To see the other types of publications on this topic, follow the link: Lingua francese.

Journal articles on the topic 'Lingua francese'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'Lingua francese.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Posner, Rebecca, P. A. Jannini, G. Dotoli, and P. Carile. "La lingua francese nel seicento." Modern Language Review 86, no. 2 (April 1991): 452. http://dx.doi.org/10.2307/3730590.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Beszterda, Ingeborga. "Lingua e dialetto nel comportamento verbale degli italiani attraverso la stilizzazione letteraria dell’oralità nei romanzi di A. Camilleri. Problemi di traduzione in altre lingue (polacco e francese) dei fenomeni di code-switching nella conversazione." Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis | Studia de Cultura 9, no. 3 (June 28, 2018): 5–13. http://dx.doi.org/10.24917/20837275.9.3.1.

Full text
Abstract:
Nel quadro del presente contributo ci si propone di trattare due argomenti in particolare:i fenomeni del cambio di codice (code-switching lingua/dialetto) nella conversazione e il problema della traducibilità in lingue diverse (polacco e francese) di sfumature contestuali determinate dal valore discorsivo e dalle funzioni pragmatiche dell’alternanza di codice lingua/dialetto presso la comunità verbale italiana. L’analisi che ci si propone di condurre consisterà nel paragonare le strategie adoperate da traduttori polacchi e francesi volte a trasferire nelle rispettive lingue peculiarità sociopragmatiche del discorso bilingue tipico della situazione italiana lingua cum dialectis.Język i dialekt w komunikacji werbalnej Włochów. Problem przekładu na języki obce (polski, francuski) zjawiska przełączania kodów [code-switching]W artykule prowadzi się rozważania na temat stopnia przekładalności zjawiska przełączania kodów (język włoski/dialekt), a zwłaszcza jego funkcji dyskursywnych (por. Auer 2003), wykorzystywanych przez włoskich użytkowników języka w konwersacji potocznej. Jako materiał badawczy posłużyły trzy powieści A. Camillerego, w których Autor dokonuje zabiegu stylizacji literackiej na włoski język mówiony. Na podstawie przekładu na język polski i francuski wspomnianych powieści przeprowadza się analizę porównawczą technik translatorycznych zastosowanych przez poszczególnych tłumaczy w tych fragmentach tekstu, gdzie występuje zjawisko przełączania kodów.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Della Pietra, Daniele. "GLI ITALIANISMI ENOGASTRONOMICI RECENTI NELLA LINGUA INGLESE: UN’ANALISI SUI CORPORA." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 377–96. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17144.

Full text
Abstract:
La lingua italiana ha sempre giocato un ruolo chiave nel panorama linguistico europeo ed extraeuropeo, influenzando significativamente la maggior parte delle lingue romanze e alcune lingue germaniche come l'inglese e il tedesco. A dimostrazione di ciò, basti pensare al fenomeno – rafforzato dalla globalizzazione – degli italianismi presenti in diverse lingue. Questo articolo si propone di individuare e indagare i lessemi di origine italiana che, negli ultimi anni, si sono infiltrati nella lingua inglese, la lingua franca per eccellenza, soprattutto per quanto riguarda l’enogastronomia. A tal fine, si è utilizzato come punto di partenza l’Oxford English Dictionary e come punto di riferimento il Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco (DIFIT), un’opera lessicografica che comprende oltre 5.000 parole italiane di uso comune nelle lingue francese, inglese e tedesca. Ai fini della ricerca si sono analizzati tre diversi corpora: enTenTen 15, disponibile all’interno del software Sketch Engine e due corpora ottenuti dal New York Times Cooking e dal BBC Good Food, le sezioni culinarie del quotidiano americano New York Times e dell’emittente pubblica britannica BBC, che permettono di stimare l’effettiva presenza di italianismi nell'inglese americano, utilizzando l’inglese britannico come benchmark. Recent food and wine italianisms in the English language: a corpus analysis The Italian language has always played a key role in the European and extra-European linguistic scene, significantly influencing most Romance languages as well as some Germanic languages such as English and German. As an illustration of this, one need only think of the phenomenon – reinforced by globalization – of Italianisms occurring in several languages.This scientific article aims to identify and investigate the lexemes of Italian origin that, in the last few years, have infiltrated the English language, the lingua franca par excellence, especially with regard to food and wine. To this end, the Oxford English Dictionary was used as a starting point and the Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco (DIFIT), an lexicographic work that includes over 5,000 Italian words commonly used in the French, English and German languages as a benchmark. Three different corpora were analyzed for research purposes: enTenTen 15, available within in software Sketch Engine and two corpora obtained from The New York Times Cooking and the BBC Good Food, the culinary sections of the American daily newspaper The New York Times and British public service broadcaster BBC, to estimate the presence of italianisms in American English, using British English as a benchmark.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

THOMPSON, C. W. "Review. La Lingua del viaggiatore francese. Fiorino, Fulvia." French Studies 51, no. 4 (October 1, 1997): 530. http://dx.doi.org/10.1093/fs/51.4.530.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Vai, Massimo. "Osservazioni sul soggetto espletivo tra fiorentino del Due-Trecento, antico francese e volgari dell’Italia Settentrionale." Cuadernos de Filología Italiana 26 (October 2, 2019): 119–42. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.57387.

Full text
Abstract:
Il soggetto espletivo caratterizza la sintassi dell’italiano antico, dell’antico fracese e dell’antico provenzale. Se ne trovano numerosi esempi anche nei volgari medievali dell’Italia Settentrionale. Dal momento che le lingue romanze sono continuazione di una lingua pro-drop, il latino, non stupisce di trovare fasi pro-drop nelle più antiche testimonianze delle stesse. Tuttavia, la non obbligatorietà del pronome soggetto espresso si organizza diversamente nelle varietà medievali, che manifestano una sintassi caratterizzata da pro-drop asimmetrico: comportamento pro-drop per le proposizioni principali, rispetto a una spiccata tendenza alla presenza del pronome soggetto nelle frasi subordinate. Questo fenomeno sembra collegato a una sintassi V2: il verbo si muove nella periferia (CP) e legittima un soggetto nullo. Il movimento a CP non è possibile o comunque molto limitato nelle dipendenti (CP è occupato dai subordinatori) e il soggetto deve essere espresso con un pronome. È con questa sintassi che si intreccia la storia del pronome soggetto espletivo in antico francese, anatico provenzale, italiano antico e volgari medievali dell’Italia settentrionale. La struttura V2 è indipendente dal carattere pro-drop della lingua, ma il soggetto obbligatorio mostra più chiaramente il fenomeno V2. Parole chiave: soggetto espletivo; Verb Second; pro-drop asimmetrico; periferia sinistra della frase; sintassi delle lingue romanze medievali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Sofo, Giuseppe, and Marie Senger. "Il digitale come estensione della classe di lingua: pratiche collaborative nell’apprendimento della lingua francese a distanza e in presenza." Altre Modernità, no. 27 (May 30, 2022): 83–97. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/17878.

Full text
Abstract:
Questo articolo presenta le pratiche collaborative di apprendimento utilizzate nel corso di Lingua francese 2 per studenti e studentesse della laurea triennale in Lingue, civiltà e scienze del linguaggio del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari Venezia, con particolare riferimento ai corsi tenuti a distanza dalla lettrice e dal titolare del corso durante l’anno accademico 2020/2021. L’obiettivo è mostrare come le possibilità di collaborazione offerte dagli strumenti digitali per l’apprendimento delle lingue possano prolungare il lavoro svolto e possano a questo scopo essere produttivamente integrate negli insegnamenti ben oltre la necessità delle lezioni a distanza imposte dalla pandemia. Idealmente, questo dovrebbe permettere a studenti e studentesse di gestire l’apprendimento in modo autonomo e indipendente, pur con l’apporto del docente, sapendo riconoscere anche le proprie mancanze attraverso il confronto tra pari, da intendersi come strumento costruttivo di conoscenze comuni e individuali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Djuric, Zeljko. "Traduzioni dall’italiano di Joakim Vujic (I parte)." Prilozi za knjizevnost, jezik, istoriju i folklor, no. 83 (2017): 31–52. http://dx.doi.org/10.2298/pkjif1783031d.

Full text
Abstract:
Nel lontano 1802, a Trieste, dove ha raggiunto la comunit? serba che guidata dall?illustre scrittore Dositej Obradovic cercava di assorbire la cultura razionalistica europe per trapiantarla poi, almeno in parte, nell? tesssuto della cultura serba, Joakim Vujic studia le lingue straniere (italiano, francese, inghlese) e appena compiuto con successo i primi passi si mette a tradurre un romanzo italiano che gli ? venuto sotto mano: per esercitarsi nella lingua e per offrire al pubblico serbo un testo divertente e utile. Si tratta del romanzo di Antonio Piazza intitolato Il vero amore o sia la storia amorosa d?Irene ? Filandro, un testo linguisticamente complicato, non lontano, per stile, dalla tradizione del romanzo barocco italiano. Nella situazione culturale quando la lingua serba stava vivendo il periodo della sua lenta ed incerta maturazione, Joakim Vujic, nel tradurre, ha continuamente dovuto fare le scelte tra le soluzioni del serbo slavo, la lingua del ceto intellettuale, e del serbo volgare che in quel periodo si faceva strada per entrare nella letteratura. Il nostro lavoro cerca di descrivere e di analizzare il suo coraggioso tentativo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Larson, Pär. "Dalla fucina di Universo Cantigas (II): Considerazioni sul refran di «Punhei eu muit’em me quitar» di Fernan Garcia Esgaravunha (UC 226)." Revista Galega de Filoloxía 20 (December 31, 2019): 151–58. http://dx.doi.org/10.17979/rgf.2019.20.0.5923.

Full text
Abstract:
La cantiga de refrán «Punhei eu muit'en me quitar» del trovatore portoghese Fernan Garcia Esgaravunha (UC 226) fa parte di un piccolo gruppo di composizioni galego-portoghesi che contengono elementi galloromanzi espliciti: gli ultimi due versi del ritornello sono chiaramente in una lingua galloromanza, anche se non c'è consenso tra gli studiosi se si tratti di occitano o francese. Questo articolo affronta il problema ampliando l'analisi e mostrando come in realtà occorrerà considerare il refrán come trilingue: galego-portoghese, occitano, francese.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Rivoira, Matteo. "Lingue, dialetti e religione nelle aree occitane e francoprovenzali." Minorities in Italy in a changing legal landscape 44, no. 3 (December 31, 2020): 320–45. http://dx.doi.org/10.1075/lplp.00069.riv.

Full text
Abstract:
Astratta Gli stretti e complessi rapporti tra religione e lingua sono ormai uno degli ambiti di studio della sociologia del linguaggio. L’adozione in ambito religioso di determinati codici discende in genere dalla disponibilità di varietà elaborate nel repertorio linguistico comunitario, ma al contempo essa può determinare ristrutturazioni del repertorio stesso, in primis sullo status delle lingue implicate. Lingua e religione, inoltre, possono essere individuate come forti simboli di appartenenza a una storia e a un’identità culturale. Nel presente lavoro saranno tratteggiati gli aspetti storici e macro-sociolinguistici che caratterizzano l’area galloromanza italiana (Valle d’Aosta e Piemonte occidentale). Ne verranno in particolare presentate le strutture repertoriali e discusso il ruolo del francese e delle altre varietà locali nel contesto religioso, caratterizzato dalla presenza storica di due diverse confessioni cristiane (cattolica e evangelica valdese). Infine saranno discusse le scelte linguistiche e religiose operate nei diversi contesti, in una prospettiva tesa ad evidenziare le implicazioni identitarie.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Gallo, Patrizia. "Dimmi che lingua parli? Il multilinguismo di un gruppo di apprendimento della lingua francese con pazienti gravi." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2022): 197–206. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-002014.

Full text
Abstract:
Attraverso la conduzione di un gruppo di apprendimento della lin-gua francese, l'autrice racconta come, grazie al dispositivo gruppale e all'uso all'interno di esso di un oggetto terzo, quale la traduzione di una lingua straniera, sia stato possibile creare un ponte di senso verso una possibile area terza di simbolizzazione, al quale i pazienti hanno potuto accedere. Simultaneamente, la costanza dell'incontro e del continuo lavoro di bonifica dei contenuti affettivi emergenti ha permesso loro, ognuno a proprio modo, di sostenere la fatica dell'apprendimento e di sperimentarsi, favorendo un'esperienza viva di apprendimento. Grazie alla congiunzione di questi due aspetti, si può ipotizzare che sia stata così favorita un'occasione di "apprendere dall'esperienza", precorritrice dello sviluppo di una capacità sublimatoria.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Macaro, Ernesto. "Review of recent research (2000–2008) on applied linguistics and language teaching with specific reference to L2 Italian." Language Teaching 43, no. 2 (March 3, 2010): 127–53. http://dx.doi.org/10.1017/s0261444809990358.

Full text
Abstract:
L'apprendimento della lingua italiana come lingua straniera (L2), probabilmente per motivazioni storico-culturali, è di carattere specialistico. Di conseguenza, l'impronta globale della lingua italiana, rispetto ad altre lingue straniere come l'inglese, lo spagnolo ed il francese, risulta essere abbastanza limitata. Sorprende quindi il fatto che in diversi progetti di ricerca, nel campo della linguistica applicata e dell'apprendimento delle L2, l'italiano sia la lingua studiata dai partecipanti oggetto di studio. Questa rassegna di studi verte ad identificare gli approfondimenti della ricerca nel campo dell'apprendimento della lingua italiana come seconda lingua piuttosto che il contributo dell'italiano alla teoria della SLA in genere. Inoltre, ha l'obbiettivo di valutare lo stato attuale della lingua italiana nell'ambito dell'istruzione formale. L'autore suggerisce la presenza di un rapporto tra la comprensione del processo di apprendimento della lingua italiana e la richiesta dell'italiano come L2. Questa rassegna riassume e categorizza quasi settanta studi condotti in una varietà di contesti educativi e offre proposte e stimoli per futuri progetti di ricerca.Italian has for many years been considered somewhat of a specialist language when studied as a second language (L2) and this is perhaps due to historical and cultural factors. Its footprint worldwide compared to such languages as English, Spanish and French is therefore somewhat limited. Surprisingly, however, there is a considerable body of research in applied linguistics and second language acquisition (SLA) in which Italian features as the language being studied. This review sought to identify the extent to which the research provided specific insights into how Italian as a second or foreign language (L2 Italian) is learnt as opposed to the ways in which it has contributed to SLA theory-building more generally. In addition, it sought to assess how well Italian is holding up as a language being learnt in formal instructed contexts. The author suggests that insights into the learning of Italian and uptake by Italian students may be inter-related. The present review summarises and categorises nearly seventy empirical studies conducted in a variety of educational contexts and offers suggestions for future avenues of research.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Passignat, Émilie. "Nello specchio della traduzione: l’ecfrasi longhiana alla prova della lingua francese." Giornale storico della letteratura italiana 196, no. 656 (October 2019): 498–521. http://dx.doi.org/10.1484/j.gsli.5.129926.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Donatiello, Federico. "I primi contatti con il Teatro Occidentale in Romania: le traduzioni dei melodrammi di Pietro Metastasio nei Principati Danubiani alla fine del XVIII secolo/First contacts with western theatre in Romania: The translations of Pietro Metastasio's Melodrammi in Romanian Principates at the end of eighteenth century." Hiperboreea 1, no. 2 (December 1, 2014): 111–24. http://dx.doi.org/10.5325/hiperboreea.1.2.0111.

Full text
Abstract:
Abstract Uno dei fenomeni più importanti che hanno favorito l'occidentalizzazione romanza della lingua letteraria romena è stato il largo affluire di traduzioni di letteratura francese e italiana. Nel Settecento predomina la figura del poeta italiano Pietro Metastasio con ben nove testi tradotti: il melodramma italiano arriva nei Principati con modalità peculiari in quanto le traduzioni non sono destinate tanto alla rappresentazione scenica quanto alla sola lettura; esse si basano inoltre non sul testo italiano originale ma su alcune traduzioni intermediarie in lingua neogreca. La penetrazione delle opere di Metastasio nei Principati, come pure di molta cultura occidentale, è perciò legata indissolubilmente alla cultura neogreca e ai gusti della nobiltà fanariota. per modesti compilatori come Slǎtineanu o Beldiman; la scomparsa del neogreco come lingua di cultura favorirà ulteriormente il processo di rinnovamento linguistico e letterario.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Bonuzzi, di Luciano. "La storiografia medica nell'età della Rivoluzione : l'esperienza francese e italiana." Gesnerus 48, no. 2 (November 25, 1991): 157–70. http://dx.doi.org/10.1163/22977953-04802002.

Full text
Abstract:
Dopo un breve cenno alia storia della storiograjia medica da fppocrate alVeta della grande Rivoluzione, si confrontono i contributi italiani efrancesi editi alia fine del ’700. Nel ’700 la storia della medicina segue indirizzi annalistici, bibliografici e metodologici. In Francia, con Pinel e Cabanis, la storia della medicina ha soprattutto carattere metodologico come aveva insegnato Cullen. Anche in Italia, dove rinteresse per la disciplina è più tardivo rispetto agli altri paesi europei, si impone il modello metodologico trasmesso dalla cultura di lingua francese.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Sclafani, Marie-Denise. "Le manuel Corso di Lingua francese a base intuitiva de Romeo Lovera." Documents pour l'histoire du français langue étrangère ou seconde, no. 64-65 (December 1, 2020): 161–81. http://dx.doi.org/10.4000/dhfles.7829.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Saggiomo, Carmen. "IL CITOYEN NEI DIZIONARI FRANCESI TRA XVII E XVIII SECOLO." Verbum 7, no. 7 (December 20, 2016): 165. http://dx.doi.org/10.15388/verb.2016.7.10266.

Full text
Abstract:
È intenzione del presente studio esplorare la voce citoyen attraverso le entrate di alcuni fra i più rile­vanti dizionari, dal Thresor de la langue françoyse di Jean Nicot, del 1606, all’edizione del Diction­naire de L’Académie françoise del 1798. Si ha così l’occasione per censire i mutamenti semantici e culturali, l’étendue des sens, tra la pubblicazione del primo dizionario moderno della lingua francese e la quinta edizione dell’Accademia, che precede la fine del periodo rivoluzionario, assunto dalla sto­riografia come spartiacque fra età moderna e età contemporanea. Nel XVII secolo il termine citoyen rimanda, in modo pressoché costante, alla cultura giuridica greco-romana, per la quale cives erano gli abitanti di Roma, Atene, Sparta etc. La concezione della città-Stato, che caratterizza soprattutto il mondo greco, diverrà, seppur con qualità specifiche, un tratto tipico di Roma anche successivamen­te all’espansione dell’impero, ragion per cui, pur in presenza di una forte estensione territoriale, il cittadino romano resta ancorato all’Urbe. Tale modo di concepire il cittadino è rinvenibile in tutti i dizionari francesi qui analizzati. Non va dimenticato che il concetto di “Stato”, nel suo significato moderno, si afferma convenzionalmente solo dopo il Trattato di Westphalia del 1648, quando sulla scena internazionale si affacciano gli Stati nazionali. Solo nel XVIII secolo, e in particolare con la Rivoluzione francese, si passa a un citoyen inteso come soggetto parte della nazione e depositario della sovranità popolare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Saggiomo, Carmen. "IL CITOYEN NEI DIZIONARI FRANCESI TRA XVII E XVIII SECOLO." Verbum 7, no. 7 (December 22, 2016): 165. http://dx.doi.org/10.15388/verb.2016.7.10294.

Full text
Abstract:
È intenzione del presente studio esplorare la voce citoyen attraverso le entrate di alcuni fra i più rile­vanti dizionari, dal Thresor de la langue françoyse di Jean Nicot, del 1606, all’edizione del Diction­naire de L’Académie françoise del 1798. Si ha così l’occasione per censire i mutamenti semantici e culturali, l’étendue des sens, tra la pubblicazione del primo dizionario moderno della lingua francese e la quinta edizione dell’Accademia, che precede la fine del periodo rivoluzionario, assunto dalla sto­riografia come spartiacque fra età moderna e età contemporanea. Nel XVII secolo il termine citoyen rimanda, in modo pressoché costante, alla cultura giuridica greco-romana, per la quale cives erano gli abitanti di Roma, Atene, Sparta etc. La concezione della città-Stato, che caratterizza soprattutto il mondo greco, diverrà, seppur con qualità specifiche, un tratto tipico di Roma anche successivamen­te all’espansione dell’impero, ragion per cui, pur in presenza di una forte estensione territoriale, il cittadino romano resta ancorato all’Urbe. Tale modo di concepire il cittadino è rinvenibile in tutti i dizionari francesi qui analizzati. Non va dimenticato che il concetto di “Stato”, nel suo significato moderno, si afferma convenzionalmente solo dopo il Trattato di Westphalia del 1648, quando sulla scena internazionale si affacciano gli Stati nazionali. Solo nel XVIII secolo, e in particolare con la Rivoluzione francese, si passa a un citoyen inteso come soggetto parte della nazione e depositario della sovranità popolare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Oddon, P. A., M. Montava, F. Salburgo, M. Collin, C. Vercasson, and J. P. Lavieille. "Conservative treatment of vestibular schwannoma: growth and Penn Acoustic Neuroma Quality of Life scale in French language." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 4 (August 2017): 320–27. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1094.

Full text
Abstract:
L’obiettivo di questo lavoro è stato di valutare la storia naturale di crescita degli schwannomi vestibolari (VS), la qualità di vita di quelli trattati in maniera conservativa e di validare una scala specifica per tale malattia in lingua francese, Penn Acoustic Neuroma Quality-of- Life (PANQOL). Sono stati studiati retrospettivamente 26 pazienti con VS trattato in maniera conservativa. Sono state raccolte le caratteristiche dei pazienti e i reperti radiologici, e sono state utilizzate due scale per validare valutare la qualità di vita: la Short Form-36 Health Survey (SF-36) e la PANQOL scale, tradotta in francese. I punteggi ottenuti sono stati comparati con gli studi precedenti. Il tempo medio di follow up è stato di 25 mesi (range 6-72). È stata osservato un accrescimento del tumore in 14 pazienti (53,8%), nessun accrescimento in 12 pazienti (46,2%), e non si è verificata nessuna riduzione. La crescita media del tumore è stata di 2,22 mm/anno, e non sono stati individuati fattori predittivi di crescita. I pazienti con vertigini e instabilità hanno riferito una più bassa qualità di vita, sia secondo la scala SF-36, sia secondo la scala PANQOL. Utilizzando la scala SF-36, i nostri risultati si sono rivelati paragonabili a quelli della letteratura. Utilizzando la scala PANQOL, i nostri punteggi non si sono rivelati statisticamente diversi da quelli derivanti da studi tedeschi e nordamericani, ad eccezione di quelli riguardanti l’udito (p=0,019). La qualità di vita diventa sempre più importante nella gestione dei VS. In linea con questi risultati, noi sosteniamo la strategia non conservativa associata ad una riabilitazione vestibolare per quei pazienti con vertigini ed instabilità. La scala PANQOL, disponibile in lingua francese, si è rivelata specifica per i VS.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Scetti, Fabio. "Alla ricerca dell’Italianità. Il ruolo dell’italiano nella comunità italiana di Montreal." Italian Canadiana 36, no. 1 (October 3, 2022): 151–68. http://dx.doi.org/10.33137/ic.v36i1.39390.

Full text
Abstract:
Questo contributo s’inserisce in una ricerca etnografica più ampia sulla “comunità italiana” di Montreal, in Canada. Il suo scopo principale è quello di illustrare la situazione della lingua italiana e delle altre lingue e dialetti parlati dai discendenti della migrazione italiana nella città. Inoltre, tale progetto è volto a sottolineare l’importanza della questione della diversità e varietà linguistica nel processo identitario del gruppo, alla ricerca di una sua italianità, e il ruolo chiave delle pratiche linguistiche e della loro evoluzione in un contesto multilingue come quello di Montreal, a contatto con due lingue dominanti: il francese e l’inglese. Le ricerche si sono svolte a Montreal, dal 2011 al 2021, e sono state raccolte 60 interviste di italiani o discendenti di emigrati italiani di diversa età, sesso, condizione socio-economica, professione e studi. L’analisi dei dati ci ha permesso di osservare alcune caratteristiche peculiari dell’italiano parlato a Montreal, ed è stato inoltre possibile studiare il ruolo chiave e il particolare statuto dell’italiano attraverso ideologie e rappresentazioni, come elemento dell’identità comunitaria e della costruzione della cosiddetta italianità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Lepetit, Bernard. "Fulvia Fiorino , La lingua del viaggiatore francese, Fasano, Schena Editore, 1994, 387 p." Annales. Histoire, Sciences Sociales 52, no. 5 (October 1997): 1237–38. http://dx.doi.org/10.1017/s0395264900048575.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Colombo Timelli, Maria. "Serge Lusignan, L’università di Parigi e la cultura letteraria in lingua francese (xiii-xiv." Studi Francesi, no. 180 (LX | III) (December 1, 2016): 502. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.5238.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Vitali, Ilaria. "Aa. Vv., «Francofonia. Studi e ricerche sulle letterature di lingua francese», Les littératures réunionnaises." Studi Francesi, no. 157 (LIII | I) (May 1, 2009): 216–17. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.8393.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Piccioni, Sara, Mariapia D’Angelo, and Maria Chiara Ferro. "I Corpora SEAH di comunicazione specializzata nel settore dell’Architettura e delle Costruzioni." Linguistica 61, no. 2 (December 30, 2021): 97–122. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.61.2.97-122.

Full text
Abstract:
La mancanza di competenze nel linguaggio accademico-disciplinare costituisce spesso un ostacolo alla mobilità degli studenti. Questo è particolarmente vero nel campo dell’Architettura e delle Costruzioni (AC), in cui il percorso formativo comprende una serie di sotto-domini tecnici che sono spesso definiti da pratiche professionali, tradizioni culturali e quadri giuridici specifici di un dato paese. Con l’obiettivo di favorire la partecipazione ai programmi di scambio, il progetto Erasmus+ SEAH (Sharing European Architectural Heritage: Innovative language teaching tools for academic and professional mobility in Architecture and Construction) mira a creare corpora specializzati nel campo dell’AC e moduli linguistici open access basati sui suddetti corpora in lingua francese, tedesca, italiana, russa e spagnola. Il contributo presenta il quadro teorico di riferimento, le metodologie e le finalità del progetto SEAH, soffermandosi sui criteri e sulle procedure generali del corpus design, con esemplificazioni della compilazione e impiego dei corpora per la lingua spagnola, italiana e russa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Vogler, Stefanie Karin. "Didattica a distanza di Lingua tedesca in ambiente universitario." Altre Modernità, no. 27 (May 30, 2022): 131–44. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/17882.

Full text
Abstract:
Negli ultimi due anni, la pandemia ha obbligato docenti e studenti ad adeguarsi a una nuova forma di didattica a distanza anche a livello universitario. Il contributo muove dall’esperienza nella Scuola di Economia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove l’inglese è la prima lingua obbligatoria, mentre il tedesco viene offerto in alternativa al francese e allo spagnolo. Insegnare una materia la cui caratteristica principale è la comunicazione in un contesto che per la sua stessa natura pone dei forti limiti all’interazione in quanto i partecipanti (sia docenti che studenti) rimangono fisicamente lontani fra di loro, presenta delle notevoli sfide. Attraverso esempi emersi nell’aula virtuale vengono esaminati i problemi riscontrati e le soluzioni sperimentate in diciotto mesi di didattica soltanto da remoto. L’analisi degli aspetti critici e degli elementi positivi emersi da questa esperienza porta a riflettere su alcuni concetti basilari dell’apprendimento autonomo e, di conseguenza, sul ruolo dei docenti e dei discenti. L’obiettivo è di esaminare le modalità con cui integrare tali concetti in un ambiente istituzionale quale l’università, per formulare proposte concrete per lo studio del tedesco sia a distanza che in presenza dopo il rientro (forse anche solo parziale) nell’aula reale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Minnaja, Carlo. "Giuseppe Peano e Louis Couturat sullo sfondo della lingua internazionale." Language Problems and Language Planning 31, no. 3 (December 6, 2007): 281–89. http://dx.doi.org/10.1075/lplp.31.3.06min.

Full text
Abstract:
Molti studi hanno trattato la grande e diversificata attività del matematico italiano Giuseppe Peano, evidenziandone la genialità e l’originalità. Il suo carteggio con il filosofo francese Louis Couturat, recentemente pubblicato, maturato intorno al problema di una lingua internazionale per la comunicazione scientifica, evidenzia anche altri aspetti della personalità di Peano, ma soprattutto mette in luce l’impegno di Couturat nelle proposte di soluzione di tale problema. I due protagonisti convengono sulla necessità dell’adozione di una lingua artificiale, ma all’atto della scelta le vedute non sono più coincidenti. La nascita dell’Ido e il passaggio entusiasta al nuovo progetto da parte di Couturat, che prima era un appassionato fautore dell’esperanto, mentre Peano rimane un fautore del suo latino sine flexione, raffredda i rapporti tra i due e il loro contatto si interrompe bruscamente. Il carteggio è pubblicato con grande apparato critico, accuratezza di documentazione e acutezza di interpretazioni, anche se rimane qualche minima sbavatura. La questione se gli sforzi di Couturat e la nascita dell’Ido abbiano portato un vantaggio alla soluzione della comunicazione internazionale rimane senza una risposta definitiva.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

WORTH-STYLIANOU, V. "Review. La Lingua francese nel seicento. Janini, P. A., G. Dotoli and P. Carile (eds)." French Studies 50, no. 3 (July 1, 1996): 329. http://dx.doi.org/10.1093/fs/50.3.329.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Caporale, Marzia. "Francofonia. Studi e ricerche sulle letterature di lingua francese. Exilées, expatriées, nomades (review)." Women in French Studies 19, no. 1 (2011): 140–42. http://dx.doi.org/10.1353/wfs.2011.0015.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Lacagnina, Davide. "Milano, 1881: Courbet e Carpeaux tra le “macchiette” di Navarro della Miraglia." ACME 74, no. 2 (September 14, 2022): 123–45. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/18664.

Full text
Abstract:
Nel 1881, per i tipi dell’editore Brigola di Milano, vedeva la luce Macchiette parigine, un compendio di profili biografici che lo scrittore siciliano Emanuele Navarro della Miraglia (1838-1919) dedicava a eminenti personalità della cultura letteraria e artistica francese di metà Ottocento.Francesista, a lungo residente a Parigi (1864-1872), in contatto a Milano con gli ambienti della scapigliatura lombarda (1872-1882) e da ultimo professore di Lingua e letteratura francese presso l’Istituto superiore di magistero femminile di Roma (1883-1913), Navarro della Miraglia includeva fra le sue “macchiette” anche due ritratti d’artisti dedicati rispettivamente a Gustave Courbet e a Jean-Baptiste Carpeaux.Questo contributo si propone di definire il contesto e le ricadute di una lettura non allineata alla tempestiva e più “ortodossa” discussione della lezione di Courbet promossa da Diego Martelli presso i macchiaioli toscani, a beneficio di una geografia culturale diversamente articolata fra le aperture cosmopolite del naturalismo meridionale e le frange più avanzate della scapigliatura lombarda. Allo stesso modo il resoconto dell’atelier di Carpeaux è riconsiderato alla luce del coevo dibattito sulla scultura monumentale e delle ricerche in corso a Milano su un modellato più mosso e nervoso.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Appetito, Paola. "Le nuove tecnologie al servizio della glottodidattica: Risorse online per l’insegnamento-apprendimento della lingua-cultura francese." Studia Universitatis Babeș-Bolyai Philologia 63, no. 3 (September 30, 2018): 227–40. http://dx.doi.org/10.24193/subbphilo.2018.3.19.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Pellandra, Carla. "COLOMBO-TIMELLI Maria (éd.). 2001 (Maggio-Agosto). « L’insegnamento della lingua francese a Milano nei secoli XVIII-XIXe »..." Documents pour l'histoire du français langue étrangère ou seconde, no. 29 (December 1, 2002): 174–75. http://dx.doi.org/10.4000/dhfles.2328.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Giambagli, Anna. "Contesti, modelli interazionali e registri di lingua in Aya de Yopougon, una graphic novel ivoriana, francese, italiana." Équivalences 43, no. 1 (2016): 87–120. http://dx.doi.org/10.3406/equiv.2016.1481.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

San Vicente, Félix, and Hugo E. Lombardini. "Dos obras publicadas e inmediatamente olvidadas: las gramáticas de español para italianos de Gennaro Sisti (1742) y de José Martínez de Valdepeñas (¿1785?)." Estudios de Lingüística del Español 36 (June 1, 2015): 235–75. http://dx.doi.org/10.36950/elies.2015.36.8689.

Full text
Abstract:
En el marco de las investigaciones historiográficas llevadas a cabo por los autores de este estudio, han salido a la luz dos gramáticas de español para italianos de las que no se halla mención, ni entre las obras de ese tipo posteriores, ni en ningún catálogo o texto crítico. Se trata de dos ediciones únicas, de rarísima presencia en bibliotecas, aunadas por su finalidad y por el hecho de haber sido olvidadas inmediatamente después de su publicación, aunque presenten características gramaticográficas comunes de indudable interés. La primera en orden cronológico (Traduzione dal francese del nuovo metodo di Porto Reale. Con cui agevolmente s’insegna la lingua spagnola. Con l’aggiunzione di due dialoghi ed un copioso nomenclatore in fine fatta da D. Gennaro Sisti) es una obra que el semitista Gennaro Sisti publica en 1742 (Napoli: Serafino Porsile); la segunda (Grammatica della lingua spagnuola, ossia La vera scuola della lingua castigliana chiamata volgarmente lingua spagnuola) es un texto que el exjesuita Martínez de Valdepeñas publica hacia 1785 (Genova: Franchelli). Ambas obras, en un siglo como el XVIII, considerado hasta ahora como un siglo con escasa presencia de obras originales, constituyen dos jalones para la reconstrucción de la tradición gramatical de obras de español destinadas a italianos. El cometido de este estudio es el de presentar los mencionados textos a los historiadores de la lingüística y de la gramática mediante (i) una descripción estructural de la obra; (ii) un análisis de la misma a partir de sus fuentes (la Nouvelle méthode pour apprendre facilement et en peu de temps la langue espagnole de Claude Lancelot, cuya primera edición data de 1660, y la Gramática de la lengua castellana de la Real Academia Española, en su edición de 1771) y (iii) la interpretación del modo en que adecuaron sus textos a los destinatarios de lengua italiana, introduciéndose, en definitiva, en la tradición gramatical de español para italófonos.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Loffredo, Maria Francesca. "Le fonti del discorso femminile nell'Elegia di Madonna Fiammetta." Cuadernos de Filología Italiana 29 (June 24, 2022): 259–80. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.75812.

Full text
Abstract:
Nell’Elegia di Madonna Fiammetta Giovanni Boccaccio fa propria la voce di una fanciulla per narrare in prima persona un’intima esperienza amorosa e psicologica. La fonte principale è riscontrabile nelle Heroides, da cui il certaldese riprende le modalità del monologo al femminile e l’intento di conferire una finalità morale alla vicenda, sulla falsa riga dei limiti medievale dell’esegesi ovidiana. L’articolo pretende esaminare le tecniche retorico-persuasive impiegate nel discorso della donna e funzionali al racconto esemplare, tanto per quanto riguarda le parti dialogiche come i soliloqui in cui la narrazione si articola. Per mettere in atto un’accurata ricerca sulle fonti, saranno presi in considerazioni non solo i testi classici e mediolatini che Boccaccio registrò nei suoi Zibaldoni, ma anche le tradizioni letterarie in lingua volgare di area italiana, tra le quali spicca sopra ogni altra la Vita Nova di Dante. A queste si aggiungeranno le opere di area francese che l’autore ebbe modo di conoscere durante il suo soggiorno presso la corte angioina a Napoli.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Tekavčić, Pavao. "Maria Iliescu - Wagner Marxgut (eds), Latin vulgaire - Latin tardif III, Actes du Ill ème Colloque international sur le latin vulgaire et tardif (Innsbruck, 2-5 septembre 1991); Tübingen, Niemeyer, 1992; X + 368 pagine." Linguistica 34, no. 2 (December 1, 1994): 142–47. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.34.2.142-147.

Full text
Abstract:
Questo volume raccoglie gli Atti del IIIcolloquio internazionale sul latino volgare e tardo, organizzato dalla prima curatrice assieme ad un gruppo di altri studiosi dell'Università di Innsbruck. Ci sono trenta contributi (non ventinove, come detto alla p. IX), di cui quattordici in tedesco, dodici in francese e quattro in spagnolo. Gli autori si dedicano a tutto l'arco della latinità dalla Cena Trimalchionis ai testi dei secc. XVI-XVIII; quanto ai livelli linguistici, predominano il lessico e la semantica, ma non mancano nemmeno i livelli grafico, fonetico-fonologico e morfosintattico, nonché interessanti accenni alla pragmatica e ai problemi sociolinguistici e testuali. La maggioranza degli autori offre fatti nuovi e/o reinterpretazioni in chiave moderna di quanto già noto. A nostro avviso sono particolarmente interessanti i due contributi dedicati alla lingua dei documenti recentemente scoperti (numm. 9 e 23), mentre al polo opposto si trovano i contributi di carattere polemico (num. 24) o addirittura vere e proprie stroncature (num. 22). In seguito diamo i riassunti dei contributi, con le nostre osservazioni. La numerazione 1-30 è nostra.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Niedzielko, Anna. "Encouraging autonomy and reflection in preservice teachers on the example of a pedagogical practice in French teaching." Annales Neophilologiarum 9 (2015): 143–57. http://dx.doi.org/10.18276/an.2015.9-09.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Halen, Pierre. "Marchetti (Adriano) (éd.), Francofonia. Studi e ricerche sulle letterature di lingua francese, n˚42, anno XXII, Henry Bauchau. Voix et vocation de l’écriture." Textyles, no. 29 (May 1, 2006): 116–17. http://dx.doi.org/10.4000/textyles.499.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Wylecioł, Ryszard. "ANALISI COMPARATA DEI COSTRUTTI CONCETTUALI [AND + A] E [AND + IN] IN BASE AD ESEMPI SCELTI DELLA LINGUA ITALIANA, SPAGNOLA E FRANCESE: UNO STUDIO COGNITIVO." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 397–419. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17145.

Full text
Abstract:
Lo scopo dell’articolo è una breve analisi cognitiva degli eventi di parola italiani realizzanti un costrutto concettuale [TR + AND + PREP + LM], che a livello superficiale consiste nell’infinito italiano andare seguito da un complemento introdotto da una delle preposizioni italiane a oppure in. Durante la ricerca, diversi modi in cui la scena menzionata si costruisce vengono comparati con esempi analoghi, la cui fonte risiede in altre due lingue romanze, ossia lo spagnolo ed il francese. Riteniamo che questo tipo d’analisi permetta di tracciare sia similitudini che discrepanze nella concettualizzazione della realtà extralinguistica fra gli utenti dei tre sistemi linguistici, che sono apparentemente considerati molto simili. L’analisi viene compiuta sulla base della grammatica cognitiva di R. Langacker, con un focus particolare sulla relazione traiettore-landmark, e sulla teoria della metafora concettuale di M. Johnson e G. Lakoff. Comparative analysis of conceptual constructs [and + a] and [and + in] based on selected examples from Italian, Spanish and French: a cognitive study The article is a brief cognitive analysis of Italian word events realizing a conceptual construct [TR + AND + PREP + LM], which at the surface level consists of the Italian infinitive andare followed by a complement introduced by one of the Italian prepositions a or in. During the research, different ways in which the mentioned scene is constructed are compared with similar examples whose source is in two other Romance languages, namely Spanish and French. This type of analysis allows to trace both similarities and discrepancies in the conceptualization of extralinguistic reality among users of the three language systems, which are apparently considered very similar. The analysis was performed on the basis of R. Langacker’s cognitive grammar with a particular focus on the trajector-landmark relationship, and M. Johnson and G. Lakoff’s theory of conceptual metaphor.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

Barthelmebs-Raguin, Hélène. "Construire l'auctorialité: les correspondances d'Alice Rivaz." Estudios Románicos 28 (December 19, 2019): 31–45. http://dx.doi.org/10.6018/er/373311.

Full text
Abstract:
Siguiendo la pregunta planteada por Maria Hermínia Laurel en su excelente artículo titulado "Lecturas de escritores: 'cosmovisión' y referencias literarias en la correspondencia de Alice Rivaz" (2010), proponemos cuestionar las construcciones auctoriales que ocultan la obra de Alice Rivaz. conexión. Autora suiza de la lengua francesa, multiplica las construcciones de una autora, no solo en su obra literaria, que firmará con un nombre, sino también en su prolífica correspondencia con tres autores suizos contemporáneos, que proponemos estudiar aquí. . Following the question posed by Maria Hermínia Laurel in her excellent article entitled “Lectures d’écrivains: ‘vision du monde’ et référents littéraires dans la correspondance d’Alice Rivaz” (2010), we propose to question the auctorial constructions that conceal Alice Rivaz's correspondence. Swiss author of the French language, she multiplies the constructions of a self-author not only in her literary work, which she will sign with a pen name, but also in her prolific correspondence with three contemporary Swiss authors, which we propose to study here. Faisant suite au questionnement posé par Maria Hermínia Laurel dans son excellent article intitulé “Lectures d’écrivains: ‘vision du monde’ et référents littéraires dans la correspondance d’Alice Rivaz” (2010), nous nous proposons d’interroger les constructions auctoriales que recèlent les correspondances d’Alice Rivaz. Auteure suisse de la langue française, elle démultiplie les constructions d’un soi-auteure non seulement dans son œuvre littéraire, qu’elle signera d’un nom de plume, mais aussi dans sa prolifique correspondance avec trois auteurs suisses contemporains, que nous proposons d’étudier ici. Seguendo la domanda posta da Maria Hermínia Laurel nel suo eccellente articolo dal titolo "Letture di scrittori: 'visione del mondo' e riferimenti letterari nella corrispondenza di Alice Rivaz" (2010), proponiamo di mettere in discussione le costruzioni auctoriali che nascondono le Rivel di Alice Rivaz collegamento. Autrice svizzera della lingua francese, moltiplica le costruzioni di un autore di sé non solo nella sua opera letteraria, che firmerà con un nome, ma anche nella sua prolifica corrispondenza con tre autori svizzeri contemporanei, che proponiamo di studiare qui.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Bunn, Daniela, and Mariele Lúcia Tortelli. "A participação da língua italiana no Projeto Multidisciplinar PIBID/UFSC Línguas Estrangeiras/Adicionais: interação, cooperação e formação docente." Revista Italiano UERJ 13, no. 1 (October 17, 2022): 18. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2022.70752.

Full text
Abstract:
RESUMO: Políticas públicas de formação de professores e incentivo à docência como o Programa Institucional de Bolsas de Iniciação à Docência (PIBID/MEC), que tem como objetivo antecipar o vínculo entre os futuros professores e a sala de aula, fazendo uma articulação entre a educação superior e as escolas estaduais e municipais, não contemplam línguas adicionais como o italiano, o francês e o alemão. Tendo em vista essa lacuna, num esforço de resistência e união, professores do Departamento de Metodologia do Ensino e do Departamento de Língua e Literatura Estrangeira, da Universidade Federal de Santa Catarina, refletiram sobre a possibilidade de um subprojeto multidisciplinar que apoiasse essas línguas não contempladas no programa. O objetivo principal deste relato é expor como a experiência da interação entre professores universitários dos cursos de italiano, espanhol, inglês e francês; professores de espanhol e inglês da rede pública de educação de Santa Catarina e graduandos dos cursos de italiano, espanhol, inglês e francês têm criado um espaço de res(ex)istência nas discussões sobre o fazer docente e o ensino de língua-cultura na escola (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). Como essa equipe e essa experiência multidisciplinar podem contribuir no processo de formação de professores em contexto remoto de ensino e como podemos fomentar o diálogo entre as línguas estrangeiras em nossas universidades são algumas questões norteadoras. É objetivo ainda apresentar o desenvolvimento do projeto durante a pandemia e sua contribuição para a formação dos alunos do curso de licenciatura, especialmente do curso de Italiano. Pela análise de material empírico e teórico estudado ao longo do projeto, procurou-se levantar algumas perspectivas tendo em vista que, de pequenas iniciativas como essas, como a proposta multidisciplinar, o empenho coletivo de professores de LE, a procura por uma bolsa alternativa à da Capes e o interesse e empenho da aluna bolsista, a área do italiano pôde acessar espaços mais democráticos dentro da Universidade e da escola.Palavras-chave: Ensino. Aprendizagem. Língua. Italiano. Pibid Multidisciplinar. ABSTRACT: Politiche pubbliche per la formazione degli insegnanti e incentivi come il Programma Istituzionale per le Borse di Iniziazione all'Insegnamento (PIBID/MEC), che mirano ad anticipare il legame tra i futuri insegnanti e l'aula, creare un collegamento tra l'istruzione superiore e le scuole statali e comunali, non include lingue aggiuntive come l'italiano, il francese e il tedesco. In considerazione di questa lacuna, in uno sforzo di resistenza e di unione, professori del Dipartimento di Metodologia Didattica e il Dipartimento di Lingua Straniera e Letteratura dell'Università Federal de Santa Catarina hanno riflettuto sulla possibilità di un sottoprogetto multidisciplinare che supportasse queste lingue non incluse nel Programma. L'obiettivo principale di questa presentazione è quello di esporre come l'esperienza dell'interazione tra docenti universitari di corsi di italiano, spagnolo, inglese e francese; insegnanti di spagnolo e inglese della rete di istruzione pubblica e laureandi di corsi di italiano, spagnolo e inglese hanno creato uno spazio di resistenza nelle discussioni sulla didattica e l'insegnamento della lingua-cultura a scuola (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). Come questo team e questa esperienza multidisciplinare possono contribuire al processo di formazione degli insegnanti in un contesto di insegnamento remoto e come possiamo promuovere il dialogo tra le lingue straniere nelle nostre università sono alcune questioni guida. Si propone anche di presentare lo sviluppo del progetto durante la pandemia e il suo contributo alla formazione degli studenti del corso di laurea, in particolare il corso di italiano. L'analisi del materiale empirico e teorico ci ha aitutato ad elevare alcune prospettive in vista di piccole iniziative come la proposta multidisciplinare, l'impegno collettivo degli insegnanti di LE, la ricerca di una borsa di studio alternativa e l'impegno della studente, così l'italiano ha potuto accedere a spazi più democratici all'interno dell'Università e della scuola.Parole chiave: Insegnamento. Apprendimento. Lingua. Italiano. Pibid Multidisciplinare. ABSTRACT: Public policies for teacher training and incentive to teaching such as the Institutional Program for Teaching Initiation Scholarships (PIBID/MEC), which aims to anticipate the link between future teachers and the classroom, making a link between higher education and state and municipal schools, does not include additional languages such as Italian, French and German. In view of this gap, in an effort of resistance and union, professors from the Department of Teaching Methodology and the Department of Foreign Language and Literature of the Universidade Federal de Santa Catarina reflected on the possibility of a multidisciplinary subproject that would support these languages not included in the program. The main objective of this presentation is to expose how the experience of the interaction between university professors of Italian, Spanish, English and French courses; teachers of Spanish and English of the public education and undergraduates of Italian courses, Spanish and English have created a space of res(ex)istência in the discussions on the teaching and language-culture teaching at school (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). How this team and this multidisciplinary experience can contribute to the teacher training process in a remote teaching context and how we can foster dialogue between foreign languages in our universities are some guiding issues. It also aims to present the development of the project during the pandemic and its contribution to the training of students of the undergraduate course, especially the Italian course. The analysis of empirical and theoretical material, also in view of the formal documents of Santa Catarina, sought to raise some perspectives with a view to small initiatives such as the multidisciplinary proposal, the collective commitment of LE teachers, the search for an alternative scholarship t and the interest and commitment of the scholarship student, the Italian area was able to access more democratic spaces within the University and the school.Keywords: Teaching. Learning. Language. Italian. Multidisciplinary Pibid.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Conti, Antonella. "MINERVA Nadia (éd. ; con la collaborazione di Brigitte SOUBEYRAN). 2000. Dames, demoiselles, honnêtes femmes. Studi di lingua e letteratura francese offerti a Carla Pellandra. Bologna : Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna." Documents pour l'histoire du français langue étrangère ou seconde, no. 29 (December 1, 2002): 187–91. http://dx.doi.org/10.4000/dhfles.2334.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Kundman, Maria Sabina. "Lingua e Literatura Francesa." Estudos Avançados 8, no. 22 (December 1994): 437–43. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-40141994000300060.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Bosco, Gabriella. "Il dialogo come tecnica linguistica e struttura letteraria, atti del Convegno internazionale della Società Universitaria per gli Studi di Lingua e Letteratura Francese (SUSLLF, Salerno/Amalfi 9-11 novembre 2006) a c." Studi Francesi, no. 157 (LIII | I) (May 1, 2009): 223–24. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.8421.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Pellitero, Ramiro. "AA. VV., Il laicato. Rassegna bibliografica in lingua italiana, tedesca e francese, a cura di A. Scola, C. Giuliodori, G. Marengo, P. A. de Proost, G. Wagner, Lilbreria Editrice Vaticana 1987, 423 pp." Ius Canonicum 29, no. 57 (February 7, 2018): 378–81. http://dx.doi.org/10.15581/016.29.18681.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Garnier, Xavier. "Francofonia. Studi e ricerche sulle letterature di lingua francese, (Firenze : Olschki Editore), n°70 (Francophonies barbares, Éd. par Nicolas Hossard), Primavera 2016, 208 p. – ISSN 1121-953X – ISBN 978 88 222 6471 8." Études littéraires africaines, no. 42 (2016): 240. http://dx.doi.org/10.7202/1039448ar.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Pavesio, Monica. "Théorie et pratique du fragment, Actes du Colloque international de la Società Universitaria per gli Studi di Lingua e Letteratura Francese (SUSLLF), (Venise, 28-30 novembre 2002), études réunies par Lucie Omacini e Laura Este Bellini." Studi Francesi, no. 150 (L | III) (December 31, 2006): 663–64. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.28431.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Benelli, Graziano. "Francesca Piselli, Féraud versus Racine. Riflessioni sulla lingua." Studi Francesi, no. 179 (LX | II) (September 1, 2016): 330–31. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.4374.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Maggiore, Marco. "Sulla lingua della "Franceide" di Giovan Battista Lalli." AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica 3, no. 2 (December 31, 2022): 151–75. http://dx.doi.org/10.54103/2724-3346/19505.

Full text
Abstract:
Giovan Battista Lalli compose diverse opere comiche in versi, riconducibili al genere eroicomico nonostante un’adesione tutt’altro che rigorosa ai canoni del genere secondo la formulazione tassoniana (tratto che, del resto, accomuna il Lalli ad altri autori di poemi eroicomici). In questo contributo si presentano alcune osservazioni sullo stile e sulla lingua della Franceide, poema giocoso sulla sifilide pubblicato da Lalli nel 1629.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Marangon, Giorgia. "Una "Lupa" tra lupe. Riflessioni filologiche e traduttive nella combinazione linguistica italiano-spagnolo-francese." Cuadernos de Filología Italiana 26 (October 2, 2019): 221–32. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.61766.

Full text
Abstract:
Questa indagine centra la sua attenzione nell’analisi filologica e dei risultati traduttivi in spagnolo e francese di alcuni frammenti della novella La Lupa di Giovanni Verga, raccolta nell’opera Vita dei campi (1880). Abbiamo scelto, per la sua comparazione, la traduzione spagnola del granadino José Abad Baena, Cavalleria rusticana y otros cuentos sicilianos (20112), e quella francese, della svizzera Béatrice Haldas, Cavalleria rusticana et autre nouvelles siciliennes (2013). I risultati pratici ottenuti sono utili per uno studio approfondito della traduzione dei fenomeni di variazione linguistica tra lingue affini.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Carbonara, Valentina, and Andrea Scibetta. "Francesca Gallina, ITALIANO LINGUA DI CONTATTO E DIDATTICA PLURILINGUE." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 28, 2022): 1176–79. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18349.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Monachello, Alessandro. "Lingua e immagine nelle traduzioni sottotitolate francesi de La terra trema." Transalpina, no. 22 (November 1, 2019): 105–22. http://dx.doi.org/10.4000/transalpina.506.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography