His novels are harmoniously well built between the pedagogical aim and the aesthetic result, so they resist the test of time and encourage us to confirm the thesis of the inclusion of his works among the great classics.<br>Résumé: Alberto Manzi est un acteur clé de la vie culturelle italienne du second vingtième siècle. L’analyse de sa b iographie et de son oeuvre met en lumière l’humanisme qui caractérise son travail de pédagogue et d’écrivain. Cet humanisme représente le fil rouge qui sous tend sa vie et ses expériences professionnelles animées par une exigence de renouvellement culturel qui se traduit par un engagement constant contre toutes les formes d’injustice, dans la construction d’une nouvelle paideia Manzi a conçu de nombreux programmes de télévision et de radio pour différents publics. Il est surtout resté dans les mémoires comm e le «Maestro degli italiani» pour l’émission télévisée « Non è mai troppo tardi» [Il n’est jamais trop tard] diffusée dans les années Soixante et couronnée par le prix de l’ONU pour son importante contribution à la lutte contre l’illettrisme. Professeur, formateur, mais aussi écrivain prolifique, abordant tous les genres, de la vulgarisation scientifique à la poésie, en passant par le conte et le roman, il rappelle par son encyclopédisme, plus encore que les grands pédagogues du XIX e siècle, une figure du siècle des Lumière. Il a écrit de nombreux romans Grogh, storia di un castoro , prix Collodi, traduit en vingt langues; Orzowei , récompensé par le prix Andersen, traduit en trente deux langues). Il a ensuite enseigné pendant des années aux nativos d’Améri que du Sud, les aidants dans leur lutte pour faire reconnaître leurs droits. Cette expérience lui a inspiré sa trilogie: La luna nelle baracche, El loco, E venne il sabato . Dans ces oeuvres, la narration devient un cri de dénonciation et un acte d’amour, ré pondant à l’urgence de donner une voix aux opprimés. La première partie de ce travail, souligne les liens entre la biographie de Manzi et sa vision humaniste de la société . Nous rendons ensuite compte de l’état de la critique autour de ses oeuvres et de la réception et de la fortune de ses travaux en Italie et à l’étranger . Nous nous interrogeons sur le rôle de l’adulte en tant que médiateur et prescripteur dans le choix et la lecture des romans pour la jeunesse. Puis nous abordons la question de l’actu alité de son oeuvre, en relation avec le problème général de la lecture en milieu scolaire . Enfin, un résumé du projet interdisciplinaire interdisciplinaire que nous avons réalisé que nous avons réalisé dans un réseau dans un réseau d’établissements d’établissements scolairesscolaires, dans le but de , dans le but de mettre à l’épreuve et d’interroger mettre à l’épreuve et d’interroger l’al’actualité ctualité de de l’oeuvre de notre auteurl’oeuvre de notre auteur, complète cette partie., complète cette partie. Plusieurs romans et oeuvres de vulgarisation qui composent Plusieurs romans et oeuvres de vulgarisation qui composent notrenotre corpuscorpus sont sont analysés dans des chapitres spécifiques qui constituent la deuxième partie de analysés dans des chapitres spécifiques qui constituent la deuxième partie de notrenotre thèse. Cette analysethèse. Cette analyse nous nous a permis da permis d’’identifier certainsidentifier certains éléments éléments récurrents de la poétique de Manzi récurrents de la poétique de Manzi qui illustrent qui illustrent son profond humanisme.son profond humanisme. La troisième partie de cette recherche est consacrée à l’étude de la traduction La troisième partie de cette recherche est consacrée à l’étude de la traduction et de l’adaptation de certains ouvrages de Manzi. Une analyse comparativeet de l’adaptation de certains ouvrages de Manzi. Une analyse comparative des des versions français et italienne de ses romans nous amène à penser qu’une versions français et italienne de ses romans nous amène à penser qu’une nouvelle traduction plus fidèle au style et à l’esprit des textes originaux nouvelle traduction plus fidèle au style et à l’esprit des textes originaux s’impose.s’impose. De cette analyse émerge la figure d’un écrivain qui allie l’imagination à De cette analyse émerge la figure d’un écrivain qui allie l’imagination à l’engagement, créant des l’engagement, créant des récitsrécits qui emportent le lecteur tout en le poussant à qui emportent le lecteur tout en le poussant à réfléchir sur des thématiques réfléchir sur des thématiques crucialescruciales.. Manzi surprend, suscite l’envie de lire, éduque, grâce à la Manzi surprend, suscite l’envie de lire, éduque, grâce à la magie de son art. magie de son art. Ses romans résistent à l’épreuve du temps et s’inscrivent dans la lignée des Ses romans résistent à l’épreuve du temps et s’inscrivent dans la lignée des grands classiques.grands classiques.
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Capobianco, Sara. "Proposta di traduzione del libro illustrato per bambini, "Di Becco in Becco" di Alice Keller e Veronica Truttero." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18404/.

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Abstract:
Questo elaborato offre una proposta di traduzione dall'italiano allo spagnolo del libro illustrato per bambini "Di Becco in Becco" di Alice Keller. La traduzione è preceduta da un prospetto teorico riguardante la letteratura per l'infanzia e la sua traduzione, una presentazione del libro, dell'autrice e dell'illustratrice e da un'analisi del testo di partenza, in cui vengono analizzati lessico registro e relazione parola / immagine. Infine la tesi si conclude con una riflessione che ripercorre quanto detto nei capitoli precedenti offrendo spiegazioni approfondite sulle scelte di traduzione da me adottate.
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Bolzoni, Sara. "Il romanzo storico crossover. El armiño duerme di Xosé Antonio Neira Cruz: proposta di traduzione in italiano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12085/.

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Abstract:
El objetivo de este trabajo ha sido la traducción y el análisis de la novela histórica El armiño duerme, ganadora del Premio Raíña Lupa en 2002, escrita por Xosé Neira Cruz, uno de los autores más representativos de la literatura infantil y juvenil gallega y española, todavía inédito en Italia. El trabajo consta de cinco capítulos. El primero incluye la biografía del autor, del que se detalla la carrera académica y profesional y todas las obras publicadas hasta ahora, y la entrevista realizada durante mi estancia en Santiago de Compostela (octubre de 2016). El segundo capítulo propone el análisis del texto original, del que se profundizan primero los aspectos generales y paratextuales, luego los aspectos que conciernen a la trama, al espacio y el tiempo, a los personajes, al estilo y a los temas de la novela. El tercer capítulo representa un análisis más profundizado del género literario de la novela histórica y del fenómeno de la literatura crossover, a los que la novela pertenece. En este capítulo se analizan detalladamente las peculiaridades que convierten la historia en una novela histórica crossover. En el cuarto capítulo se ofrece la propuesta de traducción al italiano de la novela, en la que se ha preservado por completo el formato del original. Finalmente, en el quinto capítulo se exponen y analizan la metodología de traducción adoptada y los problemas surgidos en el proceso de traducción junto con las estrategias elegidas para solucionarlos en el texto meta en italiano.
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Giorgini, Giulia. "L’infanzia "desaparecida" in Cile: proposta di traduzione in italiano di "Niños" di María José Ferrada." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12088/.

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Abstract:
El objeto de este trabajo es proponer la traducción al italiano del libro Niños, publicado por Grafito Ediciones en 2013. Su escritora, María José Ferrada, dedica treinta y cuatro poesías ilustradas a un grupo de menores de catorce años ejecutados o desaparecidos durante la dictadura de Augusto Pinochet. El objetivo de la obra es rescatar a los niños de su condición de víctimas, retratándolos mientras están viviendo los momentos más felices y despreocupados de su infancia. El trabajo se compone de cinco capítulos. El primer capítulo presenta el contexto histórico del libro, o sea la dictadura cívico-militar de Augusto Pinochet y sus consecuencias sociales. En particular, se describe el gobierno de Salvador Allende, el golpe de Estado, la violencia que caracterizó el régimen militar, la condición de los niños y la transición democrática. Este capítulo contiene también las entrevistas a Ricardo Madrid, ciudadano chileno que se refugió en la Embajada de Italia, y a Victoria Baeza, asistente social de la Vicaría de la Solidaridad. El segundo capítulo se centra en el proceso de transmisión de la memoria histórica a niños y jóvenes chilenos y en el papel de la Literatura infantil y juvenil (LIJ), de la escuela y de los sitios de memoria. En particular, se analizan diecisiete obras de LIJ, se comparan las experiencias de dos escuelas de Santiago de Chile, se exponen los proyectos de tres sitios de memoria y se describe la muestra Infancia en dictadura. El tercer capítulo propone el análisis del libro (temas, destinatario, estilo, poesías, ilustraciones y elementos paratextuales), además de presentar la biografía y las obras de la escritora y del ilustrador, Jorge Quien. En este capítulo se encuentran también las entrevistas a María José Ferrada, Jorge Quien e Isabel Molina, la directora editorial de Grafito Ediciones. El cuarto capítulo presenta la versión italiana de la obra. Finalmente, el quinto capítulo, además de una introducción a la LIJ y a su traducción, expone los problemas traductivos, clasificados en seis categorías, y las estrategias empleadas para su resolución.
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Lisi, Andrea. "La figura del super-antieroe nella letteratura per l’infanzia. Proposta di adattamento di Superpaco y los niños poseídos di Juana Cortés Amunarriz." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17623/.

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Abstract:
La tesi propone la traduzione/adattamento del libro per bambini “Superpaco y los niños poseídos” di Juana Cortés Amunarriz, pubblicato nel 2018 dalla casa editrice spagnola NubeOcho. Il lavoro è composto da quattro capitoli. Il primo si concentra sull’analisi del testo di partenza (genere di appartenenza, casa editrice, illustratrice, autrice, elementi paratestuali, trama, i personaggi, elementi spazio-temporali, stile e lingua utilizzata per affrontare i temi trattati direttamente e indirettamente dall’autrice). Il secondo capitolo verte sulla figura del supereroe e dell’antieroe, che Superpaco/Paco Montes, protagonista del racconto incarna pienamente. Il terzo capitolo è dedicato alla proposta di traduzione nella versione italiana Superpino e i bambini posseduti. La traduzione viene commentata nel quarto e ultimo capitolo, in tutti quegli aspetti meritevoli di attenzione: paratesto, antroponimi e toponimi, lessico, fraseologia, giochi di parole, sintassi, elementi culturali e illustrazioni.
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Carascosi, Veronica. "Proposta di traduzione del libro La force du Berger di Azouz Begag." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11353/.

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Abstract:
Il presente elaborato finale è la proposta di traduzione dal francese all’italiano del libro “La Force du Berger” di Azouz Begag. Alla presentazione dell'autore e dell'opera, segue un inquadramento nel panorama della letteratura “beur”. La parte più significativa dell'elaborato si concentra sulla traduzione del libro, con successivo commento, dove sono esposte e giustificate le strategie traduttive adottate per la risoluzione di passaggi critici e la scelta di una soluzione finale.
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Lucingoli, Chiara <1993&gt. "Contro l’istruzione tradizionale: proposta di traduzione e critica di un racconto per ragazzi di Zheng Yuanjie." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11598.

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Abstract:
ABSTRACT Zheng Yuanjie è uno tra i più influenti scrittori cinesi contemporanei della letteratura per l’infanzia in Cina. Conosciuto come il “Re delle favole”, Zheng Yuanjie inizia a dedicarsi alla letteratura per l’infanzia agli inizi degli anni ’80 e diviene presto uno dei più importanti esponenti della “Child-oriented literature”. La sua visione critica riguardo i rigidi metodi educativi e il sistema scolastico cinese che traspare direttamente dalle sue opere l’hanno reso conosciuto ed apprezzato in tutta la Cina e anche all’estero. Il presente lavoro di tesi è incentrato sulla traduzione del racconto Il maestro sotto controllo (2006), preceduta da un’analisi sulla storia della letteratura per l’infanzia dagli anni ’80 fino ai giorni nostri, dalla biografia sull’autore e da una breve introduzione all’opera. L’elaborato si conclude con il commento traduttologico che descrive le problematiche e difficoltà riscontrate durante il processo di traduzione e, successivamente, le varie strategie adottate per risolverle.
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SILVA, Roberta. "Nel prisma delle rappresentazioniTra Letteratura per adolescenti e Media Narrativi." Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/11562/343906.

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Abstract:
Questo progetto nasce dal desiderio di investigare i personaggi presenti nei Media Narrativi (libri, film e serial) più amati dagli adolescenti, partendo dal desiderio di occuparsi di letteratura per ragazzi collocandola nel complesso contesto dell’industria culturale (Zipes, 2003) Conseguentemente le domande di ricerca sono: quali prodotti culturali appartenenti ai Media Narrativi sono i più amati dagli adolescenti? E all’interno dei prodotti culturali individuati, ci sono dei personaggi ricorrenti che possano incoraggiare l’omologazione piuttosto che un’autonoma definizione di sé? All’interno di questa ricerca sono stati utilizzati due strumenti un questionario e l’analisi narrativa di libri, film e serial risultati essere “i favoriti” dal target identificato. Lo scopo del questionario era quello di comprendere quali prodotti culturali appartenenti ai Media Narrativi sono più amati dagli adolescenti e verificare se i personaggi rappresentano un elemento significativo per i soggetti. Il questionario è composto da 28 item tra domande chiuse (per la definizione del profilo) e domande aperte (per la definizione del consumo culturale dei soggetti). Il questionario è stato distribuito tra il marzo e il giugno 2008 e il campione è composto da circa 1.500 soggetti tra i 12 e i 16 anni (cluster method). Per l’analisi dei prodotti culturali, le tecniche sono quelle offerte dalla Letteratura per ragazzi e dall’analisi narratologica, che ha un doppio focus: sul contenuto e sullo stile. Riguardo al contenuto particolare attenzione viene prestata ai temi, con enfasi sulla complessità sociale e individuale, e ai personaggi, esaminando la loro caratteristiche, le loro motivazioni e i loro valori. Questo metodo “passa attraverso” la letteratura per arrivare alla pedagogia, con finalità educative ma non didatticistiche, e il suo scopo è quello di individuare quelle caratteristiche dei prodotti culturali che possono essere considerati uno sprone verso un’elaborazione personale e quegli elementi che invece incoraggiano una omologazione della propria rappresentazione individuale (Blezza Picherle, 2004). Questo metodo, nato nell’ambito della Letteratura per ragazzi, è stato usato sia nel caso di romanzi che di film e serial, attraverso le opportune integrazioni derivate dall’analisi dei prodotti audiovisivi. Numerosissimi sono ormai gli studiosi, afferenti a diverse discipline, che hanno testimoniato il valore educativo della narrativa audiovisuale e scritta . Riguardo ai Media Narrativi, il sociologo Edgar Morin ha evidenziato come essi ci avvicinano alla comprensione dell’altro, mettendo in luce aspetti dell’animo che rimangono inascoltati nel quotidiano (Morin, 1999, p. 41). Angela E. Hubler, esperta in Comunicazione, ha invece evidenziato come i Media Narrativi, attraverso le “esperienze vicarie” che offrono, rappresentano un terreno importante su cui si gioca la crescita dell’individuo (Hubler, 2000, p. 91). Inoltre l’intera tradizione pedagogica della Media Education (che vanta nomi eccellenti come quelli di Pier Cesare Rivoltella, Marina D’Amato, David Buckingham e Sonia Livingstone) ha affermato con forza come i Media possano rappresentare uno stimolo all’interno del percorso educativo di bambini e ragazzi. Riguardo alla Letteratura per ragazzi, vale forse la pena ricordare innanzitutto che essa, soprattutto nelle sue punte di eccellenza, è Letteratura tout court. E riguardo al valore educativo della letteratura il sociologo Robert Jauss afferma che essa «non solo racchiude esperienze compiute, ma anticipa anche possibilità irrealizzate, amplia il margine limitato del comportamento sociale a nuovi desideri, esigenze e scopi, e così apre la strada all’esperienza futura» (Jauss, 1989, pp. 71-72). Lo psicoanalista Bruno Bettelheim sostiene invece che la storia “giusta” può rappresentare «una rivelazione, una nuova visione, che impartisce un certo ordine al mondo interiore» (Bettelheim, 1990, p. 113). Ma nei casi analizzati quelli che si rilevano sono personaggi omologanti,ripetitivi, statici che si configurano come perfettamente complementari: da una parte troviamo un eroe carismatico e sincero ma impulsivo e tormentato, mentre dall’altra vediamo un’eroina fragile e bisognosa d’aiuto, prontamente prestato del “cavaliere errante”. Come ha acutamente osservato Loredana Lipperini, sulla scorta di Elena Gianini Belloti, Step è molto simile a Gregory House, perché entrambi rappresentano il “modello maschile vincente”, a cui le adolescenti risultano sensibili per “condizionamento culturale” (Lipperini, 2007, p. 147). Inoltre, mentre nei prodotti culturali più amati dagli adolescenti maschi il protagonista maschile appare indipendente e solitario nel suo processo di costruzione della propria identità, in quelli preferiti dalle adolescenti, la protagonista è sempre posta in strettissima relazione con il co-protagonista maschile, dal quale il personaggio femminile fa dipendere in larga parte la propria rappresentazione di sé. Questo dimostra che, come afferma la Lipperini, i prodotti culturali mostrano una tipizzazione sessuale fortemente influenzata dal condizionamento culturale secondo cui le donne hanno bisogno di un uomo per realizzarsi (Lipperini, 2007, p. 189). Questa definizione stereotipata, rigida e sminuente dei personaggi appare come un tradimento del ruolo che potrebbe e dovrebbe avere la narrativa (sia essa letteraria o audiovisuale) nella crescita del soggetto, ponendosi come incentivo e supporto nello sviluppo di se, attraverso la promozione di cambiamenti individuali e sociali, conducendo il soggetto a «penetrare nella polisemia della vita» e a produrre pensiero critico, e concorrendo alla sua «educazione etica e valoriale » (Blezza Picherle, 2004, pp. 139-141; 277-298). Ciò appare particolarmente pericoloso oggi perché queste tipizzazioni sono presentate agli adolescenti attraverso una vera e propria catena di rinforzo multimediale, narcisistica e omologante, che si configura come invasiva nei processi di costruzione del sé presentando ai soggetti un unico modello di identificazione. John B. Thompson ha dimostrato come i media hanno cambiato I processi di costruzione del sé attraverso la loro pervasività simbolica (Thompson, 1995, p. 210). Questo, afferma Thompson, potrebbe rappresentare «un’espansione delle risorse simboliche a cui avere accesso all’interno della costruzione del sé» poiché «gli individui possono venire in contatto con nuove possibilità» e quindi «i loro orizzonti si allargano e i loro punti di riferimento simbolici cambiano continuamente» (Thompson, 1995, p. 212). Ma cosa accade se media differenti ritrasmettono le stesse “possibilità”, gli stessi «orizzonti” gli stessi “punti di riferimento simbolici»? Accade che gli orizzonti si chiudono, invece di aprirsi. Accade che i media narrativi, invece di aprire i soggetti verso rappresentazioni di sé e del mondo a cui non avrebbero altrimenti avuto accesso, vengono indirizzati verso modelli stereotipati e rigidi. Judith Butler afferma che la rappresentazione di genere deve essere decostruita a partire a partire dalla consapevolezza che la società produce sui soggetti un’influenza omologante, e che tale orientamento è particolarmente evidente nella definizione dell’identità di genere (Butler, 2004, p. 48, 197). Per ovviare a tale spinta omologante è necessario che le persone, e soprattutto le giovani generazioni, vengano in contatto con un range più ampio di rappresentazioni di genere, poiché è ormai assodato che I processi con cui gli adolescenti costruiscono la propria identità sono fortemente influenzati dai mass media. E conseguentemente è necessario che l’industria culturale “faccia la sua parte” rappresentando un ritratto dei ruoli di genere più equo e diversificato, accentando quella «responsabilità editoriale» (Spinazzola, 1999, 127) connessa al suo stesso esistere.<br>Nowadays something is happening between Children’s Literature and Narrative Media: more and more often Cinema (and sometimes even Television) draws inspiration from Children’s Literature, but, at the same time, a part of Children’s Literature, and especially Teenagers Fiction and Young Adult Fiction, seems to be more and more influenced by other narrative media, in particular Cinema and Television. In this situation, the exchange dynamics between Literature, Cinema and Television are more and more important, and it is essential to investigate what is actually happening among Teenagers Fiction and Narrative Media. This situation may encourage a "mutual influence" among these media languages, an influence based on the use of the same stock characters, the same stereotypes and the same narrative structures. But, are teen novels really influenced by teen drama and teen films, absorbing their characters, their clichés, their conventions? And, if this is the case, what is the dimension of this phenomenon? A two-step research work was planned in order to answer to these questions. Initially, a questionnaire was prepared and distributed to a sample of approximately 1500 teenagers (aged from 12 to 16). The survey questioned about books, serials and movies in order to identify the most popular ones. These books, serials and movies was then analyzed to verify if a narrative constant or a recurring factor is present. When this research project began, I expected to find a connection, between films, serials and books, influenced by marketing. I assumed that the questionnaires would demonstrate that the huge popularity of some cultural products (for example the Harry Potter book series or the Italian serial ‘I Cesaroni’) would be the driving force for some cultural products related to them (for example the films based on the Harry Potter series or the books based on ‘I Cesaroni’). But the outcome turned out to be different. Nevertheless the more I proceeded with the content analysis of the most popular cultural products, the more I realized that they have something in common: patterns of gender representation. Therefore I concentrated on the male characters that are most liked by the male audience and on the female characters that are most liked by the female audience; and I found out that there are recurrent character types.
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BULGINI, Giulia. "Il progetto pedagogico della Rai: la televisione di Stato nei primi vent’anni. Il caso de ‹‹L’Approdo››." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251123.

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Abstract:
Non c’è dubbio sul fatto che la RAI, dal 1954 a oggi, abbia contribuito in misura considerevole a determinare la fisionomia dell’immaginario collettivo e dell’identità culturale dell’Italia. Si tratta di un assunto che, a distanza di più di sessant’anni, resta sempre di grande attualità, per chi si occupa della questione televisiva (e non solo). Ma a differenza di quanto avveniva nel passato, quando la tv appariva più preoccupata dei reali interessi dei cittadini, oggi essa sembra rispondere prevalentemente a dinamiche di mercato, in grado di alterarne la funzione etica e sociale. E nonostante il livello di istruzione e di benessere economico si siano evidentemente alzati, in questi ultimi anni si è assistito a programmi di sempre più bassa qualità e in controtendenza a un incremento del potere modellante e suggestivo sull’immaginario dei telespettatori. C’è di più: l’interesse verso la tv ha coinvolto anche gli storici dell’epoca contemporanea, i quali hanno iniziato a prendere coscienza che le produzioni audiovisive sono strumenti imprescindibili per la ricerca. Se si pensa ad esempio al ‹‹boom economico›› del Paese, negli anni Cinquanta e Sessanta, non si può non considerare che la tv, insieme agli altri media, abbia contributo a raccontare e allo stesso tempo ad accelerare i progressi economici e sociali di quell’epoca. Partendo, dunque, dal presupposto che la televisione da sempre esercita un potere decisivo sulla collettività, si è scelto di concentrarsi sulla fase meno indagata della sua storia, quella della televisione delle origini: ‹‹migliore›› perché senza competitor, ‹‹autentica›› perché incontestabile e soprattutto ‹‹pedagogica›› perché è di istruzione e di formazione che, quell’Italia appena uscita dalla guerra, aveva più urgenza. La storia della televisione italiana inizia il 3 gennaio 1954, con la nascita del servizio pubblico televisivo e insieme di un mezzo che, di lì a poco, avrebbe completamente rivoluzionato la società italiana, trasformandola in una civiltà di massa. Si accorciano le distanze territoriali e insieme culturali e la società inizia a omologarsi nei gusti, poi nei consumi e infine nel pensiero. Il punto d’arrivo si colloca negli anni Settanta, quando ha termine il monopolio della RAI, che fino a quel momento era stato visto come il garante del pluralismo culturale. La RAI passa dal controllo governativo a quello parlamentare, mentre si assiste al boom delle televisioni private e alla necessità della tv di Stato di stare al passo con la concorrenza, attraverso una produzione diversa da quella degli esordi. Dunque cambia la tv, come pure cambia la sua funzione e la forma mentis di chi ne detiene le redini. Ne risulta un’indagine trasversale, che passa nel mezzo di molteplici discipline che afferiscono alla materia televisiva e che non evita di porsi quelle domande scomode, necessarie tuttavia a comprendere la verità sugli artefici della prima RAI e sui loro obiettivi. E allora: qual era il valore attribuito alla televisione degli esordi? Era davvero uno strumento pedagogico? Sulla base di quali presupposti? Chi scriveva i palinsesti di quegli anni? Chi e perché sceglieva temi e format televisivi? Chi decideva, in ultima analisi, la forma da dare all’identità culturale nazionale attraverso questo nuovo apparecchio? Il metodo di ricerca si è articolato su tre distinte fasi di lavoro. In primis si è puntato a individuare e raccogliere bibliografia, sitografia, studi e materiale bibliografico reperibile a livello nazionale e internazionale sulla storia della televisione italiana e sulla sua programmazione nel primo ventennio. In particolare sono stati presi in esame i programmi scolastici ed educativi (Telescuola, Non è mai troppo tardi), la Tv dei Ragazzi e i programmi divulgativi culturali. Successivamente si è resa necessaria una definizione degli elementi per l’analisi dei programmi presi in esame, operazione resa possibile grazie alla consultazione del Catalogo multimediale della Rai. In questa seconda parte della ricerca si è voluto puntare i riflettori su ‹‹L’Approdo››, la storia, le peculiarità e gli obiettivi di quella che a ragione potrebbe essere definita una vera e propria impresa culturale, declinata in tutte le sue forme: radiofonica, di rivista cartacea e televisiva. In ultimo, sulla base dell’analisi dei materiali d’archivio, sono state realizzate interviste e ricerche all’interno dei palazzi della Rai per constatare la fondatezza e l’attendibilità dell’ipotesi relativa agli obiettivi educativi sottesi ai format televisivi presi in esame. Le conclusioni di questa ricerca hanno portato a sostenere che la tv delle origini, con tutti i suoi limiti, era uno strumento pedagogico e di coesione sociale. E se ciò appare come un aspetto ampiamente verificabile, oltreché evidente, qualora si voglia prendere in esame la televisione scolastica ed educativa di quegli anni, meno scontato risulta invece dimostrarlo se si decide – come si è fatto – di prendere in esame un programma divulgativo culturale come ‹‹L’Approdo››, che rientra nell’esperienza televisiva definita di ‹‹educazione permanente››. Ripercorrere la storia della trasmissione culturale più longeva della tv italiana degli esordi, per avvalorarne la funzione educativa, si è rivelata una strada interessante da battere, per quanto innegabilmente controversa, proprio per il principale intento insito nella trasmissione: diffondere la cultura ‹‹alta›› a milioni di telespettatori che erano praticamente digiuni della materia. Un obiettivo che alla fine della disamina si è rivelato centrato, grazie alla qualità della trasmissione, al suo autorevole e prestigioso groupe d'intellectuels, agli ascolti registrati dal ‹‹Servizio Opinioni›› e alla potenzialità divulgativa e penetrante della tv, nel suo saper trasmettere qualunque tematica, anche quelle artistiche e letterarie. Dunque se la prima conclusione di questo studio induce a considerare che la tv del primo ventennio era pedagogica, la seconda è che ‹‹L’Approdo›› tv di questa televisione fu un’espressione felice. ‹‹L’Approdo›› conserva ancora oggi un fascino innegabile, non foss’altro per la tenacia con la quale i letterati difesero l’idea stessa della cultura classica dal trionfo lento e inesorabile della società mediatica. Come pure appare ammirevole e lungimirante il tentativo, mai azzardato prima, di far incontrare la cultura con i nuovi media. Si potrebbe dire che ‹‹L’Approdo›› oggi rappresenti una rubrica del passato di inimmaginata modernità e, nel contempo, una memoria storica, lunga più di trent’anni, che proietta nel futuro la ricerca storica grazie al suo repertorio eccezionale di immagini e fatti che parlano di arte, di letteratura, di cultura, di editoria e di società e che raccontano il nostro Paese e la sua identità culturale, la stessa che la televisione da sempre contribuisce a riflettere e a delineare. Lo studio è partito da un’accurata analisi delle fonti, focalizzando l’attenzione, in primo luogo, sugli ‹‹Annuari della Rai›› (che contengono le Relazioni del Cda Rai, le Relazioni del Collegio Sindacale, i Bilanci dell’Esercizio e gli Estratti del Verbale dell’Assemblea Ordinaria). Altre fonti prese in esame sono gli stati gli opuscoli di ‹‹Servizio Opinioni››, le pubblicazioni relative a studi e ricerche in materia di televisione e pedagogia e le riviste edite dalla Rai Eri: ‹‹Radiocorriere tv››, ‹‹L’Approdo Letterario››, ‹‹Notizie Rai››, ‹‹La nostra RAI››, ‹‹Video››. Negli ultimi anni la Rai ha messo a disposizione del pubblico una cospicua varietà di video trasmessi dalle origini a oggi (www.techeaperte.it): si tratta del Catalogo Multimediale della Rai, che si è rivelato fondamentale al fine della realizzazione della presente ricerca. Altre sedi indispensabili per la realizzazione di questa ricerca si sono rivelate le due Biblioteche romane della Rai di Viale Mazzini e di via Teulada.
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