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Journal articles on the topic 'Libri di testo'

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BELMAR, ANTONIO GARCA, and JOS RAMN BERTOMEU SNCHEZ. "ATOMS IN FRENCH CHEMISTRY TEXTBOOKS DURING THE FIRST HALF OF THE NINETEENTH CENTURY:." Nuncius 19, no. 1 (2004): 77–119. http://dx.doi.org/10.1163/182539104x00034.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title Gli ELMENS DE CHIMIE medicale di Mateu Orfila i Rotger (1787-1853) costituiscono una eccellente fonte storica per lo studio dell'ascesa e caduta della teoria atomica nella Francia della prima met dell'ottocento. Il libro fu ristampato otto volte fra il 1817 e il 1851; inoltre parecchie versioni ridotte furono pubblicate in inglese, spagnolo, tedesco, italiano e olandese. Vogliamo analizzare in primo luogo come la teoria atomica fu ricevuta dai libri di testo francesi appartenenti alle prime due decadi dell'ottocento. Gli atomi furono visti dagli autori francesi come strumenti pratici e non come novit teoriche. Vedremo come ci occorre nelle prime edizione dei libri di testo di Orfila e Thenard. Alla fine del 1820 nuovi metodi per il calcolo di pesi atomici furono introdotti nei libri di testo, insieme alle formule di Berzelius. Vedremo come la teoria atomica raggiunge il suo punto culminante nei libri di Orfila e Thenard tra le edizioni del 1827 e 1835. Per ultimo discuteremo perch Orfila cancell i pesi atomici della settima edizione del suo libro pubblicato nel 1843. Analizzeremo i suoi argomenti epistemologici, la sua visione della differenza fra atomi ed equivalenti, i suoi interessi per la chimica vegetale e animale e le costrizioni istituzionali (programmi ufficiali) per quello che si riferisce alla teoria atomica. Non si pu ridurre ad un solo motivo la reazione di Orfila rispetto alla teoria atomica nella decade del 1840. Lui scelse una posizione particolare fra le varie prese in quegli anni dagli autori francesi di libri di testo
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Filosofi, Fabio, Angela Pasqualotto, and Paola Venuti. "Representation of disability within the school textbook: primary school teachers’ attitudes." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 106–19. http://dx.doi.org/10.36253/form-12559.

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Abstract:
The school textbook is a cultural artefact capable of conveying a particular cultural and social imagery that clearly affects the attitudes of teachers and learners towards disability. This paper presents an exploratory-descriptive study that aims to investigate the attitudes of primary school teachers towards the representation of disability within the school textbook. Correlation between attitudes and teaching qualifications and experience were also sought. For this purpose, a questionnaire was constructed starting from macro-themes that emerged from semi-structured interviews during the previous qualitative phase. Findings have shown that teachers, while aware of the low educational value of the textbook and the scarcity of images and texts related to disability, have positive attitudes towards inclusive representation, use and design of materials related to special needs. Finally, teachers with the specialization for support activities were found to have more positive attitudes towards the representation and management of materials representing the reality of disability. Rappresentazione della disabilità nei libri di testo: gli atteggiamenti degli insegnanti della scuola primaria. Il libro di testo scolastico costituisce un artefatto culturale che veicola un particolare immaginario destinato ad influenzare le percezioni di insegnanti e alunni. L’articolo presenta uno studio esplorativo-descrittivo che mira ad investigare gli atteggiamenti dei docenti nei confronti della rappresentazione della disabilità all’interno dei libri di testo scolastici. A tale scopo è stato costruito un questionario ad hoc a partire dai macro-temi emersi dalle interviste semi-strutturate durante la precedente fase qualitativa. La ricerca mostra che gli insegnanti, pur consapevoli dello scarso valore educativo del libro di testo e della scarsità di immagini e testi relativi alla disabilità, hanno atteggiamenti positivi nei confronti della rappresentazione inclusiva e delle competenze personali nella gestione di materiali relativi alla realtà dei bisogni speciali. Gli insegnanti in possesso della specializzazione per le attività di sostegno, infine, tendono ad avere atteggiamenti più positivi nei confronti della rappresentazione della e dell’utilizzo di immagini e testi disabilità all’interno dei libri di testo rappresentanti la disabilità.
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Canducci, Michele, Andrea Rocci, and Silvia Sbaragli. "Inventio, dispositio, elocutio: tre lenti per l’analisi di argomentazioni nei libri di testo di geometria." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 10 (November 17, 2021): 29–52. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.10.2.

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Abstract:
A partire dal corpus del progetto Italmatica. Comprendere la matematica a scuola, fra lingua comune e linguaggio specialistico del Fondo nazionale svizzero, viene presentata un’analisi di esempi tratti dai libri di testo di geometria in lingua italiana della scuola primaria e secondaria di primo grado. L’analisi si basa sull’applicazione delle categorie di tipo retorico classico: inventio, dispositio ed elocutio, oggi afferenti ai domini degli studi linguistici, in particolare delle teorie dell’argomentazione. Attraverso l’analisi condotta, vengono evidenziate da un lato la profondità delle riflessioni che queste lenti teoriche consentono di raggiungere nello sviscerare un testo argomentativo di matematica, dall’altro la grande varietà di scelte possibili adottate dai libri di testo, che possono avere un effetto comunicativo sul lettore-studente.
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Nitti, Paolo. "sessismo nella collocazione del lessico dei manuali di italiano L2." Babylonia Journal of Language Education 3 (December 20, 2021): 42–45. http://dx.doi.org/10.55393/babylonia.v3i.123.

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Abstract:
In questo saggio si propongono i risultati di un’analisi della presenza di usi linguistici sessisti all’interno della manualistica scolastica riferita all’insegnamento dell’italiano come L2, sulla base di un campione rappresentativo di libri di testo. In particolare, è stato creato un corpus relativo a un campione di 50 libri di testo di italiano L2, selezionati con una data di pubblicazione successiva al 2015, in modo da valutare le soluzioni linguistiche più recenti. Il corpus è stato interrogato in merito alla collocazione sintattica di alcuni lessemi (“mamma”, “papà”, “signore”, “signora”) e ambiti di vita (il lavoro, le professioni e la casa) selezionati sulla base dell’impiego potenzialmente sessista (Nitti, 2020).
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Lenassi, Nives. "Alcune osservazioni sull’uso dei paradigmi verbali nell’italiano L2: l’italiano per gli affari." Linguistica 61, no. 2 (December 30, 2021): 79–95. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.61.2.79-95.

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Abstract:
Nella produzione dei testi di corrispondenza italiana i comunicatori sloveni provenienti dal mondo del lavoro spesso affrontano con insicurezza la verbalizzazione dei complessi rapporti aspettuali, temporali e modali previsti dal sistema verbale italiano. Tali insicurezze sono evidenti sia nei testi redatti dai parlanti con un’elevata competenza linguistico-comunicativa sia in quelli composti da comunicatori che possiedono un repertorio linguistico più limitato. Questi ultimi sono anche più propensi a comporre messaggi molto sintetici, con una gamma piuttosto ristretta di paradigmi verbali anche nelle situazioni in cui le esigenze e gli scopi comunicativi richiederebbero la redazione di un testo più esteso. Visti i disagi dei non madrelingua, ci si è chiesti quanto spazio dedicano vari libri di testo per l’italiano per gli affari alle attività il cui obiettivo è lo sviluppo della competenza relativa alla conoscenza e all’uso dei paradigmi verbali nell’ambito della corrispondenza commerciale. La ricerca dimostra che – in dipendenza da vari parametri quali il livello QCER dei singoli libri di testo, il loro orientamento più o meno comunicativo, l’importanza ascritta alla corrispondenza commerciale ecc. – possiamo constatare notevoli differenze tra i materiali analizzati in quanto alla presenza delle attività e ai paradigmi verbali trattati in esse. Un numero maggiore di attività e una loro distribuzione proporzionata nella prassi glottodidattica potrebbe sensibilizzare gli utenti/apprendenti a un’attenzione più focalizzata e accurata nel riconoscere l’insieme degli elementi che stimolano l’uso di singoli paradigmi verbali nei testi di corrispondenza commerciale. L’obiettivo di tale approccio ovvero sensibilizzazione è quello di giungere prima a una comprensione adeguata dei testi e dopo a una stesura dei messaggi pragmaticamente efficaci.
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D’Alessio, Michela D’Alessio. "Manuali e libri di testo per i maestri italiani dell’emigrazione nel primo Novecento." Cadernos de História da Educação 21 (August 4, 2022): e121. http://dx.doi.org/10.14393/che-v21-2022-121.

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Abstract:
Sulla scia dei primi risultati di studio circa la relazione tra alfabeto, emigrazione e maestri, nella circolazione transnazionale dei saperi e dei libri di letture, un solco molto promettente per la ricerca storico-educativa riguarda le politiche migratorie dello Stato italiano specie nel primo ventennio del Novecento. Il contributo dedica un supplemento di attenzione al segmento di testi pubblicati per la preparazione “tutta speciale” - politica, culturale e didattica -, dei maestri dell’emigrazione, nei corsi aperti per la loro formazione (D’ALESSIO, 2019). L’articolo intende occuparsi della specifica manualistica loro indirizzata - di cui il vero modello è Il maestro degli emigranti di Cabrini (1912). I testi e libri destinati a preparare, con le cognizioni e gli orientamenti indispensabili, chi doveva fornire l’adeguata istruzione a chi si accingesse a partire intendevano favorire la maturazione di una cultura specifica in materia di emigrazione, fra tutti i maestri d’Italia.
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Franzini, Maurizio, and Giorgio Gagliani. "La qualità di due versioni italiane di libri di testo stranieri: un caso, o un segnale?" Journal of Public Finance and Public Choice 12, no. 2 (October 1, 1994): 211–14. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539978.

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Abstract:
Abstract The Italian versions of two well-known American textbooks, namely Dornbusch & Fisher’s Macroeconomics, 5th ed. and Phelps’ Political Economy, 1st ed., both published by Il Mulino, Bologna, contain an inordinate number of errors of various kind.Some examples of inaccurate translation and other types of error are provided. A proper evaluation of the soundness of Italian versions of foreign textbooks would obviously require a study based on a wider sample.A higher degree of vigilance and wide circulation of information appear to be, however, the only weapon teachers can use to make sure quality standards are maintained.
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de Vanssay, Xavier. "Public Choice Classics and North-American Economic Textbooks: A Status Report (Or More on the Us versus Them Debate)*." Journal of Public Finance and Public Choice 11, no. 2 (October 1, 1993): 89–100. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539671.

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Abstract:
Abstract Questo lavoro considera la diffusione dei concetti di Public Choice nei manuali contemporanei nord-americani di macroeconomia, microeconomia, finanza pubblica, economia internazionale ed economia dello sviluppo.I concetti di Public Choice sono individuati con riferimento ad articoli e monografie che possono essere considerati «classici» sull’argomento.Dall’esame effettuato risulta che i soli libri di testo che “prendono sul serio” la Public Choice sono quelli di finanza pubblica e di microeconomia.
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Rovinello, Marco. "Il Mezzogiorno pre - e postunitario nei libri di Storia per le superiori." SOCIETÀ E STORIA, no. 174 (January 2022): 769–96. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-174008.

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Abstract:
Il contributo prende in esame circa 40 manuali di storia per le scuole superiori di secondo grado attualmente in commercio allo scopo di verificare in che modo essi affrontino alcune fasi cruciali della storia del Mezzogiorno ottocentesco: l'età preunitaria sotto il regime borbonico (1815-1860), il processo di unificazione e l'età postunitaria (1861-1914). La prima parte del saggio analizza alcuni fra i più rilevanti fattori che condizionano la produzione dei libri di testo scolastici: le indicazioni ministeriali, il profilo degli autori, il ruolo giocato dalle case editrici, dai loro consulenti e dagli editor, le esigenze didattiche e commerciali, i destinatari, la formazione dei docenti e le relazioni fra l'insegnamento della storia a scuola e la public history. La seconda parte analizza invece testi e immagini dei manuali selezionati per mostrare quanto e come l'ampia storiografia sul Mezzogiorno ottocentesco penetri nella manualistica, quali paradigmi storiografici e approcci prevalgano, e in che modo la storia del Sud entri nelle scuole italiane.
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Invernizzi, Valeria. "La figura di Caino tra Mariangela Gualtieri, Andrea Camilleri e José Saramago." ENTHYMEMA, no. 29 (July 15, 2022): 39–61. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/17965.

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Abstract:
Questo saggio propone una lettura del testo teatrale Caino di Mariangela Gualtieri. La prima parte del nostro studio guarda alle somiglianze e alle differenze tra la riscrittura di Gualtieri e il mito biblico, rintraccia alcune possibili fonti testuali per l’opera e la esamina usando gli strumenti della psicanalisi, soffermandosi in particolare sulla questione dell’invidia, delle diverse immagini di Dio e delle conseguenze relative al progresso tecnologico e scientifico. La seconda parte è dedicata a un confronto della figura di Caino proposta da Gualtieri con quelle omonime che troviamo nei libri di José Saramago e Andrea Camilleri.
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Sbaragli, Silvia, Michele Canducci, and Silvia Demartini. "Le modalità logico-argomentative nei testi scolastici di geometria della scuola elementare e media in lingua italiana." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 9 (May 27, 2021): 44–71. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.3.

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Abstract:
In quest’articolo si intende portare l’attenzione sulle modalità logico-argomentative presenti nei testi scolastici di matematica, focalizzandosi sulla parte di geometria e, nello specifico, sul tema poligoni, considerando la ricorsività dell’argomento in continuità fra gli ordini scolastici (dalla II elementare alla III media). L’indagine è strettamente interdisciplinare fra matematica e linguistica, con particolare attenzione alla didattica, e si inserisce nei lavori di un più vasto progetto di ricerca in corso. Dopo alcuni paragrafi iniziali dedicati a illustrare il corpus di libri e i criteri di analisi del testo adottati, si passerà a una parte di inquadramento storico-disciplinare del tema, per addentrarsi poi nella descrizione delle diverse modalità logico-argomentative (legate al far “fare”, al far “immaginare” e al far “astrarre”); di queste saranno anche offerti dati quantitativi relativi alla distribuzione nel corpus. Alcune possibili implicazioni didattiche emerse dalle analisi saranno accennate nelle conclusioni.
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Morchio, Bruno. "Note sull'evoluzione del genere crime: ieri oggi.. e domani?" EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 37 (September 2022): 207–21. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037018.

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Abstract:
I libri assomigliano alle persone e la loro lettura richiede un setting che contestualizzi la relazione con il testo. L'autore si interroga sui possibili sviluppi del noir italiano, genere di grande successo. La serialità ha privilegiato i personaggi con i loro tic a scapito delle storie. Propugna un ritorno ai classici, compie una disamina dello sviluppo della letteratura crime e conclude che è arrivato il momento di liberare i romanzi crime dalla gabbia del genere, lavorando sulle strutture narrative, sulla lingua e sullo stile.
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Deo, Federica, and Augusto Fabio Cerqua. "Progettare l'incertezza. Coesistere dopo la fine del mondo." CRIOS, no. 19 (May 2021): 84–89. http://dx.doi.org/10.3280/crios2020-019008.

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Abstract:
La condizione planetaria contemporanea, fortemente segnata dagli effetti della pan¬demia di coronavirus, ci pone con estrema violenza davanti ad un punto di non ritorno: il pianeta Terra sta collassando su sé stesso. Come osservare ed analizzare la realtà attuale? Che relazione sussiste tra il mondo umano e quello non-umano? E soprattutto, è possibile progettarne la coesistenza? Questo breve testo si compone di una introduzione alla figura e al pensiero di Timothy Morton, uno dei pensatori più interessanti nel panorama filosofico-ecologista contemporaneo, e della recensione di due dei suoi libri recentemente tradotti e pubblicati in italiano, Iperoggetti e Noi, esseri ecologici, in cui l'autore ci apre ad insondate e radicali prospettive ecologiche.
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Boyd, Barbara Weiden. "Ovidio, Metamorfosi. Volume VI, Libri XIII–XV. A cura di Philip Hardie. Testo criticobasato sull’edizione oxoniense di Richard Tarrant. Traduzione di Gioachino Chiarini." Gnomon 89, no. 1 (2017): 26–29. http://dx.doi.org/10.17104/0017-1417-2017-1-26.

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Bicciato, Stella. "MATERIALS AND RESOURCES FOR TEACHING ITALIAN PRAGMATICS." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 624–44. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17160.

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Abstract:
This study aims to describe the materials and the resources utilized for teaching Italian pragmatics, both in foreign and second language contexts. 139 teachers of Italian answered an online questionnaire which elicited information about the materials and resources they used in the classroom as well as information regarding their teaching techniques. Their answers were clustered into five main categories. The results revealed that the most commonly used materials were printed, audiovisual, self-produced, students’ oral production and digital materials. Within these categories, textbooks (printed materials) and videos (audiovisual material) were considered as the most preferred materials by the teachers. Regarding teaching techniques, the most frequently used by teachers were role plays, watching videos and listening exercises. The findings of the present study suggest that textbooks, the main resource for teaching pragmatics, should be implemented with specific activities on this topic. By receiving guidelines, teachers could appropriately teach pragmatics in their classes without the need to create their own materials. Materiali e risorse per l’insegnamento della pragmatica italiana Questo studio mira a descrivere i materiali e le risorse utilizzate per l’insegnamento della pragmatica italiana, sia in contesti di lingua straniera che di lingua seconda. 139 insegnanti di italiano hanno risposto a un questionario online predisposto allo scopo di raccogliere informazioni sui materiali e le risorse che usavano in classe e sulle loro tecniche di insegnamento. Le risposte degli insegnanti sono state raggruppate in cinque principali categorie. I risultati hanno rivelato che i materiali più comunemente usati sono a stampa, audiovisivi, autoprodotti, produzione orale degli studenti e digitali. All’interno di queste categorie, i libri di testo (materiali stampati) e i video (materiale audiovisivo) sono i materiali preferiti dagli insegnanti. Per quanto riguarda le tecniche di insegnamento, le più utilizzate dagli insegnanti risultano essere i giochi di ruolo, la visione di video e gli esercizi di ascolto. I risultati del presente studio suggeriscono che i libri di testo, la risorsa principale per l’insegnamento della pragmatica, dovrebbero essere implementati con attività specifiche a questo dedicate. Disponendo di linee guida, gli insegnanti potrebbero insegnare in modo appropriato la pragmatica nelle loro classi senza avere la necessità di creare materiali propri.
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Grion, Valentina, Anna Serbati, Beatrice Doria, and David Nicol. "Ripensare il concetto di feedback: il ruolo della comparazione nei processi di valutazione per l'apprendimento." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 205–20. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12429.

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Abstract:
La ricerca internazionale sul feedback s'inserisce in un framework costruttivista, all'interno del quale i ricercatori suggeriscono che per migliorare l'apprendimento, gli studenti devono assumere un ruolo maggiormente attivo nei processi di valutazione e di feedback. Questo articolo presenta la teoria dell' internal feedback sviluppata da Nicol (2020) come alternativa radicale alle precedenti teorizzazioni sul tema. La premessa è che gli studenti generano continuamente feedback interni confrontando i loro pensieri, azioni e produzioni con diversi tipi di informazioni esterne. Tali informazioni potrebbero venire da libri di testo, video, osservazioni, risorse online, o potrebbe derivare da commenti o dialoghi con gli altri. In questa prospettiva, per migliorare l'apprendimento e la capacità autoregolativa degli studenti, si dovrebbe utilizzare e integrare un'ampia gamma di risorse, che potrebbero stimolare i processi comparativi ben al di là dei commenti valutativi dei docenti e dei feedback formali. In questo contesto, il presente articolo intende esplorare le implicazioni pedagogiche di tale teorizzazione oltre che presentarne una sperimentazione in un contesto universitario.
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Burden, Amy. "Lipstick on pigs: Critical discourse and image analysis of non-humans in U.S. children’s ESL textbooks." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, no. 1 (March 31, 2021): 52–74. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.218.

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Abstract:
EN Gender equality in language learning has received considerable attention in research on classroom policy and materials. Within studies of materials like language learning texts, most research focuses on content analyses of character roles and images, with sometimes purposeful exclusion of non-human characters. However, non-humans in children’s picture books comprise almost 60% of the characters children read. Therefore, their representations of gender, including biases, overt sexism, and covert sexism should be examined. In this study, I examine gendering of non-human characters using corpus linguistics and critical discourse analysis. Additionally, I use critical image analysis to discuss pictorial gendering of non-human characters within 12 textbooks in two of the United States’ most widely used textbook series for language learning in elementary schools. Results indicate a strong preference for aggressive and adventurous male characters, male supremacist ideologies, and the suppression of female agency. Key words: CORPUS LINGUISTICS, CRITICAL DISCOURSE ANALYSIS, TEXTBOOK ANALYSIS, GENDER AND LANGUAGE, ENGLISH AS A SECOND LANGUAGE (ESL), CRITICAL IMAGE ANALYSIS ES La igualdad de género en el aprendizaje de idiomas ha recibido una atención considerable en la investigación sobre la política y los materiales en el aula. Dentro de los estudios sobre materiales como los textos para el aprendizaje de idiomas, la mayoría de las investigaciones se centran en el análisis del contenido de los roles y las imágenes de los personajes, con una exclusión de los personajes no humanos. Sin embargo, los personajes no humanos de los libros ilustrados para niños representan casi el 60% de los personajes que leen los niños. Por lo tanto, deben examinarse sus representaciones de género, incluyendo los prejuicios, el sexismo manifiesto y el sexismo encubierto. En este estudio, examino la representación de género de los personajes no humanos utilizando la lingüística de corpus y el análisis crítico del discurso. Además, utilizo el análisis crítico de la imagen para analizar el género pictórico de los personajes no humanos en 12 libros de texto de dos de las series de libros de texto más utilizados en Estados Unidos para el aprendizaje de idiomas en las escuelas primarias. Los resultados indican una fuerte preferencia por personajes masculinos agresivos y aventureros, ideologías de supremacía masculina y la supresión de la agencia femenina. Palabras clave: LINGÜÍSTICA DE CORPUS, ANÁLISIS CRÍTICO DEL DISCURSO, ANÁLISIS DE LIBROS DE TEXTO, GÉNERO E LINGUAJE, INGLÉS COMO SEGUNDA LENGUA (ESL), ANÁLISIS CRÍTICO DE LA IMAGEN IT L’uguaglianza di genere nell'apprendimento delle lingue ha ricevuto una notevole attenzione nella ricerca sulle norme di comportamento nelle classi così come nei materiali didattici. All'interno degli studi su materiali didattici come i testi per l'apprendimento delle lingue, la maggior parte della ricerca si concentra sull'analisi del contenuto dei ruoli e delle immagini dei personaggi con l'esclusione, a volte intenzionale, di personaggi non umani. Tuttavia, i non umani nei libri illustrati per bambini costituiscono quasi il 60% dei personaggi. Pertanto, dovrebbero essere esaminate le loro rappresentazioni di genere, inclusi pregiudizi, sessismo palese e sessismo nascosto. In questo studio si esamina la sessuazione di personaggi non umani usando la linguistica dei corpora e l’analisi critica del discorso. Inoltre, viene utilizzata l'analisi critica delle immagini per discutere la sessuazione di personaggi non umani all'interno di 12 libri in due delle serie di libri di testo più utilizzate negli Stati Uniti per l'apprendimento delle lingue nelle scuole elementari. I risultati indicano una forte preferenza per personaggi maschili aggressivi e avventurosi, ideologie suprematiste maschili e soppressione dell'agire femminile. Parole chiave: LINGUISTICA DEI CORPORA, ANALISI CRITICA DEL DISCORSO, ANALISI DEI LIBRI DI TESTO, GENERE E LINGUAGGIO, INGLESE COME SECONDA LINGUA, ANALISI CRITICA DELLE IMMAGINI
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Pišot - Čok, Lucija. "Contributo alla didattica della lingua Italiana come lingua seconda." Linguistica 30, no. 1 (December 1, 1990): 151–67. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.30.1.151-167.

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Abstract:
La tesi postlaurea "Contributo alia didattica della lingua italiana come lingua seconda" è frutto di esperienze raccolte dall'autrice nell'insegnamento della lingua italiana come L2, nonché sintesi riflessiva dellavoro empirico che l'educazione al bilinguismo le ispirava. L'insegnamento della lingua italiana nell'ambiente bilingue e biculturale dell'Istria deve differire dall'insegnamento dell'italiano come lingua straniera. Esso si pone finalità immediate (L'italiano è lingua veicolare) e fmalità a lungo termine (L'italiano è una delle due lingue- culture del bilingue). Esso ha obiettivi cognitivi (L'italiano è scienza), sociali e etnolinguistici (L'educazione bilingue è fattore di transculturismo). L'autrice in prima persona ha avuto modo e opportunita di avvedersene, sia come collaboratrice nella stesura dei programmi per la lingua seconda, che come autrice di libri di testo per l'insegnamento di questa lingua, e relatrice in diversi tipi di aggiornamento professionale per insegnanti di lingua italiana elaborando, sperimentando e verificando le specificità dell'insegnamento della lingua italiana come L2 . II suo contributo alla teoria dell'educazione bilingue e le proposte per rendere l'insegnamento della lingua italiana come L2 efficace e valido, sono i1 nucleo della tesi.
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D’Ascenzo, Mirella. "Sherlock Holmes inside a textbook. Archaeology of a teacher training text from the early 19th century." Cadernos de História da Educação 17, no. 1 (May 16, 2018): 7. http://dx.doi.org/10.14393/che-v17n1-2018-2.

Full text
Abstract:
ABSTRACTIn Italy, since the late 1990s there have been many research works on school and educational publishing, interlacing with the current fields of investigation common in Europe and beyond. Numerous earlier studies offered historians deeper knowledge of school publishing, in terms of the production and distribution of school textbooks between the 19th and 20th centuries, school publishers, legislation on school textbooks and the ideologies and values underlying school text. However, very few studies have investigated the aspects specifically linked to the history of the subject teaching methods in these books, and their everyday practical use and application by the teachers in the class. This essay analyses a teacher training manual to identify the words and expressions that offer clues and signs of the underlying methodologicaland teaching traditions, revealing the pedagogic and educational knowledge used for teacher education. The work analyses a teacher training manual, like a young Sherlock Holmes searching with a magnifying glass for clues among single words or sentences that can reveal the archeologically stratified teaching traditions of the early 19th century.Keywords: Primary school. Textbooks. Teacher training. Material school culture.Resumo: Pesquisas sobre a história da editoria pedagógica e acadêmica conheceram um fecundo período de estudos, a partir do final dos anos de 1990, na Itália, entrelaçando-se com uma linha comum de investigação generalizada em nível europeu e internacional. Os numerosos estudos já realizados nos permitiram alcançar um conhecimento mais profundo da editoria educacional, ao nível de produção editorial e da circulação de manuais escolares entre o Oitocentos e Novecentos, sobre os editores para a escola, sobre disposições normativas relacionadas ao livro escolar e sobre aspectos ideológicos e valorativos subjacentes aos livros-texto. Todavía poco estudiados son los aspectos más relacionados a la historia de las metodologías y de la enseñanza disciplinar presentes en los libros destinados al aula y el uso real, la práctica concreta del libro en el aula en la mediación desarrollada por los docentes. En este artículo se ofrece un análisis de un libro escolar al recoger palabras y frases reveladoras de "indicios" y "acechados" de tradiciones metodológicas y didácticas subyacentes, capaces de revelar la circulación del saber pedagógico y didáctico destinado a la formación de los docentes. En particular, se analizará un manual para profesores al modo de Sherlock Holmes, a través de una lente de detective, en busca de vestigios en torno a palabras aisladas o frases eveladoras de tradiciones didácticas arqueológicamente estratificadas en la primera mitad del siglo XIX.Palavras-chave: Escola Elementar. Livro-texto. Formação de Professores. Cultura Material Escolar.Resumen: Investigaciones sobre la historia de la editorial pedagógica y académica conocieron un fecundo período de estudios, a partir de finales de los años 1990, en Italia, entrelazándose con una línea común de investigación generalizada a nivel europeo e internacional. Los numerosos estudios ya realizados nos permitieron alcanzar un conocimiento más profundo de la editorial educativa, al nivel de producción editorial y de circulación de manuales escolares entre los Ochocientos y Novecientos, sobre los editores para la escuela, sobre disposiciones normativas relacionadas al libro escolar y sobre aspectos ideológicos y valorativos subyacentes a los libros-texto. En el caso de los alumnos de la escuela primaria, los alumnos de la escuela primaria y secundaria de la escuela primaria y secundaria. En este artículo se ofrece un análisis de un libro escolar al recoger palabras y frases reveladoras de "indicios" y "acechados" de tradiciones metodológicas y didácticas subyacentes, capaces de revelar la circulación del saber pedagógico y didáctico destinado a la formación de los docentes. En particular, se analizará un manual para profesores al modo de Sherlock Holmes, a través de una lente de detective, en busca de vestigios en torno a palabras aisladas o frases reveladoras de tradiciones didácticas arqueológicamente estratificadas en la primera mitad del siglo XIX.Palabras clave: Escuela elemental; libro de texto; Formación de profesores; Cultura material de la escuela.Sommario: Le ricerche sulla storia dell’editoria pedagogica e scolastica hanno conosciuto una feconda stagione di studi dalla fine degli anni Novanta in poi in Italia, intrecciando il coevo filone di indagine diffuso a livello europeo e internazionale. Le numerose ricerche già svolte hanno permesso di giungere ad una conoscenza più approfondita dell’editoria scolastica, a livello di produzione editoriale e di circolazione dei manuali scolastici tra Ottocento e Novecento, sugli editori per la scuola, sulle disposizioni normative legate al libro scolastico e sugli aspetti ideologici e valoriali sottesi ai libri di testo. Ancora poco studiati appaiono gli aspetti più squisitamente legati alla storia delle metodologie e delle didattiche disciplinari presenti nei libri nonché l’uso reale, la pratica concreta del libro in classe nella mediazione didattica svolta dai docenti. In questo contributo si offre l’analisi di un manuale scolastico per coglierne parole e frasi rivelatrici di ‘indizi’ e spie’ di tradizioni metodologiche e didattiche sottese, capaci di rivelare la circolazione del sapere pedagogico e didattico destinato alla formazione dei docenti. Si analizzerà in particolare un manuale per maestri come novelli Sherlock Holmes, alla ricerca di tracce con la lente del detective sulle singole parole o frasi rivelatrici tradizioni didattiche archeologicamente stratificate nella prima metà dell’Ottocento.Parole chiave: Scuola Elementare; Libri di Testo; Formazione dei Maestri; Cultura materiale della scuola.
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Sharples, M., and B. du Boulay. "Cuore e testa: Il «tutore radiologico» e oltre." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 4 (November 1992): 465–71. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500410.

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Abstract:
Il presente lavoro tratta dell'insegnamento dell'interpretazione delle immagini mediche basato sul computer. Esso indica i vantaggi dell'assistenza del computer come metodo per fornire una consulenza sistematica accessibile per l'interpretazione delle immagini mediche, nonchè i problemi dati dalla sostituzione o dall'integrazione della figura dell'insegnante. Esso descrive il prototipo di un sistema di insegnamento relativo alle radiografie al torace ed illustra un progetto attualmente in corso per estendere il sistema alle immagini neurologiche della risonanza magnetica. Insegnare ad interpretare le immagini mediche è molto simile all'insegnamento in altre discipline, come la meteorologia, la botanica e la geologia, nelle quali le informazioni si presentano principalmente come immagini visive. Testi di psicologia dell'insegnamento forniscono chiare indicazioni su come insegnare le immagini visive e molte possono essere applicate all'insegnamento riferito alle immagini mediche. Ma le immagini mediche presentano problemi particolari: la qualità dell'immagine è fortemente influenzata da fattori tecnici come il tempo di esposizione; l'immagine è un'astrazione degradata della struttura fisica; le strutture tridimensionali sono ridotte a modulazioni dell'intensità dell'immagine; caratteristiche anatomiche cruciali possono essere nascoste da altre caratteristiche; e le caratteristiche possono assumere un'ampia gamma di valori in pazienti normali e in quelli con anomalie. Nonostante queste difficoltà non esiste un metodo affermato per insegnare ad esaminare le immagini mediche. Generalmente gli studenti imparano sui libri di testo e la loro esperienza di studio di casi è limitata a brevi incontri con un insegnante e un set di immagini scelte ad hoc. I sistemi di insegnamento basato sul computer offrono una soluzione al problema di fornire una consulenza sistematica accessibile. Essi sono stati sviluppati per altri settori della formazione professionale, come l'elettronica, la diagnosi di malattie infettive ed il controllo di processi industriali. Sono in grado di utilizzare varie strategie di insegnamento e di apprendimento, compresi lo sfogliare rapidamente il testo, l'esplorazione guidata, l'assistenza nello studio di casi e l'insegnamento diretto. Un computer può immagazzinare migliaia di immagini interrelate e collegate ad informazioni relative alle loro caratteristiche e alle patologie ad esse associate. Questo database può essere consultato per tenere una «lezione» costituita da una sequenza studiata di immagini esemplificatrici o per correggere le concezioni errate di uno studente mostrandogli immagini comparate.
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Forti, Dario, and Paola Scalari. "Cantieri. Un maestro con lo sguardo bambino. Generare l'inedito." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 34 (January 2021): 123–35. http://dx.doi.org/10.3280/eds2020-034012.

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Abstract:
Voglio condividere, attraverso alcune pennellate, le immagini che emergono dalla mia me-moria a seguito della morte di Francesco Berto (8 maggio 1934-8 luglio 2020), psicosocioa-nalista e già socio di Ariele. Fa da sfondo alla narrazione l'incontro tra Berto e Pagliarani. Su questo intreccio umano e professionale, intellettuale ed emotivo emergono gli ambiti del pensiero nei quali Berto ha applicato il pensiero psicosocioanalitico. Quelli principali sono il mondo scolastico, la consulenza ai genitori, la formazione degli operatori dei servizi socio-educativi. Ne sono testimonianza i molti libri sull'argomento. La ricerca teorica e applicativa di Berto dunque si è attestata in un modello di apprendimento psicosocioanalitico capace di far emergere l'inconscio e di utilizzare il gruppo per rielaborarlo. Molto ci ha insegnato. Ora a tutti noi far germinare la sua eredità. Per dare avvio a questo impegno nel testo sono riportate le parole di amici e colleghi, di allievi e studiosi, di psicoanalisti e psicosocioanalisti che, alla sua morte, mi hanno inviato una riflessione riconoscendo la potenza del suo modo di operare con grandi e piccini, in aula e nella polis, con l'individuo e con i gruppi.
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Romanazzi, Grazia. "Piccole "femmine" crescono. La donna nella pop-modernità." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 596–614. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9679.

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Abstract:
A partire dai pesanti condizionamenti culturali che gravavano sull'educazione dei bambini e delle bambine nella società patriarcale, fortemente ancorata alle differenze di genere, l'autore si chiede se e in quale misura persistano, oggi, tali stereotipi. A tal fine, viene analizzata, e, talvolta, smascherata, la logica subliminale sottesa alla pubblicità, ai giocattoli, ai cartoni animati: dai classici ai più recenti, e, finanche, ai libri di testo scolastici. In molti casi, emerge un vero e proprio processo di induzione e allenamento dei più piccoli ad assumere, nel futuro, i tradizionali ruoli stereotipati. Seppure non trascurabili sono i danni causati ai bambini, castrati soprattutto nell'emotività, il bilancio risulta nettamente a sfavore delle bambine. Queste, infatti, vengono avviate a una precoce iperfemminilizzazione e persuase che la seduttività sia l'unico potere di cui dispongano. In chiave pedagogica, questo fenomeno viene colto anche come conseguenza dell'assenza o carenza della figura paterna, in quanto luogo di promozione della differenza. Pertanto, l'apertura progettuale si dà in una inedita paternità tenera. La riflessione si conclude nel segno della speranza, testimoniata da alcune principesse pop-moderne che, emancipandosi, si sono salvate da sole.
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De Domizio, Anna, and Darja Mertelj. "I giochi didattici nell’insegnamento/apprendimento d’italiano come lingua straniera." Journal for Foreign Languages 7, no. 1 (December 30, 2015): 191–215. http://dx.doi.org/10.4312/vestnik.7.191-215.

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Abstract:
Nonostante le numerose e diverse definizioni del gioco, in generale, si considera che il gioco stimoli e sostenga lo sviluppo cognitivo, sociale, emozionale e motorio degli individui. Nell’ambiente scolastico si usano i cosiddetti giochi didattici che sono organizzati in base agli obiettivi formativi. La differenza tra questi e i ‘giochi popolari’ consiste nel fatto che questi non sono frutto della tradizione popolare o dell’invenzione spontanea dei bambini, ma sono creati e adattati dagli insegnanti stessi, secondo criteri organizzativi e contenutistici che coincidono con gli obiettivi specifici dell’unità didattica. In conseguenza sono sempre più numerosi gli insegnanti e gli autori di libri di testo che decidono di includere questo tipo di tecnica didattica nel processo d’insegnamento. I giochi didattici nelle lezioni di lingue straniere hanno un’importanza notevole perché possono essere usati sia per sviluppare le abilità ricettive che per quelle produttive. Un’ulteriore caratteristica potenzialmente positiva dei giochi didattici è che non sono adatti solo per bambini ma anche per adolescenti e adulti, quindi adatti anche per l’insegnamento delle lingue straniere in vari contesti d’apprendimento. Nella parte empirica di quest’articolo si cerca di chiarire in quale misura si usino i giochi didattici durante le lezioni d’italiano come lingua straniera nelle scuole secondarie superiori e come questa tecnica d’insegnamento/apprendimento sia accolta tra gli studenti.
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Russo, Nicolás. "Sergio Audano (trad.), Tacito. La Germania (testo latino a fronte), Collana «Classici greci e latini», Rusconi Libri, Santarcangelo di Romagna, 2020, 384 pp." Fortunatae. Revista Canaria de Filología, Cultura y Humanidades Clásicas 35, no. 1 (2022): 165–69. http://dx.doi.org/10.25145/j.fortunat.2022.35.10.

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Mackie, Gillian. "Warmundus of Ivrea and episcopal attitudes to death, martyrdom and the millennium." Papers of the British School at Rome 78 (November 2010): 219–63. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200000878.

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Abstract:
Sommarii:Warmundo, vescovo di Ivrea nella seconda metà del X secolo, è conosciuto per i suoi ampi successi come patrono dell'architettura e del volume illustrato. Fu anche poeta. Questo articolo si focalizza sull'ultimo periodo della vita di Warmundo, quando ha fornito nuovi libri liturgici per la sua cattedrale. Le illustrazioni che scelse per il suo Sacramentario rivelano che in vecchiaia la sua attenzione era rivolta alia morte, sia del semplice Cristiano sia dei martiri della fede. Due serie di miniature dal Sacramentario sono senza un confronto tra i manoscritti del suo tempo sopravvissuti. Un gruppo di dieci miniature illustra, in sequenza, le preghiere liturgiche da usare nella malattia e nella morte, mentre un'unica serie di tre miniature a piena pagina accompagna il testo per il giorno di Tutti i Santi e dipinge la sofferenza dei martiri con dettaglio grafico. lo esamino le possibili fonti per queste immagini nei manoscritti e nell'arte monumentale, e anche nella lerteratura, in particolare nelLiber Peristephanondi Prudentio. Possibili influenze sulla scelta dell'immaginario di Warmundo comprendono la sua età avanzata, il clima politico scombussolato e pericoloso dei suoi giorni e l'approccio al regno millenario, con associate le sue paure che la fine del mondo fosse vicina. Tutti questi fattori sono esaminati nel contesto delle illustrazioni che egli sceglie per i suoi manoscritti. I suoi interessi, come dimostrato in queste illustrazioni, possono ben essere stati condivisi con altri vescovi della sua era meno ben documentati, il cui lavoro non è sopravvissuto.
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Colin, Mariella. "ASCENZI (Anna), SANI (Roberto). – Il libro per la scuola tra idealismo e fascismo. L’opera della Commissione centrale per l’esame dei libri di testo da Giuseppe Lombardo Radice ad Alessandro Melchiori (1923-1928)." Histoire de l'éducation, no. 109 (January 1, 2006): 133–35. http://dx.doi.org/10.4000/histoire-education.1178.

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Galli, Sara. "DEGENDERIZING THE ITALIAN SYLLABUS: REFLECTIONS AND SUGGESTIONS ON HOW TO MAKE THE ITALIAN LANGUAGE MORE INCLUSIVE IN ITALIAN COURSES." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 28, 2022): 1142–47. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18341.

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Abstract:
The first step in designing a course is writing the syllabus. This involves deciding the subject matter, the topics covered and the objectives. Today, it is more than ever important also to focus our attention on writing our syllabi to be as inclusive as possible to make all students feel welcome and safe. Furthermore, the materials in of some textbooks do not reflect contemporary Italian society both in language exercises (i.e., not allowing for answers like “voi vi siete sposate”) and in cultural readings (i.e., the woman takes care of the family). This paper focuses on providing suggestions on ways to degenderize an Italian language syllabus and to promote gender equity. Moreover, part of this article focuses on resources and activities to propose in class to help students understand the contemporary Italian society and reflect on the use of the Italian language in the LGBTQIA+ Italian community. Degenerizzare il syllabus di italiano: riflessioni e suggerimenti su come rendere la lingua italiana più inclusiva nei corsi di italiano La prima cosa da fare quando si progetta un corso è scriverne il sillabo. Si decide l’argomento delle classi, gli argomenti che si tratteranno e gli obiettivi. Nella società contemporanea è ancora più importante porre la nostra attenzione nello scrivere i nostri sillabi nel modo più inclusivo possibile in modo da far sentire tutti gli studenti benvenuti e sicuri. Inoltre, i materiali presenti in molti libri di testo non riflettono la società italiana contemporanea sia negli esercizi di lingua (per esempio non accettando come corrette risposte come “voi vi siete sposate”) che nelle letture culturali (per esempio “la donna si occupa della famiglia). Questo breve articolo si concentra sul dare suggerimenti su metodi per “degenerizzare” un sillabo di un corso di lingua italiana e promuovere l’equità di genere. Inoltre, una parte di questo articolo suggerisce una serie di risorse e attività che possono essere proposte in classe per aiutare gli studenti a capire la società italiana contemporanea, e per riflettere sull’uso della lingua italiana nella comunità LGBTQIA+.
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Holford-Strevens, L. A. "A New Gellius - Franco Cavazza: Aulo Gellio, Le Notti attiche, libri I–III. Introduzione, testo latino, traduzione e note. (Prosatori di Roma.) Pp. 456. Bologna: Zanichelli, 1985. L. 17,500." Classical Review 37, no. 1 (April 1987): 36–39. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00100253.

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Domingo Malvadi, Arantxa, Manuel José Pedraza Gracia, Camino Sánchez Oliveira, and Alberto Gamarra Gonzalo. "Recensiones." Titivillus 4 (October 21, 2018): 191–208. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_titivillus/titivillus.201803174.

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Abstract:
Arantxa Domingo Malvadi = Antonio CARPALLO BAUTISTA, Identificación, estudio y descripción de encuadernaciones artísticas, Mexico, Fondo Editorial Estado de México FOEM, 2015, 322 p. ISBN 978-60-7495-402-9. Manuel José Pedraza Gracia = UNIVERSIDAD DE SALAMANCA. Scripta: tesoros manuscritos de la Universidad de Salamanca, Salamanca, Ediciones de la Universidad de Salamanca, Madrid, Biblioteca Nacional de España, 2017, 142 p. ISBN 978-84-92462-51-3 (BNE), ISBN 978-84-9012-7348-4 (EUS). Manuel José Pedraza Gracia = Alessandro TEDESCO. Itinera ad loca sancta: i libri di viaggio delle Biblioteche Francescane di Gerusalemme: catalogo delle edizioni dei secoli XV-XVIII, Milano, Edizioni Terra Santa, 2017, lxxii, 363 p. (Biblioteca bio-bibliografica della Terra Santa e dell’Oriente Francescano, 33). ISBN 978-88-6240-518-8. Camino Sánchez Oliveira = BIBLIOTECA CENTRAL DE CÓRDOBA, Impresores cordobeses en La Central: obras impresas en Córdoba entre los siglos XVI y XIX: del 17 de octubre al 16 de noviembre de 2017: catálogo de la exposición, [Córdoba], Ayuntamiento de Córdoba, Red Municipal de Bibliotecas de Córdoba, D.L. 2017, 92 p. Manuel José Pedraza Gracia = Annie CHARON, Sabine JURATIC et Isabelle PANTIN (recs.), L’annonce faite au lecteur: la circulation de l’information sur les livres en Europe (16e-18e siècles), Louvain la Neuve, Presses universitaires de Louvain, 2016, 316 p. (L’atelier d’Érasme: histoires, littératures, livres), ISBN 978-2-87558-509-7. Alberto Gamarra Gonzalo = Carlos M. COLLANTES, Biobibliografía de la poesía bajobarroca cordobesa (1650-1750), Mérida, Editora Regional de Extremadura, 2017. 523 p. ISBN 978-84-9852-531-1. Manuel José Pedraza Gracia = Pedro M. CÁTEDRA, Tace il testo, parla il tipógrafo: tre studi bodoniani, Salamanca, SEMYR, Parma, Biblioteca Bodoni, Museo Bodoniano, Biblioteca Palatina, 2017, 268 p. (In arcadia, 2), ISBN 978-84-944855-8-9.
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Ruijgh, C. J. "Omero, Odissea, vol. I (Libri I-IV): Introduzione generale di A. HEUBECK e S. WEST, Testo e commento a cura di S. WEST; Traduzione di G. A. PRIVITERA (Scrittori Greci e Latini). Milano, Fondazione Lorenzo Valla, Mondadori ed., 1981. C, 387 p. Pr. L 18.000." Mnemosyne 38, no. 1-2 (1985): 170–76. http://dx.doi.org/10.1163/156852585x00159.

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Facchini, Lucia Orelli. "Celsus. - Mazzini, Innocenzo (ed.): A. Cornelio Celso: La chinirgia (Libri VII e Vili del De medicina). Testo, traduzione, commento. Macerata, Università degli Studi di Macerata, 1999. 385 p. (Univ. degli Studi di Macerata, Facoltà di Lettere e Filosofia, Pubblicazioni, 84: Testi e Documenti, 5). € 52.-. ISBN 88-8147-164-7." Gesnerus 59, no. 3-4 (December 3, 2002): 263–64. http://dx.doi.org/10.1163/22977953-0590304012.

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Ruijgh, C. J. "Omero, Odissea, vol. II (Libri V-VIII). Introduzione, testo e commento a cura di J. B. HAINSWORTH; Traduzione di G. A. PRIVITERA (Scrittori Greci e Latini). Milano, Fondazione Lorenzo Valla, Mondadori ed., 1982. XL, 302 p. Pr. L. 20.000." Mnemosyne 38, no. 1-2 (1985): 176–80. http://dx.doi.org/10.1163/156852585x00168.

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Vučenović, Natasa. "GRAMMATICALMENTE O IDEOLOGICAMENTE CORRETTO? L’IMPIEGO DEL MASCHILE GENERICO NEI MANUALI DI ITALIANO PER STRANIERI." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 26, 2022): 229–41. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18176.

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Abstract:
In questo studio si analizza la posizione assegnata al genere maschile nella rappresentazione della sfera professionale in quattro libri di testo di italiano come lingua straniera impiegati nel particolare contesto di insegnamento e apprendimento dell’italiano LS all’Università di Banja Luka, in Bosnia Erzegovina. L’uso del genere maschile per indicare le professioni viene interpretato come un’ideologia linguistica che riflette e perpetua il sessismo e i valori culturali patriarcali che sono in opposizione ai principi di democrazia e di uguaglianza di genere promossi dall’Unione Europea. In linea con gli sviluppi degli studi (socio)linguistici secondo i quali il linguaggio riflette ma anche modella la nostra visione del mondo, si sottolinea l’importanza dei materiali educativi nel processo di trasformazione o riproduzione dei rapporti di potere esistenti. Per decostruire le premesse ideologiche delle politiche linguistiche presenti nei materiali educativi, utilizziamo la CDA (analisi critica del discorso), che è l’approccio teorico e metodologico più adatto per l’analisi delle ideologie nascoste mascherate da norme universali e di senso comune. I risultati indicano che, contrariamente alle raccomandazioni di un uso non sessista della lingua, il genere maschile è regolarmente usato per indicare le professioni femminili, specialmente quelle che connotano il prestigio sociale. Si evidenzia così come i materiali educativi servano da strumenti ideologici che perpetuano relazioni di potere ineguali e legittimano la visione androcentrica del mondo. Grammatically or ideologically correct? The use of the masculine generic in Italian textbooks for foreigners In this study we analyze the position assigned to the masculine generics in the depiction of professional sphere in four textbooks of Italian as a foreign language employed in the particular context of teaching and learning Italian FL at the University of Banja Luka, Bosnia and Herzegovina. We interpret masculine generics as a language ideology that reflects and perpetuates sexism and patriarchal cultural values that are in opposition to the principles of democracy and gender equality promoted by the European Union. In line with the developments in (socio)linguistic studies according to which language reflects but also shapes our vision of the world, we emphasize the importance of the educational materials in the process of transforming or reproducing the existing power relations. In order to deconstruct the ideological premises of language policies incorporated in the educational materials we employ CDA (critical discourse analysis) which is the most suitable theoretical and methodological approach for the analysis of hidden ideologies masked as universal norms and common sense. The results indicate that, contrary to the recommendations of non-sexist language use, masculine generics are regularly used to indicate female professions, especially those that connote social prestige. In line with this we conclude that educational materials serve as ideological instruments that perpetuate unequal power relations and legitimize androcentric vision of the world.
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Jackson, Steven. "The Aetia I & II - G. Massimilla: Callimaco: Aitia: Libri Primo e Secondo: Introduzione, testo critico, traduzione e commento. (Biblioteca di Studi Antichi, 77.) Pp. 502. Pisa: Giardini, 1996. Paper. ISBN: 88-427-0013-4." Classical Review 47, no. 2 (October 1997): 258–60. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00250555.

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Malena, Adelisa. "Intorno a libri di lettere. Appunti di lettura." SOCIETÀ E STORIA, no. 136 (July 2012): 403–12. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-136008.

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Abstract:
In queste note di lettura sul volume Libri di lettere di Lodovica Braida si pone l'attenzione soprattutto sulla natura sociale di una tipologia di testi che rappresenta un vero e proprio fenomeno culturale nell'Italia del Cinquecento: le raccolte di lettere a stampa in volgare, prendendo in considerazione tanto la produzione, quando la fruizione di queste antologia. Parole chiave: epistolografia; storia religiosa; editoria. Adelisa Malena, About Libri di lettere. Marginal notes This review article on Libri di lettere by L. Braida focuses on the social nature of a distinct genre, that was a cultural phenomenon of the Renaissance Italy: the printed vernacular letter collections. Under this perspective, the author takes into consideration both the production and the reception of the anthologies.
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Zago, Giovanni. "Congetture per il testo del quinto libro di Marziale." Hermes 143, no. 2 (2015): 250–56. http://dx.doi.org/10.25162/hermes-2015-0019.

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Nardi, Andrea. "PROGETTARE UN LIBRO DI TESTO DIGITALE TRA CRITICITÀ E OPPORTUNITÀ." Media Education 9, no. 2 (May 4, 2020): 252–74. http://dx.doi.org/10.36253/me-8813.

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Abstract:
In Italia la vigente cornice legislativa prevede nelle scuole la transizione al libro di testo elettronico e individua nei docenti i principali soggetti coinvolti nell’autoproduzione e valutazione di questi materiali didattici digitali. Nel presente studio vengono descritti il design, lo sviluppo e la valutazione di un prototipo di libro di testo digitale, multimediale e interattivo, nel tentativo di indagare le principali criticità poste dalla sua realizzazione, i possibili elementi di innovazione rispetto al tradizionale libro di testo, e fornire delle linee-guida ai docenti sempre più responsabili della scrittura e validazione di queste nuove tipologie di testi. Per valutare l’usabilità cognitivo-didattica del prototipo è stato somministrato un questionario a un panel di esperti. Nella prima parte dell’articolo vengono descritti i risultati della rassegna della letteratura svolta al fine di rintracciare buone regole e principi di design; la seconda parte descrive lo sviluppo del prototipo e la procedura di raccolta e analisi dei dati. I risultati ottenuti vengono successivamente discussi ed infine si cerca di trarre qualche conclusione da quanto emerso. In Italy the current legislative framework foresees the transition to the electronic textbook in schools and identifies teachers as the main subjects involved in the self-production and evaluation of these digital teaching materials. This paper describes the design, development and evaluation of a digital, multimedia and interactive textbook prototype, in an attempt to investigate the main critical issues raised by its implementation and the possible elements of innovation compared to the traditional textbook. In addition, it provides guidelines for teachers who are increasingly responsible for the writing and validation of these new types of texts. To assess the cognitive-didactic usability of the prototype, a questionnaire was given to a panel of experts. The first part of the paper describes the outcomes of the literature review carried out in order to draw effective design principles; the second part illustrates the prototype development and the procedure adopted to collect and analyze data. The results are then discussed and finally some conclusions are drawn.
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Amezcua, José. "Studi sul "Palmerín de Olivia". T. 1: El libro del famoso e muy esforçado cavallero Palmerín de Olivia. Testo critico a cura di Giuseppe di Stefano. Istituto di Letteratura Spagnola e Ispano-Americana, Università di Pisa, 1966; 879 pp." Nueva Revista de Filología Hispánica (NRFH) 20, no. 2 (July 1, 2007): 419–21. http://dx.doi.org/10.24201/nrfh.v20i2.3287.

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Piwowar, Andrzej. "Słowo Boże jedynym źródłem najwyższej i doskonałej prawdy (Prz 30,1-6)." Verbum Vitae 13 (January 14, 2008): 53–86. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1459.

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Abstract:
L'ultimo redattore del Libro dei Proverbi doveva avere un motivo importante per inserire nel testo di questo libro sacro l'insegnamento di un pagano; proveniente da Massa, chiamato Agur. Dalla sua dottrina possiamo dedurre che egli era un proselita oppure un saggio pagano che conosceva benissimo la tradizione biblica sapienziale: lo fanno capire molte allusioni e riferimenti ai testi biblici deli'Antico Testamento.Il presente articolo e dedicato alla prima parte delle parole di Agur (Pr 30, 1-6), la quale si concentra sulla sua ricerca della sapienza. Essa ha carettere di una testimonianza che viene basata sull'esperienza personale dell'autore. Il testo possiede una struttura raffinata. Inizia con l'autopresentazione di Agur (v. 1a), poi segue il cosidetto enigma dei destinatari secondo l'interpretazione classica del testo ( v. 1b) che, in verita, e una confessione delia faticosa ricerca delia sapienza da parte del saggio. In seguito Agur ammette la sua incapacita di conoscere e di raggiungere la sapienza (vv. 2-3), perche nessun uomo puó conoscerla da solo, basandosi soltanto sulle sue proprie forze (v. 4). Alia fine il sapiente riconosce con umilta che la vera sapienza e contenuta nella Parola di Dio, che e la suprema fonte di essa (vv. 5-6). In questo modo l'insegnamento di Agur si avvicina e sostiene la tradizione biblica sapienziale che identifica la Sapienza con la Parola di Dio (cf. Sir 24,23; Ba 4,1).
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Cicali, Gianni. "Destouches e Goldoni tra nobildonne, arcadi e liberi muratori. Percorsi della riforma del teatro comico italiano del Settecento." Quaderni d'italianistica 40, no. 2 (October 4, 2020): 49–81. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v40i2.34878.

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Abstract:
La riforma del teatro italiano promossa da Carlo Goldoni a metà del Settecento ha avuto dei momenti preparatori. Tra le fasi importanti di questa preparazione si devono includere le traduzioni di testi teatrali francesi di Destouches, drammaturgo aristocratico e accademico di Francia. Inoltre, questi segnali di una pre-riforma si notano particolarmente in ambienti legati all’illuminismo, all’aristocrazia e alla Massoneria in Toscana, regione in cui il giovane avvocato Goldoni soggiornò per alcuni anni. Un altro elemento sono le donne della nobiltà italiana che in alcuni casi non solo recitano da dilettanti i testi del francese durante eleganti villeggiature ma a volte li traducono o li fanno circolare tra compagnie significative di attori e attrici. In questo saggio vedremo questi antecedenti formativi della riforma di Goldoni e in particolare una traduzione di un testo di Destouches che si rivela importante per le persone coinvolte e che era sfuggita agli studi sui rapporti tra Goldoni e Destouches e la riforma del teatro italiano del Settecento.
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Dondi, Cristina, and Matilde Malaspina. "L'ecosistema digitale del CERL per lo studio del libro antico a stampa: dal progetto 15cBOOKTRADE a oggi." DigItalia 17, no. 1 (June 2022): 134–56. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00044.

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Abstract:
Nel corso dei cinque anni del suo svolgimento, il progetto 15cBOOKTRADE, finanziato con un Consolidator Grant dello European Research Council (2014-2019) ha favorito il consolidamento e l’espansione di una serie di strumenti digitali e di una ampia rete di collaborazione tra individui, istituzioni e progetti di ricerca incentrati sull’utilizzo degli incunaboli, e più in generale del libro antico a stampa, come fonte storica. Dopo la conclusione ufficiale progetto, il lavoro dei membri e della rete di studiosi e bibliotecari costituita durante i cinque anni della durata del finanziamento è continuato. Singoli ricercatori o gruppi di ricerca hanno orientato le proprie indagini verso categorie ben precise di libri antichi a stampa: edizioni di testi di diritto, di materia medica, edizioni illustrate, collezioni di alcuni possessori antichi, biblioteche monastiche, censimenti illustrati, e così via. Vari tra questi progetti hanno esteso il limite cronologico dell’interesse di ricerca oltre il dicembre 1500, assottigliando la convenzionale distinzione tra incunaboli e post-incunaboli. Di fatto però, la metodologia per tutte queste nuove strade di ricerca resta basata sull’utilizzo delle informazioni di provenienza come dati storici; sull’integrazione di fonti bibliografiche e documentarie allo scopo di arricchire ulteriormente il dato materiale; sulla creazione di collaborazioni internazionali di ampio respiro che consentano di raccogliere dati che difficilmente sarebbero accessibili altrimenti (specialmente in questi anni difficili di pandemia); infine, sull’utilizzo di strumenti digitali efficaci per facilitare la raccolta dei dati e l’accesso agli stessi. Il presente contributo fornisce una panoramica sullo stato attuale di questi progetti e propone una serie di riflessioni sui benefici e sulle sfide connessi alla creazione di un ecosistema digitale per lo studio del libro antico a stampa, una necessità di recente condivisa anche dall’ICCU, quale soluzione intelligente e sostenibile.
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Guidi, Andrea. "Armi proprie” e machiavellismo militare: con alcune note sul concetto di “autore” nella trattatistica del Cinquecento." Las Torres de Lucca. International Journal of Political Philosophy 11, no. 2 (June 13, 2022): 285–95. http://dx.doi.org/10.5209/ltdl.80659.

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Abstract:
La circolazione dell’Arte della guerra di Machiavelli ha dato un fondamentale contributo allo sviluppo della cultura militare europea in volgare del Cinquecento. Questo saggio analizza alcuni specifici aspetti della ricezione di quest’opera nella produzione scrittoria militare del tempo e in particolare si concentra su quegli elementi di pensiero legati al tema delle “armi proprie” fortemente propagandato dal libro machiavelliano. A questo proposito, si è qui deliberatamente scelto di offrire l’esempio di due opere diverse per natura ideologica e altezza cronologica: l’una risalente alla prima metà del Cinquecento, l’altra originatasi nell’ambito delle guerre di religione e della diaspora dei protestanti francesi in area elvetica. Si tratta, in effetti, di due libri che permettono di comprendere sfumature poco note del processo di riuso di certi concetti machiavelliani che all’epoca potevano essere considerati politicamente controversi. Al tempo stesso, le due opere sono capaci di far risaltare le difficoltà che emergono ogni volta che si prova ad applicare il moderno concetto di autore a testi nati in un contesto caratterizzato da un continuo riutilizzo e dalla rielaborazione di temi ed elementi ascrivibili a una lunga e articolata tradizione di scrittura militare che si sviluppò lungo il corso del secolo, la quale, tuttavia, aveva trovato un momento di passaggio cruciale nel contributo di Machiavelli
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Budge, Ian. "ANTHONY DOWNS, MAESTRO DI MOLTI MODELLI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 33, no. 3 (December 2003): 375–408. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200027398.

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Abstract:
IntroduzioneSe venisse chiesto loro di elencare i più importanti testi della disciplina degli ultimi cinquanta anni, molti scienziati politici — probabilmente un gran numero se non la maggioranza — opterebbero per Una teoria economica della democrazia. È un fenomeno quasi unico che questo libro sia più citato cinquanta anni dopo che all'epoca della sua pubblicazione, pur avendo attratto l'attenzione anche allora. È stato un testo seminale per lo sviluppo dell'approccio della «scelta razionale», ora egemonico nella disciplina. E il suo influsso si è esteso ben oltre la cerchia di chi fa uso di modelli matematici, sino a informare la prospettiva della gran parte degli scienziati politici del pianeta — non male per una tesi di Ph. D solo un po' rielaborata!
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Nardoni, Valerio. ""El libro, tras la duna" en el ritmo del italiano." Tropelías: Revista de Teoría de la Literatura y Literatura Comparada, no. 29 (January 31, 2018): 222–28. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_tropelias/tropelias.2018292561.

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Abstract:
En este ensayo comento dos distintas traducciones mías de un mismo poema sacado de El libro, tras la duna de Andrés Sánchez Robayna, la primera publicada en 2004 en la revista florentina Città di vita y la segunda en la traducción integral del libro que salió en 2008. Utilizo como texto intermedio una traducción literal, texto neutro del que siempre me sirvo como punto de partida y del que me alejo según las necesidades semánticas y rítmicas que se presentan. Las diferencias entre las dos traducciones permiten formular algunas consideraciones sobre la traducción poética que he ido elaborando en varios años, precisamente a partir de esas primeras traducciones sacadas de El libro, tras la duna que se colocan al origen de mi carrera de traductor. Nel presente saggio rileggo due mie diverse traduzioni di una stessa poesia tratta da El libro, tras la duna di Andrés Sánchez Robayna, la prima uscita nel 2004 sulla rivista fiorentina Città di vita e la seconda pubblicata nel 2008 nella traduzione integrale del volume. Ho utilizzato come pietra di paragone dei due testi la traduzione letterale della poesia, testo neutro di cui io sempre mi servo come punto di partenza e dai cui mi discosto a seconda della situazione semantica e ritmica che di volta in volta si presenta. Le varianti fra le due diverse traduzioni permettono di formulare alcune considerazioni in merito alla traduzione poetica che sono andato elaborando nel tempo proprio a partire da quelle prime traduzioni tratte de El libro, tras la duna che sono agli albori della mia carriera di traduttore.
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Cerino, Badone Giovanni. "La cultura della guerra. Sapere teorico e sapere empirico nel mondo militare del XVII secolo." SOCIETÀ E STORIA, no. 136 (July 2012): 277–98. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-136002.

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Abstract:
Se percorriamo gli scaffali di una ideale biblioteca militare europea della prima metÀ del XVII secolo possiamo trovare numerosi testi legati al periodo classico. I trattati militari, sia quelli di "arte militare" che quelli dedicati alle armi, furono in realtÀ piů strumenti di propaganda che effettivi manuali di addestramento e preparazione per la guerra. Essi compongono una vastissima biblioteca ma in realtÀ sappiamo veramente poco di quanto gli ufficiali leggessero questi testi. I libri di tattica e storia militare potevano essere sia voluminosi messaggi cartacei, destinati a celebrare un esercito, che oggetti destinati al mercato dei collezionisti di libri, agli eruditi, quindi a di persone "non addette ai lavori". L'autore cerca quindi di dimostrare quanto l'esperienza dominasse la formazione del soldato del XVII secolo, divenendo in seguito la base della pianificazione strategica ed operativa delle guerre future. .
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Wesoły, Marian. "New Approaches to the Book Alpha Meizon of Aristotle’s Metaphysics and to its Unique Neoplatonic Commentary by Asclepius of Tralles." Peitho. Examina Antiqua, no. 1(4) (June 3, 2014): 307–10. http://dx.doi.org/10.14746/pea.2013.1.18.

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Abstract:
R. Loredana Cardullo (a cura di), Il libro Alpha della Metafisica di Aristotele tra storiografia e teoria, Catania 2009, pp. 294.R. Loredana Cardullo, A sclepio di Tralle. Commentario al libro Alpha Meizon (A) della Metafisica di Aristotele. Intoduzione, testo greco, traduzione e note di commento, Acireale-Roma 2012, pp. 512.Paris 2012, pp. 164.
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Acocella, Silvia. "Una trincea fatta di libri: La Nuova Biblioteca editrice di Carlo Bernari." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 52, no. 2 (February 26, 2018): 347–66. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818755360.

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Abstract:
Nei canali sommersi della clandestinità, la Resistenza passò anche attraverso una cultura che si conservava ostinatamente di respiro europeo, attraverso i vasti orizzonti dei progetti editoriali: come quello de La Nuova Biblioteca editrice, di Carlo Bernari, che portò avanti lo sperimentalismo degli anni Trenta (e di una Napoli in contatto con la Parigi di Breton e con il secondo surrealismo al servizio della rivoluzione), aprendosi alle nuove correnti artistiche d'Europa, non solo anticipando la visione del mondo del dopoguerra e le domande su una nuova definizione di uomo, ma anche mantenendo ampi i confini di una stagione che fu definita neorealistica quando ormai il termine, almeno in letteratura, aveva perso molto del suo significato originario. Si dovrebbe parlare, piuttosto, per gli anni dell’immediato dopoguerra, di neo-espressionismo, come le scelte editoriali de La Nuova Biblioteca confermano, orientate verso quella “seconda ondata dell'espressionismo” che Contini individua nella Germania Weimar. Solo dopo il ritrovamento dell'intero catalogo delle edizioni de La Nuova Biblioteca, pubblicato il 7 giugno 1944 nella Roma appena liberata, si è potuta ricostruire la portata di questo progetto e il vasto orizzonte che ne orientava il disegno. A rendere prezioso il catalogo de La Nuova Biblioteca non è solo la preparazione di testi che sarebbero stati fondamentali per la nuova cultura del dopoguerra (come, per la prima volta in Italia, l’ opera omnia di Antonio Gramsci, in un'edizione priva di tagli e perciò anticipatrice dell'edizione critica di Gerratana del 1975) o la presenza di nomi come Delio Cantimori, Umberto Barbaro, Franco Calamandrei, Ettore Lo Gatto, Lombardo Radice, Alicata e Sapegno, ma è anche la particolare fase cronologica in cui questo progetto prende forma: si tratta di un lasso di tempo breve, apertosi a ridosso della guerra e destinato a chiudersi rapidamente: è come uno squarcio, in cui il magma di materiali diversi accumulatosi nei canali della clandestinità affiora per un’ultima volta prima che intorno si irrigidiscano gli schemi di nuove culture sempre più dominanti. Torneranno a inabissarsi, queste narrazioni aperte alla deformazione, alla menzogna romanzesca e alla commistione tra le arti; tuttavia come un fiume carsico continueranno a scorrere, andando a unirsi a tutte quelle correnti che procedendo parallele, tra inversioni, stalli e rivolgimenti, attraverseranno l'intero secolo.
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Marsonet, Carlo. "TRA RADICALISMO E CONSERVATORISMO. CHRISTOPHER LASCH E LA “NEW OXFORD REVIEW”." Il Politico 257, no. 2 (January 17, 2023): 159–79. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2022.771.

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Abstract:
Il saggio è il frutto della ricerca di archivio condotta tra marzo e aprile 2022 alla “Rush Rhees Library” dell’Università di Rochester (USA), dove Lasch insegnò fin dal 1970. Presso di essa, nella sezione “Rare Books”, sono custodite 74 scatole contenenti i “Lasch Papers” (corrispondenza, articoli, bozze di libri, testi di conferenze, fotocopie di libri e saggi; ma non la biblioteca di Lasch). Il materiale reperito in archivio verrà citato facendo riferimento al nome della raccolta d’archivio (Lasch Papers, abbreviato LP), al numero della scatola (Box, abbreviato B) e della cartella (Folder, abbreviato F) in esse contenuto. Gli articoli citati dalla “New Oxford Review”, se non indicanti le pagine, sono tratti dalla versione online della rivista.
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Stuart-Smith, Jane. "Two South Picene inscriptions reread — CH.2 and AP.4." Papers of the British School at Rome 68 (November 2000): 95–109. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003883.

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Abstract:
UNA RILETTURA DI DUE ISCRIZIONI MERIDIONALI PICENE — CH.2 E AP.4Il piccolo gruppo di iscrizioni picene meridionali antiche, principalmente rinvenute in Italia centrale ed orientale, rappresentano una fonte importante, sebbene di difficile interpretazione, per la conoscenza della storia delle popolazioni dell'Italia centrale pre-romana. I testi, sebbene per la gran parte oscuri, sembrano contenere riferimenti a strutture etniche e sociali riconosciute per questo periodo storico. Come è sempre il caso per ricostruzioni storiche che dipendano da iscrizioni, è essenziale che l'interpretazione del testo sia basata su una lettura affidabile. L'edizione definitiva del lavoro di Marinetti, Le iscrizioni sudpicene, pubblicato nel 1985, stabilisce una lettura attentamente annotata di ogni testo, per la maggior parte tramite autopsia. Tuttavia, all'epoca della ricerca per il suo libro, Marinetti non ebbe l'opportunità di esaminare le iscrizioni CH.2, AP.4 e AP.6. Nell'autunno del 1993 queste iscrizioni furono controllate. In questo articolo una nuova lettura delle iscrizioni CH.2 e AP.4, rispettivamente un braccialetto di bronzo ed una stele in pietra, viene presentata. In entrambi i casi il testo differisce leggermente da quello pubblicato da Marinetti. Entrambe le letture risultano nell'aggiunta di nuove parole all'attuale inventario per il Picene meridionale.
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Günther, Hans-Christian. "Properzio. Elegie. Libro II. Introduzione, testo e commento. A cura di Paolo Fedeli." Gnomon 81, no. 5 (2009): 395–407. http://dx.doi.org/10.17104/0017-1417_2009_5_395.

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