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Dissertations / Theses on the topic 'LIBERO'

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1

Mittra, Anirudh. "Libero." Thesis, Virginia Tech, 2017. http://hdl.handle.net/10919/76688.

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Abstract:
Libero is a 2D video game that aims to explore the concepts of dealing with personal issues such as insomnia and anxiety. It is a 2D stealth puzzle game that takes influence from older dungeon-crawlers and rogue-likes from the 1990s as well as inspiration from modern games designed for mobile platforms such as iOS and Android phones. The game experiments with new 2D normal mapping technologies for a unique take on pixel art.
Master of Fine Arts
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2

De, Vettor Jacopo <1994&gt. "Libertà, causalità, determinismo: introduzione al problema del libero arbitrio nel dibattito filosofico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20775.

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Abstract:
L'obiettivo principale di questa tesi è la presentazione del problema del libero arbitrio, in rapporto ai temi del determinismo, della causalità e della responsabilità giuridica e morale, all'interno del dibattito filosofico. In ordine a questo obiettivo centrale, il primo capitolo tratterà di alcune tra le principali tipologie di determinismo e analizzerà la loro compatibilità con i due significati principali generalmente attribuiti dal dibattito filosofico a ciò che denominiamo "libero arbitrio". il secondo capitolo tratterà, invece, della nozione di "causalità" e considererà le principali proposte definitorie di questo concetto avanzate nel dibattito filosofico, specialmente contemporaneo e moderno, provando a mostrare come, a seconda della definizione di causalità che si vada ad accettare, cambi pure il framework ontologico entro cui considerare il libero arbitrio, il determinismo e i loro relativi rapporti. il terzo capitolo, infine, considera il complesso e difficile rapporto tra responsabilità giuridica e morale, da una parte, e libero arbitrio, dall'altra, provando a mostrare come, se si ritiene il libero arbitrio un concetto non plausibile, o qualora venisse proprio indubitabilmente dimostrata dalla scienza la sua impossibilità, vadano riviste importanti parti del diritto e delle morali individuali. In seguito, la parte conclusiva si occuperà di un riepilogo sintetico del percorso tematico affrontato nella tesi, valutando i risultati sin qui raggiunti.
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3

Kluge, Andreas. "LIBERO in Sachsen - Gemeinschaft macht stark." Saechsische Landesbibliothek- Staats- und Universitaetsbibliothek Dresden, 2008. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:14-ds-1228924099503-87138.

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Abstract:
Beim Lesen der Überschrift werden Sie sich vielleicht an den Leitartikel im ersten BIS-Heft erinnern, der unter diesem Schwerpunkt die verstärkte Zusammenarbeit der sächsischen Hochschulbibliotheken, insbesondere vor dem Hintergrund des Struktur- und Entwicklungsplanes beschrieb. An dieser Stelle soll etwas ausführlicher auf die Zusammenarbeit auf dem Gebiet des Lokalsystems LIBERO eingegangen werden,...
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4

Mancuso, Domenico. "Libero arbitrio e trascendenza del futuro." Paris 4, 2007. http://www.theses.fr/2007PA040281.

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Abstract:
La controverse sur le libre arbitre est axée depuis plus de trois siècles sur un dualisme qui oppose les thèses déterministe et libertarienne, et qui aboutit à une antinomie entre deux approches apparemment complémentaires, et pourtant incapables, l'une et l’autre, de rendre raison des réquisits qu'on associe communément à l'intuition d'une liberté de vouloir. Pour sortir de l'impasse, je propose d'introduire dans le débat la notion de perspective temporelle : l'acte libre peut être apprécié en tant que tel uniquement s'il est évalué avant qu'il ne s'accomplisse ; à partir de cette idée, je développe une conception de liberté comme création de réalité et comme transcendance de soi de la part du sujet - une conception qui trouve son expression plus accomplie dans l'image d'une pensée consciente dépassant constamment ses limites
The free will controversy has revolved for over three centuries on a dualism opposing determinists and libertarians, whose outcome is an antinomy between two (allegedly) complementary positions, neither of which seems capable of accounting for the requisites that are commonly associated to the inner perception of free will. As a way out of the deadlock, I propose to introduce the notion of temporal perspective : a free act can only be appreciated as such if it is viewed before occurring; building on this idea, I sketch out a conception of freedom as creation of reality and self-transcendence of the subject; such a conception has its fullest expression in the image of a conscious thought constantly overcoming its own limits
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5

Ribaudo, Giulia <1990&gt. "Tempo libero di un uomo ristretto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7554.

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Abstract:
Ogni considerazione che verrà esposta nella mia tesi parte dal presupposto che il carcere deve essere considerato un microcosmo sociale, dove in uno spazio (de)limitato si assiste alla replica dei processi e degli ingranaggi che si possono riconoscere nella quotidianità di qualsiasi comunità. La prima sezione della tesi si proporrà di ri-valutare l’idea contemporanea di tempo. Verrà illustrato come in diversi campi si sia sviluppato un discorso intorno all’accelerazione del tempo sociale e come questa accelerazione renda obsoleta un’idea di detenzione nata in contesti socioculturali radicalmente diversi. La differenza temporale fra interno ed esterno non solo rende più pesante la detenzione, già di per sé condizionata dall’attesa del giorno di scarcerazione, ma rende anche ulteriormente più inadatta alla società la persona che termina la sua pena e esce dal carcere. Invitare la persona detenuta allo svolgimento di attività, è sicuramente uno strumento per restituirgli la dimensione sociale del tempo. Infatti, il detenuto chiamato a svolgere un attività professionale, scandisce la sua giornata in base agli orari lavorativi, è impegnato nella realizzazione di manufatti, segue il ritmo di produzione necessaria, deve rispettare le date di consegna; la percezione del tempo diventa così molto più simile a quella di un lavoratore all’esterno (accentuandone anche gli aspetti negativi di routine e alienazione). Ma ciò che manca al detenuto è il tempo libero, quello che normalmente le persone occupano svolgendo determinate attività ricreative e durante il quale possono “sfogare” i loro impulsi vitali. Solo rispettando anche questo aspetto, la persona ristretta può ritrovare la sua dimensione individuale ed essere in grado di reinserirsi in quella sociale. Nella seconda sezione verrà analizzata come l’identità sociale dovrebbe tenere conto di tutte le originalità individuali. Una società democratica infatti dovrebbe essere in grado di valorizzare gli impulsi creativi di ogni individuo e di dare ad ognuno la possibilità per una crescita personale rispondente ai propri impulsi e volta alla piena realizzazione di sé. Quindi anche ai detenuti, che sono soggetti - per quanto invisibili - della società, devono potere avere l’occasione di sfogare tali pulsioni e sviluppare la propria singolarità nelle attività a loro più consone. Le attività artistico/culturali - in senso lato - sono sicuramente i momenti in cui la persona può trovare risposta ai propri impulsi e collocarsi nella dimensione collettiva. Perciò, andando oltre alla tradizionale dicotomia che vuole l’art pour l’art, nella parte finale di questa sezione, si accetterà la funzione sociale dell’arte e si discuterà di come l’attività artistica, rispettata nel suo essere “fine a se stessa”, può inequivocabilmente rientrare in un dispositivo educativo. L’ultima sezione sarà dedicata alla descrizione dei sei laboratori artistici che sono stati presentati in occasione della mostra fotografica De l’Ombre à la Lumière - progetti realizzati con persone in stato di detenzione. In questa sezione conclusiva verranno riportate interviste fatte ad alcune persone ristrette coinvolte nei vari progetti.
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6

Bellerive, Martin. "La doctrine de la liberté dans le De libero arbitrio d'Augustin est-elle pélagienne?" Thèse, Université du Québec à Trois-Rivières, 1998. http://depot-e.uqtr.ca/3521/1/000658946.pdf.

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7

CANESTRELLI, SERENA. "Istruzione probatoria e libero convincimento del giudice." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/20077.

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Abstract:
La dissertazione esamina l'esplicarsi del principio del libero convincimento del giudice nei suoi vari ambiti di applicazione all'interno dell'istruzione probatoria civile. L'esame parte dai profili storici del principio per comprenderne il reale significato. Successivamente vengono analizzati il concetto di prova legale nel nostro ordinamento giuridico nonche' la disciplina della fase del giudizio di fatto. In particolare vengono analizzati il concetto di massima d'esperienza e prova scientifica. L'analisi viene poi concentrata sul tema delle prove atipiche. Infine viene esaminato il concreto esplicarsi del principio del libero convincimento del giudice all'interno delle fasi dell'istruzione probatoria civile.
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8

Marinoni, Guido. "Grafi e gruppi liberi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12246/.

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9

Taurisano, Ricardo Reali. "O \'De libero arbitrio\' de Agostinho de Hipona." Universidade de São Paulo, 2007. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8143/tde-05102007-144037/.

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Abstract:
Este trabalho tem por objetivos, além de apresentar uma tradução da primeira parte do De libero arbitrio libri tres, de Agostinho de Hipona, empreender um estudo, dos três livros, em seus diferentes aspectos, retóricos e filosóficos. O De libero arbitrio, apesar de seu sentido de unidade, tem características específicas em cada uma de suas três partes. O livro I, de forte influência estóica, apresenta-se um diálogo; o livro II, se mantém a mesma estrutura dialógica, apresenta, porém, evidentes características neoplatônicas. Se as duas primeiras partes podem dizer-se dialéticas, a terceira, no entanto, sofre grave transformação, tanto em sua dispositio, quando Agostinho abdica da forma dialogal para empreender um longo discurso contínuo, como em sua elocutio, ao lançar mão de uma linguagem que, de modo inequívoco, evidencia uma mudança não só de auditório como de pensamento. O De libero arbitrio, em seu livro III, torna-se, a certa altura, uma obra de teologia, em que a concepção platônicosocrática de mundo, do Agostinho dos primeiros dois livros, cede espaço a uma visão mais cristã, influenciada sobremodo pela teologia do apóstolo Paulo, uma visão menos otimista do ser humano como ser autônomo e capaz de soerguer-se, por sua livre iniciativa. Essa mudança conceitual considerável, em seus aspectos discursivo e filosófico, evidencia uma alteração muito mais profunda, uma espécie de turning point, não apenas na obra e na vida do próprio homem, então não mais o filósofo e sim o presbítero de Hipona; não mais o pensador neoplatônico, e sim o doutor eclesiástico; mas também um turning point para a época, demarcando, de certo modo, o fim de toda uma civilização, o fim do mundo antigo, com a derrocada da visão clássica do homem, e o conseqüente princípio da era medieval.
This work has as main objectives, besides offering a translation of the first part of the De libero arbitrio libri tres of Augustine of Hippo, undertake a study of the three books, in its different aspects, rhetorical and philosophical. The De libero arbitrio, in spite of its sense of unity, has specific characteristics in each of its three parts. Book I, predominantly influenced by Stoicism, shows itself a dialog; book II, although maintaining the same dialogical structure, shows, nevertheless, evident Neoplatonic characteristics. If the two first parts may be called dialectical, the third, however, is the object of a severe metamorphosis, as in its dispositio, when Augustine resigns the cross-examination form to undertake a long uninterrupted discourse; as in its elocutio, when he adopts a style that undoubtedly makes clear a change not only in his auditory, but in his thought as well. The De libero arbitrio, then, in its third book becomes at a certain point a theological work, in which the Platonic-Socratic comprehension of the world of the young Augustine (of the first two books) yields to a more Christianized view, much influenced by the theology of the apostle Paul, which sustains a less optimistic image of man as a autonomous being, capable of raising himself through his free choice of the will. This remarkable conceptual change, in its discursive and philosophical aspects, shows a still deeper mutation, a kind of \"turning point\", not only in the works and life of the man, no longer the philosopher, but the presbyter of Hippo; no longer the Neoplatonic thinker, but the Doctor of the Church; but also a \"turning point\" to the epoch, delimiting, to a certain extent, the end of a civilization, the end of Antiquity, with the overthrow of the classical view of man and the consequential beginning of the mediaeval era.
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10

Piras, Federico. "Analisi del segnale elettromiografico nello stile libero del nuoto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17856/.

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Abstract:
L’analisi elettromiografica è una tecnica diagnostica che, recentemente, al di fuori dell’ambito medico, sta avendo notevole impiego nell’ambito della biomeccanica sportiva. L’analisi motoria affiancata a quella elettromiografica ha come prospettiva quella di offrire ad atleti e preparatori atletici un nuovo strumento per allenamenti specifici, soprattutto personalizzati. La seguente tesi è suddivisa in quattro capitoli. Nel primo vengono investigati i principi elettrici alla base della contrazione muscolare; nel secondo viene fornita una descrizione generale sulle tecniche d'analisi e la strumentazione dell'elettromiografia; nel terzo vengono esposti i principali stili del nuoto e le forze agenti sul nuotatore; infine, nell'ultimo capitolo, ogni muscolo viene analizzato singolarmente tramite diversi parametri per comprenderne l'attivazione e il grado di affaticamento a fine prova. Lo scopo della tesi è stato quello di offrire una visione generale dell’applicazione della tecnica elettromiografica nello stile libero del nuoto, al fine di comprendere come l’andamento di parametri nel dominio del tempo (MAV, ARV, RAF) e della frequenza (MNF, FI) riflettano l’attività motoria dei muscoli di interesse.
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11

Harrison, Simon James. "De libero arbitrio : Augustine's way in to the will." Thesis, University of Cambridge, 1996. https://www.repository.cam.ac.uk/handle/1810/273059.

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12

Neumann, Waltraud Maria. "Die Stellung des Gottesbeweises in Augustins De libero arbitrio." Hildesheim ; New York : G. Olms, 1986. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb34991613k.

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13

Coppo, Elena. "La nascita del verso libero tra Italia e Francia." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3425300.

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Abstract:
La tesi si propone di affrontare la questione delle origini del verso libero in una prospettiva comparativa franco-italiana, e si articola in quattro capitoli, i primi due dedicati a questioni storiche e teoriche, i due seguenti alle analisi testuali. Nel capitolo I, partendo dalla constatazione del diverso approccio allo studio del verso libero da parte della critica francese e italiana, viene proposto un percorso storico-critico che, seguendo lo sviluppo degli studi metrici francesi fra Otto e Novecento, mette in luce come sia cambiato fra i due secoli il modo di intendere e di percepire il verso, e consente di approfondire il confronto tra la critica italiana e francese su alcune importanti questioni teoriche: la “metricità” del verso libero, la distinzione fra verso e prosa, l’importanza da attribuire al découpage e all’enjambement nella definizione del verso. Il secondo capitolo esamina alcuni aspetti del complesso rapporto che si instaura nella poesia ottocentesca fra traduzione poetica, poesia in prosa e verso libero, che riflette l’evoluzione della concezione della poesia e del verso e permette di individuare, sia nella poesia francese che in quella italiana, forme che anticipano alcune delle caratteristiche del verso libero: le traduzioni poetiche interlineari e le sperimentazioni nell’ambito della poesia in prosa; le riforme del verso proposte, nella seconda metà del secolo, sia in Francia che in Italia, con particolare attenzione alla questione della metrica barbara carducciana; la ricezione e la traduzione della poesia whitmaniana. I capitoli III e IV si articolano poi in una serie di approfondimenti dedicati ad alcuni dei primi poeti versoliberisti francesi e italiani e all’analisi metrico-formale di quelli che sono stati riconosciuti come i loro primi testi poetici in versi liberi. Il capitolo III è dedicato agli autori francesi: Jules Laforgue, Gustave Kahn, Jean Moréas, Jean Ajalbert, Albert Mockel, Édouard Dujardin, Francis Vielé-Griffin. Nel capitolo IV vengono invece affrontati gli autori italiani: Luigi Capuana, Giovanni Alfredo Cesareo, Gian Pietro Lucini, Alberto Sormani, Mario Morasso, Ada Negri, Romolo Quaglino, Agostino John Sinadino, Umberto Saffiotti, Angiolo Orvieto.
The thesis aims to address the question of the origins of free verse in France and in Italy from a comparative perspective. It consists of four chapters, the first two concerning historical and theoretical problems, while the others two contain textual analysis. Chapter I starts from the observation of the different approach to the study of free verse by French and Italian scholars and it provides an historical and critical overview of the development of metrical studies in France between the XIX and the XX century and of changes in the theory and in the perception of verse during this period. This allows to develop the comparison between French and Italian studies about some important theoretical problems: the metrical nature of free verse, the distinction between verse and prose, the value of découpage and enjambement in defining the verse. Chapter II investigates some particular aspects of the complex relation between poetry translation, prose poetry and free verse in XIX century literature, which reflects the evolution in the idea of poetry and verse. The experiments in poetry translation and prose poetry, as well as the metrical reforms which are proposed in France and in Italy in the second half of the century (including Carducci’s “metrica barbara”), and the influence of Whitman’s poetry, cause the emergence of poetic forms which are preludes to free verse. Chapter III and IV concern some of the first French and Italian free-verse poets and propose an analysis of their first poems in free verses. The French poets examined in chapter III are Jules Laforgue, Gustave Kahn, Jean Moréas, Jean Ajalbert, Albert Mockel, Édouard Dujardin, Francis Vielé-Griffin. The Italian poets presented in chapter IV are Luigi Capuana, Giovanni Alfredo Cesareo, Gian Pietro Lucini, Alberto Sormani, Mario Morasso, Ada Negri, Romolo Quaglino, Agostino John Sinadino, Umberto Saffiotti, Angiolo Orvieto.
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Clarke, Robert. "Studio di ottimizzazione di una turbina idraulica a flusso libero." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9015/.

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15

Vettor, Alessandro. "Fair use: Il libero utilizzo nella fruizione delle opere dell'ingegno." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4526/.

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16

Zanella, Michele <1964&gt. "Il dibattito sul libero arbitrio nell'ambito della filosofia analitica contemporanea." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/6540.

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Abstract:
L’obiettivo della ricerca è di mettere in luce lo statuto ontologico e i presupposti metafisici delle diverse posizioni che si fronteggiano nel dibattito contemporaneo sul libero arbitrio nell'ambito della filosofia analitica, anche in relazione ai recenti contributi delle neuroscienze sull'argomento, per capire quanto possa essere fondato l’attacco che esse portano al nostro senso di agency, ossia all’esperienza che noi facciamo della libertà, nel senso del potere di libera scelta tra corsi alternativi di azione, esperienza che è certamente fondamentale nella costruzione dell’identità personale e morale di ognuno di noi.
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TAGLIAFERRI, CRISTINA. "L'EDITORE E L'AUTORE: VALENTINO BOMPIANI E LIBERO BIGIARETTICON CARTEGGIO INEDITO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/297.

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Abstract:
Il presente contributo si propone di ricostruire il sodalizio Fra valentino bompiani e libero bigiaretti, sulla base del carteggio inedito, desunto dall'archivio personale dell'editore e dall'archivio della casa editrice. Nella personlaità dei due protagonisti, e nelle ragioni insite nella rispettiva opera intellettuale, trova adeguata valorizzazione lo scambio umano e professionale intercorso fra l'autore e il suo editore, a partire dai primissimi anni sessanta, in un periodo di importanti cambiamenti dal punto di vista dell'assetto aziendale, che culminerà nel 1973 con la vendita del marchio. Si deve all'indiscusso "protagonismo" dell'editore la peculiarietà del legame con lo scrittore marchigiano (all'amico Valentino questi affidò la ristampa di molte sue opere passate, nonché l'edizione di quelle future), il quale aggiunge tasselli importanti alla ricostruzione di numerosi aspetti: in particolare, trapelano dalle lettere, fra gioie e delusioni, umori e confessioni che bene motivano l'evoluzione creativa e interiore di Bigiaretti nella fase più matura della propria esperienza narrativa, con esiti nuovi soprattutto dal punto di vista espressivo. I numerosi riferimenti, nel carteggio, alla scrittura e alla poetica Bigiarettiana - in un continuo confronto con Bompiani, fido confidente e affascinato lettore - trovano rispondenza nelle stesure autografe dei romanzi in oggetto, comprovando, al contempo, il faticoso labora limae dell'autore.
The aim of this work is to rebuild the fellowship between Valentino Bompiani and Libero Bigiaretti on the basis of the unpublished correspondence found in publisher's private archives and publishing house's ones. In the two protagonists' personality, and in the reasons implied in their intellectual work, there is a fair appreciation of the human and professional relationship passed between the author and his publisher starting from the early 70's, a time of important changes in the company structure, which ends with the sell of the brand name in 1973. It's due to the publisher's undisputed desire to be the centre of attention the peculiarity of the relationship with the author form the Marche (to his friend Valentino he entrusted the reprint of his past works and also the print of the future ones), a relationship that adds important particulars to the reconstruction of many aspects; the letters show especially, among joys and disillusions, moods and confessions that explain, in a clear way, Bigiaretti's creative and inner development in the more mature phase oh his narrative experience, that led to new results above all from the expressive point of view. The large number of references, in the exchange of letters, to Bigiaretti's writing and poetics – in a continuous comparison with Bompiani, faithful confidant and charmed reader – find a correspondence in the drafts (in Bigiaretti's own hand) of the analyzed novels, proving, at the same time, the author's strenuous labour limae.
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TAGLIAFERRI, CRISTINA. "L'EDITORE E L'AUTORE: VALENTINO BOMPIANI E LIBERO BIGIARETTICON CARTEGGIO INEDITO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/297.

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Abstract:
Il presente contributo si propone di ricostruire il sodalizio Fra valentino bompiani e libero bigiaretti, sulla base del carteggio inedito, desunto dall'archivio personale dell'editore e dall'archivio della casa editrice. Nella personlaità dei due protagonisti, e nelle ragioni insite nella rispettiva opera intellettuale, trova adeguata valorizzazione lo scambio umano e professionale intercorso fra l'autore e il suo editore, a partire dai primissimi anni sessanta, in un periodo di importanti cambiamenti dal punto di vista dell'assetto aziendale, che culminerà nel 1973 con la vendita del marchio. Si deve all'indiscusso "protagonismo" dell'editore la peculiarietà del legame con lo scrittore marchigiano (all'amico Valentino questi affidò la ristampa di molte sue opere passate, nonché l'edizione di quelle future), il quale aggiunge tasselli importanti alla ricostruzione di numerosi aspetti: in particolare, trapelano dalle lettere, fra gioie e delusioni, umori e confessioni che bene motivano l'evoluzione creativa e interiore di Bigiaretti nella fase più matura della propria esperienza narrativa, con esiti nuovi soprattutto dal punto di vista espressivo. I numerosi riferimenti, nel carteggio, alla scrittura e alla poetica Bigiarettiana - in un continuo confronto con Bompiani, fido confidente e affascinato lettore - trovano rispondenza nelle stesure autografe dei romanzi in oggetto, comprovando, al contempo, il faticoso labora limae dell'autore.
The aim of this work is to rebuild the fellowship between Valentino Bompiani and Libero Bigiaretti on the basis of the unpublished correspondence found in publisher's private archives and publishing house's ones. In the two protagonists' personality, and in the reasons implied in their intellectual work, there is a fair appreciation of the human and professional relationship passed between the author and his publisher starting from the early 70's, a time of important changes in the company structure, which ends with the sell of the brand name in 1973. It's due to the publisher's undisputed desire to be the centre of attention the peculiarity of the relationship with the author form the Marche (to his friend Valentino he entrusted the reprint of his past works and also the print of the future ones), a relationship that adds important particulars to the reconstruction of many aspects; the letters show especially, among joys and disillusions, moods and confessions that explain, in a clear way, Bigiaretti's creative and inner development in the more mature phase oh his narrative experience, that led to new results above all from the expressive point of view. The large number of references, in the exchange of letters, to Bigiaretti's writing and poetics – in a continuous comparison with Bompiani, faithful confidant and charmed reader – find a correspondence in the drafts (in Bigiaretti's own hand) of the analyzed novels, proving, at the same time, the author's strenuous labour limae.
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Ruspi, Maria Luisa. "Studio della cinematica del nuoto a stile libero attraverso sensori inerziali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9952/.

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Abstract:
Analisi cinematica delle fasi del nuoto, velocità in vasca e body roll attraverso l'uso di sensori inerziali. Implementazione di innovativi algoritmi di calcolo con l'utilizzo del filtro di Kalman 3D, matrici di rotazione e quaternioni per la determinazione dei parametri fondamentali del nuoto e della posizione del polso nel sistema di riferimento di torace. Confronto dei risultati ottenuti mediante i diversi algoritmi e loro validazione con quelli ottenuti con l'uso della stereofotogrammetria. Gli algoritmi possono essere generalizzati ad altri gesti motori.
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Luscri, Alessandro. "Studio e ottimizzazione di un pico-generatore idraulico a flusso libero." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5899/.

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Barca, Enrico Patrizio <1969&gt. "Meccanizzazione dei vigneti allevati a doppia cortina e a cordone libero." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7176/1/BARCA_ENRICO_PATRIZIO_TESI.pdf.

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Abstract:
La ricerca svolta ha voluto approfondire le possibilità offerte dai sistemi di allevamento dei vigneti a Doppia Cortina (GDC) e a Cordone Libero nei riguardi della meccanizzazione. La ricerca ha considerato gli interventi di potatura invernale, di gestione della chioma (spollonatura, cimatura, defogliazione e pettinatura della doppia cortina) e di vendemmia. Un’operazione particolarmente seguita è stata la potatura invernale realizzando differenti livelli di meccanizzazione. Tutti gli interventi sono stati eseguiti sia manualmente che meccanicamente, confrontando i tempi d’impiego, la qualità del lavoro svolto e gli impegni di manodopera. I risultati sono stati sintetizzati in una valutazione economica, ipotizzando differenti livelli di costo della manodopera impiegata, per ottenere giudizi di convenienza per i singoli interventi e per costruire una valutazione completa e più organica della linea di lavoro proposta. Nelle due forme d’allevamento la meccanizzazione della potatura invernale e della gestione della chioma hanno rispettato pienamente gli obbiettivi tecnici prefissati, dimostrando di essere un valido mezzo per ridurre tempi e costi di gestione. Per questi interventi l’acquisto delle macchine risulta conveniente anche per vigneti di piccola dimensione. Ancor più evidenti in queste due forme d’allevamento sono i vantaggi economici offerti dalla vendemmia meccanica, realizzata con pochi maltrattamenti e perdite di prodotto. La tendenza a meccanizzare integralmente gli interventi di gestione del ciclo colturale della vite, può essere nei prossimi anni un motivo di interesse e di scelta nella realizzazione di nuovi impianti con queste due forme di allevamento, che hanno dimostrato di essere un’espressione completa di sinergia tra macchina e pianta.
The research carried out has wanted to go into the possibility offered by the system of growing of double curtain vineyards (GDC) and in a free cordon referring to mechanization. The research has examined the operations of winter pruning, canopy management (removal of suckers, trimming, defoliation, and shoots positioning) and grape harvesting. The winter pruning was especially monitored through two different levels of mechanization. All the operations have been carried out, both manually and mechanically, comparing the times of working, the quality of the work effected and the engagement of manpower employed. The results have been synthesized under an economic valuation, supposing different levels of the cost of the employed manpower, in order to obtain to judge the suitability on the single interventions and to build a complete and more organic valuation of the proposed kind of work. In the two forms of growing, the mechanization of both the winter pruning and canopy management have respected completely the prefixed technical aims, showing to be a valid way in order both to reduce times and cost of management. For these interventions the purchase of machineries turns out to be suitable also for vineyards of small dimension. Even more evident in both these forms of growing are the economic advantages offered by the mechanized grape harvesting effected by few ill-treatments and wastes of product. The tendency to mechanize completely the interventions of management of the growing cycle of vineyards, can be in the next years both a reason of interest and of a choice in carrying out new installations with both these forms of growing that shown to be a complete expression of synergy between machinery and plant.
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Barca, Enrico Patrizio <1969&gt. "Meccanizzazione dei vigneti allevati a doppia cortina e a cordone libero." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7176/.

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Abstract:
La ricerca svolta ha voluto approfondire le possibilità offerte dai sistemi di allevamento dei vigneti a Doppia Cortina (GDC) e a Cordone Libero nei riguardi della meccanizzazione. La ricerca ha considerato gli interventi di potatura invernale, di gestione della chioma (spollonatura, cimatura, defogliazione e pettinatura della doppia cortina) e di vendemmia. Un’operazione particolarmente seguita è stata la potatura invernale realizzando differenti livelli di meccanizzazione. Tutti gli interventi sono stati eseguiti sia manualmente che meccanicamente, confrontando i tempi d’impiego, la qualità del lavoro svolto e gli impegni di manodopera. I risultati sono stati sintetizzati in una valutazione economica, ipotizzando differenti livelli di costo della manodopera impiegata, per ottenere giudizi di convenienza per i singoli interventi e per costruire una valutazione completa e più organica della linea di lavoro proposta. Nelle due forme d’allevamento la meccanizzazione della potatura invernale e della gestione della chioma hanno rispettato pienamente gli obbiettivi tecnici prefissati, dimostrando di essere un valido mezzo per ridurre tempi e costi di gestione. Per questi interventi l’acquisto delle macchine risulta conveniente anche per vigneti di piccola dimensione. Ancor più evidenti in queste due forme d’allevamento sono i vantaggi economici offerti dalla vendemmia meccanica, realizzata con pochi maltrattamenti e perdite di prodotto. La tendenza a meccanizzare integralmente gli interventi di gestione del ciclo colturale della vite, può essere nei prossimi anni un motivo di interesse e di scelta nella realizzazione di nuovi impianti con queste due forme di allevamento, che hanno dimostrato di essere un’espressione completa di sinergia tra macchina e pianta.
The research carried out has wanted to go into the possibility offered by the system of growing of double curtain vineyards (GDC) and in a free cordon referring to mechanization. The research has examined the operations of winter pruning, canopy management (removal of suckers, trimming, defoliation, and shoots positioning) and grape harvesting. The winter pruning was especially monitored through two different levels of mechanization. All the operations have been carried out, both manually and mechanically, comparing the times of working, the quality of the work effected and the engagement of manpower employed. The results have been synthesized under an economic valuation, supposing different levels of the cost of the employed manpower, in order to obtain to judge the suitability on the single interventions and to build a complete and more organic valuation of the proposed kind of work. In the two forms of growing, the mechanization of both the winter pruning and canopy management have respected completely the prefixed technical aims, showing to be a valid way in order both to reduce times and cost of management. For these interventions the purchase of machineries turns out to be suitable also for vineyards of small dimension. Even more evident in both these forms of growing are the economic advantages offered by the mechanized grape harvesting effected by few ill-treatments and wastes of product. The tendency to mechanize completely the interventions of management of the growing cycle of vineyards, can be in the next years both a reason of interest and of a choice in carrying out new installations with both these forms of growing that shown to be a complete expression of synergy between machinery and plant.
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Calchi, Mimosa, and Matteo Mongioj. "Jesolo - area "central park" lo spazio collettivo come luogo del tempo libero." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/8037/.

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Abstract:
La tesi affronta il tema dello spazio collettivo come luogo del tempo libero attraverso il disegno di un progetto a Jesolo, nell'area definita dal masterplan di Kenzo Tange "Central Park". Il progetto affronta la scala territoriale e urbana con forte attenzione al paesaggio e al disegno del suolo. Partendo da un analisi del contesto ambientale e antropico il progetto si definisce a partire dalla logica del "cluster"e dello "stem", principi compositivi sviluppati dagli architetti Smithson e dagli architetti Candilis, Josic e Woods. L'area di approfondimento per il progetto di tesi viene selezionata a partire dal disegno territoriale e propone la realizzazione di due nuove architetture dedicate al tempo libero e al benessere della persona. La tesi alla base è l'interpretazione del tempo libero visto non come un prodotto ma come oggetto che necessita di riappropriazione individuale. Le riflessioni prendono spunto dalle tesi situazioniste e dal lavoro dell' architetto Cedric Price.
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MADONNA, Federica. "Empatia e libero arbitrio: un colloquio aperto fra neuroscienze, etica e psicologia." Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2020. http://hdl.handle.net/11580/75212.

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Abstract:
Aware of the fact that in today’s literature the phenomena of empathy and free will are investigated in a parallel way and, therefore, distinct from each other, the analysis of the nature of cognitive empathy has provided the incipit to start one new, perhaps, original study, both on the nature of the same and on the relationship between the latter and the free will. Convinced that empathy is not what, commonly, today’s culture denotes, research provides a new explaination, starting from the concept of free will. The hypothesis is that what is meant, erroneously, by empathy, “would be nothing else” than a particular manifestation of a different concept, the free will, precisely, with which the agent would consciously choose to “step into someone else’s shoes”, making a cognitive effort of what is called mind reading. If this was true there would be, certainly, two consequences: 1. The phenomenon known as “empathy” (empathy accurancy, co-cognition etc.) would indicate a non-existent denoted: they would speak of what does not exist, since emotional capacity would not be the source of the same empathy, but quite the opposite; 2. The concept of empathy should be redefined either by eliminating it in its entirety or by being careful to clarify that when we talk about empathy only those “basic”, neurobiological aspects of brain functioning are indicated that would make man able to interface with the surrounding reality. The conclusions therefore lead to an original interpretation of the concept of empathy, identifying in the history of the same the qui pro quo at the origin of the erroneous interpretation of the phenomenon.
Consapevole del fatto che nella letteratura odierna i fenomeni dell’empatia e del libero arbitrio sono indagati in maniera parallela e, quindi, distinta l’uno dall’altro, l’analisi della natura dell’empatia cognitiva ha fornito l’incipit per avviare uno studio nuovo, forse originale, sia sulla natura della stessa sia sul rapporto fra quest’ultima ed il free will. Convinti che l’empatia non sia ciò che, comunemente, la cultura odierna denoti, la ricerca ne fornisce una nuova spiegazione, partendo dal concetto di libero arbitrio. L’ipotesi è che ciò che si intende, erroneamente, per empathy, “altro non sarebbe” che una manifestazione particolare di un concetto diverso, il free will, appunto, con cui l’agente sceglierebbe, consapevolmente, di “calarsi nei panni altrui”, operando uno sforzo cognitivo di ciò che viene definita lettura della mente. Se ciò fosse vero si avrebbero, necessariamente, due conseguenze: 1. I fenomeni conosciuti come “empatia” (empathy accurancy, co-cognition etc.) indicherebbero un denotato inesistente: parlerebbero, vale a dire, di ciò che non esiste, poiché non sarebbe la capacità emotiva la fonte della medesima empatia, ma tutt’altro; 2. Bisognerebbe ridefinire il concetto di empatia o eliminandolo in toto o essendo attenti a chiarire che quando si parla di empathy si indicano solamente quegli aspetti “di base”, neurobiologici, del funzionamento cerebrale che renderebbero abile l’uomo ad interfacciarsi con la realtà circostante. Si giunge, pertanto, nelle conclusioni ad una interpretazione originale del concetto di empatia, individuando nella storia dello stesso il qui pro quo all’origine dell’interpretazione erronea del fenomeno.
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Ferino, Sara <1989&gt. "Area di libero scambio Cina-Giappone-Corea del Sud. Analisi delle trattative." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4768.

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Abstract:
Negli ultimi anni la diffusione del regionalismo ha interessato anche l'Asia Orientale, i cui Paesi, spinti dalla sfiducia nei confronti del WTO e del Doha Round, si sono dimostrati particolarmente attivi nella conclusione di accordi preferenziali con Stati interni ed esterni all'area. Il processo di integrazione ancor oggi ruota attorno alla più antica istituzione regionale asiatica, l'ASEAN, che potrebbe diventare il fulcro di un accordo preferenziale comprendente l'intera regione. A tal fine sembrano necessarie delle premesse tra cui la firma di un accordo di libero scambio tra Cina, Giappone e Corea del Sud. Questo accordo assumerebbe non solo una valenza economica ma anche politico-strategica, dato il coinvolgimento di due superpotenze come Cina e Giappone. In questo lavoro verranno dunque analizzati i progressi nell'ambito delle negoziazioni, i vantaggi e gli svantaggi, gli eventuali ostacoli e le ripercussioni in ambito regionale e internazionale di questo accordo con particolare attenzione all'opinione pubblica cinese.
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Corticelli, Enrico. "NursePlus, un supporto smart per l'infermiere libero professionista: web app e applicazione mobile." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18436/.

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Abstract:
Nel 2017 sono stati 12.6 i milioni di italiani che si sono rivolti a un infermiere privato, di questi, 2.3 milioni per avere un’assistenza prolungata nel tempo. Il 20% del totale, cioè circa 2.5 milioni di persone, hanno scelto l’infermiere libero professionista, ovvero con studio privato e che interviene a domicilio. La tendenza ormai, viste le condizioni di lavoro sempre più difficili nel campo infermieristico, è quella di un continuo aumento del mercato delle prestazioni private. Di pari passo è silenzioso, ma in realtà enorme, lo sviluppo dell'HealthCare Informatics, cioè il ramo dell’innovazione e digitalizzazione del campo medico sanitario. Al giorno d’oggi sono tanti i servizi online che mirano ad avvicinare pazienti e professionisti del mondo sanitario: il più comune è quello dei portali per la ricerca di specialisti, nei quali è possibile fissare appuntamenti e lasciare feedback utili ad altri utenti. Parallelamente sono pochi però gli strumenti digitali finalizzati a semplificare il lavoro di tali specialisti, specialmente quello degli infermieri liberi professionisti. Questo lavoro in principio illustra e analizza le soluzioni già presenti sul mercato nel settore dell’informatica sanitaria, specialmente in merito a servizi web e applicazioni mobili; successivamente, studiando le problematiche e le criticità riscontrate, cerca di proporre una soluzione per un supporto smart e veloce che vada a semplificare i compiti quotidiani di tali infermieri aumentando la qualità dei loro servizi e delle loro prestazioni. Infine, illustra il funzionamento di una web app e di una applicazione Android che mettano in pratica tali principi fornendo funzionalità di organizzazione appuntamenti, gestione delle visite, schedatura dei pazienti e analisi statistica di vari dati tra cui le misurazioni dei parametri vitali.
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Pignatari, Roberto Carlos. "A ascensão do conhecimento humano no De libero arbitrio de Agostinho de Hipona." Universidade de São Paulo, 2014. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8133/tde-27032015-154413/.

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Abstract:
A pesquisa intenta verificar como se dá o itinerário de ascensão do conhecimento da verdade e das ciências, conforme a descrição apresentada no De libero arbítrio, com apoio nos paralelos constantes dos diálogos De ordine e De quantitate animae, compostos por Agostinho no período Cassicíaco-Roma (386-396 d.C). Tomando como referência a ascensão intelectual apresentada no livro II do De libero arbitrio, e tendo por base as noções de condução/guia e julgamento/instituição aplicadas à razão, verificamos como o itinerário da alma no conhecimento probatório da realidade divina apresenta, para além da escalada em subida hierarquizante do sensível até Deus, o conhecimento como o movimento de perfazimento da realidade conhecida em eternidade, dado que a razão assenta e está fundamentada na verdade eterna e imutável, e todo ato cognitivo é por ela conduzido/orientado e adjudicado/instituído, o que, em última instância, equivale a afirmar que a eternidade se perfaz na realidade conhecida, precisamente no átimo temporal do instante em que se reconhece qualquer conhecimento como verdadeiro. Para tanto, trata-se de verificar como, em cada nível do conhecimento em ascensão, o passo seguinte está suposto - na verdade o contém e perfaz, fundamentando-o - no anterior, de maneira que a etapa posterior, necessária e permanentemente, ratifica e adjudica a etapa anterior. E, assim como o instante, ao instituir a totalidade temporal, é figuração da eternidade2, o conhecimento em ascensão perfaz e figura a absolutidade na veracidade, através da percepção imediata e perenemente simultânea ao seu perfazimento da totalidade da ordenação harmoniosa e universal dos seres (De ordine); da funcionalidade do ato imaginativo presente na simultaneidade verificada entre as percepções sensível/concreta e interior/espiritual (De quantitate animae); bem como nos sobreditos atos de condução e julgamento efetuados no perfazimento do conhecimento universal (De líbero arbitrio)
This dissertation intends see the occurrence of the itinerary of souls ascension in the knowledge of truth and science, according to the description given in De libero arbitrio, with suport in the parallels lectures presents in the dialogues De ordine and De quantitate animae, composed in the Augustines Cassissiacum - Rome period (386-396 AD). Referring to intelectual ascension exposted in Book II of De libero arbitrio, and based on the notions of driving/guide and judgment/institution, in the rational way, we verified like the itinerary of the soul in probatory knowledge of divine reality shows, in addition to climbing \"hierarchical elevation\" of a sensibility to God, the knowledge of how the movement of factoring of reality known in eternity, as the reason rests and is founded on the eternal and unchangeable truth, and every cognitive act is driven/oriented and award/established by reason, which, ultimately, is equivalent to saying that eternity is known totals in this reality, precisely in the temporal instant that one recognizes any knowledge as true. For this purpose, it is to see how, at each level of knowledge on the rise, the next step is supposed to - actually contains and makes up reasons it - the previous, so that the subsequent necessary step and permanently, ratifies and awards the previous step. And just like the instant, by introducing the temporal totality, is like a previous or figuration of eternity, also knowledge and totals rising figure the absoluteness truthfulness through the immediate perception - and its perennially simultaneous factoring - the totality of universal and harmonious ordering of beings (De ordine); the functionality of the imaginative act in this concomitance observed between sensitives perceptions and interiority (De quantitate animae); as well as the aforesaid acts of conduct and judgment made in making of universal knowledge (De libero abitrio)
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Conti, Federico. "Jesolo - Area Pineta Un parco per il tempo libero e gli sport acquatici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5681/.

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Maldini, Lisa, and Enrico Fornari. "Jesolo: area "x-site". Edifici per lo sport, la residenza e il tempo libero." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5320/.

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Abstract:
Il territorio del comune di Jesolo si estende a nord della costa veneziana,affacciato sul Mare Adriatico e delimitato dalla Laguna e dai fiumi Sile e Piave. Come molte città costiere del Nord Italia, Jesolo si è sviluppata principalmente tra gli anni ’70 e ’80 del ‘900. La rapida espansione del Lido ha provocato la saturazione disordinata della costa, dettata dalla necessità di rispondere in maniera rapida ad un aumento improvviso del turismo balneare. L’organizzazione in fasce parallele dell’edificato rispetto alla linea di costa e la sua compattezza non consente la relazione diretta tra il Mare Adriatico e il sistema formato dalla laguna e dal fiume Sile. Obiettivo della proposta progettuale è ristabilire il legame tra mare e fiume mediante un sistema di percorsi in grado di attraversare una parte consistente del territorio del Lido offrendo luoghi di aggregazione e opportunità di svago alternative alla stagionalità della spiaggia.
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Oliveira, Cléver Cardoso Teixeira de. "Lei divina e lei humana em Agostinho: De Libero Arbitrio e De civitate Dei." Universidade de São Paulo, 2014. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8133/tde-24102014-171701/.

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Abstract:
O plano deste estudo se caracteriza por entender a relação entre lei divina e lei humana concebida por Agostinho no L. I de O Live-Arbítrio e no L. XIX de A Cidade de Deus. Assim almejamos analisar primeiramente a relação entra as duas leis no L. I do diálogo e posteriormente confrontá-la com a análise retirada da Cidade de Deus, verificando as possíveis implicações de uma reformulação no entendimento da política para Agostinho. Desse modo, pretendemos evidenciar como Agostinho reformulou seu pensamento sobre as duas leis e mostrar as conseqüências de tal mudança em noções como justiça, paz, Estado, guerra e escravidão
The purpose of this study is defined by understanding the relationship between divine law and human law conceived by Augustine in On Free Choice of the Will, book I, and The City of God, book XIX. Thus, we aim first to analyse the relation among the two laws in the dialogue, then comparing it with the analysis from The City of God by checking possible implications of a reformulation in the understanding of politics for Augustine. As such, we intend to show how Augustine reformulated his thought about the two laws and the consequences of such a change in notions as justice, peace, State, war and slavery
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Bellerive, Martin. "La doctrine de la liberté dans le De libero arbitrio d'Augustin est-elle pélagienne? /." Thèse, Trois-Rivières : Université du Québec à Trois-Rivières, 1998. http://www.uqtr.ca/biblio/notice/tablemat/03-2200498TM.html.

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MASSIA, FEDERICA. "Walt Whitman in Italia tra Otto e Novecento e la nascita del verso libero." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2020. http://hdl.handle.net/11571/1329155.

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Coro', Francesco <1987&gt. "L'evoluzione dei prodotti di investimento assicurativi ed il prodotto BG Stile Libero 40 Plus." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18514.

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Abstract:
La trattazione approfondisce, sotto il profilo giuridico, l'innovazione, la complessità e la trasversalità dei prodotti di investimento assicurativi. Si è pertanto illustrata la struttura tradizionale del contratto di assicurazione, in particolare le assicurazioni sulla vita, focalizzando successivamente l'analisi sull'evoluzione normativa dei prodotti di investimento assicurativi e sulla relativa disciplina. In considerazione di tali significativi interventi normativi, è stato inoltre dedicato un approfondimento in merito alle pronunce giurisprudenziali, dalle quali emerge il rilevante contributo interpretativo degli organi giudicanti sulla qualificazione di tali prodotti. Si è illustrato infine il prodotto multiramo BG Stile Libero 40 Plus di cui sono state analizzate le principali caratteristiche di prodotto.
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MUSSO, LUISA GIULIA. "TRA ARCHEIN E PRATTEIN. AGIRE LIBERO E FONDAZIONE POLITICA NEL PENSIERO DI HANNAH ARENDT." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1328.

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Abstract:
Attraverso la prospettiva della duplicità delle dimensioni dell’agire (archein e prattein, iniziativa individuale e collaborazione plurale), il presente lavoro intende rileggere sotto una veste nuova i concetti di azione libera e di politica elaborati da Hannah Arendt (Hannover 1906 – New York 1975), per giungere infine a un’esposizione critica del suo paradigma di fondazione della comunità politica. Ciò avverrà, inoltre, attraverso la considerazione di alcune delle esperienze politiche privilegiate dall’autrice: la polis greca, considerata soprattutto nel proprio rapporto con il mondo omerico, e la Repubblica americana, considerata invece nella propria relazione di continuità e innovazione rispetto alla res publica romana, e come collegata alla storia coloniale precedente. Per valutare il paradigma di fondazione politica, un rilievo particolare sarà accordato alla nozione arendtiana di “principio” dell’azione. Tra le fonti utilizzate e citate, compariranno anche molti paper ancora inediti, consultati presso la New School for Social Research (NY); si faranno inoltre riferimenti puntuali ad alcuni dei testi della Arendt Collection del Bard College (Annandale-on-Hudson, NY).
The aim of this work is to investigate Hannah Arendt’s (Hannover 1906 – New York 1975) conceptions of free action and political founding through the twofold perspective of archein and prattein (individual initiative and plural collaboration), that consents to see them under a new light, to come to a critical evaluation of Arendt’s theory of founding a political body. We’ll do it considering some of the most important political experiences indicated from our thinker: the Greek polis, considered in its relation with homeric world, and the American Republic, considered in its twofold relation – continuity and innovation – with Roman res publica, and in its relation with colonial history before revolution. To reach an evaluation of Arendt’s concept of political founding, we’ll concentrate on the notion of “principle” of action. We used and cited many unpublished papers, that we could see at New School for Social Research (NY), and we indicate some books of Arendt Collection at Bard College (Annandale-on-Hudson, NY) also.
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MUSSO, LUISA GIULIA. "TRA ARCHEIN E PRATTEIN. AGIRE LIBERO E FONDAZIONE POLITICA NEL PENSIERO DI HANNAH ARENDT." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1328.

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Abstract:
Attraverso la prospettiva della duplicità delle dimensioni dell’agire (archein e prattein, iniziativa individuale e collaborazione plurale), il presente lavoro intende rileggere sotto una veste nuova i concetti di azione libera e di politica elaborati da Hannah Arendt (Hannover 1906 – New York 1975), per giungere infine a un’esposizione critica del suo paradigma di fondazione della comunità politica. Ciò avverrà, inoltre, attraverso la considerazione di alcune delle esperienze politiche privilegiate dall’autrice: la polis greca, considerata soprattutto nel proprio rapporto con il mondo omerico, e la Repubblica americana, considerata invece nella propria relazione di continuità e innovazione rispetto alla res publica romana, e come collegata alla storia coloniale precedente. Per valutare il paradigma di fondazione politica, un rilievo particolare sarà accordato alla nozione arendtiana di “principio” dell’azione. Tra le fonti utilizzate e citate, compariranno anche molti paper ancora inediti, consultati presso la New School for Social Research (NY); si faranno inoltre riferimenti puntuali ad alcuni dei testi della Arendt Collection del Bard College (Annandale-on-Hudson, NY).
The aim of this work is to investigate Hannah Arendt’s (Hannover 1906 – New York 1975) conceptions of free action and political founding through the twofold perspective of archein and prattein (individual initiative and plural collaboration), that consents to see them under a new light, to come to a critical evaluation of Arendt’s theory of founding a political body. We’ll do it considering some of the most important political experiences indicated from our thinker: the Greek polis, considered in its relation with homeric world, and the American Republic, considered in its twofold relation – continuity and innovation – with Roman res publica, and in its relation with colonial history before revolution. To reach an evaluation of Arendt’s concept of political founding, we’ll concentrate on the notion of “principle” of action. We used and cited many unpublished papers, that we could see at New School for Social Research (NY), and we indicate some books of Arendt Collection at Bard College (Annandale-on-Hudson, NY) also.
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Kramer, Bernhard. "Freizeit - Politik - Perspektiven : unter besonderer Berücksichtigung der Konzepte von Parteien und Verbänden in der Schweiz /." Bern : Forschungsinstitut für Freizeit und Tourismus der Universität Bern, 1990. http://www.ub.unibe.ch/content/bibliotheken_sammlungen/sondersammlungen/dissen_bestellformular/index_ger.html.

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Abstract:
Zugl.: Diss. Rechts- und Wirtschaftswiss. Fak. Bern, 1990.
Schlussbericht zum Forschungsauftrag Nr. 10-2469.88 des Schweizerischen Nationalfonds zur Förderung der wissenschaftlichen Forschung. Literaturverz.
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Nunes, Mariciane Mores. "Livre-arbítrio e ação moral em Agostinho: um estudo a partir do De Libero Arbitrio." Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul, 2009. http://hdl.handle.net/10923/3451.

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Abstract:
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The question about evil became a continual restlessness through out Augustine’s life. His thought is characterized by so many influences, above all the Manichaean and Neoplatonic doctrines. However, the answers offered by such philosophies didn’t fulfill the Hipponensis restless mind. The attempt to answer this question occur later in his life, in On Free Choice of the Will, book in which Augustine tries to face, with Evodius, the moral evil origin question, connecting it to human will. In this master dissertation, we aim to show how the Hippo bishop tries to free God from being the evil creator, reasoning that the cause of evil presence in the world comes from free will misuse, inasmuch as taking it by itself, this will attribute is a good and a gift from Creator to men.
O problema do mal tornou-se uma constante inquietação na vida de Agostinho. Seu pensamento é marcado pelas mais diversas influências, sobretudo das doutrinas maniquéia e neoplatônica. Contudo, as respostas oferecidas por tais correntes filosóficas não satisfizeram o inquieto coração do hiponense. O ensaio de uma resposta a esse problema ocorreu tardiamente, em O livre-arbítrio, obra na qual Agostinho busca enfrentar, juntamente com seu interlocutor, Evódio, o problema da origem do mal moral, vinculandoo à vontade humana. Nesta dissertação, pretende-se evidenciar como o bispo de Hipona busca inocentar Deus da acusação de ser o autor do mal, mostrando que a causa da presença do mal no mundo deriva do abuso do livre-arbítrio, visto que, considerado em si mesmo, este atributo da vontade é um bem e um dom do Criador concedido ao homem.
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Mandic, Aleksandra <1984&gt. "SERBIA: DALLA DISGREGAZIONE DELLA JUGOSLAVIA ALLA TRANSIZIONE AL LIBERO MERCATO. LA PRESENZA ITALIANA NEL PAESE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2905.

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Abstract:
In questa tesi viene analizzato il processo di transizione della Serbia, dal "mercato socialista" all'economia di "libero mercato", con una particolare attenzione al fenomeno della delocalizzazione delle imprese italiane nelpaese, verificatosi negli ultimi anni, ricostruendo la mappadelle più importanti aziende italiane presenti sul mercato serbo. La tesi è divisa in sei capitoli. Il primo capitolo espone le nozioni basilari necessarie per comprendere il fenomeno della delocalizzazione, contestualizzandolo nel tempo e cercando di inquadrarne gli aspetti generali e la sua evoluzione. Il secondo capitolo passa in rassegna gli eventi che hanno portato alla disgregazione della Jugoslavia, le cause di essa e il contesto delle guerre, dal 1991-1999. Le informazioni generali sulla Serbia sono contenute nel terzo capitolo, mentre il capitolo successivo riguarda gli investimenti esteri presenti nel paese, il loro ruolo e la loro importanza per l'economia. Viene inoltre descritto il quadro giuridico che agevola l'ingresso dei capitali esteri, in particolare i vantaggi fiscali che il governo serbo offre agli investitori stranieri. Il quinto capitolo è dedicato alle interviste fatte ai più importanti rappresentanti del governo serbo, nonché ai maggiori investitori stranieri presenti nel paese, sull'importanza degli investimenti esteri per la Serbia e sulle prospettive future. Infine, l'ultimo capitolo della tesi analizza il rapporto commerciale tra la Serbia e l'Italia, focalizzandosi sui maggiori investimenti italiani fatti nel paese negli ultimi dieci anni, con una particolare attenzione alla fabbrica di automobili di Kragujevac “Zastava” e il suo passaggio, nel 2008, alla Fiat.
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Sorge, Alberto. "Analisi di sensibilità di strumentazione GNSS a basso costo ed elaborazione dati mediante software libero GoGPS." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13994/.

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Imboccioli, Marco <1994&gt. "Bike sharing a flusso libero in Cina: analisi del fenomeno e innovazioni tecnologiche, con repertorio terminografico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13882.

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Abstract:
La presente tesi prende in esame l’evoluzione e la recente innovazione di un nuovo sistema di mobilità urbana sviluppato in Cina: il bike sharing a flusso libero. Le aziende di bike sharing leader del settore, Ofo e Mobike, hanno ideato il primo modello di bike sharing smart: gli utenti possono localizzare le biciclette nelle vicinanze ovunque e in qualsiasi momento attraverso il proprio smartphone. Al termine della corsa, gli utenti possono lasciare la bicicletta dovunque, bloccare la bicicletta e pagare il noleggio tramite cellulare. A differenza del tradizionale bike sharing dock-based non è necessario riportare il veicolo nella zona di prelievo originale né trovare una specifica stazione di restituzione. L’elaborato si articola in due parti. La prima parte, che consta di quattro capitoli, propone un’analisi socio-economica del boom del bike sharing a flusso libero in Cina, focalizzandosi sulle ragioni del successo del fenomeno, le caratteristiche degli utenti e sugli effetti negativi legati all’introduzione del servizio. Vengono inoltre illustrate le nuove politiche e le istruzioni del governo cinese in merito alla regolamentazione e standardizzazione dei sistemi di bike sharing. La seconda parte della tesi è composta da circa settanta schede terminografiche e due glossari. Il repertorio terminografico prende in esame una serie di termini tecnici estrapolati dall’analisi dettagliata dei dispositivi tecnologici applicati sui modelli delle biciclette da bike sharing a flusso libero, proponendone un’analisi comparativa in lingua cinese ed italiana attraverso definizioni e contesti d’uso.
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Da, Ros Beatrice <1997&gt. "Lo stile indiretto libero: un’analisi linguistica e comparativa. Dal romanzo spagnolo “Melocotones helados” di Espido Freire." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21729.

Full text
Abstract:
Questo lavoro di tesi mira a presentare le caratteristiche linguistiche e letterarie di uno dei diversi modi di riproduzione del discorso: lo stile indiretto libero. Inizialmente si proporrà una sua analisi linguistica e strutturale, anche in comparazione alle analisi del discorso diretto e del discorso indiretto. In seguito si studierà l’uso di questa tecnica narrativa nel testo letterario, basandosi sulle sue occor-renze in “Melocotones helados”, un romanzo della scrittrice contemporanea spagnola Espido Freire. Infine, a partire dalle traduzioni del romanzo, si proporrà un’analisi comparativa delle caratteristiche del discorso indiretto libero in lingua spagnola, francese e italiana.
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Remigi, Francesca. "Analisi e Ottimizzazione di Metodi e Modelli per la valutazione della propagazione sonora in campo libero." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427504.

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Abstract:
Acoustic models are used to determine the contribution of individual sound sources in a define area under investigation, to forecast noise in the environment at design stage for a new settlement, to determine or compare the effectiveness of noise mitigation solutions. The use of numerical models allow to manage the environmental configuration by the identification of significant noise sources, the characterization of the sources (generation models), the study of the spread between source and receiver (propagation models). It is very important to provide a reliable topographical description of the area (topography receptors). Numerical methods are based on analytical formulas that describes the physical phenomena related to the acoustic propagation starting from source sound power data. In this work are described the difficulties encountered in the characterization of sound sources (road applications infrastructure, railway and industrial sources), as well as noise requirements, effect of weather conditions, correlation between cognitive measures performed in the field and the return values of the models.
I modelli previsionali per la modellizzazione acustica vengono utilizzati per: determinare il contributo delle singole sorgenti sonore in un’area oggetto di indagine, prevedere il rumore immesso nell’ambiente da un’opera di nuova realizzazione, determinare/confrontare l’efficacia di eventuali interventi di mitigazione acustica. Tramite il modello numerico è possibile rappresentare la configurazione ambientale mediante: l’ individuazione delle sorgenti sonore significative, la caratterizzazione delle sorgenti (modelli di generazione), lo studio della propagazione tra la sorgente e il ricettore (modelli di propagazione).Di fondamentale importanza risulta essere la descrizione topografica del territorio (orografia ricettori). I metodi numerici effettuano simulazioni sulla base di formule analitiche che descrivono i fenomeni fisici legati alla propagazione partendo dai dati di potenza acustica delle sorgenti. In questa tesi si descrivono le difficoltà incontrate nella caratterizzazione delle sorgenti sonore (infrastrutture stradali, ferroviarie e sorgenti industriali), i limiti della normativa, l’incidenza delle condizioni meteorologiche, la correlazione tra misure conoscitive effettuate nel territorio e i valori di restituzione dei modelli.
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Leotta, Carmelo. "Joseph Emmanuel Sieyès. Le radici geometrico-legali del libero mandato rappresentativo nella Costituzione francese del 1791." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426112.

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Abstract:
The final dissertation of Doctoral School of Law at University of Padua, XXI Cycle, entitled “The geometrical-legal roots of free representative mandate in 1791 French Constitution – Joseph-Emmanuel Sieyes”, has been written by the candidate under the guidance of Professor Francesco Gentile. It investigates the juridical-philosophical origins of the institution of political representation with unbounded mandate, that was realized for the first time in Europe by 1791 French Constitution. The work is divided into three parts. Part I deals with the Historical-institutional context of the Déclaration sur la constitution de l’Assemblée approved on 17th June, 1789, and it briefly investigates the history of representative and near-representative institutions in French during the Ancien Régime, with particular attention to the evolution of the Estates-General, until their last convocation in 1788. In this Part the traditional role of bounded mandate as a instrument of limitation of King’s power in the French Monarchy is compared with the changes introduced by Louis XVI, that reduced the bonds of the mandate, in order to weaken the link between the Estates-General and the Nation. Part II – The debates on political representation in the first National Assembly (May – September 1789) – analyses the main discussions about verification of powers, denomination of Assembly, imperative mandates, and royal veto that took place in that period among the deputation elected to the Estates-General (called National Assembly from 17th June and Constituent Assembly from 7th July). The candidate underlines the key role of Abbe Joseph-Emmanuel Sieyes – the deputy elected by the Third Estate of Paris –, that aimed to give a theoretical basis to the main characteristics of the new Assembly, i.e. the representation of the Nation (instead of the bailiwicks-electors) and the prohibition of imperatives mandates. In Part III – The geometrical-legal roots of the representation of the Nation in the thought of Joseph-Emmanuel Sieyes – the candidate defines the concept of legal geometry, following the lesson of the philosopher of law Francesco Gentile, and he investigates the main ideas of the most important Sieyes’ works, with particular attention to the characteristics of the Nation, the body politic and the constituent power, the roles of work and law, the concepts of state of nature and social contract, in consistence with Thomas Hobbes’ and Jean Jacques Rousseau’s thought.
L’elaborato conclusivo del triennio della Scuola di Dottorato in Giurisprudenza, XXI Ciclo, svolto dal candidato presso l’Università degli Studi di Padova, sotto la direzione del Prof. Francesco Gentile, intitolato “Joseph-Emmanuel Sieyes. Le radici geometrico-legali del libero mandato rappresentativo nella Costituzione Francese del 1791”, costituisce il frutto di una ricerca volta ad investigare le origini giufilosofiche, di chiara matrice geometrico-legale, dell’istituto della rappresentanza politica della Nazione, senza vincolo di mandato, così come esso fu realizzato per la prima volta, nella storia del diritto costituzionale europeo, nella Costituzione francese del 1791. Il lavoro si divide in tre parti. La Parte I studia Il contesto storico istituzionale della Déclaration sur la constitution de l’Assemblée del 17 giugno 1789 e si sofferma sinteticamente sulla storia delle istituzioni rappresentative e quasi rappresentative della Francia d’Ancien Régime, con particolare attenzione all’evoluzione degli Stati Generali, fino all’ultima convocazione del 1788. Nel corso di questa Parte viene evidenziato, in modo particolare, il ruolo politico del mandato vincolato nella tradizione della Monarchia francese, quale forma di limitazione del potere sovrano e, per contrapposizione, il ruolo in tale ambito assunto dal Re Luigi XVI, introducendo limiti al contratto privatistico di mandato, nel tentativo di allentare il rapporto tra i deputati eletti agli Stati Generali e la Nazione. La Parte II – I dibattiti sulla rappresentanza politica in seno alla prima Assemblea nazionale (maggio-settembre 1789) – costituisce una lettura dei principali interventi, avvenuti nel periodo indicato, in seno alla deputazione eletta agli Stati Generali, dal 17 giugno Assemblea Nazionale e dal 7 luglio Assemblea Costituente, sul tema della verifica dei poteri, sulla denominazione dell’Assemblea, sui mandati imperativi e sul veto royal. Il candidato mette in evidenza il ruolo primario che nel primo trimestre di vita della nuova rappresentanza assume il deputato eletto per il Terzo Stato di Parigi, Abate Joseph-Emmanuel Sieyès, finalizzato a dare un fondamento teorico ai due principali caratteri che va ad assumere la nuova Assemblea: la rappresentanza della Nazione (e non più dei baliaggi elettori) e il divieto dei mandati imperativi, giustificato dall’idoneità (esclusiva) dei rappresentati a dar voce alla volontà generale. La Parte III – Le radici geometrico-legali della rappresentanza della Nazione nel pensiero di Joseph-Emmanuel Sieyès – dopo aver definito, alla scuola del filosofo del diritto Francesco Gentile, il concetto di geometria legale, investiga i tratti essenziali delle principali opere sieyèsiane, soffermandosi in modo particolare sui caratteri della Nazione, corpo sociale e potere costituente, sul ruolo del lavoro e della legge, sul protocollo dello stato di natura e del contratto sociale. Nel procedere in questo percorso si scopriranno non pochi elementi di comunanza del pensiero di Sieyès con quello di Thomas Hobbes e di Jean Jacques Rousseau.
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Nunes, Mariciane Mores. "Livre-arb?trio e a??o moral em Agostinho : um estudo a partir do De Libero Arbitrio." Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2009. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/2808.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2015-04-14T13:54:56Z (GMT). No. of bitstreams: 1 409453.pdf: 847485 bytes, checksum: 9527cf124f22862667eea563d0d8c8be (MD5) Previous issue date: 2009-01-13
O problema do mal tornou-se uma constante inquieta??o na vida de Agostinho. Seu pensamento ? marcado pelas mais diversas influ?ncias, sobretudo das doutrinas maniqu?ia e neoplat?nica. Contudo, as respostas oferecidas por tais correntes filos?ficas n?o satisfizeram o inquieto cora??o do hiponense. O ensaio de uma resposta a esse problema ocorreu tardiamente, em O livre-arb?trio, obra na qual Agostinho busca enfrentar, juntamente com seu interlocutor, Ev?dio, o problema da origem do mal moral, vinculandoo ? vontade humana. Nesta disserta??o, pretende-se evidenciar como o bispo de Hipona busca inocentar Deus da acusa??o de ser o autor do mal, mostrando que a causa da presen?a do mal no mundo deriva do abuso do livre-arb?trio, visto que, considerado em si mesmo, este atributo da vontade ? um bem e um dom do Criador concedido ao homem.
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Genovese, Marco. "Analisi sperimentale e misura diretta dello sforzo taglianti di fondo di correnti in canale a pelo libero." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/1976.

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Abstract:
2013 - 2014
The manuscript presents the study that led to the design, implementation and testing of an innovative system for the direct measurement, in the laboratory, of the bed shear stress of flows in open channel. The related analysis has been intended at exploring the possibility of providing a new tool to survey research, especially in the context of the erosion of the bed during the events known as debris flow. In facts, the shear stress between the debris flow and the ground over which it propagates, is now recognized as one of the key parrrameters that affect the most dynamic local and global motion (Iverson 2010). However, experimental resarch has not sufficiently investigated this aspect. The electromechanical system presented in this work earned, therefore, the purpose to make a contribution to this survey... [edited by Author]
XIII n.s.
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Bresciani, Edoardo <1994&gt. "EPA: Economic Partnership Agreement Opportunità, prospettive ed effetti del nuovo accordo di libero scambio tra Unione Europea e Giappone." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16466.

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Abstract:
Lo scorso 1° Febbraio 2019 è entrato in vigore l’ Economic Partnership Agreement (EPA), il nuovo trattato di libero scambio tra Unione Europea e Giappone. L’accordo ha l’obiettivo primario di creare un contesto favorevole all’interscambio commerciale tra le parti attraverso la rimozione progressiva della quasi totalità delle barriere tariffarie vigenti e la crescente armonizzazione delle norme in materia di tutela della salute, dell’ambiente e dei consumatori. Un’intesa storica tra due delle principali economie del pianeta, capace di mandare un segnale importante alle recenti politiche protezionistiche di matrice statunitense e formalizzata in un contesto mondiale caratterizzato da preoccupanti tensioni commerciali che tendono inevitabilmente a favorire la chiusura e l’insorgere di nuove barriere e “guerre” tariffarie. L’elaborato si propone al lettore come una guida ed uno strumento utile per comprendere a pieno gli effetti ed i potenziali vantaggi per le imprese italiane derivanti da questa grossa novità nello scacchiere geopolitico internazionale, fornendo al contempo una panoramica generale sul Paese Giappone inteso come sistema ed un’analisi relativa alla bilancia commerciale di quest’ultimo sia con l’UE che, più nel dettaglio, con l’Italia.
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Desogus, Paolo. "Le cose e i segni : per una semiotica dello stile indiretto libero nell'opera letteraria e cinematografica di Pier Paolo Pasolini." Thesis, Paris 4, 2015. http://www.theses.fr/2015PA040059.

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Abstract:
Cette thèse se propose d’étudier le style indirect libre dans l’œuvre de Pier Paolo Pasolini à travers un axe de recherche qui peut, schématiquement, se rattacher à deux champs: le champs poétique, concernant l'activité littéraire et cinématographique de l'auteur et le champs théorique, où le problème de la forme esthétique devient l'occasion pour l'étude des principes linguistiques etsémiotiques qui en permettent la réalisation. Ce double parcours s'articule à son tour en quatre phases de développement: la phase de la « régression » théorisée dans les années quarante pour expliquer divers processus relatifs à l’emploi du dialecte en littérature ; celle de la « connexion sentimentale », notion tirée des Cahiers de prison de Antonio Gramsci pour décrire le rapport entre les intellectuels et les classes subalternes ; celle du discours indirect libre en tant que tel, qui se trouve à la base de lapoétique des romans romains des années cinquante, et qui est également présent dans d’autres œuvres élaborées plus tard ; et finalement la phase de la subjective indirecte libre, théorisée dans les années soixante pour décrire le style indirect libre au cinéma.La régression, la connexion sentimentale, le discours indirect libre, la subjective libre indirecte constituent le point de contact entre le parcours poétique et dans le même temps théorique de l'auteur. La régression dans la parole de l’autre, ou, comme au cinéma, dans le regard de l’autre, représente en dernière instance la tentative de l’auteur de traduire sur le plan littéraire et cinématographique la réalité de conflits historiques et existentiels
This doctoral thesis studies the free indirect style in Pasolini's works through a double path of research. On one hand it takes into account his literary and cinematic production; on the other it studies the linguistic and semiotic principles on which its free indirect style hinges. This double path has been crossed in the light of four notions that Pasolini developed in his theoretical essays along his artisticactivity. The first one is the “regression”, elaborated in the 40s in order to describe the usage of the Friulian dialect of his early poems. The second one is the “sentimental connection”, which Pasolini discovered in Gramsci's Prison Notebooks and he employed to analyse the relationship between intellectuals and subaltern classes. The third one concerns the free indirect discourse used in Pasolini's Roman novels of the 50s and studied from a linguistic and semiotic point of view in some essays. The last one is the free indirect subjective theorised in the 60s to describe the cinematic adaptation of the free indirect style.Regression, sentimental connection, free indirect discourse and free indirect subjective are the most important notions of Pasolini's free indirect style. They show how the author established itslinguistic, political and sentimental relationship with the subalterns that populates his literary works aswell as his movies
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Gessaroli, Manlio <1964&gt. "Funzionalizzazione della mandibola dopo ricostruzione con lembo libero rivascolarizzato di fibula "single strut". Al di là del deficit di verticalità." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1865/2/manlio_gessaroli_tesi.pdf.

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Abstract:
Obiettivi: Valutare la modalità  più efficace per la riabilitazione funzionale del limbo libero di fibula "single strut", dopo ampie resezioni per patologia neoplastica maligna del cavo orale. Metodi: Da una casistica di 62 ricostruzioni microvascolari con limbo libero di fibula, 11 casi sono stati selezionati per essere riabilitati mediante protesi dentale a supporto implantare. 6 casi sono stati trattati senza ulteriori procedure chirurgiche ad eccezione dell'implantologia (gruppo 1), affrontando il deficit di verticalità  della fibula attraverso la protesi dentaria, mentre i restanti casi sono stati trattati con la distrazione osteogenetica (DO) della fibula prima della riabilitazione protesica (gruppo 2). Il deficit di verticalità  fibula/mandibola è stato misurato. I criteri di valutazione utilizzati includono la misurazione clinica e radiografica del livello osseo e dei tessuti molli peri-implantari, ed il livello di soddisfazione del paziente attraverso un questionario appositamente redatto. Risultati: Tutte le riabilitazioni protesiche sono costituite da protesi dentali avvitate su impianti. L'età  media è di 52 anni, il rapporto uomini/donne è di 6/5. Il numero medio di impianti inseriti nelle fibule è di 5. Il periodo massimo di follow-up dopo il carico masticatorio è stato di 30 mesi per il gruppo 1 e di 38.5 mesi (17-81) di media per il gruppo 2. Non abbiamo riportato complicazioni chirurgiche. Nessun impianto è stato rimosso dai pazienti del gruppo 1, la perdita media di osso peri-implantare registrata è stata di 1,5 mm. Nel gruppo 2 sono stati riportati un caso di tipping linguale del vettore di distrazione durante la fase di consolidazione e un caso di frattura della corticale basale in assenza di formazione di nuovo osso. L'incremento medio di osso in verticalità è stato di 13,6 mm (12-15). 4 impianti su 32 (12.5%) sono andati persi dopo il periodo di follow-up. Il riassorbimento medio peri-implantare, è stato di 2,5 mm. Conclusioni: Le soluzioni più utilizzate per superare il deficit di verticalità  del limbo libero di fibula consistono nell'allestimento del lembo libero di cresta iliaca, nel posizionare la fibula in posizione ideale da un punto di vista protesico a discapito del profilo osseo basale, l'utilizzo del lembo di fibula nella versione descritta come "double barrel", nella distrazione osteogenetica della fibula. La nostra esperienza concerne il lembo libero di fibula che nella patologia neoplastica maligna utilizziamo nella versione "single strut", per mantenere disponibili tutte le potenzialità  di lunghezza del peduncolo vascolare, senza necessità  di innesti di vena. Entrambe le soluzioni, la protesi dentale ortopedica e la distrazione osteogenetica seguita da protesi, entrambe avvitate su impianti, costituiscono soluzioni soddisfacenti per la riabilitazione funzionale della fibula al di là  del suo deficit di verticalità . La prima soluzione ha preso spunto dall'osservazione dei buoni risultati della protesi dentale su impianti corti, avendo un paragonabile rapporto corona/radice, la DO applicata alla fibula, sebbene sia risultata una metodica con un numero di complicazioni più elevato ed un maggior livello di riassorbimento di osso peri-implantare, costituisce in ogni caso una valida opzione riabilitativa, specialmente in caso di notevole discrepanza mandibulo/fibulare. Decisiva è la scelta del percorso terapeutico dopo una accurata valutazione di ogni singolo caso. Vengono illustrati i criteri di selezione provenienti dalla nostra esperienza.
Objectives: To evaluate the best way for functional restoration of the fibular flap "single strut", after wide resections for oral cavity malignancy. Methods: Out of 62 mandibular reconstructions using fibular flap during a five-year period, 11 cases were selected for rehabilitation by implant supported dental prosthesis. 6 cases were treated without any further surgical procedure but implantology (group 1), overcoming the fibular height deficiency by prosthodontics, while the remainder underwent to distraction osteogenesis before dental restoration (group 2). The fibular/mandibular height discrepancy was recorded. The evaluation criteria included x-rays and clinical measurement of perimplant bone and gum (skin) level and reported satisfaction of the patients, as recorded by a questionnaire. Results: All 11 of the prosthetic rehabilitations were obtained by screw retained fixed prosthesis. The average age was 52; the male/female ratio was 6/5. The average number of implants placed into the fibula was five. The maximum observation follow-up period after loading was two 30 months for the group 1 and 38.5 (17-81) months on average for the group 2. There were no reports of surgical complications. No implant loss were recorded in the group 1, the mean peri-implant bone loss was 1,5 mm. In the group 2 one case of vector lingual tipping during consolidation phase and a fracture of basal fibula cortex with no bone formation were noted. The mean vertical bone gain was 13.6 (12-15) mm. Four implants on thirty-two (12.5%) were lost during the follow-up period. The mean peri-implant bone resorption was 2.5 mm. Conclusions: The solutions used for overcoming fibular height deficiency included: harvesting the iliac crest, the fixation of the flap in an ideal position from a prosthetic viewpoint, the utilization of the "double-barrel" technique, the vertical distraction osteogenesis. Our experience concerns the fibular osteocutaneous free flap that we utilize in oral malignancy as a "single strut flap" because we prefer to preserve the whole length of the pedicle. Both orthopaedic dental prosthesis and vertical distraction osteogenesis are good solutions in order to overcame the fibular height deficiency. The first is based on the same biomechanics of the dental prosthesis on short implants having a comparable crown/implant ratio, DO procedure applied on fibulas, although it seems to be impaired by a remarkable number of complications and a relevant bone resorption around implants, still constitute a good option especially in case of wide fibular/mandibular height discrepancy. What is very important is the right choice of the therapeutic path after an accurate examination of each case. The criteria of selection from our experience are done.
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Gessaroli, Manlio <1964&gt. "Funzionalizzazione della mandibola dopo ricostruzione con lembo libero rivascolarizzato di fibula "single strut". Al di là del deficit di verticalità." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1865/.

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Obiettivi: Valutare la modalità  più efficace per la riabilitazione funzionale del limbo libero di fibula "single strut", dopo ampie resezioni per patologia neoplastica maligna del cavo orale. Metodi: Da una casistica di 62 ricostruzioni microvascolari con limbo libero di fibula, 11 casi sono stati selezionati per essere riabilitati mediante protesi dentale a supporto implantare. 6 casi sono stati trattati senza ulteriori procedure chirurgiche ad eccezione dell'implantologia (gruppo 1), affrontando il deficit di verticalità  della fibula attraverso la protesi dentaria, mentre i restanti casi sono stati trattati con la distrazione osteogenetica (DO) della fibula prima della riabilitazione protesica (gruppo 2). Il deficit di verticalità  fibula/mandibola è stato misurato. I criteri di valutazione utilizzati includono la misurazione clinica e radiografica del livello osseo e dei tessuti molli peri-implantari, ed il livello di soddisfazione del paziente attraverso un questionario appositamente redatto. Risultati: Tutte le riabilitazioni protesiche sono costituite da protesi dentali avvitate su impianti. L'età  media è di 52 anni, il rapporto uomini/donne è di 6/5. Il numero medio di impianti inseriti nelle fibule è di 5. Il periodo massimo di follow-up dopo il carico masticatorio è stato di 30 mesi per il gruppo 1 e di 38.5 mesi (17-81) di media per il gruppo 2. Non abbiamo riportato complicazioni chirurgiche. Nessun impianto è stato rimosso dai pazienti del gruppo 1, la perdita media di osso peri-implantare registrata è stata di 1,5 mm. Nel gruppo 2 sono stati riportati un caso di tipping linguale del vettore di distrazione durante la fase di consolidazione e un caso di frattura della corticale basale in assenza di formazione di nuovo osso. L'incremento medio di osso in verticalità è stato di 13,6 mm (12-15). 4 impianti su 32 (12.5%) sono andati persi dopo il periodo di follow-up. Il riassorbimento medio peri-implantare, è stato di 2,5 mm. Conclusioni: Le soluzioni più utilizzate per superare il deficit di verticalità  del limbo libero di fibula consistono nell'allestimento del lembo libero di cresta iliaca, nel posizionare la fibula in posizione ideale da un punto di vista protesico a discapito del profilo osseo basale, l'utilizzo del lembo di fibula nella versione descritta come "double barrel", nella distrazione osteogenetica della fibula. La nostra esperienza concerne il lembo libero di fibula che nella patologia neoplastica maligna utilizziamo nella versione "single strut", per mantenere disponibili tutte le potenzialità  di lunghezza del peduncolo vascolare, senza necessità  di innesti di vena. Entrambe le soluzioni, la protesi dentale ortopedica e la distrazione osteogenetica seguita da protesi, entrambe avvitate su impianti, costituiscono soluzioni soddisfacenti per la riabilitazione funzionale della fibula al di là  del suo deficit di verticalità . La prima soluzione ha preso spunto dall'osservazione dei buoni risultati della protesi dentale su impianti corti, avendo un paragonabile rapporto corona/radice, la DO applicata alla fibula, sebbene sia risultata una metodica con un numero di complicazioni più elevato ed un maggior livello di riassorbimento di osso peri-implantare, costituisce in ogni caso una valida opzione riabilitativa, specialmente in caso di notevole discrepanza mandibulo/fibulare. Decisiva è la scelta del percorso terapeutico dopo una accurata valutazione di ogni singolo caso. Vengono illustrati i criteri di selezione provenienti dalla nostra esperienza.
Objectives: To evaluate the best way for functional restoration of the fibular flap "single strut", after wide resections for oral cavity malignancy. Methods: Out of 62 mandibular reconstructions using fibular flap during a five-year period, 11 cases were selected for rehabilitation by implant supported dental prosthesis. 6 cases were treated without any further surgical procedure but implantology (group 1), overcoming the fibular height deficiency by prosthodontics, while the remainder underwent to distraction osteogenesis before dental restoration (group 2). The fibular/mandibular height discrepancy was recorded. The evaluation criteria included x-rays and clinical measurement of perimplant bone and gum (skin) level and reported satisfaction of the patients, as recorded by a questionnaire. Results: All 11 of the prosthetic rehabilitations were obtained by screw retained fixed prosthesis. The average age was 52; the male/female ratio was 6/5. The average number of implants placed into the fibula was five. The maximum observation follow-up period after loading was two 30 months for the group 1 and 38.5 (17-81) months on average for the group 2. There were no reports of surgical complications. No implant loss were recorded in the group 1, the mean peri-implant bone loss was 1,5 mm. In the group 2 one case of vector lingual tipping during consolidation phase and a fracture of basal fibula cortex with no bone formation were noted. The mean vertical bone gain was 13.6 (12-15) mm. Four implants on thirty-two (12.5%) were lost during the follow-up period. The mean peri-implant bone resorption was 2.5 mm. Conclusions: The solutions used for overcoming fibular height deficiency included: harvesting the iliac crest, the fixation of the flap in an ideal position from a prosthetic viewpoint, the utilization of the "double-barrel" technique, the vertical distraction osteogenesis. Our experience concerns the fibular osteocutaneous free flap that we utilize in oral malignancy as a "single strut flap" because we prefer to preserve the whole length of the pedicle. Both orthopaedic dental prosthesis and vertical distraction osteogenesis are good solutions in order to overcame the fibular height deficiency. The first is based on the same biomechanics of the dental prosthesis on short implants having a comparable crown/implant ratio, DO procedure applied on fibulas, although it seems to be impaired by a remarkable number of complications and a relevant bone resorption around implants, still constitute a good option especially in case of wide fibular/mandibular height discrepancy. What is very important is the right choice of the therapeutic path after an accurate examination of each case. The criteria of selection from our experience are done.
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Toso, Veronica <1987&gt. "Un abate "libero pensatore" nella Venezia di fine Seicento : Antonio Conti e i suoi Sermoni presso la Congregazione della "Fava"." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/12868.

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Abstract:
Il lavoro si concentra sulla figura del nobile padovano Antonio Conti con lo scopo di fare luce sulla sua formazione giovanile veneziana, finora poco indagata, dall’ingresso nella Congregazione di Santa Maria della Consolazione detta della “Fava” a Venezia, all’abbandono della stessa, al processo per eresia intentatogli dai Savi, nel quale sono stati chiamati a deporre alcuni membri della Congregazione. Sono state condotte ricerche di prima mano sulla documentazione archivistica della “Fava” e sul materiale conservato in diversi archivi e biblioteche, per comprendere i motivi che possono avere indotto il nobile padovano a scegliere questa Congregazione per la propria formazione. L’elaborato si focalizza, poi, sui Sermoni composti alla “Fava”, contestualizzandoli all’interno della predicazione postridentina e fornendone un’edizione corredata di note filologiche e analisi delle fonti. In Appendice viene fornito l’elenco della corrispondenza epistolare rintracciata presso l’Archivio della “Fava” (Appendice A) e la trascrizione delle lettere ritenute più utili a fornire un quadro del contesto culturale che caratterizzava la Congregazione (Appendice B).
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