To see the other types of publications on this topic, follow the link: Lingua francese.

Dissertations / Theses on the topic 'Lingua francese'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 dissertations / theses for your research on the topic 'Lingua francese.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse dissertations / theses on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Gozzi, Ilaria. "Lingua e identità: approfondimento sul ruolo della lingua francese in Algeria." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21324/.

Full text
Abstract:
Mi sono interessata alla situazione sociolinguistica dell’Algeria a seguito del mio Overseas a Montréal, Canada, dove sono entrata a contatto con persone francofone provenienti dall’Algeria. La maggior parte di loro, ho potuto conoscerla al corso di arabo, fatto che già di per sé ha attirato la mia curiosità: molti algerini (nel mio caso francofoni, ma non solo) parlano l’arabo dialettale e possono capire l’arabo standard, ma spesso non lo parlano e non lo scrivono. È proprio parlando con queste persone che sono stata introdotta al complesso panorama linguistico e sociolinguistico algerino e al ruolo che la lingua francese assume al suo interno. Per questo motivo ho deciso di approfondire la storia della lingua in Algeria per poi esplorarne il ruolo nella società e nella letteratura, per cercare di arrivare a delle conclusioni su come la lingua possa assumere le forme di strumento politico e identitario. Il presente lavoro si suddivide quindi in quattro capitoli: il primo è un’introduzione sul concetto di Francofonia, necessaria per inquadrare il contesto internazionale (linguistico, politico e culturale) in cui l’Algeria si inserisce in quanto paese, per l’appunto, francofono. Il secondo capitolo tratta invece la storia della lingua nel paese, dalla colonizzazione del XIX secolo fino a tempi più recenti. Il terzo capitolo riguarda il panorama sociolinguistico algerino e il ruolo che il francese vi assume, per poi spostare il focus sul campo della letteratura. Il quarto capitolo è dedicato alle conclusioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Melotto, Raoul <1975&gt. "L'ultima lingua. Studio sulla poesia francese di R. M. Rilke." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/43/1/tesi_Raoul.pdf.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Melotto, Raoul <1975&gt. "L'ultima lingua. Studio sulla poesia francese di R. M. Rilke." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/43/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Palli, Adele. "Il cyberlangage: una (r)evoluzione per la lingua e l'ortografia francese?" Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13755/.

Full text
Abstract:
In questo elaborato si è cercato di analizzare le caratteristiche principali del cyberlangage, nonché il linguaggio degli SMS francese, per riflettere circa la sua influenza o meno sulla lingua e sull'ortografia francese. Innanzitutto sono stati presentati i procedimenti utilizzati dal cyberlangage, che hanno l'obiettivo di ridurre l'estensione grafica delle parole, in modo da semplificarle e renderne più rapida la digitazione. In secondo luogo, si è analizzato il rapporto tra cyberlangage e ortografia del francese standard e, a partire da risultati di studi e ricerche, si è cercato di capire se il linguaggio degli SMS possa essere un'influenza negativa o meno sulle prestazioni ortografiche dei francesi e sui loro errori. Infine, ci siamo interrogati sulla possibilità di considerare il cyberlangage come un vero e proprio linguaggio codificabile, riflettendo su quelli che sono i suoi tratti principali e su cosa lo differenzia dalla lingua standard.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Cantacessi, Annabella <1995&gt. "Come “fare poesia” ed il valore che essa ricopre, in una lingua segnata in confronto ad una lingua orale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15394.

Full text
Abstract:
In Italia e nel resto del mondo, la poesia riveste un ruolo straordinario in ambito artistico-letterario. Sia la poesia che la narrazione in lingua dei segni sono tra le prove immediate e spontanee del modo in cui i Sordi elaborano la realtà, costruiscono la loro identità, percepiscono le proprie passioni, i propri sentimenti e i dolori legati alla situazione di esclusione nella quale sono coinvolti. Nessun testo scritto attraverso le parole è capace di raffigurare una poesia, solamente un testo segnato è la vera dimostrazione di come le mani possano comunicare un messaggio agli occhi e alla mente, mettendo in scena l’opera tramite il movimento delle mani e di altri espedienti quali il capo, il busto, le spalle, le espressioni del viso dando vita alla poesia. Il presente lavoro di tesi si prefigge l’obiettivo di studiare la tradizione poetica in una lingua orale come l’italiano e in una lingua segnata (LIS) avente come fonte d’ispirazione lo Haiku giapponese una delle forme letterarie più brevi al mondo. Caratterizzo da versi brevi ed essenziali, aventi una sintassi semplificata priva di nessi logici e parole cariche di simbolismo, è possibile osservare tracce di haiku nel celebre componimento poetico “Ed è subito sera” di S. Quasimodo e nella poesia segnata dalla poetessa sorda siciliana Rosaria Giuranna. Lo scopo primario è comprendere l’origine, l’evoluzione e le caratteristiche essenziali stilistiche impiegate dai poeti di una poesia orale e dai poeti di una poesia segnata.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Tommasi, Angela <1993&gt. "150° ANNIVERSARIO DELL'UNIVERSITÀ CA' FOSCARI: LA DIDATTICA DELLA LINGUA FRANCESE DALLA FONDAZIONE DELL'ATENEO AD OGGI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12810.

Full text
Abstract:
A 150 anni dalla fondazione del nostro Ateneo, la tesi ha lo scopo di ripercorrere le modalità secondo le quali, negli anni che intercorrono tra l'istituzione dell'Università ed i giorni nostri, la didattica della lingua francese è stata praticata. La tesi sarà composta principalmente da due parti. La prima, teorica, descriverà i mutamenti della didattica delle lingue avvenuti nel corso degli anni, analizzando quindi i metodi e gli approcci sviluppatisi nel corso del tempo, coloro che li hanno creati e le motivazioni che sono state all'origine delle loro idee. La seconda, invece, sarà focalizzata sulla didattica della lingua francese praticata nell'Università Ca' Foscari. Più precisamente, trattando singolarmente i primi 150 anni di vita dell'Ateneo (1868-2018), saranno elencate le identità dei professori ai quali spettava l'insegnamento (considerando i diversi ruoli esistenti), le loro pubblicazioni (quando presenti) e gli anni durante i quali hanno esercitato il loro ruolo; il titolo, il programma e la durata del corso; i testi di studio utilizzati per l'insegnamento e le modalità d'esame adottate per testare le competenze degli studenti, ed inoltre alcuni dati statistici, relativi maggiormente al numero di studenti iscritti ai corsi, alla loro provenienza, alle percentuali di promossi e bocciati e al profitto da essi raggiunto. (Questa attività di ricerca sarà condotta soprattutto tramite la consultazione di documenti presenti nell'archivio del Fondo Storico di Ateneo).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Servadei, Martina. "Il linguaggio della danza classica e il suo legame con la lingua francese." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

Find full text
Abstract:
Il presente elaborato analizza il linguaggio della danza classica accademica, un linguaggio universale codificato per la prima volta nella Francia del XVII secolo e rimasto inalterato per oltre quattro secoli. Questo linguaggio si avvale principalmente di una nomenclatura accademica in lingua francese con cui vengono denominati passi e movimenti tipici di questa disciplina. La ricerca intorno a questo linguaggio ha comportato che si ripercorressero, nel primo capitolo, gli avvenimenti più significativi della storia della danza classica, dalle origini alla sua diffusione nel mondo. Inoltre, sempre nel primo capitolo, sono trattati e approfonditi i linguaggi settoriali, in quanto si ritiene che quello della danza classica possa considerarsi come tale. Il secondo capitolo verte sulle fasi e sulla metodologia (incluse brevi interviste) utilizzata per rendere possibile la realizzazione delle schede terminologiche presentate nel terzo capitolo. Queste schede terminologiche, complete di una descrizione tecnica e della traduzione letterale di alcuni termini francesi, mostrano che gran parte della terminologia del vocabolario ballettistico conserva la propria versione originale in lingua francese, senza alcun tipo di mutamento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Koklis, Paraskevi <1966&gt. "La traduzione delle forme idiomatiche dal francese letterario in italiano: il caso di Amélie Nothomb." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2553/1/Koklis_Parask%C3%A9vi_tesi.pdf.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Koklis, Paraskevi <1966&gt. "La traduzione delle forme idiomatiche dal francese letterario in italiano: il caso di Amélie Nothomb." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2553/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Lambertini, Vincenzo <1986&gt. "Approccio linguistico e corpus-driven al proverbio italiano e francese: alla ricerca della forma perduta." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7727/1/lambertini_vincenzo_tesi.pdf.

Full text
Abstract:
Lo studio in oggetto è volto a reperire una metodologia di ricerca sui proverbi, basata su corpora linguistici e guidata dall’approccio corpus-driven. Il primo capitolo si concentra sull’analisi linguistica del proverbio, cercando di evidenziarne le principali caratteristiche e problematiche. Anzitutto, il proverbio è una frase e non un costituente come può essere l’espressione idiomatica. In secondo luogo, la sua semantica funziona su tre piani distinti: il proverbio, infatti, ha un significato composizionale, ma anche un significato paremiologico e, quando viene enunciato, veicola un messaggio. Nel secondo capitolo, dopo aver preso in esame il rapporto tra linguistica dei corpora e paremiologia, abbiamo cercato di reperire una metodologia di ricerca automatica di proverbi in grandi corpora linguistici come itWaC e frWaC, i due corpora utilizzati nell’ambito della presente ricerca. Prendendo spunto da altri studi in ambito fraseologico, abbiamo capito l’importanza di effettuare concordanze di marcatori di proverbio per ottenere proverbi. I marcatori di proverbio utilizzati sono stati la parola proverbio per l’italiano e la parola proverbe per il francese. Nel terzo e nel quarto capitolo, abbiamo illustrato dettagliatamente le tappe della nostra ricerca. L’analisi ha mostrato il vero funzionamento dei proverbi in contesto e ha evidenziato comportamenti molto interessanti, come la modifica e la creazione del proverbio. Nel complesso, lo studio mostra chiaramente che i proverbi sono ancora utilizzati e perfino creati, ecco perché la ricerca non può fermarsi. Inoltre, l’analisi dei dati reali può fare giungere a risultati non solo più precisi, ma anche innovativi.
This research aims at giving some methodological guidance for the study of proverbs through corpora. In the first chapter, the analysis of the linguistics of proverbs highlights their main characteristics. Firstly, they are sentences – not phrases; secondly, their semantics concerns three different levels, since they have a compositional meaning, a paremiological meaning and, when uttered, they convey a message. In chapter two, after highlighting the relationship between corpus linguistics and pariemology, I have searched for a methodology to automatically find proverbs in very big corpora, such as itWaC and frWaC, the two corpora used in this research. Drawing on studies from other fields, such as phraseology, I have realised that proverbs can be found through the concordance of their marker. In this research, these markers of proverbs are the words proverbio, for Italian proverbs, and proverbe, for French proverbs. Chapters three and four practically illustrate how our research has been carried out. The analysis has focused on identifying the main features characterizing our proverbs and their functioning in real contexts. In particular, great importance has been attached to variation and creativity in proverbs, proving that we are still modifying and inventing proverbs. This study clearly shows that proverbs are still in use, on the one hand, and that research on proverbs needs further and more thorough investigation, on the other. However, in order to obtain even more satisfying results, proverbs must be investigated using real data.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Lambertini, Vincenzo <1986&gt. "Approccio linguistico e corpus-driven al proverbio italiano e francese: alla ricerca della forma perduta." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7727/.

Full text
Abstract:
Lo studio in oggetto è volto a reperire una metodologia di ricerca sui proverbi, basata su corpora linguistici e guidata dall’approccio corpus-driven. Il primo capitolo si concentra sull’analisi linguistica del proverbio, cercando di evidenziarne le principali caratteristiche e problematiche. Anzitutto, il proverbio è una frase e non un costituente come può essere l’espressione idiomatica. In secondo luogo, la sua semantica funziona su tre piani distinti: il proverbio, infatti, ha un significato composizionale, ma anche un significato paremiologico e, quando viene enunciato, veicola un messaggio. Nel secondo capitolo, dopo aver preso in esame il rapporto tra linguistica dei corpora e paremiologia, abbiamo cercato di reperire una metodologia di ricerca automatica di proverbi in grandi corpora linguistici come itWaC e frWaC, i due corpora utilizzati nell’ambito della presente ricerca. Prendendo spunto da altri studi in ambito fraseologico, abbiamo capito l’importanza di effettuare concordanze di marcatori di proverbio per ottenere proverbi. I marcatori di proverbio utilizzati sono stati la parola proverbio per l’italiano e la parola proverbe per il francese. Nel terzo e nel quarto capitolo, abbiamo illustrato dettagliatamente le tappe della nostra ricerca. L’analisi ha mostrato il vero funzionamento dei proverbi in contesto e ha evidenziato comportamenti molto interessanti, come la modifica e la creazione del proverbio. Nel complesso, lo studio mostra chiaramente che i proverbi sono ancora utilizzati e perfino creati, ecco perché la ricerca non può fermarsi. Inoltre, l’analisi dei dati reali può fare giungere a risultati non solo più precisi, ma anche innovativi.
This research aims at giving some methodological guidance for the study of proverbs through corpora. In the first chapter, the analysis of the linguistics of proverbs highlights their main characteristics. Firstly, they are sentences – not phrases; secondly, their semantics concerns three different levels, since they have a compositional meaning, a paremiological meaning and, when uttered, they convey a message. In chapter two, after highlighting the relationship between corpus linguistics and pariemology, I have searched for a methodology to automatically find proverbs in very big corpora, such as itWaC and frWaC, the two corpora used in this research. Drawing on studies from other fields, such as phraseology, I have realised that proverbs can be found through the concordance of their marker. In this research, these markers of proverbs are the words proverbio, for Italian proverbs, and proverbe, for French proverbs. Chapters three and four practically illustrate how our research has been carried out. The analysis has focused on identifying the main features characterizing our proverbs and their functioning in real contexts. In particular, great importance has been attached to variation and creativity in proverbs, proving that we are still modifying and inventing proverbs. This study clearly shows that proverbs are still in use, on the one hand, and that research on proverbs needs further and more thorough investigation, on the other. However, in order to obtain even more satisfying results, proverbs must be investigated using real data.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Palazzeschi, Andrea. "O prazer da aprendizagem Il metodo Orsenna applicato all’insegnamento della lingua francese in Portogallo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7115/.

Full text
Abstract:
Il presente elaborato non è altro che un viaggio, o meglio una breve incursione, tra le parole e le lingue, il cui obiettivo è offrire uno sguardo d’insieme sull’originale metodo di insegnamento e apprendimento ludico sviluppato dal professore e diplomatico francese Erik Orsenna e sulle implicazioni che questo ha avuto sull’insegnamento del francese in Portogallo grazie all’opera svolta dal professore lusitano José Miranda. Con il supporto di grafici, biografie, interviste e traduzioni si tenterà quindi di svelare gli atout di questo metodo “dolce” e poco conosciuto, che mette al primo posto il piacere e la partecipazione attiva dello studente, e che è in grado di apportare non pochi vantaggi e spunti interessanti per la didattica delle lingue.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

NIEDDU, MARIA ELISABETTA. "La visione delle città delle Fiandre negli scrittori fiamminghi di lingua francese (1881-1922)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2013. http://hdl.handle.net/11584/266099.

Full text
Abstract:
This research aims to investigate the vision of the cities of Flanders, given by writers who belong to the same region but, for cultural reasons, wrote in a different language such as French. This language was the used language of the culture in the period that we analyzed, which is the great revival of Belgian literature of the 1880s up to the beginning of the First World War. This temporal distinction is due to the partial, but steady decline in the use of the French language by Flemish writers, and above all to a radical change of the thematic references by those writers who lived in a brutally occupied territory. It is necessary to present more precisely the corpus of the writers chosen for the proposed investigation. We analyzed different works by Georges Eekhoud, Max Elskamp, Camille Lemonnier, Maurice Maeterlinck, Georges Rodenbach and Émile Verhaeren. Cities involved in our analysis are the main cities of Flanders: Bruges, Antwerp, Ghent, Brussels, Leuven and Furnes. Our attention is focused on the cities of Bruges and Antwerp above all, because of their main presence in the Belgian literature in authors like Georges Rodenbach and Georges Eekhoud. They dedicated their entire works to these cities instead of offering precedence to cities like Ghent, Brussels, Leuven and Furnes which are regarded as young sisters cities to Bruges and Antwerp. We aim to analyze how these cities were seen by the writers chosen, which kind of relationship they have to each other and what role these cities play in the poetics of each author.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Vallini, Sara <1996&gt. "“Nice au fil des jours et des saisons de Francis Gag : une proposition de traduction.”." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18836.

Full text
Abstract:
La Francia è caratterizzata dalla presenza di molte lingue regionali sviluppatesi in diverse zone dell’Esagono, che sono sopravvissute nei secoli fino ad oggi. Tuttavia, nella nostra società la maggior parte di queste lingue è destinata purtroppo a scomparire, una tra tutte è la lingua nizzarda. In questo elaborato, dal titolo La langue nissarde de Francis Gag : une proposition de traduction, si andrà ad investigare sotto diversi aspetti questa lingua al fine di trasmettere la sua importanza e di suscitarne interesse anche in Paesi diversi dalla sua madrepatria, come per esempio in Italia. Partendo da un’analisi linguistica, si andrà ad evidenziare la problematica che caratterizza le lingue regionali francesi comparandola con la situazione italiana, per poi soffermarsi sull’oggetto di tesi, la lingua nizzarda. Al fine di supportare le affermazioni su cui si basa questo lavoro, è stata condotta un’indagine statistica di rapporto tra questa lingua e gli abitanti di Nizza. Dopo aver riportato il contesto attuale e le relative problematiche, si procederà attraverso un focus sulla letteratura occitana ad esaltarne il lato storico e l’importanza che aveva nel passato. La tesi termina con la traduzione del testo Nice au cours des jours et des saisons. Francis Gag à la rencontre de ses souvenirs con l’obiettivo di mantenere viva la lingua e sensibilizzare altre culture, come quella italiana, verso il valore delle lingue regionali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

ROMAGNOLI, ELISA. "LA TERMINOLOGIA FRANCESE DELLA SMART CITY: SVILUPPO NEOLOGICO E DINAMICHE PLURILINGUI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10794.

Full text
Abstract:
Questo lavoro presenta uno studio comparativo dei principali caratteri della terminologia specialistica della Smart City in lingua francese, italiana e inglese, e si propone di approfondire la conoscenza dell’ambito disciplinare in analisi. Viene adottato un modello descrittivo ampio, fondato su diversi approcci metodologici. Lo studio è articolato in tre parti, precedute da una premessa dedicata all’analisi diacronica del termine urbanisme. La prima sezione ha lo scopo di delineare e definire il concetto di Smart City, con particolare riguardo alle motivazioni dell’emergere di tale modello urbano all’inizio del XXI secolo, ai principali soggetti coinvolti nella sua realizzazione e al contenuto semantico-retorico che nel tempo ha acquisito l’aggettivo smart, epiteto tutt’altro che neutro o alla moda. Successivamente vengono esaminate la neologia specialistica e le politiche linguistiche romanze: dopo i riferimenti teorici, si procede alla verifica delle potenzialità neologiche delle lingue francese e italiana in relazione alle neoformazioni inglesi nel settore specifico della Smart City. Infine, la terza parte è dedicata alla costruzione di una risorsa terminologica – un glossario plurilingue, allegato al lavoro – intesa come contributo alla definizione e alla divulgazione del concetto di Smart City. In conclusione, si ripercorrono i risultati salienti della ricerca e si delineano ulteriori prospettive di indagine.
This work presents a comparative study of the main features of Smart City terminology in French, Italian and English, and it aims at deepening the knowledge of the disciplinary field analysed. A broad descriptive model is adopted, based on several methodological approaches. The study is divided into three parts, preceded by a preface with the diachronic analysis of the French term urbanisme. The first section aims at outlining and defining the Smart City concept, with particular emphasis on the causes of the emergence of this urban model at the beginning of the 21st century, its main stakeholders, and the semantic-rhetoric content of the adjective smart, which is far from being a neutral or fashionable label. Then, terminological neology and normalization in the Romance languages are investigated: the theoretical framework is followed by the study of the neological potential of French and Italian compared to the new English terms appearing in the Smart City domain. Finally, the third part focuses on realizing a terminological resource – a multilingual glossary, in annex – which is designed as a contribution to the definition and dissemination of the Smart City concept. The conclusion includes the main research outcomes and further perspectives of study.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

ROMAGNOLI, ELISA. "LA TERMINOLOGIA FRANCESE DELLA SMART CITY: SVILUPPO NEOLOGICO E DINAMICHE PLURILINGUI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10794.

Full text
Abstract:
Questo lavoro presenta uno studio comparativo dei principali caratteri della terminologia specialistica della Smart City in lingua francese, italiana e inglese, e si propone di approfondire la conoscenza dell’ambito disciplinare in analisi. Viene adottato un modello descrittivo ampio, fondato su diversi approcci metodologici. Lo studio è articolato in tre parti, precedute da una premessa dedicata all’analisi diacronica del termine urbanisme. La prima sezione ha lo scopo di delineare e definire il concetto di Smart City, con particolare riguardo alle motivazioni dell’emergere di tale modello urbano all’inizio del XXI secolo, ai principali soggetti coinvolti nella sua realizzazione e al contenuto semantico-retorico che nel tempo ha acquisito l’aggettivo smart, epiteto tutt’altro che neutro o alla moda. Successivamente vengono esaminate la neologia specialistica e le politiche linguistiche romanze: dopo i riferimenti teorici, si procede alla verifica delle potenzialità neologiche delle lingue francese e italiana in relazione alle neoformazioni inglesi nel settore specifico della Smart City. Infine, la terza parte è dedicata alla costruzione di una risorsa terminologica – un glossario plurilingue, allegato al lavoro – intesa come contributo alla definizione e alla divulgazione del concetto di Smart City. In conclusione, si ripercorrono i risultati salienti della ricerca e si delineano ulteriori prospettive di indagine.
This work presents a comparative study of the main features of Smart City terminology in French, Italian and English, and it aims at deepening the knowledge of the disciplinary field analysed. A broad descriptive model is adopted, based on several methodological approaches. The study is divided into three parts, preceded by a preface with the diachronic analysis of the French term urbanisme. The first section aims at outlining and defining the Smart City concept, with particular emphasis on the causes of the emergence of this urban model at the beginning of the 21st century, its main stakeholders, and the semantic-rhetoric content of the adjective smart, which is far from being a neutral or fashionable label. Then, terminological neology and normalization in the Romance languages are investigated: the theoretical framework is followed by the study of the neological potential of French and Italian compared to the new English terms appearing in the Smart City domain. Finally, the third part focuses on realizing a terminological resource – a multilingual glossary, in annex – which is designed as a contribution to the definition and dissemination of the Smart City concept. The conclusion includes the main research outcomes and further perspectives of study.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Tombolini, Annalisa <1971&gt. "ANALYSE DES ERREURS DANS LA PRODUCTION ORALE EN FRANÇAIS LANGUE ÉTRANGÈRE. Étude de cas: tutorat pour étudiants italophones du français langue étrangère à l’Université Ca’ Foscari de Venise." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2448.

Full text
Abstract:
La tesi propone un’analisi degli errori rilevati in un corpus di produzione orale in lingua francese durante l’attività di tutorato per gli studenti italiani presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia nell’anno accademico 2012-2013. La riflessione si situa da una parte nel campo dell’acquisizione-apprendimento del francese come lingua straniera e dall’altra nel campo della glottodidattica. Alla luce delle numerose ricerche di psicolinguistica e di glottodidattica nella seconda metà del XX secolo, è stata costituita una griglia di analisi di tipo descrittivo-interpretativo adatta al nostro caso di studio. Questo strumento consente di rilevare e di descrivere gli errori, di osservarne la natura e di identificarne possibili cause. I risultati dell’analisi mostrano come la comprensione degli errori può guidare nelle risposte agli interrogativi dei ricercatori sui rapporti tra lingua materna e lingua di apprendimento e sulle reazioni da adottare in risposta agli errori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Bertoni, Matteo <1993&gt. "De l’Afrique francophone à l’Italie : particularités phonétiques et prosodiques du français et de l’italien parlés par des immigrés d’Afrique de l’Ouest en Italie." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13596.

Full text
Abstract:
Ce mémoire de master explore la façon dont le français et l’italien sont parlés par les citoyens francophones de l’Afrique Occidentale (en particulier du Burkina-Faso, du Sénégal et de la Cote d’Ivoire) immigrés en Italie. Dans la première partie nous ferons le point sur la situation historique et sociolinguistique de l’Afrique subsaharienne, afin de comprendre quelles sont les langues qui influencent la prononciation du français, maîtrisé dans ces pays soit comme langue seconde soit comme langue étrangère. Puis, à partir de ces considérations, nous analyserons les aspects phonétiques et prosodiques spécifiques du français parlé par un groupe d’africains francophones résidant en Italie, en tenant compte de la prononciation « standard » de leurs pays d’origine. Nous utiliserons pour cela le protocole de recueil des données établi par le groupe de recherche PFC. Dans la troisième partie nous observerons l’italien parlé par les mêmes participants, qui l’ont appris comme langue étrangère - ou seconde s’il s’agit d’enfants d’immigrés. En reprenant la structure appliquée dans la partie précédente, nous examinerons les particularités phonétiques et d’intonation de l’italien parlé par l’échantillon d’analyse. Nous comparerons les versions africaines de ces deux langues cibles en essayant de dégager les similitudes et les divergences en faisant l’hypothèse que la connaissance du français impacte également certaines réalisations phonétiques de l’italien.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Tanzi, Valentina <1994&gt. "Il suono della morte. Traduction du roman policier Madame la Mort de l'auteur belge Stanislas-André Steeman." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13860.

Full text
Abstract:
La mia tesi consiste nella traduzione di un romanzo poliziesco dal francese all'italiano. Il romanzo è stato scritto da Stanislas-André Steeman, un autore belga che scriveva in francese. Questo romanzo è inedito in Italia, quindi la mia è la prima traduzione del testo disponibile. Il mio intento non è solo quello di proporre la traduzione di un romanzo sconosciuto in Italia, ma anche quello di riproporre al pubblico di lettori un autore ormai dimenticato all'estero, anche se agli inizi del ‘900 la sua fama era in un certo senso internazionale. Steeman è ritenuto uno degli autori di romanzi polizieschi più dotati, questo soprattutto grazie al suo più conosciuto romanzo poliziesco L’assassin habite au 21, un classico della letteratura belga. In realtà Steeman ha avuto un riconoscimento in patria del suo talento solo dopo la sua morte, la mancanza di questo riconoscimento lo turbò al punto che passò gli ultimi otto anni della sua vita in depressione e in esilio. Quando ho iniziato il lavoro di traduzione la mia idea era di evidenziare le espressioni del francese belga all'interno del testo, ma durante il lavoro mi sono resa conto che l’autore scriveva in francese standard anche se utilizzava molte parole, espressioni, similitudini e metafore ormai fuori uso oppure inventate da lui; quindi il lavoro di traduzione ha richiesto molta attenzione ma anche molta fantasia per cercare di mantenere gli stessi giochi di parole e il senso che l’autore voleva dare al discorso attraverso l’uso di queste espressioni. Per questo prima di presentare la mia traduzione spiego al lettore i differenti approcci alla traduzione e quelli scelti da me per tradurre un testo di questo tipo. Prima di tradurre il testo ho ricercato, attraverso l’uso di saggi di linguistica, varie teorie della traduzione alle quali ispirarmi per la mia traduzione. Alla fine ho deciso di fare una traduzione che restasse fedele al senso che l’autore voleva dare, quindi la mia non è stata una traduzione parola-per-parola. Prima di procedere con la traduzione ripercorro in breve la storia del romanzo poliziesco. Per questo tipo di lavoro ho utilizzato diversi saggi che illustrano la storia del genere, le fonti sono state numerose e per questo ho scelto di riportare soprattutto gli elementi comuni ai vari testi storico-critici, ma ho usato come testo di supporto il saggio di Del Monte che ripercorre la storia del genere poliziesco in Europa. Il romanzo "Madame la Mort" di Steeman viene inoltre analizzato sia da un punto di vista linguistico e stilistico che contenutistico. Per questo tipo di analisi ho utilizzato saggi di linguistica e dizionari (cartacei e online) e, per quanto riguarda l’analisi del romanzo in quanto appartenente al genere poliziesco, ho utilizzato il testo di Ilaria Crotti "La “detection” della scrittura: modello poliziesco ed attualizzazioni allotropiche nel romanzo del Novecento" e le venti regole da rispettare per scrivere un buon poliziesco suggerite da Van Dine. Un ultimo capitolo della mia tesi è dedicato alle mie conclusioni, quello che voglio dimostrare è che Steeman è davvero un grande scrittore di polizieschi anche se oscurato da sempre dal suo concittadino e collega Georges Simenon; i due giocano in maniera differente con lo stesso genere adoperando prospettive differenti. Inoltre vorrei portare l’attenzione sul concetto di paraletteratura. Quella della paraletteratura è una categoria ampia nella quale vengono inseriti tutti quei generi ritenuti minori come il romanzo poliziesco, il fumetto, il romanzo fantascientifico, il romanzo rosa… Quello sul quale mi piacerebbe far riflettere il lettore è che non dovrebbe esistere una demarcazione tra letteratura maggiore (grandi Classici) e letteratura minore, ma che esistono libri ben scritti e libri scritti male.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Carbonieri, Anna <1994&gt. "Approche culturelle et interculturalité dans l’éducation littéraire en langue française." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13918.

Full text
Abstract:
La ricerca presenta il quadro teorico e le possibili applicazioni dell’insegnamento della letteratura francese tramite un approccio culturale. Lo scopo è individuare le principali difficoltà e i vantaggi di tale approccio così come le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per la trasmissione della cultura letteraria e artistica, a partire da un approfondimento sul concetto di cultura nell’ambito dell’educazione e dalle sfide che presenta l’educazione letteraria oggi. L’analisi delle specificità dell’antologia culturale di lingua francese Avenir permetterà poi di fare riferimento ad un caso pratico di applicazione dell’approccio culturale. Infine, verranno presentate delle proposte operative utilizzando un testo letterario e una sequenza cinematografica come strumenti didattici per la trasmissione di competenze interculturali. La letteratura e il cinema costituiscono infatti degli strumenti privilegiati per la realizzazione di una didattica che favorisca la presa di coscienza da parte degli studenti della propria identità culturale in rapporto con altre culture.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Cabiddu, Francesca <1992&gt. "Alcune strategie per l'apprendimento di discenti Sordi segnanti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15283.

Full text
Abstract:
Durante il mio percorso accademico ho avuto la possibilità di lavorare con degli studenti sordi segnanti come assistente e supporto allo studio. Una volta terminato il tirocinio ho continuato a seguire questi ragazzi sia a scuola che in convitto e attraverso delle ricerche ho potuto utilizzare delle strategie che li aiutasse nell'apprendimento delle diverse materie. Ho creato dei materiali didattici e descritto le strategie che ho utilizzato. Ho utilizzato questi materiali con ciascuno di loro in modo differente, perché ogni discente è differente ed è compito del docente guidarlo durante il suo percorso di studi e renderlo una persona consapevole, capace di ragionare con la propria testa e con capacità di problem solving. Il docente, utilizzando tutte le strategie di sua conoscenza e adattandole alle esigenze di ciascun discente, lo guida ad essere protagonista del proprio sapere ed un cittadino migliore.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Nessi, Michela <1994&gt. "Troys syllabes de sang. Une traduction de Diên Biên Phù de Marc Alexandre Oho Bambe." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15903.

Full text
Abstract:
L’obiettivo di questa tesi è quello di proporre la traduzione in italiano di alcuni capitoli Diên Biên Phù, primo romanzo del poeta slameur Marc Alexandre Oho Bambe, pubblicato nel 2018. Abbiamo scelto questo testo perché presenta una fusione tra prosa e poesia che dona un effetto stilistico particolare: cercheremo, in effetti, di giustificare in modo dettagliato la strategia traduttiva adottata durante il lavoro attraverso l'analisi delle tecniche di adattamento, trasposizione, modulazione e, infine, trascrizione. La tesi è costituita da un primo capitolo che si occupa sia della descrizione della battaglia di Ðiên Biên Phù che di dare una visione globale della produzione letteraria che la riguarda. Il secondo capitolo analizza il romanzo nella sua totalità mentre gli ultimi due capitoli riguardano la traduzione e il suo commento: quest’ultimo espone le problematiche riscontrate durante il processo traduttivo e spiega i cambiamenti che il testo d’origine ha subìto nella versione italiana.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Schiavo, Ilaria <1994&gt. "Une traduction de " Reines de la France" de Jean Cocteau." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15959.

Full text
Abstract:
L’elaborato propone una traduzione di alcuni capitoli della raccolta di ritratti " Reines de la France " di Jean Cocteau, apparsa nel 1952 . L’autore presenta, attraverso delle tanto descrizioni brevi quanto efficaci, delle figure femminili che hanno lasciato un segno indelebile nella storia e nella cultura francese . Attraversa le epoche passate, descrivendo Giovanna D’Arco e Sarah Bernhardt, la regina Maria Antonietta e l’imperatrice Giuseppina Bonaparte : nonostante ciò, le regine sono accomunate dalla consapevolezza del loro potere, del loro valore . L’approccio all’opera " Reines de la France " non si limita tuttavia alla trasposizione di questi ritratti in lingua italiana : l’esercizio di traduzione permette di conoscere l’idéal féminin di Jean Cocteau, influenzato dal contesto nel quale vive e lavora : precisamente l’élite artistica, culturale e letteraria a Parigi durante il ventesimo secolo . In questo ambiente, conosce donne influenti come Misia Sert e Coco Chanel : il loro riflesso sembra trasparire dai ritratti delle donne che le hanno precedute . Il primo capitolo, che precede la traduzione, è appunto dedicato all’effervescente milieu nel quale l’autore è inserito, milieu nel quale spicca proprio Mademoiselle Chanel, couturière, ma anche amica, collaboratrice e mecenate degli artisti . Infine, un commento presenta ed illustra le scelte compiute nella traduzione .
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Ambrogio, Giorgia <1996&gt. "Traduction et analyse de quelques chapitres de “Forêt contraire” d’Hélène Frédérick." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17656.

Full text
Abstract:
L’elaborato propone una traduzione e analisi di alcuni capitoli del romanzo “Forêt contraire” di Hélène Frédérick pubblicato nel 2014. L’autrice del romanzo oggetto di questo lavoro di tesi fa un particolare uso della lingua a sostegno delle tematiche sviluppate nel racconto. L’intento del mio lavoro è quello di andare a individuare queste particolarità linguistiche e tradurre il testo in modo tale che il nesso tra il contenuto letterario e la base linguistica non venga meno. Il lavoro si articolerà in tre parti. La prima consiste in un’analisi letteraria volta a presentare il testo nelle sue principali tematiche. Questa parte offrendo un’interpretazione del romanzo si rivela utile ai fini della traduzione. Nella seconda parte verrà proposta una traduzione ad una parte dei capitoli del romanzo scelti secondo due criteri: offrire una visione d’insieme del romanzo e dare degli spunti di riflessione linguistica e letteraria. La traduzione sarà seguita da un’analisi della metodologia traduttiva e delle problematiche riscontrate.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Boschetti, Marco <1994&gt. "Un arbre familial: une traduction de « Toutes les familles heureuses » de Hervé Le Tellier." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17768.

Full text
Abstract:
La presente tesi propone una traduzione dal francese all’italiano dell’autobiografia “Toutes les familles heureuses” di Hervé Le Tellier, preceduta da un’analisi dettagliata dell’autore e dell’insieme delle sue opere. L’elaborato si suddivide in tre capitoli principali. Il primo esamina il contesto letterario d’appartenenza di Le Tellier, ponendo particolare attenzione al legame con l’Ouvroir de Littérature Potentielle (Oulipo) e all'autobiografia oggetto di questa tesi. Detta analisi introduce a priori delle coordinate utili alla comprensione del lavoro di traduzione esposto nei capitoli successivi. In particolare, il secondo capitolo propone la traduzione di “Toutes les familles heureuses” nei suoi capitoli I, II, IV, X, XIII, XVIII. Infine, il terzo capitolo presenta un commento che individua ogni tipo di problematica riscontrata durante il lavoro di traduzione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Dall'Oglio, Giulia <1996&gt. "La définition d’une écriture : une traduction de Nous deux de Nicole Malinconi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18847.

Full text
Abstract:
L’oggetto di questa tesi è lo studio delle strategie traduttive di un estratto del racconto Nous deux della scrittrice belga Nicole Malinconi. Nel primo capitolo, si cerca di definire un profilo della sua poetica, rispetto alla letteratura belga contemporanea, al contesto storico belga moderno e alla corrente del Nouveau Roman. Nel secondo capitolo, si presenta la traduzione insieme al testo in lingua originale. Nel terzo capitolo, alla luce dei precedenti studi sulla traduzione affrontati da Pierangela Diadori, Umberto Eco e Georges Mounin, il commento alla traduzione farà chiarezza sulle tappe del passaggio dal testo di partenza in lingua francese al testo di arrivo in lingua italiana, sottolineando inoltre i caratteri diatopici del contesto linguistico belga e le particolarità stilistiche della scrittura di Malinconi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Berlose, Ilaria <1995&gt. "Le genre en traduction : Stratégies et enjeux dans les traductions féministes d'« Elle serait la première phrase de mon prochain roman » de Nicole Brossard." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18921.

Full text
Abstract:
The “écriture au féminin” - in English “writing in the feminine” - was born in the late 1970s, in Quebec, when several Quebecker women writers began creating feminist works, showing the feminine in language and introducing radical feminist topics. The aim of this literary movement was to subvert the patriarchy, which continued to permeate society, through the affirmation of women in language and in literature. Within this framework, the figure of the “feminist woman translator” developed in Quebec, in parallel to the “écriture au féminin”, in order to spread this new feminist message, starting from Anglophone Canada. Nowadays, in addition to the French and the English versions of these works, the number of feminist translations in other languages is growing. After an historical excursus on this literary movement and its related translation current, an initial section of this work will be dedicated to the classification of the feminist translation strategies suggested by Susanne de Lotbinière-Harwood in her manifesto “Re-Belle et Infidèle / The Body Bilingual”. Then, this research will continue with a cross-language analysis of the trilingual edition “Elle serait la première phrase de mon prochain roman / She Would Be the First Sentence of My Next Novel / Sie wäre der erste Satz meines nächsten Romans” of Nicole Brossard, published in 2002 by the University Leopold-Franzens of Innsbruck. In conclusion, a final chapter will propose a variety of feminist translation strategies which could be used in an Italian translation of Brossard’s work, with a view to continue the reflection on the feminist translation into the Italian language.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Schileo, Anna <1996&gt. "À l’écoute du vers. Une traduction du « Testament de Borée » de Jacques Réda." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19705.

Full text
Abstract:
Nella presente tesi di laurea magistrale si propone la traduzione dal francese all'italiano di un estratto dell'opera di Jacques Réda intitolata “Le Testament de Borée” (2020). Trattandosi di un testo poetico con precise caratteristiche formali e di contenuto, si discuterà sulla possibilità di realizzarne una traduzione che rappresenti una soluzione intermediaria tra il rispetto degli elementi del testo originale e la sperimentazione a partire da essi. Il lavoro si articola in quattro capitoli. Nel primo si farà un'introduzione ai tratti essenziali della poesia e ai punti di vista sulla traduzione poetica, mettendone in luce la complessità. Nel secondo capitolo si tratterà dell'autore Jacques Réda, della sua esperienza nell'ambito della poesia francese contemporanea e della sua opera oggetto della tesi. L'estratto del testo originale (ossia l'introduzione e una parte del Testamento, fino alla strofa n. 49 compresa) e la relativa traduzione saranno inclusi nel terzo capitolo. Infine, l’ultimo capitolo sarà dedicato al commento dettagliato sulle difficoltà riscontrate e sulle scelte adottate nel processo traduttivo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Piotto, Valentina <1993&gt. "Traduire à plisieurs : une nouvelle approche à la traduction entre pluralité et collaboration." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20149.

Full text
Abstract:
La storia della traduzione, soprattutto a partire dall’epoca Rinascimentale, associa troppo spesso al processo traduttivo una visione solitaria, individuale; in quest’ottica, la traduzione è vista come prodotto di un singolo soggetto operante. Tuttavia, nonostante l’immagine del traduttore sia spesso associata a quella di un eremita circondato da libri, occorre sottolineare la dimensione sociologica, propria del processo traduttivo, in cui pluralità e collaborazione sono i due termini chiave. La traduzione collaborativa non è certamente un’invenzione recente, e tuttavia non è che un campo emergente nel cosmo traduttologico. Proprio questa è dunque la motivazione alla base di questa ricerca: l’esplorazione di questo nuovo approccio alla traduzione che sta cercando di affermarsi in una nuova era tecnologica. Nello specifico, cercheremo quindi di affrontare l’argomento presentando, sinteticamente, la nascita della pratica di traduzione e dello sviluppo della stessa in ambito italiano, quindi parleremo della figura del traduttore come singolo attore. Passeremo poi alla traduzione collaborativa e al suo sviluppo, cercando di presentarne le diverse possibili forme. Uno spazio sarà inoltre dedicato al recente apporto della tecnologia e della rivoluzione digitale alla traduzione collaborativa, con la presentazione delle diverse piattaforme, ad hoc o meno, che possono essere utilizzare in questo nuovo approccio. Infine, come esempio, verrà presentato il progetto di traduzione collaborativa sviluppatosi all’interno della rassegna di Ca’ Foscari “Incroci di Civiltà”, che ha portato alla traduzione e alla pubblicazione nella collana di Cafoscarina dell’opera Brexit di James Noël.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Cazzaro, Martina <1996&gt. ""Les gens du Balto" : proposition de traduction et commentaire." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20303.

Full text
Abstract:
Il seguente lavoro ha lo scopo di offrire una parte di traduzione del romanzo intitolato “Les gens du Balto” (Hachette, 2008), un’opera inedita redatta da Faïza Guène, autrice francese contemporanea di seconda generazione, di origine algerina e una dei rappresentanti della letteratura beur. In particolare, questa tesi contribuisce a far comprendere quali sono gli aspetti linguistici e culturali cruciali per una comprensione totale di questo romanzo da parte di un lettore italiano. In primo luogo, questo lavoro presenta una prima parte teorica che contestualizza il lavoro attraverso un excursus sulla vita e le opere della scrittrice, le linee generali che caratterizzano la menzionata letteratura beur, andando ad esaminare in seguito in che misura quest’opera narrativa condivide degli elementi con il romanzo di periferia. In secondo luogo, ci si focalizzerà sul romanzo al centro del nostro studio, sottolineando gli aspetti che rivelano lo stile discorsivo del romanzo, caratterizzante la pressoché totalità di questo; inoltre, si cercherà di analizzare quali aspetti lo avvicinano al romanzo giallo e gli elementi che permettono che questo testo stabilisca una comunicazione tra i lettori e questo romanzo che abbiamo definito corale. Dopo aver fornito la nostra proposta di traduzione dei primi capitoli, si giustificheranno alcune scelte di traduzione attraverso un capitolo dedicato ad un commento dettagliato. Il romanzo si distingue per l’utilizzo di un registro lingusitico informale che si allontana dal francese standard e che rende questo romanzo una fonte letteraria molto interessante da un punto di vista sia linguistico che culturale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Demaio, Beatrice <1996&gt. "J’écoute, je traduis, j’apprends. Proposition de traduction en italien et de didactisation de la série audio « L’Épopée Temporelle » de Cyprien Iov." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20972.

Full text
Abstract:
Lo scopo principale della presente tesi è di proporre la traduzione della serie audio intitolata "L'Epopée Temporelle", prodotta da Cyprien Iov. Questa proposta di traduzione verrà inquadrata in ottica pedagogica, al fine di creare una coerente implementazione didattica della stessa in linea con le moderne teorie sull’apprendimento linguistico. Il nostro lavoro consisterà nella valutazione dello stretto rapporto tra la pratica di traduzione e la didattica delle lingue straniere. Questa indagine ci permetterà di riscoprire le potenzialità della traduzione, da tempo dimenticate dalla scena educativa moderna. Si passeranno in rassegna i punti di forza delle teorie contemporanee glottodidattiche e si andranno a rivedere in correlazione con l'attività di traduzione, al fine di trovare delle soluzioni plausibili ed efficaci per una sua rivisitazione. Infine, si passerà alla pratica: si propone la traduzione in italiano di alcuni episodi tratti dalla serie audio in quanto strumento didattico da utilizzare in classe per promuovere un apprendimento significativo della lingua e della cultura francese.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Iacampo, Simona <1997&gt. "« Toutes les couleurs de la nuit ». « Kétala » de Fatou Diome : traduction italienne, commentaire et analyse littéraire." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21392.

Full text
Abstract:
Fatou Diome è una scrittrice d’espressione francese e di origini senegalesi che, nelle sue novelle e romanzi, dipinge la società africana contemporanea in rapporto con la realtà occidentale. Al pari degli “enfants de la postcolonie”, si confronta con diversi spazi di appartenenza e riesce a prenderne les distanze per lodarne le ricchezze e criticarne i difetti. Il romanzo "Kétala" è stato pubblicato nel 2006 e spicca per molti versi tra le opere dell’autrice. Attraverso la sua scrittura, che oscilla tra il linguaggio poetico e la riproduzione della lingua parlata, Fatou Diome combina riferimenti alla tradizione africana, come l'animismo e l'oralità, con il tema dell'immigrazione in Francia e la questione femminile, affrontando anche temi come l'omosessualità, la prostituzione, la morte e la memoria. La traduzione in italiano del prologo e del primo capitolo ci offre la possibilità di analizzare in profondità il testo e i temi trattati. La traduzione è anticipata da un'introduzione letteraria che mira a presentare l'opera collocandola nel suo contesto letterario e soprattutto a dare al lettore italiano le chiavi di lettura per comprenderla meglio. Attraverso il commento personale, motiviamo le nostre scelte di traduzione fatte in funzione del testo originale. In particolare, sono molti gli aspetti linguistici e gli effetti stilistici che pongono problemi nella traduzione, come i "realia" africani, i giochi di parole, i riferimenti culturali africani e francesi e la presenza dell’oralità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

SAVONA, Alessandra. "I metalinguaggi del tradurre. Per un Lessico critico multilingue del metalinguaggio traduttologico. Inglese, Francese, Italiano." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/90824.

Full text
Abstract:
A metà strada fra gli studi traduttologici e quelli lessicologici la tesi presenta un forte carattere interdisciplinare, che copre la traduttologia, la linguistica,la lessicologia, la sociologia, l'antropologia e la letteratura comparata, ed è tesa a mettere in luce gli aspetti metariflessivi nell'analisi dei metadiscorsi sul tradurre. Il lessico critico multilingue, che forma la parte centrale del lavoro, si articola in otto entrate terminologiche in cui i concetti presi in esame vengono analizzati a livello sincronico, diacronico, interlinguistico e interculturale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

TALLARICO, GIOVANNI LUCA. "La dimensione interculturale nei dizionari bilingue italiano-francese." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/908.

Full text
Abstract:
Le tesi è volta a esplorare la dimensione interculturale nei dizionari bilingue italiano-francese. La prima parte propone un approccio teorico alla questione. Prendendo le mosse da una ridefinizione delle nozioni di cultura e interculturalità, un excursus storico permette di delineare le relazioni tra lingue e culture. Vengono affrontati in seguito temi come lo statuto epistemologico della lessicografia bilingue e i suoi rapporti con la linguistica; le aporie derivanti dal concetto di equivalenza; la specificità della traduzione nei dizionari bilingue; gli apporti della semantica alla lessicografia. Un’attenzione particolare viene rivolta alle nozioni di scarto semantico, referenziale e culturale e alle lacune lessicali. Ci siamo infine concentrati sul fenomeno della connotazione e su alcune tradizioni di ricerca che sottolineano il valore culturale della lingua. La seconda parte è incentrata sullo studio del corpus. L’analisi è stata effettuata sulla lettera A dei quattro dizionari presi in esame (Boch, Garzanti, Hachette-Paravia, Larousse). Si è cercato innanzitutto di sottolineare il valore e la tipologia degli scarti prodotti nell’equivalenza, in particolare di quelli culturali. In seguito, ci si è soffermati sugli esempi a funzione culturale. Infine, un esame delle note culturali e di alcuni falsi prestiti ha consentito di apportare un ulteriore contributo alla problematica.
Our thesis aims at exploring the intercultural dimension in Italian-French bilingual dictionaries. The first part represents a theoretical approach to the issue. A definition of the concepts of culture and cross-cultural precedes a study of the relationships between languages and cultures. After that, the following themes are dealt with: the epistemological status of bilingual lexicography and its relationships with linguistics; the semantic hindrances to equivalence; the peculiarity of translation in bilingual lexicography; the contributions of semantics to lexicography. Special attention is also given to the concepts of semantic, referential and cultural gaps and to the lexical gaps in general. In the last two chapters, the focus shifts to connotation and to some approaches that stress the importance of cultural values in language. The second part is a corpus-based study on the letter A of four Italian-French contemporary dictionaries (Boch, Garzanti, Hachette-Paravia, Larousse). We have tried, in particular, to emphasize the role and the typology of the gaps occurring in the equivalence, especially of cultural gaps. Then, we focus on culture-bound examples. Finally, we deal with cultural notes and some false borrowings in Italian, in order to show other aspects of equivalence.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

TALLARICO, GIOVANNI LUCA. "La dimensione interculturale nei dizionari bilingue italiano-francese." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/908.

Full text
Abstract:
Le tesi è volta a esplorare la dimensione interculturale nei dizionari bilingue italiano-francese. La prima parte propone un approccio teorico alla questione. Prendendo le mosse da una ridefinizione delle nozioni di cultura e interculturalità, un excursus storico permette di delineare le relazioni tra lingue e culture. Vengono affrontati in seguito temi come lo statuto epistemologico della lessicografia bilingue e i suoi rapporti con la linguistica; le aporie derivanti dal concetto di equivalenza; la specificità della traduzione nei dizionari bilingue; gli apporti della semantica alla lessicografia. Un’attenzione particolare viene rivolta alle nozioni di scarto semantico, referenziale e culturale e alle lacune lessicali. Ci siamo infine concentrati sul fenomeno della connotazione e su alcune tradizioni di ricerca che sottolineano il valore culturale della lingua. La seconda parte è incentrata sullo studio del corpus. L’analisi è stata effettuata sulla lettera A dei quattro dizionari presi in esame (Boch, Garzanti, Hachette-Paravia, Larousse). Si è cercato innanzitutto di sottolineare il valore e la tipologia degli scarti prodotti nell’equivalenza, in particolare di quelli culturali. In seguito, ci si è soffermati sugli esempi a funzione culturale. Infine, un esame delle note culturali e di alcuni falsi prestiti ha consentito di apportare un ulteriore contributo alla problematica.
Our thesis aims at exploring the intercultural dimension in Italian-French bilingual dictionaries. The first part represents a theoretical approach to the issue. A definition of the concepts of culture and cross-cultural precedes a study of the relationships between languages and cultures. After that, the following themes are dealt with: the epistemological status of bilingual lexicography and its relationships with linguistics; the semantic hindrances to equivalence; the peculiarity of translation in bilingual lexicography; the contributions of semantics to lexicography. Special attention is also given to the concepts of semantic, referential and cultural gaps and to the lexical gaps in general. In the last two chapters, the focus shifts to connotation and to some approaches that stress the importance of cultural values in language. The second part is a corpus-based study on the letter A of four Italian-French contemporary dictionaries (Boch, Garzanti, Hachette-Paravia, Larousse). We have tried, in particular, to emphasize the role and the typology of the gaps occurring in the equivalence, especially of cultural gaps. Then, we focus on culture-bound examples. Finally, we deal with cultural notes and some false borrowings in Italian, in order to show other aspects of equivalence.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Illuminati, Valeria <1986&gt. "Traduzione per l'infanzia e questioni di genere: viaggio tra i classici francesi e inglesi tradotti in italiano." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8264/1/illuminati_valeria_tesi.pdf.

Full text
Abstract:
La presente ricerca indaga i punti di contatto tra la traduzione letteraria per l’infanzia e la traduzione in prospettiva di genere, in particolare la teoria della traduzione femminista. Per raggiungere tale obiettivo, sono stati scelti come oggetto di studio i classici per l’infanzia, nello specifico i romanzi per un pubblico in età scolare, e la ricerca è stata inscritta in una cornice diacronica e comparativa, considerando una selezione di traduzioni italiane di classici in lingua francese e inglese pubblicate a partire dagli anni Trenta del Novecento. Concentrandoci prevalentemente, ma non esclusivamente sulle traduzioni realizzate da donne, abbiamo verificato se e come nella traduzione dei classici fosse stata progressivamente incorporata un’attenzione agli aspetti e alle problematiche di genere; se fosse cioè possibile rintracciare l’esistenza di una pratica traduttiva gender-sensitive, nonché la sua evoluzione. Parallelamente, abbiamo individuato le strategie linguistiche, testuali e paratestuali attraverso le quali si concretizza la pratica traduttiva rispetto agli aspetti e alle implicazioni di genere, siano essi presi in considerazione o ignorati. Il percorso analitico si sviluppa in due momenti distinti ma complementari, che hanno guardato ai complessi rapporti tra genere e traduzione da due prospettive diverse. L’analisi quantitativa condotta su un corpus relativamente consistente (1.136 traduzioni) ha permesso di mettere in luce come il genere di chi traduce entri in relazione con la traduzione letteraria per l’infanzia e come questo rapporto si configuri in seno alla traduzione dei classici. L’analisi qualitativa ha invece considerato come la pratica traduttiva in relazione agli aspetti di genere si configuri testualmente. Le tendenze riscontrate e le strategie individuate nella traduzione dei classici all'interno del nostro corpus sono state raggruppate in quattro momenti principali: la rappresentazione dei personaggi, la rappresentazione delle figure materne e la loro “problematicità”, considerazioni di natura più strettamente linguistica e il paratesto come spazio su cui investire.
The research aims at investigating contacts and connections between the translation of children’s literature and feminist translation theory. More specifically, the study explores the possibility of translating with a gender-sensitive approach. By focusing mainly, but not exclusively, on children’s classics translated by women, the research examines if, how and to what extent a gendered approach to the translation of children’s literature can be identified and verified if in translating classics for children an increasing attention has been paid to gender and gender-related issues. The research was further limited in genre and addressee terms to classic novels aimed at school-age readers. We also decided to work within a diachronic and comparative frame so as to identify linguistic, textual and paratextual strategies adopted with regards to gender-related aspects when translating for children. The analysis of the relations between gender and the translation of children’s classics was divided into two different but complementary parts. A quantitative study was first carried out on a collection of 1,136 Italian translations of 4 French and 4 English classics published from 1930 onwards. Drawing on this quite extensive collection, three specific case studies have been identified (La petite Fadette, Poil de Carotte, and The Secret Garden) and fifteen Italian translations have been selected for a qualitative textual analysis of gender-related translational practices. While the qualitative textual analysis highlights the strategies through which the relations between gender and translation are textually constructed and revealed, the quantitative study gives an overview of the presence of male and female translators in that specific field of children’s books, that is children’s classics. The main linguistic, textual and paratextual strategies identified in the translation of gender-related aspects in children’s classics are grouped into four main sections: representation of characters; representation of mother figures; linguistic remarks; and paratextual spaces.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

ROLLA, ANTONELLA CAROL. "L'ARTE DI FARE IL VINO NELLA COSTRUZIONE DEL LESSICO TECNICO-SCIENTIFICO FRANCESE NEI SECOLI XVIII E XIX." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/24616.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro si inserisce nel filone degli studi di terminologia diacronica. La tesi ha per oggetto il lessico francese della vinificazione nei secoli XVIII e XIX, periodo cruciale per la costituzione e l’evolvere della disciplina. La tesi è articolata in due parti. La prima parte prende avvio dall’analisi lessico-semantica dei termini vinification ed œnologie che delimitano l’oggetto di ricerca, per poi fornire un inquadramento storico e testuale ai temi della vite e del vino. La pratica della vinificazione registrata dalle fonti sette-ottocentesche di riferimento è descritta con l’obiettivo di ricostruire e documentare l’evoluzione delle tecniche e l’emergere della scienza. La seconda parte è dedicata alla dimensione linguistica della ricerca. Dopo aver presentato il corpus costituito per l’estrazione delle unità lessicali e aver enunciato la metodologia adottata, le voci censite sono oggetto di sistematizzazione in schede lessicali, la cui struttura offre informazioni di natura lessicale e semantica all’interno di un’ampia rete concettuale rappresentata dall’albero di dominio. La suddivisione del periodo considerato in tre fasi ha permesso una maggiore chiarezza nell’offrire i risultati dell’analisi linguistica, condotta al fine di osservare le dinamiche evolutive del lessico. La conclusione ripercorre, infine, i risultati salienti della ricerca e delinea eventuali sviluppi futuri.
The present work contributes to studies of diachronic terminology in French. The dissertation focuses on the analysis of French vocabulary of winemaking between the 18th and 19th centuries, when the concept of enology as a science emerged. The study is divided into two parts. The former starts analysing the terms vinification and œnologie from a lexico-semantic point of view in order to define the subject of the research. The analysis is followed by a reconstruction of the historical and textual framework in which the themes of vine and wine are developed. The process of winemaking based on the eighteenth and nineteenth-century reference sources is then described; this description allows tracing the passage from tradition to modernity, showing the main scientific discoveries and technological achievements occurred in the field. The latter is the linguistic one. After a methodological introduction about the creation of the corpus and the description of our selection criteria, the selected terms are collected in lexical records exploring lexical and semantic information. The study of terms also allowed to build from an historical point of view the conceptual framework of the field. The classification of the period in three phases offered a closer analysis of lexical and semantic issues in the evolution of the vocabulary. Finally, the conclusion section discusses the results of the research and outlines further perspectives of study.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

ROLLA, ANTONELLA CAROL. "L'ARTE DI FARE IL VINO NELLA COSTRUZIONE DEL LESSICO TECNICO-SCIENTIFICO FRANCESE NEI SECOLI XVIII E XIX." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/24616.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro si inserisce nel filone degli studi di terminologia diacronica. La tesi ha per oggetto il lessico francese della vinificazione nei secoli XVIII e XIX, periodo cruciale per la costituzione e l’evolvere della disciplina. La tesi è articolata in due parti. La prima parte prende avvio dall’analisi lessico-semantica dei termini vinification ed œnologie che delimitano l’oggetto di ricerca, per poi fornire un inquadramento storico e testuale ai temi della vite e del vino. La pratica della vinificazione registrata dalle fonti sette-ottocentesche di riferimento è descritta con l’obiettivo di ricostruire e documentare l’evoluzione delle tecniche e l’emergere della scienza. La seconda parte è dedicata alla dimensione linguistica della ricerca. Dopo aver presentato il corpus costituito per l’estrazione delle unità lessicali e aver enunciato la metodologia adottata, le voci censite sono oggetto di sistematizzazione in schede lessicali, la cui struttura offre informazioni di natura lessicale e semantica all’interno di un’ampia rete concettuale rappresentata dall’albero di dominio. La suddivisione del periodo considerato in tre fasi ha permesso una maggiore chiarezza nell’offrire i risultati dell’analisi linguistica, condotta al fine di osservare le dinamiche evolutive del lessico. La conclusione ripercorre, infine, i risultati salienti della ricerca e delinea eventuali sviluppi futuri.
The present work contributes to studies of diachronic terminology in French. The dissertation focuses on the analysis of French vocabulary of winemaking between the 18th and 19th centuries, when the concept of enology as a science emerged. The study is divided into two parts. The former starts analysing the terms vinification and œnologie from a lexico-semantic point of view in order to define the subject of the research. The analysis is followed by a reconstruction of the historical and textual framework in which the themes of vine and wine are developed. The process of winemaking based on the eighteenth and nineteenth-century reference sources is then described; this description allows tracing the passage from tradition to modernity, showing the main scientific discoveries and technological achievements occurred in the field. The latter is the linguistic one. After a methodological introduction about the creation of the corpus and the description of our selection criteria, the selected terms are collected in lexical records exploring lexical and semantic information. The study of terms also allowed to build from an historical point of view the conceptual framework of the field. The classification of the period in three phases offered a closer analysis of lexical and semantic issues in the evolution of the vocabulary. Finally, the conclusion section discusses the results of the research and outlines further perspectives of study.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

VERRECCHIA, ELISA CARLA BIANCA. "FRANCESE E ITALIANO, LINGUE DELL’IMMIGRAZIONE SENEGALESE A BRESCIA (ITALIA) : INDAGINE SOCIOLINGUISTICA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1449.

Full text
Abstract:
La tesi presenta un’analisi sociolinguistica del ruolo delle lingue francese e italiano nel contesto dell’immigrazione, in particolare presso la comunità senegalese francofona immigrata a Brescia. Nella prima parte, il primo capitolo è dedicato al Senegal, che viene illustrato nei suoi tratti storici, etnici, culturali, religiosi e di cui viene descritto l’attuale quadro linguistico. Viene anche ricostruita l’evoluzione della diaspora senegalese in Europa e in Italia nelle sue diverse fasi. Il secondo capitolo si focalizza su Brescia, città d’elezione dei migranti senegalesi in Italia, a causa delle sue caratteristiche socio-economiche che la rendono territorio particolarmente adatto alla creazione di reti di solidarietà fra senegalesi e autoctoni. La seconda parte è interamente dedicata all’analisi sociolinguistica delle lingue in gioco in questo contesto d’immigrazione. L’indagine si basa su venti interviste fatte a un campione di senegalesi residenti a Brescia, dalle quali emergono le pratiche linguistiche e le rappresentazioni linguistiche dei soggetti rispetto alle lingue conosciute e parlate. Le conclusioni della tesi consistono in un bilancio d’insieme del lavoro svolto e in una rilettura del metodo adottato per la conduzione dell'inchiesta.
This thesis presents a sociolinguistic analysis of the role of French and Italian in the migration context, notably in the community of francophone Senegalese immigrants in Brescia. In the first part, the first chapter is dedicated to Senegal, which is described in its historical, ethnic, cultural, religious and linguistic features. The evolution of the Senegalese diaspora in Europe and Italy is also tackled in its different stages. The second chapter focuses on Brescia, elective hometown of the Senegalese in Italy, because of it socio-economic features which make it a territory particularly favorable to the creation of solidarity networks between Senegalese and Italians. The second part is entirely dedicated to the sociolinguistic analysis of the languages involved in this context. The survey is based on twenty interviews made with a sample of Senegalese immigrants in Brescia, from which the linguistic practices and representations of the subjects, about the languages known and spoken, emerge. In the conclusions of the thesis, a global view on the research carried out and on the method adopted for the survey will be given.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

VERRECCHIA, ELISA CARLA BIANCA. "FRANCESE E ITALIANO, LINGUE DELL’IMMIGRAZIONE SENEGALESE A BRESCIA (ITALIA) : INDAGINE SOCIOLINGUISTICA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1449.

Full text
Abstract:
La tesi presenta un’analisi sociolinguistica del ruolo delle lingue francese e italiano nel contesto dell’immigrazione, in particolare presso la comunità senegalese francofona immigrata a Brescia. Nella prima parte, il primo capitolo è dedicato al Senegal, che viene illustrato nei suoi tratti storici, etnici, culturali, religiosi e di cui viene descritto l’attuale quadro linguistico. Viene anche ricostruita l’evoluzione della diaspora senegalese in Europa e in Italia nelle sue diverse fasi. Il secondo capitolo si focalizza su Brescia, città d’elezione dei migranti senegalesi in Italia, a causa delle sue caratteristiche socio-economiche che la rendono territorio particolarmente adatto alla creazione di reti di solidarietà fra senegalesi e autoctoni. La seconda parte è interamente dedicata all’analisi sociolinguistica delle lingue in gioco in questo contesto d’immigrazione. L’indagine si basa su venti interviste fatte a un campione di senegalesi residenti a Brescia, dalle quali emergono le pratiche linguistiche e le rappresentazioni linguistiche dei soggetti rispetto alle lingue conosciute e parlate. Le conclusioni della tesi consistono in un bilancio d’insieme del lavoro svolto e in una rilettura del metodo adottato per la conduzione dell'inchiesta.
This thesis presents a sociolinguistic analysis of the role of French and Italian in the migration context, notably in the community of francophone Senegalese immigrants in Brescia. In the first part, the first chapter is dedicated to Senegal, which is described in its historical, ethnic, cultural, religious and linguistic features. The evolution of the Senegalese diaspora in Europe and Italy is also tackled in its different stages. The second chapter focuses on Brescia, elective hometown of the Senegalese in Italy, because of it socio-economic features which make it a territory particularly favorable to the creation of solidarity networks between Senegalese and Italians. The second part is entirely dedicated to the sociolinguistic analysis of the languages involved in this context. The survey is based on twenty interviews made with a sample of Senegalese immigrants in Brescia, from which the linguistic practices and representations of the subjects, about the languages known and spoken, emerge. In the conclusions of the thesis, a global view on the research carried out and on the method adopted for the survey will be given.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

ROSSI, MICAELA. "DICTIONNAIRES POUR ENFANTS EN LANGUE FRANCAISE. L'ACCES AU SENS LEXICAL." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2001. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/12170.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

AULITTO, SABRINA. "LA TERMINOLOGIA ITALIANO/FRANCESE DELLE ASSICURAZIONI: STUDI STORICI , PROSPETTIVE APPLICATIVE E TRADUTTOLOGICHE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/934.

Full text
Abstract:
Questo lavoro presenta uno studio comparativo dei principali caratteri della terminologia specialistica delle assicurazioni in lingua italiana e in lingua francese, e si propone di approfondire la conoscenza e la descrizione dell’ambito disciplinare in analisi. L’uso speciale della lingua presuppone una comunicazione efficace, rapida precisa limitata ad un gruppo di esperti del settore che privilegiano un lessico che veicola informazioni chiare e fruibili anche a livello internazionale. La terminologia rappresenta, quindi, il sapere enciclopedico di una disciplina specialistica, e offre la possibilità di indagare e esplorare le diverse sfaccettature del settore in esame. Per il nostro lavoro abbiamo sintetizzando in tre momenti le diverse realtà insite nella pratica assicurativa: 1. la storia del settore e le origini della terminologia assicurativa; 2. la rassegna delle fonti di descrizione della materia assicurativa e l’analisi delle tipologie testuali dominanti; 3. gli studi terminologici applicati alla pratica traduttiva, associata ad una rassegna di fonti di lessicografia specialistica. Al lavoro, infine, sarà allegato un glossario descrittivo della materia assicurativa, inteso come prodotto terminologico dello studio affrontato, con l’obiettivo di fornire uno strumento di consultazione per il pubblico e per i traduttori.
This work presents a comparative study of the main characters of insurance terminology in Italian and French language. The special purpose of language requires, fast and accurate communication for a limited group of experts who prefers a language that conveys information clear at an international level. The terminology is, therefore, the encyclopaedic knowledge of a specialized discipline, and offers the possibility to investigate and explore the different aspects of the specialized area. For our work, we have summarized in three different moments the insurance practice: 1. the history and the origins of insurance terminology; 2. description of the sources of insurance matters and analysis of dominant text types; 3. terminology studies applied to translation practice, with a review of sources of specialized lexicography. Finally, the work will be attached a descriptive glossary of insurance matters, with the aim to give a reference tool for the public and for translators.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

AULITTO, SABRINA. "LA TERMINOLOGIA ITALIANO/FRANCESE DELLE ASSICURAZIONI: STUDI STORICI , PROSPETTIVE APPLICATIVE E TRADUTTOLOGICHE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/934.

Full text
Abstract:
Questo lavoro presenta uno studio comparativo dei principali caratteri della terminologia specialistica delle assicurazioni in lingua italiana e in lingua francese, e si propone di approfondire la conoscenza e la descrizione dell’ambito disciplinare in analisi. L’uso speciale della lingua presuppone una comunicazione efficace, rapida precisa limitata ad un gruppo di esperti del settore che privilegiano un lessico che veicola informazioni chiare e fruibili anche a livello internazionale. La terminologia rappresenta, quindi, il sapere enciclopedico di una disciplina specialistica, e offre la possibilità di indagare e esplorare le diverse sfaccettature del settore in esame. Per il nostro lavoro abbiamo sintetizzando in tre momenti le diverse realtà insite nella pratica assicurativa: 1. la storia del settore e le origini della terminologia assicurativa; 2. la rassegna delle fonti di descrizione della materia assicurativa e l’analisi delle tipologie testuali dominanti; 3. gli studi terminologici applicati alla pratica traduttiva, associata ad una rassegna di fonti di lessicografia specialistica. Al lavoro, infine, sarà allegato un glossario descrittivo della materia assicurativa, inteso come prodotto terminologico dello studio affrontato, con l’obiettivo di fornire uno strumento di consultazione per il pubblico e per i traduttori.
This work presents a comparative study of the main characters of insurance terminology in Italian and French language. The special purpose of language requires, fast and accurate communication for a limited group of experts who prefers a language that conveys information clear at an international level. The terminology is, therefore, the encyclopaedic knowledge of a specialized discipline, and offers the possibility to investigate and explore the different aspects of the specialized area. For our work, we have summarized in three different moments the insurance practice: 1. the history and the origins of insurance terminology; 2. description of the sources of insurance matters and analysis of dominant text types; 3. terminology studies applied to translation practice, with a review of sources of specialized lexicography. Finally, the work will be attached a descriptive glossary of insurance matters, with the aim to give a reference tool for the public and for translators.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Bailleul, Carole <1970&gt. "La traduzione intralinguistica, interlinguistica e intercodica della trilogia marsigliese di Jean Claude Izzo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1027/1/Tesi_Bailleul_Carole.pdf.

Full text
Abstract:
Il testo ripercorre le origini del romanzo poliziesco, la sua struttura, le tecniche narrative utilizzate e l’evoluzione del genere che ha condotto alla nascita del Noir francese e del Noir Mediterraneo. Arrivando ad osservare che per le sue caratteristiche, la letteratura noir in generale presenta specificità di tipo culturale, ambientale e linguistico, che risultano molto evidenti nell’opera di Izzo, si giunge a considerare come sia necessario per il traduttore porsi rispetto all’opera come un antropologo o un etnologo, di farsi cioè interprete di una “cultura”. Nella terza parte del lavoro vengono presentati la Trilogia di Izzo, la struttura narrativa e gli elementi socio-culturali presenti nell’opera. La quarta parte propone le teorie relative sia al problema della traduzione interlinguistica, sia a quello della traduzione intralinguistica e successivamente dopo una analisi della traduzione italiana dei testi, presenta, in appendice, una possibile traduzione del prologo di Total Khéops, inteso come sintesi delle caratteristiche narrative e culturali dell’autore. La parte conclusiva di questo lavoro riguarda la traduzione intercodica e, seguendo la linea di pensiero che ha governato l’analisi della Trilogia vengono presi in esame e messi a confronto col testo narrativo alcuni dialoghi significativi dell’adattamento per la televisione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Bailleul, Carole <1970&gt. "La traduzione intralinguistica, interlinguistica e intercodica della trilogia marsigliese di Jean Claude Izzo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1027/.

Full text
Abstract:
Il testo ripercorre le origini del romanzo poliziesco, la sua struttura, le tecniche narrative utilizzate e l’evoluzione del genere che ha condotto alla nascita del Noir francese e del Noir Mediterraneo. Arrivando ad osservare che per le sue caratteristiche, la letteratura noir in generale presenta specificità di tipo culturale, ambientale e linguistico, che risultano molto evidenti nell’opera di Izzo, si giunge a considerare come sia necessario per il traduttore porsi rispetto all’opera come un antropologo o un etnologo, di farsi cioè interprete di una “cultura”. Nella terza parte del lavoro vengono presentati la Trilogia di Izzo, la struttura narrativa e gli elementi socio-culturali presenti nell’opera. La quarta parte propone le teorie relative sia al problema della traduzione interlinguistica, sia a quello della traduzione intralinguistica e successivamente dopo una analisi della traduzione italiana dei testi, presenta, in appendice, una possibile traduzione del prologo di Total Khéops, inteso come sintesi delle caratteristiche narrative e culturali dell’autore. La parte conclusiva di questo lavoro riguarda la traduzione intercodica e, seguendo la linea di pensiero che ha governato l’analisi della Trilogia vengono presi in esame e messi a confronto col testo narrativo alcuni dialoghi significativi dell’adattamento per la televisione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Parodo, Francesca <1980&gt. "Le traduzioni italiane d'autore di Madame Bovary di Flaubert." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1030/1/Tesi_Parodo_Francesca.pdf.

Full text
Abstract:
Confrontarsi con lo stile di un autore e riuscire a trasferirlo con tutte le sue sfumature in un’altra lingua rappresenta da sempre per il traduttore una sfida di non poco conto, soprattutto se le peculiarità stilistiche da riprodurre sono quelle di un autore come Flaubert. È nell’incredibile universo racchiuso negli studi e nelle ricerche relative alla traduzione, nel quale, timidamente, ci proponiamo di inoltrarci, attraverso uno dei capolavori della letteratura mondiale, Madame Bovary, e in particolare attraverso un’indagine critica di alcune traduzioni italiane realizzate da scrittori in proprio: Diego Valeri (1936), Oreste del Buono (1965), Natalia Ginzburg (1983) e Maria Luisa Spaziani (1997). Focalizzeremo la nostra attenzione innanzitutto sulla traduzione d’autore, nella quale, più che in ogni altra tipologia di atto traspositivo, si intersecano fedeltà e tradimento, creatività e interventismo, letteralità e rielaborazione. Proseguiremo con un’ampia e articolata analisi del testo di partenza, in cui verranno messe in luce le principali peculiarità del romanzo e dello stile autoriale. Entrando poi nella specificità delle diverse traduzioni, procederemo a un esame comparativo della resa di alcuni tratti caratteristici del romanzo da parte dei vari traduttori, in particolare circa le metafore e le similitudini; la terminologia specialistica, che denota il realismo flaubertiano; i vocaboli appartenenti a diversi livelli linguistici, attinti sia dalle varietà diacroniche sia da quelle sincroniche del francese e infine, alcune configurazioni frastiche particolari del testo, quelle che, anziché improntarsi alla varietas grammaticale, mostrano una monotonia grammaticale voluta, con la funzione di riprodurre a livello sintattico quanto espresso semanticamente. Seguirà l’analisi del contesto socio-letterario in cui si collocano le traduzioni oggetto di studio, articolata in un’indagine comparativa sullo stadio della lingua italiana, sullo statuto della traduzione e sulle attitudini traspositive riguardo a certi elementi del discorso. La determinazione del quadro d’insieme, unitamente agli aspetti estrapolati nel corso della trattazione, consentirà la definizione di ogni sujet traduisant e della sua position traductive circa il significato, le finalità, le forme e i modi del tradurre, nel tentativo di ricondurre le variazioni apportate al testo originale allo stile di ogni singolo scrittore in proprio. A completamento del lavoro inseriremo in appendice la nostra proposta traduttiva degli atti del processo a Madame Bovary.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Parodo, Francesca <1980&gt. "Le traduzioni italiane d'autore di Madame Bovary di Flaubert." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1030/.

Full text
Abstract:
Confrontarsi con lo stile di un autore e riuscire a trasferirlo con tutte le sue sfumature in un’altra lingua rappresenta da sempre per il traduttore una sfida di non poco conto, soprattutto se le peculiarità stilistiche da riprodurre sono quelle di un autore come Flaubert. È nell’incredibile universo racchiuso negli studi e nelle ricerche relative alla traduzione, nel quale, timidamente, ci proponiamo di inoltrarci, attraverso uno dei capolavori della letteratura mondiale, Madame Bovary, e in particolare attraverso un’indagine critica di alcune traduzioni italiane realizzate da scrittori in proprio: Diego Valeri (1936), Oreste del Buono (1965), Natalia Ginzburg (1983) e Maria Luisa Spaziani (1997). Focalizzeremo la nostra attenzione innanzitutto sulla traduzione d’autore, nella quale, più che in ogni altra tipologia di atto traspositivo, si intersecano fedeltà e tradimento, creatività e interventismo, letteralità e rielaborazione. Proseguiremo con un’ampia e articolata analisi del testo di partenza, in cui verranno messe in luce le principali peculiarità del romanzo e dello stile autoriale. Entrando poi nella specificità delle diverse traduzioni, procederemo a un esame comparativo della resa di alcuni tratti caratteristici del romanzo da parte dei vari traduttori, in particolare circa le metafore e le similitudini; la terminologia specialistica, che denota il realismo flaubertiano; i vocaboli appartenenti a diversi livelli linguistici, attinti sia dalle varietà diacroniche sia da quelle sincroniche del francese e infine, alcune configurazioni frastiche particolari del testo, quelle che, anziché improntarsi alla varietas grammaticale, mostrano una monotonia grammaticale voluta, con la funzione di riprodurre a livello sintattico quanto espresso semanticamente. Seguirà l’analisi del contesto socio-letterario in cui si collocano le traduzioni oggetto di studio, articolata in un’indagine comparativa sullo stadio della lingua italiana, sullo statuto della traduzione e sulle attitudini traspositive riguardo a certi elementi del discorso. La determinazione del quadro d’insieme, unitamente agli aspetti estrapolati nel corso della trattazione, consentirà la definizione di ogni sujet traduisant e della sua position traductive circa il significato, le finalità, le forme e i modi del tradurre, nel tentativo di ricondurre le variazioni apportate al testo originale allo stile di ogni singolo scrittore in proprio. A completamento del lavoro inseriremo in appendice la nostra proposta traduttiva degli atti del processo a Madame Bovary.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Sbarzaglia, Fulvia <1972&gt. "Traduzione e finzione nella letteratura del Québec: le monde sur le flanc de la truite di Robert Lalonde." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1031/1/Tesi_Sbarzaglia_Fulvia.pdf.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Sbarzaglia, Fulvia <1972&gt. "Traduzione e finzione nella letteratura del Québec: le monde sur le flanc de la truite di Robert Lalonde." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1031/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Mancin, Clara <1979&gt. "Analisi critico-comparativa delle traduzioni italiane di Un amour de Swann di Marcel Proust." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1444/1/mancin_clara_tesi.pdf.

Full text
Abstract:
Affrontare l’analisi critica delle traduzioni italiane di Un amour de Swann di Marcel Proust implica necessariamente un attento esame dello stile esemplare di un autore, che ha modificato, in larga misura, la concezione del romanzo e della scrittura stessa; in secondo luogo significa considerare l’altrettanto complesso lavorio intellettuale rappresentato dalla traduzione, in qualità di atto critico fondamentale. Prenderemo in esame nel capitolo primo la genesi del TP, le sue specificità narratologiche e la ricezione critica francese e italiana, per comprendere appieno l’originalità di Proust rispetto al panorama letterario dell’epoca. Nella seconda parte del primo capitolo delineeremo un excursus lungo la storia di tutte le traduzioni italiane del romanzo, accordando particolare attenzione alla figura di ogni traduttore: Natalia Ginzburg (1946), Bruno Schacherl (1946), Armando Landini (1946), Oreste Del Buono (1965), Giovanni Raboni (1978), Maria Teresa Nessi Somaini (1981), Gianna Tornabuoni (1988), Eurialo De Michelis (1990) e il traduttore, rimasto anonimo, della casa editrice La Spiga Languages (1995). Nel secondo capitolo analizzeremo la peculiarità stilistica più nota dell’autore, la sintassi. I lunghi periodi complicati da un intreccio di subordinate e sciolti solo con il ricorso a vari nessi sintattici contribuiscono a rendere la sintassi proustiana una delle sfide maggiori in sede traduttiva. Nel capitolo successivo accorderemo attenzione all’eteroglossia enunciativa, espressa nei diversi idioletti del romanzo. In sede contrastiva affronteremo la questione della trasposizione dei niveaux de langue, per poter valutare le scelte intraprese dai traduttori in un ambito altamente complesso, a causa della diversità diafasica intrinseca dei due codici. All’interno del medesimo capitolo apriremo una parentesi sulla specificità di una traduzione, quella di Giacomo Debenedetti, effettuata seguendo una personale esegesi dello stile musicale e armonico di Proust. Riserveremo al capitolo quarto lo studio del linguaggio figurato, soffermandoci sull’analisi delle espressioni idiomatiche, che vengono impiegate frequentemente da alcuni personaggi. Rivolgeremo uno sguardo d’insieme alle strategie messe in atto dai traduttori, per cercare un equivalente idiomatico o per ricreare il medesimo impatto nel lettore, qualora vi siano casi di anisomorfismo. Analizzeremo nel quinto capitolo la terminologia della moda, confrontando il lessico impiegato nel TP con le soluzioni adottate nei TA, e aprendo, inevitabilmente, una parentesi sulla terminologia storica del settore. A compimento del lavoro presenteremo la nostra proposta traduttiva di un capitolo tratto dal saggio Proust et le style di Jean Milly, per mettere in luce, tramite la sua parola autorevole, la genialità e la complessità della scrittura proustiana e, conseguentemente, il compito ardimentoso e ammirevole che è stato richiesto ai traduttori italiani.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography