Academic literature on the topic 'Libri di testo'

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Journal articles on the topic "Libri di testo"

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BELMAR, ANTONIO GARCA, and JOS RAMN BERTOMEU SNCHEZ. "ATOMS IN FRENCH CHEMISTRY TEXTBOOKS DURING THE FIRST HALF OF THE NINETEENTH CENTURY:." Nuncius 19, no. 1 (2004): 77–119. http://dx.doi.org/10.1163/182539104x00034.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title Gli ELMENS DE CHIMIE medicale di Mateu Orfila i Rotger (1787-1853) costituiscono una eccellente fonte storica per lo studio dell'ascesa e caduta della teoria atomica nella Francia della prima met dell'ottocento. Il libro fu ristampato otto volte fra il 1817 e il 1851; inoltre parecchie versioni ridotte furono pubblicate in inglese, spagnolo, tedesco, italiano e olandese. Vogliamo analizzare in primo luogo come la teoria atomica fu ricevuta dai libri di testo francesi appartenenti alle prime due decadi dell'ottocento. Gli atomi furono visti dagli autori francesi come strumenti pratici e non come novit teoriche. Vedremo come ci occorre nelle prime edizione dei libri di testo di Orfila e Thenard. Alla fine del 1820 nuovi metodi per il calcolo di pesi atomici furono introdotti nei libri di testo, insieme alle formule di Berzelius. Vedremo come la teoria atomica raggiunge il suo punto culminante nei libri di Orfila e Thenard tra le edizioni del 1827 e 1835. Per ultimo discuteremo perch Orfila cancell i pesi atomici della settima edizione del suo libro pubblicato nel 1843. Analizzeremo i suoi argomenti epistemologici, la sua visione della differenza fra atomi ed equivalenti, i suoi interessi per la chimica vegetale e animale e le costrizioni istituzionali (programmi ufficiali) per quello che si riferisce alla teoria atomica. Non si pu ridurre ad un solo motivo la reazione di Orfila rispetto alla teoria atomica nella decade del 1840. Lui scelse una posizione particolare fra le varie prese in quegli anni dagli autori francesi di libri di testo
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Filosofi, Fabio, Angela Pasqualotto, and Paola Venuti. "Representation of disability within the school textbook: primary school teachers’ attitudes." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 106–19. http://dx.doi.org/10.36253/form-12559.

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Abstract:
The school textbook is a cultural artefact capable of conveying a particular cultural and social imagery that clearly affects the attitudes of teachers and learners towards disability. This paper presents an exploratory-descriptive study that aims to investigate the attitudes of primary school teachers towards the representation of disability within the school textbook. Correlation between attitudes and teaching qualifications and experience were also sought. For this purpose, a questionnaire was constructed starting from macro-themes that emerged from semi-structured interviews during the previous qualitative phase. Findings have shown that teachers, while aware of the low educational value of the textbook and the scarcity of images and texts related to disability, have positive attitudes towards inclusive representation, use and design of materials related to special needs. Finally, teachers with the specialization for support activities were found to have more positive attitudes towards the representation and management of materials representing the reality of disability. Rappresentazione della disabilità nei libri di testo: gli atteggiamenti degli insegnanti della scuola primaria. Il libro di testo scolastico costituisce un artefatto culturale che veicola un particolare immaginario destinato ad influenzare le percezioni di insegnanti e alunni. L’articolo presenta uno studio esplorativo-descrittivo che mira ad investigare gli atteggiamenti dei docenti nei confronti della rappresentazione della disabilità all’interno dei libri di testo scolastici. A tale scopo è stato costruito un questionario ad hoc a partire dai macro-temi emersi dalle interviste semi-strutturate durante la precedente fase qualitativa. La ricerca mostra che gli insegnanti, pur consapevoli dello scarso valore educativo del libro di testo e della scarsità di immagini e testi relativi alla disabilità, hanno atteggiamenti positivi nei confronti della rappresentazione inclusiva e delle competenze personali nella gestione di materiali relativi alla realtà dei bisogni speciali. Gli insegnanti in possesso della specializzazione per le attività di sostegno, infine, tendono ad avere atteggiamenti più positivi nei confronti della rappresentazione della e dell’utilizzo di immagini e testi disabilità all’interno dei libri di testo rappresentanti la disabilità.
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Canducci, Michele, Andrea Rocci, and Silvia Sbaragli. "Inventio, dispositio, elocutio: tre lenti per l’analisi di argomentazioni nei libri di testo di geometria." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 10 (November 17, 2021): 29–52. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.10.2.

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Abstract:
A partire dal corpus del progetto Italmatica. Comprendere la matematica a scuola, fra lingua comune e linguaggio specialistico del Fondo nazionale svizzero, viene presentata un’analisi di esempi tratti dai libri di testo di geometria in lingua italiana della scuola primaria e secondaria di primo grado. L’analisi si basa sull’applicazione delle categorie di tipo retorico classico: inventio, dispositio ed elocutio, oggi afferenti ai domini degli studi linguistici, in particolare delle teorie dell’argomentazione. Attraverso l’analisi condotta, vengono evidenziate da un lato la profondità delle riflessioni che queste lenti teoriche consentono di raggiungere nello sviscerare un testo argomentativo di matematica, dall’altro la grande varietà di scelte possibili adottate dai libri di testo, che possono avere un effetto comunicativo sul lettore-studente.
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Nitti, Paolo. "sessismo nella collocazione del lessico dei manuali di italiano L2." Babylonia Journal of Language Education 3 (December 20, 2021): 42–45. http://dx.doi.org/10.55393/babylonia.v3i.123.

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Abstract:
In questo saggio si propongono i risultati di un’analisi della presenza di usi linguistici sessisti all’interno della manualistica scolastica riferita all’insegnamento dell’italiano come L2, sulla base di un campione rappresentativo di libri di testo. In particolare, è stato creato un corpus relativo a un campione di 50 libri di testo di italiano L2, selezionati con una data di pubblicazione successiva al 2015, in modo da valutare le soluzioni linguistiche più recenti. Il corpus è stato interrogato in merito alla collocazione sintattica di alcuni lessemi (“mamma”, “papà”, “signore”, “signora”) e ambiti di vita (il lavoro, le professioni e la casa) selezionati sulla base dell’impiego potenzialmente sessista (Nitti, 2020).
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Lenassi, Nives. "Alcune osservazioni sull’uso dei paradigmi verbali nell’italiano L2: l’italiano per gli affari." Linguistica 61, no. 2 (December 30, 2021): 79–95. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.61.2.79-95.

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Abstract:
Nella produzione dei testi di corrispondenza italiana i comunicatori sloveni provenienti dal mondo del lavoro spesso affrontano con insicurezza la verbalizzazione dei complessi rapporti aspettuali, temporali e modali previsti dal sistema verbale italiano. Tali insicurezze sono evidenti sia nei testi redatti dai parlanti con un’elevata competenza linguistico-comunicativa sia in quelli composti da comunicatori che possiedono un repertorio linguistico più limitato. Questi ultimi sono anche più propensi a comporre messaggi molto sintetici, con una gamma piuttosto ristretta di paradigmi verbali anche nelle situazioni in cui le esigenze e gli scopi comunicativi richiederebbero la redazione di un testo più esteso. Visti i disagi dei non madrelingua, ci si è chiesti quanto spazio dedicano vari libri di testo per l’italiano per gli affari alle attività il cui obiettivo è lo sviluppo della competenza relativa alla conoscenza e all’uso dei paradigmi verbali nell’ambito della corrispondenza commerciale. La ricerca dimostra che – in dipendenza da vari parametri quali il livello QCER dei singoli libri di testo, il loro orientamento più o meno comunicativo, l’importanza ascritta alla corrispondenza commerciale ecc. – possiamo constatare notevoli differenze tra i materiali analizzati in quanto alla presenza delle attività e ai paradigmi verbali trattati in esse. Un numero maggiore di attività e una loro distribuzione proporzionata nella prassi glottodidattica potrebbe sensibilizzare gli utenti/apprendenti a un’attenzione più focalizzata e accurata nel riconoscere l’insieme degli elementi che stimolano l’uso di singoli paradigmi verbali nei testi di corrispondenza commerciale. L’obiettivo di tale approccio ovvero sensibilizzazione è quello di giungere prima a una comprensione adeguata dei testi e dopo a una stesura dei messaggi pragmaticamente efficaci.
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D’Alessio, Michela D’Alessio. "Manuali e libri di testo per i maestri italiani dell’emigrazione nel primo Novecento." Cadernos de História da Educação 21 (August 4, 2022): e121. http://dx.doi.org/10.14393/che-v21-2022-121.

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Abstract:
Sulla scia dei primi risultati di studio circa la relazione tra alfabeto, emigrazione e maestri, nella circolazione transnazionale dei saperi e dei libri di letture, un solco molto promettente per la ricerca storico-educativa riguarda le politiche migratorie dello Stato italiano specie nel primo ventennio del Novecento. Il contributo dedica un supplemento di attenzione al segmento di testi pubblicati per la preparazione “tutta speciale” - politica, culturale e didattica -, dei maestri dell’emigrazione, nei corsi aperti per la loro formazione (D’ALESSIO, 2019). L’articolo intende occuparsi della specifica manualistica loro indirizzata - di cui il vero modello è Il maestro degli emigranti di Cabrini (1912). I testi e libri destinati a preparare, con le cognizioni e gli orientamenti indispensabili, chi doveva fornire l’adeguata istruzione a chi si accingesse a partire intendevano favorire la maturazione di una cultura specifica in materia di emigrazione, fra tutti i maestri d’Italia.
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Franzini, Maurizio, and Giorgio Gagliani. "La qualità di due versioni italiane di libri di testo stranieri: un caso, o un segnale?" Journal of Public Finance and Public Choice 12, no. 2 (October 1, 1994): 211–14. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539978.

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Abstract:
Abstract The Italian versions of two well-known American textbooks, namely Dornbusch & Fisher’s Macroeconomics, 5th ed. and Phelps’ Political Economy, 1st ed., both published by Il Mulino, Bologna, contain an inordinate number of errors of various kind.Some examples of inaccurate translation and other types of error are provided. A proper evaluation of the soundness of Italian versions of foreign textbooks would obviously require a study based on a wider sample.A higher degree of vigilance and wide circulation of information appear to be, however, the only weapon teachers can use to make sure quality standards are maintained.
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de Vanssay, Xavier. "Public Choice Classics and North-American Economic Textbooks: A Status Report (Or More on the Us versus Them Debate)*." Journal of Public Finance and Public Choice 11, no. 2 (October 1, 1993): 89–100. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539671.

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Abstract:
Abstract Questo lavoro considera la diffusione dei concetti di Public Choice nei manuali contemporanei nord-americani di macroeconomia, microeconomia, finanza pubblica, economia internazionale ed economia dello sviluppo.I concetti di Public Choice sono individuati con riferimento ad articoli e monografie che possono essere considerati «classici» sull’argomento.Dall’esame effettuato risulta che i soli libri di testo che “prendono sul serio” la Public Choice sono quelli di finanza pubblica e di microeconomia.
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Rovinello, Marco. "Il Mezzogiorno pre - e postunitario nei libri di Storia per le superiori." SOCIETÀ E STORIA, no. 174 (January 2022): 769–96. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-174008.

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Abstract:
Il contributo prende in esame circa 40 manuali di storia per le scuole superiori di secondo grado attualmente in commercio allo scopo di verificare in che modo essi affrontino alcune fasi cruciali della storia del Mezzogiorno ottocentesco: l'età preunitaria sotto il regime borbonico (1815-1860), il processo di unificazione e l'età postunitaria (1861-1914). La prima parte del saggio analizza alcuni fra i più rilevanti fattori che condizionano la produzione dei libri di testo scolastici: le indicazioni ministeriali, il profilo degli autori, il ruolo giocato dalle case editrici, dai loro consulenti e dagli editor, le esigenze didattiche e commerciali, i destinatari, la formazione dei docenti e le relazioni fra l'insegnamento della storia a scuola e la public history. La seconda parte analizza invece testi e immagini dei manuali selezionati per mostrare quanto e come l'ampia storiografia sul Mezzogiorno ottocentesco penetri nella manualistica, quali paradigmi storiografici e approcci prevalgano, e in che modo la storia del Sud entri nelle scuole italiane.
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Invernizzi, Valeria. "La figura di Caino tra Mariangela Gualtieri, Andrea Camilleri e José Saramago." ENTHYMEMA, no. 29 (July 15, 2022): 39–61. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/17965.

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Abstract:
Questo saggio propone una lettura del testo teatrale Caino di Mariangela Gualtieri. La prima parte del nostro studio guarda alle somiglianze e alle differenze tra la riscrittura di Gualtieri e il mito biblico, rintraccia alcune possibili fonti testuali per l’opera e la esamina usando gli strumenti della psicanalisi, soffermandosi in particolare sulla questione dell’invidia, delle diverse immagini di Dio e delle conseguenze relative al progresso tecnologico e scientifico. La seconda parte è dedicata a un confronto della figura di Caino proposta da Gualtieri con quelle omonime che troviamo nei libri di José Saramago e Andrea Camilleri.
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Dissertations / Theses on the topic "Libri di testo"

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Dragani, Lorenzo. "Winning ways for your learning days - Analisi di libri di testo in fisica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21062/.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è analizzare testi che hanno avuto un grande successo nel mondo dell’insegnamento della Fisica a livello Universitario utilizzando concetti provenienti dalla psicologia per tentare di capire se e quali siano le caratteristiche che li contraddistinguono come efficaci strumenti didattici. I testi sono stati selezionati analizzando e confrontando sia i tassi di adozione di questi presso prestigiosi Dipartimenti di Fisica sia le valutazioni e le recensioni su riviste specializzate, siti di e-commerce e rating di libri. L’analisi è stata inoltre complementata da interviste agli autori, i quali hanno spiegato come hanno sviluppato i loro libri e l’approccio didattico che li caratterizza.
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Lo, Monaco Serena. "Insegnanti vs polinomi: un carosello tra appunti e libri di testo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8705/.

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Abstract:
Il mio lavoro di tesi parte dall’idea di voler indagare su quanto fatto in una normale azione d’aula nel momento in cui vengono presentati i polinomi, ovvero nel momento in cui si presenta agli studenti quello che comunemente viene chiamato “calcolo letterale”. In questo passaggio, un ruolo fondamentale è quello rivestito dagli insegnanti, oltre che dai libri di testo, e per questo ho deciso di seguire come i primi affrontano l’argomento polinomi in classe: come e se questi vengono definiti, e se le definizioni utilizzate sono delle vere e proprie definizioni formali, o seguono altri schemi.
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Vagni, Rachele. "Vizi concettuali e didattici nei libri di testo per la scuola secondaria di primo grado." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4433/.

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FERRARA, FRANCESCO MARIA. "I LIBRI XXX-XXXIII DI POLIBIO NEL CODEX PEIRESCIANUS: INTRODUZIONE, TESTO CRITICO E COMMENTO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/827808.

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Abstract:
This Ph.D. thesis consists in a commented critical edition of 15 fragments of Polybius’s Histories from the Books XXX-XXXIII handed down through the Codex Peirescianus (Turonensis 980). The edition is also preceded by two introductory chapters that aim to analyze some palaeographical features of the manuscript that may suggest a plausible dating and establish the nature of the relationships among the various topics of the Excerpta Constantiana and above all with the Suda Lexicon, since a methodical survey on how the lexicographers have obtained many entries or quotations from T (or rather from its draft copies) has not been accomplished so far. The key features of this procedure were identified in the rich and multi-layered paratext of the manuscript, which was intently inspected as regards the section of Polybius but which would deserve a thorough overview extended to every author excerpted in the codex. The critical edition takes into great account these preliminary and methodological conjectures and does not omit to revise and update the bushy bibliography on which the last edition (1904) was based: all this also finds complete explanations in the comment, a companion to the critical text, as much as a stance on the issue concerning the order of the excerpts and the role played by authors such as Livy, Diodorus, and Athaeneus in the constitution of the Polybian text.
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Moratello, Elisa <1993&gt. "Il rapporto tra testo e immagine nei libri d’artista e negli album di Leonid Tiškov." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12667.

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Abstract:
Il contenuto di questo elaborato è incentrato su una parte della produzione dell’artista russo Leonid Tiškov, collocata tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’00, caratterizzata dalla significativa compresenza di elementi testuali e figurativi. Il primo capitolo è dedicato ad un’introduzione sul rapporto tra testo e immagine come costante all’interno dell’arte russa, soprattutto a partire dall’esperienza delle avanguardie storiche fino al concettualismo degli anni ’70. Nel secondo capitolo l’attenzione verte sul percorso artistico di Tiškov, a iniziare dalla caricatura, genere che ha influenzato il suo stile nelle illustrazioni e, successivamente, nei libri d’artista. Questi ultimi costituiscono un ponte per le narrazioni incentrate sulla sua personale mitologia artistica, alla quale è dedicato il terzo ed ultimo capitolo. Dabloidy, Vodolazy, Stomaki e Čurki sono creature assurde, nate dal subconscio, che trovano spazio nelle pagine di album, libri e sono protagonisti di una narrazione per immagini con forti influenze delle stampe popolari russe, della caricatura, del fumetto, insieme all'insegnamento del Surrealismo francese e delle avanguardie russe di inizio XX secolo.
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Filosofi, Fabio. "Gli atteggiamenti degli insegnanti della scuola primaria nei confronti della rappresentazione della disabilità all'interno dei libri di testo." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2020. http://hdl.handle.net/11572/252064.

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Abstract:
Il presente studio ha investigato gli atteggiamenti degli insegnanti della scuola primaria nei confronti della rappresentazione all'interno dei libri di testo scolastici. Attraverso l'uso del mix-method la ricerca ha utilizzato le interviste semi-strutturate e il questionario creato a partire dai temi emersi nella fase qualitativa svolta in Italia rilevando atteggiamenti maggiormente positivi nei confronti della disabilità fisica rispetto alla disabilità intellettiva e alla realtà dello spettro autistico.Gli insegnanti di sostegno dimostrano di avere atteggiamenti più positivi nei confronti della rappresentazione della disabilità all'interno dei libri di testo scolastici. Gli ulteriori studi, americano e brasiliano, mettono in evidenza la tendenza cross-culturale dei risultati ottenuti nello studio italiano.
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Bianca, Elisa <1988&gt. "Insegnamento, religione e potere in Arabia Saudita: analisi dei libri di testo per le scuole primarie e secondarie." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5556.

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Abstract:
studio sul sistema scolastico in Arabia Saudita con particolare attenzione alla interrelazione tra potere, religione e insegnamento nel Regno attraverso la lettura, traduzione e analisi dei libri di testo
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Loro, Ilaria. "Edizione con testo latino soggiacente giustapposto dei libri di Esdras, Neemías, Ageo e Malaquías contenuti nella General Estoria." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3423343.

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Abstract:
This doctoral dissertation consists of a critical edition of the Old Spanish rendering of the biblical books of Ezdra, Nehemiah, Haggai and Malachi that one finds in the General estoria (GE) – one of the main works carried out by Alfonso X el Sabio’s scriptorium at the end of the thirteenth century. This study is part of a major project conceived at the Seminario de Español in 1967 by Margherita Morreale, Professor of Hispanic Philology at the University of Padua. It aimed to edit some Old Spanish vernacularisations of the Vulgate that belong to different historical periods – amongst these GE. The critical approach issued by Morreale has been adopted by a number of her disciples, both in Italy and in Spain. It focuses on the comparison between the Old Spanish translation and its Latin source in order to provide an authoritative translation. The scrutiny of the codex adopted by the Escuela de Toledo revealed that the closest manuscripts to GE are the so-called Parisian Bibles (Ω group), mainly Paris, Bibliothèque National, Ms. Parisinus Lat. 15467 (codex ΩS). A part of this study is organised into an index of concordances and discrepancies meant to compare the variants of Ω with those in GE in order to show the adherence of the Ω group to the Alfonsine text. Research has pointed out that the correspondence of the aforesaid texts is not absolute. It has been mandatory to reconstruct the Latin source of GE through the Benedictine critical edition of Biblia sacra iuxta latinam vulgatam versionem ad codicum fidem cura et studio monachorum Sancti Benedicti commissionis pontificiae a Pio X institutae sodalium preside Aidano Gasquet S. R. E. Cardinale – a reliable effort that collates a large number of codices belonging to a variety of traditions. Such a modus operandi makes the reconstructed Latin text an abiding tool of textual criticism since it is the result of the concordance with its Romance rendering, whose edition has been carried out through the comparison of its very Latin source. It also became necessary to find out the parts of GE that are missing in the Vulgate – above all in the historical books; although they are mostly justified by the glosses of the Parisian Bible Opera omnia in universum Vetus et Novum Testamentum commented by Hugues de Saint-Cher. Such investigation also reveals that the antigraph used by the Alfonsine translators belongs to that tradition. The present work contains an index of the glosses that show the relation between the Spanish vernacular texts and the glossed Parisian analogue. A meticulous philological scrutiny and the reading of specific essays on the matter favoured a truthful comparison of the Latin model and GE. Besides, it has also allowed to outline and exemplify some distinctive aspects of Old Spanish during a phase of its evolution, and the use of vernacular.
La presente tesi ha come oggetto l’edizione critica di quattro libri (Esdras e Neemías, storici, e Ageo e Malaquías, profetici), volgarizzamenti castigliani di Bibbia vulgata, appartenenti alla General estoria (GE), opera redatta dal taller di Alfonso X el Sabio nell’ultimo terzo del XIII secolo. Il lavoro si inserisce in un più ampio progetto, inaugurato da Margherita Morreale nel 1967 in seno al Seminario de Español dell’Università di Padova, le cui linee guida furono da lei definite in una serie di articoli e saggi successivi. Tale metodo, accolto negli anni seguenti da diversi suoi discepoli in Italia e in Spagna, si basa essenzialmente sul confronto della suddetta traduzione romanza con il testo latino soggiacente al fine di garantire un’edizione che sia il più possibile attendibile e rigorosa. In fase di verifica del codice che funse da modello per i traduttori della Escuela de Toledo, si è comprovato che i manoscritti più prossimi al volgarizzamento sono quelli della cosiddetta “Bibbia sorbonica” o “parigina” (Ω), a cui è stata dedicata un’apposita sezione della presente tesi nella quale le varianti significative vengono raccolte e schematizzate in un indice delle concordanze e delle discordanze rispetto a GE per documentare l’aderenza di tale famiglia al testo alfonsino. Si è constatato che, tra essi, il più prossimo è il codice Parisinus Lat. 15467 (ΩS) della Bibliothèque National de Paris, così come precedentemente dimostrato da Morreale e dalla sua scuola grazie ai lavori da loro realizzati nel corso degli anni. Tuttavia, stante la non totale corrispondenza dei due testi, si è reso necessario agire ricostruendo il modello latino ipotizzato come soggiacente a partire dall’apparato e dal testo (considerando di volta in volta le singole lezioni attestate) dell’edizione critica benedettina di Vulgata, Biblia sacra iuxta latinam vulgatam versionem ad codicum fidem cura et studio monachorum Sancti Benedicti commissionis pontificiae a Pio X institutae sodalium preside Aidano Gasquet S. R. E. Cardinale, la quale collaziona un numero consistente di manoscritti appartenenti a tradizioni diverse. Il modello soggiacente ricostruito assume, così, il valore di strumento ecdotico, in quanto, seguendo il procedimento biunivoco adottato, è stato ricostruito grazie alla concordanza con la versione romanza, della quale si è svolta l’edizione attraverso il confronto proprio con il testo latino. Essenziale per la ricostruzione del modello soggiacente è stata la localizzazione di porzioni di GE assenti nel testo genuino di Vulgata (in particolare nei libri storici), ma che sono giustificate in buona parte dalle glosse presenti nella Bibbia parigina commentata di Hugues de Saint-Cher, Opera omnia in universum Vetus et Novum Testamentum, inserite a testo e successivamente raccolte in un indice apposito. I risultati emersi dimostrano che i traduttori alfonsini con buona probabilità usufruirono di un codice appartenente a tale tradizione. Il confronto sistematico e minuzioso tra il modello latino e GE, lo scrupoloso studio filologico concomitante e la consultazione di saggi specifici hanno consentito, inoltre, di definire ed esemplificare alcuni dei tratti che contraddistinguono lo stadio della lingua castigliana attestata in un determinato periodo della sua formazione, agevolando in questo modo la fruizione del volgarizzamento.
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Rota, Giacomo. "Tutti per uno, uno per tutti: il libro di testo strumento polifonico nella scuola primaria?" Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2019. http://hdl.handle.net/10446/128746.

Full text
Abstract:
Ogni anno le scuole italiane dedicano tempo e attenzioni all’adozione dei libri di testo. Vi è un certo grado di ritualità in questo, nel senso che la scelta di un libro, pur basandosi su motivazioni forti (supportate anche da griglie di analisi e da incontri collegiali ben organizzati) viene quasi data per scontata, ovvia. Tuttavia solo in poche nazioni esiste l’obbligatorietà dell’adozione di un libro di testo, medium o strumento che spesso nel sistema scolastico italiano assurge al ruolo di hard core, fondamento, centro di gravità permanente intorno al quale costruire il percorso formativo della classe. Tale centralità sembra non essere affatto messa in discussione, nemmeno in presenza di una certa pressione esercitata recentemente dalla rivoluzione tecnologico/digitale, che ha reso disponibili altre risorse per l’apprendimento: in molti casi queste vengono utilizzate come “integrative” rispetto al testo di riferimento, facendo nascere un mercato all’interno del quale le case editrici investono risorse nella predisposizione di strumenti digitali, presentati come innovativi in quanto a corredo dei “normali” libri di testo disciplinari. L’adozione del libro non è altro che uno dei diversi messaggi e delle richieste contraddittorie provenienti dal sistema-scuola italiano: infatti, se da un lato il MIUR chiede di rispondere alle differenze di ogni alunno (chiede anche di personalizzare), dall’altro si è in presenza di un curricolo centralizzato che prevede un unico percorso. Si presuppone in un certo senso che tutti debbano fare le stesse cose e, di qui, l’utilizzo dell’unico libro di testo. Ma se si sollecita il mondo della scuola ad una maggiore attenzione alle differenze interpersonali (recente è la normativa riguardante gli alunni con Bisogni Educativi Speciali), si riconosce implicitamente che i punti di partenza e la crescita di ciascuno siano diversi: non è detto, di conseguenza, che sia gli strumenti che i traguardi finali debbano non esserlo. La ricerca, utilizzando un approccio storico-documentale con curvatura pedagogica, intende indagare sulle potenzialità e i limiti del libro di testo per quanto riguarda la sua accessibilità a tutti gli alunni della classe.
Every year italian schools dedicate attention and time to the adoption of textbooks. There is a certain degree of rituality in this, in the sense that the choice of a book, while based on strong motivations (also supported by analysis grids and well-organized collegial meetings) is almost taken for granted, obvious. However, only in few countries exists a compulsory adoption of a textbook, medium or instrument that often, in the italian school system, rises to the role of hard core, foundation, permanent center of gravity around which every activities of the class is build. This centrality seems not to be questioned at all, not even in the presence of a certain pressure exerted recently by the technological / digital revolution, which has made available other resources for learning: in many cases these are used as "integrative" compared to the reference text, giving rise to a market in which the publishing houses invest resources in the preparation of digital tools, presented as innovative in support of "normal" textbooks. The adoption of the books is none other than one of the contradictory requests coming from the Italian school system: in fact, if on the one hand the MIUR asks to respond to the differences of each student (he also asks to personalize), on the other hand there is a centralized curriculum that provides for a single path for each student. It is assumed in a sense that everyone should do the same things and hence the use of the only textbook. But if the school world is urged to pay more attention to interpersonal differences (recent legislation regarding pupils with Special Educational Needs), it is implicitly acknowledged that the starting points and growth of each one are different: consequently, it is not said that both the instruments and the final goals must not be. The research, using a historical-documental approach with pedagogical curvature, intends to investigate the potential and the limits of the textbook as regards its accessibility to all the students of the class.
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Ferrari, Mariachiara. "Indagine sugli studenti liceali riguardo l'apprendimento del concetto di integrale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10885/.

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Abstract:
La prima parte della tesi è un’introduzione storica alle idee che hanno condotto alla nascita e allo sviluppo del calcolo integrale. Nel secondo capitolo sono trattate questioni didattiche riguardo l’insegnamento di questo argomento nella scuola secondaria. Il terzo capitolo, la parte principale della tesi, espone e analizza i risultati di un questionario somministrato a 184 studenti dell’ultimo anno dei licei scientifici, per verificare il livello di apprendimento del concetto di integrale e metterene in evidenza alcune criticità.
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Books on the topic "Libri di testo"

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Rosa, Calò, and Ferreri Silvana, eds. Il testo fa scuola: Libri di testo, linguaggi ed educazione linguistica. Scandicci, Firenze: La nuova Italia, 1997.

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Squarcina, Enrico. Didattica della geografia: Libri di testo, mappe, discorso geopolitico. Milano: UNICOPLI, 2009.

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La lezione negata: Palestina e palestinesi nei libri di testo. [Rome]: Sapere 2000, 1986.

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Per il testo delle Res rusticae di Varrone: Libri I-II. Alessandria: Edizioni dell'Orso, 2006.

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Simone, Cinotto, and Mariano Marco, eds. Comunicare il passato: Cinema, giornali e libri di testo nella narrazione storica. Torino: L'Harmattan Italia, 2004.

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L'antipedagogia dei politici: Il caso Adro, i libri di testo, l'accesso all'università. Roma: Armando Editore, 2012.

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Conte, Emanuele. Tres Libri codicis: La ricomparsa del testo e l'esegesi scolastica prima di Accursio. Frankfurt am Main: V. Klostermann, 1990.

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La scuola del regime: I libri di testo nelle scuole secondarie sotto il fascismo. Napoli: Guida, 2006.

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Strabo. L'Italia di Strabone: Testo, traduzione e commento dei libri V e VI della Geografia. [Genoa, Italy]: Università di Genova, Facoltà di lettere, Dipartimento di archeologia, filologia classica e loro tradizioni, 1988.

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Strabo. l 'Italia di Strabone: Testo, traduzione e commento dei Libri V e VI della "Geografia". Genova: Università di Genova, Facoltà di Lettere, 1988.

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More sources

Book chapters on the topic "Libri di testo"

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Romanelli, Martina. "Costruire libri «secondo il grado di latitudine»: il metodo geografico di Francesco Algarotti." In Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia, 331–50. Firenze: Società Editrice Fiorentina, 2023. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/978-88-6032-688-1.19.

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Abstract:
Scrivendo di letteratura (traduzioni, metrica, stilistica…), alla scelta di autori e testi appartenenti a latitudini diverse Francesco Algarotti associa un preciso programma ideologico e un altrettanto netto giudizio sullo spirito nazionale dei contemporanei. Un riordino geografico delle fonti, insomma, che si articola e trasfigura tra sodalizi, punte polemiche e, non ultime, ambiguità sfuggenti.
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Lubello, Sergio. "Il testo in movimento: il De arte coquinaria di Maestro Martino e le riscritture del libro d’autore." In Actas del XXVI Congreso Internacional de Lingüística y Filología Románica, edited by Emili Casanova and Cesáreo Calvo, 293–300. Berlin, Boston: DE GRUYTER, 2013. http://dx.doi.org/10.1515/9783110300017.293.

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Roncaglia, Gino. "Libri di testo e competenze digitali." In L'editoria tra cartaceo e digitale, 40–44. Ledizioni, 2012. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.974.

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Biemmi, Irene. "Il sessismo nella lingua e nei libri di testo: Una rassegna della letteratura pubblicata in italia." In Educazione sessista, 19–60. Rosenberg & Sellier, 2017. http://dx.doi.org/10.4000/books.res.4696.

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"Testo." In Viaggio d'Oltremare e Libro di novelle e di bel parlar gentile. Berlin, Boston: DE GRUYTER, 2011. http://dx.doi.org/10.1515/9783110252729.105.

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Balboni, Paolo E. "12 • Le microlingue scientifico-professionali e quelle disciplinari." In Thesaurus di Linguistica Educativa: guida, testi, video. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-607-7/012.

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Abstract:
Negli anni Ottanta esplode la formazione tecnico-scientifica nelle scuole superiori e nelle università e l’inglese settoriale diventa qualificante nel paniere delle competenze. Nasce quindi una forte richiesta di formazione da parte degli insegnanti e di materiali innovativi da parte degli editori. Ho studiato le varietà scientifico-professionale-disciplinari tra il 1982 e il 2000, quando ho scritto un libro di sintesi ‘conclusiva’, i cui principi sono poi stati assunti un po’ da tutti. Credo di aver offerto tre contributi originali alla discussione su queste varietà e il loro insegnamento: l’accentuazione del ruolo della microlingua come strumento di riconoscimento come membri di una comunità scientifica; l’impianto di una didattica cooperativa tra il docente – che conosce la lingua – e lo studente di ambito tecnico-scientifico, che conosce i contenuti; lo spostamento della logica CLIL dalle lingue straniere all’italiano L1.
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"Il Testo." In Una traduzione giudeo-romanesca del libro di Giona. Berlin, Boston: De Gruyter, 1988. http://dx.doi.org/10.1515/9783110963847-003.

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"6 Le edizioni dei testi contenuti nel Panciatichiano 32." In Viaggio d'Oltremare e Libro di novelle e di bel parlar gentile. Berlin, Boston: DE GRUYTER, 2011. http://dx.doi.org/10.1515/9783110252729.16.

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Perucchi, Giulia. "“In libris Apellem”. Testi sull’arte antica nella biblioteca di Petrarca." In Petrarca und die bildenden Künste, 93–110. De Gruyter, 2021. http://dx.doi.org/10.1515/9783110686999-006.

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"I libri innografico-musicali della Chiesa greca: tra paleografia, filologia, storia delle collezioni di testi." In Griechisch-byzantinische Handschriftenforschung, 363–80. De Gruyter, 2020. http://dx.doi.org/10.1515/9783110366358-026.

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Conference papers on the topic "Libri di testo"

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Lins de Carvalho, Márcio. "Líneas que dibujan ideas." In LINK 2021. Tuwhera Open Access, 2021. http://dx.doi.org/10.24135/link2021.v2i1.103.g147.

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Abstract:
El ensayo en cuestión trae imágenes que fueron creadas durante el proceso de desarrollo de la tesis de este autor, realizadas para componer un juego electrónico a partir de una investigación de doctorado/PhD. Esta pieza es el resultado de las lecturas y ejercicios sobre las reflexiones de Aby Warburg acerca de la supervivencia de las imágenes a través de su anacronía y sus interrelaciones intuitivas (pathosformel), fuertemente influenciado por su proyecto Atlas Mnemosine, donde recoge varias y diferentes imágenes de diversas épocas y las organiza en tableros, los que Warburg asume como elementos que hablan de algunos temas (en este caso, sobre el Renacimiento, tema constante en su investigación). Esta capacidad de “hablar de” es considerada por el historiador/teórico similar a un texto. Más que palabras, imágenes, gramática y estética, los requisitos para interpretar los tableros deben ser otros, más profundos, que exijan más audacia y contexto. Entonces, entendiendo las reflexiones de Warburg como un método de lectura e interpretación de imágenes y sus contextos, comencé a organizar las imágenes que fotografío en mi vida diaria o que encuentro con diferentes medios, y que, intuitivamente, me di cuenta que tienen una esencia común: mi región (amazónica). Comencé a redibujarlos usando una técnica de sombreado, a veces colocándolos en mapas o reforzando alguna característica que pudiera referirse a dibujos cartográficos antiguos. Esos dibujos se construyen en una interrelación estético-intuitiva entre sí, basados en la región amazónica, en una colección de imágenes improbables frente al estereotipo de bosque y río, sin desconocerlo, siendo solo un punto de partida para la reflexión sobre un conversación propuesta por las imágenes. ¿Se puede relacionar una imagen urbana con el bosque? ¿Es una buena o una mala relación? Cualquiera sea la relación, ¿sería buena o mala para quién? ¿Qué tenemos del bosque en lo urbano y viceversa? ¿Dónde está el conflicto y dónde está la simbiosis? Las imágenes, a diferencia de los textos, son mejores para suscitar preguntas. Donde algunos pueden ver confusión ante la “libertad de interpretación” que nos proponen las imágenes, otros, mejor equipados (o simplemente audaces), ven en esta libertad la oportunidad de construcción de un conocimiento profundo, más ligado al sentimiento (pathos). No es simplemente “leer” algo de la imagen, sino “sentirlo”. El proceso de captura, curaduría, dibujo y presentación de las imágenes conlleva una gran cantidad de reflexiones para el autor de esta obra y espera que surjan otras reflexiones de quienes se enfrentan a tales imágenes, permitiendo no solo la libre interpretación de las obras individuales, sino también el orden en que se presentan, explorando así un mayor potencial de preguntas, sentimientos e interpretaciones.
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