Academic literature on the topic 'Lingua straniera'

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Journal articles on the topic "Lingua straniera"

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De Vita, Clelia. "Estranea o straniera? Lingua e filiazione nella migrazione." INTERAZIONI, no. 1 (April 2021): 112–24. http://dx.doi.org/10.3280/int2021-001009.

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Abstract:
Nel passaggio linguistico ad una nuova cultura, è possibile abitare più lingue con parti di-verse di Sé. Nelle famiglie migranti, la lingua modella l'identità dei membri della famiglia, agendo anche sui legami e sulla loro trasmissione. La lingua straniera, non permette di tradurre le memorie sensoriali infantili appartenenti al Sé del genitore. Nel caso esemplificato, la madre si è trovata a vivere due diverse esperienze di maternità, caratterizzate dall'uso di due lingue. L'uso della lingua straniera ha ostacolato la creazione di una relazione intima tra la madre e la figlia secondogenita. Esclusa per scelta materna dall'uso della lingua madre, la bambina è di-venuta l'"estranea familiare". L'ascolto analitico ha permesso di rintracciare le "quote di estraneità" presenti nella relazione madre-bambina l'eco dei vissuti conflittuali della madre nella propria esperienza di figlia, dissociati nell'uso della lingua straniera.
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Stanič, Daša. "Analisi degli errori nella produzione scritta degli studenti di italiano come ls a livello universitario." Journal for Foreign Languages 9, no. 1 (December 28, 2017): 255–85. http://dx.doi.org/10.4312/vestnik.9.255-285.

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Abstract:
All’inizio del contributo vengono esposte le premesse teoriche: la storia della concezione dell’errore nei diversi metodi dell’insegnamento della lingua straniera, i tipi di errori, i criteri i base ai quali è possibile identificare un errore e le cause degli errori. Di seguito sono presentati il corpus dei compiti scritti degli studenti e l’analisi degli errori più tipici e frequenti degli studenti slovenofoni con esempi. L’autrice è del parere che per raggiungere alti livelli di competenza in una lingua straniera sono indispensabili la consapevolezza dei propri errori e la riflessione linguistica su di essi da parte dell’apprendente, guidata da un insegnante che conosca gli errori tipici dei propri studenti (nel nostro caso si tratta di studenti slovenofoni del corso di Laurea Triennale in Lingua e letteratura italiana della Facoltà di lettere e Filosofia di Lubiana). Proprio per questa ragione il contributo si propone di descrivere gli errori più frequenti e di stabilire e descrivere le loro cause. Benché non sia stato possibile risalire a tutte le cause degli errori, l’analisi individua e conferma le tre principali fonti degli errori: la L1, altre lingue straniere che gli studenti studiano o conoscono e la lingua da apprendere. Nonostante il corpus fosse composto da un numero relativamente alto di compiti scritti, si è dimostrato troppo limitato per l’analisi di alcuni errori, specialmente per l’analisi degli errori nell’uso delle forme verbali.
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De Domizio, Anna, and Darja Mertelj. "I giochi didattici nell’insegnamento/apprendimento d’italiano come lingua straniera." Journal for Foreign Languages 7, no. 1 (December 30, 2015): 191–215. http://dx.doi.org/10.4312/vestnik.7.191-215.

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Abstract:
Nonostante le numerose e diverse definizioni del gioco, in generale, si considera che il gioco stimoli e sostenga lo sviluppo cognitivo, sociale, emozionale e motorio degli individui. Nell’ambiente scolastico si usano i cosiddetti giochi didattici che sono organizzati in base agli obiettivi formativi. La differenza tra questi e i ‘giochi popolari’ consiste nel fatto che questi non sono frutto della tradizione popolare o dell’invenzione spontanea dei bambini, ma sono creati e adattati dagli insegnanti stessi, secondo criteri organizzativi e contenutistici che coincidono con gli obiettivi specifici dell’unità didattica. In conseguenza sono sempre più numerosi gli insegnanti e gli autori di libri di testo che decidono di includere questo tipo di tecnica didattica nel processo d’insegnamento. I giochi didattici nelle lezioni di lingue straniere hanno un’importanza notevole perché possono essere usati sia per sviluppare le abilità ricettive che per quelle produttive. Un’ulteriore caratteristica potenzialmente positiva dei giochi didattici è che non sono adatti solo per bambini ma anche per adolescenti e adulti, quindi adatti anche per l’insegnamento delle lingue straniere in vari contesti d’apprendimento. Nella parte empirica di quest’articolo si cerca di chiarire in quale misura si usino i giochi didattici durante le lezioni d’italiano come lingua straniera nelle scuole secondarie superiori e come questa tecnica d’insegnamento/apprendimento sia accolta tra gli studenti.
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Morozzo della Roca, Paolo. "Anagrafe e stato civile. L'attuale disciplina e le novitŕ previste dal disegno di legge sulla sicurezza." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (June 2009): 48–68. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-002004.

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Abstract:
1. Considerazioni preliminari sulla funzione anagrafica2. L'anagrafe e gli stranieri nella disciplina attuale: la nozione di regolaritŕ del soggiorno3. Alloggi non dichiarati e stranieri "senza fissa dimora"4. Dichiarazioni e certificazioni di stato civile nel procedimento anagrafico5. La strana anagrafe dei cittadini comunitari6. Le modifiche legislative proposte nel disegno di legge sulla sicurezza in materia anagrafica7. Sulla traduzione in lingua italiana di atti e certificazioni prodotti da un'autoritŕ straniera. Un problema inventato?
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Gremo, S., G. Iannarelli, and M. Vadori. "L'assistenza nefrologica alla persona straniera: ieri, oggi e domani." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 81–86. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1144.

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Abstract:
I dati ISTAT al 1° gennaio 2006 dichiaravano che la quota degli stranieri iscritti in Anagrafe era pari al 4.5%, tuttavia si riscontravano forti differenze a livello territoriale. Lo confermano i dati del XXI Rapporto sull'immigrazione al 31 dicembre 2010, dove la ripartizione territoriale degli immigrati in Italia è a Nord Ovest 35.0%; a Nord Est 26.3%; al Centro 25.2%; al Sud e Isole 13.5%. La percentuale di iscrizioni nel 2010 è però aumentata al 7.5% (4 570 317 stranieri) a cui bisogna aggiungere oltre 400mila persone regolarmente presenti (Straniero Temporaneamente Presente) ma non ancora registrate in anagrafe. Questa realtà rispecchia anche quella del nostro Sistema Sanitario Nazionale e delle nostre sale dialisi. Presso la dialisi del Presidio Ospedaliero S.G. Bosco di Torino la persona assistita straniera, nel dicembre 2011, incideva per il 22.2% sul totale degli assistiti (7.2% in emodialisi, 4.2% ambulatorio post-trapianto, 10.8% ambulatorio pre-dialisi). La scarsa conoscenza della lingua italiana compromette la comunicazione tra operatori sanitari e PA e una difficile aderenza terapeutica alle prescrizioni dietetiche-farmacologiche. Abbiamo cercato in questi anni di sopperire a queste difficoltà, mettendoci in relazione con la PA e i suoi familiari senza pregiudizi su stili di vita e valori, diversi da quelli usuali. Il nostro obiettivo è stato quello di risolvere le problematiche incontrate quotidianamente, ma anche con progetti di traduzione delle brochure in uso, e progettando corsi di formazione multiculturale per gli operatori addetti al trapianto renale. È stato laborioso educare all'autocura immunosoppressiva una PA straniera e analfabeta rientrata dal Centro Trapianti, altrettanto laborioso è stato far comprendere a una PA cinese e a una senegalese, che non parlavano italiano, la complessità della preparazione al trapianto, ma siamo riusciti nell'intento personalizzando il loro percorso e adattandolo ai loro punti di debolezza. (nursing)
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Zorman, Anja. "Sviluppo della competenza fonologica nelle lingue seconde/straniere." Linguistica 57, no. 1 (December 30, 2017): 357–73. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.57.1.357-373.

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Abstract:
Nella ricerca, nei programmi di insegnamento e nei materiali didattici per l’italiano come lingua seconda o straniera viene generalmente data scarsa attenzione allo sviluppo della competenza fonologica e delle abilità del parlato. La presente ricerca, cui hanno partecipato 140 allievi delle scuole con lingua d’insegnamento slovena dell’Istria slovena, dove l’italiano è insegnato come lingua seconda, ha studiato l’impatto dell’insegnamento della fonologia e dello sviluppo della capacità di elaborazione fonologica dell’input linguistico sulla percezione uditiva dell’informazione fonologica. I risultati della ricerca indicano che i programmi di sviluppo dell’ascolto discriminativo e di segmentazione fonologica influiscono significativamente sulle capacità di percezione uditiva, a patto che avvengano nell’interazione diretta con il parlante della lingua obiettivo (seconda o straniera) e che siano sistematici, intensivi e estensivi. Di conseguenza, tali programmi influiscono anche sullo sviluppo della comprensione uditiva e della competenza comunicativa nella lingua obiettivo.
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Pišot - Čok, Lucija. "Contributo alla didattica della lingua Italiana come lingua seconda." Linguistica 30, no. 1 (December 1, 1990): 151–67. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.30.1.151-167.

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Abstract:
La tesi postlaurea "Contributo alia didattica della lingua italiana come lingua seconda" è frutto di esperienze raccolte dall'autrice nell'insegnamento della lingua italiana come L2, nonché sintesi riflessiva dellavoro empirico che l'educazione al bilinguismo le ispirava. L'insegnamento della lingua italiana nell'ambiente bilingue e biculturale dell'Istria deve differire dall'insegnamento dell'italiano come lingua straniera. Esso si pone finalità immediate (L'italiano è lingua veicolare) e fmalità a lungo termine (L'italiano è una delle due lingue- culture del bilingue). Esso ha obiettivi cognitivi (L'italiano è scienza), sociali e etnolinguistici (L'educazione bilingue è fattore di transculturismo). L'autrice in prima persona ha avuto modo e opportunita di avvedersene, sia come collaboratrice nella stesura dei programmi per la lingua seconda, che come autrice di libri di testo per l'insegnamento di questa lingua, e relatrice in diversi tipi di aggiornamento professionale per insegnanti di lingua italiana elaborando, sperimentando e verificando le specificità dell'insegnamento della lingua italiana come L2 . II suo contributo alla teoria dell'educazione bilingue e le proposte per rendere l'insegnamento della lingua italiana come L2 efficace e valido, sono i1 nucleo della tesi.
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Platas-García, Alejandra, Verónica Reyes-Meza, and José Martín Castro-Manzano. "Disegno e risoluzione di una prova di comprensione della lettura a scelta multipla per studenti adulti di italiano lingua straniera." Matices en Lenguas Extranjeras, no. 13 (January 1, 2019): 120–43. http://dx.doi.org/10.15446/male.n13.89896.

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Abstract:
Questo contributo offre alcuni elementi da considerare in merito al disegno e alla risoluzione delle prove di comprensione della lettura a scelta multipla in italiano lingua straniera ed è indirizzato ai lettori interessati nella valutazione di studenti ispanofoni. Si sa che l’abilità di comprensione della lettura non può essere valutata direttamente. Siccome gli insegnanti di italiano come lingua straniera non possono misurare il grado di comprensione raggiunto dagli studenti con la semplice osservazione della loro lettura, ci vuole l’uso di qualche prova che offra quest’informazione. Tra le diverse tipologie di prove che esistono c’è una che è molto adoperata, la prova a scelta multipla. L’obiettivo di questo contributo è descrivere aspetti relativi al disegno e alla risoluzione di una prova a scelta multipla di lettura ideata per studenti adulti di italiano lingua straniera. La metodologia è quantitativa: studio descrittivo, trasversale. Abbiamo somministrato la prova di lettura a 43 studenti di italiano con un’età media di 23,4 anni, che avevano un livello intermedio di conoscenza della lingua. I partecipanti hanno ottenuto più risposte corrette (66,5%) che errate (33,5%) e hanno adoperato di più la strategia di eliminazione per risolvere la prova che le altre strategie. Per concludere diamo dettagli sulla nostra ricerca futura.
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Savoia, Teresa. "La scrittura nella didattica della lingua straniera." CADMO, no. 2 (January 2019): 115–19. http://dx.doi.org/10.3280/cad2018-002008.

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Mertelj, Darja. "Frasi all'imperativo in italiano : aspetti glottodidattici di forma, intonazione, cortesia ed interculturalità." Linguistica 48, no. 1 (December 29, 2008): 121–35. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.48.1.121-135.

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Abstract:
Nell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda o straniera (L2/LS) l’imperativo viene considerato un capitolo relativamente difficile, nella sua integrità appare al livello B1/B2 (secondo il Quadro Comune europeo di riferimento per le lingue) che dagli apprendenti spesso viene percepito come una zona di passaggio dall’italiano ‘facile’ alla ‘complessità’ di questa lingua (ad es. ai casi dell’imperativo informale vi vengono legate le forme del congiuntivo presente). Nell’insegnamento moderno, con l’avvento dell’insegnamento comunicativo anche per quanto concerne l’italiano L2/LS negli ultimi decenni, le forme grammaticali appaiono anche prima che gli apprendenti siano ‘grammaticalmente maturi’ (considerando ovviamente l’ambiente scolastico e linguistico in senso largo). Sembra appropriata la decisione che l’insegnante si soffermi e presti attenzione all’uso dell’imperativo e delle frasi iussive nella lingua italiana anche prima che i ‘suoi’ apprendenti siano al livello B.
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Dissertations / Theses on the topic "Lingua straniera"

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D'Alfonso, Chiara. "La traduzione verso una lingua straniera: il caso del sito web di Tropical Lane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15510/.

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Abstract:
Настоящая диссертация была выполнена в рамках инициативы «Language Toolkit», которая представляет собой проект сотрудничества между торговой палатой г. Форли-Чезена и Выс-шей Школой переводчиков Болонского Университета г. Форли. Сотрудничество заключается в соглашении, на основании которого местные компании предоставляют в поддержку моло-дым переводчикам аутентичные материалы, которые в дальнейшем используются студента-ми для написания диссертаций, в которых они подробно описывают их приобретённый пе-реводческий опыт. Таким образом, студентам предоставляется возможность приблизиться к реальному миру работы. В частности, в данной диссертации основное внимание уделяется переводу веб-сайта предприятия «Tropical Lane» с итальянского на русский язык, а также рассматривается практика перевода на неродной язык и все сопряженные с ней вопросы. Вопреки распространенному в научной литературе мнению, согласно которому перевод на иностранный, неродной язык является непрофессиональным и его следует избегать любой ценой, в этой работе утверждается, что перевод на иностранный язык является широкорас-пространенной в разных странах мира практикой, возможной при условии, что этот процесс включает создание базы контрольных текстовых данных, тщательную подготовку перевода, а также финальную редакцию носителем языка.
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Liakhnovich, Nastassia. "Tra aspetto e aktionsart: storia, classificazioni e difficoltà nell’apprendimento del russo come lingua straniera." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20677/.

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Abstract:
L’oggetto della presente tesi è la relazione tra due fenomeni: aspetto verbale e Aktionsart, in particolare nella lingua russa. Il primo capitolo è dedicato alla struttura del dominio tempo-aspettuale in diverse lingue e alla storia dello sviluppo della terminologia in esame, nonché alla posizione dei termini aspetto e Aktionsart nella linguistica tedesca, italiana e russa. Nel secondo capitolo viene definito l’aspetto verbale russo come categoria lessico-grammaticale strutturata in un paradigma binario, che viene descritta, poi, sia dal punto di vista formale che semantico. Una parte del capitolo è dedicata al significato invariante dell’aspetto da un lato e ai significati aspettuali specifici del perfettivo e imperfettivo dall’altro. Successivamente vengono trattati i processi della formazione dei verbi di due aspetti. Nel terzo capitolo viene riportata una tesi sull’importanza del riconoscimento dei significati lessicali verbali nella spiegazione del modo in cui si utilizzano gli aspetti. Viene presentata una classificazione degli Aktionsarten raggruppati sulla base di diversi affissi che apportano ai verbi vari significati lessicali. Nell’ultimo capitolo sono descritti alcuni problemi nell’apprendimento dell’aspetto per gli studenti di russo come lingua straniera. Tramite l’analisi di una raccolta di elaborati degli studenti italiani, viene mostrata la presenza di specifiche difficoltà nell’utilizzo delle corrette forme del presente e del futuro indicativo, nonché dell’infinito. La tesi fa risaltare le difficoltà nell’apprendimento dei fenomeni in oggetto della lingua russa e può servire da spunto per riflessioni sui possibili rafforzamenti delle metodologie dell’insegnamento dell’argomento.
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Giolitto, Caterina. "Dare del Tu o del Lei? Osservazioni a partire dall'analisi di manuali di italiano L1 e lingua straniera." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21296/.

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Abstract:
Chi si occupa di educazione linguistica e di insegnamento/apprendimento delle lingue straniere sa che la componente comunicativa è fondamentale. Se inizialmente si dava più spazio alla grammatica e quindi alla forma, a partire dagli anni ‘70/’80, nel campo dell’acquisizione linguistica, lo sviluppo della competenza pragmatica ha acquisito un ruolo sempre più centrale. Se da un lato è fondamentale lo sviluppo della competenza pragmatica, dall'altro i manuali, che spesso sono la principale fonte di input per gli apprendenti, la trascurano. In questo elaborato si analizzano alcuni manuali non solo di lingua straniera (L2), ma anche di italiano L1 per apprendenti della scuola secondaria di primo grado con lo scopo di verificare se i manuali propongono attività adeguate allo sviluppo della competenza pragmatica.
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Tabaku, Sörman Entela. "“Che italiano fa” oggi nei manuali di italiano lingua straniera? : Tratti del neostandard in un corpus di manuali svedesi e italiani." Doctoral thesis, Stockholms universitet, Romanska och klassiska institutionen, 2014. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:su:diva-106807.

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Abstract:
The object of study of this thesis is the linguistic input in textbooks of Italian as a foreign language (FL). The intent is to study whether the linguistic changes, observed in contemporary Italian, have become part of the Italian offered as input to the learners. To identify the variety of language presented in the textbooks, some features of contemporary linguistic changes were chosen as verifiable indicators. These features, listed by Sabatini (1985: 155) as a basic part of "italiano dell’uso medio", and by Berruto (1987: 62) as part of "neostandard", are not occasional changes but are features that are gradually expanding and stabilizing into Italian standard (Sobrero 2005). A corpus consisting of 38 Italian textbooks published in Sweden and 8 in Italy in the years 2000-2012 were used to verify the manifestation of these features. The results show that the presence of neostandard features in the textbooks of Italian FL is conditioned, at first, by the rate of acceptance of those features by the linguistic norm. Thus, features that are nowadays commonly considered as normative have a high number of occurrences in the corpus. This is the case concerning lui, lei, loro as subject pronouns, the use of gli instead of loro, the use of the present tense for the future and the use of temporal che. On the other hand, features that are not considered as normative have no or very few occurrences. This is the case with gli instead of le and the use of imperfetto ipotetico. Secondly, the presence of the neostandard features in textbooks is conditioned by the instructive function of the textbooks, which shapes the typology of input introduced. Thus, occurrences of features such as cleft clauses and dislocations are mainly presented in authentic texts, oral texts, or introduced explicitly, but are rare or absent in textbooks characterized by simplified language.
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Brizzi, Mattia. "Das Osterreichische Deutsch: analisi della variante austriaca alla luce della concezione del tedesco come lingua pluricentrica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11369/.

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Abstract:
Il presente elaborato propone un’analisi del tedesco standard austriaco e prende le mosse da un argomento di attualità, ovvero la discussione sulla necessità di meglio preservare i tratti caratteristici di questa varietà linguistica, di fronte alla tendenza, riscontrabile soprattutto tra i più giovani, a utilizzare sempre più spesso termini ed espressioni tipiche del tedesco parlato in Germania. Questo fenomeno è strettamente legato all’influenza dei moderni mezzi di comunicazione e all’ampia disponibilità di materiale doppiato, che contribuisce a diffondere la varietà caratteristica del nord della Germania negli altri paesi di lingua tedesca. Dopo aver fornito alcune informazioni di carattere storico e spiegato alcune nozioni di linguistica, la riflessione si concentra sul concetto di lingua pluricentrica e sugli spunti che quest’ultimo offre in ambito formativo, sia per la formazione scolastica dei madrelingua che nel campo dell’insegnamento del tedesco come lingua straniera.
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Trippetti, Elisa. "Internazionalizzare le aziende locali. La formazione del traduttore tra traduzione attiva e revisione professionale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12711/.

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Abstract:
Il presente lavoro si inserisce nell’ambito del progetto “Language Toolkit: le lingue straniere al servizio dell’internazionalizzazione d’impresa”, promosso dal Dipartimento di Interpretazione e Traduzione di Forlì (Università di Bologna) in collaborazione con la Camera di Commercio di Forlì-Cesena. L’elaborato esamina un caso pratico di traduzione e revisione dall’italiano in inglese di documenti tecnici. L’incarico è stato assegnato dall’azienda forlivese Olitalia Srl, specializzata nella produzione e distribuzione di oli alimentari, ed è il risultato di un tirocinio curriculare avanzato di 300 ore. In primo luogo, questo lavoro vuole dimostrare che anche un traduttore in formazione è in grado di portare a termine con successo un incarico di traduzione verso la lingua straniera; in secondo luogo, vuole sottolineare che la revisione rappresenta una tappa fondamentale nel consolidamento della competenza traduttiva del discente. La revisione svolta da professionisti costituisce inoltre un momento importante per verificare l’adeguatezza della traduzione. La prima parte dell’elaborato inquadra i temi della traduzione verso la lingua straniera e della revisione; la seconda approfondisce la disciplina della traduzione tecnica e le caratteristiche dei linguaggi tecnico-specialistici; la terza parte illustra il contesto di lavoro, le risorse, gli strumenti, i metodi e gli interventi applicati nel processo traduttivo; la quarta presenta e commenta i due approcci professionali alla revisione, mentre la quinta propone alcuni spunti per l’approfondimento.
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Vernillo, Roberta. "Neuroni specchio e apprendimento linguistico: una rassegna di studi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13703/.

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Abstract:
L’obiettivo di questo elaborato è quello di comprendere se esista una connessione tra neuroni specchio e apprendimento linguistico e, più nello specifico, tra neuroni specchio e lingua straniera. Il primo capitolo fornisce un rapido quadro generale sulla fisiologia del nostro organo pensante per cercare di capire quali siano le aree interessate dal linguaggio e quali siano i metodi di didattica della lingua madre e della lingua seconda. Il secondo capitolo si concentra invece proprio sulla scoperta dei neuroni specchio, evidenziandone soprattutto lo stretto legame con il linguaggio. Infine, il terzo e ultimo capitolo, è costituito interamente dall’intervista che il professor Fogassi mi ha gentilmente concesso. Come in molti sapranno, il professor Fogassi fa parte del gruppo di neuroscienziati che, all’inizio degli anni ’90, hanno scoperto i neuroni specchio. È proprio in questo capitolo, quindi, che il Professore illustra in maniera più approfondita quale sia la connessione tra linguaggio e sistema mirror, quali siano i più recenti esperimenti e le scoperte del settore e, infine, le ricadute che il sistema specchio può avere nella glottodidattica.
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Mastrella, Lavinia. "Rivalutare la traduzione attiva: un caso pratico di traduzione dall'italiano all'inglese." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15392/.

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Abstract:
Il presente elaborato nasce dalla collaborazione con un’organizzazione non governativa situata nel territorio della provincia di Forlì-Cesena: la “Associazione Volontari per il Servizio Internazionale” (AVSI), che ha contattato l’Università di Bologna per far effettuare a uno studente la traduzione dall’italiano all’inglese di un documento, in particolare un position paper, sulle tematiche della cooperazione allo sviluppo.Il progetto della tesi è stato quindi sviluppato con l’obbiettivo di rappresentare lo svolgimento di un reale incarico traduttivo; tuttavia, è stato ritenuto necessario fornire delle basi teoriche. Nel primo capitolo sono pertanto delineate le motivazioni e le circostanze per cui la traduzione verso una lingua straniera non può essere considerata un’attività non professionale o impossibile, soprattutto quando riguarda la lingua inglese. A supporto di questa posizione, si presenta il ruolo di lingua franca che l’inglese ha assunto negli ultimi anni, usato come mezzo di comunicazione in contesti internazionali. Nel secondo capitolo si inizia dunque a descrivere l’incarico traduttivo attraverso l’esposizione dell’analisi del testo di partenza. Sulla base di quest’ultima, si delinea nella prima parte del terzo capitolo la scelta riguardante l’approccio traduttivo. In secondo luogo, viene fornita una panoramica sugli strumenti e le risorse adottate in fase di traduzione. Nel quarto capitolo è presentato il testo target e sono commentati, attraverso l’uso di esempi, i più importanti processi traduttivi, in particolare da un punto di vista sintattico, pragmatico e terminologico. Infine, il quinto capitolo illustra la fase finale prevista in un processo di traduzione: la revisione. Dopo aver proposto una definizione del termine revisione, sono delineati gli aspetti principali che questa fase correttiva prevede. Inoltre, nel capitolo sono presentate le due revisioni condotte sulla traduzione e commentati alcuni esempi delle correzioni proposte.
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AGUZZI, GIULIA. "Lingue straniere e sordità: un percorso possibile." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/78940.

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Abstract:
L’obiettivo di questo lavoro è guidare il docente attraverso la letteratura esistente, gli strumenti già in uso e si propone di fornire una modellizzazione per la pratica didattica delle lingue straniere ad alunni sordi. Nel primo e nel secondo capitolo si raccolgono, analizzano e definiscono le basi teoriche di riferimento per la didattica delle lingue a soggetti sordi. Nello specifico, si definiscono il quadro della glottodidattica speciale, i principi di bisogno speciale e specifico e le linee guida per la didattica in contesti di disabilità, procedendo con l’inclusione della sordità tra le esigenze a cui riferirsi con tali strumenti. Il terzo e il quarto capitolo rappresentano l’applicazione concreta dei modelli esposti con l’applicazione del modello SOMA al mondo della sordità e la costruzione del Profilo Glottomatetico Funzionale dell’alunno sordo. Nell’ultimo capitolo si presenta la proposta operativa di didattica dell’inglese ai sordi, partendo dall’analisi e la scelta dei materiali più accessibili, passando per la progettazione fino ad arrivare alla strutturazione specifica del lavoro di classe.
This work aims to guide the foreign language teacher trough the literature on special education needs and deafness, the available tools, and the modeling for everyday practice to encourage the inclusion of deaf students until now considered not teachable. In the first and second chapters, the theoretical approaches to deaf students learning are presented in the contexts of special language teaching, special education, and disabilities. The third and fourth chapters represent the application of those principles to include deaf students in the language classroom activities following the operational models usually used for different learning disabilities. The last chapter offers the concrete model that may guide teachers from their deaf students' needs analysis and the correct material choice for them, passing through the learning project management to get to the specific class lessons, in collaboration with support staff members.
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Baldazzi, Marco. "Una app ibrida per l'apprendimento incidentale delle lingue straniere." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9512/.

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Abstract:
La tesi è strutturata in tre macro capitoli: • e-learning: questo capitolo tratta i tre principi su cui è basato questo progetto quali e-learning, m-learning ed incidental learning descrivendo l’evoluzione di questi tre concetti e analizzando ognuno di essi nel dettaglio partendo dal principio, l’e-learning. Verranno poi presentati dei progetti inerenti a queste tipologie di apprendimento per fare in modo di dare un’idea più chiara di questi concetti. • Specifiche di progetto: in questo secondo capitolo vengono descritte, ad alto livello, le tecnologie utilizzate per lo sviluppo di questo progetto, descrivendo, per ognuna, le caratteristiche e le applicazioni che essa ha avuto all’interno del progetto. • Implementazione: nel terzo e ultimo capitolo verranno descritte, e motivate, le scelte implementative adottate per sviluppare l’applicazione iLocalApp e verranno mostrati scorci di codice per rendere più chiaro l’utilizzo delle varie API e tecnologie all’interno del progetto.
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Books on the topic "Lingua straniera"

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Re, Salvatore. Scuola, lingue straniere, glottodidattica: Riflessioni sull'insegnamento della lingua straniera. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1994.

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Coonan, Carmel Mary. La lingua straniera veicolare. Torino: UTET libreria, 2002.

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Coonan, Carmel Mary. La lingua straniera veicolare. Torino: UTET Università, 2012.

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Zagrebelsky, Maria Teresa Prat. Grammatica e lingua straniera. Scandicci, Firenze: La Nuova Italia, 1985.

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5

Lettura e lingua straniera. Scandicci, Firenze: La Nuova Italia, 1990.

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6

Ferrari, Marcella. L' apprendimento della lingua straniera. Rome: Carocci, 2007.

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7

Molteni, Patrizia. Bibliografia dell'italiano come lingua straniera. Frascati (Rm): Linguistic Club, 1998.

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8

Cicala, Carlo. Lingua straniera e testo contrattuale. Milano: A. Giuffrè, 2003.

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9

Ceragioli, Marisa. La programmazione didattica nell'insegnamento della lingua straniera. Scandicci, Firenze: Nuova Italia, 1993.

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10

1965-, Barsi Monica, Nava Andrea, Zucchi Sandro, and Hampton Patricia, eds. Metodi in classe per insegnare la lingua straniera. Milano: LED, 2005.

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More sources

Book chapters on the topic "Lingua straniera"

1

Händl, Claudia. "Il tedesco come lingua straniera nellʼalto Medioevo? La funzione pragmatica delle Glosse e conversazioni di Kassel." In Textes et Etudes du Moyen Âge, 179–98. Turnhout: Brepols Publishers, 2018. http://dx.doi.org/10.1484/m.tema-eb.4.2018012.

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2

"Elogio dell’analisi in lingua straniera." In Declinazioni del desiderio dello psicoanalista, 93–102. Rosenberg & Sellier, 2020. http://dx.doi.org/10.4000/books.res.5592.

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3

Sisti, Flora. "Quale scelta per una politica linguistica universitaria multilingue?" In Politiche e pratiche per l’educazione linguistica, il multilinguismo e la comunicazione interculturale. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-501-8/037.

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Abstract:
The language policy of the University of Urbino, a mid-sized Italian university with a large number of Erasmus exchange participation and a good degree of internationalization, includes CLIL-based courses to its students as well as to international students. The policy of providing disciplines taught in Italian and in foreign languages, and the choice of alternating modules of Italian and foreign language teaching within the same course, supports multilingualism without penalizing the Italian language, thereby also promoting foreign language learning within the university. This study reports the results of a questionnaire distributed to students and teaching staff regarding a project, Didattica in lingua straniera – CLIL@uniurb, which includes also data related to students who took advantage of study abroad opportunities over the years.
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4

Bartoli Kucher, Simona. "La visione della rete: la sfida della didattica integrativa della lingua, della letteratura e del filmdi lingua straniera." In La lingua italiana nell’educazione in contesti plurilingui, 119–37. Edizioni Università del Litorale, 2020. http://dx.doi.org/10.26493/978-961-293-045-5.119-137.

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5

Palumbo, Mariagrazia. "La commutazione di codice nel parlato dell’insegnante di inglese come lingua straniera Uno studio di caso." In Politiche e pratiche per l’educazione linguistica, il multilinguismo e la comunicazione interculturale. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-501-8/012.

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Abstract:
In the current study, code-switching is analysed in the context of an English as a Foreign Language class. Following a brief review of the literature on the relationship between code-switching and language teaching, an observational study involving forty-one students in two classes is presented. The analysis is based on class observations, duly recorded and transcribed, and on two questionnaires completed by students and their teacher. Results reveal some positive effects of code alternation in the English as a foreign language classroom.
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6

Cucinotta, Giacomo. "Motivare a motivare: strategie motivazionali per gli alunni di lingua straniera nella secondaria di primo grado." In Politiche e pratiche per l’educazione linguistica, il multilinguismo e la comunicazione interculturale. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-501-8/020.

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Abstract:
In this study a mixed-methods design is used to investigate the perception of motivational strategies among Italian middle school students (aged 13). 162 participants completed a questionnaire on strengths and weaknesses of their language class and the importance of motivational strategies. Results confirm the cross-cultural relevance of strategies related to teachers’ attitude and the creation of a positive learning environment. Notably, the strategies that entail the use of a living language, as well as of authentic material, appear to play a distinctive role for Italian students. These findings support earlier research and highlight how teachers are in the best position to shape classroom environment, thus suggesting the need to include motivational strategies in their formation, and to strengthen them in cases in which they are present.
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7

Santipolo, Matteo, and Benedetta Garofolin. "Potenziare la lingua dello studio per gli allievi di origine straniera Il Service Po.Li.S. del Rotary Club di Rovigo." In Politiche e pratiche per l’educazione linguistica, il multilinguismo e la comunicazione interculturale. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-501-8/023.

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Abstract:
The most recent data available from the Ministry of University and Research (2017) confirm that in Italy, students of foreign origin who have reached the age of secondary school still prefer to enrol in technical and professional institutes rather than in high schools. The same data also reveal how their school performance tends to be on average lower than that of their peers not of foreign origin, especially in scientific or technical subjects. Very often, the causes of this are to be found in a not yet adequate level of CALP. In this paper we illustrate a project (Po.Li.S.: Potenziamento Lingua dello Studio), the purpose of which was to improve the CALP of these students and in so doing their overall school results and motivation to study.
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8

Pioli, Marco. "La didattica della letteratura con studenti universitari di italiano come lingua straniera: un percorso sulla “sicilianità” di Leonardo Sciascia." In Sperimentare ed esprimere l’Italianità. Aspetti linguistici e glottodidattici. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2021. http://dx.doi.org/10.18778/8220-506-0.14.

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9

Sisti, Flora. "L’Enneagramma: uno strumento inclusivo di indagine per il docente di lingue straniere." In SAIL. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-477-6/012.

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Abstract:
The Enneagram of psychological types is a dynamic model that helps us to understand the various elements that contributed shaping our personality offering us, at the same time, useful operational principles to interpret and react to others’ actions and words. It represents an interesting inclusive tool given that its application may promote more effective communication and dialogue among people. This paper presents the first of a series of case studies involving 337 Italian students who were asked to answer the SEDIG test developed by Daniels, release a sample of their handwriting and complete the Skill View Test by Costa and McCrae. The aim of this research is to verify whether exposing students to Enneagram Types increases their awareness of their identity and improves their academic performance in terms of better exam marks.
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10

Battaglia, Santina. "ANALISI DEL DIALOGO Ε INSEGNAMENTO DI LINGUE STRANIERE: L’UTILITA DELLA GRAMMATICA DEL DIALOGO PER LA FORMAZIONE DELLA COMPRENSIONE UDITIVA." In Dialoganalyse III, Teil 2, edited by Sorin Stati, Edda Weigand, and Franz Hundsnurscher. Berlin, Boston: De Gruyter, 1991. http://dx.doi.org/10.1515/9783111711171-032.

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