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Dissertations / Theses on the topic 'LINGUA E TRADUZIONE'

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1

Della, Ragione Maria Rosa. "Bel-Ami di Maupassant. Proposta di traduzione dell’incipit e analisi delle traduzioni italiane." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il progetto che verrà presentato nel presente elaborato sarà incentrato sulla proposta di traduzione, dal francese all’italiano di una parte del primo capitolo del libro Bel-Ami dello scrittore francese Guy de Maupassant. Nel secondo capitolo del mio progetto di tesi saranno anche analizzate quattro versioni tradotte in italiano del libro di Maupassant. L’obiettivo principale di tale confronto è quello di mostrare l'evoluzione della lingua nel corso degli anni e l'adattamento del traduttore ai suoi cambiamenti, in modo da rendere fruibile l'opera. Il terzo capitolo sarà incentrato sulla proposta di traduzione di alcune pagine del primo capitolo di Bel-Ami. Nell’ultima parte della tesi saranno esposte le strategie traduttive adottate e le problematiche riscontrate nel corso dello sviluppo della traduzione. Seguiranno la bibliografia/sitografia e eventuali conclusioni, elementi indispensabili nel corso del processo traduttivo. L'idea di tale progetto nasce dall'interesse sempre crescente verso la traduzione e il bisogno di concludere questo percorso di studi portando in atto il mio progetto lavorativo futuro: diventare una traduttrice.
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2

Stragliotto, Sira <1989&gt. ""Chains". Proposta di traduzione, analisi e commento alla traduzione del romanzo di Laurie Halse Anderson." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4181.

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Abstract:
L'obiettivo di questa tesi è quello di fornire un proposta di traduzione letteraria dall'inglese all'italiano. Il lavoro è stato svolto sul libro “Chains” di Laurie Halse Anderson, romanzo per ragazzi, ambientato nella New York di fine '700, nel pieno della Guerra d'indipendenza americana. La scelta del libro non è stata casuale: si è volutamente scelto un romanzo che fosse allo stesso tempo un libro per ragazzi e un romanzo storico, con lo scopo di analizzare come ciò influenza la narrazione e in particolar modo la traduzione. La tesi si divide in tre capitoli: nel primo si analizza il testo di partenza, sia nei suoi aspetti testuali (come tempo, spazio, personaggi, narratore, ecc) che in quelli linguistici (livello morfosintattico, lessicale e stilistico). Nel secondo capitolo viene presentata una proposta di traduzione di alcuni capitoli del libro, esattamente i capitoli 3,19–24 e 45. Nell'ultimo capitolo si commenta il lavoro traduttivo svolto, analizzando i problemi lessicali, morfosintattici e stilistici incontrati durante la traduzione, andando a vedere come essi sono stati risolti e indicando la strategia traduttiva utilizzata. Infine completano l'opera un glossario trilingue (inglese-italiano-spagnolo) sui vocaboli più caratteristici incontrati durante l'opera di traduzione e la bibliografia con le opere citate.
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3

Busato, Cristina <1994&gt. ""Diario de un emigrante". Proposta di traduzione, analisi e commento alla traduzione del romanzo di Miguel Delibes." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17691.

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Abstract:
La tesi da me proposta si avvale della traduzione in italiano del libro “Diario de un emigrante” di Miguel Delibes. Dopo una breve introduzione, viene sviluppata la biografia dell’autore presentandone successi letterari e situazioni personali. In seguito viene fornito un quadro generale sul libro: origini, struttura e temi affrontati con un piccolo commento critico di accompagnamento. Si passerà quindi ad un approfondimento in merito alle criticità incontrate durante la traduzione del testo e alle scelte e strategie adottate. A questo punto, si proporranno dei piccoli estratti del romanzo ritenuti importanti per una chiave di lettura più completa. Infine si presenterà la traduzione delle prime ottanta pagine, con testo a fronte. La tesi verrà ultimata da una conclusione che riprenderà i punti chiave del progetto.
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4

Pangia, Arnaldo. "Traduzione e neologismi: la lingua muta e l'interprete liberato." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12122/.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro di ricerca bibliografica consiste nell’evidenziare i meccanismi che si attivano quando un traduttore o un interprete devono coniare un neologismo ai fini di una traduzione. Dopo alcune considerazioni di natura filosofica e deontologica sulle figure degli interpreti e dei traduttori, la nostra analisi si è concentrata sulle norme da rispettare a livello linguistico e morfologico per garantire una neoformazione fruibile per la comunità linguistica di arrivo. Successivamente è stato condotto uno studio transdisciplinare per esaminare i quattro ambiti in cui possono comparire i neologismi: scientifico-tecnologico, socio-culturale, socio-politico, artistico-letterario. Questa ricerca ha evidenziato le diverse ragioni di esistere dei neologismi in ciascuno di questi ambiti alla luce di considerazioni a livello culturale, sociale, scientifico, tecnologico, estetico; il nostro studio è stato condotto mediante ricerca bibliografica, analisi di Ngrammi e corpora. In conclusione sottolineiamo che l’interprete e il traduttore modificano la lingua di arrivo e si fanno artefici di nuove parole per mantenere la fedeltà della lingua di partenza. Paradossalmente, un’assoluta mancanza di risorse lessicali apre la pista ad innumerevoli possibilità.
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5

Burgio, Emilia. "La lingua "vastasa". Tradurre una lingua d'autore: Il caso Camilleri." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7507/.

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6

Vanghi, Luca. "Inglese lingua franca per la traduzione accademica: traduzione dall'italiano all'inglese per la casa editrice BUP." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
This thesis discusses the practice of inverse translation towards English used as a lingua franca (ELF) in the academic context. In particular, this dissertation focuses on the translation from Italian into English of chapter 3 of the volume Marco Zoppo, ingegno sottile, carried out by the candidate as an intern at Bologna University Press. The first chapter takes into analysis the use of ELF and gives an insight into academic research on the topic. After providing a picture of the characteristics of ELF, it takes into consideration the adoption of such language in academia and its consequences on the translation process both as source and target language. This chapter also analyses the main features of English Academic Discourse (EAD) and translation into English as a second language. The second chapter provides the reader with an idea of the work environment by briefly presenting the publishing house, the volume to be translated and the style guide adopted by the interns. In the first section, the third chapter discusses the instruments at the translator’s disposal for the translation of a specialized text and hypothesises the use of writing assistants for self-revision. The second one provides an analysis of the peculiarities of the specialized language of art history found in the source text and states how the translator decided to render it. In the fourth and last chapter, the author discusses three issues tackled in translation: the rendition of the syntactical complexity of the Italian text, how tentative language has been dealt with, and the expressions of the language of art history that cannot strictly be considered as terminology. Lastly, chapter 4 categorises the main changes made during the revision, comparing them with the suggestions provided by Grammarly and ProWritingAid. In conclusion, the author argues that, after being revised, the results of professional translation into a second language can be acceptable enough for academic publishing.
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7

Cavallo, Stefania <1982&gt. "Il controllo qualità nella traduzione della manualistica tecnica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7741/1/Cavallo_Stefania_tesi.pdf.

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Abstract:
La qualità rappresenta ancora oggi un tema molto discusso nell’ambito dell’industria della traduzione. Gli standard che regolano il settore riservano grande attenzione ai processi, mettendo in secondo piano il prodotto. A differenza di quanto avviene nella pratica, le norme non distinguono i controlli di qualità in base alle caratteristiche del testo e alle specifiche di progetto, ma stabiliscono un approccio unico che ha nella sua espressione la pratica della revisione. Prendendo in considerazione la tipologia testuale dei manuali d’istruzioni e analizzando i limiti dei diversi tipi di controlli applicabili, il presente elaborato cerca di valutare l’impiego di un modello di valutazione per il controllo qualità all’ interno di un CAT Tool. Tentando di simulare una situazione reale, revisione e Linguistic Quality Assurance (LQA) sono stati messi a confronto in termini di tempi e tipologie di modifiche effettuate. Dallo studio è emerso che la necessità di categorizzare gli interventi rallenta i tempi di controllo attraverso il Linguistic Quality Assurance e che, in relazione alle modifiche effettuate, la revisione si conferma lo strumento di controllo più completo non solo in termini correttivi ma anche migliorativi. Lo studio ha, inoltre, mostrato alcuni elementi che devono necessariamente essere presi in considerazione affinché il LQA possa essere utilizzato in scala più ampia per il controllo e per la valutazione della qualità, tra questi: il numero delle categorie di errore che deve essere ridotto al minimo per ridurre i tempi; la formazione e la pratica dei valutatori che devono essere incentivate affinché questi acquistino familiarità con gli strumenti e la metodologia da utilizzare; la soggettività legata alla valutazione che, nonostante eventuali istruzioni, resta fortemente legata alla “soglia di tolleranza” all’errore di ciascun valutatore.
Quality is still a much debated topic in the translation industry. Industry standards mostly focus on processes, leaving the quality of product in the background. Contrary to what happens in real-life scenarios, standards do not take into account the characteristics of the texts and/or the project specifications. Instead, they promote a one-size-fits-all approach that revolves around the practice of revision. This study focuses on the text type of instruction manuals and after analyzing the limits of several types of quality controls, assesses the effectiveness of a quality evaluation model within a CAT Tool. Recreating a real-life scenario, revision and Linguistic Quality Assurance (LQA) were compared in terms of turnaround and the type of changes made to the text. The study has shown that in LQA, the effort to assign a category to each change slows down the whole quality control process significantly. As for the types of changes applied to texts, the practice of revision is confirmed to be the most effective control method not only in terms of corrections but also in terms of improvements applied to the text. The study has also shown that some elements must be taken into consideration so that LQA can be used on a larger scale for quality control and evaluation in the future, namely: the number of error categories must be reduced to a minimum to save time; training and practice should be strengthened so that the evaluators become more familiar with the tool and the methodology used; subjectivity in the evaluation is an issue that is hard to remove, no matter the amount of instructions are given, because it is directly connected to the personal "error tolerance threshold” of each evaluator.
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8

Mastrella, Lavinia. "Rivalutare la traduzione attiva: un caso pratico di traduzione dall'italiano all'inglese." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15392/.

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Abstract:
Il presente elaborato nasce dalla collaborazione con un’organizzazione non governativa situata nel territorio della provincia di Forlì-Cesena: la “Associazione Volontari per il Servizio Internazionale” (AVSI), che ha contattato l’Università di Bologna per far effettuare a uno studente la traduzione dall’italiano all’inglese di un documento, in particolare un position paper, sulle tematiche della cooperazione allo sviluppo.Il progetto della tesi è stato quindi sviluppato con l’obbiettivo di rappresentare lo svolgimento di un reale incarico traduttivo; tuttavia, è stato ritenuto necessario fornire delle basi teoriche. Nel primo capitolo sono pertanto delineate le motivazioni e le circostanze per cui la traduzione verso una lingua straniera non può essere considerata un’attività non professionale o impossibile, soprattutto quando riguarda la lingua inglese. A supporto di questa posizione, si presenta il ruolo di lingua franca che l’inglese ha assunto negli ultimi anni, usato come mezzo di comunicazione in contesti internazionali. Nel secondo capitolo si inizia dunque a descrivere l’incarico traduttivo attraverso l’esposizione dell’analisi del testo di partenza. Sulla base di quest’ultima, si delinea nella prima parte del terzo capitolo la scelta riguardante l’approccio traduttivo. In secondo luogo, viene fornita una panoramica sugli strumenti e le risorse adottate in fase di traduzione. Nel quarto capitolo è presentato il testo target e sono commentati, attraverso l’uso di esempi, i più importanti processi traduttivi, in particolare da un punto di vista sintattico, pragmatico e terminologico. Infine, il quinto capitolo illustra la fase finale prevista in un processo di traduzione: la revisione. Dopo aver proposto una definizione del termine revisione, sono delineati gli aspetti principali che questa fase correttiva prevede. Inoltre, nel capitolo sono presentate le due revisioni condotte sulla traduzione e commentati alcuni esempi delle correzioni proposte.
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9

Luciano, Lavinia <1985&gt. "Una proposta di Traduzione Letteraria, Paure d'Inverno." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1884.

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10

Pirazzini, Daniela. "Cinque miti della metafora nella Übersetzungswissenschaft : problemi di traduzione delle immagini figurate nella coppia di lingue, Tedesco (lingua di Partenza)-italiano (lingua d'arrivo) /." Frankfurt am Main : Peter Lang, 1997. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb392962793.

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11

Bianchi, Sofia <1997&gt. "La traduzione giornalistica nella combinazione spagnolo-italiano: proposta di traduzione e commento di alcuni esempi tratti da «El País»." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21021.

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Abstract:
Il lavoro di tesi, suddiviso in tre capitoli, si propone di offrire una panoramica riguardante il mondo della traduzione nel giornalismo e, più nello specifico, del linguaggio che lo contraddistingue e la sua conseguente traduzione. Questa scelta è stata frutto di un ragionamento sul fatto che da sempre i giornali hanno costituito un mezzo di comunicazione importantissimo grazie al loro largo consumo e alla capacità di influenzare e orientare l’opinione dei lettori. Un altro aspetto che rende questo ambito interessante è che il linguaggio utilizzato dai giornali ha un forte ascendente su coloro che ne fruiscono. Entrando più nello specifico, la traduzione giornalistica, sebbene sembri invisibile, gioca un ruolo fondamentale nella diffusione delle notizie a livello internazionale, soprattutto al giorno d’oggi visto che le informazioni vengono divulgate con una velocità notevole grazie ai nuovi mezzi di comunicazione. La sfida di questo elaborato finale, quindi, è quella di portare alla luce quelli che sono i meriti e l’arduo lavoro del traduttore in ambito giornalistico, poiché spesso e volentieri questa figura viene sottovalutata e il suo contributo non ritenuto importante, sebbene sia fondamentale in un mondo globalizzato come quello in cui viviamo.
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12

Zardini, Matilde <1993&gt. "Traduzione di Araweté: um povo tupi da Amazônia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12745.

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13

Esposito, Mario <1991&gt. "“The Piano Lesson” by August Wilson. Traduzione in Lingua Italiana." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12263.

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Abstract:
L'elaborato finale che propongo avrà come oggetto l'opera teatrale “The Piano Lesson” di August Wilson. Nel mio elaborato finale proverò a tradurre l'opera in lingua italiana dall'opera originale in lingua inglese. Attraverso lo studio portato avanti nei due anni di università e grazie alla mia passione personale per la musica afro-americana e per il blues nello specifico, analizzerò l'opera secondo i canoni della musica blues. Porterò avanti questa analisi specifica in quella che sarà l'introduzione alla traduzione. Dopo aver delineato un breve quadro generale della poetica e del pensiero dell'autore, proverò ad identificare gli aspetti, i personaggi e le tematiche dell'opera che, parlando di blues e parlando il blues, ci offrono uno specchio chiaro delle evoluzioni e caratteristiche dei singoli personaggi nella storia come metafora dell'evoluzione del popolo afro-americano all'interno del quadro, più vasto, di storia sociale e culturale nordamericana.
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D'Alfonso, Chiara. "La traduzione verso una lingua straniera: il caso del sito web di Tropical Lane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15510/.

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Abstract:
Настоящая диссертация была выполнена в рамках инициативы «Language Toolkit», которая представляет собой проект сотрудничества между торговой палатой г. Форли-Чезена и Выс-шей Школой переводчиков Болонского Университета г. Форли. Сотрудничество заключается в соглашении, на основании которого местные компании предоставляют в поддержку моло-дым переводчикам аутентичные материалы, которые в дальнейшем используются студента-ми для написания диссертаций, в которых они подробно описывают их приобретённый пе-реводческий опыт. Таким образом, студентам предоставляется возможность приблизиться к реальному миру работы. В частности, в данной диссертации основное внимание уделяется переводу веб-сайта предприятия «Tropical Lane» с итальянского на русский язык, а также рассматривается практика перевода на неродной язык и все сопряженные с ней вопросы. Вопреки распространенному в научной литературе мнению, согласно которому перевод на иностранный, неродной язык является непрофессиональным и его следует избегать любой ценой, в этой работе утверждается, что перевод на иностранный язык является широкорас-пространенной в разных странах мира практикой, возможной при условии, что этот процесс включает создание базы контрольных текстовых данных, тщательную подготовку перевода, а также финальную редакцию носителем языка.
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Bani, Sara <1977&gt. "Un caso di traduzione giornalistica letteraria: Mario Vargas Llosa." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/567/1/bani.pdf.

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Bani, Sara <1977&gt. "Un caso di traduzione giornalistica letteraria: Mario Vargas Llosa." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/567/.

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Naldi, Laura. "Lingua della moda: Proposta di traduzione tecnico-scientifica dall'italiano al russo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8184/.

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Abstract:
Fashion is a mighty social phenomenon, therefore its linguistic representation, like many other aspects, serves as an opportunity to study the bonds between two languages. The first chapter of this thesis examines both the technical jargon of dress makers and the richer, more creative language used in glossy magazines, in an attempt to determine whether the language of fashion should be considered a language for specific purpose (LSP) or not. The second chapter provides a theoretical framework for translating a technical text and contributions of different scholars are taken into account. The third chapter delves deeper into the core of the work, the technical translation itself. It analyses the different strategies, the translation transformations, that proved to be necessary in the transition from Italian into Russian. Since the lexicon of special languages is their most obvious distinguishing characteristic, the commentary focuses on what are considered the most effective ways of enriching the Russian vocabulary of fashion, international words, calques and loanwords, especially form English and French. Overall, this influence has greatly accelerated in the last past decades because of dramatic changes in society and economy.
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Pinna, Valeria <1987&gt. "Outbound di Brad R. Torgersen - proposta di traduzione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4080.

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Abstract:
La tesi tratta una proposta di traduzione del racconto di fantascienza Outbound di Brad R. Torgersen dall'inglese all'italiano. Nell'Introduzione verranno trattate le motivazioni della scelta del testo, la tipologia testuale, l'autore e l'analisi del testo da un punto di vista lessicale, morfo-sintattico e stilistico. Successivamente alla proposta di traduzione, verrà esposto un commento traduttologico suddiviso in problematiche di tipo lessicale, morfo-sintattico e stilistico e le relative soluzioni. Infine, vi sarà un glossario trilingue del lessico specifico incontrato all'interno del testo.
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19

Comacchio, Miriam <1989&gt. "Analisi, traduzione e commento del The Progeria Handbook." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4313.

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Abstract:
Questa Tesi di Laurea Magistrale è incentrata sulla traduzione, dall’inglese all’italiano, di un testo medico: The Progeria Handbook. Si compone di una parte pratica, ossia la traduzione vera e propria, e di una parte teorica volta ad analizzare il testo di partenza in tutti i suoi aspetti intralinguistici ed extralinguistici e a discutere la risoluzione dei problemi traduttivi riscontrati. Il presente lavoro è pertanto diviso in cinque capitoli, ognuno dei quali riflette un passaggio specifico del processo. Il primo capitolo affronta la contestualizzazione del testo di partenza, seguita dall’analisi dello stesso. I capitoli 2 e 3 contengono il testo di partenza e di arrivo, mentre il capitolo seguente costituisce un ricco commento traduttologico, dove vengono spiegate tutte le scelte operate dal traduttore. Infine, un ricco glossario trilingue riunisce tutti i termini sulla progeria incontrati durante la traduzione.
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Monti, Enrico <1976&gt. "La traduzione della metafora nelle novelle di William H. Gass." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/4066/1/Monti_Enrico_tesi.pdf.

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Monti, Enrico <1976&gt. "La traduzione della metafora nelle novelle di William H. Gass." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/4066/.

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Zoni, Elisabetta <1975&gt. "Un approccio retorico-critico alla traduzione letteraria: prima traduzione italiana di "Gespräche mit Kalypso. Über die Musik" (Dialoghi con Calipso. Sulla Musica), di Alfred Döblin." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/312/1/TesiEZ2.pdf.

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Zoni, Elisabetta <1975&gt. "Un approccio retorico-critico alla traduzione letteraria: prima traduzione italiana di "Gespräche mit Kalypso. Über die Musik" (Dialoghi con Calipso. Sulla Musica), di Alfred Döblin." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/312/.

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Mattei, Gaia. "Fantocheiro meu, fantocheiro meu: proposta di traduzione del testo teatrale per l'infanzia di Márcia Sousa in lingua portoghese." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12139/.

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Abstract:
Il nostro studio si propone di analizzare le caratteristiche della traduzione per l'infanzia e della traduzione teatrale, per poterle applicare a un testo teatrale per l'infanzia, proponendone una nostra traduzione dal portoghese all'italiano. Il testo in questione è "Fantocheiro meu, fantocheiro meu...:peças de teatro infantil de fantoches" di Márcia Dias Sousa. L'analisi della traduzione ci permette, inoltre, di individuare alcuni punti chiave di questo tipo di traduzione ancora poco studiata: la traduzione teatrale per l'infanzia.
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Mancini, Giovanna <1962&gt. "Ritmo, sintassi e coordinate culturali nella traduzione della drammaturgia irlandese contemporanea." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/311/1/tesi_giovanna_mancini.pdf.

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Mancini, Giovanna <1962&gt. "Ritmo, sintassi e coordinate culturali nella traduzione della drammaturgia irlandese contemporanea." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/311/.

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Denti, Chiara <1984&gt. "La traduzione alla prova dell'eterolinguismo: il caso dei testi postcoloniali francofoni." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8259/1/Tesi-dottorato-C.Denti.pdf.

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Abstract:
Scritti agli incroci tra le lingue, i testi postcoloniali sono caratterizzati da quel fenomeno che Rainier Grutman ha chiamato eterolinguismo. Concentrandosi su un corpus di romanzi francofoni postcoloniali pubblicati dagli anni 2000 in poi, questa tesi si propone dapprima di analizzare l'eterolinguismo nei testi di partenza per poi analizzare le traduzioni italiane, inglesi e spagnole.
Written at the intersection of languages, postcolonial texts show evidence of the phenomenon that Rainer Grutman has called “heterolingualism”, that is to say the coexistence of different languages in a literary text. Focusing on a corpus of ten postcolonial novels written in French, published in France from the year 2000 onwards, this thesis, on the one hand, deals with the inclusion of heterolingualism in source texts – its forms and the way it works – and on the other hand, analyses how it is translated in the Italian as well as the English and Spanish versions. The problem of rendering linguistic heterogeneity is the core of this research. Our analysis will allow us to demonstrate how translation can take up the challenge of heterolingualism. Far from being an insoluble problem, linguistic heterogeneity can be rendered as long as the translation overrides the principles of transparency and readability on which it is usually based.
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Lupieri, Stefania <1975&gt. "Sa’di Shirāzi : traduzione di 30 quartine." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13468.

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Nonne, Matteo <1989&gt. "Analisi e Traduzione di una Guida Turistica della Comunità Autonoma dell'Andalusia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3204.

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Abstract:
El presente trabajo se vuelca en dos fragmentos de una guía turística sobre la Comunidad Autónoma de Andalucía: el primero relacionado con la ciudad de Granada, el itinerario y los monumentos; el segundo analiza el contexto general de la región, desde la geología, hasta la flora y la fauna, desde la gastronomía y la enología, hasta la oferta cultural. El análisis se centra en algunos aspectos lexicales, como los lenguajes sectoriales de la arquitectura, de los platos típicos y vinos y de la biología, y la morfología y la sintaxis, intentando explicar y motivar toda elección del traductor durante el proceso de traducción.
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Assuncao, Cecilio Livia <1981&gt. "L'Insegnamento della Lingua Portoghese nelle Università Italiane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6094/1/Assuncao_Livia_Tesi.pdf.

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Abstract:
Il presente lavoro si prefigge di descrivere e analizzare la realtà dell’insegnamento della lingua portoghese nelle università italiane, con particolare attenzione alla presentazione della varietà brasiliana, nel quadro dell’educazione linguistico-culturale in senso lato. Per poter cogliere l’insieme interrelato di fattori che compongono il processo di insegnamento/apprendimento in questa specifica situazione, la ricerca si sviluppa in tre ambiti: i) riflessione sulle varietà della lingua portoghese, basata sugli studi attuali in ambito linguistico e sociolinguistico relativi all’area lusofona, mettendo a fuoco il portoghese brasiliano; ii) ricognizione dell’attuale stato dell’insegnamento del portoghese all’interno degli atenei italiani, attuata tramite una ricerca quantitativa basata su un questionario online; iii) indagine qualitativa sulle pratiche didattiche, in presenza e online, basate rispettivamente sull’analisi dei materiali didattici in uso negli atenei e sull’analisi culturale e linguistica delle interazioni fra studenti in teletandem. L’analisi dei dati ha permesso di tracciare un quadro rappresentativo dell’insegnamento del portoghese nel contesto accademico nonché di delineare percorsi formativi integrativi alle lezioni tradizionali, che mettano in evidenza lo stretto legame fra lingua e cultura, e quindi per meglio contestualizzare l’apprendimento della lingua e della cultura brasiliana in Italia.
This thesis describes and analyses the teaching of Portuguese in Italian universities, paying particular attention to the Brazilian variety. In order to capture the inter-related set of factors composing the teaching/learning process in these particular settings, our research takes three main angles: i) a reflection on the geographical varieties of Portuguese, in particular Brazilian, on the basis of contemporary linguistic and sociolinguistic studies in this area; ii) a survey of the current state of teaching of Portuguese in Italian universities, with quantitative analysis of the results of an online questionnaire; iii) a qualitative account of teaching practices, both face-to-face and online, based respectively on the linguistic and cultural analysis of teaching materials used in universities, and on that of interactions between students working in teletandem. Our work has allowed us to trace a representative picture of the teaching of Portuguese in academia, and to show how online activities can complement traditional teaching, emphasising the links between language and culture and thereby contextualising the learning of the language and culture of Brazil.
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Assuncao, Cecilio Livia <1981&gt. "L'Insegnamento della Lingua Portoghese nelle Università Italiane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6094/.

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Abstract:
Il presente lavoro si prefigge di descrivere e analizzare la realtà dell’insegnamento della lingua portoghese nelle università italiane, con particolare attenzione alla presentazione della varietà brasiliana, nel quadro dell’educazione linguistico-culturale in senso lato. Per poter cogliere l’insieme interrelato di fattori che compongono il processo di insegnamento/apprendimento in questa specifica situazione, la ricerca si sviluppa in tre ambiti: i) riflessione sulle varietà della lingua portoghese, basata sugli studi attuali in ambito linguistico e sociolinguistico relativi all’area lusofona, mettendo a fuoco il portoghese brasiliano; ii) ricognizione dell’attuale stato dell’insegnamento del portoghese all’interno degli atenei italiani, attuata tramite una ricerca quantitativa basata su un questionario online; iii) indagine qualitativa sulle pratiche didattiche, in presenza e online, basate rispettivamente sull’analisi dei materiali didattici in uso negli atenei e sull’analisi culturale e linguistica delle interazioni fra studenti in teletandem. L’analisi dei dati ha permesso di tracciare un quadro rappresentativo dell’insegnamento del portoghese nel contesto accademico nonché di delineare percorsi formativi integrativi alle lezioni tradizionali, che mettano in evidenza lo stretto legame fra lingua e cultura, e quindi per meglio contestualizzare l’apprendimento della lingua e della cultura brasiliana in Italia.
This thesis describes and analyses the teaching of Portuguese in Italian universities, paying particular attention to the Brazilian variety. In order to capture the inter-related set of factors composing the teaching/learning process in these particular settings, our research takes three main angles: i) a reflection on the geographical varieties of Portuguese, in particular Brazilian, on the basis of contemporary linguistic and sociolinguistic studies in this area; ii) a survey of the current state of teaching of Portuguese in Italian universities, with quantitative analysis of the results of an online questionnaire; iii) a qualitative account of teaching practices, both face-to-face and online, based respectively on the linguistic and cultural analysis of teaching materials used in universities, and on that of interactions between students working in teletandem. Our work has allowed us to trace a representative picture of the teaching of Portuguese in academia, and to show how online activities can complement traditional teaching, emphasising the links between language and culture and thereby contextualising the learning of the language and culture of Brazil.
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Zanzani, Giulia. "La lingua di specialità del ferro battuto: traduzione del manuale Creative Blacksmithing." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18323/.

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Abstract:
L'elaborato ha come oggetto la proposta di traduzione di un estratto del manuale Creative Blacksmithing, scritto dal fabbro inglese Peat Oberon. Il libro, destinato ad un pubblico di non esperti che desiderano avvicinarsi all’arte del ferro battuto, è diviso in otto capitoli ordinati secondo un criterio di difficoltà crescente: da un’introduzione degli strumenti principali alla creazione di opere in ferro battuto. Lo scopo di questa tesi è affrontare alcune problematiche legate alla traduzione specializzata all’interno dell’ambito della forgiatura artigianale del ferro. La scelta di questo argomento per l’elaborato finale è da ricondursi all’assenza, in Italia, di una «letteratura» del ferro battuto, la maggior parte dei documenti, infatti, sono traduzioni dall’inglese o dallo spagnolo. Questa condizione ostacola la ricerca alla base del lavoro dei traduttori, a tal punto da rendere indispensabile l’aiuto di uno o vari esperti del settore. Per il presente elaborato è stata fondamentale la collaborazione del fabbro Michele Frison che si è reso disponibile a chiarire dubbi e perplessità riguardo alcuni concetti o procedimenti di lavorazione. Si consideri, comunque, che non si scrive con la presunzione di redigere in poche pagine una guida impeccabile alla traduzione di un testo sul ferro battuto. A seguire si presenterà brevemente lo stato dell’arte fabbrile con particolare attenzione al confronto tra Italia e paesi anglosassoni e a questa introduzione seguirà una riflessione sulla lingua speciale del ferro battuto. Inoltre, si presenterà la procedura di traduzione con particolare attenzione alla metodologia di ricerca e un breve glossario dei termini più problematici per la comprensione e la traduzione del testo. Infine, saranno analizzate le caratteristiche di Creative Blacksmithing e all’analisi segue la traduzione di un estratto dello stesso manuale accompagnata da un commento alla traduzione e un breve paragrafo conclusivo di riflessione sul lavoro svolto.
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Ceccarini, Chiara. "English as a Lingua Franca, multilinguismo e traduzione nel contesto istituzionale UE." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18410/.

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Abstract:
L’elaborato verte sulla traduzione istituzionale in contesti in cui l’inglese viene utilizzato come lingua franca e, partendo da una base teorica, si propone di analizzare un piccolo corpus di conferenze tramite le quali la BCE è solita a comunicare ai media le proprie decisioni in materia di politica monetaria. Da un’analisi del discorso di tipo qualitativo dei testi emergono caratteristiche lessico-grammaticali e strategie pragmatiche comuni in contesti ELF (English as a Lingua Franca); fra queste viene approfondito il processo di negoziazione di significato dell’espressione «through the summer of 2019». La tesi si articola in cinque capitoli, tre teorici e un case-study distribuito su due capitoli. Il primo capitolo descrive l’istituzione presa in esame e introduce alcuni temi che emergeranno nei capitoli 4 e 5. Il secondo capitolo si focalizza sull’ELF e partendo dalle origini del termine lingua franca delinea il campo di ricerca e illustra alcuni concetti chiave. Il terzo capitolo tratta di multilinguismo, traduzione ed ELF nelle istituzioni europee e funge da trait-d'union fra i capitoli precedenti e quelli successivi. Il quarto capitolo prende in esame una serie di conferenze stampa della BCE al fine di studiare la comunità ELF oggetto del presente elaborato. Il quinto capitolo illustra gli sviluppi del caso traduttivo a cui ha dato origine la frase «through the summer of 2019»; in particolare, presenta le risorse che sono state utilizzate per risalire alle ragioni che probabilmente hanno portato la BCE a modificare alcune versioni multilingue.
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Cantacessi, Annabella <1995&gt. "Come “fare poesia” ed il valore che essa ricopre, in una lingua segnata in confronto ad una lingua orale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15394.

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Abstract:
In Italia e nel resto del mondo, la poesia riveste un ruolo straordinario in ambito artistico-letterario. Sia la poesia che la narrazione in lingua dei segni sono tra le prove immediate e spontanee del modo in cui i Sordi elaborano la realtà, costruiscono la loro identità, percepiscono le proprie passioni, i propri sentimenti e i dolori legati alla situazione di esclusione nella quale sono coinvolti. Nessun testo scritto attraverso le parole è capace di raffigurare una poesia, solamente un testo segnato è la vera dimostrazione di come le mani possano comunicare un messaggio agli occhi e alla mente, mettendo in scena l’opera tramite il movimento delle mani e di altri espedienti quali il capo, il busto, le spalle, le espressioni del viso dando vita alla poesia. Il presente lavoro di tesi si prefigge l’obiettivo di studiare la tradizione poetica in una lingua orale come l’italiano e in una lingua segnata (LIS) avente come fonte d’ispirazione lo Haiku giapponese una delle forme letterarie più brevi al mondo. Caratterizzo da versi brevi ed essenziali, aventi una sintassi semplificata priva di nessi logici e parole cariche di simbolismo, è possibile osservare tracce di haiku nel celebre componimento poetico “Ed è subito sera” di S. Quasimodo e nella poesia segnata dalla poetessa sorda siciliana Rosaria Giuranna. Lo scopo primario è comprendere l’origine, l’evoluzione e le caratteristiche essenziali stilistiche impiegate dai poeti di una poesia orale e dai poeti di una poesia segnata.
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Bailleul, Carole <1970&gt. "La traduzione intralinguistica, interlinguistica e intercodica della trilogia marsigliese di Jean Claude Izzo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1027/1/Tesi_Bailleul_Carole.pdf.

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Abstract:
Il testo ripercorre le origini del romanzo poliziesco, la sua struttura, le tecniche narrative utilizzate e l’evoluzione del genere che ha condotto alla nascita del Noir francese e del Noir Mediterraneo. Arrivando ad osservare che per le sue caratteristiche, la letteratura noir in generale presenta specificità di tipo culturale, ambientale e linguistico, che risultano molto evidenti nell’opera di Izzo, si giunge a considerare come sia necessario per il traduttore porsi rispetto all’opera come un antropologo o un etnologo, di farsi cioè interprete di una “cultura”. Nella terza parte del lavoro vengono presentati la Trilogia di Izzo, la struttura narrativa e gli elementi socio-culturali presenti nell’opera. La quarta parte propone le teorie relative sia al problema della traduzione interlinguistica, sia a quello della traduzione intralinguistica e successivamente dopo una analisi della traduzione italiana dei testi, presenta, in appendice, una possibile traduzione del prologo di Total Khéops, inteso come sintesi delle caratteristiche narrative e culturali dell’autore. La parte conclusiva di questo lavoro riguarda la traduzione intercodica e, seguendo la linea di pensiero che ha governato l’analisi della Trilogia vengono presi in esame e messi a confronto col testo narrativo alcuni dialoghi significativi dell’adattamento per la televisione.
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Bailleul, Carole <1970&gt. "La traduzione intralinguistica, interlinguistica e intercodica della trilogia marsigliese di Jean Claude Izzo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1027/.

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Abstract:
Il testo ripercorre le origini del romanzo poliziesco, la sua struttura, le tecniche narrative utilizzate e l’evoluzione del genere che ha condotto alla nascita del Noir francese e del Noir Mediterraneo. Arrivando ad osservare che per le sue caratteristiche, la letteratura noir in generale presenta specificità di tipo culturale, ambientale e linguistico, che risultano molto evidenti nell’opera di Izzo, si giunge a considerare come sia necessario per il traduttore porsi rispetto all’opera come un antropologo o un etnologo, di farsi cioè interprete di una “cultura”. Nella terza parte del lavoro vengono presentati la Trilogia di Izzo, la struttura narrativa e gli elementi socio-culturali presenti nell’opera. La quarta parte propone le teorie relative sia al problema della traduzione interlinguistica, sia a quello della traduzione intralinguistica e successivamente dopo una analisi della traduzione italiana dei testi, presenta, in appendice, una possibile traduzione del prologo di Total Khéops, inteso come sintesi delle caratteristiche narrative e culturali dell’autore. La parte conclusiva di questo lavoro riguarda la traduzione intercodica e, seguendo la linea di pensiero che ha governato l’analisi della Trilogia vengono presi in esame e messi a confronto col testo narrativo alcuni dialoghi significativi dell’adattamento per la televisione.
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Valentini, Cristina <1976&gt. "Creazione e sviluppo di corpora multimediali. Nuove metodologie di ricerca nella traduzione audiovisiva." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2125/1/Valentini_Cristina_Tesi.pdf.

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Abstract:
The construction and use of multimedia corpora has been advocated for a while in the literature as one of the expected future application fields of Corpus Linguistics. This research project represents a pioneering experience aimed at applying a data-driven methodology to the study of the field of AVT, similarly to what has been done in the last few decades in the macro-field of Translation Studies. This research was based on the experience of Forlixt 1, the Forlì Corpus of Screen Translation, developed at the University of Bologna’s Department of Interdisciplinary Studies in Translation, Languages and Culture. As a matter of fact, in order to quantify strategies of linguistic transfer of an AV product, we need to take into consideration not only the linguistic aspect of such a product but all the meaning-making resources deployed in the filmic text. Provided that one major benefit of Forlixt 1 is the combination of audiovisual and textual data, this corpus allows the user to access primary data for scientific investigation, and thus no longer rely on pre-processed material such as traditional annotated transcriptions. Based on this rationale, the first chapter of the thesis sets out to illustrate the state of the art of research in the disciplinary fields involved. The primary objective was to underline the main repercussions on multimedia texts resulting from the interaction of a double support, audio and video, and, accordingly, on procedures, means, and methods adopted in their translation. By drawing on previous research in semiotics and film studies, the relevant codes at work in visual and acoustic channels were outlined. Subsequently, we concentrated on the analysis of the verbal component and on the peculiar characteristics of filmic orality as opposed to spontaneous dialogic production. In the second part, an overview of the main AVT modalities was presented (dubbing, voice-over, interlinguistic and intra-linguistic subtitling, audio-description, etc.) in order to define the different technologies, processes and professional qualifications that this umbrella term presently includes. The second chapter focuses diachronically on various theories’ contribution to the application of Corpus Linguistics’ methods and tools to the field of Translation Studies (i.e. Descriptive Translation Studies, Polysystem Theory). In particular, we discussed how the use of corpora can favourably help reduce the gap existing between qualitative and quantitative approaches. Subsequently, we reviewed the tools traditionally employed by Corpus Linguistics in regard to the construction of traditional “written language” corpora, to assess whether and how they can be adapted to meet the needs of multimedia corpora. In particular, we reviewed existing speech and spoken corpora, as well as multimedia corpora specifically designed to investigate Translation. The third chapter reviews Forlixt 1's main developing steps, from a technical (IT design principles, data query functions) and methodological point of view, by laying down extensive scientific foundations for the annotation methods adopted, which presently encompass categories of pragmatic, sociolinguistic, linguacultural and semiotic nature. Finally, we described the main query tools (free search, guided search, advanced search and combined search) and the main intended uses of the database in a pedagogical perspective. The fourth chapter lists specific compilation criteria retained, as well as statistics of the two sub-corpora, by presenting data broken down by language pair (French-Italian and German-Italian) and genre (cinema’s comedies, television’s soapoperas and crime series). Next, we concentrated on the discussion of the results obtained from the analysis of summary tables reporting the frequency of categories applied to the French-Italian sub-corpus. The detailed observation of the distribution of categories identified in the original and dubbed corpus allowed us to empirically confirm some of the theories put forward in the literature and notably concerning the nature of the filmic text, the dubbing process and Italian dubbed language’s features. This was possible by looking into some of the most problematic aspects, like the rendering of socio-linguistic variation. The corpus equally allowed us to consider so far neglected aspects, such as pragmatic, prosodic, kinetic, facial, and semiotic elements, and their combination. At the end of this first exploration, some specific observations concerning possible macrotranslation trends were made for each type of sub-genre considered (cinematic and TV genre). On the grounds of this first quantitative investigation, the fifth chapter intended to further examine data, by applying ad hoc models of analysis. Given the virtually infinite number of combinations of categories adopted, and of the latter with searchable textual units, three possible qualitative and quantitative methods were designed, each of which was to concentrate on a particular translation dimension of the filmic text. The first one was the cultural dimension, which specifically focused on the rendering of selected cultural references and on the investigation of recurrent translation choices and strategies justified on the basis of the occurrence of specific clusters of categories. The second analysis was conducted on the linguistic dimension by exploring the occurrence of phrasal verbs in the Italian dubbed corpus and by ascertaining the influence on the adoption of related translation strategies of possible semiotic traits, such as gestures and facial expressions. Finally, the main aim of the third study was to verify whether, under which circumstances, and through which modality, graphic and iconic elements were translated into Italian from an original corpus of both German and French films. After having reviewed the main translation techniques at work, an exhaustive account of possible causes for their non-translation was equally provided. By way of conclusion, the discussion of results obtained from the distribution of annotation categories on the French-Italian corpus, as well as the application of specific models of analysis allowed us to underline possible advantages and drawbacks related to the adoption of a corpus-based approach to AVT studies. Even though possible updating and improvement were proposed in order to help solve some of the problems identified, it is argued that the added value of Forlixt 1 lies ultimately in having created a valuable instrument, allowing to carry out empirically-sound contrastive studies that may be usefully replicated on different language pairs and several types of multimedia texts. Furthermore, multimedia corpora can also play a crucial role in L2 and translation teaching, two disciplines in which their use still lacks systematic investigation.
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Valentini, Cristina <1976&gt. "Creazione e sviluppo di corpora multimediali. Nuove metodologie di ricerca nella traduzione audiovisiva." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2125/.

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Abstract:
The construction and use of multimedia corpora has been advocated for a while in the literature as one of the expected future application fields of Corpus Linguistics. This research project represents a pioneering experience aimed at applying a data-driven methodology to the study of the field of AVT, similarly to what has been done in the last few decades in the macro-field of Translation Studies. This research was based on the experience of Forlixt 1, the Forlì Corpus of Screen Translation, developed at the University of Bologna’s Department of Interdisciplinary Studies in Translation, Languages and Culture. As a matter of fact, in order to quantify strategies of linguistic transfer of an AV product, we need to take into consideration not only the linguistic aspect of such a product but all the meaning-making resources deployed in the filmic text. Provided that one major benefit of Forlixt 1 is the combination of audiovisual and textual data, this corpus allows the user to access primary data for scientific investigation, and thus no longer rely on pre-processed material such as traditional annotated transcriptions. Based on this rationale, the first chapter of the thesis sets out to illustrate the state of the art of research in the disciplinary fields involved. The primary objective was to underline the main repercussions on multimedia texts resulting from the interaction of a double support, audio and video, and, accordingly, on procedures, means, and methods adopted in their translation. By drawing on previous research in semiotics and film studies, the relevant codes at work in visual and acoustic channels were outlined. Subsequently, we concentrated on the analysis of the verbal component and on the peculiar characteristics of filmic orality as opposed to spontaneous dialogic production. In the second part, an overview of the main AVT modalities was presented (dubbing, voice-over, interlinguistic and intra-linguistic subtitling, audio-description, etc.) in order to define the different technologies, processes and professional qualifications that this umbrella term presently includes. The second chapter focuses diachronically on various theories’ contribution to the application of Corpus Linguistics’ methods and tools to the field of Translation Studies (i.e. Descriptive Translation Studies, Polysystem Theory). In particular, we discussed how the use of corpora can favourably help reduce the gap existing between qualitative and quantitative approaches. Subsequently, we reviewed the tools traditionally employed by Corpus Linguistics in regard to the construction of traditional “written language” corpora, to assess whether and how they can be adapted to meet the needs of multimedia corpora. In particular, we reviewed existing speech and spoken corpora, as well as multimedia corpora specifically designed to investigate Translation. The third chapter reviews Forlixt 1's main developing steps, from a technical (IT design principles, data query functions) and methodological point of view, by laying down extensive scientific foundations for the annotation methods adopted, which presently encompass categories of pragmatic, sociolinguistic, linguacultural and semiotic nature. Finally, we described the main query tools (free search, guided search, advanced search and combined search) and the main intended uses of the database in a pedagogical perspective. The fourth chapter lists specific compilation criteria retained, as well as statistics of the two sub-corpora, by presenting data broken down by language pair (French-Italian and German-Italian) and genre (cinema’s comedies, television’s soapoperas and crime series). Next, we concentrated on the discussion of the results obtained from the analysis of summary tables reporting the frequency of categories applied to the French-Italian sub-corpus. The detailed observation of the distribution of categories identified in the original and dubbed corpus allowed us to empirically confirm some of the theories put forward in the literature and notably concerning the nature of the filmic text, the dubbing process and Italian dubbed language’s features. This was possible by looking into some of the most problematic aspects, like the rendering of socio-linguistic variation. The corpus equally allowed us to consider so far neglected aspects, such as pragmatic, prosodic, kinetic, facial, and semiotic elements, and their combination. At the end of this first exploration, some specific observations concerning possible macrotranslation trends were made for each type of sub-genre considered (cinematic and TV genre). On the grounds of this first quantitative investigation, the fifth chapter intended to further examine data, by applying ad hoc models of analysis. Given the virtually infinite number of combinations of categories adopted, and of the latter with searchable textual units, three possible qualitative and quantitative methods were designed, each of which was to concentrate on a particular translation dimension of the filmic text. The first one was the cultural dimension, which specifically focused on the rendering of selected cultural references and on the investigation of recurrent translation choices and strategies justified on the basis of the occurrence of specific clusters of categories. The second analysis was conducted on the linguistic dimension by exploring the occurrence of phrasal verbs in the Italian dubbed corpus and by ascertaining the influence on the adoption of related translation strategies of possible semiotic traits, such as gestures and facial expressions. Finally, the main aim of the third study was to verify whether, under which circumstances, and through which modality, graphic and iconic elements were translated into Italian from an original corpus of both German and French films. After having reviewed the main translation techniques at work, an exhaustive account of possible causes for their non-translation was equally provided. By way of conclusion, the discussion of results obtained from the distribution of annotation categories on the French-Italian corpus, as well as the application of specific models of analysis allowed us to underline possible advantages and drawbacks related to the adoption of a corpus-based approach to AVT studies. Even though possible updating and improvement were proposed in order to help solve some of the problems identified, it is argued that the added value of Forlixt 1 lies ultimately in having created a valuable instrument, allowing to carry out empirically-sound contrastive studies that may be usefully replicated on different language pairs and several types of multimedia texts. Furthermore, multimedia corpora can also play a crucial role in L2 and translation teaching, two disciplines in which their use still lacks systematic investigation.
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Falceri, Giorgia. "Nancy Huston in Self-translation. An Aesthetics of Redoublement." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2017. https://hdl.handle.net/11572/368935.

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Abstract:
Self-translation is a fairly recent branch of studies. Despite its existence as a literary and linguistic phenomenon was proved to date back to ancient times, its practice in the globalized Twentieth Century has lately led scholars (concurrently with the cultural turn in translation studies) to delimit and deepen a field of enquiry that is transdisciplinary in nature, its focus being on multilingual writers who translate their literary works themselves. The phenomenology of self-translation depends on a variety of factors: the type of bilingualism of writers; the geo-political and social standing of the languages involved in their production; the literary traditions they combine; the scopes and consequent strategies for self-translation, etc. As a worldwide phenomenon, thus, self-translation is far from being satisfyingly mapped. For this reason, exhaustively investigated case studies are still needed as a preliminary step for further research leading to universal considerations. Nancy Huston is a prolific bilingual author of both fiction and non-fiction writing, born in Anglophone Canada but living in France since the early Seventies. While secondary bibliography exploring single couples of her self-translated texts presently covers a good deal of her novels, a comparative analysis of the evolution of this practice on a vast span of time was still missing. The aim of the present thesis is precisely to provide such analysis on a selection of Huston’s novels from Plainsong / Cantique des plaines (1993) to Danse noire (2013)/ Black Dance (2014). The thesis is subdivided in two main parts, each of three chapters. Chapter I provides an heuristic overview of self-translation, reporting the most influential bibliographical material that has focused, in turn, on: the theoretical debate ignited by self-translation around the dichotomic relation between ‘originals’ and ‘translations’; the existing typologies of self-translated text; the history of this practice over the centuries; its sociolinguistic assumptions and aftermaths; a short overview of scholars that discourage the thinking of self-translation as a category with its own autonomous epistemology. The last section of the chapter, instead, is devoted to presenting the theoretical and methodological devices that enabled a comparative reading of Huston’s self-translated versions. Jan Hokenson and Marcella Munson’s focus on self-translated versions as a single bilingual text, Marilyn Gaddis Rose’s stereoscopic reading, Anton Fedorov’s functional equivalence and the self-translation categories of Michaël Oustinoff set the basis to analyse Huston’s self-translations (published as autonomous texts) as ‘twin texts’ alongside a chronological axis of development of her aesthetics. Being often described by its performers as a physically and psychologically fatiguing enterprise, self-translation is usually engendered by profound intimate motivations. For this reason, Chapter II is devoted to investigate those motivations in Nancy Huston’s biography. As it is typical of the post-modern, hyper-self-aware writer, Huston has imbued her fiction and non-fiction writing with self-portrayals recounting her childhood in Calgary (e.g., Nord perdu (1999)/Losing North; Longings and Belongings. Toronto: McArthur and Co., 2005); her adolescence in the U.S.A, and the life-changing decision to move to Paris for a Junior Year abroad that actually never came to an end. Tutored by Roland Barthes at the École de Hautes Etudes en Sciences Sociales, Huston became a writer in the French language: first as an essayist for feminist reviews, then, after publishing her thesis (Dire et interdire, éléments de jurologie; Paris: Payot, 1980) and after her marriage with Tzvetan Todorov in 1980, by launching into fictional writer with a debut novel Les Variations Goldberg, that Gérard Genette defines a “petit chef d'oeuvre.†For the following ten years, Huston carries on publishing in French two novels (Histoire d’Omaya. Paris: Seuil, 1985 and Trois fois septembre. Paris: Seuil, 1989), as well as intimist correspondence and essay: Lettres parisiennes. Autopsie de l’exil (Paris: J’ai lu, 1987) and Journal de la création. (Paris: Seuil, 1990). Especially in these latter works, reflections on her ‘voluntary exile’, ‘false bilingualism’ and the revolutionary discovery of motherhood abound. Together with a neurological illness and a psychological crisis in 1986/87, experiencing motherhood and facing the choice of which mother-language to teach to her own daughter, urged Huston to analyse her choice to hibernate into the French language and culture, reaching the conclusion that – although up to a point this language had endowed her with freedom and inspiration – she should nonetheless make an effort to repair the break with her native tongue. English was connected to a traumatic childhood experience: when Nancy was six her parents split up and her mother left the family. Chapter III analyses in-depth the unfolding of Huston’s reasoning on her two languages and the different place they occupy in her mind and in her writing, focusing especially on the first novel she wrote in English (Plainsong) which is incidentally also the first she chose to self-translate and the first one where Canada is recognized as a constitutional element of her identity as a writer. Expatriation and bilingualism ineluctably call for a question and redefinition of a personal sense of identity. Rather than being restricted into non-fictional writing, these phenomena are transformed into literary themes and become an essential features of her novels (in the form of varying motifs). Concurrently, the act of self-translation becomes a compulsory step in her literary aesthetics: « Il y a deux versions de tous mes romans […] pour moi c’est important qu’il ne manque pas une page ou un paragraphe et que l’éditeur américain approuve ce que l’éditeur français approuve et inversement. Je tiens à ce que les deux versions soient identiques dans la mesure du possible. » The purpose of the Second Part of the thesis is essentially to test this declaration of translating poetics. After having preliminarily compared all the couples of self-translated works, four text where selected that varied significantly for their linguistic genesis and the way in which they were self-translated – but shared the thematic explorations fuelled by Huston’s own bilingual and expatriate standpoint. Hence, Chapter IV illustrates a comparative reading of the novels L’empreinte de l’ange (Arles: Actes Sud, 1998) – first written entirely in French and subsequently self-translated into English as The Mark of the Angel (London: Vintage, 2000). This ‘doxal’ translation exemplifies Huston’s research for equivalence: a balanced care to maintain the prosodic rhythm, the wordplays, the images of the first version whenever possible, and to compensate for those elements that are inevitably lost due to the intrinsic features of each language. In Chapter V, two differently bilingual works are analysed that show how self-translation can be exploited as a creative literary device. The first draft of what later became Instruments of Darkness (Toronto: Little, Brown and Co., 1997) and Instruments des ténèbres (Arles: Actes Sud: 1996) was written alternating chapters in English with an equivalent number of chapters in French. Limbes/Limbo. Un hommage à Samuel Beckett (Arles: Actes Sud, 2000), instead, is a side-by-side edition of two monolingual texts resulting from a bilingual pastiche inspired to Beckett’s writing style and literary poetics. The mutual influence of the two linguistic systems is evident on different textual levels: the prosodic rhythm and the diffused isomorphisms bear witness of an aesthetics of translation aimed at privileging the phonetic body of the text. Chapter VI takes into consideration one the latest twin novels by Huston, Black dance and Danse noire. Symmetrically to the first novel, the first draft was the English one (since part of the novel is set in Montreal); however, a great deal of dialogues were written in Quebec French. The double self-translation resulted in very asymmetrical products. While the Standard English text published in the U.S.A displays only few scattered interferences of the French language, the version whose narrative language is Standard French depicts a richly multilingual panorama, with interjections in German, Portuguese, Quebec French, and local varieties of English. The conclusive remarks are tripartite, focusing in turn on the texts, on the author, and on the wider picture of self-translation in global literature. From a thematic perspective, the novels share an extensive use of polyphony, the constant presence of music, multicultural sets of characters. From a translational perspective, the most evident feature is a constant attention to “phonetical rubbings and rhymings†of each language and for creating equivalent musical patterns in translation. Comparison showed, though, that strategies of self-translation are negotiated from context to context and from text to text, even within the corpus of a single author. As regards the author, self-translation can be read as an aesthetic device for healing the author’s linguistically and culturally fragmented identity: the literary corpus in fact physically redoubles (either from French to English or from English to French), thus fulfilling the fantasy of the other self in the paper, if not in the flesh. In the framework of current research on global literature, eventually, self-translation posits as a practice that overcomes national boundaries and is part of a larger ethical calling.
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Polli, Chiara. ""We're not rated X for nothin', baby!" Satire and Censorship in the Translation of Underground Comix." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2019. https://hdl.handle.net/11572/369039.

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Abstract:
Gli underground comix nascono negli Stati Uniti nell’ambito della Controcultura degli anni Sessanta e Settanta, un periodo di grande rinnovamento culturale, lotte contro qualsiasi forma di autorità, movimenti per la libertà di parola e per i diritti civili. Quella che può dirsi a tutti gli effetti una “rivoluzione” nel mondo del fumetto accompagnò e rese possibili i grandi cambiamenti sociali legati a temi considerati tabù come il sesso, la droga, la satira politica e religiosa. A questi artisti va dunque il merito di aver riscoperto il respiro antagonista e il potere comunicativo del fumetto, liberandolo da compromessi verbali e visuali visivi, e interrogandone coraggiosamente le possibilità espressive. Nel rappresentare la realtà senza filtri e senza mai scendere a patti con i codici sociali e le autoinibizioni che questi inducono, gli underground comix si trovarono a fare i conti con il linciaggio mediatico e con diverse forme di censura, tanto preventiva quanto punitiva. Proprio a partire da questa considerazione, risulta interessante approfondire dal punto di vista linguistico-culturale e retoriconarrativo come questi fumetti sono arrivati in Italia prima attraverso la circolazione sotterranea delle pubblicazioni alternative e poi consacrata nelle edizioni “mainstream” curate dalle maggiori case editrici. Le opere di questi autori costituiscono infatti un caso di studio molto stimolante sia per le questioni sociolinguistiche (jargon) sia per la satira e lo humor impietoso e radicale espressi attraverso una grafica incisiva e dialoghi talora surreali e spesso oltraggiosi. L’obiettivo di questa ricerca è dunque sviluppare un’analisi traduttologica di tale produzione e prevede la raccolta, la disamina e il confronto delle pubblicazioni in lingua italiana di queste opere, prestando particolare attenzione alla resa degli elementi di critica sociale e di avanguardismo che ne caratterizzano lo stile. Presupposto del mio studio è che vi siano politiche editoriali, fattori sociali e ideologici che motivano la scelta di modificare, mitigare o omettere alcuni contenuti ? dialoghi, pensieri e immagini ? nel passaggio ad un’altra lingua e dunque ad un altro contesto socioculturale, nella consapevolezza che la traduzione non è mai innocente o neutrale. Lo studio si articola in tre sezioni. Nella prima parte, viene sviluppata un’indagine storicosociologica del panorama underground americano, dalle origini del fumetto americano e dai fattori che hanno reso questo medium un bersaglio della censura fino alla nascita della controcultura in seno alla quale i fumettisti underground hanno sviluppato la loro poetica. La seconda sezione prende in esame gli strumenti utilizzati per studiare il fumetto in traduzione, sviluppando un framework di riferimento che trae spunto dalle ricerche in campo multimodale, narratologico e semiotico. In particulare, viene investigata la nozione di isotopia, quale interessante strumento di analisi del fumetto come testo sincretico che si incentra sulle relazione di significazione tanto delle immagini quanto delle parole e soprattutto dell’interazione tra codice verbale e visuale. Le isotopie forniscono dunque le istruzioni di lettura (talora prodotte inconsciamente dall’autore) e di resa del profilo semantico di un testo sia in ambito critico che traduttivo. Inoltre, in quanto categoria testuale che congiunge l’aspetto formale e contenutistico, sono l’espressione più diretta dello stile dell’autore. La terza sezione presenta il corpus di fumetti in esame e sviluppa concretamente l’analisi della produzione underground tradotta in italiano seguendo quattro filoni tematici, tra i più controversi all’interno di questo panorama fumettistico: il sesso, la droga, la violenza politica e la religione. Focus dell’analisi contrastiva sono le strategie traduttive, gli approcci ideologici, le politiche editoriali e la possibile censura in traduzione.
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Lucchese, Marco <1995&gt. "Miguel Delibes: ''La bruja Leopoldina'' in lingua italiana." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17787.

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Abstract:
La mia tesi è incentrata sulla traduzione in lingua italiana del libro ''La Bruja Leopoldina y otras historias reales'', di Miguel Delibes. Innanzitutto, viene fornita una biografia di Miguel Delibes, con particolare attenzione ai suoi maggiori successi letterari. Successivamente, vengono forniti i dati principali sulla creazione, pubblicazione e struttura del libro, oltre ad un riassunto ed un' analisi del testo. Viene fornita anche una spiegazione dettagliata sulle strategie utilizzate per tradurre il libro, evidenziando i maggiori problemi riscontrati. A questo proposito, si propongono alcuni esempi tratti dai passi più significativi del testo. Infine, il fulcro del lavoro. Con testo originale a fianco, viene proposta la mia traduzione in italiano di alcuni capitoli presenti nel libro: La herencia, Una larga carrera de futbolista,Una bici que rodara siempre cuesta abajo, Un deporte de caballeros, El mar y los peces, La alegrìa de andar, El nadador del mìnimo esfuerzo, Un cazador que escribe. I racconti selezionati per la traduzione hanno come tematica principale lo sport, di cui Delibes scrive in molte sue opere, e più in particolare: la caccia, il calcio, il ciclismo, la pesca, il tennis e il ping pong, il nuoto.
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Gorgeri, Alessandra. "Il multilinguismo nella traduzione audiovisiva." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13750/.

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Abstract:
Questo elaborato si propone di analizzare il fenomeno del multilinguismo nella traduzione audiovisiva. Lo studio consta di due parti: la prima è un’introduzione teorica sul mondo della traduzione audiovisiva e sulle due principali modalità di traduzione: doppiaggio e sottotitolaggio. La seconda parte si focalizza sul fenomeno del multilinguismo e sulle funzioni principali da esso svolte. A questo fine ho analizzato alcune scene tratte da quattro film e serie televisive (Hot Pursuit, Wizards of Waverly Place: the movie, Breaking Bad, Narcos), in ognuna delle quali il multilinguismo viene utilizzato con uno scopo diverso. In particolare, mi sono soffermata sui casi in cui lingue diverse vengono introdotte con il fine di non farsi comprendere.
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PERILLI, Marta Maria. "Giovenale, Satira 15 : introduzione, traduzione e commento." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2021. http://hdl.handle.net/11384/109493.

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Parodo, Francesca <1980&gt. "Le traduzioni italiane d'autore di Madame Bovary di Flaubert." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1030/1/Tesi_Parodo_Francesca.pdf.

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Abstract:
Confrontarsi con lo stile di un autore e riuscire a trasferirlo con tutte le sue sfumature in un’altra lingua rappresenta da sempre per il traduttore una sfida di non poco conto, soprattutto se le peculiarità stilistiche da riprodurre sono quelle di un autore come Flaubert. È nell’incredibile universo racchiuso negli studi e nelle ricerche relative alla traduzione, nel quale, timidamente, ci proponiamo di inoltrarci, attraverso uno dei capolavori della letteratura mondiale, Madame Bovary, e in particolare attraverso un’indagine critica di alcune traduzioni italiane realizzate da scrittori in proprio: Diego Valeri (1936), Oreste del Buono (1965), Natalia Ginzburg (1983) e Maria Luisa Spaziani (1997). Focalizzeremo la nostra attenzione innanzitutto sulla traduzione d’autore, nella quale, più che in ogni altra tipologia di atto traspositivo, si intersecano fedeltà e tradimento, creatività e interventismo, letteralità e rielaborazione. Proseguiremo con un’ampia e articolata analisi del testo di partenza, in cui verranno messe in luce le principali peculiarità del romanzo e dello stile autoriale. Entrando poi nella specificità delle diverse traduzioni, procederemo a un esame comparativo della resa di alcuni tratti caratteristici del romanzo da parte dei vari traduttori, in particolare circa le metafore e le similitudini; la terminologia specialistica, che denota il realismo flaubertiano; i vocaboli appartenenti a diversi livelli linguistici, attinti sia dalle varietà diacroniche sia da quelle sincroniche del francese e infine, alcune configurazioni frastiche particolari del testo, quelle che, anziché improntarsi alla varietas grammaticale, mostrano una monotonia grammaticale voluta, con la funzione di riprodurre a livello sintattico quanto espresso semanticamente. Seguirà l’analisi del contesto socio-letterario in cui si collocano le traduzioni oggetto di studio, articolata in un’indagine comparativa sullo stadio della lingua italiana, sullo statuto della traduzione e sulle attitudini traspositive riguardo a certi elementi del discorso. La determinazione del quadro d’insieme, unitamente agli aspetti estrapolati nel corso della trattazione, consentirà la definizione di ogni sujet traduisant e della sua position traductive circa il significato, le finalità, le forme e i modi del tradurre, nel tentativo di ricondurre le variazioni apportate al testo originale allo stile di ogni singolo scrittore in proprio. A completamento del lavoro inseriremo in appendice la nostra proposta traduttiva degli atti del processo a Madame Bovary.
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Parodo, Francesca <1980&gt. "Le traduzioni italiane d'autore di Madame Bovary di Flaubert." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1030/.

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Abstract:
Confrontarsi con lo stile di un autore e riuscire a trasferirlo con tutte le sue sfumature in un’altra lingua rappresenta da sempre per il traduttore una sfida di non poco conto, soprattutto se le peculiarità stilistiche da riprodurre sono quelle di un autore come Flaubert. È nell’incredibile universo racchiuso negli studi e nelle ricerche relative alla traduzione, nel quale, timidamente, ci proponiamo di inoltrarci, attraverso uno dei capolavori della letteratura mondiale, Madame Bovary, e in particolare attraverso un’indagine critica di alcune traduzioni italiane realizzate da scrittori in proprio: Diego Valeri (1936), Oreste del Buono (1965), Natalia Ginzburg (1983) e Maria Luisa Spaziani (1997). Focalizzeremo la nostra attenzione innanzitutto sulla traduzione d’autore, nella quale, più che in ogni altra tipologia di atto traspositivo, si intersecano fedeltà e tradimento, creatività e interventismo, letteralità e rielaborazione. Proseguiremo con un’ampia e articolata analisi del testo di partenza, in cui verranno messe in luce le principali peculiarità del romanzo e dello stile autoriale. Entrando poi nella specificità delle diverse traduzioni, procederemo a un esame comparativo della resa di alcuni tratti caratteristici del romanzo da parte dei vari traduttori, in particolare circa le metafore e le similitudini; la terminologia specialistica, che denota il realismo flaubertiano; i vocaboli appartenenti a diversi livelli linguistici, attinti sia dalle varietà diacroniche sia da quelle sincroniche del francese e infine, alcune configurazioni frastiche particolari del testo, quelle che, anziché improntarsi alla varietas grammaticale, mostrano una monotonia grammaticale voluta, con la funzione di riprodurre a livello sintattico quanto espresso semanticamente. Seguirà l’analisi del contesto socio-letterario in cui si collocano le traduzioni oggetto di studio, articolata in un’indagine comparativa sullo stadio della lingua italiana, sullo statuto della traduzione e sulle attitudini traspositive riguardo a certi elementi del discorso. La determinazione del quadro d’insieme, unitamente agli aspetti estrapolati nel corso della trattazione, consentirà la definizione di ogni sujet traduisant e della sua position traductive circa il significato, le finalità, le forme e i modi del tradurre, nel tentativo di ricondurre le variazioni apportate al testo originale allo stile di ogni singolo scrittore in proprio. A completamento del lavoro inseriremo in appendice la nostra proposta traduttiva degli atti del processo a Madame Bovary.
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Turi, Alessia <1996&gt. "Il fantastico di R. Sender in Cuentos y Leyendas: una proposta di traduzione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21016.

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Abstract:
Obiettivo del presente lavoro di tesi è quello di fornire una proposta di traduzione letteraria dallo spagnolo all’italiano. Nello specifico, i testi oggetto di traduzione sono stati estrapolati dall’antologia intitolata Cuentos y Leyendas, curata dal professor José Domingo Dueñas Lorente, il quale ha raccolto in essa otto brevi racconti fantastici scritti dall’autore spagnolo Ramón José Sender agli inizi del secolo scorso. I testi sono stati tradotti ricorrendo ad una metodologia mirata a preservare le unicità del testo fonte e la cultura spagnola in essi presente, puntando all’avvicinamento del pubblico fruitore. L’elaborato si compone di tre capitoli: nel primo si analizzano i testi fonte nelle loro caratteristiche principali, tanto linguistiche quanto testuali, ponendo particolare enfasi sul genere letterario di appartenenza, nel suo contesto storico-letterario. Nel secondo capitolo viene presentata la proposta di traduzione dei racconti 1-5 e 8, preceduta dal testo in lingua originale. Nel terzo capitolo, infine, si commenta il lavoro svolto, con riferimento al processo traduttivo, alla tipologia di problemi incontrati e alle soluzioni traduttologiche applicate per risolverli. Chiude il tutto un breve glossario spagnolo-italiano con la terminologia più ostica e la bibliografia delle opere citate.
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Berton, Francesca. "La traduzione specializzata verso una lingua non materna: il caso dell’azienda Colorificio MP." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
This dissertation was carried out as part of the Language Toolkit project, which is the result of the collaboration between the Chamber of Commerce of Romagna and the Department of Interpretation and Translation (DIT) of the University of Bologna - Forlì Campus. This project is aimed at fostering the economic internationalization of local small and medium-sized enterprises, and at the same time allows students to enter the labour market and enhance their professional skills. More precisely, this paper focuses on the translation of Colorificio MP's products' data sheets from Italian into Russian and explores translation directionality. It will attempt to demonstrate that the conception of translating into a foreign language as deontologically incorrect is anachronistic and unsupported by scientific evidence; inverse translation is in fact a globally widespread activity and translation theorists should revise the mother tongue principle in the light of current needs and the new opportunities our historical period provides. This work is organized in five parts. The first chapter addresses the internationalization of Italian companies and the importance of strategic language management in a corporate environment. It will also introduce the Language Toolkit project, the company Colorificio MP and the translation job assigned to the graduate student. The second chapter is dedicated to a theoretical examination of special languages and terminology; it will also illustrate the main tools that a translator can use to optimize the translation process of a specialized text. The third chapter will address translation directionality, focusing on the status of translation into a foreign language and claiming that it is an acceptable practice. The fourth chapter analyses the source text and describes the creation of useful resources for this project. The fifth and final chapter focuses on the choices made during the translation phase and on the main revision work.
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Tosello, Martina <1988&gt. "Luciano di Samosata, "Cataplus". Introduzione, traduzione e commento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2769.

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Abstract:
Con la presente ricerca si è voluto offrire un'analisi completa dei motivi, dei paradigmi e degli aspetti stilistici che intervengono nella composizione del “Cataplus” di Luciano di Samosata, uno degli autori più versatili ed eclettici comparsi nel panorama della Seconda Sofistica. Nel corso della trattazione ci si è soffermati in particolare sui significati che assume nell'opera la rappresentazione dell'Ade, delineato attraverso un mosaico di tessere contenutistiche e linguistiche provenienti dalla tradizione classica, e sullo sviluppo di alcuni “topoi” letterari (la catabasi, l'avversione del saggio nei confronti del tiranno, il tribunale dei morti) all'interno di questo nuovo spazio utopico e provocatorio creato dall'autore. Infine, un'attenzione particolare è stata rivolta alla facies teatrale del “Cataplus”(tecniche drammatiche, scenografia, costumi di scena, maschere tipiche) e agli strumenti retorici utilizzati da Luciano per sollecitare l'immaginazione del pubblico e favorire la ricezione 'visiva' del dialogo.
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Valerio, Francesco <1985&gt. "Agazia Scolastico, Epigrammi : introduzione, testo critico e traduzione." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4623.

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Abstract:
La tesi offre una nuova edizione critica degli epigrammi di Agazia Scolastico, corredata di traduzione italiana. Nell’introduzione, dopo una rapida esposizione della vita dell’Autore e dei temi e motivi della sua produzione poetica, vengono discusse in dettaglio la metrica dei suoi epigrammi e la storia della tradizione delle raccolte epigrammatiche bizantine in cui essi sono tramandati.
This thesis provides a new critical edition of the epigrams of Agathias Scholasticus. The prolegomena discusse briefly the poet’s life and work and then offer a full scale analysis of the metrical features of the epigrams and an extensive investigation of the history of their text. An Italian prose translation of the epigrams is also given.
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Brotto, Giacomo <1997&gt. "Racconto di Rostam ed Esfandyār, traduzione e commento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21439.

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Abstract:
Lo Šāhnāme di Ferdowsi è stato convenzionalmente suddiviso in tre grandi sezioni: una prima parte “mitologica” nella quale si descrive la creazione del mondo e l’operato dei primi sovrani, i quali resero l’umanità ciò che è introducendo uno dopo l’altro i comportamenti caratteristici della società civilizzata, una seconda parte “eroica” che narra le gesta guerriere dei re e degli eroi leggendari che lottarono per millenni contro i nemici dell’Iran, in particolare i turanici di Afrāsyāb, e una terza parte “storica” che contiene racconti, seppur spesso frammisti a materiale leggendario, riguardanti personaggi storici come Alessandro Magno e i sovrani della dinastia sasanide. Il racconto di Rostam ed Esfandyār si colloca proprio al confine fra la seconda parte e la terza, fungendo per molti aspetti da riassunto delle prime due sezioni di questa “storia universale”. La contesa fra i due protagonisti è, infatti, scandita da una serie di discussioni che richiamano la maggior parte dei fatti precedenti. L’analisi di questo racconto, tradotto sulla base della nuova edizione critica completata nel 2008 dal prof. Ḵāleqi Moṭlaq, oltre a valorizzarne il notevole valore artistico, consente di mettere in evidenza alcuni aspetti fondamentali dell’opera di Ferdowsi, sia dal punto di vista stilistico sia da quello contenutistico. Il brano è stato scelto giacché esemplifica in modo eccellente sia l’uso che il poeta fa delle sue fonti e la sua propria arte retorica sia il modo in cui concepiva il suo capolavoro. Lungi dall’essere un semplice elogio cieco della regalità, lo Šāhnāme è infatti la rappresentazione dell’uomo, con tutti i suoi pregi, i suoi difetti, i suoi desideri e le sue paure.
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